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SUPPLEMENTO SETTIMANALE GRATUITO AL NUMERO ODIERNO DE “IL CITTADINO OGGI - CORRIERE NAZIONALE”
quiperugia.it
venerdi 4 settembre 2009
POLITICA Invito al Pd dagli ex presidenti di circoscrizione
SANITA’ Le rassicurazione del direttore sanitario Ambrosio
SPORT L’allenatore del Grifo sulla sofferta vittoria col Figline
“Perso il rapporto coi territori” Virus, nessuna emergenza sanitaria
“Nessuna sindrome da Curi”
Che fanno gli ex presidenti di circoscrizione?
Aspettano che si torni a
parlare di forme di raccodo con la gente. Che ora
si accorge che gli enti di
zona non ci sono più.
Semmai causerà il rallentamento delle attività a causa
del contagio di tante persone
in simultanea. Ma solo il 3%
di contagiati avrà bisogno di
ricovero. Il direttore Ambrosio parla dell’influenza A.
Pagliari non vuol sentir parlare di paura nei confronti
dei tifosi da parte dei suoi
giocatori. Il confronto col
Figline tuttavia ha lasciato
il segno. L’ennesima vittoria per il rotto della cuffia.
A pagina 3
A pagina 7
Alle pagine 18 e 19
Presidi preoccupati per la questione trasporti pubblici ancora da definire, famiglie in cerca di soluzioni al caro-libri
La scuola cambia, i problemi no
Dietro le quinte della festa etrusca
Nel cantiere di Velimna
Torna l’appuntamento con la manifestazione dedicata agli usi e costumi degli Etruschi. Quest’anno
la kermesse è dedicata al rapporto
che questo popolo avevano con gli
dei della volta celeste.
A pagina 8
Una piccola chiesa svelata da uno studioso
La leggenda dei Cenciarelli
La rievocazione del 30 agosto è
l’occasione per ripercorrere la storia del santuario. Una storia che
parla di devozione popolare e prodigiose guarizioni. E ancora oggi
richiama ondate di pellegrini.
A pagina 9
Alla scoperta dell’ultima tendenza
Scanzatevi, arriva il Parkour
Torna l’appuntamento con l’inserto dedicato al divertimento e al
tempo libero. Meet questa settimana vi parla della nuova tendenza che, direttamente da Parigi, sta
conquistando tutti.
All’interno
Al centro il “Capitini” che diventerà sede di un maxi istituto tenico
Alle pagine 4 e 5
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03
Perugia
Maldipancia di fine estate tra ex presidenti: “Responsabilità della vecchia maggioranza”
EVOLUZIONI
Della Vecchia: “Vero progetto unitario, altro che Sinistra e libertà”
Nel magma della sinistra alternativa
ecco la federazione guidata dal Prc
Ricostruire l’unità della sinistra. É diventato l’obiettivo
imperante di una galassia di
forze politiche e movimenti
che più frammentata non
potrebbe essere. Così frammentata che la via unitaria
appare necessaria anche solo per tornare a farsi capire
dall’elettorato. Ecco perché
ci si muove su più livelli, vedi la ‘Festa delle associazioni della sinistra’, che quest’estate, però, seminava
dubbi in qualcuno, invitato
a mettere mano al portafoglio per un modesto contributo: “Ma di quale sinistra
si tratta?”.
Sinistra e libertà, attestata
in Comune come seconda
forza di governo, va avanti
col progetto di riunificazione che muove dal superamento delle vecchie identità. Anche se c’è subito un’altra lettura: il rifiuto di ogni
monopolio da parte di Rifondazione per instaurare quello dei socialisti. Analisi
senz’altro condivisa dal coordinatore comunale del Prc
Luciano Della Vecchia (nella foto), che piuttosto annuncia l’imminente nascita
in Umbria della Federazione della sinistra, dopo il battesimo dello scorso 18 luglio. “Il vero processo unitario, quello che non chiede a
nessuno di abiurare la propria identità, il 6 settembre
sarà presentato a Marsciano”. Un contentitore di diverse anime, non solo Prc e
Pdci, ma “tutti quanti si ri-
venerdì 4 settembre 2009
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Politica
fanno al socialismo europeo”. Un modo per dare continuità all’esperimento fatto
con la lista unitaria alle Europee. Il procedere per gradi
implica, sì, la costruzione di
un nuovo soggetto politico
con ricadute già sulle prossime regionali, ma “senza imporre il rigetto delle diverse
storie e identità, perché un
partito unico in un solo giorno lo fa solo Berlusconi”.
Rispetto al progetto parallelo ma opposto nel metodo di
Sinistra e libertà, Della Vecchia pensa che, al di là delle
apparenze, si tratti solo di
“un’esperienza elettorale
egemonizzata dai socialisti”,
tanto che “così come presentata agli elettori la cosa è già
morta”. Beninteso, se sarebbe impossibile costruire un
soggetto politico con Sinistra e libertà, la disponibilità
a stare insieme in coalizione
non manca: “I rapporti di
collaborazione con i socialisti sono sempre stati ottimi”.
“In Umbria - prosegue Della
Vecchia - la sinistra si deve
ricostruire attorno ad alcuni
temi, in primis lavoro e redditi, avendo come obiettivo
la costruzione di un sistema
economico diverso da quello che è entrato in crisi.
Quindi, il percorso delle alleanze dovrà essere basato
sul che fare. Dovrebbe capirlo anche chi nel Pd pensa
che le alleanze si costruiscano sommando i numeri anziché su base politica”.
AleBor
Circoscrizioni in fumo, nessun colpevole
“Ma il rapporto coi territori è a rischio”
C’erano una volta i presidenti di circoscrizione. Un drappello che offriva orecchio ai
problemi minuti dei cittadini, dalle buche ai punti luce,
e proprio ora che è settembre, quando tutto riparte, sale alla coscienza una scoperta: acqua passata, ma resta la
turbolenza, in fondo tutta interna al Pd.
A parte Valeria Cardinali e
Alvaro Mirabassi, assessore
e consigliere comunale, i presidenti sembrano spariti nel
nulla. Solo uno, tra i mitici
tredici, è tornato a far parlare di sé, Gianfranco Mincigrucci, alfiere di ipotesi scissioniste per Ponte San Giovanni. Intorno all'autonomia
del Ponte starebbe costruendo una lista per le Regionali
in polemica col Pd. Quel Pd
che lo ha molto deluso per
gli 'sgarbi' all’Ottava circoscrizione, ma anche, pare,
per le manovre attuate da
qualcuno (Cristofani?) per
portare in Comune il suo
conterraneo
concorrente
Claudio Consalvi (ex Margherita). E gli altri presidenti? Sì, c’è chi si è disposto al
ritiro a vita privata o quasi,
restando aperto a eventuali
incarichi in qualche società
partecipata. É il caso di Fausto Guastalvino (Sinistra
e libertà), ex del centro storico: forte di un curriculum
da amministratore decentrato di vecchio pelo, non si
strappa i capelli per quella
fallita riforma degli enti di zona che, per volerne uno in
più rispetto al consentito, li
ha spazzati via tutti. C’è chi,
invece, ancora non ha somatizzato, non perché si trovi a
girarsi i pollici (in fondo ciascuno è tornato a tempo pieno al suo lavoro), ma per sentore di questioni irrisolte.
Lancia un vero e proprio monitoSergio Ercoli (Pd), ex
di Ponte Pattoli: “Il Comune
non ha saputo o voluto fare
la riforma. E ora spetta a
La sede della vecchia Decima circoscrizione a San Sisto
Boccali e alla sua giunta tentare il recupero del rapporto
con i cittadini. Il mio cellulare, dal '99 al 2009 sempre acceso e noto a chiunque, ancora squilla e sono costretto
a dire 'mi dispiace'. Ma stia
attenta l'amministrazione alla lontananza dagli amministrati. La pressione fiscale
non è più quella di 30 anni
fa, potranno alzare la voce e
rivelarsi più esigenti”. Deluso anche Francesco Ortica (Pd), ex di Ripa: “Nulla
di personale perché, dopo
tre mandati, non mi sarei ricandidato, però ci sono colpe dell’allora maggioranza.
Pensavo che qualcuno avrebbe pagato. Invece, tutti al loro posto”. Stessa storia con
Giuliano Mercanti (Pd),
ex di Castel del Piano: “Se
sono deluso? Non a livello
personale, mi avevano anche chiesto di candidarmi in
Comune... Più che altro,
questa riforma rimonta a
Prodi ed è esempio di tagli
stupidi, mentre sui piccoli
comuni da poche centinaia
di abitanti o sulle pletoriche
segreterie degli assessorati
comunali sono tutti d'accor-
Dal 10 al 12 settembre calata di big del partito di Berlusconi. Si aspettano le linee nazionali sulle alleanze
A Gubbio attese schiarite sul confronto Udc-Pdl in vista delle Regionali
La questione delle alleanze in vista delle regionali di marzo ha tenuto banco
nel centrodestra per tutta l’estate. Decisamente sopra le righe, in casa del Pdl,
è stata valutata l’ambizione di Maurizio
Ronconi, uno dei leader locali dell’Udc,
di dettare legge sulla candidatura alla
presidenza come prezzo di una competizione elettorale vissuta fraternamente a
braccetto. Ovvio, si aspettano lumi dal
livello nazionale del Pdl. Anche per
questo cresce l’attesa per l’appuntamento eugubino, previsto dal 10 al 12 set-
tembre, con la scuola di formazione del
Pdl e la calata di big romani (dai capigruppo parlamentari Gasparri e Cicchitto ai ministri Frattini e Scajola al coordinatore Verdini). Ma le prese di posizione dell’Udc hanno fomentato reazioni: “Devono stare con noi per vincere e
non per le poltrone”, è il sentimento più
diffuso nel Pdl. E da più parti si rimarca
che intanto bisogna costruire il consenso interno sulle proprie candidature,
senza frazionamenti o ripicche. Papabili restano tutti i dirigenti del partito, dai
parlamentari ai consiglieri regionali, a
meno che non ci siano esterni associati
a un sicuro valore aggiunto. Nessuna indiscrezione in merito al coordinamento
regionale. Ma, se al momento Luciano
Rossi resta saldamente al comando del
partito umbro, non è da escludere che
da Roma giunga l’input per il cambiamento, come già è avvenuto per i coordinamenti provinciali. Del resto, quando tutti pensano che non succeda niente, è la volta buona che succede qualcosa.
do. Poi, in campagna elettorale solo silenzio: serviva non
riaprire la piaga... E il mio telefono continua a squillare...”. Gli fa eco Michele
Ragni (Pd), ex di San Marco: “Con la ripresa delle attività ci si accorge che le tanto
vituperate circoscrizioni servivano a qualcosa. I miei progetti per il futuro? Vedremo
cosa la politica offrirà. Comunque, non mi sento di
spingere per i vecchi comitati di quartiere, strutture vuote di potere”. Stefano Boccioli (Sinistra e libertà),
ex di Madonna Alta, invece
ci farebbe un pensierino:
“Forme partecipative sono
assolutamente necessarie,
non solo rispetto alle scelte
dell'amministrazione. C'è il
mondo dell'associazionismo
da valorizzare”. Sì ai comitati
di quartiere anche da Petrit
Haznedari (Pd), ex della
Pallotta: “Se, decreto Calderoli permettendo, fosse possibile ricostituire le circoscrizioni, senza aumentarne i poteri, 4 sole non avrebbero
senso, mentre la partecipazione sarebbe assicurata dai
comitati, più capillari”.
Mentre Paolo Palazzetti
(Pd), in quel di Solfagnano,
resta irraggiungibile al telefono, Gianfranco Ercolanoni (Pd) nella sua Ponte Valleceppi confessa candidamente di continuare a fare
quello che ha sempre fatto,
ossia dare seguito alle istanze dei cittadini mantenendosi in rapporto con l'ufficio
tecnico: “Difficile staccare
dopo 14 anni, anche perché
il disorientamento della gente è totale...”.
Fausto Rondolini (Pd), ex
di San Sisto, appurato che ci
sono “chiare responsabilità
politiche per un percorso
che doveva rafforzare le circoscrizioni e invece le ha
cancellate”, crede che “creare un rapporto più stretto
con i territori è un problema
serio, cui dare almeno un
piccolo spazio nel dibattito
pre-congressuale dei democratici”. Anche perché “la politica ha bisogno di tornare
nei territori e confrontarsi
con i problemi reali del quotidiano”. Che sia la ricetta
per recuperare i voti persi
dal Pd?
Alessandra Borghi
Supplemento settimanale al numero 210 del
DIRETTORE RESPONSABILE
DUCCIO RUGANI
EDITORE
EDITRICE GRAFIC COOP. - S.C.P.A. di giornalisti
ISCRITTA ALBO SOCIETÀ COOPERATIVE N° A131424 SEZ. MUTUALITÀ PREVALENTE
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Perugia
04
Dalla parte
degli studenti
venerdì 4 settembre 2009
Primo piano
A distanza di un anno stessi disagi per gli studenti di Volta e Marconi, mentre per quelli del P
Treni e bus, che incognita
Anno scolastico al via
tra i problemi di sempre
A pochi giorni dal rientro sui banchi vecchi e
nuovi problemi accompagnano l'inizio del
prossimo anno scolastico degli istituti superiori della città. Complice anche il valzer che
ha interessato alcune scuole (l'accorpamento di Capitini e Vittorio Emanuele nel nuovo
'polo tecnico commerciale' di Centova, il
passaggio di alcune classi dell'Alessi nella
struttura lasciata libera dal Pieralli, che a sua
volta andrà ad occupare la ex-sede del Vittorio Emanuele in piazzale Anna Frank) in cima alla lista dei problemi pare esserci la questione legata ai trasporti per la quale ai già citati istituti si aggiungono anche Itis Volta e
Ipsia Cavour, che già un anno fa avevano denunciato disagi. “I tempi sono ristretti – sottolinea Isabella Giovagnoni, preside del nuovo Itc 'Capitini-Vittorio Emanuele' – ma stiamo lavorando alacremente per risolvere le
questioni aperte, su tutte quella degli autobus che ha fatto preoccupare le famiglie dei
ragazzi. Il volume di utenti della zona sud oc-
cidentale e di quella nord orientale sarà infatti concentrato solo sulla prima e allora bisognerà vedere come interverrà l'azienda dei
trasporti per ridurre i disagi. A questo proposito nel primo mese di scuola faremo un sondaggio in tutte le classi per avere un quadro
più definito della situazione e per raccogliere eventuali segnalazioni. Di certo un adeguamento delle linee e degli orari dovrà esserci. Quanto ai lavori per l'agibilità dell'edificio, per il momento saranno effettuati quelli che garantiranno il corretto inizio dell'anno scolastico, poi con il tempo si provvederà
ad ulteriori interventi”. “Con il trasferimento
da Elce a piazzale Anna Frank - spiega Mario
Ratini, vicepreside del Pieralli - sotto il profilo dei trasporti la situazione dovrebbe essere
migliore, anche perchè la nuova sede si trova
in una zona facilmente raggiungibile e, mi
sembra, ben servita dai mezzi pubblici. Al
momento comunque stiamo dialogando con
l’azienda per vedere orari e linee e nei prossi-
mi giorni il quadro dovrebbe essere più definito”. “Per noi il trasferimento è stato un peso non leggero di cui ci siamo fatti carico assieme ai disagi connessi – afferma Alberto
Stella, preside dello scientifico Alessi – ma
lo abbiamo fatto dopo che ci è stata garantita
la costruzione della nuova sede entro quattro
anni. Al momento non dovrebbero esserci
problemi particolari per l'agibilità degli edifici, mentre per quanto riguarda i trasporti e i
parcheggi la questione resta aperta e vediamo quale soluzione sarà individuata dal comune, dalla provincia e da Apm che ne stanno discutendo”.
In tema di trasporti non se la passano meglio
neppure gli istituti superiori che hanno sede
a Piscille, l'Itis Volta e il Cavour-Marconi:
“In questi giorni abbiamo mandato una richiesta per un incontro urgente con il nuovo
assessore alla mobilità – sottolinea Rita Coccia, preside dell'Itis- perché i disagi per gli
studenti sono sempre gli stessi. Non c'è un
autobus di linea che passa davanti alla scuola e così i ragazzi devono andare per forza a
prendere il treno alla stazione di Sant'Anna
che ha una frequenza di uno ogni ora e mezzo invece di uno ogni 20 minuti come per i
pullman. In questo modo l'attività didattica
viene gravemente penalizzata perché la scuo-
Pieralli dovrebbe andare meglio
QUI
Fino al 50% in meno per chi sceglie
di comprare l’usato su internet
Gianluca Galli della libreria
Morlacchi: “Un sistema alla
portata di tutti che sta ottenendo
ottimi risultati”
tempo e denaro: è sufficiente
collegarsi al sito www.morlacchilibri.com, scegliere la voce
relativa alla scuola media infe-
riore o superiore e, dopo aver inserito la sezione di appartenenza, attendere che si apra la lista
di volumi usati da poter richie-
Presidi delle superiori preoccupati per linee e orari
lega la stazione all'edificio scolastico: si tratta di un tratto molto stretto a doppio senso di
circolazione, dove in realtà è quasi impossibile che passino due vetture contemporaneamente, e che mette a repentaglio l'incolumità dei ragazzi che ci camminano. Inoltre
manca anche l'illuminazione e questo è un
problema in più che riguarda quanti frequentano i nostri corsi pomeridiani o serali”.
Qualche spiraglio arriva da Elio Boriosi, preside dell'Ipsia Cavour-Marconi: “Per il momento ne sappiamo poco – spiega – comunque ci hanno assicurato che i lavori, che so-
no stati già appaltati, partiranno entro la fine
di settembre e saranno ultimati entro il Natale. Per l'inizio dell'anno scolastico resteranno quindi i soliti problemi di orari e coincidenze emersi dodici mesi fa, che si sono risolti nel giro di tre mesi dopo che è stato adeguato l'orario. Per quanto riguarda invece la
questione del treno e dei vagoni insufficienti
per i ragazzi che escono da scuola, basterebbe aggiungerne qualcuno ma le cose più
semplici da fare trovano sempre troppi ostacoli”.
David Barbetti
Al Classico si arriva fino a mille euro, si risparmia negli istituti tecnici e professionali
Chi sceglie il liceo spende sempre di più
Colpa di dizionari, volumi scientifici e di lingue
Alle famiglie quest’anno non basterà il trolley per sopportare il peso del caro-scuola e, intanto, il ministro dell’istruzione Mariastella
Gelmini per i prossimi tre anni,
promette un calo del 30% nelle
spese per libri, zaini e diari. Ma
quali sono i costi effettivi dei volumi per il primo anno scolastico?
Abbiamo confrontato i testi (vocabolari inclusi) che verranno adottati nei 12 istituti superiori perugini. È risultato che coloro che sceglieranno di intraprendere gli studi al liceo scientifico “Galilei” faranno sborsare ai propri genitori
una cifra intorno ai 500 euro. La
normalità, si direbbe, se si considera che in una diversa scuola, l’ ”
Alessi”, appartenente alla stessa
branca di studio, si richiedono oltre 700 euro per i testi. Lo “scotto” da pagare, invece, se si vuole
ricevere un’istruzione di stampo
umanistico al ginnasio “Mariotti”
è pari a 1000 euro, in cui quasi la
metà della cifra è destinata a volumi e dizionari di italiano, latino e
greco. All’istituto tecnico “Di
Cambio” si scende a circa 286 euro, mentre al professionale “Mar-
Perugia
Il book on demand già da luglio ha fatto risparmiare tempo e denaro a molti iscritti di medie e superiori
Sono lontani i tempi in cui, per
racimolare qualche lira, si portavano ai mercatini dell’usato i libri scolastici, oppure si barattavano gli stessi per averne altri in
cambio. Con l’avvento di internet tutto ciò è diventato solo un
lontano ricordo. Da un paio di
anni, infatti, si sta verificando
un’impennata nella compravendita on-line di libri usati. Questo orientamento, che sta vivendo un ottimo trend, riguarda soprattutto gli studenti delle scuole medie e superiori che si avvicinano sempre più al mondo
dell’e-commerce, grazie anche
alla massiccia campagna promozionale che sta effettuando la libreria Morlacchi. “Con l’iniziativa book on demand - spiega uno
dei titolari, Gianluca Galli - è
possibile ordinare ed acquistare
libri per ogni ordine scolastico.
Si tratta di un’operazione semplice che ha già mosso molte
persone nel mese di luglio, consentendo loro di risparmiare
la deve attenersi a questi orari”. “L'aspetto
più importante – prosegue – che abbiamo
già segnalato l'anno scorso è però quello che
riguarda la sicurezza degli studenti che escono da scuola: in via Assisana non c'è uno spazio adeguato e sono costretti ad aspettare
l'autobus in mezzo alla strada. Questa estate
ci era stato assicurato che sarebbero partiti i
lavori per la realizzazione di un'area apposita
attraverso lo sbancamento della strada provinciale qua davanti ma finora non si è mosso niente. Un altro elemento di pericolosità,
inoltre, è rappresentato dalla strada che col-
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venerdì 4 settembre 2009
Per un libro di
religione anche
più di 25 euro
coni-Cavour”, per l’indirizzo abbigliamento e moda, la spesa si aggira sui 250 euro; per chi sceglie, invece, il ramo chimico e biologico
la stessa sale a 300 euro. Per l’ex
istituto magistrale “ Pieralli”, ora
liceo delle scienze sociali, la cifra
da pagare per un sapere enciclopedico si attesta intorno ai 400
euro, che aumenta di 40 euro se
si sceglie l’indirizzo linguistico (in
cui primeggiano la lingua inglese
e francese). L’istituto professionale “Blaise Pascal” è, invece, una
delle scuole nelle quali iscriversi
al primo anno costa meno. L’acquisto di libri per il biennio economico aziendale e turistico è relativo ad una spesa di circa 260 euro.
Il primo anno nel tecnico e commerciale “ Capitini-Vittorio Emanuele” può arrivare a costare più
di 350 euro, compreso un vocabolario aggiornato al 2009, il cui
prezzo da solo si aggira intorno
agli 83 euro: nella cifra c’è incluso
anche un cd, con dizionario in versione digitale, mentre sono elevati i costi dei libri di matematica e
scienze, che si avvicinano ai 30
euro ciascuno. Prezzi simili all’Itis “Volta”, in cui i volumi del
primo biennio (nuovi programmi)
costano circa 360 euro. I più cari
sono i libri per le materie scientifiche: chimica, fisica e matematica
(quasi 95 euro per tre tomi). Non
proprio alla portata di tutti i testi
d’italiano, compreso un classico
della letteratura come i “Promessi
Sposi”. Sicuramente più accessibile l’indirizzo chimico-biologico
al Giordano Bruno, corso nel quale, rispetto al precedente istituto,
si risparmiano quasi 50 euro. I testi matematici e scientifici risultano essere i meno convenienti
(quasi 40 euro), mentre più economici sono quelli delle materie
umanistiche. Quasi 320 euro, invece, è la spesa totale per i libri
del primo anno di arte della moda
e del costume all’istituto d’arte
“Bernardino Di Betto”. In questo
caso abbiamo tanti libri (molto
tecnici) ma a prezzi più modici: si
parte dai 27 euro circa dell’“Itinerario nell’arte 1”, ai 7.90 euro del
“Linguaggio dell’Arte C”. Una delle strategie adottate dai genitori
per correre ai ripari, consiste nell’acquisto di libri nuovi scontati
del 10% e di atlanti e dizionari del
15% che applicano, però, solamente alcune librerie come la
Morlacchi che sta dando impulso
ad una campagna promozionale
anche sui testi usati.
Geraldina Rindinella e Alfonso Barbadoro
dere o acquistare in quel momento, tramite bonifico bancario. Altrimenti, si può aggiungere il titolo del testo per verificarne la disponibilità ed il prezzo,
usufruendo così di sconti tra il
30% e il 50%. È, inoltre, possibile effettuare una valutazione del
proprio libro inserendo il codice
ISBN: in questo modo i ragazzi
sanno se il volume che vogliono
vendere è ancora in uso negli
istituti. Per ciò che riguarda i testi universitari, il sito internet è
ancora in fase di definizione”.
G.R.
FOCUS
Per un giorno di ritardo 50 euro di mora
Aumentano anche le tasse
dell’università e alle famiglie
i conti non sempre tornano
Mentre i genitori degli alunni degli istituti superiori sono alle prese, in questi giorni di fuoco, con i costi per i libri di testo,
gli zaini, i diari, c’è un’altra categoria,
quella degli universitari, che non è da meno. Sì, perché se fino ai 18 anni la preoccupazione maggiore delle famiglie è quella legata al “nécessaire” scolastico, una
volta che i figli decidono di intraprendere
il percorso accademico si aggiunge, oltre
al problema dei testi universitari, quello
delle tasse. Quest’anno, poi, la questione
per l’iscrizione all’Ateneo, sarà ancora più
sentita: si passerà, infatti, dalle attuali 7
fasce di calcolo a 20, da graduare in base
al reddito dichiarato dallo studente.
L’idea, inizialmente, era quella di far pagare più tasse ai più abbienti e ridurle ai
ragazzi economicamente disagiati ma, di
fatto, tutto ciò non farà che aumentare il
prelievo fiscale alla maggioranza degli universitari, senza poi creare una redistribuzione tra le categorie. Si parla, quindi, di
269 euro in più che i nuclei considerati
più benestanti dovranno spendere, come
conferma la famiglia Bianchi: “Ogni anno
diventa sempre più caro mandare i figli a
scuola tanto che, tra libri e accessori vari,
spendiamo quasi 300 euro. Abbiamo però saputo che in alcune librerie è possibile comprare testi di seconda mano. Non
ci faremo sfuggire l’occasione per risparmiare”. C’è più delusione che preoccupazione nelle parole della famiglia Bianchi,
nucleo composto da quattro persone: padre, madre, una figlia all’università e uno
iscritto al secondo anno di liceo scientifico. “Ci sono volumi, come quello di biologia, che costano circa 50 euro - sostiene
la madre - che per forza vanno acquistati
nuovi”. Questa estate, inoltre, il ragazzo
ha dovuto frequentare i corsi di recupero”. Nella famiglia Bianchi, anche la figlia
che frequenta l’Ateneo afferma che “l’aumento delle tasse è un problema che andrebbe affrontato, soprattutto quando si
parla di more da pagare. Basta, infatti, un
giorno di ritardo, e via 50 euro”.
Alf.Bar., Ge.Ri.
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Perugia
Attualità
venerdì 4 settembre 2009
Da più di trent’anni l’Istituto
universitario di mediazione
linguistica è presente a Perugia. Dal 1989 il Ministero della pubblica istruzione ha riconosciuto l’abilitazione al rilascio di diplomi di Interprete e
traduttore con valore legale
mentre dal 2003 è riconosciuta la laurea di Primo livello in
Mediazione linguistica. “Il nostro Istituto permette agli
iscritti di apprendere e perfezionare le principali lingue europee – dice l’amministratore
Catia Caponecchi – oltre ad
altre lingue extraeuropee come il russo, l’arabo, il cinese
ed il giapponese; inoltre non
manca l’insegnamento d’ italiano per stranieri”. I punti di
forza dell’Istituto universitario
di mediazione linguistica sono
i docenti delle lingue straniere, professionisti madrelingua, altamente qualificati ed
operanti nei settori dell’ interpretariato e delle traduzioni.
Inoltre i modernissimi laboratori di lingue, l’ultimo creato
nel marzo 2009, permettono
agli studenti di effettuare lezioni di simultanea e consecutiva. “Le classi – continua
l’amministratore – sono composte da 15/20 studenti proprio per permettere una maggiore interazione tra docenti
ed allevi. Agli iscritti viene poi
L’amministratore Caponecchi:
iscrizioni cresciute di oltre il 50%
Sopra, Catia Caponecchi, a lato,
un’aula dell’Istituto universitario
di mediazione linguistica
LAUREA E LAVORO VI PUNTATA I punti di forza dell’istituto di Mediazione linguistica
Le lingue aprono tutte le porte
“Le aziende si fanno avanti da sole”
fornito un mp3 con un software specifico per la riproduzione di un laboratorio a doppia
pista nel proprio computer di
casa”. Gli studenti nei periodi
estivi possono partecipare al-
l’Erasmus, a stage nelle aziende ma anche a vere e proprie
esperienze di lavoro all’estero.
Infatti l’Istituto mantiene rapporti con la Costa crociere e
l’Msc crociere ma anche con i
parchi della Disney e con l’aeroporto di Stansted a Londra;
non mancano contatti con catene alberghiere italiane ed internazionali o villaggi turistici.
“Negli ultimi anni il nostro
Istituto ha avuto un aumento
delle iscrizioni di quasi il cinquanta per cento e questo grazie alla preparazione che i nostri laureati ottengono. Ogni
anno ci contattano aziende
per richiedere dei laureati da
inserire nell’organico e questo
dimostra la validità del nostro
titolo”. Tra gli appuntamenti
previsti in questi giorni il test
per l’ammissione al “corso di
laurea in mediazione linguistica fissato per il giorno 10 settembre alle ore 9, presso la sede dell’Istituto Universitario
di Mediazione Linguistica di
Perugia in via Villa Glori 7/c
(Case
Bruciate,
tel.
075/5008822,
fax
075/5056258, www.medling.
perugia.it.) Coloro che aspirano ad un lavoro professionale
di prestigio che si può concretizzare in una molteplicità di
attività lavorative, sia a livello
nazionale che internazionale,
relative sia al settore pubblico
che a quello imprenditoriale
privato, possono godere di
una formazione professionale
ad alto livello frutto di un piano di studi che valorizza la preparazione professionale; docenti madre lingua sia per le
lingue europee che extra-europee; un tutor sempre disponibile per aiutare e consigliare la
forma migliore per il raggiungimento dei livelli più alti di formazione Le domande anche
via e-mail [email protected] debbono giungere entro
il giorno 09 settembre.
Barbara Venanti
Attenzione ai ‘furbetti’ che non fanno il contratto e agli impianti delle case
Il centro resta il più caro per gli affitti
Calano solo i prezzi delle camere doppie
Come ogni anno nei primi giorni di
settembre il mercato cittadino degli
affitti è in fermento e centinaia di
studenti universitari con o senza famiglia al seguito si muovono alla ricerca di una sistemazione. La difficoltà sta nel doversi districare fra
una giungla di prezzi, condizioni, zone da scegliere e sistemazioni più o
meno ‘lecite’ e per questo ecco i nostri consigli per chi è alla ricerca di
un alloggio. Partiamo innanzitutto
dai prezzi, che dopo una flessione
costante sembrano essere tornati a
salire. Se li confrontiamo infatti con
quelli emersi un anno fa nel corso di
un’analoga indagine del nostro giornale, qualche aumento, seppur di
lieve entità, c’è stato. Cinque le zone in cui abbiamo chiesto il costo di
un posto letto in camera singola o in
doppia: il centro storico, Elce, l'area
delle via della Pallotta, Via dei Filosofi e Fonti Coperte, Fontivegge e
zone periferiche come Ferro di Cavallo e San Sisto. Per una camera
singola il record come ogni anno appartiene all'acropoli e la cifra massima che si spende sono i 320 euro richiesti nella zona del Conservatorio, mentre l'offerta più vantaggiosa
si trova a Fontivegge (170 euro).
Nelle altre zone la media oscilla tra
215 e 230 euro, con un leggero au-
mento di circa 5-10 euro rispetto all'
anno scorso. Va meglio invece per
chi sceglie di condividere la camera
con un'altra persona (con pro e contro da tenere in considerazione nella
futura convivenza): la cifra più alta
che abbiamo riscontrato è di 210 euro in piazza Grimana, mentre in via
Cortonese si spendono solo 150 euro. Prezzi tutto sommato abbordabili li abbiamo trovati anche ad Elce
(165 euro sempre in doppia) e in via
della Pallotta (156 euro) e in media
per questo tipo di sistemazione la cifra si aggira attorno ai 180 euro, con
un lieve calo rispetto a dodici mesi
fa. Per quanto riguarda il contratto
di locazione, invece, la tendenza ad
affittare in nero negli ultimi anni ha
fatto registrare un calo piuttosto netto (dal 50% emerso dalla nostra indagine del 2006 ad un 10% di quest’anno) anche se i ‘cultori’ di questa
pratica sono sempre in agguato e potrà capitarvi di trovare locatori disponibili ed onesti al telefono, possibili
frodatori del fisco al primo contatto
personale e così qualche perplessità
resta perché alcuni fra quelli che abbiamo contattato hanno preferito
svicolare la questione: “Sì, il contratto io lo faccio, comunque prima venga a vedere la casa, poi ne parliamo
meglio”. Conviene tenere gli occhi
aperti, insomma. Le fregature però
si annidano ovunque e quando si
sceglie la casa dove dovranno passare un anno o più i figli all’università
è bene adottare una serie di precauzioni che molto spesso sono rivelatrici di piccole magagne. Restando in
tema economico, dunque, è bene assicurarsi dei costi da sostenere per
le forniture di energia elettrica, gas,
acqua e in alcuni casi di quelle condominiali. In molte abitazioni i riscaldamenti sono centralizzati e si
paga una quota fissa che può essere
compresa o meno nell’affitto mensile, mentre in quelli dove il riscaldamento è autonomo le bollette possono essere molto elevate, soprattutto
se l’inverno è di quelli rigidi. Molti
proprietari di appartamenti, inoltre,
chiedono di effettuare le volture dei
servizi di luce e gas, che hanno un
costo che oscilla sugli 80 euro ciascuno. Occhio poi anche agli impianti e assicuratevi che siano a norma: molto spesso infatti le caldaie o
i piani cottura che utilizzano bombole a gas sono antiquate (in particolare nelle case del centro storico, interessate spesso anche dal problema
umidità e infiltrazioni) e può anche
capitare, come accaduto a noi, di
trovare una camera in zona centro
addirittura senza termosifoni, sosti-
Annunci nella bacheca di lettere e filosofia
tuiti da una grossa quanto pericolosa stufa a gas. Tra gli aspetti più curiosi, infine, si possono trovare proprietari che si informano delle tariffe applicati dagli altri, in modo da
poter eventualmente alzare il prezzo
della stanza, ma ci sono anche an-
nunci in cui si riporta “immediate vicinanze zona universitaria” salvo poi
scoprire, telefonando, che l’appartamento è a Montelaguardia o ad Olmo…vicino sì, ma solo in linea
d’aria.
David Barbetti
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venerdì 4 settembre 2009
PAGINA
Sanità
Perugia
Parla il direttore dell’ospedale Ambrosio: “Stiamo predisponendo un piano flessibile con la Asl”
Influenza A: “Emergenza sociale più che sanitaria”
Ricoveri necessari solo nel 3 per cento dei casi
Non un’emergenza sanitaria
quanto piuttosto un’emergenza sociale. Così l’influenza A, che dovrebbe sbarcare
da noi a settembre dopo aver
creato scompiglio soprattutto nell’emisfero australe (dove ora è inverno), è definita
dal professore Giuseppe
Ambrosio, nuovo direttore
sanitario dell’Azienda ospedaliera di Perugia. Da qualche settimana Ambrosio si è
insediato nel posto prima ricoperto da Emilio Duca e si
sente che, tra prospettive
strategiche e menage amministrativo quotidiano, ormai
ha le idee molto chiare.
Quindi sa che il momento si
prospetta impegnativo proprio a causa del previsto arrivo dell’influenza A. “É il caso di sottolineare - dice il direttore - che il rischio di mortalità non deve preoccupare,
perché simile a quello delle
influenze conosciute, in base all’esperienza fatta dagli
altri Paesi”.
Non preoccupano nemmeno i numeri assoluti dei possibili contagi ma la concentrazione di tanti casi in un
periodo di tempo molto ristretto”. L’aspettativa, insomma, è che tante persone
si ritrovino allettate in poche settimane, di qui la possibilità di una “emergenza
sociale”. Tenuto infatti conto che l’influenza A tende a
colpire soprattutto persone
giovani, è ipotizzabile che soprattutto la popolazione attiva potrebbe trovarsi bloccata a casa con conseguenti ripercussioni su attività lavorative e servizi.
In nessun caso, invece, al
momento si temono difficoltà legate ai ricoveri: “Nella
stragrande maggioranza dei
casi si prevede un normale
decorso a casa. La stessa Organizzazione mondiale della
sanità (Oms) ci dice che
non più del 2-3 per cento
delle persone infettate avrà
bisogno di ricovero, e non
sempre in isolamento”.
Chiaro che, se le patologie
da ricovero (legate per lo più
a complicazioni respiratorie) rappresenteranno solo
una piccola frazione, l’ospedale si sta comunque attrezzando con un piano
‘modulare’, ossia destinato a
modificarsi in modo flessibile. Una fase di ‘congestione’
è infatti probabile in quanto
la rapidità del contagio potrebbe incrementare su due
piedi la necessità di posti letto. Nell’immediato, del resto, a contrastare la diffusione del virus il vaccino non ci
“Ritardi per la facoltà di Medicina?
Siamo in linea con le aspettative”
Il nuovo direttore sanitario Giuseppe Ambrosio
parla delle emergenze attuali e delle strategie di
lungo periodo
I dottori Cavallini e Zingarini spiegano una tecnica ormai rodata anche in Umbria
Aritmie, Cardiologia offre una risposta efficace
ma ancora poco conosciuta: l’ablazione
“Ho la tachicardia”. Se è il leggero aumento del battito cardiaco conseguente a un’emozione, la preoccupazione è fuori luogo. Ma a volte le aritmie, ossia le alterazioni del regolare
ritmo e della frequenza delle pulsazioni cardiache, stravolgono la vita,
costringono a cambiare abitudini, facendo anche insorgere parecchie ansie e insicurezze. L’esperienza comune insegna che uno dei rimedi a volte
possibili, ossia l’ablazione, molti umbri vanno a cercarlo oltre i confini regionali, soprattutto a Milano. È bene
invece sapere che a Perugia è stato
raggiunto un ottimo livello tecnico e
scientifico che pone il Santa Maria
della Misericordia al pari dei migliori
centri italiani e del mondo.
“La procedura di ablazione permette
l’eliminazione del substrato anatomico alla base di determinate aritmie”,
spiega il dottor Claudio Cavallini, direttore della Struttura Complessa
di Cardiologia. “Molte nascono per
una sorta di cortocircuito e l'ablazione permette una piccola cauterizzazione a livello cardiaco in corrispondenza del circuito elettrico che alimenta l’aritmia, il tutto a paziente
sveglio e per via pericutanea, con l’introduzione di sonde”. Le due fasi dell’intervento consistono nella localizzazione del circuito elettrico che scatena l’aritmia e quindi nell’erogazione di energia che determina la piccola bruciatura per l’interruzione del
circuito elettrico. É possibile procedere nel caso di aritmie sia ventricolari (meno frequenti ma più pericolose) sia atriali. Si tratta di tachicardie
parossistiche (ossia l’aumento della
frequenza del battito cardiaco non fisiologico ma originato da particolari
meccanismi) e, all’interno di queste,
della fibrillazione atriale. “In alcuni
casi - prosegue Cavallini - le aritmie
sono solo fastidiose, in altri anche pericolose. Ci sono farmaci che le prevengono o ne controllano la frequenza; nei casi più gravi può essere applicato il defibrillatore, mentre una terza possibilità è l’ablazione, che, per
avere successo, richiede l’esperienza
degli operatori e una buona selezione
del malato”.
L’operatore esperto presso la cardiologia di Perugia è il dottor Gianluca
Zingarini (nella foto), forte della formazione ricevuta all’ospedale San
Raffaele di Milano e all’Heart Texas
Institute di Houston. Circa un centi-
naio le ablazioni eseguite ogni anno a
Perugia. “L’ablazione è una tecnica
relativamente giovane, risalendo alla
seconda metà degli anni Novanta –
ci dice – e qui si pratica dal 2002,
mentre è dal 2005 che è iniziato il
trattamento di quelle complesse. Le
percentuali di successo, ovvero di eliminazione dell’aritmia, si aggirano,
nel caso della fibrillazione atriale, intorno al 70 per cento e nel caso delle
tachicardie parossistiche intorno al
95”. A volte un solo intervento non
basta e può essere consigliabile ripeterlo. Tutto dipende dalla valutazione dell’incidenza dell’aritmia sullo stile di vita e sulla possibilità che ne scaturiscano altre malattie (ad esempio,
la fibrillazione atriale è il più comune
disturbo del ritmo cardiaco in grado
di aumentare il rischio di ictus e di insufficienza cardiaca). Per lo stesso
motivo, “l’intervento non è consigliato a pazienti che hanno già fatto altri
interventi particolari, quando la sede
dell’aritmia non è facilmente raggiungibile o in caso di età avanzata e presenza di pochi sintomi”. L’importante è sapere che il polo unico ospedaliero offre una risposta: “A livello ambulatoriale ancora percepiamo la meraviglia della gente rispetto al fatto
che anche in Umbria esiste questa
possibilità. Per contro, già un 2-5%
dei pazienti provengono dalle Marche, dalla Toscana e dall’alto Lazio.
Ad ogni modo, sono in programma incontri tra medici per diffondere maggiormente la conoscenza di questa tipologia di intervento”.
AleBor
sarà: arriverà a metà novembre e non sarà ‘di massa’ ma
riservato solo ad alcune categorie, a partire dagli operatori sanitari.
“Il comitato aziendale per la
gestione della pandemia sta
comunque definendo il piano d’azione in sinergia con la
Asl del Perugino, su cui di
fatto graverà il grosso del carico assistenziale, visto che
da noi dovrebbe approdare
solo il previsto 3 per cento di
casi con esigenza di ricovero”, conclude Ambrosio.
Che ovviamente si concentra anche su questioni di più
lungo respiro.
Dopo il trasferimento da
Monteluce, al polo unico le
priorità sono due: “Uniformare e amalgamare l’attività
di unità assistenziali che
operavano secondo modelli
ispirati da una diversa logistica e ragionare del governo
clinico del percorso del paziente per renderlo più fluido”. In merito a quest’ultimo aspetto, il professor Ambrosio, che è anche direttore
della struttura complessa di
cardiologia e cardiochirurgia, indica due obiettivi da
realizzare nel prossimo futuro: “Possiamo rendere più efficiente il percorso del malato con urgenza cardiologica,
mentre, su numeri più piccoli, possiamo pensare a quanto le nuove tecnologie ci consentono di trattare casi finora non trattabili o che lo erano solo con complessi interventi di cardiochirurgia”.
La nomina del professor Ambrosio a direttore sanitario
ha fatto parlare di riconquista dei vertici dell’ospedale
da parte dell’Università:
“Non l’ho vissuta certo in
questo modo! Ma direi che
in Umbria c’è una specificità. Il polo unico è anche
ospedale di formazione e insegnamento, dove quindi,
per legge, dobbiamo formare medici di base, specialisti
e fare ricerca. L’accorpamento della facoltà di medicina dovrebbe indurre a favorire al massimo questi processi”. A proposito della facoltà: circola voce che ci siano ritardi nei tempi di realizzazione. “Non so a cosa facciano riferimento - replica
Ambrosio -. Le date cambiano a seconda del parametro,
che può essere la chiusura
del cantiere, il collaudo, l’arredamento... Forse si confonde la chiusura dei lavori
con la consegna delle chiavi.
invece direi che siamo in linea con le aspettative.
Alessandra Borghi
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Perugia
venerdì 4 settembre 2009
Quartieri
PONTE SAN GIOVANNI Viaggio nel “cantiere” della ProPonte
Dietro le quinte di Velimna
un “esercito” di volontari
Come ogni anno saranno
tanti gli spettatori che manifesteranno meraviglia e stupore per i costumi dei figuranti o per la perfezione delle ricostruzioni storiche che
caratterizzeranno Velimna
2009, la manifestazione di
Ponte San Giovanni dedicata al mondo etrusco che
quest'anno prenderà il via venerdì 3 settembre per concludersi domenica 6 e che
avrà come tema “Gli Dei e la
volta celeste”. In pochi però
immaginano quanto impegno e quanto lavoro, spalmato nel corso di tutto l'anno,
sia necessario per ottenere
questi risultati. Per documentarlo abbiamo fatto un
giro nella sede della Proponte, l'associazione guidata dal
presidente Fausto Cardinali, pochi giorni prima dell’inizio della manifestazione per
farvi vedere come si lavora
‘dietro alle quinte’. “Il lavoro
è stato tanto – sottolineano
la vice-presidente Marisa Pacini assieme a Vania Pasquini e Francesca Befani, che
fanno parte del consiglio direttivo – e grazie alla collaborazione dei nostri volontari
lo abbiamo portato a termine. Il loro contributo, ogni
volta, è davvero essenziale
per la riuscita di Velimna:
qui vengono a dare una mano gli artigiani del paese, come pittori e scultori, ma anche parrucchiere, estetiste,
gli amici della scuola di musica e quelli della parrocchia
perché c'è sempre tanto da
fare. L'organizzazione di questo evento, infatti, è molto
complessa: oltre alla sfilata
ci sono anche mostre, convegni, cene e giochi che richie-
dono un impegno notevole”.
“Per la parte storica - aggiungono - vogliamo invece ringraziare la dottoressa Luana
Cenciaioli della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e la professo-
ressa Agnese Massi del dipartimento di scienze storiche dell’Università di Perugia”. Volto storico del dietro
alle quinte di Velimna è senza dubbio quello di Marcello
Coletti, consigliere dell'asso-
ciazione, che dal 2003 collabora in veste di 'tuttofare':
“Ho sempre fatto tante piccole cose – spiega – tranne
che la pittura, per la quale
non sono proprio portato.
Me la cavo bene, invece, con
la lavorazione del legno”.
“Ormai sono quattro anni
che collaboriamo alla manifestazione – affermano Idia
Chioccoloni e Maria Paola
Moriconi, che stanno preparando le faretre e le frecce
che indosseranno i figuranti
– e anche noi abbiamo sempre fatto un po' di tutto, dalle decorazioni ai lavori a mano. E' una bella soddisfazione essere qui”. Non ci sono
però soltanto i 'veterani' a dare una mano nella sede della
Proponte, ma anche qualche faccia nuova come quella di Eros Prisco: “E' la prima
volta che vengo ad aiutare
per la realizzazione di Velimna – racconta – e ho lavorato
sui tre vasi che faranno parte
della seconda parte della sfilata. A convincermi sono stati i miei vicini di casa che
fanno parte dell'associazione e devo dire che sono molto soddisfatto”. “Tra i volontari impegnati nella manifestazione - concludono Vania
Pasquini e Francesca Befani
– vogliamo ricordare anche
le cinque persone che per
tutta la durata della manifestazione saranno presenti al
ristoro etrusco del parco Bellini, dove si potranno degustare cibi e bevande della tradizione alimentare dell'epoca e quelle che ci aiuteranno
per la cena finale sul Ponte
Vecchio e per la caccia al tesoro tra le mura etrusche”.
David Barbetti
PROPOSTE SPECIALI
Tante le iniziative organizzate nell’area del Palazzone
La necropoli anche di notte
Visite guidate per tutti i gusti
Personale all’opera per l’allestimento dell’ottava edizione di
Velimna, che si concluderà il 6 settembre
Alcune delle principali iniziative di Velimna si svolgeranno
all’interno dell’area archeologica del Palazzone che comprende l’Ipogeo dei Volumni, la necropoli e l’antiquarium ed
è diretta dalla dottoressa Luana Cenciaioli della Soprintendenza archeologica dell’Umbria. In questi giorni sarà possibile visitare la necropoli anche di notte grazie ad un percorso guidato, accompagnato da pannelli didattici in due lingue. L’antiquarium ospiterà mostre tematiche relative a vari
aspetti della civiltà etrusca. “In particolare – sottolinea Luana Ceciaioli – oltre alla urne dipinte di Strozzacapponi scoperte lo scorso anno, grazie ad un lavoro di raccolta e catalogazione delle numerose urne cinerarie rinvenute molti anni
addietro nella necropoli è stato possibile allestire la mostra
‘Le illustri famiglie del Palazzone’ dove sono messi in evidenza i vari nuclei familiari che componevano questo antico luogo di sepoltura”. Sempre nell’Antiquarium sarà possibile visitare la mostra curata da Ulderico Giuseppe Pettorossi ‘I
gioielli etruschi, materie e tecnologie antiche in un percorso
didattico’. Qui Pettorossi famoso orafo umbro espone dei
suoi pezzi realizzati secondo le tecniche di lavorazione etrusche. “Da anni – dice – studio queste tecniche rifacendomi
sia ai testi antichi come Plinio il Vecchio sia ad esperimenti
effettuati nei secoli passati da famosi orafi”. Pettorossi è riuscito a riprodurre in modo perfetto la granulazione etrusca
con la quale venivano lavorati pezzi unici dell’oreficeria. Saranno esposti circa 10 gioielli realizzati secondo le tecniche
etrusche e alcuni strumenti per la lavorazione dei metalli.
Sul tema della manifestazione il 4 settembre dalle ore 21.00
l’astrofilo Maurizio Caselli effettuerà un’osservazione dei fenomeni celesti attraverso le testimonianze archeologiche.
B.V.
L’ottava edizione della manifestazione si esplorerà il tema del rapporto del popolo con gli dei
La volta celeste per i superstiziosi Etruschi? Una sfera di cristallo
I costumi che verranno utilizzati durante il
corteo storico inaugurale
Siamo arrivati all’ottava edizione di “Velimna - Gli etruschi del fiume” organizzata
dell’associazione Pro Ponte di Ponte San
Giovanni con la collaborazione della Camera di commercio, della Soprintendenza archeologica per l’ Umbria, dell’Università degli studi di Perugia e dell’Agenzia
regionale di promozione turistica. Quest’anno Perugia si gemellerà culturalmente con la vicina città di Viterbo.
Il tema della manifestazione toccherà un
argomento molto caro al popolo etrusco:
“Gli dei e la volta celeste”. La manifestazione si aprirà con la consueta sfilata in
costume al parco Bellini ma molti saranno gli appuntamenti culturali e anche ludici, specie per i bambini, che caratteriz-
zeranno quest’edizione. Sul tema della
manifestazione il centro espositivo Velimna presso il centro giovanile della parrocchia ospiterà la mostra “Gli etruschi e la
volta celeste” curata dall’etruscologa
Agnese Massi Secondari del Dipartimento di Scienze Storiche - Sezione Antichità
dell'Università Degli Studi di Perugia.
“Secondo le fonti gli Etruschi, assai superstiziosi, riservavano un impegno assiduo
all’esame di tutti i prodigi tra cui i fulmini
e demandavano agli aruspici i riti connessi all’interpretazione del volo degli uccelli
e all’esame delle viscere degli animali sacrificati. L’aruspice etrusco osservava anche la volta celeste e ne traeva auspici. Tale pratica è testimoniata da reperti diversi
tra i quali uno specchio con scena di vaticinio ed il famoso modellino bronzeo di
fegato ovino da Piacenza, datato tra la seconda metà del II sec.a.C. e la prima metà del I sec.a.C”. Sabato 5 presso la Sala
Bruschi del Decò Hotel Francesco Roncalli di Montorio ordinario di Etruscologia e Antichità Italiche presso l’Università
di Napoli Federico II, Dipartimento di Discipline Storiche Ettore Lepore parlerà
sulle “Tecniche e strumenti degli Aruspici Etruschi”. Inoltre per chi volesse approfondire gli argomenti trattati dalla conferenze potrà visionare un ampia carrellata
di pubblicazioni presso la biblioteca del
Centro giovanile di Ponte San Giovanni.
B.V.
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venerdì 4 settembre 2009
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Quartieri
Perugia
Dopo la celebrazione del 30 agosto, lo studioso Frittelli ne rievoca la storia
La festa alla chiesina dei Cenciarelli
risveglia un’antica devozione popolare
Un tesoro che si incontra
scendendo verso Ponte Rio
La chiesina, fresca
di restauro, purtroppo ha
subito un furto di recente
Scendendo lungo il ripido tragitto che da via del Bulagaio
arriva a Ponte Rio si trova, sul
lato sinistro, una chiesina apparentemente semplice. Questa piccola “bomboniera”, risalente al XVIII secolo, sarà certamente sfuggita alla stragrande maggioranza delle persone
anche a causa del fatto che essa viene aperta solo una volta
all’anno in occasione della ce-
lebrazione (30 agosto). “Purtroppo, quest’anno abbiamo
dovuto festeggiare senza le
campane - afferma Sandro
Avellini, organizzatore della festa - perché esse sono state trafugate un paio di mesi fa, insieme alle icone della Via Crucis, durante i lavori di restauro
resi possibili grazie ai finanziamenti del Rotary Club Est di
Perugia e della Pia Unione
Madonna dei Cenciarelli”.
Ma come ha inizio la storia di
questo santuario? “L’edicola
di Maria Santissima, sotto il titolo di Consolatrice degli Afflitti - spiega lo studioso Aldo
Frittelli -, fu edificata su un
terreno del monastero di Santa Agnese. Gli infermi e i viandanti accorrevano dalle lontane campagne per avere le polveri che si staccavano dalla
nicchia della prodigiosa immagine le quali, avvolte in un
panno (volgarmente detto
“cenciarello”), le sospendevano al collo per essere liberati
dalle malattie. Ottenuta la grazia, riportavano la pezza e l’appendevano alla sacra immagine, come voto e attestato della
guarigione. Successivamente
fu costruita la chiesina, profanata per circa 7 anni; nel
1886, però, una persona devota con il contributo dei fedeli,
la fece restaurare riaprendola
al culto”. La venerazione popolare ha sempre avuto per la
pieve dei Cenciarelli una speciale considerazione tant’è
che, ancora oggi, accoglie i numerosi pellegrini che vengono
ad invocare la Consolatrice degli Afflitti nel giorno della tradizionale festa.
Geraldina Rindinella
Il centro socio-culturale farà una gara ogni anno
E Casaglia si innamorò
dei dolci di Rosella Varini
Un successo la tredicesima edizione della festa del centro
socioculturale di Casaglia. Quattro giorni tra arte, musica,
cucina e spettacolo. Vera novità la gara di dolci a cui hanno partecipato sia i soci del centro che i loro familiari. A
vincere il primo premio è stata Rosella Varini, premiata
con un’anfora in ceramica. Un buon numero di visitatori
lo ha ottenuto la mostra allestita all’interno del cva. Una
mostra di artisti autodidatti, tutti abitanti del quartiere,
che ha visto esposti non solo i quadri, di Vincenzo Fatigoni, Marcella Pagliari e Maria Cirilli, ma anche le ceramiche di Monia Spinelli, i ricami di Maria Luisa Alunni, i lavori di modellismo di Mario Papa e Vincenzo Faticoni e le
raccolte di poesie e pensieri di Nazzareno Costarelli. “Iniziative come queste servono a rendere vivo il quartiere –
spiega Vincenza Alunni, vicepresidente del centro socioculturale – e a mantenere quei contatti di buon vicinato”.
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Perugia
venerdì 4 settembre 2009
Gli scatti della settimana
Rifiuti a volontà
a pochi passi
dal centro storico
Una vera e propria discarica
a cielo aperto a pochi passi
da San Francesco al Prato
proprio sotto alla strada che
porta alle facoltà di via Pascoli. Nel mezzo al verde si
trova davvero di tutto: bottiglie, siringhe, cartacce, plastica e anche un materasso.
inviateci i vostri scatti saranno pubblicati
in questa rubrica
[email protected]
Che strano senso di abbandono
nel bel parco della Canapina...
L’ondata di caldo
non risparmia
gli autobus
Basta una passeggiata in centro storico per buttare casualmente l’occhio su stranezze di ogni genere che parlano di una zona sempre meno abitata da tranquille
famiglie e invece sempre più regno di chissà chi. Al parco della Canapina, vicino
a uno degli ingressi, un mucchietto di abiti ridotti in poltiglia da qualche acquazzone faceva pensare a un improbabile accampamento di fortuna.
Il caldo africano che si è fatto sentire in città nei giorni
scorsi ha creato qualche difficoltà anche ai mezzi di trasporto come ad un autobus
di linea che si è fermato in
panne nei pressi della rotonda di Porta Pesa. Per non creare difficoltà al traffico l’autista si è improvvisato vigile.
Macchinetta
per la sosta presa
di mira dai vandali
Porta Eburnea pronta a cambiare look
Nuove fogne e pavimentazione in arrivo
Il restyling è di quelli profondi. Il Comune ha dato il via ai lavori nell’area di Porta
Eburnea per la risistemazione del sistema fognario e il completo rifacimento del
manto stradale. Si dirà addio all’asfalto, sostituito da una pavimentazione ben più
elegante simile a quella pensata per la parte alta di corso Cavour prossima alla
pedonalizzazione. Finalmente, un cantiere benvenuto.
Una delle macchinette per il
pagamento del parcheggio
collocate lungo via Pascoli è
stata compeltamente distrutta e incendiata. Al suo interno c’è rimasto soltanto il sacchetto per la raccolta delle
monetine, ovviamente vuoto, oltre ad alcuni piccoli rifiuti gettati dai passanti.
meet
I party dell’estate
Tempo d’incontri
Nuove tendenze
Quattro salti
per la città
Arriva il Parkour
Lo sport acrobatico
tra gli ostacoli
delle metropoli
anche a Perugia
SPAZIO PER SPIRITI LIBERI
Scriveteci a: [email protected]
Blog: www.meetperugia.blogspot.com
Successo per l’ultima festa
del “Good times group”
tra amicizie e musica anni ‘80
Cambi ai fornelli
Pizze alla Vaccareccia
Bar, ristorante
e ora pure pizzeria
con il forno a legna
Dalle banlieue parigine alle piazze perugine: il Parkour
(Pk). In pochi ancora lo conoscono in città, ma noi cerchiamo di spiegarvi che cos’è questo particolare sport che sta
prendendo piede, anzi il “volo” anche da noi. Le pubblicità
insegnano e dalle gomme alle bibite è parkourmania. Il
Parkour nasce in Francia negli anni 80, il suo fondatore
David Belle, ne coniò il nome nel 1998 (la parola deriva da
parcours, cioè percorso). Si tratta di uno sport acrobatico
il cui scopo è superare in maniera diversa, saltando, camminando, correndo e arrampicandosi con movimenti fluidi e dinamici, gli ostacoli delle nostre città-giungla. In Italia è arrivato circa 5 anni fa grazie al web. Da 2 anni anche
Perugia conta dei “traceurs”, come vengono chiamati
quelli che lo praticano. In città c’è un gruppo di ragazzi e
ragazze che si allena.
“La nascita ufficiale della Comunità Parkour Umbria risale al 14 ottobre 2007 - racconta Massimo Baffoni, portavoce del Cup - giornata in cui, un manipolo di eroi si è
incontrato in piazza Partigiani per il primo raduno. Perugia non si presta molto ma abbiamo trovato dei luoghi
ideali, come piazzale Europa, piazzale del Bacio e il parchetto di Ferro di Cavallo in cui ci esercitiamo”. Obiettivo della Comunità è quello di aiutare gli atleti a migliorare sul piano tecnico e personale, adottando la filosofia del parkour nella vita di tutti i giorni, ma anche di
diffondere la conoscenza di questo sport. “Tanta gente
è curiosa e quando ci vede chiede informazioni. - aggiunge Massimo - Il parkour aiuta a superare le paure,
come quella del vuoto, e serve un equilibrio tra forza
fisica e forza mentale”. Maggiori informazioni
su www.parkourumbria.com
Agnese Priorelli
Separate dalla nascita
La strana somiglianza
della candidata Miss Mondo
con la neo Miss Universo
Alice Taticchi
a dicembre
in Sud Africa
per difendere
i colori italiani
e Stefania
Fernandez
“l’universale”
meet
venerdì 4 settembre 2009
Un successo annunciato, quello di cui tutti parlavano da
settimane, la festa del “Good Times Group”, venerdì 28 agosto, alla discoteca “Cielo” di Ponte San Giovanni. Il GTG,
nato quasi due anni fa grazie alla passione di alcuni amici
per la dance degli anni ’70 e ’80, ha un’organizzazione talmente elaborata da pianificare gli eventi in ogni minimo dettaglio e trasformarli
così in party amati da una
folta schiera di around 35:
cena al tavolo con prenotazione, per chi non rinuncia
alla buona cucina; libero dalle 23 per chi preferisce l’atmosfera della discoteca gremita. Questi gli ingredienti
per un meeting che piace sempre più, nato intorno ai vinili
che accendono nostalgicamente revivalismi degli anni ruggenti: circa 20 tra collezionisti, ex dj o, più semplicemente professionisti che
hanno lavorato in noti locali notturni e in emittenti radiofoniche. Un
gruppo di appassionati dei “bei tempi” e delle occasioni per ritrovarsi
e fare amicizia. Appuntamento per questo inverno, altra location,
stessa musica.
Geraldina Rindinella
Un altro party estivo
del Good times group
Feste itineranti per conoscersi e ballare
Una ventata di novità alla “Vaccareccia” di Pian di
Massiano. Non più solo lounge bar e ristorante ma,
da un mese, anche pizzeria grazie al nuovo forno che
completa questo antico casolare ristrutturato. La
“Vaccareccia” s’impone all’interno per le forme insieme hi-tech ed etno, esaltate dal rosso damascato
dell’arredamento al piano superiore, con un rimando ai luoghi esotici e mediorientali. Per ciò che riguarda la parte culinaria c’è una cucina tendente all’estroso dalla quale emergono dolci come il flan di
cioccolato o la sfogliatina di pere. Per chi non vuole sborsare cifre esagerate invece la new entry della pizza cotta nel forno a legna costruito all’esterno
della struttura e caratterizzata da un impasto lievitato naturalmente. Magari dopo un aperitivo visto
che la “Vaccareccia” si vuole anche distinguere
per essere un lounge bar del “bere di qualità”.
GeRi
Alla Vaccareccia
anche la vera pizza
Arriva il forno a legna
La belle époque parigina ha sempre gran fascino. Pure al cinema. Intrighi, pettegolezzi nell’alta società, amori nascosti. Il film “Cheri” diretto Sfephen Frears ci catapulta in
quel tempo e in quegli ambienti. Cheri (Rupert Friend) è
un giovane viziato e nulla facente che viene affidato dalla
madre, Madame Peloux (Kathy Bates), all’amica Lea De
Lonval (Michelle Pfeiffer), famosa cortigiana parigina,
perché lo educhi alla società degli adulti. “Non posso condannare il suo carattere…perché non ne ha!”, con queste
parole il giovane viene definito dalla sua “educatrice”. Tra
Lea e Cheri però nascerà una storia d’amore, nonostante
la differenza d’età. Con l’amore arrivano anche i guai…Frizzanti i duetti tra le due donne protagoniste e benché
il titolo del film ha il nome del ragazzo, la vera regina indiscussa è Michelle. Una curiosità! Frears ritrova la Pfeiffer dopo vent’anni da “Le relazioni pericolose”, altro film
in costume in cui regnavano intrighi e amore.
Agnese Priorelli
Il giovane Chéri
senza carattere
ma con tanti vizi
Metti una sera al cinema...
Scultori a Brufa
Brufa fino al 6 settembre
“Opera in nero” mostra omaggio
all’artista concettuale Osmida
Corciano fino al 6 settembre
Sagra delle Tequila
Madonna del Piano fino al 6 settembre
Torna la musica e il ritmo
di dj Bini al Joyce Pub
Via Bonazzi Tutti i fine settimana
Una delle opere dell’artista
Osmida umbra, nome
d’arte di Mirella Temperini.
La mostra è organizzata a
8 anni dalla sua morte
Atmosfera magica al Lido di Tuoro. Il 21, 22 e 23
agosto, tra le sculture ‘totemiche’ di Campo del Sole, è stato suonato un sound ricercato e coinvolgente per tre lunghe notti di musica e festa. Una rassegna musicale che è tornata dopo il successo (confermandolo) delle due precedenti edizioni. Tanti
gli artisti che si sono alternati alla console usando, per le loro peripezie musicali, quasi esclusivamente, dischi in vinile. Molti dei giovani dj che
hanno animato le serate collaborano con etichette italiane ed estere. Nomi noti agli habitué delle
notti perugine come Stefano Tucci e Marco Riff
che si sono esibiti venerdì 21, o Sauro Cosimetti
che insieme a Luca Gerlin, Mirkomos, Tano,
Franco B e Max P hanno chiuso la rassegna, facendo ballare, gli irriducibili amanti del genere,
dalle due della domenica pomeriggio, ininterrottamente.
Collective 1.0
Al Trasimeno tre giorni
di “festa fino al mattino”
La manifestazione che ha scosso la movida perugina
DRINK
Non solo partite a carte e
chiacchiere di quartiere al
‘circoletto’ di Sant’Erminio. Ma anche aperitivo.
Aperitivo ‘alla buona’.
Qualche snack e tante facce amiche. Bicchieri colorati e familiari e uno
spritz assolutamente bevibile ad un prezzo decisamente fuori dagli schemi. Meno di due euro per
quello che è il più comune ‘beverone apristomaco’. Uno spritz conveniente come la tradizione
veneta insegna, da consumare in assoluto relax come la tradizione
dei migliori circoli Arci impone.
Al circolo Arci
lo spritz a 1,80
come in Veneto
... e una fuori per l’aperitivo
L’esperienza artistica che porta
le sculture di artisti
contemporanei sulle colline
famose per la produzione di vini
La festa offre gastronomia
con piatti tipici locali,
musica, ballo
e ovviamente cocktail
a base di tequila
Alice Taticchi delle meraviglie è “Miss Mondo
Italia 2009”, 19enne diSan Mariano che rappresenterà l’Italia alla finale di Miss Mondo, il 12 dicembre in Sudafrica. Alice ha
una incredibile somiglianza con la neo
eletta Miss Universo, la venezuelana
Stefania Fernandez. Meet tifa per
lei...
Giovani esordienti e artisti affermati si sono alternati alla console
Giovani
offrendo la possibilità di ballare fino alle prime luci dell’alba
offrendo
Tre giorni di musica elettronica tra
le sculture ‘totemiche’ di Campo del Sole
La somiglianza
tra la neo Miss Universo
e la candidata per l’italia
a Miss mondo
Le due miss
“gemelle”
a distanza
III
venerdì 4 settembre 2009
II
Iniziata
martedì
scorso la 31esima festa della Cipolla.
A Cannara fino al
13 settembre sarà
possibile abbuffarsi senza timore di
piatti della tradizione e ricette fantasiose create intorno all’indiscussa protagonista
della manifestazione...la cipolla
cannarese.
Una festa
per la cipolla
amata da Vissani
Tradizionale Cannara
Non solo ostriche e caviale.
Anche la dispensa di casa, dove si conserva un buon vino
rosso, l’olio extravergine e
una mini-confezione di zafferano, può contenere gli ingredienti giusti per una cenetta accendi-Eros. Vere e
proprie ‘pozioni’ per fare
funzionare un incontro
amoroso. Ad esplorare il
legame tra cibo, autoctono e non, e la sessualità
sarà il primo festival dell’afrodisiaco, Aphrodisiac, che si terrà a Città
della Pieve, dal 3 al 6 settembre.
Pozioni d’amore casalinghe
Cibo e sessualità s’incontrano
in una tre giorni molto piccante
Afrodisiaca a Città della Pieve
4
delweekend
i fantastici
Al Joyce Pub
è possibile trovare tutto il
calore dell’atmosfera
irlandese
meet
meet
venerdì 4 settembre 2009
IV
Pagina pubblicitaria
“Speriamo che il ritorno del
crocifisso restaurato serva a
riaccendere l’attenzione sul
quartiere”. L’auspicio è di
Fernando Sulpizi (foto a destra), parroco di Sant’Agostino, in corso Garibaldi, dove
vive da 46 anni. Per questo,
la scorsa settimana, ha voluto
fare le cose in grande, con
una piccola cerimonia in
chiesa alla presenza di monsignor Chiaretti, del professore Franco Mezzanotte e della
dottoressa Tatiana Magrini.
Non è mancato un concerto
vocale strumentale con parti
dell’opera Il grido dell’anima,
su testi tratti dalle Confessioni di Sant’Agostino. Autore lo
stesso Sulpizi, apprezzato
compositore e sperimentatore.
Intervistarlo non è stato semplice: il maestro stava seguendo i preparativi del concerto
di venerdì scorso, pur con la
mente già rivolta, alle 8.30 di
mattina, alle innumerevoli altre incombenze inerenti alla
funzione sacerdotale. Così,
ne è nata una chiacchierata
itinerante, per non mancare
l’appuntamento con una tipografia fuori dalle mura del
centro storico. Una breve
passeggiata sufficiente a mettere insieme i pezzi fondamentali di una personalità
che definire poliedrica è poco. “Fin da ragazzo – ci ha rac-
Il maestro è immerso tra mille progetti
tra cui l’audiolibro su Sant’Agostino
Corso Garibaldi
Noto compositore, è testimone dei cambiamenti di corso Garibaldi dove vive da 46 anni
Padre Sulpizi, scienziato della musica,
al lavoro per la rinascita della sua parrocchia
contato padre Sulpizi durante il percorso, interrogato sulle origini della passione per la
musica -, da quando entrai in
collegio, mi interessai del pianoforte. Fino al liceo sono
stato un autodidatta. In seguito, a Tolentino, presi cinque
o sei lezioni con un maestro e
preparai la licenza di solfeggio al liceo musicale di Teramo. In pratica, in tre mesi mi
trovai a coprire tre anni di studi...”. Non c’è che dire, anche la musica per lui è stata
una vocazione. Tra i 20 e i 24
anni, riuscì ad avere maestri
a Roma e coltivò studi di armonia, avviando un trattato a
quattro mani con uno degli
insegnanti. “Poi però la teoria
è passata in secondo piano.
Volevo fare il compositore”.
Una passione che non ha più
abbandonato, sicché le sue
opere, eseguite in Italia e all’estero, sono più di cento e
spaziano tra i vari generi, dalla musica da camera a quella
per orchestra, dal teatro lirico ad azioni teatrali con la
partecipazione degli ascolta-
tori. Ha lasciato un segno anche la sua lunga docenza
presso il conservatorio di Perugia, posto lasciato nel
2006. Qui ha cresciuto talenti come Carlo Pedini, già direttore della Sagra Musicale
Umbra, e Tonino Miscenà,
fondatore della casa editrice
Egea. Grande importanza,
nella sua inesausta ricerca,
hanno rivestito le percussioni: “Sarà perché sono imprevedili...”. Un po’ come il maestro, che ha anche dato il via
alla costituzione del gruppo
musicale oggi noto come Tetractis e fondato una casa editrice, la Hyperprism, con sede in corso Garibaldi. Per
non parlare degli strumenti
nati dalla sua inesauribile
fantasia, come gong di specchi, una tromba di vetro, persino un registro d’organo con
canne di vetro, incompiuto
perché “ci vogliono tanti soldi”: gioielli a volte protagonisti di performance artistiche
studiate con l’amico scultore
Armando Marrocco e persino volati in America per un
11
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venerdì 4 settembre 2009
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Il personaggio
Perugia
concerto al Central Park.
Ora è in corso di pubblicazione il progetto ispirato alle
Confessioni di Sant’Agostino: un audiolibro, con lettura
dei testi separata da brani
musicali firmati Sulpizi. “Perché Sant’Agostino? Appartiene alla mia vita. Anche l’idea
dell’audiolibro. Ho sempre
poco tempo per fare tante cose, mi sono abituato a leggere
e imparare persino mentre
guido usando questi strumenti contemporanei, quindi credo siano un ottimo mezzo di
divulgazione”.
Questo padre agostiniano
classe 1936 è dunque tutto
fuorché fuori dal suo tempo.
La nostra chiacchierata si è
conclusa col ritorno alla chiesa di Sant’Agostino, dove
spesso, come tanti altri sacerdoti del centro storico, si è
sentito un po’ sotto assedio a
causa delle peggiorate condizioni di sicurezza. Del resto,
pochi passi prima, nella fessura di un muro sotto piazza
Grimana avevamo avvistato
una siringa. “Ci sono tanti
giovani che pretendono un
obolo mensile – si sfoga padre Sulpizi – e non si creda
che siano extracomunitari. A
volte mi viene da dire loro: io,
che ho passato i settanta, lavoro così tanto, e voi, a
trent’anni, che fate?”.
Alessandra Borghi
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Perugia
venerdì 4 settembre 2009
Spettacoli e Cultura
Successi
Lo spettacolo su un tema
attualissimo
come il gioco del lotto
ha vinto la scommessa
di riportare transito
in un punto “caldo” come
piazza del Bacio
Dalla cultura una mano
alle zone degradate
Lo spettacolo ispirato
al gioco del lotto ha attirato
un folto pubblico
Domenica 30 agosto si è
conlcusa la rassegna teatrale
“Dilettarci” con la commedia brillante “’L terno al lotto”, della compagnia “Teatro
dell’Arco” che, a piazza del
Bacio, ha riscosso un notevole successo di pubblico, come afferma il regista Gianluca Bartoccioli: “Siamo molto
soddisfatti del buon risultato
perché abbiamo trattato un
argomento che al momento
è attuale, ovvero la mania
del gioco al lotto. Nella famiglia Ciabattini, proprietaria
di un’impresa di pompe funebri, quasi tutti sembrano
essere contrari a questa passione del capofamiglia, il Signor Arminio. Discordanti la
nuora Marisa, il fratello Rolando e perfino la futura moglie Argene. In seguito ad
uno strano sogno, Arminio
gioca tre numeri e li nasconde in un posto sicuro. Di lì a
poco, i parenti dovranno ricredersi quando uscirà davvero il terno secco che dovrebbe portare una pioggia
di soldi. Ma, sfortunatamente, un malaugurato incidente fa perdere ad Arminio la
memoria e allora, iniziano
una serie di situazioni rocambolesche”. Un’iniziativa importante, quella di portare il
teatro in vernacolo in una
delle zone considerate tra le
più malfamate del capoluogo: “Sicuramente - continua
Bartoccioli - si tratta di un
modo per cercare di rivitaliz-
La proposta di Gianluca Bartoccioli, regista del Teatro dell’Arco
Ildialettaleinscenaantidotoaldegrado
“Ci piacerebbe una sede in piazza del Bacio”
FOCUS
Dal debutto nel gennaio 1993 alle commedie più famose del repertorio in vernacolo
Una lunga avventura costellata di passione e successi
Gianluca Bartoccioli, forte di un’esperienza decennale nel campo del teatro
dialettale perugino, ha creduto da subito nel progetto di portare sulle scene la
commedia in vernacolo fondando la
compagnia “Teatro dell’Arco”, di cui ancora oggi è il presidente e il regista. “All’inizio-spiega Bartoccioli- abbiamo
pensato ad un genere che si potesse integrare con l’attività musicale di cui avevamo esperienza e, così, abbiamo optato per un musical”. La compagnia, dopo essersi esibita nella chiesa di via Petrarca fino al 1993, entra a far parte del
cartellone dello Zenith. “Abbiamo debuttato a teatro il 2 gennaio 1993- ricorzare piazza del Bacio, ritenuta una i luoghi caldi di Perugia a causa della presenza di
pusher e persone poco raccomandabili che vi si aggirano.
da il presidente- in una serata di beneficenza, portando in scena “Lo scaldaletto”, una commedia di Scarpetta riadattata in vernacolo”.
La cittadinanza, dinnanzi a
questo tipo di iniziativa, ha
risposto in maniera positiva,
tant’è che non bastavano neanche i posti a sedere per tut-
La scelta di recitare in dialetto influisce
anche sul nome della compagnia, come
spiega Bartoccioli: “Teatro dell’Arco è
un appellativo che testimonia l’unione
fra la compagnia e Perugia, con tutte le
sue scalette, i suoi vicoli e soprattutto i
suoi archi”. Il 1998 è un anno di pausa
ma, nel 1999, si torna in scena con la
commedia “Vagone letto per due”. Nel
gennaio 2002 la compagnia rappresenta “Due mariti in trappola”, riscuotendo
uno straordinario successo. Nel 2007,
va in scena “Quando piovono gli angioletti” e nel 2008 “La fu Berta Grey”,
commedie targate Franco Bicini.
G.R.
ti. Bisognerebbe cercare di
far vivere di più quest’area
della città che, tra l’altro, ha
uno spazio tale da prestarsi
per ogni genere di spettacoli
teatrali, eventi e rassegne,
da organizzare non solo in
estate ma tutto l’anno. E si
potrebbe creare uno spazio
per il Teatro dell’Arco che
Il presidente Mirabassi: “Al di là degli spettacoli, è cresciuta l’attenzione per gli aspetti educativi”
Figure animate, un festival sempre più a misura di bambino
L’immagine di uno spettacolo
Un Festival dedicato ai bambini, visti come
materia preziosa da formare e informare, senza trascurare la componente ludica, momento imprescindibile per una sana educazione.
Il “Festival Internazionale delle figure animate”, alla 22˚ edizione, è una delle più importanti rassegne di Teatro di Figura a livello europeo, cui partecipano alcune tra le più celebri compagnie italiane ed estere. Tante le novità di quest’anno, prima fra tutte un nuovo
titolo: “Figuratevi di essere bambini”, che
esprime il desiderio degli organizzatori di dare vita ad una “Politica dell’infanzia”, incentrata sui bisogni dei più giovani. Presenza ormai storica, in qualità di direttore artistico,
Mario Mirabassi. “Quando è nato il Festival ci
occupavamo esclusivamente di teatro di figura, da alcuni anni invece abbiamo voluto occuparci dell’infanzia a tutto tondo, affrontando
anche temi di politica ambientale, sicurezza,
diritti dei bambini e formazione, il tutto, attraverso un linguaggio leggero e divertente, comprensibile anche ai più piccoli. Preziosissima
la collaborazione delle Forze dell'Ordine, della
protezione civile, dei vigili del fuoco e della
Croce Rossa”.
Uno dei tre sottotitoli della rassegna è “La città
in gioco”, a simboleggiare la volontà di coinvolgere tutte le istituzioni cittadine nella creazione di spazi urbani “a misura di bambino”, ma
non possiede una struttura
propria”. E se, in questi brevi
scampoli d’estate, si cerca di
far vivere e sopravvivere uno
dei quartieri più a rischio,
durante il resto dell’anno i residenti e i commercianti vivono una tragica situazione
cui nessuno pone rimedio.
Inizialmente, quando venne
progettato il centro direzionale di Fontivegge, per opera dall’architetto Aldo Rossi,
i palazzi edificati intorno alla
piazza avrebbero dovuto abbellire e modernizzare la zona in cui sorgeva la fabbrica
della Perugina, di cui è rimasta intatta la ciminiera, testimonianza di un pezzo di storia industriale. Ma i simboli,
purtroppo, non sono bastati
a fare di un quartiere cittadino un rione sicuro. Lì vi abitano molte famiglie composte da extracomunitari e studenti in affitto che si dicono
spaventati dalla situazione
in cui sono costretti a vivere
e a dover fare i conti: quasi
quotidianamente sono alle
prese con urla, schiamazzi,
atti vandalici, con spacciatori provenienti, in maggioranza, dalla Nigeria e dal Marocco pronti anche ad accoltellarsi tra di loro pur di acquisire il controllo della zona. E il
tutto, purtroppo, alla luce
del sole e delle telecamere di
sorveglianza che non sembrano minimamente spaventare. Si parla da troppo tempo di emergenza droga, di
bande in lotta per il predominio sul mercato degli stupefacenti, di prostituzione, di
degrado assoluto. Da tempo
i residenti chiedono risposte
che la classe politica, al momento, sembra non saper dare.
Geraldina Rindinella
soprattutto ad esprimere la volontà di rendere
permanenti gli interventi educativi.Tante le
novità di questa edizione fra cui la creazione di
un panorama di realtà variegate ma connesse
tra loro. Non più solo teatro di figura dunque
ma anche mostre, laboratori sulla scienza, sulle arti visive, sul fumetto, spazi dedicati alla
danza e alla musica, attività capaci di mettere
in gioco le diverse modalità espressive dei ragazzi. “Per quanto riguarda il lato organizzativo" spiega Mirabassi "quest'anno rappresenta
una sorta di punto e a capo, un momento di
transizione, in cui vogliamo tracciare un bilancio di questi venti anni di attività, che ci hanno
visti lavorare fianco a fianco ad un progetto che
nulla ha a che fare col business, dato che le
uscite superano di gran lunga i guadagni, ma in
cui tante sono state le soddsfazioni personali
che ci hanno ripagato di ogni sacrificio".
Elga Albarella
EVENTI
Sabato 5 settembre
Storie di ville e giardini
Prosegue l’iniziativa “Storie di ville e
giardini” ideata dall’Ufficio Promozione Turistica del Comune di Perugia
che permette a tutti i partecipanti di visitare alcune fra le più belle residenze
della zona, con accompagnamento musicale. Sabato 5 settembre, escursione
guidata a Villa Aganoor Pompili presso
Monte del Lago a Magione. Info e prenotazione obbligatoria al numero 075
3681462 oppure 335 7196762.
Fino al 10 settembre
Pietre tra le pietre
Proseguono fino al 10 settembre i percorsi guidati per cittadini e turisti alla
scoperta del patrimonio storico artistico della città. L’itinerario ‘Pietre tra Pietre Arte, storia e leggende della città’ attraverso un percorso nel centro storico,
guiderà i partecipanti alla scoperta di
elementi architettonici inconsueti e
meno conosciuti nonché di inserti scultorei inseriti tra le mura della nostra città. Info 075 5772832 (dal lunedì al venerdì, ore 9 – 13.)
Fino al 10 settembre
Tenera è la notte
Venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 settembre alle ore 21.15 presso il Chiostro
Sant’Anna andrà in onda lo spettacolo
teatrale ‘Break’, un gioco scenico di varia umanità a cura dell’Associazione
culturale Smascherati! per la regia di
Danilo Cremonte. Ingresso intero € 10,
ridotto € 7. Sempre sabato 5 settembre
presso l’area verde di via Gregorovius a
Ferro di Cavallo a partire dalle 16 ci sarà un’esibizione di danza della scuola
‘La Nuova Orchidea’.
Domenica 13 settembre
Visita alla Verna
E’ prevista per domenica 13 settembre
la prossima escursione organizzata e
promossa dall’associazione Monti del
Tezio , meta della giornata saranno i
monti della Verna. Info 335-6726766.
Fino al 3 gennaio
Perugia city tour
Fino al 3 gennaio sarà invece possibile
visitare la città di Perugia a bordo dell’ormai noto pulmino rosso di “Perugia
City Tour”. Fino al 1 novembre con sette corse giornaliere e possibilità di commento in auricolare multilingue. Info
ragi a Colombella ed infine “Umbricelli
Sport” a Capanne. Fino a domenica 13
settembre a Pian di Massiano, si terrà
la Festa democratica di Perugia.
Infine, domenica 20 settembre sarà l’ultimo giorno possibile per visitare la
“Rassegna delle sagre” di San Sisto,
evento conclusivo del calendario delle
13
QUI
venerdì 4 settembre 2009
PAGINA
Appuntamenti
Perugia
Sott’occhio
Originale spettacolo di Human Beings
Break, contro tutti i muri
sagre estive del territorio.
075-5757.
MOSTRE
MUSICA
Martedi 8 settembre
Gli spazi del tempo
musicale
A palazzo della Penna alle ore 21.30
musiche di Beethoven e Mendelsshon
a cura de I solisti di Perugia.
Mercoledi 9 settembre
Note a Palazzo
Alle ore 21 a palazzo della Penna andrà
in scena lo spettacolo ‘Minha alma brasileira’, un viaggio storico-musicale nella cultura brasiliana con la voce di Selma Hernandes.
Sabato 12 settembre
Musica d’autore con la
Sagra Musicale Umbra
Si apre sabato 12 settembre, alle ore
21, presso il Teatro Morlacchi di Perugia la “Sagra musicale Umbra” con il
concerto dell’Orchestra del Klangverwaltung di Monaco diretto da Enoch
Zu Guttenberg che eseguirà musiche
di Haydn. Domenica 13 settembre, ore
18, presso la sala del cenacolo di San
Crispolto a Bettona, sempre nell’ambito della Sagra Musicale Umbra, Alfonso Fedi si esibirà al clavicembalo.
FESTE E SAGRE
PAESANE
Si concluderanno domenica 6 settembre la sagra della scortecciatura a San
Martino in Campo, la sagra degli aspa-
Fino al 21 settembre
Parlare con Dio
Presso il nuovo spazio espositivo del
centro culturale ‘Le gallerie dei Gerosolimitani’ in via San Francesco 6/8 nel
complesso della Casa dei Cavalieri di
Malta Laus Deo(ingresso da via della
Sposa, n.1), sarà possibile visitare
l’esposizione di dipinti di artisti Italiani,
Fiamminghi e Spagnoli del XIV- XVIII
secolo.
La mostra resterà aperta dal mercoledì
alla domenica dalle 15 alle 19. Ingresso
gratuito.
CINEMA ALL’APERTO
Fino al 10 settembre
Cinema sotto le stelle
Presso il Frontone cinema all’aperto,
con spettacolo unico alle 21.30 saranno proiettati:
Giovedì 3 settembre, “Angeli e Demoni” film thriller diretto da Ron Howard.
Venerdì 4 settembre, “I love shopping”, commedia romantica diretta da
P. J. Hogan. Sabato 5 settembre, “Gran
Torino” per la regia di Clint Eastwood.
Domenica 6 settembre, “Religious, vedere per credere” diretto da Larry Charles. Lunedì 7 settembre, “La terra degli uomini rossi-Birdwatchers” diretto
da Marco Bechis.
Martedì 8 settembre, “Uomini che
odiano le donne”, thriller diretto da
Niels Arden Oplev.
Mercoledì 9 settembre, “Vincere”,
film drammatico diretto da Marco Bellocchio.
Giovedì 10 settembre, “Martyrs”, per
la regia di Pascal Laugier.
L’oroscopo della settimana
Venere armonica porrà l'accento sulla vita sentimentale. Si prevedono
belle giornate, e nottate, di calda
passione con la persona amata. I single torneranno a sorridere, e sedurre
con slancio.
Dopo i primi giorni appassionati, il
cuore si spegnerà leggermente e subentrerà una vena di gelosia che potrebbe portare ad antipatiche discussioni con chi amate. L'amore non è
bello se non è litigarello…
La bellicosità verso chi amate lascerà il posto all'attenzione amorosa e alla tenerezza, man mano che
i giorni passano. Il desiderio sessuale si farà di nuovo sentire con
impeto. Notti bollenti!
Venere terrà aperti i canali del cuore
fino al 26. Poi subentrerà Marte che
risveglierà il vostro lato più passionale e caloroso. Lo slancio erotico sarà
focoso e le notti bollenti ed eccitanti
per i sensi.
Venere terrà aperti i canali del cuore.
Poi subentrerà Marte che risveglierà
il vostro lato più passionale e caloroso. Lo slancio erotico sarà focoso e
le notti bollenti ed eccitanti per i sensi.
Sostenuti dal cielo, vivrete d'amore e d'accordo con la persona amata.Eventuali dissapori troveranno
la via della risoluzione. Migliorano
nettamente anche le performance
erotiche.
Il dialogo di coppia sarà eccellente
sia per quanto riguarda lo scambio
di idee, sia sul versante erotico.
Brividi di piacere scorreranno sulla
pelle e vi lascerete andare ad appassionanti slanci amorosi.
Cielo intrigante che vi farà vivere una
settimana all'insegna delle forti emozioni amorose. La vita erotica di coppia sarà ravvivata da molto peperoncino piccante, il vostro gusto preferito...
Dopo un paio di giorni ancora tesi,
Venere tornerà armonica e vi farà
ritrovare ottimismo e fiducia nei
sentimenti. Il fine settimana, con la
Luna nel segno, promette scintille
di eros appassionato.
Venere uscirà dall'opposizione,
ma vi entrerà Marte. Sarete insoddisfatti della vostra situazione affettiva, ma non saprete bene come
migliorarla. Evitate, comunque, polemiche inutili.
L'opposizione di Venere stimola la
voglia di trasgressione. Per i single
significa buttarsi all'avventura. Per
chi è in coppia, invece, potrebbe volere dire piccole bufere. Erotismo piccante.
L'appoggio di Venere termina il ma
subentra quello di Marte. Lo slancio amoroso perciò, passerà da
languido e dolce a passionale e focoso. Migliorerà anche la comprensione nelle coppie in crisi.
Tutti insieme sul palco per superare barriere linguistiche e culturali. É la proposta del laboratorio teatrale interculturale Human Beings dal 4 al 6 settembre al chiostro di S. Anna, in viale Roma. A parlarcene è Danilo
Cremonte, fondatore dell’associazione, nonché autore
e regista dello spettacolo. "Questa pièce ha un titolo
emblematico, Break, parola che esprime il senso di rottura dovuto a barriere non solo fisiche e geografiche ma
anche mentali. Uno spettacolo nato da un aneddoto divertente: nel chiostro dove si tengono le rappresentazioni degli operai avevano eretto una parete di legno che
cadeva proprio al centro della scena. Anziché coprirla
abbiamo scelto di farne il tema centrale dello spettacolo, il simbolo di quei tanti muri e confini presenti nel
mondo, basti pensare al muro di Israele, a quello che
separa Arabia Saudita e Yemen, al muro di Berlino fortunatamente caduto”. Fulcro del sistema didattico di
Cremonte è l’improvvisazione. "Solo dopo che si è riusciti a superare le proprie paure più ataviche si è capaci
d’improvvisare e trovare il modo più congeniale di esprimersi. Nei momenti autoriali del mio lavoro seleziono i
contenuti che i ragazzi propongono nelle fasi d’improvvisazione e li combino insieme in un prodotto unico".
Tutto il mondo è rappresentato negli spettacoli di Cremonte, gli attori vengono dalla Polonia, dalla Svezia,
dall’Equador, dal Burundi, dall’Argentina, un caso a
parte la Cina. "Quest’anno sono tanti i ragazzi cinesi
che hanno scelto il laboratorio come mezzo d’integrazione e questo, a dispetto di quanti definiscono questo
popolo chiuso in se stesso e restio alla socializzazione".
Human Beings proprio quest’anno festeggia 15 anni di
attività e la sua attività s’inserisce in una città che, grazie alla larga presenza di stranieri, è certamente terreno
fertile per iniziative di questo tipo.
Elga Albarella
Sport
Prima divisione
In primo piano il capitano
Fabio Gatti. I tifosi
non hanno gradito la sua
prestazione con il Figline:
fischi alla sostituzione
Il centrocampista Menassi
(a lato) ha cercato
di vivacizzare le azioni
offensive del Grifo ma solo
con scarsi risultati
Esordio in casa
positivo ma fiacco
Come in una giornata di controesodo dalle vacanze,da
bollino rosso, in mezzo a un
traffico ingolfato fino all’inverosimile, il Perugia di Pagliari trova un buco e ci si infila
portando a casa tre punti che
proprio meritati non sono.
Contro il Figline di Moreno
Torricelli il Grifo ha colto la
prima vittoria stagionale,gol
di Stamilla a pochi minuti
dal termine, in una partita a
tratti giocata sottotono, con
palesi difficoltà a creare gioco, e subendo in alcune circostanze le ripartenze dei toscani. Il Figline non sarà il
Real Madird, ma con una
buona organizzazione di gioco e pressing alto ha messo
spesso in difficoltà i biancorossi.E come tante volte accaduto lo scorso campiona-
Tanta sofferenza e poche idee per un Perugia che con un gol di Stamilla torna al successo
Grifo da brividi
to, il migliore in campo è stato Masssimiliano Benassi,
“portierone” biancorosso, autore di due pregevoli e decisivi interventi salva risultato,
in un momento della gara, in
cui andare sotto poteva risultare fatale. Con questa vittoria il Grifo torna a respirare
dopo una settimana difficile,
seguita alla sconfitta di Vare-
se, quando antichi fanatasmi
del passato sembravano essere tornati protagonisti. Sul
fronte mercato registriamo
l’arrivo di Daniele Paponi, attaccante di 180 centimetri,
nato nel 1988, cresciuto nel
settore giovanile dell’Ancona. Hanno lasciato Perugia
Pizzolla, destinazione Brindisi, e Cutolo, approdato in B
al Crotone. E’rimasto invece
Ercolano, giocatore che se in
condizione potrebbe tornare
utile alla causa biancorossa.
Soddisfatto per la vittoria Pagliari: “Questi sono tre punti
importanti - dice il tecnico
biancorosso - in un momento delicato della stagione. La
vittoria da serenità ai ragazzi,
in una squadra con tanti gio-
catori nuovi e che solo da poche settimane lavorano insieme. Il Figline ci ha messo in
difficoltà con le sue ripartenze, e bravo è stato il nostro
portiere in alcune circostanze. Il calcio alle volte è anche
questo, vincere senza convincere, portando a termine gare difficili soffrendo”. Pagliari risponde poi a chi parla di
indrome del Curi: “Sono
stanco di parlare di paura del
nostro stadio. I miei sono
buoni giocatori e non soffrono di nessun timore”. L’allenatore biancorosso si sofferma sul lavoro del diesse Marcaccio e sui giocatori a sua disposizione: “Il direttore ha
fatto un ottimo lavoro, riuscendo a far quadrare il cer-
VOLLEY Alla seconda esperienza, il tecnico punta in alto: “Obiettivo minimo è entrare nella finale di Coppa Italia”
La Sirio riparte da una vecchia conoscenza: l’allenatore Sbano
Emanuele Sbano torna a Perugia
dopo l’esperienza in Turchia
Per lui si tratta di un vero e proprio ritorno a
Perugia, in una piazza nella quale alla prima
stagione ha centrato la Coppa dei Campioni
di pallavolo femminile. È la storia di Emanuele Sbano, tecnico della Sirio Perugia, cavallo di ritorno nella città del Grifo dopo due
anni all’estero, e dopo la parentesi sulla panchina perugina nell’ultima parte dello scorso
campionato. “Lo spirito è lo stesso della prima volta – afferma il tecnico - anche se parliamo di una nuova avventura e nuove giocatrici. Il nostro lavoro ci porta spesso in città
diverse, ma tornare a Perugia è una bella soddisfazione”. Una stagione che si annuncia
difficile per la competitività del campionato
di A1: “Sono tante le squadre in grado di centrare lo scudetto. Sul gradino più alto metto
sicuramente Bergamo, l’attuale campione
d’Europa. Pesaro e Novara come sempre possono recitare una stagione da protagoniste.
Non sottovaluterei Villa Cortese, una neopromossa che ha però allestito una squadra
di tutto rispetto per centrare i play off”. Che
campionato devono aspettarsi i tifosi perugini? “La nostra è una buona compagine, fatta
da giocatrici di esperienza, con tanta voglia
di migliorarsi. Metterei la Sirio in seconda fascia, anche se alla resa dei conti sarà il campo a decidere”. Il primo obiettivo potrebbe
essere la fase finale di Coppa Italia: “Vorrebbe dire occupare un posto tra le prime otto a
metà stagione. Per una città come Perugia,
che ha scritto pagine importanti della pallavolo nazionale e internazionale, questo do-
vrebbe essere il traguardo minimo. Tutto dipenderà dal calendario e dall’inizio della nuova stagione”. Che cosa resta della prima esperienza con la Sirio? “Bellissimi ricordi e importanti risultati. Era la mia prima stagione
d’allenatore e tutto andò bene. In due anni
sono cresciuto sia dal punto di vista professionale che umano, ma la voglia di migliorarsi c’è sempre”. Vi disturbano le vicende societarie? “Noi lavoriamo sul campo, con la
convinzione che tutto andrà bene”. Avete in
programma qualche amichevole? “Con molta probabilità parteciperemo ad alcuni tornei
pre campionato. Ora lavoriamo per migliorare dal punto di vista fisico e sull’affiatamento
tra le compagne, per il resto si vedrà”.
Alf.Bar.
QUI
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venerdì 4 settembre 2009
Perugia
TENNIS L’atleta che ha scalato le classifiche regionali ora allena i giovani
L’allenatore Pagliari:
“Nessuno parli
di sindrome da Curi
I miei non hanno
paura di giocare
davanti ai loro tifosi”
Roberto Tarpani si confessa:
“Prima stavo sempre in campo,
ora sono anche un tenero papà”
Tarpani sulla
sua
superficie
preferita, la
terra
chio. Tutti i giocatori potrebbero tornare utili alla causa,
il campionato è lungo. Io in
ogni caso sono molto sereno,
perchè durante questo mese
e mezzo ho trattato tutti con
la stessa dignità professionale”. “Sono soddisfatto per la
prestazione della squadra dice il tecnico toscano Torricelli - giocando così i risultati
prima o poi arrivano. Il Perugia ha ottime individualità
ma con noi non ha fatto una
grande gara. Non mi permetto di giudicare il lavoro di Pagliari proprio perchè non conosco le problematiche della
squadra”.
Prossimo avversario: La
Pro Patria è reduce dalla
sconfitta esterna di Alessan-
dria (2 a 1) occupa l’ultimo
posto in classifica con zero
punti dopo due gare di campionato. La squadra lombarda è guidata da Manari, gioca con il classico 4-4-2, sistema speculare al modulo di
Paglairi. Due le reti realizzate, quattro invece quelle subite.
Alfonso Barbadoro
Grande perfezionista come giocatore di
tennis ma anche tenero papà di due gemelli appena nati. È l’identikit di Roberto Tarpani, atleta della Junior Tennis di Perugia,
diventato padre per la prima volta. Roberto
è nato a Perugia nell’aprile del 1974, vive a
Santa Lucia, istruttore al circolo Junior
Tennis, sposato con Elena che gli ha regalato Francesco e Tommaso. “E’ una grande
emozione avere un figlio – dice Roberto –
una sensazione indescrivibile. Di solito sto
poco a casa ma da quando sono nati i bambini, non riesco a staccarmi da loro”. Perché la passione per il tennis? “Da piccolo
giocavo a calcio e guardavo mio padre praticare il tennis. È nato lì l’amore”. Il tuo pal-
mares? “Sono stato Campione Italiano di
doppio, sette volte Campione dell’Umbria
e due Campione Italiano Universitario.
Per qualche tempo sono stato anche in
classifica mondiale”. Bello e brutto del tennis: “Nella stessa maniera l’essere padrone
del tuo destino. Il tennis è uno sport individuale, vinci o perdi in base alla tua preparazione”. Un aggettivo per definirti: “Perfezionista e amante del sacrificio”. Il tuo idolo da bambino: “Ivan Lendl”. La tua superficie preferita: “La terra rossa”. Con chi andresti a cena? “Con il capitano dell’Inter Javier Zanetti”. Quale torneo dello Slam dal
vivo? “Sarebbe magnifico seguire Wimbledon”.
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Perugia
venerdì 4 settembre 2009
Lettere al direttore
Per la pubblicazione delle Vostre lettere scrivete a:
[email protected]
Parola di...
No ai cani da pastore
a Monte Tezio
A chi interessa Monte Tezio? A nessuno, mi viene in mente di dire di primo
impulso. Ma non è così. Basta arrivare
al cancello del parco un sabato o una domenica mattina per rendersi conto di
quanta gente sale sul monte. Famiglie
intere con neonati addirittura sullo zainetto o marsupio che dir si voglia, giovani ed anziani baldanzosi che a petto in
fuori sfidano la calura solo per poter godere di qualche istante di piacevole panorama in vetta, intrepidi pedalatori che
si affaticano lungo le rampe dello stradone di servizio assaporando il piacere di
una pedalata sui pratoni e così via.
E’ quasi una soddisfazione personale
quella che provo io, insieme ad altri amici, che abbiamo sempre creduto nel magico fascino di Monte Tezio e per esso
abbiamo combattuto e per esso abbiamo speso in tempo, denaro, salute, pubblicizzando con ogni mezzo a nostra disposizione quello che a noi sembrava il
polmone della città, il “monte dei perugini”. Ora però, ogni volta che salgo sul
monte devo tornare a casa a dir poco arrabbiato, anzi proprio furioso per quanto sono costretto a vedere. Il cancello
del parco, la cui chiave era geloso appannaggio di pochi addetti alla cura del
monte ed ovviamente alle forze dell’ordine, oggi viene concessa a dir poco con
faciloneria. Sul malandato sentiero si
può incontrare ogni specie di tecnici
che si recano a controllare le antenne
fiorite a dismisura sulla vetta del Tezio.
Ma il peggio è arrivato in questi ultimi
mesi. E’ stata data una chiave e concesso quindi l’accesso al monte ai cosiddetti “cinghialai”. Tali cacciatori salgono
sul monte per pasturare i cinghiali in
modo che poi, ad ottobre possano trovare degna morte ben grassi e saporiti.
Non voglio addentrarmi nei particolari,
anche perché, la polemica sarebbe
squallida .
Infine è di questi giorni l’ultima notizia
bomba.
È stato concesso il pascolo ad un pastore che porterà sui pratoni ben cinquecento pecore. A parte i miei dubbi sull’impossibilità di trovare pascolo sufficiente per tanti animali, mi sorge spontanea una domanda, ma per controllare
tante pecore, quanti cani verranno lasciati liberi di scorrazzare sul monte? Sono ormai quasi quarant’anni che passeggio sui monti e ho avuto purtroppo tante
esperienze sempre negative, nel rapporto con i cani da pastore. La faciloneria
con cui l’argomento viene trattato mi
spaventa. L’esperienza ci insegna ahimé, che non si scherza con i cani.
La colpa non è loro, ma il risultato è
sempre a nostro sfavore. Tornando quindi a monte Tezio, ricordo che molti anni
or sono ci fu una esperienza simile con
un altro pastore e successero vari “fattacci” tanto che fioccarono minacce e denunce.
Ma tutto è caduto nell’oblio. Forse l’affitto del pascolo frutterà una discreta
sommetta ed in periodi di magra “tutto
fa brodo”, ma a noi poveri appassionati
del monte cosa rimane? L’Assessorato
al Turismo del Comune di Perugia ha
fatto realizzare nel 2008 una guida
escursionistica che tocca il territorio a
nord di Perugia ed ha curata la stampa
di una carta con tutti i sentieri numerati, proprio per pubblicizzare tale zona.
Ma a che pro, mi domando , se poi tali
itinerari non sono fruibili dai perugini e
turisti che siano? “… itinerari escursionistici studiati per invitare il turista a
percorrere i sentieri del territorio rurale
a nord dell’abitato di Perugia,… alla scoperta di castelli, abbazie, borghi, siti archeologici poco noti o semplicemente
dei paesaggi collinari che contraddistinguono la nostre zone …”. Cita testualmente la presentazione dell’opera scritta dall’assessore dell’epoca, che io ringrazio per la sensibilità personale.
Ma poi, a conti fatti … a chi interessa
Monte Tezio?
Francesco Brozzetti
Parco Sant’Angelo,
degrado che fa male
Abito in corso Garibaldi e vivere in questo rione è sempre più difficile...Nel parco S. Angelo adiacente a Corso Garibaldi, il degrado è di casa...Non solo siringhe ma dormono li delle persone e lasciano tutti i rifiuti in giro...hanno anche montato una tenda....Ma chi controlla in questa nostra città? Domani farò delle foto per documentare il degrado
della zona...Ma il parco non è stato fatto
perché i bambini, gli anziani, tutti insomma potessero godersi il bel panorama e stare in mezzo alla natura? Da tempo non ci porto più a spasso neanche il
mio cane, che amo e rispetto. Non lo voglio fare camminare tra siringhe e rifiuti...Fate qualcosa per favore, se amate
Perugia.
Lettera firmata
Per la nostra rivista è il momento di approdare in questo mondo
QuiPerugia amico di Facebook
“Ma come non sei su Facebook”?.
Anche alla nostra redazione è stata
rivolta più e più volte, con aria tra lo
scioccato e l’incredulo, questa domanda. Così, un po’ per non sentircelo più ripetere, un po’ per essere
più vicini ai lettori e comunicare
con loro in maniera più diretta, abbiamo deciso di far approdare la nostra rivista in questo non spazio telematico. Un proprio profilo per QuiPerugia e una pagina interamente
dedicata alla storia, alle novità e alla
struttura del giornale ma anche...(e
soprattutto) alla vita di redazione. Battute, scherzi e idee
che nascono per caso e diventano base di un bel pezzo.
E’ tutto questo che vogliamo dividere con chi ci legge e
con i nostri amici. Lo spirito di complicità, sfottò e amicizia che ogni giorno accomapagna quest’avventura. Chiaramente tra le nostre intenzioni (e in quelle che stanno
dietro alla nascita di questa pagina)
c’è la volontà di informarvi su quello che nella nostra città succede e
raccontarvi quello che offre d’interessante, curioso e divertente.
Soprattutto, ci aspettiamo un potente feedback di segnalazioni che
potranno contribuire alla costruzione collettiva delle pagine di Qui Perugia.
Se ancora non siete nostri amici
‘facebookiani’ potete aggiungerci digitando il nome ‘Quiperugia’ all’interno della casella di ricerca che si
trova in alto a destra nella schermata di Facebook e poi
cliccare sulla lente accanto o sul tasto ‘invio’. Una volta
effettuata la ricerca per inviare la richiesta di amicizia basta cliccare sulla dicitura ‘aggiungi agli amici’. Che dire
ancora? “Allora, ci vediamo su Facebook”.
la redazione
Azienda
ospedaliera
L’azienda ospedaliera sull’attività
del Cup: “Fino al 10 settembre le
operazioni di rallentamento al cup
potranno subire rallentamenti per
una ristrutturazione organizzativa
dell’intera rete dei servizi”.
Roberto
Bertini
L’assessore provinciale al turismo:
“La nostra regione è una risorsa dalla quale ripartire perchè abbiamo
tanto da offrire dal punto di vista ambientale, storico e artistico e ci sono
aspetti particolari da curare”.
Eugenio
Guarducci
Il patròn di Eurochocolate: “Vista la
concomitanza della partita PerugiaPergocrema con l’inizio della kermesse accoglieremo i tifosi ospiti
con un gadget al cioccolato per un
insolito derby crema e cioccolato”.
Angelo
Garofalo
Il presidente dell’Adoc: “I costi per
la scuola a carico delle famiglie sono alle stelle. Servono maggiori verifiche sui tetti di spesa e un incremento dell’affitto e del comodato
d’uso dei libri di testo”.
Carla
Tintori
La responsabile dell’Enpa di Perugia: “Per gli abbandoni di cucciolate
quest’anno abbiamo accolto 80 cagnolini e 150 gatti nella nostra struttura che però è sempre più in affanno con questi nuovi arrivi”.
Gilda
Perugia
Il sindacato della scuola: “Gli effetti
della scure Gelmini-Tremonti sono
stati devastanti e oggi centinaia di
docenti che l’anno scorso lavoravano nelle scuole della provincia sono
rimasti senza contratto”.
CHI SALE & CHI SCENDE
Marco Presciutti
L’ex-pugile perugino domenica scorsa a
palazzo dei Priori si è sposato con la bella
Irina, ventinovenne di origine moldava,
che aveva conosciuto due anni fa a Cannes. Auguri ai due novelli sposi.
Dipartimento di microbiologia
Il gruppo guidato dalla professoressa Luigina Romani ha fatto un’importante scoperta sulla pericolosità di una famiglia di
funghi, gli Aspergilli. I risultati sono stati
pubblicati sulla rivista scientifica ‘Nature’.
Associazione Intra
In un anno sono stati 6mila i volumi, oltre a
video e fumetti, in procinto di essere distrutti e che invece sono stati raccolti dall’associazione e messi a disposizione nelle ‘biblioteche dei libri salvati’.
Automobilisti ubriachi
Sono ben 709 gli automobilisti che dall’inizio dell’anno sono stati trovati alla guida in
stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti dalla Polizia Stradale, in
particolare nei fine settimana.
Fratelli violenti
Due fratelli lettoni sono stati denunciati per
danneggiamento aggravato dopo aver
messo sottosopra un bar in via Pellini. In
preda ai fumi dell’alcol hanno iniziato a tirare sedie e hanno rotto la vetrina del bar.
Coppia di ladri
Un tunisino di 21 anni e una romana di 38
sono stati arrestati all’interno di un container in piazza San Francesco, dove gli
agenti hanno recuperato droga, macchine
fotografiche e lettori mp3 rubati.
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Perugia
venerdì 4 settembre 2009
Corciano
Iniziativa dell’associazione L’Unanuova ispirata alla 4 giorni interrotta nel 1988
Rivive la vecchia festa del Molino di Ellera
“Il quartiere può ritrovare il suo centro”
La sede delle associazioni di Corciano deve diventare un cuore pulsante di attività, soprattutto capace di riannodare il tessuto sparso
di un quartiere, Ellera, cresciuto
in modo caotico e ancora alla ricerca di un baricentro. La pensa così
l’associazione L’Unanuova, 200
iscritti, che da quest’anno gestisce
la sala polivalente del complesso
dell’Arca insieme ai locali situati a
piano terra, dove sta crescendo La
siesta del Alcalde, ritrovo serale
concesso su rischiesta anche per
feste. L’ultima di L’Unanuova è,
dal 10 al 13 settembre, Ellerando
2009, quattro giorni di spettacoli
culturali, musicali, teatrali e degustazioni culinarie.
“L’offerta gastronomica non è il
piatto forte – spiega subito Sauro
Segaricci (a destra nella foto), consigliere dell’associazione e gestore
de La siesta – perché l’intento è
far rivivere la festa finita nel
1988”. Era quella del Molino Popolare, simbolo del quartiere che
ancora resiste a pochi metri dall’Arca. Il Molino, dalla fine degli
anni Cinquanta alla fine degli anni Ottanta, è stato la cornice di un
evento molto amato: si svolgeva in
quattro giorni, prendendo un fine
settimana di settembre. “In tempi
in cui non c’erano i locali e le possibilità di incontro di oggi, magari
con la ragazza che viveva solo qualche piano sopra al tuo, era un’occasione memorabile. Si guardava il
cielo il giorno prima sperando non
piovesse”. Vita di periferia persa in
un passato lontano... E invece no:
“Vogliamo rilanciare la festa, con
la stessa formula dei quattro giorni, perché in tanti hanno nostalgia”. Non a caso, i commercianti
hanno fatto a gara per dare un contributo. Ovvio, di acqua sotto i
ponti ne è passata e la formula ne
risentirà. Una volta, nello spazio
sottostante il Molino, si cominciava col dibattito politico, poi c’erano serate danzanti, i burattini della domenica mattina e, soprattutto, la sfida di box cui partecipavano big come Gianfranco Rosi, la
gara di ciclicmo, anch’essa di livello, e lo spettacolo pirotecnico.
Quest’ultimo tornerà, come il dibattito iniziale all’insegna dei ricordi, con tanto di mostra di fotografie storiche del Molino. Poi, gazebo nel parcheggio dell’Arca per
soddisfare il palato, spettacoli vari
e uno spazio giovani nel parco rimesso in sesto da L’Unanuova, dove “chiunque vorrà dare un apporto sarà il benvenuto”. Anche la
P-funking Band, marching band
perugina sulla cresta dell’onda, farà il suo all’apertura e alla chiusura.
La riedizione aggiornata della festa di quartiere è una scommessa
orchestrata in un breve arco temporale, con il beneplacito del Comune. In fondo, è sufficiente che i
6mila abitanti di Ellera, la frazione
più popolosa di Corciano, diano
retta alle seduzioni del passato.
Alessandra Borghi
Il neo-presidente Carla Casciari difende l’istituzione dalle critiche del Pdl
“Corciano Domani? Una garanzia del livello dei servizi”
L’istituzione Corciano Domani costa ed è inutile? No, salva quel contatto diretto e quotidiano col cittadino che nessun assessore potrà
mai avere, per quanta buona volontà ci metta. Il presidente Carla Casciari, nominata dal rinnovato consiglio comunale e in carica appena
dal 6 agosto, non si spaventa degli
strali lanciati dall’opposizione contro l’organismo competente per
scuole, trasporto pubblico e sport,
sul presupposto di un’incongrua sovrapposizione di funzioni rispetto a
quelle facenti capo alle deleghe assessorili, e risponde per le rime.
“L’opposizione ha richiesto di conoscere quanti sono i dipendenti
di Corciano Domani. Bene, l’istituzione va avanti con un consiglio
d’amministrazione di tre membri,
tra cui il presidente, e un direttore.
E il discorso va ribaltato. Il ruolo
dell’istituzione è consentire un feedback rispetto alle esigenze dell’utenza per ottenere massima efficienza con il minor dispendio di risorse. Proprio in un momento di
crisi, la qualità dei servizi si mantiene grazie al confronto con i soggetti protagonisti, dalle famiglie alle
associazioni ai comitati, per interpretare meglio i bisogni. E questo
fa Corciano Domani, a disposizione presso gli uffici comunali de La
Galleria di Ellera tutte le mattine
(martedì escluso) e i pomeriggi di
lunedì e giovedì”. Intanto, agosto
non è stato un mese morto: “Abbiamo ridefinito la suddivisione di palestre e palazzetti tra le associazioni sportive, tante e importanti, dalla polisportiva San Mariano all’Ellera Calcio. Poi si aprirà il capitolo
scuole. Sta per partire un nuovo
tempo integrato che implicherà la
somministrazione di 60 pasti in
più. Si lavorerà sulla gestione dei
tempi lavoro-famiglia e sull’attività
formativa extrascolastica”. Proprio
la gestione dei tempi lavoro-famiglia (specie nell’ambito dei servizi
scolastici), rispetto a cui ha maturato esperienza come coordinatrice Donne dell’Idv, appare rilevante agli occhi di Carla Casciari, che
prende spunto dalla situazione demografica di un comune “cresciuto nel 2008 del 2,9% grazie all’insediamento di molte giovani coppie
con figli”.
AleBor