LIBANO CONGIUNTURA ECONOMICA Andamento congiunturale L’anno 2009 ha potuto “godere” degli effetti della “fase” di pacificazione post accordo di Doha del maggio 2008 e quindi del susseguente nuovo impulso alle attività economiche (aumento dei consumi ed ottimo afflusso di capitali dall’estero). Le elezioni del giugno 2009 si sono svolte pacificamente ed a novembre si e’ insediato il nuovo Governo Hariri. Anche le relazioni con la Siria si sono normalizzate con l’apertura delle rispettive Ambasciate. La variazione del PIL e’ quindi stimata per l’intero 2009 in + 7,0% (dati FMI), rispetto al + 8,0% del 2008, a conferma dell’anticiclicità dell’economia del Paese che non ha subito influssi negativi dalla crisi finanziaria internazionale. Il valore del PIL, in termini nominali, è quindi ammontato nel 2008 a $28,8 miliardi, ed è stimato raggiungere i $30,2 miliardi nel 2009. Principali dati La bilancia dei pagamenti ha avuto un surplus di $3,46 miliardi nel 2008, quale risultato di un afflusso significativo di capitali soprattutto attraverso la Banca Centrale. Nei primi nove mesi del 2009 la bilancia dei pagamenti ha invece avuto un attivo record di $4,8 miliardi, un significativo aumento (+118%) rispetto al surplus di $2,2 miliardi del medesimo periodo del 2008. La Banca Centrale ha riserve in valuta estera equivalenti a $28,3 miliardi (dati a fine 2009), con un +43,4% rispetto a dicembre 2008, a cui sommare le riserve in oro ammontanti, a circa $10,1 miliardi (+25,3%); Il debito pubblico lordo del Paese ha raggiunto i $47 miliardi nel 2008 (+ 11,9% rispetto al 2007). Nei primi nove mesi del 2009, invece, il debito pubblico del Paese e’ ammontato a $49,2 miliardi, indicando un incremento del 7,7% rispetto al medesimo periodo del 2008. L’inflazione ha raggiunto nel 2008 un valore del 10,0% (dati EIU), per contrarsi nel 2009 all’1,3%; Il settore bancario ha dimostrato le solite capacità di adattamento all’incertezza politica libanese: l’attività consolidata ha raggiunto i $94,25 miliardi nel 2008, (+14,7% rispetto al 2007). Nei primi nove mesi del 2009 invece, le attività consolidate delle banche commerciali sono ammontate a $109,9 miliardi, indicando un incremento del 19,8% rispetto a settembre 2008, a conferma che il settore bancario libanese e’ rimasto solido rispetto alla crisi finanziaria internazionale. I depositi privati sono ammontati a $91,2 miliardi (+21,6% sempre rispetto al 2008). Si stimano in circa $7,2 miliardi, rispetto ai $5,77 miliardi del 2007, le rimesse dalla diaspora libanese nel 2008, con un peso di circa il 25,0% sul PIL del Paese (Fonte B.M.), mentre per il 2009 si prevedono circa $7,0 miliardi, nonostante la negativa congiuntura internazionale; Il settore del turismo, che ha un peso di circa l’11% sull’economia libanese, occupa circa 140.000 lavoratori. Il numero dei turisti in arrivo nel 2008 ha raggiunto le 1,33 milioni di unità, con un aumento del 31,0% rispetto al 2007. Il 2008 e’ stato un anno record per l’afflusso di turisti; bisogna infatti risalire al 1974 per avere un numero similare di turisti. Gli undici mesi del 2009 hanno visto un incremento del 43,5% di turisti (1.713.430 unità) che hanno visitato il Libano, rispetto al medesimo periodo del 2008. Il numero dei permessi di costruzione nei primi dieci mesi del 2009 ha registrato un aumento su base annua del 7,4% (+41,2% rispetto al 2007), con un totale di 10.171.643 mq, rispetto al medesimo periodo del 2008. Il settore immobiliare libanese si conferma ancora una volta in controtendenza rispetto ai numeri della crisi economica globale; Il totale delle importazioni di macchinario industriale in Libano, che è lo specchio degli investimenti effettuati in questo settore, ha raggiunto il valore record di $ 187,9 milioni nel 2008, con un + 15,6% rispetto al 2007. L’Italia consolida la leadership quale principale fornitore del Paese, con il 24,2% di quota sul totale, ed un valore di $45,5 milioni. Le importazioni nei primi nove mesi del 2009 hanno invece raggiunto il valore di $155,5 milioni (+15,6% rispetto al medesimo periodo del 2008), valore record, con l’Italia che si conferma il primo esportatore con una quota sul totale importato nel Paese del 30,8% ($47,9 milioni). Interscambio libano - mondo e Libano - Italia I dati delle dogane libanesi fissano il valore totale dell’interscambio del Libano per l’intero 2008 in $19,6 miliardi, denotando un incremento del 34,1% rispetto al 2007, di cui $16,1 miliardi di import (+36,6% rispetto al 2007) e $3,5 miliardi di export (+23,5%). Il deficit, quindi, ammonta a $12,6 miliardi di dollari, in aumento del 40,7% rispetto al 2007. Gli undici mesi del 2009 indicano invece che l’interscambio libanese ha avuto un decremento dell’1,75%, rispetto al medesimo periodo del 2008, ammontando a $17,98 miliardi. Il valore delle importazioni ha raggiunto $14,86 miliardi, con una leggera contrazione dello 0,9% su base annua. Le esportazioni, invece, per un valore di un $3,12 miliardi, hanno registrato una flessione pari al 10,3%. Il deficit commerciale libanese è invece leggermente diminuito dello 0,3% su base annua, raggiungendo quota $11,74 miliardi. Il rapporto export/import e’ ora al 21,0%. I dati pubblicati dalle dogane libanesi indicano inoltre che il valore dell'export italiano è stato pari a $1.122,1 milioni (+6,9% rispetto agli undici mesi del 2008), con una quota di mercato del 7,6% collocandosi l’Italia ora al quarto posto, dopo gli USA (11,3% di quota totale), la Francia (9,7%) e la Cina (8,8%), ma prima della Germania (7,5%), che era invece al quarto posto ad ottobre 2009. Anche gli USA hanno guadagnato una posizione, rispetto al mese precedente, superando la Francia e tornando ad essere il primo fornitore del Libano. Modalità di investimento Secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Conferenza sul Commercio e Sviluppo dell’ONU (UNCTAD) gli Investimenti Diretti Esteri (IDE) in Libano sono ammontati ad un valore record di $ 3,61 miliardi nel 2008, indicando un incremento del 32% rispetto al 2007, quando ammontarono a $2,73 miliardi (nel 2006 furono $2,68 miliardi e $ 2,79 nel 2005). Il Libano si è così piazzato al 6 posto fra i 18 Paesi arabi, per afflusso di investimenti, ed al 7mo fra le 20 economie della Regione MENA. Per valore di incremento percentuale il Libano è stato invece il 6 Paese sia fra i Paesi arabi che fra quelli del MENA. Il totale degli IDE nei Paesi arabi è ammontato a $96,1 miliardi (+19,6% rispetto al 2007), e ad $107,2 miliardi (+17,8%) in quelli della Regione MENA. Gli IDE che sono affluiti in Libano hanno avuto un peso del 12,5% sul PIL del Paese nel 2008, il valore più elevato fra i Paesi del mondo arabo, ed equivalenti all’85,2% degli investimenti fissi lordi. L’Ente governativo deputato allo sviluppo degli investimenti esteri in Libano e’ l’Investment Development Authority of Lebanon (IDAL), che offre un servizio di “One Stop Shop” per assistere gli investitori esteri nell’ottenimento delle necessarie licenze dai vari Ministeri e Autorità Pubbliche. In base alla legge istitutiva dell’IDAL (L. 360 del 2001), sono state riconosciute anche una serie di agevolazioni ed esenzioni fiscali, modulate in base ad un sistema di classificazione in zone del territorio libanese, miranti ad incoraggiare il settore privato locale ed estero ad investire in settori produttivi specifici. Oltre alla legge 360/2001, sul sito internet dell’IDAL (www.idal.com.lb) e’ possibile consultare una breve Guida agli Investimenti. Si indicano, a titolo esemplificativo, alcuni incentivi offerti: esenzioni sull’imposta sui redditi e su quella sui dividendi; permessi di lavoro per varie categorie di lavoratori necessari al progetto; costi ridotti per i permessi di lavoro e residenza; costi ridotti per i permessi di costruzione, se richiesti dal progetto; esenzioni per la registrazione dei terreni all’Ufficio del Registro. Fonte: ICE Beirut