Progetto RaPHAEL (www.raphaelproject.com) - Incontro nº 165 del 13/03/2005 - Colore Aragosta
165. “Introduzione all’Alchimia”
L’Alchimia è la Scienza suprema della Trasmutazione (riferita agli esseri umani: della transustanziazione); il suo scopo ultimo non è la mera
trasformazione dei metalli ( il piombo in oro), bensì la trasmutazione della natura inferiore dell’essere nella sua controparte pura ed immortale
(transustanziazione, appunto, significa mutamento della sostanza). Solfo, Mercurio e Sale (assimilabili a Spirito, anima e corpo e alle polarità
attiva, passiva e neutra) sono per l’Alchimia le 3 componenti fondamentali del Creato, dalla cui
interazione nascono tutte le cose; l’Athanor è il forno, la fucina alchemica, dove costantemente questi
principi cuociono, si separano e si riuniscono (è sia il mondo che l’essere umano che il laboratorio
dell’alchimista). In Alchimia l’immortalizzazione dell’essere - il passaggio dal grossolano al sottile - è
definita come la Grande Opera, che corrisponde alla creazione della Pietra Filosofale (Lapis
Philosophorum) o Medicina Universale.
Nove sono i passaggi dell’opera alchemica (1. calcinazione, riduzione dei corpi in calce, che può
essere secca o umida - 2. putrefazione, dissoluzione dei corpi fino al loro completo disfacimento - 3.
soluzione o separazione, riduzione della materia nel suo primo elemento vitale, detto seme, che si
attua unendo il fisso nascosto nella cenere con il volatile celato nell'acqua per mezzo di un fuoco
esterno molto lento - 4. distillazione, si purifica la materia prima - l’umido radicale - affinché divenendo volatile possa salire e darci un acqua
distillata - 5. sublimazione, porta l'umido radicale a divenire un sale bianchissimo avente la caratteristica di fondere con molta facilità - 6.
unione, è l'unione permanente tra il fisso ed il volatile - 7. fissazione, dopo aver ottenuto
gradi progressivi di purificazione con varie sublimazioni, si fissa definitivamente il misto - 8.
moltiplicazione, consente di operare su tutti i regni della Natura e di discernere tra la pietra
semplice e la pietra moltiplicatrice - 9. trasmutazione, operare la vera trasmutazione in oro
o in argento).
Sette sono i materiali con cui lavora l’alchimista, corrispondenti ai sette astri visibili nel cielo.
Quattro gli elementi di cui è composta la realtà sublunare, percepibile ai sensi, nessuno dei
quali è puro e tutti sono trasmutabili tra loro (gli elementi puri sono quelli prettamente
spirituali). Riferendosi agli elementi dice Cornelio Agrippa: “Chiunque sappia ridurre gli uni
negli altri, gli impuri in puri, i composti in semplici, discernere la loro Natura, virtù e potenza
in numero, grado ed ordine, costui raggiungerà facilmente la perfetta conoscenza delle cose
naturali e dei segreti celesti”. Secondo alcuni alchimisti Acqua + Aria = Principio del
Mercurio; Aria + Fuoco = Principio dello Zolfo; Fuoco + Terra = Principio del Sale.
Due sono le componenti di ogni fenomeno (una manifesta materiale ed una occulta
spirituale) per le quali l’Alchimia invoca il principio della "coincidenza oppositorum", esse cioè non solo sono inseparabili ma esotericamente
coincidono (questo è il significato del simbolo dell’uroboro, il serpente che si morde la coda).
ACQUA - elemento pesante e pieno di phlegma untuoso, volatile esteriormente ma fisso all’interiore, freddo ed umido; è lo sperma del mondo
nel quale la semenza di tutte le cose si conserva (temperato dall'aria). ARIA - elemento esteriormente leggero, volatile ed invisibile e all’interiore
pesante, visibile e fisso; è caldo ed umido e domicilio dell'anima di tutta la creazione (temperato dal fuoco). TERRA - esteriormente fissa,
interiormente volatile, è fredda e secca (temperata dall'acqua). FUOCO - esteriormente visibile, ma invisibile e fisso all’interiore, è l’elemento più
puro e pieno di un'untuosità corrosiva; caldo e secco (temperato dalla terra). Dalla pagina http://digilander.libero.it/dharmakaya/alchimiat-a.htm:
“Come l'acqua lava e purifica tutte le cose imperfette che non sono fisse, così il fuoco purifica tutte le cose fisse e le porta alla perfezione. Come l'acqua
congiunge il corpo disciolto, così il fuoco separa tutti i corpi congiunti. La Natura dà il movimento, il movimento eccita l'aria, l'aria eccita il fuoco, il fuoco
separa, purga, digerisce, colora e fa maturare ogni specie di semenza, poi la spinge nelle matrici, pure ed impure, e, a seconda della disposizione delle
matrici, le diverse cose vengono prodotte nella terra. Il fuoco impedisce che l'acqua sommerga o faccia disciogliere la terra, l'aria impedisce al fuoco di
spegnersi e l'acqua impedisce alla terra di essere bruciata. In questo è spiegata la chiave del quattro o chiave d'argento”.
Per approfondire: www.ndonio.it/Alchimia.htm - www.esoteria.org/documenti/miscellanea/lagrandeopera.html
Animali: la presenza di due animali della stessa specie ma di sesso differente
(leone e leonessa, cane e cagna), significano lo Zolfo ed il Mercurio preparati
in vista dell'opera, o ancora il fisso ed il volatile. Uniti esprimono il
congiungimento, le nozze, il matrimonio, il combattimento, la fissazione del
volatile o la volatilizzazione del fisso.
Gli animali possono simboleggiare inoltre gli Elementi: Terra (leone o toro),
Aria (aquila), Acqua (pesci, balena), Fuoco (dragone, salamandra).
Argento dei Saggi: il Mercurio dei filosofi.
Bianco: Pietra al Bianco, pietra ancora imperfetta (secondo stadio), in cui tutte
le possibilità trasmutatorie non sono ancora sviluppate od ottenute.
Cane: simbolo dello Zolfo, dell'Oro. Il cane divorato da un lupo, significa la
purificazione dell'Oro per l'antimonio.
Caos: simbolo dell'Unità della Materia ed anche del colore nero, "Primo stadio
dell'Opera", della putrefazione.
Cigno: simbolo dell'Opera al Bianco, secondo stadio dopo la putrefazione e
l'iridescenza.
Corona: simbolo della regalità chimica, della perfezione metallica. Ne "la
Margharita Preciosa" i sei metalli sono prima presentati come schiavi, con la
testa nuda ai piedi del Re, l'Oro. Ma poi, dopo la Trasmutazione essi sono
figurati con una corona in testa. Da cui, nell'Alchimia Spirituale, la frase di L.C.
de Saint Martin: "Ogni uomo è il suo proprio Re", cioè ogni uomo porta in sé la
possibilità del ritorno alla sua regalità perduta, nel piano spirituale ed angelico.
Corvo: Uno dei primi stadi dell'Opera, la putrefazione.
Crisopea: La Pietra Filosofale, la Grande Opera realizzata.
Digestione: disaggregazione, involuzione e maturazione della materia,
ottenuta esponendo il vaso contenente al calore del bagnomaria, per un tempo
conveniente.
Dragone: un dragone che si morde la coda, l'Unità della Materia. Un dragone
nelle fiamme, il simbolo del Fuoco. Parecchi dragoni che si combattono, la
putrefazione. Dragone senza ali, il Fisso. Dragone alato, il Volatile.
Ermafrodito: il risultato della congiunzione dello Zolfo con il Mercurio,
chiamato anche Rebis.
Falce: simbolo del Fuoco.
Fenice: simbolo del colore rosso dell'Opera. l'Uovo della Fenice è l'uovo
filosofico. La Fenice è anche lo Zolfo ed il Mercurio dei Saggi, uniti e congiunti
al termine ultimo dell'Opera.
Fiori: rappresentano i colori nel corso dell'Opera.
Fuoco Segreto: spirito universale chiuso in seno alle tenebre metalliche,
scintilla di vita chiusa in tutto ciò che è allo stato naturale primitivo.
Leone: solo, simbolo del Fisso dello Zolfo. Alato, il Volatile, il Mercurio. Il leone
rappresenta anche il Minerale, Vetriolo Verde, da cui si estrae l'olio di vetriolo
(acido solforico). Il leone, se opposto a tre altri animali, simboleggia la terra.
Leonessa: il Volatile, il Mercurio.
Luna: il Volatile, il Mercurio.
Lupo: il simbolo dell'antimonio.
Matrimonio: unione dello Zolfo e del Mercurio, del Fisso e del Volatile. Il prete
che officia rappresenta il Sale, mezzo d'unione tra i due.
Mercurio: uno dei Principi occulti costitutivi della Materia. È anche simbolo
dell'Argento preparato per l'Uovo finale.
Mestruo: acque minerali e vegetali di proprietà dissolventi. Corrosivo.
Montagna: fornello dei Filosofi, sommità dell'Uovo Filosofico.
Mortificazione: alterazione della materia per triturazione o per addizione d'un
elemento attivo.
Nero: la putrefazione, simbolo il corvo, immagine della prima fase alchemica
Oro dei Saggi: Zolfo filosofico.
Rebis: un risultato dell'amalgama dell'Oro dei Saggi, materia doppia, ad un
tempo umida e secca, avendo ricevuto dalla Natura e dall'Arte una doppia
proprietà occulta, esattamente equilibrata. L’ermafrodito.
Rosa: emblema dell'Arte Ermetica tutta intera.
Rosso: terzo stadio, l’ultimo della Grande Opera, simboleggia il Fuoco.
Sale: chiamato anche Arsenico, uno dei quattro principi misteriosi che
compongono i corpi. Non ha nulla in comune con il sale volgare. È l'unione tra
lo Zolfo ed il Mercurio nei metalli.
Sole: l'oro ordinario preparato per l'Opera, o lo Zolfo dei Saggi.
Triangolo: simbolo di tre Principi misteriosi costitutivi dei metalli, Sale, Zolfo e
Mercurio.
Uccello: che s'innalza nel cielo, volatilizzazione, ascensione, sublimazione.
Che punta verso il suolo, precipitazione o condensazione. Le due immagini
riunite nella stessa figura, la distillazione. Uccelli opposti ad animali terrestri,
indicano l'Aria o il Volatile.
Vulcano: simbolo del fuoco ordinario.
Adattato da http://digilander.libero.it/dharmakaya/alchimiat1.htm