LICEO “BONAVENTURA CAVALIERI” Via Madonna di Campagna, 18 – 28922 Verbania PROGRAMMAZIONE DI FISICA Anno Scolastico 2014-15 CLASSE III C - INDIRIZZO SCIENTIFICO Docente : Prof. Carpentiere Giuseppe Presentazione e finalità La fisica è universalmente riconosciuta come la regina delle scienze, seconda solo alla matematica. Fin dall’antichità i primi filosofi, detentori del sapere, si occupavano oltre che dei problemi di carattere esistenziale, anche delle questioni fisiche riguardanti i fenomeni naturali : dal moto dei corpi celesti alla caduta dei gravi, dai processi di combustione al galleggiamento dei corpi. La fisica si occupa di studiare infatti tutti i fenomeni naturali, non solo dal punto di vista qualitativo, ma anche dal punto di vista quantitativo, portando così a quelle che vengono chiamate “leggi fisiche”. Caratteristica fondamentale di tale disciplina è l’iniziale deduzione grossolana delle leggi mediante la pura osservazione dei fenomeni che si intendono studiare, passando poi alla loro formulazione più rigorosa e raffinata, utilizzando gli artifici matematici più adeguati. Il duplice approccio appena descritto, incide trasversalmente sugli obiettivi formativi degli allievi, portandoli ad una doppia analisi di tutto quello che è esperienza di vita ; doppia analisi costituita inizialmente da una pura osservazione e relativa deduzione e che viene poi integrata e completata dalla capacità di rielaborare le informazioni ed adattarle alle proprie esigenze. Le nuove scoperte e la ricerca sempre in continua evoluzione, pongono la fisica come una materia di costante attualità, utile per spunti di riflessione su qualsivoglia argomento, dalla legge della gravitazione universale all’origine del cosmo, dalle forze fondamentali alla costituzione della materia, dalla definizione di calore alle macchine termiche, dai fenomeni elettrici alla scarica di un fulmine, dall’atomo alla bomba atomica, dalla luce al funzionamento degli strumenti ottici, dai passaggi di stato agli sconvolgimenti climatici, etc. Questo fa sì che qualsiasi scienza (dalla biologia alla medicina, dalla chimica all’astronomia) abbia la necessità di poggiare le sue basi sulla fisica a tal punto da renderla insostituibile all’interno del bagaglio di conoscenze di ogni individuo. Analisi della classe La classe è composta da 20 alunni, 13 maschi e 7 femmine. Gli allievi appaiono motivati ad apprendere ed abbastanza disciplinati. Non si avvertono atteggiamenti di disagio né situazioni che possano dar vita a problemi sia relativi all’apprendimento che alla crescita ed allo sviluppo sociale. La situazione di partenza, valutata mediante una attenta e prolungata discussione in aula, si colloca su un livello medio più che sufficiente. Da segnalare la presenza di un ragazzo che necessita della presenza dell’insegnante di sostegno con il quale si è concordata una programmazione differenziata. Metodologie La complessità della società contemporanea, le innumerevoli fonti di distrazione per gli adolescenti, fanno sì che la scuola debba adattarsi per continuare a stimolare l’interesse nei ragazzi verso lo studio e l’apprendimento. A tal fine le metodologie didattiche devono comprendere strategie innovative (o comunque originali) nonché l’utilizzo di strumenti tecnologici che tanto sono familiari agli adolescenti di oggi. Gli interventi didattici comprenderanno oltre alla tradizionale lezione frontale, discussioni in classe, formulazione e risoluzione di problemi, apprendimento di gruppo, presentazioni e lezioni multimediali, con l’ausilio dei supporti informatici forniti con il libro di testo. L’attività laboratoriale, offrirà gli strumenti per l’applicazione del metodo sperimentale che ha portato alla rivoluzione scientifica. Strumenti e spazi L’aula scolastica è il principale luogo dedicato allo svolgimento delle lezione, fungendo altresì da laboratorio per le esercitazioni. La lavagna costituisce il principale strumento di comunicazione con gli allievi, implementato con il computer ed il videoproiettore per l’utilizzo del materiale multimediale. La calcolatrice scientifica semplificherà e velocizzerà le operazioni di calcolo. Il libro di testo, rappresenta lo strumento indispensabile per approfondire gli argomenti discussi durante le lezioni e per trarre notevoli spunti per le esercitazioni. Libro di testo : U. Amaldi – “L’Amaldi per i licei scientifici.Blu” – vol. 1 – Zanichelli Scienze editore. Verifiche e valutazione Il continuo controllo dell’apprendimento da parte degli studenti avviene tramite continue domande e richieste di interventi dal posto senza valutazione, con verifiche orali e scritte alla lavagna con valutazione, e con verifiche scritte periodiche di gruppo di tipo strutturato per ogni unità didattica, strutturate, semistrutturate e non strutturate per le valutazioni alla fine di ogni modulo. La valutazione avverrà mediante i seguenti descrittori: Voto 1 Livello Nullo 2 Gravemente insufficiente 3 Decisamente insufficiente 4 Insufficiente 5 Modesto 6 Sufficiente 7 Discreto 8 Buono 9 Ottimo 10 Eccellente Orale Nessuna conoscenza dell’argomento Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali; incapacità di avviare procedure e calcoli; linguaggio ed esposizione inadeguati. Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa capacità di gestire procedure e calcoli; incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari; linguaggio inadeguato. Conoscenze frammentarie, confuse; modesta capacità di gestire procedure e calcoli; difficoltà nello stabilire collegamenti fra contenuti; linguaggio non del tutto adeguato. Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nello sviluppo e controllo dei calcoli; applicazione di regole in forma mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile, non sempre adeguato. Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza nel calcolo, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio accettabile. Conoscenze adeguate e consolidate; padronanza del calcolo, capacità di collegamenti e di applicazione delle regole; autonomia nell’ambito di semplici ragionamenti; linguaggio adeguato. Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità nel calcolo; autonomia di ragionamento e capacità di analisi; individuazione di semplici strategie di risoluzione e loro formalizzazione; buona proprietà di linguaggio. Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e rielaborazione personale; fluidità ed eleganza nel calcolo, possesso di dispositivi di controllo e di adeguamento delle procedure; linguaggio sintetico ed essenziale. Scritto Compito non eseguito Compito appena accennato, risoluzione per tentativi, scritto incomprensibile. Compito impostato in maniera non corretta, procedimento con errori di tipo concettuale, scritto poco comprensibile Compito impostato in maniera non corretta, procedimento che presenta gravi errori teorici, scritto confuso Compito impostato in maniera sostanzialmente corretta, procedimento che presenta errori grossolani di calcolo, scritto accettabile Compito impostato in maniera sostanzialmente corretta, procedimento che presenta errori di distrazione o comunque non gravi, scritto adeguato Compito svolto in maniera corretta, procedimento corretto, senza errori di calcolo, scritto che presenta solo qualche imprecisione. Compito svolto in maniera corretta, procedimento corretto, scritto adeguato e preciso Compito realizzato in maniera corretta e precisa, procedimento fluido e lineare che presenta descrizioni e riferimenti teorici per completezza d’informazione, ottima sintassi. Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, Compito realizzato in maniera arricchite da ricerca e riflessione personale; padronanza e eleganza nelle tecniche di calcolo; disinvoltura nel costruire proprie strategie di risoluzione, capacità di sviluppare e comunicare risultati di una analisi in forma originale e convincente. impeccabile, preciso ed elegante in ogni sua parte, comprende strategie risolutive e metodi di calcolo propri, risultati di una padronanza completa dell’argomento. Sostegno e potenziamento Durante le ore di lezione saranno seguiti in particolare gli studenti in difficoltà e saranno corretti, anche individualmente, gli esercizi risolti a casa. Si privilegerà il recupero in itinere e, qualora fosse necessario, sarà attivato uno sportello pomeridiano, in date da concordare con gli alunni secondo i bisogni. Il recupero verrà svolto, dopo il primo quadrimestre, per attuare il recupero delle insufficienze, dipendentemente dalla programmazione, dalla caratteristiche della classe, dalle distribuzione delle insufficienze/sufficienze ed eccellenze nella classe, durante le ore curricolari del mattino. Il percorso si concluderà con una verifica. Schema della Programmazione Modulo 1 – Le Grandezze fisiche ed il moto Prerequisiti Operazioni di base, proprietà. Conoscere la misura delle grandezze fisiche, Conoscere il Sistema internazionale di misura, conoscere le grandezze fisiche fondamentali e le grandezze derivate, conoscere le dimensioni fisiche di una grandezza, Conoscere il concetto di punto Obiettivi materiale, traiettoria, sistema di riferimento, velocità media, conoscere le (conoscenze) grandezze cinematiche fondamentali e i grafici spazio-tempo e velocità-tempo conoscere le caratteristiche di un vettore, conoscere la differenza tra scalare e vettore, conoscere le operazioni tra vettori, il prodotto scalare ed il prodotto vettoriale. Convertire la misura di una grandezza fisica da un’unità di misura ad un’altra, Utilizzare multipli e sottomultipli di una unità, effettuare calcoli dimensionali, calcolare la velocità e l’accelerazione di un corpo, tracciare sul grafico spazio Obiettivi tempo e velocità tempo le caratteristiche di un moto e determinare le caratteristiche (abilità) di un moto mediante la sua rappresentazione grafica, distinguere le grandezze scalari da quelle vettoriali, eseguire la somma tra vettori, eseguire il prodotto scalare ed il prodotto vettoriale tra vettori U.D.1-Le Grandezze Unità di misura, la notazione scientifica, la densità, la variazione ∆, equivalenze tra unità di misura U.D.2-Il moto Struttura e Posizione e distanza su di una retta istante ed intervallo di tempo, il sistema contenuti di riferimento fisico, la velocità, l’accelerazione, grafici spazio-tempo e velocità-tempo U.D.3 – I Vettori I vettori, seno e coseno, le componenti di un vettore, il prodotto scalare, il prodotto vettoriale, l’espressione in coordinate dei vettori Prerequisiti Obiettivi (conoscenze) Modulo 2 – Dinamica Grandezze fisiche, forze e loro composizione, cinematica Conoscere l’enunciato del 1° principio della dinamica, conoscere i sistemi di riferimento inerziali, il principio di relatività di Galileo, conoscere il 2° principio della dinamica, conoscere il concetto di massa inerziale ed il 3° principio della Obiettivi (abilità) Struttura contenuti dinamica, conoscere il moto di caduta libera dei corpi, e la differenza tra i concetti di massa e peso, conoscere i concetti di forza centrifuga e di forza centripeta, conoscere il moto armonico ed il moto di un pendolo, conoscere la definizione di lavoro, e di potenza, conoscere il teorema dell’energia cinetica, conoscere la distinzione tra forze conservative e forze dissipative, conoscere il concetto di energia potenziale gravitazionale ed elastica, conoscere il principio di conservazione dell’energia meccanica, conoscere la relazione tra impulso e quantità di moto, la legge di conservazione della quantità di moto per un sistema isolato, conoscere il concetto di urto elastico ed anelastico, conoscere la definizione di centro di massa e le sue proprietà, conoscere il concetto di momento angolare, il momento d’inerzia e le leggi di rotazione dei corpi, conoscere le leggi di keplero, conoscere la legge della gravitazione universale , conoscere il moto dei satelliti e le caratteristiche del campo gravitazionale. Analizzare il moto dei corpi quando la risultante delle forze è nulla, ricavare le legge del moto di un corpo in diversi sistemi di riferimento utilizzando le trasformazioni di Galileo, studiare il moto di un corpo sotto l’azione di una forza costante, applicare il terzo principio della dinamica. Studiare il moto dei corpi lungo un piano inclinato e dei proiettili con diversa velocità iniziale, distinguere la forza centripeta e la forza centrifuga apparente, comprendere le caratteristiche del moto armonico e del moto del pendolo, calcolare il lavoro compiuto e la potenze erogata da una forza, ricavare l’energia cinetica di un corpo in relazione al lavoro svolto, determinare il lavoro svolto da forze dissipative, calcolare l’energia potenziale gravitazionale e l’energia potenziale elastica di un sistema oscillante, calcolare la quantità di moto di un corpo e l’impulso di una forza, analizzare casi di urti elastici ed anelatici, individuare la posizione di un centro di massa di un sistema fisico, applicare la conservazione del momento angolare di un sistema fisico, determinare il momento di inerzia di un corpo rigido e utilizzarlo nello0 studio dei moti rotatori, utilizzare le leggi di Keplero nello studio dei moti celesti, applicare la legge della gravitazione di Newton, analizzare il moto dei satelliti, comprendere ble caratteristiche del campo gravitazionale. U.D.1 – I Principi della Dinamica Il 1° principio della dinamica, i sistemi di riferimento inerziali, il principio di relatività Galileiana, l’effetto delle forze, il secondo principio della dinamica, la massa, il terzo principio della dinamica U.D.2 – Le Forze ed il Movimento La caduta libera, la forza peso e la massa, la discesa lungo il piano inclinato, il moto dei proiettili, la forza centripeta, il moto armonico di una molla, il pendolo U.D.3 – L’Energia Meccanica e Il lavoro, la potenza, l’energia cinetica, forze conservative e forze dissipative, energia potenziale gravitazionale, energia potenziale elastica, conservazione dell’energia meccanica U.D.4 – La Quantità di Moto ed il Momento Angolare La quantità di moto, la conservazione della quantità di moto, l’impulso di una forza, gli urti su una retta, gli urti obliqui, il centro di massa, il momento angolare, il momento d’inerzia U.D.5 – La Gravitazione Le leggi di Keplero, il valore della costante G, massa inerziale e massa gravitazionale, il moto dei satelliti, il campo gravitazionale Modulo 3 – Meccanica dei fluidi Prerequisiti Grandezze fisiche, cinematica, statica, dinamica conoscere il concetto di portata per una conduttura, conoscere l’equazione di Obiettivi continuità, conoscere l’equazione di Bernoulli, l’effetto Venturi, conoscere il (conoscenze) concetto di attrito viscoso e la legge di Stokes. Obiettivi calcolare la portata di una conduttura, applicare l’equazione di Bernoulli, (abilità) comprendere l’effetto Venturi e le sue conseguenze, Struttura e U.D.1 – Il Moto dei Fluidi contenuti La corrente di un fluido, l’equazione di continuità, l’equazione di Bernoulli, l’effetto Venturi, l’attrito nei fluidi, Modulo 4 – Calorimetria e termometria Grandezze fisiche, lavoro ed energia Conoscere la definizione di temperatura, le scale termometriche, conoscere la dilatazione termica dei solidi, conoscere le trasformazioni di un gas, conoscere la legge di Avogadro, Conoscere le definizioni di capacità termica e calore specifico, Obiettivi conoscere i meccanismi di propagazione del calore, conoscere il moto Browniano, (conoscenze) il modello microscopico di un gas perfetto, conoscere il teorema di equipartizione dell’energia, conoscere il concetto di energia interna di un gas perfetto, conoscere i gas reali e l’equazione di stato di Van der Waals, conoscere i passaggi di stato, conoscere la distinzione tra gas e vapori ed il concetto di temperatura critica Calcolare le misure di temperature nelle diverse scale termometriche, calcolare le dilatazioni dei solidi dovute ad aumenti di temperature, applicare le leggi di Boyle e di Gay Lussac, riconoscere le caratteristiche di un gas perfetto ed utilizzare la legge di Avogadro, Saper come riscaldare un corpo, calcolare la capacità termica Obiettivi ed il calore specifico di un corpo, calcolare la temperatura di equilibrio di un (abilità) sistema, analizzare il comportamento di un gas dal punto di vista microscopico, distinguere un gas perfetto da un gas reale e saper applicare l’equazione di Van der Waals, calcolare l’energia interna di un gas, analizzare un diagramma di fase e calcolare l’energia necessaria per provocare un passaggio di stato U.D.1 – La Temperatura Il termometro, la dilatazione lineare dei solidi, la dilatazione volumica dei solidi e dei liquidi, le trasformazioni di un gas, la 1° legge di Gay-Lussac, la legge di Boyle e la 2° legge di Gay-Lussac, il gas perfetto, atomi e molecole, la mole ed il numero di Avogadro, l’equazione di stato del gas perfetto U.D.2 – Il Calore Calore e lavoro, energia in transito, capacità termica e calore specifico, il calorimetro, le sorgenti di calore ed il potere calorifico, conduzione e Struttura e convezione, l’irraggiamento, il calore solare e l’effetto serra contenuti U.D.3 – La Teoria Microscopica della Materia Il moto Browniano, la pressione del gas perfetto, la temperatura dal punto di cista microscopico, la distribuzione di Maxwell, l’energia interna, l’equazione di stato di Van der Waals per i gas reali, gas, liquidi e solidi U.D.4 – I Cambiamenti di Stato I passaggi tra stati di aggregazione, la fusione e la solidificazione, la vaporizzazione e la condensazione, il vapore saturo e la sua pressione, la condensazione e la temperatura critica, il vapore d’acqua nell’atmosfera, la sublimazione Prerequisiti Modulo 5 - Termodinamica Prerequisiti Grandezze fisiche, lavoro ed energia, calorimetria, termometria Conoscere il concetto di sistema termodinamico, il principio zero della termodinamica, le trasformazioni termodinamiche, il concetto di lavoro termodinamico, conoscere l’enunciato del primo principio della termodinamica, conoscere le applicazioni del primo principio nelle varie trasformazioni termodinamiche, conoscere i calori specifici di un gas, conoscere l’equazione delle trasformazioni adiabatiche quasistatiche, conoscere il funzionamento delle Obiettivi macchine termiche, conoscere gli enunciati del secondo principio della (conoscenze) termodinamica, conoscere la definizione di rendimento di una macchina termica, conoscere il concetto di trasformazione reversibile ed irreversibile, conoscere il teorema di Carnot, i cicli termodinamici, ed il ciclo di Carnot, conoscere il funzionamento delle macchine frigorifere, conoscere la disuguaglianza di Clausius, la definizione di entropia, conoscere il terzo enunciato del secondo principio della termodinamica, conoscere iol terzo principio della termodinamica Comprendere le caratteristiche di un sistema termodinamico, riconoscere i diversi tipi di trasformazione e le loro rappresentazioni grafiche, calcolare il lavoro svolto in alcune trasformazioni termodinamiche, applicare il primo principio della termodinamica alle trasformazioni, isocore, isoterme, isobare, cicliche, calcolare il calore specifico di un gas, comprendere i diversi enunciati del secondo principio Obiettivi della termodinamica, e riconoscerne l’equivalenza, comprendere il funzionamento (abilità) della macchina di Carnot, calcolare il rendimento di una macchina termica, comprendere il funzionamento di un motore a scoppio, calcolare le prestazioni di una macchina frigorifera, applicare la disuguaglianza di Clausius nello studio delle macchine termiche, calcolare le variazioni di entropia nelle trasformazioni termodinamiche, comprendere la relazione tra probabilità ed entropia, utilizzare l’equazione di Boltzmann per il calcolo dell’entropia U.D.1 – Il Primo Principio della Termodinamica Gli scambi di energia, il principio zero della termodinamica, trasformazioni reali e quasistatiche, il lavoro termodinamico, enunciato del primo principio della termodinamica, i calori specifici del gas perfetto, le trasformazioni adiabatiche U.D.2 – Il Secondo Principio della Termodinamica Le macchine termiche, il primo enunciato, il secondo enunciato, il terzo Struttura e enunciato, il rendimento, trasformazioni reversibili ed irreversibili, il contenuti teorema di Carnot, il rendimento della macchina di Carnot, il motore dell’automobile, il frogorifero U.D.3 – Entropia e Disordine La disuguaglianza di Clausius, l’entropia, il quarto enunciato del secondo principio, l’entropia di un sistema non isolato, stati macroscopici e microscopici, l’equazione di Boltzmann per l’entropia, il terzo principio della termodinamica Monte ore settimanale : 3 Collocazione temporale Periodo Modulo Settembre Ottobre Unità didattiche Didattica frontale U.D.1 – Le Grandezze Esercitazioni Modulo 1 – Le 6h – Verifiche Grandezze fisiche e il moto - 18 h Didattica frontale U.D.2 – Il moto – 6h Esercitazioni Tempi 3h 1h 2h 3h 1h U.D.3 – I Vettori 6h U.D.1 – I Principi della Dinamica – 6 h U.D.2 – Le Forze ed il Movimento – 6 h Novembre Gennaio U.D.3 – L’Energia - Modulo 2 – Meccanica – 6 h Dinamica – 30 h U.D.4 – La Quantità di Moto ed il Momento Angolare – 6 h U.D.5 – La Gravitazione – 6 h Febbraio Febbraio - Aprile Modulo 3 – U.D.1 – La dinamica Meccanica dei dei fluidi – 6 h fluidi – 6 h U.D.1 la temperatura – 6h U.D.2 – I calore – 6 h Modulo 4 – calorimetria e termometria – 24 U.D.3 – La teoria h microscopica della materia – 6 h U.D.4 – I cambiamenti di stato – 6 h Aprile - Giugno U.D.1 – Il primo principio della termodinamica – 6 h Modulo 5 – U.D.2 – il secondo Termodinamica – principio della 18 h termodinamica – 6 h U.D.3 – Entropia e disordine – 6 h Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche Didattica frontale Esercitazioni Verifiche 2h 3h 1h 2h 3h 1h 2h 3h 2h 2h 3h 2h 2h 3h 2h 2h 3h 1h 2h 3h 1h 2h 3h 1h 2h 3h 1h 2h 3h 1h 2h 3h 1h 2h 3h 1h 2h 3h 1h 2h 3h 1h 2h Verbania, 30 Ottobre 2014 Il Docente Giuseppe Carpentiere