ALBERI MONUMENTALI IN PROVINCIA DI LUCCA

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Servizio Politiche Educative
Laboratorio Territoriale per l'Educazione Ambientale
CONCORSO SCOLASTICO ANNO 2004/2005
ALBERI MONUMENTALI IN PROVINCIA DI LUCCA
Criteri di compilazione delle schede-albero
Allo scopo di ottenere omogeneità di rilevamento degli alberi monumentali, si è
provveduto, senza perdere nessun dato fra quelli previsti nella scheda di rilevazione ufficiale
collegata alla Legge Regionale 60/98, a organizzare i dati stessi in modo che risultino di più
semplice compilazione. Nel contempo, strutturando la scheda in campi prevalentemente chiusi,
sarà possibile interrogare il data-base relativo secondo variabili numerose e coerenti.
Per partecipare al concorso non è necessario compilare tutti i campi, per questo motivo,
in corrispondenza delle diverse voci della scheda, abbiamo segnalato le priorità da considerare
durante la sua compilazione :
I
Indispensabile
P
Prioritario
NP Non Prioritario
Premettendo che una compilazione completa è sempre ben gradita, facciamo presente che
le voci indispensabili comunque da non omettere sono i numeri:
1, 2a, 2b, 2c, 2d, 2e, 2g, 3a, 3b, 4a, 4c, 4d, 5, 6a, 6b.
1. (I) IDENTIFICATIVO DELLA SEGNALAZIONE :
Indicare le generalità della scuola.
2. (I) LOCALIZZAZIONE E IDENTIFICAZIONE :
Indicare il comune, la frazione, la località e l’eventuale toponimo o l’indirizzo utili per
localizzare l’albero segnalato.
I successivi punti 2.a.b.c. sono dedicati alla determinazione botanica del nome comune,
nome scientifico (specie) e della varietà dei grandi alberi (es. Faggio rosso, Fagus Sylvatica L.,
Purpurea). In particolare gli insegnanti di Scienze, potranno approfittare di questo esercizio
di riconoscimento per evidenziare le caratteristiche della vegetazione arborea. Per
l’individuazione del genere, specie e varietà delle piante si consiglia di consultare una delle
numerose guide al riconoscimento degli alberi; se non ne siete in possesso, potrete trovarla
nella biblioteca del vostro Comune o presso il Laboratorio per l’Educazione Ambientale della
Provincia.
2.a.b.c. (I) Indicare il nome comune, la specie e la varietà della pianta
2.d (I) Indicare il nome locale con cui l’albero è denominato nella zona (es.l’olivo delle
streghe, il faggio del sasso). Se l’albero non ha un nome lasciare lo spazio bianco.
2.e (I) Indicare la voce che interessa. Nel caso di un gruppo di alberi della stessa specie,
ai successivi punti 2 f,g,h, vanno riportate in sequenza le diverse misurazioni. Nel caso di
consociazione fra piante di diversa specie in questo spazio va indicata la pianta consociata
con quella individuata ai precedenti punti 2.a.b.c. e, ai successivi punti 2 f,g,h , vanno
riportate in sequenza le rispettive misurazioni
I successivi punti 2.f.g.h. sono dedicati alle misurazioni della pianta. In particolare gli
insegnanti di matematica e di educazione tecnica
potranno aiutare i ragazzi a
comprendere le tecniche di misurazione delle piante di seguito proposte. Potranno poi
accompagnarli in campo per verificare la validità delle stime effettuate.
2.f. (NP) Altezza
Si propongono all’attenzione dei docenti due metodi di misurazione:
Metodo di misurazione a): tratto dal volumetto della Regione Toscana “Alberi
Monumentali in Toscana – Concorso scolastico 2002-2003”.
Semplice misurazione fatta da due persone; basta disporre di un’asticella e di una rotella
metrica lunga almeno 20 metri. Tenere in mano l’asta in posizione verticale con il braccio
fermo e teso in avanti, camminare avvicinandosi e allontanandosi dalla pianta, per fermarsi
nel punto in cui, secondo la vostra visuale, la base
dell’asta coincide con il piede e la sua punta con
l’apice della pianta. Ruotare il braccio e quindi
anche l’asta, di 90° portandola in posizione
orizzontale: l’estremità inferiore dell’asta sarà il
punto di rotazione, quindi la base dell’albero dovrà
sempre coincidere con la base dell’asta. L’amico si
sposterà lateralmente seguendo una linea retta
perpendicolare alla linea immaginaria fra il
misuratore e la base della pianta e sarà fermato
dal misuratore stesso, nel punto di corrispondenza
con l’estremità dell’asta. Otterremo l’altezza
dell’albero misurando con la rotella la distanza fra
l’amico ed il piede dell’albero.
Metodo di misurazione b): tratto dal volumetto della Scuola Media “Italo Calvino”di
Montecarlo-Lucca “Gli Alberi Monumentali del Comune di Montecarlo – aa.ss.1995/96 e
1996/97” .
Per misurare l’altezza degli alberi si può utilizzare uno strumento detto ipsometro, che può
essere facilmente costruito in classe.
Materiale necessario:
a) Asticciola di legno di circa 40 cm a sezione rettangolare 2x3
b) Goniometro 180°
c) Filo a piombo di piccole dimensioni
d) Colla e chiodi
Procedimento
 Si traccia una linea sull’asticella in modo da tagliare la dimensione più lunga di
una faccia in due parti uguali.
 Si piantano due chiodi agli estremi della linea tracciata: saranno il nostro
mirino.
 Al centro dell’asticella si incolla il goniometro in posizione perpendicolare ad
essa.
 Con un altro chiodo attacchiamo al centro del goniometro il filo a piombo.
Funzionamento
Si basa su un principio di trigonometria secondo cui, in un triangolo rettangolo, un cateto è
uguale all’altro cateto moltiplicato per la tangente dell’angolo opposto.
Quindi per calcolare l’altezza dell’albero (h) misuriamo la distanza fra noi e l’albero, con
l’ipsometro troviamo l’angolo alfa e consultando le tabelle otteniamo il dislivello fra
l’osservatore e la cima dell’albero. A questo valore, per ottenere l’altezza della pianta (h),
va sommata l’altezza dell’osservatore.
2.g. (I) Circonferenza del tronco
Misurare la circonferenza del tronco, con un metro a nastro o una rotella metrica, a 130
cm. da terra. Se la pianta si trova in un bosco in pendenza, misurare 130 cm. da terra nella
parte a monte del tronco, cioè con le spalle verso la cima della montagna. Se la pianta è
formata da due o più tronchi che partono direttamente da terra indicarlo nella scheda e
misurare con i medesimi criteri le circonferenze di tutti i tronchi.
2.h. (NP) Area di insidenza
E’ la superficie di terreno coperta dalla chioma della pianta. Si calcola in metri quadrati
misurando con una rotella metrica 7-8 raggi in linea retta dal tronco alla proiezione a terra
della chioma, spostandosi secondo un angolo giro. Fate la media di questi raggi in metri
lineari e moltiplicate il valore ottenuto al quadrato per 3,14.
2.i. (NP) Data di impianto
Utilizzare questa voce solo quando è possibile conoscere la data di impianto (es.1910) da
documenti o testimonianze.
2.l. (NP) Età stimata
Molto difficile stimare l’età di una pianta dalla sua semplice osservazione. E’ preferibile
una stima derivata dalle testimonianze degli anziani che possono aver memoria di quanto
sentito dire dai loro genitori o dai loro nonni rispetto alla pianta considerata. Riuscire a
stabilire che quella pianta era già una bella pianta quando il nonno del nonno di un alunno
aveva 20 anni, rappresenta un elemento più significativo che una stima derivante dalle
attuali dimensioni e portamento dell’esemplare. La stima va riportata in anni (es.150) .
3 CONDIZIONI FITOSANITARIE
Si tratta di tracciare sinteticamente, seguendo lo schema proposto, lo stato di salute
dell’albero, avvalendosi anche del parere di esperti del Comune, del Corpo Forestale dello
Stato, dei Parchi, dell’Ente gestore dell’Area Protetta o della Provincia.
3.a. (I) Stato di conservazione :
scegliere una fra le voci proposte
3.b. (I) Localizzazione dei danni :
indicare la parte o le parti della pianta colpite fra chioma, tronco e radici
3.c. (P) Tipologia dei danni:
indicare di che tipo di danni soffre la pianta (es. rami spezzati, ingiallimento
delle foglie, inclinazione del fusto,etc.)
3.d. (P) Causa dei danni :
indicare fra le alternative proposte, le principali cause dei danni
3.e. (P) Tipologia rischi:
scegliere la tipologia/e di rischio a cui la pianta è soggetta
3.f. (NP) Protezioni adottate:
indicare le misure di conservazione e protezione adottate ed il soggetto/i
intervenuto/i
3.g. (NP) Protezioni proposte:
indicare le misure di conservazione e protezione da adottare per la
conservazione della pianta
4 CONTESTO AMBIENTALE
Si tratta di individuare il contesto ambientale dove è inserito l’albero.
4.a. (I) Tipo di contesto :
indicare una fra le tipologie proposte
4.b. (P) Tipo di suolo :
Descrivere le caratteristiche del suolo rilevabili direttamente sul campo (es.
roccioso, argilloso, ghiaioso, etc.)
4.c. (I) Visibilità dell’esemplare:
indicare il grado di visibilità dell’albero specificando il contesto (pianta isolata, in
filare, fra edifici, in bosco, etc.)
4.d. (I) Accessibilità:
indicare se la pianta è visitabile liberamente o meno
4.e. (NP) Previsioni urbanistiche:
indicare una fra le tipologie proposte
4.f. (P) Albero inserito in Area Protetta
nel caso in cui l’albero sia inserito in un’area protetta ne va indicata la
denominazione
4.g (P) Dati cartografici:
La Provincia fornirà a richiesta la cartografia regionale (scala 1:10.000 o di maggior
dettaglio) e offrirà ai docenti momenti di aggiornamento per l’uso della cartografia
computerizzata disponibile su internet e per l’individuazione delle coordinate
geografiche.
4.h. (NP) Proprietà:
indicare i dati catastali richiesti
5 (I) DESCRIZIONE SINTETICA DELLE CARATTERISTICHE MONUMENTALI,
STORICO-CULTURALI,
PAESAGGISTICO-AMBIENTALI
ALLA
BASE
DELLA
SEGNALAZIONE
Questa è la voce fondamentale della scheda dove indicare in sintesi i motivi per cui si
ritiene che l’albero abbia caratteristiche monumentali (età, dimensioni, significati storici,
sociali e culturali). Riportare qui anche storie, leggende, tradizioni o aneddoti legati
all’albero considerato.
6 DOCUMENTAZIONE DA ALLEGARE:
Sono considerati indispensabili gli elaborati di progetto utili per la valutazione e la
documentazione fotografica (6a e 6b), prioritaria la bibliografia e l’indicazione delle
eventuali fonti documentarie utilizzate (6c), la cartografia con la localizzazione dell’albero
e delle aree di sua pertinenza (6d) e non prioritaria la documentazione relativa alle
previsioni urbanistiche (6e).
Progettazione, organizzazione e segreteria:
Laboratorio Territoriale per l’Educazione Ambientale della Provincia di Lucca
Cortile degli Svizzeri 55100 Lucca
Tel. 0583 417309 e 417330 Fax 0583 417334 E-mail [email protected]
(Referenti: Marcello Lera e Paola Farinelli)
Supporto didattico/scientifico:
Corpo Forestale dello Stato Gestione ex ASFD
Viale Giusti, 65 55100 Lucca Tel. 0583 955525 Fax 0583 953775
E-mail [email protected]
(Referente: Dr.ssa Elena Perilli)
Parco Naturale Regionale Alpi Apuane
Via C.Del Greco, 11 55047 Seravezza Tel 0584 75821 Fax 0584 758203
E-mail [email protected]
(referente: Dr.Franco Dazzi)
Parco Naturale Migliarino, S.Rossore, Massaciuccoli
Via Aurelia nord, 4 56122 Pisa Tel. 050 525500 Fax 050 533650
E-mail: [email protected]
(Referenti: Dr.ssa Francesca Logli e Dr.ssa Isabella Scotti)
Opera delle Mura di Lucca - Orto botanico
Via del Giardino botanico 14 55100 Lucca
Tel. 0583-48785 - Fax 0583-462366
E-mail [email protected]
(Referente Dr. Luca Zocco Pisana)
Il concorso è stato organizzato con il contributo di:
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