La melodia del corvo di Pino Roveredo debutto assoluto l’8 marzo alla Sala Bartoli TRIESTE Va in scena alla Sala Bartoli La melodia del corvo, tratto dall’apprezzato romanzo di Pino Roveredo dallo stesso autore assieme al regista Marko Sosič: lo spettacolo vede uniti in un comune progetto di produzione lo Stabile regionale e la Cooperativa Bonawentura. Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta mercoledì 6 marzo alle ore 11.30 al Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, alla presenza del Presidente Francesco Peroni, del regista Marko Sosič e degli interpreti dello spettacolo, è stato presentato La melodia del corvo, al suo debutto assoluto il prossimo 8 marzo. Un titolo significativo perché rappresenta per lo Stabile la seconda tappa di un progetto produttivo che si sviluppa attraverso tre spettacoli e che è volto a valorizzare contemporaneamente la drammaturgia contemporanea e le potenzialità artistiche e culturali del Friuli Venezia Giulia. La conferenza è stata dunque l’occasione per accennare al successo del primo momento di questo percorso – Il tormento e l’estasi di Steve Jobs di Mike Daisey, con Fulvio Falzarano diretto da Giampiero Solari andato in scena a febbraio – e approfondire i temi e il senso dello spettacolo di Roveredo. Il progetto sarà coronato ad aprile da Fiona di Mauro Covacich, messo in scena da Andrea Liberovici, con protagonista Luciano Roman. Per ognuno degli spettacoli il cast e lo staff creativo sono composti per la maggior parte da artisti corregionali: il loro lavoro viene presentato alla Sala Bartoli per un notevole numero di recite e sarà proposto – nella stagione prossima – sul territorio regionale. Un’offerta accattivante, non solo per il potenziale delle compagini artistiche, ma anche per l’accurata ricerca di argomenti e riflessioni legate strettamente o all’attualità, o alla realtà del territorio. Cosa che accade ne La melodia del corvo che Roveredo costruisce ispirato ad atmosfere triestine, ma che rende universale per i sentimenti e le inquietudini che vi sono denunciate. «E adesso sto qui, a rimpiangere la noia del passato, e a torturarmi col rammarico delle piccole cose… Il piacere di un ristorante, la pulizia di una camicia bianca, il gusto di un caffè alla panna, poi l’ansia di un ritardo, un affetto da pensare, un abbraccio da incontrare, una serenità da vivere…» si sfoga Gino, in una battuta centrale del dramma. E si duole per quel passo falso, per la scelta avventata, dettata dall’impeto dell’insoddisfazione che lo hanno condotto nella spirale senza fondo che trasforma una vita pulita in un vortice buio, che risucchia beni, affetti, annichilisce la dignità. Si diventa allora uno di quei profili abbattuti, magari rumorosi, stonati e scomodi da guardare: parte di quell’umanità disagiata che turba, proprio perché rappresenta un orizzonte possibile. Un’umanità che ora è la realtà del protagonista e che vediamo tratteggiata – nella efficace concezione scenica di Marko Sosič – sullo sfondo di uno stanzone dal grigiore ospedaliero, ma in cui efficacemente di volta in volta si isolano gli spazi della trattoria, della casa di Giuliana… tutte le tappe della via crucis di Gino. Nella vita soddisfacente e un po’ incolore dell’uomo appare come un lampo di luce Giuliana, un amore di gioventù. Egli si getta nella rincorsa di una relazione impossibile, basata più sul desiderio di un ricordo che sulla valutazione della realtà, e in nome di questa ossessione perde tutto, mentre dalla donna – bella, ma dalla voce e dall’anima sgradevole come la melodia d’un corvo – non ottiene altro che di essere usato e avvilito. Sconfitto, incapace di lasciarla, tocca per lei l’aberrazione dello spaccio, della prigione, tenta addirittura di uccidersi: ma scopre che anche per morire, ci vuole coraggio. Pino Roveredo sa guardare con obiettività e giusta indulgenza il microcosmo di umanità disagiata che pone al centro delle sue riflessioni, dipingendola attraverso una scrittura asciutta e a volte cruda, che ritroviamo con precisione nel lavoro in scena alla Sala Bartoli. I personaggi esprimono la loro disperazione, la loro realtà intrecciando sacro e profano, preghiera e insulto, odio e tenerezza, con un contrappunto musicale di canzoni che danno conto della tradizione popolare come pure dell’attivismo politico, anch’esso non sempre vissuto come utopia. Strutturalmente affascinante, costituito da un continuo intersecarsi dei ricordi del protagonista, con la catastrofe del suo presente, lo spettacolo si fonda sulle belle prove del protagonista Maurizio Zacchigna e di Adriano Braidotti, Laura Bussani, Alessandro Mizzi, Maria Grazia Plos, spesso impegnati in ruoli plurimi fra i quali – grazie alle intuizioni del regista – scivolano armoniosamente, aiutati da movimenti, espressività e delicati leitmotiv musicali dal vivo. In scena fino al 17 marzo alla Sala Bartoli dello Stabile e successivamente per quattro giornate (dal 19 al 22 marzo) al Teatro Miela , La melodia del corvo si avvale di due musicisti dal vivo Stefano Schiraldi (chitarra e autore delle musiche) e Laura Comuzzi (violino), delle scene di Peter Furlan, dei costumi di Igor Pahor e delle luci di Paolo Giovanazzi. Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it e al centralino del Teatro 040-3593511 “ALADDIN” Domenica 10 marzo ore 16.00 Piccolo Atelier Teatrale ultimo appuntamento rassegna “favole a merenda” Galleria Antivari – P.zza XX settembre Udine Udine – Per l’ultimo appuntamento della rassegna “Favole a merenda” Anà-Thema Teatro vola in oriente! Il termine di questi fortunati incontri con Le Favole a Merenda sarà per domenica 10 marzo 2013 alle ore 16.00 con “Aladdin”, presso il Piccolo Atelier Teatrale in Galleria Antivari – P.zza XX settembre – 33100 -Ud. Il mago delle Favole si troverà a raccontare la storia del genio più ricercato del mondo delle fiabe, sapientemente nascosto nella Caverna delle Meraviglie all’interno della sua misteriosa lampada. Riusciranno gli aiutanti del Mago delle Favole a far uscire il genio dalla lampada? E quali desideri esprimeranno? Uno dei più celebri racconti delle Mille e una notte narrato e animato, dagli attori di Anà-Thema Teatro, per il pubblico dei più piccoli e per quello dei più grandi. Il consueto appuntamento della rassegna “Favole a Merenda” proseguirà con le attività laboratoriali proposte ai bambini e la condivisione, con i genitori, della merenda. Per i bambini dai 3 agli 8 anni. Ingresso € 5 Nel prezzo è compresa la MERENDA! INFO E PRENOTAZIONI: www.anathemateatro.com INAUGURATA 345.3146797 LA – 0432.1740499 – TORRE DELL’OROLOGIO RIMESSA A NUOVO La Torre dell’orologio di piazza Libertà, monumento simbolo della città di Udine, è stato rimesso a nuovo e oggi mercoledì 6 marzo è stato anche inaugurato ufficialmente al termine del lavoro di restauro dal sindaco Furio Honsell e dagli architetti, ingegneri e tecnici che hanno progettato e seguito i lavori. “Ogni anno la nostra amministrazione si è impegnata nel recupero e nel restauro di edifici simbolo della storia della città – ha detto il sindaco -. Dall’ellisse di piazza Primo Maggio al recupero del plateatico di piazza XX Settembre e al restauro di quello di piazza Matteotti, dalla facciata monumentale del cimitero di San Vito all’area verde di largo Pecile, ora terminiamo con il complesso monumentale di piazza Libertà”. Come spiega l’architetto Adalberto Burelli, a cui è stato affidato il progetto di restauro e la direzione dei lavori, “l’intervento di consolidamento ha comportato il risanamento delle murature e degli intonaci delle facciate nord, est e sud della torre e il risanamento della copertura con la sostituzione delle lastre di piombo deteriorate. Il sindaco Honsell ha tagliato il nastro in piazza Libertà Per quanto riguarda la struttura interna della torre – prosegue Burelli – sono state eseguite opere di consolidamento delle volte in cotto del primo e secondo livello, che appartengono a un’antica torre medioevale precedente al terremoto del 1511, e dei quattro solai in legno che collegano l’entrata alla quota del porticato Lippomano con la sommità della torre”. È stata eseguita anche un’attenta revisione e consolidamento dell’orditura delle travi e dei tavolati di calpestio con il collegamento strutturale dai solai alle murature perimetrali. Particolare attenzione è stata posta al restauro della scala in legno che collega i vari piani con la messa in consolidamento dei pianerottoli e del parapetto ottenuto mediante l’inserto di montanti e modanature metalliche. Un parte consistente del lavoro ha riguardato la pulitura e il restauro degli apparati lapidei della facciata ovest, con la pulitura del cinquecentesco leone marciano (l’unico preservato dalla distruzione ordinata dai francesi nel 1797) e il restauro dei due quadranti dell’orologio. Particolare attenzione è stata posta infine alla revisione del meccanismo dell’orologio eseguita dalla ditta dei fratelli Pino e Vero Solari di Pesariis. Oltre a interventi riguardanti il delicato meccanismo risalente al 1852, è stato realizzato un secondo quadrante interno (per il quale è stata utilizzata la struttura metallica risalente al quadrante vetrato e illuminato inaugurato il 31 dicembre 1899) le cui sfere, essendo collegate a quelle esterne, si muovono in senso antiorario.Il primo lotto dell’intervento sul complesso monumentale di piazza Libertà, costato 400 mila euro, ha riguardato i lavori di restauro della torre affidata alle cure dell’Impresa Ici Coop di Monfalcone, il progetto strutturale è dell’ ingegner Livio Fantoni, mentre gli impianti elettrici dell’ingegner Marco Venica, mentre l’opera è stata coordinata dall’ufficio Edifici storici del Comune, diretto dall’architetto Lorenzo Agostini. Questo progetto si affianca al restauro della loggia di San Giovanni, costruita tra il 1532 e il 1565, e segue una serie di lavori di rigenerazione del terrapieno e di pulizia dei manufatti in pietra eseguiti negli ultimi due anni su tutta la piazza, oltre che di superamento delle barriere architettoniche e di valorizzazione interna della struttura. “Con il restauro del loggiato di S. Giovanni restituiamo alla città uno dei complessi monumentali più significativi e rilevanti della città” conclude l’assessore ai Lavori pubblici, Gianna Malisani, assente all’inaugurazione per impegni a Roma. SAN GIORGIO CANOTTAGGIO: BOTTO DI NOGARO – APERTURA COL Sarà una regata internazionale d’apertura col botto, quella che vedrà domenica sull’Ausa Corno in località San Giorgio di Nogaro, oltre 500 atleti di tutte le categorie, in rappresentanza di 30 società, scendere in acqua per inaugurare la stagione ufficiale del canottaggio sulle distanze canoniche 2000 metri per ragazzi, junior senior, 1500 per cadetti e allievi C, 1000 per allievi B e master, con il record delle presenze nel singolo ragazzi maschile (41) e femminile (18). 182 femmine e 383 maschi saranno presenti sul campo della Bassa Friulana per il primo test stagionale in barca, che precede di alcune settimane i Meeeting nazionali di Piediluco (per ragazzi, junior e senior) e San Giorgio di Nogaro ancora (per allievi e cadetti). Alla manifestazione che vedrà la partecipazione oltre a tutte le realtà remiere del Friuli Venezia Giulia da Lignano a Muggia, società dal Veneto, Emilia Romagna, Carinzia, Slovenia e Croazia, vedrà la presenza sul campo friulano di Giuseppe Abbagnale, indimenticata icona del remo azzurro e mondiale, che nei nuovi panni di Presidente della Federcanottaggio nazionale farà visita al canottaggio regionale, accompagnato dal consigliere nazionale, il triestino Dario Crozzoli. L’internazionale di San Giorgio di Nogaro rappresenta un’occasione imperdibile anche per il neo Presidente del Coni Regionale del FVG Giorgio Brandolin, che proprio domenica sarà sul parterre ad assistere ai primi confronti della stagione in acqua, rinsaldando i contatti con le realtà sportive del remo regionale.Sabato pomeriggio, un’overture remiera giovanile, con il primo raduno regionale under 14, che la Commissione Tecnica Regionale uscente (quella per il prossimo quadriennio sarà eletta domenica mattina proprio a San Giorgio) ha organizzato sulle acque dell’Ausa Corno. I migliori allievi C e cadetti regionali saranno impegnati in singolo 720 su un percorso di gara ( 1500 metri ) che avrà carattere valutativo per la squadra che il mese prossimo gareggerà con i colori della rappresentativa regionale al I Meeting under 14 della stagione. LA REDAZIONE GIORGIO PANARIELLO “In mezz@voi!” Venerdì 15 Marzo 2013, ore 21:00 Palaverde – Treviso Giorgio Panariello fa tappa a Treviso, al Palaverde di Villorba, con “In mezz@ voi”, il 15 marzo! L’eclettico ed istrionico Giorgio Panariello è tornato con un nuovo ed esilarante spettacolo “In mezz@voi!” in cui dipingerà la realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra Italia. L’attualità e la quotidianità saranno protagoniste dei suoi monologhi, ritratti brillanti del nostro tempo in cui ognuno potrà ritrovare un po’ di se stesso e ridere, sorridere e riflettere. Lo spettacolo “Inmezz@voi” farà dunque tappa in provincia di Treviso con tutto il repertorio di personaggi cari ai telespettatori: dal vivace Renato Zero, cavallo di battaglia di Panariello fin dagli esordi, fino all’ultimo nato, l’esodato che ci porta ai tempi bui della crisi, affrontata in modo leggero, nello stile caratteristico del comico. I fondi raccolti saranno devoluti a sostegno delle attività sociali di AREP Onlus dedicate a persone con disabilità. “INMEZZ@VOI!” è scritto da Giorgio Panariello insieme a Riccardo Cassini, Mario Audino, Walter Santillo e Alessio Tagliento, con la regia di Giampiero Solari. Con “inmezz@voi!” l’eclettico showman porta in scena la sua fantasia dopo il grande successo del one man show di Canale 5 “Panariello Non Esiste” (che ha registrato una media di 5.500.000 spettatori). I 40 elementi dell’Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal maestro Giacomo Loprieno, accompagnano “virtualmente” Giorgio Panariello per tutto il tour di “inmezz@voi!”. Giuliano Sangiorgi ha inoltre regalato allo spettacolo una sua versione inedita, piano e voce, del brano “Piazza Grande” di Lucio Dalla. ART CON ALESSANDRO HABER A Cividale del Friuli 12 marzo 2013 – 21:00 All’amicizia maschile, sentimento generalmente considerato così puro, così autentico, così naturale, goliardicamente semplice, anche così sacro, specie in Italia, viene data una bella scartavetrata da questa autrice francese,Yasmina Reza. Una donna quindi. Che sbircia in una serata di tre vecchi amici, uomini fatti, divertenti, simpatici, folgoranti nelle loro battute, ognuno con una storia sentimentale non facile alle spalle, (i rapporti con l’altro sesso non sono mai facili si sa) per vedere se davvero l’amicizia tra uomini sia questa specie di Paradiso terrestre dove ognuno ritrova se stesso e se stesso riesce ad essere. E la risposta è no. Non è così. Basta un minimo pretesto, in questo caso l’acquisto da parte di Serge di un quadro bianco per dare il via ad uno scontro feroce tra i tre. Dove si svelano debolezze e meschinità. Dove emerge come il bisogno di affermare se stessi per dare una ragione al proprio esistere sia alla base di tutti i rapporti. E se il finale sembra ricondurre ad un lieto fine, ad una riconciliazione, ad una amicizia rivitalizzata e rinnovata, la Reza lascia in realtà aperta una questione non semplice. È davvero la sincerità il modo migliore per far durare un rapporto? O non piuttosto una giusta dose di menzogna. di Yasmina Reza con Alessandro Haber, Alessio Boni, Gigio Alberti regia di Giampiero Solari produzione: Nuovo Teatro srl in collaborazione con Gli Ipocriti UN MONDO DI DONNE: SI INAUGURA LA MOSTRA DI GENNARO CORETTI Inaugurazione venerdì 8 marzo alle 18 alla Galleria Modotti Un reportage fotografico per celebrare la donna. L’autore è Gennaro Coretti e la rassegna espositiva si inaugurerà venerdì 8 marzo alle 18 alla galleria Tina Modotti – ex mercato del pesce – di via Paolo Sarpi a Udine. Circa sessanta immagini di donne di Paesi vicini oppure lontanissimi, con volti colorati, dipinti, incisi, deformati, imbellettati o arricchiti che accompagnano il visitatore in un unico viaggio che attraversa tantissimi viaggi all’interno dell’universo femminile. A presentare la mostra ci sarà Guido Cecere, docente di fotografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, che evidenzierà dalla passione per i viaggi dell’autore e la sua curiosità di cogliere e fermare emozioni e sensazioni. La mostra è realizzata dai Civici Musei del Comune con la collaborazione della delegazione del Fai di Udine e con il patrocinio della Commissione per le pari opportunità del Comune di Udine e l’intervento dell’Associazione Nazionale “Le donne del Vino“ del Friuli Venezia Giulia che offriranno un brindisi per sottolineare questa performace tutta rosa della “festa della donna“. La mostra che occuperà la galleria fino a fine marzo sarà aperta al pubblico con ingresso libero ogni fine settimana: il venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Gennaro Coretti, giornalista, ex bancario, da sempre appassionato di barche, ha fondato con i figli l’Adria Ship, trasformando la sua passione in lavoro. È stato addetto stampa dell’Aprilia Marittima, creatore del marchio Nautilia, ma ha anche ha pubblicato una monografia su Palmanova e un volume sulla storia di Santa Maria La Longa, dove risiede da oltre quarant’anni. Poco tempo fa è uscito il suo ultimo lavoro “L’Odissea dello Jancris“: una storia vera con tante avventure marinare che esaltano la caparbietà di un friulano. Curioso osservatore di ogni cosa che lo circonda, ama viaggiare lamentando che il mondo è troppo grande per essere esplorato tutto in una vita sola. Si definisce reporter e cantastorie. Lo spontaneo e fresco invito musicale di Daniil Trifonov Grande successo di pubblico per il giovane pianista russo al Giovanni da Udine. Daniil Trifonov, classe 1991, è celebre a livello internazionale per le vittorie conseguite, nella stagione 2010/2011, di tre prestigiosi concorsi per musicisti classici: l’«Arthur Rubinstein» di Tel Aviv, lo «Chopin» di Varsavia e il «Čajkovskij» di Mosca. Trifonov rivolge il suo principale interesse interpretativo nei confronti dell’opera di Fryderyk Chopin, del quale ha proposto a Udine i Preludi op. 28, dopo una prima parte del programma in cui ha eseguito la Sonata n. 2 (Sonate-Fantaisie) in sol diesis minore op. 19 di Aleksandr Skrjabin e la Sonata in si minore di Franz Liszt. I brani di Skrjabin e Liszt rappresentano due diversi atteggiamenti di risposta, da parte dei musicisti del secondo Ottocento, alla dissoluzione della forma sonata: mentre Skrjabin, con la Sonate-Fantaisie, ne condensa l’articolazione in due movimenti di carattere descrittivo, Liszt, nella Sonata in si minore, ne dilata, rimescola, replica i caratteri tradizionali. Trifonov ha dimostrato nell’esecuzione questi brani una tecnica ineccepibile, unita ad una interpretazione partecipe ed appassionata, di grande personalità sonora: doti indispensabili nel presentare un programma non facile all’ascolto (il carattere intrinsecamente aperto e sfumato delle idee musicali interne alle due composizioni richiede infatti allo spettatore costante attenzione). Personale e intimistica la resa dei Preludi di Chopin. I 24 brani, brevi schizzi, immagini accennate, si sono colorati sotto il tocco di Trifonov di tinte a tratti tenui e sfumate, a tratti più risolute ed incisive, senza mai sconfinare in contrasti abbaglianti e nervosi. Quella del pianista russo è stata un’interpretazione distesa e serena, quasi una ingenua riscoperta sul palco delle pagine chopiniane: un tentativo di trasportare il pubblico in una lettura partecipata e nuova di un’opera fatta di momenti fugaci, di brevi forme libere; una proposta, non un’imposizione, di subitanee ispirazioni musicali. Gli spettatori hanno colto questo invito? A giudicare dagli applausi, ne sono stati catturati. Lucia Ferigutti Il pluripremiato “Romeo e Giulietta” di Binasco per la prima volta al Giovanni da Udine Da giovedì 7 a sabato 9 marzo 2013 alle ore 20.45 e domenica 10 marzo alle ore 16.00, per la prima volta sul palcoscenico del Teatro Nuovo Giovanni da Udine, andrà in scena un’opera celebre, il testo d’amore più noto e commovente della drammaturgia universale: Romeo e Giulietta. La produzione del Teatro Eliseo in collaborazione con Compagnia Gank e Gloriababbi Teatro, guidata dalla sapiente regia di Valerio Binasco, uno dei più apprezzati registi della nuova generazione, rinnova il capolavoro di William Shakespeare, valorizzando l’irruzione dell’inatteso, del ludico e del sorprendente, inserito in maniera perfetta dentro una forma di poesia sublime. Spettacolo osannato dal pubblico e pluripremiato dalla critica che gli ha conferito il premio Ubu 2011 per la miglior regia, si avvale di un cast di attori di primissimo livello, tra i quali ricordiamo Francesco Montanari (Romeo), attore reso celebre dal successo della serie televisiva Romanzo Criminale, Deniz Ozdogan (Giulietta), artista di Istanbul ma “friulana d’adozione”,Milvia Marigliano (Balia di Giulietta)e Filippo Dini (Padre Lorenzo), premio Le Maschere del Teatro 2011 come migliore attore non protagonista. Il regista Binasco commenta così il successo del “suo” Romeo e Giulietta: “avevo voglia che il pubblico ridesse, gioisse, di presentargli temi possenti: l’amore, la morte, la giovinezza, la violenza. Con Fausto Paravidino abbiamo lavorato a una nuova traduzione che rispettasse l’orecchio contemporaneo e le musiche di Arturo Annecchino guardano ad Amarcord e a Fellini, non c’è niente di medievale né di rinascimentale. Tutto in abiti contemporanei (finemente realizzati da Sandra Cardini). E poi Shakespeare ha una forza tale per cui ad un certo punto ho deciso di seguirlo, di lasciarmi guidare, è incredibile come ha smontato le mie atmosfere neorealistiche. Sembrava di toccare qualcosa di vivo, i testi di Shakespeare hanno la forza vitale dei copioni e contengono tutto il sapere del mondo. È lui che ti dà invece che tu dare a lui”. Un appuntamento assolutamente da non perdere. Tornano in piazza i bonsai della lotta all’AIDS L’Associazione Nazionale per la Lotta all’AIDS allestirà circa 3.000 banchetti in piazze, supermercati, ospedali e altri luoghi di ritrovo dislocati su tutto il territorio nazionale. Presso le postazioni, attive dal 29 al 31 marzo, chiunque sosterrà Anlaids riceverà un bonsai, divenuto ormai un simbolo della lotta all’AIDS. Come le persone che vivono con l’HIV, infatti, anche il bonsai può vivere forte e sano se riceve cure adeguate. Per la prima volta quest’anno, i bonsai saranno presenti anche in diversi ristoranti in tutta Italia: aderendo al progetto Bon-sai Dîner, i ristoratori più sensibili potranno ricevere degli alberelli da utilizzare come centrotavola nei loro locali. In questo modo aiuteranno Anlaids a creare sensibilizzazione anche tra i loro clienti. BONSAI AID AIDS ha, infatti, l’obiettivo di riportare il tema dell’AIDS all’attenzione generale: ancora oggi in Italia circa 4.000 persone vengono diagnosticate sieropositive ogni anno e molte ricevono la diagnosi con estremo ritardo. Vengono colpiti anche tanti giovanissimi – circa 650 nuove diagnosi a giovani sotto i 24 anni tra il 2010 e il 2011 nel nostro paese – ai quali evidentemente non viene offerta una adeguata educazione alla prevenzione. I fondi raccolti attraverso BONSAI AID AIDS serviranno anche a permettere ad Anlaids di proseguire con il suo impegno nella prevenzione all’infezione da HIV e alle altre malattie a trasmissione sessuale nei luoghi di aggregazione giovanile, oltre che con i suoi altri impegni statutari tra cui il sostegno agli studi e alla ricerca clinica, la donazione di apparecchiature diagnostiche e la lotta allo stigma verso le persone con HIV. Bonsai Aid Aids è reso possibile dal contributo di migliaia di persone che offrono il loro tempo libero per gestire i banchetti: “Ciascun volontario è una persona importante – afferma la presidente nazionale Anlaids Fiore Crespi– Il volontario è in grado, con una parola appropriata e un sorriso, di fornire la corretta informazione e contribuire così a prenderci una rivincita sul virus”. Per premiare l’impegno dei volontari, l’associazione lancia la seconda edizione degli Anlaids Awards, un riconoscimento da destinare ai gruppi che si sono particolarmente distinti in ciascuna area geografica (Nord, Centro e Sud) perché possa diventare un esempio da seguire anche per i giovani. Dettagli e ulteriori informazioni su BONSAI AID AIDS, Bon-sai Dîner e Anlaids Awards sono disponibili sul sito web www.anlaidsonlus.it e sui social network: − Facebook: www.facebook.com/Anlaids − Twitter: twitter.com/anlaids − You Tube: www.youtube.com/anlaids − Flickr: www.flickr.com/photos/anlaids Carlo Liotti