Comunicato stampa Ritorna il festival di poesia "Cabudanne de sos

Comunicato stampa
Ritorna il festival di poesia "Cabudanne de sos poetas":
dal 3 al 7 settembre a Seneghe tanti gli appuntamenti tra poesia, letteratura,
musica, colori, sapori, tradizioni.
Quest'anno ottiene il patrocinio dell'Unesco e festeggia la decima edizione
Dal 3 al 7 settembre ritorna a Seneghe (Provincia di Oristano) il "Cabudanne de sos poetas"
(Settembre dei poeti) che quest'anno festeggia la decima edizione con una bella notizia:
l'ottenimento del patrocinio dell'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'educazione, la scienza e la cultura. Un grande riconoscimento che si aggiunge al premio 2009
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali come "Migliore progetto italiano per la diffusione
della poesia".
Tanti gli appuntamenti che si succederanno nelle cinque giornate dell'incantevole borgo del
Montiferru tra poesia, letteratura, musica, fotografia, colori, sapori, tradizioni, nei luoghi del
paese deputati da sempre agli incontri, alla vita sociale, allo scambio con i poeti e all'ascolto,
come Partza de sos ballos, S'arruga de Putzu arru, Piazzetta Su Lare, o il vecchio frantoio Sa
Prenza de Murone.
La direzione artistica 2014
Come è noto, dallo scorso anno l'organizzazione ha deciso di affidare la direzione artistica ogni
anno a un poeta diverso. Dopo Franco Loi, il testimone del coordinamento del programma
artistico di questa edizione è stato affidato ad una delle più grandi poetesse, attrici e
drammaturghe italiane, Mariangela Gualtieri. Con Cesare Ronconi è l'anima delle più
importanti esperienze del teatro di ricerca degli ultimi decenni, il Teatro Valdoca, oltre ad aver
pubblicato diverse raccolte di poesie. <<C’è in questo Festival un’idea di cultura che ha al centro
la crescita e la fecondità di una comunità, e che ancora crede nella forza della parola e nella luce
che la parola poetica è capace di portare>>.
ANTEPRIME DEL FESTIVAL
Cabudanne de sos poetas non è solo Seneghe. L'idea di estendere l'esperienza del festival, la
cultura della poesia, anche nei paesi vicini, e intorno a Oristano, è sempre nel cuore degli
organizzatori. Fondamentale quindi, in attesa delle quattro giornate del Settembre dei poeti,
portare gli autori della poesia contemporanea nelle biblioteche, rendere vitali i luoghi vicini con
la cultura, attraverso letture, presentazioni di libri, dialoghi, confronti, attività dedicate ai
bambini e ai ragazzi, con il coinvolgimento del Sistema Bibliotecario del Montiferru e l'Unione
dei Comuni. Tra anteprime e degustazioni si promuove la poesia nei paesi di Narbolia, Milis,
Bonarcado e Oristano, e si valorizza il territorio.
Parte così "Dieci anni di poesia nel Montiferru" in collaborazione con l'associazione culturale
Tocoele: un calendario di appuntamenti dal 25 al 28 luglio sempre alle 21,00.
Il 25 luglio nella chiesa di San Pietro a Narbolia, ci sarà l'incontro tra la giovane poetessa
Azzurra D'Agostino, una delle più promettenti autrici in versi della sua generazione e Anna
Maria Capraro, nota specialista di letteratura contemporanea, dell'Associazione pARTIcORali; il
26 luglio invece a Milis, nel piazzale della chiesa di San Paolo la poetessa Elisa Biagini dialogherà
con Silvana Cintorino. Il 27 luglio, a Bonarcado, nel piazzale della chiesa di Santa Maria di
Bonacatu, Anna Cristina Serra dialoga con Mario Cubeddu: introduce gli incontri la musica di
Threes of mint.
A Oristano, alle 20,00, in collaborazione con il Centro per i Servizi Culturali UNLA e
l’Associazione culturale pARTIcORali, il Cabudanne de sos poetas presenta gli "Appuntamenti de
Il Giardino del Centro" presso il Centro dei Servizi Culturali UNLA di via Carpaccio a Oristano. Il
25 luglio Elisa Bagini dialoga con Silvana Cintorino; il 28 luglio Azzurra D'Agostino si
confronterà con Anna Maria Capraro.
La festa della campagna
La prima giornata inaugurale del 3 settembre si aprirà alle 17,30 nella Località Su Lare, con "La
festa della campagna", organizzata da Cabudanne de sos poetas, la Coldiretti di Oristano, il
Gruppo Pastori di Seneghe associato alla CAO, la Cooperativa Allevatori Ovini, L'Oleificio Sociale
Cooperativo, il Consorzio del Bue Rosso. Una festa celebrativa della campagna all'insegna della
poesia, della musica e della convivialità, tra degustazioni dei prodotti tipici del territorio e le
aziende che li producono. Ma anche un momento di confronto sui problemi dell'agricoltura
sarda, intervallato da letture e canti.
<<Io da dieci anni vado a questo festival di poesia. E ci vado volentieri, è l'unico festival a cui io
partecipo, con il piacere di incontrare la gente. Perchè quando si va nei festival non c'è mai la
gente. Invece a Seneghe ci sono tanti giovani, e poi ci sono i pastori, i contadini, c'è la gente del
paese>>, racconta Franco Loi che insieme a Mariangela Gualtieri scandirà alle 20,00 il tempo
della festa con le letture di poesie. Alle 22,00 il ritmo della danza sarà affidato ai Cuntrattos
seneghesi e agli interventi musicali dei Bevano Est, cinque strumentisti romagnoli che dal '91
esplorano e reinventano la musica popolare della loro terra tra jazz, world music e sonorità
mediterranee. La festa del paese, dei lavoratori, degli abitanti, dei visitatori: nessuno è
straniero a Seneghe, si diventa subito parte della comunità. Tutti partecipano, si affacciano nei
balconi, ascoltano le sfide dei poeti cantadores, ballano sulle musiche tradizionali, o si ritirano
nel profondo silenzio dell'anima.
La non-scuola a cura di Roberto Magnani del Teatro delle Albe di Ravenna
Anche quest'anno ci sarà il coinvolgimento dei ragazzi di Seneghe che apriranno il festival con
l’esito del laboratorio teatrale della non-scuola di Roberto Magnani del Teatro delle Albe di
Ravenna: <<Un momento molto alto, di partecipazione commossa e divertita da parte del
paese che vede i propri adolescenti in scena e allo stesso tempo consegna loro chiavi segrete
per il futuro del festival>>, spiega Mariangela Gualtieri. La rassegna seneghese opera da tanti
anni in sinergia con il Teatro delle Albe di Ravenna - una delle più importanti compagnie del
panorama teatrale italiano e internazionale, nonchè teatro stabile di innovazione - e in
particolare con uno dei suoi attori, Roberto Magnani (interprete di tante creazioni teatrali e
cinematografiche, tra le quali il film "La destinazione" di Piero Sanna). Dal 2008 infatti l'attore
romagnolo conduce un laboratorio teatrale chiamato non-scuola, un laboratorio dedicato ai
giovani con lo scopo di avvicinarli alla poesia attraverso il linguaggio teatrale, la cui pratica
teatral-pedagogica si fonda sul gioco del teatro e sulla forza incendiaria e anarchica
dell'adolescente. L'unico dogma della non-scuola: ciò che deve emergere dal lavoro scenico,
attraverso lo studio dei grandi autori, è la vita degli adolescenti.
Subito dopo sempre i ragazzi del paese porteranno l'esito del laboratorio di musica "PROVA
D'ORCHESTRA: laboratorio e concerto per orchestra di suoni e note" che si terrà dal 25 agosto
al 4 settembre 2014 nella Scuola Elementare di Seneghe, a cura di Francesca Amati e Glauco
Salvo: insieme sono i Comaneci, straordinario duo folk-blues di Ravenna, tra i più interessanti
della scena musicale italiana, arricchito da diverse anime musicali.
Nella Biblioteca comunale di Seneghe ci saranno anche le iniziative dedicate ai bambini e ai
ragazzi, curate da Luisa Madau, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario del Montiferru e
l’Unione dei Comuni: Parola per parola, laboratorio di poesia curato da Vittoria Negro;
Laboratorio sull’astronomia con Jens Jensen Bilgrav; Spazio permanente di libri e letture in
Biblioteca.
Gli ospiti
Per festeggiare il decimo compleanno della manifestazione letteraria tra le più importanti in
Sardegna, nel cuore del Montiferru, dalla metà mattina sino alle 24 ci saranno tanti ospiti, con
incontri, reading, musica, letture, cinema, teatro, balli, canti. La poesia sarda incontra anche
quest'anno il mondo, e dialoga con le tante forme d'arte. Poesie lente che aiutano a guardare e
a cambiare, a stupirci, e a guardarci dentro. Anche quest'anno si potranno ascoltare i versi
profondi del poeta genovese Franco Loi, respiro vitale e punto di riferimento irrinunciabile per
gli organizzatori e gli abitanti del paese. Tra i più apprezzati poeti italiani, scrittore e saggista
nato a Genova, di padre sardo e madre emiliana, milanese d'adozione, da nove edizioni è ospite
fisso e consigliere del comitato organizzativo del festival sardo di poesia e dell'associazione
culturale "Perda Sonadora". Dal 2010 è cittadino onorario di Seneghe e nel 2013 ha collaborato
alla direzione artistica; ci sarà anche Antonella Anedda, poetessa, saggista, autrice prolifica dal
1992 e docente, con la sua lingua alta e radiosa; Pierluigi Cappello, una delle voci più intense
della poesia italiana e autore di numerosi libri di poesia, Premio Terzani 2014 con la sua prima
opera narrativa edita da Rizzoli "Questa libertà". L'autore friulano sarà presente a Seneghe in
un dialogo distanza, in collegamento via Skype. Dedicato a lui inoltre, anche la proiezione del
documentario appena uscito "Parole povere" di Francesca Archibugi (Tucker Film - Italia 2013)
con le musiche originali di Battista Lena. Franco Arminio, poeta paesologo, con musica dal vivo
e con i suoi temi che ben si adattano a Seneghe e ai paesi del mondo. Per la nuova letteratura
italiana di matrice sarda invece ci sarà Marcello Fois accompagnato da Gavino Murgia,
musicista tra i più attivi ricercatori tra improvvisazione e musica di confine tradizionale sarda.
Da Rovigo Marco Munaro, un grande poeta veneto così come Francesco Balsamo, da Catania,
poeta e artista versatile la cui creatività incontra molte passioni: disegno, pittura, scrittura in
versi: entrambi poeti che hanno da sempre avuto cura di altri poeti, con piccole raffinate case
editrici. Non poteva mancare qualche giovanissimo, come Nicola D’Altri e Roberta Sireno,
entrambi con un lavoro accurato sull’oralità della poesia. Ci saranno anche due poeti stranieri:
James McKendrick inglese, vissuto quattro anni a Salerno come insegnante di lingua e
letteratura all’università: oltre alle sue poesie con la sua attività di traduttore ha fatto un’opera
di divulgazione in Gran Bretagna della poesia italiana classica e contemporanea; e dalla Francia
Martin Rueff, poeta, traduttore e filosofo: Mariangela Gualtieri ha privilegiato due poeti che
amano l’Italia e che parlano bene l’italiano, oltre ad essere pubblicati in Italia.
Poi Emanuele Trevi, scrittore e critico letterario romano, in nome di un’idea di pensiero critico
molto vicino alla poetessa che ha curato il coordinamento del cartellone artistico. L’attore,
regista e cantante Danio Manfredini, un punto di riferimento del teatro contemporaneo
italiano, con una serata di versi recitati e di canto, con musicisti dal vivo: <<Un’irruzione di quel
teatro di poesia a cui tanto sono legata>>, racconta la Gualtieri. <<Insomma, quella gran luce di
parole che porterà la poesia, si sommerà alla grande e portentosa luce del paesaggio e della
gente sarda, insieme a gente che verrà come sempre dal continente, e sarà una festa nutriente
sotto ogni aspetto e come sempre, spero, memorabile>>.
Le letture della buona notte
E ancora le serate tarde, nelle piazze e sotto le antiche querce con i consueti racconti della
buona notte tra le note dei musicisti e scrittori Emidio Clementi (Massimo Volume; El Muniria) e
Corrado Nuccini (Giardini di Mirò e Vessel): entrambi si muovono nella scena indipendente rock
italiana da anni e condividono la passione per la parola scritta e il progetto “La Ragione delle
Mani”. Una raccolta di recenti racconti di Clementi sotto forma di reading con
l’accompagnamento musicale di Nuccini; Giovanni Succi, dopo l'esperienza Bachi da Pietra,
riparte quest'anno con il suo progetto da solista; per le letture della mezzanotte anche John
Vignola, esperto di musica e autore di libri sulla storia del rock, e voce molto conosciuta di
Radio2: Twilight, Ritratti.
Gli incontri: racconti, musica e dibattiti
Al Cabudanne de sos poetas si lanciano nuove idee, si discute di tradizioni, di poesia sarda, di
musica popolare: chiacchiere autentiche che "mettono in contatto le persone" nei bar, nelle
piccole vie e nelle piazze. Pino Martini Obinu, tra i più apprezzati musicisti italiani (Stormy Six,
Salis'n Salis, Tancaruja) parlerà delle "Stagioni di un musicista"; Anna Cristina Serra, una delle
figure di maggior rilievo nel campo della poesia in lingua sarda incontra Antonello Bazzu, poeta
bilingue (sassarese e logudorese) che con il suo peregrinare nella lingua sarda ha ottenuto
numerosi riconoscimenti nei principali concorsi di poesia in Sardegna, tra gli ultimi il Premio
Ozieri; Dante Olianas, studioso e d etnomusicologo racconterà le launeddas e delle particolari
varietà di canna per fabbricarle, della grande tradizione di questo strumento unico al mondo, e
dei grandi maestri come Antoni Lara e Aurelio Porcu di Villaputzu, Dionigi Burranca di Samatzai,
Luigi Lai di San Vito, erede dei suonatori della scuola del Sarrabus, conosciuto in tutto il mondo;
ci sarà anche Piero Marras, tra i più apprezzati cantautori italiani. Il cantautore nuorese canta,
suona, parla, racconta, nell'interessante incontro con l'antropologo, giornalista e scrittore
Bachisio Bandinu: un bel dialogo a due sulla cultura tradizionale della Sardegna, sull'identità,
sulla musica popolare, e sul suo ultimo album di inediti "Ali di stracci" che vede i testi di
Salvatore Niffoi, realizzato a vent'anni di distanza dal precedente "Tumbu"; e ancora in
occasione dell'anno dantesco, nel 2015, in cui si celebrerà il 750° della nascita del Sommo Poeta,
si parlerà delle iniziative che si presenteranno l'anno prossimo in collaborazione tra il Comune
di Ravenna, il Comune di Seneghe e Perda Sonadora. Seguirà "Il Dante della vita": letture di
testi preferiti da parte degli ospiti.
PRESENTAZIONE DELL’ANTOLOGIA: Dieci anni di poesia a Seneghe
Dopo varie pubblicazioni, ultima delle quali il volume "A Seneghe", con foto di Guido Guidi e
testi di Mariangela Gualtieri, Perda Sonadora Imprentes pubblicherà per la decima edizione del
festival il volume "Dieci anni di poesia a Seneghe", curato da Mario Cubeddu e Myriam Mereu.
Raccoglie un testo di ciascuno dei 70 poeti che sono stati ospiti a Seneghe in questi dieci anni.
Concerto di chiusura con i suonatori di launeddas Nodas Antigas e i Tenores di Seneghe
A chiudere il festival, oltre a un evento in via di definizione, ci sarà per la prima volta, un
concerto happening di launeddas, il noto e potente strumento a canne che i pastori suonavano
e che ora più di 400 giovani hanno ripreso a studiare in tutta la Sardegna. Si assisterà all'arrivo
in piazza di tre gruppi di suonatori di launeddas, venti in tutto: la Scuola del Sinis del maestro
Stefano Pinna; "Nodas Antigas" di San Gavino; e un gruppo di cinque suonatori coordinati da
Andrea Loche. Una grande festa di chiusura con un concerto a ballo per suonatori di launeddas
e il canto a ballo dei "Tenores di Seneghe".
Celebrare "Sa Festa", il Settembre dei poeti. <<Qualche tempo fa abbiamo pensato a uno
slogan per i nostri laboratori dedicati ai giovani del paese: "Qui non succede mai nulla". La
nostra realtà è sotto questa minaccia di pensare di non valere nulla, in particolare riguarda gli
adolescenti e la Sardegna - racconta Mario Cubeddu, presidente di Perda Sonadora,
l'associazione che da dieci anni firma l'organizzazione del festival di Seneghe - ll festival è nato
con il titolo "La poesia sarda incontra il mondo". La poesia sarda è poco nota ma
importantissima per i sardi. C'è un legame profondo con la nostra lingua, una scommessa che
forse non è stata ancora persa>>. Celebrare quindi il paese, la comunità, le tradizioni, incontrare
il mondo. Seneghe da nove anni coinvolge nelle sue antiche vie non solo gli abitanti, ma anche
migliaia di visitatori. Un festival che non si può raccontare solo con le parole: bisogna viverlo,
scoprirlo.
Cabudanne de sos poetas: non solo poesia ma anche indotto turistico
Poesia dell'anima, del gusto, della terra, dell'eleganza e della semplicità. Seneghe esporta non
solo i versi dei poeti, ma anche i sapori, le produzioni, lo spirito della manifestazione e
l'accoglienza del paese. Un "Settembre dei poeti" che porta nell'isola un significativo indotto
turistico e che offre ai visitatori il meglio dell'ospitalità nelle case del paese, perchè i turisti
scoprano la cultura degli abitanti vivendo con loro o nelle abitazioni del circondario. Tra una
degustazione e un verso si rivelano le tradizioni più genuine: nei bar o nei frantoi antichi, si
scoprono un concerto, una gara poetica o un pranzo tipico della cucina sarda all'aria aperta.
Ogni edizione lascia infatti un bilancio più che positivo: le piazze sempre gremite da un pubblico
attento e partecipe. Oltre cinquemila le presenze all'anno che registrano nelle case, nei B&B,
nei ristoranti e nelle pizzerie, il tutto esaurito. Anche quest'anno ci sarà l'ospitalità diffusa nelle
case del paese, la vendita dei prodotti locali come l'olio di oliva, il miele, il casizzolu, la carne del
bue rosso. Una bolla di ossigeno e di benefici per la comunità seneghese e per l'isola.
I vini sardi: degustazioni con alcuni produttori di Baunei, Nurri e Putzu Idu
"Cabudanne de sos poetas" accompagnerà i visitatori anche tra i paesi vicini alla scoperta del
territorio del Montiferru e di alcuni ottimi vini prodotti da alcune aziende del circondario: dal 5
al 7 settembre ogni sera è previsto un incontro con un'azienda locale che offrirà degustazioni
dei loro vini tipici. Un percorso tra degustazioni, sapori, profumi, dibattiti, storie.
Venerdì 5 a Baunei - "Barolo, andata e ritorno": incontro - degustazione con Roberto Pusole,
Azienda Agricola Pusole; sabato 6 a Nurri, "Cooperare con la natura": incontro - degustazione
con Gianfranco Manca, Azienda Agricola PaneVino; domenica 7 a Putzu Idu "Il vino fa (del)
bene": incontro - degustazione con Mattia Piludu, Compagnia delle Figlie del Sacro Cuore
Evaristiane.
L'"Alfabeto Seneghe": il progetto di Leonardo Sonnoli per il Cabudanne
L'identità visiva della manifestazione di Seneghe è curata anche quest'anno dal grafico
Leonardo Sonnoli, designer italiano tra i maggiori dell’età contemporanea a livello
internazionale. <<L'idea è che un segno sta per un suono ma può essere cambiato, modellato a
seconda del suono. Il legame tra la poesia sonora e la rappresentazione può essere declamato
in modi diversi. Può essere uno spartito>>.
Mariangela Gualtieri
Seguendo la caratteristica del "Settembre dei poeti", la scelta artistica di Mariangela Gualtieri
ha dato spazio al sodalizio tra la poesia e la musica che ama, nel rispetto del carattere festivo di
queste giornate. Innamorata del paese e della sua poesia, considera "Cabudanne de sos
poetas" il festival più bello d'Italia, quello che predilige, fra tutti quelli che conosce. Per questo
ha accettato di collaborare alla direzione della edizione 2014, cercando di servire questa realtà
che nei suoi dieci anni di vita ha manifestato un suo carattere ben definito, come sostiene la
stessa autrice di Cesena: <<La Sardegna è un luogo ideale per la poesia, perchè è un mondo che
ancora sa che cosa è il silenzio, e ancora vive di silenzio, pur vivendo pienamente il grande
sviluppo tecnologico del nostro tempo. È un paesaggio perfetto per i poeti. Quella del Festival
di Seneghe è una struttura delicata, i valori su cui si regge sono delicati, non fragili, ma delicati e
forti come è delicata e forte la natura. Delicati e forti come delicato e forte è il silenzio. E
intorno, io credo anche dentro le vite delle persone di qui, c’è ancora spazio per il silenzio forse per questo c’è una capacità di ascolto così alta e intensa.
E allora la mia direzione è stata in punta di piedi, spero, rispettosa di questo mondo che ha
ancora la grazia degli scampati, in cui i più giovani amano sinceramente espressioni che hanno
radici arcaiche, come la danza popolare, la musica, il dialetto, le varie forme poetiche, e
condividono queste passioni con i più vecchi.
Ho cercato, nel pensare al festival, di portare qui le figure amate che ho incontrato in questi
anni, non in base ad un teorema a priori, ma sempre tenendo ferma la loro qualità artistica, la
ricchezza che la loro poesia o arte ha rappresentato per me e non solo per me. E soprattutto,
fra i tanti ho scelto quelli che più mi sembravano consonanti col luogo, col paese e con la sua
schietta, elegante semplicità. E questo ovviamente non in una visione personalistica, ma
riconoscendo in queste figure una capacità anche umana di apertura all’altro, agli altri, al
mondo. Insomma ho cercato di condividere con questo paese figure che nella mia vita sono
comparse come portatrici di un nutrimento alto, necessario e semplice. Ho fatto quello che fa
un ospite quando va a casa di qualcuno: ho cercato di portare dei regali per tutti. Quindi non
solo ospiti che arrivano e fanno la loro parte, ma artisti che vengono ad essere parte di questa
straordinaria comunità, una comunità non mondana, colta in un suo modo molto amoroso,
nella quale tecnologia e arcaicità sembra possano convivere, parsimonia ed eleganza,
delicatezza e forza, semplicità e grazia. Così come la figura di Franco Loi, del quale ho assunto
per quest’anno il ruolo, si è radicata in questo luogo, e resta la colonna luminosa e feconda,
l’amico e il maestro di molti in questo paese>>.
Sito ufficiale:
http://www.settembredeipoeti.it
-----------------------------------------------UFFICIO STAMPA
Paola Cireddu
Cabudanne de sos poetas
e-mail: [email protected]
cell.: +39 339 6503714
------------------------------------------------
--------------------------------------------------ASSOCIAZIONE PERDA SONADORA
Via Pippia, 59
09070 Seneghe (OR)
tel.: +39 0783 54676
cell.: +39 347 0105798
Segreteria organizzativa:
[email protected]
[email protected]
------------------------------------------------ORGANIZZAZIONE
Il Cabudanne de sos Poetas è organizzato da Perda Sonadora Associazione Culturale di Seneghe
Presidente Mario Cubeddu
Direzione artistica
Mariangela Gualtieri
Segreteria organizzativa
Myriam Mereu, Raimondo Pili
Ufficio Stampa
Paola Cireddu
Responsabile del sito e dei social network
Stefano Flore, Roberto Concu
Traduzioni sito
Paolo Solinas
Responsabile streaming
Lorenzo Sanna
Responsabili della logistica punti di incontro
Domenico Cubeddu 1956, Enrico Porcedda
Riprese video
Luca Manunza, Luca Piu, Roberto Piu
Fotografia
Stefano Flore
Biografie in ordine alfabetico (per nome)
ANNA CRISTINA SERRA
Anna Cristina Serra (Cagliari, 1960) è una delle figure di maggior rilievo nel campo della poesia in lingua
sarda. Vincitrice dei maggiori concorsi letterari -a partire dal Premio Città di Ozieri, che ha vinto due
volte, una rarità- ha pubblicato finora due raccolte: Su fragu ’e su ’entu (silloge che ha guadagnato il
Premio Michelangelo Pira, Cagliari, 1997) e Follas (Cagliari, 2003). Una terza raccolta -Luna cantadorasta per uscire nella collana La biblioteca di Babele della Edes di Sassari, diretta da Nicola Tanda. È anche
autrice di un lavoro lessicografico (Bellebbatu, la parlata di San Basilio, Selargius, 2009) e di due opere
teatrali rappresentate con successo in vari luoghi dalla compagnia Fueddu e Gestu di Villasor: Alientu
(2004) e Lionora, una visioni (2007).
ANTONELLA ANEDDA
Antonella Anedda (Anedda-Angioy) è nata nel 1958 a Roma. Vive tra Roma e la Sardegna. Ha collaborato
con riviste e giornali quali Il Manifesto, Linea d’ombra, Nuovi Argomenti. Ha pubblicato il libri di
versi: Residenze invernali (Crocetti, 1992, premio Sinisgalli); Notti di pace occidentale (Donzelli, 1999); Il
catalogo della gioia (Donzelli, 2003), Tre stazioni (LietoColle, 2005); Dal balcone del corpo (Mondadori,
2007, Premio Napoli); Salva con nome (Mondadori, 2012, Premio Viareggio). In prosa: Cosa sono gli
anni (Fazi, 1997); il libro di traduzioni e poesie Nomi distanti (Empiria, 1998, con una nota di Franco
Loi); La luce delle cose(Feltrinelli, 2000); La vita dei dettagli (Donzelli, 2009). E’ presente in antologie
italiane e straniere.
ANTONELLO BAZZU
Nato a Sassari nel luglio del 1947. Da sempre coltiva la passione per la poesia. Scrive in sassarese e in
lingua sarda variante logudorese. Questo suo prezioso bilinguismo è dovuto al fatto di essere nato e
cresciuto a Sassari ma da padre di Osidda, in Barbagia e madre di Cossoine, nel Meilogu. Tra le sue
opere: Arrejonende cun s’anima – arrasgiunendi cu’ l’anima (Edizioni TAS, Sassari 2004), prima raccolta di
versi in logudorese e sassarese; Di fori, di peni e d’amori (Edes, Sassari 2008), seconda raccolta in
sassarese; Su color’ ‘e s’ilgerru (Edes, Sassari 2012), poesie in sardo logudorese con traduzione a fronte in
italiano. Ha vinto il Premio Ozieri nel 2008.
BACHISIO BANDINU
Antropologo nato a Bitti nel 1939. Conseguita la laurea in Lettere, si stabilisce nella pensiola vivendo a
lungo in Lombardia dove insegna nelle scuole medie. Studioso di cultura popolare, giornalista
pubblicista dal 1972, anima in modo originale il dibattito attuale sull'identità inserendosi nella
prospettiva del dialogo tra antropologia e scienze sociali aperta da G. Angioni. Nel 1976 ha scritto, con G.
Barbiellini Amidei, Il saggio Il re è un feticcio con il quale analizza il rapporto tra il mondo tradizionale
della pastorizia e l'irrompente civiltà dei consumi. Nel 1980 scrive Costa Smeralda. Come nasce una favola
turistica, 1980, ulteriore contributo all'analisi del rapporto tradizione-innovazione. Nel 1993 ha vinto il
premio Funtana Elighes, nel 1999 è stato nominato direttore de L'Unione Sarda. Dei suoi numerosi
lavori, alcuni sono da considerare un valido contributo per la lettura della storia contemporanea della
Sardegna.
BEVANO EST
Bevano Est è un progetto musicale che nasce nel 1991. Una formazione di strumenti acustici che
propone, con sottile ironia, una musica di propria composizione, sguaiata e delicata, che in teatro si
siede scomposta, in osteria chiede ascolto e in piazza fa ballare. Una musica popolata.
Un suono che setaccia le cose del mondo, senza sudditanza, senza scrupolo filologico, mettendo in
pratica l’idea che l’arte, ogni tipo di arte, non sia un’entità chiusa, ma il centro di innumerevoli relazioni.
Discografia: Gradisca – 1993, Ribium Record-Scuola di Musica Popolare (CD Bevano Est); Fuoco Centrale
– 1995, Teatro Valdoca (CD Bevano Est); Corone – 1998, Scuola di Musica Popolare/Musica in campo (CD
Bevano Est); Ludla – 1998, Scuola di Musica Popolare (CD Bevano Est); Il dolce rumore della vita – 1999,
Sony (CD colonna sonora); Ramingo – 2004, A14 (CD Bevano Est); Bevano Est – 2010, A14 (CD Bevano Est
Live); E-Ventone - 2012, A14 (DVD Bevano Est Concerto).
COMANECI
I Comaneci nascono nel 2005 a Ravenna dall'incontro tra Francesca Amati e Andrea Carella, a cui si
aggiunge dopo pochi mesi la violoncellista Jenny Burnazzi. Il trio produce subito un primo ep
autoprodotto, i cui brani vengono scelti da Stefano Mordini per il proprio film di debutto nei cinema,
Provincia Meccanica.
Nel 2006 esce il secondo ep, e il gruppo suona dal vivo in tutta Italia e prepara le canzoni per l'album di
esordio Volcano, pubblicato l'anno seguente dall'etichetta indipendente romana Disasters By Choice.
Il 2009 è un anno di svolta per la band, che perde due dei componenti della band che rimarrà in mano
alla sola Francesca Amati fino all'entrata nel gruppo di Glauco Salvo, con cui subito comincia una lunga
serie di concerti, in Italia e all'estero. Nell'estate il duo registra l'ep Girl Was Sent To Grandma in 1914 e
l'album You A Lie, con la produzione di Mattia Coletti e Bruno Dorella.Tra il 2009 e il 2012 i Comaneci
suonano in giro per il mondo tra Stati Uniti ed Europa
e dividono il palco con artisti come Bob Corn, Mattia Coletti, Andrea Rottin. Tra le altre collaborazioni,
quelle con Giuseppe Palumbo, Ericailcane, Bernardo Carvalho. Dal 2011 il duo tiene ogni anno un
laboratorio musicale ospitato dal festival letterario Cabudanne De Sos Poetas, nella cittadina sarda di
Seneghe.
CORRADO NUCCINI
Corrado Nuccini è fondatore, chitarra e voce dei Giardini di Mirò, band reggiana giunta al quinto album
ufficiale.
L’ultimo,
Good
Luck,
è
del
2012
ed
è
uscito
per
Santeria.
Scrive, fotografa e suona la chitarra nella band che ha contribuito allo sviluppo della scena "indie-rock"
italiana a cavallo tra fine Novanta e nuovo millennio. Dal post-rock degli esordi, la loro musica si è
progressivamente evoluta, assorbendo influenze, soprattutto anglosassoni, ma senza rinunciare a una
sua peculiarità tutta italiana.
DANIO MANFREDINI
Danio Manfredini, una delle voci più intense del teatro contemporaneo italiano, è autore e interprete di
capolavori assoluti quali Miracolo della rosa (Premio UBU 1989), Tre studi per una crocifissione e Al
presente (premio UBU come migliore attore); lavori più corali quali Cinema Cielo(premio Ubu come
miglior regista) e Il sacro segno dei mostri. Nel 2010 si confronta con il repertorio e debutta nel 2012 con
lo spettacolo Il principe Amleto, dall’Amleto di Shakespeare, una coproduzione italo-francese (La Corte
Ospitale, Espace Malraux – Chambery, Aix en Provence). Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero 2013,
come “maestro di tanti pur restando pervicacemente ai margini dei grandi circuiti e refrattario alle
tentazioni del successo mediatico”. E’ recente la nomina a nuovo Direttore dell’Accademia d’Arte
Drammatica del Teatro Bellini di Napoli per il triennio 2013-2016. Vince il Premio UBU 2013 sezione Premi
Speciali.
DANTE OLIANAS
Studioso ed etnomusicologo, presidente dell'associazione "S'Iscandula". Tra i tanti aspetti legati alla
cultura sarda, da anni si occupa dello studio e della diffusione della storia della musica dell'isola, e in
particolar modo delle launeddas, strumento di antica tradizione.
EMANUELE TREVI
Nato a Roma, dove vive, nel 1964. Collabora al "Corriere della Sera", al "manifesto" e conduce
programmi per Radio 3. Ha pubblicato Istruzioni per l'uso del lupo (Castelvecchi 1994), Musica distante
(Mondadori 1997, II edizione Ponte alle Grazie 2013), I cani del nulla (Einaudi 2003), Senza verso (Laterza
2004), L'onda del porto (Laterza 2005), Il libro della gioia perpetua (Rizzoli 2010), Qualcosa di scritto
(Ponte alle Grazie 2012), Il viaggio iniziatico (Laterza 2013).
EMIDIO CLEMENTI
Fondatore e voce dei Massimo Volume. E’ autore della raccolta “Gara di resistenza” (1997) e dei romanzi
“Il tempo di prima” (1999), “La notte del Pratello” (2001), “L’ultimo Dio” (2004), “Matilde e i suoi tre
padri (2009). Ora pubblica la raccolta “La ragione delle mani” (2012) per Playground.
FRANCESCO BALSAMO
Catania, 1969. Nel suo lavoro s’intrecciano molte passioni: il disegno, la pittura e la scrittura in versi. Nel
2001 è tra i vincitori del premio Eugenio Montale – sezione inediti – con Appendere l'ombra a un chiodo
(Crocetti, 2002). Nello stesso anno riceve il premio Sandro Penna per Discorso dell'albero alle sue foglie
(Stamperia dell'Arancio, 2003). Nel 2010 pubblica con Incerti Editori la raccolta Ortografia della neve
(Premio Maria Marino 2011). Il suo libro più recente è Tre bei modi di sfruttare l’aria (Edizioni Forme
Libere, 2013). Alcune sue poesie sono state tradotte in polacco, finlandese e sloveno.
FRANCO ARMINIO
Nato a Bisaccia in Irpinia d’Oriente nel 1960 e ha sempre vissuto nel suo paese. Ha pubblicato sei
raccolte di versi: Cimelio dei profili (Sellino, 1985), Atleti (associazione librai avellinesi, 1993) Homo
timens (Sellino, 1997), Sala degli affreschi (Sellino, 1999), Poeta con famiglia (D’If, 2009), Stato in Luogo
(Transeuropa, 2012). Tra le sue opere in prosa: Circo dell’Ipocondria (Le Lettere, 2007), Vento forte tra
Lacedonia e Candela (Laterza, 2008, Premio Napoli), Nevica e ho le prove (Laterza, 2009), Cartoline dai
morti (Nottetempo, 2010, Premio Dedalus, recentemente tradotto in Russia), Oratorio Bizantino
(Ediesse, 2011), Terracarne (Mondadori, 2011), Geografia commossa dell'Italia interna (Bruno Mondadori,
2013), Il topo sognatore e altri animali di paese (Rrose selavy). È anche autore di documentari. Nel 2010 è
stato realizzato un film sul suo impegno dal titolo Di mestiere faccio il paesologo. Collabora con “il
manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali.
GAVINO MURGIA
Nuorese. Inizia a suonare a dodici anni il sax alto. Grazie alla ben fornita discoteca del padre ha la
possibilità di scoprire e crescere ascoltando il jazz e la musica classica. A quindici anni inizia a suonare
con vari gruppi pop e funky e a collaborare con alcune compagnie teatrali in Sardegna, frequenta i
seminari di Paolo Fresu a Nuoro e da lì a poco parte a Siena per concorrere a far parte dell’Orchestra
Giovanile Italiana di Jazz come primo sax tenore. Questa immersione nel mondo del Jazz gli consente di
accrescere la propria esperienza e di conoscere tantissimi musicisti con i quali compie innumerevoli
esperienze musicali in formazioni di ogni tipo duo, trio, quartetto etc. La Sardegna con le sue profonde
radici musicali è costantemente presente nel suo percorso sonoro. Il canto a Tenore nel ruolo di Bassu,
praticato già in adolescenza e lo studio tradizionale delle Launeddas, si fondono nel tempo con la
musica afroamericana trovando un percorso inedito e originale. Al sax Soprano e Tenore affianca anche
il sax Baritono, Flauti e Duduk.
GIOVANNI SUCCI
Nasce quest'anno il progetto solista di Giovanni Succi (Bachi da Pietra) e si presenta dal vivo con una
nuova band. Parte da un repertorio composto da brani di culto dei Madrigali Magri, alcuni inediti e un
tributo d'autore a Paolo Conte.
Mattia Boscolo (BLAKE/E/E/E): batteria, percussioni
Glauco Salvo (Comaneci): chitarre, banjo
Giovanni Succi: voce e chitarra
JAMIE MCKENDRICK
Nato a Liverpool, Inghilterra, nel 1955. Ha pubblicato sei libri di poesie, l’ultimo dei quail, Out there, ha
vinto il premio Hawthornden. Ha curato la raccolta The Faber Book of Twentieth-Century Italian Poems e
ha tradotto, tra le altre cose, romanzi e racconti di Giorgio Bassani, un’opera teatrale di Pasolini
(Fabrication – Affabulazione) e una raccolta di poesie di Valerio Magrelli (The Embrace). Archipelago, la
sua traduzione inglese delle poesie di Antonella Anedda, sarà pubblicata alla fine di quest’anno.
JOHN VIGNOLA
John Vignola si occupa professionalmente di musica da più di vent’anni. Ha curato una piccola etichetta
discografica, ha pubblicato libri sulla storia del rock e ha partecipato alle immancabili enciclopedie sul
genere, uscendone vivo. Il suo ultimo lavoro è una monografia critica su Lucio Dalla. Oltre a condurre
Twilight, su Radio2, scrive settimanalmente su Vanity Fair, recensisce dischi su Audioreview e cura la
rubrica letteraria de Il Mucchio Selvaggio. Nel tempo libero ascolta dischi, di qualsiasi forma e
dimensione. Così come non c’è vita nel vuoto, è fermamente convinto che il pop non potrebbe esistere
senza i Beatles. O viceversa.
MARCELLO FOIS
Marcello Fois, nato a Nuoro nel 1960, vincitore del Premio Italo Calvino 1992, vive e lavora a Bologna. Ha
pubblicato molti libri, tra cui: Falso gotico nuorese (Condaghes, 1993), Picta (Premio Calvino, 1992), Gente
del libro (Marcos y Marcos, 1995-96), Il silenzio abitato delle case(Mobydick, 1996), Nulla (Il Maestrale,
1997), Sheol (Hobby&Work, 1997 e L'Arcipelago Einaudi, 2004 ), Sempre caro (Frassinelli e Il Maestrale,
1998 e Einaudi, 2009), Gap e Sangue dal cielo (Frassinelli, 1999 e Einaudi, 2010), Ferro Recente e Meglio
morti (usciti negli Einaudi Tascabili nel 1999 e nel 2000, già precedentemente pubblicati da Granata
Press), Dura madre (Einaudi, I coralli, 2001 ed Einaudi Tascabili, 2003 ), Piccole storie nere (L'Arcipelago
Einaudi, 2002 e ET Scrittori, 2010), Memoria del vuoto(premio Super Grinzane Cavour 2007, premio
Volponi 2007 e premio Alassio 2007), Stirpe (Einaudi, 2009 e 2011), Nel tempo di mezzo(Supercoralli, 2012
e Super ET, 2013) e L'importanza dei luoghi comuni(L'Arcipelago Einaudi, 2013). Ha scritto due racconti
per le antologie Crimini (Einaudi Stile libero, 2005), Crimini italiani (Einaudi Stile libero, 2008) e L'altro
mondo (ET, 2011). Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di poesie L'ultima volta che sono rinato. Con Il
tempo di mezzo nel 2012 è stato finalista al Premio Campiello e al Premio Strega. È fra gli autori di Scena
padre (Einaudi 2013) e dell'antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014, con Francesco Abate,
Alessandro De Roma, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga), i cui proventi sono destinati
alla comunità di Bitti, un paese gravemente danneggiato dalla recente alluvione.
MARCO MUNARO
Nato a Castelmassa nel 1960 e vive a Rovigo, dove insegna. Nel 2003 ha fondato “Il Ponte del Sale Associazione per la Poesia”. Tra le sue le raccolte poetiche: Ionio e altri mari (Il Ponte del Sale, Rovigo
2003); Nel corpo vivo dell’aria (Il Ponte del Sale, 2009); Berenice (Il Ponte del Sale, 2014). Ha tradotto
Raymond Queneau e Virgilio. Ha curato tutte le poesie di Bino Rebellato e, con G. M. Tregiardini, Il lampo
della bocca e altre figurate parole tra poeti italiani del Novecento (MUP Editore, Parma 2005). Per il Ponte
del Sale: La bella scola. La Comedia di Dante letta dai poeti e illustrata (2003-2014), Da Rimbaud a Rimbaud
(2004). Numerose le antologie che ospitano i suoi versi. La rivista «Atelier», nel n° 69 del 2013, gli ha
dedicato un’ampia monografia critica.
MARTIN RUEFF
Classe 1968. Poeta, filosofo, critico e traduttore. Insegna Teoria della letteratura all’Università Parigi VII
e tiene seminari al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna. È coredattore della rivista Po&sie,
dove ha pubblicato (n°109 e 110), una vasta antologia della poesia italiana contemporanea. Nel 2007 ha
tradotto Ronda dei Conversi di De Signoribus. Dopo il Lapidaire adolescent (2001), Corde raide/Corda
tesa (La Luna, 2005) e Comme si quelque (2007), Icare crie dans un ciel de craie (2008) é il suo quarto libro
di poesia, che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti (i premi Yvan Goll e Henri Mondor). In italiano sta
per uscire una raccolta di suoi testi nella rivista.
NICOLA D’ALTRI
Nato nel 1990 a Cesena, dove è cresciuto. Ha vissuto a Barcellona e a Ferrara. Attualmente studia Lingue
e Letterature Straniere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, e sta lavorando al suo primo libro di
poesie.
PIERLUIGI CAPPELLO
Pierluigi Cappello è nato nel 1967 ad è vissuto a lungo a Chiusaforte (UD); ora vive a Tricesimo. Ha
diretto la collana di poesia La barca di Babel, edita a Meduno e fondata da un gruppo di poeti friulani nel
1999. Ha pubblicato diversi libri: Le nebbie (1994); la misura dell'erba (1998); Amôrs (1999); Dentro
Gercio (2002); Con Dittico (Liboà, Dogliani 2004) ha vinto il premio Montale Europa di poesia. Assetto di
volo (Crocetti, Milano 2006) è stato vincitore dei premi Pisa (2006) e Bagutta Opera Prima (2007). Nel
2008 ha pubblicato la sua prima raccolta di prose e interventi intitolata Il dio del mare (Lineadaria, Biella
2008). Nel maggio 2010 pubblica Mandate a dire all'imperatore (Crocetti, Milano 2010), col qule vince il
premio Viareggio-Repaci. nel 2013 Rizzoli pubblica la sua prima opera narrativa: Questa libertà ed in
contemporanea anche la raccolta di tutte le poesie Azzur elementare. Con questa liberà vince il premio
Terzani 2014.
PIERO MARRAS
Piero Marras, pseudonimo di Pietro Salis (Nuoro 1949), inizia la sua carriera musicale come tastierista e
cantante del gruppo “2001”, che si colloca nella scena del rock italiano nel 1974; opera come solista in
lingua sarda. Ad un primo periodo di canzoni in lingua italiana, ha fatto seguito un periodo, che dura
tuttora, di canzoni in lingua sarda. I loro contenuti fanno riferimento a personaggi e atmosfere della
cultura sarda. Le musiche, talvolta di ispirazione cantautorale, talaltra ispirate ai suoni tipici del folk
sardo, sono a volte dolci e sommesse, altre velocemente ritmate. Fuori campo (1978) è il suo primo LP;
seguirà una discografia di inediti e di raccolte vastissima tra cui Stazzi Uniti (1980); Tumbu (1995); e tanti
altri, fino all'ultimo album di inediti del 2p14 "Ali di stracci".
PINO MARTINI OBINU
Pino Martini inizia il suo viaggio musicale durante l’infanzia a Paulilatino ed Oristano accanto al nonno,
Giuseppe Obinu, noto Musennore, che era il suonatore ufficiale di ballo sardo di Paulilatino, e al padre
Ugo, suonatore di ballo civile. Giovanissimo, suona in numerose formazioni praticando il rock degli anni
70. In questo periodo entra nei Salis’n Salis e partecipa ad una delle più importanti esperienze musicali
della storia isolana. Negli stessi anni conosce la formazione milanese degli Stormy Six, segue una
parentesi fusion col trio Matisse. Negli anni Ottanta Pino Martini come sessionman, partecipa al Club
Tenco, si esibisce insieme al cabarettista-cantatutore David Riondino e suona con Riki Gianco, segue la
formazione del gruppo Martini Bank, progetto che coniuga ritmi africani con arrangiamenti funky.
L’ultimo lavoro di Martini è quello con i Tancaruja dove è compositore delle musiche ed autore dei testi
oltre che interprete alla voce, chitarra, basso elettrico e trunfa (scacciapensieri).
ROBERTA SIRENO
Nata a Modena nel 1987. Attualmente residente a Bologna, partecipa attivamente a readings e festival.
Nel 2009 vince il primo premio al concorso di poesia Certamen promosso dal Centro di poesia
contemporanea dell’Università di Bologna. Nel 2010 è tra i fondatori del gruppo ComPari, voce giovanile
nel panorama poetico bolognese. Collabora con diverse realtà artistiche, teatrali e sociali, scrive su
riviste ed organizza eventi culturali. Nel 2011 esce il suo primo libro, Fabbriche di vetro, Raffaelli Editore.
Nel 2014 si laurea in Italianistica all’Università di Bologna con una tesi sulle poetiche del XX e XXI secolo.
Programma
ANTEPRIME DEL FESTIVAL a Narbolia, Milis, Bonarcado, Oristano
1.
Dieci anni di poesia nel Montiferru
In collaborazione con l’associazione culturale Tocoele
25 luglio
Narbolia, chiesa di San Pietro, ore 21,00
Azzurra D’Agostino
dialoga con Anna Maria Capraro
26 luglio
Milis, piazzale della chiesa di san Paolo, ore 21,00
Elisa Biagini
dialoga con Silvana Cintorino
27 luglio
Bonarcado, piazzale della chiesa di Santa Maria di Bonacatu, ore 21,00
Anna Cristina Serra
dialoga con Mario Cubeddu
introduce gli incontri la musica di Threes of mint
2.
ORISTANO
In collaborazione con il Centro per i Servizi Culturali UNLA di Oristano e l’Associazione culturale
pARTIcORali di Oristano il Cabudanne de sos poetas presenta:
Appuntamenti de Il Giardino del Centro presso il Centro dei Servizi Culturali UNLA di via
Carpaccio a Oristano
25 luglio, ore 20
Elisa Biagini
dialoga con Silvana Cintorino
28 luglio 2014
Azzurra D’Agostino
dialoga con Anna Maria Capraro
Attività dedicate ai bambini e ai ragazzi, curate da Luisa Madau della Biblioteca comunale di
Seneghe, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario del Montiferru e l’Unione dei Comuni:
 Parola per parola, laboratorio di poesia curato da Vittoria Negro
 Laboratorio sull’astronomia con Jens Jensen Bilgrav
 Spazio permanente di libri e letture in Biblioteca
3 settembre
FESTA DELLA CAMPAGNA ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON:
Coldiretti di Oristano, Gruppo Pastori di Seneghe aderente alla CAO, Cooperativa Allevatori
Ovini, Consorzio del Bue Rosso, Oleificio Sociale Cooperativo
Località Su Lare:
ore 17, 30, confronto sui problemi dell’agricoltura sarda intervallato da letture e canti.
Ore 20,00, momento conviviale
Ore 22,00 canti e balli con i Bevano Est e Cuntrattos seneghesi.
PRESENTAZIONE DELL’ANTOLOGIA: Dieci anni di poesia a Seneghe
Curato da Mario Cubeddu e Myriam Mereu
Raccoglie un testo di ciascuno dei 70 poeti che sono e saranno stati ospiti a Seneghe in questi
dieci anni
CABUDANNE DE SOS POETAS
Seneghe
3 - 7 settembre 2014
MERCOLEDI’ 3 settembre
FESTA DELLA CAMPAGNA
Località Su Lare
ore 17,30
Organizzata da Cabudanne de sos poetas, la Coldiretti di Oristano, il Gruppo Pastori di Seneghe
associato alla CAO, Cooperativa Allevatori Ovini, Oleificio Sociale Cooperativo., il Consorzio del
Bue Rosso
ore 20,00
Letture di Mariangela Gualtieri, Franco Loi
ore 22,00
Musica Bevano Est e Cuntrattos seneghesi
GIOVEDÌ 4 settembre
Ore 1.30
Presentazione della decima edizione del festival
Ore 19. 00
luogo da definire
Esito del laboratorio di teatro non-scuola a cura di Roberto Magnani del Teatro delle Albe
Ore 21.30
Putzu Arru
Esito del laboratorio di musica a cura di Francesca Amati, Glauco Salvo
Ore 22.30
Partza de sos ballos
Mariangela Gualtieri e Franco Loi: Sulla poesia. Intermezzi musicali curati dai Bevano Est
ore 24,00
Piazzetta Su Lare
Il racconto della buona notte: Emidio Clementi e Corrado Nuccini
VENERDÌ 5 settembre
Ore 10.00
Bar Su Recreu
Le stagioni di un musicista: Pino Martini Obinu
Ore 11.30
Prenza de Murone
Anna Cristina Serra incontra Antonello Bazzu
Baunei
Barolo, andata e ritorno: incontro - degustazione con Roberto Pusole, Azienda Agricola Pusole,
Baunei
Ore 17.00
Putzu Arru
Nicola D’altri e Roberta Sireno
Ore 18.30
Partza de sos ballos
Incontro con il poeta James McKendrick
Ore 21.30
Partza de sos ballos
Incontro via skype con il poeta Pierluigi Cappello
Lettura di poesie di Cappello da parte di Mariangela Gualtieri
Proiezione del film di Francesca Archibugi Parole povere ispirato alla personalità e alla poesia di
Pierluigi Cappello
Ore 24.00
Piazzetta Su Lare
Il racconto della buonanotte: Giovanni Succi e amici
SABATO 6 settembre
Ore 10.00
Bar Su Recreu
Dante Olianas racconta le launeddas
Ore 11.30
Prenza de Murone
Incontro con il poeta Martin Rueff
Nurri
Cooperare con la natura: incontro - degustazione con Gianfranco Manca, Azienda Agricola
PaneVino, Nurri
Ore 17.00
Putzu Arru
Incontro con Emanuele Trevi
Ore 18,30
Partza de sos ballos
Marcello Fois con Gavino Murgia
Ore 21.30
Partza de sos ballos
Incontro con il poeta Franco Arminio
Ore 22.30
Partza de sos ballos
Spettacolo di Danio Manfredini
Ore 24.00
Piazzetta Su lare
Il racconto della buonanotte: John Vignola
DOMENICA 7 settembre
Ore 10.00
Bar Su Recreu
Piero Marras dialoga con Bachisio Bandinu
Ore 11.30
Prenzta de Murone
Presentazione della collaborazione Comune di Ravenna, Comune di Seneghe, Perda Sonadora
in occasione dell’anno dantesco 2015
Segue:
Il Dante della vita: letture di testi preferiti da parte dei poeti ospiti
Il vino fa (del) bene:
incontro - degustazione con Mattia Piludu, Compagnia delle Figlie del Sacro Cuore Evaristiane,
Putzu Idu
Ore 17.00
Putzu Arru
Incontro con i poeti Marco Munaro e Francesco Balsamo
Ore 18.30
Partza de sos ballos
Antonella Anedda
Arrivo dei suonatori di launeddas in piazza: la Scuola di launeddas del Sinis del maestro Stefano
Pinna, Nodas antigas di San Gavino
Ore 21.30
Partza de sos ballos
Incontro con artista (in via di definizione)
Ore 22.30
Partza de sos ballos
Festa sarda
Concerto a ballo di x suonatori di launeddas
Canto a ballo dai "Tenores de su cuntrattu seneghesu"