IPSIA DI BOCCHIGLIERO a.s. 2012/2013 -classe IV- Materia: Elettronica Telecomunicazioni ed Applicazioni ---CONVERTITORI AD APPROSSIMAZIONI SUCCESSIVE--- alunna: IACOVINO FRANCESCA prof. Ing. Luigi Zumpano IPSIA Elettronica-Telecomunicazione ed Applicazioni Convertoitori ad approssimazioni successive I “convertitori ad approssimazioni successive” sono attualmente i più diffusi nelle applicazioni che non richiedono una velocità di conversione molto spinta. I componenti commerciali sono disponibili per risoluzioni da 8, 10 e 12 bit e per tempi di conversione da 2 a 50 μs. Sono stati realizzati dispositivi che offrono una comoda interfaccia per la connessione diretta ai microprocessori e microcontrollori, o che integrano al loro interno un multiplexer analogico, in modo da essere collegati a più sorgenti di ingresso. Un ADC ad approssimazioni successive usa un comparatore e un convertitore digitale-analogico, ad ogni passaggio l'ADC prova a impostare un bit, partendo dal MSB e usando il DAC confronta il segnale campionato con il segnale di ingresso in feedback. Questo convertitore individua un bit ad ogni iterazione in una sorta di ricerca binaria e la risoluzione è limitata solo dalle esigenze di sample-rate e dal rumore in ingresso. Il tempo di conversione dell'ADC ad approssimazioni successive è costante qualunque sia il valore del bit VIN. TCONV = nTck Il tempo di conversione si calcola: Questo schema rappresenta il principio di un convertitore ad approssimazioni successive. Si tratta di un sistema retroazionato, gestito da un circuito di controllo sequenziale. CONTROLLO DI TEMPORIZZAZIONE n + Fine conversione n bit SAR - DAC VDAC Esempio: se consideriamo n=4 Un segnale di Star fa partire la conversione, azzerando il registro SAR (Successive Approximation Register). Nell'istante successivo il contenuto del SAR viene incrementato di un valore pari alla metà della dinamica massima (2 n/2=1000b). L'uscita del SAR è collegata ad un convertitore analogico (ADC), mentre un comparatore permette di confrontare l'uscita del DCA con la tensione di ingresso, VI. Se risulta VI >VDAC , si incrementa il contenuto del SAR di un valore pari alla metà del valore precedentemente sommato (01000b), alrimenti si sottrae di tale valore. Questo processo si ripete fino a che non si ripete l'ultimo bit. Possiamo rappresentare l'andamento di VDAC nella conversione per approssimazioni successive a 4 Alunna: Iacovino Francesca a.s 2012/2013 classe IV pag.2 di 3 IPSIA Elettronica-Telecomunicazione ed Applicazioni Convertoitori ad approssimazioni successive bit con il seguente grafico: VDAC 15 14 13 12 11 10 9 VI SAR 1100 1010 1001 1000 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Alunna: Iacovino Francesca t1 t2 a.s 2012/2013 t3 t4 classe IV t pag.3 di 3