nello spazio di un`auto un viaggio verso il nulla

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SABATO 6 FEBBRAIO 2010
il Cittadino
Cultura & Spettacoli
QUESTA SERA AL NEBIOLO UN INSOLITO SPETTACOLO TEATRALE
Traghettatori di anime:
nello spazio di un’auto
un viaggio verso il nulla
In breve
SAN BERNARDO
“Il Pioppo” protagonista
sulla ribalta dell’oratorio
Nell’ambito della rassegna “Andiamo
a teatro”, questa sera alle 21.15 (e in
replica domani alle 15.15) a teatro
dell’Oratorio di San Bernardo a Lodi
andrà in scena la commedia “Niente
da dichiarare”. Protagonista la com­
pagnia teatrale “Il Pioppo” che si ci­
menterà in una piece brillante con la
regia di Luciano Pagetti: i signori Du­
pont attendono il ritorno dal viaggio di
nozze della figlia Paulette e del genero
Roberto De Trivelin. Speranzosi del­
l’arrivo di un nipotino, scoprono inve­
ce che a causa di un imprevisto, l’ere­
de difficilmente potrà nascere. Risate
assicurate.
TEATRO A SOMAGLIA
Alla rassegna in dialetto
è la volta del “Siparietto”
Nuovo appuntamento a Somaglia per
la rassegna teatrale dialettale, alla
memoria del regista Pino Tedesi. La
kermesse organizzata dai Nustran
d’Sumaia e dalla biblioteca presenta
stasera alle ore 21 nello spazio polifun­
zionale in via Matteotti, la compagnia Il
Siparietto di Casale con il divertentissi­
mo lavoro in dialetto “Ghe son cascad
tame un pulastor” di Camillo Vittici
con la regia di Mariangelo Pagani.
LE TELE DI DALLA ZORZA AL 56
L’arte e la buona cucina
alle porte dell’Idroscalo
Fino al 1986 era la mensa della Ri­
chard Ginori, l’azienda di ceramiche e
porcellane. Oggi il bar ristorante Cin­
quantasei di via Tucidide a Milano
(quartiere Ortica, a pochi passi dal­
l’Idroscalo e da Peschiera) ha deciso
di rilanciarsi, aprendo uno SpazioArte
per ospitare la mostra dell’artista
Giorgio Dalla Zorza. Fino all’11 feb­
braio resteranno esposte 8 tele del
pittore veneto (Rovigo, 1946), artista
della scomposizione della forma.
Quello che Zorza vede e ritrae negli
oggetti che lo circondano, è anche ciò
che lui stesso chiama uno «spazio co­
smico­cromatico». La figura esiste,
ma la sua forma è scomposta: solo ad
un’occhiata attenta si distinguono, ad
esempio, i corpi dei due tori che com­
battono nelle sue “Tauromachie”.
Con Dalla Zorza il Cinquantasei di­
smette i panni di disco­pub per diven­
tare un ristorante quasi edonista: luo­
go accogliente e tranquillo, dalla cu­
cina raffinata con una buona scelta di
etichette di vino. Info. Nuovo Cin­
quantasei­56, via Tucidide 56, Mila­
no. Aperto dalle 10 alle 2 tutti i giorni,
esclusa la domenica. Tel. 02­
70006486, [email protected]
n Ata, azienda traghettatori di ani­
me: un tra­passaggio per identità
scadute, per spettatori creduti erro­
neamente morti, schedati come a un
censimento, con qualcuno che si
prende i loro documenti con la scusa
che non servono più. Sedici al mas­
simo, divisi in quattro gruppi di
quattro anime ciascuno. E poi un
auto, in cui i due parabrezza e i quat­
tro finestrini diventano schermi, oc­
chi che danno sul mondo, anche se
lo spettacolo è tutto dentro allo spa­
zio angusto di un auto, moderna ar­
ca per il passaggio dei non più vivi.
Appuntamento con la prosa d’inno­
vazione, questa sera al teatro Nebio­
lo di Tavazzano.
Di scena, la compagnia Ilinx con il
suo Ata Azienda traghettatori di ani­
me ovvero il trapassaggio, spettacolo
per autovettura con prenotazione
obbligatoria. Quattro repliche di
trenta minuti ciascuna in cui gli
spettatori vengono fisicamente cari­
cati su un auto e accompagnati ai li­
miti dell’incredibile per le vie della
città. Il primo ritrovo in biglietteria
è fissato per le ore 20. A seguire le re­
pliche, accessibili solo attraverso
prenotazione, saranno alle 20.50, alle
21.35 e alle 22.20.
Gli spettatori assaporeranno così in
piccoli gruppi le emozioni scomode
proposte dai tre traghettatori dal­
l’anima inquieta: il Nero (Nicholas
Ceruti), il collerico capo per auto
elezione del gruppo, ipercodificato
da regole e procedure, forte nel suo
credere a Lui, il mandante, con de­
terminazione; la Rossa (Maria Rosa
Criniti), sensuale e santa al tempo
stesso, con i suoi sguardi al cielo e le
voglie di terra, innamorata di quel
Lui che mai si svela; il Bianco (Cri­
stiano Sormani Valli), tonto e silen­
te, però dotato del buon senso dei
campi e forse l’unico che ha capito la
verità e come nella migliori tradizio­
ni mistiche non ha bisogno di dirla.
Tre individui, facilissimi da incon­
trare nei nostri paesi, nelle strade
delle nostre città. Tre modi diversi
di porsi rispetto all’eterno tema del
senso della vita. Se la finzione del te­
atro entra nella realtà della vita e la
trasforma, la scena è paesaggio vero
e proprio, artificiale o naturale che
sia. Campi, case, macchine, tutto fa
parte del viaggio, un vero e proprio
passaggio di stato per gli spettatori
ostaggio di questa gioco che si svela
man mano. Il viaggio nell’assurdo
proposto dagli Ilinx (dal greco vorti­
ce, vertigine, turbine), non inserito
in abbonamento e realizzato per il
percorso Luoghi Comuni dell’asso­
ciazione di Esperienze teatrali di re­
sidenza della Fondazione Cariplo, ri­
specchia la poetica di questa realtà
nata nel 1999 come contenitore di
esperienze e progetti che vede il tea­
tro come mezzo di espressione e di
contaminazione collettiva e diventa­
ta associazione culturale nel 2001.
Rossella Mungiello
I tre componenti del gruppo Ilinx (dal greco vortice, vertigine, turbine), realtà teatrale nata nel 1999, questa sera a Tavazzano
SANT’ANGELO
Gospel e brani popolari, in scena le Angel Singers
n Musica sacra e brani «popolari» senza tempo.
tardo rinascimento), “The lord bless you and
È questo l’originale mix che le Angel Singers,
keep you” di John Rutter e “Mille cherubini in
prestigioso coro polifonico femminile di
coro” di Schubert. Durante gli intermezzi del
Sant’Angelo Lodigiano nato nel 1990,
concerto, il pianista sangiulinaese Luca
proporranno oggi a partire dalle
Sguera, che da tempo collabora
ore 21 (ingresso gratuito) nella
con le Angels Singers, proporrà
chiesa di San Bartolomeo nel
al pubblico alcune sue
capoluogo barasino. Il concerto
composizioni originali.
sarà dedicato alla memoria dei
L’esibizione del coro proseguirà
fratelli Antonio e Giuseppe
quindi con altri brani sacri (tra
Cantoni. Il coro, presieduto da
i quali “Dixit Dominus”,
Augusta Vecchietti e diretto dal
“Maria mater gratiae”, “Savior
maestro Umberto Moro, sarà
of sinners” e “A gaelic
protagonista di un’esibizione
blessing”) per poi virare su
che attraverserà diversi generi,
alcuni classici della nostra
rileggendo celebri pagine della
epoca come “Unchained
musica contemporanea e gospel.
melody”, “Georgia on my
La chiesa di San Bartolomeo
Nella prima parte spazio a
mind”, “What a wonderful
delicati e splendidi brani di
world” e “The lion sleeps
musica sacra, tra i quali “Weep no more” (testo
tonight”. Gran finale con “Auld Lang Syne”, la
del poeta inglese John Keats su musica di David
canzone scozzese più famosa del mondo, meglio
Childs), “Greensleaves” (brano anonimo del
conosciuta come “Il Valzer delle candele”.
IL GIOVANE MUSICISTA IN CONCERTO CON BRANI DI LISZT E MOZART
L’immaginazione
a ritmo di blues
sul palcoscenico
della Provincia
Marco Valenti alla Gerundia:
una fisarmonica che stupisce
n Liszt, Mozart, Bizet e Pagani­
ni: con questo repertorio ci si
aspetterebbe un pianista, un
violinista forse, al più un quar­
tetto d’archi, ma a salire sul pal­
co dell’accademia Gerundia alle
17.45 di oggi sarà invece Marco
Valenti, giovane promessa della
fisarmonica nazionale. Promes­
sa si fa per dire, perché a dispet­
to dei suoi 25 anni Valenti ha già
ottenuto numerose conferme al
proprio talento sia in Italia che
all’estero, conquistando il pri­
mo premio ai concorsi interna­
zionali organizzati dai comuni
di Pianello Val Tidone, Atri, So­
ra e Contese. È stata Casarza Li­
gure, però, a tenerlo a battesi­
mo, nell’ambito del concorso
per fisarmonicisti organizzato
nel 2001, assegnando a lui ­ 16
anni appena ­ il premio speciale
per la migliore esecuzione. A 17
anni Valenti partecipa al festi­
val “La fisa d’oro”, a Benevento,
dove ottiene, oltre all’immanca­
bile primo premio e a una fisar­
monica nuova di zecca, i compli­
menti personali del presidente
della giuria, il maestro Vladi­
mir Zubitski. Negli ultimi 4 an­
ni Valenti ha alternato all’attivi­
tà concertistica ­ è fisarmonici­
sta solista presso la «Società dei
concerti» del conservatorio Giu­
seppe Verdi di Milano ­ lo studio
dello strumento, sotto la guida
del maestro Renzo Tomassetti,
che lo porta a diplomarsi in fi­
sarmonica nel 2006 al Centro di­
dattico musicale di Castelfidar­
do e in solfeggio nel 2009, al con­
servatorio Pergolesi di Ancona.
Numerosi gli stages e i corsi di
perfezionamento in Italia e al­
l’estero, a fianco di docenti pre­
stigiosi come i francesi Jacques
Mornet e Nathalie Boucheix,
fondatori del Centre national et
international de musique e d’ac­
cordeon. Nel curriculum di Va­
lenti anche numerose collabora­
zioni con il mondo della tv e del
A dispetto
dei suoi 25 anni
Marco Valenti
ha già ottenuto
numerose
conferme al
proprio talento:
il pubblico
lodigiano
potrà ascoltarlo
questa sera
teatro: tra i tanti progetti porta­
ti a termine, l’arrangiamento
della colonna sonora di Sospiro­
si accenti, un recital scritto e in­
terpretato da Alessandro Quasi­
modo, figlio del premio nobel
Salvatore. Per quanto riguarda
invece l’attività discografica,
Marco Valenti ha all’attivo 3 cd ­
Agli amici di sempre, I miei ven­
t’anni, Ricordi ­ disponibili per
il pubblico anche al termine del
concerto di questa sera. In sca­
letta 11 brani scelti all’interno
della tradizione classica ­ Paga­
n Domani
alla Sala
dei comuni
l’ultima pièce
della rassegna
con Matèteatro
in un testo
di T. Williams
nini, Bizet, Mozart, Weber, Liszt
e Rossini ­ e del repertorio di al­
cuni autori più recenti come
Astor Piazzolla e Wolmer Bel­
trami, il celebre fisarmonicista
mantovano scomparso nel 1999
e noto come il «re della fisarmo­
nica». Al termine del concerto,
come di consueto, la direzione
dell’accademia Gerundia offrirà
un aperitivo a tutti gli interve­
nuti che verrà servito nelle sale
del Piccolo museo dello stru­
mento musicale.
Silvia Canevara
Il festival dedicato a Puccini
si congeda da Rocca Brivio
A SAN DONATO LA PERSONALE DELL’AUTORE DELLA TELA AL POLICLINICO
n Amore e morte nell’opera Puc­
ciniana, il ciclo di concerti alla
Rocca Brivio di San Giuliano
Milanese per omaggiare Giaco­
mo Puccini nei 150 anni dalla na­
scita va a conclusione domani
(domenica) pomeriggio, con l’ul­
timo dei tre appuntamenti in ca­
lendario nella dimora storica
lungo la via Emilia.
Con inizio alle 16, il terzo capito­
lo del mini­festival offre diversi
spunti di interesse che arricchi­
scono la selezione delle arie più
note dai capolavori del maestro.
È il caso di alcuni spartiti rari
come le partiture per pianoforte
solo scritte su ritmi tango per La
fanciulla del West, e i duetti per
pianoforte e soprano inclusi nel­
l’opera del 1910. A seguire il cele­
bre Coro a bocca chiusa della Ma­
dame Butterfly sarà affidato ad
un ensemble musicale locale co­
me la Schola Cantorum “Augu­
sto Casati” di San Giuliano, di­
n L’arte come medicina dello spirito,
anzi come vera e propria terapia di
supporto alla medicina tradizionale.
È questo il credo di Mike Ciafaloni,
artista da sempre impegnato nella
promozione dell’arteterapia.
Per capire di chi stiamo parlando ba­
sta entrare nel grande atrio del nuo­
vo policlinico di San Donato dove gi­
ganteggia una colorata opera pittori­
ca dal chiaro simbolismo. È L’albero
della vita e Ciafaloni ­ natali a Catan­
zaro circa settant’anni fa ­ l’ha pen­
sata come forma di sostegno e di ac­
coglienza ai pazienti dell’ospedale
sandonatese ma anche come monito
al personale medico e paramedico
che vi lavora. Da oggi i sandonatesi
potranno osservare a Cascina Roma
altre opere dell’artista calabrese fon­
datore del movimento di Arte Com­
patibile. Si tratta di una corrente del­
la pittura italiana contemporanea
che privilegia la spiritualità dell’atto
artistico e che segue le indicazioni
della Planet life economy Founda­
retta da Paolo Ruffini. Il cuore
del programma spigola invece
fra i vertici della produzione
pucciniana muovendosi dalla
Bohème alla Turandot e affidan­
do la regìa musicale agli inter­
preti già apprezzati nei due po­
meriggi precedenti: Loredana
Arcuri, soprano, Giancarlo Mon­
salve, tenore, con il piano del
maestro Maria Silvana Pavan.
Il coordinamento musicale è af­
fidato a Giovanna Lomazzi e Ga­
briele Monici. Il presidente di
Rocca Brivio Sforza srl Carlo
Cotti confida di pensare, dopo il
trittico pucciniano, ad un’analo­
ga riscoperta verdiana, che ca­
drebbe non lontana in questo ca­
so dal bicentenario dalla nasci­
ta, nel 2013. Per l’occasione so­
mani la rocca aprirà alle 15.30 e
sarà possibile acquistare diret­
tamente in loco il biglietto d’in­
gresso a 10 euro.
Emanuele Dolcini
Ciafaloni, quando l’arte “cura”
tion, organismo
culturale inter­
nazionale che si
propone di sti­
molare la rifles­
sione su una
qualità della vita
più alta. L’arte
non è dunque in­
tesa come libera
espressione di
un singolo spiri­ Una tela di Ciafaloni
to, sfogo perso­
nale o strumento di denuncia o di ri­
valsa, ma un mezzo immediato per
veicolare messaggi di pace e di be­
nessere a tutti. Arte: medicina spiri­
tuale ­ nelle sale di Cascina Roma da
oggi fino al 7 marzo, ingresso libero
dal lunedì al sabato (9.30­12.30 e 14.30
­18.30), la domenica (10­12.30 e 16.30­
19) ­ raccoglie diversi lavori pittorici
e alcune sculture di Mke Ciafaloni
dedicati all’arteterapia e alla cromo­
terapia, ovvero al valore calmante e
rilassante dei colori sul nostro cer­
vello. Sono ormai svariati gli studi
delle neuroscienze che hanno dimo­
strato quanto le arti visive possano
influenzare positivamente le nostre
reazioni e il nostro stato d’animo: os­
servare le opere di Ciafaloni è come
compiere un viaggio nell’universo
del colore, alla ricerca del bello. Ac­
canto alle opere pittoriche e alle
sculture di Ciafaloni, gli spazi casci­
na Roma accoglieranno anche la col­
lettiva, curata da Francesca Bellola,
degli artisti aderenti al gruppo For­
mart, impegnati nella valorizzazio­
ne dell’arte terapia: tra questi, Regi­
na Di Attanasio, Natalia Berselli e
Marco Bozzini. Il legame tra arte e
medicina sarà approfondito nei gior­
ni a venire con un dibattito: la sando­
natese Maria Antonietta Porfirione
Todaro presenterà al pubblico il sag­
gio Art therapy activities di P. J. Fur­
rer, curato nella versione italiana
per MMB Music edizioni da Josetta
Pinotti (3 marzo, ore 21).
Francesca Amé
n L’immaginazione a ritmo blues
per colmare il vuoto del reale.
Quattro scene, tre musicisti, due
attori. Questi gli ingredienti mes­
si in campo dal MatèTeatro per I
blues di Tennessee Williams, ulti­
mo appuntamento della rassegna
“Oltre il palcoscenico”, in scena
domenica sera nella sala dei Co­
muni di Palazzo San Cristoforo a
partire dalle 21.
Spettacolo vincitore di Previsioni
teatro 2009, promosso dalla Fonda­
zione Scuole Civiche Milano e dal­
la Scuola Paolo Grassi, realizzato
in collaborazione con Crt, Sala
Fontana, Teatro Litta, Teatro Out
Off, Teatro Ringhiera e Taetro
Verdi, I blues porta sul palco tipi
umani universali, come gli stan­
dard della musica jazz.
Personaggi (tutti interpretati da
due sole attrici, Alessandra Ingo­
glia e Maria Teresa Galati, che si
muovono sulle musiche di Grazia­
no Gatti alla tromba, Paolo Guar­
nieri al piano, Stefano Fascioli al
contrabbasso) che seppur hanno
lo spessore degli eroi della trage­
dia greca non danno luogo ad al­
cuna azione drammatica. Le loro
passioni conducono sempre e co­
munque alla distruzione del per­
sonaggio stesso in un caleidosco­
pio di voci, suoni e linguaggi, as­
secondando variazioni e improv­
visazioni che esaltano il ritmo
blues della scrittura di Williams.
Ed è lo spettatore stesso a diventa­
re personaggio: su di lui si proiet­
tano le colpe originarie dei margi­
nali, i cacciati dall’Eden a cui ha
dato voce Williams nelle sue quat­
tro scene, La Camera Buia, Ritrat­
to di Madonna, La lunga perma­
nenza interrotta ovvero una cena
poco soddisfacente e Proibito.
Un viaggio quello dei MatèTeatro,
gruppo teatrale nato nel 2006 a
Bergamo, che è anche ricerca e
scoperta dell’impossibilità espres­
siva dell’attore davanti alla com­
plessità della vita.