Scialpinismo in Kebnekaise, SVEZIA Report del viaggio realizzato dal 23 al 30 aprile 2016, con informazioni generali sullo scialpinismo in Svezia. (N.B.: mappa schematica in fondo al documento) Vedi anche la PHOTO GALLERY di questo viaggio. Per informazioni e consigli sul viaggio: email a [email protected] > Programma di viaggio proposto da Avalco Travel: http://www.avalcotravel.com/scheda.asp?id=770 > Altri programmi (trekking, alpinismo, scialpinismo, rafting e kayak, mountain bike), viaggi su misura e consulenze: consultare www.avalcotravel.com oppure inviare email a [email protected]. Sosta sul ghiacciaio Bjorlings, di fronte al versante est della Kebnekaise Suydtoppen 2106 m. SCIALPINISMO IN SVEZIA La Svezia è nota soprattutto per le grandi possibilità offerte nello sci di fondo, grazie alle infinite distese di laghi e altipiani. Tuttavia, anche per lo scialpinismo esistono notevoli possibilità, specialmente per gli amanti della wilderness e della ricetca di nuove linee. Le aree principali di alto potenziale scialpinistico sono due, entrambe nella Lapponia all’estremo nord del paese e confinanti con la Norvegia: 1) la zona di Abisko –Kebnekaise, a ovest di Kiruna (circa 68°N), con la quota massima del Kebnekaise Sydtopen 2106 m, la massima elevazione della Svezia; 2) la zona dei parchi nazionali Padjelanta e Sarek, a sud della precedente e a ovest di Gallivare, con la quota massima del Stortoppen 2089m. Le montagne della Kebnekaise e del Sarek sono caratterizzate da ampie vallate, fianchi rocciosi di varia pendenza, e molti ghiacciai (il più esteso è il Stuorrajakna, di poco più grande del Ghiacciaio dei Forni). Le valli sono spesso ricoperte da radi boschi di betulle, fino a 700 m di quota circa; più in alto il terreno è aperto, con la bassa vegetazione della tundra artica o la nuda roccia. Si scia normalmente tra quote minime di 500 m e le vette oltre i 2000 m. Gli itinerari sono spesso lunghi e complessi, e richiedono una buona pratica di orientamento. Tecnicamente si trovano tutte le difficoltà, dai pendii ampi e dolci, ai canali incassati tra le rocce, per gli specialisti del ripido. La maggior parte delle gite si effettua in giornata. Per le traversate occorrono spesso più giorni. www.avalcotravel.com 1 La Haute Route della Kabnekaise si effettua nornalmente in 5 giorni; la traversata del Sarek si fa in 6 giorni con l’aiuto delle pulke per il trasporto dei materiali. Clima e meteo Il clima è tipicamente artico, con inverni freddi, e temoeratura costantemente sotto zero anche a bassa quota. Tuttavia, le temperature medie aumentano rapidamente in primavera, in ragione dell’allungarsi dell’irraggiamento solare. Nella stagione ideale per lo scialpinismo (marzo-aprile), le temperature sono simili a quelle delle regioni alpine, nello stesso periodo, a quote di 3000-4000 m. Un buon innevamento è quasi sempre garantito, anche a inizio stagione. In generale, il clima è molto variabile e il meteo può variare più volte nella stessa giornata. I venti prevalenti soffiano generalmente da ovest e possono essere occasionalmente di forte intensità. Per le previsioni meteo, consigliamo di consultare il sito www.mountain-forecast.com . Le previsioni offerte da questo portale si sono rivelate abbastanza affidabili. In alternativa, consultare io sito norvegese www.yr.no . Non esiste alcun bollettino valanghe specifico per l’area. Le aurore boreali sono visibili, nelle notti di cielo sereno, da novembre a marzo. Nikkaluokta: porta di ingresso in Kebnekaise. Logistica. Per raggiungere le aree citate dall’Italia, occorre arrivare in aereo con voli a Kiruna o Gallivare, via Stoccolma. E’ anche possibile, ma parecchio più lungo, arrivare in zona con l’auto a partire dagli aeroporti di Narvik, Tromso, o Alta in Norvegia. Da Kiruna per via stradale si raggiunge Nikkaluokta (65 km) che è la porta di ingresso del massiccio della Kebnekaise. Per il Sarek invece si deve partire da Gallivare, poi raggiungere Vietas (135 lm) per accedere alla zona nord del massiccio, e Kvikkjokk (210 km) per la zona sud. In Kebnekaise esiste un buon numero di rifugi, piuttosto accoglienti e generalmente custoditi, per cui anche per le traversate più lunghe non è necessario portare né tenda né saccoletto. I rifugi sono gestiti dall’ associazione turistica svedese STF. La zona del Padjelanta-Sarek è più remota e selvaggia, con rifugi solo lungo la traversata (estiva) “Padjelantaleden”, ma non altrove. Qui è indispensabile muoversi con tutta la attrezzatura da bivacco e le scorte di cibo e gas per una mini-spedizione in autonomia. Per gli avvicinamenti alle montagne, a partire dall’ultima località raggiungibile in auto o bus, è consigliabile avvalersi delle motoslitte, un servizio disponibile ma da prenotare possibilmente con un certo anticipo. In Kebnekaise è anche disponibile un servizio di elicotteri, gli stessi che offrono programmi di eliski nell’area di Abisko-Riksgransen. www.avalcotravel.com 2 Formalità. In Svezia i cittadini italiani possono entrare con la sola carta di identita (valida per l’espatrio). Alloggi. Per i pernottamenti, c’è una discreta scelta di hotel a Kiruna e Gallivare. Come base per l’inizio delle gite e traversate si possono utlizzare: - per la Kebnekaise: il Kebnekaise lodge a circa 16 km da Nikkaluokta (solo con motoslitte); - per Sarek nord: Saltoluokta lodge, sulla strada per Vietas e pure raggiungibile in motoslitta, e il rifugio Vakkotavarestugan sul lagoAkkajaure: - per Sarek sud e Padjelanta: Kvikkjokk lodge. Tutti questi lodge sono gestiti dal STF e vanno senz’altro prenotati in anticipo. Offrono camere multiple, oppure “cabine”, docce, sauna, pasti. Per chi volesse concedersi al lusso, o soltanto per una visita, segnaliamo la curiosità del Ice Hotel a Jukkasjarvi, vicino a Kiruna: una struttura interamente realizzata nel ghiaccio (quindi costruita a nuovo ogni inverno), con l’intervento di architetti e artisti. Sicurezza. In Svezia il Mountain Safety Council si occupa solo di prevenzione. I soccorsi in montagna sono sotto la responsabilità delle forze di polizia locale.In caso di emergenze occorre contattare il lodge o rifugio STF più vicino, o in alternativa chiamare il 112. Esiste un protocollo di soccorso, ma le procedure e i mezzi non sono efficienti come sulle Alpi. In montagna non c’è alcuna copertura di telefonia mobile e dunque è raccomandabile dotarsi di telefono satellitare. Da sinistra: trasferimento in motoslitta, il Kebnekaise Lodge, la nostra “cabin” privata. Cartografia. Per una visione d’assieme è utile la carta “Swedish Lapland – Kiruna”, 1:400.000 - ediz. Freytag&Berndt. Per una pianificazione più dettagliata: BD6 Kebnekaise – Abisko, 1:100,000 – ediz. Lantmateriet; BD8 Kebnekaise – Saltoluokta, 1:100,000 – ediz. Lantmateriet; BD10 sareks nationalpark, 1:100,000 – ediz. Lantmateriet. Queste carte offrono una buona grafica ma possono essere insufficienti per un orientamento di precisione o per passaggi rocciosi. Presentano un reticolo UTM con map datum GRS80 e ellissoide SWEREF 99. Per la sola Kebnekaise si possono utilizzare: Kebnekaise, 1:50,000 – ediz. Nordeca, carente nella grafica (non sono rappresentate le rocce), reticolo UTM con map datum e ellissoide WGS84; Kebnelaise 1:20,000 – ediz. Norstetds, precisa nelle curve di livello e discreta nella grafica, include solo le vette intorno alla cima maggiore della Kebnekaisa e Tarfala; si trova soltanto sul posto (oppure chiedere a: [email protected]). Attenzione alla declinazione magnetica che è importante: a Kiruna 8.19 E in aprile 2016 +0,21°/anno. Guide e manuali L’unica guida di scialpinismo sulle montagne di Abisko -Kebnekaise – Sarek è in lingua svedese e disponibile solo sul posto. www.avalcotravel.com 3 Attrezzature e abbigliamento. Sono quelli usuali per lo scialpinismo primaverile come nelle Alpi a 3000- 4000 m. In particolare segnaliamo: consigliabile almeno una giacca media di piumino; consigliati sci larghi da almeno 90 mm sotto il piede (dato il tipo di neve prevalente), meno adatto lo snowboard a causa dei tratti in piano alla base delle vallate; per la sicurezza, consigliato il GPS e il telefono satellitare; per il Sarek: attrezzatura da bivacco, pulka, fornello e gas. IL VIAGGIO DEL 2016 Nell’ aprile 2016 abbiamo passato una settimana in Kebnekaiese, con la guida alpina Francesco Tremolada e come partecipanti: Alessandra, Luca, Giovanni, Filippo. La logistica è stata organizzata da Avalco Travel (www.avalcotravel.com) . Di seguito diamo una breve descrizione degli itinerari . Toulpagorni 1662 m Punto di partenza: Kebnekaise lodge 770 m. Esposizione prevalente in discesa: est. Valutazione: OSA. La linea di salita al Toulpagorni Il Toulpagoni con la linea di discesa del cratere. Il Toulpagorni è una montagna caratteristica, ben visibile dal Kebnekaise lodge. La vetta si raggiunge facilmente in sci per la spalla nord-ovest (il percorso fino al colle 1400 m è in comune con la via normale alla vetta del Kebnekaise Sydtoppen). www.avalcotravel.com 4 La linea del “cratere” (così nominata per la forma della parte superiore, vedi foto) è ben nota agli sciatori della zona, una vera chicca per estetica e qualità della discesa. Dalla vetta occorre scendere di circa 30 metri, e individuare il canale che dà accesso al cratere (versante est). Sul posto è presente una sosta (non sempre visibile con neve abbondante). Dopo una doppia di 20-30 metri si mettono gli sci sul cratere. La pendenza è di 45° per i primi 20 m, poi diminuisce fino a 30° e meno. Occorre scendere alla base del cratere, tenendosi sulla destra, fino a individuare il successivo canale che scende tra le rocce (35° su circa 300 m), al termine del quale ci si riporta sul percorso della salita Traversata Kebnekaise - Tarfala Punto di partenza: Kebnekaise lodge 770 m. Punto di arrivo: rifugio Tarfala 1160 m Esposizione prevalente in discesa: nord, poi est. Valutazione: BSA. Si tratta di un itinerario magnifico, che attraversa due ghiacciai al cospetto della imponente parete est della Kebnekaise. Occorre l’attrezzatura completa da ghiacciaio (anche se i pochi crepacci sono ben evidenti e evitabili). Dal lodge proseguire lungo la valle per circa 1 km, poi alzarsi progressivamente sulla destra e risalire un evidente vallone (Jokelbacken) con alcuni tratti mediamente ripidi. Verso 1500 m di quota si raggiungono i dolci pendii che senza difficoltà portano alla cima del Kebnetjakka 1763 m. Da qui occorre spostarsi sulla cresta verso est, perdendo circa 30-40 m di quota, e individuare un ampio canale (poco oltre 30°) che scende direttamente a nord sullo Storglaciaren: Si deve poi risalire di quasi 100 m per scollinare e scendere tutto l’ Isfallsglaciaren fino al Tarfala. Da sinistra: calata in doppia al Toulpagorni, discesa in neve polverosa sul Isfallsglaciaren, arrivo al rifugio Tarfala. Foto ©F.Tremolada. A sinistra: discesa del canale dalla cresta del Kebnetjakka sul Storglaciare; a destra: le nostre tracce sul Isfallasglaciaren. Foto ©F.Tremolada. Kebnekaise Suydtoppen 2106 m Punto di partenza: rifugio Tarfala 1160 m Punto di arrivo: Kebnekaise lodge 770 m. Esposizione prevalente in discesa: sud-est Valutazione: OSA. www.avalcotravel.com 5 E’ forse la gita più spettacolare di tutto il massiccio, riservata a sciatori alpinisti esperti e determinati. Da Tarfala, dirigersi verso sud-ovest per arrivare al ghiacciaio Stor. Risalirlo fino all’evidente passaggio a quota 1720 m, alla base dello sperone sud della Kebnekaise Nordtoppen. Da qui, in leggera discesa, raggiungere la base del canale a Y che si individua sulla cresta sud della Kebnekaise Sydtoppen (vedi foto). Calzare i ramponi e, con un traverso (pericoloso in caso di neve instabile) portarsi alla prima delle corde fisse, che vanno risalite fino ad arrivare in cresta a quota 1800 m circa (si prende il ramo sinistro della Y). Da qui, facilmente in sci o ramponi secondo le condizioni, seguire la cresta fino in vetta. DISCESA Ci sono diverse possibilità. a) Scendere per il canale fatto in salita (prima parte 45° circa), poi attraversare il Bjorlingsglaciaren in direzione est fino a raggiungere il vallone descritto nella salita della traversata Kebnekaise –Tarfala, e arrivare al Kebnekaise lodge. b) Scendere per la via normale estiva: facile ma molto lunga. Occorre scendere tutta la spalla sud della Kebnekaise fino alla sella 1540 m “Kaffedalen”. Da qui, risalire alla vetta del Vierramvare 1711 m, scenderne il versante sud fino alla sella1450 m “Vastraleden” dove ci si collega con l’itinerario di salita al Toulpagorni. In alternativa, si può scendere (previo controllo delle condizioni) il lungo e magnifico canale sul fianco est del Vierramvare (400 m a 40-45°). c) Traversata al rifugio Singi: dalla sella “Kaffedalen”, scendre tutta la valle (“Durlingsled”) a nord del Sinnjibaki, oppure direttamente il canale sud verso il lago Sinnjjavri. A sinistra: salita del Storglaciaren, di fronte alla Kebnekaise Nordtoppen. A destra:traversata sul Bjornlingsglaciaren per raggiungere la base del canale a Y. A sinistra: la linea del canale a Y; a destra: la vetta della Kebnekaise Sydtoppen, in secondo piano il Nordtoppen. ALTRE VETTE E TRAVERSATE NEL MASSICCIO DI KEBNEKAISE Itinerari a partire dal Kebnekaise lodge 770 m > Vierramarre1711 m: salita per il colle sud, discesa per il percorso della salita oppure canale est (45°). > Traversata a Tarfala passando per il Kebnetjakka Lilltopp 1531 m (fattibile anche in senso inverso). www.avalcotravel.com 6 Itinerari a partire da Tarfala 1160 m > Kaskasatjakka 2076 m: salita per il versante est dal ghiacciaio Sydostra, e discesa per il versante sud direttamente sul lago. > Kebnekaise Nordtoppen 2097 m: per il Isfallsglaciaren, il colle Halspasset 1845 m, e la cresta nord. E’ poi possibile raggiungere per cresta il Sydtoppen, realizzando in tal modo la traversata integrale delle due vette maggiori. > Kaskasapakte 2043 m: salita per il versante ovest e discesa ripida per la parete est: una linea forse mai realizzata, da valutare le condizioni sul posto. > Giro ad anello: salita (per il collea ovest) al Tarfalatjakka 1904 m, discesa a nord nella valle Kaskassjokkka, risalita a est poi sud e quindi a ovest al colle 1553 m tra Tarfalapakte e Kekkonentoppen, discesa finale a Tarfala; > Traversata al rifugio Salka per il ghiacciaio Kebnetpakte, il passo Kaskasa 1460 m e discesa (lunga) per le valli Kuopervaggi oppure Kaskasajokka. A sinistra: la linea ripida al Kaskasapakte. A destra: salita (linea rossa) e discesa (linea gialla) al Kaskasatjakka dal rifugio Tarfala (foto ©F.Tremolada). Itinerari a partire dal rifugio Salka 860 m > Salka Sealgga 1400 m: possibile anello con salita per il versante sud e discesa a est; > Tjaktjahjalmen 1906 m, per il Reaiddaglaciaren. Itinerari a partire dal rifugio Singi 680 m > Drakryggen 1821 m per il fianco nord-est; > Traversata a Tarfala per il Rabotsglaciar e il passo Kaskasa; > Kebnekaise Sydtoppen 2106 m, per il vallone Sinnibaggi e il colle Vastraleden. Itinerari a partire dal rifugio Nallo 930 m > Tjaktjatjakka 1820 m, per il versante est; > Nallotjakka 1884 m, per il lago Nallo e il versante nord-est; > Sielmmacohkka 1997 m, per il lago Nallo e la cresta ovest, con possibile discesa per il versante sud; > Traversata a Tarfala: per la valle Reaidda, il passo Pyramiden e Kaskasa. Raid di più giorni Ci sono diverse possibilità di combinare insieme le traversate, per realizzare un raid di più giorni da rifugio a rifugio. Date le lunghe distanze nelle basse valli, si potrebbe considerare di utilizzare in parte il servizio di trasporto con le motoslitte. I rifugi sono generalmente custoditi in marzo e aprile, e dotati di legna, stufa a legna o gas, coperte; solo al Kebnekaise lodge sono offerti i pasti. Vista la variabilità del meteo, si consiglia di considerare uno o più giorni di riserva. www.avalcotravel.com 7 8 Panorama dal Kebnetjakka 1763 m, verso nord. NOTE SULLA LAPPONIA SVEDESE La Lapponia svedese (Lappland) è la provincia più settentrionale della Svezia. Confina con la Norvegia a nord-ovest e con la Finlandia a nord-est. Per tutto il Medioevo stata una regione sostanzialmente al di fuori del controllo della corona svedese e abitata prevalentemente dalle popolazioni nomadi di etnia Sami. La Lapponia in generale si estende oltre il 68° parallelo a includere l’area settentrionale di Svezia, Norvegia, Finlandia e Russia. Dal 1996 è patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Alcune tribù Sami custodiscono gelosamente la lingua e le proprie tradizioni, in particolare quelle dell’allevamento delle renne, mentre il nomadismo è praticamente scomparso. In Svezia i Sami hanno anche una piccola rappresentanza in Parlamento. La produzione del legname, l’estrazione di minerali e l’energia idroelettrica costituiscono le attività industriali della moderna Lapponia, più recentemente integrate dal turismo. Vedi anche la PHOTO GALLERY di questo viaggio. Per informazioni e consigli sul viaggio: email a [email protected] > Programma di viaggio proposto da Avalco Travel: http://www.avalcotravel.com/scheda.asp?id=770 > Altri programmi (trekking, alpinismo, scialpinismo, rafting e kayak, mountain bike), viaggi su misura e consulenze: mail a [email protected]. Il team in azione sulle nevi della Kebnekaise: Filippo, Francesco, Alessandra, Luca, Giovanni. www.avalcotravel.com CARTA GENERALE DELLA LAPPONIA SVEDESE 9 AEROPORTO CONSIGLIATO: Kiruna VOLI DA/A: Stoccolma (giornalieri) con SAS Il team Avalco sul plaeteau sommitale del Kebnetjakka 1763 m www.avalcotravel.com MAPPA DEL MASSICCIO DELLA KEBNEKAISE 10 www.avalcotravel.com