FarmaDay - n.260 - Ordine dei Farmacisti di Napoli

Lunedì 07 Ottobre 2013, S. Francesco d ‘Assisi
Anno II – Numero 260
AVVISO
1. Corso per la
Il Proverbio di Oggi
formazione dei lavoratori
Da nu malo pavatore piglia chello ca può
Da un cattivo pagatore, piglia quello che puoi
Notizie in Rilievo
Prevenzione e
salute
2. Ho un nodulo al collo,
come si accerta
se c'è un problema alla
tiroide?
3. Una colazione
abbondante per
combattere l’infertilità
4. Salute, più sei
stressato, più senti le
puzze: le emozioni
comandate dal naso
Scienza e Salute
5. Jogging, studio Usa:
non danneggia le
ginocchia
6. Il sorriso fa perfino
dimagrire
CORSO FORMAZIONE OBBLIGATORIO PER
TUTTI I LAVORATORI IN FARMACIA
Obbligo formativo per i datori di lavoro, rappresentanti dei
lavoratori e addetti alla gestione delle emergenze..
Cari Colleghi,
come è noto il D. Lgs. 81/2008 prevede gli obblighi formativi per i datori di
lavoro, i rappresentanti dei lavoratori e gli addetti alla gestione delle
emergenze e al primo soccorso, e stabilisce che i lavoratori, in occasione della
costituzione del rapporto di lavoro o del trasferimento o cambio di mansioni,
devono ricevere una adeguata formazione in materia di salute e sicurezza sul
lavoro.
In particolare l’articolo 37 del D. Lgs. 81/2008 prevede che il Datore di lavoro
provveda alla formazione di tutti i suoi lavoratori o assimilati, con o senza
retribuzione, secondo i contenuti e la durata previsti dall’Accordo Stato-Regioni
del 21/12/2011 sulla formazione in materia di sicurezza dei lavoratori.
A questo proposito lo scrivente Ordine in collaborazione con Federfarma
Napoli ha organizzato il seguente Corso obbligatorio:
Farmaci e Salute
7. sospensione Tavor
8. reni: molecola in
agrumi potrebbe
controllare cisti
Come partecipare:
1. Prenotazione on line sul sito web dell’Ordine: Home page “Richiesta
iscrizione al corso di Formazione Obbligatorio per tutti i lavoratori in
Farmacia (G.U. 8 dell’11/01/2013
2. E-mail: [email protected]; [email protected]
3. Uffici dell’Ordine: tel. 081 – 5510648; Fax: 081-5520961
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
[email protected];
[email protected]
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno II – Numero 260
PREVENZIONE E SALUTE
HO UN NODULO AL COLLO, COME SI ACCERTA
SE C'È UN PROBLEMA ALLA TIROIDE?
Per avere una diagnosi basta rivolgersi al proprio medico di famiglia con
un'ecografia e un semplice esame del sangue
Da poche settimane ho un rigonfiamento sul collo, comparso
all'improvviso. Il medico mi ha prescritto ecografia ed esami del sangue e
stiamo cercando di appurare se si tratti di un nodulo benigno o maligno
della tiroide.
Nel frattempo ho cercato su Internet e ho scoperto che i tumori della
tiroide sono in grande aumento e colpiscono soprattutto le donne.
Io sono un ragazzo di 34 anni: è così raro che un maschio soffra di
malattie della tiroide? Vorrei sapere qual è l'iter corretto per arrivare alla diagnosi e quali le terapie,
sia in caso di patologia benigna che maligna. Si può guarire e avere una vita normale?
Risponde Gioacchino Giugliano, dir. Unità Neoplasie Tiroidee, Istituto europeo di oncologia, Milano
È effettivamente vero che molte malattie tiroidee (gozzo, tiroiditi o carcinomi differenziati della
tiroide), per varie ragioni legate soprattutto a fattori ormonali e agli stimoli della vita riproduttiva,
sono più «femminili»: in Italia ne soffre, in media, un uomo ogni tre donne.
Resta il fatto che anche la tiroide maschile può ammalarsi, per svariate ragioni, per lo più connesse alla
genetica, all’ambiente o all’apporto alimentare di iodio. Per questo è importante che anche gli uomini
non sottovalutino la più frequente «spia» di qualcosa che non va, una tumefazione al collo.
In questo caso basta rivolgersi al medico di famiglia con un’ecografia e un semplice esame del sangue,
nel quale si valutano il dosaggio di ormoni o di anticorpi anti-tiroide e si può avere una diagnosi. In
caso ci sia poi il sospetto di una patologia maligna si può fare un’ecografia con ago aspirato.
Grazie ai moderni apparecchi ecografici oggi si riesce ad avere una visualizzazione netta della
ghiandola, a evidenziare lesioni anche di pochi millimetri, a vedere cambiamenti della
vascolarizzazione e si può indagare lo stato dei linfonodi (che possono essere modificati in maniera
diversa in caso di patologia infiammatoria o di neoplasie), ottenendo così gli indizi utili per capire se ci
si trova di fronte a un tumore o meno.
La scelta terapeutica per tutte le malattie benigne può essere molto varia in relazione alla diagnosi.
Normalmente per i giovani si punta sulla terapia medica (dunque a base di farmaci) o chirurgica e solo
in casi molto selezionati si usa la terapia con lo iodio radioattivo. Per le patologie maligne o dubbie la
scelta è invece sempre chirurgica.
Le moderne competenze tecniche e strumentali permettono sempre più spesso di intervenire in modo
mininvasivo e conservativo, risparmiando cioè parte del tessuto tiroideo tutte le volte che ciò sia
ragionevolmente possibile.
È chiaro che per poter attuare interventi conservativi è importante una diagnosi precoce che
permetta di riconoscere la patologia tumorale nelle fasi iniziali. Quanto alla guarigione, qualunque sia
la diagnosi (tumore o meno) si può sempre avere una vita normale purché si venga curati in modo
adeguato. Anche in caso di tumori ben differenziati la guarigione supera il 95% dei casi con completo
reinserimento del paziente nella sua «vita normale».
Nei casi in cui si è costretti a togliere tutta la tiroide una compressa di levotiroxina, a dosaggio
accuratamente calibrato sul singolo paziente, rappresenta una terapia semplice e ben tollerata, in
grado di sostituire egregiamente il lavoro che veniva svolto dalla ghiandola prima dell’asportazione.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno II – Numero 260
PREVENZIONE E SALUTE
UNA COLAZIONE ABBONDANTE PER COMBATTERE
L’INFERTILITÀ
Nelle donne affette dalla sindrome dell’ovaio policistico e quindi con difficoltà a
concepire, un valido aiuto può arrivare dall’alimentazione, almeno secondo quanto
scoperto dai ricercatori dell’Università Ebraica di Gerusalemme e dell’Univ. di Tel
Aviv in collaborazione con l’unità di Diabetologia del Wolfson Medical Center.
Lo studio, pubblicato su Clinical Science, sostiene che un
maggiore apporto di calorie al mattino aiuterebbe a
regolare i livelli di insulina, testosterone e tutti quegli altri
ormoni che potrebbero incidere negativamente sulla
fertilità. Nelle donne con ovaio policistico uno dei rischi è
proprio quello dell’insulino-resistenza che determina un
aumento di androgeni, ormoni sessuali maschili che
compromettono la fertilità.
Per dimostrare la loro tesi, i ricercatori hanno fatto seguire a 60 donne, di età compresa tra 25 e 39
anni, tutte colpite dalla sindrome dell’ovaio policistico, un regime alimentare da 1800 calorie al giorno
suddividendole a loro volta in due gruppi: il primo ingeriva ben 983 calorie a colazione, il secondo solo
190. Dopo circa 12 settimane di monitoraggio, gli studiosi hanno rilevato nel primo gruppo di donne
una riduzione dei livelli di insulina e testosterone e un aumento del 50% di progesterone. (Secolo XIX)
DOMANDA E RISPOSTA
sospensione Tavor
DOMANDA: sono una ragazza di 30 anni, soffro di disturbo ossessivo-compulsivo da dieci anni e per
questo motivo sono in cura presso il servizio di salute mentale.
Ho deciso di scrivere, in attesa di riferire al mio medico, poiché sono un pò preoccupata in seguito ad
un episodio avvenuto stanotte; solitamente alla sera oltre alla terapia per il mio disturbo ( Zoloft,
Depakin) prendo mg 1,5 di Tavor.
Ieri sera, non essendo sicura di averlo preso o no, sono andata a letto senza assumerlo. Dopo due ore
non riuscivo a prendere sonno, realizzando che molto probabilmente non l avevo assunto, ne ho preso
0,5 mg. Dopo poco mi sono addormentata avendo degli incubi molto forti, tant' è che ho gridato (me
lo ha detto mia mamma) e mi sono svegliata di soprassalto.
Mi sono preoccupata in quanto avevo tachicardia, il braccio informicolato e, cosa che non riesco a
capire, il naso tappato. Ho bevuto un bicchiere d' acqua e dopo poco il naso è tornato normale.
Vi volevo porre questo quesito: il Tavor crea molta dipendenza, i sintomi che ho avuto possono essere
considerati normali? In particolare mi ha spaventato il naso chiuso………....
p.s. ho assunto la mezza pastiglia di Tavor con dell'acqua frizzante in quanto non ne avevo altra. Può
aver interferito questo fatto o è totalmente ininfluente?
RISPOSTA: gentile Utente, i sintomi sono sempre "segni" di qualcosa, nel suo caso però mi sembra di
percepire molto allarme che lei pare collegare all'assunzione insolita del Tavor. Incubi, tachicardia e
parestesie possono essere legate ad un sonno troppo leggero o ad una quantità di ansia maggiore del
solito. Nel caso avesse assunto solo 0.5 mg invece di 1.5mg, come al solito non è possibile che si
scatenino fenomeni particolari (lei sembrerebbe preoccuparsi dell'astinenza, se capisco bene), se non
un po' di ansia in più, ovviamente. Il naso chiuso mi pare non sia correlabile alle modalità di assunzione
della terapia (nè al Tavor nè all'acqua gassata). (MedicItalia)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno II – Numero 260
PREVENZIONE E SALUTE
SALUTE, PIÙ SEI STRESSATO, PIÙ SENTI LE PUZZE:
LE EMOZIONI COMANDATE DAL NASO
Più siamo stressati, più sentiamo cattivi odori.
Sembra che la percezione negativa della vita, possa influire non solo sui pensieri facendoci vedere
tutto nero, ma incida anche sul nostro sistema olfattivo
trasformando odori che prima ci sembravano neutri in puzze.
La scoperta è dei ricercatori dell'Università del WisconsinMadison che hanno pubblicato sulla rivista scientifica
Jneurosci.org i risultati di uno studio che collega lo stress, l'ansia
al nostro sistema olfattivo.
I ricercatori hanno fatto un esperimento con 12 persone: dopo
averli sottoposti a immagini ansiose gli odori che prima apparivano neutri si sono trasformati in
sgradevoli.
Il team di scienziati guidati dal professor Wen Li, spiega The Independent ha scoperto che quando una
persona sperimenta lo stress, il sistema delle emozioni e quello di elaborazione dell'olfatto si
collegano. I ricercatori spiegano che i due sistemi si trovano vicini nel cervello, ma solo raramente
comunicano tra di loro.
Il professor Li ha spiegato l'esperimento sul Journal of Neuroscience: il team ha utilizzato la
risonanza magnetica per vedere la reazione dei 12 partecipanti all'esperimento che dopo aver visto
immagini inquietanti hanno valutato puzzolenti alcuni odori considerati prima non fastidiosi.
La percezione negativa degli odori, indotta dalle emozioni, dall'ansia, può innescare un circolo
vizioso, un sistema che porta a un aumento di angoscia che può portare a problemi come l'angoscia.
"Un odore viene analizzato dal sistema olfattivo - ha spiegato Li - ma quando una persona diventa
ansiosa, il sistema emozionale incide sul flusso dell'elaborazione olfattiva". Secondo il professor Li,
l'esperimento potrebbe aiutare a capire meglio la biologia dell'ansia. (Salute, il Mattino)
JOGGING, STUDIO USA: NON DANNEGGIA LE GINOCCHIA
Una delle convinzioni più radicate, soprattutto tra chi non ama la corsa, è che
praticarla possa rovinare la salute delle ginocchia e portare con il tempo
all'artrite.
Ora, un recente studio pubblicato dal Lawrence Berkeley
National Laboratory condotto su 75 mila podisti ha stabilito «che
non c'è nessuna prova che la corsa aumenti il rischio di
osteoartrite, anche per i maratoneti, rispetto a chi è meno
attivo o non pratica questo sport». «Anzi - puntualizzano i
ricercatori - fare jogging riduce il pericolo osteoartritico e quello
di dover finire sotto i ferri per una protesi al ginocchio. Secondo
gli scienziati è falso il mito che correre lunghe distanze possa contribuire allo sviluppo dell'artrite.
Paradossalmente, proprio per le qualità intrinseche di questo sport eviterebbero invece alcuni crack».
Il risultato delle analisi biomeccaniche ha fatto emergere che nella corsa non c'è maggior impatto
sulle articolazioni rispetto alla passeggiata, perché il piede colpisce il terreno con meno frequenza. I
passi di chi fa jogging, infatti, sono più lunghi rispetto a chi cammina. (Salute, Il Mattino)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno II – Numero 260
FARMACI E SALUTE
RENI: MOLECOLA IN AGRUMI POTREBBE CONTROLLARE
CISTI
Un componente degli agrumi, la narigenina, potrebbe avere un effetto contro la
sindrome del rene policistico, una patologia che costringe alla dialisi per cui ci sono
pochi trattamenti.
Lo afferma uno studio pubblicato dal 'British Journal of
Pharmacology'. La molecola da studiare e' stata individuata
grazie a test sulle amebe, semplici organismi unicellulari che
pero' hanno permesso di scoprire che la narigenina regola
una proteina fondamentale per la formazione delle cisti. Una
volta individuata, la molecola e' stata testata su linee
cellulari umane estratte da pazienti, e si e' dimostrata
capace di bloccare le cisti. "Questa scoperta e' un passo
importante per capire come controllare la malattia - scrivono gli autori - inoltre abbiamo dimostrato
che l'ameba e' uno strumento utile per diminuire i test sugli animali". (Sn)
IL SORRISO FA PERFINO DIMAGRIRE
Il 4 ottobre è stata la sua Giornata mondiale, fa bene al cuore e alla linea
La Giornata è stata ideata da Harvey Ball, il papà del sorriso più famoso del mondo, lo "smile", la
faccina sorridente diventata uno dei più celebri emoticon utilizzati in e-mail e sms.
Per riabilitare dopo l'ictus - Una ricerca di Ilona
Papousek, dell'univ. austriaca di Graz, mostra per esempio
che sorridere abbassa la pressione del sangue e che
potrebbe essere un ottimo esercizio di riabilitazione dopo
ictus: l'esercizio del sorriso risulta molto più efficace
contro la pressione alta rispetto ai programmi standard di
esercizio fisico prescritti ai pazienti.
Come una lezione di aerobica - Sempre per rimanere
in tema di salute cardiovascolare, un altro studio dimostra
che un sorriso fa bene alla circolazione del sangue come
una lezione di aerobica perché favorisce la dilatazione dei vasi sanguigni.
Fa perfino dimagrire - Sorridere, inoltre, migliora l'umore e la resistenza allo stress, fa dimagrire
(specie se parliamo di risate fragorose ed energetiche), infatti una ricerca pubblicata sull'International
Journal of Obesity ha dimostrato che ridere 15 minuti al giorno può permettere di perdere in un anno
oltre due chili. Il suo potere è tale che, ha scoperto Fritz Strack dell'università tedesca di Wurzburg,
anche se stampato forzatamente sul viso (per es. semplicemente tenendo in bocca una penna), un
sorriso fa bene comunque. Significa che anche un sorriso finto produce gli stessi effetti benefici di una
risata vera. Inoltre, ridere rilassa i muscoli e mette in circolo molecole “positive” come le endorfine.
(Salute, Tgcom24)