Comunicato stampa Ritorna il festival di poesia "Cabudanne de sos poetas": dal 3 al 7 settembre a Seneghe tanti gli appuntamenti tra poesia, letteratura, musica, colori, sapori, tradizioni. Quest'anno ottiene il patrocinio dell'Unesco e festeggia la decima edizione Dal 3 al 7 settembre ritorna a Seneghe (Provincia di Oristano) il "Cabudanne de sos poetas" (Settembre dei poeti) che quest'anno festeggia la decima edizione con una bella notizia: l'ottenimento del patrocinio dell'Unesco, l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura. Un grande riconoscimento che si aggiunge al premio 2009 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali come "Migliore progetto italiano per la diffusione della poesia". Tanti gli appuntamenti che si succederanno nelle cinque giornate dell'incantevole borgo del Montiferru tra poesia, letteratura, musica, fotografia, colori, sapori, tradizioni, nei luoghi del paese deputati da sempre agli incontri, alla vita sociale, allo scambio con i poeti e all'ascolto, come Partza de sos ballos, S'arruga de Putzu arru, Piazzetta Su Lare, o il vecchio frantoio Sa Prenza de Murone. La direzione artistica 2014 Come è noto, dallo scorso anno l'organizzazione ha deciso di affidare la direzione artistica ogni anno a un poeta diverso. Dopo Franco Loi, il testimone del coordinamento del programma artistico di questa edizione è stato affidato ad una delle più grandi poetesse, attrici e drammaturghe italiane, Mariangela Gualtieri. Con Cesare Ronconi è l'anima delle più importanti esperienze del teatro di ricerca degli ultimi decenni, il Teatro Valdoca, oltre ad aver pubblicato diverse raccolte di poesie. <<C’è in questo Festival un’idea di cultura che ha al centro la crescita e la fecondità di una comunità, e che ancora crede nella forza della parola e nella luce che la parola poetica è capace di portare>>. ANTEPRIME DEL FESTIVAL Cabudanne de sos poetas non è solo Seneghe. L'idea di estendere l'esperienza del festival, la cultura della poesia, anche nei paesi vicini, e intorno a Oristano, è sempre nel cuore degli organizzatori. Fondamentale quindi, in attesa delle quattro giornate del Settembre dei poeti, portare gli autori della poesia contemporanea nelle biblioteche, rendere vitali i luoghi vicini con la cultura, attraverso letture, presentazioni di libri, dialoghi, confronti, attività dedicate ai bambini e ai ragazzi, con il coinvolgimento del Sistema Bibliotecario del Montiferru e l'Unione dei Comuni. Tra anteprime e degustazioni si promuove la poesia nei paesi di Narbolia, Milis, Bonarcado e Oristano, e si valorizza il territorio. Parte così "Dieci anni di poesia nel Montiferru" in collaborazione con l'associazione culturale Tocoele: un calendario di appuntamenti dal 25 al 28 luglio sempre alle 21,00. Il 25 luglio nella chiesa di San Pietro a Narbolia, ci sarà l'incontro tra la giovane poetessa Azzurra D'Agostino, una delle più promettenti autrici in versi della sua generazione e Anna Maria Capraro, nota specialista di letteratura contemporanea, dell'Associazione pARTIcORali; il 26 luglio invece a Milis, nel piazzale della chiesa di San Paolo la poetessa Elisa Biagini dialogherà con Silvana Cintorino. Il 27 luglio, a Bonarcado, nel piazzale della chiesa di Santa Maria di Bonacatu, Anna Cristina Serra dialoga con Mario Cubeddu: introduce gli incontri la musica di Threes of mint. A Oristano, alle 20,00, in collaborazione con il Centro per i Servizi Culturali UNLA e l’Associazione culturale pARTIcORali, il Cabudanne de sos poetas presenta gli "Appuntamenti de Il Giardino del Centro" presso il Centro dei Servizi Culturali UNLA di via Carpaccio a Oristano. Il 25 luglio Elisa Bagini dialoga con Silvana Cintorino; il 28 luglio Azzurra D'Agostino si confronterà con Anna Maria Capraro. La festa della campagna La prima giornata inaugurale del 3 settembre si aprirà alle 17,30 nella Località Su Lare, con "La festa della campagna", organizzata da Cabudanne de sos poetas, la Coldiretti di Oristano, il Gruppo Pastori di Seneghe associato alla CAO, la Cooperativa Allevatori Ovini, L'Oleificio Sociale Cooperativo, il Consorzio del Bue Rosso. Una festa celebrativa della campagna all'insegna della poesia, della musica e della convivialità, tra degustazioni dei prodotti tipici del territorio e le aziende che li producono. Ma anche un momento di confronto sui problemi dell'agricoltura sarda, intervallato da letture e canti. <<Io da dieci anni vado a questo festival di poesia. E ci vado volentieri, è l'unico festival a cui io partecipo, con il piacere di incontrare la gente. Perchè quando si va nei festival non c'è mai la gente. Invece a Seneghe ci sono tanti giovani, e poi ci sono i pastori, i contadini, c'è la gente del paese>>, racconta Franco Loi che insieme a Mariangela Gualtieri scandirà alle 20,00 il tempo della festa con le letture di poesie. Alle 22,00 il ritmo della danza sarà affidato ai Cuntrattos seneghesi e agli interventi musicali dei Bevano Est, cinque strumentisti romagnoli che dal '91 esplorano e reinventano la musica popolare della loro terra tra jazz, world music e sonorità mediterranee. La festa del paese, dei lavoratori, degli abitanti, dei visitatori: nessuno è straniero a Seneghe, si diventa subito parte della comunità. Tutti partecipano, si affacciano nei balconi, ascoltano le sfide dei poeti cantadores, ballano sulle musiche tradizionali, o si ritirano nel profondo silenzio dell'anima. La non-scuola a cura di Roberto Magnani del Teatro delle Albe di Ravenna Anche quest'anno ci sarà il coinvolgimento dei ragazzi di Seneghe che apriranno il festival con l’esito del laboratorio teatrale della non-scuola di Roberto Magnani del Teatro delle Albe di Ravenna: <<Un momento molto alto, di partecipazione commossa e divertita da parte del paese che vede i propri adolescenti in scena e allo stesso tempo consegna loro chiavi segrete per il futuro del festival>>, spiega Mariangela Gualtieri. La rassegna seneghese opera da tanti anni in sinergia con il Teatro delle Albe di Ravenna - una delle più importanti compagnie del panorama teatrale italiano e internazionale, nonchè teatro stabile di innovazione - e in particolare con uno dei suoi attori, Roberto Magnani (interprete di tante creazioni teatrali e cinematografiche, tra le quali il film "La destinazione" di Piero Sanna). Dal 2008 infatti l'attore romagnolo conduce un laboratorio teatrale chiamato non-scuola, un laboratorio dedicato ai giovani con lo scopo di avvicinarli alla poesia attraverso il linguaggio teatrale, la cui pratica teatral-pedagogica si fonda sul gioco del teatro e sulla forza incendiaria e anarchica dell'adolescente. L'unico dogma della non-scuola: ciò che deve emergere dal lavoro scenico, attraverso lo studio dei grandi autori, è la vita degli adolescenti. Subito dopo sempre i ragazzi del paese porteranno l'esito del laboratorio di musica "PROVA D'ORCHESTRA: laboratorio e concerto per orchestra di suoni e note" che si terrà dal 25 agosto al 4 settembre 2014 nella Scuola Elementare di Seneghe, a cura di Francesca Amati e Glauco Salvo: insieme sono i Comaneci, straordinario duo folk-blues di Ravenna, tra i più interessanti della scena musicale italiana, arricchito da diverse anime musicali. Nella Biblioteca comunale di Seneghe ci saranno anche le iniziative dedicate ai bambini e ai ragazzi, curate da Luisa Madau, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario del Montiferru e l’Unione dei Comuni: Parola per parola, laboratorio di poesia curato da Vittoria Negro; Laboratorio sull’astronomia con Jens Jensen Bilgrav; Spazio permanente di libri e letture in Biblioteca. Gli ospiti Per festeggiare il decimo compleanno della manifestazione letteraria tra le più importanti in Sardegna, nel cuore del Montiferru, dalla metà mattina sino alle 24 ci saranno tanti ospiti, con incontri, reading, musica, letture, cinema, teatro, balli, canti. La poesia sarda incontra anche quest'anno il mondo, e dialoga con le tante forme d'arte. Poesie lente che aiutano a guardare e a cambiare, a stupirci, e a guardarci dentro. Anche quest'anno si potranno ascoltare i versi profondi del poeta genovese Franco Loi, respiro vitale e punto di riferimento irrinunciabile per gli organizzatori e gli abitanti del paese. Tra i più apprezzati poeti italiani, scrittore e saggista nato a Genova, di padre sardo e madre emiliana, milanese d'adozione, da nove edizioni è ospite fisso e consigliere del comitato organizzativo del festival sardo di poesia e dell'associazione culturale "Perda Sonadora". Dal 2010 è cittadino onorario di Seneghe e nel 2013 ha collaborato alla direzione artistica; ci sarà anche Antonella Anedda, poetessa, saggista, autrice prolifica dal 1992 e docente, con la sua lingua alta e radiosa; Pierluigi Cappello, una delle voci più intense della poesia italiana e autore di numerosi libri di poesia, Premio Terzani 2014 con la sua prima opera narrativa edita da Rizzoli "Questa libertà". L'autore friulano sarà presente a Seneghe in un dialogo distanza, in collegamento via Skype. Dedicato a lui inoltre, anche la proiezione del documentario appena uscito "Parole povere" di Francesca Archibugi (Tucker Film - Italia 2013) con le musiche originali di Battista Lena. Franco Arminio, poeta paesologo, con musica dal vivo e con i suoi temi che ben si adattano a Seneghe e ai paesi del mondo. Per la nuova letteratura italiana di matrice sarda invece ci sarà Marcello Fois accompagnato da Gavino Murgia, musicista tra i più attivi ricercatori tra improvvisazione e musica di confine tradizionale sarda. Da Rovigo Marco Munaro, un grande poeta veneto così come Francesco Balsamo, da Catania, poeta e artista versatile la cui creatività incontra molte passioni: disegno, pittura, scrittura in versi: entrambi poeti che hanno da sempre avuto cura di altri poeti, con piccole raffinate case editrici. Non poteva mancare qualche giovanissimo, come Nicola D’Altri e Roberta Sireno, entrambi con un lavoro accurato sull’oralità della poesia. Ci saranno anche due poeti stranieri: James McKendrick inglese, vissuto quattro anni a Salerno come insegnante di lingua e letteratura all’università: oltre alle sue poesie con la sua attività di traduttore ha fatto un’opera di divulgazione in Gran Bretagna della poesia italiana classica e contemporanea; e dalla Francia Martin Rueff, poeta, traduttore e filosofo: Mariangela Gualtieri ha privilegiato due poeti che amano l’Italia e che parlano bene l’italiano, oltre ad essere pubblicati in Italia. Poi Emanuele Trevi, scrittore e critico letterario romano, in nome di un’idea di pensiero critico molto vicino alla poetessa che ha curato il coordinamento del cartellone artistico. L’attore, regista e cantante Danio Manfredini, un punto di riferimento del teatro contemporaneo italiano, con una serata di versi recitati e di canto, con musicisti dal vivo: <<Un’irruzione di quel teatro di poesia a cui tanto sono legata>>, racconta la Gualtieri. <<Insomma, quella gran luce di parole che porterà la poesia, si sommerà alla grande e portentosa luce del paesaggio e della gente sarda, insieme a gente che verrà come sempre dal continente, e sarà una festa nutriente sotto ogni aspetto e come sempre, spero, memorabile>>. Le letture della buona notte E ancora le serate tarde, nelle piazze e sotto le antiche querce con i consueti racconti della buona notte tra le note dei musicisti e scrittori Emidio Clementi (Massimo Volume; El Muniria) e Corrado Nuccini (Giardini di Mirò e Vessel): entrambi si muovono nella scena indipendente rock italiana da anni e condividono la passione per la parola scritta e il progetto “La Ragione delle Mani”. Una raccolta di recenti racconti di Clementi sotto forma di reading con l’accompagnamento musicale di Nuccini; Giovanni Succi, dopo l'esperienza Bachi da Pietra, riparte quest'anno con il suo progetto da solista; per le letture della mezzanotte anche John Vignola, esperto di musica e autore di libri sulla storia del rock, e voce molto conosciuta di Radio2: Twilight, Ritratti. Gli incontri: racconti, musica e dibattiti Al Cabudanne de sos poetas si lanciano nuove idee, si discute di tradizioni, di poesia sarda, di musica popolare: chiacchiere autentiche che "mettono in contatto le persone" nei bar, nelle piccole vie e nelle piazze. Pino Martini Obinu, tra i più apprezzati musicisti italiani (Stormy Six, Salis'n Salis, Tancaruja) parlerà delle "Stagioni di un musicista"; Anna Cristina Serra, una delle figure di maggior rilievo nel campo della poesia in lingua sarda incontra Antonello Bazzu, poeta bilingue (sassarese e logudorese) che con il suo peregrinare nella lingua sarda ha ottenuto numerosi riconoscimenti nei principali concorsi di poesia in Sardegna, tra gli ultimi il Premio Ozieri; Dante Olianas, studioso e d etnomusicologo racconterà le launeddas e delle particolari varietà di canna per fabbricarle, della grande tradizione di questo strumento unico al mondo, e dei grandi maestri come Antoni Lara e Aurelio Porcu di Villaputzu, Dionigi Burranca di Samatzai, Luigi Lai di San Vito, erede dei suonatori della scuola del Sarrabus, conosciuto in tutto il mondo; ci sarà anche Piero Marras, tra i più apprezzati cantautori italiani. Il cantautore nuorese canta, suona, parla, racconta, nell'interessante incontro con l'antropologo, giornalista e scrittore Bachisio Bandinu: un bel dialogo a due sulla cultura tradizionale della Sardegna, sull'identità, sulla musica popolare, e sul suo ultimo album di inediti "Ali di stracci" che vede i testi di Salvatore Niffoi, realizzato a vent'anni di distanza dal precedente "Tumbu"; e ancora in occasione dell'anno dantesco, nel 2015, in cui si celebrerà il 750° della nascita del Sommo Poeta, si parlerà delle iniziative che si presenteranno l'anno prossimo in collaborazione tra il Comune di Ravenna, il Comune di Seneghe e Perda Sonadora. Seguirà "Il Dante della vita": letture di testi preferiti da parte degli ospiti. PRESENTAZIONE DELL’ANTOLOGIA: Dieci anni di poesia a Seneghe Dopo varie pubblicazioni, ultima delle quali il volume "A Seneghe", con foto di Guido Guidi e testi di Mariangela Gualtieri, Perda Sonadora Imprentes pubblicherà per la decima edizione del festival il volume "Dieci anni di poesia a Seneghe", curato da Mario Cubeddu e Myriam Mereu. Raccoglie un testo di ciascuno dei 70 poeti che sono stati ospiti a Seneghe in questi dieci anni. Concerto di chiusura con i suonatori di launeddas Nodas Antigas e i Tenores di Seneghe A chiudere il festival, oltre a un evento in via di definizione, ci sarà per la prima volta, un concerto happening di launeddas, il noto e potente strumento a canne che i pastori suonavano e che ora più di 400 giovani hanno ripreso a studiare in tutta la Sardegna. Si assisterà all'arrivo in piazza di tre gruppi di suonatori di launeddas, venti in tutto: la Scuola del Sinis del maestro Stefano Pinna; "Nodas Antigas" di San Gavino; e un gruppo di cinque suonatori coordinati da Andrea Loche. Una grande festa di chiusura con un concerto a ballo per suonatori di launeddas e il canto a ballo dei "Tenores di Seneghe". Celebrare "Sa Festa", il Settembre dei poeti. <<Qualche tempo fa abbiamo pensato a uno slogan per i nostri laboratori dedicati ai giovani del paese: "Qui non succede mai nulla". La nostra realtà è sotto questa minaccia di pensare di non valere nulla, in particolare riguarda gli adolescenti e la Sardegna - racconta Mario Cubeddu, presidente di Perda Sonadora, l'associazione che da dieci anni firma l'organizzazione del festival di Seneghe - ll festival è nato con il titolo "La poesia sarda incontra il mondo". La poesia sarda è poco nota ma importantissima per i sardi. C'è un legame profondo con la nostra lingua, una scommessa che forse non è stata ancora persa>>. Celebrare quindi il paese, la comunità, le tradizioni, incontrare il mondo. Seneghe da nove anni coinvolge nelle sue antiche vie non solo gli abitanti, ma anche migliaia di visitatori. Un festival che non si può raccontare solo con le parole: bisogna viverlo, scoprirlo. Cabudanne de sos poetas: non solo poesia ma anche indotto turistico Poesia dell'anima, del gusto, della terra, dell'eleganza e della semplicità. Seneghe esporta non solo i versi dei poeti, ma anche i sapori, le produzioni, lo spirito della manifestazione e l'accoglienza del paese. Un "Settembre dei poeti" che porta nell'isola un significativo indotto turistico e che offre ai visitatori il meglio dell'ospitalità nelle case del paese, perchè i turisti scoprano la cultura degli abitanti vivendo con loro o nelle abitazioni del circondario. Tra una degustazione e un verso si rivelano le tradizioni più genuine: nei bar o nei frantoi antichi, si scoprono un concerto, una gara poetica o un pranzo tipico della cucina sarda all'aria aperta. Ogni edizione lascia infatti un bilancio più che positivo: le piazze sempre gremite da un pubblico attento e partecipe. Oltre cinquemila le presenze all'anno che registrano nelle case, nei B&B, nei ristoranti e nelle pizzerie, il tutto esaurito. Anche quest'anno ci sarà l'ospitalità diffusa nelle case del paese, la vendita dei prodotti locali come l'olio di oliva, il miele, il casizzolu, la carne del bue rosso. Una bolla di ossigeno e di benefici per la comunità seneghese e per l'isola. I vini sardi: degustazioni con alcuni produttori di Baunei, Nurri e Putzu Idu "Cabudanne de sos poetas" accompagnerà i visitatori anche tra i paesi vicini alla scoperta del territorio del Montiferru e di alcuni ottimi vini prodotti da alcune aziende del circondario: dal 5 al 7 settembre ogni sera è previsto un incontro con un'azienda locale che offrirà degustazioni dei loro vini tipici. Un percorso tra degustazioni, sapori, profumi, dibattiti, storie. Venerdì 5 a Baunei - "Barolo, andata e ritorno": incontro - degustazione con Roberto Pusole, Azienda Agricola Pusole; sabato 6 a Nurri, "Cooperare con la natura": incontro - degustazione con Gianfranco Manca, Azienda Agricola PaneVino; domenica 7 a Putzu Idu "Il vino fa (del) bene": incontro - degustazione con Mattia Piludu, Compagnia delle Figlie del Sacro Cuore Evaristiane. L'"Alfabeto Seneghe": il progetto di Leonardo Sonnoli per il Cabudanne L'identità visiva della manifestazione di Seneghe è curata anche quest'anno dal grafico Leonardo Sonnoli, designer italiano tra i maggiori dell’età contemporanea a livello internazionale. <<L'idea è che un segno sta per un suono ma può essere cambiato, modellato a seconda del suono. Il legame tra la poesia sonora e la rappresentazione può essere declamato in modi diversi. Può essere uno spartito>>. Mariangela Gualtieri Seguendo la caratteristica del "Settembre dei poeti", la scelta artistica di Mariangela Gualtieri ha dato spazio al sodalizio tra la poesia e la musica che ama, nel rispetto del carattere festivo di queste giornate. Innamorata del paese e della sua poesia, considera "Cabudanne de sos poetas" il festival più bello d'Italia, quello che predilige, fra tutti quelli che conosce. Per questo ha accettato di collaborare alla direzione della edizione 2014, cercando di servire questa realtà che nei suoi dieci anni di vita ha manifestato un suo carattere ben definito, come sostiene la stessa autrice di Cesena: <<La Sardegna è un luogo ideale per la poesia, perchè è un mondo che ancora sa che cosa è il silenzio, e ancora vive di silenzio, pur vivendo pienamente il grande sviluppo tecnologico del nostro tempo. È un paesaggio perfetto per i poeti. Quella del Festival di Seneghe è una struttura delicata, i valori su cui si regge sono delicati, non fragili, ma delicati e forti come è delicata e forte la natura. Delicati e forti come delicato e forte è il silenzio. E intorno, io credo anche dentro le vite delle persone di qui, c’è ancora spazio per il silenzio forse per questo c’è una capacità di ascolto così alta e intensa. E allora la mia direzione è stata in punta di piedi, spero, rispettosa di questo mondo che ha ancora la grazia degli scampati, in cui i più giovani amano sinceramente espressioni che hanno radici arcaiche, come la danza popolare, la musica, il dialetto, le varie forme poetiche, e condividono queste passioni con i più vecchi. Ho cercato, nel pensare al festival, di portare qui le figure amate che ho incontrato in questi anni, non in base ad un teorema a priori, ma sempre tenendo ferma la loro qualità artistica, la ricchezza che la loro poesia o arte ha rappresentato per me e non solo per me. E soprattutto, fra i tanti ho scelto quelli che più mi sembravano consonanti col luogo, col paese e con la sua schietta, elegante semplicità. E questo ovviamente non in una visione personalistica, ma riconoscendo in queste figure una capacità anche umana di apertura all’altro, agli altri, al mondo. Insomma ho cercato di condividere con questo paese figure che nella mia vita sono comparse come portatrici di un nutrimento alto, necessario e semplice. Ho fatto quello che fa un ospite quando va a casa di qualcuno: ho cercato di portare dei regali per tutti. Quindi non solo ospiti che arrivano e fanno la loro parte, ma artisti che vengono ad essere parte di questa straordinaria comunità, una comunità non mondana, colta in un suo modo molto amoroso, nella quale tecnologia e arcaicità sembra possano convivere, parsimonia ed eleganza, delicatezza e forza, semplicità e grazia. Così come la figura di Franco Loi, del quale ho assunto per quest’anno il ruolo, si è radicata in questo luogo, e resta la colonna luminosa e feconda, l’amico e il maestro di molti in questo paese>>. Sito ufficiale: http://www.settembredeipoeti.it -----------------------------------------------UFFICIO STAMPA Paola Cireddu Cabudanne de sos poetas e-mail: [email protected] cell.: +39 339 6503714 ------------------------------------------------ --------------------------------------------------ASSOCIAZIONE PERDA SONADORA Via Pippia, 59 09070 Seneghe (OR) tel.: +39 0783 54676 cell.: +39 347 0105798 Segreteria organizzativa: [email protected] [email protected] ------------------------------------------------ORGANIZZAZIONE Il Cabudanne de sos Poetas è organizzato da Perda Sonadora Associazione Culturale di Seneghe Presidente Mario Cubeddu Direzione artistica Mariangela Gualtieri Segreteria organizzativa Myriam Mereu, Raimondo Pili Ufficio Stampa Paola Cireddu Responsabile del sito e dei social network Stefano Flore, Roberto Concu Traduzioni sito Paolo Solinas Responsabile streaming Lorenzo Sanna Responsabili della logistica punti di incontro Domenico Cubeddu 1956, Enrico Porcedda Riprese video Luca Manunza, Luca Piu, Roberto Piu Fotografia Stefano Flore Biografie in ordine alfabetico (per nome) ANNA CRISTINA SERRA Anna Cristina Serra (Cagliari, 1960) è una delle figure di maggior rilievo nel campo della poesia in lingua sarda. Vincitrice dei maggiori concorsi letterari -a partire dal Premio Città di Ozieri, che ha vinto due volte, una rarità- ha pubblicato finora due raccolte: Su fragu ’e su ’entu (silloge che ha guadagnato il Premio Michelangelo Pira, Cagliari, 1997) e Follas (Cagliari, 2003). Una terza raccolta -Luna cantadorasta per uscire nella collana La biblioteca di Babele della Edes di Sassari, diretta da Nicola Tanda. È anche autrice di un lavoro lessicografico (Bellebbatu, la parlata di San Basilio, Selargius, 2009) e di due opere teatrali rappresentate con successo in vari luoghi dalla compagnia Fueddu e Gestu di Villasor: Alientu (2004) e Lionora, una visioni (2007). ANTONELLA ANEDDA Antonella Anedda (Anedda-Angioy) è nata nel 1958 a Roma. Vive tra Roma e la Sardegna. Ha collaborato con riviste e giornali quali Il Manifesto, Linea d’ombra, Nuovi Argomenti. Ha pubblicato il libri di versi: Residenze invernali (Crocetti, 1992, premio Sinisgalli); Notti di pace occidentale (Donzelli, 1999); Il catalogo della gioia (Donzelli, 2003), Tre stazioni (LietoColle, 2005); Dal balcone del corpo (Mondadori, 2007, Premio Napoli); Salva con nome (Mondadori, 2012, Premio Viareggio). In prosa: Cosa sono gli anni (Fazi, 1997); il libro di traduzioni e poesie Nomi distanti (Empiria, 1998, con una nota di Franco Loi); La luce delle cose(Feltrinelli, 2000); La vita dei dettagli (Donzelli, 2009). E’ presente in antologie italiane e straniere. ANTONELLO BAZZU Nato a Sassari nel luglio del 1947. Da sempre coltiva la passione per la poesia. Scrive in sassarese e in lingua sarda variante logudorese. Questo suo prezioso bilinguismo è dovuto al fatto di essere nato e cresciuto a Sassari ma da padre di Osidda, in Barbagia e madre di Cossoine, nel Meilogu. Tra le sue opere: Arrejonende cun s’anima – arrasgiunendi cu’ l’anima (Edizioni TAS, Sassari 2004), prima raccolta di versi in logudorese e sassarese; Di fori, di peni e d’amori (Edes, Sassari 2008), seconda raccolta in sassarese; Su color’ ‘e s’ilgerru (Edes, Sassari 2012), poesie in sardo logudorese con traduzione a fronte in italiano. Ha vinto il Premio Ozieri nel 2008. BACHISIO BANDINU Antropologo nato a Bitti nel 1939. Conseguita la laurea in Lettere, si stabilisce nella pensiola vivendo a lungo in Lombardia dove insegna nelle scuole medie. Studioso di cultura popolare, giornalista pubblicista dal 1972, anima in modo originale il dibattito attuale sull'identità inserendosi nella prospettiva del dialogo tra antropologia e scienze sociali aperta da G. Angioni. Nel 1976 ha scritto, con G. Barbiellini Amidei, Il saggio Il re è un feticcio con il quale analizza il rapporto tra il mondo tradizionale della pastorizia e l'irrompente civiltà dei consumi. Nel 1980 scrive Costa Smeralda. Come nasce una favola turistica, 1980, ulteriore contributo all'analisi del rapporto tradizione-innovazione. Nel 1993 ha vinto il premio Funtana Elighes, nel 1999 è stato nominato direttore de L'Unione Sarda. Dei suoi numerosi lavori, alcuni sono da considerare un valido contributo per la lettura della storia contemporanea della Sardegna. BEVANO EST Bevano Est è un progetto musicale che nasce nel 1991. Una formazione di strumenti acustici che propone, con sottile ironia, una musica di propria composizione, sguaiata e delicata, che in teatro si siede scomposta, in osteria chiede ascolto e in piazza fa ballare. Una musica popolata. Un suono che setaccia le cose del mondo, senza sudditanza, senza scrupolo filologico, mettendo in pratica l’idea che l’arte, ogni tipo di arte, non sia un’entità chiusa, ma il centro di innumerevoli relazioni. Discografia: Gradisca – 1993, Ribium Record-Scuola di Musica Popolare (CD Bevano Est); Fuoco Centrale – 1995, Teatro Valdoca (CD Bevano Est); Corone – 1998, Scuola di Musica Popolare/Musica in campo (CD Bevano Est); Ludla – 1998, Scuola di Musica Popolare (CD Bevano Est); Il dolce rumore della vita – 1999, Sony (CD colonna sonora); Ramingo – 2004, A14 (CD Bevano Est); Bevano Est – 2010, A14 (CD Bevano Est Live); E-Ventone - 2012, A14 (DVD Bevano Est Concerto). COMANECI I Comaneci nascono nel 2005 a Ravenna dall'incontro tra Francesca Amati e Andrea Carella, a cui si aggiunge dopo pochi mesi la violoncellista Jenny Burnazzi. Il trio produce subito un primo ep autoprodotto, i cui brani vengono scelti da Stefano Mordini per il proprio film di debutto nei cinema, Provincia Meccanica. Nel 2006 esce il secondo ep, e il gruppo suona dal vivo in tutta Italia e prepara le canzoni per l'album di esordio Volcano, pubblicato l'anno seguente dall'etichetta indipendente romana Disasters By Choice. Il 2009 è un anno di svolta per la band, che perde due dei componenti della band che rimarrà in mano alla sola Francesca Amati fino all'entrata nel gruppo di Glauco Salvo, con cui subito comincia una lunga serie di concerti, in Italia e all'estero. Nell'estate il duo registra l'ep Girl Was Sent To Grandma in 1914 e l'album You A Lie, con la produzione di Mattia Coletti e Bruno Dorella.Tra il 2009 e il 2012 i Comaneci suonano in giro per il mondo tra Stati Uniti ed Europa e dividono il palco con artisti come Bob Corn, Mattia Coletti, Andrea Rottin. Tra le altre collaborazioni, quelle con Giuseppe Palumbo, Ericailcane, Bernardo Carvalho. Dal 2011 il duo tiene ogni anno un laboratorio musicale ospitato dal festival letterario Cabudanne De Sos Poetas, nella cittadina sarda di Seneghe. CORRADO NUCCINI Corrado Nuccini è fondatore, chitarra e voce dei Giardini di Mirò, band reggiana giunta al quinto album ufficiale. L’ultimo, Good Luck, è del 2012 ed è uscito per Santeria. Scrive, fotografa e suona la chitarra nella band che ha contribuito allo sviluppo della scena "indie-rock" italiana a cavallo tra fine Novanta e nuovo millennio. Dal post-rock degli esordi, la loro musica si è progressivamente evoluta, assorbendo influenze, soprattutto anglosassoni, ma senza rinunciare a una sua peculiarità tutta italiana. DANIO MANFREDINI Danio Manfredini, una delle voci più intense del teatro contemporaneo italiano, è autore e interprete di capolavori assoluti quali Miracolo della rosa (Premio UBU 1989), Tre studi per una crocifissione e Al presente (premio UBU come migliore attore); lavori più corali quali Cinema Cielo(premio Ubu come miglior regista) e Il sacro segno dei mostri. Nel 2010 si confronta con il repertorio e debutta nel 2012 con lo spettacolo Il principe Amleto, dall’Amleto di Shakespeare, una coproduzione italo-francese (La Corte Ospitale, Espace Malraux – Chambery, Aix en Provence). Nel 2013 riceve il Premio Lo Straniero 2013, come “maestro di tanti pur restando pervicacemente ai margini dei grandi circuiti e refrattario alle tentazioni del successo mediatico”. E’ recente la nomina a nuovo Direttore dell’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli per il triennio 2013-2016. Vince il Premio UBU 2013 sezione Premi Speciali. DANTE OLIANAS Studioso ed etnomusicologo, presidente dell'associazione "S'Iscandula". Tra i tanti aspetti legati alla cultura sarda, da anni si occupa dello studio e della diffusione della storia della musica dell'isola, e in particolar modo delle launeddas, strumento di antica tradizione. EMANUELE TREVI Nato a Roma, dove vive, nel 1964. Collabora al "Corriere della Sera", al "manifesto" e conduce programmi per Radio 3. Ha pubblicato Istruzioni per l'uso del lupo (Castelvecchi 1994), Musica distante (Mondadori 1997, II edizione Ponte alle Grazie 2013), I cani del nulla (Einaudi 2003), Senza verso (Laterza 2004), L'onda del porto (Laterza 2005), Il libro della gioia perpetua (Rizzoli 2010), Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie 2012), Il viaggio iniziatico (Laterza 2013). EMIDIO CLEMENTI Fondatore e voce dei Massimo Volume. E’ autore della raccolta “Gara di resistenza” (1997) e dei romanzi “Il tempo di prima” (1999), “La notte del Pratello” (2001), “L’ultimo Dio” (2004), “Matilde e i suoi tre padri (2009). Ora pubblica la raccolta “La ragione delle mani” (2012) per Playground. FRANCESCO BALSAMO Catania, 1969. Nel suo lavoro s’intrecciano molte passioni: il disegno, la pittura e la scrittura in versi. Nel 2001 è tra i vincitori del premio Eugenio Montale – sezione inediti – con Appendere l'ombra a un chiodo (Crocetti, 2002). Nello stesso anno riceve il premio Sandro Penna per Discorso dell'albero alle sue foglie (Stamperia dell'Arancio, 2003). Nel 2010 pubblica con Incerti Editori la raccolta Ortografia della neve (Premio Maria Marino 2011). Il suo libro più recente è Tre bei modi di sfruttare l’aria (Edizioni Forme Libere, 2013). Alcune sue poesie sono state tradotte in polacco, finlandese e sloveno. FRANCO ARMINIO Nato a Bisaccia in Irpinia d’Oriente nel 1960 e ha sempre vissuto nel suo paese. Ha pubblicato sei raccolte di versi: Cimelio dei profili (Sellino, 1985), Atleti (associazione librai avellinesi, 1993) Homo timens (Sellino, 1997), Sala degli affreschi (Sellino, 1999), Poeta con famiglia (D’If, 2009), Stato in Luogo (Transeuropa, 2012). Tra le sue opere in prosa: Circo dell’Ipocondria (Le Lettere, 2007), Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza, 2008, Premio Napoli), Nevica e ho le prove (Laterza, 2009), Cartoline dai morti (Nottetempo, 2010, Premio Dedalus, recentemente tradotto in Russia), Oratorio Bizantino (Ediesse, 2011), Terracarne (Mondadori, 2011), Geografia commossa dell'Italia interna (Bruno Mondadori, 2013), Il topo sognatore e altri animali di paese (Rrose selavy). È anche autore di documentari. Nel 2010 è stato realizzato un film sul suo impegno dal titolo Di mestiere faccio il paesologo. Collabora con “il manifesto”, e "il Fatto quotidiano". È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali. GAVINO MURGIA Nuorese. Inizia a suonare a dodici anni il sax alto. Grazie alla ben fornita discoteca del padre ha la possibilità di scoprire e crescere ascoltando il jazz e la musica classica. A quindici anni inizia a suonare con vari gruppi pop e funky e a collaborare con alcune compagnie teatrali in Sardegna, frequenta i seminari di Paolo Fresu a Nuoro e da lì a poco parte a Siena per concorrere a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana di Jazz come primo sax tenore. Questa immersione nel mondo del Jazz gli consente di accrescere la propria esperienza e di conoscere tantissimi musicisti con i quali compie innumerevoli esperienze musicali in formazioni di ogni tipo duo, trio, quartetto etc. La Sardegna con le sue profonde radici musicali è costantemente presente nel suo percorso sonoro. Il canto a Tenore nel ruolo di Bassu, praticato già in adolescenza e lo studio tradizionale delle Launeddas, si fondono nel tempo con la musica afroamericana trovando un percorso inedito e originale. Al sax Soprano e Tenore affianca anche il sax Baritono, Flauti e Duduk. GIOVANNI SUCCI Nasce quest'anno il progetto solista di Giovanni Succi (Bachi da Pietra) e si presenta dal vivo con una nuova band. Parte da un repertorio composto da brani di culto dei Madrigali Magri, alcuni inediti e un tributo d'autore a Paolo Conte. Mattia Boscolo (BLAKE/E/E/E): batteria, percussioni Glauco Salvo (Comaneci): chitarre, banjo Giovanni Succi: voce e chitarra JAMIE MCKENDRICK Nato a Liverpool, Inghilterra, nel 1955. Ha pubblicato sei libri di poesie, l’ultimo dei quail, Out there, ha vinto il premio Hawthornden. Ha curato la raccolta The Faber Book of Twentieth-Century Italian Poems e ha tradotto, tra le altre cose, romanzi e racconti di Giorgio Bassani, un’opera teatrale di Pasolini (Fabrication – Affabulazione) e una raccolta di poesie di Valerio Magrelli (The Embrace). Archipelago, la sua traduzione inglese delle poesie di Antonella Anedda, sarà pubblicata alla fine di quest’anno. JOHN VIGNOLA John Vignola si occupa professionalmente di musica da più di vent’anni. Ha curato una piccola etichetta discografica, ha pubblicato libri sulla storia del rock e ha partecipato alle immancabili enciclopedie sul genere, uscendone vivo. Il suo ultimo lavoro è una monografia critica su Lucio Dalla. Oltre a condurre Twilight, su Radio2, scrive settimanalmente su Vanity Fair, recensisce dischi su Audioreview e cura la rubrica letteraria de Il Mucchio Selvaggio. Nel tempo libero ascolta dischi, di qualsiasi forma e dimensione. Così come non c’è vita nel vuoto, è fermamente convinto che il pop non potrebbe esistere senza i Beatles. O viceversa. MARCELLO FOIS Marcello Fois, nato a Nuoro nel 1960, vincitore del Premio Italo Calvino 1992, vive e lavora a Bologna. Ha pubblicato molti libri, tra cui: Falso gotico nuorese (Condaghes, 1993), Picta (Premio Calvino, 1992), Gente del libro (Marcos y Marcos, 1995-96), Il silenzio abitato delle case(Mobydick, 1996), Nulla (Il Maestrale, 1997), Sheol (Hobby&Work, 1997 e L'Arcipelago Einaudi, 2004 ), Sempre caro (Frassinelli e Il Maestrale, 1998 e Einaudi, 2009), Gap e Sangue dal cielo (Frassinelli, 1999 e Einaudi, 2010), Ferro Recente e Meglio morti (usciti negli Einaudi Tascabili nel 1999 e nel 2000, già precedentemente pubblicati da Granata Press), Dura madre (Einaudi, I coralli, 2001 ed Einaudi Tascabili, 2003 ), Piccole storie nere (L'Arcipelago Einaudi, 2002 e ET Scrittori, 2010), Memoria del vuoto(premio Super Grinzane Cavour 2007, premio Volponi 2007 e premio Alassio 2007), Stirpe (Einaudi, 2009 e 2011), Nel tempo di mezzo(Supercoralli, 2012 e Super ET, 2013) e L'importanza dei luoghi comuni(L'Arcipelago Einaudi, 2013). Ha scritto due racconti per le antologie Crimini (Einaudi Stile libero, 2005), Crimini italiani (Einaudi Stile libero, 2008) e L'altro mondo (ET, 2011). Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di poesie L'ultima volta che sono rinato. Con Il tempo di mezzo nel 2012 è stato finalista al Premio Campiello e al Premio Strega. È fra gli autori di Scena padre (Einaudi 2013) e dell'antologia benefica Sei per la Sardegna (Einaudi 2014, con Francesco Abate, Alessandro De Roma, Salvatore Mannuzzu, Michela Murgia e Paola Soriga), i cui proventi sono destinati alla comunità di Bitti, un paese gravemente danneggiato dalla recente alluvione. MARCO MUNARO Nato a Castelmassa nel 1960 e vive a Rovigo, dove insegna. Nel 2003 ha fondato “Il Ponte del Sale Associazione per la Poesia”. Tra le sue le raccolte poetiche: Ionio e altri mari (Il Ponte del Sale, Rovigo 2003); Nel corpo vivo dell’aria (Il Ponte del Sale, 2009); Berenice (Il Ponte del Sale, 2014). Ha tradotto Raymond Queneau e Virgilio. Ha curato tutte le poesie di Bino Rebellato e, con G. M. Tregiardini, Il lampo della bocca e altre figurate parole tra poeti italiani del Novecento (MUP Editore, Parma 2005). Per il Ponte del Sale: La bella scola. La Comedia di Dante letta dai poeti e illustrata (2003-2014), Da Rimbaud a Rimbaud (2004). Numerose le antologie che ospitano i suoi versi. La rivista «Atelier», nel n° 69 del 2013, gli ha dedicato un’ampia monografia critica. MARTIN RUEFF Classe 1968. Poeta, filosofo, critico e traduttore. Insegna Teoria della letteratura all’Università Parigi VII e tiene seminari al Dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna. È coredattore della rivista Po&sie, dove ha pubblicato (n°109 e 110), una vasta antologia della poesia italiana contemporanea. Nel 2007 ha tradotto Ronda dei Conversi di De Signoribus. Dopo il Lapidaire adolescent (2001), Corde raide/Corda tesa (La Luna, 2005) e Comme si quelque (2007), Icare crie dans un ciel de craie (2008) é il suo quarto libro di poesia, che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti (i premi Yvan Goll e Henri Mondor). In italiano sta per uscire una raccolta di suoi testi nella rivista. NICOLA D’ALTRI Nato nel 1990 a Cesena, dove è cresciuto. Ha vissuto a Barcellona e a Ferrara. Attualmente studia Lingue e Letterature Straniere presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, e sta lavorando al suo primo libro di poesie. PIERLUIGI CAPPELLO Pierluigi Cappello è nato nel 1967 ad è vissuto a lungo a Chiusaforte (UD); ora vive a Tricesimo. Ha diretto la collana di poesia La barca di Babel, edita a Meduno e fondata da un gruppo di poeti friulani nel 1999. Ha pubblicato diversi libri: Le nebbie (1994); la misura dell'erba (1998); Amôrs (1999); Dentro Gercio (2002); Con Dittico (Liboà, Dogliani 2004) ha vinto il premio Montale Europa di poesia. Assetto di volo (Crocetti, Milano 2006) è stato vincitore dei premi Pisa (2006) e Bagutta Opera Prima (2007). Nel 2008 ha pubblicato la sua prima raccolta di prose e interventi intitolata Il dio del mare (Lineadaria, Biella 2008). Nel maggio 2010 pubblica Mandate a dire all'imperatore (Crocetti, Milano 2010), col qule vince il premio Viareggio-Repaci. nel 2013 Rizzoli pubblica la sua prima opera narrativa: Questa libertà ed in contemporanea anche la raccolta di tutte le poesie Azzur elementare. Con questa liberà vince il premio Terzani 2014. PIERO MARRAS Piero Marras, pseudonimo di Pietro Salis (Nuoro 1949), inizia la sua carriera musicale come tastierista e cantante del gruppo “2001”, che si colloca nella scena del rock italiano nel 1974; opera come solista in lingua sarda. Ad un primo periodo di canzoni in lingua italiana, ha fatto seguito un periodo, che dura tuttora, di canzoni in lingua sarda. I loro contenuti fanno riferimento a personaggi e atmosfere della cultura sarda. Le musiche, talvolta di ispirazione cantautorale, talaltra ispirate ai suoni tipici del folk sardo, sono a volte dolci e sommesse, altre velocemente ritmate. Fuori campo (1978) è il suo primo LP; seguirà una discografia di inediti e di raccolte vastissima tra cui Stazzi Uniti (1980); Tumbu (1995); e tanti altri, fino all'ultimo album di inediti del 2p14 "Ali di stracci". PINO MARTINI OBINU Pino Martini inizia il suo viaggio musicale durante l’infanzia a Paulilatino ed Oristano accanto al nonno, Giuseppe Obinu, noto Musennore, che era il suonatore ufficiale di ballo sardo di Paulilatino, e al padre Ugo, suonatore di ballo civile. Giovanissimo, suona in numerose formazioni praticando il rock degli anni 70. In questo periodo entra nei Salis’n Salis e partecipa ad una delle più importanti esperienze musicali della storia isolana. Negli stessi anni conosce la formazione milanese degli Stormy Six, segue una parentesi fusion col trio Matisse. Negli anni Ottanta Pino Martini come sessionman, partecipa al Club Tenco, si esibisce insieme al cabarettista-cantatutore David Riondino e suona con Riki Gianco, segue la formazione del gruppo Martini Bank, progetto che coniuga ritmi africani con arrangiamenti funky. L’ultimo lavoro di Martini è quello con i Tancaruja dove è compositore delle musiche ed autore dei testi oltre che interprete alla voce, chitarra, basso elettrico e trunfa (scacciapensieri). ROBERTA SIRENO Nata a Modena nel 1987. Attualmente residente a Bologna, partecipa attivamente a readings e festival. Nel 2009 vince il primo premio al concorso di poesia Certamen promosso dal Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna. Nel 2010 è tra i fondatori del gruppo ComPari, voce giovanile nel panorama poetico bolognese. Collabora con diverse realtà artistiche, teatrali e sociali, scrive su riviste ed organizza eventi culturali. Nel 2011 esce il suo primo libro, Fabbriche di vetro, Raffaelli Editore. Nel 2014 si laurea in Italianistica all’Università di Bologna con una tesi sulle poetiche del XX e XXI secolo. Programma ANTEPRIME DEL FESTIVAL a Narbolia, Milis, Bonarcado, Oristano 1. Dieci anni di poesia nel Montiferru In collaborazione con l’associazione culturale Tocoele 25 luglio Narbolia, chiesa di San Pietro, ore 21,00 Azzurra D’Agostino dialoga con Anna Maria Capraro 26 luglio Milis, piazzale della chiesa di san Paolo, ore 21,00 Elisa Biagini dialoga con Silvana Cintorino 27 luglio Bonarcado, piazzale della chiesa di Santa Maria di Bonacatu, ore 21,00 Anna Cristina Serra dialoga con Mario Cubeddu introduce gli incontri la musica di Threes of mint 2. ORISTANO In collaborazione con il Centro per i Servizi Culturali UNLA di Oristano e l’Associazione culturale pARTIcORali di Oristano il Cabudanne de sos poetas presenta: Appuntamenti de Il Giardino del Centro presso il Centro dei Servizi Culturali UNLA di via Carpaccio a Oristano 25 luglio, ore 20 Elisa Biagini dialoga con Silvana Cintorino 28 luglio 2014 Azzurra D’Agostino dialoga con Anna Maria Capraro Attività dedicate ai bambini e ai ragazzi, curate da Luisa Madau della Biblioteca comunale di Seneghe, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario del Montiferru e l’Unione dei Comuni: Parola per parola, laboratorio di poesia curato da Vittoria Negro Laboratorio sull’astronomia con Jens Jensen Bilgrav Spazio permanente di libri e letture in Biblioteca 3 settembre FESTA DELLA CAMPAGNA ORGANIZZATA IN COLLABORAZIONE CON: Coldiretti di Oristano, Gruppo Pastori di Seneghe aderente alla CAO, Cooperativa Allevatori Ovini, Consorzio del Bue Rosso, Oleificio Sociale Cooperativo Località Su Lare: ore 17, 30, confronto sui problemi dell’agricoltura sarda intervallato da letture e canti. Ore 20,00, momento conviviale Ore 22,00 canti e balli con i Bevano Est e Cuntrattos seneghesi. PRESENTAZIONE DELL’ANTOLOGIA: Dieci anni di poesia a Seneghe Curato da Mario Cubeddu e Myriam Mereu Raccoglie un testo di ciascuno dei 70 poeti che sono e saranno stati ospiti a Seneghe in questi dieci anni CABUDANNE DE SOS POETAS Seneghe 3 - 7 settembre 2014 MERCOLEDI’ 3 settembre FESTA DELLA CAMPAGNA Località Su Lare ore 17,30 Organizzata da Cabudanne de sos poetas, la Coldiretti di Oristano, il Gruppo Pastori di Seneghe associato alla CAO, Cooperativa Allevatori Ovini, Oleificio Sociale Cooperativo., il Consorzio del Bue Rosso ore 20,00 Letture di Mariangela Gualtieri, Franco Loi ore 22,00 Musica Bevano Est e Cuntrattos seneghesi GIOVEDÌ 4 settembre Ore 1.30 Presentazione della decima edizione del festival Ore 19. 00 luogo da definire Esito del laboratorio di teatro non-scuola a cura di Roberto Magnani del Teatro delle Albe Ore 21.30 Putzu Arru Esito del laboratorio di musica a cura di Francesca Amati, Glauco Salvo Ore 22.30 Partza de sos ballos Mariangela Gualtieri e Franco Loi: Sulla poesia. Intermezzi musicali curati dai Bevano Est ore 24,00 Piazzetta Su Lare Il racconto della buona notte: Emidio Clementi e Corrado Nuccini VENERDÌ 5 settembre Ore 10.00 Bar Su Recreu Le stagioni di un musicista: Pino Martini Obinu Ore 11.30 Prenza de Murone Anna Cristina Serra incontra Antonello Bazzu Baunei Barolo, andata e ritorno: incontro - degustazione con Roberto Pusole, Azienda Agricola Pusole, Baunei Ore 17.00 Putzu Arru Nicola D’altri e Roberta Sireno Ore 18.30 Partza de sos ballos Incontro con il poeta James McKendrick Ore 21.30 Partza de sos ballos Incontro via skype con il poeta Pierluigi Cappello Lettura di poesie di Cappello da parte di Mariangela Gualtieri Proiezione del film di Francesca Archibugi Parole povere ispirato alla personalità e alla poesia di Pierluigi Cappello Ore 24.00 Piazzetta Su Lare Il racconto della buonanotte: Giovanni Succi e amici SABATO 6 settembre Ore 10.00 Bar Su Recreu Dante Olianas racconta le launeddas Ore 11.30 Prenza de Murone Incontro con il poeta Martin Rueff Nurri Cooperare con la natura: incontro - degustazione con Gianfranco Manca, Azienda Agricola PaneVino, Nurri Ore 17.00 Putzu Arru Incontro con Emanuele Trevi Ore 18,30 Partza de sos ballos Marcello Fois con Gavino Murgia Ore 21.30 Partza de sos ballos Incontro con il poeta Franco Arminio Ore 22.30 Partza de sos ballos Spettacolo di Danio Manfredini Ore 24.00 Piazzetta Su lare Il racconto della buonanotte: John Vignola DOMENICA 7 settembre Ore 10.00 Bar Su Recreu Piero Marras dialoga con Bachisio Bandinu Ore 11.30 Prenzta de Murone Presentazione della collaborazione Comune di Ravenna, Comune di Seneghe, Perda Sonadora in occasione dell’anno dantesco 2015 Segue: Il Dante della vita: letture di testi preferiti da parte dei poeti ospiti Il vino fa (del) bene: incontro - degustazione con Mattia Piludu, Compagnia delle Figlie del Sacro Cuore Evaristiane, Putzu Idu Ore 17.00 Putzu Arru Incontro con i poeti Marco Munaro e Francesco Balsamo Ore 18.30 Partza de sos ballos Antonella Anedda Arrivo dei suonatori di launeddas in piazza: la Scuola di launeddas del Sinis del maestro Stefano Pinna, Nodas antigas di San Gavino Ore 21.30 Partza de sos ballos Incontro con artista (in via di definizione) Ore 22.30 Partza de sos ballos Festa sarda Concerto a ballo di x suonatori di launeddas Canto a ballo dai "Tenores de su cuntrattu seneghesu"