INTERPLAY16 // Festival Internazionale di Danza Contemporanea

 INTERPLAY16 // Festival Internazionale di Danza
Contemporanea
18 maggio 2016 >> 10 giugno 2016 Torino
Teatro Astra + Fonderie Teatrali Limone + Lavanderia a Vapore
Blitz Metropolitani > Piazza Vittorio Veneto + Museo Ettore Fico
Direzione artistica Natalìa Casorati
a cura dell’Associazione Culturale Mosaico Danza
VENERDì 10 GIUGNO
MUSEO ETTORE FICO
ORE 18.00
Eventi site specific
«M» 1,
POI
2,
POI
3…
di ​
Gianluca Girolami (IT)
con Lucile Vetois, Jee Hyun Hong, Emma Mouton
Prima Regionale
CI
SONO COSE CHE VORREI DAVVERO DIRTI
di ​
Bellanda (IT)
con Giovanni Leonarduzzi e Raffello Titton
POSSIBILI DERIVE
(PROGETTO
SELFIE MYSELF)
Di e con ​
Dario La Stella ​
e​
Valentina Solinas / Senza Confini di Pelle (IT)
Natalia Casorati
Mosaico Danza / St. Tetti Rubino 47, Torino ​
/ ph​
0116612401 ​
/ mail​
[email protected] / www.mosaicodanza.it
Segue le orme dei più INNOVATIVI PROGETTI internazionali di interazione e
integrazione tra PERFORMING ARTS E ARTI VISIVE in SPAZI NON
CONVENZIONALI, come i Musei di Arte Contemporanea​
, l’APPUNTAMENTO
CONCLUSIVO del festival, ​
il ​
10 giugno​
, al MEF Museo Ettore Fico​
, con tre realtà
coreografiche eterogenee nei percorsi e nei risultati ma unite da una altissima qualità
creativa.
Frutto di un attento progetto di riconversione di una parte dell’ex Incet, ​
già Miglior
Nuovo Museo Italiano nel 2014​
, il MEF ospiterà nuovamente una giornata speciale
di eventi site specific realizzati in stretta sinergia con i percorsi museali in essere.
GIOVANNI LEONARDUZZI​
,​
danzatore di break dance dal 1997, è uno degli esponenti
dell’experimental più apprezzati a livello mondiale e ha rappresentato l’Italia alle
finali del Just Debout di Parigi nel 2007 e 2008. ​
CI SONO COSE CHE VORREI DAVVERO
DIRTI ​
è una lettera al figlio Gabriele scritta in danza.
SENZA CONFINI DI PELLE​
, realtà torinesissima ma con alle spalle importanti
collaborazioni quali ​
Metamorphoses​
, progetto di cooperazione con il supporto del
Programma Culturale dell’Unione Europea, condotto da La Briqueterie (Vitry sur
Seine), Les Brigittines (Bruxelles) e CK Zamek (Poznan). ​
POSSIBILI DERIVE​
, il solo che
andrà in
scena al MEF, ​
fa parte di un progetto più ampio sull’utilizzo del selfie come
rappresentazione della nostra condizione esistenziale dal titolo ​
Selfie MySelf​
.
Attivo tra l’Italia e la Francia e con un’esperienza laboratoriale condotta in Burkina
Faso, GIANLUCA GIROLAMI ​
struttura ​
«M» 1, poi 2, poi 3… ​
in tre momenti progressivi
in cui la danza prende forma in uno slancio vitale, un percorso verso la luce, la
speranza, la felicità, creato appositamente per spazi museali.
Mosaico Danza / St. Tetti Rubino 47, Torino ​
/ ph​
0116612401 ​
/ mail​
[email protected] / www.mosaicodanza.it
«M» 1, poi 2, poi 3…
Di ​
Gianluca Girolami (IT)
Con ​
Lucile Vetois, Emma Mouton e
Jee Hyun Hong
Foto ​
Didier Barbe
Produzione ​
19.75 Cdlm Prod
Coproduzione ​
Epsedanse
In collaborazione con il Network
Anticorpi XL 2015
Un solo, un duo, un trio. Una nascita,
uno sviluppo, un apogeo. Tutto avanza
inesorabilmente
cercando
nuove
sorgenti, nuove genesi. Uno diviene due
in una successione passionale di quadri sovrapposti, poi tre. Nuovi spazi sono invasi; la genesi lascia il suo
posto al percorso, il percorso accetta questa dolce potenza: tutto è stato preso...«M». ​
Posso vedere
chiaramente, adesso che la pioggia è finita…le nuvole sono partite…sarà un bel, bel, bel giorno di sole; come
una metastasi di gioia.
Tre momenti progressivi in cui la danza prende forma in uno slancio vitale; percorso verso la luce, la
speranza, la felicità.
Gianluca Girolami, ​
danzatore e coreografo, comincia la propria formazione in Italia per continuarla
in Francia dal 1998 con Anne-Marie Porras. Ancora in attività, lavora e ha lavorato con diverse
compagnie, tra le quali, Anne-Marie Porras, Salia Sanou, Yann Lheureux, Gambit, Tango Sumo. Le
diverse esperienze in performance in teatri e spazi urbani hanno stimolato la sua curiosità per la
coreografia. Il suo universo: un melting pot degli incontri artistici fatti e della propria storia
personale. La coreografia è divenuta un’evidenza, un bisogno. Insegna a Epsedanse in Francia, la
Termitiere in Burkina Faso. Nel settembre 2015 è stato selezionato per la Vetrina della Giovane
Danza d’Autore del Network Anticorpi XL.
CI SONO COSE CHE VORREI DAVVERO DIRTI
Coreografia ​
Giovanni Leonarduzzi (IT)
Con ​
Giovanni Leonarduzzi e Raffello Titton
Light designer ​
Daniela Bestetti
Foto ​
Dario Bonazza
In collaborazione con il Network Anticorpi XL 2015
Il giovane coreografo Giovanni Leonarduzzi, finalista del Premio
Equilibrio 2013 e vincitore di numerosi riconoscimenti quali primo premio
per la miglior coreografia Cortoindanza 2012 di Cagliari, terzo premio a
Oriente occidente nel 2012 di Rovereto, primo premio a Milano danza
Expo 2012, finalisti al premio Equilibrio nel 2013 di Roma, coniuga l'hip
hop a una gestualità vicina al contemporaneo indagando nuove forme di
espressione e comunicazione attraverso la danza. POTREMMO DEFINIRE
Mosaico Danza / St. Tetti Rubino 47, Torino ​
/ ph​
0116612401 ​
/ mail​
[email protected] / www.mosaicodanza.it
IL SUO STILE EXPERIMENTAL BREAKDANCE, dove il linguaggio della strada, la break-dance vengono
rivisitati, utilizzando più stili, per raccontare storie quotidiane. In questo caso Leonarduzzi metaforicamente
scrive una lettera al figlio, le parole diventano gesti e i sentimenti si traslano in morbide sequenze
coreografiche. Costruito su musiche originali di Paki Zennaro, la pièce è un duetto interpretato dallo stesso
autore in coppia con Raffaello Titton. “Sei me più di ogni altra cosa e forse non saprai mai quanto ti penso,
quanto ti cerco, quanto mi manchi. Con te non c’è cosa che io non sia stato. Il nostro tempo sembra così poco
ma ti danzo come non ho mai fatto”, scrive Leonarduzzi.
Giovanni Leonarduzz​
i inizia il suo percorso come B Boy nel 1996; il suo linguaggio è la break
dance ma già partendo da essa intraprende una ricerca alternativa dove sperimenta e fonde
differenti concetti. In questo modo vive il b-boying stesso su due fronti: il primo lato, più puro ed
estremista, dove si confronta in competizione e jam, assaporando cosi la cultura hip hop nella sua
interezza. Dal secondo lato, invece, inizia una ricerca di movimento e del significato del gesto che
lo porta a prendere una declinazione molto particolare, al limite del concetto di break dance. Così
nel 2012 fonda la compagnia Bellanda per dare una forma ed una identità alla sua ricerca.
Danzatore di break dance dal 1997, è uno degli esponenti dell’experimental più apprezzati a livello
mondiale. Rappresenta l’Italia alle finali del Just Debout di Parigi nel 2007 e 2008. Nel 2008
decide di intraprendere un percorso individuale partecipando a numerosi progetti teatrali e
avvicinandosi allo studio della danza contemporanea. Nel 2012, fonda la compagnia Bellanda.
La ​
Compagnia Bellanda​
nasce dall’unione di tre breakers Giovanni Leonarduzzi, Raffaello Titton ed
Elia Del Nin, appartenenti alla squadra Feet for funk, che hanno deciso di intraprendere nuove
forme di espressione e comunicazione attraverso la danza. La matrice comune resta la break
dance, ma a questa si è affiancato lo studio della danza contemporanea, dando così origine ad un
nuovo linguaggio espressivo. Ecco che nel 2013 entra a far parte della squadra una danzatrice
contemporanea, altrettanto astratta di pensiero, Anna Savanelli che prenderà poi il posto di uno di
loro.
POSSIBILI DERIVE
(progetto Selfie MySelf)
Senza Confini di Pelle (IT)
Concept ​
Dario La Stella e
Valentina Solinas
Coreografia ​
Dario La Stella
Con​
Dario La Stella
​
Produzione​
Senza Confini di
​
Pelle
Con il sostegno di​
Mosaico
Danza - INSIDE/OFF, MCF
Belfioredanza, Villaggio
d’Artista 2015 associazione Lis lab
Performing Arts, SPAM!
Rete per le arti
contemporanee, Piemonte
dal Vivo
Quante possibili rappresentazioni della realtà ci sono nell'era della tecnologia estrema. ​
Possibili Derive​
, la
nuova creazione dei Senza Confini di Pelle parte dal progetto sui Selfie, come rappresentazione della nostra
condizione esistenziale. Uno studio sulla percezione, una domanda su dove stiamo andando, sui possibili
approdi verso cui tendiamo e sulla rappresentazione della realtà. La deriva è liberare il controllo, lasciarsi
Mosaico Danza / St. Tetti Rubino 47, Torino ​
/ ph​
0116612401 ​
/ mail​
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cullare dallo smarrimento, in questo stato spinti dalle correnti si naviga senza meta precisa, così in questa
confusione la nostra società avanza verso un domani che sembra prossimo al collasso. L’aspetto visivo è
parte pregnante della nostra contemporaneità di cui il selfie ne è l’emblema. La realtà è vissuta attraverso il
medium visivo della foto o del video creando una frattura tra l’esperienza e la rappresentazione visiva di
questa.
Senza Confini di Pelle è un progetto di sperimentazione sul linguaggio delle arti performative,
nato a Torino nel 2002 e composto da Dario La Stella e Valentina Solinas. Ogni lavoro è uno studio
critico sul mondo contemporaneo attraverso l’elaborazione di contenuti politici ed elementi
performativi. La ricerca è focalizzata alla produzione di senso nel fare artistico: ogni opera è un
lavoro originale nato da un’idea concettuale. Attraverso il processo di astrazione di materiali
concreti si giunge alla composizione finale. Senza Confini Di Pelle trova la sua massima espressione
nello spettacolo dal vivo, utilizzando il corpo come elemento centrale della sua ricerca,
sintetizzando danza, teatro, video e testo in un unico contenitore performativo. Senza Confini Di
Pelle si muove in contesti molto differenti: festival internazionali di arte performativa, progetti con
i cittadini e persone disabili, workshop con le Università, scambi culturali internazionali, eventi,
spettacoli e performance di arte performativa. Nel 2011 la compagnia ha rappresentato lo
spettacolo 15 Landscapes in due teatri a New York City e ha condotto un seminario sulla
performance all’Università di Washington - Bothell, Seattle.
Con il progetto internazionale ADD UP dal 2011 collabora con realtà artistiche nazionali e
internazionali tra cui Sala Crisantempo (San Paolo), Mecklenburg Inspiriert (Kuhlungsborn),
Mosaico Danza (Torino), Urban Barriera di Milano (Torino), A di città Festival (Rosarno), DAMS di
Torino, Artegiovane di Torino.
Nel 2013 Add Up > Space and Power è uno dei 3 progetti coreografici selezionati nell’ambito di
Metamorphoses Project, progetto sviluppato tra il 2013 e il 2014 con il supporto del Programma
Culturale dell’Unione Europea avviato da La Briqueterie Centro per lo Sviluppo Coreografico Val de
Marne (Vitry-sur-Seine), Les Brigittines Centro Arte Contemporanea per il Movimento (Bruxelles)
e il Centro Culturale Zamek (Poznan).
INFO e PRENOTAZIONI
Biglietto unico intero 10 euro con aperitivo
Riduzione speciale 8 euro per gli abbonati al festival Interplay
ASSOCIAZIONE MOSAICO DANZA
www.mosaicodanza.it
[email protected]
011 6612401
fb mosaico danza interplay festival
ufficio stampa
Cocchi Ballaira ​
per adfarmandchicas
[email protected]
011 3199871
Mosaico Danza / St. Tetti Rubino 47, Torino ​
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