L’apprendimento come atto complesso Magda Di Renzo Istituto di Ortofonologia L’apprendimento come atto complesso: A. Freud “A quell’epoca non si sapeva molto delle cause che potevano causare un’inibizione dell’apprendimento e si sapeva ancora meno su come trasformare un cattivo studente in uno bravo. L’intelligenza era considerata una funzione indipendente e non veniva collegata in alcun modo alle altre aree della personalità del bambino. [...] Una tale disattenzione per i bisogni corporei più ovvi del bambino procedeva di pari passo, com’era prevedibile, con un’analoga disattenzione nei confronti delle sue emozioni e per le ancora meno visibili pulsioni infantili [...]” Istituto di Ortofonologia L’apprendimento come atto complesso: A. Freud “Basandomi sull’ipotesi della nostra più o meno completa ignoranza degli eventi precoci dell’infanzia, cercai di creare negli ascoltatori l’immagine di un bambino nella sua globalità, con la sua disperazione iniziale e la dipendenza che essa comporta, con i suoi amori, i suoi odi e le sue gelosie, con la sua pulsione sessuale in via di sviluppo e i conflitti per l’urgenza dei suoi bisogni e desideri, con i suoi successi e i suoi fallimenti nello sforzo estremamente doloroso per adattarsi alle richieste dell’ambiente” Istituto di Ortofonologia L’apprendimento come atto complesso: M. Montessori “E’ evidente che la parola educazione non si usa qui in senso di insegnamento bensì in quello di aiuto allo sviluppo psichico del bambino…(educazione da exducere)… Le insegnanti che vengono nelle nostre scuole devono avere una specie di fede che il bambino si rivelerà attraverso il lavoro. Esse devono staccarsi da ogni idea preconcetta che riguardi il livello a cui i bambini possono trovarsi. I diversi tipi più o meno deviati non devono disturbarla: essa nella sua immaginazione deve vedere quel tipo differente di bambino… deve aver fede che il bimbo che le sta davanti mostrerà la sua vera natura quando troverà un lavoro che lo attragga. Che cosa cercare allora? Che uno o l’altro dei bambini cominci a concentrarsi”. Istituto di Ortofonologia L’apprendimento come atto complesso: C.G. Jung “Tutta la nostra problematica educativa risente dell’attenzione unilaterale che si dedica al bambino da educare e del disinteresse, altrettanto unilaterale, per la mancanza di educazione dell’adulto che dovrebbe educare… si vedano una buona volta i bambini come sono veramente e non come vorremmo che fossero, e nell’educarli si segua la direzione di sviluppo dettata dalla natura, invece di dar retta a morte prescrizioni”. Istituto di Ortofonologia L’apprendimento come atto complesso Dalle tre citazioni si evince che: Lo sviluppo è la risultante dell’interazione costante di più fattori L’adulto è parte integrante del processo di apprendimento del b. Istituto di Ortofonologia Una singola prestazione non è indicativa delle capacità generali del b. L’apprendimento come atto complesso Istituto di Ortofonologia L’apprendimento come atto complesso mettere il b.il La capacità di ordine raccontare e I Per processi cognitivi che Per Per passare correggere al pensiero un errore binario il Per accedere all’oggettodeve aver trovato una dipende dalla Ilraccontarsi b. linguaggio vive nei diversi e il pensiero stadi bambino o Lagiusta alspinta pensare deve propulsiva poter in parentesi guardare alla parola scritto è distanza tra i capacità nascono dello sviluppo e cognitiva si sviluppano sono di una un conoscenza, (Bruner) danno ècon necessario quella la sensazione cioè che che il necessario che il b. sia in contenuti emotivi e la controllare contenuti rielaborazione in una relazione attuale dei permette bambino di poterlo nuovi abbia riparare apprendimenti, raggiunto e ciòla grado di allontanarsi loro rappresentazione intrapsichici mamentali ciò è propri contenuti dipende dipende costanza dal dalla tipo dell’oggetto capacità di dalle relazione di serenamente mentale dipendente dalla sensazione di stabilita attraverso tollerare neil’esperienza primi l’angoscia anni di un vita operazioni mentali essere stati adeguatamente con contenimento le figure di stabile riferimento con la sperimentate nei primi contenuti in una relazione figura di riferimento anni di vita rassicurante Istituto di Ortofonologia L’apprendimento come atto complesso Bisogna distinguere l’inibizione delle condotte sociali (inibizione nel comportamento) da quella delle condotte mentalizzate Un’inibizione nel comportamento può coprire un reale problema di apprendimento Istituto di Ortofonologia Un’inibizione mentale può essere coperta da un comportamento disinibito L’apprendimento come atto complesso Per sentirsi responsabile delle proprie azioni Èlinguaggio importante ricordare che ilpuò processo IlL’inibizione Per accedere sintattico al linguaggio implica la narrativo capacità ildi di di una funzione essere un Per raggiungere un’autonomia nei processi il bambino deve aver raggiunto la capacità letto-scrittura si basa adeguate funzioni Per mantenere bambino raggiungere la deve suspence livelli potersu più utilizzare da elevati cui èpuò le di parole nascere sviluppo sintomo e l’ipofunzionamento mantenuto pensiero il bambino deve aver dididiscriminare tra comportamento neuropsicologiche ma èenergia fondamentalmente come ill’uso bambino oggetti delconsumo congiuntivo deve transizionali aver in adeguatamente (Winnicott) quanto forma e ciò con un di psichica adeguatamente superato tutte le fasi dal incidentale e intenzionale e ciò dipende un atto culturale erelativi ciò significa viene più dipende ipotetica elaborato dal e quelli ciò raggiungimento dipende dal ai che livelli raggiungimento diche un’adeguata precedenti paragonabile a quella serve per relativediall’autonomia patrimonio rassicurazionipersonale interiorizzato facilmente appreso in un contesto motivante di una indipendenza adeguata stabilità emotiva emotiva mantenere attiva la funzione nei primi anni di vita Istituto di Ortofonologia Anamnesi Approfondimento delle aree di sviluppo fondamentali nella relazione madre-bambino ai fini del raggiungimento dell’autonomia Istituto di Ortofonologia Anamnesi: criteri adottati inserimento scuola controllo sfinterico sonno alimentazione Istituto di Ortofonologia Anamnesi: criteri adottati n alimentazione: allattamento materno dopo i 18 mesi, biberon dopo i 3 anni n sonno: dove dorme (lettone oltre 4 anni) come dorme (continui risvegli, sonno agitato) n sfinteri: controllo raggiunto oltre i 3 anni presenza di stipsi ed enuresi in modo ricorrente n inserimento materna/elementari: dal racconto dei genitori Istituto di Ortofonologia Anamnesi Un’elevata percentuale di bambini presenta, nel corso dello sviluppo, problemi in diverse aree indagate, in particolar modo nel controllo sfinterico e nelle condotte del sonno 68 sfinteri 32 65 sonno 35 44 alimentazione 56 37 inserimento elementari 63 32 inserimento materna 68 0 20 40 60 percentuale di bambini senza problemi Istituto di Ortofonologia con problemi 80 100 Emotività e apprendimento Tendenza ad apparire in modo diverso da come si è CONCLUSIONI Presenza di un atteggiamento distaccato come difesa contro le delusioni Difficoltà a coinvolgersi completamente in modo gioioso nelle attività Tendenza a proiettare la soluzione nel futuro per difendersi dai conflitti del presente Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Campione Strumento Abilità testata 58 soggetti 19 femmine / 39 maschi Disegno della famiglia Relazioni familiari Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Livello grafico Livello delle strutture formali Istituto di Ortofonologia Livello del contenuto Relazioni familiari e apprendimento Livello grafico Scarsa ampiezza inibizione dell’espansione vitale Tratto debole inibizione degli istinti Zona inferiore poca espansione dell’immaginazione Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Livello delle strutture formali Scarso grado di perfezione dei personaggi Corman considera l’espressione grafica dei soggetti dislessici una categoria specifica Struttura formale del gruppo di tipo razionale (la spontaneità è stata inibita) Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Livello del contenuto Tipo di legame Identificazioni Meccanismi di difesa Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Svalorizzazione Meccanismo di difesa consistente nel negare la realtà con cui non ci si può confrontare Se stesso più piccolo Istituto di Ortofonologia Eliminazione di un/una fratello/sorella Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 10 m Età reale: 8 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 3 a Età reale: 8 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 3 a Età reale: 7 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 5 a Età reale: 10 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 2 a Età reale: 9 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 4 a Età reale: 7 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 5 a Età reale: 8 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 0 a Età reale: 9 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 5 m Età reale: 8 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Più piccolo Età disegnata: 4 a Età reale: 10 a Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Eliminazione del fratello Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Eliminazione della sorella Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Eliminazione del fratello Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Eliminazione del fratello Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Eliminazione del fratello Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Eliminazione della sorella e di se stesso Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Eliminazione di due fratelli Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Eliminazione della sorella Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Tipo di legami Non appare mai una vicinanza maggiore tra due personaggi ma non ci sono quasi mai distanze significative Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Le identificazioni Chi vorresti essere? Chi è il più simpatico? Chi è il più felice? Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Chi vorresti essere? 20 • Il figlio 18 • Madre o padre 9 • Nessuno 8 • Io 3 • Sorella o fratello Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Chi è il più felice? 20 • Bambino 12 • Tutti 11 • Genitori 8 • Fratello più piccolo 4 • Io 3 • Nessuno Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Chi è il più simpatico? 35 • Genitori 12 • Bambino 6 • Fratello 3 • Io 2 • Nessuno Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Identificazione di desiderio (1° persona disegnata) 38 • Genitori 10 • Bambino 6 • Fratello 4 • Io Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Confronto con il Disegno della figura umana Nel Disegno della figura umana i bambini, a differenza di quanto accade nel Disegno della famiglia (il bambino viene disegnato più piccolo), si identificano con un ragazzo più grande Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Interpretazione Quando si proietta nella famiglia il bambino fa emergere la modalità regressiva presente nelle sue relazioni (come è) Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Interpretazione Quando si proietta in una persona il bambino fa emergere il desiderio di relazioni più autonome (come vorrebbe essere) Istituto di Ortofonologia Relazioni familiari e apprendimento Le relazioni familiari sono piuttosto statiche CONCLUSIONI Il bambino non vive positivamente il proprio ruolo all’interno della famiglia I genitori appaiono figure idealizzate La conflittualità assume forme indirette Istituto di Ortofonologia Disturbi di apprendimento e attaccamento: un nuovo filone di ricerca Strumento: SAT Campione 97 soggetti con Disturbo di apprendimento (DA) Età media: 9 anni Range 9-14 anni 32 femmine / 65 maschi Istituto di Ortofonologia Apprendimento e attaccamento: risultati In entrambe le prospettive la maggior parte dei bambini presenta un Attaccamento Insicuro. Questa differenza risulta essere significativa solo nel Reale, mentre non lo è nell’Ipotetico. 100 percentuale di bambini 90 80 74 70 60 60 50 40 40 26 30 20 10 0 Ipotetico Attaccamento Sicuro Istituto di Ortofonologia Reale Attaccamento Insicuro Apprendimento e attaccamento: confronto WISC-SAT I bambini con più alto QI ottengono al SAT un punteggio più alto soltanto nell’Ipotetico; ciò non si riscontra nel Reale. 3 2,5 2,44 2 1,5 1 1,19 0,5 -0,11 0 Reale -0,15 Ipotetico -0,5 QI > 95 Istituto di Ortofonologia QI < 95 Disturbi di apprendimento e attaccamento: un nuovo filone di ricerca È la discrepanza tra i punteggi nelle due prospettive (Ipotetico e Reale) a fornire importanti informazioni cliniche. Nel nostro campione DA è come se i soggetti sapessero qual è il modello più adattivo rispetto a una situazione di separazione (Bambino Ipotetico) ma non riuscissero poi a utilizzarlo nella loro esperienza psico-affettiva ed emotiva (Bambino Reale) Istituto di Ortofonologia Disturbo Specifico dell’Apprendimento: parole chiave n Specificità n Alterazione di un dominio specifico Discrepanza n Tra abilità specifica alterata funzionamento intellettivo globale, che resta in linea con l’età cronologica (cfr. IQ) Evolutivo n Presenti già nelle prime fasi di sviluppo Istituto di Ortofonologia n Solo recentemente è stato studiato il legame tra DSA e disturbi internalizzati (Greenhill, 2000) n nI Interesse agli aspetti cognitivi/neurobiologici/neupsicologici bambini con difficoltà di apprendimento Difficoltà a leggere ad alta voce n Rispondere a domande in classe n Partecipare ad attività scolastica à sintomi diagnosi di DSA à ma anche sintomi d’ansia (Thaler, Kazemi & Wood, 2010). n Istituto di Ortofonologia n Primary depression with cognitive effect or depressive feeling as secondary reaction ? (Spreen, 1989) n Nessuno studio empirico studia la relazione causale tra problemi cognitivi e disturbi internalizzanti Possibili spiegazioni teoriche n Ansia e depressione intrudono nei processi di apprendimento (es. lettura) (Smart, et al., 1996) n Le difficoltà nell’apprendimento fanno esperirere maggiori livelli di ansia e depressione (Smart, et al., 1996) n Precursori comuni, come problemi cognitivi o svantaggio psicosociale, incidono sia sui disturbi dell’apprendimento che sui disturbi internalizzati (Smart, et al., 1996) n Bidirezionalità tra i disturbi dell’apprendimento e disturbi internalizzati (Hinshaw, 1992) Istituto di Ortofonologia DSA: dimensioni affettive e di personalità Ansia Elevati livelli di Fear of failure (Bryan, Sonnefeld , Grabowski,1983) n Elevati livelli di Social anxiety e Separation Anxiety (Thaler, Kazemi, & Wood, n 2010; Nelson & Harwood, 2011). n Depressione n Sintomi depressivi marcati (Dalley et al., 1992; n n Nelson e Harwood, 2001) Difficoltà accademiche à depressione (Herman et al., 2008) Elevati livelli di inefficacia/Negative cognitive distortion (Gorman, 2001; Wilson et al, 2009) n Struttura di personalità Non sono presenti studi empirici n Come vengono studiate? n Multi-informant (self-report prospettiva bambino e genitore) n Multimethod (self-report e interviste cliniche) n Istituto di Ortofonologia Profilo qualitativo del funzionamento caratteristico del DSA- self report INTERNALIZZATO ANSIA Panico - Calamità Separazione - Paura della notte Solitudine, abbandono ESTERNALIZZATO Deficit Attenzione Istituto di Ortofonologia INTERNALIZZATO DEPRESSIONE Inefficacia Anedonia Rel coi pari difficoltose RISORSE Risorse psicosociali Profilo qualitativo del funzionamento caratteristico secondo il Wartegg INTERNALIZZATO Ansia / ansia sociale Insicurezza Depressione ESTERNALIZZATO Ridotto rendimento Ed efficacia Condotte oppositive Istituto di Ortofonologia STRUTTURA di PERSONALITA’ Difficoltà nella gestione delle dinamiche aggressive e nella relazione con l’autorità ATTACCAMENTO Dismissing e unresolved RISORSE Risorse psicosociali Grazie