Fondamenti di Elettromagnetismo.pptx

Dario
D’Amore
–
Corso
di
Elettrotecnica
(AA
08‐09)
  Si dice campo scalare uno scalare funzione del punto, per es.
la temperatura in una stanza, la densità della materia in una
regione dello spazio …
  Un campo vettoriale è un vettore funzione del punto, per es.
la velocità dell’acqua in una regione di mare rispetto a un
punto fisso sul fondo, il valore della forza agente su di una
particella di ferro nei pressi di una calamita fissa …
2
  Come per tutti i vettori, il vettore che rappresenta un campo
vettoriale in un punto può essere scomposto nelle sue
componenti rispetto ad un sistema di coordinate.
  In funzione del tipo di problema affrontato sarà conveniente
usare coordinate cartesiane, cilindriche o sferiche.
  Esistono operatori che permettono di ottenere campi vettoriali
da campi scalari e vice versa.
3
  Rappresentazione di un campo scalare, per es. quota in ogni
punto di una regione montagnosa:
La
funzione:
h = h(x, y)
descrive
la
quota
in
ogni
punto
della
regione.
In
questa
figura
i
diversi
colori
sono
proporzionali
al
valore
della
quota.
4
 
campo vettoriale, per es. il vettore che indica la pendenza in ogni punto di una regione
montagnosa
DalDal
campo
scalare
“quota”:
h = h(x, y)
con
l’operatore
gradiente
ottengo
il
campo
vettoriale
“pendenza”:
∂h(x, y)
∂h(x, y)
P=
i+
j
∂x
∂y
5
6
Nasce
una
forza
di
attrazione
o
repulsione:
La
forza
elettrica
7
  I
fenomeni
elettrici
trovano
origine
nella
struttura
della
materia
‐
neutralità
  Nel
SI
la
carica
elettrica
si
misura
in
coulomb
[C]
  La
carica
elettrica
è
quantizzata:
multiplo
della
carica
elementare
di
un
elettrone:
−e = 1, 60206 × 10−19 C
8
1 qq0
F=
u
2
4π"0 r
"0 = 8, 88542 × 10−12
C2
Nm2
ε0
:
Permettività
del
vuoto
9
  La
misura
della
carica
elettrica
può
essere
effettuata
con
l’elettroscopio
a
lamelle
10
Campo
Elettrostatico
creato
da
una
carica
isolata
q0
posta
in
P
1 q1 q0
F=
u
2
4π"0 r
! "
F N
E=
q0 C
Campo
Elettrostatico
creato
da
una
coppia
di
cariche
(sovrapposizione)
F = F1 + F2 =
1 q1 q0
1 q2 q0
u
+
u2
1
2
2
4π"0 r1
4π"0 r2
F
E=
q0
11
12
  Tangente
e
concorde
in
ogni
punto
con
il
campo
elettrostatico
in
quel
punto
  Non
si
incrociano
mai
(il
campo
è
definito
univocamente)
  Hanno
origine
nelle
cariche
positive
e
terminano
nelle
cariche
negative
Linee
di
forza
del
campo
elettrostatico
creato
da
una
carica
isolata
a)  Carica
positiva
b)  Carica
negativa
13
  Linee
di
forza
del
campo
elettrostatico
creato
da
una
coppia
di
cariche
di
ugual
valore
Q
A)
di
segno
opposto
B)
di
segno
uguale
14
Se
la
forza
che
agisce
su
una
carica
è
di
natura
diversa
da
quella
elettrostatica
(ad
esempio
è
dovuta
a
processi
chimici
o
ad
azioni
meccaniche)
possiamo
comunque
definire
un
campo
Elettromotore
F
E=
⇒ F = q0 E
q0
Una
forza
che
causa
uno
spostamento
della
carica
di
Δ
s
compie
un
lavoro
ΔW
∆W = F · ∆s = q0 Es ∆s
15
  Il
lavoro
compiuto
lungo
una
linea
orientata
C1
si
ottiene
sommando
i
singoli
contributi
ΔWi
  Operando
un
passaggio
al
limite
la
sommatoria
diventa
un
integrale
di
linea
(b)
16
  Il
lavoro
compiuto
dalle
forze
del
campo
elettromotore
per
spostare
una
carica
unitaria
lungo
la
linea
C1
orientata
da
A
a
B
si
chiama
Tensione
elettrica
tra
A
e
B
lungo
C1:
V (A → B lungo C1 ) = VC1 =
!
C1
E · ds
V C1
  La
tensione
ha
orientamento
opposto
a
quello
della
linea
C1
  La
tensione
si
misura
in
volt
[V],
il
campo
elettrico
si
misura
in
[V/m]
piuttosto
che
in
[N/C]
17
W =
!
"
F · ds =
F · ds +
F · ds =
C1
−C2
"
"
F · ds −
F · ds = W1 − W2
C1
W =
!
C
"
F · ds = q0
fem =
!
C2
!
C
C
E · ds = q0 fem
E · ds
18
  Quando
il
lavoro
compiuto
dalle
forze
del
campo
in
un
percorso
chiuso
è
nullo,
allora
il
campo
di
forze
di
dice
Conservativo
  Il
campo
elettrostatico
è
un
campo
conservativo.
!
fem =
E · ds = 0
C
  Il
lavoro
compiuto
dalle
forze
del
campo
su
una
carica
dipende
soltanto
dai
punti
estremi
del
percorso
e
non
dalla
particolare
linea
  Anche
la
tensione
dipende
soltanto
dai
punti
estremi
e
non
dalla
particolare
linea
19
  In
un
campo
elettrostatico
la
tensione
diventa
indipendente
dalla
linea
considerata
W1 =
!
C1
F · ds =
!
C2
F · ds = W2
⇒ VC2 = VC2 = VAB
VAB
20
Flusso
attraverso
un
elemento
di
superficie
dφ(E) = E · us dΣ = EcosθdΣ = Es dΣ
Flusso
attraverso
una
superficie
!
φ(E) =
E · us dΣ
Σ
Flusso
attraverso
una
superficie
chiusa
φ(E) =
!
Σ
E · us dΣ
21
!
qtot
φ(E) =
E · us dΣ =
"0
Σ
Legge
di
Gauss
nel
caso
di
una
distribuzione
di
carica
Legge
di
Gauss
nel
caso
di
cariche
discrete
22
  Nel
caso
particolare
di
una
carica
puntiforme
possiamo
verificare
la
Legge
di
Gauss
φ(E) =
!
Σ
E · us dΣ =
q
4π#0 r2
!
ur · us dΣ =
q
4π#0 r2
!
dΣ =
q0
#0
23
  Possiamo
applicare
la
legge
di
Gauss
per
calcolare
il
campo
elettrico
prodotto
da
un
piano
indefinito
uniformemente
carico
(σ:
densità
di
carica
superficiale
[C/m2])
q
σΣ
φ(E) = EΣ + EΣ =2 EΣ =
=
"0
"0
σ
⇒E=
2"0
24
Il
campo
elettrico
all’interno
di
un
conduttore
in
equilibrio
elettrostatico
è
nullo
La
tensione
tra
due
punti
qualsiasi
di
un
conduttore
è
sempre
nulla
VC1 =
VC2 =
!
!C1
C2
E · ds = 0
E · ds = 0
25
  Il
campo
elettrostatico
creato
da
un
conduttore
carico
ha
le
linee
di
forza
sempre
perpendicolari
alla
superficie
  Il
campo
elettrostatico
creato
da
un
conduttore
carico
si
può
calcolare
con
la
legge
di
Gauss
dφ(E) = E · un dΣ = EdΣ
q
σΣ
φ(E) = EΣ =
=
"0
"0
σ
⇒ E = un
"0
26
  Campo
elettrico
creato
da
un
conduttore
sferico
carico
con
densità
di
carica
superficiale
σ:
σ
q
⇒ E = un =
un
2
"0
4π"0 R
27
  Il
campo
creato
dalla
bachelite
agisce
sulle
cariche
libere
presenti
nel
conduttore,
spostandole.
  Queste
si
disporranno
in
modo
da
rendere
nullo
il
campo
all’interno.
−−−
−−−
−−−
28
  Il
campo
elettrostatico
creato
da
una
coppia
di
lastre
piane
indefinite
cariche
con
densità
di
carica
superficiale
±σ
è
nullo
nello
spazio
non
compreso
tra
le
due
lastre
  Nello
spazio
tra
le
lastre
il
campo
ha
valore
doppio
di
quello
calcolato
per
una
singola
lastra
σ
E=
"0
29
Dati
due
conduttori
con
carica
rispettivamente
+q
e
–q,
si
dice
capacità
il
rapporto
tra
la
carica
depositata
sul
conduttore
e
la
tensione
V
che
si
stabilisce
tra
di
essi.
Il
verso
della
tensione
è
da
intendersi
come
in
figura.
q
C=
V
La
capacità
nel
SI
si
misura
in
Farad
(F)
1
Farad
=
1Coulomb/1Volt
30
  Le
armature
distano
h
ed
hanno
superficie
Σ.
  La
carica
presente
sulle
armature
è
±q.
  Il
campo
elettrostatico
tra
le
armature
vale
q
σ
=
E=
"0
Σ"0
  La
tensione
V
tra
le
armature
vale
!
V
h
qh
V =
E · ds = Eh =
Σ!0
0
  La
capacità
del
condensatore
è:
x
!0 Σ
q
=
C=
V
h
31
  La
precendente
derivazione
è
approssimata
(effetti
di
bordo
del
campo
elettrostatico)
  Il
lavoro
compiuto
da
un
“agente
esterno”
(ad
es.
una
pila
di
volta)
per
sottrarre
la
carica
dq’
da
un’armatura
e
depositarla
sull’altra
è
q! !
dW = V dq = dq
C
!
!
  Quando
la
carica
totale
spostata
vale
q,
il
lavoro
complessivo
è
W =
!
0
q
q! !
q2
CV 2
dq =
=
=E
C
2C
2
  Questa
quantità
dipende
solo
dallo
stato
finale
e
non
dal
particolare
processo
di
carica
  Questa
funzione
si
chiama
energia
del
campo
elettrostatico
33
  Due
cariche
puntiformi
+q
e
–q
poste
a
distanza
a
formano
un
dipolo
elettrico
  Si
definisce
momento
del
dipolo
elettrico
il
vettore
p = qa
Con
p
orientato
dalla
carica
negativa
a
quella
positiva
34
  Il
dipolo
di
momento
p
è
posto
in
una
regione
su
cui
agisce
un
campo
elettrico
esterno
E
F1 = −qE
F2 = +qE
  Nasce
un
momento
meccanico
che
tende
a
far
ruotare
l’asse
del
dipolo
M = r2 × F2 + r1 × F1 = (r2 − r1 ) × F2 = qa × E = p × E
|M| = |p × E| = pEsin(θ)
Il
momento
di
dipolo
fa
ruotare
il
dipolo
in
modo
da
avere
p
ed
E
paralleli
35
  Inseriamo
una
lastra
conduttrice
di
spessore
s
tra
due
lastre
parallele
distanti
h
con
densità
di
carica
σo
  Per
induzione
completa,
la
lastra
rende
nullo
il
campo
al
suo
interno
mentre
non
altera
quello
esterno
  Se
s
V = E0 (h − s) < E0 h = V0
⇒h
V ⇒0
V
V
36
  Inseriamo
una
lastra
di
materiale
isolante
di
spessore
s
tra
due
lastre
parallele
distanti
h
con
densità
di
carica
σo
  La
tensione
diminuisce
al
crescere
di
s
ma
non
tende
a
zero
V0
  Se
s ⇒ h V ⇒ Vk
κ=
> 1 Costante
dielettrica
Vk
relativa
V
Vk
37
  La
diminuzione
del
campo
elettrico
si
giustifica
con
la
comparsa
sulle
facce
estreme
del
dielettrico
di
una
carica
di
polarizzazione
di
densità
±σp
σ0
σp
Ek =
−
"0
"0
38
  La
capacità
di
un
condensatore
piano
con
un
dielettrico
tra
le
armature
cambia
q0
κq0
Cκ =
=
= κC0
Vk
V0
  Quanto
ricavato
per
il
calcolo
della
capacità
continua
a
valere
utilizzando
la
permettività
dielettrica
assoluta
! = κ!0
q
Σ
C=
=!
V
d
[F ]
39
  A
livello
atomico,
l’effetto
del
campo
elettrico
produce
un
micro‐spostamento
degli
elettroni
rispetto
al
nucleo
dell’atomo
  Questo
causa
un
momento
di
dipolo
elettrico
pa
su
ogni
singolo
atomo.
  Detto
n
il
numero
di
atomi
per
unità
di
volume
si
può
definire
il
vettore
polarizzazione
P=n<p>
<p>
è
il
momento
di
dipolo
atomico
medio
Dato
che
ogni
momento
di
bipolo
p
è
parallelo
ad
E,
anche
P
è
parallelo
ad
E
Il
vettore
polarizzazione
si
misura
in
C/m2
40
  Consideriamo
il
dielettrico
uniformemente
polarizzato
tra
le
armature
di
un
condensatore
piano
  Il
momento
di
dipolo
relativo
ad
un
volumetto
infinitesimo
è:
dp = P dΣ0 dh = (dq)dh
  Possiamo
sostituire
il
prisma
con
un
dipolo
elettrico
±dq = ±P dΣ0
41
  Sulle
facce
interne
le
cariche
si
compensano
  Sulle
facce
estreme
le
cariche
non
si
possono
compensare
a
causa
della
discontinuità
del
mezzo
  Estendendo
la
somma
(integrale)
a
tutti
i
primsetti
che
compongo
il
volume
del
dielettrico
si
ricava
che
il
momento
di
dipolo
risultante
è
p = qp h = (σp Σ)h = P Σh
±σp = ±P
La
densità
superficiale
delle
cariche
di
polarizzazione
è
uguale
alla
componente
di
P
lungo
la
normale
alla
superficie
  Per
la
maggior
parte
dei
dielettrici
risulta
(dielettrici
lneari):
P = !0 (κ − 1)E
42
  La
presenza
delle
cariche
di
polarizzazione
la
legge
di
Gauss
si
scrive
così
(cariche
libere
e
di
polarizzazione):
!
q + qp
Φ(E) = E · un dΣ =
!0
  La
carica
di
polarizzazione
contenuta
nella
scatola
a
base
cilindrica
in
azzurro
è
negativa
e
vale:
qp = −σp Σ = −P Σ
Per
la
scatola
possiamo
scrivere
allora:
!
P · un dΣ = P Σ = σp Σ = −qp
Sostituendo
nella
legge
di
Gauss
si
ottiene:
Φ(E) =
!
!
"
#
!
1
E · un dΣ =
q − P · un dΣ
!0
(!0 E + P) · un dΣ = q
Infatti,
P
è
nullo
all’interno
del
conduttore,
ed
è
parallelo
ad
E
tra
le
armature
  Si
definisce
vettore
induzione
dielettrica
la
quantità:
D = !0 E + P
  Da
cui
si
ricava
la
legge
di
Gauss
per
l’induzione
dielettrica:
Φ(D) =
!
D · un dΣ = q
Il
flusso
dell’induzione
dielettrica
attraverso
una
superficie
chiusa
è
uguale
alla
somma
delle
cariche
libere
contenute
all’interno
della
superficie
44
  In
un
dielettrico
lineare
la
polarizzazione
è
proporzionale
al
campo
elettrico:
P = !0 (κ − 1)E
Risulta
quindi:
D = !0 E + P = !0 E + !0 (κ − 1)E = !0 κE = !E
All’interno
di
un
dielettrico:
D = !E
Nel
vuoto:
D = !0 E
45