Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Istituto di Istruzione Secondaria Superiore
Paolo Frisi
Liceo delle Scienze Umane Opzione Economico-Sociale
Istituto Professionale Settore Servizi
Via Otranto 1, angolo Cittadini - 20157 Milano
Tel. 02 - 3575716/8 Fax 02 - 39001523
E-mail [email protected] – Sito www.ipsfrisi.it
Cod. Fisc. 80127550152
Prot.n°3055/C29
del 16/05/2011
ESAMI DI STATO
a.s.2010/2011
Documento
del Consiglio di Classe 5M
Corso serale
Diploma di
TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI
1
INDICE
PAGINA
CONSIGLIO DI CLASSE
3
ELENCO CANDIDATI
4
PROFILO PROFESSIONALE
5
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
6
CONTENUTI DISCIPLINARI:
ITALIANO
STORIA
MATEMATICA
TECNICA AMMINISTRATIVA
DIRITTO LEGISLAZIONE SOCIALE ED ECONOMIA
INGLESE
CULTURA MEDICO SANITARIA
PSICOLOGIA SOCIALE
9
10
11
12
14
15
16
17
AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE
18
CRITERI DI VALUTAZIONE
19
MODALITÀ E STRUMENTI DI LAVORO
20
ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICOLARI
22
SIMULAZIONI PROVE: PRESENTAZIONE
TESTO 1^ SIMULAZIONE 3^ PROVA
TESTO 2^ SIMULAZIONE 3^ PROVA
23
24
34
GRIGLIA DI VALUTAZIONE 1^ PROVA SCRITTA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE 2^ PROVA SCRITTA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE 3^ PROVA SCRITTA
GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO
45
49
50
54
2
CONSIGLIO DI CLASSE
Italiano - Storia
________________
Matematica
________________
Luigi Lepore
Tecnica Amministrativa
________________
Nicola Morea
Diritto Legislazione Sociale
ed Economia
________________
Michele Cavallo
Inglese
________________
Luca Boccaccio
Cultura Medico Sanitaria
________________
Loredana Lauro
Psicologia Sociale
________________
Tullio Ponti
Renato Agnello
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(PROF. LUCA AZZOLLINI)
3
ELENCO CANDIDATI E TITOLO TESINA/PERCORSO
COGNOME
NOME
TITOLO TESINA/PERCORSO
AURIS
NATHALY
I minori abusati
CABA
MICHELLE
Le piaghe da decubito
CAPUTI
VERONICA
Il valore di un sorriso
D'ANIELLO
SILVIA
Il gioco
ESPOSITO
ANGELO
L'educativa di strada
FIORELLI
SILVIA
L'individuo
INFANTE
GEORGE
L'insonnia negli anziani
KLYM
MYROSLAVA
“The inner game” nel coaching
LEVANO
RAFAELA
MAKSYMYUK
ORYSYA
MANONI
ENNIA
MERCURIO
ANGELA
Il mediatore interculturale nella società
multietnica: ruolo, funzioni e prospettive
Il bisogno: diversa visione, diversa
considerazione, diverso soddisfacimento
L'epilessia
ORTEGA
KAREN
Il nuoto come riabilitazione
PASSIANTE
LUISA
Il morbo di Parkinson
POLETTI
MARCO
Il recupero crediti
SAIA
ANNA MARIA
Le attività infermieristiche
TRIGOSO
IVETTE
Alcool (dipendenze e conseguenze)
TRIGOSO
MARIEL
Un litro di lacrime nell'adolescenza
VILCA
JENNIFER
Gli anziani
ZAHORSKA
IVETA
La resilienza: la strategia dell'orso bianco
4
PROFILO PROFESSIONALE
(OBIETTIVI TRASVERSALI E COMPETENZE PROFESSIONALI)
Il TECNICO DEI SERVIZI SOCIALI è una figura dotata di competenze adeguate
all’inserimento in strutture sociali pubbliche e private che operano sul territorio, in vista di
un’attività di collaborazione, con autonome responsabilità, all’interno delle stesse.
Nell’ambito di tali competenze riveste un ruolo fondamentale l’acquisizione di efficaci
strumenti di osservazione diretta e indiretta finalizzati all’acquisizione di una capacità di
adattamento ai molteplici bisogni delle comunità e dei singoli, allo svolgimento di interventi
mirati a momenti di svago, alla ricerca di soluzioni corrette dal punto di vista giuridico amministrativo, organizzativo, psicologico e igienico - sanitario.
Del pari determinante risulta, inoltre, l’acquisizione di una adeguata preparazione con
riferimento alle tecniche di gestione, di amministrazione e di comunicazione sociale
dell'impresa e del marketing no - profit, correlata allo sviluppo della capacità di attivare reti
di solidarietà e di potenziare le risorse delle comunità.
La figura professionale in questione, pertanto, è destinata a inserirsi all'interno delle
istituzioni con compiti legati alla progettazione ed alla realizzazione di attività comunitarie
e/o individuali, sia occasionali che permanenti, finalizzate al miglioramento della qualità
della vita delle persone ed all'accrescimento delle loro abilità comunicativo - relazionale.
Dovrà, quindi, interagire e sapersi relazionare con le altre figure professionali presenti ed
operanti sul territorio (psicologi, educatori, operatori sociali, assistenti sociali, A.S.A., etc)
per poter meglio raggiungere obiettivi comuni, quali:
• Analisi dei bisogni e delle aspettative individuali e sociali per gestire correttamente la
relazione d'aiuto individuale e di gruppo, utilizzando linguaggi appropriati all'interno di
processi e di fenomeni di comunicazione.
• Progettazione e coordinamento di interventi educativi e di animazione mirati a diversi
gruppi di utenti.
• Coordinamento con altre figure professionali, facilitato dalla familiarità con gli strumenti
informatici e dalla conoscenza della normativa di riferimento e dell'organizzazione dei
servizi sociali.
Obiettivi generali
Saper elaborare autonomamente
•
Saper analizzare e sintetizzare con apporto di contributi personali originali
•
Avere padronanza dei linguaggi specifici delle singole discipline
•
Saper utilizzare una corretta espressione linguistica
•
Avere consapevolezza delle specificità della figura professionale del Tecnico dei
Servizi Sociali
5
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è costituita da 20 studenti adulti, con una radicata stabilità lavorativa e familiare.
La continuità didattica è ormai approdata al 3° anno consecutivo, dopo che nell’anno
scolastico 2008/2009 i suoi componenti – che in passato avevano maturato esperienze
scolastiche in altri Istituti o nei Paesi esteri di origine e in molti casi erano già in possesso
di titoli maturati presso altre Istituzioni formative, ulteriormente integrati da esperienze
lavorative, spesso anche qualificate e in ogni caso di lunga durata - sono stati reintegrati
nel contesto scolastico. Peraltro tale reinserimento è avvenuto a distanza di molti anni
dalle precedenti esperienze formative, dopo un lungo periodo di interruzione e con carichi
lavorativi e familiari già consistentemente strutturati. Comprensibili, quindi, le difficoltà di
approccio
all’esperienza
scolastica, direttamente
connesse alla peculiarità
della
condizione di tali studenti, sia di natura soggettiva (particolare sensibilità derivante dall’età
adulta in generale e dalla difficoltà di “rimettersi in gioco”, dalle precedenti esperienze
negative, dall’ “orgoglio” circa competenze e abilità acquisite nella propria esperienza
personale e di vita cui non corrisponde un riconoscimento e una certificazione a livello di
titolo di studio, dalla difficoltà a sottoporsi a una valutazione in pubblico e alla presenza
degli altri studenti) sia di natura più specificamente didattica (difficoltà a riabituarsi allo
studio individuale e ad acquisire un efficace metodo di studio; lacune pregresse; in alcuni
casi difficoltà linguistiche, di elaborazione scritta e di esposizione orale). Il tutto, peraltro,
complicato dalla estrema scarsità di tempo a disposizione per la frequenza delle lezioni e
per lo studio individuale e dalla difficoltà di conciliare i numerosi impegni di vita, familiari e
di lavoro con i “tempi scolastici”.
Negli anni scolastici precedenti si è svolta un’intensa attività diretta a favorire il
superamento delle suddette difficoltà e in tal senso si è sperimentato un modello di offerta
6
formativa specificamente rivolto alla peculiare condizione di adulti lavoratori degli studenti:
ciò secondo i canoni fondamentali che caratterizzano l’Educazione degli Adulti e in linea
con i principi al riguardo fissati nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto (cfr. ivi, in
particolare, paragrafo 7, L’offerta formativa curricolare – CORSI PER ADULTI, pagg. 47 e
seguenti). L’adattamento è stato indirizzato sia ad aspetti di natura personale e relazionale
- in considerazione dell’esigenza di adattare tutte le attività scolastiche alla specifica
utenza in questione - sia a momenti più specificamente didattici, che hanno riguardato, ad
esempio, la programmazione degli obiettivi e dei contenuti didattici, la personalizzazione
del percorso formativo, la valutazione, il recepimento delle specifiche esigenze formative
degli studenti, la valorizzazione delle competenze acquisite dagli stessi al di fuori del
sistema scolastico.
Progressivamente le difficoltà iniziali sono state superate e gli studenti hanno
gradualmente colmato il gap che aveva caratterizzato l’avvio della loro esperienza,
riuscendo ad esprimere a pieno le loro potenzialità. Dopo gli abbandoni registrati negli
anni scolastici precedenti, il nucleo classe già consolidato si è ulteriormente stabilizzato e
ha confermato una forte motivazione nei confronti del processo di apprendimento e una
notevole apertura al dialogo educativo e a un confronto maturo e sereno.
Naturalmente le difficoltà logistiche (soprattutto legate alla scarsità di tempo a
disposizione e alle problematiche personali, familiari e lavorative) non sono scomparse e
in alcuni casi, per alcuni studenti o per alcuni periodi dell’anno hanno reso
particolarmente gravosa la partecipazione a tutte le attività scolastiche. Anche in tali
frangenti, tuttavia, è stato garantito dagli studenti un adeguato impegno nel recuperare le
lacune accumulate rispetto al lavoro didattico svolto in classe, attraverso lo studio
individuale.
7
La partecipazione “in presenza” degli studenti alle attività didattiche – già di per sé
accettabile, soprattutto se si considerano le suddette difficoltà, – è stata poi integrata da
un’attività di partecipazione “a distanza” resa possibile dal Gruppo di discussione on line
attivato nel corso dell’anno scolastico (con il sistema dei Google Groups) e utilizzato
anche dai docenti, nonché da quasi tutti gli studenti. Oltre che come efficacissimo
strumento di contatto e di comunicazione, il Gruppo in questione ha consentito di
sperimentare un attivo coinvolgimento degli studenti e una positiva interazione degli
stessi, facilitando inoltre la ricerca, la condivisione e la circolazione di materiali didattici,
fonti (anche informatiche) e documenti, nonché la produzione di contenuti autonomi.
Infine la comunicazione continua, anche al di fuori delle ore scolastiche, ha ulteriormente
rafforzato le positive dinamiche di integrazione della classe, con una inevitabile
moltiplicazione di piani di confronto che ha inoltre offerto la possibilità di raccogliere
elementi di valutazione anche a distanza.
Solo in alcuni casi le difficoltà registratesi – peraltro imputabili esclusivamente a ragioni di
natura personale – hanno determinato l’abbandono del percorso scolastico.
Per quanto riguarda il livello di apprendimento, ovvie, naturalmente, risultano
le
differenze di risultati, a loro volta ulteriormente diversificati per le varie discipline, e
probabilmente giustificati, in modo preponderante, dalla significativa disomogeneità degli
studenti per basi culturali, capacità e competenze di partenza, esperienze lavorative e
professionali,
Si registra comunque un bilancio didattico positivo, caratterizzato da un profitto che in
diversi casi raggiunge un livello ottimo, in altri buono o discreto, e che comunque, anche
per gli elementi più deboli, risulta accettabile e significativamente caratterizzato
dall’impegno nel recupero delle proprie lacune e nel miglioramento rispetto alle basi di
partenza, nonché da una apprezzabile apertura al dialogo educativo.
8
CONTENUTI DISCIPLINARI
ITALIANO
POSITIVISMO, REALISMO, VERISMO: cenni e caratteristiche peculiari;
Giovanni VERGA: Vita e opere;
Giovanni VERGA : da Vita dei Campi : “ Cavalleria rusticana” e “ La Lupa”
DECADENTISMO e SIMBOLISMO: cenni e caratteristiche principali;
Giovanni PASCOLI: vita, opere e poetica del Fanciullino;
Giovanni PASCOLI : da Myricae “ Lavandare”, “ L’Assiuolo”,
“ X Agosto” –
da Canti di Castelvecchio , “ Il gelsomino notturno”
“ Nebbia”;
Gabriele D’ANNUNZIO : vita e opere;
Gabriele D’ANNUNZIO : da Alcione : “ La pioggia nel pineto”, “ Nella belletta”;
LUIGI PIRANDELLO: vita, opere, l’umorismo e il sentimento del contrario;
LUIGI PIRANDELLO: da Novelle per un anno: – “ La Patente”
Il Fu Mattia Pascal : trama e personaggi
ITALO SVEVO: vita e opere;
ITALO SVEVO: da La coscienza di Zeno “ Il fumo”;
FUTURISMO: cenni
POESIA PURA – Poesia tra le due guerre mondiali del XX secolo;
Giuseppe UNGARETTI: vita e opere;
Giuseppe UNGARETTI : da Vita di un uomo “ Fratelli”,” Soldati”, “ Veglia”, “San Martino del
Carso”, “ I Fiumi”
Eugenio MONTALE: vita e opere;
Eugenio MONTALE : da Ossi di seppia “ Non chiederci la parola”, “ Spesso il male di vivere”
“ Meriggiare pallido assorto”;
Salvatore QUASIMODO: vita e opere;
Salvatore QUASIMODO: da Giorno dopo giorno “ Alle fronde dei salici”.
9
STORIA
LA I GUERRA MONDIALE: cause, svolgimento, epilogo;
I TRATTATI DI PACE DI PARIGI-VERSAILLES;
IL I DOPOGUERRA IN ITALIA : il biennio rosso e l’avvento del Fascismo (marcia su Roma);
IL FASCISMO AL POTERE : dal delitto Matteotti all’instaurazione del regime fascista;
LA CRISI DEL 1929 NEGLI U.S.A. : cenni
IL I DOPOGUERRA IN GERMANIA : Hitler e la nascita del nazionalsocialismo;
HITLER AL POTERE IN GERMANIA : Cancelliere e presidente della Repubblica;
LA POLITICA ESTERA DI HITLER : il Pangermanesimo e il III Reich;
LA II GUERRA MONDIALE: cause, svolgimento, fronti del conflitto;
IL 1943 IN ITALIA: lo sbarco degli americani in Sicilia, Il Gran Consiglio del Fascismo del 25
luglio, l’8 settembre e l’Armistizio, la Repubblica Sociale Italiana, la Resistenza e la lotta
partigiana;
L’ULTIMO BIENNIO DI GUERRA E L’EPILOGO DEL CONFLITTO;
Il II DOPOGUERRA IN ITALIA: La Liberazione, Il Referendum, L’Assemblea Costituente, La
Costituzione, Le elezioni politiche dell’aprile 1948;
LA GUERRA FREDDA E LA POLITICA DEI BLOCCHI: cenni
L’UNIONE EUROPEA , dal Trattato di Roma del 1957 all’Europa dei 27 Stati
10
MATEMATICA
Ripasso
• Equazioni e disequazioni di 1° e 2° grado intere e fratte;
• Scomposizione di polinomi in fattori
•
•
•
•
•
Funzioni
Introduzione al concetto di funzione tra insiemi numerici;
Differenza tra funzioni empiriche e funzioni analitiche ;
Dominio e codominio di una funzione reale;
Funzioni razionali intere e fratte ;
Funzioni pari
Funzioni intere
Funzioni di 1° e 2° grado:
• Rappresentazione grafica per punti;
• Zeri di una funzione;
• Segno di una funzione;
• Punti di max e minimo relativi;
• Funzioni crescenti e decrescenti in un intervallo;
• Concetto di derivata di una funzione e calcolo della stessa per funzioni polinomiali y=ax n +bx m
• Relazione tra andamento di una funzione e segno della sua derivata prima(esplicitato nel caso
retta-parabola).
• Relazione tra stazionarietà di una funzione e zeri della sua derivata prima;
• Funzioni intere di 3° grado del tipo y= (x+a)(x+b)(x+c)
Funzioni fratte
• Campo di esistenza, segno e zeri di una funzione fratta.
• Concetto di limite di una funzione.
• Calcolo del limite di una funzione agli estremi del campo di esistenza e ricerca di eventuali
asintoti.
• Interpretazione grafica del concetto di asintoto.
• Grafico cartesiano di una funzione fratta ;
11
TECNICA AMMINISTRATIVA
LA RAPPRESENTAZIONE DELL’AZIENDA CON IL BILANCIO D’ESERCIZIO
Il bilancio d’esercizio
Lo stato patrimoniale
Il conto economico
I risultati parziali della gestione
Rateo e risconto
L’ATTIVITA’ E IL PATRIMONIO DELLE AZIENDE DI EROGAZIONE
L’attività delle aziende di erogazione
La classificazione delle aziende di erogazione
Il settore non profit e l’impresa sociale
Le associazione e le fondazioni
Le cooperative sociali
Le associazioni di volontariato
Le onlus
CARATTERISTICHE GENERALI DELL’ATTIVITA’ BANCARIA
L’attività bancaria
I conti correnti bancari
I giroconti e i bonifici
Le disposizioni elettroniche d’incasso
I TITOLI DI CREDITO
I mezzi di pagamento
I titoli di credito
La cambiale
Il pagherò cambiario
La cambiale tratta
La girata
L’avvallo della cambiale
I titoli di credito bancari
L’assegno bancario
L’assegno circolare
La moneta elettronica
12
CENNI SUL SISTEMA TRIBUTARIO
L’attività finanziaria pubblica
Le entrate pubbliche
Le imposte
La dichiarazione dei redditi
LA GESTIONE DEL PERSONALE
Le fonti giuridiche del rapporto di lavoro
Diritti dei lavoratori
Il sistema contrattuale
Nuove forme di lavoro dipendente
La disciplina della mobilità
Reclutamento del personale
Rapporto di lavoro
Retribuzione
Rapporti con INPS e INAIL
Ritenute fiscali
LE SOCIETA’
Società di persone
Società di capitali
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DIRITTO, LEGISLAZIONE SOCIALE, ECONOMIA,
Cenni sull’origine del diritto commerciale e sulla sua evoluzione da un punto di vista storico e socioeconomico
L’imprenditore e la sua collocazione all’interno del sistema socio-economico - Definizione
giuridica
L’imprenditore commerciale e le altre categorie di imprenditori (in particolare imprenditore
agricolo e piccolo imprenditore) - Il professionista intellettuale - L’impresa familiare - Imprenditore
individuale e collettivo
Lo statuto dell’imprenditore commerciale: le ragioni di uno statuto “speciale” Regolamentazione
giuridica e obblighi dell’imprenditore commerciale: l’iscrizione nel registro delle imprese; la tenuta
delle scritture contabili; cenni sul fallimento e sulle procedure concorsuali in generale
Le società in generale come strumento per l’esercizio di un’attività economica:
Il contratto di società - Società di persone e società di capitali - Società commerciali e non
commerciali
La società semplice: principi generali e disciplina dei momenti più importanti della relativa attività
(Costituzione - Conferimenti - Responsabilità, patrimonio sociale e patrimonio particolare del socio Amministrazione e rappresentanza della società - Partecipazione agli utili e alle perdite Scioglimento della società e liquidazione - Scioglimento del rapporto sociale limitatamente a un
socio)
La società in nome collettivo e la società in accomandita semplice: Caratteristiche generali e
disciplina degli aspetti di maggiore importanza, relativi soprattutto alla differenziazione rispetto alla
società semplice
La società per azioni
Caratteristiche generali: in particolare il beneficio della responsabilità limitata e l’apertura ai
finanziamenti esterni - L’ambito economico di applicazione e le diverse funzioni delle s.p.a.
Il procedimento di costituzione delle società per azioni
Le azioni - I diritti degli azionisti - Le categorie di azioni - Le obbligazioni
L’organizzazione delle società per azioni e gli organi sociali - L’assemblea - Gli amministratori - Il
collegio sindacale e gli altri controlli esterni alla società (Consob e organi di revisione) - Alternative
al modello organizzativo ordinario: il sistema monistico e quello dualistico
La società in accomandita per azioni e la società a responsabilità limitata: Caratteristiche
generali e disciplina degli aspetti di maggiore importanza, relativi soprattutto alla differenziazione
rispetto alla società per azioni
14
INGLESE
UNIT 1 – ANOREXIA NERVOSA:
● Causes, Genetic Factors, Biologic Factors and Cultural Pressures in Anorexia.
● CAUSATIVE FORM: HAVE + OBJECT + PAST PARTICIPLE.
UNIT 2 – CONCEPTION AND PREGNANCY:
● Ovulation, Sperm Ejaculation and Transport, Egg “Pick-up” and Fallopian Transport,
Fertilization, Implantation of the Egg and Implantation Bleeding.
● MODAL VERBS:
MAY AND MIGHT: CHANCES
WOULD: CONDITIONAL AND PAST HABITS
MUST AND HAVE TO: OBLIGATION.
● IF CLAUSES with ordinary and “special tenses”.
UNIT 3 – BRAIN IMPLANT BETTER THAN MEDS FOR PARKINSON'S DISEASE:
● Deep Brain Stimulation, a rather New Treatment for Parkinson's Patients: Benefits, Risks
and Side-effects.
● INFINITIVE CLAUSES OF PURPOSE AND PURPOSE WITH NOUNS: how to express Purpose in English.
15
CULTURA MEDICO-SANITARIA
Aspetti generali:
1.
2.
3.
La Patologia generale e speciale, come base per la classificazione delle malattie.
Definizione della Clinica (diagnosi e terapia). Anamnesi, esame obiettivo, esami strumentali e
di laboratorio.
Elementi di Nosologia. Criteri di classificazione delle malattie: su base patologica o su base
clinica (sindromi).
Ginecologia ed ostetricia:
4.
Definizione di ginecologia e di ostetricia. Ciclo mestruale, fecondazione, gravidanza - Concetto
di fisiologia materno-fetale e suoi aspetti fondamentali (in particolare, la circolazione fetale) Aspetti di prevenzione prima e durante la gravidanza - Il parto e le modificazioni fisiologiche
del neonato dopo il parto - Malattie tipiche della gravidanza (in particolare: gestosi, eclampsia,
alterazioni placentari) - Rapporto fra gravidanza e malattie non tipiche della gravidanza.
Pediatria:
5.
Definizione di pediatria: Fisiologia perinatale e neonatale – esame del neonato e del bambino –
screening neonatali – Allattamento- accrescimento e sviluppo – sviluppo psicomotorio e
intellettivo – prevenzione in età pediatrica – Le comuni malattie esantematiche.
Neuropsichiatria infantile:
6.
Definizione di neuropsichiatria infantile: Visita ed esami diagnostici – Epilessie (criteri di
classificazione e descrizione dei principali quadri clinici) – Paralisi cerebrali infantili – Ritardo
psicomotorio – Ritardo mentale – Deficit di attenzione – Disturbi pervasivi dello sviluppo (con
particolare riguardo all’autismo).
Geriatria:
7.
Definizione di geriatria e di gerontologia. Invecchiamento e senescenza: le teorie
dell’invecchiamento – La geragogia e la prevenzione geriatrica – I parkinsonismi e la malattia
di Parkinson – Le demenze e la malattia di Alzheimer in particolare – Alcuni problemi spesso
legati all’età anziana (cadute, piaghe da decubito, comorbilità e terapie multiple). La gestione
assistenziale del paziente anziano.
16
PSICOLOGIA GENERALE E APPLICATA
Modulo 1 – teorie psicologiche
-Ripasso delle principali teorie psicologiche:
S. Freud e la psicoanalisi
E.Erikson e la teoria dello sviluppo psicosociale
J. Piaget e l’ epistemologia genetica
Modulo 2 – I minori
- La cultura dell’infanzia: cenni storici e aspetti problematici nel nostro tempo
- Caratteristiche generali e bisogni prevalenti dell’infanzia e dell’adolescenza
- Analisi di alcune situazioni a rischio: disagio, disadattamento,devianza.
- Minori stranieri, maltrattamento ed abuso, forme di maltrattamento
- Interventi di sostegno, servizi, strutture per l’infanzia e l’adolescenza
Modulo 3 – L’età anziana
- Aspetti demografici e caratteristiche dell’età anziana nel nostro tempo
- Cambiamenti fisici, cognitivi ed affettivi nell’età anziana
- Malattie e disabilità nell’anziano
- L’assistenza: strutture e servizi per l’anziano
Modulo 4 – La disabilità
- Definizione e valutazione della disabilità
- Documenti sulla disabilità : ICIDH, ICF
- La disabilità nella scuola e nella società
- Le diverse forme di disabilità
- Il ritardo mentale
- La sindrome di Down
- Disabilità sensoriali
- Strutture, interventi e servizi per l’integrazione e l’assistenza del disabile
17
AREA DI PROFESSIONALIZZAZIONE
•
Nell’ambito dell’area in oggetto gli studenti hanno seguito, nel corso del 1° anno
(classe 4^ - a.s. 2009-2010), un Progetto di Laboratorio teatrale di seguito descritto:
PROGETTO “LABORATORIO TEATRALE”
Finalità del laboratorio
Il progetto di laboratorio teatrale si è proposto come finalità per i partecipanti quella di
inserirsi in un contesto in modo positivo e attivo, di migliorare le proprie capacità di
relazione e autocontrollo, sviluppare la fiducia in se stessi e nelle proprie possibilità,
sviluppare le capacità espressive, migliorare le proprie capacità di comunicazione.
Percorso metodologico
- formazione del gruppo, giochi di conoscenza, relazione, fiducia
- lavoro sull'espressione corporea e verbale
- improvvisazioni individuali e corali
- drammaturgia del testo
- (regia collettiva dello spettacolo)
- (rappresentazione finale)
Valorizzando le capacità di ognuno, si è realizzato un processo collettivo sfociato in una
performance finale.
•
Nel corso del 2° anno (classe 5^ - a.s. 2010-2011), in linea con le modifiche
normative e di programmazione intervenute, è stata svoltà un'attività di Impresa
Formativa Simulata, specificamente indirizzata alla progettazione di una
cooperativa sociale operante nel settore sociale e in particolare finalizzata a compiti
di natura assistenziale ed educativa. L'attività svolta ha coinvolto i docenti di
Tecnica Amministrativa, Legislazione, Cultura Medico-Sanitaria e Psicologia
Sociale e ha riguardato, in primo luogo e principalmente, l'individuazione dei bisogni
relativi ai settori citati e alla relativa iniziativa imprenditoriale, che sono stati
catalogati tecnicamente e in particolar modo dal punto di vista medico e
psicologico. Dal punto di vista giuridico-economico, invece, si sono studiate le varie
forme di imprese utilizzabili e si è delineata la scelta di quella più adatta alle finalità
sopra menzionate. Infine, coniugando i due aspetti, è stata abbozzata una
preliminare ricerca di mercato, finalizzata alla costituzione di un modello di impresa
del genere di quella sopra descritta.
18
CRITERI DI VALUTAZIONE
TABELLA DI CORRISPONDENZA TRA VOTI E GIUDIZI
Voto
Giudizio
sintetico
1-2
Assolutamente
insufficiente
3
Scarso
4
Gravemente insufficiente
5
Insufficiente
6
Sufficiente
7
Discreto
8
Buono
9 - 10
Ottimo
Eccellente
Giudizio analitico
Non conosce i contenuti, non si orienta nell’argomento
proposto, consegna le prove scritte in bianco, non
risponde alle interrogazioni orali
Presenta serie lacune nella conoscenza dei contenuti
minimi, commette gravi errori nelle prove scritte, non
possiede nessuna competenza.
Conosce i contenuti in modo lacunoso e frammentario;
pur avendo conseguito alcune abilità, non è in grado di
utilizzarle in modo autonomo, anche in compiti semplici.
Conosce i contenuti in modo non del tutto corretto ed è in
grado di applicare la teoria alla pratica solo in minima
parte.
Conosce i contenuti in modo accettabile, ma non li ha
approfonditi; non commette errori nell’esecuzione di
verifiche semplici raggiungendo gli obiettivi minimi.
Utilizzo sufficientemente corretto dei codici linguistici
specifici.
Conosce i contenuti in modo sostanzialmente completo e
li applica in maniera adeguata. Commette lieve errori
nella produzione scritta e sa usare la terminologia
appropriata nelle verifiche orali
Conosce i contenuti in modo completo e approfondito e li
applica in maniera appropriata e autonoma, sa rielaborare
le nozioni acquisite e nella produzione scritta commette
lievi imprecisioni. Buona padronanza dei codici linguistici
specifici. È in grado di organizzare ed applicare
autonomamente le conoscenze in situazioni nuove.
Conosce i contenuti in modo completo e approfondito,
mostrando capacità logiche e di coordinamento tra gli
argomenti anche interdisciplinari. È in grado di
organizzare e applicare autonomamente le conoscenze in
situazioni nuove è di risolvere casi complessi.
Si segnala che, come già rilevato nella parte dedicata alla “Presentazione della
classe”, anche per quanto riguarda la valutazione il Consiglio di Classe ha fatto
applicazione dei principi generali fissati nel P.O.F. con riferimento all’offerta
formativa curricolare specificamente destinata agli studenti adulti (cfr. ivi, paragrafo
7, pagg. 47 ss.).
In particolare sono stati adottati i criteri generali sulla valutazione fissati al riguardo
nel paragrafo 7.12 del P.O.F. (cfr. ivi, pagg. 66), oltre a quelli sul comportamento di
cui al paragrafo 2.12 (pag. 20)
19
MODALITA’ E STRUMENTI DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MODALITA’ DI LAVORO
Modalità
Ital.
Storia
Matem.
Tec. Am.
Lez.con esperti
Lez frontale
Lez.Multimed.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Lez. Pratica
ProblemSolving
Metodoinduttivo
X
X
Lavori di gruppo
Discussione
X
X
X
X
X
X
X
X
Guidata
Simulazioni
Esercitaz.
Studio individ.
Gruppo discuss.
X
X
X
Diritto Inglese
X
X
X
X
X
X
X
Psicol.
CMS
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Psicol.
X
CMS
X
on line
STRUMENTI DI LAVORO
Strum. Italiano
Manuale
X
Laborat
orio
Lavagna
X
Registra
tore
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X
Diritto Inglese
X
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X
X
X
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X
X
X
X
X
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X
X
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X
X
X
X
X
20
STRUMENTI DI VERIFICA
Attività Italiano
Colloqui
X
o
Interrog
X
azione
breve
Prove di
laborato
rio
Prove
pratiche
Prova
X
struttura
ta
Relazion
X
e
Esercizi
X
Partecip
azione
on line
Storia
X
Matem.
X
Tec. Am.
X
X
X
X
Diritto Inglese
X
X
Psicol.
X
CMS
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Anche per le modalità e gli strumenti di lavoro si richiamano integralmente, inoltre, i
principi generali fissati nel P.O.F. con riferimento all’offerta formativa curricolare
specificamente destinata agli studenti adulti (cfr. ivi, paragrafo 7, pagg. 47 ss.), che
sono stati applicati dal Consiglio di Classe.
In particolare – oltre ai criteri generali sulla valutazione di cui ai paragrafi 7.12 e
2.12 del P.O.F., già sopra richiamati – si segnalano i paragrafi 7.1 (Presentazione
generale); 7.6 (Programmi dei corsi); 7.7 (Personalizzazione dei percorsi formativi);
2.5 (L'informatica come strumento quotidiano della didattica).
21
ATTIVITA’ INTEGRATIVE ED EXTRA CURRICOLARI
Si elencano di seguito le attività organizzate collettivamente per la sede di Via Mincio,
a cui i singoli studenti hanno aderito facoltativamente.
•
Uscita didattica presso Teatro Carcano: rappresentazione teatrale “Il fu Mattia
Pascal” di Luigi Pirandello.
•
Uscita didattica presso Teatro Scala: rappresentazione “L'elisir d'amore” di
Donizetti.
•
Uscita didattica presso Museo del '900 - Milano
22
SIMULAZIONI PROVE ESAME DI STATO
Secondo quanto deliberato dal Collegio dei docenti sono state effettuate le seguenti
simulazioni di prove d’esame:
- 1^ simulazione prima prova (italiano);
- 1^ simulazione seconda prova (tecnica amministrativa);
- 1^ simulazione terza prova (igiene, psicologia, legislazione sociale, inglese);
- 2^ simulazione prima prova (italiano);
- 2^ simulazione seconda prova (tecnica amministrativa)
- 2^ simulazione terza prova (igiene, psicologia, legislazione sociale, inglese)
TIPOLOGIA E MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELLE PROVE SIMULATE
Per quanto riguarda la 1^ prova (durata: 5 ore) le simulazioni hanno avuto come oggetto la
trattazione (a scelta) delle varie tipologie di componimento (saggio breve o articolo, tema
storico, tema di ordine generale).
Nelle simulazioni relative alla 2^ prova (durata: 5 ore) si è richiesta agli studenti la
trattazione di un tema di carattere generale inerente al programma di studi della disciplina
interessata.
Per la prova pluridisciplinare (durata: 3 ore) è stata adottata la tipologia mista B + C di
quesiti.
Nello svolgimento delle prove di simulazione agli alunni è stato consentito di utilizzare i
seguenti materiali didattici:
•
•
•
•
Calcolatrice.
Vocabolario di italiano.
Vocabolario di inglese
Codici e testi normativi
FINALITA’
Con queste simulazioni si è inteso far sperimentare agli studenti la tipologia di prove
dell’esame di Stato conclusivo del loro ciclo di studi e rafforzare negli stessi la capacità di
affrontare, in generale, le suddette prove e di verificare la capacità di utilizzare
conoscenze e competenze relative alle diverse discipline coinvolte.
Si allega copia dei testi delle simulazioni svolte con riferimento alla tipologia di 3^ prova e
delle griglie di valutazione delle tre prove scritte e del colloquio
23
TESTO DELLE PROVE SOMMINISTRATE NELLE SIMULAZIONI (3^ prova)
I.I.S. “Paolo Frisi” – Milano
a.s.2010/2011
Simulazione 3a prova
ESAMI DI STATO
Corso serale
Tecnico dei servizi sociali
Nome: …………………………………..
Classe: …………….
Punteggio ………..
24
CULTURA MEDICO-SANITARIA
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
(Scegliere la risposta esatta)
L’HCG è presente:
1.
2.
3.
4.
in tutti gli individui (essendo prodotto dall’ipofisi), ma aumenta in gravidanza.
Solo nel feto, che lo produce
Solo nella gravida
Solo nel sesso femminile dopo la pubertà
Al momento della nascita
1. Si chiude il dotto arterioso
2. Si attiva la piccola circolazione
3. Si espelle il meconio
4. Si attiva la contrazione di atrio e ventricolo destri
La gestosi
1. È caratterizzata da ipotensione e proteinuria
2. Compare dopo il parto
3. Comporta l’innalzamento della pressione arteriosa
4. È sempre accompagnata da crisi epilettiche
Le crisi parziali di epilessia
1.
2.
3.
4.
Non comportano mai perdita di coscienza
Non possono trasformarsi in crisi generalizzate
Non sono soltanto di tipo motorio
Non colpiscono solo gli adulti
25
QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Illustrate alcune possibili modalità di produzione di lesioni che possono condurre a forme di
ritardo psicomotorio e/mentale
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
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................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
Illustrate la differenza fra i processi di accrescimento e di sviluppo facendo alcuni esempi.
Date la definizione di percentile.
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
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................................................................................................................................................................
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................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
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26
INGLESE
A12-year-study of 200 volunteers found those with the lowest levels of leptin were more likely to
develop Alzheimer than those with the highest. The study builds on work that links low leptin levels
to the brain plaques found in Alzheimer's patients. The hormone leptin is produced by fat cells and tells the
brain that the body is full and so reduces
appetite. But there is growing evidence that the hormone also benefit s brain function.
Research on mice - conducted to establish why obese patients with diabetes often have long-term
memory problems - found those who received doses of leptin were far more adept at negotiating
their way through a maze.
Leptin levels in older adults may serve also as one of several possible biomarkers for healthy brain
ageing and, more importantly, may open new pathways for possible preventive and therapeutic
intervention.
Previous studies have shown that obesity in mid-life is associated with an increased risk of
dementia, but this new research suggests that leptin might have a role to play.

Look first at the text and then tick the right answer
o According to the research, people more likely to develop Alzheimer are :
 individuals showing no traces of leptin in their
blood.
 individuals having tiny quantities of leptin in
their blood.
 individuals having great difficulties in
remembering their own name.
 individuals having great difficulties in tying their
own laces.
o
How is brain function affected by leptin ?
 the hormone seems to improve it.  the hormone seems likely to damage it.
 the hormone seems to damage it.  the hormone has no effect on it.
o Plaques discovered in the brains of Alzheimer ’s patients :
 were more likely due to diabetes rather than to
low leptin levels.
 seem to be related to leptin levels found in their
blood.
 seem to be hardly related to leptin levels found
in their blood.
 are usually due to hormonal imbalances.
o Laboratory m ice who had been given small quantities of leptin :
 became restless and incapable to feed
properly.
 became very aggressive and emotionally
27
unstable.
 became sexually aroused and sleepy at the
same time.
 became more skilful and efficient.

Look at the text once more and then check whether the following sentences are true or false.
Correct the false sentences saying why they are false
 The author claims nearly 200 researchers were actually engaged with this 12-year-study.
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
 A specific area in the brain is deputed to the production of the hormone leptin.
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
DIRITTO
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
(contrassegnare la lettera a cui corrisponde la risposta esatta)
28
1) L’imprenditore
a – è sempre obbligato a conservare le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture che
riceve e gli originali di quelli che spedisce
b – è sempre obbligato a conservare le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture che
spedisce e gli originali di quelli che riceve
c – è obbligato a conservare le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture che spedisce
e gli originali di quelli che riceve solo se è un imprenditore commerciale
d – è obbligato a conservare le copie delle lettere, dei telegrammi e delle fatture che riceve e
gli originali di quelli che spedisce solo se è un imprenditore commerciale
2) Il fallimento è dichiarato
a – dalla Camera di Commercio
b – dai creditori dell’imprenditore
c – dal Tribunale
d – dal Giudice Delegato
3) Se un fatto relativo all’impresa per il quale è prevista l’iscrizione non è iscritto nel
registro delle imprese
a – non può essere opposto ai terzi in nessun caso
b – può comunque essere opposto ai terzi
c – può essere opposto ai terzi, i quali per evitarlo devono provare che non ne hanno avuto
conoscenza
d – non può essere opposto ai terzi, a meno che l’imprenditore non provi che questi ne erano
a conoscenza
4) L’imprenditore
a - deve tenere il libro giornale, il libro degli inventari, il libro di magazzino, il libro di cassa
e il libro mastro
b - deve tenere il libro giornale, il libro degli inventari, il libro di magazzino, il libro di cassa
e il libro mastro e gli altri libri richiesti dalla natura e dalle dimensioni della propria impresa
c - deve tenere il libro giornale e il libro degli inventari, nonché tutti gli altri libri richiesti
dalla natura e dalle dimensioni della propria impresa
d - deve tenere il libro giornale, il libro degli inventari e il libro di magazzino, nonché tutti
gli altri libri richiesti dalla natura e dalle dimensioni della propria impresa
QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
29
Rispondi alle seguenti domande
1) Descrivi in sintesi le ragioni che giustificano l’esistenza di uno statuto speciale per
l’imprenditore commerciale
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
2) Descrivi sinteticamente in cosa consiste il fallimento
30
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………
PSICOLOGIA
31
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
(Scegliere la risposta esatta)
La trascuratezza grave si verifica quando:
a)il genitore non ha un reddito per mantenere i figli
b) il genitore è molto giovane ed inesperto
c) il genitore disconferma in continuazione i figli
d) il genitore non sa tutelare la salute e la sicurezza dei figli
Il disadattamento si esprime con :
a) una percezione soggettiva di malessere
b) azioni violente contro coetanei ed adulti
c) incapacità e/o rifiuto ad integrarsi nell’ambiente sociale
d) comportamenti in cui l’infrazione alle norme sociali e giuridiche assume un carattere
sistematico
Il termine “resilienza” in psicologia significa:
a) capacità di adattarsi alle situazioni e resistere agli urti;
b) capacità di assumersi dei rischi;
c) capacità di lavorare in gruppo;
d) capacità di essere empatici;
L’adolescenza viene definita come una fase evolutiva caratterizzata prevelentemente
da :
a)
b)
c)
d)
distacchi e lutti;
disaccordo con i familiari;
insoddisfazione generale;
disadattamento.
32
QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Esistono diverse tipologie di bisogni dei minori riconducibili ad esperienze vissute; esse
possono sfociare nel disagio, nel disadattamento o nella devianza. Fornire una definizioni
esaustiva di questi termini.
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___________
Con quali modalità e comportamenti può agire un minore straniero all’interno della nuova
società (Paese ospitante) ? Spiegare le situazioni più comuni che si possono manifestare.
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33
I.I.S. “Paolo Frisi” – Milano
a.s.2010/2011
2^ Simulazione 3a prova
ESAMI DI STATO
Corso serale
Tecnico dei servizi sociali
Nome: …………………………………..
Classe: …………….
Punteggio ………..
34
CULTURA MEDICO-SANITARIA
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
(Scegliere la risposta esatta)
a) Nel neonato, in condizioni normali, a partire dal momento dell’espulsione dal canale del
parto:
1. Le resistenze circolatorie diminuiscono nella piccola circolazione, mentre aumentano quelle
sistemiche, con conseguente inversione del flusso nel dotto arterioso.
2. Le resistenze circolatorie aumentano sia nella piccola, sia nella grande circolazione, con
conseguente apertura del dotto arterioso.
3. Le resistenze circolatorie aumentano sia nella piccola, sia nella grande circolazione, con
conseguente chiusura del dotto arterioso.
4. Si rileva una stabile pervietà del dotto arterioso.
5. Non esiste pervietà del dotto arterioso, poiché questo si è chiuso al termine del periodo
embrionale.
b) Quale dei seguenti disturbi non appartiene al gruppo dei disturbi pervasivi dello sviluppo?
1. L’autismo.
2. La sindrome di Asperger.
3. La sindrome di Rett.
4. La sindrome di Jackson.
5. Il disturbo disintegrativo dell’infanzia.
c) Quale delle seguenti affermazioni è falsa?
1. Le crisi epilettiche parziali non generalizzano mai.
2. Le crisi epilettiche generalizzate coinvolgono sempre la corteccia cerebrale.
3. La classificazione delle epilessie ha subito diversi mutamenti negli ultimi decenni.
4. Lo stato di male epilettico può essere pericoloso per la vita.
5. Esistono forme di epilessia infantile che tendono a scomparire a mano a mano che il bambino si
avvicina alla pubertà.
d) Quale delle seguenti affermazioni è vera, a proposito delle epilessie sintomatiche o
secondarie:
1. Hanno sempre una causa genetica.
2. Possono indicare la presenza di una neoplasia endocranica.
3. Non colpiscono mai i bambini prima della pubertà.
4. Si manifestano sempre con crisi di assenza.
5. Non permettono mai la diagnosi della loro causa.
QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
E) Illustrate le principali teorie sull'invecchiamento e specificatene la reciproca compatibilità.
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................................................................................................................................................................
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................................................................................................................................................................
F) Descrivete i tratti salienti dell’autismo, utili ai fini della diagnosi.
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INGLESE
When parents and teachers suspect that a kid has ADHD, the first step is to visit the doctor, who
might then refer the kid to a specialist like a psychologist, psychiatrist, or neurologist who knows
about kids who have ADHD and other kinds of behaviour problems. Part of the doctor's job is to
check for other illnesses that look like ADHD but need different kinds of treatment.
Once the doctor determines that a kid has ADHD, then the doctor, parents, and teachers begin to
work together to find out the best way to help. Often this means starting one of the medicines used
to treat ADHD, deciding how much medicine is needed, and when to give it. Kids with ADHD
usually only have to take their medicine once before school, but some might have to go to the
nurse in the middle of the school day for medicine.
But kids who have ADHD need more than just medicine. They also need help learning how to
change the way they act. Some can learn to do this by using relaxation therapy or behavioural
therapy.
Look first at the text and then tick the right answer
9.
What should parents do when they suspect their child is affected by ADHD?
 They should avoid calling their family  They should go to their family doctor.
doctor.
 They should go straight to see a
 They should ask their child to step on
neurologist.
the table.
10. Once a kid has been diagnosed with ADHD:
 doctors, parents as well as teachers
should cooperate in evaluating the best
way to help the child.
 doctors, parents and teachers should
check for other illnesses that look like
ADHD.
 doctors, parents and teachers should
work together to devise a new medicine
that could help treating the child.
 doctors, parents but not teachers
should work together to retrain the child
to behave appropriately.
11. According to the author, kids affected by ADHD :
 usually need to take their medicine
once a week, before going to school.
 usually need to take their medicine
once in a month, in the middle of a
school day.
 usually need to take their drugs more
than once a day, before leaving home.
 usually need to take their drugs once a
day, before going to school.
12. As for treating hyperactive kids :
 the best way to cure a hyperactive
child is to give them specific drugs.
 these children need both to be
medicated and to be taught how to
 the most effective way to cure a
hyperactive kid is to teach them to
change their behaviour.
 these kids need more than often to be
harshly punished.
modify their behaviour.
13. Look at the text once more and then check whether the following sentences are
true or false.
Correct the false sentences saying why they are false
 All kinds of behavioural disorders in children are usually treated in the same way.
…............................................................................................................................................
............................
................................................................................................................................................
...........................
 Hyperactive children should never be taught to modify their behaviour.
…............................................................................................................................................
............................
...........................................................................................................................
................................................
DIRITTO
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
(contrassegnare la lettera a cui corrisponde la risposta esatta)
- I conferimenti in società devono essere effettuati
a – come tassa di ammissione alla società: infatti non si diventa soci fino a quando non si effettuano i
conferimenti
b – per fornire una garanzia ai creditori sociali: infatti i beni conferiti formano un patrimonio
autonomo distinto da quello dei soci
c – per costituire il patrimonio sociale destinato all’esercizio dell’attività economica
d – per esercitare l’attività sociale e fornire una garanzia ai terzi
- Una società in nome collettivo, con un capitale di 500.000 euro e 50 dipendenti che produce e
vende grano
a – non può fallire perché è una società di persone
b – non può fallire perché non esercita attività commerciale
c – può fallire perché è una società commerciale
d – può fallire perché esercita un’attività commerciale di grandi dimensioni
- L’institore
a – può compiere solo gli atti di ordinaria amministrazione
b – può compiere indifferentemente tutti gli atti relativi all’esercizio dell’impresa
c – può compiere solo gli atti ai quali è specificamente autorizzato
d – può compiere tutti gli atti relativi all’esercizio dell’impresa tranne l’alienazione e l’ipoteca di beni
immobili
Il minore, l’interdetto e l’inabilitato:
a – possono sia iniziare che continuare un’impresa commerciale
b – possono iniziare ma non continuare un’impresa commerciale
c – possono continuare ma non iniziare un’impresa commerciale
d- non possono né iniziare né continuare un’impresa commerciale in quanto privi della capacità
d’agire
QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
Rispondi alle seguenti domande
1) Esponi l’elemento fondamentale in base al quale le società di persone si distinguono dalle società
di capitali e descrivi quali differenze derivano da tale distinzione nella disciplina dei due tipi di
società
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
2) Descrivi gli elementi fondamentali delle società lucrative
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………
PSICOLOGIA
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
(Scegliere la risposta esatta)
1. Secondo il DSM IV nel ritardo mentale l’esordio dela patologia deve avvenire :
a. prima dei 6 anni
b. prima dei 10 anni
c. prima dei 18 anni
d. prima dei 24 anni
2. La prima legge che stabilisce una serie di norme per un corretto inserimento degli allievi disabili
nella scuola dell’obbligo è:
a. la legge n.517 del 1977
b. la legge n.104 del 1992
c. la legge n.285 del 1997
d. la legge n.180 del 1978
3. Una situazione di ritardo mentale si riflette sul comportamento globale della persona perché
a. le funzioni cognitive sono essenziali per l’interpretazione e la valutazione della realtà interna ed
esterna
b. è compromessa la memoria ed il soggetto si perde facilmente
c. le funzioni cognitive consentono di ideare, pianificare e valutare gli atti motori
d. il pensiero è dominato dalla concretezza che non consente la formazione di categorie astratte
4. Il criterio statistico di normalità afferma che :
a. sono normali gli aspetti appartenenti alla maggioranza delle persone
b. sono normali gli aspetti vantaggiosi per la società
c. sono normali gli aspetti conformi ai valori scelti dalla comunità
d. sono normali gli aspetti appartenenti alla minoranza delle persone
QUESITI A RISPOSTA SINGOLA
1) Spiegare sinteticamente le differenze tra i documenti sulla disabiltà ICIDH ed ICF
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………………………………………………
2) La sindrome di Down si manifesta con caratteristiche fisiche ben identificabili. Individua come
queste caratteristiche influenzano gli aspetti psicologici e quali accorgimenti è possibile porre in atto
per favorire l’adattamento all’ambiente.
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………..
…………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 1^ PROVA SCRITTA
Tipologia A: Analisi del testo
INDICATORI
A) Aspetti ortografici, sintattici, lessicali
(in decimi) (in quindicesimi)
Ortografia
- Più di 5 errori_________________________________ 0
0
- Da 3 a 5 errori ________________________________ 0,5
0,5
- Da 0 a 2 errori ________________________________ 1
1
Sintassi
- Più di 5 errori _________________________________ 0
0
- Da 3 a 5 errori ________________________________ 0,5
0,5
- Da 0 a 2 errori ________________________________ 1
1
Lessico
- Più di 5 errori _________________________________ 0
0
- Da 3 a 5 errori_________________________________ 0,5
0,5
- Da 0 a 2 errori ________________________________ 1
1
B) Comprensione del testo e capacità di sintesi riassuntiva
- Nessuna _____________________________________0
- Priva della identificazione del plot
e dei passaggi fondamentali______________________ 0,5
- Essenziale nelle parti fondamentali,
ma con alcune imprecisioni nelle
parti importanti ________________________________ 1
- Corretta e precisa ______________________________ 1,5
0
1
2
3
C) Capacità di rispondere organicamente alle domande
- Nessuna______________________________________ 0
- Risposte non organiche
(più di 5 errori) _________________________________ 0,5
- Risposte mediamente organiche
(Da 3 a 5 errori) ________________________________ 1
- Risposte organiche _____________________________ 1,5
0
1
2
3
D) Esame del significato e corretta interpretazione
- Nessuna _____________________________________0
- Interpretazione non corretta con errori
nella comprensione del significato (più
di 5 errori) ____________________________________0,5
- Interpretazione con alcuni errori
(da 3 a 5) ____________________________________1
- Interpretazione sufficientemente
corretta (da 1 a 2 errori) _________________________2
- Interpretazione corretta (0 errori) __________________3
E) Capacità di contestualizzazione
- Nessuna contestualizzazione ____________________ 0
- Sufficienti aspetti
di contestualizzazione __________________________ 0,5
- Contestualizzazione corretta _____________________ 1
0
1
2
3
4
0
1
2
PUNTEGGIO CONSEGUITO _________/10
_________/15
Tipologia B: Saggio breve o articolo
INDICATORI
F) Aspetti ortografici, sintattici, lessicali
(in decimi) (in quindicesimi)
Ortografia
- Più di 5 errori____________________________________ 0
0
- Da 3 a 5 errori ___________________________________ 0,5
0,5
- Da 0 a 2 errori ___________________________________ 1
1
Sintassi
- Più di 5 errori ____________________________________ 0
0
- Da 3 a 5 errori ___________________________________ 0,5
0,5
- Da 0 a 2 errori ___________________________________ 1
1
Lessico
- Più di 5 errori ____________________________________ 0
0
- Da 3 a 5 errori____________________________________ 0,5
0,5
- Da 0 a 2 errori ____________________________________1
1
G) Capacità di avvalersi in modo critico del materiale proposto
- Nessuna _______________________________________0
- Pochi riferimenti _________________________________ 0,5
- Sufficienti osservazioni ____________________________ 1
- Ampio uso critico ________________________________ 2
0
1
2
3
H) Capacità di argomentare e di far emergere il proprio punto di vista
- Nessuna_______________________________________ 0
- Argomentazione minima __________________________ 0,5
- Argomentazione sufficiente ________________________ 1
- Argomentazione adeguata_________________________ 1,5
- Argomentazione con riferimenti
personali interessanti ____________________________ 2,5
0
1
2
3
4
I) Coerenza e consequenzialità logica nell’esposizione
- Nessuna ______________________________________0
- Semplice coerenza ed una minima
consequenzialità________________________________0,5
- Testo sufficientemente articolato____________________1
- Adeguata coerenza e consequenzialità _______________ 1,5
1
2
3
E) Registro linguistico coerente con argomento e destinatario
- Registro non coerente ______________________________ 0
- Accettabile _______________________________________ 0,5
- Adeguato ________________________________________ 1
0
1
2
PUNTEGGIO CONSEGUITO _________/10
_________/15
0
Tipologia C: Tema di argomento storico
INDICATORI
A) Aspetti ortografici, sintattici, lessicali
(in decimi) (in quindicesimi)
Ortografia
- Più di 5 errori_________________________________________ 0
0
- Da 3 a 5 errori ________________________________________ 0,5
0,5
- Da 0 a 2 errori ________________________________________ 1
1
Sintassi
- Più di 5 errori ________________________________________ 0
0
- Da 3 a 5 errori _______________________________________ 0,5
0,5
- Da 0 a 2 errori ______________________________________1
1
B) Analisi dell’evento storico nel suo complesso
- Nessuna ____________________________________________ 0
- Conoscenza minima dell’evento
(con errori nella sistemazione cronologica degli avvenimenti) _______________________________ 0,5
- Sufficiente conoscenza dei principali
avvenimenti dell’evento ________________________________ 1
- Conoscenza adeguata _________________________________ 1,5
- Conoscenza completa ed approfondita
dell’evento ___________________________________________ 2,5
0
1
2
3
4
C) Conoscenza in senso diacronico e sincronico (massimo 3 punti)
- Nessuna_____________________________________________ 0
- Minima ______________________________________________ 0,5
- Sufficiente ____________________________________________ 1
- Adeguata_____________________________________________ 1,5
0
1
2
3
D) Capacità di collegamenti e raffronti con altri eventi storici
- Nessuna _____________________________________________ 0
- Semplici e limitati ______________________________________ 0,5
- Sufficienti ____________________________________________ 1
- Adeguati _____________________________________________ 2
0
1
2
3
E) Uso appropriato del lessico specifico
- Più di 4 termini impropri _________________________________ 0,5
- Da 2 a 4 termini impropri ________________________________ 1
- Da 0 a 1 termine improprio ______________________________ 2
PUNTEGGIO CONSEGUITO _________/10
________/15
1
2
3
Tipologia D: Tema di ordine generale
INDICATORI
(in decimi)
(in quindicesimi)
F) Aderenza alla traccia
- Nessuna _________________________________ 0
- Individuazione e sviluppo sufficiente
di alcuni aspetti ____________________________0,5
- Sufficiente (con semplici imprecisioni) ___________ 1
- Adeguata ed ampia__________________________ 2
0
1
2
3
B) Aspetti ortografici, sintattici, lessicali
Ortografia
- Più di 5 errori_____________________________ 0
- Da 3 a 5 errori ____________________________ 0,5
- Da 0 a 2 errori ____________________________ 1
Sintassi
- Più di 5 errori _____________________________ 0
- Da 3 a 5 errori _____________________________0,5
- Da 0 a 2 errori _____________________________ 1
Lessico
- Più di 5 errori ______________________________ 0
- Da 3 a 5 errori______________________________ 0,5
- Da 0 a 2 errori _____________________________ 1
C) Chiarezza dell’impostazione ed ampiezza della trattazione
- Limitata___________________________________ 0
- Minima ___________________________________ 0,5
- Sufficiente ________________________________ 1
- Adeguata _________________________________ 2
0
0,5
1
0
0,5
1
0
0,5
1
0
1
2
3
D) Coerenza e consequenzialità logiche dell’esposizione
- Limitata ___________________________________0
- Minima ____________________________________0,5
- Sufficiente __________________________________1
- Adeguata___________________________________1,5
E) Organicità e capacità di approfondimento
- Limitata ____________________________________ 0
- Minima _____________________________________ 0,5
- Sufficiente/adeguata __________________________ 1
- Ampia ______________________________________ 1,5
PUNTEGGIO CONSEGUITO _________/10
_________/15
0
1
2
3
0
1
2
3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA 2^ PROVA SCRITTA
ADERENZA ALLA TRACCIA E PERTINENZA DEI PUNTI
CONTENUTI TRATTATI
Argomento trattato in modo pertinente e messo a fuoco in tutta la sua complessità
Argomento trattato in modo pertinente e messo a fuoco in modo esauriente
Argomento trattato in modo pertinente e messo parzialmente a fuoco
Argomento non trattato in modo pertinente e messo a fuoco in modo erroneo
4
3
2
1
AMPLIEZZA E CORRETTEZZA DEI CONTENUTI PUNTI
TRATTATI
Articolazione analiticamente completa e corretta dei contenuti trattati
Articolazione analiticamente limitata, ma corretta dei contenuti trattati
Articolazione analiticamente limitata e scorretta dei contenuti trattati
Articolazione lacunosa ed erronea dei contenuti trattati
4
3
2
1
CONSEQUENZIALITA’,
ORGANIZZAZIONE
LOGICA E RIELABORAZIONE
PUNTI
Svolgimento consequenziale e puntuale nell’analisi personalmente rielaborato
Svolgimento consequenziale e puntuale nell’analisi, ma non personalmente
rielaborato
Svolgimento consequenziale e schematico nell’analisi e non rielaborato
Svolgimento non consequenziale nell’analisi e non rielaborato
4
3
CORRETTEZZA
MORFOSINTATTICA
PROPRIETA’ LESSICALE SPECIFICA
PUNTI
Svolgimento corretto caratterizzato da ricchezza e specificità lessicale
Svolgimento sostanzialmente corretto e caratterizzato da specificità lessicale
Svolgimento scorretto e caratterizzato da aspecificità lessicale
Punti:
15
14
13
12/11
10
9/8
7/6
5
4
Voto:
10
9
8
7
6
5
4
3
1/2
E
2
1
3
2
1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
Cognome e nome _____________________________________
Classe 5° M
MATERIA
DOMANDE
CULTURA MEDICO- Quesiti a risposta
SANITARIA
Multipla
Quesiti a risposta
singola
PUNTEGGIO
TOTALE PUNTEGGIO
REALIZZATO
0,4375 punti per
quesito
1,75
………………….
1 punto per
quesito
2
………………….
3.75
TOTALE ………..
I QUESITO A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORE
PUNTEGGIO LIVELLI DI
MASSIMO
VALUTAZIONE
Conoscenze e
1 punto
competenze riferite
agli argomenti
richiesti
•
•
•
•
•
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
II QUESITO A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORE
PUNTEGGIO LIVELLI DI
MASSIMO
VALUTAZIONE
Conoscenze e
1 punto
competenze riferite
agli argomenti
richiesti
•
•
•
•
•
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
AI DIVERSI LIVELLI
0.4
0.5
0.6
0.7
1
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
AI DIVERSI LIVELLI
0.4
0.5
0.6
0.7
1
Cognome e nome _____________________________________
Classe 5° M
MATERIA DOMANDE
PUNTEGGIO
TOTALE PUNTEGGIO
REALIZZATO
INGLESE Quesiti a risposta
Multipla
0,4375 punti per
quesito
1,75
………………….
1 punto per quesito
2
………………….
3.75
TOTALE ………..
Quesiti a risposta
singola
I QUESITO A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORE
PUNTEGGIO LIVELLI DI
MASSIMO
VALUTAZIONE
Conoscenze e
1 punto
competenze riferite
agli argomenti
richiesti
•
•
•
•
•
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
II QUESITO A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORE
PUNTEGGIO LIVELLI DI
MASSIMO
VALUTAZIONE
Conoscenze e
1 punto
competenze riferite
agli argomenti
richiesti
•
•
•
•
•
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
AI DIVERSI LIVELLI
0.4
0.5
0.6
0.7
1
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
AI DIVERSI LIVELLI
0.4
0.5
0.6
0.7
1
51
Cognome e nome _____________________________________
Classe 5° M
MATERIA DOMANDE
PUNTEGGIO
TOTALE PUNTEGGIO
REALIZZATO
DIRITTO
Quesiti a risposta
Multipla
0,4375 punti per
quesito
1,75
………………….
Quesiti a risposta
singola
1 punto per quesito
2
………………….
3.75
TOTALE ………..
I QUESITO A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORE
PUNTEGGIO LIVELLI DI
MASSIMO
VALUTAZIONE
Conoscenze e
1 punto
competenze riferite
agli argomenti
richiesti
•
•
•
•
•
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
II QUESITO A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORE
PUNTEGGIO LIVELLI DI
MASSIMO
VALUTAZIONE
Conoscenze e
1 punto
competenze riferite
agli argomenti
richiesti
•
•
•
•
•
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
AI DIVERSI LIVELLI
0.4
0.5
0.6
0.7
1
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
AI DIVERSI LIVELLI
0.4
0.5
0.6
0.7
1
52
Cognome e nome _____________________________________
Classe 5° M
MATERIA
DOMANDE
PUNTEGGIO
TOTALE PUNTEGGIO
REALIZZATO
PSICOLOGIA
Quesiti a risposta 0,4375 punti per
Multipla
quesito
1,75
………………….
Quesiti a risposta 1 punto per
singola
quesito
2
………………….
3.75
TOTALE ………..
I QUESITO A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORE
PUNTEGGIO LIVELLI DI
MASSIMO
VALUTAZIONE
Conoscenze e
1 punto
competenze riferite
agli argomenti
richiesti
•
•
•
•
•
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
II QUESITO A RISPOSTA SINGOLA
INDICATORE
PUNTEGGIO LIVELLI DI
MASSIMO
VALUTAZIONE
Conoscenze e
1 punto
competenze riferite
agli argomenti
richiesti
•
•
•
•
•
gravemente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
AI DIVERSI LIVELLI
0.4
0.5
0.6
0.7
1
PUNTEGGIO
CORRISPONDENTE
AI DIVERSI LIVELLI
0.4
0.5
0.6
0.7
1
53
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Argomento a scelta
del candidato
Atteggiamento
durante l’esame
Conoscenza dei
contenuti
- Conoscenza
- Capacità espositiva
- Grado di approfondimento
- Capacità di collegamento interdisciplinare
- Originalità della trattazione
- Capacità di collegare la problematica
affrontata con argomenti scolastici o con
proprie esperienze
- E’ capace di interagire autonomamente e con
sicurezza
- Risponde in modo coerente
- Procede autonomamente nella risposta e la
elabora in modo sufficiente
- Risponde ma ha bisogno di essere indirizzato
- Risponde con incertezza e con imprecisione
ai quesiti
- Appropriate
- Accettabili
-Insufficienti
-Scarse
Fino a 6 punti
++
5
+
4
°°
--
3
2
-- -++
+
°°
--
1
6
4-5
2-3
1
Competenze
- Appropriate
- Accettabili
- Insufficienti
- Scarse
++
+
°°
--
6
4-5
2-3
1
Capacità logiche e
critiche
- Appropriate
- Accettabili
- Insufficienti
- Scarse
++
+
°°
--
4
3
2
1
Discussione delle
prove
scritte
- Dimostra capacità di autocorrezione e
interloquisce attivamente
- Riesce a comprendere facilmente gli errori
compiuti
-Comprende gli errori a fatica e solo se guidato
Punteggio totale
+
3
°°
2
--
1
/30
54