Diapositiva 1 - Associazioni e organizzazioni presso l`Università

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POLISTUDIO
Ing. Federica Riva
POLISTUDIO
• Cosa sono le radiazioni
• Differenze da sorgenti coerenti ed
incoerenti
• Effetti per la sicurezza e salute
• Normativa nazionale e norme tecniche
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Il termine luce (dal latino, lux, lucis) si riferisce alla porzione dello
spettro
elettromagnetico
visibile
dall'occhio
umano,
ed
è
approssimativamente compresa tra 400 e 700 nanometri (nm) di
lunghezza d'onda, ovvero tra 750 e 428 THz di frequenza.
Questo intervallo coincide con la regione di massima emissione da
parte del sole. I limiti dello spettro visibile all'occhio umano non sono
uguali per tutte le persone, ma variano soggettivamente e possono
raggiungere i 380 nanometri, avvicinandosi agli ultravioletti, e i 730
nanometri avvicinandosi agli infrarossi.
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• Le frequenze immediatamente al di fuori dello spettro percettibile
dall'occhio umano vengono chiamate ultravioletto (UV), per le alte
frequenze, e infrarosso (IR) per le basse.
• Anche se gli esseri umani non possono vedere l'infrarosso (IR),
esso viene percepito dai recettori della pelle sotto forma di calore.
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La radiazione ottica comprende tutte le componenti a minore
lunghezza d’onda dello spettro della radiazione elettromagnetica
non ionizzante, cioé:
IR (1 mm-780 nm)
VIS (780-400 nm)
UV (400-100 nm)
Le regioni spettrali della radiazione infrarossa e della radiazione
UV sono state ulteriormente suddivise in:
IR-A (780-1.4 µm) IR-B (1.4-3 µm) IR-C (3 µm-1 mm)
e
UV-A (400-315 nm) UV-B (315-280 nm) UV-C (280-100 nm)
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Tipi di fonti possono essere di tipo:
• Naturale (UNI EN 14255-3:2008)
• Artificiale
La sorgente naturale per eccellenza è il sole che emette in tutto lo
spettro elettromagnetico.
Le sorgenti possono essere di diversi tipi a seconda:
• del principale spettro di emissione
• del tipo di fascio emesso (coerente o incoerente)
Luce incoerente :
•Policromatica e non ha coerenza di fase
Luce coerente (Laser):
•Monocromaticità e ha coerenza di fase
•Elevata densità di energia
•Altamente direzionali (la fase di ciascun fotone viene mantenuta
nel tempo e nello spazio).
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• Incoerente
• Coerente
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SORGENTI INCOERENTI
UV
VISIBILE
IR
Forni industriali
Archi di saldatura
Solarium
Lampade per il controllo
materiali
Lampade germicide
SORGENTI COERENTI
Laser
Applicazioni mediche
Telecomunicazioni, informatica
Lampade per l’illuminazione
Ambito militare
Forni industriali
Lavorazioni di materiali
Archi di saldatura
Metrologia e misure
Dispositivi di segnalazione
Applicazioni nei laboratori di ricerca
Riscaldatori radianti
Dispositivi militari per la visione notturna
Forni industriali
Archi di saldatura
Alcuni tipi di lampade
Processi industriali e medici
Beni di consumo(puntatori)
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La focalizzazione retinica dal fascio di radiazione coerente
da parte dell’apparato diottrico (in particolare del cristallino),
con il raggiungimento di densità di energia elevate in piccole
aree della retina,
causa rapide e irreversibili
lesioni di natura fotochimica
(laser emissione nel visibile)
o termica (laser con emissione
nel vicino infrarosso).
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Cute
Effetti immediati
•Pigmentazione immediata
•Eritema attinico
•Fotodermatosi
•Pigmentazione ritardata
•Iperplasia epidermica
Occhio
Cornea
• Fotocheratite
• Congiuntivite
Effetti tardivi
Cristallino
•Fotoinvecchiamento
• Cataratta
•Alterazioni funzionali:
• Fotoinvecchiamento
•cisti, comedoni, elastosi solare,
•alterazioni vascolari
•depigmentazione
•Carcinogenesi, mutazioni somatiche:
•cheratosi attiniche, melanomi maligni
Retina
• Fotoretiniti
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• La congiuntivite cronica rappresenta l’affezione di più
comune riscontro; gli agenti in causa sono in primo luogo
le radiazioni UV nella saldatura ad arco e gli IR nelle
saldature a gas
• Alcuni studi riportano la comparsa di degenerazioni
retiniche e maculopatie nei soggetti che effettuano la
saldatura ad arco
• Una recente revisione della letteratura riporta un
aumentato rischio di sviluppare melanoma oculare negli
addetti alla saldatura ad arco elettrico (Dixon and Dixon,
2004).
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• Un’alta incidenza di ustioni, in particolare ustioni
di terzo grado, soprattutto a livello di polsi, mani,
capo e collo e numerosi casi di eritema cutaneo
per esposizione a radiazioni UV (Islam et al,
2000).
• Aumentato rischio rispetto alla popolazione
generale di sviluppare tumori cutanei, ma
attualmente mancano studi adeguatamente
concepiti sull’argomento.
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1. I lavoratori addetti alle operazioni di saldatura elettrica
e simili devono essere forniti di guanti isolanti, di
schermi di protezione per il viso e, quando sia
necessario ai fini della sicurezza, di pedane o
calzature isolanti.
2. La zona di operazione ogni qualvolta sia possibile
deve essere protetta con schermi di intercettazione di
radiazioni dirette o riflesse, quando queste
costituiscono pericolo per gli altri lavoratori.
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Oggetto della valutazione dei rischi
1. La valutazione di cui all’articolo 17, comma 1,
lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di
lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici
impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi
di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la
sicurezza
e
la
lavoratori………………….
salute
dei
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VALUTAZIONE DEI RISCHI
1. Nell’ambito della valutazione di cui all’articolo 28, il
datore di lavoro valuta tutti i rischi derivanti da
esposizione ad agenti fisici in modo da identificare e
adottare le opportune misure di prevenzione e
protezione con particolare riferimento alle norme di
buona tecnica ed alle buone prassi.
2. La valutazione dei rischi derivanti da esposizioni ad
agenti fisici è programmata ed effettuata, con cadenza
almeno quadriennale, da personale qualificato
nell’ambito del servizio di prevenzione e protezione in
possesso
di
specifiche
conoscenze
in
materia………………….
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Definizioni e campo di applicazione
1. Ai fini del presente Decreto Legislativo per agenti fisici si
intendono il rumore, gli ultrasuoni, gli infrasuoni, le
vibrazioni meccaniche, i campi elettromagnetici, le
radiazioni ottiche, di origine artificiale, il microclima e le
atmosfere iperbariche che possono comportare rischi per
la salute e la sicurezza dei lavoratori.
2. Fermo restando quanto previsto dal presente capo, per le
attività comportanti esposizione a rumore si applica il
capo II, per quelle comportanti esposizione a vibrazioni si
applica il capo III, per quelle comportanti esposizione a
campi elettromagnetici si applica il capo IV, per quelle
comportanti esposizione a radiazioni ottiche artificiali si
applica il capo V.
3. La protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti è
disciplinata unicamente dal Decreto Legislativo 17 marzo
1995, n. 230(N), e sue successive modificazioni.
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e) valori limite di esposizione: limiti di esposizione alle
radiazioni ottiche che sono basati direttamente sugli effetti
sulla salute accertati e su considerazioni biologiche. Il rispetto
di questi limiti garantisce che i lavoratori esposti a sorgenti
artificiali di radiazioni ottiche siano protetti contro tutti gli effetti
nocivi sugli occhi e sulla cute conosciuti;
f) irradianza (E) o densità di potenza: la potenza radiante
incidente per unità di area su una superficie espressa in watt
su metro quadrato (W m-2);
g) esposizione radiante (H): integrale nel tempo dell’irradianza
espresso in joule su metro quadrato (J m-2);
h) radianza (L): il flusso radiante o la potenza per unità d’angolo
solido per unità di superficie, espressa in watt su metro
quadrato su steradiante (W m-2 sr-1);
i) livello: la combinazione di irradianza, esposizione radiante e
radianza alle quali è esposto un lavoratore.
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VALORI LIMITE DI ESPOSIZIONE
1. I valori limite di esposizione per le radiazioni incoerenti
diverse dalle radiazioni emesse da sorgenti naturali di
radiazioni ottiche sono riportati nell'allegato XXXVII ,
parte I.
2. I valori limite di esposizione per le radiazioni laser sono
riportati nell'allegato XXXVII , parte II.
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Il datore di lavoro, in occasione della valutazione
dei rischi, presta particolare attenzione ai seguenti
elementi:
a) il livello, la gamma di lunghezze d'onda e la
durata dell'esposizione a sorgenti artificiali di
radiazioni ottiche;
b) i valori limite di esposizione di cui all'articolo 215;
c) qualsiasi effetto sulla salute e sulla sicurezza dei
lavoratori appartenenti a gruppi particolarmente
sensibili al rischio;
d) qualsiasi eventuale effetto sulla salute e sulla
sicurezza dei lavoratori risultante dalle
interazioni sul posto di lavoro tra le radiazioni
ottiche
e
le
sostanze
chimiche
fotosensibilizzanti;
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Per somministrazione
locale:
• Solfoammidi e prodotti
chimici associati
• Disinfettanti (composti di
salicilanilide)
• Fenotiazine
• Coloranti
• Oli essenziali
• Composti furocumarinici
(psoraleni)
• Solfuro di cadmio
(tatuaggi)
Per somministrazione
orale o parenterale:
• Amiodarone
• Diuretici a base di
tiazine
• Cloropromazina e
fenotiazine associate
• Acido nalidixico
• Farmaci antinfiammatori
non steroidei
• Protriptilina
• Psoraleni
• Sulfammidici
(batteriostatici e
antibatterici)
• Tetracicline(antibiotici)
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• CEI EN 62471:2009 sulla sicurezza fotobiologica
lampade e sistemi di lampade
• UNI EN 12198-1: 2009 radiazioni emesse dal
macchinario
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CEI EN 60825-1 Sicurezza per gli apparecchi laser
• Classe 1 (ex Cl.1) per conferenza (meno pericolosi)
• Classe 1M
• Classe 2 (ex Cl.2) per apparecchi RX
puntatori/centratori)
• Classe 2M
• Classe 3R (ex Cl.3A eliminata)
• Classe 3B (ex Cl.3B) pochi per medicina
• Classe 4
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Misure di carattere organizzativo
Misure tecniche
Formazione
Dispositivi di protezione collettiva
Dispositivi di protezione individuale
Sorveglianza sanitaria
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Radiazione ottica,
secondo la UNI EN 12198
Radiazioni ultra violette da saldatura
Radiazioni laser
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