Società Cooperativa per Azioni PROSPETTO DI BASE

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Società Cooperativa per Azioni
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65, Ragusa, Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo
Bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9, capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015,
Partita IVA 00026870881
PROSPETTO DI BASE
relativo al programma di prestiti obbligazionari denominati
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.c.p.a. obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.c.p.a. obbligazioni a tasso variabile
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.c.p.a. obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.c.p.a. obbligazioni step – up con eventuale opzione call
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.c.p.a. obbligazioni step – down con eventuale opzione call
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.c.p.a. obbligazioni zero coupon
emessi da Banca Agricola Popolare di Ragusa S.c.p.a. in qualità di
Emittente e Responsabile del collocamento
Le obbligazioni oggetto del presente programma (ad eccezione delle obbligazioni Zero Coupon)
potranno essere emesse come Titoli di Risparmio per l'Economia Meridionale.
Il presente documento – composto dal documento di registrazione (il "Documento di Registrazione") di
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A. (di seguito l'"Emittente", o "BAPR", o la "Banca") dalla nota
di sintesi (la "Nota di Sintesi") e dalla nota informativa sugli strumenti finanziari (la "Nota Informativa"),
nonché da ogni successivo eventuale supplemento – costituisce un prospetto di base (il "Prospetto di Base")
ai sensi e per gli effetti della Direttiva 2003/71/CE, come successivamente modificata, (la "Direttiva sul
Prospetto Informativo") e ha ad oggetto il programma di emissione di prestiti obbligazionari a tasso fisso
con eventuale opzione call, tasso variabile, tasso variabile con cap e/o floor, step-up con eventuale opzione
call, step-down con eventuale opzione call e zero coupon (il "Programma di Offerta").
In conformità con quanto previsto dall'art. 8, comma 4, del D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito con
modificazioni dalla L. 12 luglio 2011, n. 106, l'Emittente si riserva la possibilità di emettere, a valere sul
Programma di Offerta (con esclusione delle Obbligazioni Zero Coupon), Titoli di Risparmio per l'Economia
Meridionale, al fine di favorire il riequilibrio territoriale dei flussi di credito per gli investimenti a mediolungo termine delle piccole e medie imprese con sede legale nelle regioni del Mezzogiorno e al sostegno di
progetti etici nei medesimi territori.
Il presente Prospetto di Base è redatto in conformità all'articolo 26 del Regolamento 2004/809/CE, come
modificato (il "Regolamento 809") e al regolamento adottato dalla Consob con delibera n. 11971 del 14
maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni. (il "Regolamento Emittenti") ed è stato depositato
presso la Consob in data 24 gennaio 2017 a seguito di approvazione comunicata con nota prot. n.
0008404/17 del 19 gennaio 2017.
Il presente Prospetto di Base è valido per un periodo di 12 mesi dalla relativa data di approvazione da parte
della Consob.
In occasione di ogni singola emissione, l'Emittente provvederà ad indicare le caratteristiche delle
obbligazioni oggetto del Programma di Offerta nelle Condizioni Definitive, a cui sarà allegata la Nota di
Sintesi specifica per la singola emissione, rese pubbliche sul sito internet dell'Emittente www.bapr.it prima
dell'inizio di ciascuna offerta e contestualmente trasmesse alla Consob.
L'adempimento di pubblicazione del Prospetto di Base non comporta alcun giudizio della Consob
sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi.
Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede legale dell'Emittente in
Viale Europa n. 65, 97100 Ragusa e presso le filiali dello stesso. Il Prospetto di Base, inoltre, è
consultabile sul sito internet dell'Emittente www.bapr.it.
PROSPETTO DI BASE
Avvertenza
AVVERTENZE PER L'INVESTITORE
Al fine di effettuare un corretto apprezzamento dell'investimento, si invitano gli investitori a valutare
attentamente le informazioni contenute nel Prospetto di Base nel suo complesso, inclusi gli specifici
fattori di rischio relativi all'Emittente, al settore di attività in cui opera, nonché agli strumenti
finanziari offerti, per una descrizione completa dei quali si rinvia rispettivamente alla Sezione V –
Documento di Registrazione e alla Sezione VI – Nota Informativa del Prospetto di Base.
In particolare si richiama l'attenzione degli investitori su quanto di seguito indicato.
1. Complessivamente al 30 giugno 2016 si registra un generale deterioramento della qualità creditizia della
Banca rispetto agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014.
Inoltre, al 30 giugno 2016, gli indici relativi alle sofferenze su impieghi e ai crediti deteriorati su
impieghi dell'Emittente, risultano significativamente peggiori rispetto alla media del sistema, espressa
dalla categoria "Banche meno significative" cui l'Emittente appartiene . In particolare, al 30 giugno
2016, il rapporto "sofferenze lorde su impieghi lordi" era pari al 22,64%, a fronte del 11,8% del dato di
sistema. Il rapporto "sofferenze nette su impieghi netti" al 30/06/2016 era pari all'11,35% a fronte del
4,80% del dato medio di sistema alla medesima data. Anche il rapporto "crediti deteriorati lordi su
impieghi lordi" della Banca, al 30/06/2016, era pari a 33,06%, a fronte del 20,2% del dato di sistema;
alla medesima data, inoltre, il rapporto "crediti deteriorati netti su impieghi netti" risultava pari a
20,57%, rispetto al 12,5% del dato di sistema.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 3, Paragrafo 3.1. sub "Rischio di deterioramento della
qualità del credito" della Sezione V (Documento di Registrazione) del presente Prospetto di Base.
2. Si evidenzia che, nel periodo compreso tra il 27 gennaio e il 16 maggio 2014, l'Emittente è stato
sottoposto ad un accertamento ispettivo ordinario della Banca d'Italia, all'esito del quale l'Autorità di
Vigilanza ha: (i) assegnato alla Banca un giudizio parzialmente sfavorevole. Il giudizio corrisponde a un
livello 4 (giudizio parzialmente sfavorevole) su una scala di giudizio di sei livelli complessivi in ordine
crescente di rischiosità, adottata dalla Banca d'Italia e in vigore al momento dell'accertamento (rif.
Circolare Banca d'Italia n. 269/08 – 6° aggiornamento, scala da 1-favorevole a 6-sfavorevole). Si precisa
che attualmente vige una nuova scala di giudizio articolata su quattro livelli, da 1-favorevole a 4sfavorevole; (ii) accertato talune lacune nell'organizzazione, nelle procedure e nei controlli in materia di
antiriciclaggio, disponendo il pagamento di sanzioni amministrative pecuniarie. Sebbene la Banca abbia
posto in essere le misure correttive finalizzate al superamento delle irregolarità riscontrate dalla Banca
d'Italia, permangono in materia di antiriciclaggio talune debolezze di processo confermate dagli esiti di
recenti verifiche mirate effettuate dalla suddetta Autorità, per cui non si possono escludere ulteriori
iniziative di vigilanza da parte di quest'ultima.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 3, Paragrafo 3.1. sub "Rischio concernente gli
accertamenti ispettivi promossi dalle Autorità di Vigilanza" della Sezione V (Documento di
Registrazione) del presente Prospetto di Base.
3. L'investimento nelle Obbligazioni comporta il rischio di perdita, anche integrale, del capitale investito
laddove, nel corso della via delle obbligazioni, l'Emittente sia sottoposto a procedure concorsuali o
venga a trovarsi in una situazione di dissesto o rischio di dissesto che comporta l’applicazione di misure
di risoluzione tra cui il "bail-in", come di seguito specificato.
In particolare, la normativa italiana di attuazione della BRRD (vale a dire il D.Lgs. n. 180/2015 e il
D.Lgs. n. 181/2015) prevede che la Banca d'Italia disponga di una serie di misure per la gestione della
crisi dell’intermediario ossia il potere di svalutazione, con possibilità di azzeramento del valore
nominale, nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni. Pertanto, con l’applicazione del
"bail-in", gli obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto, azzerato ovvero
convertito in azioni il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza
dell’Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificare la scadenza delle stesse,
l’importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
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Avvertenza
sospendendo il pagamento per un periodo transitorio. I crediti degli obbligazionisti potrebbero pertanto
partecipare alle perdite nell’ordine di partecipazione previsto dal D.Lgs. n. 180/2015.
L'introduzione del "bail-in", dunque, potrebbe comportare una maggiore onerosità della raccolta
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 3, Paragrafo 2.1. sub "Rischio connesso all’utilizzo del
"bail-in" e "Rischio di credito per il sottoscrittore" della Sezione VI (Nota Informativa) del presente
Prospetto di Base.
4. Non è prevista la negoziazione delle Obbligazioni su alcun mercato regolamentato né l'Emittente agirà
in qualità di internalizzatore sistematico. La Banca si riserva di indicare nelle Condizioni Definitive
l'eventuale richiesta di negoziazione presso sistemi multilaterali di negoziazione (c.d. MTF).
Inoltre, l'Emittente non si impegna al riacquisto di qualsiasi controvalore delle Obbligazioni su
iniziativa dell'investitore. Sussiste dunque il rischio che l'investitore possa trovarsi nella difficoltà o
nell'impossibilità di rivendere le obbligazioni prima della relativa scadenza naturale.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Capitolo 3, Paragrafo 2.1. sub "Rischio di liquidità" della Sezione
VI (Nota Informativa) del presente Prospetto di Base.
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Indice
PROSPETTO DI BASE
INDICE
SEZIONE I - PERSONE RESPONSABILI ................................................................................................................... 7
1.
2.
INDICAZIONE DELLE PERSONE RESPONSABILI ................................................................................. 7
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ .................................................................................................. 7
SEZIONE II - DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA D'OFFERTA .................................................. 8
SEZIONE III - NOTA DI SINTESI ................................................................................................................................ 9
SEZIONE IV – FATTORI DI RISCHIO ..................................................................................................................... 32
SEZIONE V – DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE .............................................................................................. 33
1. PERSONE RESPONSABILI E RELATIVA DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ ....................... 33
2. REVISORI LEGALI DEI CONTI ................................................................................................................. 33
2.1
NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI DELL'EMITTENTE ........................................................................ 33
2.2
INFORMAZIONI CIRCA DIMISSIONI, REVOCHE DALL'INCARICO O MANCATO RINNOVO
DELL'INCARICO ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE ................................................................................................ 33
3. FATTORI DI RISCHIO ................................................................................................................................ 34
3.1
RISCHI RELATIVI ALL'EMITTENTE ......................................................................................................... 34
3.2
DATI FINANZIARI CONSOLIDATI SELEZIONATI RELATIVI ALL'EMITTENTE ............................... 44
4. INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE ....................................................................................................... 53
4.1
5
PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ ............................................................................................................. 54
5.1
6
7
STORIA ED EVOLUZIONE DELL'EMITTENTE .................................................................................................53
PRINCIPALI ATTIVITÀ .........................................................................................................................................54
STRUTTURA ORGANIZZATIVA ................................................................................................................ 57
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE .................................................................................. 58
7.1
DICHIARAZIONE ATTESTANTE CHE NON SI SONO VERIFICATI CAMBIAMENTI NEGATIVI
SOSTANZIALI.......................................................................................................................................................................58
7.2
INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE
POTREBBERO RAGIONEVOLMENTEAVERE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE SULLE PROSPETTIVE
DELL'EMITTENTE ALMENO PER L'ESERCIZIO IN CORSO..........................................................................................58
8
9
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI ....................................................................................................... 59
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA ................................................ 60
9.1
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, COMITATO ESECUTIVO, COLLEGIO SINDACALE E DIREZIONE
GENERALE ...........................................................................................................................................................................60
9.2
CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA
62
10
PRINCIPALI AZIONISTI ............................................................................................................................. 64
10.1
PARTECIPAZIONI DI CONTROLLO NELL'EMITTENTE..................................................................................64
10.2
EVENTUALI ACCORDI, NOTI ALL'EMITTENTE, DALLA CUI ATTUAZIONE POSSA SCATURIRE AD
UNA DATA SUCCESSIVA UNA VARIAZIONE DELL'ASSETTO DI CONTROLLO DELL'EMITTENTE ...................64
11 INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE ..................................... 65
11.1
INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI .........................................................65
11.2
BILANCI ..................................................................................................................................................................65
11.3
REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI...65
11.4
DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE .................................................................................66
11.5
INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE ......................66
11.6
PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI ....................................................................................................67
11.7
CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA O COMMERCIALE
DELL'EMITTENTE E DEL GRUPPO...................................................................................................................................67
12
CONTRATTI IMPORTANTI ........................................................................................................................ 68
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PROSPETTO DI BASE
13 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI
INTERESSI ............................................................................................................................................................. 69
14 DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO ........................................................................................... 70
SEZIONE VI – NOTA INFORMATIVA ..................................................................................................................... 71
1.
2.
PERSONE RESPONSABILI E RELATIVA DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ ....................... 71
FATTORI DI RISCHIO ................................................................................................................................ 72
2.1
3.
3.1
3.2
4.
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI .............................................72
INFORMAZIONI ESSENZIALI .................................................................................................................. 78
INTERESSI DI PERSONE FISICHE E GIURIDICHE PARTECIPANTI ALL'EMISSIONE/OFFERTA .............78
RAGIONI DELL'OFFERTA E IMPIEGO DEI PROVENTI ...................................................................................78
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE ............................. 79
4.1
4.2
4.3
DESCRIZIONE DEL TIPO E DELLA CLASSE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI ........................................79
LEGISLAZIONE IN BASE ALLA QUALE GLI STRUMENTI FINANZIARI SONO STATI CREATI..............80
FORMA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI E SOGGETTO INCARICATO DELLA TENUTA DEI REGISTRI
80
4.4
VALUTA DI EMISSIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI ..........................................................................81
4.5
RANKING DEGLI STRUMENTI FINANZIARI .....................................................................................................81
4.6
DESCRIZIONE DEI DIRITTI, COMPRESA QUALSIASI LORO LIMITAZIONE, CONNESSI AGLI
STRUMENTI FINAZIARI E PROCEDURA PER IL LORO ESERCIZIO ...........................................................................81
4.7
INTERESSI ..............................................................................................................................................................83
4.8
DATA DI SCADENZA E MODALITÀ DI AMMORTAMENTO DEL PRESTITO, COMPRESE LE
PROCEDURE DI RIMBORSO ..............................................................................................................................................87
4.9
TASSO DI RENDIMENTO .....................................................................................................................................88
4.10
RAPPRESENTANZA DEGLI OBBLIGAZIONISTI ..............................................................................................88
4.11
DELIBERE, AUTORIZZAZIONI E APPROVAZIONI ..........................................................................................88
4.12
DATA DI EMISSIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI ................................................................................88
4.13
RESTRIZIONI ALLA TRASFERIBILITÀ DEGLI STRUMENTI FINANZIARI .................................................88
4.14
REGIME FISCALE ..................................................................................................................................................89
5.
CONDIZIONI DELL'OFFERTA .................................................................................................................. 90
5.1
CONDIZIONI, STATISTICHE RELATIVE ALL'OFFERTA, CALENDARIO PREVISTO E PROCEDURA PER
LA SOTTOSCRIZIONE DELL'OFFERTA ...........................................................................................................................90
5.2
PIANO DI RIPARTIZIONE ED ASSEGNAZIONE ...............................................................................................91
5.3
FISSAZIONE DEL PREZZO...................................................................................................................................93
5.4
COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE ...........................................................................................................93
6.
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE ...................................... 94
6.1
MERCATI PRESSO I QUALI È STATA RICHIESTA L'AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE DEGLI
STRUMENTI FINANZIARI ..................................................................................................................................................94
6.2
MERCATI REGOLAMENTATI O EQUIVALENTI SUI QUALI SONO GIÀ AMMESSI A NEGOZIAZIONE
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DALL'EMITTENTE ....................................................................................94
6.3
SOGGETTI INTERMEDIARI OPERANTI SUL MERCATO SECONDARIO .....................................................94
7.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI ........................................................................................................ 95
7.1
7.2
7.3
7.4
7.5
CONSULENTI LEGATI ALLE EMISSIONI ..........................................................................................................95
INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA NOTA INFORMATIVA SOTTOPOSTE A REVISIONE ..................95
PARERI O RELAZIONI DI ESPERTI, INDIRIZZO E QUALIFICA.....................................................................95
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI .......................................................................................................95
RATING DELL'EMITTENTE E DEGLI STRUMENTI FINANZIARI ...................................................................95
APPENDICE A – MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE ................................................................ 96
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Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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PROSPETTO DI BASE
Descrizione sintetica del Programma di Offerta
SEZIONE II - DESCRIZIONE GENERALE DEL PROGRAMMA D'OFFERTA
Nell'ambito dell'attività di raccolta del risparmio per l'esercizio del credito, l'Emittente potrà emettere a
valere sul Programma di Offerta approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione in data 28 ottobre
2016 e descritto nel presente Prospetto di Base, diverse tipologie di titoli di debito, di valore nominale
unitario pari o superiore ad Euro 1.000, che determinano l'obbligo per l'Emittente di rimborsare all'investitore
il 100% del relativo valore nominale (gli "Strumenti Finanziari" o le "Obbligazioni").
Il Programma prevede l'emissione delle seguenti tipologie di Obbligazioni:
 Obbligazioni a tasso fisso con eventuale facoltà di rimborso anticipato a favore dell'Emittente (opzione
call);
 Obbligazioni a tasso variabile;
 Obbligazioni a tasso variabile con tasso massimo (cap) e/o tasso minimo (floor);
 Obbligazioni step–up con eventuale facoltà di rimborso anticipato a favore dell'Emittente (opzione call);
 Obbligazioni step–down con eventuale facoltà di rimborso anticipato a favore dell'Emittente (opzione
call);
 Obbligazioni zero coupon.
Il valore complessivo del Programma di Offerta è pari a Euro 150 milioni.
In conformità con quanto previsto dall'art. 8, comma 4, del D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito con
modificazioni dalla L. 12 luglio 2011, n. 106, l'Emittente si riserva la possibilità di emettere, a valere sul
Programma di Offerta (con esclusione delle Obbligazioni Zero Coupon), Titoli di Risparmio per l'Economia
Meridionale, al fine di favorire il riequilibrio territoriale dei flussi di credito per gli investimenti a mediolungo termine delle piccole e medie imprese con sede legale nelle regioni del Mezzogiorno e al sostegno di
progetti etici nei medesimi territori.
Il presente Prospetto di Base è valido per un periodo di 12 mesi dalla relativa data di approvazione e si
compone come segue:
 Nota di Sintesi, che riassume le caratteristiche dell'Emittente e dei titoli oggetto di emissione;
 Documento di Registrazione, che contiene informazioni sull'Emittente;
 Nota Informativa, che contiene le informazioni relative agli Strumenti Finanziari emessi a valere sul
Programma di Offerta.
Le condizioni definitive conterranno i termini e le condizioni specifiche delle Obbligazioni di volta in volta
emesse e saranno redatte secondo il modello di cui alla "Appendice A" (le "Condizioni Definitive") della
Nota Informativa. Le Condizioni Definitive, unitamente alla Nota di Sintesi relativa a ciascuna emissione,
saranno messe a disposizione degli investitori in occasione di ogni singola emissione e trasmesse alla Consob
prima dell'inizio dell'offerta.
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
SEZIONE III - NOTA DI SINTESI
Le note di sintesi si compongono di elementi informativi (gli "Elementi"), numerati nelle Sezioni A – E (A.1
– E.7).
La presente Nota di Sintesi contiene gli Elementi richiesti in una nota di sintesi per questo tipo di Strumenti
Finanziari e per questo Emittente.
Poiché taluni Elementi non sono richiesti con riferimento alla tipologia di Strumenti Finanziari e di Emittente
di cui al Prospetto di Base, la Nota di Sintesi potrebbe presentare degli intervalli nella sequenza numerica
degli Elementi.
Inoltre, quando un Elemento non è applicabile al Prospetto di Base, tale Elemento figura nella presente Nota
di Sintesi con la menzione "non applicabile", unitamente ad una breve descrizione dell'informazione
richiesta.
Sezione A – Introduzione e avvertenze
A.1
Avvertenza
- La presente sezione costituisce la Nota di Sintesi rilevante ai fini della Direttiva
sul Prospetto Informativo ed è redatta in conformità all'articolo 24 e all'Allegato
XXII del Regolamento 809. La Nota di Sintesi deve essere letta come
un'introduzione al Prospetto di Base.
- Qualsiasi decisione di investire negli Strumenti Finanziari dovrebbe basarsi
sull'esame da parte dell'investitore anche del Documento di Registrazione e della
Nota Informativa, redatti ai sensi della Direttiva sul Prospetto Informativo. È,
altresì, indispensabile un'attenta lettura delle Condizioni Definitive che
conterranno le caratteristiche, i termini e le condizioni di offerta specifiche degli
Strumenti Finanziari di volta in volta emessi.
- Qualora sia proposta un'azione dinanzi all'autorità giudiziaria in merito alle
informazioni contenute nel Prospetto di Base, l'investitore ricorrente potrebbe
essere tenuto a sostenere, a norma del diritto nazionale degli Stati Membri, le spese
di traduzione del Prospetto prima dell'inizio del procedimento.
- La responsabilità civile incombe sulle persone che hanno redatto la Nota di
Sintesi, ed eventualmente la sua traduzione, soltanto qualora la stessa Nota, se letta
congiuntamente alle altre parti del Prospetto di Base, risulti fuorviante, imprecisa o
incoerente o non offra le informazioni fondamentali per aiutare gli investitori al
momento di valutare l'opportunità di investire negli Strumenti Finanziari.
A.2
Consenso
all'utilizzo del
Prospetto da
parte di altri
intermediari
finanziari
Non Applicabile. L'Emittente non intende accordare l'utilizzo del presente
Prospetto di Base ad altri intermediari finanziari.
Sezione B – Emittente
B.1
Denominazione
legale e
commerciale
dell'Emittente
La denominazione legale dell'Emittente è "Banca Agricola Popolare di Ragusa
Società Cooperativa per Azioni". La denominazione commerciale dell'Emittente
coincide con la sua denominazione legale.
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
B.2
Domicilio e
forma giuridica
dell'Emittente,
legislazione in
base alla quale
opera e suo
paese di
costituzione
BAPR è una società cooperativa per azioni costituita ai sensi del diritto italiano e
operante sulla base della legislazione italiana.
La Sede Sociale e Direzione Generale di BAPR si trova in Viale Europa n. 65,
Ragusa.
B.4b
Descrizione delle
tendenze note
riguardanti
l'Emittente e i
settori in cui
opera
Alla data della presente Nota di Sintesi, non si è a conoscenza di tendenze,
incertezze, richieste, impegni o fatti noti che potrebbero ragionevolmente avere
ripercussioni significative sulle prospettive della Banca stessa per l'esercizio in
corso.
B.5
Gruppo di
appartenenza e
posizione
ricoperta
dall'Emittente
L'Emittente è società capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola Popolare di
Ragusa, iscritto al n. 5036.9 dell'Albo dei Gruppi Bancari dal 6 giugno 1997 (il
"Gruppo").
Alla data odierna, il Gruppo risulta così composto:
 Capogruppo: Banca Agricola Popolare di Ragusa Società Cooperativa per
Azioni;
 Società del Gruppo:
- FinSud SIM S.p.A. (di cui la Capogruppo possiede il 94,7% del capitale
sociale). Le attività della FinSud SIM S.p.A. sono le seguenti:
negoziazione per conto proprio di strumenti finanziari; esecuzione di ordini
per conto dei clienti; gestione di portafogli, che costituisce la principale
attività; ricezione e trasmissione di ordini; consulenza in materia di
investimenti; custodia e amministrazione dei titoli azionari negoziati sui
mercati regolamentati italiani.
- Immobiliare Agricola Popolare di Ragusa S.r.l. (di cui la Capogruppo
detiene il 100% del capitale sociale). La società ha la forma giudica di una
S.r.l. unipersonale e svolge attività ausiliari e/o strumentali a quelle della
società Capogruppo, ai fini della tutela del valore dei crediti vantati dalla
Banca e del recupero degli stessi. In particolare, per facilitare il rimborso
dei crediti deteriorati della Capogruppo, investe in o assume mandati di
vendita di immobili di qualunque genere, nell'ambito o al di fuori di
procedure esecutive o concorsuali o giudiziarie. Gli immobili sono poi
gestiti e ricollocati sul mercato.
B.9
Previsione o
stima degli utili
Non applicabile. L'Emittente non fornisce previsioni o stime degli utili.
B.10
Descrizione della
natura di
eventuali rilievi
contenuti nella
relazione di
revisione relativa
alle informazioni
finanziarie degli
esercizi passati
La società di revisione KPMG S.p.A. (la "Società di Revisione") ha espresso
giudizio senza rilievi in relazione ai bilanci civilistici e consolidati chiusi al 31
dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 ed ha effettuato una revisione contabile
limitata sui dati al 30 giugno 2016 e al 30 giugno 2015.
B.12
Informazioni
Indicatori patrimoniali e fondi propri
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
10/101
Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
finanziarie
fondamentali
selezionate
sull'Emittente
Di seguito si riporta una sintesi dei dati finanziari, patrimoniali e di solvibilità
maggiormente significativi relativi all'Emittente tratti dai bilanci consolidati,
sottoposti a revisione, relativi agli esercizi finanziari chiusi al 31 dicembre 2015 e
al 31 dicembre 2014 nonché dalla situazione patrimoniale relativa al semestre
chiuso in data 30 giugno 2016, redatta dalla Banca ai soli fini di vigilanza e
sottoposta a revisione contabile limitata.
31.12.2015
31.12.2014
Soglie minime a
regime previste
dalla normativa
vigente
717.993
730.905
740.030
-
27.783
33.581
66.136
-
690.210
693.628
673.894
-
6..362
9.289
-
-
696.572
702.917
674.271
-
2.858.146
2.854.113
2.987.425
-
24,371%
24,628%
22,56%
10,5% (***)
24,149%
24,303%
22,56%
7% (***)
24,149%
24,303%
22,56%
8,5% (***)
Attività di rischio ponderate
(RWA)/Totale attivo (**)
63,33%
61,49%
64,31%
-
Leverage Ratio (*****)
14,616
14,553
13,984
3
Indicatori e fondi propri (normativa in
vigore dal 1° gennaio 2014)
Capitale primario di classe 1 (CET 1)
al lordo degli elementi da dedurre
30.06.2016
(****)
(in migliaia di Euro)
Deduzioni
(in migliaia di Euro)
Capitale primario di classe 1 (CET 1)
(in migliaia di Euro)
Capitale di classe 2 (Tier 2)
Fondi propri
(in migliaia di Euro)
Importo attività ponderate per il
rischio
(in migliaia di Euro)
Total Capital Ratio
Common Equity Tier 1/RWA
Tier 1/RWA
(*)
(*)
(*) La coincidenza tra Tier 1 Capital Ratio e Common Equity Tier 1/RWA è dovuta al fatto che
l'Emittente non ha emesso strumenti innovativi e non innovativi di capitale..
(**) La Banca non utilizza modelli interni di misurazione del rischio ma un approccio standardizzato.
(***) Per i tre indicatori è inclusa anche la riserva di conservazione di capitale ("Capital
conservation buffer") del 2,5. I requisiti patrimoniali specifici attualmente richiesti dalla Banca
d’Italia all'Emittente (requisiti patrimoniali aggiuntivi di secondo pilastro, a livello consolidato,
comprensivi del capital conservation buffer) sono pari a: Total capital ratio 10,5% (vincolante nella
misura del 9,9%, di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,9% a fronte dei requisiti
aggiuntivi); CET 1 ratio 7% (vincolante nella misura del 5,6%, di cui 4,5% a fronte dei requisiti
minimi regolamentari e 1,1% a fronte dei requisiti aggiuntivi); Tier 1 ratio 8,5% (vincolante nella
misura del 7,4%, di cui 6% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,4% a fronte dei requisiti
aggiuntivi).
(****) I dati al 30 settembre 2016, trasmessi dalla Banca nell'ambito delle segnalazioni statistiche e
di vigilanza, risultano sostanzialmente in linea con i corrispondenti dati al 30 giugno 2016.
(*****)Il leverage ratio è un indicatore di leva finanziaria calcolato come rapporto fra capitale di
classe 1 (tier 1) e le esposizioni complessive dell'ente creditizio.
Principali indicatori di rischiosità creditizia dell'Emittente posti a confronto con i
corrispondenti dati espressi dal sistema bancario italiano (classe dimensionale
"banche meno significative" con riguardo ai dati riferiti al 30 giugno 2016;
classe dimensionale Banche piccole con riguardo ai dati riferiti al 31 dicembre
2015 e al 31 dicembre 2014)
Sofferenze lorde
30.06.2016
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2015
31.12.2014
31.12.2014
BAPR
Sistema (*)
BAPR
Sistema (*)
BAPR
Sistema (*)
22,64%
11,8%
21,18%
10,4%
18,80%
10,5%
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
su impieghi lordi
Sofferenze nette
su impieghi netti
11,35%
5,5%
10,62%
4,8 (**)%
9,28%
5,1 %(**)
Crediti
Deteriorati lordi
su impieghi lordi
33,06%
20,2%
32,40%
17,1%
29,79%
17,8%
Crediti
Deteriorati netti
su impieghi netti
20,57%
12,5%
20,53%
10,8(**)%
19,34%
11,1%(**)
Rapporto di
copertura dei
Crediti
Deteriorati
48,02%
43,6%
46,58%
47,6%
43,90%
42,9%
Rapporto di
copertura delle
Sofferenze
58,12%
57,6%
57,72%
61,5%
57,32%
55,7%
Sofferenze nette
su Patrimonio
Netto
47,57%
N.D.
44,34%
N.D.
40,03%
N.D.
Costo del rischio
1, 056% (***)
N.D.
1,555%
N.D.
1,575%
N.D.
(*)Si evidenzia che i dati medi di sistema al 30 giugno 2016 non sono perfettamente confrontabili con i
corrispondenti dati medi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014. I dati di sistema relativi al 30 giugno 2016,
infatti, tratti dal Rapporto Banca d'Italia sulla stabilità finanziaria (n. 2 di novembre 2016), fanno riferimento alla
nuova suddivisione delle banche in due classi dimensionali (i.e. "banche significative" e "Banche meno
significative")e riportano i dati relativi all'aggregato "Banche meno significative". Diversamente, i dati di sistema
relativi al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, tratti dal tratti Rapporto Banca d'Italia sulla stabilità
finanziaria anni 2015-2014, fanno riferimento alla precedente suddivisione delle banche in quattro classi
dimensionali (i.e. "Primi 5 gruppi", "Banche grandi", "Banche piccole" e "Banche minori")e riportano i dati
relativi all'aggregato "Banche piccole"
(**) Dati riferiti all'intero sistema bancario e non all'aggregato "Banche piccole", tratti dall'Appendice alla
relazione annuale della Banca d'Italia.
(***) Dato annualizzato
Per quanto concerne i "Grandi rischi" (o "Grandi Esposizioni"), ai sensi della
Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 (Disposizioni di
vigilanza per le banche) e in conformità al Regolamento (UE) n. 575/2013 del
Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, per tali devono intendersi
le esposizioni verso un cliente o un gruppo di clienti connessi (come definiti ai
sensi della medesima normativa comunitaria) quando il relativo valore è pari o
superiore al 10% del patrimonio di vigilanza della Banca.
Si precisa che ai fini della precedente tabella, la voce "impieghi netti" considera le
sole esposizioni della Banca nei confronti della clientela, tra le quali non sono
presenti esposizioni di importo pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza
della Banca.
Le sole esposizioni che superano la menzionata soglia sono, infatti, riferibili alle
esposizioni in titoli di debito nei confronti di organismi centrali o banche centrali,
illustrate nella seguente tabella:
(in migliaia di Euro)
Valore di bilancio (lordo)
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
623.915
735.804
848.443
0
0
0
49.913
58.864
67.865
Numero posizioni
1
1
1
Grandi Rischi (valore
ponderato) / impieghi netti
0
0
0
19,93%
21,61%
25,18%
Valore ponderato
Assorbimento patrimoniale
Grandi Rischi (valore di
bilancio) / impieghi netti
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
Composizione dei crediti deteriorati
30.06.2016
(in migliaia di Euro)
Sofferenze
Esposizione lorda
Rettifiche di valore complessive
484.261
2.406
1.032
1.374
347.726
92.348
255.378
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Inadempienze probabili
Esposizione netta
833.148
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
348.887
78.262
18.833
59.429
Esposizioni ristrutturate
-
-
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
-
-
-
35.543
35.543
-
Esposizioni scadute
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Totale Crediti deteriorati
976
6.528
612.152
604.265
81.644
27.369
54.275
208.971
4.946
204.025
8.864
301
8.563
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni scadute non
deteriorate
7.504 -
1.216.417
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
31.12.2015
(in migliaia di Euro)
Sofferenze
Esposizione lorda
Rettifiche di valore complessive
447.003
418
138
280
368.276
97.665
270.611
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Inadempienze probabili
Esposizione netta
774.452
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
327.449
41.975
11.562
30.413
Esposizioni ristrutturate
-
-
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
-
-
-
42.172
7.215
34.957
Esposizioni scadute
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Totale Crediti deteriorati
469
135
334
1.184.900
551.883
633.017
42.862
11.835
31.027
200.667
5.459
195.208
3.777
85
3.692
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni scadute non
deteriorate
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
31.12.2014
(in migliaia di Euro)
Sofferenze
Esposizione lorda
Rettifiche di valore complessive
401.488
-
-
-
333.885
75.667
258.218
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Inadempienze probabili
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni ristrutturate
-
-
-
3.172
21.037
-
-
-
51.660
7.029
44.631
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Totale Crediti deteriorati
-
-
-
1.110.155
487.356
622.799
-
-
-
204.871
-
204.871
-
-
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni scadute non
deteriorate
298.913
24.209
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni scadute
Esposizione netta
700.401
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
Costo del rischio
(in migliaia di Euro)
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
Crediti netti verso clientela
3.076.330
3.085.094
3.221.553
Rettifiche di valore nette su crediti verso clientela
Costo del rischio
19.436
56.866
58.688
1, 056% (*)
1,555%
1,574%
(*) Dato annualizzato
Esposizione del portafoglio dell'Emittente su titoli di debito emessi da Governi
centrali e locali e da Enti governativi
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
30.06.2016
Emittentee
rating
Italia
BBB
Italia
BBB
Spagna
BBB
31.12.2015
31.12.2014
Valore
nominale
Valore
bilancio
Fairvalue
Valore
nominale
Valore
bilancio
Fair
value
Valore
nomina
le
AFS
575.6
582.5
582
685.6
693.3
692.7
757.85
5
765.617
764.217
TRA
41.3
41.5
41.5
42.5
42.6
42.5
83.162
82.830
82.827
AFS
50
51.4
51.3
0
0
0
0
0
0
666.7
675.3
674.7
728
735.8
735.3
841.01
7
848.447
847.043
Cat.IAS
Totale
Valore
bilancio
Fairvalue
La percentuale di incidenza dei titoli governativi – nessuno dei quali strutturati –
sull'ammontare complessivo delle attività finanziarie, calcolata in base ai valori di
bilancio, al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 è pari
rispettivamente al 67,6%, al 71,7% e al 81,78%.
Non sono presenti al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015, né al 31 dicembre
2014, finanziamenti verso Governi centrali e locali e Enti governativi.
Esposizione del portafoglio dell'Emittente ai rischi di mercato
VAR 1 gg al
30.06.2016 (*)
Portafoglio di riferimento
(in migliaia di Euro)
189.576
Portafoglio di negoziazione (Trading Book)
1.849.439
Portafoglio Bancario (Banking Book)
(*) I rischi di mercato relativi al portafoglio di negoziazione (trading book) e al portafoglio bancario
(banking book) vengono misurati tramite il VAR (Value at Risk). Dato un portafoglio di strumenti finanziari,
il VAR esprime la massima perdita potenziale derivante da movimenti sfavorevoli dei parametri di mercato in
un determinato orizzonte temporale e con una definita probabilità.
La tabella rappresenta il VAR relativo al portafoglio di negoziazione e al
portafoglio bancario, calcolato con una probabilità del 99% su un orizzonte
temporale di 1 giorno. I parametri di mercato presi in considerazione sono i tassi
d'interesse, i tassi di cambio, prezzi delle azioni, indici e fondi e gli spread di
credito impliciti nei prestiti obbligazionari. In considerazione dell'esiguo valore del
VAR al 30 giugno 2016 sui portafogli sopra citati non si ravvisano specifici profili
di rischiosità.
Principali indicatori del rischio di liquidità
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
84,61%
81,62%
85,47%
Liquidity Coverage Ratio (LCR)
157%
169%
144%
Net Stable Funding Ratio (NSFR)
128%
139%
117%
Crediti netti su raccolta diretta (LTD)
Nell'ambito della propria attività, la Banca non ha richiesto alla BCE alcun
finanziamento a valere su operazioni di TLTRO (Targeted Longer-Term
Refinancing Operations).
Relativamente alla capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity
risk) per far fronte ad eventuali sbilanci da finanziare, l'Emittente presenta al 30
giugno 2016 un ammontare di titoli stanziabili presso la BCE pari ad un
controvalore, al netto degli haircut, di Euro 734 milioni, 979 milioni alla data del
31 dicembre 2015. Tali titoli sono costituiti prevalentemente da titoli di stato
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
14/101
Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
italiani che presentano un elevato grado di liquidabilità, anche in condizioni di
stress.
Alla data del presente Documento , l'Emittente ritiene che né il funding liquidity
risk né il market liquidity risk comportino un rischio apprezzabile, in
considerazione del proprio profilo di liquidità.
Principali dati di conto economico
(in migliaia di Euro)
30.06.2016
30.06.2015
Var. %
31.12.2015
31.12.2014
Var. %
Margine di interesse
46.299
48.251
-4,05%
95.723
98.003
-2,33%
Margine di
intermediazione
74.957
80.652
-7,06%
164.611
165.959
-0,81%
Risultato netto della
gestione finanziaria
55.521
55.288
0,42%
107.745
107.267
0,45%
Costi operativi
45.073
45.195
-0,27%
92.527
92.387
0,15%
Utile dell'operatività
corrente al lordo delle
imposte
10.447
10.179
2,63%
13.352
13.814
-3,34%
Utile d'esercizio
6.253
6.236
0,27%
10.889
8.372
30,06%
Utile dell'esercizio di
pertinenza della
capogruppo
6.243
6.225
0,29%
10.866
8.346
30,19%
Commissioni nette
24.594
25.857
-4,88%
52.572
54.033
-2,70%
Principali dati patrimoniali
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
(in migliaia di Euro)
3.626.935
3.771.140
3.759.168
0,32%
Posizione interbancaria
netta
50.277
307.654
146.354
+110.21%
Liquidità
generata/assorbita
dall'attività di provvista
408
201
-24.810
-100,81%
Indebitamento
3.747.836
3.873.250
3.860.668
0,33%
Crediti netti (verso
clientela ordinaria e
istituzionale)
3.129.996
3.404.376
3.368.909
1,05%
Attività finanziarie
1.000.106
1.026.822
1.067.141
-3,78%
Passività finanziarie
1.321
-
-
0,00%
Totale dell'attivo
4.513.158
4.641.493
4.641.493
0,00%
Patrimonio netto
733.878
739.100
747.045
-1,06%
Capitale
15.862
16.146
16.667
-3,13%
Raccolta Diretta
Cambiamenti
negativi
sostanziali
Var. %
(Esercizi 2014 – 2015)
La Banca attesta che non si sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle
prospettive dell'Emittente e del Gruppo a partire dal 31 dicembre 2015, data
dell'ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione.
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
delle
prospettive
dell'Emittente
dalla data
dell'ultimo
bilancio
sottoposto a
revisione e
pubblicato
Cambiamenti
significativi
nella
situazione
finanziaria o
commerciale
dell'Emittente
La Banca attesta che non si sono verificati cambiamenti significativi nella
situazione finanziaria o commerciale dell'Emittente e del Gruppo a partire dal 31
dicembre 2015, data dell'ultimo bilancio pubblicato sottoposto a revisione.
B.13
Fatti rilevanti
relativi alla
solvibilità
dell'Emittente
verificatisi
recentemente
Si segnala che, a seguito di annullamento e rimborso di azioni ai sensi degli artt. 6
e 16 dello Statuto, non essendo occorse emissioni di azioni ordinarie, il capitale
sociale della Banca ammonta, alla data del 30 settembre 2016, a Euro
15.835.916,16.
B.14
Dipendenza
dell'Emittente da
altri soggetti
L'Emittente non dipende da altri soggetti all'interno del Gruppo.
B.15
Descrizione delle
principali
attività
dell'Emittente
L'Emittente ha per oggetto la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito nelle
sue varie forme nei confronti del pubblico. La Banca può compiere, con
l'osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le operazioni e i servizi bancari e
finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al
raggiungimento dello scopo sociale.
Il Gruppo persegue una mission improntata ai principi, propri del credito
cooperativo e popolare, del "servizio al territorio di riferimento" e della "tutela del
risparmiatore".
In tale contesto, l'attività della Banca è quella tipica di un intermediario bancario
commerciale, orientato principalmente al segmento retail, che offre prodotti
bancari, servizi di pagamento, servizi di investimento e servizi accessori.
B.16
Informazioni
sulle
partecipazioni di
controllo
nell'Emittente
L'azionariato della Banca ha un assetto diffuso ed è composto da oltre n. 19.000
soggetti. Nessuno di detti soggetti possiede più dello 0,50% del capitale sociale.
Non esistono pertanto soggetti che possiedono partecipazioni di controllo nel
capitale sociale dell'Emittente e che, conseguentemente, possano essere ritenuti
soggetti controllanti lo stesso.
B.17
Rating
Alla data di redazione della presente Nota di Sintesi l'Emittente è sprovvisto di
rating. Inoltre, non è intenzione dell'Emittente richiedere l'assegnazione del rating
alla singola Obbligazione emessa.
Sezione C – Strumenti finanziari
C.1
Descrizione del
tipo e della classe
degli Strumenti
Finanziari offerti
La presente Nota di Sintesi ha ad oggetto un Programma di Offerta, nell'ambito del
quale l'Emittente potrà emettere diverse tipologie di titoli di debito, di valore
nominale unitario pari o superiore ad Euro 1.000, che determinano l'obbligo per
l'Emittente di rimborsare all'investitore il 100% del relativo valore nominale
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
compresi
eventuali codici
di identificazione
degli Strumenti
Finanziari
[unitamente alla corresponsione di cedole di interessi determinate secondo la
metodologia di calcolo specificata nell'Elemento C.9] salvo utilizzo del "bail-in" e
degli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa nazionale in tema di
risanamento e risoluzione degli enti creditizi (gli "Strumenti Finanziari" o le
"Obbligazioni").
La presente Nota di Sintesi si riferisce alla seguente tipologia di Obbligazioni:
 [Obbligazioni a tasso fisso con eventuale facoltà di rimborso anticipato a favore
dell'Emittente (di seguito "Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione
call")]
 [Obbligazioni a tasso variabile]
 [Obbligazioni a tasso variabile con tasso massimo (cap) e/o tasso minimo
(floor) (di seguito "Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor")]
 [Obbligazioni a tasso crescente (step–up) con eventuale facoltà di rimborso
anticipato a favore dell'Emittente (di seguito "Obbligazioni step–up con
eventuale opzione call")]
 [Obbligazioni a tasso decrescente (step–down) con eventuale facoltà di
rimborso anticipato a favore dell'Emittente (di seguito "Obbligazioni step–
down con eventuale opzione call")]
 [Obbligazioni zero coupon (di seguito "Obbligazioni zero coupon")]
[In linea con quanto previsto dall'art. 8, comma 4, del D.L. 13 maggio 2011, n. 70,
convertito con modificazioni dalla Legge 12 luglio 2011, n. 106, l'Emittente si
riserva la possibilità di emettere a valere sul presente Programma di Offerta (con
esclusione dei titoli Zero Coupon) "Titoli di Risparmio per l'Economia
Meridionale" ("TREM"). In tal caso, l'offerta sarà riservata unicamente a persone
fisiche non esercenti attività di impresa e i flussi incrementali di impieghi a mediolungo termine verso le piccole e medie imprese con sede legale nelle regioni del
Mezzogiorno saranno, nel periodo di vita dei Titoli, almeno pari alla raccolta
realizzata mediante l'emissione dei Titoli medesimi. Inoltre, ai redditi di capitale
prodotti troverà applicazione l'imposta sostitutiva nella misura pari al 5%].
Il codice ISIN delle Obbligazioni è [●].
C.2
Valuta di
emissione degli
Strumenti
Finanziari
Le Obbligazioni sono emesse e denominate in Euro.
C.5
Descrizione di
eventuali
restrizioni alla
libera
trasferibilità
degli Strumenti
Finanziari
Le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dal "United
States Securities Act" del 1933. Pertanto, le Obbligazioni non possono essere
proposte, vendute o consegnate direttamente o indirettamente negli Stati Uniti
d'America o a cittadini americani. Inoltre, le Obbligazioni non possono essere
vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle disposizioni del
"Public Offers of Securities Regulations 1995" e alle disposizioni applicabili del
"FSMA 2000".
C.8
Diritti connessi
agli Strumenti
Finanziari ed
eventuali
restrizioni a tali
diritti
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli
della stessa categoria. In particolare, fermo quanto previsto dalla direttiva europea
in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel nostro
ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015, le
Obbligazioni incorporano il diritto al rimborso del 100% del relativo Valore
Nominale e il diritto al pagamento di interessi.
Non vi sono oneri, condizioni o gravami che potranno incidere sui diritti dei
sottoscrittori delle Obbligazioni.
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
Ranking
Gli obblighi nascenti dalle Obbligazioni a carico dell'Emittente non sono
subordinati ad altre passività dello stesso. Tuttavia, nell'ipotesi di applicazione
dello strumento del "bail-in", il credito degli Obbligazionisti verso l'Emittente non
sarà soddisfatto pari passu con tutti gli altri crediti chirografari dell'Emittente (cioè
non garantiti e non privilegiati), ma sarà oggetto di riduzione nonché di
conversione secondo l'ordine individuato dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del
16 novembre 2015 e descritto sinteticamente nella tabella che segue, partendo dal
Capitale Primario di Classe 1 (si veda anche quanto rappresentato nel successivo
paragrafo D.3 relativo al "Rischio connesso all'utilizzo del bail-in"). Nell'ambito
delle procedure di liquidazione coatta amministrativa, invece, le somme ricavate
dalla liquidazione dell'attivo sono erogate a favore degli obbligazionisti secondo
l'ordine indicato nella tabella partendo dalla categoria dei Depositi e solo dopo aver
soddisfatto i crediti prededucibili (ad esempio crediti sorti in occasione o in
funzione della procedura stessa di liquidazione), quelli con prelazione (ad esempio
privilegiati o garantiti da pegno o ipoteca) nonché i crediti per i Depositi fino a
100.000 Euro.
Capitale primario di Classe 1
(Common Equity Tier I)
Capitale Aggiuntivo di Classe 1
(Additional Tier I)
"Fondi propri"
Capitale di Classe 2
(ivi incluse le obbligazioni subordinate)
Debiti Subordinati diversi dal Capitale Aggiuntivo di
Classe 1 e Classe 2
Restanti passività ivi incluse le Obbligazioni
Subordinate (Senior) non assistite da garanzie
non
Depositi di importi superiori a Euro 100.000
di persone fisiche, microimprese, piccole e medie
imprese;
di persone fisiche, microimprese, piccole e medie
imprese effettuati presso succursali extracomunitarie della Banca;
dal 1° gennaio 2019, gli altri depositi presso la
Banca(1).
(1) Per quanto riguarda gli "altri depositi presso la Banca", il relativo credito sarà soddisfatto con
preferenza rispetto alle Obbligazioni di cui alla presente Nota di Sintesi nelle procedure di
risoluzione (nonché di liquidazione coatta amministrativa) iniziate dopo il 1° gennaio 2019.
Sino a tale data, pertanto, tali depositi saranno soddisfatti pari passu con le Obbligazioni.
C.9
Tasso di
interesse
nominale
Gli interessi saranno corrisposti secondo le caratteristiche previste per le
Obbligazioni come descritto di seguito.
[Le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call danno diritto al
pagamento di cedole il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di
interesse costante lungo la durata del prestito, pari a [●].]
[Le Obbligazioni a tasso variabile danno diritto al pagamento di cedole il cui
ammontare è determinato in ragione dell'andamento del parametro di
indicizzazione rappresentato dal tasso Euribor a [3, 6, 12 mesi] alle date di
rilevazione prestabilite, eventualmente maggiorato o diminuito di uno spread
predeterminato in misura fissa per tutta la durata del prestito e pari a [●].]
[Le Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor danno diritto al pagamento di
cedole variabili nel tempo, indicizzate al parametro di riferimento rappresentato dal
tasso Euribor a [3, 6, 12 mesi]. Le cedole variabili non potranno in ogni caso essere
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
superiori a un tasso massimo predeterminato (cap) pari a [●] e/o non potranno
essere inferiori a un tasso minimo predeterminato (floor) pari a [●].]
[Le Obbligazioni step-up con eventuale opzione call danno diritto al pagamento di
cedole il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse prefissato
alla data di emissione, che aumenterà durante la vita del prestito, pari a:
 [●]%, con riferimento alla/e cedola/e pagabile/i nella/e data/e [●], [●], etc.
 [●]%, con riferimento alla/e cedola/e pagabile/i nella/e data/e [●], [●], etc.]
[Le Obbligazioni step-down con eventuale opzione call danno diritto al pagamento
di cedole il cui ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse
prefissato alla data di emissione, che diminuirà durante la vita del prestito, pari a:
 [●]%, con riferimento alla/e cedola/e pagabile/i nella/e data/e [●], [●], etc.
 [●]%, con riferimento alla/e cedola/e pagabile/i nella/e data/e [●], [●], etc.]
[Le Obbligazioni zero coupon non prevedono il pagamento di cedole periodiche. Il
rendimento è rappresentato dalla differenza tra il prezzo di rimborso ed il prezzo di
emissione delle stesse.]
Data di
godimento e
scadenza degli
interessi
La data di entrata in godimento degli interessi è [●].
Dalla Data di Godimento, le Obbligazioni fruttano sul valore nominale interessi
pagabili in via posticipata [in un'unica soluzione alla data di scadenza (per le
Obbligazioni zero coupon)] [in cedole trimestrali/semestrali/annuali alle seguenti
date di pagamento degli interessi [●] (per le altre Obbligazioni)].
Descrizione del
sottostante per le
cedole variabili
[Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call/Obbligazioni step-up con
eventuale opzione call/Obbligazioni step-down con eventuale opzione call/
Obbligazioni zero coupon
Non applicabile]
[Obbligazioni a tasso variabile/Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor
L'ammontare delle cedole è determinato in ragione dell'andamento del tasso
Euribor [a 3, 6, 12 mesi]. L'Euribor è il tasso lettera sul mercato interno
dell'Unione Monetaria Europea dei depositi bancari, rilevato dalla Federazione
Bancaria Europea (FBE) – calcolato secondo la convenzione [●] – e pubblicato sui
maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario].
Data di scadenza
e modalità di
ammortamento
del prestito,
comprese le
procedure di
rimborso
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un'unica soluzione alla data di scadenza:
[●].
[Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call/Obbligazioni step-up con
eventuale opzione call/Obbligazioni step-down con eventuale opzione call
È prevista la possibilità per l'Emittente di procedere al rimborso anticipato delle
Obbligazioni alle date di esercizio dell'opzione call e, in ogni caso, non prima del
decorso di 24 (ventiquattro) mesi dalla data di emissione].
Tasso di
rendimento
[Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call/Obbligazioni step-up con
eventuale opzione call/Obbligazioni step-down con eventuale opzione call
Il tasso di rendimento effettivo del prestito obbligazionario al lordo e al netto
dell'effetto fiscale – calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento in
regime di capitalizzazione composta, sulla base del prezzo di emissione, nonché
della frequenza dei flussi di cassa cedolari – è pari a [●] e [●]. Tale tasso è
calcolato assumendo che i titoli siano detenuti fino a scadenza, che i flussi cedolari
siano reinvestiti ad un tasso pari al tasso di rendimento medesimo nonché
nell'ipotesi di assenza di eventi di credito dell'Emittente.]
[Obbligazioni zero coupon
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
Il tasso di rendimento effettivo del prestito obbligazionario, al lordo e al netto
dell'effetto fiscale – calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento in
regime di capitalizzazione composta, sulla base del prezzo di emissione nonché del
rimborso finale (assenza di cedole) – è pari a [●] e [●]. Tale tasso è calcolato
assumendo che i titoli siano detenuti fino a scadenza e che non si verifichino eventi
di credito dell'Emittente.]
[Obbligazioni a tasso variabile/Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor
Il tasso di rendimento effettivo del prestito obbligazionario al lordo e al netto
dell'effetto fiscale – calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento in
regime di capitalizzazione composta e sulla base del tasso di indicizzazione alla
data di emissione delle Obbligazioni – è pari a [●] e [●]. Tale tasso è calcolato
assumendo che i titoli siano detenuti fino a scadenza, che i flussi cedolari siano
reinvestiti ad un tasso pari al tasso di rendimento medesimo nonché nell'ipotesi di
assenza di eventi di credito dell'Emittente.]
Forme di
rappresentanza
Non sono previste modalità di rappresentanza degli obbligazionisti, ai sensi dell'art.
12 del D.Lgs. n. 385/1993.
C.10
Componente
derivativa per
quanto riguarda
il pagamento
degli interessi
[Obbligazioni a tasso variabile
Non applicabile. Il titolo non presenta componenti derivative.]
[Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor
Le Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor incorporano una componente
derivativa rappresentata da un'opzione (cap e/o floor) sui tassi di interesse. La
contestuale presenza di un'opzione di tipo interest rate cap e interest rate floor dà
luogo a un'opzione c.d. interest rate collar.
La presenza di un tasso massimo (cap) e/o di un tasso minimo (floor) comporta che
le cedole variabili corrisposte non possano essere superiori e/o inferiori a [●].
Il valore della componente derivativa è calcolato sulla base delle condizioni di
mercato di volta in volta sussistenti, utilizzando il modello di Black&Scholes, una
volatilità del sottostante su base annua ed un tasso risk free.]
[Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call/ Obbligazioni step-up con
eventuale opzione call/Obbligazioni step-down con eventuale opzione call
Le Obbligazioni potrebbero incorporare una componente derivativa rappresentata
da un'opzione call. Tale opzione permetterà all'Emittente di procedere al rimborso
anticipato delle Obbligazioni in corrispondenza delle seguenti date di esercizio
dell'opzione call: [●]. In ogni caso, l'opzione call non potrà essere esercitata prima
del decorso di 24 (ventiquattro) mesi dalla data di emissione.]
[Obbligazioni zero coupon
Non applicabile. Il titolo non presenta componenti derivative.]
C.11
Ammissione alla
negoziazione
Non è prevista la negoziazione delle Obbligazioni su alcun mercato regolamentato
né l'Emittente agirà in qualità di internalizzatore sistematico. L'Emittente si riserva
di indicare nelle Condizioni Definitive l'eventuale richiesta di negoziazione presso
sistemi multilaterali di negoziazione (c.d. MTF).
La Banca non si impegna al riacquisto di qualsiasi controvalore delle proprie
obbligazioni su iniziativa dell'investitore, prima della scadenza.
L'Emittente si riserva tuttavia la facoltà di negoziare le Obbligazioni su richiesta
degli investitori, svolgendo attività di negoziazione in conto proprio e fornendo su
base giornaliera presso le filiali prezzi di acquisto e vendita determinati in
conformità alla propria pricing policy, disponibile presso tutte le filiali
dell'Emittente e sul sito internet www.bapr.it.
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
Sezione D - Rischi
D.2
Informazioni
fondamentali sui
principali rischi
che sono specifici
per l'Emittente
Si invitano i potenziali investitori a leggere i fattori di rischio, prima di qualsiasi
decisione sull'investimento, al fine di comprendere i rischi collegati all'Emittente e
di ottenere un migliore apprezzamento delle capacità dell'Emittente di adempiere
alle obbligazioni relative agli Strumenti Finanziari emessi.
Si riporta di seguito una sintesi dei fattori di rischio relativi all'Emittente ed al
settore in cui opera.
Rischio di deterioramento della qualità del credito: il perdurare della
congiuntura negativa e l'elevata incertezza circa l'evoluzione prospettica del quadro
macroeconomico, nonché il generale peggioramento della qualità del credito a
livello di sistema potrebbero avere riflessi negativi sulla capacità della clientela
bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare, conseguentemente, un
peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell'Emittente.
Complessivamente al 30 giugno 2016 si registra un generale deterioramento della
qualità creditizia della Banca sia rispetto agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e
al 31 dicembre 2014. Inoltre, al 30 giugno 2016, gli indici relativi alle sofferenze su
impieghi e ai crediti deteriorati su impieghi dell'Emittente, risultano
significativamente peggiori, sia rispetto alla media del sistema, espressa dalla
categoria "Banche meno significative" cui l'Emittente appartiene . In particolare, al
30 giugno 2016, il rapporto "sofferenze lorde su impieghi lordi" era pari al 22,64%,
a fronte del 11,8% del dato di sistema (aggregato "Totale Banche meno
significative" al 30/06/2016). Il rapporto "sofferenze nette su impieghi netti" al
30/06/2016 era pari all'11,35% a fronte del 4,80% del dato medio di sistema alla
medesima data. Anche il rapporto "crediti deteriorati lordi su impieghi lordi" della
Banca, al 30/06/2016, era pari a 33,06%, a fronte del 20,2% del dato di sistema;
alla medesima data, inoltre, il rapporto "crediti deteriorati netti su impieghi netti"
risultava pari a 20,57%, rispetto al 12,5% del dato di sistema.
Per ulteriori informazioni in merito alla qualità del credito dell'Emittente, si rinvia
al precedente punto B.12 della presente Nota di Sintesi.
Rischio concernente gli accertamenti ispettivi promossi dalle Autorità di
Vigilanza: si segnala che l'Emittente è stato oggetto di un accertamento ispettivo
ordinario della Banca d'Italia, ai sensi dell'articolo 54 del D.Lgs. 1° settembre 1993,
n. 385, all'esito del quale l'Autorità di Vigilanza ha: (i) assegnato alla Banca un
giudizio parzialmente sfavorevole (il giudizio corrisponde a un livello 4 su una
scala di giudizio di sei livelli complessivi in ordine crescente di rischiosità, adottata
dalla Banca d'Italia e in vigore al momento dell'accertamento, scala da 1-favorevole
a 6-sfavorevole). Si precisa che, attualmente, vige una nuova scala di giudizio
articolata su quattro livelli, da 1-favorevole a 4-sfavorevole; (ii) accertato talune
lacune nell'organizzazione, nelle procedure e nei controlli in materia di
antiriciclaggio, disponendo il pagamento di sanzioni amministrative pecuniarie.
Sebbene la Banca abbia posto in essere le misure correttive finalizzate al
superamento delle irregolarità riscontrate dalla Banca d'Italia, permangono in
materia di antiriciclaggio talune debolezze di processo confermate dagli esiti di
recenti verifiche mirate effettuate dalla suddetta Autorità, per cui non si possono
escludere ulteriori iniziative di vigilanza da parte di quest'ultima.
Rischio relativo all'assenza di credit spread dell'Emittente: si richiama
l'attenzione dell'investitore sulla circostanza che per l'Emittente non è possibile
determinare un valore del credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di
un'obbligazione plain vanilla di propria emissione e il tasso Interest Rate Swap di
durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore apprezzamento delle
rischiosità dell'Emittente.
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
Rischio connesso alla crisi economico-finanziaria ed all'impatto delle attuali
incertezze del contesto macroeconomico: la liquidità e la stabilità patrimoniale
dell'Emittente potrebbero subire impatti negativi a causa del perdurare della crisi
economico-finanziaria, della dinamica dei mercati finanziari, della solidità e delle
prospettive di crescita dell'economia Italiana e dell'"Area Euro" nel suo complesso.
Inoltre, il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili
di incertezze, in relazione alle tendenze dell'economia reale, ai recenti sviluppi
connessi al referendum del Regno Unito ad esito del quale quest'ultimo uscirà
dall'Unione Europea, ai futuri sviluppi della politica monetaria e alla sostenibilità
dei debiti sovrani di alcuni Paesi. Sussiste, pertanto, il rischio che la futura
evoluzione dei richiamati contesti possa produrre effetti negativi sulla situazione
patrimoniale, economica e finanziaria della Banca.
Rischio di credito: l'Emittente è esposto ai tradizionali rischi relativi all'attività
creditizia. Pertanto, l'inadempimento da parte dei clienti ai contratti stipulati ed alle
proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta informazione da
parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia,
potrebbero avere effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o
finanziaria dell'Emittente. L'Emittente è inoltre soggetto al rischio, in certe
circostanze, che alcuni suoi crediti nei confronti di terze parti non siano esigibili.
Inoltre, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli Stati sovrani,
di cui l'Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o
influenzare negativamente la capacità dell'Emittente di vincolare nuovamente o
utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini di liquidità.
Rischio connesso all'evoluzione della regolamentazione del settore bancario e
alle modifiche intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi
bancarie: la Banca è soggetta ad un'articolata e stringente regolamentazione,
nonché alla vigilanza, tra gli altri, da parte della Banca Centrale Europea, della
Banca d'Italia e della Consob.
Sia la regolamentazione applicabile, sia l'attività di vigilanza, sono peraltro
soggette a continui aggiornamenti ed evoluzioni della prassi.
Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o
regolamentare in ambito finanziario e bancario, la Banca è soggetta a specifiche
normative, in tema, tra l'altro, di antiriciclaggio, usura, tutela del cliente
(consumatore).
La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha, infatti, portato all'adozione di
discipline più rigorose da parte delle autorità internazionali. A partire dal 1°
gennaio 2014, parte della normativa di vigilanza è stata modificata in base alle
indicazioni derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di
un significativo rafforzamento dei requisiti patrimoniali minimi, del contenimento
del grado di leva finanziaria e dell'introduzione di policy e di regole quantitative
per l'attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari. In particolare, per
quanto concerne l'innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III
prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via
crescenti; a regime, ovvero a partire dal 2019, contemplano per le banche un
Common Equity Tier 1 Ratio pari almeno al 7% delle Attività Ponderate per il
Rischio, un Tier 1 Capital Ratio pari almeno all'8,5% e un Total Capital Ratio pari
almeno al 10,5% delle suddette Attività Ponderate per il Rischio (tali livelli minimi
includono il c.d. "Capital Conservation Buffer", ovvero un "cuscinetto" di ulteriore
capitalizzazione obbligatoria).In conformità alle previsioni normative europee
(Direttiva CRD IV e "Guidelines EBA on common SREP"), la Banca d'Italia, ad
esito del processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) 2014-2015, sta
applicando a tutti gli intermediari bancari vigilati coefficienti vincolanti, anche
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
superiori ai limiti minimi normativamente previsti. In data 31 agosto 2015 la Banca
d'Italia ha comunicato all'Emittente l'avvio del procedimento amministrativo, che si
è concluso in data 30 novembre 2015 con l'emanazione del relativo provvedimento.
I requisiti patrimoniali specifici attualmente richiesti dalla Banca d’Italia
all'Emittente (requisiti patrimoniali aggiuntivi di secondo pilastro, a livello
consolidato, comprensivi del capital conservation buffer) sono pari a: Total capital
ratio 10,5% (vincolante nella misura del 9,9%, di cui 8% a fronte dei requisiti
minimi regolamentari e 1,9% a fronte dei requisiti aggiuntivi); CET 1 ratio 7%
(vincolante nella misura del 5,6%, di cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi
regolamentari e 1,1% a fronte dei requisiti aggiuntivi); Tier 1 ratio 8,5%
(vincolante nella misura del 7,4%, di cui 6% a fronte dei requisiti minimi
regolamentari e 1,4% a fronte dei requisiti aggiuntivi). I ratios patrimoniali
dell'Emittente, alla data del 30 giugno 2016, risultano superiori ai suddetti
coefficienti vincolanti comunicati dalla Banca d'Italia nella lettera di conclusione
del procedimento amministrativo. Si evidenzia in ogni caso che i coefficienti
patrimoniali sopra descritti potranno essere rivisti in occasione dell'aggiornamento
annuale dello SREP (è in fase di avvio l'iter procedurale per la definizione delle
nuove misure di capital decision).
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l'altro,
l'introduzione di un indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR),
volto alla costituzione e al mantenimento di un buffer di liquidità che consenta la
sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in caso di
grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o
NSFR) con orizzonte temporale superiore all'anno, finalizzato a garantire che
attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che: per l'indicatore LCR è previsto un
valore minimo del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, del 70% per il 2016, dell'80%
per il 2017, fino a raggiungere il 100% dal 1° gennaio 2018; per l'indicatore NSFR
è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1° gennaio 2018.
Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio, ha introdotto il
monitoraggio della leva finanziaria (leverage ratio) con l'obiettivo di porre un
limite alla crescita del leverage delle banche ed evitare che i metodi usati per la
stima dei coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi effettivi e quindi il
fabbisogno di capitale. Tale indicatore continuerà ad essere monitorato dalle
Autorità di Vigilanza, avendo a riferimento un valore minimo pari al 3%. Nel 2017
è prevista l'eventuale ricalibrazione di tale valore minimo per poi entrare in vigore
come requisito obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2018.
Nonostante l'applicazione della nuova normativa sia graduale, gli impatti sulle
dinamiche gestionali dell'Emittente potrebbero essere significativi.
Tra le novità normative più recenti si segnalano i Decreti Legislativi n. 180 e 181
del 16 novembre 2015, attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio, pubblicati il 16 novembre 2015 sulla Gazzetta Ufficiale,,
in ordine all'istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli
enti creditizi e delle imprese di investimento, che s'inserisce nel contesto della
definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi e del Fondo unico di
risoluzione delle crisi bancarie.
Tra gli aspetti innovativi della normativa sopra indicata, si evidenzia l'introduzione
di strumenti e poteri che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le
"Autorità") possono adottare per la risoluzione di una situazione di dissesto o
rischio di dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni
essenziali dell'ente, riducendo al minimo l'impatto del dissesto sull'economia e sul
sistema finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti,
purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la
banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in
base ai suddetti decreti attuativi, si registra il passaggio da un sistema di risoluzione
della crisi basato su risorse pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite
vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di debito subordinato, ai
detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, e, infine, ai depositanti
per la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro
100.000,00 (c.d. bail-in). Pertanto, con l'applicazione dello strumento del "bail-in",
i sottoscrittori potranno subire la riduzione, con possibilità di azzeramento del
valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni,
anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell'Emittente.
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l'utilizzo del
Fondo di risoluzione unico di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento
europeo e del Consiglio, finanziato mediante contributi versati dalle banche a
livello nazionale.
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta
eccezione per le disposizioni relative allo strumento del "bail-in", sopra indicate,
per le quali è stata prevista l'applicazione a partire dal 1° gennaio 2016.
Peraltro, le disposizioni in materia di "bail–in" potranno essere applicate agli
strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data.
Da ultimo, si segnala che l'implementazione della Direttiva 2014/59/UE, della
Direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e
l'istituzione del Meccanismo di Risoluzione Unico (Regolamento UE n. 806/2014
del 15 luglio 2014), potrà comportare un impatto significativo sulla posizione
economica e patrimoniale della Banca, in quanto impone l'obbligo di costituire
specifici fondi con risorse finanziarie che dovranno essere fornite, a partire
dall'esercizio 2015, tramite contribuzioni a carico degli enti creditizi.
Si specifica che, alla data del 30 giugno 2016, a fronte degli obblighi connessi alle
citate disposizioni, la Banca ha provveduto a registrare per il "Fondo nazionale di
risoluzione": (i) per il 2015, una somma pari a Euro 595.811 a titolo di quota
ordinaria ricorrente e 3 contribuzioni annuali anticipate a titolo di contribuzione
straordinaria, per un totale di Euro 2.383.244 (ii) per il 2016, la somma di Euro
818.748 a titolo di quota ordinaria ricorrente. Sebbene la Banca si impegni ad
ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato rispetto,
ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di
interpretazione e/o applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità,
potrebbero comportare possibili effetti negativi rilevanti sui risultati operativi e
sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.
Con specifico riferimento, inoltre, ai rischi connessi all'entrata in vigore della
direttiva europea in tema in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi,
come recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16
novembre 2015, si rinvia a quanto precisato nel successivo paragrafo D.3 in
relazione al "Rischio connesso all'utilizzo del bail-in".
Rischio di mercato: la solidità patrimoniale dell'Emittente potrebbe subire un
deterioramento per effetto di possibili perdite di valore degli strumenti finanziari
detenuti dall'Emittente a causa dei movimenti delle variabili di mercato (a titolo
esemplificativo, ma non esaustivo, tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di
cambio).
Rischio di Esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani:
la crisi del debito sovrano ha condizionato l'andamento dei mercati e le scelte di
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
politica economica di molti Paesi europei. Un rilevante investimento in titoli
emessi da Stati sovrani può esporre la Banca a significative perdite di valore
dell'attivo patrimoniale in caso di rilevanti fluttuazioni del valore di tali titoli. Al 31
dicembre 2014 il portafoglio bancario risulta investito in titoli di Stato italiani per
l'81.05%%. Al 31 dicembre 2015 la quota di portafoglio bancario investita in titoli
di Stato italiani si è attestata al 72,71%. Al 30 giugno 2016, tali titoli sono pari al
63.26% (la percentuale era pari al 76,37% al 30 giugno 2015 ). Al 30 giugno 2016
il portafoglio bancario risulta altresì investito, per una percentuale pari al 5,54% in
titoli di Stato spagnoli.
Rischio di liquidità dell'Emittente: l'Emittente potrebbe trovarsi nella difficoltà o
impossibilità di far fronte ai propri impegni di pagamento quando essi giungono a
scadenza, sia per incapacità di reperire i fondi sul mercato (Funding Liquidity
Risk), sia per difficoltà a smobilizzare i propri attivi (Market Liquidity Risk). La
liquidità dell'Emittente potrebbe essere danneggiata dall'incapacità di accedere ai
mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito (garantiti o non),
dall'incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti, da
imprevisti flussi di cassa in uscita o dall'obbligo di prestare maggiori garanzie.
Rischio connesso all'assenza di rating dell'Emittente: l'assenza di rating
dell'Emittente comporta la mancanza di informazioni sintetiche sulla capacità
dell'Emittente di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero sul rischio di solvibilità
dell'Emittente relativo ai titoli emessi dallo stesso.
Rischio operativo: l'Emittente potrebbe subire perdite derivanti da inadeguatezze,
malfunzionamenti o carenze nei processi interni, nelle risorse umane, nei sistemi
ovvero dovute ad eventi esterni.
Rischio derivante da procedimenti giudiziari e arbitrali: il rischio derivante da
procedimenti giudiziari consiste nella possibilità per l'Emittente di dover sostenere
risarcimenti, in caso di esito sfavorevole degli stessi.
D.3
Informazioni
fondamentali sui
principali rischi
che sono specifici
per gli strumenti
finanziari
Si riporta di seguito una sintesi dei fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari
oggetto dell'offerta.
FATTORI DI RISCHIO COMUNI A TUTTE LE TIPOLOGIE DI
OBBLIGAZIONI
Rischio connesso all'utilizzo del "bail-in": in data 16 novembre 2015 sono stati
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16
novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del
Consiglio, che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi,
individuando i poteri e gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle
crisi bancarie (c.d. "resolution Authorities", di seguito le "Autorità") possono
adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di dissesto. Ciò
al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell'ente, riducendo al
minimo l'impatto del dissesto sull'economia e sul sistema finanziario, nonché i costi
per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e
che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca
perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con
procedura ordinaria di insolvenza.
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta
unicamente eccezione per le disposizioni relative allo strumento del "bail-in", come
di seguito descritto, applicabile dal 1° gennaio 2016.
Peraltro, le disposizioni in materia di "bail–in" potranno essere applicate agli
strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
previsto il summenzionato strumento del "bail-in", ossia il potere di riduzione, con
possibilità di azzeramento del valore nominale, nonché di conversione in titoli di
capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l'applicazione del "bail-in", gli Obbligazionisti si ritroverebbero
esposti al rischio di veder ridotto, azzerato, ovvero convertito in capitale il proprio
investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione di insolvenza
dell'Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificarne la
scadenza, l'importo degli interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali
interessi divengono pagabili, anche sospendendo il pagamento per un periodo
transitorio.
Nell'applicazione dello strumento del "bail-in", le Autorità dovranno tenere conto
della seguente gerarchia:
1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle
perdite, secondo l'ordine indicato:
degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d.
Common equity Tier);
degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1
Instruments);
degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse
le obbligazioni subordinate;
dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di
classe 1 e degli strumenti di classe 2;
delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior);
2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla
conversione in azioni computabili nel capitale primario, secondo l'ordine
indicato:
degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1
Instruments);
degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse
le obbligazioni subordinate;
dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di
classe 1 e degli strumenti di classe 2;
delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior).
Nell’ambito delle "restanti passività", il "bail–in" riguarderà prima le obbligazioni
senior e poi i depositi (per la parte eccedente l'importo di Euro 100.000,00) di
persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese, i medesimi depositi di cui
sopra effettuati presso succursali extracomunitarie dell’Emittente nonché,
successivamente al 1° gennaio 2019, tutti gli altri depositi presso l'Emittente,
sempre per la parte eccedente l’importo di Euro 100.000,00.
Non rientrano, invece, nelle "restanti passività" e restano pertanto escluse
dall'ambito di applicazione del "bail-in" alcune categorie di passività indicate dalla
normativa, tra cui i depositi fino a Euro 100.000,00 (c.d. "depositi protetti") e le
"passività garantite" definite dall'art. 1 del citato D.Lgs. n. 180 del 16 novembre
2015 come "passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra
forma di adempimento è garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di
garanzia con trasferimento del titolo in proprietà o con costituzione di garanzia
reale, comprese le passività derivanti da operazioni di vendita con patto di
riacquisto", comprendenti, ai sensi dell’art. 49 del citato D.Lgs. n. 180, anche le
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
obbligazioni bancarie garantite di cui all'art. 7-bis della Legge n. 130/99.
Lo strumento sopra descritto del "bail-in" potrà essere applicato sia
individualmente che in combinazione con gli altri strumenti di risoluzione previsti
dalla normativa di recepimento quali:
i) cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo;
ii) cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte;
iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione
dell'attività.
Gli strumenti di risoluzione sopra descritti potranno comportare una novazione
soggettiva del rapporto giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione
dell'originario debitore, ossia la Banca emittente, con un nuovo soggetto giuridico)
senza necessità di un previo consenso di quest'ultimo e il trasferimento delle
attività e passività dell'originario debitore, con conseguente possibile
rimodulazione del rischio di credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere
concessi solo dopo che siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra
descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a livello europeo dalla disciplina
degli aiuti di Stato.
Rischio di credito per il sottoscrittore: l'Emittente potrebbe non essere in grado
di adempiere nei confronti del sottoscrittore all'obbligo del pagamento degli
interessi maturati e del rimborso del capitale a scadenza.
Rischio connesso all'assenza di garanzie relative alle Obbligazioni: per il
rimborso del capitale ed il pagamento degli interessi risponde unicamente
l'Emittente con il suo patrimonio. Le Obbligazioni non beneficiano di alcuna
garanzia reale o di garanzie personali da parte di soggetti terzi e non sono assistite
dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi né dal Fondo
Nazionale di Garanzia..
Rischio relativo alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza: in caso di
vendita delle Obbligazioni prima della scadenza, l'investitore potrebbe incorrere nei
seguenti rischi:
Rischio di liquidità: poiché l'Emittente non assume un obbligo al riacquisto
delle proprie Obbligazioni, l'investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o
impossibilità di liquidare prontamente il proprio investimento prima della sua
naturale scadenza ad un prezzo in linea con le condizioni di mercato, a meno
di ricercare autonomamente una controparte disposta al riacquisto; tale prezzo
potrebbe anche essere inferiore al prezzo di emissione del titolo;
Rischio di tasso di mercato, dovuto alla circostanza che il valore di mercato
dei titoli potrebbe risultare inferiore, anche in maniera significativa, al prezzo
di sottoscrizione delle Obbligazioni stesse. Il valore di mercato delle
Obbligazioni, infatti, può essere influenzato dalla fluttuazione dei tassi di
interesse sui mercati finanziari con effetti diversi a seconda delle
caratteristiche delle Obbligazioni. Il rischio è tanto maggiore quanto più è
lunga la vita residua a scadenza;
Rischio di deterioramento del merito di credito dell'Emittente, dovuto alla
circostanza che le Obbligazioni potranno deprezzarsi in caso di
peggioramento della situazione finanziaria dell'Emittente, ovvero in caso di
deterioramento del merito creditizio dello stesso;
Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni inclusi nel prezzo di
emissione, conseguente alla presenza di costi/commissioni inclusi nel prezzo
di emissione che potrebbe comportare un prezzo sul mercato secondario
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
inferiore al prezzo di emissione anche in ipotesi di invarianza delle variabili di
mercato;
Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo
di emissione, conseguente alla possibile applicazione di commissioni di
collocamento in aggiunta al prezzo di emissione, che potrebbe incidere –
riducendolo – sul rendimento delle Obbligazioni.
Rischio di scostamento del rendimento delle Obbligazioni rispetto al
rendimento di un Titolo di Stato: il rendimento effettivo su base annua delle
Obbligazioni, al lordo ed al netto dell'effetto fiscale, potrebbe risultare inferiore
rispetto al rendimento di un titolo di Stato di similare durata residua ed analoghe
caratteristiche finanziarie.
Rischio da chiusura anticipata e/o di riduzione dell'ammontare totale
dell'offerta: l'esercizio della facoltà di chiusura anticipata e/o di riduzione
dell'ammontare totale dell'offerta da parte dell'Emittente comporta una diminuzione
della liquidità dell'emissione che potrebbe determinare una maggior difficoltà per
l'investitore nel liquidare il proprio investimento anticipatamente, ovvero
determinarne un valore inferiore a quello atteso.
Rischio relativo al ritiro dell'offerta: l'Emittente si riserva la facoltà di ritirare
l'offerta e ritenerla annullata.
Rischio correlato all'assenza di rating degli Strumenti Finanziari: le
Obbligazioni sono prive di rating e, dunque, di un indicatore sintetico
rappresentativo della rischiosità degli strumenti finanziari.
Rischio correlato alla presenza di conflitti di interessi: l'Emittente o altri
soggetti coinvolti a vario titoli nell'operazione potrebbero avere un interesse in
conflitto con quello del sottoscrittore. In particolare, si invitano gli investitori a
tener conto dei seguenti fattori:
coincidenza dell'Emittente con il soggetto collocatore e con il responsabile del
collocamento;
negoziazione delle Obbligazioni in contropartita diretta;
coincidenza dell'Emittente con l'Agente per il Calcolo.
Eventuali ulteriori situazioni di conflitto di interesse saranno indicate nelle
Condizioni Definitive.
Rischio connesso alla variazione del regime fiscale: l'investitore potrebbe
ricevere un importo inferiore rispetto a quello indicato nelle Condizioni Definitive
per effetto dell'applicazione di ritenute fiscali conseguenti alla variazione del
regime fiscale applicabile alle Obbligazioni.
FATTORI DI RICHIO SPECIFICI CONNESSI A CIASCUNA TIPOLOGIA
DI OBBLIGAZIONE
[Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call/Obbligazioni a tasso
variabile/Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor/Obbligazioni step-up con
eventuale opzione call /Obbligazioni step-down con eventuale opzione call
Rischio connesso all'apprezzamento del rendimento in ipotesi di emissione di
"Titoli di Risparmio per l'Economia Meridionale": nel caso di emissione di
"Titoli di Risparmio per l'Economia Meridionale", che beneficiano di una
tassazione agevolata, il rendimento netto per il sottoscrittore non sarà
necessariamente superiore rispetto a quello offerto dai corrispondenti Titoli
assoggettati a tassazione ordinaria, in quanto a seconda delle specifiche
caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto dell'emissione, potrebbe essere
fissato dall'Emittente in misura tale da ridurre il vantaggio fiscale previsto dalla
relativa disciplina a favore degli investitori.]
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
[Obbligazioni a tasso variabile/Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor
Rischio di indicizzazione: il rendimento ed il valore di mercato delle cedole
variabili sono dipendenti dall'andamento del parametro di riferimento, determinato
da numerosi fattori, talora imprevedibili ed al di fuori del controllo dell'Emittente.
L'investitore deve quindi considerare che, in caso di andamento negativo del
parametro di riferimento, può ottenere un rendimento che riflette tale andamento
negativo. In nessun caso il valore delle cedole variabili potrà essere inferiore a
zero.
Rischio di disallineamento tra il parametro di riferimento e la periodicità delle
cedole: qualora la periodicità delle cedole non corrisponda alla durata del
parametro di riferimento, gli investitori potrebbero essere esposti ad un rischio di
rendimento legato a tale disallineamento.
Rischio correlato all'eventuale spread negativo sul parametro di riferimento:
l'applicazione di uno spread negativo sul parametro di riferimento, determina un
rendimento del titolo inferiore rispetto a quello che risulterebbe in assenza di tale
spread.
Rischio di eventi di turbativa o straordinari riguardanti il sottostante: il
verificarsi di eventi di turbativa o straordinari riguardanti il sottostante potrebbe
determinare l'impossibilità di rilevare il parametro di riferimento nel giorno
previsto.
Rischio correlato all'assenza di informazioni successive all'emissione:
successivamente all'emissione, l'Emittente non fornirà informazioni relative
all'andamento del parametro di riferimento.]
[Obbligazioni a tasso variabile con cap
Rischio correlato alla presenza di un cap delle cedole variabili: la definizione di
un tasso massimo (cap) delle cedole variabili determina l'impossibilità per il
sottoscrittore di beneficiare per l'intero dell'eventuale andamento positivo del
parametro di riferimento.]
[Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call/Obbligazioni step-up con
eventuale opzione call/ Obbligazione step-down con eventuale opzione call
Rischio correlato all'esercizio della facoltà di rimborso anticipato (opzione
call): in caso di sottoscrizione di Obbligazioni a tasso fisso, step-up e step-down,
l'esercizio da parte dell'Emittente della facoltà, eventualmente prevista nelle
Condizioni Definitive, di rimborso anticipato (opzione call) delle Obbligazioni,
potrebbe determinare un rendimento del titolo inferiore a quello di un analogo
titolo senza opzione call. Gli investitori potrebbero vedere quindi disattese le
proprie aspettative originarie di rendimento.]
Sezione E – Offerta
E.2b
Ragioni
dell'offerta e
impiego dei
proventi
Le Obbligazioni saranno emesse nell'ambito dell'ordinaria attività di raccolta da
parte dell'Emittente. L'ammontare ricavato dalla vendita delle Obbligazioni sarà
utilizzato dall'Emittente nella propria attività di intermediazione finanziaria e
investimento mobiliare.
In caso di emissione di Titoli di Risparmio per l'Economia Meridionale, in
conformità con quanto previsto dall'art. 8, comma 4, del D.L. 13 maggio 2011, n.
70, convertito con modificazioni dalla L. 12 luglio 2011, n. 106, l'ammontare
complessivo raccolto sarà impiegato dall'Emittente esclusivamente per favorire il
riequilibrio territoriale dei flussi di credito per gli investimenti a medio-lungo
termine delle piccole e medie imprese con sede legale nelle regioni del
Mezzogiorno e al sostegno di progetti etici nei medesimi territori.
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
E.3
Descrizione dei
termini e delle
condizioni
dell'offerta
Ammontare totale dell'offerta
Le Obbligazioni saranno offerte fino ad un valore nominale massimo complessivo
pari ad Euro 150 milioni.
L'ammontare totale dell'emissione è pari a [●]. L'Emittente potrà aumentare ovvero
ridurre, nel corso del periodo di offerta, l'ammontare totale della singola emissione,
dandone comunicazione mediante appositi avvisi da pubblicarsi sul sito internet
dell'Emittente e, contestualmente, da trasmettere alla Consob.
Periodo di offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione
I) Periodo di offerta
Il periodo di validità (il "Periodo di Offerta") sarà dal [●] al [●]. Il Periodo di
Offerta potrà avere inizio precedentemente ovvero in coincidenza alla data in cui le
Obbligazioni incominciano a produrre interessi (la "Data di Godimento").
È fatta salva la facoltà dell'Emittente di prorogare o chiudere anticipatamente,
indipendentemente dal raggiungimento dell'ammontare totale del prestito, il
Periodo di Offerta, sospendendo immediatamente l'accettazione di ulteriori
richieste nonché di aumentare ovvero diminuire l'ammontare totale della singola
emissione.
L'Emittente darà comunicazione dell'estensione o della chiusura anticipata del
Periodo di Offerta nonché della modifica dell'ammontare totale dell'emissione
mediante avviso affisso presso la sede e le dipendenze dell'Emittente nonché da
pubblicarsi sul sito internet dell'Emittente e, contestualmente, da trasmettere alla
Consob.
II) Descrizione della procedura di sottoscrizione
Le Obbligazioni verranno offerte in sottoscrizione presso la sede e le dipendenze
dell'Emittente.
Le domande di adesione all'offerta dovranno essere presentate compilando
l'apposita modulistica, disponibile presso le sedi e dipendenze dell'Emittente.
Ai sensi dell'articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l'Emittente
proceda alla pubblicazione di un supplemento al presente Prospetto, secondo le
modalità di cui alla Direttiva Prospetto e di cui all'articolo 94, comma 7, del D.Lgs.
24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), gli investitori che abbiano già aderito all'Offerta
prima della pubblicazione del supplemento, potranno, ai sensi dell'art. 95-bis,
comma 2, del TUF, revocare la propria accettazione entro il termine indicato nel
supplemento medesimo e comunque non inferiore a due giorni lavorativi dalla
relativa pubblicazione, secondo le modalità ivi indicate.
III) Possibilità di ritiro dell'offerta
Qualora, successivamente alla pubblicazione delle Condizioni Definitive e prima
dell'inizio del Periodo di Offerta, dovessero verificarsi circostanze straordinarie,
così come previste nella prassi internazionale, ovvero eventi negativi riguardanti la
situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell'Emittente che siano tali,
secondo il ragionevole giudizio dell'Emittente, da pregiudicare in maniera
sostanziale la fattibilità e/o la convenienza della singola emissione, l'Emittente avrà
la facoltà di ritirare l'offerta e ritenerla annullata.
L'Emittente darà comunicazione del ritiro dell'offerta mediante avviso affisso
presso la sede e le dipendenze dell'Emittente nonché da pubblicarsi sul sito internet
dell'Emittente e, contestualmente, da trasmettere alla Consob.
Ammontare minimo e massimo dell'importo sottoscrivibile
Il numero minimo di Obbligazioni che dovrà essere sottoscritto da ciascun
investitore, pari al lotto minimo, è pari a n. [●] Obbligazioni. Non è previsto un
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Nota di Sintesi
PROSPETTO DI BASE
limite massimo alle Obbligazioni che potranno essere sottoscritte da ciascun
investitore salvo l'ammontare massimo dell'offerta.
Modalità e termini per il pagamento e la consegna degli strumenti finanziari
Il pagamento del prezzo di emissione delle Obbligazioni da parte del singolo
investitore dovrà essere perfezionato alla data del [●]. Ove tale data sia successiva
alla Data di Godimento, contestualmente al pagamento del prezzo di emissione
delle Obbligazioni, l'obbligazionista verserà all'Emittente una somma
corrispondente al rateo interessi maturati tra la Data di Godimento e la data di
regolamento della sottoscrizione.
Le Obbligazioni assegnate nell'ambito dell'offerta verranno messe a disposizione
degli aventi diritto, in forma dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti
di deposito intrattenuti presso Monte Titoli S.p.A.
Prezzo di emissione
Il prezzo di emissione è pari a [●].
Soggetti incaricati del collocamento
L'Emittente è l'unico soggetto collocatore delle Obbligazioni nonché soggetto
responsabile del collocamento.
Condizioni alle quali l'offerta è subordinata
Le Obbligazioni potranno essere offerte in sottoscrizione [al pubblico indistinto,
senza essere subordinate ad alcuna condizione] / [ai soggetti che soddisfino i
seguenti requisiti:
- [●].
E.4
Descrizione di
eventuali
interessi
significativi per
l'emissione /
offerta compresi
interessi
confliggenti
I soggetti a vario titolo coinvolti in ciascuna singola offerta potrebbero avere
rispetto all'operazione un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello
dell'investitore. In particolare, si invitano gli investitori a tener conto delle
situazioni di conflitto di interesse che seguono.
Coincidenza dell'Emittente con il soggetto collocatore e con il responsabile del
collocamento: l'Emittente opera in qualità di collocatore unico delle Obbligazioni e
di responsabile del collocamento; tale coincidenza di ruoli determina una situazione
di conflitto di interesse nei confronti degli investitori in quanto i titoli collocati
dall'Emittente sono di propria emissione.
Negoziazione delle Obbligazioni in contropartita diretta: l'Emittente potrebbe
assumere la veste di controparte diretta nel riacquisto delle Obbligazioni; tale
circostanza determina una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli
investitori potendo l'Emittente determinare il prezzo delle Obbligazioni.
Coincidenza dell'Emittente con l'Agente per il Calcolo: con riferimento alle
Obbligazioni a tasso variabile, nonché alle Obbligazioni a tasso variabile con cap
e/o floor, l'Emittente opera anche quale Agente per il Calcolo; tale coincidenza di
ruoli determina una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori
in quanto l'Emittente è soggetto responsabile del calcolo degli interessi e delle
attività connesse.
E.7
Spese stimate
addebitate
all'investitore
dall'Emittente
Nessuna spesa è prevista dall'Emittente a carico dei sottoscrittori. / Le commissioni
di sottoscrizione, di collocamento e gli oneri inclusi nel prezzo di emissione sono:
[●] / In aggiunta rispetto al prezzo di emissione, sono posti a carico dell'investitore
i seguenti oneri: [●].
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Fattori di Rischio
PROSPETTO DI BASE
SEZIONE IV – FATTORI DI RISCHIO
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI ALL'EMITTENTE
Con riferimento ai fattori di rischio relativi all'Emittente, si rinvia al Documento di Registrazione (paragrafo
3.1, pag. 34 e seguenti) contenuto nella Sezione V del Prospetto di Base.
FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AI TITOLI OFFERTI
Con riferimento ai fattori di rischio relativi agli strumenti finanziari offerti, si rinvia alla Nota Informativa
contenuta nella Sezione VI del Prospetto di Base.
In particolare, si invitano gli investitori a leggere attentamente le citate Sezioni al fine di comprendere i
fattori di rischio generali e specifici collegati all'acquisto delle Obbligazioni.
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Documento di Registrazione
PROSPETTO DI BASE
SEZIONE V – DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE
1.
PERSONE RESPONSABILI E RELATIVA DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÁ
Per le informazioni relative alle persone responsabili e la relativa dichiarazione si rinvia alla Sezione I del
presente Prospetto di Base.
2.
2.1
REVISORI LEGALI DEI CONTI
NOME E INDIRIZZO DEI REVISORI DELL'EMITTENTE
In data 17 aprile 2011, l'Emittente, ai sensi dell'art. 13 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, ha nominato
società di revisione legale, per il periodo 2011 – 2019, KPMG S.p.A., con sede in via Vittor Pisani n. 25,
Milano, iscritta con il n. 70623 al Registro dei revisori legali presso il Ministero dell'economia e delle
finanze.
La Società di Revisione ha espresso giudizio senza rilievi in relazione ai seguenti bilanci civilistici e
consolidati: (i) bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015; (ii) bilancio dell'esercizio chiuso al 31
dicembre 2014.
Le relazioni di revisione relative ai suddetti bilanci sono allegate ai bilanci stessi, messi a disposizione del
pubblico nei modi indicati al successivo paragrafo 14 del presente Documento di Registrazione.
I dati contenuti nella situazione patrimoniale redatta dalla Banca – ai soli fini di vigilanza – in relazione al
semestre chiuso in data 30 giugno 2016 sono stati sottoposti a revisione contabile limitata.
Le relazioni di revisione contabile limitata relative alla suddetta situazione patrimoniale individuale e
consolidata al 30 giugno 2016 sono messe a disposizione del pubblico nei modi indicati al successivo
paragrafo 14 del presente Documento di Registrazione.
2.2 INFORMAZIONI CIRCA DIMISSIONI, REVOCHE DALL'INCARICO O MANCATO RINNOVO
DELL'INCARICO ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE
Non si sono verificate dimissioni, revoche o mancati rinnovi dell'incarico della Società di Revisione nel
corso degli esercizi 2014–2015.
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FATTORI DI RISCHIO
Documento di Registrazione
PROSPETTO DI BASE
3.
FATTORI DI RISCHIO
La presente sezione è relativa ai soli rischi connessi all'Emittente.
Si invitano i potenziali investitori a leggere attentamente il presente Capitolo, che descrive i fattori di
rischio, prima di qualsiasi decisione sull’investimento, al fine di comprendere i rischi collegati all'Emittente
e di un migliore apprezzamento delle capacità dell'Emittente di adempiere alle obbligazioni relative agli
Strumenti Finanziari che potranno essere emessi dall'Emittente e descritti nella nota informativa ad essi
relativa.
Gli Investitori sono altresì invitati a valutare gli specifici fattori di rischio connessi agli Strumenti Finanziari
stessi. Di conseguenza, i seguenti fattori di rischio devono essere letti congiuntamente sia alle altre
informazioni contenute nel Documento di Registrazione sia ai fattori di rischio relativi ai titoli offerti ed alle
informazioni di cui alla Nota Informativa, Nota di Sintesi e Condizioni Definitive rilevanti (a seconda dei
casi).
Ove non altrimenti indicato, i rinvii ai Capitoli e ai Paragrafi si riferiscono a Capitoli e Paragrafi del
presente Documento di Registrazione.
3.1 RISCHI RELATIVI ALL'EMITTENTE
I potenziali investitori devono comunque considerare, nella decisione di investimento, che l'Emittente, nello
svolgimento della sua attività, è esposto ad alcuni fattori di rischio, rappresentati qui di seguito.
Rischio di deterioramento della qualità del credito
Il perdurare della congiuntura negativa e l'elevata incertezza circa l'evoluzione prospettica del quadro
macroeconomico, nonché il generale peggioramento della qualità del credito a livello di sistema potrebbero
avere riflessi negativi sulla capacità della clientela bancaria di onorare gli impegni assunti e determinare,
conseguentemente, un peggioramento della qualità del credito nei settori di attività dell'Emittente.
Al riguardo, si riportano di seguito, in forma tabellare, i principali indicatori di rischiosità creditizia
dell'Emittente posti a confronto con i corrispondenti dati espressi dal sistema bancario italiano (classe
dimensionale "banche meno significative" con riguardo ai dati riferiti al 30 giugno 2016; classe dimensionale
"banche piccole" con riguardo ai dati riferiti al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014):
30.06.2016
BAPR
30.06.2016
Sistema (*)
31.12.2015
BAPR
31.12.2015
Sistema (*)
31.12.2014
BAPR
31.12.2014
Sistema (*)
Sofferenze lorde
su impieghi lordi
22,64%
11,8%
21,18%
10,4%
18,80%
10,5%
Sofferenze nette su
impieghi netti
11,35%
5,5%
10,62%
4,8(**)%
9,28%
5,1 %(**)
Crediti Deteriorati
lordi su impieghi
lordi
33,06%
20,2%
32,40%
17,1%
29,79%
17,8%
Crediti Deteriorati
netti su impieghi
netti
20,57%
12,5%
20,53%
10,8(**)%
19,34%
11,1%(**)
Rapporto di
copertura dei
Crediti Deteriorati
48,02%
43,6%
46,58%
47,6%
43,90%
42,9%
Rapporto di
copertura delle
Sofferenze
58,12%
57,6%
57,72%
61,5%
57,32%
55,7%
Sofferenze nette su
Patrimonio Netto
47,57%
N.D.
44,34%
N.D.
40,03%
N.D.
1,056% (***)
N.D.
1,555%
N.D.
1,575%
N.D.
Costo del rischio
(*) Si evidenzia che i dati medi di sistema al 30 giugno 2016 non sono perfettamente confrontabili con i corrispondenti dati medi al 31 dicembre 2015
e al 31 dicembre 2014. I dati di sistema relativi al 30 giugno 2016, infatti, tratti dal Rapporto Banca d'Italia sulla stabilità finanziaria (n. 2 di
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FATTORI DI RISCHIO
Documento di Registrazione
PROSPETTO DI BASE
novembre 2016), fanno riferimento alla nuova suddivisione delle banche in due classi dimensionali (i.e. "banche significative" e "Banche meno
significative")e riportano i dati relativi all'aggregato "Banche meno significative". Diversamente, i dati di sistema relativi al 31 dicembre 2015 e al
31 dicembre 2014, tratti dal tratti Rapporto Banca d'Italia sulla stabilità finanziaria anni 2015-2014, fanno riferimento alla precedente suddivisione
delle banche in quattro classi dimensionali (i.e. "Primi 5 gruppi", "Banche grandi", "Banche piccole" e "Banche minori")e riportano i dati relativi
all'aggregato "Banche piccole".
(**) Dati riferiti all'intero sistema bancario e non all'aggregato "Banche piccole", tratti dall'Appendice alla relazione annuale della Banca d'Italia.
(***) Dato annualizzato
Al 30 giugno 2016, il rapporto "sofferenze lorde su impieghi lordi" era pari al 22,64%, a fronte dell’ 11,8%
del dato di sistema (Totale Banche meno significative al 30/06/2016). Il rapporto "sofferenze nette su
impieghi netti" al 30/06/2016 era pari all'11,35% (al 31/12/2015 era pari al 10,62%), a fronte del 5,50% del
dato medio di sistema alla medesima data del 30/06/2016 per le "Banche meno significative".
Si segnala che, dal raffronto della tabella sopra riportata, si registra un significativo deterioramento della
qualità creditizia con riferimento ai dati della Banca al 30/06/2016 rispetto a quelli relativi alla media del
sistema delle banche meno significative .
Al 30/06/2016 i "crediti deteriorati lordi", che comprendono tutti i crediti deteriorati, rappresentavano il
33,06% degli impieghi lordi, rispetto al 20,2% del sistema banche meno significative
I corrispondenti " crediti deteriorati netti" al 30/06/2016 rappresentavano il 20,57% degli impieghi netti. Lo
stesso rapporto al 31 dicembre 2015 era pari al 20,53% rispetto al 12,5% del dato medio di sistema al
30/06/2016.
Il rapporto "sofferenze nette su patrimonio netto" pari al 47,57% continua ad aumentare a causa
dell'aumento dei crediti passati a sofferenza rispetto alla stabilità del valore del patrimonio netto.
Al 30/06/2016 il costo del rischio è risultato pari all'1,056%, in calo rispetto al corrispondente valore
percentuale degli anni precedenti, nei quali si sono manifestati i maggiori accantonamenti sulle posizioni
deteriorate.
Per quanto concerne i "Grandi Rischi" (o "Grandi Esposizioni"), si precisa che ai fini della precedente
tabella, la voce "impieghi netti" considera le sole esposizioni della Banca nei confronti della clientela, tra le
quali non sono presenti esposizioni di importo pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza della
Banca.
Le sole esposizioni che superano la menzionata soglia sono, infatti, riferibili alle esposizioni in titoli di
debito nei confronti di organismi centrali o banche centrali, illustrate nella seguente tabella:
(in migliaia di Euro)
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
623.915
735.804
848.443
0
0
0
49.913
58.864
67.865
Numero posizioni
1
1
1
Grandi Rischi (valore ponderato) /
impieghi netti
0
0
0
Grandi Rischi (valore di bilancio) /
impieghi netti
19,93%
21,61%
25,20%
Valore di bilancio (lordo)
Valore ponderato
Assorbimento patrimoniale
Contribuiscono a determinare la complessiva qualità del portafoglio creditizio anche la distribuzione e la
concentrazione dei finanziamenti. La tabella che segue dà conto della distribuzione dei finanziamenti verso
la clientela per settore economico e, per quanto attiene le imprese non finanziarie, anche per settore
produttivo.
Distribuzione dei finanziamenti verso la clientela al 30.06.2016
Pubblica amministrazione centrale e locale
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Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
1,4%
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FATTORI DI RISCHIO
Documento di Registrazione
PROSPETTO DI BASE
Società finanziarie e Assicurazioni
0,6%
Famiglie consumatrici
42,5%
Istituzioni non lucrative e altri soggetti
0,4%
Imprese non finanziarie
55,0%
Altri soggetti e clientela non residente
0,0%
Distribuzione dei finanziamenti verso imprese non finanziarie al 30.06.2016
a) servizi del commercio, recuperi, e riparazioni
31,56%
b) altri servizi destinabili alla vendita
20,36%
c) edilizia e opere pubbliche
14,04%
d) prodotti dell'agricoltura, silvicoltura
12,33%
e) servizi alberghieri e pubblici esercizi
6,55%
f) altre branche
15,16%
Nel corso del primo semestre 2016 la gestione del comparto crediti ha evidenziato una modesta diminuzione
dei crediti deteriorati netti per Euro 714 mila, derivante dal maggior tasso di copertura degli stessi che ha
annullato l’impatto derivante dalla crescita registrata, sempre nel primo semestre 2016, in termini di
esposizioni lorde. In particolare si rileva che, al 30 giugno 2016:
- le sofferenze lorde si sono collocate a Euro 833.148.000, in aumento rispetto al 31.12.2015 del 7,58%;
- le incagliate inadempienze probabili lorde si sono collocate a Euro 347.726.000, in diminuzione rispetto
al 31.12.2015 del 5,58%;
- le posizioni scadute deteriorate lorde si sono collocate a Euro 35.543.000 in diminuzione rispetto al
31.12.2015 del 15,72%.
Poiché l'Emittente sottopone periodicamente le posizioni deteriorate più significative a test di impairment,
eseguendo le conseguenti rettifiche di valore analitiche, e svaluta collettivamente, sulla base di metodologie
statistiche, la restante parte del portafogli impieghi, l'eventuale incremento dei crediti non performing ed il
peggioramento dei danger rate, connessi alla fase congiunturale negativa non ancora superata nell'area
geografica di operatività dell'Emittente, potrebbero tradursi in un incremento degli accantonamenti.
A tale riguardo, ogni significativo incremento delle rettifiche di valore su crediti non-performing, ogni
mutamento nelle svalutazioni collettive, così come ogni perdita realizzata che ecceda il livello degli
accantonamenti effettuati, potrebbe avere effetti negativi sul risultato economico del Gruppo Bancario Banca
Agricola Popolare di Ragusa, senza tuttavia intaccare il livello di solvibilità dell'Emittente che rimarrebbe
sostanzialmente integro anche a fronte di tali eventualità.
Rileva in tale ambito il margine di disponibilità di capitale economico, peraltro integralmente costituito da
elementi di qualità primaria, la cui entità rafforza la capacità del Gruppo di fronteggiare, in condizioni di
stabilità, eventuali shock esterni, che potrebbero acuire ulteriormente la virulenza di alcuni fra i più
importanti vettori di rischio cui è esposta la Banca, con particolare riferimento a quello di credito.
Le citate considerazioni trovano ulteriore rafforzamento concettuale tenuto conto degli esiti dell'attività di
stress test sul vettore di rischio in parola che fanno emergere, a fronte di ipotesi ad elevata severità e
bassissima probabilità, l'esistenza di un ulteriore "buffer" di capitale economico, la cui entità risulterebbe
comunque superiore alla dotazione regolamentare.
Rischio concernente gli accertamenti ispettivi promossi dalle Autorità di Vigilanza
Si evidenzia che nel periodo compreso tra il 27 gennaio e il 16 maggio 2014 l'Emittente è stato sottoposto ad
un accertamento ispettivo ordinario della Banca d'Italia, ai sensi dell'articolo 54 del D.Lgs. 1° settembre
1993, n. 385.
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FATTORI DI RISCHIO
PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
All'esito di tale verifica, l'Autorità di Vigilanza ha: (i) assegnato alla Banca un giudizio parzialmente
sfavorevole. Il giudizio corrisponde a un livello 4 (giudizio parzialmente sfavorevole) su una scala di
giudizio di sei livelli complessivi in ordine crescente di rischiosità, adottata dalla Banca d'Italia e in vigore al
momento dell'accertamento (rif. Circolare Banca d'Italia n. 269/08 – 6° aggiornamento, scala da 1-favorevole
a 6-sfavorevole). Si precisa che attualmente vige una nuova scala di giudizio articolata su quattro livelli, da
1-favorevole a 4-sfavorevole; (ii) accertato talune lacune nell'organizzazione, nelle procedure e nei controlli
in materia di antiriciclaggio disponendo il pagamento di sanzioni amministrative pecuniarie. Sebbene la
Banca abbia posto in essere le misure correttive finalizzate al superamento delle irregolarità riscontrate dalla
Banca d'Italia, permangono in materia di antiriciclaggio talune debolezze di processo confermate dagli esiti
di recenti verifiche mirate effettuate dalla suddetta Autorità, per cui non si possono escludere ulteriori
iniziative di vigilanza da parte di quest'ultima.
Per ulteriori informazioni si rinvia al Paragrafo 11.6.1 della Sezione V (Documento di Registrazione) del
presente Prospetto di Base.
Rischio relativo all'assenza di credit spread dell'Emittente
Si richiama l'attenzione dell'investitore sulla circostanza che per l'Emittente non è possibile determinare un
valore del credit spread (inteso come differenza tra il rendimento di un'obbligazione plain vanilla di propria
emissione e il tasso Interest Rate Swap di durata corrispondente) atto a consentire un ulteriore
apprezzamento delle rischiosità dell'Emittente.
Rischio connesso alla crisi economico-finanziaria ed all'impatto delle attuali incertezze del contesto
macroeconomico
La capacità reddituale e la stabilità della Banca sono influenzati dalla situazione economica generale, dalla
dinamica dei mercati finanziari e, in particolare, dalla solidità e dalle prospettive di crescita delle economie
del paese in cui l'Emittente opera, inclusa la sua affidabilità creditizia nonché dalla solidità e dalle
prospettive di crescita dell'"Area Euro" nel suo complesso. Al riguardo, assumono rilevanza significativa
l'andamento di fattori, quali le aspettative e la fiducia degli investitori, il livello e la volatilità dei tassi di
interesse a breve e lungo termine, i tassi di cambio, la liquidità dei mercati finanziari, la disponibilità ed il
costo del capitale, la sostenibilità del debito sovrano, i redditi delle famiglie e la spesa dei consumatori, i
livelli di disoccupazione, l'inflazione e i prezzi delle abitazioni. Tali fattori, in particolar modo in periodi di
crisi economico-finanziaria, potrebbero condurre l'Emittente a subire perdite, incrementi dei costi di
finanziamento, riduzioni del valore delle attività detenute, con un potenziale impatto negativo sulla liquidità
della Banca e sulla sua stessa solidità patrimoniale.
Il quadro macroeconomico è attualmente connotato da significativi profili di incertezza, in relazione: (a) i
recenti sviluppi connessi al referendum del Regno Unito ad esito del quale quest'ultimo uscirà dall'Unione
Europea (c.d. "Brexit"), non risultando prevedibile, allo stato, l'impatto che la fuoriuscita dall'UE potrà
produrre sull'economia del Regno Unito, sull'economia internazionale nel suo complesso, sui mercati
finanziari, nonché sulla situazione dello Stato Italiano e dell'Emittente (b) alle tendenze dell'economia reale
con riguardo alle prospettive di ripresa e consolidamento delle dinamiche di crescita economica nazionale e
di tenuta delle economie in quei paesi, come Stati Uniti e Cina, che hanno mostrato una crescita anche
consistente negli ultimi anni; (c) ai futuri sviluppi della politica monetaria della BCE, nell'Area Euro, e della
FED, nell'area del dollaro, ed alle politiche, attuate da diversi Paesi, volte a favorire svalutazioni competitive
delle proprie valute; (d) alla sostenibilità dei debiti sovrani di alcuni Paesi e alle connesse tensioni che si
registrano, in modo più o meno ricorrente, sui mercati finanziari. In particolare, si richiamano, in proposito i
recenti sviluppi della crisi relativa al debito sovrano della Grecia che hanno posto rilevanti incertezze, non
rientrate del tutto, sulla futura permanenza della Grecia nell'area euro, se non, in una prospettiva estrema, per
il possibile contagio, tra i mercati dei debiti sovrani, dei diversi paesi, sulla stessa tenuta del sistema
monetario europeo fondato sulla moneta unica. Sussiste pertanto il rischio che la futura evoluzione dei
richiamati contesti possa produrre effetti negativi sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria della
Banca.
Rischio di credito
L'Emittente è esposto ai tradizionali rischi relativi all'attività creditizia. Pertanto, l'inadempimento da parte
dei clienti ai contratti stipulati ed alle proprie obbligazioni, ovvero l'eventuale mancata o non corretta
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Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
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FATTORI DI RISCHIO
PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
informazione da parte degli stessi in merito alla rispettiva posizione finanziaria e creditizia, potrebbero avere
effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria dell'Emittente. Per maggiori
informazioni sugli indicatori di rischiosità creditizia si rinvia alla tabella 2 di cui al paragrafo 3.2 del
Documento di Registrazione.
Più in generale, le controparti potrebbero non adempiere alle rispettive obbligazioni nei confronti
dell'Emittente a causa di fallimento, assenza di liquidità, malfunzionamento operativo o per altre ragioni. Il
fallimento di un importante partecipante del mercato, o addirittura timori di un inadempimento da parte dello
stesso, potrebbero causare ingenti problemi di liquidità, perdite o inadempimenti da parte di altri istituti, i
quali a loro volta potrebbero influenzare negativamente l'Emittente.
L'Emittente è inoltre soggetto al rischio, in certe circostanze, che alcuni dei suoi crediti nei confronti di terze
parti non siano esigibili. Inoltre, una diminuzione del merito di credito dei terzi, ivi inclusi gli Stati sovrani,
di cui l'Emittente detiene titoli od obbligazioni potrebbe comportare perdite e/o influenzare negativamente la
capacità dell'Emittente di vincolare nuovamente o utilizzare in modo diverso tali titoli od obbligazioni a fini
di liquidità. Una significativa diminuzione nel merito di credito delle controparti dell'Emittente potrebbe
pertanto avere un impatto negativo sui risultati dell'Emittente stesso. Mentre in molti casi l'Emittente può
richiedere ulteriori garanzie a controparti che si trovino in difficoltà finanziarie, potrebbero sorgere delle
contestazioni in merito all'ammontare della garanzia che l'Emittente ha diritto di ricevere e al valore delle
attività oggetto di garanzia. Livelli di inadempimento, diminuzioni e contestazioni in relazione a controparti
sulla valutazione della garanzia aumentano significativamente in periodi di tensioni e illiquidità di mercato.
Si segnala che al 31 dicembre 2015, la Banca presentava un'esposizione per complessivi Euro 731.7 milioni
in relazione a titoli di Stato italiani. Al 30 giugno 2016 l'esposizione è pari ad Euro 619.4 milioni. Al 30
giugno 2016 risultano inoltre presenti titoli di Stato spagnoli per complessivi Euro 50.6 milioni. Non si
registrano posizioni in titoli di Stato emessi da Portogallo, Irlanda, o Grecia.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura", sezione 1, capitolo 1.1 "Rischio di credito", della Nota integrativa al Bilancio Consolidato del
Gruppo Bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 nonché alla
tabella 2 "Principali indicatori di rischiosità creditizia per l'Emittente" del paragrafo 3.2 del presente
Documento di Registrazione.
Rischio connesso all'evoluzione della regolamentazione del settore bancario e alle modifiche
intervenute nella disciplina sulla risoluzione delle crisi bancarie
La Banca è soggetta ad un'articolata e stringente regolamentazione, nonché alla vigilanza, tra gli altri, da
parte della Banca Centrale Europea, della Banca d'Italia e della Consob.
Sia la regolamentazione applicabile, sia l'attività di vigilanza, sono peraltro soggette a continui
aggiornamenti ed evoluzioni della prassi.
Oltre alla normativa di matrice sovranazionale e nazionale e di natura primaria o regolamentare in ambito
finanziario e bancario, la Banca è soggetta a specifiche normative, in tema, tra l'altro, di antiriciclaggio,
usura, tutela del cliente (consumatore).
La fase di forte e prolungata crisi dei mercati ha, infatti, portato all'adozione di discipline più rigorose da
parte delle autorità internazionali.
A partire dal 1° gennaio 2014, parte della normativa di vigilanza è stata modificata in base alle indicazioni
derivanti dai c.d. accordi di Basilea III, principalmente con finalità di un significativo rafforzamento dei
requisiti patrimoniali minimi, del contenimento del grado di leva finanziaria e dell'introduzione di policy e di
regole quantitative per l'attenuazione del rischio di liquidità negli istituti bancari.
In particolare, per quanto concerne l'innalzamento dei requisiti patrimoniali, gli accordi di Basilea III
prevedono una fase transitoria con livelli minimi di patrimonializzazione via via crescenti; a regime, ovvero
a partire dal 2019, contemplano per le banche un Common Equity Tier 1 Ratio pari almeno al 7% delle
Attività Ponderate per il Rischio, un Tier 1 Capital Ratio pari almeno all'8,5% e un Total Capital Ratio pari
almeno al 10,5% delle suddette Attività Ponderate per il Rischio (tali livelli minimi includono il c.d. "Capital
Conservation Buffer", ovvero un "cuscinetto" di ulteriore capitalizzazione obbligatoria).
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PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
In conformità alle previsioni normative europee (Direttiva CRD IV e "Guidelines EBA on common SREP"),
la Banca d'Italia, ad esito del processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) 2014-2015, sta
applicando a tutti gli intermediari bancari vigilati coefficienti vincolanti, anche superiori ai limiti minimi
normativamente previsti. In data 31 agosto 2015 la Banca d'Italia ha comunicato all'Emittente l'avvio del
procedimento amministrativo, che si è concluso in data 30 novembre 2015 con l'emanazione del relativo
provvedimento.
I requisiti patrimoniali specifici attualmente richiesti dalla Banca d’Italia all'Emittente (requisiti patrimoniali
aggiuntivi di secondo pilastro, a livello consolidato, comprensivi del capital conservation buffer) sono pari a:
Total capital ratio 10,5% (vincolante nella misura del 9,9%, di cui 8% a fronte dei requisiti minimi
regolamentari e 1,9% a fronte dei requisiti aggiuntivi); CET 1 ratio 7% (vincolante nella misura del 5,6%, di
cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,1% a fronte dei requisiti aggiuntivi); Tier 1 ratio
8,5% (vincolante nella misura del 7,4%, di cui 6% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,4% a fronte
dei requisiti aggiuntivi). I ratios patrimoniali dell'Emittente, alla data del 30 giugno 2016, risultano superiori
ai suddetti coefficienti vincolanti comunicati dalla Banca d'Italia nella lettera di conclusione del
procedimento amministrativo. Si evidenzia in ogni caso che i coefficienti patrimoniali sopra descritti
potranno essere rivisti in occasione dell'aggiornamento annuale dello SREP (è in fase di avvio l'iter
procedurale per la definizione delle nuove misure di capital decision).
Per quanto concerne la liquidità, gli accordi di Basilea III prevedono, tra l'altro, l'introduzione di un
indicatore di breve termine (Liquidity Coverage Ratio, o LCR), volto alla costituzione e al mantenimento di
un buffer di liquidità che consenta la sopravvivenza della banca per un periodo temporale di trenta giorni in
caso di grave stress, e di un indicatore di liquidità strutturale (Net Stable Funding Ratio, o NSFR) con
orizzonte temporale superiore all'anno, finalizzato a garantire che attività e passività presentino una struttura
per scadenze sostenibile.
Relativamente a questi indicatori, si segnala che: per l'indicatore LCR è previsto un valore minimo del 60% a
partire dal 1° ottobre 2015, del 70% per il 2016, dell'80% per il 2017, fino a raggiungere il 100% dal 1°
gennaio 2018; per l'indicatore NSFR è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal 1°
gennaio 2018.
Basilea III, oltre ai requisiti di capitale ponderati per il rischio, ha introdotto il monitoraggio della leva
finanziaria (leverage ratio) con l'obiettivo di porre un limite alla crescita del leverage delle banche ed evitare
che i metodi usati per la stima dei coefficienti di ponderazione sottostimino i rischi effettivi e quindi il
fabbisogno di capitale. Tale indicatore continuerà ad essere monitorato dalle Autorità di Vigilanza, avendo a
riferimento un valore minimo pari al 3%. Nel 2017 è prevista l'eventuale ricalibrazione di tale valore minimo
per poi entrare in vigore come requisito obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2018.
Nonostante l'applicazione della nuova normativa sia graduale, gli impatti sulle dinamiche gestionali
dell'Emittente potrebbero essere significativi.
Tra le novità normative più recenti si segnalano i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015,
attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio (c.d. Bank Recovery and
Resolution Directive o "BRRD"), pubblicati il 16 novembre 2015 sulla Gazzetta Ufficiale, in ordine
all'istituzione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di
investimento, che s'inserisce nel contesto della definizione di un meccanismo unico di risoluzione delle crisi
e del Fondo unico di risoluzione delle crisi bancarie.
Tra gli aspetti innovativi della normativa sopra indicata, si evidenzia l'introduzione di strumenti e poteri che
le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (le "Autorità") possono adottare per la risoluzione di
una situazione di dissesto o rischio di dissesto di una banca. Ciò al fine di garantire la continuità delle
funzioni essenziali dell'ente, riducendo al minimo l'impatto del dissesto sull'economia e sul sistema
finanziario nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti sostengano le perdite per primi e
che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che
avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria di insolvenza. In particolare, in base
ai suddetti decreti attuativi, si registra il passaggio da un sistema di risoluzione della crisi basato su risorse
pubbliche (c.d. bail-out) a un sistema in cui le perdite vengono trasferite agli azionisti, ai detentori di titoli di
debito subordinato, ai detentori di titoli di debito non subordinato e non garantito, e, infine, ai depositanti per
la parte eccedente la quota garantita, ovvero per la parte eccedente Euro 100.000,00 (c.d. bail-in). Pertanto,
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PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
con l'applicazione dello strumento del "bail-in", i sottoscrittori potranno subire la riduzione, con possibilità
di azzeramento del valore nominale, nonché la conversione in titoli di capitale delle obbligazioni, anche in
assenza di una formale dichiarazione di insolvenza dell'Emittente.
Inoltre, ove ricorrano i presupposti, le Autorità potranno richiedere l'utilizzo del Fondo di risoluzione unico
di cui al Regolamento (UE) n. 806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, finanziato mediante
contributi versati dalle banche a livello nazionale.
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta eccezione per le disposizioni
relative allo strumento del "bail-in", sopra indicate, per le quali è stata prevista l'applicazione a partire dal 1°
gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di "bail-in" potranno essere applicate agli strumenti
finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data.
Al riguardo si rinvia al "Rischio connesso all'utilizzo del bail-in" di cui al paragrafo 2.1 della Nota
Informativa del Prospetto di base.
Da ultimo, si segnala che l'implementazione della Direttiva 2014/59/UE, della Direttiva 2014/49/UE
(Deposit Guarantee Schemes Directive) del 16 aprile 2014 e l'istituzione del Meccanismo di Risoluzione
Unico (Regolamento UE n. 806/2014 del 15 luglio 2014), potrà comportare un impatto significativo sulla
posizione economica e patrimoniale della Banca, in quanto impone l'obbligo di costituire specifici fondi con
risorse finanziarie che dovranno essere fornite, a partire dall'esercizio 2015, tramite contribuzioni a carico
degli enti creditizi.
Si specifica che a fronte degli obblighi connessi alle citate disposizioni, la Banca ha provveduto a registrare
per il "Fondo nazionale di risoluzione":
- per il 2015, una somma pari a Euro 595.811 a titolo di quota ordinaria ricorrente e 3 contribuzioni
annuali anticipate a titolo di contribuzione straordinaria, per una somma complessiva di Euro 2.383.244;
- per il 2016, la somma di Euro 818.748 a titolo di quota ordinaria ricorrente.
Sebbene la Banca si impegni ad ottemperare al complesso sistema di norme e regolamenti, il suo mancato
rispetto, ovvero eventuali mutamenti di normative e/o cambiamenti delle modalità di interpretazione e/o
applicazione delle stesse da parte delle competenti autorità, potrebbero comportare possibili effetti negativi
rilevanti sui risultati operativi e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.
Rischio di mercato
Il rischio di mercato è il rischio derivante da perdite di valore degli strumenti finanziari detenuti
dall'Emittente per effetto di movimenti delle variabili di mercato (a titolo esemplificativo, ma non esaustivo,
tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio) che potrebbero generare un deterioramento della solidità
patrimoniale della Banca.
Il rischio di mercato si manifesta sia relativamente al portafoglio di negoziazione (Trading Book), che
comprende gli strumenti finanziari di negoziazione e gli strumenti derivati ad essi collegati, sia al portafoglio
bancario (Banking Book), che comprende le attività e le passività finanziarie diverse da quelle costituenti il
Trading Book.
Al 31 dicembre 2015 e al 30 giugno 2016 risultano effettuati investimenti in titoli di Stato italiani sul
portafoglio di negoziazione rispettivamente per Euro 42,4 milioni e 41,4 milioni. La movimentazione
prevalente riguarda il portafoglio bancario, che presenta un'esposizione significativa (oltre il 63%) in titoli
emessi da Stati sovrani e un'esposizione meno rilevante in titoli di controparti bancarie e corporate italiane
ed europee e fondi.
L'Emittente è esposto a potenziali fluttuazioni nel valore degli strumenti finanziari, ivi inclusi i titoli emessi
dagli Stati Sovrani. Tali fluttuazioni dei corsi dei titoli potrebbero essere generate da cambiamenti
nell'andamento generale dell'economia, dalla propensione all'investimento degli investitori, dalla liquidità dei
mercati su scala globale, da politiche monetarie e fiscali, dalla disponibilità e costo dei capitali, da interventi
delle agenzie di rating, da eventi politici a livello sia locale sia internazionale, da conflitti bellici oppure atti
terroristici.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura", sezione 2, "Rischi di mercato", della Nota integrativa al Bilancio Consolidato del Gruppo
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
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PROSPETTO DI BASE
Bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 nonché alla tabella 6
"Esposizione del portafoglio ai rischi di mercato "del paragrafo 3.2 del presente Documento di Registrazione.
Rischio di Esposizione nei confronti di titoli di debito emessi da Stati sovrani
La crisi del debito sovrano ha condizionato l'andamento dei mercati e le scelte di politica economica di molti
Paesi europei. Un rilevante investimento in titoli emessi da Stati sovrani può esporre la Banca a significative
perdite di valore dell'attivo patrimoniale in caso di rilevanti fluttuazioni del valore di tali titoli, determinando
effetti negativi sull'attività, sui risultati operativi, sulla situazione economica, patrimoniale e/o finanziaria
della Banca.
Al 31 dicembre 2015 il portafoglio bancario presentava un'esposizione in titoli di Stato italiani per
complessivi Euro 689,2 milioni (circa il 72.7% della consistenza totale). Alla medesima data, non si
registravano esposizioni in titoli governativi emessi da Portogallo, Irlanda, Grecia o Spagna.
Al 30 giugno 2016, l'esposizione del portafoglio bancario in titoli di Stato italiani ammonta, invece, a
complessivi Euro 578 milioni (circa il 63.3% della consistenza totale). Alla medesima data, erano presenti
titoli di Stato Spagnoli per 50,6 milioni di euro. Non si registravano esposizioni in titoli governativi emessi
da Portogallo, Irlanda o Grecia.
Tabella: Esposizione del portafoglio dell'Emittente su titoli di debito emessi da Governi centrali e locali
e da Enti governativi
30.06.2016
Emittente e rating
Cat.
IAS
31.12.2015
31.12.2014
Valore
nominale
Valore
bilancio
Fair value
Valore
nominal
e
Valore
bilancio
Fair
value
Valore
nominale
Valore
bilancio
Fair value
Italia
BBB
AFS
575.6
582.5
582
685.6
693.3
692.7
757.855
765.617
764.217
Italia
BBB
TRA
41.3
41.5
41.5
42.5
42.6
42.5
83.162
82.830
82.827
Spagna
BBB
AFS
50
51.4
51.3
0
0
0
0
0
0
666.7
675.3
674.7
728
735.8
735.3
841.017
848.447
847.043
Totale
La percentuale di incidenza dei titoli governativi – nessuno dei quali strutturati – sull'ammontare
complessivo delle attività finanziarie, calcolata in base ai valori di bilancio, al 30 giugno 2016, al 31
dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 è pari rispettivamente al 67,6%, al 71,7% e al 81,78%.
Non sono presenti al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015, né al 31 dicembre 2014, finanziamenti verso
Governi centrali e locali e Enti governativi.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura", sezione 2, "Rischi di mercato", della Nota integrativa al Bilancio Consolidato del Gruppo
Bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 nonché alla tabella 6
"Esposizione del portafoglio ai rischi di mercato" del paragrafo 3.2 del presente Documento di Registrazione.
Rischio di liquidità dell'Emittente
Si definisce rischio di liquidità il rischio che la Banca non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento
quando essi giungono a scadenza, sia per incapacità di reperire fondi sul mercato (Funding Liquidity Risk)
sia per difficoltà a smobilizzare propri attivi (Market Liquidity Risk). La liquidità dell'Emittente potrebbe
essere danneggiata dall'incapacità di accedere ai mercati dei capitali attraverso emissioni di titoli di debito
(garantiti o non), dall'incapacità di vendere determinate attività o riscattare i propri investimenti, da
imprevisti flussi di cassa in uscita o dall'obbligo di prestare maggiori garanzie.
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FATTORI DI RISCHIO
PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
Questa situazione potrebbe insorgere a causa di circostanze indipendenti dal controllo dell'Emittente, come
una generale turbativa di mercato o un problema operativo che colpisca l'Emittente o terze parti o anche dalla
percezione, tra i partecipanti al mercato, che l'Emittente o altri partecipanti del mercato stiano avendo un
maggiore rischio di liquidità. La crisi di liquidità e la perdita di fiducia nelle istituzioni finanziarie può
aumentare i costi di finanziamento dell'Emittente e limitare il suo accesso ad alcune delle sue tradizionali
fonti di liquidità.
I principali fattori di mitigazione del rischio di liquidità per l'Emittente sono rappresentati dal rafforzamento
delle riserve di liquidità, dalla partecipazione alle aste di rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea,
dall'operatività sul Mercato Interbancario dei Depositi, sul Mercato Interbancario Collateralizzato (NEW
MIC) e sul segmento Repo e-MID garantito da CC&G S.p.A. nonché dalle tecniche e dagli strumenti adottati
per la gestione e la misurazione del rischio di liquidità.
In ragione di un costante presidio e monitoraggio dei rischi e della salvaguardia del patrimonio aziendale,
l'Emittente dispone, conformemente alle disposizioni delle Autorità di vigilanza, di un piano di emergenza
("Contingency Funding Plan"), ossia di procedure organizzative ed operative da attivare per fronteggiare
situazioni di allerta/crisi di liquidità specifica e/o sistemica.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
copertura", sezione 1, capitolo 1.3 "Rischio di liquidità", della Nota integrativa al Bilancio Consolidato del
Gruppo Bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 e alla
tabella 7 "Principali indicatori del rischio di liquidità" del paragrafo 3.2 del presente Documento di
Registrazione.
Rischio connesso all'assenza di rating dell'Emittente
Il rischio connesso all'assenza di rating dell'Emittente riguarda la mancanza di informazioni sintetiche sulla
capacità dell'Emittente di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero sul rischio di solvibilità dell'Emittente
relativo ai titoli emessi dallo stesso. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto non vi è la disponibilità
immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della solvibilità dell'Emittente. Va, tuttavia, tenuto conto
che l'assenza di rating dell'Emittente non è di per sé indicativa della solvibilità dell'Emittente.
Rischio operativo
Il rischio operativo è il rischio di subire perdite derivanti da inadeguatezze, malfunzionamenti o carenze nei
processi interni, nelle risorse umane, nei sistemi oppure dovute ad eventi esterni. Non rientrano in tale
ambito i rischi strategici o di immagine, mentre è compreso il rischio legale, ossia il rischio derivante da
violazioni o non conformità a disposizioni, norme o leggi alla cui osservanza la Banca è tenuta in ragione
della propria operatività. L'Emittente è esposto a molti tipi di rischio operativo, compresi il rischio di frode
da parte di dipendenti e soggetti esterni, il rischio di operazioni non autorizzate eseguite da dipendenti o il
rischio di errori operativi, compresi quelli risultanti da vizi o malfunzionamenti dei sistemi informatici o di
telecomunicazione. I sistemi e le metodologie di gestione del rischio operativo sono progettati per garantire
che tali rischi connessi alle proprie attività siano tenuti adeguatamente sotto controllo. Qualunque
inconveniente o difetto di tali sistemi potrebbe incidere negativamente sulla posizione finanziaria e sui
risultati operativi dell'Emittente.
Rischio derivante da procedimenti giudiziari ed arbitrali
Il rischio derivante da procedimenti giudiziari consiste nella possibilità per l'Emittente di dover sostenere
risarcimenti, in caso di esito sfavorevole degli stessi. Le più consuete controversie giudiziarie sono relative a
revocatorie fallimentari ovvero azioni di nullità, annullamento, inefficacia o risarcimento danni conseguenti
ad operazioni afferenti all'ordinaria attività bancaria e finanziaria svolta dall'Emittente.
I procedimenti giudiziari in corso vengono debitamente analizzati dall'Emittente al fine di, ove ritenuto
opportuno e necessario, effettuare accantonamenti in bilancio in misura ritenuta congrua secondo le
circostanze, nonché, in relazione ad alcune specifiche tematiche, di darne debita evidenza nella nota
integrativa al bilancio secondo i corretti principi contabili.
Come si evince dal successivo paragrafo 11.6 del presente Documento di Registrazione, cui si rimanda per
ulteriori informazioni, non risultano, allo stato, procedimenti giudiziari pendenti di rilevanza tale da
influenzare significativamente la situazione patrimoniale ed economica dell'Emittente. Si segnala, in ogni
caso che, al 30 giugno 2016, a fronte dei rischi derivanti dai procedimenti giudiziari o arbitrali in corso, la
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FATTORI DI RISCHIO
PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
Banca ha effettuato accantonamenti per un importo complessivo pari a Euro 4.571.000. L'ammontare
complessivo delle pretese a fronte delle controversie in corso (sulla scorta di quanto determinato dalle
controparti) è pari a Euro 6.118.000. Al riguardo, si segnala in ogni caso che per la maggior parte dei
procedimenti in corso il valore monetario del rischio cui è esposto l'emittente non è correttamente stimabile
prima della perizia del Consulente Tecnico di Parte o del Consulente Tecnico d'Ufficio.
Si evidenzia, inoltre, che, in aggiunta a quanto precede, sono stati eseguiti accantonamenti per Euro 598.000
a fronte della possibile irrogazione di sanzioni conseguenti a processi verbali di contestazione.
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PROSPETTO DI BASE
3.2
DATI FINANZIARI CONSOLIDATI SELEZIONATI RELATIVI ALL'EMITTENTE
Si riporta di seguito una sintesi dei dati finanziari, patrimoniali e di solvibilità maggiormente significativi
relativi all'Emittente tratti dai bilanci consolidati sottoposti a revisione relativi agli esercizi finanziari chiusi
al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014, nonché dalla situazione patrimoniale relativa al semestre chiuso
in data 30 giugno 2016, redatta dalla Banca ai soli fini di vigilanza e sottoposta a revisione contabile limitata.
Tabella 1: Indicatori patrimoniali e fondi propri
Indicatori e fondi propri
(normativa in vigore dal 1°
gennaio 2014)
30.06.2016
(****)
Soglie minime a
regime previste
dalla normativa
vigente
31.12.2015
31.12.2014
Capitale primario di classe 1
(CET 1) al lordo degli elementi
da dedurre
(in migliaia di Euro)
717.993
-
730.905
740.030
Deduzioni
(in migliaia di Euro)
27.783
-
Capitale primario di classe 1
(CET 1)
(in migliaia di Euro)
690.210
-
6..362
-
696.572
-
Importo attività ponderate per
il rischio
(in migliaia di Euro)
2.858.146
-
Total Capital Ratio
24,371%
10,5% (***)
24,628%
22,56%
24,149%
7% (***)
24,303%
22,56%
Tier 1/RWA (*)
24,149%
8,5% (***)
24,303%
22,56%
Attività di rischio ponderate
(RWA)/Totale attivo (**)
63,33%
-
Leverage Ratio (*****)
14,616
3
Capitale di classe 2 (Tier 2)
Fondi propri
(in migliaia di Euro)
Common Equity Tier 1/RWA
(*)
33.581
693.628
66.136
673.894
9.289
702.917
2.854.113
61,49%
14,553
674.271
2.987.425
64,31%
13,984
(*) La coincidenza tra Tier 1 Capital Ratio e Common Equity Tier 1/RWA è dovuta al fatto che l'Emittente non ha emesso strumenti
innovativi e non innovativi di capitale.
(**) La Banca non utilizza modelli interni di misurazione del rischio ma un approccio standardizzato.
(***) Per i tre indicatori è inclusa anche la riserva di conservazione di capitale ("Capital conservation buffer") del 2,5. I requisiti
patrimoniali specifici attualmente richiesti dalla Banca d’Italia all'Emittente (requisiti patrimoniali aggiuntivi di secondo pilastro, a
livello consolidato, comprensivi del capital conservation buffer) sono pari a: Total capital ratio 10,5% (vincolante nella misura del
9,9%, di cui 8% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,9% a fronte dei requisiti aggiuntivi); CET 1 ratio 7% (vincolante
nella misura del 5,6%, di cui 4,5% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,1% a fronte dei requisiti aggiuntivi); Tier 1 ratio
8,5% (vincolante nella misura del 7,4%, di cui 6% a fronte dei requisiti minimi regolamentari e 1,4% a fronte dei requisiti
aggiuntivi).
(****) I dati al 30 settembre 2016, trasmessi dalla Banca nell'ambito delle segnalazioni statistiche e di vigilanza, risultano
sostanzialmente in linea con i corrispondenti dati al 30 giugno 2016.
(*****) Il leverage ratio è un indicatore di leva finanziaria calcolato come rapporto fra capitale di classe 1 (tier 1) e le esposizioni
complessive dell'ente creditizio.
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Si segnala che, in conformità alle previsioni normative europee (Direttiva CRD IV e "Guidelines EBA on
common SREP"), la Banca d'Italia, ad esito del processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) 20142015, sta applicando a tutti gli intermediari bancari vigilati coefficienti vincolanti, anche superiori ai limiti
minimi normativamente previsti. In data 31 agosto 2015 la Banca d'Italia ha comunicato all'Emittente l'avvio
del procedimento amministrativo, che si è concluso in data 30 novembre 2015 con l'emanazione del relativo
provvedimento.
I ratios patrimoniali dell'Emittente alla data del 30 giugno 2016 risultano superiori ai coefficienti vincolanti
comunicati dalla Banca d'Italia nella lettera di conclusione del procedimento amministrativo.
Tabella 2: Principali indicatori di rischiosità creditizia per l'Emittente posti a confronto con i
corrispondenti dati espressi dal sistema bancario italiano (classe dimensionale "banche meno
significative" con riguardo ai dati riferiti al 30 giugno 2016; classe dimensionale "Banche piccole" con
riguardo ai dati riferiti al 31 dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014)
30.06.2016
BAPR
30.06.2016
Sistema (*)
31.12.2015
BAPR
31.12.2015
Sistema (*)
31.12.2014
BAPR
31.12.2014
Sistema (*)
Sofferenze lorde
su impieghi lordi
22,64%
11,8%
21,18%
10,4%
18,80%
10,5%
Sofferenze nette su
impieghi netti
11,35%
5,5%
10,62%
4,8(**)%
9,28%
5,1 %(**)
Crediti Deteriorati
lordi su impieghi
lordi
33,06%
20,2%
32,40%
17,1%
29,79%
17,8%
Crediti Deteriorati
netti su impieghi
netti
20,57%
12,5%
20,53%
10,8(**)%
19,34%
11,1%(**)
Rapporto di
copertura dei
Crediti Deteriorati
48,02%
43,6%
46,58%
47,6%
43,90%
42,9%
Rapporto di
copertura delle
Sofferenze
58,12%
57,6%
57,72%
61,5%
57,32%
55,7%
Sofferenze nette su
Patrimonio Netto
47,57%
N.D.
44,34%
N.D.
40,03%
N.D.
1,056% (***)
N.D.
1,555%
N.D.
1,575%
N.D.
Costo del rischio
(*)Si evidenzia che i dati medi di sistema al 30 giugno 2016 non sono perfettamente confrontabili con i corrispondenti dati medi al 31 dicembre 2015
e al 31 dicembre 2014. I dati di sistema relativi al 30 giugno 2016, infatti, tratti dal Rapporto Banca d'Italia sulla stabilità finanziaria (n. 2 di
novembre 2016), fanno riferimento alla nuova suddivisione delle banche in due classi dimensionali (i.e. "banche significative" e "Banche meno
significative")e riportano i dati relativi all'aggregato "Banche meno significative". Diversamente, i dati di sistema relativi al 31 dicembre 2015 e al
31 dicembre 2014, tratti dal tratti Rapporto Banca d'Italia sulla stabilità finanziaria anni 2015-2014, fanno riferimento alla precedente suddivisione
delle banche in quattro classi dimensionali (i.e. "Primi 5 gruppi", "Banche grandi", "Banche piccole" e "Banche minori")e riportano i dati relativi
all'aggregato "Banche piccole"
(**) Dati riferiti all'intero sistema bancario e non all'aggregato "Banche piccole", tratti dall'Appendice alla relazione annuale della Banca d'Italia.
(***) Dato annualizzato
Il grado di copertura dei crediti deteriorati della Banca si colloca, al 30 giugno 2016, al di sopra del grado di
copertura complessivamente espresso dall'aggregato "Totale Banche meno significative". Al 30 giugno 2016,
il rapporto "sofferenze lorde su impieghi lordi" era pari al 22,64%, a fronte dell’ 11,8% del dato di sistema
(Totale Banche meno significative al 30/06/2016). Il rapporto "sofferenze nette su impieghi netti" al
30/06/2016 era pari all'11,35% (al 31/12/2015 era pari al 10,62%), a fronte del 5,50% del dato medio di
sistema alla medesima data del 30/06/2016 per le "Banche meno significative".
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Il "rapporto di copertura delle sofferenze" al 30/06/2016 risultava per la Banca pari al 58,12%, superiore
allo stesso rapporto al 31 dicembre 2015, pari al 57,72%, ma comunque in linea al dato di sistema che al
30/06/2016 era del 57,6%.
Si segnala che, dal raffronto della tabella sopra riportata, si registra un significativo deterioramento della
qualità creditizia con riferimento ai dati della Banca al 30/06/2016 rispetto a quelli relativi alla media del
sistema delle banche meno significative .
Al 30/06/2016 i "crediti deteriorati lordi", che comprendono tutti i crediti deteriorati, rappresentavano il
33,06% degli impieghi lordi, rispetto al 20,2% del sistema banche meno significative
I corrispondenti "crediti deteriorati netti" al 30/06/2016 rappresentavano il 20,57% degli impieghi netti. Lo
stesso rapporto al 31 dicembre 2015 era pari al 20,53% rispetto al 12,5% del dato medio di sistema al
30/06/2016.
Complessivamente il "rapporto di copertura dei crediti deteriorati " al 30/06/2016 sale al 48,02% e risulta
maggiore rispetto al 46,58% del 31 dicembre 2015 e, comunque, superiore a quello di sistema, pari al
43,6%.
Il rapporto "sofferenze nette su patrimonio netto" pari al 47,57% continua ad aumentare a causa
dell'aumento dei crediti passati a sofferenza rispetto alla stabilità del valore del patrimonio netto.
Al 30/06/2016 il costo del rischio è risultato pari all'1,056%, in calo rispetto al corrispondente valore
percentuale degli anni precedenti, nei quali si sono manifestati i maggiori accantonamenti sulle posizioni
deteriorate.
Per quanto concerne i "Grandi Rischi" (o "Grandi Esposizioni"), ai sensi della Circolare della Banca d'Italia
n. 285 del 17 dicembre 2013 (Disposizioni di vigilanza per le banche) e in conformità al Regolamento (UE)
n. 575/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, per tali devono intendersi le
esposizioni verso un cliente o un gruppo di clienti connessi (come definiti ai sensi della medesima normativa
comunitaria) quando il relativo valore è pari o superiore al 10 % del patrimonio di vigilanza della Banca.
Si precisa che ai fini della precedente tabella, la voce "impieghi netti" considera le sole esposizioni della
Banca nei confronti della clientela, tra le quali non sono presenti esposizioni di importo pari o superiore al
10% del patrimonio di vigilanza della Banca.
Le sole esposizioni che superano la menzionata soglia sono, infatti, riferibili alle esposizioni in titoli di
debito nei confronti di organismi centrali o banche centrali, illustrate nella seguente tabella:
(in migliaia di Euro)
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
623.915
735.804
848.443
0
0
0
49.913
58.864
67.865
Numero posizioni
1
1
1
Grandi Rischi (valore ponderato) /
impieghi netti
0
0
0
Grandi Rischi (valore di bilancio) /
impieghi netti
19,93%
21,61%
25,20%
Valore di bilancio (lordo)
Valore ponderato
Assorbimento patrimoniale
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Tabella 3: Composizione dei crediti deteriorati
30.06.2016
Esposizione lorda
(in migliaia di Euro)
Sofferenze
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Inadempienze probabili
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Rettifiche di valore complessive
Esposizione netta
833.148
484.261
2.406
1.032
348.887
1.374
347.726
92.348
255.378
78.262
18.833
59.429
Esposizioni ristrutturate
-
-
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
-
-
-
35.543
35.543
-
Esposizioni scadute
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Totale Crediti deteriorati
976
7.504 -
6.528
1.216.417
612.152
604.265
81.644
27.369
54.275
208.971
4.946
204.025
8.864
301
8.563
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni scadute non
deteriorate
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
31.12.2015
Esposizione lorda
(in migliaia di Euro)
Sofferenze
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Inadempienze probabili
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Rettifiche di valore complessive
Esposizione netta
774.452
447.003
418
138
327.449
280
368.276
97.665
270.611
41.975
11.562
30.413
Esposizioni ristrutturate
-
-
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
-
-
-
42.172
7.215
34.957
Esposizioni scadute
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Totale Crediti deteriorati
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni scadute non
deteriorate
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
469
135
334
1.184.900
551.883
633.017
42.862
11.835
31.027
200.667
5.459
195.208
3.777
85
3.692
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31.12.2014
Esposizione lorda
(in migliaia di Euro)
Sofferenze
Rettifiche di valore complessive
401.488
-
-
-
333.885
75.667
258.218
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Inadempienze probabili
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni ristrutturate
-
-
-
3.172
21.037
-
-
-
51.660
7.029
44.631
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Totale Crediti deteriorati
-
-
-
1.110.155
487.356
622.799
-
-
-
204.871
-
204.871
-
-
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni scadute non
deteriorate
298.913
24.209
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Esposizioni scadute
Esposizione netta
700.401
di cui: esposizioni oggetto di
concessioni
Tabella 4: Costo del rischio
La tabella che segue indica il costo del rischio rappresentato come rapporto tra le rettifiche su crediti e
l'ammontare dei crediti netti verso clientela.
(in migliaia di Euro)
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
Crediti netti verso clientela
3.076.330
3.085.094
3.221.553
19.436
56.866
58.688
1,056% (*)
1,555%
1,574%
Rettifiche di valore nette su crediti verso clientela
Costo del rischio
(*) Dato annualizzato
Tabella 5: Esposizione del portafoglio dell'Emittente su titoli di debito emessi da Governi centrali e
locali e da Enti governativi
30.06.2016
Emittente e rating
Cat.
IAS
31.12.2015
31.12.2014
Valore
nominale
Valore
bilancio
Fair value
Valore
nominal
e
Valore
bilancio
Fair
value
Valore
nominale
Valore
bilancio
Fair value
Italia
BBB
AFS
575.6
582.5
582
685.6
693.3
692.7
757.855
765.617
764.217
Italia
BBB
TRA
41.3
41.5
41.5
42.5
42.6
42.5
83.162
82.830
82.827
Spagna
BBB
AFS
50
51.4
51.3
0
0
0
0
0
0
666.7
675.3
674.7
728
735.8
735.3
841.017
848.447
847.043
Totale
La percentuale di incidenza dei titoli governativi – nessuno dei quali strutturati – sull'ammontare
complessivo delle attività finanziarie, calcolata in base ai valori di bilancio, al 30 giugno 2016, al 31
dicembre 2015 e al 31 dicembre 2014 è pari rispettivamente al 67,6%, al 71,7% e al 81,78%.
Non sono presenti al 30 giugno 2016, al 31 dicembre 2015, né al 31 dicembre 2014, finanziamenti verso
Governi centrali e locali e Enti governativi.
Tabella 6: Esposizione del portafoglio dell'Emittente ai rischi di mercato
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Portafoglio di riferimento
(in migliaia di Euro)
VAR al 30.06.2016 (*)
189.576
Portafoglio di negoziazione (Trading Book)
1.849.439
Portafoglio Bancario (Banking Book)
(*) I rischi di mercato relativi al portafoglio di negoziazione (trading book) e al portafoglio bancario (banking book) vengono
misurati tramite il VAR (Value at Risk). Dato un portafoglio di strumenti finanziari, il VAR esprime la massima perdita potenziale
derivante da movimenti sfavorevoli dei parametri di mercato in un determinato orizzonte temporale e con una definita probabilità.
La tabella rappresenta il VAR relativo al portafoglio di negoziazione e al portafoglio bancario, calcolato con
una probabilità del 99% su un orizzonte temporale di 1 giorno. I parametri di mercato presi in considerazione
sono i tassi d'interesse, i tassi di cambio, prezzi delle azioni, indici e fondi e gli spread di credito impliciti nei
prestiti obbligazionari.
In considerazione dell'esiguo valore del VAR al 30 giugno 2016 sui portafogli sopra citati non si ravvisano
specifici profili di rischiosità.
Tabella 7: Principali indicatori del rischio di liquidità
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
84,61%
81,62%
85,47%
Liquidity Coverage Ratio (LCR)
157%
169%
144%
Net Stable Funding Ratio (NSFR)
128%
139%
117%
Crediti netti su raccolta diretta (LTD)
Gli indicatori Liquidity Coverage Ratio (LCR) e Net Stable Funding Ratio (NSFR), rappresentano i requisiti
quantitativi minimi di monitoraggio del rischio di liquidità elaborati dal Comitato di Basilea, nell'ambito del
framework di Basilea 3.
Gli impieghi netti su raccolta diretta (loan to deposit ratio) sono calcolati come rapporto tra impieghi netti a
clientela e raccolta diretta come riportati nel bilancio consolidato.
Il Liquidity Coverage Ratio esprime il rapporto tra l'ammontare delle attività prontamente monetizzabili
disponibili (la cassa ed i titoli prontamente liquidabili detenuti dalla banca) e lo sbilancio monetario
progressivo cumulato ad un mese stimato in condizioni di normalità gestionale. La soglia minima
regolamentare è pari al 60% a partire dal 2015, con un minimo in progressivo aumento fino a raggiungere il
100% dal 1° gennaio 2018.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio è definito come rapporto tra l'ammontare complessivo delle fonti
stabili di raccolta (patrimonio della Banca, indebitamento a medio/lungo termine, quota stabile dei depositi)
e il valore degli impieghi di medio/lungo periodo. L'indicatore diverrà obbligatorio a partire dal 1° Gennaio
2018.
Relativamente agli indicatori menzionati, si segnala che: per l'indicatore LCR è previsto un valore minimo
del 60% a partire dal 1° ottobre 2015, del 70% per il 2016, dell'80% per il 2017, fino a raggiungere il 100%
dal 1° gennaio 2018; per l'indicatore NSFR è prevista una soglia minima del 100% da rispettare a partire dal
1° gennaio 2018.
Per quanto concerne la capacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) l'Emittente ha da sempre
manifestato un elevato grado di indipendenza dal mercato interbancario, essendo la raccolta della Banca
derivante principalmente dalla clientela retail.
Nell'ambito della propria attività, la Banca non ha richiesto alla BCE alcun finanziamento a valere su
operazioni di TLTRO (Targeted Longer-Term Refinancing Operations).
Relativamente alla capacità di smobilizzo di attività sul mercato (market liquidity risk) per far fronte ad
eventuali sbilanci da finanziare, l'Emittente presenta al 30 giugno 2016 un ammontare di titoli stanziabili
presso la BCE pari ad un controvalore, al netto degli haircut, di Euro 734 milioni (979 milioni al 31
dicembre 2015). Tali titoli sono costituiti prevalentemente da titoli di stato italiani che presentano un elevato
grado di liquidabilità, anche in condizioni di stress.
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PROSPETTO DI BASE
Alla data del presente Documento, l'Emittente ritiene che né il funding liquidity risk né il market liquidity
risk comportino un rischio apprezzabile, in considerazione del proprio profilo di liquidità.
Tabella 8: Principali dati di conto economico
(in migliaia di
Euro)
30.06.2016 (9)
30.06.2015(9)
Var. %
31.12.2015
31.12.2014
Var. %
Margine di
interesse (1)
46.299
48.251
-4,05%
95.723
98.003
-2,33%
Margine di
intermediazione (2)
74.957
80.652
-7,06%
164.611
165.959
-0,81%
Risultato netto
della gestione
finanziaria (3)
55.521
55.288
0,42%
107.745
107.267
0,45%
Costi operativi(4)
45.073
45.195
-0,27%
92.527
92.387
0,15%
Utile
dell'operatività
corrente al lordo
delle imposte (5)
10.447
10.179
2,63%
13.352
13.814
-3,34%
Utile d'esercizio (6)
6.253
6.236
0,27%
10.889
8.372
30,06%
Utile dell'esercizio
di pertinenza della
capogruppo (7)
6.243
6.225
0,29%
10.866
8.346
30,19%
24.594
25.857
-4,88%
52.572
54.033
-2,70%
Commissioni nette
(8)
(1) Voce 30 del Bilancio, Conto Economico.
(2) Voce 120 del Bilancio, Conto Economico.
(3) Voce 140 del Bilancio, Conto Economico.
(4) Voce 230 del Bilancio, Conto Economico.
(5) Voce 280 del Bilancio, Conto Economico.
(6) Voce 320 del Bilancio, Conto Economico.
(7) Voce 340 del Bilancio, Conto Economico.
(8) Voce 60 del Bilancio, Conto Economico.
(9) Dati estratti dalla situazione patrimoniale redatta dalla Banca in relazione ai semestri chiusi in data 30.06.2015 e 30.06.2016.
Il primo semestre del 2016 chiude con un margine di interesse pari a Euro 46,299 milioni, in decremento di
Euro 1,952 milioni (-4,05%) rispetto all'analogo periodo del 2015, per effetto di una riduzione degli interessi
attivi di 7,901 milioni (-11,73%) non pienamente compensata dalla contrazione di quelli passivi, ridottisi di
Euro 5,949 milioni (-31,17%).
Il differenziale di tasso tra impieghi e raccolta di clientela risulta pari, nella media del primo semestre 2016,
al 2,36%, in aumento di 1 punto base rispetto al valore medio progressivo al 30 giugno 2015, in funzione di
un tasso complessivo degli impieghi lordi, inclusivi delle sofferenze, pari al 3,12%, in decremento di 30
punti base rispetto all'analogo periodo del 2015, e un costo della raccolta di clientela sceso allo 0,77%, in
diminuzione di 31 punti base.
A livello di sistema, il differenziale fra tasso medio sui prestiti e sulla raccolta di famiglie ed imprese è
risultato pari al 2,03%, 12 punti base al di sotto rispetto all'analogo periodo del 2015.
Il tasso di redditività in conto interessi dell’Area Finanza è risultato, nel primo semestre del 2016, pari allo
0,52%, in riduzione di 29 punti base rispetto all’analogo dato al 30 giugno 2015, pari allo 0,81%.
Il differenziale tra il tasso medio complessivo dell'attivo fruttifero e il tasso medio del passivo oneroso è
risultato quindi pari all'1,78%, in incremento di 3 punti base rispetto al valore medio dell'esercizio 2015, in
funzione di un rendimento complessivo dell'attivo fruttifero diminuito di 28 punti base al 2,54% nonché di
un costo del passivo oneroso pari allo 0,76%, diminuito di 31 punti base.
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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PROSPETTO DI BASE
L’apporto della componente legata alla gestione denaro al totale dei ricavi risulta pari al 62,45%, rispetto al
60,44% dello stesso periodo dell’anno precedente.
La voce commissioni nette evidenzia un contributo di Euro 24,594 milioni, segnando un regresso pari al
-4,88%, rispetto a quanto rilevato nel primo semestre del 2015 (25,857 milioni). In particolare, rileva,
rispetto a giugno 2015, una contrazione delle commissioni attive per Euro 1,430 milioni, solo in parte
compensata dalla contrazione di quelle passive; i minori introiti continuano ad attenere principalmente alle
commissioni sui conti correnti di impiego.
Le voci "70" "80" e "100", che evidenziano i dividendi e gli utili di negoziazione e di valutazione del
comparto titoli, segnano un contributo complessivo pari a euro 4,064 milioni, a fronte di un contributo pari a
Euro 6,544 milioni alla data del 30 giugno 2015.
Il margine di intermediazione si è attestato, quindi, a Euro 74,957 milioni, con un calo pari a Euro 5,695
milioni (-7,06%) rispetto all'analogo periodo del 2015.
Pur in un ambito di mantenimento di prudenziali criteri valutativi, risulta in attenuazione il peso delle
rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti, pari a Euro 19.436 mila; il dato mostra un
decremento del 23,38% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo del 2015.
Il risultato netto della gestione finanziaria, ottenuto dalla somma algebrica del margine di intermediazione e
delle rettifiche di valore, si è attestato quindi a Euro 55,521 milioni, in incremento di Euro 233 mila
(+0,42%) rispetto allo stesso periodo del 2015.
I costi operativi risultano pari a Euro 45,073 milioni, in marginale diminuzione, per un importo pari a Euro
122 mila (-0,24%), rispetto all'analogo dato del 2015.
Sulla voce delle "Altre spese amministrative" (+7,35%) ha inciso, in via principale, la contabilizzazione dei
previsti esborsi per contribuzioni al "Fondo nazionale di risoluzione".
Sottraendo il carico fiscale, l’utile finale risulta pari a Euro 6,253 milioni, sostanzialmente stabile (con un
aumento percentuale pari a 0,27%) rispetto al dato rilevato nel primo semestre del 2015.
Tabella 9: Principali dati patrimoniali
Var. %
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
3.626.935
3.771.140
3.759.168
0,32%
50.277
307.654
146.354
+110.21%
Liquidità generata/assorbita
dall'attività di provvista (3)
408
201
-24.810
-100,81%
Indebitamento (4)
3.747.836
3.873.250
3.860.668
0,33%
Crediti netti (verso clientela
ordinaria e istituzionale) (5)
3.129.996
3.404.376
3.368.909
1,05%
Attività finanziarie(6)
1.000.106
1.026.822
1.067.141
-3,78%
Passività finanziarie(7)
1.321
-
-
0,00%
Totale dell'attivo
4.513.158
4.641.493
4.641.493
0,00%
733.878
739.100
747.045
-1,06%
15.862
16.146
16.667
-3,13%
(in migliaia di Euro)
(1)
Raccolta Diretta
Posizione interbancaria netta
(8)
Patrimonio netto
Capitale (9)
(2)
(Esercizi 2014 – 2015)
(1) Voci 20+ 30 dello Stato Patrimoniale, Voci del passivo
(2) Voce 60 dello Stato Patrimoniale, Voci dell'attivo, meno Voce 10 dello Stato Patrimoniale, Voci del passivo.
(3) Voci 170+180+190+200 dello Stato Patrimoniale al 30 giugno 2016 meno Voci 170+180+190+200 dello Stato Patrimoniale al
31 dicembre 2015, Voci del passivo e del Patrimonio netto.
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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PROSPETTO DI BASE
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(4) Voci 10+20+30+80+100 dello Stato Patrimoniale, Voci del passivo e del Patrimonio netto. (5) Voci 60+70 dello Stato
Patrimoniale, Voci dell'attivo.
(6) Voci 20+30+40 dello Stato Patrimoniale, Voci dell'attivo.
(7) Voci 40+50 dello Stato Patrimoniale, Voci del passivo.
(8) Voci 130+160+170+180+190+200 dello Stato Patrimoniale, Voci del passivo.
(9) Voce 180 dello Stato Patrimoniale, Voce del passivo e del Patrimonio netto.
Per una illustrazione degli ulteriori dati relativi all'esercizio 2015 si rinvia alla Relazione degli
Amministratori sulla gestione, contenuta alle pagina 261 e seguenti del bilancio consolidato chiuso al 31
dicembre 2015.
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
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Documento di Registrazione
4.
INFORMAZIONI SULL'EMITTENTE
4.1 STORIA ED EVOLUZIONE DELL'EMITTENTE
La Banca viene costituita nel 1902. Assume l'odierna denominazione nel 1935, quando incorpora altre tre
banche popolari del ragusano, la più antica delle quali era stata costituita nel 1889, data che, in segno di
ossequio e riguardo affettivo nei confronti della banca che per prima si era ispirata ai principi del credito
popolare e cooperativo, viene considerata come quella di ideale "fondazione".
Negli anni '90, essa opera con 28 sportelli, concentrati soprattutto in provincia di Ragusa, ma diffusi anche
sulle province di Siracusa e Catania. Con la liberalizzazione dell'apertura degli sportelli consentita dalle
Autorità di Vigilanza, si inaugura un periodo di rapido sviluppo.
Nel 1997, diviene Capogruppo dell'omonimo Gruppo Bancario, acquisendo il controllo, a seguito di OPA,
della Banca Popolare di Augusta.
Tra il 1997 e il 2003, effettua quattro operazioni di fusione per incorporazione delle seguenti banche: BCC di
Linera, BCC di Belpasso, BCC di Itala, Banca Popolare di Augusta.
Nel 2000, acquisisce il controllo di Concordia SIM S.p.A., con sede in Milano, poi ridenominata Finanza
Sud SIM S.p.A. (in breve FinSud SIM S.p.A.).
Nel 2008 la Banca ha preso parte, in qualità di acquirente, alla Procedura di Vendita di n. 184 sportelli del
Gruppo Unicredit, in seguito alla fusione di Capitalia S.p.A. in Unicredito Italiano S.p.A. L'operazione si è
concretizzata con l'acquisto di n. 10 sportelli del Banco di Sicilia S.p.A.
Nel 2012, costituisce la Società Immobiliare Agricola Popolare di Ragusa S.r.l., con sede in Ragusa (in breve
IAPR S.r.l.), di cui è socio unico.
4.1.1 Denominazione legale e commerciale dell'Emittente
La denominazione dell'Emittente è Banca Agricola Popolare di Ragusa Società Cooperativa per Azioni. La
denominazione commerciale dell'Emittente coincide con la sua denominazione legale.
4.1.2 Luogo di registrazione dell'Emittente e suo numero di registrazione
BAPR è registrata al Registro delle Imprese di Ragusa con il numero 00026870881 ed è iscritta all'Albo delle
Banche tenuto dalla Banca d'Italia con numero 1330. BAPR è, inoltre, società capogruppo del Gruppo
Bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa (il "Gruppo"), iscritto al n. 5036.9 dell'Albo dei Gruppi
Bancari dal 6 giugno 1997.
4.1.3 Data di costituzione e durata dell'Emittente
BAPR è stata costituita in data 9 marzo 1902. Ai sensi dell'articolo 2 dello Statuto, la durata della Banca è
stabilita fino al 31 dicembre 2050, con facoltà di proroga.
4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell'Emittente, legislazione in base alla quale opera, paese di costituzione
e indirizzo e numero di telefono della sede sociale
BAPR è una società cooperativa per azioni costituita ai sensi del diritto italiano.
La Sede Sociale e Direzione Generale di BAPR si trova in Viale Europa n. 65, Ragusa. Il numero di telefono
di BAPR è 0932/603111.
4.1.5 Fatti recenti verificatisi nella vita dell'Emittente sostanzialmente rilevanti per la valutazione della sua
solvibilità
Si segnala che, a seguito di annullamento e rimborso di azioni ai sensi degli artt. 6 e 16 dello Statuto, non
essendo occorse emissioni di azioni ordinarie, il capitale sociale della Banca ammonta, alla data del 30
settembre 2016, a Euro 15.835.916,16.
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PROSPETTO DI BASE
5
PANORAMICA DELLE ATTIVITÀ
5.1 PRINCIPALI ATTIVITÀ
5.1.1 Descrizione delle principali attività dell'Emittente con indicazione delle principali categorie di
prodotti venduti e di servizi prestati.
L'Emittente ha per oggetto la raccolta del risparmio e l'esercizio del credito nelle sue varie forme nei
confronti del pubblico. La Banca può compiere, con l'osservanza delle disposizioni vigenti, tutte le
operazioni e i servizi bancari e finanziari consentiti ed ogni altra operazione strumentale o comunque
connessa al raggiungimento dello scopo sociale.
Il Gruppo BAPR persegue una mission improntata ai principi, propri del credito cooperativo e popolare, del
"servizio al territorio di riferimento" e della "tutela del risparmiatore".
In tale ottica, l'attività del Gruppo è quella tipica di un intermediario bancario commerciale, orientato
principalmente al segmento retail (privati, famiglie e piccole imprese).
La gamma dei servizi e prodotti offerti si compone di:
- prodotti bancari (conti correnti di corrispondenza, depositi a risparmio, certificati di deposito, pronti
contro termine, apertura di credito in conto corrente, credito al consumo, mutui ipotecari, crediti di firma,
carte di credito, finanziamenti import/export);
- servizi di pagamento (bonifici, carte di debito, ecc.);
- negoziazione di divise (banconote, assegni, travellers' cheque, ecc.);
- servizi di investimento (negoziazione conto proprio, esecuzione di ordini per conto dei clienti,
collocamento di quote o azioni di OICR, di obbligazioni proprie o di terzi, ecc.; ricezione e trasmissione
di ordini, consulenza in materia di investimenti);
- distribuzione di polizze assicurative e delle gestioni di portafogli di FinSud SIM S.p.A.;
- servizi accessori (custodia ed amministrazione di strumenti finanziari, cassette di sicurezza, ecc.).
La politica distributiva del Gruppo si caratterizza per un approccio multicanale (sportello tradizionale,
banking on line, trading on line).
Nelle tabelle di seguito viene rappresentata l'operatività della Banca in termini di "raccolta" e "impieghi".
Composizione raccolta
complessiva
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
Var. %
(Esercizi 2014 –
2015)
(in migliaia di Euro)
3.626.935
3.771.140
3.759.168
0,32%
900.810
942.046
832.274
13,19%
4.527.745
4.713.186
4.591.442
2,65%
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
(Esercizi 2014 –
2015)
Conti correnti
1.860.318
1.875.468
1.673.228
12,09%
Depositi a risparmio e conti
deposito
1.087.514
1.120.040
1.158.306
-3,30%
Pronti contro termine passivi
134.845
37.017
64.155
-42,30%
Totale raccolta diretta
Totale raccolta indiretta
Totale raccolta
Composizione raccolta diretta
(in migliaia di Euro)
Var. %
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PROSPETTO DI BASE
Composizione raccolta diretta
Var. %
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
(Esercizi 2014 –
2015)
Certificati di deposito
65.527
90.929
149.093
-39,01%
Obbligazioni proprie
368.404
382.810
602.045
-36,42%
Altra raccolta
110.327
264.876
120.708
119,44%
Totale raccolta diretta
3.626.935
3.771.140
3.767.535
0,10%
(in migliaia di Euro)
Composizione raccolta indiretta
Var. %
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
(Esercizi 2014 – 2015)
Raccolta amministrata
234.927
273.695
281.758
-2,86%
Raccolta gestita
665.883
668.351
550.516
21,40%
- Fondi comuni e Sicav
136.686
151.985
139.367
9,05%
- Gestioni patrimoniali
159.048
164.676
162.779
1,17%
- Bancassicurazione
370.149
351.690
248.370
41,60%
Totale raccolta indiretta
900.810
942.046
832.274
13,19%
Composizione impieghi clientela
30.06.2016
31.12.2015
31.12.2014
(in migliaia di Euro)
Var. %
(Esercizi 2014 – 2015)
(in migliaia di Euro)
Conti correnti
361.424
383.780
473.611
-18,97%
Mutui e prestiti a medio e lungo
termine
1.868.353
1.855.706
1.903.307
-2,50%
Prestiti personali
110.167
107.642
110.455
-2,55%
Altri crediti
104.083
104.949
100.512
4,41%
Titoli di debito
0
0
10.870
-100,00%
Attività deteriorate
632.303
633.017
622.798
1,64%
Totale impieghi
3.076.330
3.085.094
3.221.553
-4,24%
5.1.2 Indicazione dei nuovi prodotti e/o delle nuove attività
Le linee strategiche del Gruppo permangono proiettate nell'impostazione tradizionale di "banca territoriale",
perseguendo un'evoluzione graduale, priva di ampi elementi di discontinuità.
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Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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5.1.3 Principali mercati
Il Gruppo concentra la sua operatività principalmente in Sicilia Orientale (con prevalenza della provincia di
Ragusa). In particolare, in atto gli sportelli sono 96, di cui 95 in Sicilia – nelle province di Ragusa, Siracusa,
Catania, Enna e Messina – ed uno in Milano.
Al 30 giugno 2016 l'attività creditizia (impieghi verso clientela ordinaria) risultava posta in essere con privati
ed altra clientela, con imprese e con società finanziarie. Nell'ambito delle imprese non finanziarie, la branca
maggiormente assistita era quella del commercio (cfr. tabella seguente).
Distribuzione dei finanziamenti verso la clientela al 30.06.2016
Pubblica amministrazione centrale e locale
1,4%
Società finanziarie e Assicurazioni
0,6%
Famiglie consumatrici
42,5%
Istituzioni non lucrative e altri soggetti
0,4%
Imprese non finanziarie
55,0%
Altri soggetti e clientela non residente
0,0%
Distribuzione dei finanziamenti verso imprese non finanziarie al 30.06.2016
a) servizi del commercio, recuperi, e riparazioni
31,56%
b) altri servizi destinabili alla vendita
20,36%
c) edilizia e opere pubbliche
14,04%
d) prodotti dell'agricoltura, silvicoltura
12,33%
e) servizi alberghieri e pubblici esercizi
6,55%
f) altre branche
15,16%
5.1.4 La base di qualsiasi dichiarazione formulata dall'Emittente nel Documento di Registrazione riguardo
alla sua posizione concorrenziale
Il presente Documento di Registrazione non contiene dichiarazioni relative alla posizione concorrenziale
dell'Emittente.
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6
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
L'Emittente è la capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa.
Alla data odierna, il Gruppo risulta così composto:
 CAPOGRUPPO: Banca Agricola Popolare di Ragusa Società Cooperativa per Azioni;
 SOCIETA' DEL GRUPPO:
- FinSud SIM S.p.A. (di cui la Capogruppo possiede il 94,7% del capitale sociale). Le attività della
FinSud SIM S.p.A. sono le seguenti: negoziazione per conto proprio di strumenti finanziari;
esecuzione di ordini per conto dei clienti; gestione di portafogli, che costituisce la principale
attività ;ricezione e trasmissione di ordini; consulenza in materia di investimenti; custodia e
amministrazione dei titoli azionari negoziati sui mercati regolamentati italiani.
- Immobiliare Agricola Popolare di Ragusa S.r.l. (di cui la Capogruppo detiene il 100% del capitale
sociale). La società ha la forma giudica di una S.r.l unipersonale, e svolge attività ausiliari e/o
strumentali a quelle della società Capogruppo, ai fini della tutela del valore dei crediti vantati
dalla Banca e del recupero degli stessi. In particolare, per facilitare il rimborso dei crediti
deteriorati della Capogruppo, investe in o assume mandati di vendita di immobili di qualunque
genere, nell'ambito o al di fuori di procedure esecutive o concorsuali o giudiziarie. Gli immobili
sono poi gestiti e ricollocati sul mercato.
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
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Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
57/101
PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
7
7.1
INFORMAZIONI SULLE TENDENZE PREVISTE
DICHIARAZIONE ATTESTANTE CHE NON SI SONO VERIFICATI CAMBIAMENTI
NEGATIVI SOSTANZIALI
La Banca dichiara che a partire dal 31 dicembre 2015, data dell'ultimo bilancio sottoposto a revisione, non si
sono verificati cambiamenti negativi sostanziali delle prospettive dell'Emittente e del Gruppo.
7.2 INFORMAZIONI SU TENDENZE, INCERTEZZE, RICHIESTE, IMPEGNI O FATTI NOTI CHE
POTREBBERO RAGIONEVOLMENTEAVERE AVERE RIPERCUSSIONI SIGNIFICATIVE
SULLE PROSPETTIVE DELL'EMITTENTE ALMENO PER L'ESERCIZIO IN CORSO
La Banca dichiara, inoltre, che non vi sono informazioni su tendenze, incertezze, richieste, impegni o fatti
noti che potrebbero ragionevolmente avere ripercussioni significative sulle prospettive della Banca per
l'esercizio in corso.
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PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
8
PREVISIONI O STIME DEGLI UTILI
Secondo quanto previsto al punto 8, dell'Allegato XI al Regolamento 809, l'Emittente non fornisce previsioni
o stime degli utili.
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Documento di Registrazione
PROSPETTO DI BASE
9
9.1
ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI VIGILANZA
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, COMITATO ESECUTIVO, COLLEGIO SINDACALE E
DIREZIONE GENERALE
Di seguito sono indicati i membri del Consiglio di Amministrazione, del Comitato esecutivo, del Collegio
Sindacale ed il Direttore Generale alla data del presente Documento, gli eventuali incarichi ricoperti
all'interno della Banca e, ove ricorrano, le principali attività esterne degli stessi.
Ai sensi del vigente Statuto, la Banca è amministrata da un Consiglio di Amministrazione composto da
undici membri nominati dall'assemblea preferibilmente tra le persone dei soci. Tra questi almeno cinque
sono non esecutivi. Almeno un quarto dei Consiglieri, che possono coincidere con i Consiglieri non
esecutivi, devono essere in possesso dei requisiti di indipendenza valutati dal Consiglio di Amministrazione
alla luce dei criteri stabiliti dall'art. 30 dello Statuto.
Il Consiglio di Amministrazione ha facoltà di eleggere tra i suoi componenti, a norma dell'art. 2381 del
Codice Civile, un Amministratore Delegato ovvero ad un Comitato Esecutivo, delegandogli parte delle
proprie attribuzioni ai sensi dell'art. 39 dello Statuto.
I Consiglieri durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del
bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili. Essi si rinnovano per un terzo ogni
esercizio. Ove la scadenza non possa essere stabilita per anzianità di carica, dovrà essere stabilita mediante
sorteggio. I Consiglieri eletti dall'assemblea in sostituzione di altri, ai fini della rotazione di cui sopra,
assumono il posto e l'anzianità di carica di quelli in sostituzione dei quali sono stati nominati. Nel caso di
nomine contemporanee a posti di diversa durata, quelli di più lunga durata spettano agli eletti con maggior
numero di voti, prevalendo, a parità di voti, l'anzianità di età. Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare
uno o più Consiglieri, si provvede alla sostituzione ai sensi e con gli effetti di cui all'articolo 2386 del codice
civile.
L'Assemblea ordinaria della Banca nomina tre sindaci effettivi, tra i quali elegge il Presidente, e due
supplenti. I Sindaci durano in carica tre esercizi e scadono alla data dell'assemblea convocata per
l'approvazione del bilancio relativo all'ultimo esercizio della loro carica e sono rieleggibili. Essi si rinnovano
per un terzo ogni esercizio. Nel caso in cui, nel corso del triennio, venga meno un sindaco effettivo, si
provvede a noma dell'art. 2401 del codice civile.
Alla data del presente Documento, il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente è attualmente composto da
undici membri, secondo quanto di seguito rappresentato:
NOME
Dott. Giovanni Cartia
CARICA RICOPERTA
ALL'INTERNO DI BAPR
Presidente del Consiglio di Amministrazione
e del Comitato Esecutivo
Vice Presidente del Consiglio di
Dott. Arturo Schininà
Amministrazione e Componente del
Comitato Esecutivo
Dott. Carmelo Arezzo
Dott. Bruno Canzonieri
Geom. Santo Cutrone
Consigliere Indipendente
Consigliere e Componente del Comitato
Esecutivo
Consigliere e Componente del Comitato
PRINCIPALI ATTIVITÀ ESTERNE
Consigliere Associazione Bancaria Italiana
Consigliere Associazione Nazionale fra le Banche Popolari
Nel settore degli autoveicoli in qualità di:
- Amministratore unico della società SICAM S.p.A.;
- Procuratore della SCAR S.p.A. Società Commercio Auto Ricambi;
- Presidente della Primosole V.I. Srl, concessionaria Iveco per le province
di Catania, Messina, Ragusa e Siracusa;
Nel settore dell’Agricoltura biologica, amministratore in società semplici
a carattere familiare
Segretario Generale e Conservatore del Registro delle Imprese presso la
C.C.I.A.A. di Ragusa
Consigliere del Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa
Cogestore di Aziende Agricole di proprietà dei familiari, destinate alla
cerealicoltura
Presidente del Consiglio di Amministrazione della fondazione "Cesare e
Doris Zipelli" della Banca Agricola Popolare di Ragusa
Consigliere di: Medial Franchising S.r.l., ERGON S.C.A.R.L.,
SYNEOS S.r.l.
Consigliere Delegato della f.lli Baglieri e C. S.r.l.
Consigliere IAPR S.r.l.
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Documento di Registrazione
PROSPETTO DI BASE
NOME
CARICA RICOPERTA
ALL'INTERNO DI BAPR
Esecutivo
Dott. Angelo Firrito
Sig. Giuseppe Guastella
Dott.ssa Gaetana Iacono
Dott. Leone La Ferla
Ing. Antonella Leggio
Dott. Giuseppe Manenti
Consigliere
Consigliere e Componente del Comitato
Esecutivo
Consigliere
Consigliere e Componente del Comitato
Esecutivo
PRINCIPALI ATTIVITÀ ESTERNE
Liquidatore di SEC S.r.l. in liquidazione e Castellana Società Consortile a
r.l.
Titolare firmatario della ditta Cutrone Santo
Amministratore unico, Direttore tecnico e Responsabile tecnico della
C.G. Costruzioni S.r.l.
Amministratore unico di: Ducezio S.r.l., Centro Intesa S.r.l., 2 C
IMMOBILIARE S.r.l., Petra Immobiliare S.r.l., Gulfi Energia S.r.l.
Presidente del Consiglio di Amministrazione della Olio Società Agricola
a Responsabilità Limitata
Amministratore Società Agricola Ciesse Agrienergy S.r.l.
Presidente CdA ANCE Sicilia
Dottore Commercialista e Consulente aziendale
Presidente del Collegio sindacale di: Sicilia Discount Immobiliare S.p.A.
dal 1998; ITM Immobiliare Turistica Marina di Ragusa S.p.A. in
liquidazione:
Sindaco di: In.Fre.Con S.r.l.; Cieffe S.r.l.
Commissario giudiziale di: Moirax S.r.l. in liquidazione
Consigliere della Organizzazione dei Produttori Olivicoli "Ass.A.Pr.Ol."
Società Cooperativa Agricola
Socio Amministratore della Mangimificio Monsovile S.n.c. di Guastella
Giuseppe & c. e della Fattoria Monsovile di Guastella Carmelo & c S.S.
Agricola
Socio contitolare del Centro Agricolo Zootecnico di Guastella & Carbone
S.n.c.
Amministratore Unico della Agriassicura Iblea S.r.l.
Titolare di Guastella Giuseppe Impresa Individuale
Direttore commerciale Italia e Estero e marketing di Valle dell’Acate,
cooperativa agricola cantina sociale
Consigliere di Valle dell’Acate cooperativa agricola cantina sociale
Socio amministratore di Farmacia Iacono Gaetana e Antonio S.n.c.
Consigliere e Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della
S.A.C.E.D. S.p.a.
Consigliere e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Cogefin
S.r.l.
Presidente del Consiglio di Amministrazione e amministratore delegato
della SICICAL S.p.A.
Consigliere e amministratore delegato della Leone La Ferla S.p.A.
Consigliere c/o CCIAA di Catania
Consigliere e Componente del Comitato
Esecutivo
Consigliere indipendente
Consigliere della SI.SAC. S.p.A. (Siciliana Sacchi Imballaggi E Affini)
Dottore Commercialista e Presidente del Consiglio dell'Ordine dei
Dottori Commercialisti di Ragusa
Presidente Collegio Sindacale presso le società: Sic.Invest S.p.A.; Ars
InvestmentS.r.l.; Conad Sicilia società cooperativa
Presidente Collegio sindacale e amministratore unico di Akos S.r.l.
Sindaco effettivo presso la società CappelloGrop SpA. e la US Ragusa
S.r.l..
Commissario Giudiziale di Balarte di Azzarelli Cinzia
Curatore Fallimentare delle società: Bordo Rio Favara Service S.r.l.;
Fantasy S.r.l.
Alla data del presente Documento, la composizione del Collegio Sindacale dell'Emittente è la seguente.
NOME
Dott.ssa Carmela
CARICA RICOPERTA
ALL'INTERNO DI BAPR
Presidente del Collegio Sindacale
PRINCIPALI ATTIVITÀ ESTERNE
Dottore Commercialista
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
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61/101
Documento di Registrazione
PROSPETTO DI BASE
NOME
CARICA RICOPERTA
ALL'INTERNO DI BAPR
Pannuzzo
Dott. Giorgio Giannone
Membro Effettivo del Collegio Sindacale
Dott. Antonio Grande
Membro Effettivo del Collegio Sindacale
Dott.ssa Rita Xiumè
Membro Supplente del Collegio Sindacale
Dott. Giovanni Cascone
Membro Supplente del Collegio Sindacale
PRINCIPALI ATTIVITÀ ESTERNE
Sindaco effettivo della Finanza Sud Sim – società di intermediazione
mobiliare per azioni in forma abbreviata Finsud sim s.p.a.
Revisore Unico IAPR S.r
Sindaco effettivo della Tutonet Lavanderia Industriale S.r.l. o con sigla
abbreviata Tutonet S.r.l.
Dottore commercialista
Presidente del Collegio Sindacale della AVIMECC S.p.A., della
Merkant S.r.l, della Syneos S.r.l.
Sindaco effettivo di: Mediterranea Mangimi S.p.A. e Commerfidi Soc.
Coop. a.r.l.,
Revisore unico della Giannì Motors S.r.l.
Dottore commercialista
Presidente del Collegio Sindacale della ARIAP S.p.A.
Sindaco effettivo della Primosole veicoli industriali S.r.l.
Dottore commercialista
Presidente del Collegio Sindacale in IN.CAR. Industria casearia
ragusana
Liquidatore di Kromaky Club S.r.l.
Sindaco effettivo della ORTOPIU' S.r.l. con sede in Francofonte
Curatore fallimentare Mule' Terranova Carmelo
Sindaco diTrafilerie Siciliane Spa: EKSO Srl;
Socio accomandatario in A.S.TR.A. di Cascone Giovanni e C. SAS
Socio in Cascone e Giglio S.S. Società Agricola
Socio che non partecipa alle lavorazioni in Extempora srl
Liquidatore di Conal Servizi srl in liquidazione
La Direzione Generale è affidata ad un Direttore Generale, nominato dal Consiglio di Amministrazione ai
sensi dell'art. 38 dello Statuto. Il Direttore Generale dell'Emittente è il Sig. Giambattista Cartia, nominato in
data 28 ottobre 2013. In pari data al Direttore Generale sono stati affiancati in qualità di Vice Direttori
Generali, il dott. Marco Canzonieri e il dott. Gaetano Cartia.
Il Direttore Generale, al di fuori dell'Emittente, ricopre la carica di Consigliere, Presidente del Consiglio di
Amministrazione e Amministratore Delegato di FINSUD SIM S.p.A. e Consigliere in Consulting S.p.A..
Il dott. Marco Canzonieri al di fuori dell'Emittente, ricopre la carica di Consigliere di FINSUD SIM S.p.A..
I membri del Consiglio di Amministrazione, della Direzione Generale e del Collegio Sindacale sono
domiciliati per la carica presso la sede legale della Banca, in Viale Europa n. 65 – 97100 Ragusa, ad
eccezione dei sindaci supplenti, Dott.ssa Rita Xiumè e Dott. Giovanni Cascone, domiciliati rispettivamente
in Via Risorgimento n. 76 e Via Scalo Merci n. 30 – 97100 Ragusa.
I componenti del Collegio Sindacale sono iscritti nel Registro dei Revisori Legali dei conti istituito presso il
Ministro dell'Economia e delle Finanze (MEF) e risultano in possesso dei requisiti di professionalità,
onorabilità e indipendenza conformemente a quanto previsto dalla legge.
9.2
CONFLITTI DI INTERESSE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE, DI DIREZIONE E DI
VIGILANZA
Come sopra indicato, i membri del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale ricoprono, nel
rispetto della normativa vigente, delle cariche analoghe in altre società sia all'interno sia all'esterno del
Gruppo e tale situazione potrebbe far configurare dei conflitti di interessi.
L'Emittente dichiara che esistono potenziali conflitti di interessi derivanti dalla concessione di affidamenti od
altre operazioni con i componenti degli organi di direzione, amministrazione e controllo. Tali operazioni
vengono deliberate nel rispetto delle procedure previste nel Regolamento e nella Policy approvati
rispettivamente con delibere consiliari del 29/6/2012 e del 28/12/2012 e successivamente aggiornati in data
3/4/2015 in materia di operazioni con soggetti collegati, e, ove ne ricorrano i presupposti normativi, con
deliberazione presa all'unanimità e col voto favorevole di tutti i componenti effettivi del Collegio Sindacale,
avendo il Consiglio debitamente preso conoscenza di ogni interesse di cui gli organi di amministrazione e
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Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
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Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
62/101
PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
controllo siano portatori, nel rispetto di quanto previsto dagli artt. 2391 e 2391-bis del codice civile e dall'art.
136 del D.Lgs. n. 385/1993.
Le informazioni relative all'operatività e ai rapporti con parti correlate sono riportate nella Parte H delle Note
integrative al bilancio di esercizio civilistico e consolidato chiuso al 31 dicembre 2015, rispettivamente alle
pagine 240 e 417.
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Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
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Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
63/101
PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
10
PRINCIPALI AZIONISTI
10.1 PARTECIPAZIONI DI CONTROLLO NELL'EMITTENTE
La Banca ha la forma di società cooperativa per azioni: vige, pertanto, il principio del voto capitario.
L'ammissione a socio è subordinata al "gradimento" del Consiglio d'Amministrazione.
Le azioni della Banca possono essere emesse, in via ordinaria, illimitatamente. Esse non sono quotate nei
mercati regolamentati.
L'azionariato della Banca ha un assetto diffuso ed è composto, in atto, da oltre n. 19.000 soggetti. Nessuno di
detti soggetti possiede più dello 0,50% del capitale sociale. La Banca è iscritta nell'elenco degli "emittenti
strumenti finanziari diffusi" ai sensi dell'art. 116 del TUF, e dei relativi regolamenti di attuazione emanati
dalla Consob.
Per quanto sopra detto non esistono soggetti che possiedono partecipazioni di controllo nel capitale sociale
dell'Emittente e che, pertanto, possano essere ritenuti soggetti controllanti lo stesso.
10.2 EVENTUALI ACCORDI, NOTI ALL'EMITTENTE, DALLA CUI ATTUAZIONE POSSA
SCATURIRE AD UNA DATA SUCCESSIVA UNA VARIAZIONE DELL'ASSETTO DI
CONTROLLO DELL'EMITTENTE
L'Emittente non è a conoscenza di accordi dalla cui attuazione possa scaturire una variazione dell'assetto di
controllo dell'Emittente.
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64/101
Documento di Registrazione
PROSPETTO DI BASE
11
INFORMAZIONI FINANZIARIE RIGUARDANTI LE ATTIVITÀ E LE PASSIVITÀ, LA
SITUAZIONE FINANZIARIA E I PROFITTI E LE PERDITE DELL'EMITTENTE
11.1 INFORMAZIONI FINANZIARIE RELATIVE AGLI ESERCIZI PASSATI
I bilanci consolidati di BAPR degli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 contengono alle pagine
indicate nella tabella le seguenti informazioni che devono intendersi incluse mediante riferimento all'interno
del presente Documento:
Informazioni finanziarie
Esercizio terminato al 31
dicembre 2015 (pagine del
bilancio consolidato 2015) (*)
Esercizio terminato al 31
dicembre 2014 (pagine del
bilancio consolidato 2014) (**)
Relazione degli Amministratori sulla
gestione del Gruppo
Pagina 261 e seguenti
Pagina 261 e seguenti
Relazione del Collegio Sindacale
Pagina 269
Pagina 267
Stato patrimoniale consolidato
Pagina 272 e 273
Pagina 270 e 271
Conto economico consolidato
Pagina 275
Pagina 273
Prospetto delle variazioni del patrimonio
netto
Pagina 278 e 279
Pagina 276 e 277
Rendiconto finanziario consolidato
Pagina 280
Pagina 278
Redditività consolidata complessiva
Pagina 281 e seguenti
Pagina 279 e seguenti
Nota Integrativa consolidata
Pagina 281 e seguenti
Pagina 279 e seguenti
Relazione della Società di Revisione
Pagina 424 e 425
Pagina 426 e 427
(*)
Il bilancio consolidato di BAPR relativo all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2015 è disponibile
all'indirizzo
internet
http://www.bapr.it/files/documenti/Bapr_Istituzionale/Informativa%20Societaria/Bilanci%20di%20esercizio
/consolidato_2015.pdf
(**)
Il bilancio consolidato di BAPR relativo all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2014 è disponibile
all'indirizzo
internet
http://www.bapr.it/files/documenti/Bapr_Istituzionale/Informativa%20Societaria/Bilanci%20di%20esercizio
/consolidato_2014.pdf
11.2 BILANCI
I bilanci consolidati e civilistico di BAPR relativi agli esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 sono
incorporati mediante riferimento al presente Documento e sono messi a disposizione del pubblico presso la
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa, 65, Ragusa e consultabili sul sito internet dell'Emittente
www.bapr.it.
Il bilancio civilistico di BAPR relativo all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2015 è disponibile
all'indirizzo
internet
http://www.bapr.it/files/documenti/Bapr_Istituzionale/Informativa%20Societaria/Bilanci%20di%20esercizio
/individuale_2015.pdf.
Il bilancio civilistico di BAPR relativo all'esercizio chiuso in data 31 dicembre 2014 è disponibile
all'indirizzo
internet
http://www.bapr.it/files/documenti/Bapr_Istituzionale/Informativa%20Societaria/Bilanci%20di%20esercizio
/individuale_2014.pdf.
11.3 REVISIONE DELLE INFORMAZIONI FINANZIARIE ANNUALI RELATIVE AGLI ESERCIZI
PASSATI
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65/101
Documento di Registrazione
PROSPETTO DI BASE
11.3.1 Dichiarazione attestante che le informazioni finanziarie relative agli esercizi passati sono state
sottoposte a revisione
Le informazioni finanziarie relative agli esercizi finanziari chiusi in data 31 dicembre 2015 e 31 dicembre
2014 sono state revisionate con esito positivo dalla società di revisione KPMG S.p.A.. Le relazioni della
Società di Revisione sono inserite all'interno dei bilanci dei relativi esercizi incorporati mediante riferimento
al presente Documento.
11.3.2 Indicazione di altre informazioni contenute nel Documento di Registrazione controllate dalla società
di revisione
Ad eccezione dei dati riferibili ai bilanci d'esercizio al 31 dicembre 2015 e 2014 nonché dei prospetti
contabili al 30 giugno 2016 e al 30 giugno 2015, il presente Documento non contiene, né incorpora mediante
riferimento informazioni finanziarie sottoposte a revisione.
Si evidenzia che i prospetti contabili dell'Emittente al 30 giugno 2016 e al 30 giugno 2015 sono stati
sottoposti a revisione contabile limitata.
11.3.3 Fonte dei dati finanziari contenuti nel Documento di Registrazione
Le informazioni finanziarie contenute nel presente Documento sono estratte dai bilanci dell'Emittente
sottoposti a revisione.
Le informazioni finanziarie contenute nel presente Documento riferite al 30 giugno 2016 e al 30 giugno 2015
sono estratte dalle evidenze contabili dell'Emittente e sono sottoposte a revisione contabile limitata.
11.4 DATA DELLE ULTIME INFORMAZIONI FINANZIARIE
Le ultime informazioni finanziarie sottoposte a revisione ed incluse nel presente Documento sono relative al
bilancio al 31 dicembre 2015.
11.5 INFORMAZIONI FINANZIARIE INFRANNUALI E ALTRE INFORMAZIONI FINANZIARIE
La Banca redige informazioni semestrali – esclusivamente per finalità segnaletica alle Autorità di Vigilanza
– sottoposte a revisione contabile limitata.
Le situazioni contabili semestrali di BAPR al 30 giugno 2016 e al 30 giugno 2015 contengono alle pagine
indicate nella tabella le seguenti informazioni.
Informazioni finanziarie
Semestre terminato al 30 giugno
2016
Semestre terminato al 30 giugno
2015
Note esplicative
Pagina 42
Pagina 8
Fondi propri al 30.06.2016 (Patrimonio
di vigilanza e coefficienti patrimoniali)
Pagina 48 e 49
Pagina 34 e 35
Stato patrimoniale attivo
Pagina 36
Pagina 25
Stato patrimoniale passivo
Pagina 37
Pagina 26
Conto economico
Pagina 38
Pagina 27
Redditività consolidata complessiva
Pagina 39
Pagina 28
Relazione della società di revisione sulla
revisione contabile limitata dei prospetti
contabili semestrali
Allegata alla situazione contabile
semestrale della Banca al 30 giugno
2016
Allegata alla situazione contabile
semestrale della Banca al 30 giugno
2015
Le situazioni contabili semestrali di BAPR al 30 giugno 2016 e al 30 giugno 2015, corredate dalle relative
relazioni della società di revisione sulla revisione contabile limitata, sono incorporate mediante riferimento al
presente Documento e sono messe a disposizione del pubblico presso la Sede Sociale e Direzione Generale
in Viale Europa, 65, Ragusa e consultabili:
- relativamente al semestre terminato in data 30 giugno 2016, all'indirizzo internet
http://www.bapr.it/files/documenti/Bapr_Istituzionale/Informativa%20Societaria/Bilanci%20di%20eserci
zio/BAPR_relazione_semestrale_2016.pdf;
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Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
66/101
PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
- relativamente al semestre terminato in data 30 giugno 2015, all'indirizzo internet
http://www.bapr.it/files/documenti/Bapr_Istituzionale/Informativa%20Societaria/Bilanci%20di%20eserci
zio/BAPR_relazione%20semestrale%202015.pdf.
11.6 PROCEDIMENTI GIUDIZIARI E ARBITRALI
Durante il periodo dei 12 mesi precedenti la data del presente Documento non vi sono, né vi sono stati, né
sono minacciati procedimenti legali, governativi o arbitrali a carico di BAPR, i quali procedimenti possano
avere, o possano avere avuto nel recente passato, un effetto significativo sulla posizione finanziaria o sulla
redditività della Banca.
Si segnala, in ogni caso che, al 30 giugno 2016, a fronte dei rischi derivanti dai procedimenti giudiziari o
arbitrali in corso, la Banca ha effettuato accantonamenti per un importo complessivo pari a Euro 4.571.000.
L'ammontare complessivo delle pretese a fronte delle controversie in corso (sulla scorta di quanto
determinato dalle controparti) è pari a Euro 6.118.000. Al riguardo, si segnala in ogni caso che per la
maggior parte dei procedimenti in corso il valore monetario del rischio cui è esposto l'emittente non è
correttamente stimabile prima della perizia del Consulente Tecnico di Parte o del Consulente Tecnico
d'Ufficio.
Si evidenzia, inoltre, che, in aggiunta a quanto precede, sono stati eseguiti accantonamenti per Euro 598.000
a fronte della possibile irrogazione di sanzioni conseguenti a processi verbali di contestazione.
11.6.1 Accertamenti ispettivi da parte delle Autorità di Vigilanza
Si evidenzia che nel periodo compreso tra il 27 gennaio e il 16 maggio 2014 l'Emittente è stato sottoposto ad
un accertamento ispettivo ordinario della Banca d'Italia, ai sensi dell'articolo 54 del D.Lgs. 1° settembre
1993, n. 385. All'esito di tale verifica, l'Autorità di Vigilanza ha (i) assegnato alla Banca un giudizio
parzialmente sfavorevole. Il giudizio corrisponde a un livello 4 (giudizio parzialmente sfavorevole) su una
scala di giudizio di sei livelli complessivi in ordine crescente di rischiosità, adottata dalla Banca d'Italia e in
vigore al momento dell'accertamento (rif. Circolare Banca d'Italia n. 269/08 – 6° aggiornamento, scala da 1favorevole a 6-sfavorevole). Si precisa che attualmente vige una nuova scala di giudizio articolata su quattro
livelli, da 1-favorevole a 4-sfavorevole; (ii) accertato talune lacune nell'organizzazione, nelle procedure e nei
controlli in materia di antiriciclaggio, disponendo il pagamento di sanzioni amministrative pecuniarie.
Sebbene la Banca abbia posto in essere le misure correttive finalizzate al superamento delle irregolarità
riscontrate dalla Banca d'Italia, permangono in materia di antiriciclaggio talune debolezze di processo
confermate dagli esiti di recenti verifiche mirate effettuate dalla suddetta Autorità, per cui non si possono
escludere ulteriori iniziative di vigilanza da parte di quest'ultima.
11.7 CAMBIAMENTI SIGNIFICATIVI NELLA SITUAZIONE FINANZIARIA O COMMERCIALE
DELL'EMITTENTE E DEL GRUPPO
La Banca dichiara che successivamente al 30 giugno 2016, data cui si riferisce l'ultima situazione
patrimoniale approvata e sottoposta a revisione contabile limitata, non si sono verificati cambiamenti
significativi nella situazione finanziaria o commerciale dell'Emittente e del Gruppo.
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PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
12
CONTRATTI IMPORTANTI
Al di fuori del normale svolgimento dell'attività, la Banca non ha concluso alcun contratto importante che
possa comportare per i membri del Gruppo un'obbligazione o un diritto tale da influire in misura rilevante
sulla capacità dell'Emittente stesso di adempiere alle proprie obbligazioni nei confronti dei portatori degli
Strumenti Finanziari che intende emettere.
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PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
13
INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI, PARERI DI ESPERTI E DICHIARAZIONI DI
INTERESSI
Il presente Documento non contiene alcuna informazione proveniente da terzi, pareri di esperti o
dichiarazioni di interessi.
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PROSPETTO DI BASE
Documento di Registrazione
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DOCUMENTI ACCESSIBILI AL PUBBLICO
Per l'intera validità del presente Documento, l'Emittente si impegna a mettere a disposizione del pubblico per
la consultazione presso la sede sociale e direzione generale in Viale Europa 65, Ragusa, nonché sul sito
internet www.bapr.it, la seguente documentazione:
 atto costitutivo e statuto vigente dell'Emittente;
 bilancio di esercizio civilistico e consolidato al 31 dicembre 2015, corredati dalle relative relazioni
della Società di Revisione;
 bilancio di esercizio civilistico e consolidato al 31 dicembre 2014, corredati dalle relative relazioni
della Società di Revisione;
 situazione contabile semestrale individuale e consolidata al 30 giugno 2016, corredata dalla relativa
relazione della Società di Revisione sulla revisione contabile limitata;
 situazione contabile semestrale individuale e consolidata al 30 giugno 2015, corredata dalla relativa
relazione della Società di Revisione sulla revisione contabile limitata.
Saranno, altresì, consultabili, sul sito internet www.bapr.it gli eventuali comunicati stampa di volta in volta
pubblicati dall'Emittente ai sensi della vigente normativa.
Si invitano i potenziali investitori a leggere la documentazione a disposizione del pubblico e quella
inclusa mediante riferimento nel presente Documento al fine di ottenere maggiori informazioni in
merito alle condizioni economico-finanziarie e all'attività dell'Emittente.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
SEZIONE VI – NOTA INFORMATIVA
1.
PERSONE RESPONSABILI E RELATIVA DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITÀ
Per le informazioni relative alle persone responsabili e la relativa dichiarazione si rinvia alla Sezione I del
presente Prospetto di Base.
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FATTORI DI RISCHIO
Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
2.
FATTORI DI RISCHIO
Avvertenze generali
Si invitano gli investitori a leggere attentamente la presente Nota Informativa al fine di comprendere i fattori
di rischio collegati alla sottoscrizione delle Obbligazioni che saranno emesse e offerte nell'ambito del
Programma. Si invitano inoltre gli investitori a leggere attentamente il Documento di Registrazione, al fine di
comprendere i fattori di rischio relativi all'Emittente che devono essere considerati prima di qualsiasi
decisione di investimento. Le Obbligazioni sono strumenti finanziari che presentano profili di
rischio/rendimento la cui valutazione richiede particolare competenza. È opportuno che gli investitori
valutino se le Obbligazioni costituiscono un investimento idoneo alla loro specifica situazione. L'acquisto
delle Obbligazioni, infatti, può comportare l'assunzione di rischi sostanziali e adatti ad investitori le cui
conoscenze ed esperienze dei mercati finanziari e dell'attività dell'Emittente possano permettere loro di
valutare i rischi e le opportunità dell'investimento nelle predette Obbligazioni.
2.1 FATTORI DI RISCHIO RELATIVI AGLI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI
Si invitano gli investitori a leggere attentamente la presente Nota Informativa al fine di comprendere i fattori
di rischio sotto elencati collegati alla sottoscrizione delle Obbligazioni.
FATTORI DI RISCHIO COMUNI ALLE DIVERSE TIPOLOGIE DI OBBLIGAZIONI
Rischio connesso all'utilizzo del "bail-in"
In data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n. 180 e 181 del
16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio, che
istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, individuando i poteri e gli strumenti che
le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. "resolution Authorities", di seguito le
"Autorità") possono adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di dissesto. Ciò al
fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell'ente, riducendo al minimo l'impatto del dissesto
sull'economia e sul sistema finanziario, nonché i costi per i contribuenti ed assicurando che gli azionisti
sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché nessun creditore
subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con procedura ordinaria
di insolvenza.
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta unicamente eccezione per le
disposizioni relative allo strumento del "bail-in", come di seguito descritto, per le quali è stata prevista
l'applicazione a partire dal 1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di "bail-in" potranno essere
applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato
strumento del "bail-in", ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale,
nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni.
Pertanto, con l'applicazione del "bail-in", gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder
ridotto, azzerato, ovvero convertito in capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale
dichiarazione di insolvenza dell'Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le Obbligazioni e modificarne la scadenza, l'importo degli
interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il
pagamento per un periodo transitorio.
Nell'applicazione dello strumento del "bail-in", le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia:
1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l'ordine
indicato:
- degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common equity Tier);
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni
subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
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FATTORI DI RISCHIO
Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
- delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior);
2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni computabili
nel capitale primario, secondo l'ordine indicato:
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni
subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
- delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior).
Nell'ambito delle "restanti passività", il "bail-in" riguarderà prima le obbligazioni senior e poi i depositi (per
la parte eccedente l'importo di Euro 100.000,00) di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese, i
medesimi depositi di cui sopra effettuati presso succursali extracomunitarie dell’Emittente nonché,
successivamente al 1° gennaio 2019, tutti gli altri depositi presso l'Emittente, sempre per la parte eccedente
l’importo di Euro 100.000,00.
Non rientrano, invece, nelle "restanti passività" e restano pertanto escluse dall'ambito di applicazione del
"bail-in" alcune categorie di passività indicate dalla normativa, tra cui i depositi fino a Euro 100.000,00 (c.d.
"depositi protetti") e le "passività garantite" definite dall'art. 1 del citato D.Lgs. n. 180 del 16 novembre 2015
come "passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra forma di adempimento è
garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del titolo in proprietà o
con costituzione di garanzia reale, comprese le passività derivanti da operazioni di vendita con patto di
riacquisto", comprendenti, ai sensi dell’art. 49 del citato D.Lgs n. 180, anche le obbligazioni bancarie
garantite di cui all'art. 7-bis della Legge n. 130/99.
Lo strumento sopra descritto del "bail-in" potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione
con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento quali:
i)
cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo;
ii)
cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte;
iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell'attività.
Gli strumenti di risoluzione sopra descritti potranno comportare una novazione soggettiva del rapporto
giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell'originario debitore, ossia la Banca emittente,
con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest'ultimo e il trasferimento
delle attività e passività dell'originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di
credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo che
siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a
livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.
Rischio di credito per il sottoscrittore
L'investitore, sottoscrivendo le Obbligazioni, diviene finanziatore dell'Emittente e titolare di un credito nei
confronti dello stesso per il pagamento degli interessi e il rimborso del capitale a scadenza. L'investitore è
quindi esposto al rischio generale che l'Emittente non sia in grado di adempiere l'obbligo del pagamento
degli interessi maturati e del rimborso del capitale a scadenza. L'investitore è altresì esposto al rischio che
l'Emittente versi in dissesto o sia a rischio di dissesto. Per un corretto apprezzamento dei rischi relativi
all'Emittente si rinvia al Documento di Registrazione, paragrafo 3.1 "Fattori di rischio".
Rischio connesso all'assenza di garanzie relative alle Obbligazioni
Per il rimborso del capitale ed il pagamento degli interessi risponde unicamente l'Emittente con il suo
patrimonio. Le Obbligazioni non beneficiano di alcuna garanzia reale o di garanzie personali da parte di
soggetti terzi e non sono assistite dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi né dal Fondo
Nazionale di Garanzia.
Rischio relativo alla vendita delle Obbligazioni prima della scadenza
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FATTORI DI RISCHIO
Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
Nel caso in cui l'investitore volesse vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza naturale, il prezzo di
vendita sarà influenzato da diversi elementi, tra cui:
- le caratteristiche/l'assenza del mercato in cui i titoli vengono negoziati ("Rischio di liquidità");
- la variazione dei tassi di interesse di mercato ("Rischio di tasso di mercato");
- la variazione del merito di credito dell'Emittente ("Rischio di deterioramento del merito di credito
dell'Emittente");
- la presenza di costi/commissioni ("Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni inclusi nel
prezzo di emissione" e "Rischio connesso alla presenza di cost/commissioni in aggiunta al prezzo di
emissione").
Tali elementi potranno determinare una riduzione del prezzo di mercato delle Obbligazioni anche al di sotto
del loro valore nominale. Pertanto, nel caso in cui l'investitore vendesse le Obbligazioni prima della
scadenza, potrebbe anche subire una rilevante perdita in conto capitale ovvero il rendimento effettivo
potrebbe risultare inferiore a quello originariamente previsto per i titoli al momento della sottoscrizione. Per
contro, tali elementi non influenzano il valore di rimborso alla scadenza del prestito che rimane pari al valore
di rimborso del valore nominale previsto nelle Condizioni Definitive.
Rischio di liquidità
Non è prevista la negoziazione delle Obbligazioni su alcun mercato regolamentato, né l'Emittente agirà in
qualità di internalizzatore sistematico. La Banca si riserva di indicare nelle Condizioni Definitive l'eventuale
richiesta di negoziazione presso sistemi multilaterali di negoziazione (c.d. MTF)..
Poiché l'Emittente non assume un obbligo al riacquisto di qualsiasi controvalore delle proprie Obbligazioni,
l'investitore potrebbe trovarsi nella difficoltà o impossibilità di liquidare prontamente il proprio investimento
prima della sua naturale scadenza ad un prezzo in linea con le condizioni di mercato, a meno di ricercare
autonomamente una controparte disposta al riacquisto; tale prezzo potrebbe anche essere inferiore al prezzo
di emissione delle Obbligazioni.
Rischio di tasso di mercato
Qualora gli investitori decidano di vendere le Obbligazioni prima della scadenza, il valore di mercato
potrebbe risultare inferiore, anche in maniera significativa, al prezzo di sottoscrizione delle Obbligazioni
stesse. Il valore di mercato delle Obbligazioni, infatti, subisce l'influenza di diversi fattori, tra i quali vi è la
fluttuazione dei tassi di interesse di mercato. In particolare, la fluttuazione dei tassi di interesse sui mercati
finanziari si ripercuote sui prezzi e, quindi, sui rendimenti dei titoli, in modo tanto più accentuato quanto più
lunga è la loro vita residua: in genere, a fronte di un aumento dei tassi d'interesse di mercato, si assiste ad una
riduzione del valore di mercato delle Obbligazioni, in particolare nelle Obbligazioni a tasso fisso o
predeterminato (step-up o step-down).
Di conseguenza, qualora gli investitori decidessero di vendere le Obbligazioni prima della loro scadenza
naturale, il prezzo di mercato potrebbe risultare anche significativamente inferiore al prezzo si sottoscrizione.
In particolare, per le Obbligazioni step-up la sensibilità del prezzo delle Obbligazioni in presenza di
variazioni dei tassi di interesse sarà maggiore che nel caso di Obbligazioni, con analoghe caratteristiche, a
tasso fisso o step-down.
Con riferimento alle Obbligazioni zero coupon, a parità di vita residua, la sensitività del prezzo di un titolo
zero coupon risulta maggiore rispetto a quella di un titolo che paga cedole fisse periodiche, essendo
strumenti finanziari con durata media finanziaria maggiore rispetto ai titoli con flusso cedolare.
Conseguentemente, la rischiosità insita negli strumenti finanziari zero coupon risulta essere maggiore
rispetto ai titoli, di pari scadenza, che prevedono pagamenti fissi periodici.
Con riferimento alle Obbligazioni a tasso variabile, il rischio di tasso di mercato è rappresentato da eventuali
variazioni in aumento dei livelli dei tassi di interesse che riducono il prezzo di mercato delle Obbligazioni
durante il periodo in cui il tasso cedolare è fissato a seguito della rilevazione del parametro di indicizzazione.
Variazioni dei tassi di interesse sui mercati finanziari e relative all'andamento del parametro di
indicizzazione potrebbero determinare temporanei disallineamenti del valore della cedola in corso di
godimento rispetto ai livelli dei tassi di mercato e, conseguentemente, determinare variazioni sul prezzo delle
Obbligazioni.
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FATTORI DI RISCHIO
Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
Rischio di deterioramento del merito di credito dell'Emittente
Le Obbligazioni potranno deprezzarsi successivamente all'emissione in caso di peggioramento della
situazione finanziaria dell'Emittente, ovvero in caso di deterioramento del merito creditizio dello stesso. Non
si può quindi escludere che i prezzi dei titoli sul mercato secondario possano essere influenzati da un diverso
apprezzamento del rischio Emittente.
Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni inclusi nel prezzo di emissione
Il prezzo di emissione delle Obbligazioni potrà includere costi/commissioni che verranno indicati nelle
Condizioni Definitive. In caso di rivendita delle Obbligazioni prima della scadenza, la presenza di
costi/commissioni potrebbe comportare un rendimento a scadenza inferiore rispetto a quello offerto da titoli
similari (in termini di caratteristiche del titolo e profili di rischio) trattati sul mercato.
Inoltre, si evidenzia che le commissioni e i costi inclusi nel prezzo di emissione non partecipano alla
determinazione del prezzo delle Obbligazioni in caso di successiva negoziazione. Pertanto, qualora
l'investitore vendesse le Obbligazioni sul mercato secondario (anche nel periodo immediatamente successivo
alla data di emissione) il prezzo di vendita potrà essere scontato delle commissioni e dei costi inclusi nel
prezzo di emissione.
Rischio connesso alla presenza di costi/commissioni in aggiunta al prezzo di emissione
In relazione alle singole emissioni da realizzarsi nell'ambito del Programma, potranno essere previste
commissioni di collocamento in aggiunta al prezzo di emissione. L'importo di tali commissioni, indicato
nelle Condizioni Definitive come percentuale del Valore Nominale o importo predeterminato, incide –
riducendolo – sul rendimento delle Obbligazioni.
Rischio di scostamento del rendimento delle Obbligazioni rispetto al rendimento di un Titolo di Stato
Il rendimento effettivo su base annua delle Obbligazioni (in regime di capitalizzazione composta), al lordo
ed al netto dell'effetto fiscale, potrebbe risultare inferiore rispetto al rendimento di un titolo di Stato di
similare durata residua ed analoghe caratteristiche finanziarie.
Rischio da chiusura anticipata e/o di riduzione dell'ammontare totale dell'offerta
L'Emittente potrà avvalersi, durante il periodo di validità dell'offerta, della possibilità di procedere in
qualsiasi momento alla chiusura anticipata e/o alla riduzione dell'ammontare totale dell'offerta, sospendendo
immediatamente l'accettazione di ulteriori richieste e dandone comunicazione alla clientela secondo quanto
previsto dai paragrafi 5.1.2 e 5.1.3 della Nota Informativa. L'esercizio di tale facoltà comporta una
diminuzione della liquidità della emissione. La minor liquidità potrebbe comportare una maggior difficoltà
per l'investitore nel liquidare il proprio investimento anticipatamente, ovvero determinarne un valore
inferiore a quello atteso.
Rischio relativo al ritiro dell'offerta
Qualora, successivamente alla pubblicazione delle Condizioni Definitive e prima dell'inizio del Periodo di
Offerta, dovessero verificarsi circostanze che siano tali, secondo il ragionevole giudizio dell'Emittente, da
pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la convenienza della singola emissione, l'Emittente avrà
la facoltà di ritirare l'offerta e ritenerla annullata.
Rischio correlato all'assenza di rating degli Strumenti Finanziari
Alle Obbligazioni non è stato attribuito alcun livello di rating. Ciò costituisce un fattore di rischio in quanto
non vi è la disponibilità immediata di un indicatore sintetico rappresentativo della rischiosità degli Strumenti
Finanziari. Va, tuttavia, tenuto conto che l'assenza di rating degli Strumenti Finanziari non è di per sé
indicativa della rischiosità degli Strumenti Finanziari oggetto dell'offerta.
Rischio correlato alla presenza di conflitti di interesse
Esiste il rischio che i soggetti a vario titolo coinvolti in ciascuna singola offerta possano avere rispetto
all'operazione un interesse autonomo potenzialmente in conflitto con quello dell'investitore. In particolare, si
invitano gli investitori a tener conto delle situazioni di conflitto di interessi che seguono.
Coincidenza dell'Emittente con il soggetto collocatore e con il responsabile del collocamento
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FATTORI DI RISCHIO
Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
L'Emittente opera in qualità di collocatore unico delle Obbligazioni e di responsabile del collocamento; tale
coincidenza di ruoli determina una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori in quanto
i titoli collocati dall'Emittente sono di propria emissione.
Negoziazione delle Obbligazioni in contropartita diretta
L'Emittente potrebbe assumere la veste di controparte diretta nel riacquisto delle Obbligazioni; tale
circostanza determina una situazione di conflitto di interesse nei confronti degli investitori potendo
l'Emittente determinare il prezzo delle Obbligazioni.
Coincidenza dell'Emittente con l'Agente per il Calcolo
L'Emittente opera anche quale Agente per il Calcolo; tale coincidenza di ruoli determina una situazione di
conflitto di interesse nei confronti degli investitori in quanto l'Emittente è soggetto responsabile del calcolo
degli interessi e delle attività connesse.
Eventuali situazioni di conflitto di interessi saranno indicate nelle Condizioni Definitive.
Rischio connesso alla variazione del regime fiscale
Sono a carico dei portatori delle Obbligazioni le imposte e le tasse, presenti e future, che per legge
colpiscano le Obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed altri frutti.
I valori lordi e netti relativi al tasso di interesse ed al rendimento delle Obbligazioni saranno di volta in volta
indicati nelle Condizioni Definitive e saranno calcolati sulla base del regime fiscale vigente alla data di
pubblicazione delle Condizioni Definitive.
Non è possibile prevedere se detto regime fiscale subirà delle modifiche durante la vita delle Obbligazioni né
è possibile escludere che, in caso di modifiche, i valori netti indicati nelle Condizioni Definitive possano
discostarsi, anche sensibilmente, da quelli che saranno effettivamente applicabili alle Obbligazioni in
corrispondenza delle date di pagamento delle cedole. Conseguentemente, qualora a seguito di modifiche del
regime fiscale si rendesse necessario effettuare delle trattenute, gli investitori riceverebbero un importo
inferiore a quello indicato nelle Condizioni Definitive al momento della sottoscrizione del Prestito.
FATTORI DI RISCHIO SPECIFICI CONNESSI A CIASCUNA TIPOLOGIA DI OBBLIGAZIONE
Di seguito si riportano i fattori di rischio specifici per ciascuna tipologia di Obbligazione da leggersi
congiuntamente con i fattori di rischio comuni alle diverse tipologie di prestiti obbligazionari.
 Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, obbligazioni a tasso variabile, obbligazioni a
tasso variabile con cap e/o floor, obbligazioni step-up con eventuale opzione call, obbligazioni stepdown con eventuale opzione call
Rischio connesso all'apprezzamento del rendimento in ipotesi di emissione di "Titoli di Risparmio per
l'Economia Meridionale"
Nel caso di emissione di "Titoli di Risparmio per l'Economia Meridionale", che beneficiano di una
tassazione agevolata, il rendimento netto per il sottoscrittore non sarà necessariamente superiore rispetto a
quello offerto dai corrispondenti titoli assoggettati a tassazione ordinaria, in quanto a seconda delle
specifiche caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto dell'emissione, potrebbe essere fissato
dall'Emittente in misura tale da ridurre il vantaggio fiscale previsto dalla relativa disciplina a favore degli
investitori. Pertanto, ai fini di un corretto apprezzamento dell'investimento, si invita l'investitore a
considerare con particolare attenzione il rendimento effettivo al netto della aliquota fiscale applicata.
 Obbligazioni a tasso variabile e obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor
Rischio di indicizzazione
Il rendimento ed il valore di mercato delle cedole variabili sono dipendenti dall'andamento del parametro di
riferimento, determinato da numerosi fattori, talora imprevedibili ed al di fuori del controllo dell'Emittente.
L'investitore deve quindi considerare che, in caso di andamento negativo del parametro di riferimento, può
ottenere un rendimento che riflette tale andamento negativo. In nessun caso il valore delle cedole variabili
potrà essere inferiore a zero.
Rischio di disallineamento tra il parametro di riferimento e la periodicità delle cedole
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
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Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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FATTORI DI RISCHIO
Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
Le Condizioni Definitive individueranno il parametro di riferimento (Euribor a 3, 6, 12 mesi) e la periodicità
delle cedole. Nell'ipotesi in cui la periodicità delle cedole non corrisponda alla durata del parametro di
riferimento, tale disallineamento potrebbe incidere negativamente sul rendimento del titolo.
Rischio correlato all'eventuale spread negativo sul parametro di riferimento
Qualora l'ammontare della cedola variabile venga determinato applicando al parametro di indicizzazione uno
spread negativo il rendimento delle Obbligazioni sarà inferiore a quello di un titolo similare legato al
parametro previsto senza applicazione di alcuno spread o con spread positivo, in quanto la cedola usufruisce
parzialmente dell'eventuale rialzo del parametro, mentre un eventuale ribasso del parametro amplificherà il
ribasso della cedola. Pertanto, in caso di vendita del titolo, l'investitore deve considerare che il prezzo delle
obbligazioni sarà più sensibile alle variazioni dei tassi d'interesse.
La presenza di uno spread negativo deve essere valutata tenuto conto dell' assenza di rating dell' Emittente e
delle Obbligazioni.
Rischio di eventi di turbativa o straordinari riguardanti il sottostante
Qualora il parametro di indicizzazione (Euribor a 3, 6 o 12 mesi) non fosse rilevabile nel giorno previsto,
l'Agente di Calcolo utilizzerà particolari modalità di determinazione dello stesso, e quindi degli interessi
applicabili alle cedole. Le modalità di calcolo degli interessi in caso di indisponibilità del parametro di
indicizzazione sono descritte nel successivo paragrafo 4.7.
Rischio correlato all'assenza di informazioni successive all'emissione
L'Emittente non fornirà, successivamente all'emissione, alcuna informazione relativamente all'andamento del
parametro di indicizzazione prescelto.
 Obbligazioni a tasso variabile con cap
Rischio correlato alla presenza di un cap delle cedole variabili
Nel caso in cui nelle Condizioni Definitive sia specificato un cap per le cedole variabili, le stesse non
potranno in nessun caso essere superiori a tale tasso massimo. Ciò significa che, anche in ipotesi di
andamento particolarmente positivo per l'investitore del parametro di riferimento, il rendimento delle
Obbligazioni non potrà in nessun caso essere superiore al limite massimo fissato dall'Emittente (cap) ed
indicato nelle Condizioni Definitive. Conseguentemente, laddove sia previsto un tasso massimo in relazione
alle cedole variabili, l'investitore potrebbe non beneficiare per l'intero dell'eventuale andamento positivo del
parametro di riferimento, ed eventuali andamenti positivi del parametro di riferimento oltre il tasso massimo
sarebbero comunque ininfluenti ai fini della determinazione della cedola variabile. Pertanto la presenza di un
cap potrebbe avere effetti negativi sul prezzo degli strumenti finanziari.
 Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, obbligazioni step-up con eventuale opzione call
e obbligazioni step-down con eventuale opzione call
Rischio correlato all'esercizio della facoltà di rimborso anticipato (opzione call)
Nel caso in cui l'Emittente si avvalga della facoltà, eventualmente prevista dalla Condizioni Definitive, di
esercitare il rimborso anticipato (opzione call) delle Obbligazioni, il titolo potrebbe generare un rendimento
inferiore a quello di un analogo titolo senza opzione call. Gli investitori potrebbero vedere quindi disattese le
proprie aspettative originarie di rendimento. Inoltre, l'esercizio del rimborso anticipato potrebbe incidere
negativamente sul valore di mercato delle Obbligazioni. Pertanto, gli investitori potrebbero non riuscire a
reinvestire le somme percepite ad esito del rimborso anticipato ad un rendimento almeno pari a quello delle
Obbligazioni riscattate anticipatamente.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
3.
3.1
INFORMAZIONI ESSENZIALI
INTERESSI
DI
PERSONE
FISICHE
E
GIURIDICHE
PARTECIPANTI
ALL'EMISSIONE/OFFERTA
L'Emittente potrebbe avere, rispetto al collocamento stesso, interessi potenzialmente in conflitto con quelli
degli investitori. In particolare, si invitano gli investitori a tener conto dei seguenti fattori:
- coincidenza dell'Emittente con il soggetto collocatore e con il responsabile del collocamento:
l'Emittente opera in qualità di collocatore unico delle Obbligazioni e di responsabile del
collocamento; tale coincidenza di ruoli determina una situazione di conflitto di interesse nei
confronti degli investitori in quanto i titoli collocati dall'Emittente sono di propria emissione;
- negoziazione delle Obbligazioni in contropartita diretta: l'Emittente potrebbe assumere la veste di
controparte diretta nel riacquisto delle Obbligazioni; tale circostanza determina una situazione di
conflitto di interesse nei confronti degli investitori potendo l'Emittente determinare il prezzo delle
Obbligazioni;
- coincidenza dell'Emittente con l'Agente per il Calcolo: con riferimento alle Obbligazioni a tasso
variabile nonché alle Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor, l'Emittente opera anche quale
Agente per il Calcolo; tale coincidenza di ruoli determina una situazione di conflitto di interesse nei
confronti degli investitori in quanto l'Emittente è soggetto responsabile del calcolo degli interessi e
delle attività connesse.
Nelle Condizioni Definitive saranno specificati i conflitti di interessi, tra quelli sopra indicati, presenti in
relazione alla singola emissione, nonché eventuali ulteriori situazioni di conflitto, allo stato non
identificabili.
3.2 RAGIONI DELL'OFFERTA E IMPIEGO DEI PROVENTI
Le Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa saranno emesse nell'ambito dell'ordinaria attività di
raccolta da parte dell'Emittente. L'ammontare ricavato dalla vendita delle Obbligazioni descritte nella
presente Nota Informativa sarà utilizzato dall'Emittente nella propria attività di intermediazione finanziaria e
investimento mobiliare.
In caso di emissione di Titoli di Risparmio per l'Economia Meridionale, in conformità con quanto previsto
dall'art. 8, comma 4, del D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla L. 12 luglio 2011, n.
106, l'ammontare complessivo raccolto sarà impiegato dall'Emittente esclusivamente per favorire il
riequilibrio territoriale dei flussi di credito per gli investimenti a medio-lungo termine delle piccole e medie
imprese con sede legale nelle regioni del Mezzogiorno e al sostegno di progetti etici nei medesimi territori.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
4.
4.1
i)
INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
DESCRIZIONE DEL TIPO E DELLA CLASSE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
Descrizione del tipo e della classe degli strumenti finanziari offerti al pubblico e/o ammessi alla
negoziazione
La presente Nota Informativa è relativa all'emissione di titoli di debito, i quali determinano l'obbligo per
l'Emittente di rimborsare all'investitore a scadenza il 100% del relativo valore nominale (il "Valore
Nominale"), unitamente alla corresponsione di cedole di interessi (ad esclusione delle Obbligazioni zero
coupon), determinate secondo la metodologia di calcolo specifica per ogni tipologia di Obbligazione, salvo
quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all'utilizzo del "bail-in" e degli altri strumenti di risoluzione
previsti dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel
nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015.
Il Programma prevede l'emissione delle seguenti tipologie di Obbligazioni:

Obbligazioni a tasso fisso con eventuale facoltà di rimborso anticipato a favore dell'Emittente (di
seguito "Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call");

Obbligazioni a tasso variabile;

Obbligazioni a tasso variabile con tasso massimo (cap) e/o tasso minimo (floor) (di seguito
"Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor");

Obbligazioni a tasso crescente (step–up) con eventuale facoltà di rimborso anticipato a favore
dell'Emittente (di seguito "Obbligazioni step–up con eventuale opzione call");

Obbligazioni a tasso decrescente (step– down) con eventuale facoltà di rimborso anticipato a favore
dell'Emittente (di seguito "Obbligazioni step–down con eventuale opzione call");

Obbligazioni zero coupon (di seguito "Obbligazioni zero coupon").
In linea con quanto previsto dall'art. 8, comma 4, del D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito con
modificazioni dalla Legge 12 luglio 2011, n. 106, l'Emittente si riserva la possibilità di emettere a valere sul
presente Programma di Offerta (con esclusione dei titoli zero coupon) "Titoli di Risparmio per l'Economia
Meridionale" ("TREM"). In tal caso, l'offerta sarà riservata unicamente a persone fisiche non esercenti
attività di impresa e i flussi incrementali di impieghi a medio-lungo termine verso le piccole e medie imprese
con sede legale nelle regioni del Mezzogiorno saranno, nel periodo di vita dei Titoli, almeno pari alla
raccolta realizzata mediante l'emissione dei Titoli medesimi. Inoltre, ai redditi di capitale prodotti troverà
applicazione l'imposta sostitutiva nella misura pari al 5%.
La denominazione, la durata, il tasso di interesse nominale, l'ISIN, la data e la frequenza di pagamento delle
cedole e gli eventuali ulteriori elementi atti a definire le caratteristiche delle Obbligazioni saranno indicati
nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito. Di seguito si descrivono le principali caratteristiche
finanziarie delle singole tipologie di Obbligazioni offerte.
Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call
Le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call danno diritto al pagamento di cedole il cui
ammontare è determinato in ragione di un tasso di interesse costante lungo la durata del prestito che verrà
indicato nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito.
È prevista la possibilità per l'Emittente di procedere al rimborso anticipato delle Obbligazioni alle date di
esercizio dell'opzione call e, in ogni caso, non prima del decorso di 24 (ventiquattro) mesi dalla data di
emissione.
Obbligazioni a tasso variabile
Le Obbligazioni a tasso variabile danno diritto al pagamento di cedole il cui ammontare è determinato in
ragione dell'andamento del parametro di indicizzazione rappresentato dal tasso Euribor a 3, 6 o 12 mesi alle
date di rilevazione prestabilite, eventualmente maggiorato o diminuito di uno spread predeterminato in
misura fissa per tutta la durata del prestito. Il parametro di indicizzazione, la modalità di rilevazione e
l'eventuale spread saranno indicati nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito.
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un'unica soluzione alla data di scadenza.
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PROSPETTO DI BASE
Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor
Le Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor danno diritto al pagamento di cedole variabili nel tempo,
indicizzate al parametro di riferimento rappresentato dal tasso Euribor a 3, 6 o 12 mesi eventualmente
maggiorato o diminuito di uno spread predeterminato in misura fissa per tutta la durata del prestito. Le
cedole variabili non potranno in ogni caso essere superiori a un tasso massimo predeterminato costante lungo
la durata del prestito (cap) e/o non potranno essere inferiori a un tasso minimo predeterminato costante lungo
la durata del prestito (floor), nella misura indicata nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito.
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un'unica soluzione alla data di scadenza.
Obbligazioni step– up con eventuale opzione call
Le Obbligazioni step-up con eventuale opzione call danno diritto al pagamento di cedole il cui ammontare è
determinato in ragione di un tasso di interesse prefissato alla data di emissione, che aumenterà durante la vita
del prestito, nella misura indicata nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito.
È prevista la possibilità per l'Emittente di procedere al rimborso anticipato delle Obbligazioni alle date di
esercizio dell'opzione call e, in ogni caso, non prima del decorso di 24 (ventiquattro) mesi dalla data di
emissione.
Obbligazioni step– down con eventuale opzione call
Le Obbligazioni step-down con eventuale opzione call danno diritto al pagamento di cedole il cui ammontare
è determinato in ragione di un tasso di interesse prefissato alla data di emissione, che diminuirà durante la
vita del prestito, nella misura indicata nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito.
È prevista la possibilità per l'Emittente di procedere al rimborso anticipato delle Obbligazioni alle date di
esercizio dell'opzione call e, in ogni caso, non prima del decorso di 24 (ventiquattro) mesi dalla data di
emissione.
Obbligazioni zero coupon
Le Obbligazioni zero coupon non prevedono il pagamento di cedole periodiche. Il rendimento è
rappresentato dalla differenza tra il prezzo di rimborso ed il prezzo di emissione delle stesse.
Le Obbligazioni saranno rimborsate in un'unica soluzione alla data di scadenza.
ii)
Il codice ISIN (International Security Identification Number) o altri analoghi codici di identificazione
degli strumenti finanziari
Il codice ISIN delle Obbligazioni facenti parte di ciascun Prestito sarà indicato nelle Condizioni Definitive.
4.2 LEGISLAZIONE IN BASE ALLA QUALE GLI STRUMENTI FINANZIARI SONO STATI
CREATI
Le Obbligazioni sono regolate dalla legge italiana.
Per qualsiasi controversia relativa alle Obbligazioni è competente il Foro di Ragusa. Tuttavia, ove il
portatore delle Obbligazioni rivesta la qualifica di consumatore ai sensi e per gli effetti dell'art. 1469 bis del
Codice civile e dell'art. 3 del D.Lgs. n. 206/2005 ("Codice del Consumo"), il Foro competente è quello di
residenza o domicilio elettivo di quest'ultimo (ex art. .63 del Codice del Consumo).
4.3 FORMA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI E SOGGETTO INCARICATO DELLA TENUTA
DEI REGISTRI
i)
Indicare se gli strumenti finanziari sono nominativi o al portatore e se sono in forma cartolare o
dematerializzata
Le Obbligazioni sono rappresentate da titoli al portatore ed assoggettate al regime di dematerializzazione di
cui al TUF e al Regolamento Congiunto Banca d'Italia – Consob del 22 febbraio 2008 in tema di «Disciplina
dei servizi di gestione accentrata, di liquidazione, dei sistemi di garanzia e delle relative società di
gestione».
ii)
Denominazione e indirizzo del soggetto incaricato della tenuta dei registri
Le Obbligazioni sono accentrate presso la Monte Titoli S.p.A. (Piazza degli Affari, 6 – 20123 Milano).
Conseguentemente, il trasferimento e il rimborso delle Obbligazioni nonché l'esercizio dei relativi diritti
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
potranno avvenire esclusivamente per il tramite degli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata
presso la Monte Titoli S.p.A.
4.4 VALUTA DI EMISSIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
Le Obbligazioni sono denominate in Euro e le cedole corrisposte saranno anch'esse denominate in euro.
4.5 RANKING DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
Gli obblighi nascenti dalle Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa a carico dell'Emittente non
sono subordinati ad altre passività dello stesso. Tuttavia, nell'ipotesi di applicazione dello strumento del
"bail-in", il credito degli Obbligazionisti verso l'Emittente non sarà soddisfatto pari passu con tutti gli altri
crediti chirografari dell'Emittente (cioè non garantiti e non privilegiati), ma sarà oggetto di riduzione nonché
conversione secondo l'ordine sinteticamente rappresentato all'interno della tabella che segue (cfr. sul punto
anche il successivo paragrafo 4.6 in merito all'utilizzo del "bail-in" e degli altri strumenti di risoluzione
previsti dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel
nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015). Peraltro il seguente ordine
dovrà essere rispettato anche nell'ambito delle procedure di liquidazione coatta amministrativa.
Capitale primario di Classe 1
(Common Equity Tier I)
Capitale aggiuntivo di Classe 1
(Additional Tier I)
Capitale di Classe 2
(ivi incluse le obbligazioni subordinate)
Debiti subordinati diversi dal Capitale aggiuntivo di Classe 1 e Classe 2
Restanti Passività ivi incluse le OBBLIGAZIONI NON SUBORDINATE
(SENIOR) non assistite da garanzie
DEPOSITI DI IMPORTI SUPERIORI A € 100.000:
-
"FONDI PROPRI"
di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese;
di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese effettuati presso
succursali extracomunitarie della Banca
dal 1° gennaio 2019, gli altri depositi presso la Banca (1) .
(1) Per quanto riguarda gli "altri depositi presso la Banca", il relativo credito sarà soddisfatto con preferenza rispetto alle
Obbligazioni di cui alla presente Nota Informativa nelle procedure di risoluzione (nonché di liquidazione coatta amministrativa)
iniziate dopo il 1° gennaio 2019. Sino a tale data, pertanto, tali depositi saranno soddisfatti pari passu con le Obbligazioni.
4.6
DESCRIZIONE DEI DIRITTI, COMPRESA QUALSIASI LORO LIMITAZIONE, CONNESSI
AGLI STRUMENTI FINAZIARI E PROCEDURA PER IL LORO ESERCIZIO
Le Obbligazioni incorporano i diritti previsti dalla normativa vigente per i titoli della stessa categoria e,
quindi, il diritto alla percezione degli interessi se previsti dalla specifica tipologia del titolo (alle date di
pagamento indicate nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito) e il diritto al rimborso del capitale (alla
data di scadenza, anch'essa individuata nelle Condizioni Definitive), salvo quanto previsto dalla direttiva
europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come recepita nel nostro ordinamento dai
Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015, come di seguito rappresentato.
In particolare, in data 16 novembre 2015 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i Decreti Legislativi n.
180 e 181 del 16 novembre 2015 attuativi della Direttiva 2014/59/UE del Parlamento Europeo e del
Consiglio, che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, individuando i poteri e
gli strumenti che le Autorità preposte alla risoluzione delle crisi bancarie (c.d. "resolution Authorities", di
seguito le "Autorità") possono adottare per la risoluzione di una banca in dissesto ovvero a rischio di
dissesto. Ciò al fine di garantire la continuità delle funzioni essenziali dell'ente, riducendo al minimo
l'impatto del dissesto sull'economia e sul sistema finanziario, nonché i costi per i contribuenti, assicurando
che gli azionisti sostengano le perdite per primi e che i creditori le sostengano dopo gli azionisti, purché
nessun creditore subisca perdite superiori a quelle che avrebbe subito se la banca fosse stata liquidata con
procedura ordinaria di insolvenza.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
I suddetti decreti attuativi sono entrati in vigore in data 16 novembre 2015, fatta unicamente eccezione per le
disposizioni relative allo strumento del "bail-in", come di seguito descritto, per le quali è stata prevista
l'applicazione a partire dal 1° gennaio 2016. Peraltro, le disposizioni in materia di "bail–in" potranno essere
applicate agli strumenti finanziari già in circolazione, ancorché emessi prima della suddetta data.
Tra gli strumenti di risoluzione che potranno essere utilizzati dalle Autorità è previsto il summenzionato
strumento del "bail-in", ossia il potere di riduzione, con possibilità di azzeramento del valore nominale,
nonché di conversione in titoli di capitale delle obbligazioni (art. 1, lett. g) D.Lgs. n. 180/2015). Pertanto,
con l'applicazione del "bail-in", gli Obbligazionisti si ritroverebbero esposti al rischio di veder ridotto,
azzerato, ovvero convertito in capitale il proprio investimento, anche in assenza di una formale dichiarazione
di insolvenza dell'Emittente.
Inoltre, le Autorità avranno il potere di cancellare le obbligazioni e modificarne la scadenza, l'importo degli
interessi pagabili o la data a partire dalla quale tali interessi divengono pagabili, anche sospendendo il
pagamento per un periodo transitorio (art. 60, comma 1, lettera i), D.Lgs. 180/2015).
Nell'applicazione dello strumento del "bail-in", le Autorità dovranno tenere conto della seguente gerarchia:
1) innanzitutto si dovrà procedere alla riduzione, fino alla concorrenza delle perdite, secondo l'ordine
indicato:
- degli strumenti rappresentativi del capitale primario di classe 1 (c.d. Common Equity Tier);
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni
subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
- delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior);
2) una volta assorbite le perdite, o in assenza di perdite, si procederà alla conversione in azioni computabili
nel capitale primario, secondo l'ordine indicato:
- degli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 (c.d. Additional Tier 1 Instruments);
- degli strumenti di capitale di classe 2 (c.d. Tier 2 Instruments) ivi incluse le obbligazioni
subordinate;
- dei debiti subordinati diversi dagli strumenti di capitale aggiuntivo di classe 1 e degli strumenti di
classe 2;
- delle restanti passività, ivi incluse le obbligazioni non subordinate (senior).
Nell’ambito delle "restanti passività", il "bail–in" riguarderà prima le obbligazioni senior e poi i depositi (per
la parte eccedente l'importo di Euro 100.000,00) di persone fisiche, microimprese, piccole e medie imprese, i
medesimi depositi di cui sopra effettuati presso succursali extracomunitarie dell'Emittente nonché,
successivamente al 1° gennaio 2019, tutti gli altri depositi presso l'Emittente, sempre per la parte eccedente
l’importo di Euro 100.000,00 (cfr. al riguardo il precedente paragrafo 4.5).
Non rientrano, invece, nelle "restanti passività" e restano pertanto escluse dall'ambito di applicazione del
"bail-in" alcune categorie di passività indicate dalla normativa, tra cui i depositi fino a Euro 100.000,00 (c.d.
"depositi protetti") e le "passività garantite" definite dall'art. 1 del citato D.Lgs. n. 180 del 16 novembre 2015
come "passività per la quale il diritto del creditore al pagamento o ad altra forma di adempimento è
garantito da privilegio, pegno o ipoteca, o da contratti di garanzia con trasferimento del titolo in proprietà o
con costituzione di garanzia reale, comprese le passività derivanti da operazioni di vendita con patto di
riacquisto", comprendenti, ai sensi dell’art. 49 del citato D.Lgs n. 180, anche le obbligazioni bancarie
garantite di cui all'art. 7-bis della Legge n. 130/99.
Lo strumento sopra descritto del "bail-in" potrà essere applicato sia individualmente che in combinazione
con gli altri strumenti di risoluzione previsti dalla normativa di recepimento quali:
i)
cessione di beni e rapporti giuridici ad un soggetto terzo;
ii)
cessione di beni e rapporti giuridici ad un ente-ponte;
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
iii) cessione di beni e rapporti giuridici a una società veicolo per la gestione dell'attività.
Fatto salvo quanto sopra, in circostanze eccezionali, quando è applicato lo strumento del "bail-in", l'Autorità
potrà escludere, integralmente o parzialmente, talune passività dall'applicazione del "bail-in" (art. 49, comma
2, del D.Lgs. 180/2015), in particolare allorché:
a) non è possibile sottoporre a "bail-in" tale passività entro un tempo ragionevole;
b) l'esclusione è strettamente necessaria e proporzionata per conseguire la continuità delle funzioni
essenziali e delle linee di business principali nonché per evitare un contagio che potrebbe perturbare
gravemente il funzionamento dei mercati;
c) l'applicazione dello strumento del "bail-in" a tali passività determinerebbe una distruzione di valore tale
che le perdite sostenute da altri creditori sarebbero più elevate rispetto al caso in cui tali passività
fossero escluse dal "bail-in".
Pertanto, nel caso in cui sia disposta l'esclusione dal "bail-in" di alcune passività, è possibile che le perdite
che tali passività avrebbero dovuto assorbire siano trasferite ai titolari delle altre passività soggette a "bailin" mediante la loro riduzione o conversione in capitale.
Gli strumenti di risoluzione sopra descritti potranno comportare una novazione soggettiva del rapporto
giuridico tra Emittente ed Obbligazionista (con sostituzione dell'originario debitore, ossia la Banca emittente,
con un nuovo soggetto giuridico) senza necessità di un previo consenso di quest'ultimo e il trasferimento
delle attività e passività dell'originario debitore, con conseguente possibile rimodulazione del rischio di
credito per il sottoscrittore.
Inoltre, sostegni finanziari pubblici a favore di una banca in crisi potranno essere concessi solo dopo che
siano stati applicati gli strumenti di risoluzione sopra descritti e qualora sussistano i presupposti previsti a
livello europeo dalla disciplina degli aiuti di Stato.
Per una descrizione delle procedure per l'esercizio dei diritti connessi agli strumenti finanziari si rinvia ai
paragrafi 4.7 e 4.8 che seguono.
I portatori delle Obbligazioni potranno esercitare i diritti relativi alle Obbligazioni da essi sottoscritte per il
tramite dell'intermediario presso cui le Obbligazioni sono depositate in regime di de materializzazione.
Oltre a quelli espressamente indicati nella presente Nota Informativa e nelle Condizioni Definitive relative a
ciascuna emissione, non vi sono oneri, condizioni o gravami di qualsiasi natura, che possono incidere sui
diritti dei sottoscrittori delle Obbligazioni.
4.7 INTERESSI
i)
Tasso di interesse nominale
Il tasso di interesse nominale applicato alle Obbligazioni, ad eccezione delle Obbligazioni zero coupon, sarà
di volta in volta indicato nelle Condizioni Definitive.
ii)
Disposizioni relative agli interessi da pagare
Si riportano qui di seguito le modalità di calcolo degli interessi suddivise per tipologia di Obbligazione.
Gli interessi saranno determinati applicando la convenzione di calcolo "Following Business Day Convention
Unadjusted"1 sulla base del calendario "Target"2 e utilizzando la base di calcolo3 di volta in volta indicata
nelle Condizioni Definitive.
1
"Following Business Day Convention", indica che, ai fini del pagamento dell'ammontare delle cedole, qualora la relativa data di
pagamento cada in un giorno che non è un giorno lavorativo bancario (come definito sulla base del calendario Target), tale
ammontare sarà accreditato il primo giorno lavorativo bancario successivo alla suddetta data. "Unadjusted" indica che al verificarsi
di tale circostanza, l'applicazione della suddetta convenzione di calcolo non avrà impatti sull'ammontare della cedola pagata.
2
Il calendario "Target" è il sistema di regolamento lordo in tempo reale per i pagamenti in Euro. Il calendario operativo "Target"
prevede, sino a revoca, che il mercato operi tutti i giorni dell'anno con esclusione delle giornate di sabato, della domenica, nonché
del primo giorno dell'anno, il venerdì santo, il lunedì di Pasqua, il primo maggio, il 25 ed il 26 dicembre.
3
Le cedole saranno calcolate secondo una delle seguenti basi di calcolo: "Act/Act", "Act/360" oppure "Act/365". "Act/Act" indica il
numero di giorni a partire dalla data in cui gli interessi cominciano a decorrere (inclusa) sino alla data in cui gli interessi sono
dovuti (esclusa), diviso per il numero effettivo di giorni nel relativo periodo di calcolo degli interessi moltiplicato per il numero dei
periodi di calcolo previsti nell'anno. "Act/360" indica il numero effettivo di giorni nel periodo di calcolo degli interessi diviso per
360. "Act/365" indica il numero effettivo di giorni nel periodo di calcolo degli interessi diviso per 365.
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
83/101
Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call
Le Obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche trimestrali, semestrali ed annuali il cui
importo è calcolato applicando al valore nominale un tasso di interesse fisso, la cui misura sarà indicata nelle
Condizioni Definitive.
Il calcolo delle cedole trimestrali, semestrali ed annuali, è determinato, con riferimento a ciascun taglio
minimo in base alla seguente formula:
I = tn*X%*t
Dove:
"tn" è il valore del taglio minimo espresso in Euro;
"X%" è il tasso di interesse espresso in percentuale su base annua, specificato nelle Condizioni Definitive;
"t" è la convenzione di calcolo indicata nelle Condizioni Definitive in ragione della periodicità di pagamento
delle cedole prescelta ed indicata nelle medesime Condizioni Definitive.
Obbligazioni a tasso variabile
Le Obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole variabili nel tempo, indicizzate al parametro di
riferimento (Euribor a 3, 6 o 12 mesi) specificato nelle Condizioni Definitive, eventualmente maggiorato o
diminuito di uno spread.
L'importo delle cedole è calcolato applicando al valore nominale il tasso cedolare secondo la seguente
formula:
T= [(1+(Euribor +/- spread)/100)^(act/360)-1]
Dove:
"T" rappresenta il tasso periodale equivalente;
"Euribor" rappresenta il tasso Euribor di riferimento, come indicato nelle Condizioni Definitive;
"Spread" rappresenta la maggiorazione o diminuzione del tasso Euribor indicata in punti percentuali, come
indicato nelle Condizioni Definitive. Il tasso equivalente verrà infine arrotondato allo 0,05% più vicino.
Il tasso cedolare della prima cedola è determinato in base al fixing del tasso Euribor di pertinenza della
giornata in cui è stata deliberata l'emissione del prestito.
Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor
Le Obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole variabili nel tempo, indicizzate al parametro di
riferimento (Euribor a 3, 6 o 12 mesi) specificato nelle Condizioni Definitive, eventualmente maggiorato o
diminuito di uno spread.
A seconda della specifica configurazione cedolare di volta in volta indicata nelle Condizioni Definitive, può
inoltre essere previsto un tasso massimo (cap) e/o tasso minimo (floor) per le cedole variabili, anch'esso
specificato nelle Condizioni Definitive relative al singolo prestito. Le eventuale presenza di un tasso
massimo (cap) e/o di un tasso minimo (floor) comporta che le cedole variabili corrisposte non possano essere
comunque superiori e/o inferiori ad un livello predeterminato come specificato di volta in volta nelle
Condizioni Definitive.
L'importo delle cedole è calcolato applicando al valore nominale il tasso cedolare secondo le seguenti
formule:
 Obbligazioni a tasso variabile con cap
T= [1+MIN(CAP; Euribor +/- spread)/100]^(act/360)-1]
 Obbligazioni a tasso variabile con floor
T= [1+MAX(FLOOR; Euribor +/- spread)/100]^(act/360)-1]
 Obbligazioni a tasso variabile con cap e floor
T= [1+MAX(FLOOR; min (CAP; Euribor +/- spread)/100]^(act/360)-1]
Dove:
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
"T" rappresenta il tasso periodale equivalente;
"Euribor" rappresenta il tasso Euribor di riferimento, come indicato nelle Condizioni Definitive,
"Spread" rappresenta la maggiorazione o diminuzione del tasso Euribor indicata in punti percentuali, come
indicato nelle Condizioni Definitive. Il tasso equivalente verrà infine arrotondato allo 0,05% più vicino;
"Cap" è il tasso massimo, espresso in percentuale, delle cedole variabili indicato nelle pertinenti Condizioni
Definitive;
"Floor" è il tasso minimo, espresso in percentuale, delle cedole variabili indicato nelle pertinenti Condizioni
Definitive.
Il tasso cedolare della prima cedola è determinato in base al fixing del tasso Euribor di pertinenza della
giornata in cui è stata deliberata l'emissione del prestito.
Obbligazioni step– up con eventuale opzione call
Le Obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche trimestrali, semestrali ed annuali il cui
importo è calcolato applicando al valore nominale un tasso di interesse fisso crescente, la cui misura sarà
indicata nelle Condizioni Definitive.
Il calcolo delle cedole trimestrali, semestrali e annuali, è determinato, con riferimento a ciascun taglio
minimo, in base alla seguente formula:
I = tn*X%*t
Dove:
"tn" è il valore del taglio minimo espresso in Euro
"X%" è il tasso di interesse crescente espresso in percentuale su base annua, specificato nelle Condizioni
Definitive;
"t" è la convenzione di calcolo indicata nelle Condizioni Definitive in ragione della periodicità di pagamento
delle cedole prescelta ed indicata nelle medesime Condizioni Definitive.
Obbligazioni step– down con eventuale opzione call
Le Obbligazioni danno diritto al pagamento di cedole periodiche trimestrali, semestrali ed annuali il cui
importo è calcolato applicando al valore nominale un tasso di interesse fisso decrescente, la cui misura sarà
indicata nelle Condizioni Definitive.
Il calcolo delle cedole è determinato, con riferimento a ciascun taglio minimo, in base alla seguente formula:
I = tn*X%*t
Dove:
"tn" è il valore del taglio minimo espresso in Euro;
"X%" è il tasso di interesse decrescente espresso in percentuale su base annua, specificato nelle Condizioni
Definitive;
"t" è la convenzione di calcolo indicata nelle Condizioni Definitive in ragione della periodicità di pagamento
delle cedole prescelta ed indicata nelle medesime Condizioni Definitive.
Obbligazioni zero coupon
Non è previsto il pagamento di cedole di interessi. Gli interessi lordi corrispondono, per ciascuna
Obbligazione, alla differenza tra il prezzo di rimborso ed il prezzo di emissione, secondo quanto specificato
nelle Condizioni Definitive.
iii) Data di godimento degli interessi
Nelle Condizioni Definitive relative a ciascuna emissione verrà indicata la data di godimento ("Data di
Godimento"), intesa come la data a far corso dalla quale le Obbligazioni cominciano a produrre interessi.
iv)
Data di scadenza degli interessi
Dalla Data di Godimento, le Obbligazioni fruttano sul valore nominale interessi pagabili in via posticipata in
un'unica soluzione alla data di scadenza (per le Obbligazioni zero coupon) oppure in cedole trimestrali,
semestrali o annuali alle date di scadenza degli interessi ("Data di scadenza degli interessi") specificate di
volta in volta nelle Condizioni Definitive (per tutte le altre tipologie di Obbligazioni).
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
v)
Termine di prescrizione degli interessi e del capitale
I diritti relativi agli interessi, si prescrivono decorsi 5 anni dalla data di scadenza della cedola e, per quanto
concerne il capitale, decorsi 10 anni dalla data in cui il Prestito è divenuto rimborsabile.
Per le Obbligazioni a tasso variabile e tasso variabile con cap e/o floor si applicano i seguenti punti da
vi) a xii).
vi)
Dichiarazione indicante il tipo di sottostante
Il parametro di riferimento è il tasso Euribor (a 3, 6 o 12 mesi, così come indicato nelle Condizioni
Definitive). La periodicità della cedola coincide con la periodicità del parametro di riferimento.
vii) Descrizione del sottostante
L'Euribor è il tasso lettera sul mercato interno dell'Unione Monetaria Europea dei depositi bancari, rilevato
dalla Federazione Bancaria Europea (FBE) – calcolato secondo la convenzione indicata nelle Condizioni
Definitive – e pubblicato sui maggiori quotidiani europei a contenuto economico e finanziario.
Il tasso Euribor di riferimento da applicare per il calcolo di ciascuna cedola, ad eccezione della prima, sarà il
tasso Euribor rilevato il secondo giorno lavorativo antecedente la Data di Pagamento relativa al Periodo di
Calcolo precedente il godimento della cedola in questione e, relativamente alla cedola da corrispondere alla
prima Data di Pagamento, il secondo giorno lavorativo antecedente la Data di Godimento. Le rilevazioni
saranno effettuate secondo il calendario "Target". Il calendario operativo "Target" prevede, sino a revoca,
che il mercato operi tutti i giorni dell'anno con esclusione delle giornate del sabato, della domenica nonché il
primo giorno dell'anno, il venerdì santo, il lunedì di Pasqua, il primo maggio, il 25 ed il 26 dicembre. Se una
delle date in cui deve essere rilevato il tasso Euribor di riferimento cade in un giorno in cui lo stesso per fatti
eccezionali non viene pubblicato, la rilevazione viene effettuata il primo giorno utile antecedente.
viii) Descrizione del metodo utilizzato per mettere in relazione il tasso di interesse e il sottostante
Ai fini della determinazione del tasso di interesse applicabile alle Obbligazioni a tasso variabile, il Parametro
di Riferimento prescelto sarà aumentato o diminuito di un margine (spread) e, con riferimento alle
Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor non potrà eventualmente essere superiore ad un tasso
massimo (cap) o inferiore ad un tasso minimo (floor). L'entità dello spread e degli eventuali tassi massimi o
minimi sarà indicata nelle Condizioni Definitive.
ix)
Indicazione della fonte da cui poter ottenere informazioni sulla performance passata e futura del
sottostante e sulla sua volatilità
Le informazioni relative alla performance passata e futura del parametro di riferimento e alla sua volatilità
possono essere reperite mediante l'information provider Bloomberg.
x)
Descrizione di eventuali fatti perturbativi del mercato o della liquidazione aventi un'incidenza sul
sottostante
Nel corso della vita delle Obbligazioni possono verificarsi, relativamente al parametro di riferimento
prescelto, eventi di natura straordinaria che ne modifichino la struttura o ne compromettano l'esistenza. In tali
casi si applicheranno le regole di adeguamento di cui al successivo paragrafo.
xi)
Regole di adeguamento applicabili in caso di fatti aventi un'incidenza sul sottostante
Se per qualsiasi motivo il tasso Euribor di riferimento non potesse essere rilevato, anche a seguito di
eventuali eventi di turbativa dei mercati finanziari, si applicherà in luogo di tale parametro la media
aritmetica delle quotazioni dei depositi interbancari dichiarate operative alle ore 11.00 (ora di Bruxelles) da
almeno tre primari istituti di credito. Il valore di ogni cedola sarà reso noto sul sito internet dell'Emittente.
xii) Nome del responsabile del calcolo
L'Emittente svolgerà la funzione di Agente di Calcolo delle Obbligazioni.
Per le Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor si applica il seguente punto xiii).
xiii) Se lo strumento finanziario presenta una componente derivativa per quanto riguarda il pagamento
degli interessi, fornire una spiegazione chiara e dettagliata, che consenta agli investitori di
comprendere in che modo il valore del loro investimento è influenzato dal valore degli strumenti
sottostanti, specialmente in circostanze in cui i rischi sono più evidenti
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
Le Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor incorporano una componente derivativa rappresentata da
un'opzione (cap e/o floor) sui tassi di interesse. La contestuale presenza di un'opzione di tipo interest rate
floor e interest rate cap dà luogo ad un'opzione c.d. interest rate collar.
In particolare, qualora sia previsto un cap, la componente derivativa consiste in un'opzione venduta
dall'investitore, in ragione della quale questi vede determinato a priori il valore massimo del parametro di
riferimento, eventualmente maggiorato o diminuito di un margine (spread) espresso in punti base. L'opzione
di tipo cap è un'opzione su tassi di interesse negoziata al di fuori dei mercati regolamentati, con la quale
viene fissato un limite massimo alla crescita del tasso di Interesse.
Qualora sia previsto un floor, la componente derivativa consiste in un'opzione, acquistata dall'investitore, in
ragione della quale questi vede determinato a priori il valore minimo del parametro di riferimento,
eventualmente maggiorato o diminuito di un margine (spread) espresso in punti base. L'opzione di tipo floor
è un'opzione su tassi di interesse negoziata al di fuori dei mercati regolamentati, con la quale viene fissato un
limite minimo al valore del tasso di interesse.
Nel caso in cui sia previsto un floor e il parametro di riferimento, eventualmente maggiorato o diminuito di
un margine (spread), sia inferiore al valore floor, la cedola verrà calcolata sulla base del tasso floor. Al
contrario, nel caso in cui sia previsto un cap e il parametro di riferimento, eventualmente maggiorato o
diminuito di un margine (spread), sia maggiore al valore cap, la cedola verrà calcolata sulla base del tasso
cap.
Il valore della componente derivativa è calcolato sulla base delle condizioni di mercato di volta in volta
sussistenti, utilizzando il modello di Black&Scholes, una volatilità su base annua ed un tasso risk free.
4.8 DATA DI SCADENZA E MODALITÀ DI AMMORTAMENTO DEL PRESTITO, COMPRESE LE
PROCEDURE DI RIMBORSO
i)
Data di scadenza
Fermo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all'utilizzo del "bail-in" e degli altri strumenti di
risoluzione previsti dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come
recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015, le Obbligazioni
saranno rimborsate in un'unica soluzione alla data di scadenza, fatta salva l'ipotesi di esercizio da parte
dell'Emittente della facoltà di rimborso anticipato (opzione call), eventualmente prevista nelle Condizioni
Definitive per le sole Obbligazioni a tasso fisso, step-up e step-down.
Ove prevista, l'opzione call potrà essere esercitata dall'Emittente non prima del decorso di 24 (ventiquattro)
mesi dalla data di emissione. Il rimborso anticipato potrà essere totale ma non parziale ed il relativo prezzo di
rimborso non potrà essere inferiore al Valore Nominale delle Obbligazioni.
Le Condizioni Definitive specificheranno il prezzo di rimborso e le date di esercizio dell'opzione call (le
"Date di Esercizio dell'Opzione Call").
L'opzione call potrà essere esercitata subordinatamente alla pubblicazione di un apposito avviso affisso
presso la sede legale dell'Emittente e da pubblicarsi sul sito internet www.bapr.it entro la Data di Esercizio
dell'Opzione Call.
Le Obbligazioni cesseranno di essere fruttifere alla data del rimborso anticipato.
Non sono previste clausole di rimborso anticipato a favore degli obbligazionisti.
Il pagamento di quanto dovuto a titolo di capitale e interessi (anche in ipotesi di rimborso anticipato) avrà
luogo per il tramite degli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli S.p.A..
ii)
Modalità di ammortamento del prestito
Le Obbligazioni saranno rimborsate alla pari (100% del Valore Nominale), in un'unica soluzione alla data di
scadenza, salvo quanto indicato nel paragrafo 4.6 in merito all'utilizzo del "bail-in" e degli altri strumenti di
risoluzione previsti dalla direttiva europea in tema di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, come
recepita nel nostro ordinamento dai Decreti Legislativi n. 180 e 181 del 16 novembre 2015, per il tramite
degli intermediari autorizzati aderenti a Monte Titoli S.p.A, senza deduzione di spese. Laddove previsto
dalle Condizioni Definitive relative a ciascuna emissione, in caso di esercizio da parte dell'Emittente
dell'opzione call, le stesse saranno rimborsate alla pari in un'unica soluzione alle Date di Esercizio
dell'Opzione Call.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
Qualora la data prevista per il rimborso del capitale non sia un Giorno Lavorativo, come definito di volta in
volta nelle Condizioni Definitive, il relativo pagamento sarà effettuato sulla base del Calendario e della
Convenzione di Calcolo indicata di volta in volta nelle Condizioni Definitive.
4.9 TASSO DI RENDIMENTO
i)
Indicazione del tasso di rendimento
Il tasso di rendimento di ciascuna emissione su base annua, al lordo e al netto dell'effetto fiscale, sarà
indicato nelle Condizioni Definitive.
ii)
Illustrazione in forma sintetica del metodo di calcolo del rendimento
Il tasso di rendimento effettivo di ciascun Prestito Obbligazionario, al lordo ed al netto dell'effetto fiscale,
sarà calcolato con il metodo del tasso interno di rendimento in regime di capitalizzazione composta, sulla
base del prezzo di emissione, nonché (fatta eccezione per le Obbligazioni zero coupon) della frequenza dei
flussi di cassa cedolari.
Il tasso interno di rendimento rappresenta quel tasso che eguaglia la somma dei valori attuali dei flussi
prodotti dalle Obbligazioni (cedole e rimborso del capitale) al prezzo di acquisto/sottoscrizione
dell'Obbligazione stessa.
Tale tasso è calcolato assumendo che il titolo venga detenuto fino alla data di scadenza, che il reinvestimento
dei flussi cedolari intermedi avvenga al medesimo tasso interno di rendimento nonché nell'ipotesi di assenza
di eventi di credito dell'Emittente.
Per le Obbligazioni zero coupon, che non prevedono il pagamento di interessi periodici, il tasso di
rendimento effettivo, al lordo ed al netto dell'effetto fiscale, sarà calcolato con il metodo del tasso interno di
rendimento in regime di capitalizzazione composta, sulla base del prezzo di emissione, nonché del rimborso
finale. In questo caso, il tasso interno di rendimento rappresenta quel tasso che eguaglia il valore attuale del
prezzo di rimborso al prezzo di emissione delle Obbligazioni.
Con riferimento alle Obbligazioni a tasso variabile e alle Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor,
poiché non è possibile determinare il tasso di rendimento effettivo prima della rispettiva data di scadenza, il
rendimento ipotetico annuo al lordo e al netto dell'effetto fiscale, è calcolato con il metodo del tasso interno
di rendimento in regime di capitalizzazione composta, sulla base del tasso di indicizzazione alla data di
emissione delle Obbligazioni.
4.10 RAPPRESENTANZA DEGLI OBBLIGAZIONISTI
Non sono previste modalità di rappresentanza degli obbligazionisti, ai sensi dell'art. 12 del D.Lgs. n.
385/1993 e successive modifiche ed integrazioni.
4.11 DELIBERE, AUTORIZZAZIONI E APPROVAZIONI
Il Programma di offerta descritto nella presente Nota Informativa è stato deliberato dal Consiglio di
Amministrazione della Banca del 28 ottobre 2016.
L'emissione delle Obbligazioni sarà deliberata da parte dell'organo competente dell'Emittente, i cui estremi
saranno contenuti nelle relative Condizioni Definitive.
L'eventuale emissione di "Titoli di Risparmio per l'Economia Meridionale" avverrà secondo quanto previsto
dall'art. 1, comma 4, del D.M. del 1 dicembre 2011 attuativo dell'art. 8, comma 4, del D.L. 13 maggio 2011
n. 70, convertito con modificazioni dalla L. 12 luglio 2011, n. 106.
4.12 DATA DI EMISSIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
La data di emissione di ciascun Prestito sarà indicata nelle relative Condizioni Definitive.
4.13 RESTRIZIONI ALLA TRASFERIBILITÀ DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
Non sono previste clausole di limitazione al trasferimento ed alla circolazione delle Obbligazioni, fatta
eccezione per quanto di seguito disciplinato.
Si precisa che le Obbligazioni non sono strumenti registrati nei termini richiesti dal "United States Securities
Act" del 1933. Pertanto, le Obbligazioni non possono essere proposte, vendute o consegnate direttamente o
indirettamente negli Stati Uniti d'America o a cittadini americani.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
Inoltre, le Obbligazioni non possono essere vendute o proposte in Gran Bretagna, se non conformemente alle
disposizioni del "Public Offers of Securities Regulations 1995" e alle disposizioni applicabili del "FSMA
2000".
4.14 REGIME FISCALE
Di seguito, si rappresenta il regime fiscale applicabile all'investitore, persona fisica fiscalmente residente in
Italia, che detiene le Obbligazioni al di fuori dell'esercizio di attività d'impresa.
Redditi di capitale: agli interessi e agli altri proventi derivanti dalle Obbligazioni (ivi inclusa ogni
differenza tra il prezzo di rimborso e quello di emissione) è applicabile l'imposta sostitutiva delle imposte sui
redditi, di cui al D.Lgs. 1° aprile 1996, n. 239, nella misura del 26%, salvo che l'investitore non abbia
esercitato l'opzione per il "risparmio gestito" di cui all'art. 7 del D.Lgs. 21 novembre 1997, n. 461.
In caso di emissione di Titoli di Risparmio per l'Economia Meridionale, agli interessi e agli altri proventi
derivanti dalle Obbligazioni sottoscritte dell'investitore, sulla base di quanto disposto dall'art. 8, comma 4,
del D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla Legge 12 luglio 2011, n. 106, è
applicabile l'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, di cui al D.Lgs. 1° aprile 1996, n. 239, nella misura
del 5%.
I redditi di capitale sono determinati in base all'art. 45, comma 1, del D.P.R. 22 dicembre 1986 n. 917
(T.U.I.R.).
Redditi diversi: le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso ovvero rimborso delle
Obbligazioni sono soggette ad imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura del 26%.
Le plusvalenze e le minusvalenze sono determinate secondo i criteri stabiliti dall'art. 68 del T.U.I.R. e sono
soggette ad imposizione secondo le disposizioni di cui all'art. 5, o dei regimi opzionali di cui agli artt. 6
("risparmio amministrato") e 7 ("risparmio gestito") del D.Lgs. 21 novembre 1997, n. 461.
Gli investitori sono tenuti a consultare i loro consulenti in merito al regime fiscale proprio dell'acquisto, della
detenzione e della vendita delle Obbligazioni.
Sono a carico degli investitori le imposte e tasse presenti e future che per legge colpiscono o dovessero
colpire le Obbligazioni e/o i relativi interessi, premi ed ogni altro provento ad esse collegato.
L'Emittente non è in grado di prevedere se saranno apportate delle modifiche al regime fiscale ed in quale
misura le stesse avranno impatto sulle Obbligazioni.
L'Emittente svolgerà il ruolo di sostituto di imposta operando direttamente le ritenute d'imposta o le imposte
sostitutive.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
5.
5.1
CONDIZIONI DELL'OFFERTA
CONDIZIONI, STATISTICHE RELATIVE ALL'OFFERTA, CALENDARIO PREVISTO E
PROCEDURA PER LA SOTTOSCRIZIONE DELL'OFFERTA
5.1.1 Condizioni alle quali l'offerta è subordinata
Secondo quanto di volta in volta indicato nelle Condizioni Definitive, le Obbligazioni potranno essere
sottoscritte i) senza che l'offerta sia soggetta ad alcuna condizione oppure ii) esclusivamente da investitori
che siano in grado di soddisfare particolari condizioni. In tale ultimo caso, le Obbligazioni potranno essere
sottoscritte, secondo quanto tempo per tempo indicato nelle Condizioni Definitive, esclusivamente da:
- nuova clientela, per tale intendendosi i potenziali investitori che siano divenuti clienti della Banca a
partire dalla data indicata nelle Condizioni Definitive;
- portatori di c.d. "denaro fresco", per tale intendendosi nuove disponibilità accreditate dal sottoscrittore
presso la Banca a partire da una determinata data, secondo le modalità indicate nelle Condizioni
Definitive e rientranti nelle seguenti casistiche: (a) versamenti di denaro contante o assegni di Istituti
diversi dall'Emittente; (b) bonifici provenienti da istituti diversi dall'Emittente. Non sono considerate
nuove disponibilità le somme già depositate o derivanti dal rimborso e/o dalla vendita di prodotti
finanziari detenuti presso l'Emittente;
- soggetti che alla data indicata nelle Condizioni Definitive siano residenti nell'area geografica (provincia
o comune) specificata nelle stesse;
- titolari di operazioni di "Pronti Contro Termine" in cui la Banca sia controparte passiva e che risultino in
corso alla data precisata nelle Condizioni Definitive;
- specifiche categorie di clientela definite in funzione dell'ammontare delle attività in amministrazione
presso la Banca, della situazione patrimoniale dell'investitore ovvero dei servizi di investimento prestati
all'investitore, come precisato nelle Condizioni Definitive;
- persone fisiche non esercenti attività d'impresa, ai sensi dell'art. 8, comma 4, del D.L. 13 maggio 2011, n.
70, convertito con modificazioni dalla L. 12 luglio 2011, n. 106, nell'ipotesi in cui le Obbligazioni siano
emesse in forma di "Titoli di Risparmio per l'Economia Meridionale.
5.1.2 Ammontare totale dell'emissione/offerta
L'ammontare totale di ciascun Prestito Obbligazionario sarà indicato nelle relative Condizioni Definitive.
L'Emittente potrà, durante il Periodo di Offerta, aumentare ovvero ridurre l'ammontare totale del singolo
Prestito Obbligazionario, dandone comunicazione mediante apposito avviso affisso presso la sede e le
dipendenze dell'Emittente, nonché da pubblicarsi sul sito internet dell'Emittente www.bapr.it e,
contestualmente, da trasmettere alla Consob.
5.1.3 Periodo di validità dell'offerta e descrizione della procedura di sottoscrizione
i)
Periodo di offerta, comprese possibili modifiche
Il Prospetto di Base sarà valido ed efficace per un periodo di 12 mesi dalla data della relativa approvazione.
La durata del Periodo di Offerta di ciascuna singola emissione sarà indicata nelle relative Condizioni
Definitive. Il Periodo di Offerta potrà avere inizio precedentemente ovvero in coincidenza alla data in cui le
Obbligazioni incominciano a produrre interessi (la "Data di Godimento"), secondo quanto indicato nelle
Condizioni Definitive. L'Emittente potrà estendere la durata del Periodo di Offerta, dandone comunicazione
mediante apposito avviso affisso presso la sede e le dipendenze dell'Emittente, nonché da pubblicarsi sul sito
internet dell'Emittente e, contestualmente, da trasmettere alla Consob.
L'Emittente potrà procedere in qualsiasi momento, durante il Periodo di Offerta, alla chiusura anticipata
dell'offerta, sospendendo immediatamente l'accettazione di ulteriori richieste nei casi di mutate condizioni di
mercato, di integrale collocamento del prestito o di altre sue esigenze. In tal caso, l'Emittente ne darà
comunicazione mediante apposito avviso affisso presso la sede e le dipendenze dell'Emittente nonché da
pubblicarsi sul sito internet dell'Emittente e, contestualmente, da trasmettere alla Consob.
ii)
Descrizione della procedura di sottoscrizione
Le Obbligazioni verranno offerte in sottoscrizione presso la sede e le dipendenze dell'Emittente.
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
90/101
Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
Le domande di adesione all'offerta dovranno essere presentate compilando l'apposita modulistica, disponibile
presso la sede e le dipendenze dell'Emittente.
Ai sensi dell'articolo 16 della Direttiva Prospetto, nel caso in cui l'Emittente proceda alla pubblicazione di un
supplemento al presente Prospetto, secondo le modalità di cui alla Direttiva Prospetto e di cui all'articolo 94,
comma 7, del TUF, gli investitori che abbiano già aderito all'Offerta prima della pubblicazione del
supplemento, potranno, ai sensi dell'art. 95-bis, comma 2, del TUF, revocare la propria accettazione entro il
termine indicato nel supplemento medesimo e comunque non inferiore a due giorni lavorativi dalla relativa
pubblicazione, secondo le modalità ivi indicate. Il supplemento sarà a disposizione del pubblico
gratuitamente presso la sede legale dell'Emittente e consultabile sul sito internet www.bapr.it. Della
pubblicazione del supplemento verrà data notizia con apposito avviso sul sito dell'Emittente.
5.1.4 Possibilità di ritiro dell'offerta/riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni
Qualora, successivamente alla pubblicazione delle Condizioni Definitive e prima dell'inizio del Periodo di
Offerta, dovessero verificarsi circostanze straordinarie, così come previste nella prassi internazionale, ovvero
eventi negativi riguardanti la situazione finanziaria, patrimoniale, reddituale dell'Emittente che siano tali,
secondo il ragionevole giudizio dell'Emittente, da pregiudicare in maniera sostanziale la fattibilità e/o la
convenienza della singola emissione, l'Emittente avrà la facoltà di ritirare l'offerta e ritenerla annullata.
Le decisioni di cui al precedente capoverso saranno comunicate al pubblico dall'Emittente entro la data di
inizio del Periodo di Offerta, mediante avviso affisso presso la sede e le dipendenze dell'Emittente nonché da
pubblicarsi sul sito internet dell'Emittente e, contestualmente, da trasmettere alla Consob. Ove l'Emittente si
sia avvalso della facoltà di ritirare l'offerta, tutte le domande di adesione dovranno ritenersi nulle e inefficaci,
senza necessità di alcuna ulteriore comunicazione da parte dell'Emittente. Le somme di importo pari al
controvalore delle Obbligazioni prenotate saranno prontamente rimesse a disposizione dell'investitore.
Ferma restando la facoltà dell'Emittente di ridurre l'ammontare totale del singolo Prestito Obbligazionario, di
cui al precedente paragrafo 5.1.2, non sono previste ipotesi di riduzione dell'ammontare delle sottoscrizioni.
5.1.5 Ammontare minimo e massimo dell'importo sottoscrivibile
Il numero minimo di Obbligazioni che dovrà essere sottoscritto da ciascun investitore, pari al Lotto Minimo,
sarà indicato nelle Condizioni Definitive del singolo Prestito. Non è previsto un limite massimo alle
Obbligazioni che potranno essere sottoscritte da ciascun investitore salvo l'ammontare massimo dell'offerta
indicato nelle Condizioni Definitive.
5.1.6 Modalità e termini per il pagamento e la consegna delle Obbligazioni
Il pagamento del prezzo di emissione delle Obbligazioni da parte del singolo investitore dovrà avvenire alla
data indicata nelle Condizioni Definitive. Ove tale data sia successiva alla Data di Godimento,
contestualmente al pagamento del prezzo di emissione delle Obbligazioni, l'obbligazionista verserà
all'Emittente una somma corrispondente al rateo interessi maturati tra la Data di Godimento e la data di
regolamento della sottoscrizione.
Le Obbligazioni assegnate nell'ambito dell'offerta verranno messe a disposizione degli aventi diritto, in
forma dematerializzata, mediante contabilizzazione sui conti di deposito intrattenuti presso Monte Titoli
S.p.A..
5.1.7 Diffusione dei risultati dell'offerta
L'Emittente comunicherà, entro cinque giorni successivi alla conclusione del Periodo di Offerta, i risultati
dell'offerta mediante apposito avviso affisso presso la sede e le dipendenze dell'Emittente, nonché da
pubblicare sul sito internet dell'Emittente.
5.1.8 Eventuali diritti di prelazione
Non sono previsti diritti di prelazione.
5.2 PIANO DI RIPARTIZIONE ED ASSEGNAZIONE
5.2.1 Destinatari dell'offerta
i)
Categorie di investitori potenziali ai quali sono offerte le Obbligazioni
L'offerta sarà rivolta al pubblico indistinto in Italia, ferme restando le condizioni alle quali l'offerta può
essere subordinata secondo quanto previsto al precedente paragrafo 5.1.1 della presente Nota Informativa.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
ii)
Se l'offerta viene fatta contemporaneamente sui mercati di più paesi e se una tranche è stata riservata,
o è riservata ad alcuni di essi, indicazione di tale tranche
Le Obbligazioni saranno emesse e collocate interamente sul mercato italiano.
5.2.2 Comunicazione ai sottoscrittori dell'ammontare assegnato e della possibilità di iniziare le
negoziazioni prima della comunicazione
Non sono previsti criteri di riparto. Saranno assegnate tutte le Obbligazioni richieste dai sottoscrittori durante
il Periodo di Offerta, fino al raggiungimento dell'importo totale massimo disponibile. Le richieste di
sottoscrizione saranno soddisfatte secondo l'ordine cronologico di ricevimento delle stesse ed entro i limiti
dell'importo massimo disponibile.
Qualora, durante il Periodo di Offerta, le richieste eccedessero l'importo totale massimo disponibile,
l'Emittente procederà alla chiusura anticipata dell'offerta e sospenderà immediatamente l'accettazione di
ulteriori richieste.
La chiusura anticipata sarà comunicata al pubblico mediante apposito avviso affisso presso la sede e le
dipendenze dell'Emittente nonché da pubblicarsi sul sito internet dell'Emittente e, contestualmente, da
trasmettere alla Consob.
Ciascun sottoscrittore riceverà apposita comunicazione attestante l'avvenuta sottoscrizione delle
Obbligazioni.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
5.3 FISSAZIONE DEL PREZZO
5.3.1 Prezzo di emissione e spese/imposte a carico del sottoscrittore
i)
Indicazione del prezzo al quale saranno offerte le Obbligazioni
Fatto salvo quanto previsto al precedente paragrafo 5.1.6, in tema di pagamento del rateo interessi, il prezzo
di emissione è pari al 100% del valore nominale, ad eccezione delle Obbligazioni zero coupon per le quali il
prezzo sarà inferiore al 100% del valore nominale e sarà indicato nelle Condizioni Definitive.
ii)
Metodo utilizzato per determinare il prezzo e procedura per comunicarlo
Il prezzo di emissione delle Obbligazioni, indicato nelle Condizioni Definitive di ciascun prestito, è
determinato attualizzando i flussi di cassa con la curva dei tassi euro zero coupon ricavata, attraverso il
metodo del boot strapping, dalla curva dei tassi Interest Rate Swap della zona Euro cui è applicato uno
spread per tener conto del merito di credito dell'Emittente.
Qualora il prestito obbligazionario sia sottoscritto dopo la data di emissione, sarà addebitato ai sottoscrittori
anche il rateo di cedola maturato nel periodo intercorso.
iii) Ammontare delle spese e delle imposte specificamente poste a carico del sottoscrittore
Il prezzo di emissione potrà includere commissioni di collocamento e/o altri oneri, che saranno indicati nelle
Condizioni Definitive. Inoltre, l'eventuale ammontare delle commissioni, in aggiunta al prezzo di emissione
sarà indicato nelle Condizioni Definitive.
5.4 COLLOCAMENTO E SOTTOSCRIZIONE
5.4.1 Soggetti incaricati del collocamento
L'Emittente è l'unico soggetto collocatore delle Obbligazioni nonché soggetto Responsabile del
collocamento.
5.4.2 Denominazione ed indirizzo degli organismi incaricati del servizio finanziario
Il pagamento delle cedole ed il rimborso del capitale saranno effettuati per il tramite di Monte Titoli S.p.A..
Laddove il portatore delle Obbligazioni abbia il proprio conto titoli presso l'Emittente, il pagamento delle
cedole e il rimborso del capitale avranno luogo presso la sede e le dipendenze dello stesso Emittente.
5.4.3 Soggetti che accettano di sottoscrivere l'emissione sulla base di accordi particolari
Non vi sono soggetti che accettano di sottoscrivere l'emissione sulla base di accordi particolari.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
6.
6.1
AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE
MERCATI PRESSO I QUALI È STATA RICHIESTA L'AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE
DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
Non è prevista la negoziazione delle Obbligazioni nei mercati regolamentati, né l'Emittente agirà in qualità di
internalizzatore sistematico.
La Banca si riserva di indicare nelle Condizioni Definitive l'eventuale richiesta di negoziazione presso
sistemi multilaterali di negoziazione (c.d. MTF), adottando a tal fine tutte le azioni a ciò necessarie. In caso
di ammissione a negoziazione presso un MTF delle Obbligazioni, l'Emittente ne darà comunicazione ai
portatori delle Obbligazioni con le modalità indicate nelle Condizioni Definitive.
6.2 MERCATI REGOLAMENTATI O EQUIVALENTI SUI QUALI SONO GIÀ AMMESSI A
NEGOZIAZIONE ALTRI STRUMENTI FINANZIARI EMESSI DALL'EMITTENTE
Nessuno strumento finanziario emesso dall'Emittente è, per quanto a sua conoscenza, attualmente negoziato
su mercati regolamentati o su mercati diversi da quelli regolamentati.
6.3 SOGGETTI INTERMEDIARI OPERANTI SUL MERCATO SECONDARIO
L'Emittente non si impegna al riacquisto di qualunque quantitativo di Obbligazioni su iniziativa
dell'investitore, prima della scadenza.
L'Emittente si riserva tuttavia la facoltà di negoziare le Obbligazioni su richiesta degli investitori, svolgendo
attività di negoziazione in conto proprio e fornendo su base giornaliera presso le filiali prezzi di acquisto e
vendita determinati in conformità alla propria pricing policy, disponibile presso tutte le filiali dell'Emittente e
sul sito internet www.bapr.it.
Il modello di pricing adottato dalla Banca per le Obbligazioni di propria emissione prevede il calcolo del
valore del fair value dell'Obbligazione e la successiva applicazione di uno spread dipendente dal merito
creditizio dell'Emittente e dalla vita residua del titolo.
A tal fine, è utilizzata la tecnica dello sconto finanziario, che determina la valutazione dell'Obbligazione sulla
base del calcolo del valore attuale dei flussi futuri di cassa, applicando uno spread che tiene conto del merito
di credito tempo per tempo dell'Emittente. I flussi di cassa sono attualizzati utilizzando la curva dei tassi euro
zero coupon ricavata attraverso il metodo del boot strapping dalla curva dei tassi spot risk free.
L'esecuzione di ordini in contropartita diretta da parte dell'Emittente potrà comportare l'applicazione di
commissioni a carico dell'investitore nella misura tempo per tempo determinata dalla Banca e resa nota
nell'informativa precontrattuale in materia di servizi di investimento.
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Nota Informativa
PROSPETTO DI BASE
7.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI
7.1 CONSULENTI LEGATI ALLE EMISSIONI
Non vi sono consulenti legati alle emissioni delle Obbligazioni.
7.2 INFORMAZIONI CONTENUTE NELLA NOTA INFORMATIVA SOTTOPOSTE A REVISIONE
La presente Nota Informativa non contiene informazioni sottoposte a revisione o a revisione limitata da parte
dei revisori legali dei conti.
7.3 PARERI O RELAZIONI DI ESPERTI, INDIRIZZO E QUALIFICA
La presente Nota Informativa non contiene pareri o relazioni di esperti.
7.4 INFORMAZIONI PROVENIENTI DA TERZI
Non vi sono informazioni contenute nella presente Nota Informativa provenienti da terzi.
7.5 RATING DELL'EMITTENTE E DEGLI STRUMENTI FINANZIARI
i)
Indicazione dei rating attribuiti all'Emittente su richiesta dell'Emittente o con la sua collaborazione
nel processo di attribuzione e breve spiegazione del significato dei rating qualora sia stato pubblicato
in precedenza dall'agenzia di rating
Alla data di redazione della presente Nota Informativa l'Emittente è sprovvisto di rating.
ii)
Indicazione dei rating attribuiti alle Obbligazioni su richiesta dell'Emittente o con la sua
collaborazione nel processo di attribuzione e breve spiegazione del significato dei rating qualora sia
stato pubblicato in precedenza dall'agenzia di rating
Non è intenzione dell'Emittente richiedere l'assegnazione del rating alla singola Obbligazione emessa.
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Appendice A) – Condizioni Definitive
PROSPETTO DI BASE
APPENDICE A – MODELLO DELLE CONDIZIONI DEFINITIVE
[Le Obbligazioni oggetto del presente Programma di Offerta potranno essere emesse anche come "Titoli
di Risparmio per l'Economia Meridionale"]
CONDIZIONI DEFINITIVE
BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA
Società Cooperativa per Azioni
CONDIZIONI DEFINITIVE
alla
NOTA INFORMATIVA
SUGLI STRUMENTI FINANZIARI
OBBLIGAZIONI [A TASSO FISSO CON EVENTUALE OPZIONE CALL / A TASSO
VARIABILE / A TASSO VARIABILE CON TASSO MASSIMO (CAP) E/O TASSO MINIMO
(FLOOR) / STEP-UP CON EVENTUALE OPZIONE CALL / STEP DOWN CON
EVENTUALE OPZIONE CALL / ZERO COUPON]
OPPURE
[TITOLI DI RISPARMIO PER L'ECONOMIA MERIDIONALE]
[Denominazione delle Obbligazioni]
DI MASSIMI € [●]
ISIN [●]
Le presenti Condizioni Definitive sono state redatte ai fini dell'art. 5, paragrafo 4, della Direttiva
2003/71/CE, come successivamente modificata, (la "Direttiva sul Prospetto Informativo") e in conformità
con quanto previsto dall'art. 22, paragrafo 4, del Regolamento 2004/809/CE, come successivamente
modificato.
Le presenti Condizioni Definitive sono state trasmesse a Consob in data [●], contestualmente pubblicate sul
sito internet dell'Emittente www.bapr.it. e rese disponibili in forma stampata e gratuita presso la sede legale
dell'Emittente, Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A., Viale Europa n. 65 – 97100 Ragusa e presso le
filiali dello stesso.
Una Nota di Sintesi relativa alla singola emissione è allegata alle presenti Condizioni Definitive.
Si invita l'investitore a leggere le presenti Condizioni Definitive congiuntamente al Prospetto di Base
depositato presso la Consob in data 24 gennaio 2017 a seguito di approvazione comunicata con nota prot. n.
0008404/17 del 19 gennaio 2017, al fine di ottenere informazioni complete sull'Emittente e sulle
Obbligazioni.
Il Prospetto di Base è a disposizione del pubblico gratuitamente presso la sede legale dell'Emittente in Viale
Europa n. 65, 97100 Ragusa e presso le filiali dello stesso ed è, inoltre, consultabile sul sito internet
dell'Emittente www.bapr.it.
L'adempimento di pubblicazione delle presenti Condizioni Definitive non comporta alcun giudizio
della Consob sull'opportunità dell'investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso
relativi.
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Appendice A) – Condizioni Definitive
PROSPETTO DI BASE
1. INFORMAZIONI ESSENZIALI
Interessi di persone fisiche e
giuridiche partecipanti
all'emissione/offerta
[In relazione al collocamento delle Obbligazioni si configurano le
seguenti situazioni di conflitto di interessi: [indicare situazioni di
conflitto di interessi ulteriori rispetto a quelle evidenziate nella
Nota Informativa] OPPURE [Non si configurano situazioni di
conflitto di interessi ulteriori rispetto a quelle indicate nella Nota
Informativa].
Ragioni dell'offerta e impiego dei
proventi
[Le Obbligazioni saranno emesse nell'ambito dell'ordinaria
attività di raccolta da parte dell'Emittente. L'ammontare ricavato
dalla vendita delle Obbligazioni descritte nella presente Nota
Informativa sarà utilizzato dall'Emittente nella propria attività di
intermediazione finanziaria e investimento mobiliare] OPPURE
[In caso di emissione di Titoli di Risparmio per l'Economia
Meridionale, in conformità con quanto previsto dall'art. 8, comma
4, del D.L. 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni
dalla L. 12 luglio 2011, n. 106, l'ammontare complessivo raccolto
sarà impiegato dall'Emittente esclusivamente per favorire il
riequilibrio territoriale dei flussi di credito per gli investimenti a
medio-lungo termine delle piccole e medie imprese con sede
legale nelle regioni del Mezzogiorno e al sostegno di progetti etici
nei medesimi territori].
2. INFORMAZIONI RIGUARDANTI GLI STRUMENTI FINANZIARI DA OFFRIRE
Denominazione dell'Obbligazione
[●].
Codice ISIN
[●].
Valore nominale
[●].
[Tasso di interesse/Interessi]
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call)
Il Tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è pari allo [●]%
lordo annuo ([●]% al netto dell'effetto fiscale).
(Per le Obbligazioni a tasso variabile e a tasso variabile con cap
e/o floor)
[Parametro di riferimento [maggiorato/diminuito] di uno spread
pari a [●]]
(Per le Obbligazioni step-up con eventuale opzione call)
Il Tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è crescente
durante la vita del Prestito ed è pari a:
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell'effetto fiscale) con
riferimento alla/e cedola/e pagabile/i nella/e data/e [●], [●], etc.
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell'effetto fiscale) con
riferimento alla/e cedola/e pagabile/i nella/e data/e [●], [●], etc.
(Per le Obbligazioni step-down con eventuale opzione call)
Il Tasso di interesse applicato alle Obbligazioni è decrescente
durante la vita del Prestito ed è pari a:
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell'effetto fiscale) con
riferimento alla/e cedola/e pagabile/i nella/e data/e [●], [●], etc.
 [●]% lordo annuo ([●]% al netto dell'effetto fiscale) con
riferimento alla/e cedola/e pagabile/i nella/e data/e [●], [●], etc.
(Per le Obbligazioni zero coupon)
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Appendice A) – Condizioni Definitive
PROSPETTO DI BASE
Gli interessi lordi sono rappresentati dalla differenza tra il Valore
Nominale ed il Prezzo di Emissione e sono calcolati in regime di
capitalizzazione annua composta con base di calcolo [●].
[Calendario]
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, a
tasso variabile, a tasso variabile con cap e/o floor, step-up con
eventuale opzione call e step down con eventuale opzione call)
Si fa riferimento al calendario Target.
(Per le Obbligazioni zero coupon)
[Non applicabile]
[Convenzione di calcolo]
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, a
tasso variabile, a tasso variabile con cap e/o floor, step-up con
eventuale opzione call e step down con eventuale opzione call)
Si fa riferimento alla convenzione di calcolo "Following Business
Day Convention Unadjusted".
(Per le Obbligazioni zero coupon)
[Non applicabile]
[Base di calcolo]
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, a
tasso variabile, a tasso variabile con cap e/o floor, step-up e step
down con eventuale opzione call)
La base di calcolo utilizzata ai fini della determinazione delle
cedole e dei ratei di interesse è [act/act – act/360 – act/365].
(Per le Obbligazioni zero coupon)
[Non applicabile]
[Prima cedola]
(Per le Obbligazioni a tasso variabile e a tasso variabile con cap
e/o floor)
La prima cedola, pagabile in data [●], sarà dello [●]%
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, stepup con eventuale opzione call, step down con eventuale opzione
call e zero coupon)
[Non applicabile]
[Parametro di riferimento]
(Per le Obbligazioni a tasso variabile e a tasso variabile con cap
e/o floor)
Il parametro di riferimento delle Obbligazioni è il tasso Euribor
[trimestrale/semestrale/annuale]
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, stepup con eventuale opzione call, step down con eventuale opzione
call e zero coupon)
[Non applicabile]
[Spread]
(Per le Obbligazioni a tasso variabile e a tasso variabile con cap
e/o floor)
Il Parametro di riferimento sarà [maggiorato/diminuito] di uno
spread pari a [●]
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, stepup con eventuale opzione call, step down con eventuale opzione
call e zero coupon)
[Non applicabile]
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Appendice A) – Condizioni Definitive
PROSPETTO DI BASE
[Cap]
(Per le Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor)
[[●]% annuo lordo. La presenza del cap comporta che il tasso
nominale annuo lordo delle cedole variabili non potrà essere
superiore a [●]%] OPPURE [Non applicabile].
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, a
tasso variabile, step-up con eventuale opzione call, step down con
eventuale opzione call e zero coupon)
[Non applicabile]
[Floor]
(Per le Obbligazioni a tasso variabile con cap e/o floor)
[[●]% annuo lordo. La presenza del floor comporta che il tasso
nominale annuo lordo delle cedole variabili non potrà essere
inferiore a [●]%] OPPURE [Non applicabile].
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, a
tasso variabile, step-up con eventuale opzione call, step down con
eventuale opzione call e zero coupon)
[Non applicabile]
Data di Godimento
[●].
Data di scadenza degli interessi
[●].
[Frequenza nel pagamento delle
Cedole]
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, a
tasso variabile, a tasso variabile con cap e/o floor, step-up con
eventuale opzione call, step-down con eventuale opzione call)
Le Cedole saranno pagate con frequenza [trimestrale/
semestrale/annuale], in occasione delle seguenti date: [●].
(Per le Obbligazioni zero coupon)
[Non applicabile]
Tasso di rendimento effettivo annuo
al lordo e al netto
Il rendimento effettivo delle Obbligazioni alla Data di Godimento
è pari al [●]% su base lorda e al [●]% al netto della ritenuta fiscale
attualmente in vigore.
Data di emissione
[●].
Data di scadenza dell'Obbligazione
[●].
[Opzione Call]
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, stepup con eventuale opzione call, step-down con eventuale opzione
call)
[L'Emittente ha facoltà di rimborsare anticipatamente le
Obbligazioni alle date [●], [●], [●]] ("Date di Esercizio
dell'Opzione Call") al prezzo di rimborso pari a [●], [●], [●].
L'Emittente ne darà comunicazione tramite apposito avviso affisso
presso la sede legale dell'Emittente e pubblicato sul sito internet
www.bapr.it] OPPURE [Non applicabile].
(Per le Obbligazioni a tasso variabile e a tasso variabile con cap
e/o floor)
[Non applicabile]
Autorizzazioni relative all'emissione
L'emissione delle Obbligazioni oggetto delle presenti Condizioni
Definitive è stata approvata da parte dell'organo competente
dell'Emittente in data [●], in forza della delibera del Consiglio di
Amministrazione della Banca assunta in data [●].
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Appendice A) – Condizioni Definitive
PROSPETTO DI BASE
3. CONDIZIONI DELL'OFFERTA
Condizioni alle quali l'offerta è
subordinata
[L'offerta non è subordinata ad alcuna condizione] OPPURE
[L'offerta è subordinata alle seguenti condizioni]
Ammontare totale dell'emissione
L'Ammontare Totale dell'emissione è pari a Euro [●], per un totale
di n. [●] Obbligazioni, ciascuna del Valore Nominale pari a Euro
[●].
L'Emittente si riserva, durante il Periodo di Offerta, di aumentare
ovvero ridurre l'Ammontare Totale dandone comunicazione
mediante apposito avviso che sarà messo a disposizione del
pubblico presso la sede e le dipendenze dell'Emittente, sul sito
internet dell'Emittente e contestualmente trasmesso alla Consob.
Periodo di Offerta
Le Obbligazioni saranno offerte dal [●] al [●], salvo l'Emittente
decida di estendere o chiudere anticipatamente il Periodo di
Offerta ovvero di ritirare l'offerta e ritenerla annullata. In tali casi
l'Emittente ne darà comunicazione mediante apposito avviso che
sarà messo a disposizione del pubblico presso la sede e le
dipendenze dell'Emittente, sul sito internet dell'Emittente e
contestualmente trasmesso alla Consob.
Lotto Minimo di adesione
Le domande di adesione all'offerta dovranno essere presentate per
quantitativi non inferiori al Lotto Minimo pari a n. [●]
Obbligazioni/e. L'importo massimo sottoscrivibile non potrà
essere superiore all'ammontare totale massimo previsto per
l'emissione.
[Modalità e termini per il pagamento
del prezzo di emissione e la consegna
delle Obbligazioni]
(Per le Obbligazioni a tasso fisso con eventuale opzione call, stepup con eventuale opzione call, step-down con eventuale opzione
call e zero coupon)
[●].
(Per le Obbligazioni a tasso variabile e a tasso variabile con cap
e/o floor)
Il pagamento del prezzo di emissione delle Obbligazioni da parte
del singolo investitore dovrà avvenire [il [●] – il secondo giorno
lavorativo successivo a quello di sottoscrizione delle
Obbligazioni].
Commissioni/oneri inclusi nel prezzo
di emissione
[●] OPPURE [Non sono previste commissioni/oneri
specificamente poste a carico del sottoscrittore]
Commissioni/oneri in aggiunta al
prezzo di emissione
[●] OPPURE [Non sono previste commissioni/oneri
specificamente poste a carico del sottoscrittore].
4. AMMISSIONE ALLA NEGOZIAZIONE E MODALITÀ DI NEGOZIAZIONE
Mercati di negoziazione
Non è prevista la negoziazione delle Obbligazioni nei mercati
regolamentati, [nonché presso sistemi multilaterali di
negoziazione (MTF),] né l'Emittente agirà in qualità di
internalizzatore sistematico.
[Tuttavia è prevista la negoziazione delle Obbligazioni presso il
sistema multilaterale di negoziazione [●] (nota metodologica:
specificazione dettagli di negoziazione su MTF)].
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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Appendice A) – Condizioni Definitive
PROSPETTO DI BASE
BANCA AGRICOLA POPOLARE DI RAGUSA SOCIETÀ COOPERATIVA PER AZIONI
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65, Ragusa, www.bapr.it, iscritta all'Albo delle Banche
al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9.
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
_________________________________________
DOTT. [●]
[QUALIFICA]
Banca Agricola Popolare di Ragusa S.C.p.A.
Sede Sociale e Direzione Generale in Viale Europa n. 65 , Ragusa, www.bapr.it
Iscritta all'Albo delle Banche al n. 1330 e capogruppo del Gruppo Bancario Banca Agricola
Popolare di Ragusa iscritto al n. 5036.9
Capitale sociale pari a Euro 16.145.872 al 31 dicembre 2015, partita IVA 00026870881
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