salute 17 settembre 2015 P E R I O D I C O D ' I N F O R M A Z I O N E D E L L ' A Z I E N D A U N I T À L O C A L E S O C I O - S A N I TA R I A 1 7 COPIA GRATUITA PER UNA SANITÀ DI QUALITÀ Alle tecnologie e ai servizi degli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta si affianca il potenziamento delle risorse nel territorio Terapie ULSS 17 al 1° posto in Veneto per il trattamento del dolore Territorio Conselve, cresce il polo di Riabilitazione 17 NUMERO Laboratorio Analisi Un sistema robotizzato esamina 3.500 provette al giorno salute 17 sommario 4 editoriale Gli operatori sanitari protagonisti salute A sei mesi dall’entrata in funzione del nuovo ospedale, abbiamo voluto verificare in modo scientifico l’opinione dei pazienti riguardo all’assistenza ricevuta. Del resto questa non è una novità assoluta: periodicamente infatti da sempre l’ULSS 17 conduce un’indagine sulla qualità percepita, ma questa volta è stato diverso, un po’ perchè abbiamo voluto ritarare alcuni dei quesiti posti agli utenti, un po’ perchè era la prima ricerca condotta dall’entrata in funzione della struttura di Schiavonia. Nelle prossime pagine presentiamo in modo completo i risultati, dai quali emerge una valutazione complessiva più che positiva da parte sia dei pazienti ricoverati, sia di quanti si sono recati in ospedale per una prestazione ambulatoriale. Questi dati dimostrano dunque che dopo un breve periodo di assestamento della struttura e di ambientamento per i cittadini, il nuovo ospedale ha subito avuto modo di farsi apprezzare per i suoi spazi e il livello di confort e servizio che ci consente di offrire. Al di là dei pregi della struttura, comunque, è doveroso segnalare come a far segnare i punteggi più elevati siano stati i giudizi sulla professionalità - ma anche sulla cortesia e disponibilità - del personale medico e infermieristico, al quale ancora una volta va il ringraziamento della Direzione e, crediamo, degli utenti. L’avevamo detto anche in tempi non sospetti, quando il nuovo ospedale era solo un ambizioso progetto in costruzione: per quanto di alto livello possano essere le sue caratteristiche strutturali o le tecnologie al suo interno, a fare la differenza sarebbero state - e saranno sempre - le risorse umane. Così, i risultati di questa indagine - a cui hanno partecipato oltre 1.800 utenti - non solo rendono merito all’impegno quotidiano degli operatori, ma rappresentano un segnale importante di fiducia nel futuro della sanità nel nostro territorio. Giovanni Pavesi Direttore Generale dell’Azienda ULSS 17 Quadrimestrale d’informazione dell’Azienda Unità Locale Socio-Sanitaria 17 Numero 17 anno 6 17 Editore Azienda ULSS 17 Direttore responsabile Giovanni Bregant Hanno collaborato Nicola Annunziata Andrea Ferrarese Anna Ferraresso Flavio Rossetti Giuseppe Scattolin Clemente Toniolo Chiara Zambon Concept grafico IndustriAdv Impaginazione IndustriAdv Stampa Mediagraf Spa Noventa Padovana (PD) Redazione Redazione Salute 17 Azienda Ulss 17 via G. Marconi, 19 35043 Monselice (PD) tel. 0429 788616 email: [email protected] Registrazione del Tribunale di Padova n. 2168 del 23/2/2009 Periodico d’informazione distribuito gratuitamente alla popolazione residente nei Comuni del territorio di competenza dell’Azienda ULSS 17. Chiuso in redazione 7 settembre 2015 8 12 salute 17 NUOVO OSPEDALE Il laboratorio analisi? Un gioiello tecnologico Intervento chirurgico raro all’Ortopedia dell’ospedale di Schiavonia 8 Il dolore non fa più paura 10 Promosso dagli utenti l’Ospedale Madre Teresa di Calcutta 12 PREVENZIONE Prevenzione, una sfida anche organizzativa 14 A tutto… screening 16 TERRITORIO Servizi di Distretto: orari più ampi a Conselve 18 e Montagnana Conselve, cresce e si rinnova il polo di Riabilitazione 20 Contro le violenze nascoste tra le mura di casa 22 ASSOCIAZIONI 30 anni di S.O.G.IT Este 24 IN AZIENDA Visite ed eventi 26 SANITÀ VENETA Il Veneto dice no ai tagli alla sanità NUMERI UTILI FARMACIE DI TURNO settembre 2015 22 Dieci elettrocardiografi di ultima generazione 6 per le donazioni di organi Una nuova donazione per il dipartimento materno-infantile 2 4 26 27 28 30 settembre 2015 3 NUOVO Ospedale salute salute 17 17 Il laboratorio analisi? Un gioiello tecnologico Nell’ospedale di Schiavonia un sistema di automazione robotizzato consente di esaminare 3.500 provette al giorno e di svolgere oltre 450 test diversi S ul nastro trasportatore le provette si susseguono una dopo l’altra, fermandosi solo per pochi attimi nelle “stazioni” di analisi, dove un sistema automatizzato provvede con azioni robotiche a centrifugarle, stapparle, prelevare il campione da analizzare, richiederle e inviarle alla stazione successiva per poi richiuderle e riporle in un frigorifero. Operazioni ripetute per 3.500-4.000 provette al giorno e oltre 3 milioni di esami l’anno: uno spettacolo tecnologico che lascia a bocca aperta il visitatore occasionale, ma anche molti operatori, perché il Laboratorio Analisi totalmente automatizzato del nuovo ospedale di Schiavonia è tra i più avanzati in Italia. 4 settembre 2015 Come funziona Il cuore del sistema è il nastro trasportatore su cui scorrono le provette, lungo il quale sono collocati gli strumenti di analisi (ce ne sono 20, per un totale di 450 tipi di esami possibili) per i campioni di sangue, urine e altri materiali biologici (es. liquor, liquidi di versamento, etc.). Le provette sono identificate da un codice a barre, associato all’utente, e la loro posizione viene tracciata in tempo reale grazie ad un sistema basato sulla tecnologia della radiofrequenza che ad ogni passaggio interroga il sistema gestionale per indirizzare il percorso del campione. A seconda degli esami richiesti, e del tipo di campione trasportato, la provetta automaticamente si ferma in corrispondenza del corretto strumento di analisi, dove viene prelevato il campione; successivamente passa allo strumento che segue, se sono previste ulteriori analisi, fino ad arrivare all’area di stoccaggio: un ambiente controllato nel quale le provette, sigillate ermeticamente, vengono conservate per un certo periodo nel caso in cui fosse necessario ripetere gli esami per conferma o approfondimenti. Automazione e integrazione Un altro aspetto che caratterizza la struttura dei Laboratori degli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta è il fatto di essere anche una delle prime realizzazioni in cui su un’unica piattaforma strutturale di laboratorio si integrano discipline diverse: Laboratorio Analisi Chimico Cliniche ed Ematologia, Microbiologia, Anatomia Patologica ed Immunoematologia, con il conseguente recupero di spazi e di personale di supporto, grazie alla possibilità di accorpare funzioni comuni come la segreteria, la gestione degli approvvigionamenti, del magazzino e dei servizi. Più efficienza e più controlli Proprio il recupero dell’efficienza è uno dei grandi be- nefici portati da questo approccio: «Questo - spiega il dott. Fabio Manoni, direttore del Dipartimento Area Servizi Diagnosi e Cura - ci ha consentito un ampliamento delle attività a parità di personale: se prima infatti di notte e nei giorni festivi il servizio era coperto tramite reperibilità dell’operatore, ora abbiamo del personale in servizio attivo a garanzia della tempestività della diagnosi. L’automazione inoltre ci consente di svolgere presso il laboratorio dell’Ospedale un maggiore numero di esami, riducendo al minimo quelli affidati a laboratori esterni». Le garanzie per i pazienti Importanti anche i benefici per i pazienti, a partire dalla costanza di risultati indipendentemente dagli operatori di turno, grazie alla standardizzazione dei processi. Vi sono poi minori quantitativi di sangue prelevato: si stima che la riduzione di provette dovuta all’automazione totale comporti per il paziente circa 12 mL di sangue in meno per un profilo di richiesta medio, con un recupero di oltre 1.300 provette al giorno, con esiti positivi per il paziente (in particolare per i ricoverati sottoposti a frequenti controlli ematochimici), per l’ambiente (7,5-9,0 tonnellate/anno di rifiuti speciali in meno da smaltire) e anche per le casse dell’ULSS 17, con un recupero di risorse stimato in circa 90.000 di euro l’anno. Infine il sistema consente una riduzione importante dei tempi di risposta: tutti i campioni vengono processati in tempo reale come se fossero urgenze e questo permette non solo di ridurre il tempo di fruibilità del risultato con indubbi vantaggi nei percorsi dei pazienti acuti, ma di poter effettuare una serie fondamentale di approfondimenti e di verifiche sui risultati con maggiore disponibilità di tempo, a garanzia della qualità della risposta. La Redazione Il dott. Fabio Manoni, direttore del Dipartimento Area Servizi Diagnosi e Cura, mentre spiega con il dott Salvatore Barra, direttore sanitario, le caratteristiche del Laboratorio Analisi Le altre innovazioni Il laboratorio ad automazione totale non è l’unica novità introdotta nel Laboratorio Analisi con il passaggio a Schiavonia: di grande rilievo sono anche l’attivazione di un nuovo Laboratorio di Diagnostica Molecolare, che consente di studiare le cause ultrastrutturali di numerose malattie, e un nuovo sistema per l’identificazione rapida dei microrganismi tramite spettrometria di massa, in Microbiologia: «Ora in pochi secondi - racconta la dott.ssa Lucia Fornasiero - siamo in grado di identificare la presenza di microrganismi in soggetti con gravi infezioni e questo può essere di importanza vitale nella diagnosi precoce di pazienti critici e quindi nell’adottare una cura efficace prima che la malattia prevalga sulle difese del paziente, consentendo allo stesso tempo di bloccare immediatamente eventuali rischi di contagio». settembre 2015 5 Nuovo Ospedale salute salute 17 17 La generosità delle famiglie Il dottor Giuliano Carturan, Coordinatore Ospedaliero per i Trapianti, e il dott. Salvatore Barra, direttore sanitario dell’ULSS 17, durante la presentazione alla stampa 10 elettrocardiografi di ultima generazione per le donazioni di organi All’ospedale di Schiavonia nuove dotazioni che valorizzano la grande generosità della Bassa Padovana, già ai primissimi posti in Regione per numero di donazioni C ’è un primato importante nella Bassa Padovana, che dimostra inequivocabilmente la generosità e la sensibilità dei suoi abitanti anche nei momenti più difficili: si tratta della donazione di organi e tessuti, per i quali l’ULSS 17 e i cittadini del territorio sono stabilmente ai primissimi posti in Veneto, primato che si è confermato anche nel 2014. Nella nostra regione, infatti, l’ULSS 17 - considerando il rapporto donatori/abitanti - è al 1° posto per donatori di organi utilizzati tra le ULSS senza neurochirurgia (reparti in cui avvengono i decessi che generalmente consentono la donazione di organi), al 1° posto per donatori di cornee e di tessuto vascolare e al 2° posto per la donazione di tessuto osseo. I numeri Per quanto riguarda più in dettaglio i numeri delle donazioni, nella Bassa Padovana tra il 2005 e il 2014 ci sono stati in media ogni anno, per milione di abitanti, 678 donazioni di cornee (contro una media regionale di 328); 60,7 donatori di tessuto 6 settembre 2015 osseo (media regionale 30,4); 38 donatori di tessuti vascolari (19,1); 58,5 donatori di valvole cardiache (25,1); 33,6 donatori di pericardio (14,2); 24,9 donatori di tessuto cutaneo (11,4 - dato relativo 2009-2014); 17,8 donatori di organi utilizzati, contro una media veneta, calcolata sulle aziende senza neurochirurgia, di 7,8. E questi numeri sono in ulteriore incremento, addirittura le donazioni di cornee sono quasi raddoppiate nel I trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (72 contro 38). «Questi numeri - afferma il dottor Giuliano Carturan, Coordinatore Ospedaliero per i Trapianti dell’Ulss 17 - dimostrano la grande sensibilità e generosità dei cittadini della Bassa Padovana anche nel momento dell’estremo dolore, ma anche la dedizione di tutto il personale sanitario dell’ULSS 17, che ogni giorno lavora per attuare l’espressione di volontà del cittadino in merito alla donazione di organi e tessuti. Un impegno al quale si affianca quello del personale di Anestesia e Rianimazione diretto dal dott. Lamberto Padovan, che parallelamente con la L’ingresso del nuovo obitorio sua preparazione e competenza si prodiga affinché i pazienti in attesa di un trapianto possano ritornare a una nuova vita». E tra i primati dell’ULSS 17 in questa delicata attività vi è anche la tempestività: il 50% dei prelievi di tessuti oculari avviene entro 11 ore e 10 minuti dal decesso, un dato migliore di quello generale del Veneto (11.40), e nel 50% dei casi l’intervallo fra la segnalazione e il decesso, che dimostra l’efficienza della struttura del Coordinamento e dell’organizzazione ospedaliera, è inferiore a 8 ore e 50 minuti, migliore di 20 minuti rispetto al dato del Veneto (9 ore e10). Le nuove attrezzature Indicatori che sono destinati a migliore ulteriormente grazie anche all’arrivo recentemente, all’ospedale di Schiavonia, di 10 elettrocardiografi di ultima generazione che consentono di ef- «Di fronte alla nostra proposta di donazione - racconta la Coordinatrice Infermieristica dott.ssa Marisa Barina - il numero dei rifiuti da parte delle famiglie è davvero molto basso. Un risultato frutto anche di un’attività di informazione e sensibilizzazione portata avanti da più di 10 anni nelle classi quarte e quinte delle scuole superiori del territorio. La sensibilità diffusa tra le famiglie del territorio è testimoniata anche dal numero di richieste di informazioni da parte delle famiglie sull’esito finale della donazione. E la generosità degli abitanti della Bassa Padovana è confermata anche dal registro nazionale delle dichiarazioni di volontà dei cittadini in merito alla donazione di organi e tessuti, dal quale risulta che a livello Veneto l’Ulss 17 ha il più basso numero di opposizioni alla donazione e il più alto numero di consensi depositati». fettuare una registrazione continua di 20 minuti alla ricerca di eventuali funzioni vitali, abbreviando così i tempi di attesa per la dichiarazione del decesso e quindi aumentando le possibilità che gli organi e i tessuti espiantati possano essere utilizzati. I nuovi tanatogrammi - è questo è il nome delle apparecchiature, dalla parola greca “thanatos”, “morte” - sono inoltre collegati alla cartella clinica informatizzata, migliorando così la sicurezza dei dati e riducendo i tempi delle procedure di prelievo. «Ci rendiamo conto - commenta il dott. Salvatore Barra, direttore sanitario dell’ULSS 17 - che parlare di riduzione dei tempi per dichiarare la morte di un paziente può sembrare una mancanza di tatto, ma purtroppo quando non c’è più niente da fare per una vita il nostro impegno, oltre al conforto dei familiari, deve essere rivolto a quei pazienti che da una disgrazia possono ricevere una nuova speranza di vita normale». I nuovi elettrocardiografi si aggiungono alle altre dotazioni dell’obitorio del nuovo ospedale, che rispetto al passato consente un livello superiore di privacy, grazie alla disponibilità di 7 stanze di esposizione singole per i parenti (mentre ad Este ad esempio vi era un’unica stanza comune). Tra le dotazioni figurano anche il tunnel sotterraneo che collega in modo discreto l’ospedale all’obitorio, lontano da sguardi indiscreti, e due sale per lo svolgimento delle autopsie e degli espianti. La Redazione «Questi numeri dimostrano la grande sensibilità e generosità dei cittadini della Bassa Padovana, ma anche la dedizione di tutto il personale sanitario dell’ULSS 17» settembre 2015 7 Nuovo Ospedale salute salute 17 17 Intervento chirurgico raro all’Ortopedia dell’ospedale di Schiavonia Nella foto: al centro, il dott. Gianluca Bisinella, direttore dell’UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’ULSS 17, con due colleghi dell’équipe di Ortopedia Lo staff di Ortopedia dell’ULSS 17 ha impiantato una protesi completa di anca, femore e ginocchio in una paziente di 80 anni S i è svolto con successo nel nuovo ospedale di Schiavonia, su una paziente di 80 anni, un intervento che ha pochi precedenti in Veneto: si tratta della sostituzione integrale del femore con una protesti in pezzo unico. Un’operazione per la quale l’Ulss 17 è l’unica realtà nella nostra regione, insieme all’Azienda Ospedaliera di Padova, a poter vantare una casistica significativa. In questo caso, però, si è andati oltre, procedendo alla sostituzione mediante protesi anche dell’anca e del ginocchio: in pratica è stata impiantata un’unica protesi, dal bacino alla 8 settembre 2015 tibia. A spiegare l’intervento è il dott. Gianluca Bisinella, direttore dell’UOC di Ortopedia e Traumatologia dell’ULSS 17: «Sulla paziente, affetta da artrite reumatoide, erano già state impiantate delle protesi di anca e ginocchio su entrambi gli arti. Quando poi sulla gamba sinistra si è verificata la rottura del femore, è emerso che non era possibile procedere con un trattamento ricostruttivo, anche per alcuni problemi di calcificazione della paziente: l’impianto di una protesi completa di anca, femore e ginocchio era quindi l’unica opzione possibile per consentire alla paziente di riacquistare la mobilità. Va sottolineato «Questa attività ha ricevuto ulteriore impulso con il trasferimento nel nuovo ospedale di Schiavonia» infatti che pur trattandosi di una paziente in età avanzata, le sue condizioni generali erano buone, con un buon grado di autonomia». L’operazione, durata circa 4 ore e mezzo, è pienamente riuscita: «In questo tipo di interventi - spiega ancora il dott. Bisinella - che vengono praticati solo in casi selezionati nei quali non è possibile un intervento standard, la principale difficoltà consiste nel preservare la piena funzionalità dell’arto: occorre fare grande attenzione ai vasi sanguigni, isolare e proteggere tutti i nervi, rispettare i fasci muscolari. La degenza ha avuto fin da subito un decorso favorevole, al punto che già dopo pochi giorni la paziente ha iniziato a muoversi autonomamente, pur con il supporto di alcuni ausili. Ora la attende un periodo di riabilitazione, ma ha ottime passibilità di riacquistare una buona mobilità ». Un intervento complesso e raro quindi, se si considera che nella stessa ULSS 17 sono solo 4 quelli effettuati negli ultimi 10 anni e che già questi numeri rendono l’Ospedale di Schiavonia quello con la maggiore casistica in Veneto, insieme all’Azienda Ospedaliera di Padova. Ma come nasce questa specializzazione dell’ULSS 17 nell’impianto di protesi così complesse? «Da sempre siamo un centro di riferimento per l’impianto delle protesi per i tumori delle ossa e questo ci ha consentito di acquisire una specifica esperienza nell’impianto delle protesi maggiori che nella maggioranza dei casi vengono eseguiti su pazienti inviati da altre Ulss, del Veneto e non solo. Va poi sottolineato che questa attività ha ricevuto ulteriore impulso con il trasferimento nel nuovo ospedale: dal mese di gennaio abbiamo già svolto 7 impianti importanti di protesi oncologiche, riscontrando tra l’altro un netto salto di qualità in termini di spazi e dotazioni delle sale operatorie». La Redazione “Storie di Vita in Movimento” L’auditorium degli Ospedali Riuniti Padova Sud “Madre Teresa di Calcutta” ha ospitato la tappa padovana della campagna nazionale d’informazione “Storie di Vita in Movimento”, un progetto che intende fornire alla comunità locale validi consigli su come gestire e curare una patologia invalidante di cui soffre circa il 50% delle persone che hanno superato i 60 anni di età: l’artrosi. «La scelta della terapia più appropriata per il trattamento del dolore all’anca e al ginocchio è un passo importante nella vita di una persona affetta da artrosi - ha spiegato il Dott. Gianluca Bisinella, Direttore dell’U.O.C. Ortopedia e Traumatologia dell’ULSS 17 - Tra queste, l’unità di Ortopedia e Traumatologia è specializzata nell’opzione chirurgica, un percorso di cura finalizzato ad assicurare un netto miglioramento della qualità della vita e al ripristino della normale mobilità grazie all’impianto di protesi selezionate sulla base alle caratteristiche del paziente». settembre 2015 9 Nuovo Ospedale salute salute 17 Il dolore non fa più paura Secondo un’indagine indipendente dell’Associazione CittadinanzattivaTribunale per i Diritti del Malato e del Cittadino, gli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta sono al 5° posto in Italia e 1° in Veneto per la prevenzione e il controllo del dolore I l dolore è una condizione spesso sottovalutata nel paziente ricoverato in ospedale: in una certa misura infatti viene considerato una condizione inevitabilmente associata alla malattia e le metodologie adottate per il suo monitoraggio e trattamento in genere sono poco uniformi o comunque tardive, in quanto vengono messe in atto quando si è già manifestato anziché in un’ottica di prevenzione. Eppure anche in questo ambito non mancano le eccellenze, come dimostrano i risultati del progetto IN-DOLORE dell’associazione Cittadinanzattiva - Tribunale dei Diritti del Malato e del Cittadino, che su questo tema ha sottoposto ad un accurato screening 46 ospedali di tutta Italia. L’indagine Le strutture sono state valutate sulla base di un questionario composto da 50 domande suddivise in due parti: la prima relativa ad aspetti generali dell’Ospedale e la seconda con un 10 settembre 2015 focus sulle Unità Operative di Pediatria, Ostetricia-Ginecologia, Ortopedia, Medicina e Pronto Soccorso. Ciascun quesito era volto a individuare la presenza di elementi di eccellenza in questo delicato ambito e a completamento dell’indagine sono state inoltre svolte due interviste guidate a persone ricoverate nei reparti sopra citati, attraverso un questionario anonimo. Il risultato, davvero lusinghiero per la sanità della Bassa Padovana, vede al 5° posto in Italia - e al 1° in ambito regionale - gli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta dell’ULSS 17. All’Ulss 17 il trattamento del dolore come priorità Un piazzamento di eccellenza che parte da lontano, come spiega il dott. Lamberto Padovan, direttore dell’U.O.C. Anestesia e Rianimazione dell’ULSS 17: «Già nel 2005 abbiamo avviato un progetto per la gestione del dolore nella fase post operatoria che ha coinvolto i pazienti di ogni reparto e specialità. Su 17 Da sinistra, il dott. Maurizio Agnoletto della Direzione Medica, e il dott. Lamberto Padovan, direttore dell’U.O.C. Anestesia e Rianimazione questo tema, inoltre, abbiamo sempre seguito un approccio orientato innanzi tutto alla prevenzione del dolore piuttosto che a fornire una risposta quando esso si è già manifestato, sia per migliorare la qualità di vita del paziente, sia perché è dimostrato che il dolore provoca una condizione di stress che influisce negativamente sul percorso di guarigione». Fondamentale, inoltre, è stato l’impegno per la formazione: «Negli ultimi anni - racconta il dott. Fabrizio Rocca, Coordinatore Infermieristico - abbiamo gradualmente implementato procedure e strumenti di monitoraggio standard nei diversi reparti, coinvolgendo varie figure professionali nella rilevazione e nel trattamento del dolore: grazie a questa attività, oggi il dolore non è più un ambito di intervento esclusivo degli specialisti di Anestesia, ma è una competenza e responsabilità diffusa a tutti i livelli, nell’ambito delle capacità e possibilità di gestione di ciascuno. In questo modo abbiamo fatto del controllo del dolore una priorità aziendale, grazie a un percorso di formazione durato oltre tre anni». I servizi e le dotazioni Ad innalzare il punteggio dell’ULSS 17 sono stati anche alcune dotazioni e iniziative specifiche, a partire dall’offerta del parto indolore mediante analgesia epidurale fornita gratuitamente 24 ore su 24, inclusi i giorni festivi: un servizio che ha pochi eguali in Veneto e che nella nostra Azienda esisteva già prima che esso venisse inserito nei LEA. La stessa sensibilità ha portato l’ULSS 17 a porre una grande attenzione al tema della gestione del dolore anche nei pazienti non ricoverati, sul territorio, attraverso il Servizio di Terapia Antalgica, con una particolare sensibilità nei confronti dei pazienti oncologici. E altre iniziative sono in fase di attivazione. «Ad esempio - racconta ancora il dott. Padovan - per alleviare il dolore durante il 46 ospedali di tutta Italia sono stati valutati sulla base di un questionario composto da 50 domande travaglio senza ricorrere all’epidurale, che ha comunque delle possibili controindicazioni, a breve sarà disponibile anche un sistema basato sull’inalazione di una miscela gassosa analgesica a base di protossido d’azoto, con la possibilità per la donna in travaglio di effettuare autonomamente la sua erogazione. Non va dimenticato, infine, che un ulteriore miglioramento è stato possibile anche grazie al trasferimento nel nuovo ospedale, dove possiamo contare su spazi e strutture più adeguati, come ad esempio la “Recovery Room” per la gestione del paziente nelle fasi immediatamente successive all’intervento, al fine di ottimizzare il recupero delle funzioni vitali e il controllo del dolore». La Redazione settembre 2015 11 Nuovo Ospedale salute salute 17 Promosso dagli utenti il nuovo ospedale I risultati di un questionario anonimo somministrato a oltre 1.800 pazienti. Apprezzati in particolare il comfort delle stanze di degenza, ma anche la disponibilità di parcheggio e l’accoglienza complessiva A pochi mesi dall’inaugurazione, l’ULSS 17 ha sottoposto agli utenti degli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta un questionario anonimo per la rilevazione della qualità percepita, ottenendo riscontri confortanti. Più in dettaglio, le indagini effettuate sono state due in parallelo: la prima rivolta ai pazienti ambulatoriali, alla quale hanno risposto per la precisione 1.133 cittadini in una settimana, la seconda dedicata ai pazienti ricoverati, che ha ricevuto 657 adesioni nell’arco di tre settimane. Entrambi i questionari prevedevano 4 livelli di giudizio: insufficiente, sufficiente, discreto e buono, equivalenti a un punteggio da 1 a 4. 12 settembre 2015 I giudizi sulla struttura Per quanto riguarda in particolare le attività ambulatoriali, un giudizio più che discreto (media 3,28) è stato dato alla disponibilità di parcheggi e dotazioni accessorie, ma anche agli spazi di attesa (3,18). Promossa, sebbene con un punteggio lievemente più basso, anche la segnaletica (2,85), così come la qualità del servizio, a partire dalla puntualità dell’orario della prestazione rispetto alla prenotazione (2,96). Tra i questionari compilati al momento delle dimissioni dai pazienti ricoverati, invece, a svettare è il giudizio sul comfort delle stanze di degenza (3,63), ma vengono confermate anche le valutazioni positive su accoglienza, par- Valutazioni più che positive anche per la cortesia e disponibilità del personale medico e infermieristico cheggi e dotazioni accessorie (3,46) e sulla segnaletica interna (2,99); discreto anche il giudizio sulla qualità dei pasti (3,10). «Questi dati - spiega il Direttore Generale Giovanni Pavesi dimostrano che dopo un breve periodo di assestamento della struttura e di ambientamento per i cittadini, il nuovo ospedale ha subito avuto modo di farsi apprezzare per i suoi spazi e il livello di confort e servizio che ci consente di offrire.Tra l’altro sulla segnaletica, dove abbiamo ricevuto giudizi ampiamente sopra la sufficienza ma un po’ sotto la media, nel frattempo abbiamo già posto rimedio, predisponendo ulteriori elementi di informazione agli utenti. In ogni caso, entro fine anno intendiamo ripetere la rilevazione, per capire quale sarà il rapporto dei cittadini con la struttura dopo 12 mesi di attività e se ci sono ulteriori aree nelle quali intervenire, per quanto possibile, per andare incontro alle esigenze o preferenze degli utenti». Le valutazioni su medici e infermieri Inoltre, sebbene la curiosità principale riguardasse il giudizio degli utenti sulla nuova struttura di Schiavonia, indicazioni importanti sono arrivate anche dalle risposte relative all’assistenza ricevuta dagli operatori: i pazienti ricoverati hanno giudicato 17 in modo molto positivo la competenza e professionalità del personale medico e infermieristico (rispettivamente 3,71 e 3,81 su un punteggio massimo possibile di 4), ma anche la loro disponibilità e cortesia (3,77) e la chiarezza delle informazioni ricevute (3,63). Giudizi - questi - condivisi anche dai pazienti dei servizi ambulatoriali: 3,71 per la competenza e professionalità del medico, 3,75 per quelle degli infermieri, 3,57 per la chiarezza delle informazioni ricevute dal personale sanitario, 3,68 per la sua disponibilità e cortesia verso gli utenti. «Abbiamo sempre detto - commenta a questo riguardo Giovanni Pavesi - che le mura e le dotazioni tecnologiche da sole non bastano, in quanto a fare la differenza è sempre l’elemento umano: siamo lieti di riscontrare che complessivamente il livello di soddisfazione è più che discreto anche in questo ambito fondamentale». Buono è anche il giudizio complessivo formulato dai pazienti: 3,58 per quelli dell’area degenza e 3,44 per gli utenti dei servizi ambulatoriali. La Redazione «Entro fine anno intendiamo ripetere la rilevazione, per capire quale sarà il rapporto dei cittadini con la struttura dopo 12 mesi di attività e se ci sono ulteriori aree di miglioramento» settembre 2015 13 PREVENZIONE salute salute 17 17 Prevenzione, una sfida anche organizzativa Il Dipartimento di Prevenzione è chiamato ad un impegno sempre più ampio e strategico: dalle vaccinazioni all’area veterinaria, fino alle visite ai profughi ospitati nel territorio. Ne parliamo con il suo nuovo direttore, il dott. Virio Gemignani U n vecchio adagio della medicina insegna che prevenire è meglio che curare: un principio ancora validissimo, che tuttavia oggi ha assunto un significato diverso e più ampio, tante e tali sono le aree di intervento del Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 17. Una sfida che il dott. Virio Gemignani, da marzo di quest’anno alla guida della struttura, sta affrontando con la consapevolezza di poter contare su una squadra di alto livello. «Abbiamo appena superato brillantemente un audit (test di valutazione indipendente affidata ad esaminatori esterni, ndr.) durante il quale 14 settembre 2015 è emersa un’elevata preparazione individuale, unita a un grande desiderio di offrire un servizio ai cittadini, nonché la capacità di fare davvero gioco di squadra». Caratteristiche, queste, quanto mai utili in un momento denso di impegni per il Dipartimento di Prevenzione: dalle vaccinazioni agli screening, passando per le tante iniziative di educazione alla salute, i servizi dell’area veterinaria, le attività per la sicurezza nei luoghi di lavoro. A questi compiti, poi, si affiancano nuove sfide: basti pensare al controllo sanitario dei profughi ospitati nel territorio - svolto in collaborazione con il Distretto che dall’inizio dell’anno ha già registrato 127 interventi per prime visite e multivaccinazioni e 107 test per la tubercolosi. Del resto, proprio la lotta alle disuguaglianze sociali è uno dei macro obiettivi indicati dalla Direzione al Dipartimento di Prevenzione: un’attività iniziata già nel 2014 in risposta alle disuguaglianze derivanti non solo dai fenomeni migratori, ma anche dalla crisi economica. Un altro macro-obiettivo del Dipartimento, anche questo figlio dei tempi, riguarda l’efficienza, amministrativa e operativa. Di qui il progetto di attivare un punto unico di fatturazione per tutte le prestazioni del Dipartimento, e soprattutto l’introduzione di un nuovo modello di gestione delle risorse umane, incentrato sul concetto del “task shifting”. «Si tratta - spiega il dott. Gemignani - della possibilità di affidare alcuni compiti ad operatori fino ad oggi assegnati ad altri incarichi, previa naturalmente un’eventuale formazione specifica e nel rispetto dell’idoneità di base a svolgere il nuovo incarico. Questo significa avere la possibilità di ridistribuire, entro certi limiti, alcune attività in modo da ottimizzare le risorse in funzione della reale domanda di servizi. I benefici sono molteplici, a tutti i livelli: una maggiore libertà organizzativa, una risposta più puntuale ai cittadini, un’efficienza globale superiore e allo stesso tempo un’importante opportunità di crescita per il personale». IL PERSONALE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE 10 Dirigenti Medici 23 Dirigenti Veterinari 5 Dietiste 5 Operatori Tecnici 13 Assistenti Sanitari 21 Tecnici della Prevenzione 24 Amministrativi Sono moltissimi gli ambiti di attività del Dipartimento di Prevenzione, dalle vaccinazioni ai test ambientali, dall’area veterinaria al controllo sugli alimenti, fino alla promozione di uno stile di vita più sano Il filo conduttore e il riferimento per le varie attività, naturalmente, è sempre il territorio, con cui il dialogo è continuo e nel quale l’impegno è costante, a tutti i livelli. «Innanzi tutto - spiega ancora il dott. Gemignani - c’è la collaborazione con il Distretto, per molteplici attività: dai già citati test per la tubercolosi sui profughi alle attività di screening. Soprattutto nella stagione estiva, vi è poi la lotta alle zanzare e ai parassiti, che ci vede impegnati in una serie di incontri di informazione e formazione nei vari Comuni. Più recentemente si è aggiunta anche l’attività di monitoraggio circa l’inquinamento delle acque, anche se i dati raccolti finora - analizzando non solo campioni di acqua ma anche di erbe, uova e carni di pollo - non mostrano particolari anomalie». A questo si aggiungono naturalmente le campagne di educazione alla salute, attraverso corsi, iniziative di sensibilizzazione e altre attività cresciute anno dopo anno, come i gruppi di cammino e i “Piedibus” per gli alunni delle scuole elementari. Parallelamente, rimane alta l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, attraverso l’attività dello Spisal, e l’impegno del servizio Veterinario e di Igiene degli Alimenti per il controllo della filiera delle carni, un settore che continua ad avere un ruolo di primo piano nella Bassa Padovana: «Il nostro impegno - sottolinea il dott. Gemignani - è volto a garantire innanzi tutto il benessere dell’animale, e poi naturalmente a tutelare i consumatori circa la correttezza della loro alimentazione e delle procedure seguite per la macellazione, lo stoccaggio e il trasporto delle carni» Il territorio locale come orizzonte di un impegno a 360 gradi, dunque, nel quale mettere in atto le più ampie ed efficaci strategie di prevenzione. La Redazione settembre 2015 15 PREVENZIONE salute 17 A tutto… screening 17 Screening mammografico 6422 esami di I livello e 209 valutaizoni di II livello nel 2014 13% le diagnosi positive degli esami di II livello 98279 mammografie eseguite in ULSS 17 dal’avvio del programma nel 1998 Screening citologico 8176 esami di I livello e 275 accessi al II livello nel 2014 14% i pazienti sottoposti a trattamento a seguito di una diagnosi positiva di II livello 100.677 test di I livello svolti in ULSS 17 dall’avvio dello screening nel 1998 Screening colon retto Continua l’impegno dell’ULSS 17 negli screening mammografico, citologico e del colon retto: un’attività che coinvolge oltre 25 mila cittadini ogni anno I programmi di screening per la diagnosi precoce di alcune tra le principali forme tumorali hanno smesso da tempo di essere una novità, ma rimangono un’attività di importanza fondamentale, in grado di salvare ogni anno migliaia di vite. Questo impegno vede in primo piano anche il Dipartimento di Prevenzione dell’ULSS 17, che lo scorso anno ha svolto oltre 25 mila esami nell’ambito dei programmi di screening mammografico, citologico e per la diagnosi precoce del tumore del colon retto. Numeri assoluti impressionanti, a dimostrazione di un buon grado di adesione degli abitanti della Bassa Padovana: «Per tutti gli screening oncologici - spiega la Dr.ssa Maria Gabriella Penon, responsabile facente funzione degli Screening Oncologici dell’ULSS 17 - abbiamo raggiunto gli obiettidi indicati dalla Regione, un risultato positivo che è frutto di un impegno portato avanti 16 settembre 2015 ormai da diversi anni». Vediamo più in dettaglio come funzionano dunque gli screening oncologici nei 64 comuni della Bassa Padovana, con la consapevolezza che in ogni caso - per chi lo riceve - rappresentano un invito da non rifiutare. Screening mammografico Rivolto alle donne tra i 50 e 69 anni, prevede la spedizione a casa di un invito a sottoporsi ad una mammografia; qualora emerga qualche immagine dubbia, vi è inoltre un secondo livello di indagine, mediante ecografia, agoaspirato e altre tecniche con il supporto di un medico radiologo. Gli esami di primo livello vengono attualmente eseguiti a Este, Conselve e Montagnana, mentre gli accertamenti di secondo livello vengono effettuati negli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia. La periodicità delle chiamate è di due anni. Screening citologico È rivolto alle donne tra i 25 e 64 anni, anche in questo caso mediante invito che arriva a casa per posta. Si articola su due livelli: nel primo viene svolto il test per l’HPV; qualora questo risulti positivo la paziente viene sottoposta ad uno screening di II livello con le ulteriori indagini (colposcopia, biopsia, etc.) ritenute necessarie dal medico ginecologo. Le donne vengono invitate a ripetere il test ogni cinque anni, poiché il test HPV ha un potere predittivo nettamente superiore al Pap test, per cui la donna è protetta più a lungo. Anche in questo caso gli esami di I livello vengono attualmente eseguiti a Este presso l’ospedale vecchio e presso gli Ambulatori Centro Donna presenti negli ospedali di Conselve, Monselice e Montagnana, mentre tutti gli accertamenti di II li- Per chi non risponde La lettera di invito a partecipare agli screening indica già luogo, data e orario dell’appuntamento, nonché un numero di telefono da chiamare per fissare una data alternativa qualora non sia possibile partecipare in quella proposta. Inoltre, in caso di mancata presentazione nel giorno fissato, viene spedito un sollecito con un’ulteriore proposta di appuntamento. L’iter di reclutamento e gestione inviti/appuntamenti/solleciti è gestito dalla Segreteria Organizzativa del Centro Screening Oncologici del SISP, con sede a Este. 10.334 esami di I livello e 499 accessi al II livello nel 2014 10,9% i pazienti con lesioni ad alto rischio tra quelli sottoposti a diagnosi di II livello 62.528 test di I livello eseguiti in ULSS 17 dall’avvio dello screening nel 2009 vello vengono effettuati a Schiavonia. Screening colon retto È rivolto a uomini e donne di età compresa tra i 50 e 69 anni. Anche in questo caso è prevista la chiamata attiva mediante invito spedito per posta a casa dei cittadini e ci sono due livelli di indagine: il primo con l’esecuzione del test per il sangue occulto fecale; qualora questo risulti positivo, viene svolto l’esame di II livello mediante colonscopia. I campioni di feci (posti nelle apposite provette) devono essere depositati presso le cassette di riferimento situate a Este, Conselve, Monselice e Montagnana, nelle collocazioni ormai abituali. Tutti gli accertamenti di II livello vengono invece effettuati presso l’Endoscopia degli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta a Schiavonia. La periodicità delle chiamate è di due anni. La Redazione settembre 2015 17 TERRITORIO salute TERRITORIO salute salute 17 17 Servizi di Distretto: orari più ampi a Conselve e Montagnana I nuovi orari sono in vigore dal 1 luglio. Allo stesso tempo, la rete dei servizi è stata resa più flessibile, per venire incontro alle esigenze dei cittadini che lavorano in Comuni diversi da quello di residenza E stendere il servizio ai residenti nei Comuni più lontani: con questo obiettivo, dal 1 luglio l’ULSS 17 ha varato un nuovo orario per i servizi amministrativi del Distretto, che comprendono una grande varietà di attività, dal rilascio dei certificati per esenzione e per patologia, scelta/revoca Medico Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta e altro. La novità riguarda Conselve e Montagnana, che possono godere di una mezza giornata di apertura in più. In dettaglio, a Conselve lo sportello è aperto il lunedì e il mercoledì dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.00, mentre a Montagnana i giorni di apertura sono il martedì e giovedì, con il medesimo orario. Sono quattro invece i giorni di apertura a Este: il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì mattina dalle 8.30 alle 13.30 e il pomeriggio del mercoledì dalle 14.30 alle 17.00. A Monselice, invece, il Distretto è aperto al pubblico le mattine del martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e il martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00. Inoltre, ora è possibile rivolgersi a uno qualsiasi degli sportelli sul territorio e non solo a quello più vicino al Comune di residenza. «Il principio alla base di questa riorganizzazione - spiega il dott. Matteo Borin, direttore del Distretto Unico dell’ULSS - è quello di potenziare, a parità di risorse disponibili, i servizi presso gli uffici periferici, mantenendo comunque un’ampia apertura a Este e Monselice. Allo stesso tempo abbiamo reso il sistema più flessibile, consentendo ad esempio ad un residente a Monselice che lavora a Este di richiedere anche là un certificato: crediamo che questa opportunità possa essere molto utile, considerando l’elevata mobilità interna al nostro territorio». Un’estensione dell’orario a Conselve che il sindaco An18 settembre 2015 Novità per la distribuzione di ausili per l’incontinenza Cambiamenti anche la distribuzione degli ausili per l’incontinenza, con un ampliamento dell’orario di apertura dello sportello dedicato a Este, ora attivo anche di pomeriggio e il sabato mattina. Più in dettaglio, il nuovo orario di apertura è ovunque dalle 8.30 alle 12.30 o dalle ore 14.00 alle ore 18.00: a Este il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; a Monselice il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì; a Conselve il martedì e giovedì; a Montagnana il lunedì e giovedì. Semplificato l’iter per l’utente: una volta fatta la richiesta, il soggetto sarà sottoposto ad una valutazione clinica volta a definire la tipologia e quantità di ausili richiesti: a quel punto il materiale sarà recapitato direttamente a casa del paziente, entro 5 giorni, in un quantitativo tale da coprire il fabbisogno di 3 mesi. tonio Ruzzon giudica così: «I servizi del Distretto sono molto utilizzati dai cittadini e l’affluenza agli sportelli di Conselve suggeriva effettivamente l’opportunità di un’estensione dell’apertura. Questa mezza giornata in più di attività sicuramente consente maggiore respiro all’utenza». Con la nuova riorganizzazione sono stati inoltre attivati anche due sportelli dedicati agli extracomunitari. Il primo è già attivo a Este, sempre presso il Distretto, tutti i mercoledì dalle 14.30 alle 17.00 e tutti i venerdì dalle 8.30 alle 13.30, mentre il secondo sarà operativo all’inizio dell’autunno a Monselice, una volta completata la riconversione degli spazi dell’ex ospedale. «La popolazione straniera - spiega ancora il dott. Borin - presenta una serie di criticità specifiche e considerando che rappresenta il 40% degli accessi al Distretto abbiamo voluto creare due sportelli ad essi dedicati, con personale specificatamente formato sulle normative in materia e dotato di strumenti informativi idonei, come una serie di brochure informative multilingua. Naturalmente l’apertura iniziale di sole due mezze giornate risulta essere sperimentale e finalizzata a rilevare l’effettivo utilizzo da parte dell’utenza: siamo pronti a incrementarla se, come auspichiamo, l’iniziativa avrà un riscontro positivo». Parallelamente, rimane attivo naturalmente, sempre presso l’ex ospedale di Este, l’Ufficio Stranieri, il lunedì e mercoledì dalle 8.00 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 17.30 e il martedì, giovedì e venerdì mattina dalle 8.00 alle 14.00. Contemporaneamente, l’Azienda ha avviato anche una rivisitazione dell’organizzazione dei servizi sanitari distrettuali, per tutte le richieste relative a dotazioni e operatori per i pazienti dimessi o comunque che necessitano a casa di un’assistenza di tipo sanitario, temporanea o permanente. Dal 1 luglio gli sportelli di Este e Monselice hanno un orario più ampio, con l’estensione al sabato mattina: sono infatti attivi dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30 e il sabato dalle 7.30 alle 13.30. Un analogo orario di apertura, inoltre, ha anche la Centrale Operativa Territoriale, presso gli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta, vicino al Pronto Soccorso. La Redazione Contemporaneamente, l’Azienda ha avviato anche una rivisitazione dell’organizzazione dei servizi sanitari distrettuali settembre 2015 19 territorio salute salute 17 Conselve, cresce e si rinnova il polo di Riabilitazione L’Ospedale di Conselve è sempre più il punto di riferimento per le attività di riabilitazione, con pazienti che arrivano anche da Padova e da altre province È stato un percorso lungo quello dell’Ospedale di Conselve, che dopo essere tornato integralmente sotto la gestione dell’ULSS 17, nell’ottobre 2012, è stato gradualmente sottoposto a importanti lavori di ristrutturazione, con il rifacimento completo del 4° e 5° piano. Terminate queste opere, è iniziato il progressivo ampliamento dei posti letto occupati, sempre nell’ambito della pianificazione delle Schede Ospedaliere regionali che assegnano alla struttura di Conselve una funzione di Riabilitazione e Lungodegenza, integrando e completando così - insieme all’ospedale di Montagnana - l’offerta ospedaliera dell’ULSS 17, che come noto ha concentrato invece nella nuova sede di Schiavonia l’assistenza ai pazienti acuti. Oggi l’ospedale di Conselve vive dunque una nuova fase di 20 settembre 2015 rilancio, destinata a continuare nei prossimi anni. Attualmente, al piano seminterrato vi sono i poliambulatori, mentre al 1° piano si trovano le palestre e gli studi dei medici. Il 3° e il 4° piano sono invece occupati da 38 letti di Riabilitazione, mentre al 3° piano sono già operativi i primi 8 posti letto dell’Ospedale di Comunità. Una volta completata anche la ristrutturazione del 2° piano e portata a regime la dotazione di personale, la struttura potrà contare su ben 60 posti letto di Riabilitazione intensiva e 25 posti letto per l’Ospedale di Comunità. In questo modo, l’ospedale di Conselve si avvia a diventare un polo sempre più strategico non solo per la Bassa Padovana, ma anche per l’intera provincia, grazie alla sua posizione baricentrica che lo rende attrattivo anche per i pa- «Riceviamo richieste anche da Verona, Rovigo e Venezia e di fatto abbiamo tutti i posti letto sempre occupati» 17 Il 3° e il 4° piano sono occupati da 38 letti di Riabilitazione, destinati a diventare ben 60 una volta a regime zienti del Capoluogo, considerando che al momento a Padova - se non si considerano le strutture private convenzionate - ci sono (solo) 5 posti letto di Riabilitazione in Azienda Ospedaliera e 16 in capo all’ULSS 16, al Sant’Antonio. Questo ruolo di primo piano, del resto, trova giustificazione anche nell’elevato livello di specializzazione raggiunta, come spiega il dott. Luca Ortolani, dirigente medico dell’U.O. Riabilitazione di Conselve: «Siamo uno dei cinque poli di Riabilitazione Intensiva presenti in tutta la Regione, l’unico in provincia di Padova. Nel 2014 abbiamo ricoverato un totale di 467 pazienti: 247 residenti nell’ASL 17 (52.9 %), 154 residenti nell’AS 16 (33%), 32 residenti in altre ASL all’interno della Regione Veneto (7%) ed infine 34 pazienti residenti in altre ASL all’interno del territorio nazionale (7,29 % ). Riceviamo richieste da Verona, Rovigo ,Venezia ,Vicenza e di fatto tutti i posti letto sono sempre occupati, in quanto appena dimettiamo un paziente ne accogliamo (subito) un altro tra quanti ne hanno fatto richiesta o comunque sono in attesa di essere trasferiti in una struttura riabilitativa specializzata». Si tratta di pazienti neurologici - che devono effettuare il percorso riabilitativo a seguito di ictus, gravi lesioni cerebrali o traumi cranici - oppure di pazienti ortopedici, in genere politraumatizzati ma anche con lesioni al midollo spinale o che sono stati sottoposti a operazioni di chirurgia vertebrale o di artroprotesi; non mancano infine i pazienti che si rivolgono alla struttura di Conselve per la riabilitazione respiratoria a seguito di patologie polmonari importanti o che hanno sviluppato un’insufficienza respiratoria dopo interventi chirurgici complessi. Infine, parallelamente alla degenza, molto sviluppata è anche la riabilitazione ambulatoriale, che dopo la chiusura dell’ospedale di Monselice ha addirittura triplicato le sessioni con i pazienti. La Redazione settembre 2015 21 TERRITORIO salute salute 17 Contro le violenze nascoste tra le mura di casa L’ULSS 17 è capofila di un progetto di sensibilizzazione e formazione che ha visto protagonisti gli operatori dell’ospedale e del territorio. I dati del fenomeno nella Bassa Padovana U n progetto tra ospedale e territorio, con tanti soggetti chiamati a coordinarsi e a dare tutti il proprio contributo per porre fine all’odioso fenomeno delle violenze domestiche sulle donne: capofila dell’iniziativa è l’ULSS 17, che durante un incontro ufficiale svoltosi a Este ha tirato le somme dopo un anno nel quale sono stati attivati importanti strumenti a tutela delle donne. I dati: un fenomeno allarmante, anche nella Bassa Padovana Nel corso dei primi 10 mesi del 2014, le segnalazioni 22 settembre 2015 pervenute al Centro Antiviolenza di Este, che svolge l’attività a favore dei 46 Comuni della Bassa Padovana, sono state ben 84. «Il numero è certamente rilevante. - sottolinea la dott.ssa Marta Rappo, direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale dell’Ulss 17 - Sappiamo quanto il fenomeno venga sotto stimato e presenti le caratteristiche tipiche di un iceberg in cui ciò emerge è soltanto una piccola parte, in quanto molti casi non vengono denunciati». Comporre un identikit delle vittime non è facile, in quanto molte non rilasciano informazioni personali, se non lo stretto indispensabile, ma si tratta prevalentemente di donne italiane (57%), tra i 30 e i 50 anni, anche se non mancano casi di abusi su donne più giovani o al contrario anziane. Le tipologie di violenza denunciate sono principalmente psicologica e fisica, ma non mancano casi di stalking (8 casi), pressioni di tipo economico (8) o abusi sessuali (4). Al Centro Antiviolenza le vittime chiedono soprattutto informazioni sui possibili strumenti legali di tutela (54%), ma anche sui servizi di aiuto attivi sul territorio (46%). Un dato particolarmente significativo è quello relativo all’autore degli abusi: nella gran parte dei casi è la persona che sta accanto alla donna, il marito (33%) o il compagno (17%), ma non mancano casi in cui l’autore delle molestie è l’ex marito (13%) o un altro familiare (12%). Infine, la maggior parte delle richieste di aiuto è arrivata tramite il numero verde del Centro Antiviolenza, ma un buon numero di richieste è giunto anche tramite i servizi sociali dei Comuni ed i servizi sanitari e sociosanitari territoriali. Non mancano comunque casi in cui la donna ha chiesto aiuto dopo avere visto un depliant, o trovando l’informazione su Internet o ancora su suggerimento di un’amica o di un familiare, o ancora tramite i servizi territoriali dell’ULSS 17. «Questa varietà di fonti di informazione - sottolinea la dott.ssa Rappo 17 A chi rivolgersi Per le segnalazioni di abusi è attivo il numero verde 800 814681 del Centro Antiviolenza di Este (l’indirizzo e-mail invece è donnedeste@centrodonnapadova. it), in alternativa è possibile rivolgersi ai Consultori Familiari di Conselve (nel complesso ospedaliero, tel. 049 9598165, e-mail cf.conselvemonselice@ulss17. it; martedì e giovedì 8.30-12.30, Este ) via Settabile, 39, tel. 0429 618309, e-mail cf.estemontagnana@ ulss17.it, il mattino dal lunedì al venerdì 8.30-12.30 e il pomeriggio lunedì e giovedì 15.00-18.00), Monselice (via Papa Giovanni XXIII, 1, tel. 0429 788812, e-mail [email protected], il mattino dal lunedì al venerdì 8.30-12.30 e il pomeriggio lunedì e giovedì 15.00-18.00) e Montagnana (via Ospedale, 3 tel. 0429.808679, e-mail [email protected], il martedì e giovedì 8.30-12.30). E ancora, è possibile rivolgersi ai servizi sociali del Comune di residenza. - ci conferma come l’unica strategia sia quella di dare quanta più visibilità possibile alla rete dei servizi attivi sul territorio ai quali le donne vittime di abuso possono rivolgersi. Questo per la nostra Azienda è un impegno prioritario, e sappiamo di poter contare anche sulle Amministrazioni Comunali, sul mondo delle Associazioni e sulla sensibilità di tutti i cittadini». A chi chiedere aiuto Nel territorio dell’ULSS 17 è presente già da marzo 2013 un Centro Antiviolenza, con sede a Este e gestito dal Centro Veneto Progetti Donna denominato “DonneDEste”. Da parte sua, l’ULSS 17 ha già attivato ben due percorsi di formazione e informazione per gli operatori sanitari e socio sanitari che si trovano ad accogliere donne vittime di violenza. Il primo ha portato, alla definizione di un Protocollo Operativo per gli operatori dei Pronto Soccorso che delinea una procedura standard per l’assistenza alle donne vittime di abusi. Il secondo percorso denominato “Elettra” realizzato nel 2014 (ma sarà ripetuto nei prossimi mesi) a cui hanno partecipato anche le assi- stenti sociali dei Comuni, è finalizzato invece a fornire agli operatori gli strumenti utili ad accogliere e assistere le donne in modo integrato, assicurando una presa in carico completa: sanitaria, psicologia, sociale e giuridica. Sempre nel corso del 2014, la Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 17 ha approvato il Protocollo d’Intesa per la gestione delle strutture di Casa Rifugio e Case di Seconda Accoglienza per donne vittime di violenza: qui, insieme ai loro figli, le donne possono trovare ospitalità nei casi in cui sia opportuno per la loro protezione l’allontanamento dall’ambiente domestico. L’ULSS 17, insieme al Comune di Este, ha inoltre istituito un Tavolo di Lavoro tecnico sulla violenza contro le donne, che riunisce i diversi attori (istituzionali, privato sociale, etc) con gli obiettivi di promuovere la cultura del rispetto e dell’uguaglianza sociale, affrontare il tema della violenza di genere in ottica di prevenzione, monitorando l’evoluzione di questa problematica nel territorio, per lo studio e l’attivazione di eventuali nuovi servizi di assistenza. La Redazione Nel territorio dell’ULSS 17 è presente già da marzo 2013 un Centro Antiviolenza, con sede a Este settembre 2015 23 ASSOCIAZIONI salute salute 17 30 anni di S.O.G.IT Este 17 Il primo pulmino donato dalla SOGIT di Trieste alla sezione di Este nel 1985 S.O.G.IT Este in numeri L’Associazione di volontariato, attiva nell’assistenza di emergenza e nel trasporto dei malati, ha celebrato l’importante anniversario con una serie di iniziative nel territorio E ra il 1985 quando l’allora primario del Pronto Soccorso di Este, il dott. Francesco Blotta, si imbatteva durante un convegno a Trieste nei referenti della S.O.G.IT (Sovrano Ordine di San Giovanni Italia), associazione di volontariato internazionale di tradizione millenaria, che già nel 1976 aveva operato in Italia prestando soccorso in occasione del terremoto in Friuli. Da sempre la S.O.G.IT che discende da un ordine di cavalieri “ospitalieri” fondato intorno all’anno Mille da Fra Gerardo con il preciso compito di soccorrere e curare tutti coloro che ne avessero avuto bisogno. Negli anni ottanta il territorio di Este lamentava delle carenze significative nel trasporto degli ammalati e nell’attività di primo soccorso, da qui alla creazione di una sezione estense dell’Associazione, per iniziativa dello stesso dott. Blotta insieme ad altri cittadini e 24 settembre 2015 associazioni locali, il passo fu breve. Da allora sono passati esattamente trent’anni e la ricorrenza è stata celebrata nel mese di maggio con una settimana di iniziative, tra le quali una suggestiva mostra fotografica e l’organizzazione di un corso gratuito di primo soccorso. In trent’anni naturalmente molte cose sono cambiate, a partire dalle risorse a disposizione, ma l’impegno e la dedizione dei volontari sono rimaste le stesse, come spiega il dott. Roberto Marchetto, Presidente di S.O.G.IT Este, che anche per lavoro è a contatto quotidiano con il mondo della sanità locale, essendo Responsabile della U.O.S. Cure Palliative e Referente Hospice dell’ULSS 17: «Oggi i volontari della sezione estense sono 85 e nel corso degli anni, grazie alla generosità dei cittadini, il nostro parco mezzi è cresciuto fino a comprendere 4 ambulanze e 3 pulmini che possono trasportare persone in carrozzina. Inoltre l’Amministrazione dell’ULSS17 ci ha supportati in questi trent’anni ea mettendoci a disposizione una nuova e più ampia sede, in via Settabile». L’attività di primo soccorso viene svolta durante le manifestazioni sportive e popolari col coordinamento del SUEM 118 e va sottolineato che tutte le ambulanze e i volontari che vi prestano la propria attività sono formati e accreditati a intervenire in caso di emergenza medica. E infatti c’è anche chi ai volontari della S.O.G.IT Este deve la vita, come le persone che è capitato di defibrillare in attesa dell’arrivo dei mezzi del 118. «Per mantenersi su questi standard - spiega ancora il dott. Marchetto - tutti i volontari che prestano servizio di soccorso partecipano a un programma continuo di formazione e aggiornamento». Formazione di cui i volontari della S.O.G.IT sono anche promotori e protagonisti attivi, essendo impegnati anche come organizzatori durante tutto l’anno di numerosi corsi di Primo Soccorso rivolto alla popolazione locale e al personale delle aziende nel territorio. Non meno importante, comunque, è anche l’attività di trasporto dei malati, da casa o - più spesso - dalle case di riposo in ospedale per svolgere i trattamenti giornalieri di cura, per poi riportarli indietro: «In genere si tratta di pazienti non autosufficienti che non dispongono di parenti in grado di seguirli o comunque di trasportarli: in questo caso 30 anni di attività 85 volontari 4 ambulanze 3 pulmini 48.625 km percorsi nel 2014 5 -10 corsi di Primo Soccorso organizzati ogni anno dal 1985 se ne occupano i nostri volontari. E non si pensi ad un semplice servizio di taxi: la persona viene realmente affidata loro e seguita per tutto il tempo, facendole compagnia ad esempio in sala di attesa e assistendola prima e dopo la visita o l’esame se necessario, dall’aiutarla a rivestirsi alle altre piccole necessità del caso». Un altro aspetto rilevante riguarda la collaborazione con le altre associazioni di volontariato, che nel corso degli anni si è fatta sempre più stretta: «Per conto della S. Vincenzo trasportiamo a domicilio i generi alimentari per le famiglie in difficoltà, ma anche con l’Associazione della Protezione Civile di Este partecipiamo ad esercitazioni congiunte. Siamo molto attivi anche con le associazioni sportive e culturali, fornendo il servizio di assistenza di primo soccorso in occasione di concerti e altri eventi anche di alto livello, con migliaia di partecipanti. E naturalmente prestiamo anche l’assistenza in occasione di tutte le manifestazioni organizzate dal Comune di Este». La Redazione settembre 2015 25 IN AZIENDA salute 17 Il Veneto dice no ai tagli alla sanità Visite ed eventi Visite e incontri ufficiali, nelle scorse settimane, per il nuovo ospedale Il Presidente Zaia: «Il No veneto è irremobile e coerente, c’è un fronte del nord che lotterà» N on ha suscitato attenzione e interesse solo nei residenti del territorio l’entrata in funzione degli Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta, che infatti nelle scorse settimane ha ricevuto anche la visita di alcuni rappresentanti delle istituzioni e del tessuto economico locale. Di particolare rilievo è stato l’arrivo di monsignor Mattiazzo, il 28 maggio, in occasione di una delle sue ultime apparizioni pubbliche in qualità di Vescovo della Diocesi di Padova. Monsignor Mattiazzo, per l’occasione, ha visitato i malati dell’ospedale per poi celebrare la messa nell’atrio, ma durante l’incontro ha avuto anche parole di elogio per la struttura: «Questo è un ospedale in cui l’uomo è al centro di tutto - ha sottolineato - e questo dettaglio fa pensare che sia proprio un’opera ben fatta». Nel mese di giugno, invece, è stata la volta di una delegazione estense di Confindustria Padova, alla quale la Direzione ha illustrato le caratteristiche innovative dell’opera e le modalità contrattuali che hanno consentito il suo completamento nel pieno rispetto dei tempi e del budget prestabiliti. Infine il 30 giugno a visitare l’ospedale è stato il Generale di Corpo d’Armata Bruno Stano, in occasione della firma con il Direttore Generale dell’ULSS 17 Giovanni Pavesi di un protocollo d’intesa per la realizzazione di una campagna di prevenzione delle malattie uro-andrologiche dei militari. La Redazione Una nuova donazione per il dipartimento materno-infantile Consegnate le dotazioni acquisite con i proventi del concerto di Natale svolto nell’atrio del nuovo ospedale D urante una breve cerimonia sono state consegnate all’ULSS 17 le dotazioni acquistate grazie ai proventi del concerto di Natale organizzato nel dicembre scorso dal Comune di Monselice nella hall del nuovo ospedale. In particolare, seguendo le indicazioni fornite dalla stessa ULSS 17, sono stati acquistati 2 scalda-biberon e altrettanti sterilizzatori, oltre a una serie di articoli di cancelleria destinati alle aree di intrattenimento per i piccoli pazienti del reparto. All’incontro erano inoltre presenti anche la prof.ssa Barbara Frizzi, preside del Liceo Artistico di Este, e alcuni insegnati della scuola per avviare un altro progetto che vedrà il territorio attivarsi per il nuovo ospedale: un gruppo di studenti dell’Istituto, infatti, nei prossimi mesi sarà impegnato nella realizzazione di una serie di opere che una volta ultimate saranno esposte nelle sale parto e negli spazi della Pediatria e della Patologia Neonatale, abbellendone così i locali. Il tutto grazie anche ai fondi che saranno raccolti dall’associazione Chicco di Grano e da altri rappresentanti del tessuto politico e sociale locale. La Redazione 26 settembre 2015 17 Il Presidente Luca Zaia e l’ Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto è un no secco quello arrivato dalla Regione Veneto all’intesa nazionale sui tagli da effettuare ai fondi per la sanità: «Con il nostro irremovibile no - ha sottolineato il Presidente Luca Zaia all’indomani della mancata intesa siamo stati coerenti, come lo siamo da mesi, a fronte di dissennate politiche della salute, con tagli lineari che penalizzano i vir tuosi e premiano gli spreconi, con riduzioni delle prestazioni che ci avvicinano alla Grecia e al Por togallo dove, a differenza del Veneto, l’attesa di vita è sensibilmente più bassa, e dove - sempre a differenza del Veneto - i più ricchi sono anche i più sani». Il fronte del no insieme a Lombardia e Liguria è stato compatto e senza crepe. «Sappia il Governo - ha aggiunto Zaia - che non ci faremo intimidire e che non si provi ad attaccare un fronte del nord che saprà sempre reagire con forza». «Abbiamo ottenuto un paio di migliorie all’impianto complessivo – ha aggiunto Luca Coletto, riconfermato Assessore regionale alla Sanità - ma queste sono assolutamente insufficienti per farci cambiare posizione. Di conseguenza il Veneto non ha par tecipato alla Conferenza Stato-Regioni nella quale è stata formalizzata l’intesa. Eravamo, siamo e rimaniamo sulle barricate - prosegue Coletto - anche perché questa accelerazione, che arriva guarda caso dopo una potentissima frenata effettuata in attesa delle elezioni, la dice lunga sulla credibilità di un Governo che era di tagliatori prima del 31 maggio e tale rimane dopo». La Redazione «Siamo da sempre contro dissennate politiche della salute, con tagli lineari che penalizzano i virtuosi e premiano gli spreconi» settembre 2015 27 sanità veneta salute NUMERI UTILI salute salute 17 Dipartimenti Dipartimento Area Medica Segreteria Dipartimento Area Chirurgica Segreteria Dipartimento Area Emergenza Segreteria Dipartimento Area Materno Infantile Segreteria Dipartimento Area Servizi Diagnosi e Cura Segreteria Punto Prelievi Conselve Punto Prelievi Este Punto Prelievi Montagnana Dipartimento Area Riabilitazione Ospedale Territorio Ospedale di Conselve Ospedale di Montagnana Dipartimento Area Salute Mentale Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta – Day Hospital Psichiatrico –Segreteria Ospedale di Conselve – Segreteria Ospedale di Montagnana – Segreteria Dipartimento Area Prevenzione Ospedale di Conselve - Segreteria I NUMERI TELEFONICI UTILI www.ulss17.it pec: [email protected] salute17 n17 Numeri di Pubblica Utilità 118 Attivo 24 ore - chiamata gratuita Centralino Ospedali Riuniti Padova Sud Madre Teresa di Calcutta tel. 0429.714111 Ospedale di Conselve tel. 049.9598111 Ospedale di Montagnana tel. 0429.808111 Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) email [email protected] Numero verde tel. 800.829.141 gratuito da rete fissa A pagamento dai cellulari tel. 0429.715314 – 0429.715317 Centro Unico Prenotazioni (CUP) Numero unico per prenotazioni di prestazioni, tel. 800.437.040 gratuito da rete fissa disdetta e variazione delle prenotazioni tel. 0429.714410 a pagamento dai cellulari servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) Ospedale di Conselve tel. 049.9598158 Ospedale di Este tel. 0429.51666 Ospedale di Monselice tel. 0429.788397 Ospedale di Montagnana tel. 0429.82206 Direzione Generale Segreteria Direttore Generale Segreteria Direttore Amministrativo Segreteria Direttore Sanitario Segreteria Direttore Servizi Sociali Ufficio Protocollo email [email protected] tel. 0429.714050 tel. 0429.714053 tel. 0429.714051 tel. 0429.714052 tel. 0429.714191 tel. 0429.714192 tel. 0429.714193 tel. 0429.714194 fax 0429.714190 pec [email protected] Direzione Medica di Presidio tel. 0429.714511 - 512 – 513 28 Poliambulatori Segreteria tel. 0429.715265 Day Hospital Day Hospital Medico Day Hospital Chirurgico Day Hospital Oncologico tel. 0429.715451 tel. 0429.715451 tel. 0429.715471 settembre 2015 Numeri di Pubblica Utilità EMERGENZA SANITARIA Distretto Segreteria di Conselve Segreteria di Este Segreteria di Monselice Segreteria di Montagnana Punto Unico di Accesso (PUA) Sportello Amministrativo Conselve Sportello Sanitario Conselve Sportello Amministrativo Este Sportello Sanitario Este Sportello Amministrativo Monselice Sportello Sanitario Monselice Sportello Amministrativo Montagnana Sportello Sanitario Montagnana Unità Territoriali di Assistenza Territoriale (UTAP) Segreteria di Conselve Segreteria di Este U.O.C. Cure Primarie Segreteria di Este Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Este-Montagnana Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Conselve-Monselice U.O.C. Dipendenze Segreteria di Este Segreteria di Monselice U.O.C. Servizi Integrati alla Persona Segreteria di Conselve Consultorio Familiare di Conselve Consultorio Familiare di Este Consultorio Familiare di Monselice Consultorio Familiare di Montagnana Servizio di Età Evolutiva e Neuropsichiatria Infantile di Conselve Servizio di Età Evolutiva e Neuropsichiatria Infantile di Este Servizio di Età Evolutiva e Neuropsichiatria Infantile di Monselice Servizio di Età Evolutiva e Neuropsichiatria Infantile di Montagnana Distribuzione Diretta Farmaci 17 tel. 0429.715531 tel. 0429.715516 tel. 0429.715506 - 507 tel. 0429.715500 tel. 0429.715490 tel. 049.9598138 tel. 0429.618589 tel. 0429.808648 tel. 049.8217411 - 412 tel. 0429.808797 tel. 0429.715801 tel. 049.9598117 tel. 0429.808636 tel. 049.9598602 – 603 tel. 049.9598209 tel. 0429.618560 tel. 0429.788801 tel. 0429.808655 tel. 049.9598209 tel. 049.9598214 tel. 0429.618498 tel. 0429.618453 tel. 0429.788801 tel. 0429.788808 tel. 0429.808655 tel. 0429.808718 tel. 049.5352923 tel. 0429.1905206 tel. 0429.618518 tel. 0429.618347 tel. 0429.788806 tel. 0429.618389 tel. 0429.788398 tel. 049.9598146 – 149 tel. 049.9598165 tel. 0429.618309 tel. 0429.788812 tel. 0429.808679 tel. 049.9598705 tel. 0429.618497 tel. 0429.788176 tel. 0429.808684 tel. 0429.715281 – 282 Foresteria Servizio da attivare Servizio Professioni Sanitarie (ex Servizio Infermieristico) tel. 0429.714505 - 506 settembre 2015 29 FARMACIE DI TURNO salute salute 17 FARMACIE DI TURNO ottobre 2015 - dicembre 2015 I turni settimanali hanno inizio il venerdì sera all’ora di chiusura e terminano il venerdì successivo alla stessa ora da “a partire dall’orario di chiusura serale” a “fino all’orario di chiusura serale” ven 02 10 2015 ven 02 10 2015 ven 02 10 2015 Comune Indirizzo Telefono ven 09 10 2015 Monselice Zuolo ven 09 10 2015 Anguillara Veneta Rossi Via Costa Calcinara 80 Pza Matteotti 12 0429 783120 24 Su 24 049 9520439 24 Su 24 ven 09 10 2015 Ospedaletto Euganeo Via Roma Ovest 43 0429 90899 24 Su 24 Euganeo ven 02 10 2015 ven 09 10 2015 Vo' Vo' Vecchio Farmacia Zogno orario Legnaro Via Vo' di Sotto 58 049 9940659 fino alle 21.00 Pedrazzoli Via Cavour 17 0429 2578 Levorato Pavan-Garbini Andretta-Beghetto Ferrari Via Salute 49 Via Martiri d'Ungheria 2 Pza Matteotti 20 Via Vittorio 36 0429 4225 049 5342015 0429 709036 0429 95039 sab. e fest. no notturno 17 fino alle 21.00 sab. e fest. no notturno ven 13 11 2015 ven 20 11 2015 Baone Tatta Pza XXV Aprile 16 0429 56900 ven 13 11 2015 ven 20 11 2015 Este Mantovanelli Via Principe Umberto 2 0429 2240 Ven 20 11 2015 Ven 27 11 2015 Este Ven 20 11 2015 Ven 27 11 2015 Cartura Ven 20 11 2015 Ven 27 11 2015 Saletto Zanchin Reggiani Conte 0429 2476 24 Su 24 049 9555506 24 Su 24 0429 89471 fino alle 21.00 Ven 20 11 2015 Ven 27 11 2015 Vescovana Rizzati Via Porta Vecchia 1 Via Vivaldi 6 Via Roma 27 Via Don Federico Dainese 8/A Ricciuti Via Garibaldi 108 e fest. 0429 74400 sab. no notturno Zuolo Gambarin Veronese M. Contri Via Costa Calcinara 80 Pza Vittorio Emanuele II 8 Via Roma 46 Via Roma 3 0429 783120 0429 81267 0429 91050 049 5349623 0425 920008 fino alle 21.00 ven 20 11 2015 ven 27 11 2015 Monselice ven 27 11 2015 ven 27 11 2015 ven 27 11 2015 ven 27 11 2015 ven 04 12 2015 ven 04 12 2015 ven 04 12 2015 ven 04 12 2015 ven 27 11 2015 ven 04 12 2015 Este Pedrazzoli Via Cavour 17 0429 2578 ven 04 12 2015 ven 04 12 2015 ven 11 12 2015 Este ven 11 12 2015 Conselve Levorato Giacomin Via Salute 49 Pza XX Settembre 43 0429 4225 24 Su 24 049 5384061 24 Su 24 Monselice Montagnana Villa Estense Candiana 24 Su 24 24 Su 24 24 Su 24 fino alle 21.00 sab. e fest. no notturno ven 02 10 2015 ven 09 10 2015 Este ven 09 10 2015 ven 09 10 2015 ven 09 10 2015 ven 09 10 2015 ven 16 10 2015 ven 16 10 2015 ven 16 10 2015 ven 16 10 2015 ven 09 10 2015 ven 16 10 2015 Monselice Ricciuti Via Garibaldi 108 24 Su 24 24 Su 24 24 Su 24 fino alle 21.00 e fest. 0429 74400 sab. no notturno ven 16 10 2015 ven 16 10 2015 ven 23 10 2015 Monselice ven 23 10 2015 Carceri Gasparetto Annostini Pza Mazzini 25 Via Roma 44 0429 72101 24 Su 24 0429 619422 24 Su 24 ven 04 12 2015 San ven 11 12 2015 Megliadino Vitale Gioachin Via Roma 39 0429 88010 fino alle 21.00 ven 04 12 2015 ven 11 12 2015 Barbona Bertagnon Via Roma 5 Destro Pza Romano 8 049 9500947 fino alle 21.00 ven 04 12 2015 ven 11 12 2015 Monselice Gasparetto Pza Mazzini 25 0425 607704 fino alle 21.00 sab. e fest. 0429 72101 no notturno Nicoletto Via Roma 22 Zanchin Via Porta Vecchia 1 0429 644237 fino alle 21.00 e fest. 0429 2476 sab. no notturno ven 11 12 2015 Via Garibaldi 108 0429 74400 24 Su 24 Via Roma 184 049 525203 24 Su 24 Via 28 Aprile 98 0429 86124 24 Su 24 Via Roma 5/B 0429 94123 fino alle 21.00 Este Tribano Solesino Ponso ven 16 10 2015 ven 23 10 2015 Terrassa Padovana ven 16 10 2015 ven 23 10 2015 Lozzo Atestino ven 16 10 2015 ven 23 10 2015 Este Mantovanelli Merlo Codifava Doardo Via Principe Umberto 2 Via Vittorio Emanuele II 21 Via Roma 9 Via Roma 2 ven 30 10 2015 Monselice Giovannoli Via Roma 6 24 Su 24 24 Su 24 fino alle 21.00 fino alle 21.00 e fest. 0429 72221 sab. no notturno ven 30 10 2015 ven 06 11 2015 Monselice Ricciuti Via Garibaldi 108 ven 30 10 2015 di ven 06 11 2015 Casale Scodosia Guggi ven 30 10 2015 ven 06 11 2015 Sant'Elena ven 23 10 2015 ven 23 10 2015 ven 23 10 2015 ven 23 10 2015 ven 30 10 2015 ven 30 10 2015 ven 30 10 2015 ven 30 10 2015 ven 23 10 2015 Este Conselve Merlara Arquà Petrarca Pietro ven 30 10 2015 ven 06 11 2015 San Viminario ven 30 10 2015 ven 06 11 2015 Este Zanchin Via Porta Vecchia 1 0429 2476 0429 74400 24 Su 24 ven 18 12 2015 ven 18 12 2015 ven 25 12 2015 Este ven 25 12 2015 Pozzonovo Mantovanelli Zerbinato Via Principe Umberto 2 Via Roma 5 0429 2240 24 Su 24 0429 79048 24 Su 24 Via Onorio de Luca 137 0429 879052 24 Su 24 ven 18 12 2015 Boschi Via Roma 56 049 9130057 24 Su 24 Girardi Via Roma 55 0429 690015 24 Su 24 ven 25 12 2015 Galzignano Terme ven 18 12 2015 ven 25 12 2015 Masi Culatti Via Este 26 Anziutti Pza Martiri della Libertà 1 0429 719033 fino alle 21.00 ven 18 12 2015 ven 25 12 2015 Monselice Zuolo Via Costa Calcinara 80 0425 51310 fino alle 21.00 e fest. 0429 783120 sab. no notturno Levorato Via Salute 49 ven 25 12 2015 ven 01 01 2016 Monselice Gasparetto Pza Mazzini 25 0429 72101 24 Su 24 ven 25 12 2015 Carrare ven 01 01 2016 Due S. Giorgio Fortini Via IV Novembre 6 049 525313 24 Su 24 ven 25 12 2015 ven 01 01 2016 Megliadino San Fidenzio Donati Via Marconi 53/1 0429 89112 24 Su 24 ven 25 12 2015 ven 01 01 2016 Sant’urbano Targa Via Europa 55 ven 25 12 2015 ven 01 01 2016 Este Levorato Via Salute 49 0429 96021 fino alle 21.00 e fest. 0429 4225 sab. no notturno 0429 4225 sab. e fest. no notturno ven 13 11 2015 Monselice Zuolo Via Costa Calcinara 80 24 Su 24 24 Su 24 24 Su 24 fino alle 21.00 e fest. 0429 783120 sab. no notturno ven 20 11 2015 Monselice ven 20 11 2015 Montagnana ven 20 11 2015 Arre Giovannoli San Francesco Piovan Via Roma 6 Via Carrarese 2 Via Roma 85 0429 72221 24 Su 24 0429 81211 24 Su 24 049 5389014 fino alle 21.00 ven 06 11 2015 ven 13 11 2015 ven 13 11 2015 ven 13 11 2015 sab. e fest. no notturno ven 18 12 2015 Este Via Cavour 17 Via Mazzini 53 Via Nazionale 65 Via Adige 92 ven 13 11 2015 ven 13 11 2015 ven 13 11 2015 ven 13 11 2015 Ricciuti Due Carrare ven 11 12 2015 ven 18 12 2015 S. Stefano Scanelli Margherita Veronese A. ven 11 12 2015 ven 18 12 2015 Santa d'Adige Euganeo ven 11 12 2015 ven 18 12 2015 Cinto Miandola Cassia Fontanafre ven 11 12 2015 Pedrazzoli Sacchetto Martini Snc Carolo ven 06 11 2015 ven 06 11 2015 ven 06 11 2015 ven 06 11 2015 Este Bagnoli di Sopra Stanghella Urbana 0429 2240 049 5384165 0429 85063 0429 718244 ven 18 12 2015 Monselice 0429 2578 049 5380066 0425 95020 0429 879075 LEGENDA: sab. e fest. no notturno = sabato e festivi (orario normale, non notturno) 30 settembre 2015 settembre 2015 31 PRENOTAZIONI ONLINE 24 ORE SU 24 SENZA ATTESE Elimina le attese inutili: per prenotare un esame o una visita specialista collegati al sito www.ulss17.it Dalla home page, clicca sulla sezione dedicata alle prenotazioni on line. Compila il modulo online inserendo i tuoi dati e le informazioni della ricetta e clicca INVIA. 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