casa della salute

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POLITECNICO DI TORINO
FACOLTA’ DI ARCHITETTURA
Dipartimento Scienze e Tecniche per i Processi di Insediamento
| CASA DELLA SALUTE |
LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE E LA
PROGETTAZIONE
Maggio 2010
Ricerca svolta nell’ambito del contratto di ricerca tra
ARESS Piemonte e Dipartimento Dinse - gruppo di Tecnologia
dell’Architettura- Politecnico di Torino
maggio 2010
Coordinatore del gruppo di lavoro
prof. arch. Gabriella Peretti
Sviluppo ricerca sulle linee guida
dott.ssa Donatella Marino
arch. Silvia Giordano
Sviluppo ricerca relativa al
monitoraggio e rilievo
arch. Corrado Carbonaro
arch. Daniela Bosia
| INDICE
1. INTRODUZIONE E OBIETTIVI
pag. 1
2. INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE DEI CS E GCP
pag. 2
NELLA REGIONE PIEMONTE
pag. 2
2.1 Schede di rilevamento
2.2 Localizzazione delle strutture in Piemonte
3. LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE:
pag. 3
pag. 6
VERSO LE CASE DELLA SALUTE
pag. 6
3.1 Gli indirizzi strategici nazionali e regionali
3.2 Riferimenti legislativi
pag. 6
3.3 Il sistema integrato dei servizi sanitari in Piemonte
pag. 10
3.4 La Casa della Salute: le funzioni e le tipologie
pag. 13
4. LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE
pag. 17
4.1 Obiettivi ed elementi di analisi preliminari
pag. 17
4.2 Quadro esigenziale
pag. 18
4.3 Strumenti di supporto alle azioni previste
pag. 19
5. LE LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
pag. 32
5.1 Obiettivi ed elementi di analisi preliminari
pag. 32
5.2 Gli utenti finali e le loro attività
pag. 33
5.3 Gli spazi funzionali e le caratteristiche di fruibilità
pag. 35
5.4 Quadro esigenziale
pag. 40
5.5 Riferimenti legislativi e nomativi
pag. 42
ALLEGATI
BIBLIOGRAFIA
INTRODUZIONE E OBIETTIVI
1.
INTRODUZIONE E OBIETTIVI
La ricerca ha preso avvio da un‟indagine conoscitiva sulle strutture denominate Gruppi di Cure
primarie e Case della Salute che fanno parte della prima fase di sperimentazione avviata nella
Regione Piemonte a seguito dell’Accordo Regionale della Medicina Generale per l’avvio dei
Gruppi di Cure Primarie e le Case della Salute, in costituzione nelle Asl piemontesi”, approvato
con Dgr n. 57-10097 del 17 novembre 2008.
L‟indagine conoscitiva, condotta con gli obiettivi principali di evidenziare le caratteristiche, in
termini edilizi, delle strutture sperimentali e le tipologie di attività previste in rapporto ai servizi
delle ASL ha interessato complessivamente 23 strutture, di cui diciotto Gruppi di Cure Primarie
e cinque Case della Salute, distribuiti in tutto il territorio piemontese, sebbene con netta
prevalenza nella provincia di Torino (11 strutture).
L‟attività di censimento delle strutture sperimentali, condotta attraverso sopralluoghi e
l‟acquisizione di documentazione, è stata restituita, nella prima parte di questo studio, in una
serie di schede di rilevamento che riportano, per ciascuna struttura, i dati relativi alle unità
spaziali rilevanti e alle loro caratteristiche, in riferimento alle esigenze di benessere
psicopercettivo, di fruibilità e di stato di conservazione degli edifici.
I dati raccolti in questa fase di analisi hanno l‟obiettivo di delineare lo stato di fatto della
sperimentazione avviata dalla Regione e permettono di affrontare le fasi successive della
ricerca.
Nella seconda parte vengono definite le linee guida per la programmazione, localizzazione e
progettazione delle strutture Gruppi di Cure primarie e Case della Salute. Sono esaminati in
modo analitico gli utenti di tali strutture e le loro esigenze, le tipologie di attività previste, lette in
rapporto ai servizi delle ASL oltre che alle altre strutture sanitarie presenti sul territorio
regionale, e ai progettisti.
Le linee guida costituiscono uno strumento operativo rivolto a Pubbliche Amministrazioni,
responsabili della programmazione e pianificazione delle strutture socio-sanitarie sul territorio
regionale e ai progettisti.
Si propongono, quindi, criteri metodologici e normativi parallelamente ad una serie di azioni da
svolgere, attraverso cui orientare le scelte operative in relazione alle specificità del territorio e
della complessità tipologica delle Case della Salute-Gruppi di Cure Primarie, affinché queste
strutture possano diventare punto di primo riferimento per il cittadino nell‟erogazione del servizio
di assistenza di base, prima emergenza con attenzione anche ai problemi di carattere sociosanitario.
1
INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE
2. INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE DEI GCP
E CS NELLA REGIONE PIEMONTE
2.1
Schede di rilevamento
Le schede di rilevamento sono state impostate nello stesso modo sia per le Case della Salute
sia per i Gruppi di Cure primarie e sono articolate secondo il seguente schema:
dati generali; utili per l‟identificazione della struttura (denominazione, distretto sanitario di
appartenenza, indirizzo, contesto in cui è inserita, nominativo del coordinatore, epoca di
costruzione dell‟edificio e situazione rispetto a eventuali interventi edilizi di cambio di
destinazione d‟uso o di adeguamento realizzati);
caratteristiche dei servizi; con indicazione del tipo di servizio erogato dalla struttura e
della frequenza;
piante dell’edificio che ospita la struttura; dati e caratteristiche planimetriche e
distributive, con indicazione degli ambienti presenti, suddivisi per piano;
analisi delle unità spaziali; con la descrizione sintetica, supportata da immagini
fotografiche, riprese durante i sopralluoghi, dei principali elementi delle unità spaziali presenti
nelle strutture (Accesso, Accoglienza e punto informazioni, Sale d‟attesa, Studi medici, Sale
prelievi, Sistemi distributivi orizzontali e verticali, Aree verdi, ecc.);
osservazioni generali che mettono in evidenza, in sintesi, i principali aspetti positivi e
critici in relazione alle esigenze di benessere psicopercettivo, di fruibilità e di conservazione.
L‟indagine conoscitiva ha restituito un quadro piuttosto complesso e articolato della prima fase
di sperimentazione regionale. Le strutture cha hanno partecipato alla sperimentazione, in
prevalenza classificabili come Gruppi di Cure primarie, sono distribuite sul territorio regionale in
modo disomogeneo: 11 strutture delle 23 censite appartengono alla Provincia di Torino, 4 alla
provincia di Cuneo, due rispettivamente alla province di Asti e Alessandria, una rispettivamente
alle province di Biella, Novara, Vercelli, una alla provincia di Verbano-Cusio-Ossola.
Le strutture, salvo poche eccezioni, si rivolgono perlopiù a un bacino di utenza variabile tra
5000 e 12000 persone, sono collocate nei centri abitati e quasi tutte sono prossime ad aree
destinate a parcheggio, ancorché esterne alla strutture stesse.
Gli edifici che le ospitano sono quasi sempre edifici esistenti ristrutturati in epoca recente, solo
in pochi casi le strutture sono ospitate in edifici nuovi (costruiti meno di cinque anni fa), che
avevano già destinazione sanitaria prevalente. Non sempre si tratta di edifici a destinazione
esclusiva, in quanto spesso sono inseriti in strutture che offrono altri servizi sanitari o, in pochi
casi, le strutture sperimentali sono ospitate in edifici a destinazione prevalentemente
residenziale.
Le tipologie di edificio sono variabili anche in funzione dell‟epoca di costruzione – alcuni edifici
sono di carattere storico, altri risalgono alla metà del „900 – e della destinazione d‟uso
originaria, talvolta anch‟essa a carattere sanitario, talvolta a carattere collettivo (scuola, collegio,
ecc.).
2
INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE
Disomogenee risultano anche la dimensioni della struttura sanitaria, variabile da poco più di un
centinaio di mq fino a oltre 1000 mq; raramente è presente un‟area pertinenziale destinata a
verde o a parcheggio.
Rispetto allo stato di conservazione, non sono state rilevate situazioni di eccessivo degrado: gli
interni delle strutture sono sempre stati ristrutturati e solo in rari casi è stata registrata una
condizione di degrado all‟esterno degli edifici.
Rispetto alle esigenze di fruibilità e di benessere psico-percettivo degli utenti, le situazioni
rilevate sono disomogenee, anche in funzione della tipologia di edificio in cui è collocata la
struttura e del relativo grado di flessibilità.
Le schede relative al rilevamento delle strutture adibite a Case della Salute e Gruppi di Cure
Primarie della Regione Piemonte sono disponibili nella sezione Allegati.
2.2
Localizzazione delle strutture in Piemonte
La tabella e la figura 1 di seguito riportate evidenziano la collocazione delle strutture
attualmente realizzate, il distretto sanitario di appartenenza, il comune di riferimento con relativo
numero di abitanti, il numero di utenti di competenza della struttura sanitaria .
CASE DELLA SALUTE/GRUPPI DI CURA PRIMARI PRESENTI SUL TERRITORIO REGIONALE
ASL
Abitanti
NOME DISTRETTO
1
Distretto
ALESSANDRIA
SEDE
DISTRETTO
122502 Alessandria
AL
Abitanti
Comune
Sede
2
Distretto
SEDE
UTENTI
STRUTTURA CdS/GCP
Castellazzo
Bormida
Arquata
28331
Scrivia
Canelli
73861 Nizza
Monferrato
Boves
7192
Demonte
92839
NOVI LIGURE
72328 Novi Ligure
ASTI SUD
56866 Asti
BORGO/DRONERO
87374
87745 Fossano
CN2
SAVIGLIANO/
FOSSANO
ALBA
NO
BORGOMANERO
73010 Borgomanero
21004 Ghemme
VC
VALSESIA
73438 Borgosesia
13577
VCO
VERBANIA
65327 Verbania
30943 Cannobio
AT
CN1
Borgo San
Dalmazzo
104454 Alba
24498 Fossano
30643 Montà d'Alba
Coggiola
Varallo
Abitanti
Comune
Sede
CdS
5000
4649
12000
5957
10489
20000
10236
7500
9757
5000
2049
22000
24498
5500
4560
3677
9000
2208
11782
7000
7518
5119
1
Dati aggiornati al 31.12.2009. Fonte dati: IPSA L., SILETTO E. (a cura di), I distretti delle aziende
sanitarie locali della Regione Piemonte, Regione Piemonte, Torino, 2009.
2
Dati aggiornati al 31.12.2007. Fonte ISTAT: http://www.regione.piemonte.it/bdde/bdde/indexP.jsp#
3
INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE
CASE DELLA SALUTE/GRUPPI DI CURA PRIMARI PRESENTI SUL TERRITORIO REGIONALE
ASL
TO1
Circoscrizione
VIII_S.SalvarioCavoretto-Borgo Po
TO2
Circoscrizione
IV_Campidoglio,
Parella, S. Donato
97606
ORBASSANO
94589 Orbassano
22254
PINEROLO
92101 Pinerolo
35491
VENARIA
85590 Venaria
CHIVASSO
78718 Chivasso
TO3
TO4
Via San
138431
Secondo (TO)
SEDE
UTENTI
STRUTTURA CdS/GCP
C.so
Massimo
D'Azeglio
908825 (TO)
Via Pacchiotti
(TO)
Via Livorno
(TO)
Borgaretto di
Beinasco
Cumiana
9000
Abitanti
Comune
Sede
CdS
908825
10000
4700
18142
8500
7858
10000
5300
34682 Pianezza
1500
13590
7200
8141
8500
8663
8000
7666
Vigone
MONCALIERI
76579 Moncalieri
25378 Brandizzo
Pino
35849
Torinese
57788 La Loggia
NICHELINO
76493 Nichelino
49060 Vinovo
5000
13860
CARMAGNOLA
51546 Carmagnola
27927 Carignano
6500
9129
CHIERI
TO5
SEDE
DISTRETTO
Abitanti
Comune
Sede
4
Distretto
Abitanti
NOME DISTRETTO
3
Distretto
101382 Chieri
Tabella 1: Tabella riassuntiva della collocazione territoriale delle strutture di cure primarie.
3
Dati aggiornati al 31.12.2009. Fonte dati: IPSA L., SILETTO E. (a cura di), I distretti delle aziende
sanitarie locali della Regione Piemonte, Regione Piemonte, Torino, 2009.
4
Dati aggiornati al 31.12.2007. Fonte ISTAT: http://www.regione.piemonte.it/bdde/bdde/indexP.jsp#
4
INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE
VCO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
ASL DISTRETTO Sede del GCP/CS
ASL DISTRETTO
Sede del GCP/CS
TO1
TO2
TO3
TO3
TO3
TO3
TO4
TO5
TO5
TO5
TO5
VC
VC Valsesia
NO Borgomanero
VCO Verbania
CN1 Borgo/Dronero
CN1 Borgo/Dronero
CN1 Savigliano/Fossano
CN2 Alba
AT Asti Sud
AT Asti Sud
AL Alessandria
AL Novi Ligure
Varallo
Ghemme
Cannobio
Boves
Demonte
Fossano
Montà d'Alba
Canelli
Nizza Monferrato
Castellazzo Bormida
Arquata Scrivia
San Salvario
Parella
Orbassano
Pinerolo
Pinerolo
Venaria
Chivasso
Chieri
Moncalieri
Nichelino
Carmagnola
Valsesia
Corso M. Azeglio - TO 13
Via Livorno - TO
14
Beinasco
15
Cumiana
16
Vigone
17
Pianezza
18
Brandizzo
19
Pino Torinese
20
La Loggia
21
Vinovo
22
Carignano
23
Coggiola
Figura 1: Mappa delle strutture di cure primarie/case della salute in Piemonte.
5
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
3. LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE:
VERSO LE CASE DELLA SALUTE
3.1 Gli indirizzi strategici nazionali e regionali
Nell‟ambito del processo di riqualificazione del sistema sanitario l‟area dei servizi territoriali e
delle cure primarie, in particolare, ha assunto negli ultimi anni sempre maggior importanza
nell‟ipotesi di una loro riconosciuta valenza rispetto all‟ospedale. In tale ottica risulta evidente la
necessità di mettere a punto strumenti e processi in grado di governare la complessità che
caratterizza la rete di strutture a scala territoriale nell‟attuale organizzazione sanitaria in cui:
l‟ospedale è sempre più indirizzato ai casi acuti;
le strutture dedicate alle cure primarie assumono sempre più un‟articolazione organizzativa
e funzionale tale da configurarsi come punto di primo riferimento per il cittadino nei confronti
del sistema sanitario di base, di primo soccorso, di prevenzione e del trattamento delle
patologie in fase post-acuta, riabilitative-cronico degenerative.
Inoltre sempre crescenti evidenze internazionali dimostrano come i sistemi sanitari che hanno
investito nelle cure primarie riescano a conseguire risultati di miglioramento della salute e
continuità assistenziale molto elevati. In Italia il moltiplicarsi di modelli assistenziali a scala
territoriale impone sfide non indifferenti alle ASL e, in generale, al sistema, soprattutto in merito
agli strumenti di responsabilizzazione e valutazione dei servizi, l‟offerta di servizi, finanziamenti
e sostenibilità.
3.2
Riferimenti legislativi
Il DPCM del 23 febbraio 2002, definisce i LEA – Livelli Essenziali di Assistenza - che
comprendono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti
i cittadini, gratuitamente o su pagamento di una quota di partecipazione (ticket).
Le cure primarie si collocano nel II LEA ovvero a livello di Distretto.
L‟assistenza distrettuale comprende le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi
capillarmente sul territorio, dalla medicina di base all‟assistenza farmaceutica, dalla specialistica
e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani
e ai pazienti gravi ai servizi territoriali consultoriali (consultori familiari, SERT, servizi per la
salute mentale, servizi di riabilitazione per i disabili, ecc.), alle strutture semiresidenziali e
residenziali (residenze per gli anziani e i disabili, centri diurni, case famiglia e comunità
terapeutiche).
Più nel dettaglio le funzioni del Distretto sono:
assistenza medica di base (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, guardia
medica)
continuità assistenziale e integrazione ospedale/ territorio attraverso la definizione di
percorsi terapeutici individualizzati;
6
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
assistenza specialistica ambulatoriale extraospedaliera (ginecologi, geriatri, fisiatri,
personale tecnico,…);
diagnostica strumentale e di laboratorio;
assistenza domiciliare (ADI, ADP, assistenza sociale, assistenza a malati oncologici e a
persone con infezione da HIV) (infermieri, terapisti, assistenti sociali, OSS, etc.);
assistenza extra-ospedaliera, residenziale e semiresidenziale;
assistenza consultoriale, familiare e pediatrica;
programmazione degli accessi all‟ospedale di comunità;
prevenzione nell‟ambiente di vita e di lavoro (infermieri, terapisti, assistenti sociali, etc.);
tutela della salute mentale e assistenza psichiatrica;
educazione sanitaria e promozione di corretti stili di vita.
Nel nostro Paese si sono sviluppati due grandi modelli organizzativi delle cure primarie nei
distretti: uno di tipo settoriale-funzionale e l‟altro di tipo divisionale.
Nel primo la ricomposizione delle prestazioni specialistiche in un unico e coordinato processo
pesa interamente sull‟utente (in questo modello le prestazioni di cure primarie sono disperse sul
territorio nei vari ambulatori).
Nel secondo il cittadino è guidato nei percorsi integrati perché la funzione di integrazione tra i
Servizi è assicurata dal Distretto. E‟ nell‟ambito di questo secondo modello che si collocano le
forme avanzate di organizzazione delle cure primarie, e la Casa della salute come modello
avanzato di integrazione dell‟insieme delle cure primarie e della continuità assistenziale.
L‟integrazione, come modalità organizzativa delle cure primarie costituisce il criterio di
riferimento per la programmazione sanitaria che si è andata definendo a partire dalla riforma
costituzionale del 2001 (L. Cost. ottobre 2001). Nell'ambito delle Cure Primarie, il medico di
medicina generale (MMG) e il pediatra di libera scelta (PLS) rivestono un ruolo centrale, in
quanto attraverso l'integrazione con le altre professionalità del territorio (Medico di Continuità
Assistenziale (MCA), Specialisti Ambulatoriali), determinano lo sviluppo di forme di assistenza
primaria in grado di rispondere ai nuovi bisogni di salute dei cittadini 24 ore su 24 e 7 giorni alla
settimana.
Nella direzione di una integrazione multidisciplinare dei professionisti delle cure primarie sono
andate le indicazioni espresse dal PSN del 2003-2005.
Con l'intesa Stato-Regioni del 29 Luglio 2004 e del 9 febbraio 2006, lo Stato e le Regioni hanno
convenuto sulla necessità della costituzione di una organizzazione distrettuale e territoriale
integrata per l'assistenza primaria con lo sviluppo della medicina associativa prevedendo, in via
sperimentale e con partecipazione volontaria dei medici e degli altri operatori sanitari, la
costituzione delle Unità di Assistenza Primaria (UTAP), strutture territoriali ad alta integrazione
multidisciplinare ed interprofessionale, in grado di dare risposte complesse al bisogno di salute
delle persone e di perseguire il conseguimento degli obiettivi e dei programmi distrettuali.
Questa nuova articolazione delle cure primarie vuole superare il modello consolidato dello
"studio individuale del medico".
Anche il PSN 2006-2008 considera un importante ambito di rinnovamento del S.S.N. la
riorganizzazione delle Cure Primarie attraverso un"processo di riassetto organizzativo e
funzionale che comporti un maggiore coinvolgimento dei MMG e dei PLS nel governo della
domanda e dei percorsi sanitari, sperimentando nuove modalità erogative favorenti
l'integrazione con le altre professionalità sanitarie del territorio".
La legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e
pluriennale dello Stato" ( legge finanziaria 2007) con i commi 805 e 806 dell'art. 1 prevedeva
che, al fine di rimuovere gli squilibri sanitari connessi alla disomogenea distribuzione registrabile
7
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
tra le varie realtà regionali nelle attività realizzative del PSN, per il triennio 2007, 2008, 2009
venisse istituito un fondo per il co-finanziamento dei progetti attuativi del PSN fra i quali anche
la sperimentazione del modello assistenziale "Case della salute". Essa è stata configurata
come una struttura polivalente in grado di erogare in uno stesso spazio fisico l'insieme delle
prestazioni socio-sanitarie, favorendo attraverso la contiguità spaziale dei servizi e degli
operatori, l'unitarietà e l'integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni socio-sanitarie tale da
tendere a rappresentare la struttura di riferimento per l'erogazione dell'insieme delle cure
primarie.
Le UTAP e le Case della salute possono dunque ritenersi le forme più avanzate di medicina
associativa che costituiscono il paradigma organizzativo al quale le varie realtà regionali
potranno tendere.
Le forme aggregative previste per la Medicina generale sono:
1. Forme associative che costituiscono modalità organizzative del lavoro e di condivisione
funzionali delle strutture di più professionisti.
2. Forme associative, quali società di servizio anche cooperative, finalizzate alla fornitura ai
medici di beni e servizi, ma non alla erogazione di prestazioni sanitarie.
Le prime possono a loro volta essere così classificate:
1. Forme obbligatorie ( Equipes territoriali);
2. Forme volontarie ( Medicina in associazioni; Medicina di rete; Medicina in gruppo);
3. Forme sperimentali (UTAP). Le equipe territoriali presentano, tra le altre, le seguenti
caratteristiche: sono un momento organizzativo della Medicina Generale (MG) e altre
discipline presenti nel distretto; i professionisti coinvolti sono: medici di medicina generale
(MMG), medici della continuità assistenziale (MC.A.), pediatra di libera scelta (PLS),
specialisti ambulatoriali, M.S.A. Gli ambiti d‟intervento sono: tutela dei soggetti deboli e
fragili, disabili e anziani, HIV, malati terminali e infine l'attività interdisciplinare è basata su
valutazioni multimediali e selezione delle prestazioni appropriate.
Le forme associative volontarie (Associazione, rete e gruppo) presentano, invece, le seguenti
caratteristiche:
Medicina in associazione: è una forma di medicina associativa che non prevede il vincolo
della sede unica;
Medicina in rete: forma di medicina associativa caratterizzata da distribuzione degli studi di
assistenza primaria non vincolata a sede unica; collegamento reciproco degli studi dei
medici con sistemi informatici;
Medicina di gruppo forma di medicina associativa caratterizzata da: sede unica del gruppo
articolata in più studi medici pari ad almeno la metà dei medici componenti il gruppo stesso,
utilizzo, per l'attività assistenziale, di supporti tecnologici e strumentali comuni, utilizzo da
parte dei componenti il gruppo di eventuale personale di segreteria o infermieristico
comune, fanno parte dell‟associazione MMG, MCA e PLS che s‟impegnano ad assistere
oltre ai propri anche gli altri pazienti afferenti all‟associazione in caso di necessità; i medici
devono garantire la continuità assistenziale nell'arco della giornata.
Le unità territoriali di assistenza primaria (UTAP) sono forme aggregative sperimentali che in
una sede unica erogano prestazioni complesse riconducibili a diverse tipologie - assistenza
specialistica, prestazioni diagnostiche, assistenza infermieristica, riabilitativa e domiciliare,
8
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
assistenza sociale - anche del tipo di ricovero residenziale o semiresidenziale alternativo alla
degenza in regime ospedaliero; la loro sperimentazione è demandata agli accordi stipulati in
sede regionale; può essere prevista la fornitura di personale, locali e attrezzature da parte
dell‟ASL. Le prescrizioni ministeriali forniscono indicazioni per costruire il modello organizzativo
dell‟UTAP, che varierà secondo quantità e qualità degli assistiti. Il modello organizzativo per
10000-12000 assistiti prevede quali prestazioni erogabili le seguenti: Mmg, pediatri,
specialistica e guardia medica: Ecg, Pt d‟urgenza, Ck d‟urgenza, glicemia, medicazioni, piccola
(minima) chirurgia, punture, flebo, vaccinazioni ecc., ecografia d‟urgenza, non specialistica.
DISTRETTO
ASSISTENZA DI
BASE E SPECIAL.
Medicina di base
(MMG, MCA,
PLS)
Specialistica
ambulatoriale
SERVIZI SOCIO-SANITARI
ambulatoriali
residenziali-semires
Assistenza
consultoriale
Salute mentale
Tossicodipendenze
Disabilità
ADI
Etc…
RSA
Ospedale di comunità
Centri diurni
Day hospital
Etc.
OSPEDALE
Assistenza farmac.
Assistenza
protesica
Servizi che possono essere ospitati nella CASA della SALUTE
Figura 2: I servizi socio-sanitari distrettuali.
La realizzazione della casa della salute è stata parte integrante del programma del Ministero
della Salute “Un New deal della salute” presentato in Parlamento in data 27 giugno 2006 e per
la sua realizzazione la Legge Finanziaria (Legge 296/2007 articolo 1 comma 805) è stato
previsto uno specifico stanziamento.
L‟istituzione della Casa della salute ha come principale obiettivo quello di favorire, attraverso la
contiguità spaziale dei servizi e degli operatori, l‟unitarietà e l‟integrazione dei livelli essenziali
delle prestazioni sociosanitarie, principi fondamentali, affermati esplicitamente dalla legge n.
229/‟99 e dalla Legge n. 328/2000, ma finora scarsamente applicati.
La Casa della salute è una struttura polivalente e funzionale in grado di erogare l‟insieme delle
cure primarie e di garantire la continuità assistenziale e le attività di prevenzione, nell‟ambito
delle aree elementari del distretto (per un bacino corrispondente a circa 5-10.000).
Per tale struttura si potranno utilizzare edifici a destinazione d‟uso sanitario o amministrativo
dismessi, da ristrutturare, messi a disposizione dei Comuni, spazi acquisiti dal mercato edilizio,
sedi specificamente progettate ed edificate.
La promozione della Casa della salute costituisce l‟espressione di un nuovo progetto di
medicina del territorio.
9
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
3.3
Il sistema integrato dei servizi sanitari (ASL e Distretti/Circoscrizioni) in
Piemonte
L‟organizzazione delle Aziende Sanitarie Locali in vigore dal 1 gennaio 2008, prevede una
nuova articolazione e accorpamento delle stesse, e quindi una riduzione a tredici; nella tabella
di seguito riportata Tab.2 sono evidenziati le ASL, i 58 distretti con i dati di popolazione e la
relativa sede5.
ASL
TO1
DISTRETTO
Circoscrizione I_Crocetta-S. Secondo
Circoscrizione VIII_S.SalvarioCavoretto-Borgo Po
Circoscrizione IX_ Nizza MillefontiLingotto-Filadelfia
Circoscrizione X_Mirafiori sud
Circoscrizione II_Santa Rita-Mirafiori
nord
138431
Via San Secondo
116144
Via Biscarra
131414
Via Monginevro
97606
Via Pacchiotti
Circoscrizione V_Borgo VittoriaLucento-Madonna di CampagnaVallette
125465
Via del Ridotto
Circoscrizione VI_Barriera di MilanoFalchera-Villaretto-Rebaudengo-Regio
Parco-Barca-Bertolla
106291
Via Borgo Ticino
88658
Lungo Dora Savona
67739
57695
94589
29944
91252
23569
20344
92101
85590
Collegno
Rivoli
Orbassano
Giaveno
Susa
Torre Pellice
Pomaretto
Pinerolo
Venaria
Circoscrizione IV_Campidoglio, Parella,
S. Donato
TO3
SEDE DISTRETTO
103569
Circoscrizione III_ S.Paolo-CenisiaPozzo Strada-Cit Turin-Borgata Lesna
TO2
POPOLAZIONE
DISTRETTO
Circoscrizione VII_ Aurora-RossiniVanchiglia-Vanchiglietta-Madonna del
Pilone
Collegno
Rivoli
Orbassano
Giaveno
Susa
Val Pellice
Valli Chisone e Germanasca
Pinerolo
Venaria
Fonte dati: IPSA L., SILETTO E. (a cura di), I distretti delle aziende sanitarie locali della Regione
Piemonte, Regione Piemonte, Torino, 2009.
5
10
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
TO4
TO5
VC
BI
NO
VCO
1_Ciriè
2_Chivasso
3_Settimo T.se
4_ San Mauro T.se
5_ Ivrea
6_Cuorgnè
1_Chieri
2_ Moncalieri
3_Nichelino
4_ Carmagnola
Vercelli
Valsesia
1_Biella
2_Cossato
1_Borgomanero
2_Arona
3_Galliate/Trecate
4_Novara
1_Omegna
2_Domodossola
3_Verbania
Cuneo
Borgo/Dronero
CN1
CN2
AT
AL
Mondovì
Ceva [distretto montano]
Saluzzo
Savigliano/Fossano
1_Alba
2_ Bra
1_ Asti Nord
2_ Asti Centro
3_Asti Sud
Acqui Terme
Alessandria
Casale Monferrato
Novi Ligure
Ovada
Tortona
Valenza
120684
78718
82511
41233
112226
80617
101382
76579
76493
51546
101594
73438
119897
57726
73010
79762
58527
132676
43109
65293
65327
72345
87374
63766
23831
80945
87745
104454
64604
65666
76144
56866
43068
122502
86579
72328
28000
61627
31569
Ciriè
Chivasso
Settimo T.se
Sa. Mauro T.se
Ivrea
Courgnè
Chieri
Moncalieri
Nichelino
Carmagnola
Vercelli
Borgosesia
Biella
Cossato
Borgomanero
Arona
Trecate
Novara
Omegna
Domodossola
Verbania
Cuneo
Dronero
Borgo San Dalmazzo
Mondovì
Ceva
Saluzzo
Fossano
Alba
Bra
Asti
Asti
Nizza Monferrato
Acqui Terme
Alessandria
Casale Monferrato
Novi Ligure
Ovada
Tortona
Valenza
Tabella 2: Organizzazione delle ASL e suddivisione dei Distretti e Circoscrizioni Sanitari in Piemonte.
11
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
Il distretto rappresenta il punto d‟incontro tra la domanda di salute dei cittadini e l‟offerta delle
cure e costituisce l‟area che comprende presidi e servizi dispersi sul territorio, finalizzati a
fornire risposte territoriali ai problemi di salute dei cittadini e può essere considerato come lo
spazio d‟integrazione tra le attività sanitarie e quelle sociali.
I distretti sanitari hanno funzioni precise:
1. Assistenza medica di base (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, guardia
medica);
2. Continuità assistenziale e integrazione ospedale/ territorio attraverso la definizione di
percorsi terapeutici individualizzati;
3. Assistenza specialistica ambulatoriale extraospedaliera;
4. Diagnostica strumentale e di laboratorio;
5. Assistenza domiciliare;
6. Assistenza extra-ospedaliera, residenziale e semiresidenziale;
7. Assistenza consultoriale, familiare e pediatrica;
8. Programmazione degli accessi all‟ospedale di comunità.
9. Prevenzione nell‟ambiente di vita e di lavoro;
10. Tutela della Salute mentale e assistenza psichiatrica;
11. Educazione sanitaria e promozione di corretti stili di vita.
Tali funzioni possono essere esplicitate all‟interno della sede principale del distretto sanitario
oppure, in accordo con il Piano delle Attività Territoriali e il Piano di Zona, possono essere
distribuite e/o replicate sul territorio in modo diffuso e diversificato.
Nella Regione Piemonte, i distretti sanitari hanno bacini d‟utenza molto diversi tra loro, poiché
vanno da 20.000 a più di 100.000 abitanti per distretto. È evidente come sia più complessa e
difficile un‟omogenea distribuzione dei servizi socio-sanitari all‟interno di distretti territorialmente
estesi e densamente popolati.
La rete ospedaliera vede presenti sul territorio sia Aziende Ospedaliere sia Aziende
ospedaliero-universitarie. Il ricovero ospedaliero ricorre quando il cittadino necessita d‟interventi
di diagnosi, cura e riabilitazione; e quando per complessità, gravità o altro non può essere
diversamente assistito. Si articola in ricovero ordinario o continuativo vale a dire sia di giorno sia
di notte. Questa modalità di ricovero è riservata alle patologie che necessariamente richiedono
una cura sia, medica che chirurgica non effettuabile in un solo giorno6.
I servizi di pronto soccorso fanno fronte a qualsiasi emergenza sanitaria anche in caso di
maxiemergenza (alluvioni, terremoti, esplosioni, incidenti aerei ecc.) grazie ad un contatto
diretto con altre forze operative come: Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani.
La Centrale Operativa 118 provvede anche alla rilevazione in tempo reale dei posti letto nei
reparti di emergenza degli ospedali della Regione, consentendo la destinazione finale dei
pazienti secondo la patologia e la gravità.
In quest‟ottica, la Casa della Salute potrebbe rendere più agevole e capillare il primo accesso ai
servizi sanitari da parte del cittadino ed essere considerata come un insieme di attività
organizzate in aree specifiche d‟intervento profondamente integrate fra loro, in cui si realizza la
presa in carico del cittadino per tutte le attività socio-sanitarie che lo riguardano.
6
http://www.regione.piemonte.it/sanita/program_sanita/ricovero/rico_osp.htm
12
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
3.4
La Casa della salute: le funzioni e le tipologie
La Casa della Salute può essere il presidio di una Comunità per meglio organizzare il progetto
salute della popolazione. La realizzazione di quest‟obiettivo impone un cambiamento culturale
radicale attraverso lo sviluppo di reti organizzative relativamente ai servizi assistenziali,
rendendo così più efficace il modello delle reti cliniche integrate.
Essa rappresenta il luogo in cui cooperano attraverso il lavoro di gruppo il personale del
distretto (tecnico-amministrativo, infermieristico, della riabilitazione, dell‟intervento sociale), i
medici di base (che vi eleggeranno il proprio studio associato) e gli specialisti ambulatoriali.
Dovrebbe essere preferibilmente la sede unica dei servizi e degli operatori.
Solo alcune attività, caratterizzare da una sufficiente autonomia di gestione, dovrebbero essere
ubicate in una sede diversa, per esempio le residenze sanitarie assistenziali o gli hospice.
Si configura come un presidio strategico del distretto socio-sanitario che ha lo scopo di fornire
un servizio per fronteggiare alcune tra le più evidenti criticità nel rapporto tra il S.S.N. e il
cittadino, e per garantire i livelli essenziali di assistenza sociosanitaria nella loro unitarietà di
prevenzione, cura e riabilitazione7.
Può diventare uno dei pilastri del sistema di assistenza socio-sanitaria, che può essere
programmato ed equiparato a una rete con i suoi nodi e con gli archi di congiungimento che
rappresentano i percorsi sui quali si realizzano gli scambi tra struttura e servizi. Tale struttura
unifica e integra ciò che è disperso e separato, e rende possibile una partecipazione
consapevole dei cittadini a progetti di salute con attività previste nel Piano integrato di salute
che ogni distretto è tenuto a realizzare. Non si configura, pertanto, come un luogo
autosufficiente, ma è legato in modo molto interrelato alle altre strutture sanitarie e ha come
missione il prendersi cura delle persone fin dal momento dell‟accesso, attraverso l‟accoglienza
dei cittadini, la collaborazione tra professionisti, la condivisione dei percorsi assistenziali,
l‟autonomia e la responsabilità professionale, la valorizzazione delle competenze.
Le Case della Salute, in particolare, hanno la funzione di:
assicurare un unico punto di accesso ai cittadini;
garantire la continuità assistenziale nelle 24 ore 7 giorni su 7;
organizzare e coordinare le risposte da dare al cittadino;
rafforzare l‟integrazione con l‟ospedale, tra i MMG mediante un più facile confronto e
condivisione del lavoro e tra loro e gli specialisti;
migliorare la presa in carico integrata dei pazienti con problemi di salute mentale;
sviluppare programmi di prevenzione rivolti al singolo, alla comunità e a target specifici di
popolazione;
promuovere e valorizzare la partecipazione dei cittadini;
La Casa della Salute può essere strutturata in modo diverso comprendendo, a seconda del
contesto in cui è inserita, servizi differenti. La complessità della struttura muta secondo la
presenza al suo interno della tipologia di tali servizi. Nella sua ipotesi più complessa, essa
contiene almeno i servizi raggruppati per i quattro settori di appartenenza:
7
Benigni B., Fagnoni P. M., et al., La Casa della Salute. Idee di progetto, Alinea, Firenze, 2007.
13
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
Servizi Sanitari (SS)
o Punto di I intervento territoriale – Emergenza sanitaria
o Guardia medica
o Infermeria
o Area della radiologia e dell‟ecografia
o Area prevenzione
o Poliambulatori specialistici
o Studi medici di medicina generale
o Studi pediatri di libera scelta
o Punto di primo prelievo e point of care
o Ospedale di comunità
Servizi Socio-Sanitari (SSS)
o Consultorio
o Area della riabilitazione
o Area psichiatrica, Centro salute mentale
o Servizio ADI
Servizi e Attività Sociali (SAS)
o Segretariato sociale
o Servizi sociali e associativi
Altri Sevizi (AS)
o Servizi di tipo amministrativo/sanitario (Centro unico di prenotazione, scelta/revoca
medico/ servizio protesi, ecc.)
o Distribuzione farmaci.
Questa struttura deve essere progettata, organizzata e gestita con un approccio flessibile,
pertanto, la programmazione sociosanitaria distrettuale deve divenire un sistema differenziato di
standard da rielaborare permanentemente anche sulla base dell‟evoluzione socio-sanitaria ed
epidemiologica locale. È evidente che non possono essere adottati e conservati standard
nazionali o regionali rigidi, validi per tutti i territori. Al contrario, essi vanno differenziati a
seconda che si operi in un territorio montano, in ambiente rurale, in una situazione urbana, in
un‟area metropolitana, in generale, in relazione ai servizi presenti sul territorio a tutte le scale.
In considerazione delle variabili in gioco che rendono difficoltosa la definizione delle attività da
prevedere in strutture di questo genere si considera come Indicatore di tipologia il grado di
COMPLESSITÀ, dove con grado di complessità s‟intende il NUMERO E IL TIPO DI SERVIZI
FORNITI:
Casa della Salute di BASSA COMPLESSITÀ
Casa della Salute di MEDIA COMPLESSITÀ
Casa della Salute di GRANDE COMPLESSITÀ
Il contesto in cui è realizzata la Casa della Salute ha, naturalmente, la capacità di influenzare il
grado di complessità della struttura stessa.
Inoltre il numero e la tipologia delle funzioni specialistiche che si affiancano ai servizi di
assistenza primaria può anche variare sia in relazione al livello di pre-esistenza di suddette
funzioni dislocate puntualmente nell‟area elementare di pertinenza della CdS, sia in relazione
alle scelte strategiche definite a priori relative ai servizi e prestazioni da erogare.
14
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
A questo proposito, ad esempio, il dimensionamento dei servizi consultoriali può differenziarsi in
relazione alla decisione di prevedere nella struttura la presenza dell‟ostetrica, che opera in
collaborazione con il medico di famiglia, o di effettuare nella stessa sede anche i corsi preparto. Allo stesso modo, i servizi di salute mentale possono essere dimensionati in modo
diverso in relazione alla scelta di limitare l‟attività alla consulenza psichiatrica programmata o di
collocare nella stessa sede il Centro di Salute Mentale.
Appare evidente come in un Comune di medie dimensioni, con una popolazione di 20-30.000
abitanti, sia possibile prevedere, nella CdS, l‟intera gamma dei servizi territoriali anche con
funzioni complesse e quindi progettare una tipologia di CdS ad alta complessità.
La tipologia della CdS “a bassa complessità ” risulta essere più appropriata in un contesto nel
quale s‟intendono erogare i servizi di assistenza primaria propri dei nuclei di cure primarie.
Questo può essere realizzato sia in un piccolo Comune sia nel quartiere di una città,
coinvolgendo, laddove possibile, anche più Nuclei di Cure Primarie. I servizi devono, pertanto,
essere necessariamente organizzati secondo la dimensione del nucleo e proporzionato agli
utenti di riferimento. Nonostante la diversificazione dei servizi erogati, secondo le diverse
esigenze comunitarie, le Case della Salute devono contenere al loro interno funzioni di
assistenza primaria, tra le quali:
Accoglienza, prima valutazione del bisogno, orientamento e servizi amministrativi/sanitari di
base;
Gestione coordinata delle patologie croniche;
Pianificazione e gestione integrata dell‟assistenza domiciliare;
Educazione sanitaria/terapeutica a diversi target di popolazione per la migliore gestione
della propria patologia (paziente esperto) o per favorire stili di vita sani;
Assicurazione della continuità assistenziale per problemi ambulatoriali urgenti per dodici ore
diurne tutti i giorni della settimana;
Assistenza farmaceutica sulla base di linee guida condivise
Di seguito, nella Tab.3, è proposta un‟analisi SWOT in cui sono evidenziati i punti di forza, di
debolezza, le opportunità e le minacce (rischi) connessi con l‟attuazione di strutture quali le
case della salute. Il risultato finale dell‟analisi SWOT è sicuramente suscettibile di variazione
ogni qualvolta nuovi elementi impongano riflessioni di più generale portata, ma può essere utile
a valutare diverse opzioni nei singoli casi e rappresentare un supporto valido al processo
decisionale e può essere utilizzata anche come strumento per prevenire possibili criticità che
l‟attuazione di un programma o progetto comportano.
La stessa analisi può essere vista, pertanto, come uno schema in divenire, volto a evidenziare
gli aspetti positivi e negativi più importanti del quadro complessivo.
15
LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE
PUNTI DI FORZA







PUNTI DI DEBOLEZZA
Riduzione della pressione sulle strutture
ospedaliere
Inizio del processo di networking delle
strutture sanitarie
Aggregazione dei servizi oggi diffusi sul 
territorio
Bacini d‟utenza più omogenei e facilmente
gestibili

Diffusione capillare dei servizi socioassistenziali sul territorio

Riuso di strutture sanitarie dismesse e/o
riconversione di altre strutture dismesse.
Coinvolgimento
diretto
dei
cittadini
attraverso politiche di autogestione e
partecipazione
OPPORTUNITA’







Potenziamento
del
servizio
socioassistenziale
Riorganizzazione della rete sanitaria
Apertura
internazionale
attraverso
l‟adozione di modelli efficienti e di
successo
Maggiore attenzione verso il singolo
cittadino e le sue esigenze
Diffusione di best practices nel recupero
degli spazi dismessi
Diffusione di nuove tecnologie (es.
informatiche, telematiche) ad uso sia del
cittadino sia del personale medico,
infermieristico e amministrativo
Maggiore integrazione dei MMG con il
sistema sanitario
Impossibilità di impegnare le risorse
economiche per il completamento e/o
l‟avvio dell‟attività;
Riduzione del rapporto protetto medicopaziente
Difficoltà a raggiungere la struttura causa
localizzazione spaziale diffusa
MINACCE




Generale difficoltà di attuazione delle
politiche per la programmazione sanitaria
locale
Sovrapposizione di strutture
Mancato
coordinamento
tra
programmazione settoriale e pianificazione
territoriale.
Lentezza delle procedure di affermazione
delle CdS/GCP sul territorio
Tabella 3: Analisi SWOT sull‟introduzione delle Case della Salute nel Sistema Sanitario Regionale.
16
LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE
4. LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE
4.1. Obiettivi ed elementi di analisi preliminari
L‟obiettivo delle linee guida consiste nell‟orientare in prima istanza le scelte programmatorie di
localizzazione sul territorio regionale piemontese delle strutture di primo accesso del cittadino al
sistema sanitario e costituiscono uno strumento operativo rivolto alle Amministrazioni Pubbliche
ed Enti Locali, responsabili della programmazione e pianificazione.
La complessità del processo di programmazione è legata a diversi fattori quali le differenze
territoriali-ambientali, quelle urbanistiche, la numerosità degli utenti coinvolti all‟interno della rete
in cui si organizza il servizio, la variabilità dell‟offerta vista in un quadro di molteplicità di servizi
offerti, unitamente alla difficoltà di applicazione ai servizi territoriali di sistemi di guida dei
processi che li caratterizzano.
L‟elemento programmatore di rilievo è, quindi, la gestione delle relazioni e l‟interconnessione
funzionale tra strutture ospedaliere e territoriali, tra attività sanitarie e attività assistenziali per
garantire presa in carico e continuità per il cittadino. L‟integrazione tra i diversi servizi pone
l‟accento sulla necessità di un “governo” del sistema per evitare rischi di dispersione e
duplicazione delle attività. Inoltre l‟adozione di un modello basato sulla integrazione funzionale
tra i diversi erogatori consente un‟utilizzazione della risorsa umana e professionale efficiente ed
efficace nell‟insieme.
Inoltre all‟interno di una rete di strutture sanitarie già esistenti, rivestono fondamentale
importanza sia la localizzazione di una nuova struttura e il suo dimensionamento rispetto al
territorio di riferimento sia la presenza e il livello dei servizi previsti. Di fondamentale importanza
è l‟analisi dei bacini d‟utenza unitamente ad aspetti connessi all‟accessibilità dell‟area, ma non
si può prescindere anche da una conoscenza approfondita delle realtà territoriali, ottenibili
attraverso un‟analisi della vocazione delle stesse. Pertanto, alla rilevazione dei bisogni di salute
del bacino d‟utenza e all‟analisi delle caratteristiche di accessibilità, si unisce la verifica delle
caratteristiche naturali e antropiche del territorio fisico di riferimento8.
Sotto il profilo metodologico occorre effettuare le analisi preliminari secondo due scale di lettura
che, ovviamente, vanno considerate strettamente interrelate per informare le conseguenti scelte
operative:
Contesto territoriale;
Contesto locale.
A scala territoriale occorre analizzare:
La rete ospedaliera esistente e programmata;
La rete dei servizi sanitari complementari esistenti e programmati;
Il bacino d‟utenza attuale e potenziale;
Il sistema infrastrutturale esistente e programmato;
Il sistema ambientale in tutta la sua complessità.
8
TERRANOVA F. (a cura di), Edilizia per la Sanità, UTET, Torino, 2005.
17
LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE
A scala locale occorre analizzare:
Disponibilità, conformazione oro geografica, caratteristiche e dimensioni del‟‟area;
Posizione ottimale rispetto ai flussi e al bacino d‟utenza;
Grado di accessibilità attraverso le principali infrastrutture viarie.
Caratteristiche e localizzazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali esistenti.
4.2. Quadro esigenziale
Al fine di svolgere la funzione di programmare la localizzazione e la tipologia delle strutture,
tenendo presenti i fattori precedentemente presi in considerazione si riporta di seguito il quadro
esigenziale di riferimento con evidenziazione dei requisiti da soddisfare, con l‟obiettivo di
giungere a localizzare le nuove strutture in un quadro di organizzazione sistemica – integrata
coerente con i diversi aspetti evidenziati con le analisi preliminari svolte:
ORGANIZZAZIONE SISTEMICA E INTEGRAZIONE
ESIGENZA
REQUISITO
Avere un‟organizzazione
sistemica integrata dei servizi
sanitari e socio-assistenziali
territoriali
Istituire collegamenti
funzionali a rete tra le
strutture
Razionalizzare i servizi
forniti
AZIONI
Predisporre la mappatura dei
servizi esistenti sul territorio
(infrastrutture presenti ) con
adozione del modello HUB &
SPOKE.
COERENZA CON LE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO
ESIGENZA
REQUISITO
AZIONI
Avere servizi erogati in base
all‟identità territoriale
Garantire l‟accessibilità
alle strutture
Prevedere tempi adeguati
di raggiungimento da
parte degli utenti
Prevedere la
localizzazione delle
strutture in coerenza con
le caratteristiche
territoriali-ambientali
Prevedere nella struttura
funzioni in relazione alle
caratteristiche e numero
di patologie specifiche del
territorio in oggetto
Diversificare il numero di
utenti in rapporto alle
caratteristiche territoriali e
alla densità di popolazione
Analizzare le
tipologie/funzioni delle
strutture in relazione alle
variabili individuate
18
LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE
4.3. Strumenti di supporto alle azioni previste
Per svolgere le azioni individuate al fine di soddisfare le esigenze e rispondere ai requisiti
richiesti è innanzitutto fondamentale disporre di una mappatura dei diversi servizi presenti sul
territorio e applicare il modello a rete tipo, per esempio, quello definito hub & spoke per
gerarchizzare i servizi e leggerli nell‟insieme.
Il modello hub & spoke applicato alla rete dei servizi sanitari regionali, permette di simulare la
concentrazione della erogazione dell‟assistenza di maggiore complessità in centri di eccellenza
(hub) e l‟organizzazione del sistema d‟invio da/a centri periferici funzionalmente sotto-ordinati
(spoke) cui competono principalmente prime cure, cure di bassa intensità e la selezione e l‟invio
dei pazienti al centro di riferimento. Ad esempio i centri ospedalieri regionali di alte
specializzazioni possono essere considerati gli hub e costituire i punti di riferimento per i servizi
ospedalieri territoriali che sono gli spoke.
L‟adozione del concetto di rete integrata per la programmazione della rete di servizi del S.S.R.
richiede che, di fatto, sia incompatibile l‟uso di un regime di competizione fra le singole unità
che erogano il servizio..
Al fine di rendere accessibili a tutti i cittadini, i servizi offerti dalle strutture di cure primarie in
modo omogeneo, garantendo un rapporto d‟assistenza adeguato alle reali esigenze di ogni
paziente, potrebbe essere opportuno organizzare l‟area del distretto sanitario in aree
elementari, o sub-distrettuali, all‟interno delle quali collocare una struttura di riferimento per
l‟erogazione delle cure primarie e socio-assistenziali.
La suddivisione del distretto sanitario in aree elementari è un‟azione utile, ma ogni area
elementare o sub-distrettuale deve essere definita attraverso un‟intesa tra l‟Azienda Sanitaria
Locale e il Comune di riferimento.
Di seguito viene riportata una serie di mappe relative al territorio della Regione Piemonte. Le
mappe sono state realizzate utilizzando come cartografie di base il repertorio cartografico della
Regione Piemonte – fogli IGM scala 1:100000: limiti amministrativi dei comuni, autostrade,
strade statali, strade provinciali, ferrovie. I dati relativi alla popolazione residente nei comuni è
tratta dal bilancio demografico ISTAT della popolazione residente al 31 dicembre 2008.
All‟interno delle mappe, al fine di poter applicare il modello, sono evidenziate:
Strutture Ospedaliere sedi di Pronto Soccorso/DEA (dati forniti dalla Regione Piemonte),
Sedi di mezzi di soccorso ( dati forniti dalle Centrali Operative),
Case della Salute/Gruppi di Cure Primarie (dati rilevati da indagine sul campo).
Sulla base di queste azioni di supporto al processo decisionale potranno essere operate dai
responsabili della programmazione le scelte relative di base.
19
Azienda Sanitaria Locale
Torino 1
Ñ#
H
Ñ#
H
##
S
##
S
Ñ#
H
#
CdS
Ñ#
Ñ##Ñ#
Ñ
##
S
H
H
H
H
Legenda
Distretti:
Borgo Po, San Salvario, Cavoretto
Centro, Crocetta
Mirafiori sud
Nizza Millefonti, Lingotto, Filadelfia
San Paolo, Cenisia, Cit Turin,
Pozzo Strada
Ñ
#
S
H
CdS
Santa Rita, Mirafiori nord
Mezzi soccorso
Sede di distretto
Ospedale sede di
PS / D.E.A.
Casa della salute / GCP
aree verdi
fiumi
edifici particolari
isolati
ponti
0
2000
4000
6000
20
Meters
Azienda Sanitaria Locale
Torino 2
#
S
Ñ
H
#
S
CdS
ÑH
#
S
ÑH
Ñ
#
S
ÑH
Ñ
Legenda
Distretti:
Aurora, Vanchiglia, Sassi, Madonna del Pilone
Ñ
Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lanzo,
Lucento, Vallette
Regio Parco, Barca, Bertolla, Barriera di Milano,
Rebaudengo, Falchera, Villaretto
Ñ
#
S
H
CdS
San Donato, Parella, Campidoglio
Mezzi soccorso
Sede di distretto
Ospedale sede di
PS / D.E.A.
Ñ
ÑÑ
Ñ
Casa della salute / GCP
aree verdi
fiumi
edifici particolari
isolati
ponti
0
3000
6000
Meters
21
22
Ñ
208
3170
Ñ
Sestriere
1170
235
di Susa
Meana
Massello
Prali
Ñ
586
Bobbio Pellice
278
932
H
#Ñ
S
Fenestrelle
182
738
Gravere
6806
678
1171
756
1528
3344
2045
ÑS
#
277
Rora'
4651
7748
Lusernetta
3536
35491
Val Lemina
Ñ
di Pinerolo
#Ñ
S
Dora
Osasco
Bibiana
1380
Fenile
Campiglione-
Cavour
Vigone
Ñ
0
4838
22254
1197
10000
Mezzi soccorso
Autostrade
Strade statali
Strade provinciali
Ferrovie
Casa della salute / GCP
PS / D.E.A.
Ospedale sede di
Sede di distretto
20000
Meters
30001 - 100000
10001 - 30000
5001 - 10000
2001 - 5000
0 - 2000
Popolazione residente nel 2008
CdS
H
#
S
Ñ
Venaria
Pinerolo
Valli Chisone e Germanasca
Val Pellice
Susa
Giaveno
Orbassano
Rivoli
Collegno
Distretti:
Legenda
Torino 3
Cds
18142
Ñ
Beinasco
37691
Ñ
50072
Collegno
Virle Piemonte
CdS
3345
Cercenasco
1836
Scalenghe
Ñ
Volvera
H
ÑS
#
Grugliasco
Orbassano
#Ñ
S
8643
Ñ
19001
Airasca
3807
Ñ
Ñ
Rivoli
#Ñ
S
Rivalta di Torino
Villafranca Piemonte
1238
Buriasco
Ñ
8437
Bruino
18032
5300
3362
1403
Macello
5592
Ñ
Garzigliana
555
2909
Piscina
Cumiana
Ñ
3773
3175
H
Alpignano
13590
H
#
ÑS
Venaria
34682
CdS
Ñ
8429
Druento
Pianezza
Ñ
17246
50015
Villarbasse
4510
Sangano
Piossasco
Trana
1647
Reano
Alta
Rosta
2844
Buttigliera
6574
6292
2936
San Gillio
3140
1735
La Cassa
Givoletto
Caselette
Val della Torre
3818
Almese
Ñ
3817
12183
7858
Pinerolo
1133
H
Avigliana
Frossasco
2062
#Ñ
S
San Secondo
3368
S. Giovanni
2495
Cantalupa
Bricherasio
4360
Luserna
526
Ñ
Villar
3035
Rubiana
4816
CdS
H
927
Roletto
San Pietro
Prarostino
1277
Chisone
Torre Pellice
891
Angrogna
Ñ
Porte
1070
4215
Perosa
Villar
San Germano
1844
Pinasca
3065
Pinasca
1687
Valgioie
Giaveno
1498
1491
di Susa
16425
Coazze
Inverso
749
Pramollo
250
Pomaretto
#
S
3490
Chiusa di
Caprie
2115
2405
Vaie San Michele
Sant'Ambrogio
Sant'Antonino
4307
4672
Condove
2372
di Susa
Borgone
Focchiardo
Perosa Argentina
Ñ
1057
di Susa
Villar
579
San Didero
Bruzolo
San Giorio
1146
Roure
Perrero
924
1682
Chianocco
Bussoleno
6597
Villar Pellice
579
749
Mattie
Susa
Mompantero
Salza di Pinerolo
78
63
575
Novalesa
Usseaux
977
Chiomonte
Pragelato
Ñ
272
Sauze di Cesana
741
561
900
Sauze d'Oulx
Salbertrand
Cesana Torinese
1041
Oulx
Claviere
3195
Bardonecchia
Exilles
969
Venaus
656
Giaglione
45
Moncenisio
Azienda Sanitaria Locale
0
23
10000
Usseglio
Balme
Ñ
Ñ
Groscavallo
Ceresole Reale
Lemie
Meters
Ñ
Mezzenile
Viu'
Cantoira
Ceres
Chialamberto
20000
Ala di Stura
Ñ
Noasca
Traves
Varisella
Vallo Torinese
Fiano
Ñ
Grosso
Rivara
H
Cirie'
al Campo
Ñ
Ñ
Torinese
Ñ
Leini'
Ñ
Ñ
Aglie'
Vialfre'
Ñ
#
ÑS
Torinese
San Mauro
Torinese
Castiglione
#Ñ
S
Torinese
Settimo
Canavese
Orio
Brandizzo
Ñ
Torinese
Gassino
Rivalba
Sciolze
Cimena
San Raffaele
Castagneto Po
Villareggia
Cinzano
Casalborgone
da Po
Canavese
Cossano
Rottaro
Settimo
Azeglio
Piverone
Canavese
Palazzo
Ñ
Saluggia
Ñ
Brozolo
Brusasco
Cavagnolo
Monteu da Po
Lauriano
Ñ
Verolengo
Piemonte
Torrazza
Maglione
Borgomasino
Rondissone
Mazze'
Vische
Vestigne'
Ñ
Caravino
Albiano d'Ivrea
Bollengo
San Sebastiano
H
#
ÑS
Caluso
Chivasso
Ñ
Canavese
Candia
Ñ
Canavese
Barone
H
Strambino
Ñ
Mercenasco
Montanaro
CdS
Foglizzo
Canavese
San Giusto
Volpiano
Ñ
Canavese
San Benigno
Bosconero
Feletto
Lusiglie'
Canavese
Ñ
Scarmagno
Montalenghe
Cuceglio
Ñ
Canavese
Canavese
Canavese
San Martino
Romano
Ciconio
San Giorgio
Ozegna
Bairo
Canavese
Canavese
Torre
Perosa
Canavese
Pavone
Samone
Banchette
d'Ivrea
Burolo
Cascinette
Ivrea
#Ñ
S
Montalto Dora
d'Ivrea
Chiaverano
Andrate
Nomaglio
Borgofranco
Canavese
Fiorano
Loranze'
Parella
Lugnacco
Strambinello
Baldissero
Lombardore
Rivarossa
Borgaro
Caselle Torinese
Ñ
Alice
Lessolo
Brosso
Ñ
Settimo Vittone
Quassolo
Tavagnasco
superiore
Vistrorio
Vidracco
Issiglio
Rueglio
Rivarolo Canavese
Favria
San Francesco
Ñ
Front
Busano
Salassa
Oglianico
San Maurizio Canavese
#Ñ
S
San Carlo Canavese
Vauda Canavese
Robassomero
Canavese
Nole
Villanova
Ñ
Valperga
#Ñ
S
Pertusio
Barbania
Levone
Rocca Canavese
Mathi
Ñ
Balangero
Ñ
Pratiglione
Prascorsano
Belmonte
Canischio
H
Castellamonte
Borgiallo
Castelnuovo
Cintano
Colleretto
Chiesanuova
Cuorgne'
San Colombano
Alpette
Ñ
Canavese
Pont
Nigra
Pecco
Meugliano
Trausella
Traversella
Castelnuovo
Vico Canavese
Frassinetto
Ingria
Forno Canavese
Sparone
Corio
Cafasse
ÑH
Torinese
Lanzo
Torinese
Coassolo
Ribordone
Germagnano
Pessinetto
di Lanzo
Monastero
Locana
Ronco Canavese
Valprato Soana
Quincinetto
Carema
Verrua Savoia
Ñ
Crescentino
Lamporo
Mezzi soccorso
Autostrade
Strade statali
Strade provinciali
Ferrovie
Casa della salute / GCP
PS / D.E.A.
Ospedale sede di
Sede di distretto
Fontanetto Po
30001 - 100000
10001 - 30000
5001 - 10000
2001 - 5000
0 - 2000
Popolazione residente nel 2008
CdS
H
#
S
Ñ
Cuorgnè
Ivrea
San Mauro Torinese
Settimo Torinese
Chivasso
Ciriè
Distretti:
Legenda
Torino 4
Azienda Sanitaria Locale
Ñ
1971
Pancalieri
Ñ
2127
850
9129
1083
27927
ÑS
#
Ñ
CdS
CdS
57788
Ñ
8663
Ñ
Ñ
6318
10548
Santena
27927
Carmagnola
4841
Villastellone
11125
Cambiano
3864
0
Ñ
10149
1022
1923
Pralormo
393
Isolabella
3991
Ñ
100
2477
3221
259
Mezzi soccorso
Autostrade
Strade statali
Strade provinciali
Ferrovie
200
30001 - 100000
10001 - 30000
5001 - 10000
2001 - 5000
0 - 2000
Meters
Casa della salute / GCP
PS / D.E.A.
Ospedale sede di
Sede di distretto
Popolazione residente nel 2008
CdS
H
#
S
Ñ
Carmagnola
Nichelino
Moncalieri
Chieri
Distretti:
Legenda
Cerreto d'Asti
Castelnuovo Don Bosco
Buttigliera d'Asti
800
452
Passerano Marmorito
243
Pino d'Asti
543
Albugnano
393Moriondo Torinese
Mombello di Torino
Arignano
Riva presso Chieri
1996
Andezeno
903
440
Berzano di San Pietro
Moncucco Torinese
Marentino
671
1425
Montaldo Torinese
Poirino
Chieri
H
#Ñ
S
35849
3731
Pino Torinese
1108
Pavarolo
Baldissero Torinese
Pecetto Torinese
Ñ
CdS
Trofarello
H
#
ÑS
57788
Moncalieri
H
La Loggia
Ñ
7666
Carignano
Lombriasco
Osasio
3618
Piobesi Torinese
13860
Ñ
Vinovo
Nichelino
CdS
49060
Castagnole Piemonte
Ñ
None
7927
5646
Candiolo
#Ñ
S
Torino 5
Azienda Sanitaria Locale
24
Azienda Sanitaria Locale
Vercelli
Carcoforo
132
Fobello
80
Rimella
235
Legenda
Alagna Valsesia
Distretti:
Rimasco
65
422
Ñ
Cravagliana
192
104
Ñ
Mollia
Boccioleto 103
Riva Valdobbia
Balmuccia
255
Scopa
239
199
74
136
269
424
Quarona
Scopello
Postua
576
#Ñ H
S
Borgosesia
2158
Ailoche
CdS
332
Caprile
351
Guardabosone
PS / D.E.A.
Casa della salute / GCP
Ñ
Strade provinciali
Strade statali
4887
Grignasco
Autostrade
5129
Serravalle Sesia
1703
Pray
Ferrovie
2195
Valduggia
Ñ
Crevacuore
2404
Sede di distretto
Ospedale sede di
866
H
Portula
CdS
Cellio
13447
Coggiola
1454
H
Breia
Mezzi di soccorso
186
4279
Piode Pila
#
S
Civiasco
157
402
Rassa
Ñ
7586
H
Varallo
Vocca
Campertogno
Valsesia
CdS
Rossa
237
Vercelli
Sabbia
51
Rima San Giuseppe
68
283
Cervatto
Prato Sesia
Popolazione residente nel 2008
2034
Sostegno
769
HÑ
2001 - 5000
4089
H
826
0 - 2000
Romagnano Sesia
Lozzolo
5001 - 10000
Gattinara
Roasio
10001 - 30000
8399
30001 - 60000
2476
Lenta
Rovasenda
912
Ghislarengo
991
Gifflenga
895
957
141
Arborio
Buronzo
961
337
San Giacomo Vercellese
254
Balocco
Greggio
498
376
Villarboit
568
934
Albano Vercellese
Formigliana
342
Carisio
Collobiano
123 Oldenico
1632
Casanova Elvo
Ñ
Alice Castello
267
HSanthia'
Ñ
2683
2655
245
444
1819
Borgo d'Ale
Ñ
Cigliano
4599
3602
Crova
252
Salasco
Ñ
VERCELLI
Sali Vercellese
2102
569
Lignana
Prarolo
640
Livorno Ferraris
4538
620
Vinzaglio
H
47080
121
Bianze'
Borgo Vercelli
#ÑH
S
Tronzano Vercellese
Moncrivello
2355
Caresanablot
Olcenengo
1161
702
San Germano Vercellese
1459
Villata
Quinto Vercellese
9078
Desana
Ronsecco
Asigliano Vercellese
1109
1398
605
Tricerro
646
Pezzana
1293
Pertengo
Costanzana
825
333 Stroppiana
Rive
1260
1077
Caresana
473
861
Motta dei Conti
0
10000
20000
Meters
25
Azienda Sanitaria Locale
Biella
Valle San Nicolao
1148
149
Piedicavallo
6326
1029
Valle Mosso
201
Bioglio
225
Trivero
162
1718
Campiglia Cervo
100
Rosazza
Vallanzengo
1703
Mosso
595
Quittengo
H
Ñ
1703
3499
225
San Paolo Cervo
Callabiana
Sagliano Micca
144
595
Camandona
Tavigliano
387
Veglio
Soprana
Curino
Valle Mosso
790
149
975
3769
Mezzana Mortigliengo
1718
45842
574
Strona
483
Selve Marcone
2228
Miagliano
3499
100
676
Pralungo
Casapinta
1551
Andorno Micca
2718
393
Villa del Bosco
1191
Bioglio
482
Crosa
Pettinengo
1029
Sordevolo
339
Tollegno
1349
2614
2228
Zumaglia
1148
Pollone
Piatto
299
Quaregna
558
1431
Ronco Biellese
622
Graglia
BIELLA
Occhieppo Superiore
1631
725
Donato
Ternengo
1505
Muzzano
2878
Ñ
H
#Ñ
S
ÑS
#
2560
656
Vigliano Biellese
Valdengo
Brusnengo
2191
2469
2286
8482
Cerreto Castello
622
Masserano
15050
Lessona
986
1243
Netro
Occhieppo Inferiore
Cossato
Camburzano
3985
Candelo
Gaglianico
8041
3917
Ponderano
Mongrando
4044
3995
Castelletto Cervo
639
Sandigliano
Sala Biellese
Benna
Borriana
1214
2832
900
217
893
1188
Torrazzo
Mottalciata
542
Zubiena
Verrone
1278
1464
Massazza
2896
195
392
Villanova Biellese
Cerrione
Magnano
416
2130
Zimone
Legenda
Salussola
Distretto di Biella
Roppolo
Distretto di Cossato
Ñ
#
S
H
CdS
Mezzi soccorso
Sede di distretto
Ospedale sede di
Viverone
1441
510
Dorzano
921
Ñ
Cavaglia'
3682
PS/D.E.A.
Casa della salute / GCP
Ferrovie
Strade provinciali
Strade statali
Autostrade
Popolazione residente nel 2008
0 - 2000
2001 - 5000
5001 - 10000
10001 - 30000
30001 - 60000
0
10000
20000
26
Meters
Ñ
Massino Visconti
1160
1832
Azienda Sanitaria Locale
2357
Novara
Lesa
Ñ
Nebbiuno
797
494
Meina
Pisano
Colazza
2555
14588
4314
Bolzano Novarese
Pogno
1961
1965
5808
#Ñ H
S
Arona
1118
1545
Gozzano
Paruzzaro
Invorio
Legenda
2691
Soriso
Briga Novarese
771
1828
Distretti:
Oleggio Castello Dormelletto
Borgomanero
2976
Gargallo
Comignago
Arona
Gattico
Castelletto sopra Ticino
1172
#Ñ
S
H
Maggiora
1794
Galliate/Trecate
10000
3373
Novara
1816
Borgomanero
Ñ
Borgo Ticino
Veruno
1243
4712
Boca
#
S
21305
Ñ
Cureggio
Cavallirio
1280
Varallo Pombia
Bogogno
2486
1541
Agrate Conturbia
1501
H
4944
1274
Divignano
Cressa
CdS
Pombia
Fontaneto d'Agogna
1117
Mezzomerico
Strade provinciali
Cavaglio d'Agogna
Vaprio d'Agogna
Oleggio
CdS
1036
426
3696
1476
Ñ
Strade statali
13222
Cavaglietto
Ñ
Autostrade
Momo
Sizzano
Casa della salute / GCP
Ferrovie
Marano Ticino
2800
1307
PS / D.E.A.
1557
Suno
Ghemme
Sede di distretto
Ospedale sede di
2077
1451
2728
Mezzi di soccorso
Popolazione residente nel 2008
Barengo
2083
902
0 - 2000
Bellinzago Novarese
Fara Novarese
2001 - 5000
2668
Carpignano Sesia
5001 - 10000
9120
2557
Ñ
Briona
10001 - 30000
2528
1224
589
313
Sillavengo
30001 - 60000
Caltignaga
10792
Castellazzo Novarese
Cameri
Mandello Vitta
255
Landiona
602
15062
Casaleggio Novara
ÑH
Galliate
Vicolungo
911
San Pietro Mosezzo
896
Romentino
Recetto
928
1926
Ñ
19602
5133
Biandrate
1152
NOVARA
ÑS
#
Casalbeltrame
#Ñ
S
H
San Nazzaro Sesia
1002
Trecate
103602
713
19602
896
Cerano
Casalvolone
1305
Sozzago
Garbagna Novarese
6879
1022
Terdobbiate
Casalino
1557
Granozzo con Monticello
1401
Nibbiola
508
878
774
2076
Tornaco
Vespolate
2000
Borgolavezzaro
0
10000
20000
Meters
27
Legenda
Azienda Sanitaria Locale
Distretti:
Verbania
Borgomanero
Arona
Galliate/Trecate
Ñ
#
S
H
Mezzi di soccorso
Sede di distretto
Ospedale sede di
PS / D.E.A.
Formazza
CdS
436
Casa della salute / GPS
Ñ
Ferrovie
Strade provinciali
Strade statali
951
Premia
Autostrade
Baceno
591
Ñ
Popolazione residente nel 2008
0 - 2000
2001 - 5000
5001 - 10000
1462
242
Varzo
1225
10001 - 30000
Crodo
2161
30001 - 60000
Ñ
Trasquera
Montecrestese
1262
757
Santa Maria Maggiore
Craveggia
752
Toceno
4717
1492
Crevoladossola
258
Masera
18452
Druogno
ÑS
#
Bognanco
788
Ñ
971
Re
Villette
H
259
Domodossola
1695
Montescheno
Ñ
ÑÑ
Viganella
106
Seppiana
Falmenta
Beura-Cardezza
1163
Ñ
Piedimulera
Ñ
Ñ
357
1745
Vogogna
2066
Miazzina
Cossogno
Trarego Viggiona
114
110
1048
Premosello Chiovenda
Ñ
2672
Ñ
Anzola d'Ossola
Ornavasso
Ñ
Mergozzo
Loreglia
426
Ñ
#Ñ H
S
Germagno
Quarna sopra
5179
16074
Quarna sotto
902
Omegna
2381
Ghiffa
VERBANIA
Ñ
Stresa
964
Gignese
Nonio
Armeno
610
2296
1366
Cesara
#Ñ H
S
4858
Baveno
Gravellona Toce
210
283
Bee
31134
7781
3503
744
1208
Vignone
2033
Arizzano
Casale Corte Cerro
Massiola
1274
Ñ
Premeno
1595
Ñ
267
Oggebbio
777
Caprezzo
Cambiasca
2153
532
Valstrona
172
San Bernardino Verbano
669
541
Belgirate
Brovello-Carpugnino
1090
Pettenasco
281
Arola
Pella
Ñ
1156
444
913
Miasino
Orta San Giulio
Madonna del Sasso
Ñ
3178
900
Ameno
San Maurizio d'Opaglio
10000
20000
Ñ
Cannero Riviera
Aurano
907
3349
460
Intragna
1330
Pieve Vergonte
Bannio Anzino
428
570
148
0
CdS
5132
713
Ceppo Morelli
620
Macugnaga
Ñ
409
Calasca-Castiglione
456
Cannobio
169
1391
Pallanzeno
1619
Vanzone con San Carlo
269
Villadossola
163
517
Cavaglio-Spoccia
6909
445
196
Antrona Schieranco
Cursolo-Orasso
1454
Trontano
274
Gurro
Malesco
Meters
28
29
90
Ñ
Bellino
182
101
84
10000
Vinadio
710
Ñ
1109
Ostana
455
254
Aisone
20000
Ñ
2044
Castelmagno
93
Celle di Macra
110
282
Melle
1540
545
140
Meters
Valdieri
980
970
798
4670
#Ñ
S
Vignolo
855
Entracque
2862
2872
2055
967
Murello
1261
1531
Piemonte
Limone
9889
Boves
Ñ
5448
Ñ
3020
49
Briga Alta
Pesio
Chiusa di
589
1835
Ormea
85
64
859
Ceva
#
S
218
112
Casotto
Ñ
126
Caprauna
1049
120
Alto
3456
Ñ
Priola
Garessio
441
Viola
226
127
754
128
Castelnuovo di Ceva
Perlo
Bagnasco
Battifollo
Lisio 249
Monasterolo
Pamparato
508
442
Priero
495
1416
Saliceto
Gottasecca
181
Montezemolo
268
Sale
delle Langhe
523
Nucetto
Mondovi'
Mombasiglio 5884
618
234
684
Monesiglio
Ñ
753
Prunetto
493
Paroldo
Camerana
186
Roascio
Sale
San Giovanni
HÑ
343
284
Mombarcaro
Torresina
Castellino
Tanaro
83
Igliano
Lesegno
San Michele
2074
Ñ
359
552
Roburent
Mondovi'
190
Ñ
1045
Niella
Tanaro
860
Murazzano
117
151 290 Marsaglia
Clavesana
881
Somano
Bonvicino
Belvedere
Langhe
389
4796
377
Torre Mondovi' Scagnello
Montaldo di
soprana
2201
Alpi
824
Frabosa
Magliano
sottana
Frabosa
Mondovi'
1317
di Vasco
Briaglia
3218
Vicoforte
Monastero
1542
Mondovi'
2157
#Ñ
S
Ñ
1747
Farigliano
Dogliani
Ñ
Bastia
Rocca
Mondovi'
Ciglie'
Ciglie'
644
Ñ
316
Carru'
H
22473
Mondovi'
Villanova
5771
2201
Piozzo
1012
4382
Magliano Alpi
de' Baldi
Roccaforte
2147
Pianfei
3790
1404
Margarita
Beinette
Stura
Rocca
1682
Stura
Morozzo
Castelletto 2073
1295
721
Trinita'
777
Lequio Tanaro
Bene Vagienna
3631
Salmour
750
Cervere
2116
Sant'Albano
2364
Fossano
24595
#
S
CdS
2106
Marene
2974
H Ñ
Genola
2464
Montanera
Peveragno
55201
6681
Centallo
Ñ
Vottignasco
550
20845
5418
Cavallermaggiore
ÑH
Savigliano
di Savigliano
CdS
Ñ
344
Ruffia
Ñ
Cavallerleone
667
3009
Caramagna Piemonte
Racconigi
10068
Monasterolo
#Ñ H
S
2427
Vernante
1274
Roaschia
166
1365
Tarantasca
Robilante
Roccavione
12212
2027
Lagnasco
CUNEO
Cervasca
2332
794
Villafalletto
Borgo San Dalmazzo
Gaiola
Moiola
269
727
Bernezzo
3563
Caraglio
Ñ
Ñ
558 Roccasparvera
Rittana
143
Valgrana
3312
1202
Villanova Solaro
Scarnafigi
Verzuolo
3573
Saluzzo
Busca
6780
9941
Costanzo
222
2833
#Ñ
S
Manta
Piasco
Costigliole
Rossana
Villar San
#Ñ
S
Valloriate
CdS
Ñ
Demonte
1564
6406
Pagno
580
Venasca
1485
278
727
Saluzzo
16797
H
Ñ
Moretta
4296
Torre San Giorgio
Carde'
1149
Castellar
Brondello
336
Montemale
di Cuneo
Dronero
Monterosso Grana
274
72
1118
Valmala
Ñ
324
Pradleves
7313
85
Brossasco Isasca
Gambasca
Roccabruna
186
765
4254
Revello
Martiniana Po
382
Rifreddo
1077
7757
Envie
2065
Barge
Ñ
Ñ
Sanfront
2648
Frassino
2933
Paesana
Ñ
San Damiano Macra
Macra
63
Sampeyre
Stroppo
108
90
73
Oncino
Marmora
Sambuco
83
Canosio
85
Elva
Casteldelfino
Ñ
Prazzo
190
Pietraporzio
94
Argentera
0
167
Acceglio
156
Pontechianale
Ñ
200
Crissolo
182
5969
Bagnolo Piemonte
1415
Casalgrasso
Polonghera
Faule
481
Autostrade
Strade statali
Strade provinciali
Ferrovie
Casa della salute / GCP
PS / D.E.A.
Ospedale sede di
Sede di distretto
Mezzi soccorso
30001 - 60000
10001 - 30000
5001 - 10000
2001 - 5000
0 - 2000
Popolazione residente nel 2008
CdS
H
#
S
Ñ
Savigliano-Fossano
Saluzzo
Ceva
Mondovì
Borgo/Dronero
Cuneo
Distretti:
Legenda
Cuneo 1
Azienda Sanitaria Locale
0
30
6326
Ñ
2810
#Ñ
S
2820
Narzole
Pocapaglia
3521
1106
Ñ
2081
Monchiero
581
1039
Novello
709
2047
Ñ
517
20000
S
Ñ#
Meters
343
191
414
Ñ
Niella Belbo
Bossolasco
707
355
187
2510
245
Cossano Belbo
74
308
379
Pezzolo valle Uzzone
347
Perletto
Castelletto Uzzone
Levice
Bergolo
122
San Giorgio Scarampi
Cortemilia
Ñ
Ñ
Santo Stefano Belbo
4097
Camo
216
1042
Castino
Torre Bormida
Gorzegno
Feisoglio
354
Serravalle Langhe
220
Bosia
875
Castiglione Tinella
Rocchetta Belbo
513
Ñ
196
Cravanzana
390
Arguello
192
1324
Mango
Borgomale
385
Lequio Berria
Cerretto Langhe
471
353
Trezzo Tinella
480
507
Neive
Neviglie
423
Ñ
3315
Benevello
San Benedetto Belbo
Cissone
82
Roddino
382
Ñ
250
Rodello
979
Treiso
791
Albaretto della Torre
Sinio
524
671
Barbaresco
2083
30994
Montelupo Albese
529
Diano d'Alba
3329
Serralunga d'Alba
Monforte d'Alba
Barolo
747
1828
H
Alba
1891
Govone
2061
Magliano Alfieri
Castagnito
Guarene
3317
Grinzane Cavour
Roddi
1568
1259
Castiglione Falletto
La Morra
2758
Verduno
529
Santa Vittoria d'Alba
2685
Ñ
Monticello d'Alba
2149
2144
Vezza d'Alba
908
Priocca
1971
Castellinaldo
Canale
5747
Ñ
Piobesi d'Alba
Corneliano d'Alba
887
Montaldo Roero
Sommariva Perno
3115
Monta'
4638
Santo Stefano Roero
1437
Baldissero d'Alba
1655
Monteu Roero
Cherasco
10000
8287
H
29608
Bra
Sanfre'
Sommariva del Bosco
Ceresole d'Alba
2144
CdS
Autostrade
Strade statali
Strade provinciali
Ferrovie
Casa della salute / GCP
PS/D.E.A.
Ospedale sede di
Sede di distretto
Mezzi soccorso
Distretto di Bra
Distretto di Alba
30001 - 60000
10001 - 30000
5001 - 10000
2001 - 5000
0 - 2000
Popolazione residente nel 2008
CdS
H
#
S
Ñ
Legenda
Cuneo 2
Azienda Sanitaria Locale
Azienda Sanitaria Locale
Asti
218
205
531
Moransengo
Tonengo
627
Aramengo
Robella
Ñ
1656
Cocconato
Ñ
Montiglio Monferrato
Ñ
1725
Piova' Massaia
527
632
687
Cunico
Ñ
914
289
Piea
404
1463
Cortanze
633
294
Grazzano Badoglio
Penango
534
669
Tonco
Villa San Secondo
Casorzo
Montechiaro d'Asti
Capriglio
276
Viale d'Asti
986
Ñ
616
Calliano
Corsione
1411
Soglio
Grana
161
Camerano Casasco
233
509
679
Cossombrato
233
Frinco
2802
Ñ
758
508
Chiusano d'Asti
Montafia
Cortazzone
5600
465
Ñ
632
Castell'Alfero
Montemagno
1214
Cinaglio
303
1216
San Paolo Solbrito
Ñ
389
Scurzolengo
Roatto
397
Ñ
987
Castagnole Monferrato
1998
1676
1049
Villafranca d'Asti
Ñ
Dusino San Michele
3164
75298
302
1061
#Ñ
S
ASTI
Baldichieri d'Asti
Cantarana
H
Tigliole
2458
719
Refrancore
Castellero
977
Valfenera
1305
Portacomaro
Monale
Maretto
Villanova d'Asti
Viarigi
981
562
Settime
Cortandone
1934
Azzano d'Asti
1713
Ferrere
1631
Castello di Annone
418
Ñ
941
656
Cerro Tanaro
Rocca d'Arazzo
Cellarengo
8445
Celle Enomondo Revigliasco d'Asti
477
1313
San Damiano d'Asti
Cisterna d'Asti
Ñ
1482
843
981
Rocchetta Tanaro
Mongardino
Antignano
Ñ
991
730
San Martino Alfieri
857
339
774
Vigliano d'Asti
2165
Belveglio
2401
Montaldo Scarampi
Ñ
2240
Montegrosso d'Asti
Vaglio Serra
Ñ
Bruno
362
Castelnuovo Calcea
Nizza Monferrato
CdS
450
Ñ
180
1734
CdS
214
Quaranti
Castelletto Molina
Fontanile
10628
311
649
Calamandrana
Castel Boglione
Ñ
Canelli
395
Castel Rocchero
381
373
Rocchetta Palafea
Montabone
660
Mezzi di soccorso
Cassinasco
288
Sede di distretto
921
Loazzolo
Sessame
Ospedale sede di
356
PS / D.E.A.
414
Bubbio
Cessole
CdS
10388
572
Calosso
Asti Sud
H
Mombaruzzo
1323
Asti Centro
#
S
1137
H
San Marzano Oliveto
Coazzolo
Ñ
Ñ
1078
Moasca
3822
Castagnole delle Lanze
Asti Nord
Castelnuovo Belbo
794
Agliano
Costigliole d'Asti
Distretti:
899
288
Incisa Scapaccino
1713
6061
2256
671
Vinchio
Legenda
614
Cortiglione
Ñ
Mombercelli
Isola d'Asti
Ñ
1015
Casa della salute / GCP
680
Monastero Bormida
Vesime
Ferrovie
Strade provinciali
465
Strade statali
Roccaverano
94
Autostrade
Olmo Gentile
Popolazione residente nel 2008
148
Serole
0 - 2000
2001 - 5000
5001 - 10000
10001 - 30000
30001 - 60000
0
10000
20000
Meters
31
32
Ñ
525
234
383
264
779
470
Merana
195
274
Treville
203
Ñ
572
534
1093
151
Melazzo
1311
Terzo
902
597
811
Cartosio
631
683
Ricaldone
#ÑH
S
4531
616
Ñ
Ñ
1450
935
2263
Molare
Ovada
Ñ
738
1924
501
Tassarolo
612
774
605
San Cristoforo
Castelletto d'Orba
2118
Francavilla Bisio
Capriata d'Orba
1564
871
405
Ñ Ñ
726
Bosio
1245
Mornese
Casaleggio Boiro
Tagliolo Monferrato
478
Lerma
1087
#
ÑS
H
739
1194
Sarezzano
155
616
363
380
Pozzol Groppo
Volpedo
1227
963
Monleale
168
Volpeglino
Ñ
440
1872
467
Ñ
6272
Ñ
Ñ
496
Voltaggio
775
Carrosio
Arquata Scrivia
Fraconalto
371
Garbagna
553
166
Ñ
615
Gremiasco
358
Ñ
181
0
743
Fabbrica Curone
97
Carrega Ligure
Mezzi soccorso
Autostrade
Strade statali
Strade provinciali
Ferrovie
Casa della salute / GCP
PS / D.E.A.
Ospedale sede di
Sede di distretto
20000
30001 - 100000
10001 - 30000
5001 - 10000
2001 - 5000
0 - 2000
40000
Popolazione residente nel 2008
CdS
H
#
S
Ñ
Valenza
Tortona
Ovada
Novi Ligure
Casale Monferrato
Alessandria
Acqui Terme
Distretti:
Legenda
Alessandria
Azienda Sanitaria Locale
Cabella Ligure
Mongiardino Ligure
578
Rocchetta Ligure
215
Albera Ligure
331
316
Montacuto
Cantalupo Ligure
553
232
Dernice
San Sebastiano Curone
Roccaforte Ligure
Grondona
CdS
Vignole Borbera
6127
2031
473
Brignano Frascata
736
Ñ
Borghetto di Borbera
2251
Stazzano
2383
Sardigliano
453
138
Casasco
Avolasca
Castellania
86
Sant'Agata Fossili
164
291
Costa Vescovato
374
Carezzano
Villalvernia
999
Paderna
239
349 Montemarzino
Villaromagnano
362
315 Montegioco
Momperone
Spineto ScriviaCerreto Grue
227
Serravalle Scrivia
4622
Casalnoceto
Castellar Guidobono
3204
Pontecurone
3910
Viguzzolo 408
Cassano Spinola
Gavi
Ñ
Ñ
5513
Carbonara Scrivia
27476
ÑS
#H
393
Castelnuovo Scrivia
Tortona
Novi Ligure
28581
Pasturana
1169
2063
Basaluzzo
4896
Sale
4270
Pozzolo Formigaro
Piovera
823
Silvano d'Orba 309
Parodi Ligure
Montaldeo
1969
#Ñ
S
11912
2570
Fresonara
Rocca Grimalda
H
969
Cremolino
1075
Prasco
544
Predosa
2087
Ñ
Bosco Marengo
Carpeneto 1532
Trisobbio
Morsasco 676
710
Morbello
Cassinelle
Ponzone
713
Orsara Bormida
412
1295
Casal Cermelli
Sezzadio
1275
Rivalta Bormida
Strevi
2053
437
698
424
378
Frugarolo
Ñ
1009
685
Molino dei Torti
760
Guazzora Alzano Scrivia
323
Isola Sant'Antonio
Alluvioni Cambio'
Rivarone
Pietra Marazzi
2015
1781
Bassignana
Montecastello
920
347
ALESSANDRIA
93676
Castelspina
1282
Pecetto di Valenza
CdS
Castelnuovo Bormida
Cassine
Ñ
3076
Grognardo
1130
833
4667
Ñ#
S
H
Valenza
20282
#Ñ
S
H
Bormida
Gamalero
480
Visone
302
395
Castellazzo
1565
Frascaro
1267
Acqui Terme
Cavatore
Malvicino
103
Pareto
334
Maranzana
305
710
Giarole
Borgoratto Alessandrino
341
327
Bozzole
Pomaro Monferrato
Castelletto Monferrato
1695
Oviglio
1298
1104
Valmacca
San Salvatore Monferrato
Solero
Carentino
20426
1389
1194
Lu
1421
Alice Bel Colle
786
Castelletto d'Erro
656
Bistagno
1897
789
1434
Ticineto
Mirabello Monferrato
Quargnento
Bergamasco
Masio
1519
Ñ
Felizzano
2450
Fubine
1694
Quattordio
1706
355
1384
Occimiano
Cuccaro Monferrato
Vignale Monferrato
509
Conzano
1034
871
1430
1465
Frassineto Po
Borgo San Martino
36039
Camagna Monferrato
Montechiaro d'Acqui
1163
Terruggia
Altavilla Monferrato
Mombaldone
232
536
Cella Monte
Olivola
Ponti
Denice
Ñ
1699
Rosignano Monferrato
137
Frassinello Monferrato
Ottiglio
698
404
Spigno Monferrato
Moncalvo
3332
Ñ
#Ñ
S
Casale Monferrato
H
Ozzano Monferrato1307
Cereseto
Sala Monferrato
Ponzano Monferrato
604
469
Coniolo
Ñ
1869
Villanova Monferrato
1532 San Giorgio Monferrato
Pontestura
1485
1535
Balzola
1435
Morano sul Po
Ñ
Serralunga di Crea
Castelletto Merli
Odalengo Piccolo
493
Villadeati
Alfiano Natta
Murisengo
1513
Ñ
1116
Solonghello
Camino
801
Ñ
Mombello Monferrato
Cerrina Monferrato
1577
Gabiano
1254
Odalengo Grande
530
Villamiroglio
349
Moncestino
239
Trino
Palazzolo Vercellese
1317
7711
Meters
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
5. LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
5.1. Obiettivi ed elementi di analisi preliminari
Le linee guida per la progettazione degli spazi sono rivolte ai progettisti e operatori del settore,
quali attori principali nel processo di realizzazione delle strutture da adibire a Case della Salute
sia di nuovo impianto che in interventi di ristrutturazione. Sono strutturate facendo riferimento
all‟approccio esigenziale-prestazionale, sulla base di osservazioni dedotte dal monitoraggio di
strutture analoghe già presenti sul territorio piemontese e da indicazioni internazionali, sia dallo
studio di best practice.
Sotto il profilo metodologico occorre effettuare le analisi preliminari alla scala territoriale locale
relativamente ai seguenti aspetti:
analisi delle caratteristiche ambientali alla micro scala del luogo ipotizzato come sede della
struttura;
analisi delle potenzialità di riuso di edifici esistenti;
analisi dei profili di utenza e attività che devono svolgere.
Per quanto concerne le analisi delle caratteristiche ambientali si tratta di eseguire le analisi di
sito previste dalle normative vigenti tenendo in considerazione tutte le variabili dell‟ambiente
fisico naturale con specifico riferimento anche al clima del sito.
In relazione all‟analisi sulle potenzialità di riuso di edifici esistenti, come evidenziato nelle linee
programmatiche del Ministero della Salute ribadite peraltro in ambito regionale nelle “Linee di
indirizzo per l’avvio dei gruppi di cure primarie nei distretti delle ASL piemontesi,” del 15 marzo
2007, è necessario sottolineare che gli interventi di riuso spesso si scontrano con vincoli e
condizioni che rendono difficile garantire prestazioni che rispettino i requisiti strutturali,
tecnologici, ambientali e organizzativi appropriati. Allo scopo è opportuno esaminare i diversi
vincoli:







storici e artistici;
economici;
connessi alla tipologia strutturale e costruttiva dell‟edificio;
urbanistici;
localizzativi;
di accessibilità;
dimensionali dell‟area.
Al fine di adottare una scelta corretta e coerente in merito a queste specificità, occorre
effettuare un‟analisi preliminare della convenienza di riutilizzo del patrimonio esistente basata
sui seguenti parametri:
costante riferimento al programma edilizio e alla risposta tecnologica alle richieste di
prestazioni;
analisi del comportamento funzionale della struttura;
33
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
confronto con le richieste del programma edilizio e individuazione delle criticità;
introduzione di azioni correttive necessarie;
verifica e congruenza funzionale della struttura “corretta”9.
Le soluzioni individuate dovranno essere valutate in base ai diversi parametri capaci di
indirizzare le scelte verso la soluzione ottimale che non deve essere, comunque, solo dettata da
volontà di riuso che si rilevino incoerenti con una serie di fattori di fondamentale importanza,
quali per esempio funzionalità e costi.
5.2. Gli utenti finali e le loro attività
Per utenti finali si intendono gli utenti che usufruiranno della struttura nella fase di vita utile
dell‟edificio, e nello specifico sono riferibili a:
Personale professioni socio-sanitarie:
o medici di base (Medici di medicina generale, Pediatri Libera Scelta, Medico di
Continuità Assistenziale);
o medici specialisti (oculisti, ginecologi, psichiatri, etc.);
o infermieri;
o assistenti sociali ;
o personale tecnico (tecnici di laboratorio, tecnici della riabilitazione, tecnici di
diagnostica etc.).
Altro personale:
o personale tecnico-aministrativo;
o personale di front office;
o personale di supporto.
Tra questi utenti viene approfondito il profilo del paziente che si rivolge alla Casa della Salute.
Questo utente rappresenta una categoria estremamente disomogenea, caratterizzata da
variabili di diversa natura:
Età. L‟utente può avere età compresa tra 0 e 18 anni (pediatrico), età compresa tra i 18 e i
65 anni, superiore ai 65 anni, secondo una distribuzione che vede il 18% coperto da utenti
in età pediatrica e il 20% da utenti over 65 anni (fonte: database ISTAT
“demoistat”10).Questi dati dimostrano un accentuato incremento della durata della vita e
configurano una società con notevole presenza di popolazione anziana e con forte
prevalenza di malattie croniche.
Disabilità. Una condizione individuale penalizzante nella fruizione della struttura. In base alle
stime ottenute dall‟indagine sulle Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari del 2004-
9
TERRANOVA F. (a cura di), Edilizia per la Sanità, pag. 70, UTET, Torino, 2005.
http://demo.istat.it/pop2009/index.html
10
34
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
2005 (fonte: database ISTAT “Disabilità in cifre”11), emerge che in Italia le persone con
disabilità sono pari al 4,8% circa della popolazione12.
Utente di diversa etnia. Le differenze socio-cultuali e linguistiche, talvolta accompagnate da
limitate relazioni familiari ed amicali, che caratterizzano la popolazione immigrata, possono
influire sulle modalità di fruizione della Casa della Salute. Le esigenze delle popolazioni
immigrate sono condizionate dal retroterra culturale, da specificità antropologiche, sociali e
religiose, con ricadute sull‟approccio ai servizi socio-sanitari in generale, e in particolare
nelle relazioni con la struttura (per esempio orientamento fra i diversi servizi, …) e con il
personale sanitario. Nella definizione del profilo degli utenti sono considerati i gruppi che nel
nostro paese hanno portato ad avere nel 2007 un saldo migratorio con l‟estero di 495.000
unità, di cui 252.415 extracomunitari. Fra i paesi extracomunitari d‟origine prevalgono nel
complesso quelli europei, in particolare Albania, Ucraina e Moldova, mentre fra i paesi
extraeuropei il Marocco ha ancora un ruolo importante (con circa 30 mila ingressi nel 2007).
Fra i paesi asiatici la Cina mantiene il primato, ma flussi rilevanti provengono anche
dall‟India e dal Bangladesh. Dall‟America centro-meridionale si segnalano Brasile e Perù
(fonte: ISTAT “Rapporto annuale 2008”13).
Inoltre occorre tener presente che gli utenti della Casa della Salute sono utenti di diversa
tipologia:
utenti in „transito‟, ossia, si rivolgono alla struttura per prestazioni di natura temporanea,
saltuaria e/o periodica, talvolta reiterata nel tempo;
utenti che necessitano di continuità assistenziale e completa presa in carico dal punto di
vista socio – sanitario;
utenti che necessitano di primo intervento offerto con continuità nelle 24 ore;
utenti che si rivolgono alla struttura in condizioni di salute, quindi per accertamenti periodici;
utenti che devono svolgere pratiche di tipo burocratico;
utenti con uno stato di salute compromesso da malattia;
e che le malattie croniche e/o a carattere degenerativo sono sempre più frequenti e
rappresenteranno fra pochi decenni l‟80% delle malattie della popolazione italiana poiché si
prevede che nel 2040 oltre 1/3 della popolazione italiana avrà un‟età superiore ai 65 anni.
Il trattamento del paziente con malattie croniche è complesso e si basa su molteplici fattori, non
solo di carattere clinico, ma anche sociale, infermieristico, educativo e partecipativo che
coinvolgono il paziente, i familiari e la comunità nel suo insieme.
11
http://www.handicapincifre.it/index.asp
La ricerca fa riferimento ad individui di età superiore ai sei anni che vive in famiglia.
13
http://www.istat.it/dati/catalogo/20090526_00/
12
35
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
5.3. Gli spazi funzionali e caratteristiche di fruibilità
Sulla base dei profili di utenza, delle attività che vengono svolte nella struttura l‟organizzazione
degli spazi funzionali all‟interno della Casa della Salute, descritta a seguire, è articolata in
macro aree all‟interno delle quali sono raggruppati servizi e funzioni omogenei.
Relativamente a spazi quali servizi igienici, depositi, sale d‟attesa e locali di supporto che
possono essere condivisi ne sarà definito il numero a seconda dei progetti.
MACRO AREE
AREE
SPORTELLO
UNIFICATO SOCIALE
AMMINISTRAZIONE
SOCIO-SANITARIA
RAGGRUPPAMENTO
UNITA’ SPAZIALI
Sportello unificato
sociale
AREE
CONSULTORIO
FAMILIARE
SERVIZI
SOCIOSANITARI
MACRO AREE
segreteria
sportello informazioni,
prenotazioni
sala attesa condivisa
segreteria
SERVIZI
AMMINISTRATIVI
GENERALI
Pratiche amministrative
CUP
CENTRO UNIFICATO
PRENOTAZIONE
MACRO AREE
UNITA’ SPAZIALI
SERVIZI SOCIALI E
ASSOCIATIVI
RAGGRUPPAMENTO
UNITA’ SPAZIALI
Ambulatori
UNITA‟ SPAZIALI
condivise tra
area servizi sociali e
area servizi associativi
AREA PSICHIATRICA
Area operativa
psichiatrica
AREE
RAGGRUPPAMENTO
UNITA’ SPAZIALI
Accettazione
PUNTO I
INTERVENTO
TERRITORIALE
Area operativa I
intervento
SERVIZI SANITARI
Guardia medica
EMERGENZA
SANITARIA
Emergenza sanitaria
sportello informazioni,
prenotazioni, pratiche
amministrative
UNITA’ SPAZIALI
visite generiche
visite ostetrico-ginecologiche
visite pediatriche
locale personale
sala attesa
locale accoglienza/informazioni
sala attesa
deposito materiali/attrezzature
sala servizi sociali
sala associazioni di volontariato
sala attrezzata attività di gruppo
sala visita
locale medici
locale relax personale
UNITA’ SPAZIALI
zona protetta per carico/scarico
pazienti autopresentanti
locale pubblica sicurezza
locale accettazione con annessa
area triage
sala attesa
ambulatorio di I intervento
locale per osservazione
temporanea
locale personale
locale guardia medica con SI
locale visita
deposito strumenti e farmaci
uffici amministrativi
locale medico con SI
locale volontari con SI
ambulatorio
locale relax personale
deposito attrezzature e farmaci
deposito ambulanze
36
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
Radiologia
AREA DELLA
RADIOLOGIA ED
ECOGRAFIA
Ecografia
Mammografia
MOC/Densitometria
ossea
UNITA‟ SPAZIALI
Condivise tra le aree
POLIAMBULATORI
SPECIALISTICI
Ambulatorio specialistico
Ambulatorio
ginecologico
UNITA‟ SPAZIALI
condivise tra
poliambulatori
specialistici e studi
medici
Ambulatorio MMG
STUDI MMG / PLS
Ambulatorio PLS
PUNTO DI PRIMO
PRELIEVO E
POINT OF CARE
INFERMERIA
Area operativa prelievo
Area operativa
infermeria
Area degenza
OSPEDALE PER
DIMISSIONI
PROTETTE
Area valutazione e
terapie
Area socializzazione
Aree generali di
supporto
sala di radiodiagnostica con
spogliatoio
laboratorio
sala comandi
sala esami con spogliatoio
sala esami con spogliatoio
sala esami con spogliatoio
accettazione/segreteria
sala attesa
locale personale
locale refertazione
sala visita/esami
sala visita/esami
accettazione/segreteria
sala attesa
locale personale
sala attesa
sala visite MMG
sala attesa
servizi igienici pazienti
sala/e visite PLS
locale prelievi
laboratorio analisi
sala attesa
accettazione
locale per terapie
locale infermieri
camera da 1 pl con SI interno
camere da 2 pl con SI interno
bagno assistito
cucina di supporto
sala pranzo
soggiorno
locale infermieri
servizi igienici personale
servizi igienici familiari
deposito pulito
deposito sporco
locale vuotatoio
locale deposito attrezzature,
farmaci
Locale caposala
medicheria
sala colloqui
ambulatorio
servizi igienici personale
ufficio coordinamento sanitario
sala polifunzionale
Sala riunioni
locale per servizi all'ospite
(podologo, parrucchiere….)
sala culto/meditazione
accettazione/segreteria/archivio
locale personale
spogliatoio personale
locale volontari
cucina, dispensa e locali
accessori (se non appaltate
all'esterno)
lavanderia e stireria (se non
appaltate all'esterno)
magazzino
37
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
AREA DELLA
RIABILITAZIONE
MACRO AREE
Area operativa della
riabilitazione
RAGGRUPPAMENTO
UNITA’ SPAZIALI
Atrio
AREE
SPAZI E SERVIZI
COMUNI
Accesso e Percorsi
ALTRI SERVIZI
Facilities
SERVIZIO
DISTRIBUZIONE
FARMACI
SPAZI DIREZIONALI
Uffici
SPAZI PER
GESTIONE FARMACI
Servizio farmacia
sala attesa
locale spogliatoio/guardaroba
pazienti
sala attrezzata attività di gruppo
e individuali, statiche e
dinamiche
sala terapia fisica e strumentale
sala visita
locale personale
spogliatoio personale
UNITA’ SPAZIALI
punto informazioni
scale
ascensori
montabarelle
corridoi
ingressi/uscite
spazio distribuzione bevande/
vivande
ticket point
ufficio direzione amministrativa
ufficio direzione sanitaria
spazio ricezione
materiali/registrazione
deposito farmaci
locale per distribuzione farmaci
Tabella 4: Unità spaziali.
In generale nel progetto è necessario organizzare i percorsi e l‟accesso agli spazi in modo da
evidenziare le diverse destinazioni d‟uso degli ambienti per rendere l‟impianto distributivo
comprensivo e agevole e tutelare la privacy sia dei pazienti che del personale sanitario e
amministrativo.
Tali aree possono essere differenziate, per garantirne una chiara lettura da parte dell‟utente,
attraverso l‟uso dei colori, degli arredi e delle finiture scelte per caratterizzarle. La segnaletica
dovrà essere chiaramente percepibile e ben organizzata. Inoltre è consigliato l‟uso di dispositivi
di segnalazione per i pazienti ipovedenti non accompagnati, in modo da rendere agevole
l‟orientamento e l‟individuazione almeno dei principali punti d‟interesse. La distribuzione delle
aree funzionali deve fare riferimento sia ai livelli di accessibilità e riservatezza, sia alla
separazione dei flussi (personale di servizio, ospiti, visitatori, ecc.).
La distribuzione degli spazi, pertanto, sarà progettata secondo i diversi gradi di accessibilità da
parte del pubblico e del personale della struttura.
I livelli di accessibilità possono essere così individuati :
Accesso libero a tutti gli utenti;
Accesso controllato;
Accesso limitato ad alcuni utenti.
38
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
Figura 3: Schema delle aree a differente livello di accessibilità.
L “accesso libero” è relativo a quella che può essere definita “area pubblica”, intesa come
spazio di ingresso, informazione e attesa a cui l‟utente ha libero accesso senza restrizioni e/o
controlli particolari da parte del personale.
Quest‟area deve, tuttavia, poter essere in relazione con l‟intera struttura, permettere la
comunicazione con altre aree, caratterizzate da un differente livello di accessibilità, quali l‟area
che si riferisce ai servizi clinici e ambulatoriali e all‟area dello staff, senza tuttavia interferire con
i loro percorsi, ed è necessario che sia organizzata in modo da favorire un facile orientamento
dell‟utente.
Le aree ad “accesso controllato” si riferiscono a tutti i servizi clinici contenuti nella struttura, il cui
accesso deve avvenire esclusivamente attraverso il primo filtro dell‟accettazione. A differenza
dell‟area pubblica, qui l‟utente può transitare solo se autorizzato dal personale per l‟accesso ai
servizi ambulatoriali specialistici, riabilitazione e fisioterapia, ecc. All‟interno di quest‟area, che
possiamo definire “area clinica”, possono essere collocati, inoltre, in zone ben riconoscibili,
servizi con permanenza diurna e/o notturna, nonché ambienti riservati al solo personale.
“L’accesso limitato” è rivolto alle zone ad uso esclusivo del personale sia tecnico
amministrativo, come le aree di coordinamento e amministrazione riservate, sia del personale
medico e infermieristico, come spogliatoi e le aree per il riposo. A queste si possono aggiungere
aree complementari come sale riunioni dedicate, spazi relativi alla gestione degli
approvvigionamenti e allo smaltimento dei rifiuti e, più in generale, zone di servizio necessario
al funzionamento della struttura. Le aree ad accesso limitato possono essere in una zona
periferica della struttura, separata dagli ambulatori e dai percorsi principali, con eventualmente
accessi dedicati. Queste scelte sono da applicarsi soprattutto alle unità funzionali relative alla
gestione dei farmaci e del materiale sanitario, dove è necessario garantire un‟articolazione
interna con percorsi distinti dei materiali in entrata e in uscita, con accessibilità dall‟esterno
autonoma rispetto al sistema generale dei percorsi del presidio sanitario.
I collegamenti e i percorsi all‟interno e all‟esterno dell‟edificio costituiscono un elemento di
progetto fondamentale. Particolare attenzione dovrà essere posta sia per quelli orizzontali sia
verticali, per renderli chiaramente identificabili e funzionali alla struttura. Ogni nodo di percorsi
39
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
deve contenere le indicazioni, chiare e facilmente comprensibili, su come raggiungere l‟uscita e
i punti di principale interesse.
Gli spazi all‟interno della struttura dovranno essere caratterizzati anche da una distribuzione
che tenga in considerazione parametri quali:
Facilità di orientamento;
Omogeneità delle funzioni e dei servizi erogati e reciproche relazioni,
Orari di esercizio;
Tipologia dell‟utente principale di riferimento.
Nell‟area di ingresso dovranno essere indicati tutti i percorsi ai principali spazi della Casa della
Salute in modo chiaramente comprensibile; dovranno essere raggruppati il più possibile gli
spazi di primo contatto con il pubblico (informazione, CUP, etc.), in modo tale da semplificare i
percorsi interni alla Casa della Salute per tutti gli utenti.
Dove possibile si dovranno raggruppare quei servizi che potrebbero richiedere orari di apertura
prolungati, affinché sia possibile chiudere, al termine dell‟orario di utilizzo, gli altri spazi della
struttura. Deve essere svolta, inoltre un‟aggregazione di spazi in relazione alla loro necessità di
contiguità spaziale e/o funzionale. Di seguito si riporta una tabella tratta da La casa della salute.
Idee di progetto, a cura di F.Terranova ed. Alinea, Tab.5 che fa riferimento ad uno studio in
merito alle relazioni spaziali e funzionali, condotto mediante l‟uso di matrici di relazione:
Tabella 5: Relazioni tra gli spazi (fonte: La casa della salute. Idee di progetto, a cura di F.Terranova ed. Alinea ).
40
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
Per quanto concerne il paziente in età pediatrica è opportuno riservare una zona circoscritta
con sala d‟attesa dedicata.
Il paziente bambino è un utente debole, con esigenze e caratteristiche molto diverse dall‟adulto.
Questa tipologia d‟utente si contraddistingue sia per una particolare sensibilità fisica,per
esempio una maggiore ricettività degli agenti infettanti, sia per una diversa percezione emotiva
e sensoriale degli stimoli cui è sottoposto. Lo stress biopsico-ambientale, infatti, a cui può
essere sottoposto può essere indotto da diversi tipi di discomfort, sia esso fisico, causato dalla
poca sicurezza e salubrità, psicologico o di carattere ergonomico, quando spazi e arredi non
corrispondono alle esigenze dell‟utente.
Per evitare alcuni di questi fattori negativi può essere ottimale la localizzazione degli ambulatori
pediatrici in zone separate con servizi delicati, e un‟attenta progettazione degli spazi stessi.
L‟area pediatrica dovrebbe avere un accesso riservato, mantenendo, tuttavia, la possibilità di
poter comunicare, soprattutto da parte del personale medico e infermieristico, con le altre aree
del presidio sanitario come ambulatori analisi, radiologia, ecc.
L‟area pediatrica dovrà inoltre contenere spazi con specifiche attrezzature e arredi, spazi per
l‟allattamento, sale d‟attesa e servizi igienici dedicati.
Anche i locali della guardia medica, del punto di primo intervento e dell‟emergenza sanitaria
devono essere collocati in aree attigue, facilmente individuabili, immediatamente accessibile e
protetta da servizi e dispositivi di sorveglianza specifici.
5.4. Quadro esigenziale
Di seguito si riporta il quadro esigenziale elaborato sulla base delle esigenze di:
Sicurezza,
Fruibilità,
Benessere (termo igrometrico, visivo, acustico, psicopercettivo);
Gestione,
Salvaguardia ambientale,
Uso razionale delle risorse,
e dei requisiti relativi che ne possono determinare il soddisfacimento attraverso le scelte
progettuali elaborate.
I requisiti sono espressi in termini funzionali, secondo l‟approccio prestazionale al progetto che
lascia libertà al progettista di individuare le soluzioni progettuali specifiche, in termini di
distribuzione degli spazi, scelta delle configurazioni architettoniche formali e spaziali di insieme
e degli ambienti, dei componenti, degli elementi e dei materiali che caratterizzano la struttura,
purché siano rispettati i requisiti richiesti.
41
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
1. Adeguato livello di
integrazione paesistica con
il contesto
2. Agevole accessibilità
3. Facilità di individuare
l'ingresso all'esterno della
struttura
4. Facilità di orientamento
all'interno della struttura
REQUISITI
21. Coerente impatto
emotivo percettivo
22. Condizioni spaziali di
privacy/socialità
23. Riduzione dello stato
d'ansia e stress
24. Introduzioni di
relazioni con la natura
25. Stimolazione delle
reazioni sensoriali
26. Protezione da danni
alla salute
6. Accessibilità anche per
persone con abilità fisiche
ridotte/compromesse
27. Protezione dalla
diffusione dalle infezioni
7. Flessibilità
SICUREZZA
5. Leggibilità delle funzioni
8. Attrezzabilità
28. Protezione dagli urti
29. Protezione dagli
incendi
9. Uso dell'isolamento
termico
30. Protezione dalle
intrusioni
10. Uso inerzia termica
31. Resistenza
strutturale
11. Permeabilità all'aria
delle superfici finestrate
32. Previsione di un
sistema di accoglienza
12. Tenuta all'acqua delle
superfici fenestrate e
dell'involucro
13. Utilizzo della
ventilazione naturale
INFORMAZIONE /
COMUNICAZIONE
COMFORT TERMOIGROMETRICO
ESIGENZE
COMFORT PSICO SENSORIALE
REQUISITI
FRUIBILITA' A SCALA DI
ORGANISMO EDILIZIO
ESIGENZE
FRUIBILITÀ A SCALA DI
COMPLESSO INSEDIATIVO
QUADRO ESIGENZIALE PER LA PROGETTAZIONE
33. Presenza del servizio
di mediazione culturale
34. Riconoscibilità delle
categorie di personale
42
15. Adeguata illuminazione
naturale e artificiale
16. Visibilità all'esterno
17. Assenza di fenomeni di
disturbo visivo
(abbagliamento …)
18. Isolamento acustico
degli spazi interni
19. Protezione degli spazi
interni da fonti di disturbo
acustico
ECOCOMPATIBILITA'
COMFORT ACUSTICO
COMFORT VISIVO
14. Controllo dei fenomeni
dovuti alla condensa
GESTIONE
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
20. Controllo delle fonti di
suono e di rumore
35. Manutenibilità
36. Costi noti
37. Uso passivo di fonti
rinnovabili di energia
(raffrescamento,
riscaldamento e
illuminazione naturale)
38. Riduzione del
consumo di acqua
potabile
39. Utilizzo materiali ed
elementi a basso carico
ambientale
40. Gestione
ecocompatibile dei rifiuti
Tabella 6: Quadro esigenziale.
5.5. Riferimenti legislativi e normativi
Per la definizione dei requisiti spaziali e funzionali della Casa della salute, in assenza di
indicazioni specifiche possono adottarsi quelle contenute nei seguenti riferimenti:
Quadro legislativo
- Decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997, “Approvazione dell‟atto di indirizzo
e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di
requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l‟esercizio delle attività sanitarie da
parte delle strutture pubbliche e private” (G.U., 20 febbraio 1997, n. 42).
- Documento di indirizzo “UTAP- Primary Care Clinics” del Ministero della Salute, 22/10/2003.
- Deliberazione della giunta regionale Emilia Romagna 23 febbraio 2004, n. 327 applicazione
della L. R. 34/98 in “Materia di autorizzazione e di accreditamento istituzionale delle strutture
sanitarie e dei professionisti alla luce dell‟evoluzione del quadro normativo nazionale. Revoca
dei precedenti provvedimenti”, pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione n.28 del 27
febbraio 2004.
- Delibera Giunta regionale dell‟Emilia-Romagna n. 23/2005, “Definizione di requisiti specificati
ai sensi dell‟art. 8 c.1 della L. R. 34/98 per l‟accreditamento delle strutture sanitarie e dei
professionisti dell‟Emilia-Romagna. Requisiti specifici per l‟accreditamento delle Strutture di
Emergenza e Urgenza”.
43
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
L'Accordo Stato Regioni nella seduta del 29 luglio 2004 Rep. N. 2074 sancisce l'accordo tra il
Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di
Bolzano sugli indirizzi progettuali per le Regioni per l'elaborazione di progetti specifici
nell'ambito delle cinque linee prioritarie già individuate dall'accordo Stato-Regioni del 24 luglio
2003, ai fini dell'assegnazione delle risorse vincolate ai sensi dell'articolo 1 comma 34 della
legge 23 dicembre 1996, n.662 per l'anno 2004. Tra le cinque linee di priorità, con le Cure
primarie si tende a favorire lo sviluppo di forme innovative di organizzazione dell'assistenza
primaria, attraverso nuove modalità aggregative dei medici che operano nell'ambito della
primary care, quali, ad esempio, le UTAP (Unità Territoriali di Assistenza Primaria).
Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale 2005, che oltre a confermare le forme
associative già previste (medicina in associazione, in rete, in gruppo, equipe territoriali, ecc.) ha
stabilito che, in coerenza con l'accordo stato Regioni 29 luglio 2004, le Regioni prevedano, in
via sperimentale e con la partecipazione volontaria dei medici e degli altri operatori sanitari, la
costituzione delle UTAP, strutture territoriali ad alta integrazione multidisciplinare ed
interprofessionale, in grado di dare risposte complesse al bisogno di salute delle persone.
L'Accordo Stato Regioni nella seduta del 9 febbraio 2006 Rep. N. 2475, conferma la necessità,
già sancita nel PSN 2003 – 2005, di organizzare meglio il territorio spostandovi risorse e servizi
che oggi sono ancora assorbiti dagli ospedali e spostando fortemente l'attenzione sui MMG e
PLS ai quali si è chiesto di intraprendere un cammino che porti al superamento dell'assistenza
primaria basata sullo studio individuale del medico, in favore di forme aggregate ed integrate di
organizzazione che consentano, in sedi uniche, la risposta ai bisogni di salute dei cittadini h 24
7 giorni a settimana.
Il Piano Sanitario Nazionale 2006 -2008 tra gli elementi di rinnovamento del S.S.N. pone la
riorganizzazione delle Cure Primarie da espletarsi attraverso il sempre più crescente
coinvolgimento dei MMG e PLS nel governo della domanda e di percorsi sanitari che vedono
l'integrazione di molteplici figure professionali.
La Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (Legge finanziaria 2007) prevede l'istituzione di un fondo
per il cofinanziamento di progetti regionali su specifiche materie considerate di particolare
interesse sanitario, fra cui la sperimentazione del modello assistenziale “Case della Salute”.
L'emanazione del D.M. 10 luglio 2007, attuativo delle previsioni della legge finanziaria, individua
la "sperimentazione del modello assistenziale case della salute", e l'Accordo Stato Regioni del 1
agosto 2007 sulle linee progettuali per l'utilizzo delle risorse vincolate ai sensi dell'art. 1 comma
34 e 34 bis della Legge 23 dicembre 1996 n. 662 per la realizzazione degli obiettivi di carattere
prioritario e di rilievo nazionale che ha riservato il 25% delle risorse al tema delle cure primarie
con riferimento anche alla sperimentazione della "Casa della Salute
Oltre il rispetto dei requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia di:
protezione antisismica;
protezione antincendio;
protezione acustica;
sicurezza elettrica e continuità elettrica;
sicurezza anti-infortunistica;
igiene dei luoghi di lavoro;
44
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
protezione delle radiazioni ionizzanti;
eliminazione della barriere architettoniche;
smaltimento dei rifiuti;
condizioni microclimatiche;
impianti di distribuzione dei gas;
materiali esplodenti;
si riportano i requisiti minimi relativi alle dimensioni e di caratteristiche organizzative di alcuni
spazi contenute nei summenzionati disposti legislativi. Se non altrimenti specificato essi sono
tratti dal DPR 14 gennaio 1997 divisi per aree. Per quanto riguarda i locali da prevedersi si fa
riferimento alla tabella 4 riportata al punto 5.3.
Requisiti minimi
AREA SERVIZI SANITARI:
Assistenza ambulatoriale
Il locale ambulatorio deve disporre di attrezzature e presìdi medico-chirurgici in relazione alla
specificità dell'attività svolta.
Indicazioni per il dimensionamento tratti dalla Deliberazione della giunta regionale Emilia
Romagna 23 febbraio 2004, n. 327:
il locale adibito ad ambulatorio medico deve avere una superficie non inferiore a 12 mq;
i locali adibiti ad ambulatorio chirurgico e endoscopico devono avere una superficie non
inferiore a 16 mq.
Servizi di medicina di laboratorio
Il Punto Primo prelievo e il Point of Care, da prevedersi nella CdS, gli ambienti e i servizi di
analisi possono essere assimilati alla descrizione dei Servizi di medicina di laboratorio, nella
loro configurazione base.
L'attività di medicina di laboratorio fornisce informazioni ottenute con metodi chimici, fisici o
biologici su tessuti o liquidi di origine umana o su materiali connessi alla patologia umana, ai fini
della prevenzione, della diagnosi, del monitoraggio della terapia e del decorso della malattia e
ai fini della ricerca.
La tipologia di prestazioni eseguite nei diversi laboratori e la dotazione strumentale hanno un
diverso grado di complessità commisurato alla realtà sanitaria ed alla tipologia dei quesiti
diagnostici posti al laboratorio.
Attività di diagnostica per immagini
Area della radiologia e dell‟ecografia da prevedersi nella CdS.
Le strutture di diagnostica per immagini svolgono indagini strumentali ai fini diagnostici e/o di
indirizzo terapeutico, utilizzando sorgenti esterne di radiazioni ionizzanti e altre tecniche di
formazione dell'immagine.
Le strutture che erogano prestazioni di diagnostica monospecialistica o di Diagnostica
plurispecialistica devono possedere requisiti tecnologici adeguati alla complessità delle
prestazioni erogate.
45
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
SERVIZI SOCIO-SANITARI:
Presidi ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale
Le attività di Recupero e Rieducazione funzionale sono finalizzate a consentire il massimo
recupero possibile delle funzioni lese in seguito ad eventi patogeni o lesionali, prevenendo le
menomazioni secondarie e curando la disabilità, per contenere o evitare l'handicap e consentire
alla persona disabile la migliore qualità di vita e l'inserimento psicosociale, attraverso un
processo che rispetta tutti i passaggi/interventi necessari per un compiuto intervento sanitario e
per il successivo passaggio alla fase sociale della riabilitazione.
Requisiti minimi strutturali
La struttura garantisce sempre la completa fruibilità degli spazi da parte di tutti i possibili utenti
affetti dalle diverse tipologie di disabilità; è indispensabile la completa assenza di barriere
architettoniche che limitino l'accesso o gli spostamenti dentro la struttura e l'utilizzo sicuro dei
vari spazi e servizi.
Deve essere garantita la privacy degli utenti.
Le strutture devono essere dotate di ambienti specifici con dimensioni, arredi ed attrezzature
adeguati allo svolgimento delle attività coerenti con i programmi e gli obiettivi propri della
struttura.
Requisiti minimi tecnologici
La dotazione strumentale deve essere correlata quantitativamente e qualitativamente ai bisogni
dell'utenza ed alle diverse tipologie di attività assicurandone uno svolgimento sicuro, efficace ed
efficiente.
In funzione degli obiettivi della struttura e della tipologia dell'utenza devono
essere presenti attrezzature e dispositivi adeguati.:
I box/locali per attività di massoterapia, terapia fisica e strumentale e manipolazioni articolari
devono avere una superficie non inferiore a 6 mq.
Centro di salute mentale
Espleta le funzioni indicate per il CSM dal D.P.R. 7 aprile 1994 (3).
(3) Riportato alla voce Manicomi e Alienati.
Requisiti minimi strutturali e tecnologici
Il numero dei locali e spazi è in relazione alla popolazione servita.
Consultorio familiare
Espleta le funzioni di cui alla legge n. 405 del 1975 (5) e alla legge n. 194 del 1978 (5).
(5) Riportato alla voce Maternità e infanzia.
Requisiti minimi strutturali e tecnologici
Numero locali e spazi in relazione alla popolazione servita.
46
LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE
Presidi per il trattamento dei tossicodipendenti: centro ambulatoriale
Per i requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali si richiama la normativa sull'istituzione dei
Sert di cui alla legge n. 162 del 1990 (6) e D.M. 30 novembre 1990, n. 444 (7) nonché quella
indicata nel D.M. 19 febbraio 1992.
(6) Riportata alla voce Stupefacenti.
(7) Riportato alla voce Stupefacenti.
Punto di Primo Intervento Territoriale
Sulla base di quanto previsto dalla Delibera Giunta regionale dell‟Emilia-Romagna n. 23/2005,
“Definizione di requisiti specificati ai sensi dell’art. 8 c.1 della L.R. 34/98 per l’accreditamento
delle strutture sanitarie e dei professionisti dell’Emilia-Romagna. Requisiti specifici per
l’accreditamento delle Strutture di Emergenza e Urgenza”
Requisiti strutturali
L‟area/locale per l‟osservazione temporanea contigua al locale assistenziale deve garantire lo
spazio idoneo ad accogliere una barella e consentire l‟attività contemporanea di due operatori.
ALTRI SERVIZI:
Gestione farmaci e materiale sanitario
Il Servizio di Farmacia se presente nella struttura, deve disporre di spazi per il deposito dei
medicinali, dei presidi medico-chirurgici e sanitari, del materiale di medicazione e degli specifici
materiali di competenza.
L'articolazione interna deve consentire percorsi distinti del materiale in entrata e in uscita, con
accessibilità dall'esterno autonoma rispetto al sistema dei percorsi generali del presidio.
Se non esiste il servizio di farmacia, la struttura deve assicurare la funzione ed essere dotata di:
spazio ricezione materiale/registrazione;
deposito per farmaci e presidi medico-chirurgici;
vano blindato o armadio antiscasso per la conservazione degli stupefacenti;
arredi e attrezzature per il deposito e conservazione dei medicinali, dei presidi medicochirurgici, del materiale di medicazione e degli altri materiali di competenza;
pavimenti con superficie lavabile e disinfettabile.
47
INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE
| ALLEGATI
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
1. TORINO C.so M. D’Azeglio 78:
7 GRUPPO DI CURE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di cure primarie
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L TO1, Distretto San Salvario
Contesto
s
sanitaria è un’unità immobiliare in un edificio
La struttura
resid
denziale di 9 piani.
Dottt. Mario Neirotti
1960
0
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
no, C.so
C
Massimo D’Azeglio
’
78
Torin
Tipo di interventi (Riconversione di La struttura
s
è riconversione di due alloggi dal 2008, prima
strutture
preesistenti
sanitarie, (dal 1995) era localizzata ad un altro piano del medesimo
ampliamenti, riconversione di strutture edificio.
preesistenti a differente destinazione
d'uso, nuova edificazione)
Bacino di utenza
0 utenti
9000
Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
caratteristiche servizio
presen
nza
serviz
zio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Prenotazione per visite GCP 8h/giorno
6MMG 8 ore al giorno
Cardiologo
Urologo
Dermatologo
. rischio cardiovascolare
. gestione integrata diabete
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
P t di I Intervento
Punto
I t
t Territoriale
T it i l
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
fisioterapia
Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
N mero di piani f.t.dell’edificio
Numero
f t dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
mq 260
9
1
edificio multipiano struttura c. a.
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
D
Il Gruppo di cure primarie di Torino C.so M. D’Azeglio è ubicato al piano primo di
a
residenziale di 9 piani. Dall’ingresso si accede a:
•Segreteria /accoglienza
•Sala attesa (2)
( )
•Studi medici (6)
•Infermeria
•Sala riunioni/relax
•Sala fisioterapista
•Sala prelievi
•Servizi igienici
•Deposito
un edificio
Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITA
UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’ingresso al GCP è situato al piano primo di un edificio
residenziale e dà accesso diretto all’atrio da cui hanno
stra.
origine due corridoi uno a destra e uno a sinis
Sistema distributivo
orizzontale
Il corridoio a destra si
articola ad L, nel primo
tratto troviamo una sala
attesa e d’angolo la
segreteria/accoglienza a
bancone, sale medici,
sala riunione,
riunione a sinistra
sala d’attesa, sale studi
medici, e infermeria.
Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie
Sala attesa
Le sale attesa sono
due, sono adeguate
sia come dimensioni
che come rifiniture.
Il
pavimento
è
rivestito in legno, le
pareti sono di colore
bianche
e
rosso
scuro.
Accoglienza/segreteria
Lo spazio accoglienza ha una
postazione computer e un
banco che si affaccia sul
corridoio.
Infermeria
L’infermeria si trova nell’area a
sinistra è adeguata per lo
svolgimento
dell’attività
dell
attività
prevista. E’ attrezzata con un
lettino, un tavolo per consentire
l’appoggio durante i prelievi e
sedute relative.
Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie
Studi medici
Gli studi medici sono di dimensioni adegua
ate e
dotati
delle attrezzature idonee allo
svolgimento delle attività previste.
Sala riunioni/relax
Nel corridoio di destra si ha la sala per piccole
riunioni dotata di scrivania e poltrone. Ill pavimento è
in legno le pareti sono di colore bia
anco. Questo
spazio viene utilizzato anche come zo
ona relax dal
personale e, per questa funzione, è atttrezzato con
frigorifero e macchina per il caffè.
Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•Nell’ insieme la sttruttura è gradevole e la sensazione generale è ottima
•Gli spazi di attesa
a, come tutti i locali sono idonei sia per quanto riguarda
le dimensioni sia per
p le caratteristiche di finitura e colori
•L’illuminazione è adeguata
a
in tutti i locali
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
•L’accesso avviene
e attraverso due rampe di scale, ma l’ascensore
permette l’accessib
bilità a tutti gli utenti
•La segnaletica e le informazioni riguardanti le sale visita e gli orari sono a
disposizione degli utenti nelle sale attesa
STATO DI
CONSERVAZIONE
•L’immobile è di buon livello e in ottimo stato di conservazione
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
2. TORINO, Via Livorno: GRUP
PPO DI CURE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Distretto Sanitario
Gruppo di Cure Primarie
ASL
L TO2, Distretto Parella
Localizzazione
Toriino, Via Livorno, 38/D
Contesto
Il GCP è collocato al p
piano terra di un edificio residenziale di
7 piani, in contiguità con esercizi commerciali.
nserito in un’area urbana di recente edificazione (interventi
E’ in
residenziali legati alle olimpiadi invernali del 2006) nella quale
vi è una forte commistione tra funzione residenziale,
mmerciale e terziaria.
com
Coordinatore del GCP/CdS
Dottt. Bartolomeo Olivero
Anno di costruzione
200
06
Tipo di interventi (Riconversione di
strutture preesistenti sanitarie,
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Nuo
ova costruzione
Bacino di utenza
000 utenti
100
Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie
I SERV
VIZI tipologia servizio
presenza
vizio
serv
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico e/o piccole
urgenze
Area della Radiologia e dell'Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione ADI (Assistenza Domiciliare
Integrata)
4MMG
1PLS
possibilità di prelievi a domicilio
E' presente attraverso collegamento
diretto tra MMG e infermieri.
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
g
4h/sett. concentrate in un giorno
Fisioterapista su appuntamento,
specialista ospedaliero 2,5 ore a
sett.
Su appuntamento
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi e Sociali e Associati
4 ore a settimana
ALTRI SERVIZI
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione volontariato
Ambulatori specifici: Alcologia, e lesioni cutane
ee, Cardiologia, Chirurgia generale e piccoli interventi,
Diabetologi-Endocrinologia, Nefrologia, Neurops
sichiatria Infantile, Oculistica, Odontoiatria,
Odontoinolaringoiatria, Pneumologia, Psichiatria
a, Recupero e Riabilitazione Funzionale (specialista
ospedaliero),
p
), Reumatologia.
g
Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
mq 120
7
1
u
unità
immobiliare in edificio a torre, struttura in c.a.
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Via Livorno è ubica
ato al piano terra ed è costituito da:
•Centro
Centro unico di prenotazione/accoglienza in co
orrispondenza dell’ingresso
dell ingresso
•Sala d’attesa
ecialistiche (4)
•Studi medici di Medicina Generale e visite spe
•Servizi igienici
•Deposito
Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI
Accesso
Alla struttura sanitaria si accede tramite un
porticato protetto da un’aiuola delimitata da siiepi. Il
quartiere a carattere prevalentemente residenziale
e commerciale, di recente edificazione, è
c
caratterizzato da zone carrabili rallentate da cordoli
trasversali al fine di privilegiare il transito pedo
onale.
L porta
La
t a vetri
t i dell’ingresso
d ll’i
è dimensionata
di
i
t per il
passaggio di una carrozzina per utenti disabili ed è
ca. La
dotata di fotocellula per l’apertura automatic
porta vetrata immette in un ampio locale in cui è
nzione
presente una postazione attrezzata con la fun
di reception e centro unico di prenotazione. Il
esa.
locale è direttamente collegato alla sala d’atte
Punto informazioni/Accoglienza
L’accesso alla struttura sanitaria immette in
n un
grande locale, di superficie 45 mq circa, nel quale
q
sono situate l’accoglienza/CUP e l’area attesa.
Gli spazi di percorrenza sono agevoli pe
er il
passaggio di utenti disabili, che possono accedere
zione
agevolmente agli studi medici. L’illuminaz
naturale è ampiamente garantita dal serram
mento
della sala, privo di sistemi di oscuramento.
Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie
Sala d’attesa
La sala d’attesa è all’interno del grande vano
o e
comprende anche l’accoglienza.
l’accoglienza
La differenziazione degli spazi destinati ad atte
esa
ed accoglienza/prenotazioni è stata realizzata
a è
tramite una parete vetrata e attrezzata. La sala
arredata con panche e tavolini, di colore
ano
rispettivamente arancione e giallo, che si lega
agli
g arredi della p
postazione del CUP, conferen
ndo
una continuità cromatica all’intero ambiente.
L’illuminazione naturale è assicurata da un’am
mpia
finestra priva di dispositivi di oscuramento.
Studi Medici
Le quattro sale visita, relative alla medic
cina
generale e agli specialisti, sono costituiti da
ambienti di dimensione variabile tra i 10,5 e i 17
s
mq circa. Sono tutte connesse alla sala
d’attesa/reception
tramite
una
porta
c
con
tamponamento opaco, per garantire la privacy dei
pazienti. Due studi sono caratterizzati da una
u
forma in pianta irregolare, che aumenta la diffico
oltà
nel posizionamento degli arredi. Un solo studio
o è
dotato di finestre, mentre gli altri so
ono
completamente ciechi e devono avvalersi de
ella
sola luce artificiale. Lo studio che è in
comunicazione visiva diretta con l’esterno è sttato
dotato di sistema di oscuramento interno a
veneziane. Sono presenti controsoffittature di
colore chiaro, costituite da struttura metalllica
leggera e pannelli quadrangolari in cartongesso.
Le pareti hanno finitura di colore bianco e la
pavimentazione è rivestita da piastrelle di colore
scuro.
Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie
Sistemi distributivi orizzontali
La distribuzione orizzontale si sviluppa unicam
mente
nella sala CUP/Accoglienza attorno al ban
ncone
destinato alle prenotazioni. Da questo punto è
a
possibile accedere agli studi medici all’area attesa
e ai servizi igienici. I passaggi sono stati prog
gettati
per permettere l’agevole passaggio di una
a
carrozzina per utenti disabili consentendo, in alcuni
punti la completa manovra di rotazione
punti,
e per
l’inversione della marcia.
Le pareti hanno rifinitura lavabile di colore verde
chiaro fino ad un’altezza di due metri e di colore
c
bianco nelle restanti parti. Il pavimento è cos
stituito
dal linoleum di colore verde non uniforme, con
c
la
stessa tonalità delle pareti.
Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
•La scelta dell'arredo è buono per quanto riguarda la sala d'attesa e l'accoglienza
o dotati di finestre, quindi l’illuminazione naturale e la
PSICO-PERCETTIVO •Non tutti i locali sono
ventilazione naturale ris
sultano spesso insufficienti
•Le luci poste sul sofffitto e sulle pareti dei locali restituiscono una buona
illuminazione artificiale soprattutto nella sala d’attesa, ma risultano scarse negli
studi medici
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
a sanitaria è riconoscibile per la presenza di un cartello,
•Dall'esterno la struttura
posto in corrispondenza
a del portico
•La struttura del GCP è caratterizzata da un portico che la separa dal bordo della
arantire un buon sistema di protezione esterno dalle
strada in modo da ga
intemperie
p
•I sistemi informativi sono
s
collocati essenzialmente nel punto d'accoglienza
attraverso moduli e cartellonistica
•Gli studi medici appaiono piuttosto piccoli e privi di illuminazione naturale
•La sala d’attesa è a destra dell’accoglienza ed è dotata di posti a sedere
STATO DI
CONSERVAZIONE
•Lo stato di conservazio
one dell'intera struttura,, all’interno e all’esterno,, è buona
c
in quanto è una nuova costruzione
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
3. BEINASCO: GRUPPO DI CU
URE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di Cure Primarie
Distretto Sanitario
Localizzazione
ASL
L TO3, Orbassano
garetto, Frazione di Beinasco, Via Orbassano 2
Borg
Contesto
s
sanitaria è collocata in un edificio nel centro
La struttura
abita
ato. L’edificio si affaccia sulla via di fronte alla chiesa di
San’Anna.
Coordinatore del GCP/CdS
Dottt. Enrico D’Alessandro
Anno di costruzione
Edifiicio storico
Tipo di interventi (Riconversione di
strutture preesistenti sanitarie,
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Antic
camente era Villa Virginio Romano Scotti, nel 1970 il
Com
mune ne diventa proprietario. Riconversione da uffici
com
munali, successivamente centro anziani, salone per feste e
ritrov
vi e in seguito ristorante, nel 1997 ospita la farmacia
com
munale Sant’Anna.
Bacino di utenza
4.70
00 utenti
Beinasco: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
prese
enza
servizio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
4 segretarie
.
4 MMG 10 h/g
1 PLS
Ginecologo
. rischio cardiovascolare
. gestione integrata diabete
Medicazioni, terapia iniettiva, misurazione
pressione
Area di prevenzione
Area Radiologia e Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
Sistema di ricette elettroniche, presenza di 2
farmacie nel paese
Associazione Amici Solidali
Beinasco: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
236 mq
2
1
edificio a sviluppo lineare
struttura in muratura portante
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Beinasco è ubicato
o al secondo piano di un corpo di fabbrica di 2 piani. Dal
vano distributivo del pianerottolo di arrivo della scala si accede a:
•Accoglienza/Ufficio amministrativo/Archivio
•Sala d’attesa
•Deposito
•Studi medici di Medicina Generale (3)
•Sala prelievi/ Infermeria
•Studio di Pediatria
•Servizi igienici (3)
Beinasco: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI
Accesso
La Struttura si affaccia direttamente sulla
a via
Orbassano ed è posizionata di fronte alla chie
esa di
Sant’Anna.
nziale,
L’area dedicata al parcheggio non è pertinen
ma è distribuita lungo la via.
L’edificio
L
edificio è costituito da due piani di cui solo
s
il
secondo è destinato al GCP. L’ingress
so è
caratterizzato da un portico con a desttra la
farmacia comunale e a sinistra un ascensorre per
disabili e una porta che conduce al vano scala
a.
Sala d’attesa
Dalla porta a destra del vano scala si accede
e alla
struttura sanitaria vera e propria, quindi ad
he in
un’ampia sala d’attesa, con posti a sedere ch
orari di punta posso risultare scarsi. La sala
asso,
d’attesa è divisa in due parti da un muretto ba
una attesa adulti e una attesa p
per bambini. Le
pareti sono caratterizzate da tinteggiature azz
zurre
fino a un’altezza di circa 2,10 metri e i pavim
menti
sono rivestiti da linoleum. Il livello di ’illuminaz
zione
naturale è adeguato.
Beinasco: Gruppo di Cure Primarie
Accoglienza/Ufficio
amministrativo/Archivio
L’accoglienza è posta di fronte all’ingresso
o e
risulta essere un ambiente unico con la sala
c
d’attesa. È costituita da un lungo bancone con
due postazioni di lavoro. Nella sala vengo
ono
svolte attività di accoglienza, prenotazione e
elle
servizi amministrativi. La parete alle spalle de
postazioni della segreteria, che suddivide
u
l’accettazione dall’infermeria, è dotata di una
finestra a nastro posta nella parte superiore de
ella
parete.
Studi medici di Medicina Generale
Dal corridoio, che funge da disimpegno, posto
o a
destra dell’accoglienza, si accede ai diversi studi
medici. Gli ambulatori, spaziosi e adeguatamente
attrezzati, sono dotati di finestre in legno in
ono
tonalità chiare a vetro semplice che garantisco
una buona superficie aeroilluminante. Per quanto
riguarda il sistema oscurante interno,
interno solo in
alcuni ambienti sono presenti tende scorrev
voli
bianche, mentre all’esterno tutte e finestre so
ono
provviste di persiane di tonalità chiara.
Le pareti interne sono rifinite con pittura lavab
bile
di colore vario, dall’azzurro all’arancione al rosa
ae
i pavimenti sono rivestiti di linoleum.
Beinasco: Gruppo di Cure Primarie
Sistemi distributivi orizzontali
La distribuzione orizzontale è caratterizzata da due
a sala
disimpegni: il primo unisce il vano scala alla
d’attesa e il secondo unisce la sala d’attesa
a agli
studi medici; la finitura delle pareti è uniform
me al
resto della struttura.
Sala Prelievi/Infermeria
La prima porta che si incontra lungo il corrid
doio è
quella del punto prelievi e dell’infermeria. Le pareti
altezza
sono tinteggiate di colore azzurro fino a un’a
di circa 2,10 metri circa e di colore bianco fino
f
al
soffitto. Non ha finestre direttamente all’estern
no ma
la parete di separazione con il locale accetta
azione
è provvista, nella parte alta, di una fines
stra a
nastro.
Beinasco: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI GENERALI
BENESSERE
•Tutte le sale visita so
ono personalizzate dal punto di vista delle finiture, con
ate da colori dal blu al rosa, a seconda delle attività che
PSICO-PERCETTIVO tinteggiature caratterizza
vengono svolte
no illuminazione e ventilazione naturali adeguate; solo la
•Quasi tutti i locali hann
sala prelievi/infermeria è sprovvista di finestre per il ricambio d’aria, ma è dotata
di sopraluce
interno e persiane per
•II sistemi di oscuramentto sono caratterizzati da tende per ll’interno
l’esterno
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
s
protetti dalle intemperie grazie alla presenza di un
•Gli accessi all’edificio sono
portico
ne sono collocati essenzialmente nel punto d'accoglienza
•Supporti all’informazion
e nel vano filtro dell’acce
esso
•Gli studi medici sono piiuttosto grandi
•La sala d
d’attesa
attesa è di fro
onte all
all’ingresso
ingresso ed è dotata di posti a sedere; nelle ore di
punta lo spazio risulta es
ssere insufficiente
•Non vi sono posti auto pertinenziali, né per il personale né per gli utenti
STATO DI
CONSERVAZIONE
azione della struttura, unitamente ad una adeguata
•La recente ristruttura
manutenzione e cura de
ei vani, restituisce una buona immagine complessiva
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
4. CUMIANA: GRUPPO DI CUR
RE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di cure primarie
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L TO3, Distretto di Pinerolo
Contesto
s
sanitaria si trova all’interno di un’area protetta
La struttura
ubic
cata nel centro storico
Dottt. Corrado Di Stefano
Edifiicio storico
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
C miana, via Berti 20
Cum
Tipo di interventi (Riconversione di La struttura
s
è riconversione di struttura sanitaria.
strutture
preesistenti
sanitarie, Orig
ginariamente era ospedale San Giuseppe.
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Bacino di utenza
8500
0 utenti
Cumiana: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto Prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
5MMG, 12 ore al giorno
1 PLS
Ginecologo
1 volta/settimana
Psichiatra
1 volta/mese
2 infermiere per 9 h/giorno
- rischio cardiovascolare
- obesità
- gestione integrata del diabete
3 h/settimana
1 ora tutti i giorni
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Co su o o Familiare
Consultorio
a
ae
e pediatrico
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
9 / se
9h/
settimana
a a
2 h/giorno tutti giorni
1 volta/settimana
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
Distribuzione di alcuni farmaci per pazienti
psichiatrici
Cumiana: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani f.t. dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola la struttura
Tipologia costruttiva
mq 1300
con sottotetto 3
1
muratura portante due maniche ad L
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Cumiana è ubica
ato al piano terra di un corpo di fabbrica di 3 piani. Dal
l’ingresso principale al piano terra si accede a:
•Atrio
•Infermeria
•Sala prelievi
•Ufficio Amministrativo/Segreteria
•Sala attesa pediatrica
•Area pediatria (infermeria,sala allattamento, sttudio pediatra)
•Sale attesa MMG
•Studi medici di Medicina Generale (6)
•Sala diagnostica
•Sala prelievi
•Deposito
D
it
•Servizi igienici
ede alla zona ASL con i seguenti servizi:
Dal secondo ingresso manica a sinistra si acce
•Segreteria-Direzione
•Sala per Consultorio
•Servizio veterinario
•Servizi
S i i sociali
i li
•Deposito
•Servizi igienici
o per pazienti terminali (hospice) e pazienti affetti da
Inizieranno, nell’anno, i lavori al 1°e al 2° piano
SLA.
Cumiana: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’accesso principale alla struttura sanitaria av
vviene nella
manica di fronte al cancello di ingresso nell’area protetta.
Lo spazio per il parcheggio è garantito nelle aree limitrofe,
all’interno solo per il personale.
All’ingresso l’ambiente si presenta molto ampio in parte
utilizzato come sala attesa e in parte inutilizzato
o.
A destra si ha un accesso al corridoio di distrib
buzione, alle
strutture dei MMG e all’area pediatrica. A sinis
stra ai servizi
socio-sanitari.
Atrio-Attesa
L’atrio attesa è uno spazio molto ampio ma
poco fruibile perché scollegato dal locale
accettazione/accoglienza.
Cumiana: Gruppo di Cure Primarie
Sistemi distributivi orizzontali
Dall’ingresso principale la distribuzione oriz
zzontale è
caratterizzata a destra da un corridoio a Z, nella prima
elievi, nella
manica si affacciano l’infermeria e locale pre
manica centrale l’ingresso segreteria-accoglien
nza che ha
un secondo affaccio sul corridoio di distribuz
zione degli
studi medici, a cui si accede tramite una p
porta a vetri.
Nella terza manica della Z si apre l’attesa pediatrica
p
e
tramite una porta al corridoio di distribuzione degli studi
medici e della sala attesa per le visite adulti.
Centro Unico di Prenotazione/
Accoglienza/Segreteria
L’ ufficio di accoglienza-prenotazione e servizi
c
di
amministrativi, a cui si può accedere dal corridoio
destra, è costituito da ambiente in cui sono inserite le
postazioni di lavoro e un banco per il pubblico.
o chiaro e
Le pareti sono perlopiù
di colore azzurro
l’ill i
l’illuminazione
i
artificiale
tifi i l è a soffitto.
ffitt
Infermeria/Sala Prelievi
Sul corridoio di ingresso si affacciano la sa
ala prelievi,
l’infermeria e la segreteria.
g
Sale d’attesa
Ci sono tre sale d’attesa una situata nell’ingresso
n
principale, una seconda in prossimità dell’’area della
pediatria
di t i e la
l terza
t
i adiacenza
in
di
aglili studi
t di de
deii medici
di i di
medicina generale. Le finiture delle pareti son
no in colore
differenziato: azzurra la prima, con immagini colorate la
pediatrica e di colore giallo quella dei MMG.
Cumiana: Gruppo di Cure Primarie
Area pediatrica
Dalla sala di attesa dedicata si accede allo stud
dio medico
e alle sale di pertinenza. Gli ambulatori sono spaziosi
s
e
ben arredati in relazione alla tipologia di utenti e
soddisfacenti per svolgere le mansioni a cui sono
destinati. Sono dotati di scrivania, lettini attrezzati,
scaffale/archivio e giochi bimbi. In ogni studio le finestre
h
hanno
di
dimensioni
i i e forme
f
che
h garantiscono
ti
u
una
b
buona
superficie aeroilluminante. Per quanto riguarda il sistema
oscurante, le finestre sono dotate all’interno di tende. Le
olore
pareti interne sono rifinite con allegri giochi di co
e poster.
Cumiana: Gruppo di Cure Primarie
Sala attesa studi MMG
Dal corridoio di distribuzione degli studi medici
m
si
accede inoltre alla sala d’attesa visite adulti. Il colore
giallo delle pareti distingue lo spazio rispetto al
corridoio e agli altri ambienti.
L’illuminazione è a soffitto.
Studi medici
Gli studi dei MMG sono di ampie dimension
ni - circa
20 mq - ben Illuminati e arredati.
Area socio-sanitari: consultorio familia
are, assistente
sociale e studio veterinario
Gli spazi relativi a quest’area sono colloca
ati nella manica
sinistra, si può accedere sia dall’interno attrraverso l’atrio di
ingresso sia dall’esterno.
Aree verdi e cortile interno
Non cii sono aree verdi
N
di pertinenziali
ti
i li alla
ll strutt
t tttura
t
d l GCP ma
del
un’area protetta cortile-parcheggio.
Cumiana: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•Le soluzioni cromattiche sono gradevoli soprattutto nell’area pediatrica, in cui
le scelte anche deglli arredi e complementi di arredo sono molto curate
•L’illuminazione natu
urale è assicurata dalle ampie finestre
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
•L’accesso alla stru
uttura, garantito in area protetta, risulta molto agevole
anche per utenti disa
abili
•Il parcheggio non è garantito nella immediata adiacenza
•Tutti gli ambienti so
ono dimensionati per una fruibilità agevole
•La segnaletica informativa potrebbe essere migliorata
cu e ott
ottimizzazi
a ioni
o
di ca
d
carattere
atte e d
distributivo
st but o pot
potrebbero
ebbe o migliorare
g o a e la
a
•Alcune
fruibilità complessiva della struttura essendovi gli spazi adeguati a
disposizione: come l’ampio spazio di ingresso che ad oggi è utilizzato solo
parzialmente come sala attesa. La collocazione della segreteria-accoglienza
e riconoscibilità appena si accede alla struttura
presenta una difficile
STATO DI
CONSERVAZIONE
L stato
t t di conservazione
i
d
dell'intera
ll'i t
struttura,
t tt
iinterna
t
ed
d esterna,
t
è ottimo
tti
•Lo
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
5. VIGONE: GRUPPO DI CURE
E PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di cure primarie
Distretto Sanitario
Localizzazione
ASL
L TO3, Distretto di Pinerolo
Contesto
s
sanitaria è collocata al piano terra di un edificio
La struttura
storiico di 2 piani, in adiacenza alla struttura dell’ASL.
Si trova all’interno di un’area nel centro storico di fronte ai
dini Fratelli Bessone.
giard
Dottt. ssa Pierangela Rista
Edifiicio storico
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
one, via Ospedale 1
Vigo
Tipo di interventi (Riconversione di L’ed
difico è riconversione di struttura sanitaria preesistente
strutture
preesistenti
sanitarie, (osp
pedale Castelli Fasolo), prima ancora era casa nobiliare.
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
d
uso)
Bacino di utenza
1000
00 utenti
Vigone: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione (ASL)
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici (ASL)
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
6, 12 ore al giorno
1, dalle 3 alle 4 ore al giorno
Neurologo
Ginecologo
.obesità
.rischio cardiovascolare
.gestione integrata del diabete
Punto di prelievo (ASL)
Ambulatorio infermieristico (ASL)
Area di prevenzione
P t di I Intervento
Punto
I t
t Territoriale
T it i l
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata (ASL)
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati (ASL)
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
In previsione apertura del servizio oggi della RSA
Vigone: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
mq 374
Numero di piani f.t. dell’edificio
2
Numero di piani sui quali si articola il GCP
1
uttura a manica unica muratura portante faccia vista
Tipologia costruttiva
stru
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Vigone è ubicatto al piano terra di un corpo di fabbrica di 2 piani. Al
secondo piano si ha una RSA in adiacenza la struttura
s
ASL. Dall’ingresso del piano terra si accede a:
•Segreteria/accoglienza
•Sala d’attesa MMG
•Sala attesa pediatria
•Studi medici di Medicina Generale (6)
•Studio pediatra
•Guardia medica
•Servizi igienici
•Deposito
I servizi socio-sanitari,
socio-sanitari gli ambulatori specialistici sono nell’edificio
nell edificio adiacente dell’ASL
dell ASL con altro
accesso.
Vigone: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’ingresso al GCP è situato di fronte ai giardini. Lo spazio
ea circostante
per il parcheggio è garantito da spazi nell’are
la struttura. La sala attesa è collocata nell’in
ngresso e sul
medesimo spazio a destra si affaccia il banco della
segreteria.
Dalla sala attesa si accede al corridoio di distribuzione
degli studi medici.
Sala Attesa MMG
L’attesa all’ingresso si prolunga
anche
nel
corridoio
di
distribuzione degli studi medici.
Vigone: Gruppo di Cure Primarie
Sala d’attesa pediatria
Le sale
L
l di attesa
tt
sono differenziate
diff
i t per glili studi
t di di
medicina generale e per pediatria. Dalla sala d’attesa nell’
doio utilizzato
ingresso principale si accede a un corrid
anche come attesa.
Sistemi distributivi orizzontali
Dall’ingresso principale la distribuzione orizzontale
o
è
caratterizzata da un corridoio che si apre a sinistra sulla
sala attesa pediatrica.
La sala d’attesa - ingresso è separata tramitte una vetrata
da un ampio corridoio, non di pertinenza della
d
struttura
GCP, che conduce alle scale per l’acces
sso alla RSA
collocata al primo piano dell’edificio.
Aree verdi e cortile interno
Il corridoio di appartenenza della RSA si affaccia su
un’area cortile in adiacenza dell’edificio dell’AS
SL.
Non ci sono aree verdi pertinenziali della struttura del
GCP.
Vigone: Gruppo di Cure Primarie
Studi Medici
Gli studi medici si affacciano in sequenza sul corridoio e
sono di dimensioni varabile tra 10 e 12 mq.
In ogni studio le finestre hanno dimensioni e forme che
garantiscono una buona superficie aeroillu
uminante. Gli
studi sono comunicanti tra loro per facilitare la
a condivisione
e una maggior integrazione tra gli operatori sa
anitari.
anitari
Le pareti interne sono rifinite con pittura lava
abile di diversi
colori a seconda degli studi.
Vigone: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•L'arredo, i colorri delle pareti
e l’ambiente nel suo complesso
conferiscono alla struttura
s
un buon livello di benessere.
•Le luci poste sul soffitto e sulle pareti dei locali restituiscono una buona
ciale
illuminazione artific
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
•La struttura è ben inserita nell’area urbana e servita da parcheggi
•I supporti all’informazione (moduli, materiale illustrativo, cartelli, ecc.)
osizione ben visibile
sono collocati in po
•Sarebbe auspica
abile un ingresso differenziato per gli utenti in età
pediatrica e una maggiore
m
integrazione con gli altri servizi ASL sotto il
profilo distributivo degli
d
spazi
STATO DI
CONSERVAZIONE
•Lo stato di conserrvazione dell'intera struttura, all’interno e all’esterno, è
buona
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
6. PIANEZZA: GRUPPO DI CU
URE PRIMARIE
Tre sedi dislocate
S
Sede
principale
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di Cure Primarie
Distretto Sanitario
ASL
L TO3, Distretto di Venaria
Localizzazione
Contesto
nezza, Via Puccini 23 (sede principale)
Pian
Pian
nezza, Via XXV Aprile 1, Via Gariglietti 14 e Via Don
Bosc
co 3
3, (sedi periferiche)
periferiche).
CP è caratterizzato da quattro sedi localizzate nell’abitato
Il GC
Coordinatore del GCP/CdS
Dottt. Sergio Bernabé
Anno di costruzione
1950
0
Tipo di interventi (Riconversione di
strutture
preesistenti
sanitarie,
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Rico
onversione di strutture a destinazione residenziale. La
sede
e principale è situata in via Puccini. Tutte le sedi sono
colle
egate da un server unico, che permette di avere una
“sed
de virtuale”, utile sia all’utenza che al personale.
Bacino di utenza
1500
0 utenti
Pianezza: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
Tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
Servizio Emergenza Sanitaria
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Area Radiologia e Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
Area della Riabilitazione
Ospedale di Comunità
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
A
Area
Psichiatrica
P i hi t i
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
A
Associazione
i i
di volontariato
l t i t
Informatizzato e on-line
Telemonitoraggio
6MMG
. rischio cardiovascolare
. gestione integrata diabete
Programmi di prevenzione e cartelle in rete per
ciascun paziente
Pianezza: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
p g costruttiva
Tipologia
Numero di sedi periferiche
edi
Numero di piani sui quali si articolano le altre se
mq 120 circa
4
1
p
muratura portante
3
1
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
D
Il Gruppo di cure primarie di Pianezza è ubicato al piano rialzato di un corpo di fabbrica di 4 piani in cui
sono presenti:
•Accoglienza/Centro Unico di Prenotazioni
•Sala d’attesa
•Studi medici di Medicina Generale (2)
•Visite specialistiche (2)
•Ufficio amministrativo/Area relax personale/Archivio
•Servizi igienici
Le Sedi periferiche sono tre e sono dotate di una
u sala d’attesa, una sala visita di Medicina Generale
e un Servizio igienico, tranne la sede di Via Don
D
Bosco, in cui vi sono due sale visita di Medicina
Generale.
Pianezza: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITÀ AMBIENTALI
Accesso
Il GCP si affaccia direttamente sulla strada a senso
s
unico, a basso scorrimento. Il parchegg
gio è
previsto nelle strade adiacenti. L’accesso dalla
strada avviene tramite una porta che immettte sul
vano scala a servizio dell’intero edificio. L’ ing
gresso
alla struttura del GCP è al piano rialzato ed è
costituito da una doppia porta: la prima rimane
sempre aperta e la seconda è scorrevolle ad
apertura automatica.
CP è
Accesso alle strutture secondarie: il GC
dislocato in quattro strutture simili per conte
esto e
soluzioni d’accesso.
Accoglienza
Area relax
/
Ufficio
amministrativ
vo
/
L’accoglienza è posta di fronte all’ingresso. Vi è
un’unica postazione a bancone. È offerto agli utenti
il servizio di posta interno dei medici,
medici costitu
uito da
buche da lettere in cui il paziente può inserire le
richieste di esami, mantenendo la propria prrivacy.
Le pareti sono intonacate e tinteggiate co
on un
colore tendente all’arancione chiaro.
dato e
L’ufficio amministrativo, adeguatamente arred
attrezzato, è posto di fronte al secondo ambulatorio
e vi si può accedere da un disimpegno. Le pareti
sono tinteggiate con un blu piuttosto acceso.
Pianezza: Gruppo di Cure Primarie
Sala d’attesa
La sala
L
l d’attesa
d’ tt
d l GCP è situata
del
it t in
i pross
simità
i ità
dell’accesso. È dotata di sedute e di piccoli
p
tavolini. Le finiture, come nell’ingresso, sono
costituite da pareti tinteggiate color arancio e da
c
pavimenti con piastrelle di colore chiaro
omogeneo.
Studi Medici
Alle due sale destinate agli studi medici si ac
ccede
direttamente
dal
disimpegno,
di
f
fianco
all’accoglienza. Gli ambulatori sono am
mpi e
sufficienti a svolgere le attività previste (15 mq).
m
In
ogni
g studio le finestre hanno dimensioni e forme
che
garantiscono
una
buona
supe
erficie
areoilluminante. Per quanto riguarda il sis
stema
oscurante, le finestre sono dotate all’interrno di
tende scorrevoli di colore bianco, mentre
m
all’esterno di avvolgibili di colore marrone scuro. Le
pareti interne sono rifinite con pittura lavab
bile di
colore tendente all’arancione tenue e i paviimenti
sono rivestiti con piastrelle di colore chiaro.
Sistemi distributivi orizzontali
L’ingresso principale è posto al centro dell’intera
struttura del GCP e i diversi vani si snodano lungo
un piccolo corridoio centrale,
centrale come prolungam
mento
dello stesso ingresso.
Pianezza: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI GENERALI
BENESSERE
•La sala d’attesa arred
data come uno spazio di relazione, con sedie e tavolini
na gradevole sensazione
PSICO-PERCETTIVO conferisce all’insieme un
•Tutti i locali sono dotati di buon illuminamento naturale e sistemi di schermatura
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
•Dall'esterno la struttura sanitaria, mantenendo il carattere residenziale, non ha
noscibilità per gli utenti
un elevato grado di ricon
•Sistemi
Sistemi d
d’informazione
informazione sono collocati essenzialmente nel punto d
d'accoglienza
accoglienza e
sono costituiti oltre che da moduli e opuscoli, da un sistema di gestione code a
display
•Gli ambienti sono ampi e adeguati per le visite
•La fruibilità degli spazi è buona sia per dimensioni che per quanto riguarda le
barriere architettoniche
S
STATO
O DI
CONSERVAZIONE
Lo stato di conservazion
ne dell'intera
dell intera struttura è buono, in quanto nel 2006 sono
•Lo
stati fatti i lavori di ristruttturazione
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
7. BRANDIZZO: GRUPPO DI CURE
C
PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di cure primarie
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L TO4, Distretto di Chivasso
Contesto
s
sanitaria si trova nel centro dell’abitato con
La struttura
ingre
esso in uno spazio laterale protetto adiacente alla piazza
Dottt. Paolo Bodoni
Inizio ‘900
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
zza Carlo
C
Tempia 2
Piaz
Tipo di interventi (Riconversione di La struttura è riconversione di un edificio esistente del
strutture
preesistenti
sanitarie, Com
mune in cui trovavano luogo in parte uffici comunali e in
ampliamenti, riconversione di strutture parte
e ambulatori ASL
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Bacino di utenza
7200
0 utenti
Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
Servizio Emergenza Sanitaria
Studi di Medici di Medicina Generale
5MMG
Studi Pediatri di Libera Scelta
1PLS
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Prelievi
Ambulatorio infermieristico
Ginecologo 2 volte / sett.
. rischio cardio-vascolare
. obesità pediatrica
. gestione integrata del diabete
2 volte/settimana
Area Radiologia e Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
ginecologico
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
2 volte/settimana
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
AVIS
Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia della struttura
mq 560
1
1
edificio in linea
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
D
Il Gruppo di cure primarie di Brandizzo è ubic
cato al piano terra di un corpo di fabbrica ad 1 piano
dotato di due ingressi.
g
Dall’ingresso
g
a sinistra si accede a:
•Atrio - attesa
•Segreteria – accettazione
•Corridoio
•Studi medici di Medicina Generale
•Studio medici specialistici
•Infermeria
•Sala assistente sociale
•Servizi igienici
•Deposito
L’ingresso di destra è utilizzato come uscita di sicurezza.
s
Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI
Accesso
L’ingresso al GCP è situato a lato della pia
azza Tempia.
Una fascia pavimentata di marciapiede garantisce
g
la
facilità di accesso alla struttura. Lo spazio perr il parcheggio
è garantito dalla piazza di fronte alla struttura
a. All’ingresso
ll’ambiente
ambiente ha funzione di sala d
d’attesa
attesa e a de
estra si trova il
banco accoglienza con segreteria.
Il secondo accesso a destra si apre su un’area attesa da
accesso agli ambulatori specialistici e all corridoio a
sinistra.
Centro Unico di Prenotazione / Accoglienza /
S
Segreteria
t i
L’Accoglienza a cui si può accedere dalll’ingresso
principale tramite sportello è posto nel latto destro
dell’ ingresso. Il vano è costituito da am
mbiente a
bancone ed è dotato di adeguate postazioni di
d lavoro.
Nella sala vengono svolte attività di acc
coglienza,
prenotazione
t i
e servizi
i i amministrativi.
i i t ti i
Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie
Studio Medico
Gli studi medici e l’infermeria si affacciano
o lungo il
corridoio che ha funzione di disimpegn
no e sono
caratterizzati da un unico accesso che dà direttamente
d
sullo spazio distributivo. Gli ambulatori sono spaziosi – da
oni previste e
15 a 20 mq - e adeguati in relazione alle funzio
ad ospitare le attrezzature necessarie allo svolgimento
delle attività. Gli ambulatori sono dotati di scriivania, lettini
attrezzati, scaffale/archivio. In ogni studio le fin
nestre hanno
dimensioni e forme che garantiscono una buon
na superficie
aeroilluminante e sono dotate di sistema di schermatura
s
oscurante.
Sala d’attesa
La sale d’attesa è unica per visite med
dici di medicina
generale e per visite pediatriche ed è collocata
a all’ingresso su
cui si affaccia il banco informazioni-prenotazion
ni.
Sulla sala di attesa si apre l’infermeria
a e lo studio
dell’assistente sociale e, quindi a sinistra,, si accede al
corridoio
id i di distribuzione
di t ib i
su cuii sii aprono glili stu
tudi
di medici.
di i
Le finiture delle pareti, sono di colore giallo e i pavimenti in
piastrelle di colore mattone scuro.
Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie
Sistemi distributivi orizzontali
La distribuzione orizzontale è caratterizzata da un corridoio
centrale da cui si affacciano tutti i vani da enttrambi i lati. In
corrispondenza dell’accesso alla struttura, ili corridoio si
allarga per dar spazio ad un ambiente di accoglienza
a
e
sala d’attesa.
Dall ingresso a destra la distribuzione orizzon
Dall’ingresso
ntale si svolge
su un vano con funzione di atrio-attesa, dove sono
posizionate le sedute.
Aree verdi e cortile interno
Sul fronte di ingresso c’è una piccola aiuola ve
erde e
lo spazio deposito biciclette.
Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
• Tutti i locali hanno illum
minazione adeguata
PSICO-PERCETTIVO • L’articolazione dello spazio e i colori utilizzati per le finiture delle pareti, dei
pavimenti e degli arredi nell’insieme danno sensazione di gradevolezza
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
•La struttura è supportatta da parcheggi nella piazza adiacente all’edificio
•L’accesso pedonale è in un’area protetta
o dimensionate ad ospitare le attrezzature necessarie allo
•Tutte le sale visita sono
svolgimento delle relativ
ve attività mediche
•La sala d’attesa è ampia, ma non differenziata per la pediatria
STATO DI
CONSERVAZIONE
ato da un buono stato di conservazione
•L’edificio è caratterizza
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
8. PINO TORINESE: GRUPPO DI CURE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di Cure Primarie
Distretto Sanitario
Localizzazione
ASL
L TO5, Distretto di Chieri
o Torinese, Via Roma 34
Pino
Contesto
s
sanitaria è collocata nel centro dell’abitato n un
La struttura
unic
co edificio di tre piani di cui solo il piano terra è destinato
al GCP.
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
Dottt. Guido Giustetto
Tipo di interventi (Riconversione di
strutture
preesistenti
sanitarie,
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Rico
onversione di
alcuni locali di una struttura
che
origiinariamente era un albergo; oggi l’albergo occupa solo i
pian
ni superiori.
L’ulttima manutenzione straordinaria è stata effettuata nel
1996
6.
Bacino di utenza
8500
0 utenti
Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
prese
enza
servizio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Prenotazioni visite in loco
6 MMG
1 PLS
Cardiologo e Servizio di ECG
Rischio cardiovascolare
Percorso integrato del diabete
2 ore / sett
sett.
Medicazioni, terapia iniettiva, misurazione
pressione
Area di prevenzione
Area Radiologia e Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
Associazione difesa malati psichici (DIAPSI)
Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
mq 150
3 più sopraelevazione
1
edificio a sviluppo lineare struttura in c.a.
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Pino Torinese è ubicato
u
al piano terra di un corpo di fabbrica di 4 piani.
Dal primo ingresso si accede a:
•Accoglienza/Ufficio amministrativo/Archivio
•Sala d’attesa
•Deposito
D
it
•Studi medici di Medicina Generale (3)
•Sala prelievi/ Cardiologia
one Prelievi /A.M.O.
•Sportello di Primo Aiuto Psicologico/Accettazio
•Studio di Pediatria/ Infermeria
•Servizi igienici
Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI
Accesso
La struttura si affaccia direttamente sulla viia
principale di Pino Torinese.
Lo spazio per il parcheggio per gli utenti è
sti
distribuito lungo la via e sono garantiti 3 pos
auto per il personale nel cortile dell’albergo.
L’ingresso
L
ingresso è caratterizzato da due porte ch
he
costituiscono un vano filtro dotato di sedutte
per l’attesa e una bacheca informativa.
Sala d’attesa
Di fronte all’ingresso si apre la sale d’attesa. Sono
esposte
bacheche
informative
sia
a
in
corrispondenza dell’accettazione che nella
a sala
d’attesa
d
attesa. Le finiture,
finiture come per gli ambulatori,
ambulatori sono
caratterizzate da pareti chiare e pavimenti orriginali
di tonalità scura.
azione
L’illuminazione naturale è adeguata, l’illumina
artificiale è caratterizzata da lampade poste dietro
alle decorazioni delle imposte delle volte
e che
restituiscono uniformemente la luce.
Deposito
La struttura è dotata di un piccolo deposito cieco,
posizionato lungo il corridoio vicino alla
a sala
d’attesa.
Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie
Accoglienza/Ufficio amministrativo/Arc
chivio
L’accoglienza, a cui si accede dall’ingresso prrincipale, è
posta sul lato sinistro dell’ingresso, da cui è separata
solo da un bancone. Le pareti sono tinteggiatte in colore
chiaro.
Studi medici
Gli studi medici sono collocati lungo il corridoio a “L “
che funge da disimpegno. Spaziosi e adeguatamente
cizzate, per
attrezzati, 12 mq, sono dotati di finestre opac
aumentare la privacy, in alluminio verniciiato verde
scuro. Le finestre sono dotate all’interno di tende
olore giallo
veneziane, mentre all’esterno di persiane di co
scuro.
scuro
Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale gli studi
medici sono dotati di lampade a sospension
ne in modo
da garantire una luce diffusa in tutto l’ambiente.
Le pareti interne sono rifinite con pittura lavabile di
zzate con
colore bianco e i pavimenti sono realiz
piastrelle di colore scuro.
scuro
P
La sala Prelievi, lo sportello di Primo Aiuto Psicologico,
lo studio Pediatrico/infermeria hanno cara
atteristiche
equivalenti agli studi medici di Medicina Gene
erale .
Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie
Sistemi distributivi orizzontali
La distribuzione orizzontale è caratterizzata da
d un
corridoio a L sul quale si affacciano gli studii e gli
altri locali; la finitura delle pareti è uguale ag
gli altri
spazi della struttura.
Sala Prelievi/Cardiologo
A destra dell’ingresso si accede alla sala per i
prelievi e le visite cardiologiche. Le pareti sono
zza di
tinteggiate di colore azzurro fino a un’altez
circa 1,50
1 50 metri e di colore bianco fino al soffittto
tto.
Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
•Tutte le sale visita sono caratterizzate da scelte progettuali relative all’arredo e
gono una continuità in tutti gli ambienti
PSICO-PERCETTIVO alle finiture che manteng
•Tutti i locali hanno illuminazione naturale adeguata e gli ambienti sono
d colori tenui
caratterizzati da pareti di
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
•Gli accessi all’edificio sono
s
protetti da una piccola copertura
•L’ingresso alla struttura
a è diretto su marciapiede
•I supporti all’informazione sono collocati essenzialmente nel punto
o filtro dell’accesso
d'accoglienza e nel vano
•La struttura del GCP è provvista di 3 posti auto per il personale, ma non vi sono
aree di parcheggio pertinenziali per gli utenti
•La struttura si sviluppa su un unico piano a livello strada, ma la presenza di un
gradino in corrispondenza della prima porta d’ingresso non facilita l’accesso agli
utenti disabili.
STATO DI
CONSERVAZIONE
vento di manutenzione, ma il GCP è in attesa di essere
•E’ necessario un interv
spostato in un’altra strutttura che è già in costruzione.
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
9. LA LOGGIA: GRUPPO DI CURE
C
PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di cure primarie
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L TO5, Distretto di Moncalieri
Contesto
s
sanitaria si trova in zona residenziale ai margini
La struttura
del centro
c
in area delimitata da una recinzione adiacente ad
altre
e due strutture dello stesso complesso socio-sanitario.
Dottt. Angelo Migliozzi
2005
5
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
L
Via IV Novembre 6
La Loggia,
Tipo di interventi (Riconversione di L’ed
difico è stato realizzato per destinazione d’uso sociostrutture
preesistenti
sanitarie, sanitario.
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso, nuova edificazione)
Bacino di utenza
8000
0 utenti
La Loggia: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
caratteristiche servizio
presen
nza
serviz
zio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto di prelievo
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
2 segretarie a tempo pieno
6MMG
A breve nella manica nuova
Ginecologo
. obesità
. rischio cardiovascolare
. gestione integrata diabete
1 volta /settimana
vaccinazioni pediatriche 1 volta/mese
ginecologia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
A
Area
della
d ll Ri
Riabilitazione
bilit i
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
A breve antenna sociale nella manica nuova
La Loggia: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani f.t. dell
dell’edificio
edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
mq 450
1
1
edifico in linea struttura in cemento armato
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di La Loggia è ubica
ato al piano terra di un corpo di fabbrica di 1 piano ad L
Dall’ingresso
Dall
ingresso al piano terra si accede a:
•Atrio-attesa
•Segreteria -accettazione
•Corridoio-attesa
•Studi medici di Medicina Generale (4)
•Studio pediatra (1)
•Sala attesa pediatria
•Ambulatori
A b l t i specialistici
i li ti i (3)
•Servizi sociali
•Infermeria
•Servizi igienici
•Deposito
La Loggia: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’ingresso al GCP avviene attraverso una recinzione che
d tre edifici.
immette in una corte pavimentata delimitata da
Nell’edificio di
destra trovano luogo la
a segreteriaaccettazione e gli studi dei medici di medicina generale.
Nella manica di fronte all
all’ingresso
ingresso avrà sede lo studio del
pediatra e gli studi AMO. Nell’edificio a sinistra si ha la
ontariato e la
sede della Croce Rossa, associazioni di volo
sede dell’Associazione degli Alpini.
Segreteria/accoglienza
Il banco accoglienza si affaccia direttamente sull’atrio in cui
viene svolta anche la funzione di attesa.
Sistema distributivo orizzontale
L’atrio - corridoio che
viene utilizzato anche
come attesa è
sufficientemente ampio
e accogliente.
Studi medici
Gli studi medici sono di
ampie dimensioni – circa
20 mq - e dotati delle
attrezzature necessarie
per svolgere le attività
previste. Le rifiniture
e gli arredi sono idonei.
La Loggia: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•Tutti i locali hanno illuminazione e ventilazione naturali adeguati
a degli spazi, unita alla buona illuminazione naturale,
•La finitura cromatica
concorrono a rendere
e l’ambiente accogliente in ogni ambito
•La tipologia edilizia e lo spazio che si è venuto a creare con panchine tra le
tre strutture comporta
a una sensazione generale di benessere
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
•La struttura è supporrtata da adeguati parcheggi, limitrofi all’edificio
•Tutte le sale visita so
ono dimensionate per ospitare le attrezzature necessarie
allo svolgimento delle
e relative attività mediche
STATO DI
CONSERVAZIONE
zzato da un ottimo stato di conservazione
• L’edificio è caratteriz
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
10. VINOVO: GRUPPO DI CU
URE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di Cure Primarie
Distretto Sanitario
Localizzazione
ASL
L TO5, Distretto di Nichelino
Contesto
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
s
sanitaria si affaccia sulla piazza del mercato del
La struttura
centtro di Vinovo ed è ubicata in un unico edificio comunale
dota
ato di due ingressi: al piano terra si svolgono le attività del
GCP
P e le attività dei Servizi Sociali del C.I.S. A. (Consorzio
Interrnazionale Socio – Assistenziale) e nel piano superiore vi
è la sede dei Vigili Urbani.
Dottt. Mario Costa
1990
0
Tipo di interventi (Riconversione di
strutture
preesistenti
sanitarie,
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
d
uso)
La struttura nasce già nella parte Sud-Ovest, con
desttinazione d’uso sanitario. Sono stati apportati alcuni
cam
mbiamenti interni in corrispondenza della parte a Nord-Est,
per le
l parti riguardanti il Consultorio familiare, la pediatria e la
sala prelievi
prelievi.
Bacino di utenza
5000
0 utenti
Vino
ovo Piazza 2 Giugno 13/15
ovo,
Vinovo: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Area Radiologia e Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
3 MMG
1 PLS
Neurologo
Servizio di E.C.G.
Dermatologo
Da 1 a 2 ore al giorno
È possibile ottenere il monitoraggio in
tempo reale della terapia continuativa con farmaci
anticoagulanti. I pazienti possono, senza
prenotazione, effettuare il prelievo ematologico per
INR.
Prelievi solo su appuntamento
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
SERVIZI SOCIO
SANITARI
Consultorio Familiare
5 h/settimana
Area di Riabilitazione
Area Psichiatrica
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
Segretariato sociale da 4 a 6 ore al giorno
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
Distribuzione di alcuni farmaci
Vinovo: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
mq 310
2
Tipologia
co
ostruttiva edificio
a sviluppo lineare
struttura in c.a.
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E
DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Vinovo è ubicato al piano terra di
un corpo di fabbrica di 2 piani. Dal primo ingrresso si accede
a:
•Segreteria/accoglienza
•Sala d’attesa
•Studi medici di Medicina Generale (3)
•Visite specialistiche (3)
(
•Studi medici per Ambulatori Medici Orientati (1)
•Stanza relax personale e ripostiglio
•Studio psicologo (1)
•Archivio
•Deposito
D
i (2)
•Ufficio Amministrativo
•Servizi igienici
Dal secondo ingresso si accede a:
•Sala d’attesa
a
•Sala per Consultorio/neurologia/Dermatologia
•Sala
Sala per prelievi
•Studio Pediatra
•Servizi igienici
•Deposito
Vinovo: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI
Accesso
La Struttura è dotata di due ingressi, enttrambi
provvisti di sistemi di video sorveglianza.
L’accesso principale al GCP è situato di frontte alla
piazza del mercato. Lo spazio per il parcheg
ggio è
garantito dalla piazza di fronte alla struttura e dalle
aree limitrofe nel caso di giorni di mercato.
Le porte a bussola immettono direttamentte nel
locale ingresso-sala d’attesa, adiacente all’ufficio
di segreteria.
Il secondo ingresso è molto simile al primo e
immette in una piccola sala d’attesa.
Sala d’attesa
Ci sono due
d
sale
l d’attesa
d’ tt
situate
it t in
i prossim
imità
ità di
ciascun accesso. Dalla sala d’attesa dell’ing
gresso
principale si accede a un lungo corridoio che funge
anch’esso da sala d’attesa, attrezzato con delle
sedute in plastica per circa dieci persone in
corrispondenza degli ingressi agli ambulatori.
In entrambe le sale sono esposte
p
bach
heche
informative. Le finiture, come per gli ambu
ulatori,
sono costituite da pareti chiare e da pavimen
nti con
piastrelle di colore chiaro omogeneo.
Vinovo: Gruppo di Cure Primarie
Accoglienza/Ufficio
amministrativo/Archivio
L’accoglienza è posta nel lato sinistro dell’a
ampio
ingresso principale. Il vano è costituito da
d un
ambiente in cui sono inserite le postazioni di lavoro
n rete,
dotate di computer e stampanti, connesse in
sia con gli studi medici, sia con l’ASL. Nella
a sala
vengono
svolte
attività
di
accogliienza,
prenotazione e servizi amministrativi. Le pareti
aro.
sono perlopiù rivestite da piastrelle colore chia
Studi Medici
Dall’ingresso principale si accede agli studi medici,
m
collocati lungo il corridoio che funge
e da
disimpegno.
Gli
ambulatori,
spazios
si
e
adeguatamente attrezzati, circa 15 mq, sono dotati
erficie
di finestre che garantiscono una buona supe
aeroilluminante. Per quanto riguarda il sis
stema
oscurante, le finestre hanno all’interno tende
scorrevoli di colore bianco, mentre all’es
sterno
avvolgibili di colore chiaro.
chiaro Le pareti interne sono
rifinite con pittura lavabile di colore bianco e i
c
pavimenti sono rivestiti con piastrelle di colore
chiaro.
Sala Prelievi/Consultorio famigliare
Dall’ingresso secondario si può accedere alle
e sale
per i prelievi e le funzioni di consultorio familiare e
assistenza sociale. Le due sale sono molto simili a
quelle degli studi medici.
Dal secondo ingresso si può accedere anc
che a
servizi non appartenenti al GCP, come
e per
esempio il C.I.S.A.
C I S A che svolge attività socio
s
socioassistenziali e servizi comunali nel secondo piano.
Sistemi distributivi orizzontali
La distribuzione orizzontale è caratterizzata da
d un
corridoio centrale sul quale si affacciano tutti i vani
d entrambi
da
t
bi i lati.
l ti In
I corrispondenza
i
d
d ll’ cesso
dell’acc
alla struttura, il corridoio si allarga per dar spazio
s
ad un ambiente di accoglienza e sala d’attesa
a.
Dall’ingresso
secondario
la
distribu
uzione
orizzontale si svolge su un vano di accogliienza,
dove sono posizionate delle sedute.
Vinovo: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
• Tutte le sale visita so
ono caratterizzate da scelte progettuali, dall’arredo alle
o una continuità in tutti gli ambienti
PSICO-PERCETTIVO finiture, che mantengono
• L’illuminazione è adeguata
• Tutti gli ambienti sono caratterizzati da pareti di colore bianco
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
• L’ingresso
g
alla struttu
ura è diretto su marciapiede,
p
, ma con copertura
p
di
protezione
mazione sono collocati essenzialmente nel punto
• I supporti all’inform
d'accoglienza e sulle po
orte d’accesso
• Gli studi medici sono grandi
g
e idonei per accogliere le attrezzature
• La struttura del GCP non
n è provvista di aree di parcheggio pertinenziale, ma la
possibilità di parcheggio
o è comunque garantita nella piazza di fronte alla struttura
e nelle aree limitrofe nel caso di g
giorni di mercato
• La struttura sanitaria si sviluppa su un unico piano a livello strada e non
necessita di rampe per i disabili
STATO DI
CONSERVAZIONE
ato da un buono stato di conservazione all’interno, grazie
• L’edificio è caratterizza
ai recenti lavori di ristruttturazione e all’ottima manutenzione e pulizia
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
11. CARIGNANO: GRUPPO DI CURE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di cure primarie
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L TO5, Distretto di Carmagnola
Contesto
s
sanitaria si trova all’interno dell’abitato, al piano
La struttura
terra
a di un edificio residenziale.
Dottt. Sergio Cangiola
1960
0
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
C gnano, Piazza S.
Cari
S Giacomo
G
11/12
/
Tipo di interventi (Riconversione di L’un
nità immobiliare è la riconversione di una struttura
strutture
preesistenti
sanitarie, pree
esistente a diversa destinazione d’uso.
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso, nuova edificazione)
Bacino di utenza
6500
0 utenti
Carignano: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
caratteristiche servizio
presen
nza
serviz
zio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Prenotazione solo per visite neurologiche
5MMG
10,5 ore al giorno sabato 8-10
Neurologo 2 volte/mese
. obesità
. rischio cardiovascolare
. gestione integrata diabete
5h/giorno
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
.
Area della Riabilitazione
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
Infermiera prenota al poliambulatorio esterno
Carignano: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
N mero di piani f.t.
Numero
f t dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
mq 190
6
1
edificio multipiano struttura c. a.
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
D
Il Gruppo di cure primarie di Carignano è ubicato
o al piano terra di un corpo di fabbrica residenziale di 6
piani. Dall’ingresso si accede a:
•Segreteria /accoglienza
•Corridoio-attesa
•Studi medici (5)
( )
•Infermeria
• Servizi igienici
Carignano: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITA
UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’ingresso al GCP è situato al piano terra
a di un edificio
residenziale e dà accesso diretto all’atrio su cui
c si affaccia lo
sportello segreteria-accoglienza. A sinistra si apre il
orta di ingresso
corridoio-attesa a forma di T. A lato della po
troviamo una cassetta della posta utilizzata dai pazienti per
lasciare i moduli delle richieste di medicinali.
Sistema distributivo orizzontale
Il corridoio viene utilizzato
anche come spazio-attesa
è di dimensioni ridotte e
non agevolmente fruibile
da utenti disabili.
Studi medici
Gli studi medici sono di
dimensioni relativamente
q - e dotati
ridotte -12 mq
delle attrezzature per
svolgere le attività previste.
Carignano: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICOPERCETTIVO
•Le scelte cromatiche e materiche sono buone nell’insieme
•Gli spazi di attesa sono limitati e non garantiscono la privacy
FRUIBILITA E
FRUIBILITA'
ACCESSIBILITA'
•Gli spazi di dimensioni ridotte non garantiscono la possibilità di introdurre altre
funzioni oltre quelle bas
se dei GC
•L’attesa nei corridoi non permette un’agevole passaggio di utenti disabili
a è abbastanza protetto
•L’accesso dalla strada
•La segnaletica e le info
ormazioni riguardanti le sale visita e gli orari sono
presenti nelle apposite bacheche, il servizio di posta esterna è agevole
STATO DI
CONSERVAZIONE
•L’immobile è in buono stato di conservazione
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
12. COGGIOLA: GRUPPO DI CURE PRIMARIE
DATI GENERALI
Denominazione
Gruppo di Cu
ure Primarie
Distretto Sanitario
ASL VC, Disttretto di Valsesia
Localizzazione
Coggiola,Via G. Garibaldi 97 , Val Sessera
Contesto
La struttura sanitaria
s
è ubicata in un unico edificio a destinazione
d’uso sanitarria. Parte della struttura è destinata ad ospitare alcuni
Servizi Sociali e uno sportello di ascolto della CARITAS.
La struttura sanitaria è inserita all’ingresso di Coggiola, paese di
nti della comunità montana della Val Sessera; è
2.355 abitan
localizzata a valle
v
di un ampio territorio montano.
Coordinatore del GCP/CdS
Dott. Renato Baiguera
Anno di costruzione
Anni ‘70
Tipo di interventi
(Riconversione di strutture
preesistenti
i t ti sanitarie,
it i
ampliamenti, riconversione di
strutture preesistenti a
differente destinazione d'uso)
La struttura, che
c ha sempre avuto una destinazione d’uso a carattere
sanitario, iniz
zialmente è stata gestita dall’INAM e successivamente
d ll aziende
dalle
i de sanitarie
it i locali.
l
li Nel
N l 2008 sono stati
t ti effettuati
ff tt ti lavori
l
i di
ristrutturazion
ne interna.
Bacino di utenza
9000 utenti
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
Servizio Emergenza Sanitaria (118)
Studi di Medici di Medicina Generale
7 ½ ore al giorno
6 MMG
1 PLS
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Area della Radiologia e dell'Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione ADI (Assistenza Domiciliare
Integrata)
Dermatologo
Otorinolaringoiatra
g
Urologo
. rischio cardiovascolare
. gestione integrata del Diabete
Previo appuntamento
Contattabile telefonicamente:
accettazione e valutazione interventi
domiciliari e prelievi domiciliari
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
CARATTERISTTICHE DEI SERVIZI
Tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
Numero/frequenza del servizio
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Ginecologo
(Attività satellite del Cons. Fam.: Ostetrica e
Ass. Soc.)
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
Dipartimento di Salute Mentale
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
- Ass. Soc. Territ.
- Educ. equipe minori
- Ass. Soc. minori
- Attività equipe minori
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
la fornitura diretta dei farmaci in duplice da
parte della S.C. Farmaceutica Ospedaliera con
recapito presso la sede del G.C.P.
Servizio microchip un giorno al mese
Sportello per la Caritas 2h/settimana
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Superficie dell’area dedicata a GCP
Numero di piani dell’edificio
u eod
di p
piani
a su
sui qua
quali ssi a
articola
t co a il GC
GCP
Numero
Tipologia costruttiva
mq 1100 circa
mq 1100 circa
4
4
struttura in c.a. con tamponamento in mattoni
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo
pp di cure p
primarie di Coggiola
gg
si svilupp
pp
pa su 4 p
p
piani.
Piano terra
• Archivi(3)
• Sala visite veterinario (2)
• Accesso per disabili
• Sala terapia inalatoria e aerosol
• Servizi igienici
• Deposito (2)
• Cortile interno, parcheggio personale.
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
Piano Primo:
• Centro di prenotazione/ accoglienza in corrrispondenza dell’ingresso/ufficio
dell ingresso/ufficio amministrazione
• Studio medico di Medicina Generale con sala
s
d’attesa dedicata
• Studio medico di pediatria con sala d’attes
sa dedicata e spogliatoio
• Sala relax personale
• Deposito
• Schedari
s
• Sala prelievi con sala d’attesa dedicata e spogliatoio
• Sala infermieri
• Servizi igienici
• Ingresso
Piano Secondo
• Sala visite consultorio familiare (ginecologia) (2)
• Sala visite consultorio familiare (urologia)
• Sala visite otorinolaringoiatria
• Sala visite dermatologia
• Sala vaccinazioni/pediatria
• Sale d’attesa otorinolaringoiatria
• Centro d’ascolto CARITAS
• Deposito
• Servizi igienici
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
Piano terzo
ala d’attesa dedicata
• Sale Equipe minori ed educatori (5) con sa
• Sale Assistenza sociale (2) con sale d’atte
esa dedicate
• Servizi igienici
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI
Accesso
L’accesso alla struttura avviene attravers
so un
cancello di ingresso carraio, che immette
e nel
piccolo cortile interno, utilizzato come parch
heggio
per il personale e come area di carico/sc
carico.
L’ingresso principale all’edificio è posto al primo
erna e
piano e si raggiunge attraverso una scala este
un pianerottolo protetto da una pensilina. Un’a
ampia
parete vetrata con porte a due battenti im
mmette
nell’atrio di distribuzione. L’accesso per utenti
disabili è posto al piano terra ed è protetto da una
copertura metallica. L’area esterna sui lati e sul
gevole
retro dell’immobile si riduce ad un ag
passaggio, che permette di accedere a van
ni con
ingresso esclusivamente dall’esterno: archivi, sala
a per i
visita veterinario, locali tecnici, isola ecologica
rifiuti.
Punto informazioni/Accoglienza
L’accoglienza è collocata nell’ampio atrio
d’ingresso
d
ingresso, delimitato da una parete leggera non a
tutta altezza (in parte opaca in parte ve
etrata)
suddivisa in quattro moduli-sportelli. Nell’atrrio, di
fronte agli sportelli, vi sono un tavolo e alcune
a
sedute. Ogni sportello viene oscurato
o da
veneziane sul lato interno durante l’orarrio di
chiusura al pubblico. La stanza ha un acc
cesso
unico che introduce in un ambiente illumina
unico,
ato da
tre finestre nel quale sono disposte tre posta
azioni
di lavoro. Nella parete adiacente all’ingresso
o una
porta mette in comunicazione con un altro vano
utilizzato per attività inerenti la segreteria.
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
Sala d’attesa
Lo spazio destinato all’attesa è molto ampio ed è
conda
distribuito ai vari piani, in modo differente a sec
della specialità sanitaria cui fa riferimento. In alcuni
a
casi vi è un’unica sala per più specializza
azioni,
come nel caso della ginecologia e uro
ologia.
Mediamente dimensionata per una ventina di posti
p
a
sedere, l’area attesa è delimitata da pareti leggere
gg
con struttura portante in acciaio e panne
elli di
tamponamento in vetro traslucido. All’interno dello
die e
spazio così delimitato sono collocate sed
tavolini. Mentre al piano terra la disposizione delle
sale d’attesa è contigua ai vani di riferimentto per
creare una sorta di ingresso, ai piani superiiori le
sale sono poste lungo l’ampio corridoio.
Studi Medici
Gli studi medici e gli studi specialistici son
no al
primo e al secondo piano. L’ingresso allo sttudio
avviene o direttamente dal corridoio o attravers
so la
sala d’attesa. Sono di dimensioni variabili ma tutti
appaiono sufficienti a svolgere le mansioni a cui
sono destinati e ad ospitare le attrezza
ature
necessarie alla professione. Le pareti interne sono
s
rifinite con pittura lavabile di colore bianco, men
ntre i
pavimenti sono in piastrelle rettangolari di co
olore
grigio verde o, in alcune aree sanitarie, in linoleum
s
di colore giallo non uniforme. Tutti i vani sono
ampiamente illuminati attraverso finestre in le
egno
di colore bianco, dotate di sistema di oscuram
mento
ad avvolgibile.
Sala infermieri
È costituita da un piccolo vano destinato al relax
infermieri, posto in adiacenza e comunicante con il
prenotazioni. L’ambiente è dota
ato di
centro unico p
una finestra sufficiente all’illuminazione naturrale e
ha pareti intonacate di colore bianco e
pavimentazione a piastrelle.
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
Sala prelievi
La sala prelievi, che ha le medesime caratteris
stiche
di finitura e arredo degli studi medici, è un
ambiente ampio, in cui sono presenti le
attrezzature necessarie alla funzione sanitaria
madio
relativa: poltrona reclinabile, lettino, arm
deposito prelievi, frigorifero, armadio a muro
o per
cartelle
t ll e farmaci,
f
i scrivania,
i
i
sedie
di e sga
abelli.
b lli
Ampiamente illuminata, ha un solo accesso e una
sala di attesa dedicata, situata al piano primo,
adiacente all’ingresso.
A
Area
visite
i it ginecologiche
i
l i h e urologiche
l i h
Al secondo piano, è collocata una sala d’attesa
a, che
immette nell’area visite ginecologiche ed urolog
giche.
Le tre sale visita sono disimpegnate da un piiccolo
vano distributivo. Per garantire la privacy
y del
paziente e per ottimizzare i tempi di visita
a, gli
spogliatoi
g
di quest’area sono dotati di doppio
collegamento: con il vano distributivo centrale e con
lo studio. Ogni studio è dotato di ampie finestrre. Le
finiture e le dotazioni tecnologiche sono identic
che a
quelle degli studi medici posti al primo piano.
Area equipe minori ed educatori
Posta al piano terzo, al di sopra dell’area visite
v
ginecologia e urologia, dotata di sala d’aspetto
propria, l’area equipe minori è costituita da
a un
corridoio distributivo su cui si affacciano lo studio
per la visita dei minori e le due sale destinatte ad
attività da svolgere
g
con i bambini, usate
u
prevalentemente per i compiti scolastici. Ci sono
ancora due vani poco utilizzati, senza una funz
zione
specifica.
arete
La sala visite è assai ampia ed ha una pa
rifinita, fino ad un’altezza di m 2,20 circa, con
piastrelle rettangolari rosa. Le salette studio sono
interamente intonacate di bianco.
Le finestre sono assai ampie nella sala visita,
v
mentre nelle sale compiti sono costituite da piiccoli
serramenti a vasistas posti in alto.
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
Sala terapia inalatoria e Aerosol
Al piano terra, con annessa sala d’attesa, c’è
c la
sala terapia inalatoria, costituita da una stanz
za di
ridotte dimensioni, attrezzata con postazioni per
p la
terapia. Ogni postazione, delimitata da piiccoli
elementi separatori, è costituita da un inala
atore
fissato alla parete, un lavabo sottostante ed uno
sgabello
b ll
metallico
t lli
regolabile
l bil
i
in
altezza.
lt
Gli
ne di
elementi separatori svolgono solo la funzion
regolare gli spazi tra una postazione e l’altra, non
garantendo in alcun modo la protezione della
privacy. Il vano ha delle finestre a vasistas,
posizionate nella parte superiore delle pareti.
Sala visite Veterinario
Posta al piano terra, è dotata di un unico acc
cesso
dall’esterno, in modo da non sovrapporre gli ambiti
a
destinati ai pazienti ed agli animali. È costituitta da
un vano unico dotato di lavabo, la cui pa
arete
comunicante con il corridoio interno è costtituita
dalla stessa struttura utilizzata per le sale d
d’at
attesa.
Il vano originariamente aperto sul corridoio, è stato
chiuso in tal modo, a seguito della sua
cesso
rifunzionalizzazione a studio veterinario. L’acc
avviene attraverso una porta di legno a cui
c è
affiancata un’ampia finestratura. Le dotazioni e le
edici,
rifiniture sono identiche a quelle degli studi me
con l’unica differenza del linoleum g
giallo come
c
rivestimento della pavimentazione.
Centro d’ascolto CARITAS
E’ una stanza di ridotte dimensioni,
gli studi medici, caratterizzata da
divano e sedie tali da conferire
carattere maggiormente familiare
ambiente di tipo sanitario.
rifinita com
me tutti
arredi in legno,
nte un
all’ambien
rispetto ad un
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
Sistemi distributivi orizzontali
Al piano
i
primo,
i
d
dove
l distribuzione
la
di t ib i
d li am
degli
mbienti
bi ti
è maggiormente articolata, il vano scala, lo
sportello dell’accoglienza, la sala pediatria e
cciano
prelievi con relative sale di attesa, si affac
direttamente sull’atrio a cui è connesso il corrridoio
delle sale mediche, infermieri ed amministrative. Ai
e: alla
piani superiori lo schema distributivo si ripete
sinistra del vano scale si attestano una sala
d’attesa che precede un vano distributivo e i relativi
r
studi medici, alla destra il largo corridoio con
c
le
sale visita.
a, che
Il percorso pavimentato esterno, al piano terra
segue il perimetro dell’edificio, mette
e in
comunicazione il parcheggio
gg e l’accesso con
c
il
veterinario, un archivio, l’area deposito rifiuti
differenziati, l’accesso per utenti disabili e la scala
dell’accesso principale.
I corridoi sono molto illuminati, in relazione
e alle
numerose finestre rivolte ad est. Solo il corrridoio
del piano terra è scarsamente illuminato. Le finiture
dei corridoi sono per pareti e soffitti di colore
c
bianco, mentre per i pavimenti variano a sec
conda
del piano e dell’area funzionale su cui si innes
stano.
Sistemi distributivi verticali
I collegamenti verticali sono garantiti dal vano
scale e dall’ascensore. Sulla destra dell’atrio
dell’ingresso principale si attestano entrambi i
m
sistemi distributivi. La scala, rivestita in marmo
giallo chiaro, è costituita da due ampie ramp
pe per
piano, illuminate da finestre a vasistas e con
n muri
laterali rifiniti con tinteggiatura di colore giallo
o non
uniforme.
uniforme
Gli ascensori sono dimensionati per l’utilizz
zo da
parte di utenti disabili e presentano all’es
sterno
porte metalliche a due battenti scorrevoli.
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
Cortile interno
Il cortile interno, totalmente pavimentato
o, è
utilizzato per la maggior parte a parcheggio
o del
personale, lasciando solo lo spazio pe
er il
passaggio
pedonale,
contrassegnato
dal
senti
cambiamento di pavimentazione; sono pres
siepi che seguono il perimetro del lotto, delim
mitato
da una recinzione metallica di colore bianco.
Coggiola: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
• La soluzione a pareti le
eggere in metallo e vetro per tutte le sale d’attesa facilita
a
di attesa
PSICO-PERCETTIVO l’individuazione delle aree
• La struttura è dotata di ampi serramenti in tutte le stanze, che permettono
minazione naturale
un’ottimo livello di illum
• La segnaletica e le info
ormazioni riguardanti le sale visita e gli orari sono
diffusamente p
presenti ad
a ogni
g p
piano,, ma al momento sono costituite solo da
fogli applicati alle pareti o nelle bacheche
uni casi, della cartellonistica legata alle precedenti attività
• La permanenza, in alcu
ambulatoriali può indurrre confusione nell’utenza.
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
• Manca un parcheggio dedicato nelle vicinanze, che possa assorbire la
domanda nei momenti di maggior affluenza.
g
, arretrato
a
rispetto
p
al filo strada p
per la p
presenza di un ampio
p
• Di fronte all’ingresso,
marciapiede, è stata in
ntrodotta una fermata dell’autobus.
• Alcune parti dei percorrsi esterni perimetrali sono protetti da pensiline.
• La struttura planimetrica è pensata per poter meglio assecondare un servizio
anitario, come testimoniato dalla presenza di un grande
pubblico a carattere sa
atrio centrale al primo piano e ampi corridoi, dimensionati per ospitare le sale
d’attesa.
pio accesso di alcune sale visita migliorano la privacy dei
• Gli spogliatoi con dopp
pazienti e ottimizzano la fruizione degli spazi.
• La presenza di spazi liberi permette eventuali potenziamenti dell’offerta di
servizi sanitari.
STATO DI
CONSERVAZIONE
• L’immobile è in buono stato di conservazione, soprattutto in relazione ai recenti
e resi necessari per adattare la struttura sanitaria alle
lavori di ristrutturazione
esigenze derivanti dal nuovo G.C.P.
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
13. VARALLO VALSESIA: CASA
C
DELLA SALUTE
DATI GENERALI
Tipologia
Casa
a della Salute
Distretto Sanitario
ASL VC, Distretto di Valsesia
Localizzazione
allo,Via professor Calderini 2
Vara
Contesto
La struttura
s
sanitaria è ubicata in due edifici, il primo è un
edific
cio articolato in più corpi con altezze variabili da uno a
quatttro piani, del quale solo il piano terra è destinato a CdS. Il
seco
ondo si sviluppa in un unico piano.
La struttura
s
sanitaria è inserita nel centro storico di Varallo,
cittad
dina di 7500 abitanti circa, che sorge lungo le rive del
fiume
e Sesia, ai piedi dei monti della Valsesia.
Coordinatore del GCP/CdS
Dott.. Giuseppe Leone
Anno di costruzione
Inizio
o del XX secolo
Tipo di interventi (Riconversione di La struttura
s
è la riconversione di un ospedale dismesso; ha
pre avuto una destinazione d’uso a carattere sanitario.
strutture
preesistenti
sanitarie, semp
2
sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione.
ampliamenti, riconversione di strutture Nel 2002
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
d
uso)
Bacino di utenza
1178
82 utenti
Varallo Valsesia: Casa della Salute
I SERVIZI
tipologia servizio
presenza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
7 ½ ore al giorno
Guardia Medica
Provvisti di citofono, collocata in un’altra struttura
adiacente
9 MMG
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
1 PLS
Chirurgia
Cure palliative
Dermatologia
Diagn. Ecografica
Neurologia
Oculista
Odontoiatria
Otorinolaringoiatra
Pneumologia
Urologia
. obesità
. gestione integrata diabete
previo appuntamento allo sportello salvo urgenze
Ambulatorio infermieristico
•accettazione e interventi ambulatoriali
•attività ambulatoriale specialista
Area di prevenzione
Servizio di Igiene e Sanità Pubblica: vaccinazioni e
campagne di vaccinali specifiche, Ambulatorio di
Medicina Legale.
Presenza della diagn. ecografica un giorno alla
settimana 8 ore
Area della Radiologia e dell'Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione ADI (Assistenza Domiciliare
Integrata)
Accettazione e valutazione degli interventi
domiciliari e prestazioni Cure domiciliari
Varallo Valsesia: Casa della Salute
I SERVIZI
tipologia servizio
presenza
servizio
caratteristiche servizio
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
-Ginecologo
-Pediatra
Pediatra
-Ostetrica
-Ass. Sociale
-Psicologa
- Inf. Piediatrica
- Mediat.Cult.Arabo
Fisioterapista
Logopedista
Neuropsichiatria infantile:
Psicomotricità
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
In attuazione del progetto di Sportello Integrato SocioSanitario è prevista la presenza dell’Assistente Sociale
per 9 ore settimanali in orario da concordarsi
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Fornitura diretta dei farmaci in duplice da parte della
S.C. Farmaceutica Ospedaliera con recapito presso la
sede del G.C.P.
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
DATI DELLA STRUTTURA
mq 1410
da 1 a 4
1
muratura portante
Superficie della struttura
Numero di piani dell
dell’edificio
edificio
Numero di piani sui quali si articola la CdS
Tipologia costruttiva
Edificio Nord
La CdS si sviluppa su due edifici collegati
dal cortile.
Edificio Sud
Varallo Valsesia: Casa della Salute
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Varallo è ubicato
o al piano terra di un corpo di fabbrica di 4 piani in cui
sono presenti:
•Il centro unico di prenotazione/ accoglienza in corrispondenza dell’ingresso
•Sala d’attesa
•Studi medici di Medicina Generale (3)
•Visite specialistiche (5)
•Studi medici per Ambulatori Medici Orientati(3)
•Sala per terapia fisica
•Stanza relax personale
•Sala servizio recupero
•Studio psicologico (2)
•Studio
St di neuropsicomotricità
i
t i ità età
tà evolutiva
l ti
•Studio Logopedia
•Archivio
•Ufficio Amministrativo
•Servizi igienici
•Area esterna con posti auto per il personale
piani con un altro edifico ad un p
piano rialzato,, in
Il cortile interno mette in comunicazione l’edificiio di 4 p
cui si svolgono altre attività della CdS, costituitto dai seguenti vani:
•Cortile interno
•Sala d’attesa
•Sala per Consultorio
•Studio per la Guardia Medica
•Studio per il Servizio Territoriale
per visite Ginecologiche
g
•Studio p
•Studio per servizio di Assistenza Sociale
aria (118)
•Magazzino per il Servizio di Emergenza Sanita
•Sala riposo personale del Servizio di Emergen
nza Sanitaria
•Sala del personale del Servizio di Emergenza Sanitaria
•Servizi igienici
•Deposito
Varallo Valsesia: Casa della Salute
ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI
Accesso
Accesso alla struttura sanitaria principale:
ncello,
l’ingresso alla CdS avviene attraverso un can
che immette su un piccolo spazio verde nel qu
uale è
possibile effettuare una sosta temporanea
a. Le
porte vetrate di ingresso all’edificio, protette da una
pio ed
pensilina semitrasparente, immettono su amp
ill i t ambiente
illuminato
bi t di accoglienza.
li
Accesso alla struttura secondaria:
anche in questo caso l’ingresso è mediato da uno
uale si
spazio esterno, totalmente pavimentato, al qu
accede attraverso un passo carraio e un pass
saggio
pedonale. L’ingresso immette nel vano scala
a della
struttura,
t tt
d t t di servoscala.
dotato
l
E’ presentte un
sistema a doppia bussola (porta esterna in le
egno e
doppia porta a vetri all’interno).
È da segnalare la presenza, subito di fron
nte al
cancello, di un parcheggio a raso delimita
ato da
apposita segnaletica, riservato alle donn
ne in
gravidanza che usufruiscono dei servizi della
struttura sanitaria.
sanitaria
Punto informazioni/Accoglienza
Gli sportelli dell’accoglienza e del centro unico
o di
prenotazione sono accessibili dall’ampio ingresso
principale con il quale sono in comunicazio
one,
tramite uno sportello vetrato.
Il vano è costituito da ampio ambiente in cui so
ono
inserite le postazioni di lavoro, con finitture
analoghe a quelle degli studi medici.
Varallo Valsesia: Casa della Salute
EDIFICIO SUD
S l d’
Sala
d’attesa
tt
La sala d’attesa è un vano molto ampio, posto
nell’ala Sud-Ovest dell’edificio, con accesso unico
ezzata
e servizio igienico dedicato. La sala è attre
con una ventina di sedute, banconi per la
mative.
compilazione dei moduli e bacheche inform
Le finiture, come per gli studi medici, sono
costituite da pareti bianche, controsoffittto e
pavimento in linoleum di colore azzurro.
Data la superficie molto ampia della strruttura
sanitaria, sono state poste alcune sedute anche
a
lungo alcuni punti del corridoio centrale, in
corrispondenza degli Studi di Medicina Generale e
di alcuni specialisti.
specialisti
Studi Medici
Gli studi medici, di dimensioni variabili da 10 a 20
mq, sono posizionati lungo l’ampio corrridoio
centrale. Ogni studio medico, è munito di almeno
una finestra le cui dimensioni e forme cambiano a
ntendo
seconda del lato dell’edificio, pur garan
sempre un’ampia superficie aeroilluminante
e. Le
finestre sono dotate di sistema oscurante a la
amelle
orientabili orizzontali all’interno. Le pareti in
nterne
sono rifinite con pittura lavabile di colore biianco,
mentre i pavimenti sono in linoleum di colore
c
azzurro nell’ala Sud-Ovest e nell’ala Nord-Ovest
sono costituiti da piastrelle di colore beige. Negli
stita di
studi degli psicologi parte delle pareti è rives
piastrelle di colore blu. E’ presente una contro
c
soffittatura in pannelli di cartongesso di colore
c
bianco.
Varallo Valsesia: Casa della Salute
Sala per terapia fisica
Posizionata
P
i i
t nell’ala
ll’ l Nord-Ovest
N dO
t dell’edific
d ll’ dificio,
i
è
costituita da un’ampia sala suddivisa da pareti
leggere rimovibili, che individuano un vano
distributivo centrale e sei box laterali (tre perr lato),
nei quali sono collocate le strumenta
azioni
necessarie alle terapie. La privacy è garantita da
tende in tessuto verde, poste a chiusura di ogni
box.
box
Ufficio amministrativo
Del tutto simile agli studi medici, per finiture e
dotazione tecnologica, è caratterizzato da un
ampio e luminoso vano.
Sala per il Servizio di Recupero
L’ampia sala per il servizio di recupero è attre
ezzata
con dotazioni idonee all’attività fisica: spa
alliera
fissa, materassini per ginnastica corpo libero, lettini
mobili.
Sistemi distributivi orizzontali
La distribuzione orizzontale si svolge lun
ngo e
ampio corridoio centrale, che segue l’andame
ento a
“L” dell’edificio, sul quale si affacciano tutti i locali.
Il corridoio,
corridoio dotato di corrimano,
corrimano in corrispond
denza
dell’accesso alla struttura si allarga a forma
are un
ampio vano di accoglienza, su un lato del qu
uale si
apre un piccolo ambiente dotato di distributori
automatici di snack e bevande. Nell’ala Nord-Ovest
a sala
il vano distributivo si allarga ad ospitare una
d’attesa, che si affaccia, attraverso un’a
ampia
vetrata, sull
sull’area
area verde del cortile interno
o. Le
finiture sono analoghe a quelle degli studi med
dici.
Aree verdi e cortile interno
L’accesso all’area verde della struttura san
nitaria
avviene tramite una porta a vetri del corrridoio
nell’ala Nord-Ovest della CdS. E’ costituitta da
un’aiuola con arbusti e siepi delimitata da
d un
camminamento scoperto pavimentato in cem
mento.
L’utilizzo dell’area è limitato solo al passaggio
o dalla
struttura principale alle altre strutture presen
nti nel
lotto. Ad est del lotto si apre un ampio sp
piazzo
pavimentato a cemento il cui accesso carrrabile
avviene p
per mezzo di un cancello autom
matico.
L’utilizzo attuale è a parcheggio per il persona
ale.
Varallo Valsesia: Casa della Salute
EDIFICIO NORD
Studio Medico
Gli studi sono costituiti da stanze di dimen
nsione
variabili tra 10 e 20 mq circa. Sono dotati di un
n solo
accesso con porta in legno verniciata di bianc
co.
Le pareti sono rifinite con pittura lavabile color
pesca, fino ad un altezza di 2,2 m circa, e con
colore bianco fino al soffitto. La pavimentazio
one è
in piastrelle in gres.
gres Ogni studio medico è dottato di
almeno una finestra, di dimensioni adeg
guate,
dotata
di sistema di oscuramento interrno a
veneziane.
Sala per Consultorio
Le funzioni
L
f
i i di consultorio
lt i familiare
f ili
e assis
istenza
t
sociale sono svolte in un ambiente posto all’inizio
p gli
del corridoio centrale. Sia per le finiture che per
impianti, la stanza è identica a quella degli studi
medici.
S l d’
Sala
d’attesa
tt
Lungo il corridoio, circa a metà, si attesta la
a sala
d’attesa, costituita da un unico ambiente, delim
mitato
da una parete vetrata senza porta, che è dottata di
sedute fisse per dodici persone e di un tav
volino
basso per riviste e opuscoli informativi. La sala,
che per finiture ed impianti è uguale alle altre
stanze, è dotata di un’ampia finestra, che
offitto,
garantisce un buon comfort luminoso. Il so
come quello del corridoio, è caratterizzatto da
doghe orizzontali plastiche di colore bianco.
Varallo Valsesia: Casa della Salute
Sala per attività fisiche
Posizionata sulla sinistra dell’ingresso si trova una
sala attrezzata per le attività fisiche preparto,
adatta ad accogliere circa dodici pazienti. E’ un
ampio ambiente a cui si accede da una porta
vetrata, con un’ampia superficie finestrata e con
finiture uguali a quelle degli studi medici.
Sala riposo per il personale del Servizio
o di
Emergenza Sanitaria
La sala riposo, caratterizzata da un ambiente di 20
mq circa, è utilizzata per il riposo durante i turrni del
personale.
Sala per il personale del Servizio di
Emergenza Sanitaria
La sala è un vano di media grandezza do
ove il
personale espleta le funzioni di attesa, di rice
ezione
delle chiamate e dello svolgimento delle pratic
che di
accompagnamento alle emergenze che
e si
presentano durante i turni lavorativi. La sala
s
è
dotata di una cucina ed è illuminata da
a una
finestratura ampia è, per finiture, uguale agli studi
medici.
Cortile interno
Tra la porta di accesso e il cancello esterno, c’è
ato in
una piccola area, interamente pavimenta
pietra, che svolge la funzione di ingresso prrotetto
per l’utenza. Il cancello carrabile a due battenti a
raso, ad apertura manuale, permette il pass
saggio
di utenti disabili.
Varallo Valsesia: Casa della Salute
OSSERVAZIONI
BENESSERE
•Le scelte cromatiche sono
s
state orientate verso tonalità accese degli arredi,
PSICO-PERCETTIVO delle finiture, delle paretti e dei serramenti interni nelle aree comuni. Al contrario,
l’interno delle sale è rifinito con tonalità pastello chiare, che trasmettono una
maggiore calma
• L’illuminazione naturalle è garantita dalle ampie finestre. I possibili fenomeni di
abbagliamento sono con
ntrollabili attraverso i sistemi di oscuramento
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
• L’accesso alla struttura
a avviene tramite due ingressi: quello secondario è dotato
di rampa e di cellula foto
oelettrica per l’apertura automatica delle porte
• Il piccolo cortile esterno è un’ulteriore elemento filtro tra lo spazio esterno e
quello interno al GCP: lo si percepisce come luogo di sosta e di passaggio
protetto
disposizione nelle ore notturne un piccolo
• Da sottolineare la scelta di mettere a disposizione,
spazio di attesa protetto
o, in corrispondenza dell’ingresso principale: è garantito il
comfort e la sicurezza in
n attesa della visita della guardia medica
• Tutti gli ambienti sono dimensionati per una fruibilità agevole da parte di utenza
disabile, anche se la sovrapposizione di funzioni negli ambienti può essere
causa di sovraccarico d’’arredo
• La segnaletica informa
ativa è idonea e realizzata con appositi pannelli, rende
chiaramente comprensib
bile la lettura della struttura
• La sala d’attesa appare sottodimensionata in relazione dei carichi di utenza, ciò
determina l’inserimento, dove possibile, di sedute lungo i corridoi
STATO DI
CONSERVAZIONE
one dell'intera struttura, interna ed esterna, è ottimo
• Lo stato di conservazio
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
14. GHEMME: GRUPPO DI CURE
C
PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grupp
po di Cure Primarie
Distretto Sanitario
ASL NO
N Distretto di Borgomanero
Localizzazione
Ghemme,
me Via Castello 7/9
Contesto
La stru
uttura è collocata nel centro abitato e insiste su un ambito
territorriale costituito da aree agricole e da piccoli centri urbani.
E’ inse
erita nella Struttura sanitaria dell’ASL 13, comprendente i
Serviz
zi Sociali, il Centro di Salute mentale, Servizio d’igiene e
Assiste
enza Veterinaria e l’AVIS.
Coordinatore del GCP/CdS
Dott. Vito
V Arlunno
Anno di costruzione
1903
Tipo di interventi (Riconversione di Ricon
nversione della struttura
strutture
preesistenti
sanitarie, Poliam
mbulatorio sanitario.
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Bacino di utenza
6000 utenti
u
da
Scuola
elementare
a
Ghemme: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI tipologia servizio
prese
enza
servizio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
Servizio Emergenza Sanitaria
Studi di Medici di Medicina Generale
4MMG
Studi Pediatri di Libera Scelta
1PLS
Poliambulatori Specialistici
Alcologia e lesioni cutanee
Cardiologia
Chirurgia generale e piccoli interventi
Diabetologi-Endocrinologia
Nefrologia, Neuropsichiatria Infantile
Oculistica,
Odontoiatria, Otorinolaringoiatria
Pneumologia, Psichiatria,
Recupero e Riabilitazione Funzionale (specialista
ospedaliero)
Reumatologia.
Reumatologia
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
su prenotazione, possibilità di prelievi a domicilio
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Area della Radiologia e dell'Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione ADI (Assistenza Domiciliare
Integrata)
Avviene attraverso collegamento diretto tra
MMG e infermieri
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
A
Area
della
d ll Ri
Riabilitazione
bilit i
Area Psichiatrica
P l t con strumenti
Palestra
t
ti e spogliatoi
li t i per lla
riabilitazione
Fisioterapista su appuntamento,
specialista ospedaliero 2,5 ore a sett.
Su appuntamento
Residenza Sanitaria Assistita
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi e Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
4 ore a sett. distribuite in due giorni
Ghemme: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
mq 1320
4
3
struttura in muratura portante
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Ghemme si articola
a su tre piani in condivisione con strutture sanitarie
complementari come i servizi socio-assistenzia
ali.
Al piano terra sono ubicati:
za dell’ingresso
•Centro unico di prenotazione in corrispondenz
•Palestra per la riabilitazione con spogliatoi
•Sala prelievi e laboratorio analisi
•Ufficio amministrativo
•Guardia Medica
•Servizi igienici
•Deposito
•Corridoio/Sala d’attesa
Ghemme: Gruppo di Cure Primarie
Al piano primo sono ubicati :
•Studio di pediatria
•Studio specialistico (7)
•Servizi
S i i iigienici
i i i
•Deposito
Al secondo piano sono ubicati:
•Spazio ricreativo dei medici ed infermieri
•Studio specialistico (4)
•Studio medico M.M.G. (4)
•Sala Riunioni
•Servizi igienici
•Deposito
Ghemme: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI
Accesso
Alla struttura si accede tramite un piccolo cortile
c
interno, con ingresso protetto, che afffaccia
direttamente sulla strada. Il cortile interrno è
esclusivamente pedonale e l’ingresso alla strruttura
avviene attraverso una porta a due battentti con
maniglioni antipanico.
antipanico
E’ presente un altro accesso, posto sull lato
opposto rispetto all’accesso principale, ch
he si
raggiunge tramite un piccolo cortile con funzio
one di
parcheggio ad uso esclusivo del personale.
Tale ingresso, sopraelevato rispetto al filo strada,
mento
presenta una rampa protetta per il superam
delle barriere architettoniche. La porta a un
d tutti
battente introduce alla scala di collegamento di
i piani della struttura.
Centro Unico di Prenotazione
Il centro unico di prenotazione è posto a lato
dell’ingresso principale ed è comunicante con
c
il
corridoio centrale. L’ingresso al vano av
vviene
attraverso una porta a vetri. Il CUP è costituito da
due ambienti divisi da un bancone che svolge la
a e il
funzione di elemento separatore tra l’utenza
p
personale.
La pavimentazione, le finiture delle pareti e i colori
a
sono gli stessi del corridoio centrale. Le ampie
finestre e i sistemi di oscuramento sono analo
oghi a
quelli del corridoio.
Ghemme: Gruppo di Cure Primarie
Sistemi distributivi verticali
I sistemi
i t i distributivi
di t ib ti i verticali
ti li sono affidati
ffid ti a un
ascensore, dimensionato per disabili, e a una
scala interna posta all’incirca in corrispond
denza
della metà del corridoio di ogni piano. La scala
e con
interna è costituita da due rampe parallele
corrimano bianco in ferro battuto ed è illumina
ata da
ampie finestre. Poiché il cortile carrabile è situ
uato a
una quota inferiore rispetto al piano terra dello
stabile, l’accesso al vano scala è dotato di
d una
rampa esterna per disabili. L’accesso ai piani
attenti
avviene attraverso porte in acciaio a due ba
dotate di maniglioni antipanico, il cui colore è simile
a quello dei corridoi, ma con tonalità più scurra per
evidenziare l’uscita in caso di emergenza.
Palestra di riabilitazione
Il locale di riabilitazione fisica ha una superfiicie di
circa 60 mq, con accesso diretto dal corridoio
o. Alla
palestra sono affiancati due piccoli vani (box
x) che
fungono da spogliatoio e da camera per terap
pie. La
palestra è sufficientemente illuminata da ampie
a
finestre situate lungo il suo lato maggiore,
maggiore tutte
dotate di sistema di oscuramento interno a
stra è
veneziane. Come gli studi medici, la pales
controsoffittata con pannelli quadrangola
ari in
cartongesso di colore chiaro.
bile di
Le pareti sono rifinite con un intonaco lavab
colore verde chiaro fino ad un’altezza di due metri,
e bianco nelle restanti parti. Il pavimento è riv
vestito
da linoleum di colore verde non uniforme, con
c
la
stessa tonalità delle pareti.
Sala relax personale
E’un p
piccolo locale dotato di una finestra,, ch
he per
p
materiali e finiture è uguale agli studi medici.
Guardia Medica
La Guardia Medica o
Servizio di conttinuità
assistenziale, è costituita da un locale per le visite
e un servizio igienico destinato al personalle.
le Le
caratteristiche di finitura e materiali sono le stesse
s
degli studi medici. L’accesso al vano di visita
a può
avvenire
dall’interno,
durante
l’orario
o
di
funzionamento della struttura sanitaria, e dal cortile
c
carrabile nelle restanti ore. L’ingresso esterno,
riparato da pensilina, avviene tramite una porta
vetrata dotata di oscuramento interno a lamellle
le.
Ghemme: Gruppo di Cure Primarie
Studi Medici
Gli studi medici relativi alla medicina generale,
pediatri di libera scelta e agli specialisti, sono
e tra i
costituiti da ambienti di dimensione variabile
10 e i 20 mq. Tutti gli studi sono con
nnessi
direttamente al corridoio centrale tramite acc
cesso
unico con porta opaca, per garantire la privacy
y.
Gli studi dispongono di spazio sufficiente
e allo
svolgimento delle funzioni cui sono destina
ati. Le
pareti sono rifinite con un intonaco lavab
bile di
colore azzurro fino due metri di altezza e colore
c
bianco nelle restanti parti. Il pavimento è cos
stituito
da linoleum di colore azzurro non uniforme, con
c la
stessa tonalità delle pareti.
Sala prelievi e laboratorio analisi
La stanza per i prelievi ed elaborazione ana
alisi è
del tutto simile agli studi medici, tranne che per le
attrezzature di analisi e prelievo.
Sistemi distributivi orizzontali
Sono costituiti da un lungo corridoio per piano, al
mbienti
quale si connettono direttamente tutti gli am
della struttura sanitaria. I corridoi sono
caratterizzati da un’ottima illuminazione natturale,
ottenuta grazie ad una serie di ampie finestre poste
tutte sulla parete che si affaccia sul cortile interno.
Come per gli studi medici,
medici il sistem
ma di
oscuramento è garantito da veneziane interrne di
colore bianco. I corridoi sono rifiniti con lo stesso
s
materiale e colore degli studi medici.
Oltre a svolgere la funzione distributiva, i co
orridoi,
essendo assai ampi, sono dotati nelle parti
terminali di sedie e attaccapanni e sono utilizzati
come sala
l d’aspetto.
d’
tt
Non esiste differenziazione alcuna tra i corridoi ai
diversi piani.
Aree esterne
La struttura sanitaria è dotata di due aree esterne: quella più a Sud è carrabile e prevede il parcheggio
me accesso pedonale per l’utenza.
per il personale, quella a Nord è utilizzata com
Entrambe le aree sono pavimentate in auto bloccanti. Il cortile carrabile è delimitato da un cancello
verso il lato strada attraverso il quale si accede al vano scala dell’edificio e alla guardia medica.
Il cortile
til a Nord
N d consente
t l’accesso
l’
pedonale
d
l alle
ll utenze
t
t
tramite
it due
d porte
t consecutive
ti a due
d battenti.
b tt ti
Parte dello spazio è occupato dalla scala antiincendio esterna in acciaio.
Ghemme: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI GENERALI
BENESSERE
• Le scelte cromatiche e materiche non conferiscono agli ambienti caratteri
PSICO-PERCETTIVO specifici che aiuterebbero nell’orientamento fra le differenti aree sanitarie. La
colorazione in tinta chiara, unita all’ottima illuminazione naturale delle grandi
finestre, concorre comunque a rendere l’ambiente accogliente
• L’illuminazione naturale è affidata ad ampie aperture, presenti in ogni singola
garantiscono un efficace comfort luminoso
unità ambientale,, che g
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
• La disposizione degli studi
s
medici e specialistici lungo un grande corridoio
laterale facilita, da un lato, l’accessibilità ma, dall’altro, limita la possibilità di
e l’affluenza dei pazienti a ciascuna area sanitaria
gestire disgiuntamente
• La rigidità della strutturra influisce sulla mancanza di spazi specifici per l’attesa.
• È poco protetto l’acces
sso dalla strada esterna (che essendo nel centro storico,
è molto stretta e senza
a marciapiedi): uscendo dalla struttura ci si ritrova
direttamente sulla strad
da
• La segnaletica e le info
ormazioni riguardanti le sale visita e gli orari sono
diffusamente presenti ad
a ogni piano attraverso avvisi inseriti nelle apposite
bacheche
STATO DI
CONSERVAZIONE
•L
L’immobile
immobile è in buono stato di conservazione
conservazione, anche in relazione ai lavori
effettuati per il cambio di destinazione d’uso da struttura scolastica a sanitaria
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
15. CANNOBIO: GRUPPO DI CURE
C
PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di cure primarie
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L VCO, Distretto di Verbania
Contesto
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
C nobio, via P. Zaccheo 16
Can
s
sanitaria si trova all’interno dell’abitato al piano
La struttura
terra
a di un ex collegio di suore.
Dottt. Tony Lillo
1960
0
Tipo di interventi (Riconversione di La struttura è riconversione di un edificio-Collegio delle
strutture
preesistenti
sanitarie, Suore Orsoline, ad oggi ancora di loro proprietà.
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso, nuova edificazione)
Bacino di utenza
7000
0 utenti
Cannobio: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto di prelievo
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata
Presso la RSA in altro edificio
4MMG
1PLS
Cardiologo
Dermatologo
Angiologo
Otorino
. obesità
. rischio cardiovascolare
. gestione integrata diabete
Periodicamente MOC, esami sangue,
elettrocardiogramma
Tutti giorni (mattino)
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
A
Associazione
i i
di volontariato
l t i t
T l
Teleamico
i (t
(tutti
tti i giorni
i i controllo
t ll ttelesoccorso)
l
)
Cannobio: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani f.t. dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
mq 360
2
1
edificio in linea struttura in c.a.
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
D
Il Gruppo di cure primarie di Cannobio è ubicato
o al piano terra di un corpo di fabbrica residenziale di 2
piani. Dall’ingresso si accede a:
•Segreteria /accoglienza
•Corridoio-attesa
•Studi medici (4)
•Infermeria
•Deposito
•Sala volontari
•Sala prelievi (2)
•Servizi igienici
Cannobio: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITA
UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’ingresso al GCP situato al piano terra di un edificio di
due piani, attraverso una porta a bussola, si apre sullo
spazio a sportello dell’accoglienza-segreteria.
Centro prenotazioni/Accoglienza/Segrete
eria
Lo sportello accoglienza/segreteria è caratterizzato da un
stante si trovano
bancone di colore arancione, nella parte retros
due postazioni lavoro attrezzate con computer per tutte le
attività di segreteria-prenotazioni e gestione in rete.
Cannobio: Gruppo di Cure Primarie
Sistema distributivo orizzontale
Dall punto
D
t accoglienza
li
centrale
t l sii dipartono
di t
d
due
corridoi
id i a
e per l’attesa, su
destra e sinistra che sono attrezzati con sedute
cui si affacciano i locali del GCP.
e a pittura grigio
Il pavimento è in linoleum e le pareti rifinite
chiaro con lampade inserite nel contro soffitto.
Sala d’attesa
Non esistono vere e proprie sale di attesa in lo
ocali dedicati, ma
l’attesa si svolge nei corridoi che sono di dimensione adeguata
eriale plastico di
per tale attività e contengono sedute in mate
colore arancione.
Studi medici
Gli studi medici sono adeguatamente dimensionati -17 mq-e dotati
di adeguate attrezzature per lo svolgimento de
elle attività previste.
I pavimenti sono rivestiti di linoleum di colore azzurro e le pareti
sono trattate con vernice lavabile di colore azzurro più chiaro.
chiaro
L’illuminazione naturale è garantita da ampie finestre in alluminio
di colore bianco e quella artificiale da lampade a soffitto.
Cannobio: Gruppo di Cure Primarie
Studi visite specialistiche
Gli
. studi per visite specialistiche sono due, hanno dimensioni
leggermente maggiori rispetto agli studi medici e medesime
caratteristiche di arredo, e sono dotati di adeguate attrezzature
medicali a seconda della specialità di visita.
Sala Prelievi
Ci sono due sale prelievi, una di dimension
ni più grandi dotata
anche di poltrona per i pazienti ed una più piiccola utilizzata per
i prelievi ai bambini.
Aree verdi
Non esistono aree verdi di pertinenza del GCP,
G
ma solo uno
spazio protetto a cui si accede tramite una ca
ancellata antistante
la struttura che viene utilizzato come parcheg
ggio.
Cannobio: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
.
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•Le scelte cromatiche
e e materiche utilizzate sono buone e nell’insieme
rendono l’ambiente gradevole. La soluzione del banco accoglienza di fronte
all’ingresso dà la sensazione di facile orientamento appena si accede alla
struttura
•La struttura è dotata di ampi serramenti in tutte le stanze, che permettono
nto naturale
un’ottimo illuminamen
•La segnaletica e le in
nformazioni riguardanti le sale visita, e gli orari sono
presenti all’ingresso
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
n comodo e ampio parcheggio dedicato all’interno
•L’area è dotata di un
dell’area di pertinenza
a, quindi l’accesso avviene in condizioni agevoli e sicure
anche per utenti disabili
•L’ingresso all’edificio
o si presenta senza barriere architettoniche
•La distribuzione degli spazi è lineare e consente un agevole uso
STATO DI
CONSERVAZIONE
no stato di conservazione
•L’immobile è in buon
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
16. BOVES: GRUPPO DI CUR
RE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di Cure Primarie
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L CN1, Distretto di Borgo / Dronero
Contesto
s
sanitaria si trova all’interno di un’area a giardino
La struttura
nel centro
c
di Boves ed è ubicata in un unico edificio dotato di
due ingressi
Dottt. Paolo Pellegrino
Edifiicio storico
Coordinatore del GCP
Anno di costruzione
es , Via Castel
C
di C
Codego 6
Bove
Tipo di interventi (Riconversione di La struttura
s
si configura come riconversione di un edificio a
strutture
preesistenti
sanitarie, desttinazione d’uso casa di riposo, successivamente
ampliamenti, riconversione di strutture ospe
edale, quindi, poliambulatorio.
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Bacino di utenza
7500
0 utenti
Boves: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
caratteristiche servizio
presen
nza
serviz
zio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto Prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
5 MMG
10 ore al giorno
1PLS
Cardiologo
Diabetologo
Dermatologo
N
Neurologo
l
Oculista
Ginecologo
Odontoiatra
Chirurgo
Angiologo
Urologo
Ortopedico
Prevenzione alcoolica
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
Ospedale comunità 20 posti letto
con attrezzature per fisioterapia e palestra
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
In ospedale di comunità con accesso esterno
Centro salute mentale
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Assistente sociale
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
Volontari in ospedale di comunità
Boves: Gruppo di Cure Primarie
PIANTA PIANO TERRA
PIANTA PIANO PRIMO
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani f.t. dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
po og a cost
costruttiva
utt a
Tipologia
mq 1190
4
2
edificio
ed
c o in linea
ea muratura
u atu a po
portante
ta te
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Boves è ubicato all piano terra e al piano primo di un corpo di fabbrica di 4
piani con due ingressi. Dal piano terra si accede a:
•Informazioni
•Studio veterinario con ulteriore accesso secon
ndario differenziato
•Ambulatori specialistici
•Servizi igienici
Al primo piano:
•Accettazione e ufficio amministrativo
•Sala d’attesa
•Studi medici di Medicina Generale
•Studi medici per Ambulatori Medici Orientati
•Centro salute mentale
•Depositi
•Servizi igienici
Al terzo piano è collocato l’ospedale di comunittà
Boves: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’ingresso principale al GCP è situato all’inte
erno
di un’area verde. Lo spazio per il parcheggio è
erno
garantito di fronte alla struttura,
all’inte
dell’area nelle vie di accesso tra le aiuole.
esso
Esiste un secondo accesso a destra dell’ingre
principale
i i l ma viene
i
utilizzato
tili
t di fatto
f tt come us
scita
it
di sicurezza.
Sistema distributivo orizzontale
Il corridoio al piano terra a destra è molto ampio
a
e permette
l’affaccio degli ambulatori specialistici su entra
ambi i lati.
Il secondo ingresso si apre circa a metà dellla manica che si
affaccia sul giardino.
Le finiture interne necessiterebbero di operazioni di
manutenzione straordinaria.
Boves: Gruppo di Cure Primarie
Centro Unico di Prenotazione / Accoglienza /
Ufficio amministrativo / Archivio
L’Accoglienza collocata al primo piano ha accesso
a
da un
grande atrio su cui si affaccia anche la sala
a attesa. E’ un
locale molto ampio con finestre su tre la
ati, nel quale
vengono svolte attività di accoglienza, pre
enotazione e
servizi amministrativi.
amministrativi Le pareti sono di co
olore azzurro
chiaro.
Studi Medici
Gli studi medici sono collocati al primo piano, sono
o svolgimento
spaziosi -15-20 mq- e idonei a consentire lo
d ll
delle
attività
tti ità a cuii sono destinati
d ti ti e ad
d ospitare
it
l
le
attrezzature necessarie.
In ogni studio le finestre hanno dimensioni e forme che
garantiscono una buona superficie aeroillu
uminante. Le
pareti interne sono rifinite con pittura lavab
bile di colore
chiaro e i pavimenti sono rivestiti in piastrelle.
Boves: Gruppo di Cure Primarie
Sala d’attesa
La sala d
d’attesa
attesa situata al primo piano ha
accesso da un ampio atrio – attesa. Le
finiture delle pareti, come negli ambulatori,
sono caratterizzate da colori chiari e i
pavimenti sono rivestiti in piastrelle di colore
chiaro, nell’insieme risulta un ambiente poco
gradevole.
Centro di salute mentale
Al primo piano, dal corridoio che si innesta a
T nell’atrio-attesa, si accede al Centro di
salute mentale.
Aree verdi e cortile interno
Nell’area antistante l’edificio c’è
un
ampia
area
verde
pertinenziale e adibita in parte
a parcheggio.
Boves: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•I locali e gli spazi, necessiterebbero di una maggior caratterizzazione
cromatica, di finiturra e negli arredi
•Gli
Gli spazi danno un
na sensazione di ambiente ospedaliero poco umanizzato
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
•L’area è dotata di un ampio parcheggio dedicato all’interno dell’area di
l
avviene in condizioni agevoli e sicure anche
pertinenza, quindi l’accesso
per utenti disabili
•L’ingresso all’edificio si presenta senza barriere architettoniche
•-Nel complesso gli spazi consentono, data l’ampiezza, una buona fruibilità
STATO DI
CONSERVAZIONE
•L’immobile necess
sita di interventi di manutenzione soprattutto nel piano
terra
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
17. DEMONTE: GRUPPO DI CURE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di Cure Primarie
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L CN1, Distretto di Borgo/ Dronero
Contesto
s
sanitaria si trova all’interno di un’ampia area
La struttura
verd
de a margine dell’abitato ed è ubicata in un unico edificio.
Dottt. Corrado Camilla
Anni ‘60
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
monte, via Perdioni 2
Dem
Tipo di interventi (Riconversione di La struttura è riconversione di un ospedale dismesso
strutture
preesistenti
sanitarie, succ
cessivamente riaperto come ospedale di comunità e
ampliamenti, riconversione di strutture com
munità psichiatrica.
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Bacino di utenza
5000
0 utenti
Demonte: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Sabato e domenica e controllo serale
4 MMG 12 ore al giorno(sabato 2)
1 pediatra 4 ore al giorno
Dentista
Ortopedico
. rischio cardiovascolare
. oncologico
. fragilità anziani
. gestione integrata diabete
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Area Radiologia
g e Ecografia
g
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
Ospedale di comunità
14 letti
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
Centro salute mentale (2 comunità)
Demonte: Gruppo di Cure Primarie
Demonte: Gruppo di Cure Primarie
Demonte: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani f.t.dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Numero piani sui quali si articola l’ospedale di comunità
Tipologia costruttiva
mq 1832 PI, 125 PIII
4
2
1
edificio multipiano struttura in c.a.
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Demonte è ubicatto al piano terra e al piano primo di un corpo di fabbrica
di 4 piani. Dall’ingresso si accede a:
PT
•Segreteria/accoglienza
•Cucina
PI
•Sala d’attesa
•Studi medici di Medicina Generale (6)
Ambulatori (8)
•Ambulatori
•Servizi socio-sanitari
•Cappella
•Spazi per Volontari
•Palestra
•Servizi igienici
PIII
•PIII
•Ospedale di comunità
Demonte: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’ingresso, che avviene attraverso una porta scorrevole di
ccesso delle
grandi dimensioni, permette anche l’ac
ambulanze ad uno spazio protetto. Di qui si ac
ccede, quindi,
ad un corridoio che porta all’area cucina-men
nsa a sinistra,
all’ascensore per autolettighe, al vano scale
s
e alla
segreteria-accettazione e altri locali in pa
arte adibiti a
ambulatori e in parte non utilizzati.
Centro Unico di Prenotazione / Ac
ccoglienza /
Ufficio amministrativo / Archivio
Il locale segreteria/accoglienza,
a cui si
s accede dal
corridoio del piano terra , è posto nel lato destro dell’
ingresso principale.
Nella sala vengono svolte attività di accoglienza
accoglienza,
prenotazione e servizi amministrativi.
Demonte: Gruppo di Cure Primarie
Sistemi distributivi orizzontali
I corridoi delle maniche laterali sono ampi e ben illuminati
grazie alle ampie superfici finestrate, menttre il sistema
distributivo del primo piano dell’area studi MMG, che si
nte, essendo
innesta a T, non è illuminato naturalmen
interno con locali a destra e sinistra,, e p
privo di elementi
caratterizzanti.
Demonte: Gruppo di Cure Primarie
Studi Medici
Gli ambulatori di superficie variabile da 16 a 25-28 mq
sono idonei a svolgere le funzioni a cui sono destinati e ad
essione. Sono
ospitare le attrezzature necessarie alla profe
dotati di scrivania, lettini attrezzati, scaffale/arc
chivio.
In ogni studio le finestre hanno dimensioni e forme che
garantiscono una buona superficie aeroillum
minante e una
gradevole vista all’esterno. Le finiture delle
e pareti sono
colore chiaro senza particolari caratte
eristiche né
cromatiche, né di finitura.
Sale di attesa
Non ci sono vere e proprie sale d’attesa ma aree di
n presentano
corridoio destinate a tale funzione che non
significative caratteristiche ambientali.
Aree verdi e cortile interno
L’area che circonda la struttura è molto ampia, non è attrezzata
a verde,
erde ma asfaltata e viene
iene utilizzata
tili ata anche co
ome parcheggio.
parcheggio
Demonte: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•Le finiture di paretti e pavimenti sono indifferenziati e senza specifiche
caratterizzazioni crom
matiche
•Non tutti i corridoi ha
anno illuminazione naturale adeguata
•La posizione geogr
g grafica e di contesto specifico è ottima, ma nell’insieme
necessiterebbe di interventi di umanizzazione complessiva come, per
ne di riferimenti dei locali, maggiore caratterizzazione
esempio, l’indicazion
delle finiture e degli arredi
a
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
•La struttura è suppo
ortata da un’ampio spazio per il parcheggio
•L’accesso pedonale
e è fruibile anche da utenti disabili e ambulanze
•La collocazione delllll’ufficio
ufficio accoglienza-segreteria
accoglienza segreteria non permette una facile
riconoscibilità
•La cartellonistica intterna non è esaustiva
STATO DI
CONSERVAZIONE
•L’edificio necessiterrebbe di lavori di manutenzione soprattutto nelle finiture
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
18. FOSSANO: GRUPPO DI CU
URE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di cure primarie
Distretto Sanitario
Localizzazione
ASL
L CN1, Distretto di Savigliano / Fossano
Contesto
La struttura
s
sanitaria si affaccia sulla piazza del mercato ed è
ubicata in un unico edificio, all’interno di una piccola area
de pertinenziale. E’ in stretta relazione con gli edifici
verd
delim
mitanti lo spazio antistante.
Dott. Maurizio Sarotto
e ‘800
Fine
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
sano, Via Galileo Ferraris 14
Foss
Tipo di interventi (Riconversione di Rico
onversione di una struttura che,
che già sede di attività
strutture
preesistenti
sanitarie, med
diche, è stata ampliata nella parte Sud, con un intervento
ampliamenti, riconversione di strutture ad elevato
e
grado di integrazione edilizia.
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Bacino di utenza
2200
00 utenti
Fossano: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
prese
enza
servizio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
A b l t i iinfermieristico
Ambulatorio
f
i i ti
Area di prevenzione
Area Radiologia e Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
SERVIZI SOCIO SANITARI
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
16MMG
Gestione integrata diabete
Primo Soccorso
Fossano: Gruppo di Cure Primarie
Piano rialzato
Piano primo
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
piani dell’edificio
Numero di p
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
mq 700
2 fuori terra + 1 seminterrato
3
fabbricato isolato struttura in c.a.
(ampliamento)+ muratura portante
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Fossano si sviluppa su tre piani di cui uno interrato. L’accesso avviene al
piano rialzato, all’interno del quali si trovano:
•Amministrazione/relax GM/informazioni
•CUP
•Sala d’attesa
•Studi medici di Medicina Generale (4)
•Infermeria/Guardia Medica
•Studio pediatra/infermiere
•Studio pediatra
•Servizi igienici
•Deposito
Al secondo piano ci sono:
•Sala riunioni/ Sala ginnastica pre-parto
•Servizi igienici
•Area relax personale
•Deposito
Fossano: Gruppo di Cure Primarie
Piano seminterrato
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il piano interrato è strutturato secondo i seguen
nti ambienti:
•Sala Servizio infermieristico territoriale
•Sala
S l pediatra
di t
•Sala psicologa
a ostetrica
•Sala assistenza sanitaria/infermeria/sala visita
•Deposito
•Servizi igienici
•Spogliatoio
•Locale server
Fossano: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI
Accesso
La struttura sanitaria si affaccia su Piazza d’Armi,
utilizzata a parcheggio. L’accesso al complesso è
donale
segnato da un cancello con un accesso ped
e uno carrabile. L’ingresso della struttura è po
osto al
piano rialzato ed è servito da una rampa di scale,
s
protetta da una pensilina. La struttura è dotata di
un accesso protetto
t tt per disabili,
di bili con portta
t ad
d
apertura
automatica,
collocato
sul
retro
dell’edificio.
Entrambi gli accessi immettono in locali
disimpegno collegati con la zona di accoglienza e
la sala d’attesa.
Accoglienza / Segreteria
Lo spazio dedicato all’accoglienza si afffaccia
sull’ampia
sull
ampia sala d
d’attesa
attesa ed è delimitato da una parete
p
leggera attrezzata, di colore verde, in parte opaca
a e in
parte trasparente. L’ambiente, dotato di portafin
nestra,
è strutturato con due postazioni di lavoro. Il pavim
mento,
in continuità con quello della sala d’aspetto è
piastrellato di colore grigio chiaro, mentre le pareti
sono di colore verde chiaro.
Fossano: Gruppo di Cure Primarie
Sala d’attesa
Collocata di fronte all’accettazione subito dopo
a
l’ingresso, la sala d’attesa è costituita da un ampio
vano, attrezzato con un tavolino e sedute fisse
disposte lungo le pareti. La sala d’attesa è in
posizione baricentrica, la necessità di garanttire lo
spazio del passaggio determina una ridu
uzione
dello spazio utile. La sala non è dota
ata di
illuminazione naturale diretta. Le finiture sono
q
come quelle dell’area accoglienza. Oltre a questa
sala, vengono talvolta utilizzati come zone d’a
attesa
anche i corridoi, nei quali sono presenti alcune
a
sedute.
Studi Medici
Gli studi medici si affacciano tutti sul sistem
ma di
distribuzione centrale tramite un’unica porrta, di
colore verde acceso al piano terra e giallo al piano
mica di
interrato. Il pavimento è in piastrelle di ceram
colore g
grigio,
g mentre le p
pareti sono di colore grigio
g g
chiaro per tutti gli studi, esclusi quelli che
c
si
affacciano sul sistema distributivo ottago
onale,
dove la colorazione delle superfici murarie è gialla.
g
Risultano di dimensioni adeguate e correttam
mente
attrezzati. Ogni studio è dotato di illuminazione; le
emi di
finestre a due battenti sono dotate di siste
oscuramento (tende in stoffa di colore bianco
b
all’interno), e di avvolgibili in pvc di colore verde
all’esterno.
Fossano: Gruppo di Cure Primarie
Ufficio amministrazione / Stanza relax
Guardia Medica
In prossimità della sala d’attesa si trova una stanza
s
dalla duplice funzione: ufficio amministrativo e
ante i
stanza di riposo per la guardia medica dura
turni di notte. Le dotazioni tecnologiche e le finiture
sono identiche a quelle degli studi medici, ma la
mente
stanza è dotata di due scrivanie. Apparentem
sovraccaricata
i t di funzioni,
f
i i tale
t l stanza,
t
g i
grazie
all’utilizzo alternato tra la fase notturna e la
a fase
diurna, appare comunque ben dimensiona
ata in
relazione alle attività svolte.
Sala visite Guardia Medica/Infermeria
In corrispondenza della parte a Sud-Ovest della
struttura sanitaria è collocata una sala di 18 mq
eria di
circa che svolge una duplice funzione: inferme
giorno e sala visite della guardia medica di notte.
L’accesso avviene tramite il corridoio
che
comunica con il vano distributivo ottagonale. La
sala è dotata di un
n solo ingresso e di due
d e ampie
a
finestre che garantiscono illuminazione e
ventilazione naturale.
Centro Unico di Prenotazione
Il centro unico di p
prenotazione è al p
piano rialz
zato in
corrispondenza della parte dell’edificio occ
cupata
dai servizi sociali. Il CUP è in tutto simile agli studi
d una
medici ed è dotato di un unico ingresso e di
finestra che ne permette l’illuminazione e la
ventilazione naturali.
Sala riunioni/Sala ginnastica pre- parto
o
Al primo piano è posta una sala riunioni di 35 mq,
die e
attrezzata con un grande tavolo, sed
attrezzature per la video proiezione. La sala,
arto, è
utilizzata anche per le attività dei corsi pre- pa
illuminata da otto finestre poste su tre la
ati. La
parete dove si apre la porta di accesso crea
a una
rientranza nella sala, utilizzata come depositto per
le attrezzature necessarie a svolgere la ginna
astica.
Le finiture sono costituite da piastrelle rosa chiaro
c
per i pavimenti e intonaco di colore verde e giallo
chiaro a seconda delle pareti.
Fossano: Gruppo di Cure Primarie
Area relax personale
Al primo piano è presente un corridoio che
permette l’accesso ai bagni e che viene utilizzato
ato da
come area relax del personale. Caratterizza
finiture e dotazioni uguali a quelle di tutti i sistemi
p la
distributivi orizzontali, è dotato di macchine per
distribuzione di bevande.
Sala servizio infermeria territoriale
Nel piano seminterrato, in corrispondenza dell vano
distributivo ottagonale della parte Sud Ove
est, è
presente un vano per il servizio di inferrmeria
territoriale, dotato di finestre in comunicazione con
R
l’esterno attraverso una “bocca di lupo”. Rifinito
come gli studi medici, presenta scarso live
ello di
illuminazione naturale.
Sala pediatria, sala psicologa, sala
assistenza sanitaria
Sono sale poste al piano seminterrato del tutto
a sala
simili alla sala servizio infermeria. Nella della
di assistenza sanitaria, in considerazione del fatto
che il servizio viene svolto solo per alcune orre alla
settimana, sono state inserite anche le funzioni di
infermeria e di ostetricia.
Sistemi distributivi orizzontali
A tutti i piani i sistemi distributivi orizzontali sono
costituiti da ampi corridoi. Nel corpo Sud
butivo
dell’edificio è presente un ampio spazio distrib
ottagonale, sul quale si affacciano gli studi medici.
m
Le finiture del pavimento dei corridoi sono in
piastrelle, la cui colorazione e disposizione
evidenzia la direzione dei percorsi da seguire..
Fossano: Gruppo di Cure Primarie
Sistemi distributivi verticali
Costituiti
C
tit iti da
d vanii scala
l a due
d
rampe per piano
i
hanno finiture diverse a seconda che siano
ppo di
collocati all’interno dell’area destinata al Grup
Cure Primarie o destinata ai Servizi Socia
ali. Le
scale relative al GCP sono rivestite in granito
o rosa
e con ringhiere e corrimano metallico di colore
c
verde, mentre le pareti sono intonacate com
me gli
studi
t di medici
di i della
d ll parte
t a Nord
N d della
d ll struttura
t tt . Solo
S l
a una
una delle pareti del vano scala principale ha
finitura completamente differente: mattoni fa
acciavista interrotti da una cornice marmorea a formare
uno sfondato.
In corrispondenza dei tre vani scala della strruttura
sono presenti altrettanti ascensori, dimens
sionati
per utenti disabili.
Fossano: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
• Le soluzioni cromatich
he sono orientate verso tonalità accese degli arredi, delle
PSICO-PERCETTIVO finiture e dei serramentti interni nelle aree comuni, mentre l’interno delle sale è
rifinito con colori chiari che trasmettono una maggiore calma utile a facilitare il
rapporto medico/pazientte
• L’illuminazione naturale è assicurata dalle ampie finestre. L’ottima dotazione di
a
a limitare possibili fenomeni di abbagliamento
sistemi di oscuramento aiuta
• I corridoi hanno una pavimentazione bi cromatica che facilita la percezione del
percorso
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
a è garantito anche agli utenti disabili.
• L’accesso alla struttura
• Il piccolo cortile esterno è un’ulteriore elemento filtro tra lo spazio esterno e
quello interno al GCP: viene percepito come luogo di sosta e di passaggio
protetto
• Da sottolineare la scelta di mettere a disposizione, nelle ore notturne una
piccolo spazio di attesa
a protetto, in corrispondenza dell’ingresso principale per
garantire comfort e sicurrezza in attesa della visita della guardia medica
•Tutti gli ambienti sono dimensionati per una fruibilità agevole da parte di utenza
disabile, anche se la so
ovrapposizione di funzioni in alcuni ambienti può essere
causa di sovraffollamentto d’arredo
•Cura nella segnaletica informativa che, realizzata con appositi pannelli, rende
bile la lettura di una struttura così complessa
chiaramente comprensib
• La sala d’attesa apparre sottodimensionata in relazione ai carichi di utenza, ciò
ha determinato l’inserim
mento, dove possibile, di sedute lungo i corridoi
STATO DI
CONSERVAZIONE
one dell'intera struttura, interna ed esterna, è ottimo
• Lo stato di conservazio
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
19. MONTA’ d’ALBA: CASA
A DELLA SALUTE
DATI GENERALI
Tipologia
Casa della Salute
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L CN2, Distretto di Alba
Contesto
s
sanitaria si trova nel centro dell’abitato
La struttura
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
Dottt. Luca Monchiero
-
ntà d’Alba,
’
via Roma 31
Mon
Tipo di interventi (Riconversione di La struttura
s
è in un edifico che ha subito un intervento di
strutture
preesistenti
p
sanitarie, ricon
nversione p
poiché era una casa di riposo
p
di p
proprietà
p
ampliamenti, riconversione di strutture com
munale.
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Bacino di utenza
550
00 utenti
Montà d’Alba: Casa della Salute
I SERVIZI
tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
3 MMG
3PLS
Cardiologo
Diabetetologo
.rischio cardiovascolare
.gestione
gestione integrata diabete
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Area Radiologia e Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
3 h/settimana
Montà d’Alba: Casa della Salute
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
N
Numero
di piani
i i suii qualili sii articola
ti l lla CS (i
(in ris
istrutturazione
t tt
i
il piano
i
I)
Tipologia costruttiva
mq 240
3
1
struttura in c.a.
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
La Casa della salute è ubicata al piano terra di
d un corpo di fabbrica di 3 piani. Dal primo ingresso si
accede a:
•Segreteria/accoglienza
•Sala d’attesa
•Studi medici di Medicina Generale (3)
•Visite specialistiche (3)
1)
•Studi medici per Ambulatori Medici Orientati (1
•Archivio
•Servizi igienici
•Deposito
Dal secondo ingresso si accede a:
•Sala d’attesa area pediatrica
•Sala per prelievi
•Servizi igienici
•Deposito
Montà d’Alba: Casa della Salute
ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’accesso principale avviene tramite una scalla che prende
avvio direttamente dal marciapiede e conduc
ce alla porta di
ingresso che si apre sul corridoio di dis
stribuzione. A
sinistra di questo ingresso vi è un secondo ingresso con
rampa che si sviluppa in uno spazio protetto e conduce al
fondo del corridoio di distribuzione della struttura. E’ in fase
di realizzazione un terzo ingresso sull’altro lato dell’edificio
o diretto dalla
in cui è previsto un ascensore con accesso
strada e una porta di ingresso a lato. Lo spazio per il
a struttura.
parcheggio è garantito nella zona adiacente alla
Studi medici
Gli studi medici sono di dimensioni ridotte, alcuni di 10
mq,
e provvisti delle attrezzature per svolgerre le attività
previste.
Sala attesa
La sala d’attesa che si apre a sinistra sul corrridoio è dotata
di display per segnalare la successione tem
mporale degli
utenti per le visite. Il locale attesa è conforrtevole e ben
attrezzato.
Montà d’Alba: Casa della Salute
Sistemi distributivi orizzontali
Dall’ingresso principale si apre il corridoio
o su cui si
affacciano la sala d’attesa, l’accoglienza e gli studi
medici.
zzate.
Le finiture delle pareti sono curate e caratteriz
Centro Unico di Prenotazione/Accoglienza/
Ufficio amministrativo/Archivio
L’Accoglienza a cui si può accedere dal corridoio è posto
ocale attesa.
a destra dell’ ingresso principale di fronte al lo
Il vano è costituito da un ambiente in cui son
no inserite le
postazioni
t i i di lavoro
l
ed
d è dotato
d t t di un banc
b
one cuii può
ò
accedere il pubblico.
a
Nel locale vengono svolte attività di accoglienza,
prenotazione e servizi amministrativi.
Area pediatria
Al termine del corridoio, sulla destra, si ha l’a
ascensore in
fase di posa in opera; di fronte vi è la scala per
p accedere
al piano I e successivamente a sinistra l’ingresso dal
n sala attesa
cortile e a proseguire l’area della pediatria con
e studi
st di medici.
medici
Montà d’Alba: Casa della Salute
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•Le finiture di pare
eti e pavimenti sono caratterizzate da buone soluzioni
cromatiche
•La percezione deglli spazi è di buon livello nei locali che si affacciano sul
corridoi di distribuzio
one mentre gli spazi delle visite pediatriche
necessiterebbe di alcuni interventi
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
n è completamente adeguata e risulta di difficile
•L’accessibilità non
comprensione per gli
g utenti
STATO DI
CONSERVAZIONE
n stato conservativo
•L’ edificio è in buon
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
21. NIZZA MONFERRATO: CA
ASA DELLA SALUTE
DATI GENERALI
Tipologia
Casa della salute
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L AT, Distretto di Asti SUD
Contesto
s
sanitaria si trova nel centro dell’abitato in un
La struttura
edificio di due piani.
Dottt. Alfredo Roggero Fossati
Edifiicio storico
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
za Monferrato,
f
piazza Garibaldi
G
17
Nizz
Tipo di interventi (Riconversione di La struttura
s
è riconversione di un edificio scolastico
strutture
preesistenti
sanitarie,
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Bacino di utenza
00
2000
utenti
Nizza Monferrato: Casa della Salute
I SERVIZI
tipologia servizio
presen
nza
serviz
zio
caratteristiche servizio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Area Radiologia e Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. ((Assistenza Domiciliare
Integrata)
Presso croce verde
15 MMG
2 PLS
in ospedale adiacente
. rischio cardiovascolare
. obesità
. gestione integrata diabete
Vengono tecnici dall’ospedale
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
Area Psichiatrica
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione
Di
t ib i
F
Farmacii
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
pediatra , ginecologo, ostetriche
Solo neuropsichiatria infantile, logopedista
Nizza Monferrato: Casa della Salute
Nizza Monferrato: Casa della Salute
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola la CdS
Tipologia costruttiva
mq 2072
2
2
struttura a tre maniche a U in muratura portante
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
D
Il Gruppo di cure primarie di Nizza Monferrato è ubicato al piano terra di un corpo di fabbrica di 2
piani. Dall’ingresso principale al piano terra si accede a:
•Portineria
•Guardia medica
•Segreteria/informazioni
•Sala d’attesa
•Ambulatorio specialistico
•Ambulatorio medico legale
•Ufficio prelievi
•Sala prelievi
•Studi visite
•Area radiologia
•Sala convegni
•Servizi igienici
Piano I
•Ambulatori (6)
•Sala riunioni con ufficio
•Uffici
ff amministrativi
•Ufficio medico legale
•Ufficio protesica
•Area neuropsichiatria infantile
•Servizi igienici
Nizza Monferrato: Casa della Salute
ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’accesso principale alla struttura sanitaria avviiene in una
zona marciapiede a ridosso della strada e si
s apre sul
corridoio della manica di destra. Lo spaz
zio per il
parcheggio è garantito nella piazza di fronte alla
a struttura e
nelle aree limitrofe. Una piccola rampa all’ingresso
a
consente l’accesso alla struttura per disabili. La porta
dell’ingresso è dotata di bussola.
e.
L’impianto di illuminazione nei corridoi è a parete
Nella corte centrale della U si accede, tramite ca
ancello, per
carico-scarico merci.
Sistemi distributivi orizzontali
Dall’ingresso principale la distribuzione oriz
zzontale è
caratterizzata da un corridoio ad U prospicien
nte la corte
centrale, le cui pareti di affaccio della stru
uttura sono
vetrate.
Aree verdi e cortile interno
L’area di cortile interno non è trattata a verde.
Nizza Monferrato: Casa della Salute
Centro Unico di Prenotazione /
Accoglienza/Ufficio amministrativo
L’Accoglienza a cui si accede dall’ingresso
o principale è
posta nel corridoio lato destro dell’ ingresso principale.
p
Nel
locale trovano luogo le postazioni di lavoro e si configura
più come segreteria che come ufficio relazioni con il
pubblico. Nella sala vengono svolte attività dii accoglienza,
prenotazione e servizi amministrativi.
Studi Medici
Gli studi medici si affacciano lungo il corridoio.
c
Gli
ambulatori sono spaziosi circa 16 mq e sufficienti a
permettere lo svolgimento delle funzioni a cui sono
destinati e ad ospitare le attrezzature ne
ecessarie. Le
finestre hanno dimensioni e forme che gara
antiscono una
buona superficie aeroilluminante. Le pareti interne sono
rifinite con pittura di colore chiaro.
Nizza Monferrato: Casa della Salute
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•L'arredo è curato come
c
l’insieme di tutta la struttura
•Le luci poste sul soffitto
s
e sulle pareti dei locali restituiscono una buona
illuminazione artificiiale
•Tutti gli ambienti so
ono caratterizzati da pareti di colore chiaro
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
• La struttura è ben inserita nell’area urbana
mazione (moduli, materiale illustrativo, cartelli, ecc.) sono
• I supporti all’inform
collocati essenzialm
mente lungo i corridoi
•L'accoglienza non è collocata in posizione facilmente identificabile
•La struttura non è provvista di aree proprie dedicate al parcheggio, che
però adeguato nell’a
area adiacente della piazza
STATO DI
CONSERVAZIONE
vazione dell'intera struttura, all’interno e all’esterno, è
•Lo stato di conserv
buono
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
22. CASTELLAZZO BORMIIDA: CASA DELLA SALUTE
DATI GENERALI
Tipologia
Casa della Salute
Distretto Sanitario
L
Localizzazione
li
i
ASL
L AL, Distretto di Alessandria
Contesto
La struttura sanitaria si trova nell’abitato in una via
ondaria
seco
Dottt. Orazio Barresi
Edifiicio storico
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
C tellazzo Bormida , Via San
Cast
S G
Giovanni Bosco 2
Tipo di interventi (Riconversione di L’ed
difico è stato ristrutturato nelle parti interne.
strutture
preesistenti
sanitarie,
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso, nuova edificazione)
Bacino di utenza
0 utenti
5000
Castellazzo Bormida: Casa della Salute
I SERVIZI
tipologia servizio
caratteristiche servizio
presen
nza
serviz
zio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
2 segretarie a tempo pieno
4 MMG
1 PLS
Ginecologo
Cardiologo
. obesità
. rischio cardiovascolare
. gestione integrata diabete
ginecologia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata
Medico certificatore (patenti, ..)
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area della Riabilitazione
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
ginecologia
Castellazzo Bormida: Casa della Salute
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani f.t. dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
mq 357 PT
PT, 345 PI
2
2
edifico in linea struttura in muratura portante
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
D
Il GCP di Castellazzo Bormida è ubicato al pia
ano terra e primo di un corpo di fabbrica di 2 piani.
Dall’ingresso
Dall
ingresso del piano terra si accede a:
•Atrio
•Segreteria – accettazione
•Servizi igienici
•Area pediatrica
•Ambulatori
PI:
•Studi medici di Medicina Generale
•Servizi sociali
•Servizi igienici
•Deposito
Castellazzo Bormida: Casa della Salute
ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI
Accesso
L’ingresso al GCP avviene attraverso un prim
mo atrio da cui
si accede ad un corridoio che porta alle scale e a destra si
zio retrostante
apre su un altro corridoio con il banco e spaz
dell’accoglienza/segreteria. Il secondo corrid
doio conduce
all’area pediatrica.
Segreteria/accoglienza
Il banco accoglienza si affaccia direttamente sul
s corridoio e
fa p
parte di un ampio
p spazio-ufficio
p
retrostante.
Sistema distributivo orizzontale
Il corridoio del piano terra viene utilizzato anche come
spazio-attesa, mentre quello che conduce allla pediatria di
dimensioni più ristrette con pavimentazion
ne in piccole
piastrelle è utilizzato come spazio distributiv
vo peri diversi
locali.
Studi medici
Gli studi medici sono di ampie dimensioni - 15/18 mq - e
gere le attività
dotati delle attrezzature necessarie per svolg
previste.
Castellazzo Bormida: Casa della Salute
Sala d’attesa
Le sale di attesa sono differenziate per gli studi di
medicina generale e per pediatria essendo co
ollocati anche
a piani diversi.
Infermeria
Anche l’infermeria è un ampio locale dotato di
d adeguate
attrezzature.
Castellazzo Bormida: Casa della Salute
OSSERVAZIONI
BENESSERE
PSICO-PERCETTIVO
•Le scelte cromatiche
e sono state orientate verso tonalità tenui, l’arredo è
curato
•L’illuminazione naturrale è assicurata grazie alle ampie finestre. I possibili
fenomeni di abbag
gliamento sono controllabili attraverso schermature
orientabili interne
•L’area della pediatrria potrebbe essere maggiormente attrezzata per gli
specifici utenti
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
ura avviene direttamente sul fronte strada
•L’accesso alla struttu
•Lo spazio accoglienz
za non è di immediata percezione
STATO DI
CONSERVAZIONE
zione della struttura all’ interno è buono, mentre
•Lo stato di conservaz
all’esterno necessitere
ebbe di interventi di manutenzione
INDAGINE CON
NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE
O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE
23. ARQUATA SCRIVIA: GRU
UPPO DI CURE PRIMARIE
DATI GENERALI
Tipologia
Grup
ppo di Cure Primarie
Distretto Sanitario
Localizzazione
ASL AL Distretto di Novi Ligure
Contesto
Coordinatore del GCP/CdS
Anno di costruzione
Arqu
uata Scrivia, Via Roma 163 (sede principale), Borghetto di
Borb
bera Cantalupo Ligure,
bera,
Ligure Vignole Borbera e Grondona,
Grondona
(sedi periferiche).
La sttruttura sanitaria si affaccia sulla strada principale. Tutte
le atttività del GCP si svolgono al piano terra.
Dott.. Diego Sabbi
Anni ‘70
Tipo di interventi (Riconversione di
strutture
preesistenti
sanitarie,
ampliamenti, riconversione di strutture
preesistenti a differente destinazione
d'uso)
Riconversione di
comm
merciale.
I piiani superiori
resid
denziale.
Bacino di utenza
1200
00 utenti
una struttura a destinazione d
d’uso
uso
hanno
mantenuto
una
destinazione
Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie
I SERVIZI
tipologia servizio
caratteristiche servizio
presen
nza
serviz
zio
SERVIZI SANITARI
Centro Unico di Prenotazione
Guardia Medica
S i i E
Servizio
Emergenza S
Sanitaria
it i
Studi di Medici di Medicina Generale
Studi Pediatri di Libera Scelta
Poliambulatori Specialistici
Ambulatorio Medico Orientato A.M.O.
Punto prelievi
Ambulatorio infermieristico
Area di prevenzione
Area Radiologia e Ecografia
Punto di I Intervento Territoriale
Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare
Integrata)
Area della Riabilitazione
SERVIZI SOCIO‐SANITARI
Consultorio Familiare
Area Psichiatrica
SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI
Servizi Sociali e Associati
ALTRI SERVIZI
Distribuzione Farmaci
Servizio veterinario
Associazione di volontariato
7 MMG, dalle 10 alle 12 ore al giorno
1 PLS
-Cardiologo
-Odontoiatra
Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie
DATI DELLA STRUTTURA
Superficie della struttura
Numero di piani dell’edificio
Numero di piani sui quali si articola il GCP
Tipologia costruttiva
Numero di sedi periferiche
Numero di piani sui quali si articolano le altre se
edi
mq 310
2 più mansarda con abbaini
1
edificio a sviluppo lineare, struttura in c.a.
4
1
CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE
Il Gruppo di cure primarie di Arquata Scrivia è ubicato al piano terra di un edificio di 2 piani.
•Segreteria
•Corridoio
Corridoio
•Sala d’attesa
•Stanza server
•Studi medici di Medicina Generale (4)
•Studio medico/Infermeria
•Studio odontoiatra
•Studio Assistente sociale/Cardiologo
p
•Deposito
•Servizi igienici
na sala d’attesa, una sala visita di Medicina Generale e
Le Sedi periferiche sono quattro e tutte con un
un Servizio igienico, tranne la sede di Borghetto che è dotata di due sale visita di Medicina Generale.
Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie
ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI
Accesso
L’immobile è localizzato lungo un’importante
e asse
viario alberato, dotato di spazi per la sosta lun
ngo la
carreggiata. La fruibilità della struttura è fac
cilitata
da un grande parcheggio pubblico, posto nelle
immediate vicinanze. L’edificio ha un piccolo
heggio
cortile di pertinenza, utilizzato come parch
per il personale e per gli inquilini dei piani sup
periori
al GCP. Per accedere all’ingresso è neces
ssario
percorrere un marciapiede rialzato (ma con rampe
r
per la fruibilità da parte di utenti disabilii). La
struttura è dotata di un solo ingresso, costituito da
p
una porta vetrata a due ante, inserita in una parete
anch’essa vetrata. I vetri della parete e della porta
sono opacizzati, permettendo comunque una
niente
buona trasmissione della luce proven
dall’esterno.
Segreteria/Accettazione
Localizzata su di un lato dell’ampio sp
paziocorridoio e attesa, l’accettazione è caratterizzata
mature
da un banco attrezzato ed è dotata di scherm
vetrate.
t t
Il bancone
b
è di colore
l
chiaro
hi
e ad
d
ne in
andamento curvilineo, la pavimentazion
piastrelle ceramiche, a differenza dell’ingress
so che
è invece in moquette. Le pareti sono rifinite
e con
intonaco grigio chiaro, mentre l’illumina
azione
artificiale è ottenuta tramite faretti incassa
ati nei
moduli quadrangolari del contro soffittto in
cartongesso
t
bi
bianco.
L’ill i
L’illuminazione
i
naturale
t l deriva
d i
dalla parete vetrata dell’ingresso.
Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie
Sistema distributivo orizzontale
Il corridoio del GCP funge sia da elemento
o distributivo
orizzontale, sia da sala d’attesa. Soprattutto il braccio che
p
una
conduce dall’ingresso ai servizi igienici presenta
larghezza tale da permettere l’inserimento di sedie per
l’attesa. La presenza della stanza server suddivide in due
spazi il corridoio: un’area accoglienza e un’ area attesa.
mpiego della
Mentre la prima è caratterizzata dall’im
moquette
tt blu,
bl la
l seconda
d è rifinita
ifi it con parque
ett chiaro;
hi
t l
tale
differenziazione concorre a rimarcare le dive
erse funzioni
degli spazi. Pareti e contro soffitti sono uguali a quelli della
e a essere
Segreteria/Accettazione. Il corridoio oltre
l’elemento di distribuzione orizzontale, rap
ppresenta un
luogo d’attesa integrativo alla sala d’attesa.
Sala Server
Lungo il corridoio centrale, retrostante l’acce
ettazione, c’è
una piccola stanza, dove è alloggiato il server, nella quale
è presente una piccola scrivania, che serve da supporto
no, delimitato
all’amministrazione e all’accettazione. Il van
da pareti leggere in alluminio e vetro opacizzato
opacizzato,
determina un restringimento del corridoio.
Sala d’attesa
L’accesso alla sala d’attesa è costituito da un semplice
d corridoio.
passaggio senza porta, localizzato alla fine del
La sala d’attesa è un piccolo vano con una de
ecina di posti
a sedere ed un tavolino, con pareti intonaca
ate di azzurro
tenue, un’ampia porta finestra e pavime
entazione in
piastrelle di colore beige. Il dimensionamento
o della sala è
minimo in relazione al carico d’utenza dei momenti di
s
poste
maggior affluenza, ma è integrato con le sedute
lungo il corridoio.
Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie
Studi Medici
Gli studi medici sono di dimensioni variabili, in
n media
15 mq, e sufficienti a svolgere le attività previs
ste e ad
ospitare le attrezzature necessarie. Le pareti interne
azzurro
sono rifinite con pittura di colore grigio-a
chiaro, ad esclusione dell’ufficio vicino all’ingresso,
nti sono
che ha pareti di colore verde scuro, i pavimen
in legno, come il corridoio. Tutti i vani sono
ampiamente
i
t illuminati
ill i ti da
d serramenti
ti in
i alllluminio,
i i
dotate di sistema di oscuramento inte
erno a
veneziane, o a lamelle orientabili verticali.
v
L’illuminazione artificiale è garantita da la
ampade
inserite nel contro soffitto.
Deposito
Il Deposito è situato alla fine del corridoio, ed
e è un
piccolo vano cieco munito di scaffali per il deposito
delle attrezzature mediche necessarie
e allo
svolgimento dell’attività. All’interno troviamo anche
una mini dispensa e la macchina per ill caffè,
utilizzati dal personale durante le pause lav
vorative.
Al vano si accede tramite una porta a sofffietto di
colore bianco. La pavimentazione è la stess
sa della
sala d’attesa, le pareti sono tinteggiate in bianco
come il soffitto.
Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie
OSSERVAZIONI
BENESSERE
• Tutti i locali hanno illum
minazione naturale adeguata e sistemi di oscuramento
a chiara e l’ottima illuminazione naturale concorrono a
PSICO-PERCETTIVO • La colorazione in tinta
rendere gli ambienti ac
ccoglienti e luminosi
• Sia nei vani distributiv
vi, sia nelle sale visita, sono stati inseriti quadri e piante,
che rendono l’ambiente
e più familiare
• La differenziazione tra
a la pavimentazione a moquette dell’ingresso e a parquet
del corridoio/attesa am
mplifica la sensazione di passaggio dall
dall’area
area accettazione
all’area visite
FRUIBILITA' E
ACCESSIBILITA'
ata da adeguate aree a parcheggio limitrofe all’edificio
• La struttura è supporta
• La via a grande scorrim
mento su cui si attesta la struttura sanitaria prevede nelle
vicinanze anche una ferrmata dell’autobus, che aumenta il grado di raggiungibilità
del GCP
• L’accesso pedonale è protetto grazie dall’aggetto dei balconi del piano primo
dell edifico
dell’edifico
• La grande porta vetratta dell’ingresso permette un comodo accesso a qualsiasi
tipologia di utenza
na ed esterna è esaustiva, ma non presenta unitarietà di
• La cartellonistica intern
formato e di colore: in alcuni casi le informazioni relative ai servizi sono
a pareti vetrate
semplicemente fissate alle
• La sala d’attesa non è molto grande ed è collocata al fondo del corridoio, ciò
determina una preferenzza da parte dell
dell’utenza
utenza per le postazioni lungo il corridoio,
corridoio
più vicine agli studi med
dici
STATO DI
CONSERVAZIONE
ato da un buono stato di conservazione sia all’interno che
• L’edificio è caratterizza
all’esterno
| BIBLIOGRAFIA
Testi a stampa
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Disponibile in: http://demo.istat.it/pop2009/index.html.
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