Pioggia di stelle - Istituto Comprensivo "Emanuele Ciaceri"

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a.s.2016-17
Scuola dell’infanzia ‘Piano Ceci’
Primo laboratorio
“Pioggia di stelle”
Nucleo di ogni laboratorio è una fiaba, attraverso la quale ogni bambino ‘da lontano’ – cioè con il pudore e
la delicatezza necessari affinché il non detto e il non dicibile abbiano casa – trova la possibilità di esprimere
il proprio racconto, le proprie emozioni, i propri sentimenti e la propria creatività.
La fiaba del primo laboratorio è stata “Pioggia di stelle” dei fratelli Grimm. L’abbiamo scelta per un duplice
motivo: è stata la fiaba del laboratorio cittadino della Casa don Puglisi per il Natale - laboratorio a cui i
nostri bambini hanno partecipato - ed è la fiaba che più di ogni altra ci permette di accostarci al Natale in
punta di piedi: la bambina che da sola, senza più nessuno al mondo, si inoltra nel bosco e pur non
possedendo nulla dona interamente senza riserve quel poco che ha a tutti coloro che incontra, viene
ricoperta dalla luce.
I bambini, con la profondità e la sapienza che li contraddistinguono, hanno compreso.
Questi i passaggi degli incontri relativi al laboratorio:
Nel primo incontro abbiamo raccontato la storia servendoci di un piccolo plastico preparato da noi
insegnanti. La luce delle stelle ha dato alla bambina la forza di attraversare il bosco e il buio, che per lei
è stato un buio ‘buono’.
Ogni bambino ha pitturato la sua piccola stella.
‘C’era la pioggia di stelle d’oro e la fanciulla non sentiva più freddo, il suo cuoricino era caldo’ (Ilary)
‘Sentivo il mio cuoricino caldo e mi sentivo tranquillo’ (Gabriele)
‘Ha detto: della gonnellina ne posso fare a meno, non fa niente! Il buio è quello dei buoni, non quello dei
cattivi’ (Ilary)
Nel secondo incontro abbiamo ripreso brevemente la storia e quindi - come la bambina nel buio è stata
ricoperta dalle stelle – abbiamo ricoperto i chicchi di frumento nei vasetti con una copertina di terra. Il
semino è chiuso, al buio, ma si aprirà e vedrà la luce, come la bimba le stelle. Abbiamo ripreso in mano la
stella e le abbiamo avvolto dei fili di lana, come una copertina.
‘Il semino sboccia con la pioggia… la fanciulla deve mangiare per crescere, deve mangiare tantissimo…’
(Ilary)
‘Il semino è coricato sulla terra’ (Marta)
‘Chiederò al mio papà di costruirmi una casa di legno dove posso vedere sia il mio papà, sia la mia mamma
e la sorellina che non mi ‘fa’ i capricci’ (Giuseppe D)
‘Ora la fanciulla può dormire felice con tutte le sue stelline’ (Marta)
Nel terzo incontro, dopo avere sempre ripreso la storia per potere rientrare nel clima del racconto,
abbiamo posto al centro del circoletto due fogli, uno con il disegno del sole e l’altro della luna e abbiamo
detto ai bambini: ‘regaliamo alla fanciulla una parolina di luce o di buio ‘buono’ ‘:
paroline di luce:
‘La fanciulla ha dato il pane al vecchietto ed era felice’ (Gabriele)
‘Ho visto l’arcobaleno’ (Giuseppe A)
‘Ora che la fanciulla è felice le posso regalare tutti i miei giocattoli’ (Giuseppe D)
paroline di buio ‘buono’:
‘Nel buio ‘buono’ è caduta la pioggia di stelle’ (Ilary)
‘Con mi cugina abbiamo dormito insieme, il mio letto l’ho messo vicino a lei’ (Chiara)
‘Quando mamma mia non c’è sono triste’ (Simone)
‘La fanciulla è carina’ (Sofia S.)
Ci siamo salutati con un’ultima attività: ogni bambino ha messo nel suo barattolino di vetro l’acqua con
tanti lustrini d’argento e ha completato col glitter –dorato come le stelle – la sua ‘stellina con la copertina’.
Laboratorio “Pioggia di stelle” (gruppo 3 anni)
Con i bambini di 3 anni si è puntato sul linguaggio del corpo (non potendo raccogliere le loro paroline, data
l’età). Dopo il racconto gli alunni sono stati invitati ad immaginare di essere la bambina della storia.
“Facciamo finta che eravate la bambina che si ritrova sola nel bosco, avete soltanto la camicina addosso e
sentite freddo, tanto freddo; provate a riscaldarvi con il vostro corpicino, rannicchiatevi, stringete le
gambine, stringete il visino tra le mani…”
Intanto vengono proiettate le stelle sulla parete.
“Le stelle vi riscaldano…provate a prendere una stellina con la vostra piccola mano”(sulla mano di ogni
bimbo viene versata un po’ di polverina dorata).
I bambini hanno poi realizzato una stellina infilando pezzetti di ovatta in una stella fatta col pannolenci e
decorandola col glitter. “Questa stellina vi riscalderà quando sentirete freddo, vi darà luce quando sarete
nel buio e vi terrà compagnia quando sarete un po’ tristi”.
Laboratorio “Pioggia di stelle” (gruppo 5 anni)…suggestioni
Paroline sul buio buono
-la bimba è felice (Emanuele)
-la pioggia di stelle le cade addosso (Giada)
-lei dona tutto (Rosario)
-quando dormo io sto al buio (Agnese)
-nella mia cameretta sento tanto silenzio (Emanuele)
Paroline sulla luce
-quando gioco sento il cuoricino pieno di luce (Rosario)
-quando abbraccio la mia mamma sento tanta luce nel cuore (Emanuele)
-mi piace stare con zia Viviana (Aida)
La pioggia di stelle
Secondo laboratorio
“L’elfo dell’albero della cera”
Per il secondo laboratorio abbiamo scelto una fiaba delicata, fatta di gentilezza e generosità, in cui la luce –
in continuità con la luce di “Pioggia di stelle” – riveste un ruolo fondamentale.
Storia di inverno, di freddo, di neve, in cui un piccolo mondo di creature invisibili del sottobosco – il mondo
degli elfi, degli gnomi e delle fate – si affaccenda per creare piccole candele con le bacche dell’albero della
cera per la ‘festa della gratitudine alla luce” e si prodiga per rendere più dolce, più luminosa e più leggera la
‘sera’ dei due vecchietti che si fanno compagnia.
Abbiamo articolato il laboratorio in tre incontri per ogni gruppo di bambini.
Nel primo incontro abbiamo raccontato la fiaba servendoci del piccolo plastico che abbiamo costruito
appositamente. In seguito i bambini hanno dipinto di verde una scatolina - ‘un pezzettino di bosco’ che
hanno portato a casa nell’ultimo incontro.
Nel secondo incontro abbiamo nuovamente raccontato la storia e poi i bambini hanno costruito il bosco
dentro la loro scatolina con rametti, bacche, foglie secche, sassolini.
Nel terzo incontro i bambini stessi hanno ricostruito insieme la storia e poi hanno detto la loro parolina
sull’elfo e sulla luce:
‘Gli gnomi hanno preparato le candeline e hanno fatto il cerchio’ (Gabriele)
‘Sono stati carini gli gnometti e gentili, bellissimi, anche il vecchietto, la vecchietta, le candeline e le fatine’
(Ilary)
‘Sono stati gentili e carini, carini, carini gli elfi a mettere le candeline vicino al vecchietto e alla vecchietta’
(Gabriele C)
‘Gli gnometti sono super gentili e super bravi perché hanno dato tante cose e tutti sono felici e contenti’
(Giuseppe D)
‘Le fate tutte in circoletto vogliono bene alla vecchietta’ (Chiara)
‘E sono venuti pure gli uccellini…’ (Gabriele )
In seguito i bambini si sono dedicati alla costruzione sia di una candelina nel guscio di mezza noce che di un
piccolo elfo che hanno delicatamente adagiato sulla loro scatolina.
Plastico per il racconto
Materiale per la costruzione del bosco
L’elfo del bosco
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