Periodico dell’A.S.A.C. Veneto 31033 Castelfranco Veneto via Vittorio Veneto, 10 Musica insieme OTTOBRE 2014 n. 106 Musica insieme ottobre 2014 n. 106 Periodico dell’A.S.A.C. Veneto Iscritto al Tribunale di Venezia il 13/8/1985 al n. 833 R.S. Sede: Via Vittorio Veneto, 10 31033 Castelfranco Veneto (TV) Tel. 0423 498941 - Fax. 0423 465022 www.asac-cori.it [email protected] Direttore Responsabile Dino Bridda Direttore Editoriale Lorenzo Fattambrini Redazione Luca Fiorio Piervito Malusà Matteo Morgan Alberto Opalio Michele Pan Claudio Sartorato Segreteria di Redazione Candy Cauilan Collaborazioni Commissione Artistica Segreteria Regionale Consulte Provinciali dell’A.S.A.C. Veneto Progetto grafico e realizzazione CS point sas associazione per lo sviluppo delle attività corali Presidente Alessandro Raschi 2 SOMMARIO Editoriale Istruzioni per l’uso 8° Festival della Coralità Veneta Corso Residenziale a Mel 2014 Accademia Piergiorgio Righele Veneto Canta 2015 3 Venezia in Coro 2015 5 6 11 12 13 16 6° Meeting Cori Giovanili Bassano 17 Il Coro Francesco Sandi 21 Go... Gospel!! Intervista a Andrea D’Alpaos 18 Incontro con Fabrizio Barchi a Montorso 20 ad Arezzo 2014 XXXIV Rassegna dei Cori Padovani Estate in Coro 2014 GREstX Choralis a Mel Carte da musica Pierangelo Valtinoni 22 23 24 25 Metodo Rohmert a Lonigo 38 Le schede dei cori 42 Laboratorio di Canto Gregoriano I 50 anni del Coro Lavaredo di Padova 39 40 di Lorenzo Fattambrini Ma allora, per cosa combattiamo?” Mentre sui quotidiani si rincorrono la notizie più disparate riguardanti prima le dimissioni “irrevocabili” del Maestro Muti dalla direzione artistica del Teatro dell’Opera di Roma e poi il licenziamento in blocco di orchestrali e coristi dello stesso Ente Lirico, al di là di ogni considerazione di parte (con la immancabile ridda delle interpretazioni, da quelle sempliciste a quelle complottiste) resta la sensazione che questa notizia sia un ulteriore segnale che qualcosa stia piano piano disgregandosi. Non vogliamo entrare nel merito ma anche da questi eventi viene sempre più drammaticamente confermata la percezione che i danari spesi per e nella cultura siano soldi gettati al vento. Assistiamo impotenti ad un fallimento. Culturale, politico e sociale. Un fatto è certo: siamo nel pieno di una crisi. Una strettoia non solo economica finanziaria, ma anche crisi poetica, culturale, di senso, di possibilità di pensamento intorno alla nostra posizione rispetto ad altro, alla storia, al logos, all’Arte. Sembra quasi che l’ignoranza - la mancanza di cultura in primis per mancanza di opportunità o, peggio, per scelta - venga spacciata per beata condizione, invece di essere contrastata come una grave malattia. La crisi invece c’è, il problema è esistente. In epoca di crisi - e questo è il dramma - la Cultura può venir considerata cosa superflua, invece di riconoscerne il valore come strumento grazie al quale poter cogliere il senso del vivere piuttosto che sopravvivere, col quale potersi elevare e meravigliare. Invece di essere una risorsa ed un obiettivo per la vera crescita del capitale umano la Cultura e l’Istruzione subiscono tagli violenti, e questo vale per tutta la filiera dei saperi. L’Istruzione nello specifico è stata particolarmente colpita (e da qui deriva anche la triplice richiesta di destinazione fondi espressa nella citazione del Maestro Muti), sottovalutando forse in modo superficiale il progressivo abbassamento del livello culturale e dell’impoverimento del senso civico che ne sarebbe derivato. In epoca di crisi, perdere di vista gli obiettivi è il vero fallimento. “Ma allora, per cosa combattiamo?” Da un po’ di tempo circola sui social network un aneddoto che attribuisce a Winston Churchill questa domanda. Si racconta che questa fu la risposta del primo ministro inglese a chi gli chiedeva di tagliare i fondi destinati all’arte e alla scuola per sostenere lo sforzo bellico contro il nazismo. Al di là della veridicità storica (pare infatti che Churchill non abbia mai pronunciato questa frase) il racconto è un buon pretesto per una riflessione; appare molto efficace nel contrapporre a una dissennata politica di tagli alla cultura quegli ideali etici e civili che dovrebbero essere considerati il vero patrimonio ineludibile di un Popolo e di una Nazione, valori materiali e immateriali che, prima di rappresentare un capitale, dovrebbero essere visti come un potenziale di crescita in grado di stimolare la creatività per educare al senso civico. Diventa fondamentale “rintracciare una linea che marchi o almeno tenti di segnare un sotto e un sopra, un niente e un pieno, un vuoto e un tutto, un mondo e un altro, pur nella condizione di dovere prendere atto del fallimento di ogni compiuta certezza. Ma qui ciò che entra in gioco è la sostanza stessa di ogni agire, tra tradizione e mutamento, verità e fallimento. Mutamento che può avvenire solo a cominciare da un cambiamento della nostra vita nel senso del porsi di nuovo, di porsi nella relazione con altri…” (Galimberti) Editoriale Editoriale “Se togliamo ai nostri figli la possibilità di avvicinarsi all’arte, alla poesia, alla bellezza, in una sola parola alla cultura, siamo destinati a un futuro di gente superficiale e pericolosa. Per questo occorre difendere un settore che non esiste per dare dei profitti, ma per parlare direttamente alla gente. Sottolineo che un’orchestra sinfonica costo molto, ma molto meno di un giocatore di calcio. I dittatori hanno sempre cercato di chiudere la bocca agli artisti e agli intellettuali, perché la cultura, nonostante l’imbarbarimento estetico al quale stiamo assistendo, continua a essere l’anima del popolo. L’Europa ha alle spalle una storia importantissima, sul piano culturale è stata a lungo leader nel mondo. Ora non può dimenticarlo: per risalire e tornare propositiva, basterebbe che i governi dei vari Paesi togliessero un po’ di denaro alle cose superflue e lo destinassero prima all’educazione, poi all’educazione e quindi all’educazione…” Riccardo Muti 3 Editoriale Ciò significa porsi la questione dell’Arte e della Cultura come risposta ad un urgenza in una prospettiva di restituzione di senso a ciò che senso non ha più. In epoca di crisi forse bisognerebbe tentare di sognare ancora, quasi a far leva sulla nostalgia di un futuro dal quale siamo stati allontanati, del quale siamo stati espropriati. La crisi potrebbe allora favorire un mutamento di orizzonte, là dove non esiste orizzonte. E qui si innesta l’importanza del Volontariato Culturale e, per quello che ci compete, il mondo dell’Associazionismo Corale: offrire ostinatamente un’opportunità di visione entusiastica del mondo, nonostante le difficoltà ben note nelle quali navigano la maggior parte delle Associazioni e dei Cori. Sempre di più diventa necessario ricercare e promuovere le occasioni di visibilità del mondo corale nel territorio. E l’ASAC negli ultimi anni ha investito molte energie in questo senso. Tra le molte iniziative, proprio nell’imminenza dell’uscita di questo numero di Musica Insieme, i prossimi 18, 25 e 26 ottobre si svolgeranno a Mogliano e a Venezia le manifestazioni dell’ottavo Festival della Coralità Veneta, promosso dall’ASAC a cadenza biennale, con il patrocinio della Regione Veneto. Otto edizioni che hanno certamente rivelato una parte notevole del potenziale umano e culturale dei Cori presenti sul territorio veneto, con una significativa e straordinaria cifra qualitativa che è andata via via innalzandosi nel corso degli anni. Anche in questo modo sta passando il messaggio che “cantare fa bene” e che cantare bene “fa meglio”: è senza dubbio sempre più attuale e non trascurabile il fatto che l’esperienza corale rappresenti un valore aggiunto nella formazione globale di una persone e nell’identità di un popolo. Ciò che i Cori possono offrire per contribuire al superamento della crisi riguarda quindi anche il curare e migliorare la propria visibilità sul territorio, partecipando vivacemente agli eventi civili, organizzando momenti di incontro corale anche in modo originale (dal flashmob concordato all’improvvisata in piazza…) dimostrando apertamente che gli investimenti sull’Arte e sulla Musica hanno un impatto irrinunciabile sul benessere della Società e del Mondo. I Cori - ma ne siamo davvero consapevoli? - fanno, vivono, diffondono Cultura: ogni Coro dovrebbe essere sano portatore di Bellezza, di Gioia, di Positività, di Vita. Se vogliamo crederci ancora e dare un senso al nostro canto. 4 Istruzioni per l’uso Musica Insieme è l’organo di stampa di tutti i cori del Veneto iscritti all’ASAC. Ha periodicità quadrimestrale. Entro le date sotto indicate potranno pervenire alla Redazione notizie relative a: a) attività delle Consulte provinciali b) nuove realtà corali c) attività concertistiche, celebrazioni e manifestazioni di ogni singola associazione corale d) eventi formativi e) concorsi f) saggi / monografie sulla musica corale g) pubblicazioni e iniziative editoriali o discografiche h) suggerimenti e proposte relative al repertorio ed ai nostri compositori i) schede dei cori Tutto il materiale inviato, per quanto possibile, dovrà essere corredato da documentazione fotografica ad alta definizione. Per facilitare la scelta e la pubblicazione delle notizie, il materiale di testo dovrà essere inviato come comunicato stampa, in formato word (doc, txt, rtf). INDIRIZZI E TERMINI: Il materiale cartaceo (comprese le foto stampate su qualunque supporto) deve pervenire alla Segreteria dell’ASAC (ASAC Veneto, Via Vittorio Veneto, 10 – 31033 Castelfranco Veneto – TV – tel 0423 498941) almeno dieci giorni prima della data fissata per le spedizioni on line sotto indicate. Lo stesso termine vale per le “Lettere al Direttore” indirizzate on line al Direttore Editoriale. Per la spedizione on line, il materiale deve pervenire all’indirizzo e-mail della Segreteria, [email protected] entro le date qui sotto indicate: ATTENZIONE Oltre che alla segreteria ASAC è consigliabile inoltrare contemporaneamente la spedizione ai seguenti indirizzi, allegando anche un recapito telefonico per eventuali comunicazioni: [email protected] (Direttore Editoriale, Lorenzo Fattambrini) [email protected] (Coordinamento) Musica insieme Musica Insieme • 15 novembre per il primo quadrimestre dell’anno successivo • 15 aprile per il secondo quadrimestre • 15 settembre per il terzo quadrimestre 5 8° Festival della Coralita’ Veneta L’A.S.A.C. Veneto e la Regione del Veneto promuovono ed organizzano l’8° Festival della Coralità Veneta con il patrocinio del Comune e della Provincia di Venezia. La manifestazione sarà suddivisa in due categorie e si svolgerà a Venezia e in importanti città del Veneto nel mese di ottobre 2014. Il Festival si svolge a cadenza biennale. COMMISSIONE D’ASCOLTO CATEGORIA 1 - Concerto COMMISSIONE ARTISTICA FESTIVAL Federico Donadoni Nicola Ardolino Giorgio Mazzucato Robertro Spremulli Michele Peguri 8° Festival della Coralità Veneta Paolo Piana Mateja Cernic 6 GIURIA CATEGORIA 2 - Concorso Pasquale Veleno Pierluigi Comparin Mario Mora Lorenzo Fattambrini Study-Tour “Vivi il Festival” I cori potranno aderire alla categoria 1 o 2 e potranno iscriversi presentando un progetto relativo a una delle seguenti sezioni: SEZIONE A: Composizioni d’autore sacre e/o profane SEZIONE B: Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare SEZIONE C: Composizioni per cori di voci bianche e cori scolastici SEZIONE D: Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spirituals Il Festival prevede un concorso per i progetti a cui concorrono entrambe le categorie e un concorso con valutazione dell’esecuzione a cui concorre la categoria 2. I cori partecipanti al festival sono stati selezionati tra le molte domande pervenute all’ASAC da una Commissione di Valutazione composta dai Maestri Federico Donadoni, Paolo Piana e Roberto Spremulli. I cori ammessi alla categoria 1 si esibiranno in un concerto presentando il proprio progetto (sabato 18 ottobre 2014 a Mogliano Veneto) e avranno anche l’occasione di essere ascoltati da una apposita Commissione, composta dai Maestri Nicola Ardolino, Giorgio Mazzuccato e Michele Peguri; i Cori ammessi alla categoria 2 parteciperanno alle audizioni con il proprio Progetto (a Venezia sabato 25 e domenica 26 ottobre 2014), saranno valutati e suddivisi in fasce di merito da una Giuria composta dai Maestri Pasquale Veleno, Pierluigi Comparin, Mateja Černic, Mario Mora, Lorenzo Fattambrini. I cori della categoria 2 selezionati nella fascia di eccellenza dalla Giuria parteciperanno al concerto finale ove sarà attribuito il “Gran Premio dell’8° Festival della Coralità Veneta”. Durante il concerto finale saranno consegnati i premi relativi ai progetti, a cui concorreranno unitamente tutte le categorie (1 e 2). VIVI IL FESTIVAL Study tour di formazione e aggiornamento per direttori e allievi direttori di coro allo Venezia. Scuola Grande di S. Giovanni Evangelista 25 e 26 ottobre 2014 Tutor M° Mario Lanaro 8° FESTIVAL DELLA CORALITÀ VENETA ASSOCIAZIONE PER LO SVILUPPO DELLE ATTIVITÀ CORALI Via Vittorio Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto T (+39) 0423.498941 — F (+39) 0423.465022 [email protected] — www.asac-cori.it 8° Festival della Coralità Veneta • favorire la crescita e l’affermazione dei cori veneti; • stimolare e valorizzare nuove esperienze e repertori nell’ambito dell’esecuzione corale, della composizione, dell’arrangiamento e dell’elaborazione Con lo scopo di completare la formazione ed aggiornamento dei direttori e allievi direttori di coro o musicisti e coristi interessati ad approfondire le proprie conoscenze sul canto corale, in occasione del Festival della Coralità l’ASAC ha proposto anche lo Study-Tour “VIVI IL FESTIVAL”. L’iniziativa, aperta anche alla partecipazione di non residenti in Veneto e non iscritti ASAC/Feniarco, prevede la presenza dei partecipanti alle audizioni dei cori iscritti all’8° Festival della Coralità Veneta nella categoria competitiva e l’esame e dibattito con il M° Mario Lanaro, incaricato dall’ASAC in qualità di docentetutor. I corsisti durante il Festival potranno non solo ascoltare e seguire le performance dei cori partecipanti ma anche analizzare con il tutor le partiture e le esecuzioni analizzandone tutti gli aspetti utili alla conoscenza approfondita dei brani proposti e della concertazione, arricchendo il proprio bagaglio musicale. design Tomomot Scopi del Festival 7 I PROGETTI 18 OTTOBRE 2014 Categoria 1 (non competitiva) FILANDA MOTTA - MOGLIANO VENETO (TV) Sezione A Composizione d’autore, sacre o profane Coro “Note Rosa” - Quinto di Treviso dir: Fabiola Ciuffetti “TRACCE DI BELLEZZA” Gruppo vocale “Crystal Tears” - Belluno dir: Stefano Squarzina “ARMONICI ENTUSIASMI DI DAVIDE” IL RECUPERO DEI SALMI OP. 9 DI GIOVANNI BATTISTA BASSANI Sezione B Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti su temi di ispirazione popolare Gruppo vocale Cantagaia - Vicenza dir: Catherine Robin “UN ORECCHIO GRANDE COME IL MONDO” Coro polifonico “La Spineta” - Spinea (VE) dir: Barbara Dalla Valle “ANIME IN VIAGGIO” 8° Festival della Coralità Veneta Coro Cantamilmondo - Vicenza dir: Catherine Robin “SE CANTO COMPRENDO” 8 Coro Serenissima - Campalto (VE) dir: Lucia Santi “DUETTI A VENEZIA” Coro A. B. Michelangeli - Conegliano (TV) dir: Svetlana Saroka “VOCI SENZA CONFINI” Gruppo Corale Numeri Atque Voces - Lamon (BL) dir: Donato Cengia “L’INFANZIA E LE PROPRIE ORIGINI NELLA MUSICA POPOLARE” Sezione C Composizioni per cori di voci bianche e scolastici Coro Amicanto - Malo (VI) dir. Stefania Lanaro “CENTO MANI DICONO PIU’ DI MILLE PAROLE” Sezione D Composizioni elaborazioni o arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spiritual Coro Amicanto - Malo (VI) dir. Stefania Lanaro “INVESTINCORO” I PROGETTI Categoria 2 (competitiva) 25-26 OTTOBRE 2014 VENEZIA - SCUOLA GRANDE DI S.GIOVANNI EVANGELISTA Coro Amurianum - Murano (VE) dir: Franco Salvadori “IL CORO E LA CHITARRA: FASCINO ININTERROTTO NEI SECOLI” Gioventù in Cantata - Marostica (VI) dir: Cinzia Zanon “I BELIEVE - COLTIVO L’ALBERO DELLA VITA CHE VORREI” Coro Le Sorgenti - Varago (TV) dir: Luca Barbon “TRA FIABE E LEGGENDE” Coro Polifonico San Biagio - Montorso Vicentino (VI) dir: Francesco Grigolo “NASCITA E PASSIONE DI CRISTO NELLA MUSICA CONTEMPORANEA” Coro Giovanile Amicanto - Malo (VI) dir: Stefania Lanaro “TRA NOI UN PROFETA” Gruppo Vocale Novecento - San Bonifacio (VR) dir: Maurizio Sacquegna “DICEMBRE: ANTICO E CONTEMPORANEO NEL MESE DELLA NATIVITÀ” Ensemble Vaga Luna - Padova dir: Stefano Lovato “VOCI DALLA NATURA” Coro Mortalisatis - Maserà di Padova (PD) dir: Alessandro Kirschner “IL DIALOGO CON IL SILENZIO: IL CANTO COME INVOCAZIONE” Corale Zumellese - Mel (BL) dir: Manolo Da Rold “CAMMINANDO VERSO LA LUCE” Coro Femminile F. Sandi - Feltre (BL) dir: Maria Canton “LA VITA DI MARIA NELLE COMPOSIZIONI PER CORO FEMMINILE” Sezione B Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti u temi di ispirazione popolare Gruppo Corale Bolzano Vicentino (VI) dir: Francesco Grigolo “NOSTALGIA E RICORDI DI UN TEMPO PASSATO” Coro Valcavasia - Cavaso del Tomba (TV) dir: Sabino Toscan “TERRA AMICA” Coro Mortalisatis - Maserà di Padova (PD) dir: Alessandro Kirschner “CANTI D’AMORE TRA LE DUE SPONDE DELL’ATLANTICO” Corale Zumellese - Mel (BL) dir: Manolo Da Rold “POESIA E CORO (POPOLARE)” Corocastel - Conegliano (TV) dir: Giorgio Susana “TRA FANTI E SANTI” Sezione C Composizioni per cori di voci bianche e scolastici non ci sono cori in competizione per questa sezione Sezione D Composizioni, elaborazioni o arrangiamenti vocal pop-jazz, gospel e spiritual Gioventù in Cantata - Marostica (VI) dir: Cinzia Zanon “I’VE GOT THE MUSIC IN ME” Coro Giovanile Amicanto - Malo (VI) dir: Stefania Lanaro “COR’OST” Fm Vocal Group - Carbonera (TV) “IL RESPIRO DEL TEMPO” Gruppo Vocale Ottavagiusta - Schio (VI) dir: Valentino Carobin “LA MELODIA POP NELLA MUSICA CORALE” Amazing Gospel Choir - Este (PD) dir: Marica Fasolato “MOSES HOGAN: LA POLIFONIA NELLO SPIRITUAL” Coro San Marco - Camposampiero (PD) dir: Andrea Basso “NESSUNA SCHIAVITU’ PUO’ INCATENARE L’ANIMA” Joy Singers - Venezia dir: Andrea D’Alpaos “RIVISITAZIONI” Coro del Conservatorio A. Steffani dir: Roberta Paraninfo “A LITTLE JAZZ MASS - BOB CHILCOTT” 8° Festival della Coralità Veneta Sezione A Composizione d’autore, sacre o profane 9 Il Coro Giovanile Italiano ospite al Festival 8° Festival della Coralità Veneta Il Coro Giovanile Italiano, formazione unica nel panorama corale italiano nata nel 2003, è stata fortemente voluta da Feniarco, la Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali. Una selezione giovanile della coralità italiana, guidata da maestri d’eccezione, un’esperienza formativa importante, un laboratorio fonte di fruttuose impronte sul territorio, un coro che punta all’eccellenza: questo è il profilo voluto dalla 10 federazione per il suo coro. I giovani coristi, tra i 18 e i 28 anni, provengono da diverse città d’Italia e da molteplici esperienze musicali. Nel corso degli anni si sono alternati alla guida del Coro Giovanile Italiano maestri di fama nazionale e internazionale quali Filippo Maria Bressan, Nicola Conci e Stojan Kuret e il coro ha affrontato repertori diversi tra loro e in particolare: la polifonia rinascimentale, la musica di scuola napoletana del ‘700, la musica sacra e profana del ‘900 italiano e brani popolari da varie regioni italiane. In ogni sessione di studio e nei relativi concerti, accanto alle opere dei più famosi autori del periodo studiato, sono state commissionate a compositori italiani nuove opere da abbinare al programma musicale stabilito. Per il periodo 2011-2014 il Coro Giovanile Italiano è stato affidato ai maestri Dario Tabbia e Lorenzo Donati con i quali sono stati studiati, rispettivamente, composizioni di polifonia sacra del sedicesimo e diciassettesimo secolo e opere di musica del ‘900 e contemporanea. Il coro ha preso parte per due volte al Festival Europa Cantat, nel 2006, alla XVI edizione a Mainz (Germania), e nel 2012, alla XVIII edizione a Torino, esibendosi all’Auditorium Lingotto di Torino con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e altri due cori giovanili nazionali sotto la direzione dello svizzero Simon Gaudenz nell’oratorio Le Laudi di Hermann Suter. Il coro, nei suoi primi dieci anni di vita, si è fatto conoscere nelle regioni del nostro paese toccando molte città tra cui Arezzo, Alba, Assisi, Bergamo, Fano, Firenze, L’Aquila, Matera, Messina, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Siena, Taranto, Torino, Udine, Venezia. Il Coro Giovanile Italiano è una formazione in grado di affrontare sfide impegnative e di confrontarsi con le più prestigiose realtà corali grazie all’estrema flessibilità dei giovani componenti, all’attenzione e alla scrupolosità dei suoi maestri e allo spirito energico che arriva dalla voglia di far coro, crescendo insieme, maturando da un punto di vista musicale e anche umano. Ulteriore prova di ciò è la vittoria nel giugno 2014 al prestigioso concorso Florilège Vocal di Tours in Francia, dove il coro ha sbaragliato la concorrenza di formazioni provenienti da tutto il mondo. La competizione è una delle maggiori vetrine mondiali della coralità di alto livello. Il Coro Giovanile Italiano ha vinto i primi premi nelle categorie principali a programma obbligato, libero e rinascimentale, conquistando inoltre il premio speciale per la migliore interpretazione di un brano del compositore francese Thierry Machuel. La giuria internazionale ha premiato l’eccellenza della preparazione tecnica, la presentazione e l’interpretazione dei brani, la qualità del suono, la forte personalità, in particolar modo per la capacità comunicativa e l’intensità di tutte le esecuzioni. A riprova dell’eclettismo e della versatilità di questo coro, sempre nel giugno 2014, ha calcato il palco con The Rolling Stones nel loro concerto al Circo Massimo di Roma per l’esecuzione di un brano con le celeberrime icone del rock. Sarà possibile ascoltare il CGI a Venezia sabato 25 ottobre alle ore 18, nel pieno dell’8vo Festival della Coralità. Un onore per tutta l’ASAC e la Coralità Veneta! Corso residenziale a Mel Estate 2014 di Maurizio Sacquegna che i cori laboratori riportano da quest’esperienza. La duttilità di un coro è certamente una tra le più grandi doti che esso può possedere. L’avvicendarsi di diversi direttori, di diverse idee sul brano in questione e anche le diverse esperienze nell’ambito corale fanno sì che i vari approcci sia- no completamente diversi e arricchenti e, inoltre, stimolano il coro ad un continuo cambiamento di prospettiva sonora ed interpretativa dandogli autonomia, crescita e fornendo ai maestri ufficiali del coro anche diversi e nuovi spunti interpretativi. Aggiungo inoltre che i docenti, andando oltre alla loro mansione di quel momento (seguire i corsisti) sono sempre stati forieri di grandi consigli per poter aumentare la qualità del gruppo. Per questo li ringrazio infinitamente. Il coro di Mel non ha solo una grande finalità professionale, ma anche umana. Conoscere altre persone, altre esperienze e altre storie nei vari momenti di convivialità tra docenti, cori e corsisti forse è la cosa più importante perché è da ciò che la fiducia in ciò che facciamo, per cui lottiamo e che vogliamo portare avanti ad ogni costo si consolida e ci fa capire che stiamo spendendo bene il nostro tempo, dedicandoci ad un’arte illustre e facendo un esperienza umana ancora più grande. Corso Residenziale Mel 2014 Nella splendida cornice di Mel (Belluno) si è svolto anche quest’anno il corso residenziale per direttori di coro patrocinato dall’ A.S.A.C. Veneto. In qualità di direttore di uno dei cori-laboratorio, la sezione femminile dell’ “Associazione Musicale Gruppo Vocale Novecento”, riporto diverse impressioni: Il corso è risultato ancora una volta una splendida occasione per direttori e aspiranti tali che vogliono avvicendarsi a questa complessa materia. Dal punto di vista didattico, i tre docenti (Pasquale Veleno, Sandro Naglia e Manolo Da Rold) hanno svolto un lavoro encomiabile cercando di riversare la loro grande professionalità e il loro sapere sui corsisti adattando la loro esperienza a tutti i casi e a tutte le problematiche, soprattutto, da uomini d’azione, hanno voluto creare nel direttore la consapevolezza del proprio ruolo volta alla capacità di gestire e “comandare” quel grande e complesso strumento che è il coro. Ai direttori non solo si è voluto fornire un approccio alla gestualità, indispensabile per guidare qualsiasi compagine corale, ma anche una modalità d’avvicendamento ai coristi ergonomica, ossia volta ad ottenere il maggior risultato interpretativo con il minimo dispendio di energie, sia nel momento della comunicazione delle idee, sia all’atto di renderle musica. Pensando ai risultati del concerto finale, il lavoro di pochi giorni di docenti e allievi è stato certamente un ulteriore successo che conferma la grande utilità di questo corso: un’ opportunità unica in una regione come il Veneto ricca di cultura musicale e in particolare corale. Auspico quindi che questa benemerita iniziativa possa perdurare negli anni. Da direttore del coro laboratorio vorrei soffermarmi anche in un altro aspetto, probabilmente più sottovalutato: il grande giovamento 11 Associazione sviluppo Attività Corali del veneto CORSO BIENNALE DI DIREZIONE DI CORO Anno accademico 2014-2015 corsi accademici target PRESSO IL CENtRO CuLtuRA CANEvON, vIA J. DEL CASSERO 4, MALCONtENtA (vE) Il corso è aperto a tutti i direttori e aspiranti direttori di coro per iniziare, per imparare, per approfondire. tECNICA DELLA DIREzIONE Matteo valbusa tECNICA vOCALE i “numeri” dell’accademia Lia Serafini 2 anni di corso 10 weekend di lezione (sab-dom): LABORAtORIO DI CANtO gREgORIANO 1 weekend al mese per 10 mesi, da settembre a giugno 2014. 18 docenti di chiara fama. Cori laboratorio di prestigio. Concerti in Veneto e Trentino, diretti dagli allievi. Alessio Randon LABORAtORIO MADRIgALIStICO Sandro Naglia MAStERCLASS MuSICA RINASCIMENtALE MuSICA ROMANtICA Docente: Docente: Marco Ozbic Marco Berrini Coro laboratorio: Caterina Ensemble Coro laboratorio: Coro da Camera trentino NEL SECONDO ANNO SONO PREvIStE ANChE LE MAStERCLASS: MuSICA DEL 12 MuSICA ‘600 - ‘700 POPOLARE (A. A. 2015-2016) (A. A. 2015-2016) MuSICA CONtEMPORANEA Docente: Lorenzo Donati Coro laboratorio: Coro Polifonico S. Biagio Seminari FORMAtIvI • • • • • • Elementi di semiografia rinascimentale Retorica musicale Accordatura e temperamenti, l’intonazione del coro Tecniche di insegnamento e concertazione Analisi formale e armonica Tecniche di consapevolezza corporea ISCRIzIONI ENtRO IL 31 LugLIO 2014 PER INFO: ASAC Ass. per lo sviluppo delle attività corali del veneto - Via Vitt. Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto Tel: (+39) - 0423 498941 fax 0423 465022 - [email protected] - www.asac-cori.it 3° Veneto Canta Festival Corale Internazionale 23/26.04.2015 conclusione del festival con 39° Venezia in Coro 26.04.2015 Chi siamo A chi si rivolge L’Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali (A.S.A.C.) è l’associazione dei cori veneti, fondata nel 1979 allo scopo di sviluppare la coralità, attraverso attività di formazione, concorsi, festival e rassegne. Attualmente l’A.S.A.C. conta 340 cori ed è federata alla Feniarco (la Federazione nazionale dei cori italiani), a European Choral AssociationEuropa Cantat e a IFCM (Federazione internazionale della musica corale). Possono iscriversi al Festival cori con qualsiasi tipo di organico e repertorio. È ammessa anche la partecipazione di famigliari e simpatizzanti. Il festival Il Veneto è tra le regioni italiane più affascinanti, per la diversità del paesaggio, che dalle cime delle Dolomiti declina dolcemente verso la Pianura Padano-Veneta fino a perdersi nell’azzurro dell’Adriatico, per la varietà dei sapori enogastronomici frutto della tradizione locale, e per la molteplicità di atmosfere evocate da borghi fortificati, eleganti ville aristocratiche e città d’arte tra le quali spicca la raffinatezza di Venezia. Quando giovedì, 23 aprile pomeriggio: arrivo dei cori sera: concerto di apertura venerdì, 24 aprile mattino/pomeriggio: visita guidata a siti d’arte sera: concerti sul territorio o serata libera Il Festival si tiene dal 23 al 26 aprile 2015. Programma del festival Il Festival prevede la partecipazione a concerti e itinerari artistico-culturali: • concerti: in base al giorno di arrivo, ogni coro terrà concerti in luoghi diversi di grande interesse turistico-culturale. • concerto di chiusura in Piazza San Marco a cori riuniti con i partecipanti della manifestazione VENEZIA IN CORO giunta alla 39° edizione, con animazione della città, concerti in chiese e centri socioculturali ed esibizioni itineranti. È all’interno di questo quadro che si svolgerà la III edizione di VENETO CANTA, il Festival Internazionale della coralità nel Veneto, aperto a cori di ogni tipologia e repertorio, promosso da Asac-Veneto in collaborazione con Feniarco, la Regione del Veneto e le amministrazioni locali. Nato dal desiderio di far incontrare realtà corali provenienti da tutto il mondo, il Festival si propone di favorire lo scambio e il confronto tra esperienze musicali diverse, offrendo a ogni coro la possibilità di esibirsi in luoghi unici per bellezza e incanto nel magico Veneto e Venezia. • visite e scambi culturali: il programma prevede incontri con realtà corali venete e tour guidati a località di interesse storico-architettonico tra le quali Verona, Cortina (la perla delle Dolomiti), etc. Iscrizioni Contributo individuale Per partecipare al Festival, ogni coro deve compilare il form dal sito dell’ASAC, entro il 19 gennaio 2015. Programma generale PROGRAMMA 4 GIORNI / 3 NOTTI • degustazioni enogastronomiche: visite guidate alla scoperta dei sapori del territorio veneto. sabato, 25 aprile mattino/pomeriggio: seminario sulla musica corale veneta o visita guidata a siti d’arte sera: concerto sul territorio o serata libera domenica, 26 aprile dal mattino: partecipazione a VENEZIA IN CORO con animazione della città, concerti in chiese e centri socioculturali ed esibizioni itineranti. Chiusura della manifestazione in Piazza San Marco con tutti i cori partecipanti. sera: partenza dei cori PROGRAMMA 3 GIORNI / 2 NOTTI venerdì, 24 aprile pomeriggio: arrivo dei cori sera: concerto sul territorio o serata libera sabato, 25 aprile mattina/pomeriggio: seminario sulla musica corale veneta o visita guidata a siti d’arte sera: concerto sul territorio o serata libera domenica, 26 aprile come da “PROGRAMMA 4 GIORNI” PROGRAMMA Informazioni Hotel *** Jesolo ** Segreteria del Festival Via Vittorio Veneto 10 13 ASAC VENETO CONSIGLIO DIRETTIVO 2014 Presidente Alessandro Raschi Vicepresidenti Camillo De Biasi, Luca Fiorio Segretario regionale Claudio Sartorato Assistenza alla presidenza ASAC Alberto Cimenti CONSIGLIO DIRETTIVO Maria Chiara Ardolino, Ferruccio Artuso, Marino Baldissera, Rolando Basso, Antonio Cagnin, Daniela Corolaita, Camillo De Biasi, Osvaldo Fedini, Luca Fiorio, Michele Fontana, Paolo Gardenal, Giampaolo Piccoli, Cristiano Roccato, Massimo Zulpo COMMISSIONE ARTISTICA Manolo Da Rold, Pierluigi Comparin, Alessandro Kirschner, Paolo Piana, Matteo Valbusa, Cinzia Zanon COLLEGIO DEI SINDACI 2012-2015 Danilo Riedi, Giovanni Selmin; Gianni Zennaro (effettivi) Roberto Bortolazzi (supplente) DIRETTORE RESPONSABILE DI “MUSICA INSIEME” Dino Bridda DIRETTORE EDITORIALE Lorenzo Fattambrini 14 Segretario Candy Patricia Cauilan 15 giornata conclusiva di 3° Veneto Canta Festival Corale Internazionale 23-26 aprile 2015 16 17 GO... GOSPEL !!! Intervista ad Andrea D’Alpaos a cura di Matteo Morgan Alcune domande al M° Andrea D’Alpaos, nell’intento di capire i perché della mancata attivazione del workshop GO… GOSPEL!, progetto nel quale l’ASAC crede fortemente e che verrà quindi riproposto dal 27 febbraio al 1 marzo 2015 Carissimo Maestro Andrea, quali pensi siano state le cause del numero insufficiente di iscrizioni al corso GO GOSPEL? Credo sia stato principalmente per il numero dei giorni... Troppo impegnativo per i cori riuscire a prendersi giorni di ferie e/o permessi per poter seguire tutte le lezioni. In quest’ottica anche i costi totali per il soggiorno potevano smorzare un po’ l’entusiasmo però il costo del corso in sé era assolutamente ragionevole. Altro motivo potrebbe essere lo scarso interesse per questo genere... Ma gli ultimi anni non hanno forse visto una continua crescita delle formazioni pop e gospel? Assolutamente sì! Ma non voglio pensare che il motivo della poca partecipazione sia la pigrizia. Questa era, ed è ancora, una buona occasione per entrare in contatto con un genere musicale che ha avuto il più ampio sviluppo in Italia negli ultimi quindici anni. Molte rassegne corali hanno dovuto aprire categorie specifiche per dare il giusto risalto e riconoscere finalmente una propria identità ad un genere che, troppo spesso, viene confuso e messo in coabitazione con la musica popolare, come se entrambe non avessero abbastanza importanza. Forse proprio per la popolarità del genere ci sono state troppe proposte di workshop negli ultimi anni? Può essere una proposta non più così coinvolgente? Questo seminario, rispetto ad altri progetti, ha in vantaggio non da poco. È stato pensato mettendo insieme diverse competenze. Forse per la prima volta viene proposta una full immersion nella musica afroamericana tenendo ben presenti, anzi in realtà partendo proprio dalle difficoltà tecniche e psicologiche che ci possono essere nell’affrontare questo particolare repertorio. Viene da chiedersi anche se non ci fosse il dubbio da parte dei possibili partecipanti che il corso non potesse soddisfare né i cori già abituati al repertorio né i cori che volessero avvicinarsi Sempre più spesso i cori polifonici e popolari propongono nei loro programmi uno o più brani spiritual o gospel o pop perché indubbiamente riscuotono sempre un certo successo tra il pubblico. Altri cori faticano nell’aprirsi a nuove esperienze, a volte per diffidenza preconcetta nei confronti di un genere considerato non alto... Qualcuno rinuncia invece a questa possibilità per timore, perché non hanno la padronanza di quel linguaggio. Questa è in realtà un’ottima occasione per aprirsi a nuovi repertori ed è inoltre una fantastica possibilità di affrontare le eventuali difficoltà con l’esperienza ed i consigli mirati messi a disposizione dai docenti. Go... Gospel!!! Hai avuto altre esperienze di insegnamento/ collaborazione con docenti stranieri? A parte gli incontri fatti durante i viaggi negli Stati Uniti, ho avuto la fortuna di imparare tanto da vari musicisti e direttori e di collaborare con molti di loro a diversi livelli. Quando si è lavorato insieme si è creata sempre una bella empatia... Faccio un esempio pratico: Daniel Thomas rappresenta l’esperienza diretta, l’energia di un modo di essere e di vivere la musica; io porto invece l’esperienza di chi ha dovuto/ voluto affrontare un nuovo linguaggio musicale da straniero. Penso di avere capito e di potermi esprimere in quella “lingua” ma, al contempo, sono cosciente di tutte le difficoltà di chi, come me, non è “madrelingua”. La soluzione, per quanto mi riguarda, è stata una sorta di mediazione culturale. Ho cercato innanzitutto di capire il nostro modo di fare musica ed il nostro modo di esprimerci per cercare quindi di colmare le distanze che separano i due linguaggi. Ci sono problemi legati alla comunicazione tra cori e docenti americani ed inglesi? Nei cori quasi tutti parlano un po’ di inglese. Quando però mi trovo a tradurre per il coro faccio sempre molta attenzione a rendere chiaro soprattutto il concetto espresso perché molte volte una traduzione letterale non è comprensibile. La stessa difficoltà viene riscontrata quando si deve tradurre per il docente, cercando di spiegare tutte le diverse sfumature che spesso non hanno una vera e propria corrispondenza nelle due lingue. 18 Quali sono le difficoltà che più spesso incontri nei seminari? a. Innanzitutto il primo impatto con i cori: l’amatorialità come scusa per motivare i propri difetti non ha giustificazioni reali. Dopo anni di esperienza di insegnamento e di impegno con diverse formazioni sono sempre più convinto che l’amatorialità dei gruppi corali deve essere la base di partenza per superare gradatamente tutti gli ostacoli; b. Nei cori pop o gospel un problema può anche essere l’eccesso di entusiasmo che non permette di vedere i reali difetti stilistici (non basta mettersi le tuniche per diventare un coro gospel... ); c. In alcuni direttori inoltre si può riscontrare diffidenza o insicurezza, la paura di aprirsi al confronto, il timore di affrontare uno stile non familiare. In questo senso il seminario prevede anche un momento di confronto specifico pensato esclusivamente proprio per i direttori. Dal 27 febbraio al 1 marzo 2015 l’ASAC, credendo molto in questo progetto, riproporà il workshop GO…GOSPEL: su quali aspetti specifici si concentrerà il seminario? a. Lo stile POP b. La concertazione di brani GOSPEL c. Il contesto storico- culturale d. Ritmo-parole-movimento e. Scelta del repertorio e problematiche per i direttori Per finire perché proprio pop e gospel? In entrambi i generi c’è una grande energia, una presa immediata sul pubblico e poi la cosiddetta contaminazione. Gospel e pop sono ormai trasversali ed abbracciano o hanno influenzato quasi ogni altro genere musicale contemporaneo. Go... Gospel!!! Cosa diresti per incoraggiare un coro a partecipare ad un seminario? Penso che questa sia soprattutto un’occasione di confronto e condivisione: le esperienze nuove portano sempre frutto. Si comincia con piccoli passi: la bella musica può essere fatta con poco... Ci si può appassionare ad un romanzo lunghissimo ma anche essere conquistati da un racconto breve: tutto sta nella qualità di quanto presentato. Le idee chiare ci sono. L’entusiasmo anche. Auspichiamo che la accattivante proposta ideata dal M° D’Alpaos possa incontrare l’interesse del maggior numero di coristi legati al genere e non... 19 A Montorso ”Incontro con Fabrizio Barchi” Montorso: Incontro con Fabrizio Barchi E’ sempre con grande piacere che aderisco alle richieste di tenere dei corsi, specialmente se questi sono destinati a cori e a corsisti cantori più che ai direttori; la cosa poi che questi corsisti non siano già solidamente avvezzi al canto corale, non siano così bravi e selezionati mi appassiona ancora di più. Negli ultimi decenni infatti il canto corale in Italia è cresciuto molto, gruppi sempre più bravi, direttori sempre più eclettici, repertori sempre più virtuosistici ma si è persa un po di vista quella coralità amatoriale autentica, verace, fatta di uno studio a volte stancante ma dall’impatto sociologico importantissimo. Purtroppo ciò a discapito della formazione di base decisamente meno ambita. Direttori, anche molto giovani, ancora in formazione, perseguono da subito modelli ambiziosi e cercano immediate soddisfazioni nell’assemblare insieme cantori già formati, già bravi, con i quali non si deve perdere troppo tempo ad insegnare la parte con il tastino. Crescere insieme, migliorare insieme, tollerare (ma anche pungolare) i meno spigliati, avere un riferimento nei più bravi che non si fregiano di chissà quali doti musicali ma mettono umilmente a servizio di tutto il coro la loro esperienza. Questa è la coralità che mi piace ed è l’ambiente che ho trovato nel coro polifonico San Biagio che mi ha fatto l’onore di voler festeggiare con me il loro trentesimo compleanno. Come nei 4 anni precedenti dove ho tenuto corsi sempre rivolti ai cantori, corsi organizzati dall’Usci del Friuli, l’uditorio non era iperselezionato ma 20 formato da persone che, giovani, ma per gran parte meno giovani, non disdegnavano di mettersi in gioco consci che questa passione, pur essendo un dopolavoro e non la propria occupazione, è un’arte nobilissima e va onorata al meglio. Se nei corsi tenuti dal 2010 al 2013 a Sacile prima ed ad Artegna poi la provenienza dei corsisti era molto diversificata nelle esperienze, a Montorso mi sono trovato un coro che pur eterogeneo nelle età, si mostra compatto, con un suo stile, una vocalità molto curata, un bel repertorio ed una propensione al lavoro che è certamente frutto dell’imprinting imposto dal maestro Francesco Grigolo. Il bravo e preparato direttore, pur avendo solidi studi musicali alle spalle (direzione, organo, canto, composizione) non disdegna di “sporcarsi” le mani sul campo lavorando con cantori non selezionati e creando, in una piccola realtà come Montorso Vicentino, una virtuosa eccellenza corale. Pur avendo concentrato il lavoro in una giornata e mezza in pratica ci siamo volentieri “sfiancati”, sia io che i poveri cantori, in una full immersion bella, conclusasi con una esibizione concertistica. Non c’è stato modo di fare un lavoro di fino, di curare il dettaglio sulla concertazione ma credo che le provocazioni musicali, vocali e dialettiche siano state molto positive, a partire dalla mattinata trascorsa invece in piacevole compagnia di molti colleghi con i quali si è aperto un fruttuoso dibattito. Partito dalla mia personale esperienza (per 20 anni con cori adulti e da altrettanti immerso nella coralità giovanile ed infantile), abbiamo alternato ascolti di esecuzioni dei miei cori a riflessioni nelle quali, con una confidenza pari ad una rimpatriata tra vecchi amici, ci siamo “aperti” alle problematiche che indissolubilmente ci legano alla nostra professione: mancanza di fondi, ricambio generazionale dei cantori, collaborazione con i comuni ma anche il travagliato rapporto che a volte ci lega alle associazioni madre, sia la regionale che la nazionale. Abbiamo poi parlato di un problema ricorrente nella nostra coralità nazionale, la “migrazione” da un coro all’altro dei cantori, uno sport che sembra andare molto di moda in questi ultima anni in Italia; ciò rappresenta, sia nei direttori che nei cantori avvezzi a questa pratica, la volontà di darsi delle soddisfazioni immediate ma certamente non durature; la parola “percorso” con il con il quale il coro si propone di migliorare di prova in prova, attraverso la preparazione di Coro “Francesco Sandi” terzo al Polifonico di Arezzo 2014 Il Coro Femminile “Francesco Sandi” di Feltre ha ottenuto un importante risultato al recente Concorso Polifonico Nazionale ed Internazionale “Guido d’Arezzo”, tenutosi ad Arezzo dal 27 al 30 agosto scorso. La formazione, diretta dalla Maestra Maria Canton ed accompagnata al pianoforte dal Maestro Matteo Andri si è infatti classificata al terzo posto al Concorso Nazionale, e sempre al terzo posto al Concorso Internazionale nella categoria 4 “Voci pari”, con brani di Palestrina, Hassler, Real, Gjeilo, Bojesen, Kocsar, Mendelssohn, ed una rilettura Il ricambio generazionale dei cori veneti brani sempre più complessi, uno studio sulla vocalità, concerti o gli stimolanti concorsi, è stata sostituita dal “progetto”. Il coro non ha più una identità o almeno ne ha una mobile, mai uguale con il quale si realizzano momenti musicali anche interessanti ma all’insegna del mordi e fuggi. Lavorare su brani come l’Ubi caritas di Gjello, il suggestivo Ave Verum di Stopford, il Magnum misterium di Busto, con persone che, provenienti da esperienze di cori parrocchiali non avvezzi a questi repertori, sentire che con fatica ma con dedizione ed impegno ad ogni mio suggerimento modificavano il loro modo di cantare per migliorare è stato bellissimo, coinvolgente e per me a tratti anche emozionante. Questa è la coralità che mi piace! Al concerto è seguito il classico momento conviviale e a tavola, si sa, i rapporti umani vengono ancor meglio consolidati; il coro, come Coro Francesco Sandi corale del Maestro Lorenzo Fattambrini del celeberrimo “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno. La giuria era composta dai Maestri Peter Broadbent, Javier Busto, Stojan Kuret, Luigi Ciuffa, Giovanni Conti, Luigi Marzola e Fabiana Noro per l’Internazionale, e dai Maestri Javier Busto, Marco Cimagalli, Luigi Ciuffa, Maria Dal Bianco e Luigi Marzola per il Nazionale. E’ stata un’esperienza che ha visto il coro confrontarsi con gruppi provenienti da Paesi di tutto il mondo: Francia, Ucraina, Spagna, Polonia, Estonia, Croazia, Indonesia, Slovenia, Repubblica Ceca, Ungheria, e che ha dato modo alle giovani coriste di vivere in pieno l’emozione di cantare nella Chiesa di San Domenico, proprio sotto il Crocifisso ligneo dipinto da Cimabue, e di ascoltare formazioni di elevata qualità e raffinatezza. E’ il più importante risultato ottenuto finora, dopo il secondo posto conseguito al Concorso Nazionale di Stresa nel 2013 e la fascia di distinzione al Festival della Coralità Veneta tenutosi a Treviso nel 2012. attestano molti studi scientifici, aiuta la nostra mente, ci aiuta a coltivare rapporti sociali ma, recenti studi, attestano che nel coro i battiti cardiaci dei cantori si sintonizzano fra loro e rallentano il loro battito. Questa sintonia delle voci e del cuore è il valore più grande che ci lascia l’autentica coralità amatoriale. Cori come il Polifonico San Biagio e direttori come Francesco Grigolo coltivano questa autentica bellezza. 21 XXXIV Rassegna dei Cori Padovani Sabato 14 e Domenica 15 giugno 2014 XXXIV Rassegna dei Cori Padovani Lo spettacolo che tradizionalmente si tiene nel cortile di Palazzo Moroni è stato ospitato solo per la prima serata nella sala anziani, situata proprio sopra la grande scalinata poiché le condizioni atmosferiche erano sfavorevoli, ma nonostante tutto, gli abili presentatori dei cori hanno dato un impulso vitale ad ogni formazione. Sabato 14 si sono esibiti gli storici cori padovani Rondinella, diretto da Dina Checchetto Morello, e La Valle diretto da Luciano Pengo preceduti dal Serenissima di Vigonza diretto da Stefano Zanella. I Cori si sono cimentati in brani tradizionali, ma anche d’autore e su tema amoroso uniti ad una sottile malizia, passando perfino a descrivere l’arte della caccia in una sorprendente composizione del maestro vicentino Mario Lanaro, caccia che tuttavia non intende eliminare alcuna specie della fauna, ma metaforicamente allude ad una conquista amorosa: Il saggio cacciatore è stato eseguito dal coro vigontino che celebra quest’anno i quarant’anni di attività. Domenica 15 invece come per magia ha smesso di piovere e i cori hanno cantato nella bellissima scalinata, avvolti da continue luci di diversi colori, quasi a voler indicare la varietà di proposte musicali offerte al caloroso pubblico. Ha esordito il Coro Lavaredo diretto da Luigi Zampieri che quest’anno celebra i cinquant’anni di attività ed ha eseguito sei brani nel segno della tradizione o della musica leggera italiana e straniera quest’ultima opportunamente 22 tradotta da abili parolieri come ad esempio Mogol. Ha proseguito il Coro Mortalisatis di Maserà diretto da Alessandro Kirschner, il maestro ha preparato un programma che non ha voluto dimenticare il canto popolare italiano, per poi passare a dei brani provenienti dall’America Latina; particolarmente Cori in Municipio: un appuntamento intramontabile emozionante “El ultimo cafè”, uno struggente addio accompagnato dalla coreografia di due abili ballerini di tango fuoriusciti in modo estemporaneo dal coro. Infine il coro Piemme (Parole in Musica) diretto da Mariarosa Fidora ha voluto infondere nel pubblico una vitale energia con un percorso di musica corale internazionale. Il coro celebra i dieci anni di attività ed ha avuto origine grazie all’intraprendenza di alcuni dipendenti del corpo della Polizia Municipale di Padova. Il Piemme accompagnato da abili strumentisti e da un coinvolgente presentatore e solista ha cantato musica leggera italiana come Samarcanda e per finire con ritmi africani od oltreoceano come Baba Yetu o Siyahamba. Insomma un evento che è rassegna non solo di cori diversi per organico ed origini storiche, ma anche per la varietà dei temi proposti attraverso composizioni di ogni epoca e luogo. Estate in Coro 2014 Memorial al M° Luigi Molfino di Liliana Stefani 7 giugno 2014: per la sesta volta, nell’Auditorium San Michele di Selvazzano Dentro, a Padova, l’Associazione “Coro Voice In Progress” ha organizzato la rassegna di canto corale “Estate in coro”, appuntamento ormai tradizionale alle porte della stagione estiva. Ospiti del gruppo organizzatore, guidato dall’inossidabile Matteo Morgan, la compagine trentina del Coro Lago di Tenno, diretto da Arianna Berti, e il gruppo di Scorzè (VE) del Coro Comiter, diretto da Lucia Libralesso. La serata, presentata da Liliana Stefani, si è svolta come sempre all’insegna della solidarietà e della partecipazione alla raccolta fondi per le ricerche sulle malattie genetiche della Fondazione Telethon, ai progetti della quale ha dato voce commossa ed efficace il suo vicepresidente nazionale Omero Toso. La varietà dei repertori e delle voci, miste o solo maschili, ha coinvolto il pubblico e riscaldato un inizio di stagione poco favorevole, offrendo agli spettatori la possibilità di ascoltare brani della tradizione veneta e di montagna, come quelli proposti dal “Coro Lago di Tenno”, di provenienza internazionale, come “All I have to do is dream” del Coro VIP o “Heal the world” del Comiter o simbolici di un’Italia spensierata e vacanziera, ormai del secolo scorso, come “Stessa spiaggia, stesso mare”, del VIP o “Un bacio a mezzanotte” sempre del Comiter. Il concerto è stato arricchito, come succede ormai a cadenza triennale (il 2011 è stato dedicato a Lamberto Pietropoli), dal ricordo di un grande maestro della coralità italiana e quest’anno è toccato a Luigi Molfino (1916-2012), organista e maestro d’organo, direttore del coro del teatro Carlo Felice di Genova, appassionata guida musicale in seminari, collegi, scuole, e conservatori e tra i primi in Italia ad armonizzare canti della tradizione per cori misti, che furono raccolti in una pubblicazione già negli anni cinquanta. Tutti i cori alla fine hanno intonato sotto la direzione di Matteo Morgan “Va l’alpin” armonizzato appunto da Molfino, un brano che assume il carattere di un inno: tuttavia il titolo originale di questo pezzo è “Stenka Razin”, sostanzialmente un brano del folklore russo che parla di un cosacco che capitanò una rivoluzione nel Don. Bisognerebbe poi raccontare “il terzo tempo” del post concerto... ma gli appassionati sanno quanta amicizia, e musica ancora, si condivide quando il sipario si chiude! Il prossimo appuntamento con la musica organizzato dal Coro Vip sarà il concerto della rassegna “I Suoni del Natale”, II edizione, che si terrà il 13 dicembre 2014 alle ore 21 sempre nell’Auditorium S. Michele di Selvazzano Dentro (PD), la rassegna che ha cadenza biennale maggiori informazioni saranno presenti prossimamente nel sito www.voiceinprogress.it Estate in Coro 2014 Tradizione,innovazione e solidarietà 23 GREstX Choralis a Mel Esperienza da ripetere! di Alessia Colle GREstX Choralis a Mel È ormai il secondo anno che si ripete l’esperienza formativa del Grex Coralis, durante il quale giovani coristi dagli undici ai ventinove anni hanno la possibilità di affinare la propria tecnica vocale e studiare nuove partiture, in vista dell’inizio dell’anno scolastico, con il quale coincide la riapertura delle attività dei cori giovanili. Questa bella iniziativa è stata organizzata dalla Corale Zumellese, dal coro voci Bianche “Roberto Goitre” in collaborazione con il gruppo giovanile del coro “Monte Dolada”, e il comune di Mel. Quest’anno il Grex Coralis – il gruppo estivo del coro – si è tenuto sabato 30 e domenica 31 agosto, presso la sede della Corale Zumellese a Mel, in località Zottier le lezioni avevano inizio al mattino presto con tutta la parte relativa allo studio della tecnica vocale, la respirazione e la postura, mentre nella seconda parte della giornata si Incontro formativo lavorava intensamente sul repertorio. Il pranzo comunitario, sotto il capannone appositamente allestito per i quasi 50 partecipanti, è stato per giovani coristi preparato dalle cucine della mensa comunale di Mel. In quest’occasione si sono incontrati giovani di cinque diversi cori ASAC, provenienti da Mel, Arsiè, Belluno, Cesiomaggiore e dall’Alpago, guidati dal maestro Manolo Da Rold per il gruppo femminile e dal maestro Alessio Lavinia per il gruppo maschile, coadiuvati dalla maestra Radmilla Visentin, con l’accompagnamento al pianoforte di Damiano Del Monego. Il Grex si è concluso domenica 31 agosto con un piccolo concerto in cui sono stati presentai i brani studiati e letti nei due giorni; iniziato con due brani per coro maschile e due per coro femminile, il repertorio ha poi spaziato dal canto popolare al sacro – con A Blessing, una tradizionale bedizione irlandese con la musica di Jay Althouse – passando per il repertorio con brani di Filippo Azzaiolo, e Attagnant per poi finire gioiosamente con il famosissimo The lion sleeps tonight di Linda Campbell, con tanto di coreografia. L’esperienza oltre alla crescita musicale di ciascun corista ha favorito l’incontro e lo scambio di esperienze fra giovani provenienti da realtà corali diverse, sono nate nuove amicizie e tanti progetti musicali per il futuro. Entusiasti i coristi e i maestri, esperienza sicuramente da ripetere! 24 Pierangelo Valtinoni Ha studiato Organo e composizione organistica (A. Cozza), Musica corale e direzione di coro (U. Amendola), Composizione (W. Dalla Vecchia) e Direzione d’orchestra (L. Descev e V. Tchfichian). Ha tenuto lezioni e seminari su proprie composizioni al IV Corso di composizione Franco Donatoni di Città del Messico, al Symposium Kinderchor Opern Neue Musik di Berlino e al XVIII Festival Internazionale Europa Cantat di Torino, e di composizione al Seminario Europeo per Giovani Compositori di Aosta. È stato membro di giuria in diversi concorsi musicali. Come organista e direttore d’orchestra ha svolto un’intensa attività concertistica privilegiando il repertorio del Novecento e contemporaneo. È stato fondatore e direttore del Paralleli Ensemble di Vicenza ed ha diretto per diversi anni l’Icarus Ensemble di Reggio Emilia tenendo concerti in Italia (Venezia: Festival Galuppi; Milano: Nuove Sincronie, Scuola Civica; Torino: Società Casella; Palermo: Musica su più dimensioni; Reggio Emilia: Di Nuovo Musica), in Europa (Monaco: Hochschule für Musik, Gasteig; Amsterdam: Gaudeamus Week 1998) e in Messico (Guanajuato: Festival Cervantino; Città del Messico: Festival Donatoni). Le sue composizioni sono eseguite in Italia, Europa, Asia e America, sono incise per le etichette Ariston-Ricordi, Tactus, Discantica, Internationales Forum Junge Chormusik, Osnabrücker Jugendchor, Fugatto e Song & Music Production e sono state trasmesse dalla Deutschland Radio, da Sky Classica, da Radio 3 e da Radio Berlin rbb. Ha pubblicato per le case editrici Boosey & Hawkes, Carus-Verlag, Sonzogno, Carrara, Feniarco e Cipriani. Ha avuto commissioni dalla Komische Oper di Berlino, dall’Internationales Forum Junge Chormusik di Rotenburg-Wümme, dal Concorso Internazionale Organistico Gaetano Callido di Borca di Cadore, dal Festival Organistico Internazionale Marco Enrico Bossi di Salò, dal Duomo di Milano, dal Festival Klavier Theater 2002 di Treviso e da La Piccionaia, dall’Orchestra del Teatro Olimpico e da Theama Teatro di Vicenza. Ha scritto tre opere per ragazzi: - Il ragazzo col violino, su libretto di Roberto Piumini, rappresentata a Vicenza nel 1997 e pubblicata dalla casa editrice Sonzogno. - Pinocchio, su libretto di Paolo Madron, una delle opere contemporanee più rappresentate in Europa (Komische Oper di Berlino, Staatsoper di Amburgo, Opera di Lipsia, Teatro Regio di Torino, Teatro Boris Pokrovsky di Mosca, Teatro Circo di Braga, Teatro Olimpico e Teatro Comunale di Vicenza, Bassano Opera Estate Festival) e pubblicata dalla casa editrice Boosey & Hawkes. Prossimamente Pinocchio sarà ancora in scena al Teatro Boris Pokrovsky di Mosca e, in un nuovo allestimento, al Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera nel mese di giugno del 2015. - La Regina delle nevi, su libretto di Paolo Madron, commissionata dalla Komische Oper di Berlino e rappresentata alla Komische Oper di Berlino, alla Staatsoper di Amburgo, al Conservatorio di Dresda, al Teatro dell’Opera di Umeå e al Teatro Comunale di Vicenza, anch’essa pubblicata dalla casa editrice Boosey & Hawkes. Nel 2015 l’opera sarà ripresa alla Komische Oper di Berlino nel mese di marzo, mentre in aprile sarà rappresentata a Smirne, in Turchia. Con le musiche di scena per lo spettacolo teatrale Un teatro per Jules - L’ultima rotta di Verne ha vinto il premio per il miglior commento musicale al 60° Festival nazionale di arte drammatica di Pesaro. Su commissione della Boosey & Hawkes, ha completato l’orchestrazione del finale dell’Opera buffa Koukourgi di L. Cherubini la cui prima mondiale è avvenuta il 16 settembre 2010 allo Stadt Theater di Klagenfurt (Germania). Come ricercatore ha collaborato alla ricostruzione dell’opera Malombra di M.E. Bossi andata in scena in prima mondiale al Teatro Comunale di Bologna il 19 settembre 2005. Vincitore di tre concorsi nazionali a cattedre nei Conservatori di musica, attualmente insegna Ear Training e Strumentazione e orchestrazione al Conservatorio di Vicenza. Si occupa anche di didattica della composizione. Carte da musica Nell’occasione dell’8vo Festival della Coralità Veneta, verrà attribuito al M° Pierangelo Valtinoni il PREMIO ASAC PER LA MUSICA CORALE 2014, un riconoscimento del mondo corale veneto che l’ASAC assegna a una figura di spicco del panorama musicale regionale, per la prestigiosa attività e il contribuito al mondo della coralità italiana e internazionale. Con molto piacere la rubrica dedicata alle “Carte da Musica” del numero 106 di Musica Insieme ci condurrà alla scoperta dell’opera e del pensiero dello stimatissimo compositore vicentino. 25 Intervista a Pierangelo Valtinoni Ci puoi descrivere la tua evoluzione musicale e in particolar modo quale é stata la tua formazione corale? Come molti musicisti ho scoperto la musica da bambino. Ho incominciato a studiare la fisarmonica, poi il pianoforte e infine l’organo. Quest’ultimo mi ha permesso di avvicinarmi alla musica corale sacra e quindi, ad un certo punto, di indossare l’abito del direttore di coro e di gruppi strumentali. Ho diretto alcuni cori amatoriali con repertori sacri e profani e il Paralleli Ensemble, formato invece da cantanti e da strumentisti professionisti. Ma la passione per la composizione ha sempre avuto il sopravvento per cui sottoponevo i miei lavori ai coristi già da ragazzo. Ci sono dei modelli compositivi che privilegi? Tutto sommato la mia è una formazione classica e quindi tutto ciò che ha riferimenti ai modelli classici mi è congeniale. Questo non significa che non ami anche la musica di tipo differente. Solo che, dal punto di vista compositivo, preferisco avere uno stile riconoscibile e perciò lascio ad altri il compito di esplorare le vie diverse dalla mia. Quali Autori hanno maggiormente influenzato il tuo lavoro? Sono stati moltissimi. Da Bach a Britten e da Rossini a Puccini, se vogliamo parlare della cosiddetta musica colta, ma anche i mitici complessi “Progressive” degli anni settanta. Carte da musica Esiste un tipo di scrittura con il quale ti senti più a tuo agio? Se s’intende il modo di organizzare il materiale musicale preferisco pensare al concetto classico di bellezza, nel quale ho sempre trovato implicito il senso della varietà che io cerco di applicare nell’ideazione del ritmo, della melodia, dell’armonia e del timbro. Se invece ci si riferisce al tipo di composizione che preferisco realizzare, penso che l’Opera sia quello che più mi permette di esprimermi. In essa, infatti, è racchiuso un mondo dove tutte le emozioni possono essere raccontate. Però, devo dire che ultimamente ho scritto molto anche per soli strumenti. 26 Che consigli daresti ad un giovane compositore che desiderasse scrivere per coro? Potrei dare solo dei consigli generici e non di scelta dello stile compositivo. Ad esempio quello di prestare attenzione alle possibilità tecnico-musicali del coro per cui ci si accinge a scrivere. Oppure di conciliare l’effetto che si vuole ottenere con la soddisfazione dei coristi nell’esecuzione della propria parte. Quanto è importante il canto corale? Molto. E non solo a livello professionale. Cantare in coro significa comprendere la musica in maniera più completa. Nei paesi dell’Europa settentrionale il canto corale è uno degli elementi fondamentali nella formazione di un individuo. Si canta nelle scuole primarie ma anche nelle Università e il risultato è un pubblico più numeroso e più attento nelle sale da concerto nonché maggiori investimenti pubblici e privati nel settore. Quale è la tua visione del mondo corale veneto, nazionale e internazionale? Come si sa il mondo corale del Nord Italia, in generale, e del Veneto, in particolare, è più simile alla situazione del Nord Europa che non quello dell’Italia centrale e meridionale, pur con importanti eccezioni. Anche nel Nord Italia, però, mancano quelle premesse di cui accennavo prima, e cioè la pratica del canto corale in tutte le scuole, vitale al ricambio generazionale dei gruppi corali ed essenziale al raggiungimento di una qualità tecnico-musicale sempre maggiore. Ma bisogna rimboccarsi le maniche e non disperare. C’è un futuro per i compositori e direttori? Per i Cori? Ma certamente, soprattutto per i cori e per i direttori. Per i compositori le cose andrebbero meglio se si ritornasse, come in passato, ad eseguire soprattutto musica attuale. Quale è il contributo della musica contemporanea al mondo corale? La musica contemporanea ha contribuito ad arricchire notevolmente il ventaglio delle tecniche esecutive del coro, basti pensare alla spazializzazione oppure all’utilizzo della voce in modo non usuale. Molti compositori hanno creato un proprio stile compositivo proprio su queste nuove modalità esecutive, talvolta con risultati notevoli. Sicuramente questo ha reso più modernamente comunicativo il mondo corale italiano avvicinandolo a quello di altri paesi. Che rapporto c’é tra cori e compositori? Il compositore impara molto dal coro, soprattutto se assiste alle prove per l’esecuzione della sua composizione. Comprende cosa è preferibile non fare quando comporrà il prossimo pezzo e cosa invece avrebbe dovuto fare nel pezzo in questione. Capisce se la sua composizione sarà gradita o Puoi parlarci del rapporto testo/musica? Parole e musica dovrebbero essere indissolubilmente legate, ma ci possono essere infinite musiche differenti per uno stesso testo, che dipendono dalla personalità del compositore. Se dovessi mettere in ordine le due forme espressive, però, direi che in un pezzo cantato la musica è più importante della parola. È la musica che veicola la parola. E se il mezzo di trasporto non cammina il passeggero non può arrivare a destinazione. Un buon pezzo per coro dovrebbe stare in piedi anche senza le parole alle quali è comunque debitore. Musica italica e non: quale è la tua posizione? Per quanto riguarda la musica popolare, nel senso di “Popular Music”, mi piace soprattutto quella che non scimmiotta la musica inglese o americana perché ciò che ne risulta è sempre una brutta copia. Preferisco perciò le canzoni con la tipica ampia arcata melodica italiana, magari supportate da un buon arrangiamento, come spesso succede. Per quanto riguarda la musica tradizionale, la “Traditional Music”, non saprei cosa dire, nel senso che se da un lato l’apprezzo profondamente, soprattutto per via della varietà degli stili regionali, dall’altro non credo sia in grado, oggi, di imporsi nel seppur variegato mondo musicale italiano. Probabilmente all’Italia servirebbe un nuovo Kodàly o un nuovo Bartók. Riguardo alla musica “colta”, invece, trovo il panorama musicale italiano, sebbene decisamente attivo, un po’ sclerotizzato e talvolta schizofrenico. Preferisco la musica inglese. Ritieni che un coro possa cantare bene sia Bach che Mozart, Monteverdi e Brahms, Ligeti e Valtinoni, Jazz e magari Popular Music L’avvicinamento a Ligeti, che è stato indubbiamente uno dei massimi compositori del Novecento, mi crea molto imbarazzo. Per rispondere, però, posso dire che non ritengo importante una specializzazione corale così netta. Piuttosto starei molto attento a mischiare le cose. Naturalmente tutto si può fare, come ad esempio avvicinare Bach a Duke Ellington o ai Muse. Ma bisogna essere consapevoli che sono cose diverse e quindi comprendere la necessità di trovare una motivazione valida del perché lo si fa. Coro stabile o coro “a progetto”? Parlando dei cori amatoriali penso che un coro stabile possa sopravvivere solo se c’è un obiettivo da raggiungere, un “progetto” quindi. In ogni modo il coro che si riunisce solo in occasione di un evento ha il vantaggio di essere selezionato in partenza e perciò di poter raggiungere una qualità esecutiva migliore. D’altra parte, come in un’orchestra, non è detto che mettere insieme i migliori porti sempre dei buoni frutti perché c’è sempre la componente umana che è un’incognita. Quindi, per rispondere alla tua domanda, direi tutti e due. Se tu potessi cambiare il mercato della musica cosa vorresti riuscire ad influenzare maggiormente? Non mi è congeniale influenzare qualcuno. Però mi piacerebbe che in Italia ci fosse un maggiore investimento nell’educazione musicale. Questo porterebbe di fatto ad un reindirizzamento del mercato, in quanto esso sarebbe costretto ad orientarsi verso i nuovi e più sofisticati gusti dei fruitori. Noi che abbiamo studiato musica sappiamo mettere in ordine d’importanza i diversi stili, i diversi generi e i diversi livelli qualitativi delle composizioni. Una buona educazione farebbe lo stesso. Quali sono le prospettive per un compositore in Italia? Difficilmente un compositore in Italia riesce a vivere esclusivamente del suo lavoro. Forse solo se si dedica alla musica per film e per la televisione o all’arrangiamento di canzoni. Altrimenti deve avere anche un altro posto di lavoro. La mia esperienza mi porta a dire che all’estero, soprattutto in Germania, le cose sono più semplici. Naturalmente non sempre sono rose e fiori, però le occasioni sono tante e maggiori sono gli investimenti nella musica e nel teatro musicale. Tuoi progetti in corso e futuri? Ho in progetto di scrivere la quarta opera nonché altre cose meno impegnative ma altrettanto importanti. Nel frattempo me ne vado in giro per l’Europa ad assistere alle esecuzioni dei miei lavori. Che significato ha per te il riconoscimento che l’ASAC ti ha assegnato? È un grande e inaspettato onore che mi ha commosso. Senza nessuna falsa modestia, spero veramente di meritarlo. Carte da musica meno dal pubblico, perché il coro non mente mai. Naturalmente anche il coro e il direttore traggono benefici dalla presenza del compositore, se non altro nel capire qual è il pensiero dell’autore riguardo l’interpretazione. 27 Due brani corali In occasione del prestigioso riconoscimento che l’ASAC mi consegnerà il prossimo 26 ottobre, mi è stato chiesto di proporre due pezzi corali che, in qualche modo, rappresentassero il mio stile compositivo. Ho scelto perciò due brani di difficoltà tecniche e musicali diverse. Il primo, Much water may not put out love, richiede sicuramente un impegno maggiore. Il secondo, L’hai detto, invece, si presta con più facilità ad essere eseguito dalla maggior parte del gruppi corali misti. MUCH WATER MAY NOT PUT OUT LOVE (Le grandi acque non possono spegnere l’amore) HUSBAND [VII, 2] How beautiful are your feet in their shoes, o king’s daughter! The curves of your legs are like jewels, the work of the hands of a good workman. [VII, 8] You are tall like a palm-tree, and your breasts are like the fruit of the vine. [VII, 9] I said: “Let me go up the palm-tree, and let me take its branches in my hands: your breasts will be as the fruit of the vine, and the smell of your breath like apples”. BRIDE [VII, 10] The roof of your mouth like good wine flowing down smoothly for my loved one, moving gently over my lips and my teeth. [VII, 12] Come, my loved one, let us go out into the field, let us take rest among the cypress-trees. [VII, 13] Let us go out early to the vine-gardens; let us see if the vine is in bud, if it has put out its young fruit, and the pomegranate is in flower. There I will give you my love. Carte da musica HUSBAND [I, 15] See, you are fair, my love, you are fair! You have the eyes of a dove. BRIDE [I, 16] See, you are fair, my loved one, and a pleasure! Our bed is green. TOGHETER [VIII, 7] Much water may not put out love, or the deep waters overcome it. If a man would give all the substance of his house for love, it would be judged a price not great enough. Song of Songs 28 SPOSO [VII, 2] Come sono belli i tuoi piedi nei loro calzari, o figliuola di principe! I contorni delle tue anche sono come monili, opera di mano d’artefice. [VII, 8] La tua statura è simile alla palma e le tue mammelle a grappoli d’uva. [VII, 9] Io ho detto: “Io salirò sulla palma, e m’appiglierò ai suoi rami”. Siano le tue mammelle come grappoli di vite e il profumo del tuo fiato come quello dei pomi. SPOSA [VII, 10] E la tua bocca come un vino generoso che cola dolcemente per il mio amico e scivola fra le labbra di quelli che dormono. [VII, 12] Vieni, amico mio, usciamo ai campi, passiamo la notte nei villaggi! [VII, 13] Fin dal mattino andremo nelle vigne; vedremo se la vite ha sbocciato, se il suo fiore s’apre, se i melagrani fioriscono. Qui ti darò le mie carezze. SPOSO [I, 15] Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi sono come quelli dei colombi. SPOSA [I, 16] Come sei bello, amico mio, come sei amabile! Anche il nostro letto è verdeggiante. INSIEME [VIII, 7] Le grandi acque non potrebbero spegnere l’amore e i fiumi non potrebbero sommergerlo. Se uno desse tutti i beni di casa sua in cambio dell’amore sarebbe del tutto disprezzato. Cantico dei Cantici Anche se il testo è tratto dal Cantico dei Cantici, “Much water may not put out love” non è un canto sacro. La selezione delle parti del testo biblico, infatti, ha escluso a priori qualsiasi riferimento al divino, cercando di riportare l’antico e meraviglioso testo poetico alla sua essenza esclusivamente umana. Si tratta infatti di un canto d’amore. La scelta della lingua inglese è stata fatta per sottolineare ancor più la sensualità contenuta senza sottintesi nel testo. Dal punto di vista musicale il pezzo si snoda in un dialogo continuo tra la sposa (soprani e contralti) e lo sposo (tenori e bassi) nel quale il carattere “teatrale” della musica rende esplicite le allusioni delle parole. Come già detto non è un pezzo facile da eseguire, soprattutto perché i frequenti cambi di “tonalità” richiedono una capacità d’intonazione adeguata. L’HAI DETTO L’hai detto: son Figlio di Dio, accanto al cuore del Padre, su nubi del cielo elevato. (Padre Celso Mattellini) Carte da musica Si tratta di un piccolo pezzo per coro a cappella, su testo di Padre Celso Mattellini, che fa parte della Sacra Rappresentazione “La bestemmia di Gesù”. Le parole rispondono alla domanda “Tu sei il Cristo?” posta da Caifa durante il processo a Gesù. La musica interpreta la dolcezza e la poesia con la quale Gesù risponde. La facilità di realizzazione da parte della quasi totalità dei cori misti è dovuta principalmente all’impiego di uno stile essenzialmente diatonico e dalla brevità della durata. 29 MUCH WATER MAY NOT PUT OUT LOVE Love song from Song of Songs for mixed choir & 44 ∑ Soprano Come, my loved one! Come, O (tenuto) Tenor Bass 6 S A T ? 44 ∑ ∑ p 3 œ œ 3 œ ‰ œ œJ # œJ œJ œJ J J Jœ J J & œœJ ‰ Jœœ ‰ Jœœ ‰ œœJ ‰ one! Come, my loved one! Come, my loved one! Come, my loved one! œœ ‰ œœ J J j j j j j œ ‰ œ ‰ œw ‰ œ ‰ œ ‰ œ j j j œ œ #œ œ. Œ. œ œ Jœ # œJ œ . J Œ. o King's daugh-ter! o King's daugh-ter! œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ J J J J ‰ my loved one! Come, my loved one! Come, my loved one! Come, my loved one! Come, my loved one! Come, my loved one! j j j j & œw ‰ œ ‰ œ ‰ œ ‰ j j V œ # œ œj œ . ? œJ # œ œ œ . 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Œ # œ œJ # œJ œ œ Jœ J J J # œ œ3 œ ú J J J Œ 1 The curves of your legs j œ Œ. work-man. fruit of the vine. j œ ‰ 3 j j # œj œj œ œ œ œ j œ œ. j œj # œj j j œj # œ œ3 œ ú #œ œ œ J J J and your breasts are like the œœ ‰ J ‰ Come, How beau - ti - ful are your feet in their shoes, œœ ‰ œœ J J œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ J J J J J j j œw ‰ œ ‰ 3 3 p j ‰ j œj # œj œj œ Jœ œ œj œ J J œ 10 A one! ∑ are like je - wels, S loved œœ ‰ œœ ‰ J J 4 V 4 ∑ are like je - wels, B my ‰ œœ ‰ œœ ‰ J J my loved one! Come, my loved one! pCome, j ‰ j‰ j ‰ j ‰ j ‰ j ‰ j ‰ j ‰ œw œ œ œ œw œ œ œ 4 &4 w p Alto œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ J J J J J J Pierangelo Valtinoni j œ You are œ J You are j j j j œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ Come, my loved one! wœ ‰ œ ‰ œ ‰ œ ‰ J J J J Come, my loved P ‰ # œJ œj ‰ Œ I said, Œ one! ‰ # œj I P ‰ # œJ œ ‰ œ J I said, I Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC p Andantino q = 60 j & œœ 14 S Come, A j j j j j ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ # œw ‰ œ Come, my one! my loved one! 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O let us go out in-to the field, V # œœJ ‰ Jœœ ‰ œœJ ‰ king's daugh ? # œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ J J J &œ 34 &œ king's daugh ter! j œ ‰ j œw ‰ O 3 let us take rest a-mong the cy - press œœ ‰ # œœ ‰ J J O œœ J - ter! - œœ ‰ # œœ ‰ œœ J J J ter! O ‰ king's king's # œœ J daugh œœ J ‰ daugh let us see if the vine is in bud, if king's daugh - king's daugh - j ‰ œ ter! œœ J ‰ ter! bud, if - king's - ter! œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ J J J J O king's daugh - ter! 3 ‰ daugh - ter! j j j œœ ‰‰ œœ ‰‰ œœ J J J π king's daugh - ter! king's ‰ ‰ j j œ J Jœ œJ ‰ Jœ Jœ œ œ œ . 3 ear - ly to the vine gar-den; 3 œ œ œ ‰ œj œj n œj œj œ. J J J ear - ly daugh - ter! to the vine gar-den; O p œ œ ‰ J ‰ œœJ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ J J J ter! it has put out its young daugh king's ‰ king's j ‰ j‰ œ œ daugh - ter! 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O king's daugh - ter! Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC j j & œJ œ ‰ œj # œj œ œ 26 œ . & R Jœ ú p œ ‰ ‰ œ œ œ œj œ J JJ J r j & œ œ. ú j œ ‰ Ó Poco meno 38 S flo -wer. A Ó ∑ œ œ J J œ Jœ œJ œJ œ . king's daugh - ter! F œ œ œ œ œ œ œ œ & J J love. See, you are fair, P œ œ ú , & ú love. ? ú ú my love. Movendo P & ú 51 Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC fair! A T , œ œ and See, you P ú ú ú you are wa P V ú ? P ú Much , ú Much ú wa - - - , - , fair, - ú - - - my love, my ú ú ú ú love, my love, my P ú F œ Jœ œJ œ Jœ œ J œ you are fair, my love, ú ú My love, my love, nw is green. is ú P ú ú , ter, F j œ œ #œ œ œ œ œ œ J J J J J J J ter, much wa - ter may not put out 4 - œ Œ Ó rit. - œ œ œ œ- See, you are œ #œ ú ú ú much wa ú love, ,P ú much - - ,P love, ter, - fair, you are œ Œ Ó fair. , p œ- Œ œ œ rit. rit. w you are ú love, rit. , fair. - a ú my green. much wa - ter may not put out wa of p œ Œ œ œ F ‰ Jœ œ œ œj œ œj œj œ J J J ú love, ú w w love, œ œ You are ú ú love, have the eyes w œ bed my you are fair! You ú œ œ j œ Jœ œ œ œ . œj œ œJ ú œ J P ú are ú ú love, you ter, much My P ú ,P œ ú P œ #œ ú ú - ú F œ ú fair, ú ú Our , ú love, wa œ ú Our bed plea - sure! a are Much Much wa - ter may not put out œ œ œ ú , one, and a plea-sure! œ ú p rit. ú See, rit. ú My See, my loved F j j j j j j & ‰ œj œ # œ œ œ œ œ œ fair! B , Ó. loved one, P ú , V w œ My dove. 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J J or the deep wa - ters ters, 59 A or the deep wa - ters ters, F j ‰ œj œ œ J ú ter, S , j j j j œ œ J J œJ œJ œ œJ œ œ œ œ . œ ú Œ judged poco rit. ‰ œJ œJ # œJ ú Œ it would be judged a a F œ a 42 Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC F œ œ & J J Jœ œJ œ 55 j & 42 œj # œj œ œJ 44 œ . j œ ú 69 S judged A & 42 œ price T V 42 œ price B ?2 4 œ price a price not œ not œ not œ not great e 4 œ nœ 4 great Tempo I p w M pj j j j œ # œ œ œ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ poco rit. - ú nough. poco rit. Come, , e - nough. 44 œ œ great , e - nough. 44 œ œ great poco rit. ú my e - nough. , one! p œ ‰ œ ‰ œJ ‰ œJ ‰ J J O poco rit. loved king's daugh - ter! P j œ #œ œ œ œ œ œ œ ∑ U ∑ j ‰ j ‰ j ‰ j‰ œ œ œ œ ∑ U ∑ Come, my loved one! U π j j j j j œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ œœ ‰ Ó œú œ . ww J J J J O O king's king's daugh - ter! M daugh - ter! p P œ ‰w œ œ # œ œ œ œ ww M pM M , π w M U w MUCH WATER MAY NOT PUT OUT LOVE HUSBAND [VII, 2] How beautiful are your feet in their shoes, o king's daughter! The curves of your legs are like jewels, the work of the hands of a good workman. [VII, 8] You are tall like a palm tree, and your breasts are like the fruit of the vine. [VII, 9] I said: "Let me go up the palm tree, and let me take its branches in my hands: your breasts will be as the fruit of the vine, and the smell of your breath like apples". BRIDE [VII, 10] And the roof of your mouth like good wine flowing down smoothly for my loved one, moving gently over my lips and my teeth. [VII, 12] Come, my loved one, let us go out into the field, let us take rest among the cypress trees. [VII, 13] Let us go out early to the vine gardens; let us see if the vine is in bud, if it has put out its young fruit, and the pomegranate is in flower. There I will give you my love. HUSBAND [I, 15] See, you are fair, my love, you are fair! You have the eyes of a dove. BRIDE [I, 16] See, you are fair, my loved one, and a pleasure! Our bed is green. Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC TOGHETER [VIII, 7] Much water may not put out love, or the deep waters overcome it. If a man would give all the substance of his house for love, it would be judged a price not great enough. (From Song of Songs) 6 Soprani ∑ b 2 &bb 4 Contralti ∑ Tenori b 2 Vbb 4 ∑ Bassi ? b b 42 ú b p q»∞º ∑ ∑ p œ. (a bocca chiusa) M p Œ œ ∑ p ú (a bocca chiusa) M ∑ (a bocca chiusa) M M Œ pœ ú ú ú œ. œ. œ. œ. (a bocca chiusa) M Pierangelo Valtinoni j j œ 43 œ œ ‰ œ 42 œ j j œ œ œ œ j 2 j 3 œ 4 œ œ ‰œ 4 œ j j œ œ œ œ œ 43 œ œ ‰ œ 42 œ J J œ œ œ J J œ L'hai det - to: son Fi - glio di L'hai det - to: son Fi - glio di Di - o, L'hai det - to: son Fi - glio di Di - o, det - to: son Fi - glio di Di - o, j œ 43 œ œ ‰ œ 42 œ J J L'hai - j j œ œ œ j j j b œ œ Jœ œ œ œ œ j j & b b ‰ œ œ œ œ œ œ 43 œ œ ‰ Jœ 42 œ œJ Jœ J J J œ 8 S. ac - can - to_al C. T. B. C. T. B. Pa - dre, su nu - bi, su nu - bi del cie - lo_e - le - va - to, b j j & b b ‰ œj œj œj œ œj œj 43 œ œ ‰ œj 42 œ œJ Jœ œ œJ Jœ œ œ œ œ & bbb nu - bi, su nu - bi del cie - lo_e - le - va - to, ac - can - to_al cuo - re del Pa - dre, su nu - bi, su nu - bi del cie - lo_e - le - va - to, ac - can - to_al cuo - re del Pa - dre, su nu - bi, su nu - bi del cie - lo_e - le - va - to, & bbb œ j ‰ œj œj œ œ œj œj œ œj œj œ œ œ j œ ‰ Œ œ cuo - re, œ j‰ Œ œ b Vbb œ ‰ j j j j j œ œj œj œ œ œ œ œ œ œ œ cuo - re, ‰ œ œ œ J J J œ ? bb œ b œ œ ‰ Jœ œ œ J J su œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ 43 œ œ ‰ Jœ 42 œ œJ Jœ J J J J J J cuo - re, cuo - re, ac - can - to_al ac - can - to_al ac - can - to_al ‰ œ œ œ J J J ac - can - to_al cuo - re, al cuo - re, al cuo - re del cuo - re del Pa - dre. Pa - dre. j j œ œj œj œ œ œ œ cuo - re, al cuo - re del Pa - dre. j j b œ œ œj œ œ œ œ J cuo - re, al cuo - re del 1 œ Pa - dre. œ ∑ π œ ac - can - to_al ac - can - to_al ‰ Jœ Jœ œJ ac - can - to_al π œ. j œ 43 œ. j 3 œ 4 œ. œ 43 J œ. œ 43 J (a bocca chiusa) M Œ π ú (a bocca chiusa) M j œ ‰ Œ ac - can - to_al œ Pa - dre, ? bb ‰ œ œ œ b J J J ‰ œ œ œJ J J ‰ œj œj œj cuo - re del œ œ œ œ œ œ œ œ œ œ 43 œ œ ‰ Jœ 42 œ œJ Jœ J J J J J J (a bocca chiusa) M π j‰ œ œ ú M (a bocca chiusa) œ œ ac - can - to_al b V b b ‰ œJ Jœ œJ 16 S. cuo - re del Di - o, Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC b 2 &bb 4 ADAGIO L'hai detto b 3 j 2 j j &bb 4 œ œ ‰œ 4 œ œ œ œ œ b 3 2 & b b 4 œ œ ‰ œj 4 œ œj œj œ œ j j ‰ œ œj œj œ œj œ 43 œ œ ‰ œ 42 œ œ Jœ œ Jœ J J J œ b 3 2 V b b 4 œ œ ‰ Jœ 4 œ Jœ Jœ œ j 2 ‰ jj j j j 3 œ œ œ œ œ œ 4 œ œ ‰ œ 4 œ œJ Jœ œ Jœ Jœ œ 24 S. (sempre a bocca chiusa) C. (sempre a bocca chiusa) T. œ œ œ ‰ œ œ œ œ œ œ 43 œ œ ‰ Jœ 42 œ œJ Jœ J J JJ J J J (sempre a bocca chiusa) B. ? b b 43 œ œ ‰ œ 42 œ œj œj œ b J œ œ œ J J ‰ œJ Jœ œJ œ Jœ Jœ 43 œ œ ‰ Jœ 42 œ œJ Jœ œ (sempre a bocca chiusa) b œ & b b œ Jœ J œ 32 S. C. T. B. œ b œ œ œ œ J J Vbb œ ? b b œ Jœ œJ œ b œ b 2 &bb 4 œ S. Ad uso esclusivamente didattico per gli associati ASAC T. b 2 &bb 4 œ ac - can - to_al 3 2 œ œ 4 Œ ‰ Jœ œJ œJ 4 p ac - can - to_al 34 Œ ‰ Jœ œJ œJ 42 n œ œ p ac - can - to_al Pa œ œ J J ú Pa j j œ œ ú cuo - re del cuo - re, liberamente Pa ? b b 42 b œ cuo - re, liberamente j œ œj ú cuo - re del B. liberamente cuo - re del b 2 Vbb 4 œ cuo - re, 3 2 4 Œ ‰ œj œj œj 4 œ œ p j j œ œ ú cuo - re del C. liberamente ac - can - to_al b j j &bb œ œ œ œ 39 3 2 4 Œ ‰ œj œj œj 4 œ œ p œ Pa - - - - - - - - ú - ú - poco rit. - - ú ú poco rit. - - - ac - can - to_al cuo - re, ‰ œj œj œj 43 œ ú ac - can - to_al cuo - re, ‰ œJ œJ œJ 43 œ n ú Œ ‰ Jœ œJ œ 42 J p a tempo ma un poco meno ac - can - to_al Œ ‰ œj œj œj 42 p a tempo ma un poco meno ac - can - to_al Œ ‰ b œj œj œj 42 p a tempo ma un poco meno bœ œ œ 3 nœ ú , ‰ J J J 4 pú ac - can - to_al cuo - re, ac - can - to_al j j 2 œ œ 4 a tempo ma un poco meno ac - can - to_al cuo - re, ac - can - to_al U ú - dre. - dre. poco rit. poco rit. - cuo - re, j ‰ œj œ œ 43 œ ú J U ú U ú U ú ú - dre. - dre. 2 L'hai detto: son Figlio di Dio, accanto al cuore del Padre, su nubi del cielo elevato. (Padre Celso Mattellini) Metodo Rohmert a Lonigo Metodo Rohmert a Lonigo Con il Laboratorio di Psicofonia, tenuto da Silvana Noschese, è ripartito a settembre a Lonigo (Vi) il tradizionale piano di formazione promosso dalla Consulta ASAC di Verona in collaborazione con l’associazione culturale MiniTeatro Immagina, con la direzione organizzativa di Anna Chiara Scapini. Il programma quest’anno prevede due percorsi, uno introduttivo in un’unica giornata seminariale (domenica 14 settembre) sulla Psicofonia e, a partire dal 18 ottobre, il corso annuale sul Metodo Lichtenberger® Institut (più noto come Metodo Rohmert) tenuto da Luciano Borin e giunto ormai alla decima edizione. Sul “Metodo Rohmert”, oggi denominato più correttamente Lichtenberger® Metodo Institut, in quanto frutto della ricerca condotta a Lichtenberg dall’ideatrice, la cantante e fisiatra Gisela Rohmert, e dai suoi collaboratori, abbiamo pubblicato già numerosi articoli che ne illustrano la straordinaria efficacia educativa per la voce e per il canto. Si tratta, infatti, di una pedagogia della funzione vocale che, partendo dal presupposto che il suono vocale è un sistema complesso, profondamente 38 correlato alle nostre strutture biologiche, si avvale del principio di sensorialità e fa leva sulla propriocezione delle potenzialità vocali, consentendo la migliore emissione della voce con il minimo sforzo e garantendo maggiore brillantezza, potenza, flessibilità ed estensione. Per questo il metodo è particolarmente consigliato non soltanto a cantanti (coristi e solisti), ma a tutti coloro che sono interessati all’uso della voce per motivi artistici, professionali o personali. Anche in questo caso non è richiesta alcuna competenza di base. Ma c’è di più: per la notevole efficacia anche terapeutica dell’approccio proposto, già dalla scorsa edizione è stata avviata una sessione riservata al “parlato”, cioè all’uso della voce nel quotidiano e in contesti non necessariamente “musicali”. Anche quest’anno sarà dunque attivato il gruppo specifico che lavorerà sulla “voce parlata”, al quale è possibile iscriversi autonomamente. Le lezioni sul “parlato” si terranno solo ed esclusivamente il sabato dalle 15 alle 19, a costo ridotto, naturalmente, rispetto al seminario completo. Ogni gruppo di lavoro (da sei a otto persone) è seguito di volta in volta da un docente. Lo staff didattico (altamente qualificato) è composto da tre docenti permanenti (Luciano Borin, Luciana Del Col e Pier Luigi Molinaro) e quattro docenti a rotazione (Gabriella Greco, Morena D’Este, Beppe Costi e Mario Giacobini). Questa organizzazione garantisce ad ogni corsista più interventi individualizzati per ogni sessione di lavoro. Per ulteriori dettagli e informazioni: [email protected] - 338 2222141 E’ una gioia essere smentiti dai fatti. Nello scorso numero lamentavamo la sensazione di uno scarso interesse per il canto monodico cristiano aggiunta all’amarezza per un’occasione perduta, sottolineata da un accorato appello di Bepi De Marzi. Ebbene, con molta soddisfazione in questo numero di Musica Insieme siamo lieti di informare che, confermando un interesse ancora vivo per il genere, è stato avviato a Trichiana (BL) con una ventina di iscritti, il Laboratorio di Canto Gregoriano proposto dall’ASAC e tenuto dal M° Sandro Bergamo. Il corso si rivolge a quanti siano interessati al canto gregoriano a qualsiasi titolo, per interesse musicale, per approfondimento culturale, per adesione di fede. In particolare si rivolge a quanti, coristi o direttori, pratichino la musica corale e desiderino un primo approccio a quel vasto e affascinante mondo del canto liturgico monodico che va sotto il nome di Gregoriano. Il percorso inizierà dalle forme più semplici del canto dell’Ufficio (Lodi, Vespri e ore minori) sviluppandosi via via, compatibilmente con le possibilità del gruppo che si verrà a costituire, verso le forme più complesse della Messa, fino al proprio delle Messe più solenni. Il carattere laboratoriale del corso farà emergere le conoscenze teoriche (con particolare attenzione allo studio della notazione neumatica in campo aperto) dalla pratica dei brani stessi e si concluderà con la realizzazione di una messa da eseguire in liturgia. Per informazioni: Associazione per lo Sviluppo delle Attività Corali Via Vittorio Veneto 10, 31033 Castelfranco Veneto T (+39) 0423.498941 F (+39) 0423.465022 [email protected] www.asac-cori.it Laboratorio di Canto Gregoriano A Trichiana (BL) il Laboratorio di Canto Gregoriano 39 I 50 anni del Coro Lavaredo di Padova 50 anni del Coro Lavaredo Il Coro Lavaredo di Padova compie, nel 2014, 50 anni di vita. Tra le varie iniziative, per festeggiare la ricorrenza, il Coro ha dato alle stampe un libro contenente la sua storia (vedi foto della copertina). Il libro (pagine 224) porta il titolo ‘50 anni del Coro Lavaredo di Padova - La nostra storia 1964-2014’ ed è stato curato dal Maestro Zampieri, Direttore del Coro, che ne ha vissuto la storia per intero. Il libro contiene 150 foto, testimonianze varie, 31 spartiti del Maestro Zampieri (composizioni originali ed elaborazioni di canti popolari, per coro a voci maschili) ed, in allegato, due CD antologici con ben 45 canzoni, una carrellata sul repertorio di tanti anni. Il libro è stato presentato giovedì 15 maggio scorso presso l’Auditorium dell’Assunta di Rubàno (PD), alla presenza di un nutrito gruppo di amici, ex coristi ed autorità, tra cui il Presidente dell’Asac Alessandro Raschi. Il Coro Lavaredo è nato a Padova, quartiere S. Osvaldo, nel 1964, ad opera di un gruppo di giovani studenti amanti della montagna e dei suoi canti, sotto la direzione di Luigi Zampieri. Il nome si ispira alla montagna, come pure il primo repertorio. Anche la prima divisa sa di montagna: braghe alla zuava, calzettoni di lana su scarponi pesanti, camicia ‘a quadri’ (vedi foto del 1969). Ma il Coro Lavaredo avverte subito 40 l’esigenza di non limitare il suo repertorio ai canti di montagna, proposti allora, principalmente, dal Coro della Sat di Trento. Il Maestro Zampieri, iscritto alla Siae come compositore, fin dai primi anni elabora personalmente i brani da inserire nel repertorio del Coro, dapprima armonizzando canti popolari e poi anche componendo canzoni originali su testi di Ugo Suman, poeta e scrittore padovano, e su propri testi. Un po’ alla volta, l’attenzione viene rivolta anche ai canti contemporanei, nella convinzione che un canto moderno, se ben armonizzato, può tranquillamente trovare posto nel repertorio che si ispira al canto popolare. Ed ora, infatti, il Coro canta un po’ di tutto, canti popolari e d’autore, italiani e stranieri, in gran parte armonizzati da Luigi Zampieri, che può contare, nell’arco dei 50 anni, su una produzione di oltre cento canti, tra composizioni e armonizzazioni. Come il repertorio, anche la divisa ha subìto un’evoluzione. Abbandonate ben presto le braghe alla zuava e la camicia a quadri, ora il coro veste giacca e cravatta (vedi foto recente), non certo per ripudiare chissà cosa, ma per dimostrare anche visivamente di non avere etichetta alcuna. In 50 anni di attività, il Coro ha effettuato parecchie trasferte all’estero: è stato in Grecia, Bulgaria, di Rubàno: un coro di bambini (‘Movie Chorus’) e una Jazz Band (‘Statale 11’). Entrambe le Rassegne si svolgeranno presso l’Auditorium dell’Opera della Provvidenza S. Antonio in Via della Provvidenza 68, Sarmeola di Rubàno (PD), con inizio alle ore 21. Chi fosse interessato all’acquisto del libro lo troverà sicuramente in occasione delle Rassegne. Oppure può contattare [email protected] per accordare le modalità. 50 anni del Coro Lavaredo Svizzera, Polonia, Germania, Repubblica ceca, Francia, Russia, Finlandia. Più di mille i concerti effettuati, sia in Italia che all’estero. Ha inciso 6 CD e una musicassetta natalizia. Organizza annualmente, dal 1982, la Rassegna Rubanese di Canto Corale, a cui ha finora invitato 80 tra i più qualificati cori sia italiani che esteri. Una seconda Rassegna viene organizzata anche in periodo natalizio dal 1993. Partecipa a sua volta a Rassegne corali, ottenendo sempre vivi consensi di critica e pubblico. Per festeggiare il Cinquantennale sono previste altre due manifestazioni: la Rassegna Rubanese di Canto Corale, che giunge quest’anno alla 33^ Edizione, sabato 18 ottobre 2014; gruppi invitati: il Coro Brianza di Missaglia (LC) e il Gruppo Musicale Barbapedana di Caerano S. Marco (TV); la Rassegna Natalizia ‘Cantando il Natale per chi soffre’, che giunge quest’anno alla 15^ Edizione, sabato 13 dicembre 2014, ideata come evento ‘clou’ dell’anno del Cinquantenario; sono stati invitati due gruppi che operano nel territorio 41 Le schede dei cori Coro femminile VOCINCANTO di Feltre - BL Tipo corale: femminile Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Francesco Lorenzo Luciani Indirizzo coro: Via Dolci, 3 32032 Feltre (BL) Responsabile organizzativo: Carmen Zatta Cell: 328.4182221 Email: [email protected] COROCASTEL di Conegliano – TV Le schede dei cori Tipo corale: maschile Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Giorgio Susana Indirizzo coro: Via Costa Alta, 64 31015 Conegliano (TV) Responsabile organizzativo: Renato Cais Cell: 328.7846935 Email: [email protected] 42 BIG VOCAL ORCHESTRA di Murano - VE Tipo corale: mista Repertorio: pop, gospel Direttore: Marco Toso Indirizzo coro: Ramo San Salvador, 11 30141 Murano (VE) Responsabile organizzativo: Cristina Pustetto Tel: 041.7121448 Cell: 339.2623275 e-mail: [email protected] Le schede dei cori Gruppo vocale POLYMNIA di Cittadella - PD Tipo corale: femminile Repertorio: polifonico Direttore: Piergiorgio Zanin Indirizzo coro: Via A. Gabrielli 32 35013 Cittadella (PD) Responsabile organizzativo: Alessandra Corradin Cell: 340.0838293 Email: [email protected] VENEZZE CONSORT di Rovigo Coro polifonico CITTÀ DI VILLAFRANCA di Villafranca - VR Tipo corale: mista Repertorio: polifonico, popolare Direttore: Giovanni Tumicelli8 Indirizzo coro: Piazza Giovanni XXIII, 4 37069 Villafranca (VR) Responsabile organizzativo: Giovanni Cordioli Cell: 347.2258492 Email: [email protected] Le schede dei cori Tipo corale: mista Repertorio: polifonico Direttore: Giorgio Mazzucato Indirizzo coro: Via Giovanni Tasso, 89 45100 Rovigo (RO) Responsabile organizzativo: Damiano Lombardo Cell: 349.3567871 Email: [email protected] 43 Musica insieme