salute
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settembre
2015
P E R I O D I C O D ' I N F O R M A Z I O N E D E L L ' A Z I E N D A U N I T À L O C A L E S O C I O - S A N I TA R I A 1 7
COPIA
GRATUITA
PER UNA SANITÀ
DI QUALITÀ
Alle tecnologie e ai servizi degli Ospedali
Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta
si affianca il potenziamento delle risorse
nel territorio
Terapie
ULSS 17 al 1° posto in Veneto
per il trattamento del dolore
Territorio
Conselve, cresce
il polo di Riabilitazione
17
NUMERO
Laboratorio Analisi
Un sistema robotizzato esamina
3.500 provette al giorno
salute
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sommario
4
editoriale
Gli operatori sanitari protagonisti
salute
A sei mesi dall’entrata in funzione del nuovo ospedale, abbiamo voluto verificare in modo scientifico l’opinione dei pazienti riguardo all’assistenza ricevuta. Del resto questa non è una novità
assoluta: periodicamente infatti da sempre l’ULSS 17 conduce un’indagine sulla qualità
percepita, ma questa volta è stato diverso, un po’ perchè abbiamo voluto ritarare alcuni dei
quesiti posti agli utenti, un po’ perchè era la prima ricerca condotta dall’entrata in funzione
della struttura di Schiavonia.
Nelle prossime pagine presentiamo in modo completo i risultati, dai quali emerge una
valutazione complessiva più che positiva da parte sia dei pazienti ricoverati, sia di quanti si
sono recati in ospedale per una prestazione ambulatoriale.
Questi dati dimostrano dunque che dopo un breve periodo di assestamento della struttura e di ambientamento per i cittadini, il nuovo ospedale ha subito avuto modo di farsi
apprezzare per i suoi spazi e il livello di confort e servizio che ci consente di offrire.
Al di là dei pregi della struttura, comunque, è doveroso segnalare come a far segnare i punteggi
più elevati siano stati i giudizi sulla professionalità - ma anche sulla cortesia e disponibilità - del
personale medico e infermieristico, al quale ancora una volta va il ringraziamento della Direzione
e, crediamo, degli utenti.
L’avevamo detto anche in tempi non sospetti, quando il nuovo ospedale era solo un ambizioso
progetto in costruzione: per quanto di alto livello possano essere le sue caratteristiche strutturali
o le tecnologie al suo interno, a fare la differenza sarebbero state - e saranno sempre - le risorse
umane.
Così, i risultati di questa indagine - a cui hanno partecipato oltre 1.800 utenti - non solo rendono merito all’impegno quotidiano degli operatori, ma rappresentano un segnale importante di
fiducia nel futuro della sanità nel nostro territorio.
Giovanni Pavesi
Direttore Generale dell’Azienda ULSS 17
Quadrimestrale d’informazione
dell’Azienda Unità Locale
Socio-Sanitaria 17
Numero 17 anno 6
17
Editore
Azienda ULSS 17
Direttore responsabile
Giovanni Bregant
Hanno collaborato
Nicola Annunziata
Andrea Ferrarese
Anna Ferraresso
Flavio Rossetti
Giuseppe Scattolin
Clemente Toniolo
Chiara Zambon
Concept grafico
IndustriAdv
Impaginazione
IndustriAdv
Stampa
Mediagraf Spa
Noventa Padovana (PD)
Redazione
Redazione Salute 17
Azienda Ulss 17
via G. Marconi, 19
35043 Monselice (PD)
tel. 0429 788616
email: [email protected]
Registrazione del Tribunale
di Padova n. 2168 del
23/2/2009
Periodico d’informazione
distribuito gratuitamente
alla popolazione residente
nei Comuni del territorio
di competenza dell’Azienda
ULSS 17.
Chiuso in redazione
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salute
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NUOVO OSPEDALE
Il laboratorio analisi? Un gioiello tecnologico
Intervento chirurgico raro all’Ortopedia
dell’ospedale di Schiavonia
8
Il dolore non fa più paura
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Promosso dagli utenti l’Ospedale Madre Teresa di Calcutta
12
PREVENZIONE
Prevenzione, una sfida anche organizzativa
14
A tutto… screening
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TERRITORIO
Servizi di Distretto: orari più ampi a Conselve 18
e Montagnana
Conselve, cresce e si rinnova il polo di Riabilitazione
20
Contro le violenze nascoste tra le mura di casa
22
ASSOCIAZIONI
30 anni di S.O.G.IT Este
24
IN AZIENDA
Visite ed eventi 26
SANITÀ VENETA
Il Veneto dice no ai tagli alla sanità
NUMERI UTILI
FARMACIE DI TURNO settembre 2015
22
Dieci elettrocardiografi di ultima generazione 6
per le donazioni di organi
Una nuova donazione per il dipartimento materno-infantile
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NUOVO Ospedale
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Il laboratorio analisi?
Un gioiello tecnologico
Nell’ospedale di Schiavonia un sistema di automazione robotizzato
consente di esaminare 3.500 provette al giorno e di svolgere oltre
450 test diversi
S
ul nastro trasportatore le provette si susseguono una dopo l’altra, fermandosi solo per
pochi attimi nelle “stazioni” di analisi, dove
un sistema automatizzato provvede con
azioni robotiche a centrifugarle, stapparle,
prelevare il campione da analizzare, richiederle e inviarle alla stazione successiva per poi richiuderle e riporle
in un frigorifero. Operazioni ripetute per 3.500-4.000
provette al giorno e oltre 3 milioni di esami l’anno: uno
spettacolo tecnologico che lascia a bocca aperta il visitatore occasionale, ma anche molti operatori, perché il
Laboratorio Analisi totalmente automatizzato del nuovo ospedale di Schiavonia è tra i più avanzati in Italia.
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Come funziona
Il cuore del sistema è il nastro trasportatore su cui
scorrono le provette, lungo il quale sono collocati gli
strumenti di analisi (ce ne sono 20, per un totale di 450
tipi di esami possibili) per i campioni di sangue, urine e
altri materiali biologici (es. liquor, liquidi di versamento,
etc.).
Le provette sono identificate da un codice a barre, associato all’utente, e la loro posizione viene tracciata in
tempo reale grazie ad un sistema basato sulla tecnologia della radiofrequenza che ad ogni passaggio interroga il sistema gestionale per indirizzare il percorso del
campione. A seconda degli esami richiesti, e del tipo
di campione trasportato, la provetta automaticamente
si ferma in corrispondenza del corretto strumento di
analisi, dove viene prelevato il campione; successivamente passa allo strumento che segue, se sono previste ulteriori analisi, fino ad arrivare all’area di stoccaggio:
un ambiente controllato nel quale le provette, sigillate
ermeticamente, vengono conservate per un certo periodo nel caso in cui fosse necessario ripetere gli esami
per conferma o approfondimenti.
Automazione e integrazione
Un altro aspetto che caratterizza la struttura dei Laboratori degli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa
di Calcutta è il fatto di essere anche una delle prime
realizzazioni in cui su un’unica piattaforma strutturale di
laboratorio si integrano discipline diverse: Laboratorio
Analisi Chimico Cliniche ed Ematologia, Microbiologia,
Anatomia Patologica ed Immunoematologia, con il conseguente recupero di spazi e di personale di supporto, grazie alla possibilità di accorpare funzioni comuni
come la segreteria, la gestione degli approvvigionamenti, del magazzino e dei servizi.
Più efficienza e più controlli
Proprio il recupero dell’efficienza è uno dei grandi be-
nefici portati da questo approccio: «Questo - spiega
il dott. Fabio Manoni, direttore del Dipartimento Area
Servizi Diagnosi e Cura - ci ha consentito un ampliamento delle attività a parità di personale: se prima infatti di notte e nei giorni festivi il servizio era coperto
tramite reperibilità dell’operatore, ora abbiamo del
personale in servizio attivo a garanzia della tempestività della diagnosi. L’automazione inoltre ci consente di
svolgere presso il laboratorio dell’Ospedale un maggiore numero di esami, riducendo al minimo quelli affidati
a laboratori esterni».
Le garanzie per i pazienti
Importanti anche i benefici per i pazienti, a partire dalla
costanza di risultati indipendentemente dagli operatori
di turno, grazie alla standardizzazione dei processi.
Vi sono poi minori quantitativi di sangue prelevato: si
stima che la riduzione di provette dovuta all’automazione totale comporti per il paziente circa 12 mL di
sangue in meno per un profilo di richiesta medio, con
un recupero di oltre 1.300 provette al giorno, con esiti
positivi per il paziente (in particolare per i ricoverati sottoposti a frequenti controlli ematochimici), per
l’ambiente (7,5-9,0 tonnellate/anno di rifiuti speciali in
meno da smaltire) e anche per le casse dell’ULSS 17,
con un recupero di risorse stimato in circa 90.000 di
euro l’anno.
Infine il sistema consente una riduzione importante dei
tempi di risposta: tutti i campioni vengono processati in tempo reale come se fossero urgenze e questo
permette non solo di ridurre il tempo di fruibilità del
risultato con indubbi vantaggi nei percorsi dei pazienti
acuti, ma di poter effettuare una serie fondamentale di
approfondimenti e di verifiche sui risultati con maggiore disponibilità di tempo, a garanzia della qualità della
risposta.
La Redazione
Il dott. Fabio Manoni, direttore del Dipartimento Area Servizi
Diagnosi e Cura, mentre spiega con il dott Salvatore Barra,
direttore sanitario, le caratteristiche del Laboratorio Analisi
Le altre innovazioni
Il laboratorio ad automazione totale non è l’unica novità
introdotta nel Laboratorio Analisi con il passaggio a
Schiavonia: di grande rilievo sono anche l’attivazione di un
nuovo Laboratorio di Diagnostica Molecolare, che consente
di studiare le cause ultrastrutturali di numerose malattie, e un
nuovo sistema per l’identificazione rapida dei microrganismi
tramite spettrometria di massa, in Microbiologia: «Ora in
pochi secondi - racconta la dott.ssa Lucia Fornasiero - siamo in
grado di identificare la presenza di microrganismi in soggetti
con gravi infezioni e questo può essere di importanza vitale
nella diagnosi precoce di pazienti critici e quindi nell’adottare
una cura efficace prima che la malattia prevalga sulle difese
del paziente, consentendo allo stesso tempo di bloccare
immediatamente eventuali rischi di contagio».
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Nuovo Ospedale
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La generosità
delle famiglie
Il dottor Giuliano Carturan, Coordinatore Ospedaliero
per i Trapianti, e il dott. Salvatore Barra, direttore sanitario
dell’ULSS 17, durante la presentazione alla stampa
10 elettrocardiografi di ultima
generazione per le donazioni di organi
All’ospedale di Schiavonia nuove dotazioni che valorizzano la grande
generosità della Bassa Padovana, già ai primissimi posti in Regione
per numero di donazioni
C
’è un primato importante nella Bassa Padovana, che dimostra inequivocabilmente la generosità e la sensibilità dei suoi abitanti anche nei
momenti più difficili: si tratta della donazione
di organi e tessuti, per i quali l’ULSS 17 e i
cittadini del territorio sono stabilmente ai primissimi posti in
Veneto, primato che si è confermato anche nel 2014. Nella
nostra regione, infatti, l’ULSS 17 - considerando il rapporto
donatori/abitanti - è al 1° posto per donatori di organi utilizzati
tra le ULSS senza neurochirurgia (reparti in cui avvengono i
decessi che generalmente consentono la donazione di organi),
al 1° posto per donatori di cornee e di tessuto vascolare e al
2° posto per la donazione di tessuto osseo.
I numeri
Per quanto riguarda più in dettaglio i numeri delle donazioni,
nella Bassa Padovana tra il 2005 e il 2014 ci sono stati in media ogni anno, per milione di abitanti, 678 donazioni di cornee
(contro una media regionale di 328); 60,7 donatori di tessuto
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osseo (media regionale 30,4); 38 donatori di tessuti vascolari
(19,1); 58,5 donatori di valvole cardiache (25,1); 33,6 donatori
di pericardio (14,2); 24,9 donatori di tessuto cutaneo (11,4
- dato relativo 2009-2014); 17,8 donatori di organi utilizzati,
contro una media veneta, calcolata sulle aziende senza neurochirurgia, di 7,8. E questi numeri sono in ulteriore incremento,
addirittura le donazioni di cornee sono quasi raddoppiate nel I
trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (72 contro 38).
«Questi numeri - afferma il dottor Giuliano Carturan, Coordinatore Ospedaliero per i Trapianti dell’Ulss 17 - dimostrano
la grande sensibilità e generosità dei cittadini della Bassa Padovana anche nel momento dell’estremo dolore, ma anche la
dedizione di tutto il personale sanitario dell’ULSS 17, che ogni
giorno lavora per attuare l’espressione di volontà del cittadino
in merito alla donazione di organi e tessuti. Un impegno al quale si affianca quello del personale di Anestesia e Rianimazione
diretto dal dott. Lamberto Padovan, che parallelamente con la
L’ingresso del nuovo obitorio
sua preparazione e competenza si prodiga affinché i pazienti
in attesa di un trapianto possano ritornare a una nuova vita».
E tra i primati dell’ULSS 17 in questa delicata attività vi è anche la tempestività: il 50% dei prelievi di tessuti oculari avviene entro 11
ore e 10 minuti dal decesso, un dato
migliore di quello generale del Veneto
(11.40), e nel 50% dei casi l’intervallo
fra la segnalazione e il decesso, che dimostra l’efficienza della struttura del
Coordinamento e dell’organizzazione
ospedaliera, è inferiore a 8 ore e 50
minuti, migliore di 20 minuti rispetto
al dato del Veneto (9 ore e10).
Le nuove attrezzature
Indicatori che sono destinati a migliore ulteriormente grazie
anche all’arrivo recentemente, all’ospedale di Schiavonia, di 10
elettrocardiografi di ultima generazione che consentono di ef-
«Di fronte alla nostra proposta di donazione - racconta la
Coordinatrice Infermieristica dott.ssa Marisa Barina - il
numero dei rifiuti da parte delle famiglie è davvero molto
basso. Un risultato frutto anche di un’attività di informazione
e sensibilizzazione portata avanti da più di 10 anni nelle
classi quarte e quinte delle scuole superiori del territorio. La
sensibilità diffusa tra le famiglie del territorio è testimoniata
anche dal numero di richieste di informazioni da parte delle
famiglie sull’esito finale della donazione. E la generosità degli
abitanti della Bassa Padovana è confermata anche dal registro
nazionale delle dichiarazioni di volontà dei cittadini in merito
alla donazione di organi e tessuti, dal quale risulta che a livello
Veneto l’Ulss 17 ha il più basso numero di opposizioni alla
donazione e il più alto numero di consensi depositati».
fettuare una registrazione continua di 20 minuti alla ricerca di
eventuali funzioni vitali, abbreviando così i tempi di attesa per
la dichiarazione del decesso e quindi aumentando le possibilità
che gli organi e i tessuti espiantati possano essere utilizzati.
I nuovi tanatogrammi - è questo è il nome delle apparecchiature, dalla parola greca “thanatos”, “morte” - sono inoltre
collegati alla cartella clinica informatizzata, migliorando così la
sicurezza dei dati e riducendo i tempi delle procedure di prelievo. «Ci rendiamo conto - commenta il dott. Salvatore Barra,
direttore sanitario dell’ULSS 17 - che parlare di riduzione dei
tempi per dichiarare la morte di un paziente può sembrare una mancanza di tatto, ma purtroppo quando non c’è più
niente da fare per una vita il nostro impegno, oltre al conforto
dei familiari, deve essere rivolto a quei pazienti che da una
disgrazia possono ricevere una nuova
speranza di vita normale».
I nuovi elettrocardiografi si aggiungono alle altre dotazioni dell’obitorio
del nuovo ospedale, che rispetto al
passato consente un livello superiore
di privacy, grazie alla disponibilità di
7 stanze di esposizione singole per i
parenti (mentre ad Este ad esempio
vi era un’unica stanza comune).
Tra le dotazioni figurano anche il
tunnel sotterraneo che collega in modo discreto l’ospedale
all’obitorio, lontano da sguardi indiscreti, e due sale per lo svolgimento delle autopsie e degli espianti.
La Redazione
«Questi numeri dimostrano
la grande sensibilità e
generosità dei cittadini della
Bassa Padovana, ma anche la
dedizione di tutto il personale
sanitario dell’ULSS 17»
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Intervento chirurgico raro
all’Ortopedia dell’ospedale di Schiavonia
Nella foto:
al centro, il dott. Gianluca
Bisinella, direttore
dell’UOC di Ortopedia e
Traumatologia dell’ULSS 17,
con due colleghi dell’équipe
di Ortopedia
Lo staff di Ortopedia dell’ULSS 17 ha impiantato una protesi
completa di anca, femore e ginocchio in una paziente di 80 anni
S
i è svolto con successo nel nuovo
ospedale di Schiavonia, su una paziente di 80 anni, un intervento che ha
pochi precedenti in
Veneto: si tratta della
sostituzione integrale del femore
con una protesti in pezzo unico. Un’operazione per la quale
l’Ulss 17 è l’unica realtà nella nostra regione, insieme all’Azienda
Ospedaliera di Padova, a poter
vantare una casistica significativa.
In questo caso, però, si è andati
oltre, procedendo alla sostituzione mediante protesi anche dell’anca e del ginocchio: in pratica è
stata impiantata un’unica protesi, dal bacino alla
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tibia. A spiegare l’intervento è il dott. Gianluca Bisinella, direttore dell’UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’ULSS 17: «Sulla paziente, affetta
da artrite reumatoide, erano già
state impiantate delle protesi di
anca e ginocchio su entrambi gli
arti. Quando poi sulla gamba sinistra si è verificata la rottura del
femore, è emerso che non era
possibile procedere con un trattamento ricostruttivo, anche per
alcuni problemi di calcificazione
della paziente: l’impianto di una
protesi completa di anca, femore e ginocchio era
quindi l’unica opzione possibile per consentire alla
paziente di riacquistare la mobilità. Va sottolineato
«Questa attività ha
ricevuto ulteriore
impulso con il
trasferimento nel
nuovo ospedale
di Schiavonia»
infatti che pur trattandosi di una paziente in età
avanzata, le sue condizioni generali erano buone,
con un buon grado di autonomia».
L’operazione, durata circa 4 ore e mezzo, è pienamente riuscita: «In questo tipo di interventi - spiega ancora il dott. Bisinella - che vengono praticati
solo in casi selezionati nei quali non è possibile un
intervento standard, la principale difficoltà consiste nel preservare la piena funzionalità dell’arto:
occorre fare grande attenzione ai vasi sanguigni,
isolare e proteggere tutti i nervi, rispettare i fasci
muscolari. La degenza ha avuto fin da subito un
decorso favorevole, al punto che già dopo pochi
giorni la paziente ha iniziato a muoversi autonomamente, pur con il supporto di alcuni ausili. Ora
la attende un periodo di riabilitazione, ma ha ottime passibilità di riacquistare una buona mobilità ».
Un intervento complesso e raro quindi, se si considera che nella stessa ULSS 17 sono solo 4 quelli
effettuati negli ultimi 10 anni e che già questi numeri rendono l’Ospedale di Schiavonia quello con
la maggiore casistica in Veneto, insieme all’Azienda
Ospedaliera di Padova.
Ma come nasce questa specializzazione dell’ULSS
17 nell’impianto di protesi così complesse? «Da
sempre siamo un centro di riferimento per l’impianto delle protesi per i tumori delle ossa e
questo ci ha consentito di acquisire una specifica
esperienza nell’impianto delle protesi maggiori che
nella maggioranza dei casi vengono eseguiti su pazienti inviati da altre Ulss, del Veneto e non solo.
Va poi sottolineato che questa attività ha ricevuto
ulteriore impulso con il trasferimento nel nuovo
ospedale: dal mese di gennaio abbiamo già svolto
7 impianti importanti di protesi oncologiche, riscontrando tra l’altro un netto salto di qualità in
termini di spazi e dotazioni delle sale operatorie».
La Redazione
“Storie di Vita in Movimento”
L’auditorium degli Ospedali Riuniti Padova Sud “Madre Teresa di Calcutta” ha ospitato la tappa padovana
della campagna nazionale d’informazione “Storie di Vita in Movimento”, un progetto che intende fornire
alla comunità locale validi consigli su come gestire e curare una patologia invalidante di cui soffre circa il
50% delle persone che hanno superato i 60 anni di età: l’artrosi. «La scelta della terapia più appropriata
per il trattamento del dolore all’anca e al ginocchio è un passo importante nella vita di una persona
affetta da artrosi - ha spiegato il Dott. Gianluca Bisinella, Direttore dell’U.O.C. Ortopedia e Traumatologia
dell’ULSS 17 - Tra queste, l’unità di Ortopedia e Traumatologia è specializzata nell’opzione chirurgica, un
percorso di cura finalizzato ad assicurare un netto miglioramento della qualità della vita e al ripristino della
normale mobilità grazie all’impianto di protesi selezionate sulla base alle caratteristiche del paziente».
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Il dolore non fa più paura
Secondo un’indagine indipendente dell’Associazione CittadinanzattivaTribunale per i Diritti del Malato e del Cittadino, gli Ospedali Riuniti Padova
Sud Madre Teresa di Calcutta sono al 5° posto in Italia e 1° in Veneto per
la prevenzione e il controllo del dolore
I
l dolore è una condizione spesso sottovalutata nel paziente ricoverato in ospedale: in una certa misura infatti viene
considerato una condizione inevitabilmente associata alla
malattia e le metodologie adottate per il suo monitoraggio e trattamento in genere sono poco uniformi o comunque tardive, in quanto vengono messe in atto quando si è
già manifestato anziché in un’ottica di prevenzione.
Eppure anche in questo ambito non mancano le eccellenze,
come dimostrano i risultati del progetto IN-DOLORE dell’associazione Cittadinanzattiva - Tribunale dei Diritti del Malato e
del Cittadino, che su questo tema ha sottoposto ad un accurato screening 46 ospedali di tutta Italia.
L’indagine
Le strutture sono state valutate sulla base di un questionario
composto da 50 domande suddivise in due parti: la prima relativa ad aspetti generali dell’Ospedale e la seconda con un
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focus sulle Unità Operative di Pediatria, Ostetricia-Ginecologia,
Ortopedia, Medicina e Pronto Soccorso. Ciascun quesito era
volto a individuare la presenza di elementi di eccellenza in questo delicato ambito e a completamento dell’indagine sono state inoltre svolte due interviste guidate a persone ricoverate nei
reparti sopra citati, attraverso un questionario anonimo.
Il risultato, davvero lusinghiero per la sanità della Bassa Padovana, vede al 5° posto in Italia - e al 1° in ambito regionale - gli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta
dell’ULSS 17.
All’Ulss 17 il trattamento del dolore come priorità
Un piazzamento di eccellenza che parte da lontano, come spiega il dott. Lamberto Padovan, direttore dell’U.O.C. Anestesia e
Rianimazione dell’ULSS 17: «Già nel 2005 abbiamo avviato un
progetto per la gestione del dolore nella fase post operatoria che ha coinvolto i pazienti di ogni reparto e specialità. Su
17
Da sinistra, il dott.
Maurizio Agnoletto della
Direzione Medica, e il
dott. Lamberto Padovan,
direttore dell’U.O.C.
Anestesia e Rianimazione
questo tema, inoltre, abbiamo sempre seguito un approccio
orientato innanzi tutto alla prevenzione del dolore piuttosto
che a fornire una risposta quando esso si è già manifestato,
sia per migliorare la qualità di vita del paziente, sia perché è
dimostrato che il dolore provoca una condizione di stress che
influisce negativamente sul percorso di guarigione».
Fondamentale, inoltre, è stato l’impegno per la formazione:
«Negli ultimi anni - racconta il dott. Fabrizio Rocca, Coordinatore Infermieristico - abbiamo gradualmente implementato
procedure e strumenti di monitoraggio standard nei diversi
reparti, coinvolgendo varie figure professionali nella rilevazione e nel trattamento del dolore: grazie a questa attività, oggi
il dolore non è più un ambito di intervento esclusivo degli
specialisti di Anestesia, ma è una competenza e responsabilità
diffusa a tutti i livelli, nell’ambito delle capacità e possibilità di
gestione di ciascuno. In questo modo abbiamo fatto del controllo del dolore una priorità aziendale, grazie a un percorso
di formazione durato oltre tre anni».
I servizi e le dotazioni
Ad innalzare il punteggio dell’ULSS 17 sono stati anche alcune
dotazioni e iniziative specifiche, a partire dall’offerta del parto
indolore mediante analgesia epidurale fornita gratuitamente
24 ore su 24, inclusi i giorni festivi: un servizio che ha pochi
eguali in Veneto e che nella nostra Azienda esisteva già prima
che esso venisse inserito nei LEA.
La stessa sensibilità ha portato l’ULSS 17 a porre una grande
attenzione al tema della gestione del dolore anche nei pazienti
non ricoverati, sul territorio, attraverso il Servizio di Terapia
Antalgica, con una particolare sensibilità nei confronti dei pazienti oncologici.
E altre iniziative sono in fase di attivazione. «Ad esempio - racconta ancora il dott. Padovan - per alleviare il dolore durante il
46 ospedali di tutta Italia
sono stati valutati sulla base
di un questionario
composto da 50 domande
travaglio senza ricorrere all’epidurale, che ha comunque delle
possibili controindicazioni, a breve sarà disponibile anche un
sistema basato sull’inalazione di una miscela gassosa analgesica
a base di protossido d’azoto, con la possibilità per la donna in
travaglio di effettuare autonomamente la sua erogazione. Non
va dimenticato, infine, che un ulteriore miglioramento è stato
possibile anche grazie al trasferimento nel nuovo ospedale,
dove possiamo contare su spazi e strutture più adeguati, come
ad esempio la “Recovery Room” per la gestione del paziente
nelle fasi immediatamente successive all’intervento, al fine di
ottimizzare il recupero delle funzioni vitali e il controllo del
dolore».
La Redazione
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Promosso dagli utenti il nuovo
ospedale
I risultati di un questionario anonimo somministrato a oltre 1.800 pazienti.
Apprezzati in particolare il comfort delle stanze di degenza, ma anche la
disponibilità di parcheggio e l’accoglienza complessiva
A
pochi mesi dall’inaugurazione, l’ULSS 17 ha
sottoposto agli utenti degli Ospedali Riuniti
Padova Sud Madre Teresa di Calcutta un questionario anonimo per la
rilevazione della qualità
percepita, ottenendo riscontri confortanti. Più in dettaglio, le indagini effettuate
sono state due in parallelo: la prima rivolta ai pazienti ambulatoriali, alla quale hanno risposto per la precisione 1.133 cittadini in una settimana, la seconda dedicata
ai pazienti ricoverati, che ha ricevuto 657
adesioni nell’arco di tre settimane. Entrambi i questionari prevedevano 4 livelli di giudizio: insufficiente, sufficiente, discreto e
buono, equivalenti a un punteggio da 1 a 4.
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I giudizi sulla struttura
Per quanto riguarda in particolare le attività ambulatoriali, un
giudizio più che discreto (media 3,28) è stato dato alla disponibilità di parcheggi e dotazioni accessorie, ma anche agli spazi di attesa (3,18).
Promossa, sebbene con un punteggio lievemente più basso, anche la segnaletica
(2,85), così come la qualità del servizio,
a partire dalla puntualità dell’orario della prestazione rispetto alla prenotazione
(2,96).
Tra i questionari compilati al momento
delle dimissioni dai pazienti ricoverati, invece, a svettare è il giudizio sul comfort delle stanze di degenza (3,63), ma vengono
confermate anche le valutazioni positive su accoglienza, par-
Valutazioni più che
positive anche per la
cortesia e disponibilità
del personale medico e
infermieristico
cheggi e dotazioni accessorie (3,46) e sulla segnaletica interna
(2,99); discreto anche il giudizio sulla qualità dei pasti (3,10).
«Questi dati - spiega il Direttore Generale Giovanni Pavesi dimostrano che dopo un breve periodo di assestamento della
struttura e di ambientamento per i cittadini, il nuovo ospedale
ha subito avuto modo di farsi apprezzare per i suoi spazi e il
livello di confort e servizio che ci consente di offrire.Tra l’altro
sulla segnaletica, dove abbiamo ricevuto giudizi ampiamente
sopra la sufficienza ma un po’ sotto la
media, nel frattempo abbiamo già posto
rimedio, predisponendo ulteriori elementi di informazione agli utenti. In ogni
caso, entro fine anno intendiamo ripetere la rilevazione, per capire quale sarà
il rapporto dei cittadini con la struttura
dopo 12 mesi di attività e se ci sono
ulteriori aree nelle quali intervenire, per
quanto possibile, per andare incontro
alle esigenze o preferenze degli utenti».
Le valutazioni su medici e infermieri
Inoltre, sebbene la curiosità principale riguardasse il giudizio
degli utenti sulla nuova struttura di Schiavonia, indicazioni importanti sono arrivate anche dalle risposte relative all’assistenza ricevuta dagli operatori: i pazienti ricoverati hanno giudicato
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in modo molto positivo la competenza e professionalità del
personale medico e infermieristico (rispettivamente 3,71 e
3,81 su un punteggio massimo possibile di 4), ma anche la loro
disponibilità e cortesia (3,77) e la chiarezza delle informazioni
ricevute (3,63).
Giudizi - questi - condivisi anche dai pazienti dei servizi ambulatoriali: 3,71 per la competenza e professionalità del medico,
3,75 per quelle degli infermieri, 3,57 per la chiarezza delle informazioni ricevute dal personale sanitario, 3,68 per la sua disponibilità e cortesia verso gli utenti.
«Abbiamo sempre detto - commenta a
questo riguardo Giovanni Pavesi - che
le mura e le dotazioni tecnologiche da
sole non bastano, in quanto a fare la
differenza è sempre l’elemento umano:
siamo lieti di riscontrare che complessivamente il livello di soddisfazione è più
che discreto anche in questo ambito
fondamentale».
Buono è anche il giudizio complessivo formulato dai pazienti:
3,58 per quelli dell’area degenza e 3,44 per gli utenti dei servizi
ambulatoriali.
La Redazione
«Entro fine anno intendiamo
ripetere la rilevazione, per
capire quale sarà il rapporto
dei cittadini con la struttura
dopo 12 mesi di attività e
se ci sono ulteriori aree di
miglioramento»
settembre 2015 13
PREVENZIONE
salute
salute
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17
Prevenzione, una sfida
anche organizzativa
Il Dipartimento di Prevenzione è chiamato ad un impegno sempre più
ampio e strategico: dalle vaccinazioni all’area veterinaria, fino alle visite
ai profughi ospitati nel territorio. Ne parliamo con il suo nuovo
direttore, il dott. Virio Gemignani
U
n vecchio adagio della medicina insegna che prevenire è meglio che curare: un principio ancora validissimo, che
tuttavia oggi ha assunto un significato
diverso e più ampio, tante e tali sono
le aree di intervento del Dipartimento di Prevenzione
dell’ULSS 17. Una sfida che il dott. Virio Gemignani, da
marzo di quest’anno alla guida della struttura, sta affrontando con la consapevolezza di poter contare su
una squadra di alto livello. «Abbiamo appena superato
brillantemente un audit (test di valutazione indipendente affidata ad esaminatori esterni, ndr.) durante il quale
14
settembre 2015
è emersa un’elevata preparazione individuale, unita a
un grande desiderio di offrire un servizio ai cittadini,
nonché la capacità di fare davvero gioco di squadra».
Caratteristiche, queste, quanto mai utili in un momento
denso di impegni per il Dipartimento di Prevenzione:
dalle vaccinazioni agli screening, passando per le tante
iniziative di educazione alla salute, i servizi dell’area veterinaria, le attività per la sicurezza nei luoghi di lavoro.
A questi compiti, poi, si affiancano nuove sfide: basti
pensare al controllo sanitario dei profughi ospitati nel
territorio - svolto in collaborazione con il Distretto che dall’inizio dell’anno ha già registrato 127 interventi
per prime visite e multivaccinazioni e 107 test per la
tubercolosi.
Del resto, proprio la lotta alle disuguaglianze sociali è
uno dei macro obiettivi indicati dalla Direzione al Dipartimento di Prevenzione: un’attività iniziata già nel
2014 in risposta alle disuguaglianze derivanti non solo
dai fenomeni migratori, ma anche dalla crisi economica.
Un altro macro-obiettivo del Dipartimento, anche questo figlio dei tempi, riguarda l’efficienza, amministrativa
e operativa. Di qui il progetto di attivare un punto unico
di fatturazione per tutte le prestazioni del Dipartimento, e soprattutto l’introduzione di un nuovo modello di
gestione delle risorse umane, incentrato sul concetto
del “task shifting”. «Si tratta - spiega il dott. Gemignani
- della possibilità di affidare alcuni compiti ad operatori
fino ad oggi assegnati ad altri incarichi, previa naturalmente un’eventuale formazione specifica e nel rispetto
dell’idoneità di base a svolgere il nuovo incarico. Questo
significa avere la possibilità di ridistribuire, entro certi limiti, alcune attività in modo da ottimizzare le risorse in
funzione della reale domanda di servizi. I benefici sono
molteplici, a tutti i livelli: una maggiore libertà organizzativa, una risposta più puntuale ai cittadini, un’efficienza
globale superiore e allo stesso tempo un’importante
opportunità di crescita per il personale».
IL PERSONALE
DEL DIPARTIMENTO
DI PREVENZIONE
10 Dirigenti Medici
23 Dirigenti Veterinari
5 Dietiste
5 Operatori Tecnici
13 Assistenti Sanitari
21 Tecnici della Prevenzione
24 Amministrativi
Sono moltissimi gli ambiti di attività del Dipartimento di Prevenzione,
dalle vaccinazioni ai test ambientali, dall’area veterinaria al controllo
sugli alimenti, fino alla promozione di uno stile di vita più sano
Il filo conduttore e il riferimento per le varie attività,
naturalmente, è sempre il territorio, con cui il dialogo è
continuo e nel quale l’impegno è costante, a tutti i livelli.
«Innanzi tutto - spiega ancora il dott. Gemignani - c’è
la collaborazione con il Distretto, per molteplici attività: dai già citati test per la tubercolosi sui profughi alle
attività di screening. Soprattutto nella stagione estiva,
vi è poi la lotta alle zanzare e ai parassiti, che ci vede
impegnati in una serie di incontri di informazione e formazione nei vari Comuni. Più recentemente si è aggiunta anche l’attività di monitoraggio circa l’inquinamento
delle acque, anche se i dati raccolti finora - analizzando
non solo campioni di acqua ma anche di erbe, uova
e carni di pollo - non mostrano particolari anomalie».
A questo si aggiungono naturalmente le campagne di
educazione alla salute, attraverso corsi, iniziative di sensibilizzazione e altre attività cresciute anno dopo anno,
come i gruppi di cammino e i “Piedibus” per gli alunni
delle scuole elementari.
Parallelamente, rimane alta l’attenzione sulla sicurezza
nei luoghi di lavoro, attraverso l’attività dello Spisal, e
l’impegno del servizio Veterinario e di Igiene degli Alimenti per il controllo della filiera delle carni, un settore che continua ad avere un ruolo di primo piano
nella Bassa Padovana: «Il nostro impegno - sottolinea
il dott. Gemignani - è volto a garantire innanzi tutto il
benessere dell’animale, e poi naturalmente a tutelare
i consumatori circa la correttezza della loro alimentazione e delle procedure seguite per la macellazione, lo
stoccaggio e il trasporto delle carni»
Il territorio locale come orizzonte di un impegno a 360
gradi, dunque, nel quale mettere in atto le più ampie ed
efficaci strategie di prevenzione.
La Redazione
settembre 2015 15
PREVENZIONE
salute
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A tutto… screening
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Screening mammografico
6422 esami di I livello e 209 valutaizoni di II livello nel 2014
13% le diagnosi positive degli esami di II livello
98279 mammografie eseguite in ULSS 17 dal’avvio del
programma nel 1998
Screening citologico
8176 esami di I livello e 275 accessi al II livello nel 2014
14% i pazienti sottoposti a trattamento a seguito di una
diagnosi positiva di II livello
100.677 test di I livello svolti in ULSS 17 dall’avvio dello
screening nel 1998
Screening colon retto
Continua l’impegno dell’ULSS 17 negli screening mammografico, citologico
e del colon retto: un’attività che coinvolge oltre 25 mila cittadini ogni anno
I
programmi di screening per la diagnosi precoce di alcune tra le principali forme tumorali hanno smesso da tempo di essere una novità, ma rimangono
un’attività di importanza fondamentale,
in grado di salvare ogni anno migliaia di vite.
Questo impegno vede in primo piano anche il
Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 17, che lo
scorso anno ha svolto oltre 25 mila esami nell’ambito dei programmi di screening mammografico,
citologico e per la diagnosi precoce del tumore
del colon retto. Numeri assoluti impressionanti, a
dimostrazione di un buon grado di adesione degli
abitanti della Bassa Padovana: «Per tutti gli screening oncologici - spiega la Dr.ssa Maria Gabriella
Penon, responsabile facente funzione degli Screening Oncologici dell’ULSS 17 - abbiamo raggiunto
gli obiettidi indicati dalla Regione, un risultato positivo che è frutto di un impegno portato avanti
16
settembre 2015
ormai da diversi anni».
Vediamo più in dettaglio come funzionano dunque gli screening oncologici nei 64 comuni della
Bassa Padovana, con la consapevolezza che in ogni
caso - per chi lo riceve - rappresentano un invito
da non rifiutare.
Screening mammografico
Rivolto alle donne tra i 50 e 69 anni, prevede la
spedizione a casa di un invito a sottoporsi ad una
mammografia; qualora emerga qualche immagine
dubbia, vi è inoltre un secondo livello di indagine,
mediante ecografia, agoaspirato e altre tecniche
con il supporto di un medico radiologo.
Gli esami di primo livello vengono attualmente
eseguiti a Este, Conselve e Montagnana, mentre gli
accertamenti di secondo livello vengono effettuati
negli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di
Calcutta di Schiavonia. La periodicità delle chiamate è di due anni.
Screening citologico
È rivolto alle donne tra i 25 e 64 anni, anche in
questo caso mediante invito che arriva a casa per
posta. Si articola su due livelli: nel primo viene svolto il test per l’HPV; qualora questo risulti positivo
la paziente viene sottoposta ad uno screening di II
livello con le ulteriori indagini (colposcopia, biopsia, etc.) ritenute necessarie dal medico ginecologo. Le donne vengono invitate a ripetere il test
ogni cinque anni, poiché il test HPV ha un potere
predittivo nettamente superiore al Pap test, per
cui la donna è protetta più a lungo.
Anche in questo caso gli esami di I livello vengono attualmente eseguiti a Este presso l’ospedale
vecchio e presso gli Ambulatori Centro Donna
presenti negli ospedali di Conselve, Monselice e
Montagnana, mentre tutti gli accertamenti di II li-
Per chi non risponde
La lettera di invito a partecipare agli screening indica già
luogo, data e orario dell’appuntamento, nonché un numero di
telefono da chiamare per fissare una data alternativa qualora
non sia possibile partecipare in quella proposta.
Inoltre, in caso di mancata presentazione nel giorno fissato,
viene spedito un sollecito con un’ulteriore proposta di
appuntamento.
L’iter di reclutamento e gestione inviti/appuntamenti/solleciti
è gestito dalla Segreteria Organizzativa del Centro Screening
Oncologici del SISP, con sede a Este.
10.334 esami di I livello e 499 accessi al II livello nel 2014
10,9% i pazienti con lesioni ad alto rischio tra quelli sottoposti
a diagnosi di II livello
62.528 test di I livello eseguiti in ULSS 17 dall’avvio dello
screening nel 2009
vello vengono effettuati a Schiavonia.
Screening colon retto
È rivolto a uomini e donne di età compresa tra i
50 e 69 anni. Anche in questo caso è prevista la
chiamata attiva mediante invito spedito per posta
a casa dei cittadini e ci sono due livelli di indagine:
il primo con l’esecuzione del test per il sangue occulto fecale; qualora questo risulti positivo, viene
svolto l’esame di II livello mediante colonscopia.
I campioni di feci (posti nelle apposite provette)
devono essere depositati presso le cassette di
riferimento situate a Este, Conselve, Monselice e
Montagnana, nelle collocazioni ormai abituali. Tutti
gli accertamenti di II livello vengono invece effettuati presso l’Endoscopia degli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta a Schiavonia.
La periodicità delle chiamate è di due anni.
La Redazione
settembre 2015 17
TERRITORIO
salute
TERRITORIO
salute
salute
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Servizi di Distretto: orari più ampi
a Conselve e Montagnana
I nuovi orari sono in vigore dal 1 luglio. Allo stesso tempo, la rete
dei servizi è stata resa più flessibile, per venire incontro alle esigenze
dei cittadini che lavorano in Comuni diversi da quello di residenza
E
stendere il servizio ai residenti nei Comuni
più lontani: con questo obiettivo, dal 1 luglio l’ULSS 17 ha varato un nuovo orario
per i servizi amministrativi del Distretto,
che comprendono una grande varietà di
attività, dal rilascio dei certificati per esenzione e per
patologia, scelta/revoca Medico Medicina Generale e
Pediatri di Libera Scelta e altro.
La novità riguarda Conselve e Montagnana, che possono godere di una mezza giornata di apertura in più. In
dettaglio, a Conselve lo sportello è aperto il lunedì e il
mercoledì dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.00,
mentre a Montagnana i giorni di apertura sono il martedì e giovedì, con il medesimo orario.
Sono quattro invece i giorni di apertura a Este: il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì mattina dalle 8.30
alle 13.30 e il pomeriggio del mercoledì dalle 14.30
alle 17.00. A Monselice, invece, il Distretto è aperto al
pubblico le mattine del martedì, mercoledì, giovedì e
venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il martedì pomeriggio
dalle 14.30 alle 17.00.
Inoltre, ora è possibile rivolgersi a uno qualsiasi degli
sportelli sul territorio e non solo a quello più vicino al
Comune di residenza.
«Il principio alla base di questa riorganizzazione - spiega il dott. Matteo Borin, direttore del Distretto Unico
dell’ULSS - è quello di potenziare, a parità di risorse
disponibili, i servizi presso gli uffici periferici, mantenendo comunque un’ampia apertura a Este e Monselice.
Allo stesso tempo abbiamo reso il sistema più flessibile,
consentendo ad esempio ad un residente a Monselice
che lavora a Este di richiedere anche là un certificato:
crediamo che questa opportunità possa essere molto
utile, considerando l’elevata mobilità interna al nostro
territorio».
Un’estensione dell’orario a Conselve che il sindaco An18
settembre 2015
Novità per la distribuzione di ausili
per l’incontinenza
Cambiamenti anche la distribuzione degli ausili per l’incontinenza, con un ampliamento dell’orario di apertura dello
sportello dedicato a Este, ora attivo anche di pomeriggio e il sabato mattina. Più in dettaglio, il nuovo orario di apertura è
ovunque dalle 8.30 alle 12.30 o dalle ore 14.00 alle ore 18.00: a Este il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; a Monselice
il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì; a Conselve il martedì e giovedì; a Montagnana il lunedì e giovedì. Semplificato
l’iter per l’utente: una volta fatta la richiesta, il soggetto sarà sottoposto ad una valutazione clinica volta a definire la
tipologia e quantità di ausili richiesti: a quel punto il materiale sarà recapitato direttamente a casa del paziente, entro
5 giorni, in un quantitativo tale da coprire il fabbisogno di 3 mesi.
tonio Ruzzon giudica così: «I servizi del Distretto sono
molto utilizzati dai cittadini e l’affluenza agli sportelli
di Conselve suggeriva effettivamente l’opportunità di
un’estensione dell’apertura. Questa mezza giornata in
più di attività sicuramente consente maggiore respiro
all’utenza».
Con la nuova riorganizzazione sono stati inoltre attivati anche due sportelli dedicati agli extracomunitari.
Il primo è già attivo a Este, sempre presso il Distretto,
tutti i mercoledì dalle 14.30 alle 17.00 e tutti i venerdì
dalle 8.30 alle 13.30, mentre il secondo sarà operativo
all’inizio dell’autunno a Monselice, una volta completata
la riconversione degli spazi dell’ex ospedale. «La popolazione straniera - spiega ancora il dott. Borin - presenta una serie di criticità specifiche e considerando che
rappresenta il 40% degli accessi al Distretto abbiamo
voluto creare due sportelli ad essi dedicati, con personale specificatamente formato
sulle normative in materia e dotato di strumenti informativi idonei, come una serie di brochure
informative multilingua. Naturalmente l’apertura iniziale di sole
due mezze giornate risulta essere sperimentale e finalizzata a rilevare l’effettivo utilizzo da parte
dell’utenza: siamo pronti a incrementarla se, come auspichiamo, l’iniziativa avrà un riscontro positivo». Parallelamente, rimane attivo naturalmente, sempre presso
l’ex ospedale di Este, l’Ufficio Stranieri, il lunedì e mercoledì dalle 8.00 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 17.30 e il
martedì, giovedì e venerdì mattina dalle 8.00 alle 14.00.
Contemporaneamente, l’Azienda ha avviato anche una
rivisitazione dell’organizzazione dei servizi sanitari distrettuali, per tutte le richieste relative a dotazioni e
operatori per i pazienti dimessi o comunque che necessitano a casa di un’assistenza
di tipo sanitario, temporanea o
permanente. Dal 1 luglio gli sportelli di Este e Monselice hanno un
orario più ampio, con l’estensione al sabato mattina: sono infatti
attivi dal lunedì al venerdì dalle
7.30 alle 19.30 e il sabato dalle
7.30 alle 13.30.
Un analogo orario di apertura, inoltre, ha anche la Centrale Operativa Territoriale, presso gli Ospedali Riuniti
Padova Sud Madre Teresa di Calcutta, vicino al Pronto
Soccorso.
La Redazione
Contemporaneamente,
l’Azienda ha avviato
anche una rivisitazione
dell’organizzazione dei
servizi sanitari distrettuali
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territorio
salute
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Conselve, cresce e si rinnova
il polo di Riabilitazione
L’Ospedale di Conselve è sempre più il punto di riferimento per le attività di
riabilitazione, con pazienti che arrivano anche da Padova e da altre province
È
stato un percorso lungo quello dell’Ospedale di
Conselve, che dopo essere tornato integralmente
sotto la gestione dell’ULSS 17, nell’ottobre 2012, è
stato gradualmente sottoposto a importanti lavori
di ristrutturazione, con il rifacimento completo del 4° e 5° piano. Terminate queste opere, è iniziato il progressivo ampliamento dei posti letto occupati,
sempre nell’ambito della pianificazione
delle Schede Ospedaliere regionali che
assegnano alla struttura di Conselve una
funzione di Riabilitazione e Lungodegenza, integrando e completando così - insieme all’ospedale di Montagnana - l’offerta
ospedaliera dell’ULSS 17, che come noto ha concentrato invece nella nuova sede di Schiavonia l’assistenza ai pazienti acuti.
Oggi l’ospedale di Conselve vive dunque una nuova fase di
20
settembre 2015
rilancio, destinata a continuare nei prossimi anni.
Attualmente, al piano seminterrato vi sono i poliambulatori,
mentre al 1° piano si trovano le palestre e gli studi dei medici.
Il 3° e il 4° piano sono invece occupati da 38 letti di Riabilitazione, mentre al 3° piano sono già operativi i primi 8 posti letto dell’Ospedale di
Comunità.
Una volta completata anche la ristrutturazione del 2° piano e portata a regime la
dotazione di personale, la struttura potrà
contare su ben 60 posti letto di Riabilitazione intensiva e 25 posti letto per l’Ospedale di Comunità.
In questo modo, l’ospedale di Conselve si
avvia a diventare un polo sempre più strategico non solo per la
Bassa Padovana, ma anche per l’intera provincia, grazie alla sua
posizione baricentrica che lo rende attrattivo anche per i pa-
«Riceviamo richieste
anche da Verona, Rovigo
e Venezia e di fatto
abbiamo tutti i posti letto
sempre occupati»
17
Il 3° e il 4° piano sono
occupati da 38 letti di
Riabilitazione, destinati
a diventare ben 60
una volta a regime
zienti del Capoluogo, considerando che al momento a Padova
- se non si considerano le strutture private convenzionate - ci
sono (solo) 5 posti letto di Riabilitazione in Azienda Ospedaliera e 16 in capo all’ULSS 16, al Sant’Antonio.
Questo ruolo di primo piano, del resto, trova giustificazione
anche nell’elevato livello di specializzazione raggiunta, come
spiega il dott. Luca Ortolani, dirigente medico dell’U.O. Riabilitazione di Conselve: «Siamo uno dei cinque poli di Riabilitazione Intensiva presenti in tutta la Regione, l’unico in provincia di
Padova. Nel 2014 abbiamo ricoverato un totale di 467 pazienti:
247 residenti nell’ASL 17 (52.9 %), 154 residenti nell’AS 16
(33%), 32 residenti in altre ASL all’interno della Regione Veneto
(7%) ed infine 34 pazienti residenti in altre ASL all’interno del
territorio nazionale (7,29 % ).
Riceviamo richieste da Verona, Rovigo ,Venezia ,Vicenza e di
fatto tutti i posti letto sono sempre occupati, in quanto appena
dimettiamo un paziente ne accogliamo (subito) un altro tra
quanti ne hanno fatto richiesta o comunque sono in attesa di
essere trasferiti in una struttura riabilitativa specializzata».
Si tratta di pazienti neurologici - che devono effettuare il percorso riabilitativo a seguito di ictus, gravi lesioni cerebrali o
traumi cranici - oppure di pazienti ortopedici, in genere politraumatizzati ma anche con lesioni al midollo spinale o che
sono stati sottoposti a operazioni di chirurgia vertebrale o di
artroprotesi; non mancano infine i pazienti che si rivolgono
alla struttura di Conselve per la riabilitazione respiratoria a
seguito di patologie polmonari importanti o che hanno sviluppato un’insufficienza respiratoria dopo interventi chirurgici
complessi.
Infine, parallelamente alla degenza, molto sviluppata è anche la
riabilitazione ambulatoriale, che dopo la chiusura dell’ospedale
di Monselice ha addirittura triplicato le sessioni con i pazienti.
La Redazione
settembre 2015 21
TERRITORIO
salute
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Contro le violenze nascoste
tra le mura di casa
L’ULSS 17 è capofila di un progetto di sensibilizzazione e formazione
che ha visto protagonisti gli operatori dell’ospedale e del territorio.
I dati del fenomeno nella Bassa Padovana
U
n progetto tra ospedale e territorio,
con tanti soggetti chiamati a coordinarsi e a dare tutti il proprio contributo per porre fine all’odioso fenomeno
delle violenze domestiche sulle donne:
capofila dell’iniziativa è l’ULSS 17, che durante un incontro ufficiale svoltosi a Este ha tirato le somme dopo
un anno nel quale sono stati attivati importanti strumenti a tutela delle donne.
I dati: un fenomeno allarmante, anche nella
Bassa Padovana
Nel corso dei primi 10 mesi del 2014, le segnalazioni
22
settembre 2015
pervenute al Centro Antiviolenza di Este, che svolge
l’attività a favore dei 46 Comuni della Bassa Padovana,
sono state ben 84. «Il numero è certamente rilevante. - sottolinea la dott.ssa Marta Rappo, direttore dei
Servizi Sociali e della Funzione Territoriale dell’Ulss 17
- Sappiamo quanto il fenomeno venga sotto stimato e
presenti le caratteristiche tipiche di un iceberg in cui ciò
emerge è soltanto una piccola parte, in quanto molti
casi non vengono denunciati».
Comporre un identikit delle vittime non è facile, in
quanto molte non rilasciano informazioni personali, se
non lo stretto indispensabile, ma si tratta prevalentemente di donne italiane (57%), tra i 30 e i 50 anni,
anche se non mancano casi di abusi su donne più giovani o al contrario anziane. Le tipologie di violenza denunciate sono principalmente psicologica e fisica, ma
non mancano casi di stalking (8 casi), pressioni di tipo
economico (8) o abusi sessuali (4). Al Centro Antiviolenza le vittime chiedono soprattutto informazioni sui
possibili strumenti legali di tutela (54%), ma anche sui
servizi di aiuto attivi sul territorio (46%).
Un dato particolarmente significativo è quello relativo
all’autore degli abusi: nella gran parte dei casi è la persona che sta accanto alla donna, il marito (33%) o il
compagno (17%), ma non mancano casi in cui l’autore
delle molestie è l’ex marito (13%) o un altro familiare
(12%).
Infine, la maggior parte delle richieste di aiuto è arrivata
tramite il numero verde del Centro Antiviolenza, ma
un buon numero di richieste è giunto anche tramite i
servizi sociali dei Comuni ed i servizi sanitari e sociosanitari territoriali. Non mancano comunque casi in cui
la donna ha chiesto aiuto dopo avere visto un depliant,
o trovando l’informazione su Internet o ancora su suggerimento di un’amica o di un familiare, o ancora tramite i servizi territoriali dell’ULSS 17. «Questa varietà
di fonti di informazione - sottolinea la dott.ssa Rappo
17
A chi rivolgersi
Per le segnalazioni di abusi è attivo il numero verde
800 814681 del Centro Antiviolenza di Este (l’indirizzo
e-mail invece è donnedeste@centrodonnapadova.
it), in alternativa è possibile rivolgersi ai Consultori
Familiari di Conselve (nel complesso ospedaliero, tel.
049 9598165, e-mail cf.conselvemonselice@ulss17.
it; martedì e giovedì 8.30-12.30, Este ) via Settabile,
39, tel. 0429 618309, e-mail cf.estemontagnana@
ulss17.it, il mattino dal lunedì al venerdì 8.30-12.30 e
il pomeriggio lunedì e giovedì 15.00-18.00), Monselice
(via Papa Giovanni XXIII, 1, tel. 0429 788812, e-mail
[email protected], il mattino dal lunedì
al venerdì 8.30-12.30 e il pomeriggio lunedì e giovedì
15.00-18.00) e Montagnana (via Ospedale, 3 tel.
0429.808679, e-mail [email protected],
il martedì e giovedì 8.30-12.30). E ancora, è possibile
rivolgersi ai servizi sociali del Comune di residenza.
- ci conferma come l’unica strategia sia quella di dare
quanta più visibilità possibile alla rete dei servizi attivi
sul territorio ai quali le donne vittime di abuso possono
rivolgersi. Questo per la nostra Azienda è un impegno
prioritario, e sappiamo di poter contare anche sulle
Amministrazioni Comunali, sul mondo delle Associazioni e sulla sensibilità di tutti i cittadini».
A chi chiedere aiuto
Nel territorio dell’ULSS 17 è presente già da marzo
2013 un Centro Antiviolenza,
con sede a Este e gestito dal
Centro Veneto Progetti Donna
denominato “DonneDEste”.
Da parte sua, l’ULSS 17 ha già
attivato ben due percorsi di formazione e informazione per gli
operatori sanitari e socio sanitari
che si trovano ad accogliere donne vittime di violenza.
Il primo ha portato, alla definizione di un Protocollo
Operativo per gli operatori dei Pronto Soccorso che
delinea una procedura standard per l’assistenza alle
donne vittime di abusi. Il secondo percorso denominato “Elettra” realizzato nel 2014 (ma sarà ripetuto nei
prossimi mesi) a cui hanno partecipato anche le assi-
stenti sociali dei Comuni, è finalizzato invece a fornire
agli operatori gli strumenti utili ad accogliere e assistere
le donne in modo integrato, assicurando una presa in
carico completa: sanitaria, psicologia, sociale e giuridica.
Sempre nel corso del 2014, la Conferenza dei Sindaci
dell’ULSS 17 ha approvato il Protocollo d’Intesa per
la gestione delle strutture di Casa Rifugio e Case di
Seconda Accoglienza per donne vittime di violenza: qui,
insieme ai loro figli, le donne possono trovare ospitalità nei casi in cui sia opportuno
per la loro protezione l’allontanamento dall’ambiente domestico.
L’ULSS 17, insieme al Comune di
Este, ha inoltre istituito un Tavolo
di Lavoro tecnico sulla violenza
contro le donne, che riunisce i
diversi attori (istituzionali, privato
sociale, etc) con gli obiettivi di promuovere la cultura del rispetto e dell’uguaglianza sociale, affrontare il
tema della violenza di genere in ottica di prevenzione,
monitorando l’evoluzione di questa problematica nel
territorio, per lo studio e l’attivazione di eventuali nuovi
servizi di assistenza.
La Redazione
Nel territorio dell’ULSS 17
è presente già da marzo
2013 un Centro Antiviolenza,
con sede a Este
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ASSOCIAZIONI
salute
salute
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30 anni di S.O.G.IT Este
17
Il primo pulmino donato dalla SOGIT
di Trieste alla sezione di Este nel 1985
S.O.G.IT Este in numeri
L’Associazione di volontariato, attiva nell’assistenza di emergenza
e nel trasporto dei malati, ha celebrato l’importante anniversario
con una serie di iniziative nel territorio
E
ra il 1985 quando l’allora primario del
Pronto Soccorso di Este, il dott. Francesco Blotta, si imbatteva durante un
convegno a Trieste nei referenti della
S.O.G.IT (Sovrano Ordine di San Giovanni Italia), associazione di volontariato internazionale di tradizione millenaria, che già nel 1976 aveva
operato in Italia prestando soccorso in occasione
del terremoto in Friuli. Da sempre la S.O.G.IT che discende da un ordine di cavalieri “ospitalieri” fondato intorno all’anno Mille da Fra Gerardo
con il preciso compito di soccorrere e curare tutti
coloro che ne avessero avuto bisogno. Negli anni
ottanta il territorio di Este lamentava delle carenze
significative nel trasporto degli ammalati e nell’attività di primo soccorso, da qui alla creazione di
una sezione estense dell’Associazione, per iniziativa
dello stesso dott. Blotta insieme ad altri cittadini e
24
settembre 2015
associazioni locali, il passo fu breve.
Da allora sono passati esattamente trent’anni e la
ricorrenza è stata celebrata nel mese di maggio
con una settimana di iniziative, tra le quali una suggestiva mostra fotografica e l’organizzazione di un
corso gratuito di primo soccorso.
In trent’anni naturalmente molte cose sono cambiate, a partire dalle risorse a disposizione, ma l’impegno e la dedizione dei volontari sono rimaste
le stesse, come spiega il dott. Roberto Marchetto,
Presidente di S.O.G.IT Este, che anche per lavoro
è a contatto quotidiano con il mondo della sanità
locale, essendo Responsabile della U.O.S. Cure Palliative e Referente Hospice dell’ULSS 17: «Oggi i
volontari della sezione estense sono 85 e nel corso
degli anni, grazie alla generosità dei cittadini, il nostro parco mezzi è cresciuto fino a comprendere
4 ambulanze e 3 pulmini che possono trasportare
persone in carrozzina. Inoltre l’Amministrazione
dell’ULSS17 ci ha supportati in questi trent’anni ea
mettendoci a disposizione una nuova e più ampia
sede, in via Settabile».
L’attività di primo soccorso viene svolta durante
le manifestazioni sportive e popolari col coordinamento del SUEM 118 e va sottolineato che tutte
le ambulanze e i volontari che vi prestano la propria attività sono formati e accreditati a intervenire
in caso di emergenza medica. E infatti c’è anche chi
ai volontari della S.O.G.IT Este deve la vita, come
le persone che è capitato di defibrillare in attesa
dell’arrivo dei mezzi del 118. «Per mantenersi su
questi standard - spiega ancora il dott. Marchetto
- tutti i volontari che prestano servizio di soccorso
partecipano a un programma continuo di formazione e aggiornamento».
Formazione di cui i volontari della S.O.G.IT sono
anche promotori e protagonisti attivi, essendo impegnati anche come organizzatori durante tutto
l’anno di numerosi corsi di Primo Soccorso rivolto
alla popolazione locale e al personale delle aziende
nel territorio.
Non meno importante, comunque, è anche l’attività di trasporto dei malati, da casa o - più spesso
- dalle case di riposo in ospedale per svolgere i
trattamenti giornalieri di cura, per poi riportarli indietro: «In genere si tratta di pazienti non autosufficienti che non dispongono di parenti in grado di
seguirli o comunque di trasportarli: in questo caso
30 anni di attività
85 volontari
4 ambulanze
3 pulmini
48.625 km percorsi nel 2014
5 -10 corsi di Primo Soccorso organizzati
ogni anno dal 1985
se ne occupano i nostri volontari. E non si pensi
ad un semplice servizio di taxi: la persona viene
realmente affidata loro e seguita per tutto il tempo,
facendole compagnia ad esempio in sala di attesa
e assistendola prima e dopo la visita o l’esame se
necessario, dall’aiutarla a rivestirsi alle altre piccole
necessità del caso».
Un altro aspetto rilevante riguarda la collaborazione con le altre associazioni di volontariato, che nel
corso degli anni si è fatta sempre più stretta: «Per
conto della S. Vincenzo trasportiamo a domicilio
i generi alimentari per le famiglie in difficoltà, ma
anche con l’Associazione della Protezione Civile di
Este partecipiamo ad esercitazioni congiunte. Siamo molto attivi anche con le associazioni sportive
e culturali, fornendo il servizio di assistenza di primo soccorso in occasione di concerti e altri eventi
anche di alto livello, con migliaia di partecipanti. E
naturalmente prestiamo anche l’assistenza in occasione di tutte le manifestazioni organizzate dal
Comune di Este».
La Redazione
settembre 2015 25
IN AZIENDA
salute
17
Il Veneto dice no ai tagli alla sanità
Visite ed eventi
Visite e incontri ufficiali,
nelle scorse settimane,
per il nuovo ospedale
Il Presidente Zaia:
«Il No veneto è irremobile
e coerente, c’è un fronte
del nord che lotterà»
N
on ha suscitato attenzione e interesse solo
nei residenti del territorio l’entrata in funzione degli Ospedali Riuniti Padova Sud
Madre Teresa di Calcutta, che infatti nelle
scorse settimane ha ricevuto anche la visita
di alcuni rappresentanti delle istituzioni e del tessuto economico locale. Di particolare rilievo è stato l’arrivo di monsignor
Mattiazzo, il 28 maggio, in occasione di una delle sue ultime
apparizioni pubbliche in qualità di Vescovo della Diocesi di Padova. Monsignor Mattiazzo, per l’occasione, ha visitato i malati
dell’ospedale per poi celebrare la messa nell’atrio, ma durante l’incontro ha avuto anche parole di elogio per la struttura:
«Questo è un ospedale in cui l’uomo è al centro di tutto - ha
sottolineato - e questo dettaglio fa pensare che sia proprio
un’opera ben fatta».
Nel mese di giugno, invece, è stata la volta di una delegazione estense di Confindustria Padova, alla quale la Direzione ha
illustrato le caratteristiche innovative dell’opera e le modalità
contrattuali che hanno consentito il suo completamento nel
pieno rispetto dei tempi e del budget prestabiliti.
Infine il 30 giugno a visitare l’ospedale è stato il Generale di
Corpo d’Armata Bruno Stano, in occasione della firma con il
Direttore Generale dell’ULSS 17 Giovanni Pavesi di un protocollo d’intesa per la realizzazione di una campagna di prevenzione delle malattie uro-andrologiche dei militari.
La Redazione
Una nuova donazione per il
dipartimento materno-infantile
Consegnate le dotazioni acquisite con i proventi del concerto di Natale
svolto nell’atrio del nuovo ospedale
D
urante una breve cerimonia sono state consegnate all’ULSS 17 le dotazioni acquistate
grazie ai proventi del concerto di Natale organizzato nel dicembre scorso dal Comune
di Monselice nella hall del nuovo ospedale. In
particolare, seguendo le indicazioni fornite dalla stessa ULSS
17, sono stati acquistati 2 scalda-biberon e altrettanti sterilizzatori, oltre a una serie di articoli di cancelleria destinati alle aree
di intrattenimento per i piccoli pazienti del reparto.
All’incontro erano inoltre presenti anche la prof.ssa Barbara
Frizzi, preside del Liceo Artistico di Este, e alcuni insegnati della
scuola per avviare un altro progetto che vedrà il territorio attivarsi per il nuovo ospedale: un gruppo di studenti dell’Istituto,
infatti, nei prossimi mesi sarà impegnato nella realizzazione di
una serie di opere che una volta ultimate saranno esposte nelle
sale parto e negli spazi della Pediatria e della Patologia Neonatale, abbellendone così i locali. Il tutto grazie anche ai fondi che
saranno raccolti dall’associazione Chicco di Grano e da altri
rappresentanti del tessuto politico e sociale locale.
La Redazione
26
settembre 2015
17
Il Presidente Luca Zaia
e l’ Assessore regionale
alla Sanità Luca Coletto
è
un no secco quello arrivato dalla
Regione Veneto all’intesa nazionale
sui tagli da effettuare ai fondi per la
sanità: «Con il nostro irremovibile
no - ha sottolineato il Presidente
Luca Zaia all’indomani della mancata intesa siamo stati coerenti, come lo siamo da mesi, a
fronte di dissennate politiche della salute, con
tagli lineari che penalizzano i vir tuosi e premiano gli spreconi, con riduzioni delle prestazioni che ci avvicinano alla Grecia e al Por togallo
dove, a differenza del Veneto, l’attesa di vita è
sensibilmente più bassa, e dove - sempre a differenza del Veneto - i più ricchi sono anche i
più sani».
Il fronte del no insieme a Lombardia e Liguria è stato compatto e senza crepe. «Sappia il
Governo - ha aggiunto
Zaia - che non ci faremo intimidire e che
non si provi ad attaccare un fronte del nord
che saprà sempre reagire con forza».
«Abbiamo ottenuto un
paio di migliorie all’impianto
complessivo
– ha aggiunto Luca Coletto, riconfermato Assessore regionale alla Sanità - ma queste sono
assolutamente insufficienti per farci cambiare
posizione. Di conseguenza il Veneto non ha
par tecipato alla Conferenza Stato-Regioni nella quale è stata formalizzata l’intesa. Eravamo,
siamo e rimaniamo sulle barricate - prosegue
Coletto - anche perché
questa accelerazione,
che arriva guarda caso
dopo una potentissima frenata effettuata
in attesa delle elezioni,
la dice lunga sulla credibilità di un Governo
che era di tagliatori prima del 31 maggio e tale
rimane dopo».
La Redazione
«Siamo da sempre contro
dissennate politiche della
salute, con tagli lineari che
penalizzano i virtuosi e
premiano gli spreconi»
settembre 2015 27
sanità veneta
salute
NUMERI UTILI
salute
salute
17
Dipartimenti
Dipartimento Area Medica Segreteria
Dipartimento Area Chirurgica Segreteria
Dipartimento Area Emergenza Segreteria
Dipartimento Area Materno Infantile Segreteria
Dipartimento Area Servizi Diagnosi e Cura Segreteria
Punto Prelievi Conselve
Punto Prelievi Este
Punto Prelievi Montagnana
Dipartimento Area Riabilitazione Ospedale Territorio
Ospedale di Conselve
Ospedale di Montagnana
Dipartimento Area Salute Mentale
Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta – Day Hospital Psichiatrico –Segreteria
Ospedale di Conselve – Segreteria
Ospedale di Montagnana – Segreteria
Dipartimento Area Prevenzione
Ospedale di Conselve - Segreteria
I NUMERI
TELEFONICI UTILI
www.ulss17.it
pec: [email protected]
salute17 n17
Numeri di Pubblica Utilità
118
Attivo 24 ore - chiamata gratuita
Centralino
Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta
tel. 0429.714111
Ospedale di Conselve
tel. 049.9598111
Ospedale di Montagnana
tel. 0429.808111
Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) email [email protected]
Numero verde
tel. 800.829.141 gratuito da rete fissa
A pagamento dai cellulari
tel. 0429.715314 – 0429.715317
Centro Unico Prenotazioni (CUP)
Numero unico per prenotazioni di prestazioni,
tel. 800.437.040 gratuito da rete fissa
disdetta e variazione delle prenotazioni
tel. 0429.714410 a pagamento dai cellulari
servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica)
Ospedale di Conselve
tel. 049.9598158
Ospedale di Este
tel. 0429.51666
Ospedale di Monselice
tel. 0429.788397
Ospedale di Montagnana
tel. 0429.82206
Direzione Generale
Segreteria Direttore Generale
Segreteria Direttore Amministrativo
Segreteria Direttore Sanitario
Segreteria Direttore Servizi Sociali
Ufficio Protocollo email [email protected]
tel. 0429.714050
tel. 0429.714053
tel. 0429.714051
tel. 0429.714052
tel. 0429.714191
tel. 0429.714192
tel. 0429.714193
tel. 0429.714194
fax 0429.714190
pec [email protected]
Direzione Medica di Presidio
tel. 0429.714511 - 512 – 513
28
Poliambulatori
Segreteria
tel. 0429.715265
Day Hospital
Day Hospital Medico
Day Hospital Chirurgico
Day Hospital Oncologico
tel. 0429.715451
tel. 0429.715451
tel. 0429.715471
settembre 2015
Numeri di Pubblica Utilità
EMERGENZA SANITARIA
Distretto
Segreteria di Conselve
Segreteria di Este
Segreteria di Monselice
Segreteria di Montagnana
Punto Unico di Accesso (PUA)
Sportello Amministrativo Conselve
Sportello Sanitario Conselve
Sportello Amministrativo Este
Sportello Sanitario Este
Sportello Amministrativo Monselice
Sportello Sanitario Monselice
Sportello Amministrativo Montagnana
Sportello Sanitario Montagnana
Unità Territoriali di Assistenza Territoriale (UTAP)
Segreteria di Conselve
Segreteria di Este
U.O.C. Cure Primarie
Segreteria di Este
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Este-Montagnana
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Conselve-Monselice
U.O.C. Dipendenze
Segreteria di Este
Segreteria di Monselice
U.O.C. Servizi Integrati alla Persona
Segreteria di Conselve
Consultorio Familiare di Conselve
Consultorio Familiare di Este
Consultorio Familiare di Monselice
Consultorio Familiare di Montagnana
Servizio di Età Evolutiva e Neuropsichiatria Infantile di Conselve
Servizio di Età Evolutiva e Neuropsichiatria Infantile di Este
Servizio di Età Evolutiva e Neuropsichiatria Infantile di Monselice
Servizio di Età Evolutiva e Neuropsichiatria Infantile di Montagnana
Distribuzione Diretta Farmaci
17
tel. 0429.715531
tel. 0429.715516
tel. 0429.715506 - 507
tel. 0429.715500
tel. 0429.715490
tel. 049.9598138
tel. 0429.618589
tel. 0429.808648
tel. 049.8217411 - 412
tel. 0429.808797
tel. 0429.715801
tel. 049.9598117
tel. 0429.808636
tel. 049.9598602 – 603
tel. 049.9598209
tel. 0429.618560
tel. 0429.788801
tel. 0429.808655
tel. 049.9598209
tel. 049.9598214
tel. 0429.618498
tel. 0429.618453
tel. 0429.788801
tel. 0429.788808
tel. 0429.808655
tel. 0429.808718
tel. 049.5352923
tel. 0429.1905206
tel. 0429.618518
tel. 0429.618347
tel. 0429.788806
tel. 0429.618389
tel. 0429.788398
tel. 049.9598146 – 149
tel. 049.9598165
tel. 0429.618309
tel. 0429.788812
tel. 0429.808679
tel. 049.9598705
tel. 0429.618497
tel. 0429.788176
tel. 0429.808684
tel. 0429.715281 – 282
Foresteria
Servizio da attivare
Servizio Professioni Sanitarie (ex Servizio Infermieristico)
tel. 0429.714505 - 506
settembre 2015 29
FARMACIE DI TURNO
salute
salute
17
FARMACIE DI TURNO ottobre 2015 - dicembre 2015
I turni settimanali hanno inizio il venerdì sera all’ora di chiusura e terminano il venerdì successivo alla stessa ora
da “a partire
dall’orario di
chiusura serale”
a “fino
all’orario di
chiusura serale”
ven 02 10 2015
ven 02 10 2015
ven 02 10 2015
Comune
Indirizzo
Telefono
ven 09 10 2015 Monselice
Zuolo
ven 09 10 2015 Anguillara Veneta Rossi
Via Costa Calcinara 80
Pza Matteotti 12
0429 783120 24 Su 24
049 9520439 24 Su 24
ven 09 10 2015 Ospedaletto
Euganeo
Via Roma Ovest 43
0429 90899 24 Su 24
Euganeo
ven 02 10 2015 ven 09 10 2015 Vo'
Vo' Vecchio
Farmacia
Zogno
orario
Legnaro
Via Vo' di Sotto 58
049 9940659 fino alle 21.00
Pedrazzoli
Via Cavour 17
0429 2578
Levorato
Pavan-Garbini
Andretta-Beghetto
Ferrari
Via Salute 49
Via Martiri d'Ungheria 2
Pza Matteotti 20
Via Vittorio 36
0429 4225
049 5342015
0429 709036
0429 95039
sab. e fest.
no notturno
17
fino alle 21.00
sab. e fest.
no notturno
ven 13 11 2015
ven 20 11 2015 Baone
Tatta
Pza XXV Aprile 16
0429 56900
ven 13 11 2015
ven 20 11 2015 Este
Mantovanelli
Via Principe Umberto 2
0429 2240
Ven 20 11 2015 Ven 27 11 2015 Este
Ven 20 11 2015 Ven 27 11 2015 Cartura
Ven 20 11 2015 Ven 27 11 2015 Saletto
Zanchin
Reggiani
Conte
0429 2476 24 Su 24
049 9555506 24 Su 24
0429 89471 fino alle 21.00
Ven 20 11 2015 Ven 27 11 2015 Vescovana
Rizzati
Via Porta Vecchia 1
Via Vivaldi 6
Via Roma 27
Via Don Federico
Dainese 8/A
Ricciuti
Via Garibaldi 108
e fest.
0429 74400 sab.
no notturno
Zuolo
Gambarin
Veronese M.
Contri
Via Costa Calcinara 80
Pza Vittorio Emanuele II 8
Via Roma 46
Via Roma 3
0429 783120
0429 81267
0429 91050
049 5349623
0425 920008 fino alle 21.00
ven 20 11 2015
ven 27 11 2015 Monselice
ven 27 11 2015
ven 27 11 2015
ven 27 11 2015
ven 27 11 2015
ven 04 12 2015
ven 04 12 2015
ven 04 12 2015
ven 04 12 2015
ven 27 11 2015
ven 04 12 2015 Este
Pedrazzoli
Via Cavour 17
0429 2578
ven 04 12 2015
ven 04 12 2015
ven 11 12 2015 Este
ven 11 12 2015 Conselve
Levorato
Giacomin
Via Salute 49
Pza XX Settembre 43
0429 4225 24 Su 24
049 5384061 24 Su 24
Monselice
Montagnana
Villa Estense
Candiana
24 Su 24
24 Su 24
24 Su 24
fino alle 21.00
sab. e fest.
no notturno
ven 02 10 2015
ven 09 10 2015 Este
ven 09 10 2015
ven 09 10 2015
ven 09 10 2015
ven 09 10 2015
ven 16 10 2015
ven 16 10 2015
ven 16 10 2015
ven 16 10 2015
ven 09 10 2015
ven 16 10 2015 Monselice
Ricciuti
Via Garibaldi 108
24 Su 24
24 Su 24
24 Su 24
fino alle 21.00
e fest.
0429 74400 sab.
no notturno
ven 16 10 2015
ven 16 10 2015
ven 23 10 2015 Monselice
ven 23 10 2015 Carceri
Gasparetto
Annostini
Pza Mazzini 25
Via Roma 44
0429 72101 24 Su 24
0429 619422 24 Su 24
ven 04 12 2015
San
ven 11 12 2015 Megliadino
Vitale
Gioachin
Via Roma 39
0429 88010 fino alle 21.00
ven 04 12 2015
ven 11 12 2015 Barbona
Bertagnon
Via Roma 5
Destro
Pza Romano 8
049 9500947 fino alle 21.00
ven 04 12 2015
ven 11 12 2015 Monselice
Gasparetto
Pza Mazzini 25
0425 607704 fino alle 21.00
sab. e fest.
0429 72101 no notturno
Nicoletto
Via Roma 22
Zanchin
Via Porta Vecchia 1
0429 644237 fino alle 21.00
e fest.
0429 2476 sab.
no notturno
ven 11 12 2015
Via Garibaldi 108
0429 74400 24 Su 24
Via Roma 184
049 525203 24 Su 24
Via 28 Aprile 98
0429 86124 24 Su 24
Via Roma 5/B
0429 94123 fino alle 21.00
Este
Tribano
Solesino
Ponso
ven 16 10 2015 ven 23 10 2015 Terrassa
Padovana
ven 16 10 2015 ven 23 10 2015 Lozzo Atestino
ven 16 10 2015
ven 23 10 2015 Este
Mantovanelli
Merlo
Codifava
Doardo
Via Principe Umberto 2
Via Vittorio Emanuele II 21
Via Roma 9
Via Roma 2
ven 30 10 2015 Monselice
Giovannoli
Via Roma 6
24 Su 24
24 Su 24
fino alle 21.00
fino alle 21.00
e fest.
0429 72221 sab.
no notturno
ven 30 10 2015
ven 06 11 2015 Monselice
Ricciuti
Via Garibaldi 108
ven 30 10 2015
di
ven 06 11 2015 Casale
Scodosia
Guggi
ven 30 10 2015
ven 06 11 2015 Sant'Elena
ven 23 10 2015
ven 23 10 2015
ven 23 10 2015
ven 23 10 2015
ven 30 10 2015
ven 30 10 2015
ven 30 10 2015
ven 30 10 2015
ven 23 10 2015
Este
Conselve
Merlara
Arquà Petrarca
Pietro
ven 30 10 2015 ven 06 11 2015 San
Viminario
ven 30 10 2015
ven 06 11 2015 Este
Zanchin
Via Porta Vecchia 1
0429 2476
0429 74400 24 Su 24
ven 18 12 2015
ven 18 12 2015
ven 25 12 2015 Este
ven 25 12 2015 Pozzonovo
Mantovanelli
Zerbinato
Via Principe Umberto 2
Via Roma 5
0429 2240 24 Su 24
0429 79048 24 Su 24
Via Onorio de Luca 137
0429 879052 24 Su 24
ven 18 12 2015
Boschi
Via Roma 56
049 9130057 24 Su 24
Girardi
Via Roma 55
0429 690015 24 Su 24
ven 25 12 2015 Galzignano
Terme
ven 18 12 2015
ven 25 12 2015 Masi
Culatti
Via Este 26
Anziutti
Pza Martiri della Libertà 1 0429 719033 fino alle 21.00
ven 18 12 2015
ven 25 12 2015 Monselice
Zuolo
Via Costa Calcinara 80
0425 51310 fino alle 21.00
e fest.
0429 783120 sab.
no notturno
Levorato
Via Salute 49
ven 25 12 2015
ven 01 01 2016 Monselice
Gasparetto
Pza Mazzini 25
0429 72101 24 Su 24
ven 25 12 2015
Carrare
ven 01 01 2016 Due
S. Giorgio
Fortini
Via IV Novembre 6
049 525313 24 Su 24
ven 25 12 2015
ven 01 01 2016 Megliadino
San Fidenzio
Donati
Via Marconi 53/1
0429 89112 24 Su 24
ven 25 12 2015
ven 01 01 2016 Sant’urbano
Targa
Via Europa 55
ven 25 12 2015
ven 01 01 2016 Este
Levorato
Via Salute 49
0429 96021 fino alle 21.00
e fest.
0429 4225 sab.
no notturno
0429 4225
sab. e fest.
no notturno
ven 13 11 2015 Monselice
Zuolo
Via Costa Calcinara 80
24 Su 24
24 Su 24
24 Su 24
fino alle 21.00
e fest.
0429 783120 sab.
no notturno
ven 20 11 2015 Monselice
ven 20 11 2015 Montagnana
ven 20 11 2015 Arre
Giovannoli
San Francesco
Piovan
Via Roma 6
Via Carrarese 2
Via Roma 85
0429 72221 24 Su 24
0429 81211 24 Su 24
049 5389014 fino alle 21.00
ven 06 11 2015
ven 13 11 2015
ven 13 11 2015
ven 13 11 2015
sab. e fest.
no notturno
ven 18 12 2015 Este
Via Cavour 17
Via Mazzini 53
Via Nazionale 65
Via Adige 92
ven 13 11 2015
ven 13 11 2015
ven 13 11 2015
ven 13 11 2015
Ricciuti
Due
Carrare
ven 11 12 2015 ven 18 12 2015 S. Stefano
Scanelli
Margherita Veronese A.
ven 11 12 2015 ven 18 12 2015 Santa
d'Adige
Euganeo
ven 11 12 2015 ven 18 12 2015 Cinto
Miandola Cassia
Fontanafre
ven 11 12 2015
Pedrazzoli
Sacchetto
Martini Snc
Carolo
ven 06 11 2015
ven 06 11 2015
ven 06 11 2015
ven 06 11 2015
Este
Bagnoli di Sopra
Stanghella
Urbana
0429 2240
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0429 85063
0429 718244
ven 18 12 2015 Monselice
0429 2578
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LEGENDA: sab. e fest. no notturno = sabato e festivi (orario normale, non notturno)
30
settembre 2015
settembre 2015 31
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