4 Agosto
VICTOR ZETA E I FIORI BLU
LUNA CALANTE
DJ ACQUE DACT
5 Agosto
OFFRAMP
DANIELE RONDA & FOLKLUB
DJ ACQUE DACT
6 Agosto
MAX ROUGH & STEAMROLLERS
BANDA DEL BUKO’
DJ ACQUE DACT
7 Agosto
MIND POSITION
I TREMENTISTI
DJ ACQUE DACT
8 Agosto
BLACK CADILLAC BLUES
CARLO FAIELLO
DJ ACQUE DACT
9 Agosto
DR SWING AND DIRTY BUCKS SWING BAND
FORRO’MIOR
DJ ACQUE DACT
10 Agosto
SINETERRA
SANDRO JOYEUX featuring DANIELE SEPE
DJ ACQUE DACT
LUNA CALANTE
Luna Calante propone musica tradizionale e popolare con l’obiettivo della ricerca filologica effettuata “sul
campo” dai componenti del gruppo che si propongono di mantenere viva la tradizione e di trasmetterla. La
meticolosa scelta del repertorio risponde a un criterio preciso: riassumere e condensare in sé lo spirito e l’
essenza della musica popolare. Il live dei Luna Calante è uno spettacolo che si arricchisce del contributo di
esperti ballerini di danze folk. I gesti, i movimenti e le coreografie restituiscono con completezza le immagini
della Festa popolare, intensificando il senso di partecipazione e di coinvolgimento del pubblico. Numerose
da parte del gruppo le partecipazioni ad iniziative rivolte alla diffusione e al sostegno della cultura della pace
e del rispetto delle minoranze etniche.
https://www.reverbnation.com/lunacalante
VICTOR ZETA E I FIORI BLU
Il progetto Victorzeta & i Fiori Blu nasce nel 2011 dalla collaborazione di Ugo Russo (già frontman dei
Crisma33, autore per la Warner Chappell e vincitore di Giovani Suoni 2009) e Raffaele Vitiello.
Entrambi fondono le proprie esperienze creando, attraverso l’ausilio di numerosi musicisti, un pop folk
mediterraneo
con
radici
cantautorali
ed
una
forte
impronta
teatrale.
I Victorzeta s’impongono subito vincendo il Bulbart Festival sezione ‘Musica di Qualità’ e il Premio ‘Oltre la
Siepe- Interland Music Festival’. Nell’Aprile 2013 presentano il primo disco ‘Dans le Rêve’ presso la Feltrinelli
di Napoli, e nell’estate dello stesso anno partecipano al Meeting del Mare, Voci dal Sud, Sant’Elmo Estate,
Pummarock Festival e Joggi Avant Folk Festival, dividendo il palco con Marta sui Tubi, i Ministri, Vinicio
Capossela, Meganoidi, Sud Sound Sistem e Nobraino. A oggi i Victorzeta hanno in attivo più di cento
concerti in tutta Italia e stanno preparando un nuovo disco la cui uscita è prevista nel 2015.
Recentemente hanno preso parte al ‘Open Sud Festival’ e al ‘N’Ata Bagnoli’ in cui affiancano Bennato,
Gragnaniello
e
altri
artisti
della
scena
campana.
L’aspetto audiovisivo dei Victorzeta è curato dalla regista Elena de Candia, la quale ha girato una ripresa
negli studi Rai e tre videoclip ufficiali della band, di cui uno vincitore del Procida Film Festival, G Awards e
finalista al Napoli Film Festival e due in rassegna all’Italian Film Fest (USA).
https://www.youtube.com/watch?v=nk0HnaeLRP
OFFRAMP
Il progetto “OFFRAMP” nasce dall’unione di musicisti di diversa estrazione, provenienti da esperienze
differenti e tuttavia con il comune intento di creare una commistione fra i generi e gli stili musicali preferiti da
ciascuno di essi, offrendo all’ascolto rielaborazioni sempre nuove di brani storici della tradizione jazz, blues e
pop internazionale. Il nome “OFFRAMP”, di chiara ispirazione Metheniana, ha un carattere puramente
ispirativo, la cui finalità è quella di sottolineare il concetto di libertà espressiva continua, indipendente dai
canoni tradizionali e dalle strutture formali dei generi ogni volta toccati. La predilezione per il blues, il jazz e
la fusion, è elemento principale per attingere al materiale sonoro di culture di tutto il mondo, modulando così
nel tempo l’esecuzione e l’espressione del brano, conferendogli un carattere sempre diverso e tuttavia
mantenendo la sua identità. Il repertorio proposto, quindi, non assume l’aspetto di uno schema rigido da
seguire, quanto piuttosto quello di un canovaccio sul quale realizzare ogni volta una musica originale,
partendo dai connotati compositivi tradizionali e poi evolvendo nelle direzioni proposte da un solido interplay
creatosi nel tempo fra i musicisti.
DANIELE RONDA
Daniele Ronda, classe 1983, è oggi considerato uno dei più talentuosi interpreti del cantautorato italiano. Nel
2014 Daniele Ronda pubblica il suo terzo disco “La Rivoluzione” (prodotto da JM Production/Bollettino
Edizioni Musicali) e presenta l’omonimo brano, insieme ai calabresi Taranproject, sul palco del Concerto del
Primo Maggio a Roma, davanti ad oltre 500.000 persone. Proprio per celebrare il valore della cultura e delle
tradizioni locali italiane, nel 2015 scrive il brano “Inno alle Diversità”, che anticipa il suo quarto album (in
lavorazione) e il cui video è stato realizzato in duetto con il calabrese Mimmo Cavallaro, leader dei
Taranproject. Sempre durante quest'anno Daniele Ronda si esibisce in tutta Italia con il “Diversità tour”
accompagnato dalla sua band Folklub a cui si è unito Pier Foschi (ex batterista di Jovanotti). Nel corso del
suo percorso artistico Daniele Ronda riceve numerosi premi e riconoscimenti. Alcuni brani del disco
d’esordio “Daparte in Folk” (2011) vengono scelti come colonna sonora del film “La finestra di Alice” (con
Sergio Muniz, Fabrizio Bucci, e Debora Caprioglio). Nel 2012 Ronda vince il Premio MEI come Miglior
Progetto Musicale in Dialetto dell’anno e, l’anno successivo, riceve il Premio Chiosso al salone del libro di
Torino, entrambi per il disco “La Sirena del Po” (2012). Nell’estate dello stesso anno arriva la prestigiosa
vittoria del Premio Lunezia, già assegnato a mostri sacri come Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla, Ligabue,
Vasco Rossi e Ivano Fossati. Il suo ultimo disco “La Rivoluzione” (2014) riceve il Premio Enriquez 2014Città di Sirolo come Miglior album dell’anno per la categoria musica pop e d’autore e il brano omonimo è
candidato al Premio Amnesty International 2015 insieme a brani di Cristiano De Andrè, Alessandro
Mannarino, Fabi Silvestri Gazzè, Frankie Hi-Nrg MC, Le Luci della Centrale Elettrica e molti altri.
https://www.youtube.com/watch?v=7uyC6U0PJmc&feature=youtu.be&noredirect=
MAX ROUGH & STEAMROLLERS
Suonare il blues in forma obliqua – senza strumenti armonici come chitarra o piano – è un vero e proprio
salto nel vuoto, un contesto in cui eseguire anche solo un accordo necessita di istinto e coesione assoluta.
Insomma ci vuole un gran coraggio e idee molto chiare perché le partiture restino in piedi sulla palafitta
keyboard-basso-batteria. All’esordio non è stato facile, perché non erano agevolmente collocabili. Poi la
realizzazione del cd gli ha consentito di essere meglio riconosciuti, sia dagli addetti ai lavori che dagli
appassionati. In fondo “The basement tapes” è come un messaggio nella bottiglia, scritto in bella calligrafia,
fatto apposta per esser lanciato il più lontano possibile, nel tempo e nello spazio. Un messaggio marziano
per orecchie marziane.
https://www.facebook.com/ROUGHMAX?fref=ts
LA BANDA DEL BUKO’
La Banda del Bukó nasce come laboratorio d’idee, di condivisione, di ascolto, di pratica musicale e pratica di
vita felice. In questo laboratorio la banda ha dimostrato di essere strumento d’integrazione di musicisti
professionisti e non professionisti che insieme hanno collaborato e lavorato come una ditta di costruzioni per
erigere tanti palazzi fatti di armonie, allegria ed energie positive – elementi che solo la musica riesce a
mettere in circolo nell’aria. Per far ciò sono serviti tanti operai-musicanti e, pertanto, quello che sembrava
all’inizio essere un assembramento di pochi uomini armati di strumenti per fare musica diviene un
appuntamento che vedrà una vera a propria banda produrre materiale energetico e poietico capace di dare
alle persone che ascoltano voglia di costruire e stimolo alla riflessione sul collettivismo quale unica forma di
emancipazione dalla tristezza e monotonia di una società sempre più disaggregante. la Banda del Bukò ha
presentato
"Rosmarinus",
prima
produzione
discografica
della
neonata
etichetta
"Riverberi" (in collaborazione con la Croce Rossa Italiana di Benevento). Rosmarinus è dedicato ad
Emanuele Viceré, giovane componente della banda scomparso prematuramente la scorsa estate e
racchiude al suo interno tutta l'energia che la pianta aromatica è in grado di sprigionare.
https://www.facebook.com/nunzio.aquino/videos/vb.100000187609498/1125533977462845/?type=2&theater
I TREMENTISTI
“Trementere” nel dialetto dell’entroterra campano significa “guardare”. I “trementisti”, dunque, sono “coloro
che stanno a guardare, i perditempo” oppure “coloro che osservano la tradizione”. I Trementisti nascono nel
2001 con l’obiettivo di sviluppare un repertorio fondato sulla riscoperta delle canzoni del Sannio e della
scuola di Vitulano, nata negli anni ’70 grazie al Gruppo di Ricerca Popolare, dando vita a una musica di
tradizione che sia sempre “viva e pulsante” e non cada mai nel “museale”. Nell’ottica di una contaminazione
creativa e originale, infatti, nel nuovo che i Trementisti apportano alla musica popolare che suonano, si
possono riscontrare accenti rock, ritmi ska reggae e suoni di chitarra e basso mutuati dai favolosi anni ’60,
che rendono ancora più vario e innovativo quel “96% di musica popolare” che caratterizza la loro produzione
musicale. Il restante 4%? E’ dedicato all’improvvisazione, alla sorpresa, all’inserimento estemporaneo di temi
di musica classica, tango e quant’altro possa essere utile a creare interesse nell’ascoltatore, con l’intento di
coinvolgere un pubblico eterogeneo e plurigenerazionale a cui fornire tutti gli ingredienti necessari per un
ascolto appassionante e divertente.
https://www.youtube.com/watch?v=nVX9PK-uf9Y
MIND POSITION
https://www.youtube.com/watch?v=lmNtlux7YCc
BLACK CADILLAC BLUES
https://www.youtube.com/watch?v=cZWlULORrY8
https://www.youtube.com/watch?v=50-255pyV5Q
CARLO FAIELLO
Da giovane si diploma al conservatorio di Napoli in contrabbasso e dal 1984 entra a far parte dell'orchestra
di Roberto De Simone e della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Comincia a lavorare con essa in vari
spettacoli quali: La gatta Cenerentola, Cantata di Masaniello, Carmina Vivianea, Le disgrazie di Pulcinella.
Per la compagnia inoltre è stato autore e compositore di vari album: Medina, Tzigari, Incanto acustico, Pesce
d’’o mare. Partecipa al Festival di Sanremo come autore per la NCCP con Pe' Dispietto (1992), che vince il
premio della critica, e Sotto il velo del cielo (1998) che si classifica in 15ª posizione. Scrive anche per
Roberto Murolo, L'Italia e bbella, brano portato a Sanremo che riscuote grande successo da parte della
critica e Ho sognato di cantare. Per Murolo compone anche i brani dell'album Ottantavogliadicantare. Nel
1997 compone la performance Tammurriata remix,spettacolo portato sia in Italia che in Francia. La sua
esperienza teatrale continua con la composizione delle musiche per lo spettacolo di Lina Sastri,Melos. Nel
2001 l'etichetta Oriente Musik di Berlino,dopo aver presentato il suo progetto discografico Le danze di
Dioniso al Welt Music Festival (Womex) – Rotterdam,realizza una distribuzione per tutta l'Europa.Dal 2002 al
2006 la sua performance Le Danze di Dioniso è ospitata nei festivals Europei ed Italiani come Vulcano
Festival,Sete Sois Sete Luas,SchlossGoldrain,Sconfinando – Suoni dal Mondo,International
FolkDance,Itinerari Folk,La notte della Taranta,Diso Folk ,Carpino Folk,Gargano,Festa della
Biodiversità,Ariano Folk,Monsano Folk,Invasioni Festival,Negro Festival,Festival du Cinéma Italien. Dal 2003
al 2005 è direttore artistico della Festa della Biodiversità. Nel 2005 Squlibri Editore Roma pubblica il suo
Libro Il Suono della Tradizione. Nello stesso anno è l'arrangiatore del Cd di Dario Fo,Sciascià.Nel 2007
scrive due colonne sonore per Geo & Geo.
https://www.youtube.com/watch?v=N0tBmAWa6Js
DR JAZZ & DIRTY BUCKS SWING BAND
Dr. Jazz & Dirty Bucks Swing Band suonano la musica della tradizione americana. Suonano il Jazz, il
Dixieland, lo Swing con il blues nel cuore e nella testa. Dr. Jazz & Dirty Bucks Swing Band trasportano negli
anni 20’ e 30’ ad ogni concerto, ad ogni canzone, ad ogni nota. La loro musica viene da lontano, dalle
sponde del Mississippi, da New Orleans, in Louisiana. New Orleans quella città che è stata all’inizio del 900’
un melting pot, una fusione tra africani, italiani, francesi, spagnoli, caraibici. Dr. Jazz & Dirty Bucks Swing
Band suonano la musica di Nick La Rocca e della sua Original Dixieland Jazz Band, di King Oliver, di Fats
Waller, di Jelly Roll Morton, di Louis Armstrong, di Sidney Bechet. Dr. Jazz & Dirty Bucks Swing Band
suonano il New Orleans Jazz. Dr. Dirty Bucks Jazz & Swing Band playing the music of the American
tradition. They play Jazz, Dixieland, Swing with the blues in my heart and in my head. Dr. Jazz & Swing Band
Dirty Bucks transport in the 20 'and 30' at every concert, every song, every note. Their music comes from far
away, from the banks of the Mississippi River from New Orleans, Louisiana. New Orleans the city that was
the beginning of the 900’ a melting pot, a fusion of African, Italian, French, Spanish, Caribbean. Dr. Dirty
Bucks Jazz & Swing Band playing the music of Nick LaRocca and his Original Dixieland Jazz Band, King
Oliver, Jelly Roll Morton, Louis Armstrong, Sidney Bechet. Dr. Jazz & Swing Band Dirty Bucks play the New
Orleans Jazz.
https://soundcloud.com/milkstudios/dr-jazz-and-dirty-bax-swing-5?in=milkstudios%2Fsets%2Fdr-jazz-anddirty-bucks-swing-band-jazzit-fest-2015
FORRO’ MIOR
Forró Miór presenta una serata di caldi ritmi brasiliani al Hostel Tasso, includendo al loro frizzante repertorio
di forró del nordest del Brasile anche qualche samba e altre sorprese! Il forró è un ritmo nato nel nordest del
Brasile che sta facendo ballare già tutta Europa. È un concentrato di divertimento, ritmo e allegria, fatta
apposta per ballare; e si balla in due… stretti stretti. Il repertorio del quartetto Forró Miór include, oltre ai
classici del grande Luiz Gonzaga (il Re del Baião, primo propulsore di questi ritmi meravigliosi), splendidi
brani di Gilberto Gil, Tom Zé e qualche brano inedito.
SANDRO JOYEUX
Sandro Joyeux è una delle sorprese del concerto del Primo Maggio 2015 a Piazza San Giovanni come
testimonia lo speciale andato in onda sul tg1 a cura di Vincenzo Mollica, Ernesto Assante nel suo blogautore, il
live report di Rockol e J-Ax dal suo twitter. Il primo maggio è uscito anche il nuovo video del
singolo "Elmando", attualmente in concorso nei più prestigiosi festival di animazione nel mondo, che gode del
patrocinio dell' Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). A giugno, per la Giornata
Mondiale del Rifugiato, l’artista francese, autentico beniamino dei migranti che attraversano la penisola, è
stato protagonista di un tour molto speciale: Il 16 ha tenuto un concerto nel CARA di Castelnuovo di
Porto (RM) di fronte a più di 900 migranti, il 19 a Viterbo per lo SPRAR per l’evento Estasiarci, il 20 a Firenze
al fianco di artisti come Elisa, Brunori Sas, Bandabardò, Piero Pelù e altri, per il World Refugee Day
Live promosso dal UNHCR. Sandro Joyeux è pronto a conquistare nuovi pubblici, a farli ballare e cantare a
squarciagola. I suoi live sono un’iniezione di pura energia e allegria, viaggi attraverso i ritmi del deserto e le
strade polverose del West Africa, tra banlieues parigine e il reggae dei ghetti giamaicani. Canta in francese,
inglese, arabo e in diversi dialetti africani come il Wolof, il Bambarà e il Susù. Alla maniera dei Griot ammalia
il pubblico attraverso i suoi suggestivi racconti di viaggio o le storie e leggende legate alle canzoni. “Ben oltre
la world music e i suoi ormai triti cliches, più dalle parti di Manu Chao e di quegli artisti che non
“contaminano” stili musicali, ma portano semplicemente in musica la loro vita, frutto di mille contaminazioni
ed esperienze di vita”. (LeaveMusic)
DANIELE SEPE
La verità è rivoluzionaria, e se dai tempi dei Gracchi dicevano che col vino è impossibile mentire vuol dire
che il vino è rivoluzionario. Prendiamo il compassato Monti, il dinamico Marchionne, il gelido D'Alema,
portiamoli a tavola, facciamoli 'mbriacare per bene e poi chiediamogli di raccontarci loro chi sono per
davvero e quanto ci amano, e sono sicuro che sarebbe interessante documentare le risposte.
SINETERRA
Raccontare i Sineterra è troppo difficile... tanto più che non esiste una "lingua" in cui loro cantano. 'Folk di un
immaginario arcipelago mediterraneo anglosassone. La lingua ufficiale se la canta la sarda Luisanna Serra...
paesaggi sonori tra Napoli, San Francisco, Canterburry', scrive della loro musica Pier Andrea Canei, su
Internazionale. "Il gruppo suona musica inedita caratterizzata dalla voce di Luisanna e dal suo linguaggio
inventato, frutto di una ricerca sull’improvvisazione e composto di suoni che danno vita a una ‘grammatica’
dell’anima. Fanno da perfetto contrappunto le ammalianti tessiture disegnate dalla tromba di Charles Ferris
(a tratti solista, talvolta seconda voce) e le trame oniriche costruite dalle chitarre di Mario Musetta.
Due i dischi all’attivo: Sineterra, il primo, autoprodotto nel 2009, poi Fadisia, pubblicato nel 2012, ha
inaugurato l'attività dell'etichetta napoletana Agualoca records di Davide Mastropaolo. La distribuzione è di
Audioglobe e Warner Chappell.
https://www.youtube.com/watch?v=L4iVLGeJ3Kg