COMPONENTI DELL’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE Sensori • Misura grandezze di processo • Acquisizione retroazioni in anelli di regolazione • Diagnostica, protezione, eventi, allarmi Attuatori • Comandi, segnalazioni, abilitazioni, interventi di protezione • Movimentazioni (azionamenti) • Controllo di variabili di processo (riscaldatori, umidificatori,…) Sistemi di elaborazione • Robot • Macchine a controllo numerico • Unità intelligenti per il comando (comando, segnalazione, controllo, regolazione) • Unità intelligenti per la supervisione e l’interfaccia operatore • Unità intelligenti per il rilevamento, la memorizzazione, la trasmissione e la gestione (diagnosi, controllo di processi lenti) dei dati _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 1 SENSORI Sensore: converte una grandezza fisica (misurando) in un segnale elettrico Classificazione: • Principio fisico • Grandezza da misurare • Settore applicativo Classificazione energetica: • Sensori attivi (non necessitano di potenza esterna) - segnale di uscita debole (richiedono amplificazione) - sensori piezoelettrici, fotoelettrici,.... • Sensori passivi (necessitano di potenza esterna per fornire il segnale di uscita) - dissipano, si deteriorano,.... - sensori resistivi, capacitivi,.... _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 2 USO DEI SENSORI SISTEMA DI INTERFACCIA OPERATORE SENSORE 1 SENSORE 2 …… SISTEMA DI ACQUISIZIONE SENSORE N eccitazione SISTEMA DI MEMORIZZAZIONE SISTEMA DI ELABORAZIONE SISTEMA DI CONTROLLO …… I sensori forniscono segnali elettrici in relazione con la grandezza di interesse Necessitano di sistemi di acquisizione (interfaccia, preelaborazione) prima dell’uso finale _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 3 ACQUISIZIONE DATI DA SENSORI grandezze di influenza SENSORE misurando SISTEMA DI ACQUISIZIONE alimentazione o eccitazione CONDIZIONAMENTO - isolamento amplificazione / attenuazione filtro multiplexing /campionamento simultaneo - .... _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- SISTEMI DI MEMORIZZAZIONE, ELABORAZIONE, CONTROLLO,… ACQUISIZIONE - conversione A/D sistemi di conteggio elettronica analogica dedicata .... 4 SENSORI: problematiche Termocoppie (sensori di temperatura) • non necessitano di alimentazione, segnale piccolo (µV), temperatura di giunto freddo Celle estensimetriche (sensori di spostamento) • necessitano di alimentazione, dipendono dalla temperatura (configurazione a ponte) Cellule fotoelettriche (sensori di presenza) • necessitano di alimentazione e isolamento, problemi di interferenza, segnale facile da trattare (ON/OFF) Encoder incrementale (sensori di posizione, velocità) • necessitano di alimentazione, segnali in quadratura da gestire in tempo reale ... CONDIZIONAMENTO E PREELABORAZIONE “AD HOC” _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 5 SENSORI: CARATTERIZZAZIONE Caratteristiche statiche descrivono le prestazioni del sensore in condizioni normali con variazioni lente dell’ingresso ed in assenza di sollecitazioni esterne Caratteristiche dinamiche descrivono il comportamento del sensore alle variazioni dell’ingresso con il tempo Caratteristiche ambientali si riferiscono alle prestazioni del sensore dopo l’esposizione -condizioni ambientali non operative- o durante l’esposizione –condizioni ambientali operative- a specifiche sollecitazioni esterne Caratteristiche di affidabilità sono relazionate alla vita utile del sensore e a possibili cause di mal funzionamento nel sistema in cui è inserito _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 6 SENSORI: CARATTERISTICA DI TRASFERIMENTO Esiste una relazione ideale h tale che Out = h(M) • In genere h è lineare • Invece della funzione h, il costruttore mette a disposizione grafici o tabelle garantiti per valori tipici delle grandezze di influenza Acquisito Out, si ricava la stima di M = <M> = h-1(Out) Sensore reale: • Peculiarità costruttive -> h differisce leggermente da sensore a sensore • Fascia di incertezza massima α <M> = h-1(Out±α[%(Outmax-Outmin)]) • Determino α sulla base della calibrazione (taratura) del singolo sensore Calibrazione • Test nei quali si applicano al sensore valori noti registrandone i valore di uscita • Caratteristica di trasferimento per punti • Riduce α, incide sul costo del sensore _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 7 SENSORI: CARATTERISTICHE STATICHE (1/2) Range o span o portata o fondo scala (FS) intervallo dinamico di ingresso (massimo valore meno minimo valore) che può essere convertito dal sensore con una incertezza prestabilita Full Scale Output (FSO) differenza fra i segnali di uscita del sensore quando ad esso sono applicati i valori estremi del range Isteresi [%FSO] massima differenza tra i valori di uscita corrispondente ad uno stesso ingresso, ottenuto per valori crescenti e decrescenti. Ripetibilità [entro….%FSO] capacità di riprodurre la stessa uscita quando è applicato lo stesso ingresso, consecutivamente, nelle stesse condizioni operative e nella stessa direzione. E’ espressa come massima differenza tra le uscite di più cicli di calibrazione. _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 8 SENSORI: CARATTERISTICHE STATICHE (2/2) Risoluzione o detectivity [%FSO] • Rappresenta l’abilità del trasduttore nel rivelare il segnale di ingresso (limitata dal rumore da esso prodotto) • minimo segnale rilevabile = segnale di ingresso I tale che SNRuscita = 1 I = 0 -> solo rumore; minimo segnale rilevabile / Potenza(I) = Potenza(rumore) Linearità [entro ±….%FSO] indica lo scostamento della curva di taratura sperimentale dalla retta di riferimento (r.r.) ottenuta dai dati sperimentali di calibrazione. • Linearità terminale (r.r. per gli estremi) • Linearità ai minimi quadrati (r.r. ottenuta con il metodo dei minimi quadrati) • ….. Sensibilità [….%] (sensitivity o responsivity o costante di trasduzione) • rapporto tra il segnale di uscita e la grandezza trasdotta calcolata sulla r.r. • sensibilità traversa verso altre grandezze (cross sensitivity) • Offset = segnale di uscita in assenza di stimolo _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 9 SENSORI: CARATTERISTICHE DINAMICHE Le caratteristiche dinamiche in un sensore descrivono il suo comportamento in condizioni di variazioni (rapide) dell’ingresso con il tempo. • Tempo di risposta del sensore -> “errore” Risposta in frequenza [ ±..% da ..a..Hz] variazione del rapporto fra ampiezza di uscita e di ingresso (differenza fra fase di ingresso e di uscita) al variare della frequenza entro una prefissata banda Risposta nel tempo [s] Caratterizza la risposta del dispositivo ad una variazione dell’ingresso con il tempo • Tempo di risposta = tempo in cui l’uscita raggiunge 95% o 98% del valore finale • Tempo di salita = tempo in cui l’uscita va dal 10% al 90% del valore finale • Costante di tempo = tempo in cui l’uscita raggiunge il 63% del valore finale _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 10 SENSORI: CARATTERISTICHE AMBIENTALI E DI AFFIDABILITA’ Errore di temperatura [%FSO] massimo scostamento dell’uscita a parità di ingresso al variare della temperatura in un determinato range Errore di vibrazioni [%FSO] massimo scostamento dell’uscita a parità di ingresso quando al sensore sono applicate vibrazioni di ampiezza e frequenza prefissate Affidabilità • MTBF (Mean Time Between Failure) -> tempo medio al guasto • Tempo medio al degrado (degrado = mancata osservanza di alcune caratteristiche di funzionamento) _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 11 USCITA DEL SENSORE Sensori “grezzi” • resistenza • capacità • induttanza • tensione AC o DC • corrente AC o DC • …. Sensori “condizionati” • tensione 0-10V, 0-5V, 2V±1V, … • corrente 0-20mA, 4-20mA • frequenza Sensori “intelligenti” • uscita seriale SPI, I2C, RS232 o RS485 • bus di campo • USB, Ethernet, wireless _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 12 ENCODER OTTICI INCREMENTALI Dispositivi che forniscono un segnale ad onda quadra con m impulsi per ogni giro • velocità angolare = w -> frequenza di uscita = m*w • 3 segnali di uscita: - due segnali in quadratura per posizione, velocità e verso di rotazione - un impulso di zero per la ricostruzione della posizione assoluta - elettronica di condizionamento veloce (circuiti di conteggio) A A B B 0-pulse 0-pulse AVANTI _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- INDIETRO 13 ATTUATORI Organi di comando discreti (ON/OFF) o continui (azionamento) Comandi: • da operatore • da sistema automatico Comandi di emergenza: • da operatore (diretto) e da sistema automatico Alcuni tipi di attuatori: • Lampade di segnalazione (220AC, 24AC, 24DC,..) • Attuatori termici (forni, impianti di riscaldamento, raffreddamento,..) - regolazione continua della tensione applicata al riscaldatore - regolazione ON/OFF • Attuatori elettromagnetici (elettromagneti di sollevamento, freni, giunti, valvole, relais...) _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 14 RELAIS Organi di comandi discreti Relais I Relais sono: • Amplificatori di potenza Comando (comando a 100mA, contatto a 10A) • Moltiplicatori di contatti • Utilizzati da personale non altamente qualificato • Isolatori naturali • Lenti (tempi: 10µs-10ms) V+ • Negatori naturali • Utilizzati per semplici funzioni logiche A • Ingombranti, dissipativi Contatto NO Contatto NC A C = NOT(A) _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- A B B C V- V+ V+ C C VC = A OR B VC = A AND B 15 AZIONAMENTI Utilizzati per ottenere avviamenti controllati e/o regolazione della velocità In prima approssimazione: • controllano la coppia regolando la corrente • controllano la velocità regolando la tensione Controllo digitale (PID) Gestiscono le protezioni • massima corrente • protezione termica pref PID + p PID + n PID + M I Forniscono indicazioni diagnostiche • corrente, velocità, posizione • stato dei comandi e delle protezioni Si interfacciano ai sistemi di controllo e supervisione _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 16 SOFT STARTER Utilizzati per ottenere avviamenti controllati La tensione al motore viene regolata regolando l’angolo d’innesco degli interruttori (anello aperto) • rampa lineare di tensione • doppia pendenza per superare la coppia resistente iniziale • la velocità non si muove linearmente con la tensione - carico leggero -> velocità nominale prima della tensione nominale - carico pesante -> velocità nominale dopo la tensione nominale G1 TG1,off G2 M TG1,off G3 _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 17 AZIONAMENTI AC/DC Utilizzati per la regolazione di motori in corrente continua Azionamenti in C. C. • ottime prestazioni (dinamica, accuratezza, assenza di vibrazioni) • funzionamento sui 4 quadranti (motore avanti, motore indietro, recupero avanti, recupero indietro) • regolazione della tensione continua di armatura • ciascuna coppia agisce in conduzione naturale per 1/6 del periodo SEQUENZA DELLE FASI: U1 U1 U2 U2 U3 U3 U1 ... D2 D3 D3 D1 D1 D2 D2 ... U1 U2 U3 1 2 3 _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- M D1 D2 D3 18 AZIONAMENTI AC/AC Inverter: utilizzati per la regolazione di tensione e frequenza dei motori in A.C. U1 U2 U3 S1 S2 S3 1 2 3 M D1 D2 D3 I1 I2 I3 Convertitore AC/DC seguito da un convertitore DC/AC • sinusoidi mediante interruttori -> PWM (Pulse Width Modulation) • onda rettangolare (A, D=Ton/(Ton+Toff)) -> filtro passa-basso -> VDC = A*D. • sinusoide PWM = uscita comparatore tra sinusoide (f) e onda triangolare (>>f) Ton Toff V=A*Ton/(Ton+Toff) _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 19 INTERRUTTORI DI POTENZA Potenze medio basse: transistori bipolari e MOSFET di potenza Diodi di potenza • non consentono alcuna parzializzazione dell’angolo d’innesco • configurazione in antiparallelo per la bidirezionalità Tiristore • 4 strati (PNPN) • diodo con accensione controllata dal gate • spegnimento non controllato GTO (Gate Turn Off thyristor) • Si spegne applicando una tensione negativa al gate IGBT (Insulated Gate Bipolar Transistor) • Combina la tecnologia bipolare e CMOS • Perdite nulle -> maggiori potenze _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 20 MODALITA’ DI INTERFACCIAMENTO DI SENSORI/ATTUATORI Sensori/attuatori discreti (ON/OFF) • Applico tensione e verifico passaggio di corrente • Facile da trasmettere • Facile da isolare (isolatore galvanico) Vcc V+ Vcc Sensori/attuatori continui (uscita 0-5V) • Difficile da isolare e da trasmettere V V Gnd αV Sensori/attuatori continui (uscita 4-20mA) • la trasmissione in corrente, rispetto a quella in tensione, è più robusta • integra la diagnostica verso la situazione di strappo cavi Sensori/attuatori continui (uscita in frequenza o in duty cycle) _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 21 SISTEMI DI ELABORAZIONE A LIVELLO DI CELLA Varie tipologie: • Robot • Macchine a controllo numerico Unità intelligenti dedicate • Unità intelligenti per il comando (comando, segnalazione, controllo, regolazione) • Unità intelligenti per la supervisione e l’interfaccia operatore • Unità intelligenti per il rilevamento, la memorizzazione, la trasmissione e la gestione (diagnosi, controllo di processi lenti) dei dati • ..... Basso costo di µC semplici sistemi programmabili _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- tutto è “smart” 22 ROBOT Scarsa capacità di elaborazione, memorizzazione e trasmissione dell’informazione Utilizzati per: • spostare componenti (pezzi, utensili) per macchine utensili • maneggiare componenti nelle lavorazioni pericolose (vernici, saldature,...) • maneggiare componenti negli ambienti pericolosi (mare, ambienti radioattivi,...) • orientare per sistemi di visione (diagnosi, misure di qualità) Comandati da operatore o macchine Costituiti da: • sensori, attuatori • linee di I/O per i comandi e le segnalazioni (interfacce numeriche via radio, cavo) • sistemi di elaborazione molto specializzati ad un singolo compito Programmi (configurabilità più che programmabilità): • on-line (dall’operatore a robot fermo) • off-line (da sistemi automatici mentre il robot lavora) _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 23 CONTROLLO NUMERICO (CN) Scarsa capacità di elaborazione, memorizzazione e trasmissione dell’informazione Utilizzati per il controllo delle macchine utensili Comandati da operatore o macchine (ciclo di lavoro) Programmati da un operatore (programmazione lenta e off-line) I CN o CNC (Computer Numeric Control) sono costituiti da: • interfaccia verso la parte di potenza per l’interfaccia verso la macchina utensile • controllo di più assi • computer dedicato I DNC (Direct Numeric Control) sono CN a controllo digitale interfacciati a un computer di supervisione che consente la programmazione automatica attraverso: • database di “lavorazioni elementari” (archivio disegni/programmi) • database per la gestione (numero di pezzi prodotti, tempi di fermo,...) • programmi per l’ottimizzazione dei tempi morti (cambio utensili,...) • possibilità di funzionamento “stand alone” _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 24 UNITA’ INTELLIGENTI ALTAMENTE PROGRAMMABILI Svolgono funzioni diverse in quanto a requisiti (potenza, velocità, memoria,...) • comando e segnalazione • controllo, coordinamento e regolazione • rilevamento, memorizzazione, trasmissione dati • interfaccia operatore (Human Machine Interface -HMI-) Si ripartiscono in: • PLC (Programmable Logic Controller) • PMC (Programmable Multifunction Controller) • PC industriali Punti di I/O Capacità di elaborazione Memoria Controllo in tempo reale Software di base Semplicità d’uso PC ++ ++ ++ + _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- PLC + + + ++ PMC + + + ++ 25 PLC (PROGRAMMABLE LOGIC CONTROLLER) PLC = sistema logico programmabile in grado di realizzare un insieme ordinato di operazioni, definite da comandi facilmente modificabili, strutturate in modo ciclico Introdotti all’inizio degli anni ’70 come alternativa alle logiche a relais, che sono: • Semplici da utilizzare • Lenti, ingombranti, dissipativi Anni 70-80: i PLC hanno poca fortuna perchè: • Costosi, poco affidabili, lenti per le regolazioni (>100ms) • Poco “comprensibili” per gli addetti ai lavori (programmazione, ricerca guasti,...) Anni 90: i PLC invadono il mercato perchè: • Economici, robusti, potenti • Ben supportati dalla distribuzione e assistenza • Programmabili in modo semplice grazie ai linguaggi a contatti _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 26 PLC versus RELAIS il PLC ha sostituito le logiche a relais perchè: • Riduzione dei cablaggi • Riduzione degli ingombri • Riduzione della potenza (assorbimento ≈ 100mA nei PLC più compatti) • Elevata versatilità verso “upgrade” • Aumento della velocità di elaborazione • Semplice, robusto ed affidabile • Consente nuovi campi d’impiego (regolazione, controllo, calcolo multivariabile,.) _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 27 PLC: CARATTERISTICHE GENERALI HW modulare • Espandibile • Diversi moduli - CPU - ingressi logici - uscite logiche - ingressi analogici - ingressi dedicati - .... - moduli funzionali SW “semplice” • schemi a contatti • struttura ciclica • autodiagnostica _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 28 PMC (PROGRAMMABLE MULTIFUNCTION CONTROLLER) PMC = computer a struttura modulare, operanti in tempo reale, utilizzati per lo svolgimento di compiti complessi in termini di tempo critico (regolazione, comunicazione,...) e grandi volumi di dati PMC vs PLC: • HW simile ai PLC • SW a basso livello “aperto” • Sono più flessibili rispetto ai moduli funzionali • Gestiscono complesse architetture dati • Permettono linguaggi informatici (Es. C) • Richiedono personale qualificato • Ottengono le massime prestazioni da un dato HW PMC vs PC: • HW modulare (I/O decentrato?) • Sistemi operativi “real time” (RTOS per PC?) • Sistema dedicato “non standard” _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 29 PMC (PROGRAMMABLE MULTIFUNCTION CONTROLLER) Caratteristiche PMC: • HW affidabile, modulare, potente, veloce, direttamente gestibile dall’operatore • Diverse tipologie di prodotto (monoCPU, multiCPU) • Possobilità di realizzare prodotti “custom” integrando hardware commerciale e “ad hoc” • SW scritto in C o in linguaggi “orientati al tecnologo” • Lunghi sviluppi del software VME BUS CPU MEMORIA _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- INGRESSI LOGICI INGRESSO ENCODER 30 PMC: MODULI CPU Elevata varietà di moduli CPU: • CPU General Purpose ad alte prestazioni • (con µP potenti e configurabili come Master o Slave) • CPU General Purpose "compatte" • (con µP a 8-16bit, generalmente Slave, dedicate ad applicazioni • CPU General Purpose orientate all'I/O (-Esempio: Schede PLC-) • CPU Grafiche • (Utilizzate per la gestione di monitor ad alta risoluzione e tastiere -Es.: Schede PC-) • CPU di interfacciamento • (CPU dedicate alle comunicazioni verso altri computer; spesso dotate di firmware- per il protocollo di interfacciamento) • CPU di controllo periferiche (Esempio: controllore di memorie di massa) • Moduli coprocessori numerici • (in disuso, data la potenza dei nuovi microprocessori) _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 31 PMC: MODULI I/O Elevata varietà di moduli I/O: • Moduli di ingresso/uscita logici (isolati e non isolati) • Moduli di ingresso/uscita analogici (in tensione, in corrente, differenziali, sbilanciati,...) • Moduli di conteggio (Esempio: interfaccia verso encoder come trasduttore di velocità/posizione) • Moduli di temporizzazione (Esempio: orologio, calendario, allarme) • Moduli di interfaccia parallela (Esempio: interfaccia Centronics verso stampante) • Moduli di interfaccia seriale (Esempio: RS232 verso periferiche -terminali, stampanti-, RS485 verso sistemi controllati da un microprocessore -azionamenti- verso trasduttori/sensori,..) • Moduli di comunicazione (HW più FW di supporto per un certo bus) _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 32 PMC: INTEGRAZIONE? Integrazione a 3 livelli: • Stesse modalità di comunicazione (infrastrutture HW e SW comuni) • Stessi database • Portabilità delle applicazioni Software PC-PLC Controller Comunicazione HMI Gestione dati Management I/O Distribuiti Sensori/Attuatori _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 33 COMPUTER INDUSTRIALI Grande importanza a livello di area, importanza crescente a livello di cella • Ottima interfacciabilità e integrazione • Il vantaggio del SW standard • La necessità di HW robusto e affidabile • PC “office” e PC industriali”: necessità e costi _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 34 COMPUTER INDUSTRIALI “EMBEDDED”: PC104 PC104 =schede PC di dimensioni molto compatte costruite dal ‘88 (IEEE-P996) • Low-cost: - 386SX a 25MHz - 4M DRAM, 2M Flash con versione “rommata” di DOS (ROMDOS) - 2 porte seriali, interfaccia vs. stampante, tastiera, mouse - connettore per moduli aggiuntivi (16-bit PC/104 IEEE-P996) - ottimo per applicazioni scritte in C _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 35 COMPUTER INDUSTRIALI “EMBEDDED”: PC104 PC104 =schede PC di dimensioni molto compatte costruite dal ‘88 (IEEE-P996) • High-performance: - Celeron 433MHz – 1GHz, Pentium III (133MHz FSB –Front Side Bus-) - Acceleratore grafico per applicazioni 3D (S3® Savage4™) - 512M DRAM, 32M Flash, Award BIOS (Millenium Compliant) - interface di rete (10BaseT, 100BaseT), interface USB - connettore per moduli aggiuntivi (16-bit PC/104 IEEE-P996), slot PCI - ottimo per applicazioni sotto SW applicativi _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 36 COMPUTER INDUSTRIALI: IL PROBLEMA DEGLI I/O Computer industriali: • Ottime interfacce di rete • I/O grazie a schede su slot PCI: - 3-5 slot -> numero insufficiente di I/O - bus PCI -> limite alle prestazioni in caso di sovraffollamento rete I/O Sistema concentrato _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- …. I/O Sistema distribuito 37 COMPUTER INDUSTRIALI: IL PROBLEMA DEL TEMPO REALE Gestione degli I/O decentrati: • Necessità di reti veloci e deterministiche • Incremento del costo del sensore: sensor -> smart sensor Sistema operativo: • Sistemi operativi “noti” con possibilità di sviluppo di applicazioni “portabili” (Win2000, Linux, MacOS, Solaris per SUN) -> mancato determinismo • Sistemi operativi in tempo reale derivati da UNIX (Es QNX) -> mancato supporto dei software di sviluppo delle applicazioni • Costo del sistema operativo in tempo reale e dei relativi accessori (Es. interfaccia di rete,..) COMPUTER INDUSTRIALE _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- Soluzione ancora “innovativa” 38 PANNELLI DI VISUALIZZAZIONE Sistemi dedicati: • Ottimo livello di industrializzazione • Integrano PLC e PC (e i relativi ambienti software “semplificati”, ossia liguaggi a contatti, linguaggi pseudografici, SW di gestione database,…) • Ottime capacità di interfaccia _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 39 SISTEMI DI VISIONE Sistemi dedicati: • Utilizzati per controlli dimensionali e di qualità, identificazione e conteggio pezzi,… • Ottimo livello di industrializzazione • Integrano una videocamera a elevata risoluzione e un computer programmabile • Si interfaccia ad un PC con SW specializzati che permettono di realizzare programmi applicativi in C basandosi su funzioni a libreria (Es. riconoscimento caratteri • Interfacce di rete veloci per trasferimento immagini e configurazione on-line _________________________________________________________________ “Sistemi logico programmabili”-1 Alessandra Flammini -Università di Brescia- 40