La melodia del corvo di Pino Roveredo debutto

annuncio pubblicitario
La melodia del corvo di Pino
Roveredo debutto assoluto l’8
marzo
alla
Sala
Bartoli
TRIESTE
Va in scena alla Sala Bartoli La melodia del corvo, tratto
dall’apprezzato romanzo di Pino Roveredo dallo stesso autore
assieme al regista Marko Sosič: lo spettacolo vede uniti in un
comune progetto di produzione lo Stabile regionale e la
Cooperativa Bonawentura. Nel corso di una conferenza stampa
che si è tenuta mercoledì 6 marzo alle ore 11.30 al Teatro
Stabile del Friuli Venezia Giulia, alla presenza del
Presidente Francesco Peroni, del regista Marko Sosič e degli
interpreti dello spettacolo, è stato presentato La melodia del
corvo, al suo debutto assoluto il prossimo 8 marzo. Un titolo
significativo perché rappresenta per lo Stabile la seconda
tappa di un progetto produttivo che si sviluppa attraverso tre
spettacoli e che è volto a valorizzare contemporaneamente la
drammaturgia contemporanea e le potenzialità artistiche e
culturali del Friuli Venezia Giulia. La conferenza è stata
dunque l’occasione per accennare al successo del primo momento
di questo percorso – Il tormento e l’estasi di Steve Jobs di
Mike Daisey, con Fulvio Falzarano diretto da Giampiero Solari
andato in scena a febbraio – e approfondire i temi e il senso
dello spettacolo di Roveredo. Il progetto sarà coronato ad
aprile da Fiona di Mauro Covacich, messo in scena da Andrea
Liberovici, con protagonista Luciano Roman. Per ognuno degli
spettacoli il cast e lo staff creativo sono composti per la
maggior parte da artisti corregionali: il loro lavoro viene
presentato alla Sala Bartoli per un notevole numero di recite
e sarà proposto – nella stagione prossima – sul territorio
regionale. Un’offerta accattivante, non solo per il potenziale
delle compagini artistiche, ma anche per l’accurata ricerca di
argomenti e riflessioni legate strettamente o all’attualità, o
alla realtà del territorio. Cosa che accade ne La melodia del
corvo che Roveredo costruisce ispirato ad atmosfere triestine,
ma che rende universale per i sentimenti e le inquietudini che
vi sono denunciate. «E adesso sto qui, a rimpiangere la noia
del passato, e a torturarmi col rammarico delle piccole cose…
Il piacere di un ristorante, la pulizia di una camicia bianca,
il gusto di un caffè alla panna, poi l’ansia di un ritardo, un
affetto da pensare, un abbraccio da incontrare, una serenità
da vivere…» si sfoga Gino, in una battuta centrale del dramma.
E si duole per quel passo falso, per la scelta avventata,
dettata dall’impeto dell’insoddisfazione che lo hanno condotto
nella spirale senza fondo che trasforma una vita pulita in un
vortice buio, che risucchia beni, affetti, annichilisce la
dignità. Si diventa allora uno di quei profili abbattuti,
magari rumorosi, stonati e scomodi da guardare: parte di
quell’umanità disagiata che turba, proprio perché rappresenta
un orizzonte possibile. Un’umanità che ora è la realtà del
protagonista e che vediamo tratteggiata – nella efficace
concezione scenica di Marko Sosič – sullo sfondo di uno
stanzone dal grigiore ospedaliero, ma in cui efficacemente di
volta in volta si isolano gli spazi della trattoria, della
casa di Giuliana… tutte le tappe della via crucis di Gino.
Nella vita soddisfacente e un po’ incolore dell’uomo appare
come un lampo di luce Giuliana, un amore di gioventù. Egli si
getta nella rincorsa di una relazione impossibile, basata più
sul desiderio di un ricordo che sulla valutazione della
realtà, e in nome di questa ossessione perde tutto, mentre
dalla donna – bella, ma dalla voce e dall’anima sgradevole
come la melodia d’un corvo – non ottiene altro che di essere
usato e avvilito. Sconfitto, incapace di lasciarla, tocca per
lei l’aberrazione dello spaccio, della prigione, tenta
addirittura di uccidersi: ma scopre che anche per morire, ci
vuole coraggio. Pino Roveredo sa guardare con obiettività e
giusta indulgenza il microcosmo di umanità disagiata che pone
al centro delle sue riflessioni, dipingendola attraverso una
scrittura asciutta e a volte cruda, che ritroviamo con
precisione nel lavoro in scena alla Sala Bartoli.
I
personaggi esprimono la loro disperazione, la loro realtà
intrecciando sacro e profano, preghiera e insulto, odio e
tenerezza, con un contrappunto musicale di canzoni che danno
conto della tradizione popolare come pure dell’attivismo
politico, anch’esso non sempre vissuto come utopia.
Strutturalmente affascinante, costituito da un continuo
intersecarsi dei ricordi del protagonista, con la catastrofe
del suo presente, lo spettacolo si fonda sulle belle prove del
protagonista Maurizio Zacchigna e di Adriano Braidotti, Laura
Bussani, Alessandro Mizzi, Maria Grazia Plos, spesso impegnati
in ruoli plurimi fra i quali – grazie alle intuizioni del
regista – scivolano armoniosamente, aiutati da movimenti,
espressività e delicati leitmotiv musicali dal vivo.
In scena fino al 17 marzo alla Sala Bartoli dello Stabile e
successivamente per quattro giornate (dal 19 al 22 marzo) al
Teatro Miela , La melodia del corvo si avvale di due musicisti
dal vivo Stefano Schiraldi (chitarra e autore delle musiche) e
Laura Comuzzi (violino), delle scene di Peter Furlan, dei
costumi di Igor Pahor e delle luci di Paolo Giovanazzi.
Informazioni anche sul sito www.ilrossetti.it e al centralino
del Teatro 040-3593511
“ALADDIN” Domenica 10 marzo
ore 16.00 Piccolo Atelier
Teatrale
ultimo appuntamento rassegna “favole a
merenda” Galleria Antivari – P.zza XX
settembre Udine
Udine – Per l’ultimo appuntamento della rassegna “Favole a
merenda” Anà-Thema Teatro
vola in oriente! Il termine di
questi fortunati incontri con Le Favole a Merenda sarà per
domenica 10 marzo 2013 alle ore 16.00 con “Aladdin”, presso il
Piccolo Atelier Teatrale in Galleria Antivari – P.zza XX
settembre – 33100 -Ud. Il mago delle Favole si troverà a
raccontare la storia del genio più ricercato del mondo delle
fiabe, sapientemente nascosto nella Caverna delle Meraviglie
all’interno della sua misteriosa lampada. Riusciranno gli
aiutanti del Mago delle Favole a far uscire il genio dalla
lampada? E quali desideri esprimeranno? Uno dei più celebri
racconti delle Mille e una notte narrato e animato, dagli
attori di Anà-Thema Teatro, per il pubblico dei più piccoli e
per quello dei più grandi. Il consueto appuntamento della
rassegna “Favole a Merenda” proseguirà con le attività
laboratoriali proposte ai bambini e la condivisione, con i
genitori, della merenda.
Per i bambini dai 3 agli 8 anni.
Ingresso € 5
Nel prezzo è compresa la MERENDA!
INFO E PRENOTAZIONI:
www.anathemateatro.com
INAUGURATA
345.3146797
LA
–
0432.1740499
–
TORRE
DELL’OROLOGIO RIMESSA A NUOVO
La Torre dell’orologio di piazza Libertà, monumento simbolo
della città di Udine, è stato rimesso a nuovo e oggi mercoledì
6 marzo è stato anche inaugurato ufficialmente al termine del
lavoro di restauro dal sindaco Furio Honsell e dagli
architetti, ingegneri e tecnici che hanno progettato e seguito
i lavori. “Ogni anno la nostra amministrazione si è impegnata
nel recupero e nel restauro di edifici simbolo della storia
della città – ha detto il sindaco -. Dall’ellisse di piazza
Primo Maggio al recupero del plateatico di piazza XX Settembre
e al restauro di quello di piazza Matteotti, dalla facciata
monumentale del cimitero di San Vito all’area verde di largo
Pecile, ora terminiamo con il complesso monumentale di piazza
Libertà”. Come spiega l’architetto Adalberto Burelli, a cui è
stato affidato il progetto di restauro e la direzione dei
lavori, “l’intervento di consolidamento ha comportato il
risanamento delle murature e degli intonaci delle facciate
nord, est e sud della torre e il risanamento della copertura
con la sostituzione delle lastre di piombo deteriorate.
Il sindaco Honsell ha
tagliato il nastro in
piazza Libertà
Per quanto riguarda la struttura interna della torre –
prosegue Burelli – sono state eseguite opere di consolidamento
delle volte in cotto del primo e secondo livello, che
appartengono a un’antica torre medioevale precedente al
terremoto del 1511, e dei quattro solai in legno che collegano
l’entrata alla quota del porticato Lippomano con la sommità
della torre”. È stata eseguita anche un’attenta revisione e
consolidamento dell’orditura delle travi e dei tavolati di
calpestio con il collegamento strutturale dai solai alle
murature perimetrali. Particolare attenzione è stata posta al
restauro della scala in legno che collega i vari piani con la
messa in consolidamento dei pianerottoli e del parapetto
ottenuto mediante l’inserto di montanti e modanature
metalliche. Un parte consistente del lavoro ha riguardato la
pulitura e il restauro degli apparati lapidei della facciata
ovest, con la pulitura del cinquecentesco leone marciano
(l’unico preservato dalla distruzione ordinata dai francesi
nel 1797) e il restauro dei due quadranti dell’orologio.
Particolare attenzione è stata posta infine alla revisione del
meccanismo dell’orologio eseguita dalla ditta dei fratelli
Pino e Vero Solari di Pesariis. Oltre a interventi riguardanti
il delicato meccanismo risalente al 1852, è stato realizzato
un secondo quadrante interno (per il quale è stata utilizzata
la struttura metallica risalente al quadrante vetrato e
illuminato inaugurato il 31 dicembre 1899) le cui sfere,
essendo collegate a quelle esterne, si muovono in senso
antiorario.Il primo lotto dell’intervento sul complesso
monumentale di piazza Libertà, costato 400 mila euro, ha
riguardato i lavori di restauro della torre affidata alle cure
dell’Impresa Ici Coop di Monfalcone, il progetto strutturale è
dell’ ingegner Livio Fantoni, mentre gli impianti elettrici
dell’ingegner Marco Venica, mentre l’opera è stata coordinata
dall’ufficio Edifici storici del Comune, diretto
dall’architetto Lorenzo Agostini. Questo progetto si affianca
al restauro della loggia di San Giovanni, costruita tra il
1532 e il 1565, e segue una serie di lavori di rigenerazione
del terrapieno e di pulizia dei manufatti in pietra eseguiti
negli ultimi due anni su tutta la piazza, oltre che di
superamento delle barriere architettoniche e di valorizzazione
interna della struttura. “Con il restauro del loggiato di S.
Giovanni restituiamo alla città uno dei complessi monumentali
più significativi e rilevanti della città” conclude
l’assessore ai Lavori pubblici, Gianna Malisani, assente
all’inaugurazione per impegni a Roma.
SAN GIORGIO
CANOTTAGGIO:
BOTTO
DI NOGARO –
APERTURA COL
Sarà una regata internazionale d’apertura col botto, quella
che vedrà domenica sull’Ausa Corno in località San Giorgio di
Nogaro, oltre 500 atleti di tutte le categorie, in
rappresentanza di 30 società, scendere in acqua per inaugurare
la stagione ufficiale del canottaggio sulle distanze canoniche
2000 metri per ragazzi, junior senior, 1500 per cadetti e
allievi C, 1000 per allievi B e master, con il record delle
presenze nel singolo ragazzi maschile (41) e femminile (18).
182 femmine e 383 maschi saranno presenti sul campo della
Bassa Friulana per il primo test stagionale in barca, che
precede di alcune settimane i Meeeting nazionali di Piediluco
(per ragazzi, junior e senior) e San Giorgio di Nogaro ancora
(per allievi e cadetti). Alla manifestazione che vedrà la
partecipazione oltre a tutte le realtà remiere del Friuli
Venezia Giulia da Lignano a Muggia, società dal Veneto,
Emilia Romagna, Carinzia, Slovenia e Croazia, vedrà la
presenza sul campo friulano di Giuseppe Abbagnale,
indimenticata icona del remo azzurro e mondiale, che nei nuovi
panni di Presidente della Federcanottaggio nazionale farà
visita al canottaggio regionale, accompagnato dal consigliere
nazionale, il triestino Dario Crozzoli. L’internazionale di
San Giorgio di Nogaro rappresenta un’occasione imperdibile
anche per il neo Presidente del Coni Regionale del FVG Giorgio
Brandolin, che proprio domenica sarà sul parterre ad assistere
ai primi confronti della stagione in acqua, rinsaldando i
contatti con le realtà sportive del remo regionale.Sabato
pomeriggio, un’overture remiera giovanile, con il primo raduno
regionale under 14, che la Commissione Tecnica Regionale
uscente (quella per il prossimo quadriennio sarà eletta
domenica mattina proprio a San Giorgio) ha organizzato sulle
acque dell’Ausa Corno. I migliori allievi C e cadetti
regionali saranno impegnati in singolo 720 su un percorso di
gara ( 1500 metri ) che avrà carattere valutativo per la
squadra che il mese prossimo gareggerà con i colori della
rappresentativa regionale al I Meeting under 14 della
stagione.
LA REDAZIONE
GIORGIO
PANARIELLO
“In
mezz@voi!” Venerdì 15 Marzo
2013, ore 21:00 Palaverde –
Treviso
Giorgio Panariello fa tappa a Treviso, al Palaverde di
Villorba, con “In mezz@ voi”, il 15 marzo! L’eclettico ed
istrionico Giorgio Panariello è tornato con un nuovo ed
esilarante spettacolo “In mezz@voi!” in cui dipingerà la
realtà con personaggi vecchi e nuovi, per raccontare con la
sua amabile ironia vizi, capricci e peccati della nostra
Italia. L’attualità e la quotidianità saranno protagoniste dei
suoi monologhi, ritratti brillanti del nostro tempo in cui
ognuno potrà ritrovare un po’ di se stesso e ridere, sorridere
e riflettere.
Lo spettacolo “Inmezz@voi” farà dunque tappa in provincia di
Treviso con tutto il repertorio di personaggi cari ai
telespettatori: dal vivace Renato Zero, cavallo di battaglia
di Panariello fin dagli esordi, fino all’ultimo nato,
l’esodato che ci porta ai tempi bui della crisi, affrontata in
modo leggero, nello stile caratteristico del comico.
I fondi raccolti saranno devoluti a sostegno delle attività
sociali di AREP Onlus dedicate a persone con disabilità.
“INMEZZ@VOI!” è scritto da Giorgio Panariello insieme a
Riccardo Cassini, Mario Audino, Walter Santillo e Alessio
Tagliento, con la regia di Giampiero Solari. Con “inmezz@voi!”
l’eclettico showman porta in scena la sua fantasia dopo il
grande successo del one man show di Canale 5 “Panariello Non
Esiste” (che ha registrato una media di 5.500.000 spettatori).
I 40 elementi dell’Ensemble Symphony Orchestra, diretta dal
maestro Giacomo Loprieno, accompagnano “virtualmente” Giorgio
Panariello per tutto il tour di “inmezz@voi!”.
Giuliano Sangiorgi ha inoltre regalato allo spettacolo una sua
versione inedita, piano e voce, del brano “Piazza Grande” di
Lucio Dalla.
ART CON ALESSANDRO HABER A
Cividale del Friuli 12 marzo
2013 – 21:00
All’amicizia maschile, sentimento generalmente considerato
così puro, così autentico, così naturale, goliardicamente
semplice, anche così sacro, specie in Italia, viene data una
bella scartavetrata da questa autrice francese,Yasmina Reza.
Una donna quindi. Che sbircia in una serata di tre vecchi
amici, uomini fatti, divertenti, simpatici, folgoranti nelle
loro battute, ognuno con una storia sentimentale non facile
alle spalle, (i rapporti con l’altro sesso non sono mai facili
si sa) per vedere se davvero l’amicizia tra uomini sia questa
specie di Paradiso terrestre dove ognuno ritrova se stesso e
se stesso riesce ad essere. E la risposta è no. Non è così.
Basta un minimo pretesto, in questo caso l’acquisto da parte
di Serge di un quadro bianco per dare il via ad uno scontro
feroce tra i tre. Dove si svelano debolezze e meschinità. Dove
emerge come il bisogno di affermare se stessi per dare una
ragione al proprio esistere sia alla base di tutti i rapporti.
E se il finale sembra ricondurre ad un lieto fine, ad una
riconciliazione, ad una amicizia rivitalizzata e rinnovata, la
Reza lascia in realtà aperta una questione non semplice. È
davvero la sincerità il modo migliore per far durare un
rapporto? O non piuttosto una giusta dose di menzogna.
di Yasmina Reza con Alessandro Haber, Alessio Boni, Gigio
Alberti regia di Giampiero Solari
produzione: Nuovo Teatro srl in collaborazione con Gli
Ipocriti
UN
MONDO
DI
DONNE:
SI
INAUGURA LA MOSTRA DI GENNARO
CORETTI
Inaugurazione venerdì 8 marzo alle
18 alla Galleria Modotti
Un reportage fotografico per celebrare la donna. L’autore è
Gennaro Coretti e la rassegna espositiva si inaugurerà venerdì
8 marzo alle 18 alla galleria Tina Modotti – ex mercato del
pesce – di via Paolo Sarpi a Udine. Circa sessanta immagini di
donne di Paesi vicini oppure lontanissimi, con volti colorati,
dipinti, incisi, deformati, imbellettati o arricchiti che
accompagnano il visitatore in un unico viaggio che attraversa
tantissimi viaggi all’interno dell’universo femminile. A
presentare la mostra ci sarà Guido Cecere, docente di
fotografia all’Accademia di Belle Arti di Venezia, che
evidenzierà dalla passione per i viaggi dell’autore e la sua
curiosità di cogliere e fermare emozioni e sensazioni.
La mostra è realizzata dai Civici Musei del Comune
con la collaborazione della delegazione del Fai di Udine e con
il patrocinio della Commissione per le pari opportunità del
Comune di Udine e l’intervento dell’Associazione Nazionale “Le
donne del Vino“ del Friuli Venezia Giulia che offriranno un
brindisi per sottolineare questa performace tutta rosa della
“festa della donna“. La mostra che occuperà la galleria fino a
fine marzo sarà aperta al pubblico con ingresso libero ogni
fine settimana: il venerdì dalle 15 alle 18, il sabato e la
domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Gennaro
Coretti, giornalista, ex bancario, da sempre appassionato di
barche, ha fondato con i figli l’Adria Ship, trasformando la
sua passione in lavoro. È stato addetto stampa dell’Aprilia
Marittima, creatore del marchio Nautilia, ma ha anche ha
pubblicato una monografia su Palmanova e un volume sulla
storia di Santa Maria La Longa, dove risiede da oltre
quarant’anni. Poco tempo fa è uscito il suo ultimo lavoro
“L’Odissea dello Jancris“: una storia vera con tante avventure
marinare che esaltano la caparbietà di un friulano. Curioso
osservatore di ogni cosa che lo circonda, ama viaggiare
lamentando che il mondo è troppo grande per essere esplorato
tutto in una vita sola. Si definisce reporter e cantastorie.
Lo spontaneo e fresco invito
musicale di Daniil Trifonov
Grande successo di pubblico per il giovane pianista russo al
Giovanni da Udine. Daniil Trifonov, classe 1991, è celebre a
livello internazionale per le vittorie conseguite, nella
stagione 2010/2011, di tre prestigiosi concorsi per musicisti
classici: l’«Arthur Rubinstein» di Tel Aviv, lo «Chopin» di
Varsavia e il «Čajkovskij» di Mosca.
Trifonov rivolge il suo principale interesse interpretativo
nei confronti dell’opera di Fryderyk Chopin, del quale ha
proposto a Udine i Preludi op. 28, dopo una prima parte del
programma in cui ha eseguito la Sonata n. 2 (Sonate-Fantaisie)
in sol diesis minore op. 19 di Aleksandr Skrjabin e la Sonata
in si minore di Franz Liszt.
I brani di Skrjabin e Liszt rappresentano due diversi
atteggiamenti di risposta, da parte dei musicisti del secondo
Ottocento, alla dissoluzione della forma sonata: mentre
Skrjabin, con la Sonate-Fantaisie, ne condensa l’articolazione
in due movimenti di carattere descrittivo, Liszt, nella Sonata
in si minore, ne dilata, rimescola, replica i caratteri
tradizionali. Trifonov ha dimostrato nell’esecuzione questi
brani una tecnica ineccepibile, unita ad una interpretazione
partecipe ed appassionata, di grande personalità sonora: doti
indispensabili nel presentare un programma non facile
all’ascolto (il carattere intrinsecamente aperto e sfumato
delle idee musicali interne alle due composizioni richiede
infatti allo spettatore costante attenzione).
Personale e intimistica la resa dei Preludi di Chopin. I 24
brani, brevi schizzi, immagini accennate, si sono colorati
sotto il tocco di Trifonov di tinte a tratti tenui e sfumate,
a tratti più risolute ed incisive, senza mai sconfinare in
contrasti abbaglianti e nervosi. Quella del pianista russo è
stata un’interpretazione distesa e serena, quasi una ingenua
riscoperta sul palco delle pagine chopiniane: un tentativo di
trasportare il pubblico in una lettura partecipata e nuova di
un’opera fatta di momenti fugaci, di brevi forme libere; una
proposta, non un’imposizione, di subitanee ispirazioni
musicali. Gli spettatori hanno colto questo invito? A
giudicare dagli applausi, ne sono stati catturati.
Lucia Ferigutti
Il pluripremiato “Romeo e
Giulietta” di Binasco per la
prima volta al Giovanni da
Udine
Da giovedì 7 a sabato 9 marzo 2013 alle ore 20.45 e domenica
10 marzo alle ore 16.00, per la prima volta sul palcoscenico
del Teatro Nuovo Giovanni da Udine,
andrà in scena un’opera celebre, il testo d’amore più noto e
commovente della drammaturgia universale: Romeo e Giulietta.
La produzione del Teatro Eliseo in collaborazione con
Compagnia Gank e Gloriababbi Teatro, guidata dalla sapiente
regia di Valerio Binasco, uno dei più apprezzati registi della
nuova generazione, rinnova il capolavoro di William
Shakespeare, valorizzando l’irruzione dell’inatteso, del
ludico e del sorprendente, inserito in maniera perfetta dentro
una forma di poesia sublime. Spettacolo osannato dal pubblico
e pluripremiato dalla critica che gli ha conferito il premio
Ubu 2011 per la miglior regia, si avvale di un cast di attori
di primissimo livello, tra i quali ricordiamo Francesco
Montanari (Romeo), attore reso celebre dal successo della
serie televisiva Romanzo Criminale, Deniz Ozdogan (Giulietta),
artista di Istanbul ma “friulana d’adozione”,Milvia Marigliano
(Balia di Giulietta)e Filippo Dini (Padre Lorenzo), premio Le
Maschere del Teatro 2011 come migliore attore non
protagonista. Il regista Binasco commenta così il successo
del “suo” Romeo e Giulietta: “avevo voglia che il pubblico
ridesse, gioisse, di presentargli temi possenti: l’amore, la
morte, la giovinezza, la violenza. Con Fausto Paravidino
abbiamo lavorato a una nuova traduzione che rispettasse
l’orecchio contemporaneo e le musiche di Arturo Annecchino
guardano ad Amarcord e a Fellini, non c’è niente di medievale
né di rinascimentale. Tutto in abiti contemporanei (finemente
realizzati da Sandra Cardini). E poi Shakespeare ha una forza
tale per cui ad un certo punto ho deciso di seguirlo, di
lasciarmi guidare, è incredibile come ha smontato le mie
atmosfere neorealistiche. Sembrava di toccare qualcosa di
vivo, i testi di Shakespeare hanno la forza vitale dei copioni
e contengono tutto il sapere del mondo. È lui che ti dà invece
che tu dare a lui”.
Un appuntamento assolutamente da non perdere.
Tornano in piazza i bonsai
della lotta all’AIDS
L’Associazione Nazionale per la Lotta all’AIDS allestirà circa
3.000 banchetti in piazze, supermercati, ospedali e altri
luoghi di ritrovo dislocati su tutto il territorio nazionale.
Presso le postazioni, attive dal 29 al 31 marzo, chiunque
sosterrà Anlaids riceverà un bonsai, divenuto ormai un simbolo
della lotta all’AIDS. Come le persone che vivono con l’HIV,
infatti, anche il bonsai può vivere forte e sano se riceve
cure adeguate. Per la prima volta quest’anno, i bonsai saranno
presenti anche in diversi ristoranti in tutta Italia: aderendo
al
progetto Bon-sai Dîner, i ristoratori più sensibili potranno
ricevere degli alberelli da utilizzare come centrotavola nei
loro locali. In questo modo aiuteranno Anlaids a creare
sensibilizzazione anche tra i loro clienti. BONSAI AID AIDS
ha, infatti, l’obiettivo di riportare il tema dell’AIDS
all’attenzione generale: ancora oggi in Italia circa 4.000
persone vengono diagnosticate sieropositive ogni anno e molte
ricevono la diagnosi con estremo ritardo. Vengono colpiti
anche tanti giovanissimi – circa 650 nuove diagnosi a giovani
sotto i 24 anni tra il 2010 e il 2011 nel nostro paese – ai
quali evidentemente non viene offerta una adeguata educazione
alla prevenzione. I fondi raccolti attraverso BONSAI AID AIDS
serviranno anche a permettere ad Anlaids di proseguire con il
suo impegno nella prevenzione all’infezione da HIV e alle
altre malattie a trasmissione sessuale nei luoghi di
aggregazione giovanile, oltre che con i suoi altri impegni
statutari tra cui il sostegno agli studi e alla ricerca
clinica, la donazione di apparecchiature diagnostiche e la
lotta allo stigma verso le persone con HIV.
Bonsai Aid Aids è reso possibile dal contributo di migliaia di
persone che offrono il loro tempo libero per gestire i
banchetti: “Ciascun volontario è una persona importante –
afferma la presidente nazionale Anlaids Fiore Crespi– Il
volontario è in grado, con una parola appropriata e un
sorriso, di fornire la corretta informazione e contribuire
così a prenderci una rivincita sul virus”.
Per premiare l’impegno dei volontari, l’associazione lancia la
seconda edizione degli Anlaids Awards, un riconoscimento da
destinare ai gruppi che si sono particolarmente distinti in
ciascuna area geografica (Nord, Centro e Sud) perché possa
diventare un esempio da seguire anche per i giovani.
Dettagli e ulteriori informazioni su BONSAI AID AIDS, Bon-sai
Dîner e Anlaids Awards sono disponibili sul sito web
www.anlaidsonlus.it e sui social network:
− Facebook: www.facebook.com/Anlaids
− Twitter: twitter.com/anlaids
− You Tube: www.youtube.com/anlaids
− Flickr: www.flickr.com/photos/anlaids
Carlo Liotti
Scarica