GIANLUCA DI MATTEO burattini e ombre : 0039-349-7477841 www.gianlucadimatteo.com [email protected] Percorso artistico Gianluca Di Matteo nasce e vive a Napoli fino al 2004 quando si trasferisce a Torino. E’ proprio a Napoli che apprende l’arte delle Guarattelle, il teatro di burattini della tradizione napoletana. Suoi maestri sono Bruno Leone e Salvatore Gatto che con il progetto “Scuola delle Guarattelle” salvano dall’estinzione questa potente e arcaica forma di teatro. La forza del gesto, il ritmo coinvolgente e la cura della manipolazione, sono l’anima delle “Guarattelle di Pulcinella”, lo spettacolo dell’antica tradizione che Gianluca porta nelle piazze d’Europa dal 2001. Burattinaio versatile, Gianluca coltiva parallelamente una via sperimentale, aprendosi ai nuovi linguaggi dimostrando che “l'adesione a una tradizione celebre e ipercodificata come le Guarattelle, non impedisce un'autonoma ricerca d'artista, ma anzi fornisce a quest'ultima un'insostituibile base pedagogica e di mestiere”. (Premio Fondazione Benedetto Ravasio) Nel 2003 rimane affascinato dalle ombre cinesi e così inizia a studiare la tecnica dell’ombromania, le ombre fatte con le mani. Nel 2004 debutta con lo spettacolo “L’uomo che viveva nell’armadio” dove unisce la suggestione dell’ombra e la sua affascinante manipolazione al ritmo e alle situazioni burlesche dei burattini, in una storia di ambientazione inizio novecento. Nel 2007, con “85. Le Anime del Purgatorio”, Gianluca ritrova le sue radici napoletane. Si tratta di uno spettacolo denso di suggestioni visive, basato sulle Guarattelle ma aperto ai nuovi linguaggi, in una drammaturgia onirica che prende le mosse dalla vastissima iconografia di Pulcinella. Lo spettacolo è dedicato a quella terra di mezzo, il Purgatorio, che ben rappresenta il dilaniato popolo napoletano, metafora e simbolo di tutti i popoli del mondo. Nel 2011 è la volta de “ La veridica istoria”. Lo spettacolo si ispira alle ricerche del padre della moderna antropologia criminale, il Prof. Cesare Lombroso e racconta la storia di due sorelle siamesi che si contendono l’amore di un uomo. Protagonisti dello spettacolo sono i burattini del teatro tradizionale delle “guarattelle napoletane” e nuovi personaggi che sperimentano modalità espressive e tecniche di manipolazione. Costruttore dei suoi burattini (un suo Pulcinella è al Center for Puppetry Arts di Atlanta - USA) e dei suoi teatrini, Gianluca è anche maestro nell’arte della scultura e della pivetta, la tecnica capace di rendere molto particolare la voce di Pulcinella. Gianluca ha collaborato con la compagnia di teatro sperimentale Servi di Scena Opus RT per produzioni che vedono in scena attori e burattini. Ha inoltre realizzato i puppets per il progetto multimediale di social networking QuiXote (www.quixote.it) che ha vinto il premio ”Scrittura mutante” nel 2005. Continua il suo lavoro in strada convinto della costante capacità di questa di insegnare. Premi Nel 2007 con “85. le Anime del Purgatorio” vince il premio “Gianduia di Pezza – Regia” come miglior spettacolo della vetrina teatro figura Piemonte del festival Immagini dell’Interno (Pinerolo – TO, Italia). Nel 2006 vince il premio “Benedetto Ravasio” della Fondazione Benedetto Ravasio di Bergamo (Italia). Nel 2005 vince il premio “Gianduja di pezza” della vetrina teatro figura Piemonte del festival Immagini dell’Interno (Pinerolo – TO, Italia). Nel 2004 vince il premio per la valorizzazione delle arti di strada indetto dalla regione Piemonte (Italia). Tra i Festival ai quali ha partecipato: 2011 Istanbul international puppet festival (Turkey) FigurenTheaterFestival Basel (CH) Festival Incanti 2010 Kaohsiung County International Puppet Festival (Taiwan) Izmir International Puppet Days (Turkey) Festival de Giboulées de la Marionnette (France) Jamm'Bell. Sulla strada di Pulcinella (Napoli) BAB Festival (I)1 10de Internationaal Poppenspelfestival Meppel (NL) 2009 Festival Mondial de Theatres de Marionnettes de Charleville-Mezieres (FR) Punch and Judy Festival (A) Animar – Festival Internazionale di Teatro di Animazione sul Mediterraneo (I) 2008 Covent Garden May Fayre and Puppet Festival (GB) Istituto Italiano di Cultura - London (GB) Istituto Italiano di Cultura - Copenhagen (DK) Istituto Italiano di Cultura - Warsaw (PL) Puppet theatre La Puntual (E) Festes de Sant Narcis (E) Titirilandia - International Puppets Festival (E) Festival Troia Teatro (I) Danze Macabre - Fondazione Benedetto Ravasio (I) Notti Curiose - Figure (I) 2007 Zentrum Paul Klee (CH) Theatre du Loup (CH) Festival Galicreques (E) Internationales Figurentheater Festival Magdeburg (D) International Figurentheater Festival Wels (A) Festival Immagini dall’interno (I) Marionette e burattini nelle Valli del Natisone (I) Puppet Festival (I) Incanti (I) Bab Festival Benevento (I) No one lands (I) 800 Festival (I) 2006 Figurentheater Fidena (D) Ruhrtriennale (D) Internationales Kasperlfestival (A) Internationaal Poppentheater Festival Dordrecht (NL) Fira de teatre de titelles de Lleida (E) Puppet theatre La Puntual (E) Fetes des italiennes (F) International Figurentheater Festival Wels (A) Festival Immagini dall’interno (I) Puppet Festival CTA (I) Burattinarte (I) 2005 International Figurentheater Festival Wels (A) PUF (SLO) Castello incantato (CH) Festival Immagini dall’interno (I) La luna è azzurra (I) Incanti (I) Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure di Cervia (I) 2004 Puppet buskersfestival (B) International Figurentheater Festival Wels (A) Castello incantato (CH) Festival Immagini dall’interno (I) SPETTACOLI IN REPERTORIO LE GUARATTELLE DI PULCINELLA La tradizione dei burattini napoletani I burattini protagonisti di “Le Guarattelle di Pulcinella” sono Pulcinella e le figure tipiche del teatro e della cultura popolare; Il Guappo (il prepotente) la Guardia, il Monaco , il Cane feroce, Teresina (l’eterna fidanzata). Insieme danno vita a situazioni divertenti, ironiche, a volte irriverenti, sempre catartiche e caratterizzate da un ritmo coinvolgente, capaci di rappresentare al meglio lo spirito della cultura napoletana, ma che allo stesso tempo, ricordando arcaiche nozioni, collettive e rituali, possono accomunare l’umanità tutta. Pulcinella poi non ha bisogno di presentazioni. Da Mr.Punch a Kasper, da Gasparko a Vitez Laszlo, dalla Francia alla Russia, dalla Spagna all’ Ungheria la tradizione dei burattini passa da Pulcinella. Pulcinella burattino racchiude in sé tutte le simbologie accumulate in migliaia di anni. Un significato rituale che le maschere hanno poi in parte perso con la commedia dell’arte. Le sue origini si perdono nella storia e di lui si raccontano le storie più incredibili. La sua voce somiglia a quella di una papera, è molto potente ed è prodotta con un particolare strumento chiamato pivetta. Il ritmo (la ribalta del teatrino in certi momenti viene fatta suonare come se fosse uno strumento a percussione) e l’equilibrio fra il testo e il gesto, fa sì che lo spettacolo coinvolga anche chi, non napoletano, o addirittura straniero, non comprende tutte le battute. ‘E guarattelle sono un po’ come una canzone: canticchi, balli, ti lasci trasportare. E allora come dice sempre Teresina: “Canta canta Pulecenella, che ‘a vocella tója m’ piace assaje “. Il teatrino dove Gianluca rappresenta gli spettacoli è una baracca aperta, che permette movimenti più ampi e a volte la possibilità di sbirciare il “dietro le quinte”, come capita spesso quando si lavora in strada. Gli spettacoli hanno infinite variazioni e lo stesso canovaccio raccontato più volte sarà sempre diverso. SCHEDA TECNICA Tecnica: burattini a guanto della tradizione napoletana (Guarattelle). Regia, burattini e baracca: Gianluca Di Matteo. Utilizzo della pivetta (per la messa in scena della voce di Pulcinella). Dimensioni palco. E’ possibile fare spettacolo anche senza pedana o palco. Le dimensioni minime sono 2,5 mt x 2,5 mt. L’altezza del soffitto, se lo spettacolo si fa al chiuso, è di almeno 3,5metri. Allaccio elettrico: 220v - 1500w Tempo montaggio: 1 ora e 30 Tempo smontaggio: 1 ora Durata spettacolo: 45-50 min. Lo spettacolo può essere anche suddivisibile in canovacci da 20 /25 minuti Pubblico: tutto L’UOMO CHE VIVEVA NELL’ARMADIO Spettacolo di ombromania Le “ombre cinesi” o “ombre fatte con le mani” sono una tradizione antichissima che continua con un’infinità di varianti e di suggestioni. Questa volta una radio suona motivi retrò, una lampada illumina fioca…da un armadio appaiono piccoli personaggi che raccontano un canovaccio dell’800: una nuova originale messa in scena per un romantico petit divertissant …l’uomo che viveva nell’armadio saluta e torna nel buio. La messa in scena è composta da una ambientazione inizio ‘900: una sedia e una giacca da uomo, una radio, una foto. Spicca un piccolo armadio. Un elegante signore vi scompare dentro chiudendo dietro di sé la porta in vetro opaco che, illuminandosi, diventerà lo schermo dove gli spettatori potranno assistere al mistero dell’armadio. Mani che si trasformano in burattini e che, come nella magia di un sogno, raccontano di amore e di scontri mortali. Grazie all’esperienza maturata con i burattini tradizionali, la forza della manipolazione e l’originalità delle trovate si fondono con l’estetica e le possibilità dell’ombra, riportando in vita questo canovaccio ritrovato tra i cimeli del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Workshop Si propone, in affiancamento allo spettacolo, un workshop sull’antica tecnica delle “ombre a mano”. Il workshop mette in relazione la manipolazione dei burattini con la tecnica dell’ombromania, creando delle micro storie che saranno messe in scena dagli allievi per analizzare i vari aspetti del lavoro (manipolazione, ritmo, drammaturgia). SCHEDA TECNICA Di e con Gianluca Di Matteo e Tatiana Mazali Tecnica: Ombromania e attore Regia, ombre e scenografia: Gianluca Di Matteo. Spazio scenico: NO PALCO. Preferibilmente 2 stanze attigue con una apertura comunicante di almeno 170x33 cm. Altrimenti sarà necessario creare un scatola nera o una quinta che separi gli spazi. Allaccio elettrico: 220 v – 1500w Tempo montaggio: 3 ore Tempo smontaggio: 2 ore Buio Lo spettacolo non è parlato e le azioni si svolgono sulla musica Durata spettacolo: 25 minuti. Possibilità di più repliche nella stessa serata Numero massimo di spettatori: 50/70 Pubblico: Adulti o misto. 85. LE ANIME DEL PURGATORIO 62. Morto ammazzato 75. Pulcinella 38. Le bastonate 77. I diavoli 28. I seni delle donne 83. La scorreggia 85. Le anime del purgatorio Nella Cabala napoletana, 85 è il numero associato alle Anime del Purgatorio. Queste anime pezzentelle (poverelle), questi spiriti dolenti che popolano il sottosuolo della città, sono oggetto di un’antica devozione. Da qui si parte per un suggestivo viaggio, misterico e ironico, che conduce lo spettatore attraverso un'intensa riflessione sul ciclo vita/morte. Con la catartica risata che ci ha insegnato la tradizione dei burattini napoletani e sull’orizzonte della peste del 1656 a Napoli, sarà svelato uno dei tanti segreti di Pulcinella. Lo spettacolo attinge la sua forza dalla tradizione delle Guarattelle, ma propone un nuovo canovaccio ricco di sperimentazioni. Attraverso una manipolazione attenta alle possibilità del burattino, momenti musicali molto coinvolgenti e una suggestiva messa in scena, si riprendono i personaggi tradizionali del teatro di burattini immergendoli in un nuovo contesto e una nuova storia che mette a confronto Pulcinella e il Diavolo. Si tratta di uno spettacolo denso di suggestioni visive, aperto ai nuovi linguaggi, con una drammaturgia onirica che prende le mosse dalla vastissima iconografia di Pulcinella. Pulcinella è l’anima di un popolo fuori dalla Storia, il popolo napoletano che abita quella terra di mezzo tra inferi e paradiso rappresentata proprio dalle Anime del Purgatorio… Purgatorio, che ben rappresenta il dilaniato popolo napoletano, e che diventa metafora e simbolo di tutti i popoli del mondo. Pulcinella, come sempre, lotterà, si batterà, riderà, ucciderà, scapperà, morirà… e tra le preghiere che popolano le viscere di Napoli rinascerà. Ehi Pulcinella svegliati. Svegliati… SVEGLIATI!! SCHEDA TECNICA Tecnica usata: burattini a guanto e attore Di e con Gianluca Di Matteo Regia burattini e scenografie: Gianluca Di Matteo. Aiuto regia e luci. Tatiana Mazali Spazio scenico: Preferibilmente palco o pedana da circa 50 cm Dimensioni minime palco 6,5 mt x 4 mt Buio Allaccio elettrico 220 v – 2 Kw Tempo montaggio: 5 ore Tempo smontaggio: 3 ore Durata spettacolo: 50’ Pubblico: adulti o misto LA VERIDICA ISTORIA una guarattella sull’Unità d’Italia Lo spettacolo, si ispira alle ricerche del padre della moderna antropologia criminale, il Prof. Cesare Lombroso e racconta la storia di due sorelle siamesi che si contendono l’amore di un uomo. Tra le righe le patologie, i non detti, gli intrighi, il torpore e le speranze di un popolo che, dopo la sua alba, sembra stia tristemente assistendo al suo tramonto. Protagonisti dello spettacolo sono i burattini del teatro tradizionale delle “guarattelle napoletane” e nuovi personaggi che sperimentano modalità espressive e tecniche di manipolazione. Su “Eolo/rivista teatro ragazzi”, Eugenia Praloran ne scrive così: “Molto bella la struttura scenica […] Un'inquietante scrivania del gabinetto lombrosiano funge da teatrino per due crani, due maschere, due sorelle siamesi, due Italie, due amanti, due rivali, due mondi a confronto e scontro all'alba dell'Unità d'Italia […] fra comicità e poesia.” “La veridica istoria”, una guarattella sull’Unità d’Italia tra ironia e poesia, supera i confini della retorica e diventa godibile al di là degli anniversari e dei festeggiamenti. SCHEDA TECNICA Tecnica usata: burattini a guanto e attore Di e con Gianluca Di Matteo Regia, burattini, scenografie, luci: Gianluca Di Matteo. Aiuto regia: Tatiana Mazali Spazio scenico: Preferibilmente palco o pedana da circa 50 cm Dimensioni minime palco 3 mt x 3mt Buio Allaccio elettrico 220 v – 2 Kw Tempo montaggio: 3 ore Tempo smontaggio: 2 ore Durata spettacolo: 45’ Pubblico: adulti o misto