ISSR EUROMEDITERRANEO - TEMPIO- OLBIA
SOCIOLOGIA
DELLA RELIGIONE
Prof. Massimo Pisani
A.A. 2009/2010
Parte seconda: SINTESI STORICO-SISTEMATICA
Ad uso esclusivo degli studenti del corso
SVILUPPO STORICO-SISTEMATICO della SdR
1) Fase Protostorica
Complesso di osservazioni sui fenomeni religiosi lontani nel tempo.
Caratteristica: presenza di approcci di altre scienze c.d. Matrici rispetto alla SdR > presenza di dati sociologici
in opere di Storia, filosofia, teologia.
QUESTE SERIE DI DATI NON SONO REDATTI SECONDO METODOLOGIA SCIENTIFICA (sono insufficienti, non
raccolti in maniera organica, non sistematici, incompleti e quindi NON IN GRADO DI PRESENTARE MATERIALE IN
MODO ADEGUATO PER UNA LORO ANALISI SCIENTIFICA)
2) Inizio dello Studio dei Fen. Rel. dal p.d.v. sociologico:
Quando la Sociologia si è affermata come scienza distinta ed autonoma.
-Quasi tutti i primi sociologi studiano, in misura più o meno marcata, il fenomeno religioso.
-Crescita dell’interesse e della continuità degli studi ha determinato una puntualizzazione del contenuto;
-Affinamento della metodologia ha determinato la strutturazione di una branca cha con il tempo acquista
sempre più rilievo ed autonomia.
IMPOSTAZIONE ARTICOLATA DELLA SdR in vari tre Periodi ed orientamenti.
Approccio teorico
Approccio empirico
Impostazione integrata
(Padri fondamentali)
(tendente ad un
accostamento più
immediato alla realtà
concreta)
(momento culminante tendente
a recuperare la funzione teorica
e le esigenze di tipo applicativo)
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A)APPROCCIO TEORICO
Premessa
In questo periodo c.d. classico
viene approfondito il Rapporto tra religione e società ( elementi strutturali e culturali)
Fen. Rel. collegato con la VITA SOCIALE (e quindi con la SOCIOLOGIA)
Studio di grandi questioni teoriche della VITA SOCIALE e della RELIGIONE
(approccio che sviluppa la teoria fino a configurarsi come approccio teorico globale)
TEMI PRINCIPALI
Problemi della natura di S e di R ( origine, dinamica e presenza)
OSSERVAZIONE:
Gli autori sono INFLUENZATI da:
1) condizioni generali del proprio tempo
2) impostazioni del proprio pensiero sociologico
3) eventuali finalità che si prefiggono
DUE CORRENTI (MODO DI CONCEPIRE I DIVERSI RUOLI di S e di R)
RELIGIONE quale variabile dipendente
RELIGIONE quale variabile indipendente
(Ruolo “causante” primordiale e fondamentale di S,
ruolo “recettizio” e secondario di “R”)
(funzione attiva di R nello sviluppo e nella guida della
vita sociale e della storia; S è influenzata da R)
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AA) RELIGIONE QUALE VARIABILE
DIPENDENTE
(R > prodotto delle condizioni della vita sociale”)
Concetto di Variabile dipendente
(derivata dalla estensione logico del rapporto “Causa” ed “Effetto”):
FATTORE che esercita influenza su un ALTRO FATTORE.
S > FATTORE CAUSANTE di una certa R e/o delle sue modalità di espressione.
R esiste quale PRODOTTO della S e subisce le influenze dell’evoluzione e della trasformazioni che registra col
passare del tempo.
Primi autori (COMTE, SPENCER, MARX)
AUTORI :
DURKHEIM
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AA1)
AUGUSTE COMTE (1798-1857)
opere
Sistema di politica positiva 1824 (vol.1), 1851-4 (vol.2)
Cours de philosophie positive (Corso di filosofia positiva ) 1830/42 (6 voll.)
Catechismo positivista 1852
Appello ai conservatori 1855
LEGGE DEI TRE STADI
("chi non ricorda di essere stato teologo nella sua infanzia, metafisico nella giovinezza, e
fisico nella maturità?")
Nella legge dei tre stadi (> strumento per capire l’evoluzione della storia e del pensiero umano) C pone la R e la
Teologia (> scienza che interessa la R), come legate al PRIMO STADIO;
La Filosofia (>scienza sulla riflessione della comprensione dei concetti fondamentali della natura), SECONDO STADIO;
La SCIENZA POSITIVA rileva nel TERZO STADIO: interessa tutti gli ambienti della vita e del sapere.
La SOCIOLOGIA è la NUOVA SCIENZA EGEMONE.
Il TERZO STADIO perfeziona l’itinerario evolutivo umano (= è la MATURITA’ della STORIA).
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RELIGIONE ( IN C):
DESTINATA A SCOMPARIRE NEL CORSO DELL’EVOLUZIONE E DEL PROGRESSO
Il fen rel è legato ad impostazioni teologiche, metafisiche e prescientifiche.
OSSERVAZIONE CRITICA:
CONTE, ne Il sistema di politica positiva e nel Catechismo positivo, IN CONTRADDIZIONE CON LE
AFFERMAZIONI PASSATE, tenta di
FONDARE UNA NUOVA RELIGIONE (in cui egli stesso sarà TEOLOGO e PRIMO PONTEFICE [Gran
Sacerdote])
Caratteristiche della religione dell’umanità:
a) GRANDE ESSERE : UMANITA’ (Essere supremo), in cui sarà incorporato chi sarà stato altruista.;
b) GRANDE FETICCIO: TERRA, animata da una volontà cieca ma benefica;
c)
GRANDE MEZZO: SPAZIO.
SANTI: Benefattori del genere umano,
ANGELI: donne angelicate
TEMPI, RITI, FESTE, proprio CALENDARIO
Nota sulla società positiva in C.
Naturalmente tale NUOVA RELIGIONE si inserisce regge la SOCIETA’ POSITIVA che C immagina quale società organica.
In realtà in essa non sono presenti elementi di PLURALISMO, LIBERTA’ E SENSO CRITICO ma una sorta di melange dominato
da potenti (Banca, Finanza, Industria) e da scienziati positivisti che istruiranno il popolo volta per volta su cosa fargli
credere
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AA2)
H. SPENCER (1820-1903)
opera
Principles of sociology (1882-85)
-Sistema teorico all’interno dell’impostazione evoluzionistica propria del suo tempo (v. Darwin) estesa alla
vita sociale.
Obiettivo: Trovare come fondare autonomamente la vita della S, tenendo conto di:
SVILUPPO INDUSTRIALE e PROGRESSO SCIENTIFICO
quali Fattori fondamentali della spiegazione della attuale fase evolutiva dell’umanità
Spencer tuttavia NON ESCLUDE i RESIDUI (che sfuggono all’analisi scientifica) il cui studio porta alla
INDIVIDUAZIONE di un INCONOSCIBILE.
“Tale esigenza fondamentalmente religiosa – pensa S. – nella storia concreta è comunque sottomessa ai
fattori determinanti del progresso che ridurrà sempre più i margini non razionali della realtà” (Scarviglieri,
2005)
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AA3)
K. MARX (1818-1883)
opera
(con Engels) Scritti sulla religione (INSERIRE ANNO PUBBLICAZIONE)
-Analogo schema evolutivo utilizzato da C e Sp ma DIVERSI CONTENUTI E FATTORI STRUTTURALI ED
ECONOMICI DEL PROGRESSO
-RELIGIONE: (concezione in cui vi sono influssi della filosofia idealistica hegeliana e di Feuerbach)
(parte della SOVRASTRUTTURA di un determinato assetto SOCIO-ECONOMICO)
PRODOTTO DI UNA DETERMINATA STRUTTURA PRODUTTIVA
Quindi:
R quale VARIABILE DIPENDENTE dai cambiamenti dell’evoluzione della situazione economica e, in
particolare, il modo di atteggiarsi nei confronti dei mezzi di produzione.
DIO e R. : creato dall’uomo
R. : Creata dall’uomo > R. FONTE di ALIENAZIONE
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Diverse connotazioni della R in relazione ai soggetti utilizzatori
a) SFRUTTATI
R = “oppio dei popoli” > perpetua lo stato di illusione e di alienazione diminuendo le energie derivanti dalla
presa di coscienza della propria situazione.
Ricompensa della vita eterna = causa della privazione delle motivazioni e della forza per lottare per la sua
liberazione nella vita terrena
ergo : ESTENSIONE dell’ ALIENAZIONE alla R.
b) SFRUTTATORI
R = strumento di potere
•Parte da una falsa coscienza in funzione di difesa di interessi precostituiti;
•Difende SOVRASTRUTTURE, forme culturali di DIRITTO, MORALE, FILOSOFIA
imperanti e assoggettati alla DIFESA della CLASSE DOMINANTE
Tuttavia, al CAMBIAMENTO delle CONDIZIONI di VITA, CAMBIERA’ tutto ciò fino alla loro SCOMPARSA
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(altra accezione di R in Marx)
R quale grido di PROTESTA della CREATURA OPPRESSA (= Rprot)
R – nel passato e nel presente – alla base di movimenti di lotta per la liberazione economica e politica
-Impostazione (poco sviluppata nel periodo di influenza del marxismo) è presente in tentativi di
conciliazione tra religione e marxismo (v. autori della teologia della liberazione)
SEGUACI di MARX
Sviluppano considerazioni ed analisi >>
CRITICA sul piano storico come LETTURA NEGATIVA della R sugli avvenimenti passati
1) Critica (sul piano filosofico): nella PROSPETTIVA di un NUOVO ILLUMINISMO;
2) Critica (sul piano sociale): R (in quanto Chiesa) causa del ritardo del progresso sociale;
3) Critica (sul piano storico): Chiesa alleata degli sfruttatori, protettrice dei loro interessi, fonte di illusione
per i poveri (sfruttati) per i quali offre la consolazione nell’irreale al di là.
NONOSTANTE CIO’ R e CHIESA vanno TOLLERATE come nella fase di PASSAGGIO alla SOCIETA’ SOCIALISTA
(nessuna incidenza sul piano pubblico)
Attenzione
Articolazione critica non seguita da tutti i marxisti per tutti i punti.
ORTODOSSI: ripetono gli assunti marxiani;
CRITICI: ritengono precaria la posizione marxiana;
CONCILIATORISTI: considerano la Rprot base per un impegno per il progresso e la liberazione in nome di R
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AA4)
EMILE DURKHEIM
(1858-1917)
Opere
La divisione del lavoro sociale (1893)
Le regole del metodo sociologico (1895)
Il suicidio (1897)
Le forme elementari della vita religiosa ( 1912)
-Il contributo dato da D nella SdR è rilevante: affronta il tema della SOCIALITA’ DEL FEN. REL.
-Pensiero complesso in relazione a 1) impostazione; 2) spiegazione sociologia del Fen. Rel.
Conclusione finale
R. = modalità di sentire e vivere la socialità
(IPOSTATIZZAZIONE della socialità che diventa AUTODIVINIZZAZIONE di S.)
Concezione generale della S. e sue dinamiche integrative ne Le forme elementari della vita religiosa
D. vuole dimostrare:
1)
Importanza in ogni S. della distinzione tra sacro e profano;
2)
Stretta connessione tra sacro e religione e la loro connotazione sociale
(originati da S. e orientati al servizio di S.);
3)
Necessità di R. e della sua pratica per mantenimento e sviluppo della vita sociale.
Così la funzione di R. anche nella S. a solidarietà organica (= quella contemporanea) rimane importante e continua la funzione
morale ed obbligante di R. e si tutela la stabilità di S.
Partendo da studi etnologici ed antropologici esistenti, studia la Religione totemica quale FORMA PIU’ PRIMITIVA di
R. ritenendo che dallo studio della forma elementare si possa passare successivamente allo studio di forme più
complesse (successive ed attuali)
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ELEMENTI PRINCIPALI DELLA RIFLESSIONE DURKHEMIANA
1) R. è un FATTO SOCIALE in quanto NASCE, SI AFFERMA e SI SVILUPPA in funzione delle esigenze del
gruppo o del clan.
-
Rischio della R. : di trovare al suo interno FORZE DISGREGATRICI E CENTRIFUGHE
• es. concorrenza,
individualismo, corruzione,
svalutazione dei valori …
che vengono neutralizzate nei momenti di IDENTIFICAZIONE COLLETTIVA >>
>> nuovo input all’esigenze di SOPRAVVIVENZA SOCIALE.
2) COSCIENZA DI GRUPPO (ipostatizzazione del gruppo), quale elemento derivante dalla CONDIZIONE DI
PAURA E DI PREOCCUPAZIONE PER L’AVVENIRE in cui vengono a trovarsi i membri del clan.
COSCIENZA di GRUPPO come qualcosa di SUPERIORE, INTANGIBILE, DIVERSO, SACRO
E’ la S. stessa vista quale 1) bene che non si può e non si deve perdere e che …
2) ha caratteristiche protette da tabù (intangibili e perenni nel tempo)
DURATA TEMPORALE DEL SACRO ( e della R.) = potenzialmente ETERNO o di uguale durata della S.
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3)
Il TOTEM (cosa, animale, persona) richiama alla coscienza la sua presenza mediante obblighi di varia
natura ed entità che si concretizzano in cose o regole che manifestano la presenza simbolica del sacro.
Nasce il SIMBOLISMO che si identifica con la COSCIENZA del GRUPPO
Il TOTEM – secondo D. – irradia una FORZA IMMATERIALE, un’ENERGIA SPIRITUALE che attira a sé gli
uomini rendendoli DIPENDENTI da esso e spingendoli a FORME di CULTO.
COME REALIZZA il TOTEM questa CAPACITA’ di PRESA nell’uomo?
4)
Con MITI (racconti sulla vita del gruppo e sulle modalità di sopravvivenza)
con RITI (azioni che fanno rivivere alle persone i significati delle azioni rituali che attuano)
con COSE SACRE (distinte da quelle di tutti i giorni)
con FORME e MODALITA’ ISTITUZIONALI
MITI e RITI: NUOVA PRESENZA DELLA COSCIENZA COLLETTIVA NELLA COSCIENZA
INDIVIDUALE NEI MOMENTI PIU’ VIVI DELLA VITA COMUNITARIA, SALVAGUARDANDONE
L’ESISTENZA.
Ciò non avviene spontaneamente …
5) NECESSITA’ di ORGANIZZAZIONE di MEMBRI PREPOSTI A QUESTA FUNZIONE:
Nascita della CHIESA = manifestazione
storica e concretizzazione sociale di R.
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Definizione di Religione in DURKHEIM
R = “sistema solidale di credenze, pratiche relative a cose sacre, cioè separate, e
tabù che uniscono in una sola comunità chiamata chiesa, tutti coloro che vi
aderiscono”
Quindi:
R. è FATTO SOCIALE nella sua origine, natura, finalità.
R. ha stesse caratteristiche e prospettive di durata della stessa S. che non sopravviverebbe senza i
fenomeni religiosi
Essendo R variabile dipendente da S >> R è studiabile solo dalla scienza che riguarda S ( cioè la
SOCIOLOGIA)
Studia temi e problemi della SdR:
Genesi, evoluzione, condizione, rapporto con la vita quotidiana, componenti e
dimensioni di R, rapporto R-S (teoria della Variabile dipendente)
CONCLUSIONE
R è presente in S (sia vita sociale primitiva [solidarietà meccanica], sia
attuale [solidarietà organica]) che, a sua volta, ne garantisce la permanenza
nel tempo (FUTURO DELLA RELIGIONE)
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CRITICHE A DURKHEIM
(che limitano la portata e l’applicabilità della sua teoria)
1)
RICERCA NON di PRIMA MANO.
D. ha elaborato materiali antropologici raccolti da altri. (Problema dei FILTRI nella raccolta dati);
2)
DIFFICOLTA’ di DIMOSTRARE dal p.d.v. storico e etnologico la “PRIMITIVITA’ “ della cultura totemica [è
religione complessa e razionale, non mero pensiero collettivo pre-logico]
(Schmidt, Manuale di Storia comparata delle religioni, 1912)
3) SPIEGA
Genesi e persistenza del FEN RELIGIOSO nelle Popolazioni primitive [Solidarietà meccanica]
NON SPIEGA
Situazione di R nelle società sviluppate e industrializzate [solidarietà organica]>>
•Funzioni di R = di difficile
attuazione o non necessarie
4)
SACRALIZZAZIONE DI S.
VALIDA IN ALCUNI MOMENTI TIPICI E RIVOLUZIONARI
MA NON SPIEGA COME PERSISTA NEI PERIODI MENO INTENSI
(Malinowski, Gli argonauti del popolo occidentale,1973)
5)
INSOSTENIBILE PRETESA DI D. di RIDUZIONE di R a CATEGORIA UNICAMENTE SOCIOLOGICA
(mancano gli aspetti basati su sentimento, emozioni, conflitti e …
esigenze razionali logiche e teologiche
perché
LA VITA CONCRETA E’ INFLUENZATA anche da fattori psicologici, biologici, cosmologici
(esclusi nell’impostazione tipica del positivismo assoluto)
6)
D (anche se accetta il contributo simbolico di R) NON SPIEGA il RINVIO ad altre realtà irriducibili al sociale,
parte dell’esperienza religiosa. >>>>> POSIZIONE PANSOCIOLOGISTICA ( esclusività del dato sociologico)
-Riferimento al “radicalmente Altro” che trascende la società
(segue)
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7)
Analisi fondamentalmente FUNZIONALISTA:
la R è capace di dare risposte alle esigenze umane di S. ma NON E’ POSSIBILE DISTINGUERLE dai FENOMENI
PSEUDO RELIGIOSI (SF: ideologie e fenomeni magici)
durkheim - le forme elementari della vita religiosa.doc
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AB)
RELIGIONE QUALE
VARIABILE INDIPENDENTE
Premessa
Modifica del rapporto R-S in cui R è la variabile indipendente
- Tale impostazione:
1)
prescinde dallo studio della genesi delle R (interessa altre scienze non la sociologia);
2) Studia la DINAMICA STORICA ed ATTUALE delle RELIGIONI,
PRESENZA E RUOLO di R. nella VITA SOCIALE
Capacità di R. di imprimere ad S.
orientamenti e scelte culturali,
condizionandone esistenza e
sviluppo
R.
1) influisce su S. quale fattore di sviluppo e cambiamento,
2) spiega i punti di rottura (situazioni che sfuggono alla scienza e che necessitano presenza di valori)
3) Agisce sulla vita sociale con proprie concezioni metafisiche ed etiche che orientano l’agire
umano
DIVERSI AUTORI … tra cui
TROELTSCH (autore tra l’altro di studi sull’organizzazione religiosa *v. tipologia chiesa-setta]:
Influsso delle dottrine sociali sugli aspetti organizzativi delle collettività religiose con le conseguenti
questioni morali ( in Le dottrine sociali delle chiese e dei gruppi cristiani, 1960)
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Altri (Eisenstadt, Houtart, Lensky) attribuiscono a R la CAPACITA’ TRASFORMATIVA E STIMOLATIVA in S.
Dai contenuti religiosi >> istanze, aspirazioni, direzioni di cambiamento >>scelte operative >>>>>
PER FAR CIO’ SI NECESSITA per una R:
PUNTO DI PARTENZA:
1) PROIEZIONE TRASCENDENTE
2) VALIDA CONCEZIONE dell’UOMO e del COSMO
FINE:
•Nuove
condizioni ed
istituzioni
sociali e
culturali
SUPERAMENTO delle CONCEZIONI MAGICO-SACRALI ( ritualità ed emozione>>impedimento di utilizzo ottimale
delle potenzialità umane)
Quindi:
POSSIBILITA’ DI INDIVIDUARE DIREZIONI DEL CAMBIAMENTO SOCIALE
Nuove istituzioni, ruoli, strategie con
stessa originalità di R., rispetto alla S.
Capacità di inserimento in aspetti centrali
della vita socio-politico-economica del
momento storico
(trascendenza ideologica e della prassi)
(inserimento e coinvolgimento operativo)
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AB1)
Max WEBER (1864-1920)
Opere
L’etica protestante e lo spirito del capitalismo (1904)
(Autore più rilevante nell’impostazione R quale variabile indipendente)
Dall’analisi della funzione delle idee nella vita sociale, W perviene al concetto di
RAZIONALIZZAZIONE, capace di spiegare EVOLUZIONE e SVILUPPO del MONDO OCCIDENTALE ed in cui è
inserita la funzione svolta da R.
Complesso processo di sistemazione delle idee nella loro forza normativa (OBBLIGATORIETA’) e vincolante nell’agire.
Tali idee sono in costante movimento (dinamicità) ed evoluzione.
In tale sistema R. ha un ruolo INNOVATORE ed è considerata FATTORE di CAMBIAMENTO
W. dice:
- che distinguono R. da magia e fen pseudo-religiosi
Nel Fen. Rel vi sono ISTANZE RAZIONALIZZATRICI
- che sono capaci di incidere negli aspetti della vita sociale
in modo più o meno incisivo
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CARATTERIZZAZIONE DEI SISTEMI RELIGIOSI IN WEBER
1) in relazione ai CONTENUTI METAFISICI (visione generale della realtà nelle dimensioni di fondo)
2)In relazione alle DIVERSE IMPOSTAZIONI ETICHE (implicazioni operative derivanti dai presupposti religiosi)
AB1) DIMENSIONE METAFISICA
Le R. >> risoluzione del problema del rapporto tra mondo reale e mondo ideale (discrepanza, connessione) (= PRMIR)
Includendo: rapporti
con la Divinità e relative modalità di realizzo;
con il mondo, storia e impegno in esso dell’uomo
2 concezioni derivanti dall’interpretazione di tali rapporti
IMMANENTISTA
TRASCENDENTALE
Risolve il PRMIR con concetti passivi e di
acquiescienza (es. il concetto di Karma).
Per aver accesso alla liberazione occorre “bruciare”
gli atti compiuti nella vita anteriore.
Partecipazione dell’uomo al principio divino
Contemplazione della divinità
-Impostazione: Concetto di CREAZIONE e principio di
DISTINZIONE UOMO-DIO (fine della vita in Dio);
-Concezione di evoluzione automatica e meccanica >>
nessun impegno diretto dell’uomo nella società
Vita dell’uomo: realtà in cui attuare l’IMPEGNO
CONCRETO dell’UOMO (per cogliere la PREDESTINAZIONE
da parte di DIO);
Fedeltà, crescita della fede, attuazione di carità e giustizia
proiettano il soggetto nell’impegno nel sociale.
(RELIGIONI ORIENTALI)
(RELIGIONI MONOTEISTICHE [TRASCENDENZA]
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AB2) DIMENSIONE ETICA
Per W. l’incidenza di R. nella S.>>>
MAGGIORE IMPEGNO e COSCIENZA di COINVOLGIMENTO
nell’attuazione di un proprio RUOLO RELIGIOSO nel RAPPORTO con il MONDO
2 diversi sistemi etici
Modalità di concepire tale rapporto
Azione che l’uomo deve compiere nel mondo
MISTICISMO (m)
ASCETISMO (a)
Prospettiva:
DIO quale unica realtà vitale valida e significativa;
MONDO: opposto di Dio e quindi fonte del male.
-NECESSARIA la FUGA DAL MONDO (allontanamento
culturale e fisico in modo più o meno accentuato
[2 soluzioni]):
Prospettiva:
Impostazione religiosa della vita
-NECESSARIA la RINUNCIA ai PIACERI FISICI e CULTURALI;
SEMPLICITA’, DISCIPLINA a AUTOCOSTRIZIONE (= vivere
nel mondo per controllarlo {IMPEGNO VERSO IL MONDO
in modo più o meno accentuato})
[2 soluzioni]):
1) a. mondano: si raggiunge Dio con un impegno in
ordine alla trasformazione del mondo, nella
CONTEMPLAZIONE dell’ AZIONE;
1)
m. mondano: accento su Dio (rimane centrale e
fondamentale) e secondariamente sul mondo
[considerato non del tutto negativo].
2) m. extramondano: accento su Dio (rimane
centrale e fondamentale) e giudizio negativo sul
mondo:
Condizione di salvezza: superamento dei
condizionamenti psico-bio-cosmologici
per giungere alla contemplazione
2)
a. extramondano: si sottolinea l’atteggiamento
teocentrico; l’azione nei confronti del mondo è di
eliminazione di tutti gli ostacoli ad raggiungimento
di Dio. (Non c’è giudizio negativo sul mondo)
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L’etica protestante e lo spirito del Capitalismo
etica protesTANTE - WEBER.docx
Tesi di fondo: INFLUSSO della R nella S
(capovolgendo l’impostazione di Marx)
per W. sono le idee a muovere il mondo (anche l’economia)
tra cui, per prime, le idee religiose (soprattutto quelle aventi certe caratteristiche rientranti nell’ascetismo mondano.
Per W.
in una parte dell’Europa (CH, NE,GB) esiste un
rapporto di dipendenza tra SVILUPPO ECONOMICO e la R
(in specie calvinista e anche delle confessioni protestanti (quacqueri, puritani, metodisti)
Caratteristica fondamentale : ASCETISMO MONDANO
(= MAGGIOR IMPEGNO e COSCIENZA DI COINVOLGIMENTO nella ATTUAZIONE di un PROPRIO RUOLO RELIGIOSO nel
RAPPORTO CON IL MONDO);
Quindi:
IDENTIFICAZIONE dei concetti di PROFESSIONE e di VOCAZIONE.
Inoltre:
visione PREDESTINAZIONISTA della SALVEZZA
e
IMPEGNO di tipo RELIGIOSO nella PROFESSIONE del CALVINISTA
Conseguenze:
2)
1) CONCEZIONE ASCETICA del LAVORO e dei SUOI FRUTTI
PERCEZIONE del SUCCESSO quale SEGNO della BENEVOLENZA di DIO nei propri confronti. >>>>
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NON MONDANO
SCOPO DEL PROFITTO:
PRESTIGIO in senso
MA ASCETICO ( = aver altro successo per confermare la propria salvezza) >>>>
Quindi:
REINVESTIMENTO DEI PROFITTI >>> PROCESSO DI ACCUMULAZIONE CAPITALISTA [in senso ASCETICO]
Conferma della PREDESTINAZIONE ALLA SALVEZZA ETERNA
Riassumiamo:
concezione religiosa che diventa motivazione operativa (economica),
trasformazione religiosa del successo,
Uso ascetico del profitto.
Contributo di W. in altri settori della SdR
1)
Studio delle collettività religiose nella loro globalità (tipologia CHIESA-SETTA).
(“Chiesa: istituzione universale di salvezza; appartenenza per nascita; rapporto con il mondo;
Setta: comunità volontaria di credenti; appartenenza per adesione volontaria; aderenti: gruppo scelto; antagonismo con il mondo
“[Acquaviva e Pace]);
2)
Analisi della dinamica interna: ruolo del profeta (carisma)
3)
Studio dello sviluppo di R e della loro istituzionalizzazione nelle varie fasi (carismatica, routinizzazione del
carisma, formalizzazione e burocratizzazione, crisi e risoluzione di R.)
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Carisma in W
“una certa qualità della personalità di un singolo personaggio, dotato di una virtù, per la
quale egli è considerato straordinario e dotato di eccezionali poteri soprannaturali,
sovrumani che sono ritenuti di origine divina”
Discepoli del leader
(visto come essere divino) =
•fonte per il potere e per il talento personale del leader;
• indispensabili: senza di essi il leader sarebbe nullità.
Carisma …
MAGICO
PROFETICO
Aderisce a…
Caratteristica
del
soggetto
SCIAMANO o Permanentemente
STREGONE
nutrito con carisma
PROFETA
Manifesta
una
missione o dottrina
politica radicale
Tipo
società
Tribù
di Carattere del carisma
Conservativo. Supporta le
usanze della tribù
Soc.
più Conduce a rivoluzioni e
complesse cambiamenti sociali
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CRITICHE a WEBER
1)
Alcuni studiosi (tra cui suoi seguaci): IL CAPITALISMO E’ ANTERIORE AL PROTESTANTESIMO
(Twaney: passaggio dal medioevo al rinascimento; Fanfani: Italia tra il 1400 e il 1500, tempo delle signorie
rinascimentali e dello sviluppo del commercio; von Brentano e Robertson: influenza derivata da altri fattori. Altra
considerazione: forma di sincronizzazione di fenomeni senza una “causalità”.)
2)
L’interpretazione di W (R quale variabile indipendente): MONOCAUSALISMO. Invece la realtà è più
complessa. Meglio parlare di INTERDIPENDENZA e di prospettiva alternata di influsso.
3)
Critiche su NATURA E FUNZIONE di R nell’ambito della RAZIONALIZZAZIONE
Non si autogiustifica. E’ necessaria una ricerca di significato proveniente dall’esterno, altrimenti si
trasforma in razionalismo >>> Razionalizzazione della religione nella società capitalistica.
Conclusione
Nonostante queste critiche, W ha lasciato un’impronta rilevante in Sociologia e, per quel che
ci riguarda, nella teoria sociologica della R quale FATTO SOCIALE .
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B) APPROCCIO EMPIRICO
Premessa
Tale approccio valorizza come punto di partenza l’OSSERVAZIONE EMPIRICA DEI FATTI nel nostro caso
osservazione del fenomeno religioso
Due indirizzi
FUNZIONALISMO
SOCIOGRAFIA
(segue orientamento di D)
Approccio “dal basso”
R serve a S e alla sua integrazione
Aspetti e manifestazioni
apparentemente meno impegnative
(es. pratica religiosa)
• hanno punti di contatto con l’uno o l’altro orientamento classico
•Ma non sono da interpretare come influenza lineare ed esclusiva
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BB) FUNZIONALISMO
R in una S = istituzione interrelata con le altre istituzioni.
due impostazioni
Imp. Antropologica
Imp. Sociologica
temi di studio
Origine della religione
Persistenza del fen rel
BB1)
FUNZIONALISMO ANTROPOLOGICO
2 autori importanti (con posizioni differenti) : Malinowski e Radcliffe-Brown
MALINOWSKI (1884-1942)
Opera: Scienza e Religione( 1930)
R = aiuto per superare difficoltà ed ostacoli della vita quotidiana, per maneggiare le esperienze normalmente al
di là del controllo dell’uomo.
R >> superamento di angoscia e paura.
Gli uomini primitivi, che conoscono le regole della pesca e dell’agricoltura, fanno dei riti per superare lo sforzo e giungere al
successo delle loro imprese.
A tal fine si servono sia di MAGIA che di R (anche commiste tra loro).
Es.: 1) nascita di un bambino.
magici------ Scopo: prevenire la morte del bambino
Riti
religiosi---- Scopo: esprimere sentimenti di famiglia o gruppo .
2) Funzione del rito per la morte:- affrontare la paura della morte e dell’annichilimento
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RADCLIFFE-BROWN (1881-1955)
Opera: Struttura e funzione nella società primitiva (1952)
AMBIVALENZA della FUNZIONE DEI RITI
Primo momento: Riti- qualcosa che (per tradizione) bisogna fare - Senso di INSICUREZZA nei soggetti
Poiché presenti ed obbligatori, la non celebrazione di essi (per una determinata attività) non assicura il successo della loro azione.
Quindi>>>> STATO DI INSICUREZZA che porta alla CELEBRAZIONE del RITO >>>
Secondo momento: TRANQUILLIZZAZIONE .
I RITI ATTUATI DANNO UNA RISPOSTA (FINE o OBIETTIVO del RITO)
Osservazione sull’ impostazione antropologico (IA)
-Spiega le religioni primitive (o la magia)
-Non spiega altri problemi quali ad es. :
1) sviluppo della R;
2) persistere della R (nonostante il progresso delle scienze)
3) presenza di R in contesti socioculturalmente avanzati.
A questi problemi
tenta di rispondere
l’impostazione
sociologica
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BB2) FUNZIONALISMO SOCIOLOGICO (FS)
Impostazione con attenzione su:
FUNZIONI PERENNI ED UNIVERSALI di R
FS Rileva:
ESISTENZA nella vita umana di MOMENTI o SITUAZIONI TIPICHE CUI l’UOMO NON RIESCE A DARE UNA
RISPOSTA:
1)
Contesto della INCERTEZZA. Le attività  possibilità di delusione e insuccesso. Il futuro riserva sorprese e
non si sa cosa potrà accadere;
2)
Contesto dell’ IMPOTENZA. Non è ottenibile tutto ciò che l’uomo desidera a causa di fattori cosmo-biopsicologici (es. malattia, sofferenza, morte) sia di fattori diversi quali ingiustizia, concorrenza sleale,
sopraffazione di terzi [potenti];
3)
Contesto dell’ INDIGENZA. Limitazione di successi quantitativamente e come possibilità di conseguimento.
frustazione continua;
4)
Contesto dell’ INSIGNIFICANZA. La vita, ad un primo sguardo, appare priva di spiegazione sufficiente
(origine, fine, raggiungimento mete; presenza, significato, relazioni con gli altri; senso del mondo e della
storia…)
R assolve queste funzioni poiché il suo CONTENUTO riguarda una REALTA’ TRASCENDENTE (RT)
C’è spazio per un’ ACCETTAZIONE della REALE ESISTENZA della RT (da parte di coloro che la considerano sia quale
realmente esistente che quale dato di ragione)
29
PRINCIPALI FUNZIONI di R (sintesi di O’ DEA
in Sociologia della Religione, Bologna , 1968)
1. INTEGRAZIONE NEL SISTEMA DELLA PERSONALITA
R offre ai fedeli consolazione, sostegno, sicurezza e favorisce il superamento di situazioni negative
2. GRATIFICAZIONE SIMBOLICA E RELAZIONALE
Con il culto, R offre un rapporto trascendentale.
Proietta i problemi della quotidianità del soggetto in prospettiva dell’eternità.
Valuta le vicende della vita quali “ricche di significato”;
3.
PROTEZIONE STRUTTURALE SOCIALE
Attribuzione di carattere sacro a valori e norme  garantisce l’ ORDINE SOCIALE
 giustifica l’ESIGENZA di CONTROLLO SOCIALE
4. PROPOSTA PROFETICA
In contesti di ingiustizie:
a) INPUT per il RINNOVAMENTO di STRUTTURE POLITICHE ED ECONOMICHE
b) Porta alla CONTESTAZIONE della SOCIETA’ INGIUSTA
5. IDENTITA’ PERSONALE E CULTURALE
Dà senso sacro alla comunità con cui si identifica;
Offre continuità della percezione comunitaria e individuale nel processo della propria storia
6. MATURAZIONE E SOCIALIZZAZIONE
Facilita crescita e consolidamento
Da’ efficacia all’azione di socializzazione garantendo la presa coscienza di propri valori e capacità
30
PER IL FUNZIONALISMO
R.: GRANDE E ARTICOLATO SISTEMA DI ORIENTAMENTI, CREDENZE DOTTRINALI, MORALI, VALORI ESISTENZIALI,
RITI SIMBOLICI, ASPETTI ORGANIZZATIVI che HANNO INFLUENZA NELLA VITA SOCIALE (S.)
Le funzioni di R
• danno un SIGNIFICATO TOTALE all’ ESISTENZA (Superamento momenti critici di incertezza, impossibilità
caratterizzanti l’esistenza umana)
COME?
PROPOSTA DELLE CREDENZE in cui tali momenti sono inseriti e considerati un qualcosa di transitorio
prevedono il superamento in un INTERVENTO DIVINO o NELL’ALTRA VITA
• ORIENTANO la CONDOTTA dell’INDIVIDUO (per superare tali momenti critici con l’azione)
R. stimola ad un IMPEGNO per la TRASFORMAZIONE della VITA PERSONALE (funz. di integrazione psicologica)
e SOCIALE (funz. di integrazione culturale)
Osservazione
La DIFFERENZA tra le RR sta nelle DIFFERENZE di FUNZIONI e nella loro GERARCHIZZAZIONE a seconda del diverso
grado di compimento
31
Critiche al Funzionalismo
1)
Difficoltà del principio stesso del funzionalismo (tendenza verso l’integrazione dei componenti della S)
nella spiegazione di presenza e incidenza delle seguenti disfunzioni in riferimento ad R
a) DISFUNZIONI MACROSOCIALI
contrapposizione tra varie RR (guerre di R, persecuzioni, disintegrazione sociale per ragioni religiose)
e contrasto tra R ed S in relazione alla difesa della propria autonomia di ciascuna
b) DISFUNZIONI SOCIALI di medio livello
contrasto tra gruppi;
contese tra membri dei vari gruppi
c) DISFUNZIONI di ordine psicologico in ordine ai singoli individui
assenza di integrazione personale;
conflitto nel senso di appartenenza
distanza tra Essere e Dover Essere
2)
(critica alla impostazione di fondo) APOLOGISMO e CONSERVATORISMO
il F presuppone armonia prestabilita (ideologica piuttosto che derivante dalla osservazione storica di
S) nella vita individuale e nel rapporto tra individui e forma aggregative in base a motivazioni (anche
religiose)
3)
NON RIESCE AD EVIDENZIARE la DISTINZIONE tra FENOMENI RELIGIOSI AUTENTICI e FENOMENI
PSEUDO-RELIGIOSI (FM e SF)
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BC1) IMPOSTAZIONE SOCIOGRAFICA
Orientamento: RILEVAZIONE DIRETTA ATTUALE (o STORICA) di SITUAZIONI PARTICOLARI
relativamente alla PRATICA RELIGIOSA
Scopo:  vedere come è concepito il Fen Rel
Metodo:  DESCRIZIONE dei fen ( e NON SPIEGAZIONE)
1. STUDIO DELLA PRATICA RELIGIOSA
LE BRAS
(iniziatore di questa impostazione)
Obiettivo:  ricostruire il comportamento religioso con l’analisi storica
Pubblicazioni:
In Revue h’Historia de l’ Eglise de France (1931)
(questionario di statistica e storia religiosa  spiegazione storica delle condizioni del cattolicesimo
in diverse regioni della Francia)
Etudes de sociologie religieuse , 2 voll.(trad. it. , Studi di sociologia religiosa, Milano, Feltrinelli,
1965)
IMPOSTAZIONE SOCIOGRAFICA di LE BRAS
•Ha predominato fino agli anni sessanta;
•Si è sviluppata in Europa (F, B, I, G)
• Numerosi autori
33
STUDIO DELLA PRATICA RELIGIOSA
1) PIANO del CONTENUTO
Molteplicità di ricerche sulla pratica religiosa e sui vari atti di culto (messa domenicale, precetto pasquale,
ricezione dei Sacramenti di iniziazione, e anche quelli ripetitivi (confessione e comunione)
Diverse devozioni e forme di aggregazioni religiose (associazioni, gruppi, confraternite)
(Nel secondo dopoguerra) altri campi: vocazioni, inserimento nelle opere sociali.
APPROFONDIMENTO di tale 1° livello di approccio con l’ AMPLIAMENTO DEI PARAMETRI USATI:
-rapporto tra R e industrialismo;
-incidenza dell’urbanizzazione,
-influsso della struttura organizzativa sociale ed ecclesiale  Studio della struttura organizzativa (es.
Parrocchia, organizzazioni caritative ..);
2) PIANO METODOLOGICO
-Approccio di tipo quantitativo ( emergono i temi più quantificabili)
Difficoltà concettuali e metodologiche nella scelta dei temi qualitativi
- Parametri di rilevazione: demografici e territoriali  forme di classificazione che mostrano la diffusione del
tipo di pratica religiosa in base a categorie di persone, regione, gruppo, strato sociale.
-Influenza di fattori geografici e socioeconomici (secondo cui il calo dell’adesione alla religione in Occidente
è attribuito al fenomeno dell’emigrazione.
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2. Seconda metà del ‘900.
Studio dei problemi legati alle diverse confessioni.
“Commissione” di ricerche da parte di Enti religiosi (diocesi e altri organismi)
 Scopo degli studi: SERVIZIO ALL’AZIONE CONCRETA (PASTORALE) e ALLA PROPRIA CONFESSIONE
(PROTESTANTE O CATTOLICA)
Oggetto di studio convergente con una diversificazione:
EUROPA: puntualizzazione della PRATICA RELIGIOSA
USA: studi sulla DIMENSIONE COMUNITARIA
(es. studio dell’appartenenza religiosa *componenti strutturali e dinamiche; tipologia di fedeli costruita su tale base)
Autori di varia confessione  studio del fenomeno del PLURALISMO RELIGIOSO (CHIESE e SETTE)
Tema della SECOLARIZZAZIONE
Osservazione:
MOLTI AUTORI (cattolici e protestanti) hanno sviluppato questo indirizzo operando uno
STUDIO della SITUAZIONE COMPORTAMENTE e AGGREGATIVA di R , IN FUNZIONE della loro utilizzazione
nell’AZIONE PASTORALE della CHIESA
“non sempre con la dovuta oculatezza contenutistica e metodologica”
Connotazione limitativa e riduttiva dello studio sociologico di R
(Scarviglieri, 2005)
ma …
(segue …)
35
“ Tuttavia non si può sottacere il merito che tale impostazione ha avuto in rapporto alla
RICONCILIAZIONE tra l’ APPARATO ECCLESIALE e la SOCIOLOGIA, precedentemente guardata con
sospetto a causa della sua origine prevalentemente antimetafisica e antiteologica.
(Scarviglieri, 2005)
Critiche all’impostazione sociografica
1) PIANO del CONTENUTO:
SOPRAVVALUTAZIONE della PRATICA RELIGIOSA ( da sola è ritenuta sufficiente per capire tutto il fen rel
non considerando altri fattori per una globale comprensione della dimensione religiosa della vita dei
fedeli;
2) PIANO METODOLOGICO:
NON COGLIE IL RAPPORTO e il COLLEGAMENTO CON LA TEORIA SOCIOLOGICA GENERALE
( i dati raccolti  ASSEMBLAGGIO di tipo censuale SENZA POSSIBILITA’ di INTERFERENZE nella
SPIEGAZIONE dei FATTI OSSERVATI che diventa SPIEGAZIONE SEMPLICE;
3) PIANO EPISTEMOLOGICO:
a) ASSENZA DI AUTONOMIA dell’ APPROCCIO ( livello applicativo  ASSENZA di SINTESI tra TEORIA e
METODOLOGIA);
b) SUBORDINAZIONE alle ESIGENZE PASTORALI o FINALIZZAZIONE per INTERESSI CONFESSIONALI
CONDIZIONAMENTI da ESIGENZE ESTERNE ALLA RICERCA
Osservazione
Tale riferimento è giusto se è considerato quale finalizzazione operativa di un’indagine conoscitiva completa autonoma e
metodologicamente corretta ( nel senso che utilizzerò le conclusioni della ricerca per fini pastorali).
MA IN QUESTI AUTORI:
LA SUBORDINAZIONE alle esigenze pastorali è previamente inserita nella preselezione dei temi (scelta di quelli che servivano
all’edificazione dei responsabili e dei fedeli ed ESCLUSIONE di quelli non desiderati).
 IMMAGINE NON COMPLETA DELLA REALTA’
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C) IMPOSTAZIONE INTEGRATA
Premessa
I limiti dell’approccio sociografico hanno portato negli ultimi anni ad una REAZIONE poiché esso rimaneva
ai margini della comprensione del fen rel .
A partire dagli anni ‘60
SVOLTA SIGNIFICATIVA in relazione al CONTENUTO e al METODO nelle RICERCHE APPLICATE al FEN REL
APPROCCIO “ INTEGRATO” (CLASSICI ED EMPIRICI)
CONSOLIDAMENTO
CONTENUTISTICO
E
POTENZIAMENTO
METODOLOGICO
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1) APPROCCIO INTEGRATO
PUNTUALIZZAZIONE DEL CONTENUTO
Caratteristiche:
AMPLIAMENTO della PROBLEMATICA nel suo complesso (caratteristica più rilevante)
EMERSIONE di NUOVE TEMATICHE
POSSIBILITA’ di RICERCHE PIU’ VALIDE e COMPLETE
-
ACCOSTAMENTO ALLA TEORIA SOCIOLOGICA secondo cui
FEN REL STRETTAMENTE COLLEGATO AL CONTESTO SOCIOCULTURALE CONCRETO
[condizionamento reciproco a causa di sue EVOLUZIONI e TRASFORMAZIONI]
Per far ciò :
- rivisitazione delle teorie classiche (inadeguatezza delle impostazioni di R quale variabile dip o indip,
poiché la realtà si presenta più complessa ed eterogenea)
proposta di nuove impostazioni adatte alla realtà storica e alla nuova situazione
Occorre:
un’impostazione più applicabile in vari contesti (anche storicamente e culturalmente distanti tra loro)
Vantaggio: possibili comparazioni longitudinali (storiche e presenti) e latitudinali (interculturali ed
attuali)
38
a) (contenuto) IMPLICAZIONI
oggetto di studio)
della COMPLESSITA’ (di R quale
IMPOSTAZIONE MULTIDIMENSIONALE
(considera contemporaneamente i diversi aspetti del fen rel)
-
Credenze ( contenuto di fede e dottrina)
Partecipazione alle pratiche religiose ordinarie e straordinarie
Motivazioni
Dimensione etica della connessione tra messaggio di R con vita quotidiana
Senso di coinvolgimento nella vita comunitaria
Sviluppo della presa di coscienza nella propria appartenenza
TEMI SPECIFICI
RELIGIOSITA’ POPOLARE
CONTRONTO TRA RITUALITA’ RELIGIOSA E RITUALITA’ CIVILE O PROFANA (incremento quantitativo in
questi ultimi anni: es. riscoperta tradizioni popolari, aspetti della vita culturale vissuta con
partecipazione intensa *concerti rock, manifestazioni sportive,… +.
Anche: Nuovi Movimenti Religiosi, ricerca e ricorso agli operatori dell’occulto (magia, oroscopi)
ECOLOGIA
CONTESTAZIONE (specie giovanile)
COMUNICAZIONE SOCIALE E NUOVI MEDIA
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B) (contenuto) INCIDENZE della
POST MODERNITA’
La post-modernità: Caratteristiche di DISCONTINUITA’ rispetto alla modernità
Alcuni tratti che condizionano il rapporto R –S
Disincanto della ragione e perdita del fondamento stabile
-tutto sembra caratterizzato da INDETERMINAZIONE, DISCONTINUITA’, PLURALISMO;
-senso di INCAPACITA’ STRUTTURALE dell’ UOMO di CONTROLLARE i PROCESSI >>>
RIFIUTO delle GRANDI SISTEMAZIONI TOTALIZZANTI ( anche R)
Tale impostazione
METTE IN CRISI molti TEMI RELIGIOSI e INCIDE su CONTENUTO e METODO della RICERCA in SdR
Elementi interessanti:
-visione della precarietà della situazione storica dell’uomo,
dell’impropria attribuzione di poteri sproporzionati alla scienza (che vorrebbe sostituire Dio e la Provvidenza)
- Tendenza a riconoscere valori l’ essere e non l’avere
a comprendere empaticamente (misticamente) piuttosto che con la spiegazione intellettuale
Osservazione:
“… tale impostazione risulta esiziale ad una ricerca di senso dell’esistenza e una visione del mondo entro i
termini della R, per il fatto che tali tratti spengono ogni istanza verso una trascendenza”
(Scarviglieri, 2005)
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c) (contenuto)
CONSEGUENZE della GLOBALIZZAZIONE
Le incidenza della post-modernità hanno colto fenomeni di carattere globale nel sistema mondo (forme di
globalizzazione)
Tendenze  riferite a MULTIETNICITA’, MULTICULTURALITA’, MULTIRELIGIOSITA’
TRASMIGRAZIONE DEI POPOLI (QUANTITATIVA E CULTURALE)  INCIDENZA NELLA CULTURA OSPITANTE
(legislazione, cultura, usi)
ESIGENZA CONFLITTUALI di ADEGUAMENTO E DI AUTODIFESA E di RECIPROCITA’
CIO’ METTE IN EVIDENZA
COMPLESSO di CONNESSIONI AMBIVALENTI tra S ed R
(alcune di segno negativo) es. tendenza al sincretismo alla commissione di credenze, pratiche religiose,
“di componenti etiche che sembra una raccolta di elementi trovati nei supermercati della fede, cui si
accede per una sorta di shopping religioso” .
ciò genera INDIFFERENTISMO RELIGIOSO
(altre di segno positivo) es. Rapporto ecumenico (in confessioni aventi la stessa matrice)
Dialogo interreligioso (in confessioni di matrice diversa)
Collaborazione per tematiche unificanti (elusione della marginalità della religione, preghiera
per la pace, salvaguardia dei diritti umani, bioetica)
PERICOLO DEL SINCRETISMO
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2) APPROCCIO INTEGRATO
POTENZIAMENTO DEL METODO
Notevole sviluppo:
POTENZIAMENTO della CAPACITA’ di ANALISI e di INTERPRETAZIONE della REALTA’ CONCRETA
(accertamento di momenti e situazioni reali della vita religiosa degli uomini e delle problematiche connesse) :
non solo descrizione esterna e superficiale ma
COMPRENSIONE APPROFONDITA delle SITUAZIONI PERSONALI E COLLETTIVE
Scopo: capire l’influsso della componente religiosa su
Applicazione del metodo sociologico
•più seria e rigorosa più attenta operalizzazione dei concetti  affinamento tecniche e metodi usati
•L’ OSSERVAZIONE  ATTUATA CON MAGGIOR CONNESSIONE con la TEORIA
SUPERAMENTO LIMITI APPROCCIO SOCIOGRAFICO
(non solo dati ma
con …
RICERCHE partendo da un’ IPOTESI si arriva, per diversi gradi, ad una VERIFICA (o SMENTITA) delle IPOTESI,
Ausilio di supporti informatici per calcoli complessi nel processo di ELABORAZIONE dei DATI.
(segue)
42
Riaffermazione dell’
AUTONOMIA della RICERCA
rispetto alle strumentalizzazioni degli orientamenti precedenti.
DIFFERENZA CON LA FASE PRECEDENTE
Fase precedente
Fase attuale
SUBORDINAZIONE della Ricerca
alla COMMISSIONE della GERARCHIA
e della PASTORALE
I risultati della Ricerca
(anche se finalizzati all’azione)
Sono CONSIDERATI AUTONOMI da ogni influenza da
parte del committente
(la Soc. religiosa era intesa mezzo perla
Pastorale)
ESIGENZA di CORRETTA METODOLOGIA
1. Disegno della ricerca
2. Adeguatezza della rappresentatività
3. Momenti e fasi dell’attuazione
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1. Disegno della Ricerca
MOMENTI PRINCIPALI
• Delimitazione del contenuto religioso della vita dal pdv sociologico;
• Corretta operazionalizzazione dei concetti ;
• Natura e portata delle mediazioni psico-sociologiche e culturali;
• Puntualizzazione più concreta del campo di applicazione.
Valida impostazione operativa
INQUADRAMENTO CONTENUTISTICO
ASPETTO TECNICO (metodologia)
ESIGENZE ORGANIZZATIVE
•Ogni ricerca ha un suo specifico
contenuto.
La ricerca non affronta tutte le
tematiche esistenti in un contesto
(GRAVE ERRORE !).
• Ogni contenuto ha peculiarità di
approccio.
•Necessità di scelta delle tecniche
adatte alle finalità e alle esigenze
dell’oggetto della ricerca al fine di:
GARANTIRE
VALIDITE’
E
ATTENDIBILITA’ della RICERCA
(dimensione esterna alla Ricerca)
Importante per il successo dell’indagine
•E’ necessario INDIVIDUARE UN
TEMA CENTRALE RILEVANTE E
SIGNIFICATIVO IN SE’ STESSO E NELLE
SUE APPLICAZIONI.
•Inoltre: occorre studiare anche
ASPETTI e PROBLEMI RILEVANTI dal
pdv storico, sociale e culturale (tenuti
in debito conto situazione locale e
altre circostanze determinanti
l’attuazione della ricerca.
•APPLICAZIONE CONCRETA richiede:
- Corretta STRATEGIA;
- Collocazione delle operazioni nel
tempo e nello spazio
Tecniche: analisi del contenuto,
osservazione
partecipante,
attuazione di un sondaggio …
•Inoltre
va
tenuto
conto
di:
-chi, come, quando, dove … attua la
Ricerca, collaboratori
( in rapporto all’ampiezza del campione)
All’ interno della tecnica  si opta
qualitativo
per indagine di tipo
quantitativo
- Altri aspetti apparentemente secondari
ma utili per la Ricerca
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2. Adeguatezza della rappresentatività
Una Ricerca è indirizzata allo studio di SITUAZIONI ESISTENZIALI INDIVIDUALI E COLLETTIVE DI UNA DATA
AGGREGAZIONE.
QUANTITATIVA
•Concretamente: FARE RIFERIMENTO a CONFIGURAZIONE
della POPOLAZIONE
QUALITATIVA
•ESIGENZA di OPERARE una SCELTA tra 2 TIPI di RICERCA:
RICERCA GLOBALE
RICERCA CAMPIONARIA
( o studio del caso)
Logica applicativa
(spesso è preferita)
Effetto complementare:
Si configura come iniziativa di
coinvolgimento estesa a tutti (>>presa
di coscienza di certe problematiche)
Parte strutturalmente articolata,
causale e rappresentativa di tutta la
popolazione (oggetto di studio)
Universo
Popolazione totale (purché non
numerosa)
Campione della popolazione
Capacità rappresentativa di un
determinato oggetto di studio
Studio di una particolarità in un caso
specifico esteso a tutti i membri della
popolazione
Studio di un campione
rappresentativo, casuale, sufficiente
della popolazione oggetto di studio
Nota
Una Ricerca deve garantire:
Nella fase dell’analisi, si
estrapoleranno i risultati a tutto
l’universo
- senso di realismo (nell’individuazione dei problemi)
- livello proporzionato di efficacia nell’esecuzione metodologica
- prospettiva di analisi consistente e significativa
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3. Momenti e fasi dell’ attuazione
Sequenza temporale del processo di ricerca concepito come realtà globale, unitaria e produttiva, articolata in
operazioni semplici che si influenzano reciprocamente.
4 fasi
I
Attuazione
impianto generale
La Ricerca rispetto al tema deve tendere a: puntualizzarlo; collocarlo in modo concreto nel suo
contesto.
Occorre DEFINIRE BENE il PROBLEMA: le DIMENSIONI PRINCIPALI dell’ ARGOMENTO ,
OPERAZIONALIZZARE i CONCETTI, FORMULARE LE IPOTESI, INDIVIDUARE LE VARIABILI
II
Costruzione strumenti
… da usare per la RACCOLTA dei DATI e la VERIFICA delle IPOTESI di LAVORO.
SCELTA delle TECNICHE ADATTE all’argomento oggetto della ricerca e STUDIO secondo le
indicazioni METODOLOGICHE.
Tecniche principali: analisi del contenuto, osservazione partecipante, applicazione di sondaggio.
III
Applicazione sul campo
3 sotto-operazioni:
- Organizzazione dei collaboratori ( seminario informativo del lavoro da svolgere in modo valido ed omogeneo)
-Loro preparazione ;
-Attuazione effettiva RACCOLTA dei DATI.
IV
Elaborazione e
interpretazione dati
Varie e delicate operazioni (diversi problemi procedurali):
-inserimento dati e loro eventuale revisione;
-Esecuzione calcoli in base a piano di operazione;
- Lettura dati (operazione diverse per dati qualitativi e per quelli quantitativi;
-Analisi e interpretazione.
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(a parte) Nota critica
su Comte
"l'Umanità di Comte raccoglie individui di tutte le generazioni, ma non li ritiene tutti, in quanto
essa è l'insieme continuo di esseri convergenti. I parassiti ed i criminali ne sono esclusi perché
"non trasmisero ai successori nessun equivalente di ciò che ricevettero dai loro predecessori".
“Ne fanno dunque parte soltanto quegli uomini, che hanno cooperato alla grande opera
umana, quelli che si prolungano in noi, che sono da noi continuati, quelli di cui noi siamo i veri
debitori" (Sistema di politica positiva).
E non a caso Comte si rifiuta di considerare la figura di Cristo tra i benefattori dell'Umanità.
Quest'ultimo viene infatti considerato un "avventuriero religioso", un ciarlatano, un falso
"fondatore" che nulla ha apportato al progresso umano. Il suo nome non viene fatto
comparire assieme a quelli che hanno contribuito all'edificazione dell'Umanità, come Confucio,
Mosè, Maometto, ecc. (cfr. Catechismo positivista, 185a).
In realtà ciò che a Comte fa problema è la supposta divinità di Gesù Cristo; un uomo che si dice
Dio rompe con una religione che ha eliminato il Dio Mistero per sostituirlo con il Dio-Uomo,
con l'umanità che si divinizza. Ma a pensarci, Comte, in questa sua eliminazione, riconosce al
cristianesimo una forza davvero originale rispetto alle altre religioni. Rifiutando la figura di
Cristo, egli sancisce quella profonda differenza che c'è tra la religione nata dalla presenza,
morte e resurrezione di Gesù Cristo e quelle i cui fondatori rispondono ai nomi di Confucio,
Mosè, Maometto, Buddha. Infatti la pretesa di Cristo di definirsi e chiamarsi Dio non può
essere accettata.“ [Di Giorgio, in Tracce, ]
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