AOP PIANO Triennio 2013-2015 - Azienda Ospedaliera di Padova

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AZ IENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
STRUTTURA
STRUTTURA COMPLESSA FORMAZIONE,
AGGIORNAMENTO E PROGETTI
PIANO FORMATIVO AZIENDALE
Triennio 2013-2015
AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
SC Formazione, Aggiornamento e Progetti
INDICE
PREMESSA
PAG. 3
PRINCIPI ISPIRATORI PER LA COSTRUZIONE DEL PFA
PAG. 5
OBIETTIVI DI INTERVENTO DEL TRIENNIO
PAG. 5
COME SI STRUTTURA L’ATTIVITÀ NEL PFA
PAG. 6
IL COMITATO SCIENTIFICO
PAG. 7
I REFERENTI DELLA FORMAZIONE
PAG. 8
DESTINATARI DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
PAG. 8
DIFFUSIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA AZIENDALE
PAG. 8
STRUMENTI DI VERIFICA
PAG. 8
BUDGET PER LA FORMAZIONE AZIENDALE
PAG. 9
STRATEGIA FORMATIVA DEL TRIENNIO
PAG. 9
PIANO FORMATIVO ANNUALE
PAG. 11
ALTRE OPPORTUNITÀ FORMATIVE
PAG. 11
GLOSSARIO E ACRONIMI
PAG. 14
ALLEGATI
A - PFA 2014
B – QUESTIONARIO FORMAZIONE
C – ANALISI DATI QUESTIONARIO FORMAZIONE
Struttura Complessa Formazione, Aggiornamento e Progetti
Direttore: dott.ssa Luisa Bissoli
e-mail [email protected]
Responsabile programmazione e progettazione: dott.ssa Bianca Rossato
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AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA
SC Formazione, Aggiornamento e Progetti
PREMESSA
Il continuo adeguamento delle evidenze scientifiche e di innovazioni tecnologiche
rappresenta da sempre la spinta propulsiva principale del processo evolutivo in campo
sanitario.
Lo sviluppo delle scienze mediche, il continuo miglioramento degli approcci terapeutici,
ha indotto nei paesi industrializzati un allungamento della spettanza di vita della
popolazione con conseguente invecchiamento ed aumento esponenziale della domanda di
salute.
In questo scenario gli operatori sanitari sentono necessario un continuo rinforzo culturale
mediante un processo di formazione continua; sentono che l’apprendimento deve essere
continuo, diluito nel tempo e nel lavoro quotidiano per rinnovare, adeguare la propria
professionalità e dall’altra parte anche le Aziende vedono
nella formazione uno
strumento utile per mantenere e sviluppare conoscenze, abilità e informazioni possedute
dal personale.
Tale obiettivo può essere raggiunto in tempi brevi o lunghi.
In presenza di un orientamento al breve periodo, la formazione è finalizzata ad
accrescere l’efficienza delle risorse umane, in funzione del miglioramento immediato della
prestazione lavorativa.
In presenza di un orientamento al lungo periodo, la formazione è finalizzata allo sviluppo
del potenziale delle risorse umane, a sensibilizzare l'apprendimento continuo negli
operatori come risposta adeguata a un ambiente molto differenziato.
Nell’Azienda Ospedaliera di Padova la formazione ha i caratteri dell'interfunzionalità cioè
è concepita a supporto dei processi di flessibilizzazione della struttura organizzativa, è
rivolta soprattutto ai soggetti maggiormente coinvolti nei processi di innovazione, ma ha
come obiettivo anche i propri valori di riferimento agendo così sull'intera organizzazione
e sulla sua cultura.
Un sistema della formazione, così concepito, deve subire e ha già visto dei cambiamenti
rispetto al passato relativamente:
•
alle tradizionali tecniche e metodologie educazionali;
•
all'analisi delle competenze dei lavoratori volte a individuare le aree di rischio
professionale su cui poi intervenire con azioni mirate;
•
al nuovo sistema deve essere "costruito" in funzione del contesto organizzativo nel
quale si inserisce, non può essere considerato come un momento per risolvere problemi
ma strutturato per durare nel tempo.
La formazione continua è così un modo di lavorare in cui la produzione di valore non
avviene attraverso l’applicazione di saperi precedentemente appresi, che si limita a
replicare o a usare, ma richiede una rielaborazione attiva di quanto si sa già o addirittura
diventa una ricerca su nuovi aspetti.
La formazione continua nell’Azienda Ospedaliera di Padova si considera learning in
action, un sapere che deve essere fluido, aperto, e soprattutto capace di acquisire
informazioni, risultati, aiuti dall’esterno, facendo dell’intelligente outsourcing delle
conoscenze.
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La formazione continua è vista come un servizio, immaginata per favorire la simbiosi
dell’agire e dell’apprendere; integra le diverse metodologie didattiche in momenti
formativi diversi e realizzano un percorso formativo innovativo: sul posto di lavoro oltre
che in aula, consentendo un lavoro più sulle competenze professionali e l’acquisizione di
competenze trasversali.
In quest’ottica l’Azienda Ospedaliera di Padova è un polo di apprendimento continuo,
poiché valorizza tutte le esperienze, dall’affiancamento dei giovani alla realtà lavorativa
per arrivare a percorsi formativi specifici, che consentono l’aggiornamento e la crescita
della professionalità.
La formazione assume così un ruolo fondamentale perché promuove lo sviluppo delle
persone, stimolando in esse l'assunzione di capacità, atteggiamenti e comportamenti,
nonché l'acquisizione e l'integrazione di saperi nella vita e nel lavoro per facilitarne
l'inserimento sociale e lavorativo e renderle in grado di affrontare meglio il cambiamento.
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PRINCIPI ISPIRATORI PER LA COSTRUZIONE DEL PFA
La progettualità formativa inclusa nel presente documento è finalizzata allo sviluppo delle
competenze richieste dall’organizzazione aziendale che si possono ricondurre a due
macro categorie:
- competenze tecnico-professionali
- competenze di carattere trasversale.
Per ciascuna di queste macro aree si fa riferimento a specifici principi ispiratori che
recuperano il modello concettuale di riferimento che si è data la Struttura Formazione in
riferimento all’esperienza americana nell’educazione sanitaria (nel “Health Professions
Education. A Bridge to Quality. Institute of Medicine, 2003”); questi principi sia che si
tratti di competenze trasversali che di carattere tecnico-professionali sottolineano quanto
sia opportuno investire in percorsi di formazione per tutti i dipendenti,
indipendentemente dal profilo di appartenenza e dal ruolo ricoperto nei seguenti temi:
- la centralità del paziente, affinché nelle cure siano considerati i background culturali,
le aspettative e i valori dello stesso
- pratica basata sulle evidenze scientifiche quale elemento fondante le scelte
assistenziali e organizzative
- capacità informatica (es. ricerca on-line letteratura medica)
- qualità dei processi di rilevazione ed analisi delle cause di errore
- lavoro con gruppi interdisciplinari e multi professionali.
OBIETTIVI DI INTERVENTO DEL TRIENNIO
Il riferimento a tali principi tutte le attività presentate e quelle che saranno a
integrazione del presente documento sono organizzate e riconducibili per il prossimo
triennio a tre obiettivi fondamentali:
-
qualità dei sistemi e dei processi clinico assistenziali
centralità del paziente per l'umanizzazione delle cure
competenze specialistiche tecniche professionali degli operatori
management/organizzazione/nuove culture della trasparenza.
Le attività formative in cui si declinano ciascun macro obiettivo mirano infatti ad
assicurare una continuità e coerenza interna per:
sviluppare le competenze necessarie per garantire la sicurezza del paziente, la
gestione del rischio clinico per arrivare a un miglioramento della qualità complessiva
dell’intero sistema attraverso il potenziamento e miglioramento delle attività e
dell’organizzazione del lavoro
sviluppare e orientare le capacità comunicativo-relazionali, viste come competenze
specifiche delle singole professioni, indispensabili per mettersi in relazione con i colleghi,
gli utenti e i loro famigliari. In particolare nei prossimi anni si cercherà anche si
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sviluppare le potenzialità individuali per facilitare la motivazione del singolo alla vita
dell’organizzazione
sviluppare le competenze per garantire la qualità assistenziale per rispondere
meglio all’aumentata domanda di diagnosi, cura e assistenza in tema di salute facendo
uso delle più aggiornate conoscenze scientifiche, di strumenti metodologici in linea con le
procedure, protocolli, linee guida nazionali e internazionali
sviluppare il benessere dei lavoratori dipendenti e contribuire a creare un clima
relazionale lavorativo costruttivo, per evitare il conflitto
sviluppare capacità manageriali, di lettura del contesto organizzativo e presa di
decisioni e contestuale avvio di una nuova cultura della trasparenza.
COME SI STRUTTURA L’ATTIVITÀ NEL PFA
Il piano formativo aziendale definito sulla base dei principi e obiettivi di cui sopra,
prevede l’articolazione dell’attività su tre livelli:
Livello
strategico
Top-down
Livello di Dipartimento
Struttura Complessa
Bottom-up
Botton-up
Livello Individuale
Bottom-up
Botton-up
1. Il livello definito strategico comprende tutta l’attività formativa top-down considerata
obbligatoria per vincoli di legge, per adeguamento a standard, per risposta a requisiti di
legge, trasversale che risponde cioè a obiettivi aziendali, e per questo coinvolge un gran
numero di persone. Ciò nella convinzione che molti problemi della qualità delle
prestazioni sanitarie erogate dipendono da processi che vanno governati.
Questo livello di formazione viene declinato in progetti riassunti nella tabella allegata sub
A, parte integrante del presente documento. La formazione di questo livello è gestita
interamente dalla Struttura Formazione (in termini di budget, di accreditamenti, di
progettazione, di scelta dei destinatari, di organizzazione del corso e sua erogazione).
2. Il livello definito di Dipartimento e/o Struttura Complessa e/o di Unità Operativa
comprende tutta l’attività formativa bottom-up promossa dalle singole “Unità Operative”
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tramite i propri referenti, per rispondere alle necessità formative specifiche a ciascuna
struttura.
Tutte le richieste che provengono da questo livello, se rispondono ai principi ispiratori del
piano e hanno un collegamento coerente con i suoi obiettivi vengono autorizzate dalla
Struttura Formazione tramite i propri referenti responsabili di area. Per particolari
situazioni di complessità tecnica sugli argomenti richiesti la Struttura Formazione attiva il
Comitato Scientifico in qualità di supervisore.
Questo livello di formazione viene realizzato con il budget dell’UO che annualmente viene
messo a disposizione per la formazione del personale in essa inserito e con l’impegno del
referente della formazione che si fa carico sia della progettazione del corso che della
scelta dei destinatari, dell’organizzazione e sua erogazione.
3. Il livello individuale: la formazione realizzata a questo livello comprende alcuni
percorsi di formazione non obbligatori (accreditati per le figure sanitarie).
Si tratta di eventi non rientranti nei primi due livelli per non perfetta coerenza con gli
obiettivi strategici aziendali, ma poiché sono oggetto di forte richiesta dei singoli
operatori si ritengono realizzabili sempre che vengano considerati di interesse per le
tematiche affrontate e utili per la crescita professionale.
I corsi che rientrano in questo livello, pertanto, vengono sempre accreditati e concepiti
come un’opportunità aggiuntiva di formazione e di acquisizione di crediti per il solo
personale dipendente.
I corsi in questo caso vengono attivati solo se il contributo finanziario dei partecipanti
iscritti è sufficiente a coprire le spese dei costi della docenza.
Gli elementi unificanti i tre livelli in cui è strutturato il PFA sono quelli di migliorare la
qualità della risposta ai bisogni dei cittadini; per tutti e tre i livelli sono implementate
tutte le tipologie formative previste da ECM.
IL COMITATO SCIENTIFICO
In base al Regolamento Applicativo dell’Accordo tra lo Stato, le Regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano del 19 aprile 2012, l’Azienda Ospedaliera di
Padova al fine di conformarsi alle regole previste per ottenere l’accreditamento come
Provider ha provveduto all’individuazione del Comitato Scientifico e del suo Coordinatore
rispettivamente con compiti di validazione del PFA con compiti di progettazione e
pianificazione delle attività formative.
I componenti identificati le cui le competenze sono adeguatamente documentate sono:
- Direttore Sanitario
- Direttore Amministrativo
- Dirigente Medico Ospedaliero
- Dirigente per le Professioni Sanitarie
- Direttore della Struttura Complessa Formazione
- Responsabile Coordinatore dell’area Formazione con funzioni di Coordinatore
Scientifico.
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I REFERENTI DELLA FORMAZIONE
I referenti della formazione sono una rete di professionisti di varie qualifiche, interni alle
unità operative che fungono da anello di congiunzione tra queste e la Struttura
Formazione.
Essi promuovono iniziative di formazione continua all’interno dell’UO volte alla risoluzione
di problemi specifici o utili per la crescita delle competenze professionali rendendole
compatibili con le esigenze di servizio.
I referenti della Formazione vengono individuati dal Dirigente Responsabile di UO sulla
base dei seguenti requisiti:
capacità comunicative e di relazione con i gruppi di lavoro
disponibilità a dedicare del tempo aggiuntivo all’attività istituzionale per la
formazione di UO
disponibilità a frequentare un corso di formazione di base sulle metodologie dei
processi formativi per attivare poi specifici corsi all’interno dell’UO.
Per assolvere a questi compiti la Struttura prevede una formazione di base per i neo
inseriti e una specialistica per il mantenimento delle competenze acquisite.
DESTINATARI DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE
I destinatari privilegiati dell’offerta formativa inclusa nella progettualità futura sono i
dipendenti dell’AOP.
Per alcune progettualità i partecipanti possono essere anche professionisti non dipendenti
la cui modalità di iscrizione viene ogni volta definita in modo specifico. In merito si
stanno elaborando appositi atti regolamentari.
I criteri di coinvolgimento dei partecipanti alle attività formative sono relativi alla
specificità degli obiettivi delle singole iniziative, all’area/ruolo di appartenenza, alla
necessità di rotazione e coinvolgimento di tutti i destinatari previsti per l’iniziativa
individuata.
DIFFUSIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA AZIENDALE
Tutta l’offerta formativa riguardante l’attività promossa dalla Struttura Formazione viene
resa pubblica a tutti attraverso la piattaforma informatica “istruendo” che ne garantisce
la visualizzazione da parte di chiunque fosse interessato a conoscerla.
http://istruendo.sanita.padova.it
STRUMENTI DI VERIFICA
La Conferenza Stato Regioni del 12/04/2012 ha reso espliciti i criteri di verifica della
progettualità formativa per singola Azienda.
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La Struttura Formazione per quanto di competenza si pone annualmente come strumento
di verifica aggiuntiva del PFA:
N° di eventi realizzati/programmati
N° di personale coinvolto/programmato
Tipologie formative realizzate/programmato
N° di crediti erogati/previsti.
BUDGET PER LA FORMAZIONE AZIENDALE
Ogni anno la Direzione Aziendale assegna un budget alla Struttura Formazione per le
attività da realizzare in house.
La Struttura si impegna affinché l’attività formativa realizzata sia orientata a criteri di
efficacia, di efficienza e di economicità.
Il budget assegnato a ciascun livello è finalizzato al sostegno dei costi diretti della
formazione. In linea di massima il 50% del budget annuale viene assegnato alle unità
operative. Il Direttore di UO, in assoluta autonomia, può decidere di utilizzare tale quota
o per iniziative formative interne o per iniziative formative esterne, compresi i comandi
finalizzati.
STRATEGIA FORMATIVA DEL TRIENNIO
L’offerta formativa prevista nel Piano segue il percorso già avviato negli anni e
sviluppa tutte le metodologie previste da ECM: RES, FSC, FAD, Blanded.
Accanto agli interventi oggetto della formazione residenziale che ha visto impegnata
la Struttura negli anni, particolare attenzione verrà posta a portare l’esperienza
professionale anche verso l’esterno.
La predilezione alla forma residenziale sarà per quelle attività di carattere strategico
che coincidono con gli obiettivi di sistema di carattere trasversale rivolte a specifiche
categorie professionali; la formazione sul campo (FSC) si connota come la metodologia
scelta per eccellenza su quegli obiettivi di processo che mirano a migliorare le
competenze di uno specifico contesto lavorativo.
La Formazione a distanza (FAD) invece così come la Blanded, rientra in una tipologia
formativa che verrà incentivata, regolamentata e diffusa nel triennio per facilitare la
diffusione di temi obbligatori per legge che richiedono pertanto il raggiungimento del
maggior numero di operatori possibile, oppure per approfondire percorsi già avviati o
che si ritengono requisiti di accesso a una formazione con un livello di
approfondimento maggiore.
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Nella tabella che segue sono rese esplicite a tal riguardo le priorità di investimento su
alcune progettualità considerate strategiche e trasversali per gli anni 2014/15 che
verranno declinate in modo più dettagliato nel piano formativo annuale richiesto
dall’accreditamento in Age.na.s.
Queste nuove strategie derivanti dalle necessità aziendali incluse e rese evidenti nei
nuovi documenti di organizzazione (Documento delle direttive e Atto aziendale) si
aggiungono alle attività di formazione consolidate negli anni, che verranno mantenute e
migliorate.
La normativa relativa all’accreditamento dei Provider prevede un’offerta formativa
annuale, ciò non esclude che, in particolari situazioni, in corso d’anno ci possano essere
delle integrazioni, non previste, che dovranno essere autorizzate dalla Direzione,
approvate dal Comitato Scientifico e trasmesse ad Age.na.s per essere validate.
NUOVE STRATEGIE 2014/2015
2014
FAD
ACQUISTO E DIFFUSIONE DI PACCHETTI
VALIDATI/CERTIFICATI IN TEMA DI
SICUREZZA
INDIVIDUAZIONE DI AREE AZIENDALI DI
MONTAGGIO IN FAD
(NEOASSUNTOPROCEDURE/PROTOCOLLI)
FSC
RES
REFERENTI
DELLA
FORMAZIONE
2015
DIFFUSIONE DI PACCHETTI FORMATIVI
AZIENDALI
INFORMATIZZAZIONE DELLA TERAPIA
FARMACOLOGICA IN TUTTE LE MEDICINE
ESTENSIONE DELL’INFORMATIZZAZIONE
CARTELLA E TERAPIA IN TUTTE LE
CHIRUGIE
RETRAINIG BLS-D IN TUTTA L’AREA
GALLUCCI E DEI SERVIZI
ESTENSIONE DEL RETRAINIG BLS-D
NELLE AREE MEDICHE
RISCHIO CLINIO CON IL
COINVOLGIMENTO DIRETTO DEI
REFERENTI IN AREA MEDICA
ESTENSIONE DI GRUPPI DI LAVORO IN
AREA CHIRURGICA
CLIMA ORGNANIZZATIVO IN AREA
MEDICA
CLIMA ORGANIZZATIVO
IN TUTTE LE AREE CHIRUGICHE
AFFIANCAMENTO DEGLI STUDENTI IN
TIROCINIO PRESSO LE UO AZIENDALI PER
TUTTI I CORSI DI LAUREA DELLE
PROFESSIONI SANITARIE
ENTRATA A REGIME PER TUTTI I CORSI DI
LAUREA DEL COINVOLGIMENTO IN
FORMAZIONE DI TUTTI I TUTOR
DEDICATI
OFFERTA FORMATIVA VERSO L’ESTERNO
PROGETTUALITA’ SPECIFICHE PROPOSTE
SUL TERRITORIO REGIONALE
BLS-D PBLS-D NEUROCHIRUGIA
INDIVIDUAZIONE DI UN REFERENTE
DIRIGENTE SANITARIO
FORMAZIONE DEI NEO INCARICATI
REFERENTI DELLA FORMAZIONE
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La strategia individuata per il triennio, che cerca di coniugare i bisogni formativi del
singolo operatore con quelli dell’organizzazione e del contesto di lavoro, proposta dalla
Struttura Formazione al Comitato Scientifico per la sua validazione, è assunta con atto
del Direttore Generale.
PIANO FORMATIVO ANNUALE
L’offerta formativa del prossimo anno include proposte di formazione per tutte le
professionalità presenti in Azienda Ospedaliera.
La presentazione dei progetti di formazione comprende percorsi di apprendimento, dove
l’elemento fondamentale non è quello che il docente deve insegnare ma quello che il
discente deve apprendere.
FABBISOGNO FORMATIVO
Le progettualità incluse nella tabella allegata A denominata “PFA 2014” tiene conto dei
fabbisogni derivanti da:
- vincoli normativi regionali e/o nazionali,
- obiettivi delle Direzioni Strategiche aziendali e dei Servizi in staff, (Documento
direttive 2013, Atto Aziendale, Piano anticorruzione, ecc.)
- continuità con l’attività avviata gli anni precedenti,
- incontri di budget
- Servizi per le professioni sanitarie,
- richieste di intere Categorie professionali,
- Comitati Aziendali.
Non meno importante di quanto già elencato sono i fabbisogni espressi dai:
- singoli dipendenti e/o referenti della formazione delle Unità Operative,
raccolti tramite apposito questionario allegato B QUESTIONARIO FORMAZIONE
somministrato on-line a tutti i dipendenti aziendali.
Tale scelta è stata provocata dal fatto che la partecipazione attiva e la motivazione di
tutti i professionisti sono presupposto indispensabile per entrare nei valori, nelle culture
delle persone. I dati di sintesi sono presenti nel documento in allegato C denominato
REPORT QUESTIONARIO FORMAZIONE.
ALTRE OPPORTUNITÀ FORMATIVE
FORMAZIONE UNIVERSITARIA
La Direzione aziendale favorisce la crescita organizzativa e professionale dei dipendenti
attraverso la possibilità di partecipare a formazione universitaria (es Master, Corsi di
Specializzazione).
E’ in fase di elaborazione un regolamento che vedrà la Direzione quale soggetto atto a
verificare la coerenza e l’opportunità delle iniziative con le strategie aziendali, al fine di
considerare le facilitazioni più opportune per la partecipazione.
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COMANDI FINALIZZATI
Inoltre la Direzione aziendale unitamente alla Direzione di U.O. può favorire la crescita
professionale promuovendo attività presso altre strutture ospedaliere nazionali, europee
e extraeuropee, o centri di ricerca internazionali per studi speciali o per l’acquisizione di
tecniche particolari, indispensabili per il miglior funzionamento dei servizi. In questo caso
la formazione rientra nei comandi finalizzati o particolari congedi per formazione (previsti
agli artt. 19 e 20 del CCNL 2000 della Dirigenza e artt. 23 e 20 CCNL integrativo 2001
del Comparto).
BANCHE DATI
La Struttura Formazione collabora con la Struttura Affari Generali per mantenere e
accrescere le possibilità formative anche attraverso un valido repertorio delle più
importanti banche dati validate a livello internazionale disponibili in rete in abbonamento
e consultabili da postazioni aziendali autorizzate.
Esse sono:
UP TO DATE:
Accedendo a questa banca dati, si ottiene un testo aggiornato di 30-40 pagine in inglese
con i riferimenti bibliografici e gli abstract, per la quasi totalità delle specialità e mediante
il software molto comodo e pratico orientarsi alle 10-15 righe specifiche del quesito. Si
può richiedere dal quadro clinico, alla diagnosi differenziale, all’iter diagnosticoterapeutico, alle complicanze alle interazioni tra farmaci e soprattutto digitando alcuni
dati clinici o bioumorali orientare la diagnosi in caso di patologie rare, che ovviamente
orienteranno il medico agli accertamenti da proporre.
MICROMEDEX
È una banca dati articolata in più sistemi (primari e secondari), in grado di offrire una
vastissima gamma di informazioni sul farmaco. È una valido aiuto per i clinici nella
gestione e nel trattamento delle patologie, offre informazioni dettagliate ed aggiornate al
fine di ridurre i possibili errori, evitare l'uso di esami e procedure non strettamente
necessari ed aumentare la riuscita della cura.
BIBLIOTECA VINCENZO PINALI
La Biblioteca Medica "V. Pinali", fa parte del Polo bibliotecario di medicina dell'Università
degli Studi di Padova, sostiene l'istruzione, la ricerca, la didattica, e le esigenze di
informazione clinica del Policlinico Universitario e dell'Azienda ospedaliera. La biblioteca
fornisce una vasta collezione di banche dati biomediche, e-journals, e-book e le risorse
su supporto cartaceo.
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Sono inoltre disponibili abbonamenti a riviste e cataloghi quali ad esempio CEI (comitato
elettronico italiano) per Ingegneria Clinica e Area Tecnica; UNI-CONTO per UVTA; CED
CASSAZIONE e UTET per Legale; il sole 24 ore nei moduli fisco e contabilità, lavoro e
previdenza, edilizia e ambiente, diritto; ecc.
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GLOSSARIO E ACRONIMI
Di seguito sono riportati gli acronimi citati nel presente documento, le relative descrizioni
e le definizioni dei termini di uso corrente:
ACRONIMO
DESCRIZIONE
AOP
Azienda Ospedaliera di Padova
UO
Unità Operativa
PFA
Piano Formativo Aziendale
FSC
Formazione sul Campo
FAD
Formazione a Distanza (e-learning)
RES
Formazione Residenziale
ECM
Educazione Continua in Medicina
Age.na.s
Agenzia nazionale sanità
GLOSSARIO
PIANO FORMATIVO
AZIENDALE
Atto aziendale relativo alla progettualità formativa annuale e pluriennale.
Nel suo complesso viene definita anche come formazione interna.
FORMAZIONE
STRATEGICA
Formazione finalizzata a raggiungere precisi obiettivi Aziendali, Regionali o
Nazionali di importanza strategica.
FORMAZIONE
SUL CAMPO
Attività di confronto, riflessione, supervisione e ricerca a partire dalla
propria pratica professionale e dai problemi posti nello specifico contesto
di lavoro.
FORMAZIONE
A DISTANZA
La formazione a distanza è l'insieme delle attività didattiche svolte
all'interno di un progetto educativo che prevede la non compresenza di
docenti e discenti nello stesso luogo. Si tratta di proposte formative fruibili
utilizzando il proprio Personal Computer e secondo le proprie disponibilità
di tempo.
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FORMAZIONE
BLENDED
I corsi blended si basano sulla necessità di unire la formazione
residenziale e quella a distanza.
Si possono implementare percorsi misti in cui la prima fase è svolta on
line e ha lo scopo di trasferire le conoscenze basilari dell’argomento
trattato.
In aula poi i corsisti approfondiscono e mettono in pratica le competenze
acquisite a distanza, permettendo così alla classe una crescita continua ed
omogenea.
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