POLITECNICO DI TORINO FACOLTA’ DI ARCHITETTURA Dipartimento Scienze e Tecniche per i Processi di Insediamento | CASA DELLA SALUTE | LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE E LA PROGETTAZIONE Maggio 2010 Ricerca svolta nell’ambito del contratto di ricerca tra ARESS Piemonte e Dipartimento Dinse - gruppo di Tecnologia dell’Architettura- Politecnico di Torino maggio 2010 Coordinatore del gruppo di lavoro prof. arch. Gabriella Peretti Sviluppo ricerca sulle linee guida dott.ssa Donatella Marino arch. Silvia Giordano Sviluppo ricerca relativa al monitoraggio e rilievo arch. Corrado Carbonaro arch. Daniela Bosia | INDICE 1. INTRODUZIONE E OBIETTIVI pag. 1 2. INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE DEI CS E GCP pag. 2 NELLA REGIONE PIEMONTE pag. 2 2.1 Schede di rilevamento 2.2 Localizzazione delle strutture in Piemonte 3. LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE: pag. 3 pag. 6 VERSO LE CASE DELLA SALUTE pag. 6 3.1 Gli indirizzi strategici nazionali e regionali 3.2 Riferimenti legislativi pag. 6 3.3 Il sistema integrato dei servizi sanitari in Piemonte pag. 10 3.4 La Casa della Salute: le funzioni e le tipologie pag. 13 4. LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE pag. 17 4.1 Obiettivi ed elementi di analisi preliminari pag. 17 4.2 Quadro esigenziale pag. 18 4.3 Strumenti di supporto alle azioni previste pag. 19 5. LE LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE pag. 32 5.1 Obiettivi ed elementi di analisi preliminari pag. 32 5.2 Gli utenti finali e le loro attività pag. 33 5.3 Gli spazi funzionali e le caratteristiche di fruibilità pag. 35 5.4 Quadro esigenziale pag. 40 5.5 Riferimenti legislativi e nomativi pag. 42 ALLEGATI BIBLIOGRAFIA INTRODUZIONE E OBIETTIVI 1. INTRODUZIONE E OBIETTIVI La ricerca ha preso avvio da un‟indagine conoscitiva sulle strutture denominate Gruppi di Cure primarie e Case della Salute che fanno parte della prima fase di sperimentazione avviata nella Regione Piemonte a seguito dell’Accordo Regionale della Medicina Generale per l’avvio dei Gruppi di Cure Primarie e le Case della Salute, in costituzione nelle Asl piemontesi”, approvato con Dgr n. 57-10097 del 17 novembre 2008. L‟indagine conoscitiva, condotta con gli obiettivi principali di evidenziare le caratteristiche, in termini edilizi, delle strutture sperimentali e le tipologie di attività previste in rapporto ai servizi delle ASL ha interessato complessivamente 23 strutture, di cui diciotto Gruppi di Cure Primarie e cinque Case della Salute, distribuiti in tutto il territorio piemontese, sebbene con netta prevalenza nella provincia di Torino (11 strutture). L‟attività di censimento delle strutture sperimentali, condotta attraverso sopralluoghi e l‟acquisizione di documentazione, è stata restituita, nella prima parte di questo studio, in una serie di schede di rilevamento che riportano, per ciascuna struttura, i dati relativi alle unità spaziali rilevanti e alle loro caratteristiche, in riferimento alle esigenze di benessere psicopercettivo, di fruibilità e di stato di conservazione degli edifici. I dati raccolti in questa fase di analisi hanno l‟obiettivo di delineare lo stato di fatto della sperimentazione avviata dalla Regione e permettono di affrontare le fasi successive della ricerca. Nella seconda parte vengono definite le linee guida per la programmazione, localizzazione e progettazione delle strutture Gruppi di Cure primarie e Case della Salute. Sono esaminati in modo analitico gli utenti di tali strutture e le loro esigenze, le tipologie di attività previste, lette in rapporto ai servizi delle ASL oltre che alle altre strutture sanitarie presenti sul territorio regionale, e ai progettisti. Le linee guida costituiscono uno strumento operativo rivolto a Pubbliche Amministrazioni, responsabili della programmazione e pianificazione delle strutture socio-sanitarie sul territorio regionale e ai progettisti. Si propongono, quindi, criteri metodologici e normativi parallelamente ad una serie di azioni da svolgere, attraverso cui orientare le scelte operative in relazione alle specificità del territorio e della complessità tipologica delle Case della Salute-Gruppi di Cure Primarie, affinché queste strutture possano diventare punto di primo riferimento per il cittadino nell‟erogazione del servizio di assistenza di base, prima emergenza con attenzione anche ai problemi di carattere sociosanitario. 1 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE 2. INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE DEI GCP E CS NELLA REGIONE PIEMONTE 2.1 Schede di rilevamento Le schede di rilevamento sono state impostate nello stesso modo sia per le Case della Salute sia per i Gruppi di Cure primarie e sono articolate secondo il seguente schema: dati generali; utili per l‟identificazione della struttura (denominazione, distretto sanitario di appartenenza, indirizzo, contesto in cui è inserita, nominativo del coordinatore, epoca di costruzione dell‟edificio e situazione rispetto a eventuali interventi edilizi di cambio di destinazione d‟uso o di adeguamento realizzati); caratteristiche dei servizi; con indicazione del tipo di servizio erogato dalla struttura e della frequenza; piante dell’edificio che ospita la struttura; dati e caratteristiche planimetriche e distributive, con indicazione degli ambienti presenti, suddivisi per piano; analisi delle unità spaziali; con la descrizione sintetica, supportata da immagini fotografiche, riprese durante i sopralluoghi, dei principali elementi delle unità spaziali presenti nelle strutture (Accesso, Accoglienza e punto informazioni, Sale d‟attesa, Studi medici, Sale prelievi, Sistemi distributivi orizzontali e verticali, Aree verdi, ecc.); osservazioni generali che mettono in evidenza, in sintesi, i principali aspetti positivi e critici in relazione alle esigenze di benessere psicopercettivo, di fruibilità e di conservazione. L‟indagine conoscitiva ha restituito un quadro piuttosto complesso e articolato della prima fase di sperimentazione regionale. Le strutture cha hanno partecipato alla sperimentazione, in prevalenza classificabili come Gruppi di Cure primarie, sono distribuite sul territorio regionale in modo disomogeneo: 11 strutture delle 23 censite appartengono alla Provincia di Torino, 4 alla provincia di Cuneo, due rispettivamente alla province di Asti e Alessandria, una rispettivamente alle province di Biella, Novara, Vercelli, una alla provincia di Verbano-Cusio-Ossola. Le strutture, salvo poche eccezioni, si rivolgono perlopiù a un bacino di utenza variabile tra 5000 e 12000 persone, sono collocate nei centri abitati e quasi tutte sono prossime ad aree destinate a parcheggio, ancorché esterne alla strutture stesse. Gli edifici che le ospitano sono quasi sempre edifici esistenti ristrutturati in epoca recente, solo in pochi casi le strutture sono ospitate in edifici nuovi (costruiti meno di cinque anni fa), che avevano già destinazione sanitaria prevalente. Non sempre si tratta di edifici a destinazione esclusiva, in quanto spesso sono inseriti in strutture che offrono altri servizi sanitari o, in pochi casi, le strutture sperimentali sono ospitate in edifici a destinazione prevalentemente residenziale. Le tipologie di edificio sono variabili anche in funzione dell‟epoca di costruzione – alcuni edifici sono di carattere storico, altri risalgono alla metà del „900 – e della destinazione d‟uso originaria, talvolta anch‟essa a carattere sanitario, talvolta a carattere collettivo (scuola, collegio, ecc.). 2 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE Disomogenee risultano anche la dimensioni della struttura sanitaria, variabile da poco più di un centinaio di mq fino a oltre 1000 mq; raramente è presente un‟area pertinenziale destinata a verde o a parcheggio. Rispetto allo stato di conservazione, non sono state rilevate situazioni di eccessivo degrado: gli interni delle strutture sono sempre stati ristrutturati e solo in rari casi è stata registrata una condizione di degrado all‟esterno degli edifici. Rispetto alle esigenze di fruibilità e di benessere psico-percettivo degli utenti, le situazioni rilevate sono disomogenee, anche in funzione della tipologia di edificio in cui è collocata la struttura e del relativo grado di flessibilità. Le schede relative al rilevamento delle strutture adibite a Case della Salute e Gruppi di Cure Primarie della Regione Piemonte sono disponibili nella sezione Allegati. 2.2 Localizzazione delle strutture in Piemonte La tabella e la figura 1 di seguito riportate evidenziano la collocazione delle strutture attualmente realizzate, il distretto sanitario di appartenenza, il comune di riferimento con relativo numero di abitanti, il numero di utenti di competenza della struttura sanitaria . CASE DELLA SALUTE/GRUPPI DI CURA PRIMARI PRESENTI SUL TERRITORIO REGIONALE ASL Abitanti NOME DISTRETTO 1 Distretto ALESSANDRIA SEDE DISTRETTO 122502 Alessandria AL Abitanti Comune Sede 2 Distretto SEDE UTENTI STRUTTURA CdS/GCP Castellazzo Bormida Arquata 28331 Scrivia Canelli 73861 Nizza Monferrato Boves 7192 Demonte 92839 NOVI LIGURE 72328 Novi Ligure ASTI SUD 56866 Asti BORGO/DRONERO 87374 87745 Fossano CN2 SAVIGLIANO/ FOSSANO ALBA NO BORGOMANERO 73010 Borgomanero 21004 Ghemme VC VALSESIA 73438 Borgosesia 13577 VCO VERBANIA 65327 Verbania 30943 Cannobio AT CN1 Borgo San Dalmazzo 104454 Alba 24498 Fossano 30643 Montà d'Alba Coggiola Varallo Abitanti Comune Sede CdS 5000 4649 12000 5957 10489 20000 10236 7500 9757 5000 2049 22000 24498 5500 4560 3677 9000 2208 11782 7000 7518 5119 1 Dati aggiornati al 31.12.2009. Fonte dati: IPSA L., SILETTO E. (a cura di), I distretti delle aziende sanitarie locali della Regione Piemonte, Regione Piemonte, Torino, 2009. 2 Dati aggiornati al 31.12.2007. Fonte ISTAT: http://www.regione.piemonte.it/bdde/bdde/indexP.jsp# 3 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE CASE DELLA SALUTE/GRUPPI DI CURA PRIMARI PRESENTI SUL TERRITORIO REGIONALE ASL TO1 Circoscrizione VIII_S.SalvarioCavoretto-Borgo Po TO2 Circoscrizione IV_Campidoglio, Parella, S. Donato 97606 ORBASSANO 94589 Orbassano 22254 PINEROLO 92101 Pinerolo 35491 VENARIA 85590 Venaria CHIVASSO 78718 Chivasso TO3 TO4 Via San 138431 Secondo (TO) SEDE UTENTI STRUTTURA CdS/GCP C.so Massimo D'Azeglio 908825 (TO) Via Pacchiotti (TO) Via Livorno (TO) Borgaretto di Beinasco Cumiana 9000 Abitanti Comune Sede CdS 908825 10000 4700 18142 8500 7858 10000 5300 34682 Pianezza 1500 13590 7200 8141 8500 8663 8000 7666 Vigone MONCALIERI 76579 Moncalieri 25378 Brandizzo Pino 35849 Torinese 57788 La Loggia NICHELINO 76493 Nichelino 49060 Vinovo 5000 13860 CARMAGNOLA 51546 Carmagnola 27927 Carignano 6500 9129 CHIERI TO5 SEDE DISTRETTO Abitanti Comune Sede 4 Distretto Abitanti NOME DISTRETTO 3 Distretto 101382 Chieri Tabella 1: Tabella riassuntiva della collocazione territoriale delle strutture di cure primarie. 3 Dati aggiornati al 31.12.2009. Fonte dati: IPSA L., SILETTO E. (a cura di), I distretti delle aziende sanitarie locali della Regione Piemonte, Regione Piemonte, Torino, 2009. 4 Dati aggiornati al 31.12.2007. Fonte ISTAT: http://www.regione.piemonte.it/bdde/bdde/indexP.jsp# 4 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE VCO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 ASL DISTRETTO Sede del GCP/CS ASL DISTRETTO Sede del GCP/CS TO1 TO2 TO3 TO3 TO3 TO3 TO4 TO5 TO5 TO5 TO5 VC VC Valsesia NO Borgomanero VCO Verbania CN1 Borgo/Dronero CN1 Borgo/Dronero CN1 Savigliano/Fossano CN2 Alba AT Asti Sud AT Asti Sud AL Alessandria AL Novi Ligure Varallo Ghemme Cannobio Boves Demonte Fossano Montà d'Alba Canelli Nizza Monferrato Castellazzo Bormida Arquata Scrivia San Salvario Parella Orbassano Pinerolo Pinerolo Venaria Chivasso Chieri Moncalieri Nichelino Carmagnola Valsesia Corso M. Azeglio - TO 13 Via Livorno - TO 14 Beinasco 15 Cumiana 16 Vigone 17 Pianezza 18 Brandizzo 19 Pino Torinese 20 La Loggia 21 Vinovo 22 Carignano 23 Coggiola Figura 1: Mappa delle strutture di cure primarie/case della salute in Piemonte. 5 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE 3. LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE: VERSO LE CASE DELLA SALUTE 3.1 Gli indirizzi strategici nazionali e regionali Nell‟ambito del processo di riqualificazione del sistema sanitario l‟area dei servizi territoriali e delle cure primarie, in particolare, ha assunto negli ultimi anni sempre maggior importanza nell‟ipotesi di una loro riconosciuta valenza rispetto all‟ospedale. In tale ottica risulta evidente la necessità di mettere a punto strumenti e processi in grado di governare la complessità che caratterizza la rete di strutture a scala territoriale nell‟attuale organizzazione sanitaria in cui: l‟ospedale è sempre più indirizzato ai casi acuti; le strutture dedicate alle cure primarie assumono sempre più un‟articolazione organizzativa e funzionale tale da configurarsi come punto di primo riferimento per il cittadino nei confronti del sistema sanitario di base, di primo soccorso, di prevenzione e del trattamento delle patologie in fase post-acuta, riabilitative-cronico degenerative. Inoltre sempre crescenti evidenze internazionali dimostrano come i sistemi sanitari che hanno investito nelle cure primarie riescano a conseguire risultati di miglioramento della salute e continuità assistenziale molto elevati. In Italia il moltiplicarsi di modelli assistenziali a scala territoriale impone sfide non indifferenti alle ASL e, in generale, al sistema, soprattutto in merito agli strumenti di responsabilizzazione e valutazione dei servizi, l‟offerta di servizi, finanziamenti e sostenibilità. 3.2 Riferimenti legislativi Il DPCM del 23 febbraio 2002, definisce i LEA – Livelli Essenziali di Assistenza - che comprendono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o su pagamento di una quota di partecipazione (ticket). Le cure primarie si collocano nel II LEA ovvero a livello di Distretto. L‟assistenza distrettuale comprende le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio, dalla medicina di base all‟assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani e ai pazienti gravi ai servizi territoriali consultoriali (consultori familiari, SERT, servizi per la salute mentale, servizi di riabilitazione per i disabili, ecc.), alle strutture semiresidenziali e residenziali (residenze per gli anziani e i disabili, centri diurni, case famiglia e comunità terapeutiche). Più nel dettaglio le funzioni del Distretto sono: assistenza medica di base (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, guardia medica) continuità assistenziale e integrazione ospedale/ territorio attraverso la definizione di percorsi terapeutici individualizzati; 6 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE assistenza specialistica ambulatoriale extraospedaliera (ginecologi, geriatri, fisiatri, personale tecnico,…); diagnostica strumentale e di laboratorio; assistenza domiciliare (ADI, ADP, assistenza sociale, assistenza a malati oncologici e a persone con infezione da HIV) (infermieri, terapisti, assistenti sociali, OSS, etc.); assistenza extra-ospedaliera, residenziale e semiresidenziale; assistenza consultoriale, familiare e pediatrica; programmazione degli accessi all‟ospedale di comunità; prevenzione nell‟ambiente di vita e di lavoro (infermieri, terapisti, assistenti sociali, etc.); tutela della salute mentale e assistenza psichiatrica; educazione sanitaria e promozione di corretti stili di vita. Nel nostro Paese si sono sviluppati due grandi modelli organizzativi delle cure primarie nei distretti: uno di tipo settoriale-funzionale e l‟altro di tipo divisionale. Nel primo la ricomposizione delle prestazioni specialistiche in un unico e coordinato processo pesa interamente sull‟utente (in questo modello le prestazioni di cure primarie sono disperse sul territorio nei vari ambulatori). Nel secondo il cittadino è guidato nei percorsi integrati perché la funzione di integrazione tra i Servizi è assicurata dal Distretto. E‟ nell‟ambito di questo secondo modello che si collocano le forme avanzate di organizzazione delle cure primarie, e la Casa della salute come modello avanzato di integrazione dell‟insieme delle cure primarie e della continuità assistenziale. L‟integrazione, come modalità organizzativa delle cure primarie costituisce il criterio di riferimento per la programmazione sanitaria che si è andata definendo a partire dalla riforma costituzionale del 2001 (L. Cost. ottobre 2001). Nell'ambito delle Cure Primarie, il medico di medicina generale (MMG) e il pediatra di libera scelta (PLS) rivestono un ruolo centrale, in quanto attraverso l'integrazione con le altre professionalità del territorio (Medico di Continuità Assistenziale (MCA), Specialisti Ambulatoriali), determinano lo sviluppo di forme di assistenza primaria in grado di rispondere ai nuovi bisogni di salute dei cittadini 24 ore su 24 e 7 giorni alla settimana. Nella direzione di una integrazione multidisciplinare dei professionisti delle cure primarie sono andate le indicazioni espresse dal PSN del 2003-2005. Con l'intesa Stato-Regioni del 29 Luglio 2004 e del 9 febbraio 2006, lo Stato e le Regioni hanno convenuto sulla necessità della costituzione di una organizzazione distrettuale e territoriale integrata per l'assistenza primaria con lo sviluppo della medicina associativa prevedendo, in via sperimentale e con partecipazione volontaria dei medici e degli altri operatori sanitari, la costituzione delle Unità di Assistenza Primaria (UTAP), strutture territoriali ad alta integrazione multidisciplinare ed interprofessionale, in grado di dare risposte complesse al bisogno di salute delle persone e di perseguire il conseguimento degli obiettivi e dei programmi distrettuali. Questa nuova articolazione delle cure primarie vuole superare il modello consolidato dello "studio individuale del medico". Anche il PSN 2006-2008 considera un importante ambito di rinnovamento del S.S.N. la riorganizzazione delle Cure Primarie attraverso un"processo di riassetto organizzativo e funzionale che comporti un maggiore coinvolgimento dei MMG e dei PLS nel governo della domanda e dei percorsi sanitari, sperimentando nuove modalità erogative favorenti l'integrazione con le altre professionalità sanitarie del territorio". La legge 27 dicembre 2006 n. 296 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" ( legge finanziaria 2007) con i commi 805 e 806 dell'art. 1 prevedeva che, al fine di rimuovere gli squilibri sanitari connessi alla disomogenea distribuzione registrabile 7 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE tra le varie realtà regionali nelle attività realizzative del PSN, per il triennio 2007, 2008, 2009 venisse istituito un fondo per il co-finanziamento dei progetti attuativi del PSN fra i quali anche la sperimentazione del modello assistenziale "Case della salute". Essa è stata configurata come una struttura polivalente in grado di erogare in uno stesso spazio fisico l'insieme delle prestazioni socio-sanitarie, favorendo attraverso la contiguità spaziale dei servizi e degli operatori, l'unitarietà e l'integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni socio-sanitarie tale da tendere a rappresentare la struttura di riferimento per l'erogazione dell'insieme delle cure primarie. Le UTAP e le Case della salute possono dunque ritenersi le forme più avanzate di medicina associativa che costituiscono il paradigma organizzativo al quale le varie realtà regionali potranno tendere. Le forme aggregative previste per la Medicina generale sono: 1. Forme associative che costituiscono modalità organizzative del lavoro e di condivisione funzionali delle strutture di più professionisti. 2. Forme associative, quali società di servizio anche cooperative, finalizzate alla fornitura ai medici di beni e servizi, ma non alla erogazione di prestazioni sanitarie. Le prime possono a loro volta essere così classificate: 1. Forme obbligatorie ( Equipes territoriali); 2. Forme volontarie ( Medicina in associazioni; Medicina di rete; Medicina in gruppo); 3. Forme sperimentali (UTAP). Le equipe territoriali presentano, tra le altre, le seguenti caratteristiche: sono un momento organizzativo della Medicina Generale (MG) e altre discipline presenti nel distretto; i professionisti coinvolti sono: medici di medicina generale (MMG), medici della continuità assistenziale (MC.A.), pediatra di libera scelta (PLS), specialisti ambulatoriali, M.S.A. Gli ambiti d‟intervento sono: tutela dei soggetti deboli e fragili, disabili e anziani, HIV, malati terminali e infine l'attività interdisciplinare è basata su valutazioni multimediali e selezione delle prestazioni appropriate. Le forme associative volontarie (Associazione, rete e gruppo) presentano, invece, le seguenti caratteristiche: Medicina in associazione: è una forma di medicina associativa che non prevede il vincolo della sede unica; Medicina in rete: forma di medicina associativa caratterizzata da distribuzione degli studi di assistenza primaria non vincolata a sede unica; collegamento reciproco degli studi dei medici con sistemi informatici; Medicina di gruppo forma di medicina associativa caratterizzata da: sede unica del gruppo articolata in più studi medici pari ad almeno la metà dei medici componenti il gruppo stesso, utilizzo, per l'attività assistenziale, di supporti tecnologici e strumentali comuni, utilizzo da parte dei componenti il gruppo di eventuale personale di segreteria o infermieristico comune, fanno parte dell‟associazione MMG, MCA e PLS che s‟impegnano ad assistere oltre ai propri anche gli altri pazienti afferenti all‟associazione in caso di necessità; i medici devono garantire la continuità assistenziale nell'arco della giornata. Le unità territoriali di assistenza primaria (UTAP) sono forme aggregative sperimentali che in una sede unica erogano prestazioni complesse riconducibili a diverse tipologie - assistenza specialistica, prestazioni diagnostiche, assistenza infermieristica, riabilitativa e domiciliare, 8 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE assistenza sociale - anche del tipo di ricovero residenziale o semiresidenziale alternativo alla degenza in regime ospedaliero; la loro sperimentazione è demandata agli accordi stipulati in sede regionale; può essere prevista la fornitura di personale, locali e attrezzature da parte dell‟ASL. Le prescrizioni ministeriali forniscono indicazioni per costruire il modello organizzativo dell‟UTAP, che varierà secondo quantità e qualità degli assistiti. Il modello organizzativo per 10000-12000 assistiti prevede quali prestazioni erogabili le seguenti: Mmg, pediatri, specialistica e guardia medica: Ecg, Pt d‟urgenza, Ck d‟urgenza, glicemia, medicazioni, piccola (minima) chirurgia, punture, flebo, vaccinazioni ecc., ecografia d‟urgenza, non specialistica. DISTRETTO ASSISTENZA DI BASE E SPECIAL. Medicina di base (MMG, MCA, PLS) Specialistica ambulatoriale SERVIZI SOCIO-SANITARI ambulatoriali residenziali-semires Assistenza consultoriale Salute mentale Tossicodipendenze Disabilità ADI Etc… RSA Ospedale di comunità Centri diurni Day hospital Etc. OSPEDALE Assistenza farmac. Assistenza protesica Servizi che possono essere ospitati nella CASA della SALUTE Figura 2: I servizi socio-sanitari distrettuali. La realizzazione della casa della salute è stata parte integrante del programma del Ministero della Salute “Un New deal della salute” presentato in Parlamento in data 27 giugno 2006 e per la sua realizzazione la Legge Finanziaria (Legge 296/2007 articolo 1 comma 805) è stato previsto uno specifico stanziamento. L‟istituzione della Casa della salute ha come principale obiettivo quello di favorire, attraverso la contiguità spaziale dei servizi e degli operatori, l‟unitarietà e l‟integrazione dei livelli essenziali delle prestazioni sociosanitarie, principi fondamentali, affermati esplicitamente dalla legge n. 229/‟99 e dalla Legge n. 328/2000, ma finora scarsamente applicati. La Casa della salute è una struttura polivalente e funzionale in grado di erogare l‟insieme delle cure primarie e di garantire la continuità assistenziale e le attività di prevenzione, nell‟ambito delle aree elementari del distretto (per un bacino corrispondente a circa 5-10.000). Per tale struttura si potranno utilizzare edifici a destinazione d‟uso sanitario o amministrativo dismessi, da ristrutturare, messi a disposizione dei Comuni, spazi acquisiti dal mercato edilizio, sedi specificamente progettate ed edificate. La promozione della Casa della salute costituisce l‟espressione di un nuovo progetto di medicina del territorio. 9 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE 3.3 Il sistema integrato dei servizi sanitari (ASL e Distretti/Circoscrizioni) in Piemonte L‟organizzazione delle Aziende Sanitarie Locali in vigore dal 1 gennaio 2008, prevede una nuova articolazione e accorpamento delle stesse, e quindi una riduzione a tredici; nella tabella di seguito riportata Tab.2 sono evidenziati le ASL, i 58 distretti con i dati di popolazione e la relativa sede5. ASL TO1 DISTRETTO Circoscrizione I_Crocetta-S. Secondo Circoscrizione VIII_S.SalvarioCavoretto-Borgo Po Circoscrizione IX_ Nizza MillefontiLingotto-Filadelfia Circoscrizione X_Mirafiori sud Circoscrizione II_Santa Rita-Mirafiori nord 138431 Via San Secondo 116144 Via Biscarra 131414 Via Monginevro 97606 Via Pacchiotti Circoscrizione V_Borgo VittoriaLucento-Madonna di CampagnaVallette 125465 Via del Ridotto Circoscrizione VI_Barriera di MilanoFalchera-Villaretto-Rebaudengo-Regio Parco-Barca-Bertolla 106291 Via Borgo Ticino 88658 Lungo Dora Savona 67739 57695 94589 29944 91252 23569 20344 92101 85590 Collegno Rivoli Orbassano Giaveno Susa Torre Pellice Pomaretto Pinerolo Venaria Circoscrizione IV_Campidoglio, Parella, S. Donato TO3 SEDE DISTRETTO 103569 Circoscrizione III_ S.Paolo-CenisiaPozzo Strada-Cit Turin-Borgata Lesna TO2 POPOLAZIONE DISTRETTO Circoscrizione VII_ Aurora-RossiniVanchiglia-Vanchiglietta-Madonna del Pilone Collegno Rivoli Orbassano Giaveno Susa Val Pellice Valli Chisone e Germanasca Pinerolo Venaria Fonte dati: IPSA L., SILETTO E. (a cura di), I distretti delle aziende sanitarie locali della Regione Piemonte, Regione Piemonte, Torino, 2009. 5 10 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE TO4 TO5 VC BI NO VCO 1_Ciriè 2_Chivasso 3_Settimo T.se 4_ San Mauro T.se 5_ Ivrea 6_Cuorgnè 1_Chieri 2_ Moncalieri 3_Nichelino 4_ Carmagnola Vercelli Valsesia 1_Biella 2_Cossato 1_Borgomanero 2_Arona 3_Galliate/Trecate 4_Novara 1_Omegna 2_Domodossola 3_Verbania Cuneo Borgo/Dronero CN1 CN2 AT AL Mondovì Ceva [distretto montano] Saluzzo Savigliano/Fossano 1_Alba 2_ Bra 1_ Asti Nord 2_ Asti Centro 3_Asti Sud Acqui Terme Alessandria Casale Monferrato Novi Ligure Ovada Tortona Valenza 120684 78718 82511 41233 112226 80617 101382 76579 76493 51546 101594 73438 119897 57726 73010 79762 58527 132676 43109 65293 65327 72345 87374 63766 23831 80945 87745 104454 64604 65666 76144 56866 43068 122502 86579 72328 28000 61627 31569 Ciriè Chivasso Settimo T.se Sa. Mauro T.se Ivrea Courgnè Chieri Moncalieri Nichelino Carmagnola Vercelli Borgosesia Biella Cossato Borgomanero Arona Trecate Novara Omegna Domodossola Verbania Cuneo Dronero Borgo San Dalmazzo Mondovì Ceva Saluzzo Fossano Alba Bra Asti Asti Nizza Monferrato Acqui Terme Alessandria Casale Monferrato Novi Ligure Ovada Tortona Valenza Tabella 2: Organizzazione delle ASL e suddivisione dei Distretti e Circoscrizioni Sanitari in Piemonte. 11 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE Il distretto rappresenta il punto d‟incontro tra la domanda di salute dei cittadini e l‟offerta delle cure e costituisce l‟area che comprende presidi e servizi dispersi sul territorio, finalizzati a fornire risposte territoriali ai problemi di salute dei cittadini e può essere considerato come lo spazio d‟integrazione tra le attività sanitarie e quelle sociali. I distretti sanitari hanno funzioni precise: 1. Assistenza medica di base (medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, guardia medica); 2. Continuità assistenziale e integrazione ospedale/ territorio attraverso la definizione di percorsi terapeutici individualizzati; 3. Assistenza specialistica ambulatoriale extraospedaliera; 4. Diagnostica strumentale e di laboratorio; 5. Assistenza domiciliare; 6. Assistenza extra-ospedaliera, residenziale e semiresidenziale; 7. Assistenza consultoriale, familiare e pediatrica; 8. Programmazione degli accessi all‟ospedale di comunità. 9. Prevenzione nell‟ambiente di vita e di lavoro; 10. Tutela della Salute mentale e assistenza psichiatrica; 11. Educazione sanitaria e promozione di corretti stili di vita. Tali funzioni possono essere esplicitate all‟interno della sede principale del distretto sanitario oppure, in accordo con il Piano delle Attività Territoriali e il Piano di Zona, possono essere distribuite e/o replicate sul territorio in modo diffuso e diversificato. Nella Regione Piemonte, i distretti sanitari hanno bacini d‟utenza molto diversi tra loro, poiché vanno da 20.000 a più di 100.000 abitanti per distretto. È evidente come sia più complessa e difficile un‟omogenea distribuzione dei servizi socio-sanitari all‟interno di distretti territorialmente estesi e densamente popolati. La rete ospedaliera vede presenti sul territorio sia Aziende Ospedaliere sia Aziende ospedaliero-universitarie. Il ricovero ospedaliero ricorre quando il cittadino necessita d‟interventi di diagnosi, cura e riabilitazione; e quando per complessità, gravità o altro non può essere diversamente assistito. Si articola in ricovero ordinario o continuativo vale a dire sia di giorno sia di notte. Questa modalità di ricovero è riservata alle patologie che necessariamente richiedono una cura sia, medica che chirurgica non effettuabile in un solo giorno6. I servizi di pronto soccorso fanno fronte a qualsiasi emergenza sanitaria anche in caso di maxiemergenza (alluvioni, terremoti, esplosioni, incidenti aerei ecc.) grazie ad un contatto diretto con altre forze operative come: Polizia, Carabinieri, Vigili del Fuoco, Vigili Urbani. La Centrale Operativa 118 provvede anche alla rilevazione in tempo reale dei posti letto nei reparti di emergenza degli ospedali della Regione, consentendo la destinazione finale dei pazienti secondo la patologia e la gravità. In quest‟ottica, la Casa della Salute potrebbe rendere più agevole e capillare il primo accesso ai servizi sanitari da parte del cittadino ed essere considerata come un insieme di attività organizzate in aree specifiche d‟intervento profondamente integrate fra loro, in cui si realizza la presa in carico del cittadino per tutte le attività socio-sanitarie che lo riguardano. 6 http://www.regione.piemonte.it/sanita/program_sanita/ricovero/rico_osp.htm 12 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE 3.4 La Casa della salute: le funzioni e le tipologie La Casa della Salute può essere il presidio di una Comunità per meglio organizzare il progetto salute della popolazione. La realizzazione di quest‟obiettivo impone un cambiamento culturale radicale attraverso lo sviluppo di reti organizzative relativamente ai servizi assistenziali, rendendo così più efficace il modello delle reti cliniche integrate. Essa rappresenta il luogo in cui cooperano attraverso il lavoro di gruppo il personale del distretto (tecnico-amministrativo, infermieristico, della riabilitazione, dell‟intervento sociale), i medici di base (che vi eleggeranno il proprio studio associato) e gli specialisti ambulatoriali. Dovrebbe essere preferibilmente la sede unica dei servizi e degli operatori. Solo alcune attività, caratterizzare da una sufficiente autonomia di gestione, dovrebbero essere ubicate in una sede diversa, per esempio le residenze sanitarie assistenziali o gli hospice. Si configura come un presidio strategico del distretto socio-sanitario che ha lo scopo di fornire un servizio per fronteggiare alcune tra le più evidenti criticità nel rapporto tra il S.S.N. e il cittadino, e per garantire i livelli essenziali di assistenza sociosanitaria nella loro unitarietà di prevenzione, cura e riabilitazione7. Può diventare uno dei pilastri del sistema di assistenza socio-sanitaria, che può essere programmato ed equiparato a una rete con i suoi nodi e con gli archi di congiungimento che rappresentano i percorsi sui quali si realizzano gli scambi tra struttura e servizi. Tale struttura unifica e integra ciò che è disperso e separato, e rende possibile una partecipazione consapevole dei cittadini a progetti di salute con attività previste nel Piano integrato di salute che ogni distretto è tenuto a realizzare. Non si configura, pertanto, come un luogo autosufficiente, ma è legato in modo molto interrelato alle altre strutture sanitarie e ha come missione il prendersi cura delle persone fin dal momento dell‟accesso, attraverso l‟accoglienza dei cittadini, la collaborazione tra professionisti, la condivisione dei percorsi assistenziali, l‟autonomia e la responsabilità professionale, la valorizzazione delle competenze. Le Case della Salute, in particolare, hanno la funzione di: assicurare un unico punto di accesso ai cittadini; garantire la continuità assistenziale nelle 24 ore 7 giorni su 7; organizzare e coordinare le risposte da dare al cittadino; rafforzare l‟integrazione con l‟ospedale, tra i MMG mediante un più facile confronto e condivisione del lavoro e tra loro e gli specialisti; migliorare la presa in carico integrata dei pazienti con problemi di salute mentale; sviluppare programmi di prevenzione rivolti al singolo, alla comunità e a target specifici di popolazione; promuovere e valorizzare la partecipazione dei cittadini; La Casa della Salute può essere strutturata in modo diverso comprendendo, a seconda del contesto in cui è inserita, servizi differenti. La complessità della struttura muta secondo la presenza al suo interno della tipologia di tali servizi. Nella sua ipotesi più complessa, essa contiene almeno i servizi raggruppati per i quattro settori di appartenenza: 7 Benigni B., Fagnoni P. M., et al., La Casa della Salute. Idee di progetto, Alinea, Firenze, 2007. 13 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE Servizi Sanitari (SS) o Punto di I intervento territoriale – Emergenza sanitaria o Guardia medica o Infermeria o Area della radiologia e dell‟ecografia o Area prevenzione o Poliambulatori specialistici o Studi medici di medicina generale o Studi pediatri di libera scelta o Punto di primo prelievo e point of care o Ospedale di comunità Servizi Socio-Sanitari (SSS) o Consultorio o Area della riabilitazione o Area psichiatrica, Centro salute mentale o Servizio ADI Servizi e Attività Sociali (SAS) o Segretariato sociale o Servizi sociali e associativi Altri Sevizi (AS) o Servizi di tipo amministrativo/sanitario (Centro unico di prenotazione, scelta/revoca medico/ servizio protesi, ecc.) o Distribuzione farmaci. Questa struttura deve essere progettata, organizzata e gestita con un approccio flessibile, pertanto, la programmazione sociosanitaria distrettuale deve divenire un sistema differenziato di standard da rielaborare permanentemente anche sulla base dell‟evoluzione socio-sanitaria ed epidemiologica locale. È evidente che non possono essere adottati e conservati standard nazionali o regionali rigidi, validi per tutti i territori. Al contrario, essi vanno differenziati a seconda che si operi in un territorio montano, in ambiente rurale, in una situazione urbana, in un‟area metropolitana, in generale, in relazione ai servizi presenti sul territorio a tutte le scale. In considerazione delle variabili in gioco che rendono difficoltosa la definizione delle attività da prevedere in strutture di questo genere si considera come Indicatore di tipologia il grado di COMPLESSITÀ, dove con grado di complessità s‟intende il NUMERO E IL TIPO DI SERVIZI FORNITI: Casa della Salute di BASSA COMPLESSITÀ Casa della Salute di MEDIA COMPLESSITÀ Casa della Salute di GRANDE COMPLESSITÀ Il contesto in cui è realizzata la Casa della Salute ha, naturalmente, la capacità di influenzare il grado di complessità della struttura stessa. Inoltre il numero e la tipologia delle funzioni specialistiche che si affiancano ai servizi di assistenza primaria può anche variare sia in relazione al livello di pre-esistenza di suddette funzioni dislocate puntualmente nell‟area elementare di pertinenza della CdS, sia in relazione alle scelte strategiche definite a priori relative ai servizi e prestazioni da erogare. 14 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE A questo proposito, ad esempio, il dimensionamento dei servizi consultoriali può differenziarsi in relazione alla decisione di prevedere nella struttura la presenza dell‟ostetrica, che opera in collaborazione con il medico di famiglia, o di effettuare nella stessa sede anche i corsi preparto. Allo stesso modo, i servizi di salute mentale possono essere dimensionati in modo diverso in relazione alla scelta di limitare l‟attività alla consulenza psichiatrica programmata o di collocare nella stessa sede il Centro di Salute Mentale. Appare evidente come in un Comune di medie dimensioni, con una popolazione di 20-30.000 abitanti, sia possibile prevedere, nella CdS, l‟intera gamma dei servizi territoriali anche con funzioni complesse e quindi progettare una tipologia di CdS ad alta complessità. La tipologia della CdS “a bassa complessità ” risulta essere più appropriata in un contesto nel quale s‟intendono erogare i servizi di assistenza primaria propri dei nuclei di cure primarie. Questo può essere realizzato sia in un piccolo Comune sia nel quartiere di una città, coinvolgendo, laddove possibile, anche più Nuclei di Cure Primarie. I servizi devono, pertanto, essere necessariamente organizzati secondo la dimensione del nucleo e proporzionato agli utenti di riferimento. Nonostante la diversificazione dei servizi erogati, secondo le diverse esigenze comunitarie, le Case della Salute devono contenere al loro interno funzioni di assistenza primaria, tra le quali: Accoglienza, prima valutazione del bisogno, orientamento e servizi amministrativi/sanitari di base; Gestione coordinata delle patologie croniche; Pianificazione e gestione integrata dell‟assistenza domiciliare; Educazione sanitaria/terapeutica a diversi target di popolazione per la migliore gestione della propria patologia (paziente esperto) o per favorire stili di vita sani; Assicurazione della continuità assistenziale per problemi ambulatoriali urgenti per dodici ore diurne tutti i giorni della settimana; Assistenza farmaceutica sulla base di linee guida condivise Di seguito, nella Tab.3, è proposta un‟analisi SWOT in cui sono evidenziati i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le minacce (rischi) connessi con l‟attuazione di strutture quali le case della salute. Il risultato finale dell‟analisi SWOT è sicuramente suscettibile di variazione ogni qualvolta nuovi elementi impongano riflessioni di più generale portata, ma può essere utile a valutare diverse opzioni nei singoli casi e rappresentare un supporto valido al processo decisionale e può essere utilizzata anche come strumento per prevenire possibili criticità che l‟attuazione di un programma o progetto comportano. La stessa analisi può essere vista, pertanto, come uno schema in divenire, volto a evidenziare gli aspetti positivi e negativi più importanti del quadro complessivo. 15 LA NUOVA DIMENSIONE DELLA MEDICINA TERRITORIALE PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA Riduzione della pressione sulle strutture ospedaliere Inizio del processo di networking delle strutture sanitarie Aggregazione dei servizi oggi diffusi sul territorio Bacini d‟utenza più omogenei e facilmente gestibili Diffusione capillare dei servizi socioassistenziali sul territorio Riuso di strutture sanitarie dismesse e/o riconversione di altre strutture dismesse. Coinvolgimento diretto dei cittadini attraverso politiche di autogestione e partecipazione OPPORTUNITA’ Potenziamento del servizio socioassistenziale Riorganizzazione della rete sanitaria Apertura internazionale attraverso l‟adozione di modelli efficienti e di successo Maggiore attenzione verso il singolo cittadino e le sue esigenze Diffusione di best practices nel recupero degli spazi dismessi Diffusione di nuove tecnologie (es. informatiche, telematiche) ad uso sia del cittadino sia del personale medico, infermieristico e amministrativo Maggiore integrazione dei MMG con il sistema sanitario Impossibilità di impegnare le risorse economiche per il completamento e/o l‟avvio dell‟attività; Riduzione del rapporto protetto medicopaziente Difficoltà a raggiungere la struttura causa localizzazione spaziale diffusa MINACCE Generale difficoltà di attuazione delle politiche per la programmazione sanitaria locale Sovrapposizione di strutture Mancato coordinamento tra programmazione settoriale e pianificazione territoriale. Lentezza delle procedure di affermazione delle CdS/GCP sul territorio Tabella 3: Analisi SWOT sull‟introduzione delle Case della Salute nel Sistema Sanitario Regionale. 16 LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE 4. LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE 4.1. Obiettivi ed elementi di analisi preliminari L‟obiettivo delle linee guida consiste nell‟orientare in prima istanza le scelte programmatorie di localizzazione sul territorio regionale piemontese delle strutture di primo accesso del cittadino al sistema sanitario e costituiscono uno strumento operativo rivolto alle Amministrazioni Pubbliche ed Enti Locali, responsabili della programmazione e pianificazione. La complessità del processo di programmazione è legata a diversi fattori quali le differenze territoriali-ambientali, quelle urbanistiche, la numerosità degli utenti coinvolti all‟interno della rete in cui si organizza il servizio, la variabilità dell‟offerta vista in un quadro di molteplicità di servizi offerti, unitamente alla difficoltà di applicazione ai servizi territoriali di sistemi di guida dei processi che li caratterizzano. L‟elemento programmatore di rilievo è, quindi, la gestione delle relazioni e l‟interconnessione funzionale tra strutture ospedaliere e territoriali, tra attività sanitarie e attività assistenziali per garantire presa in carico e continuità per il cittadino. L‟integrazione tra i diversi servizi pone l‟accento sulla necessità di un “governo” del sistema per evitare rischi di dispersione e duplicazione delle attività. Inoltre l‟adozione di un modello basato sulla integrazione funzionale tra i diversi erogatori consente un‟utilizzazione della risorsa umana e professionale efficiente ed efficace nell‟insieme. Inoltre all‟interno di una rete di strutture sanitarie già esistenti, rivestono fondamentale importanza sia la localizzazione di una nuova struttura e il suo dimensionamento rispetto al territorio di riferimento sia la presenza e il livello dei servizi previsti. Di fondamentale importanza è l‟analisi dei bacini d‟utenza unitamente ad aspetti connessi all‟accessibilità dell‟area, ma non si può prescindere anche da una conoscenza approfondita delle realtà territoriali, ottenibili attraverso un‟analisi della vocazione delle stesse. Pertanto, alla rilevazione dei bisogni di salute del bacino d‟utenza e all‟analisi delle caratteristiche di accessibilità, si unisce la verifica delle caratteristiche naturali e antropiche del territorio fisico di riferimento8. Sotto il profilo metodologico occorre effettuare le analisi preliminari secondo due scale di lettura che, ovviamente, vanno considerate strettamente interrelate per informare le conseguenti scelte operative: Contesto territoriale; Contesto locale. A scala territoriale occorre analizzare: La rete ospedaliera esistente e programmata; La rete dei servizi sanitari complementari esistenti e programmati; Il bacino d‟utenza attuale e potenziale; Il sistema infrastrutturale esistente e programmato; Il sistema ambientale in tutta la sua complessità. 8 TERRANOVA F. (a cura di), Edilizia per la Sanità, UTET, Torino, 2005. 17 LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE A scala locale occorre analizzare: Disponibilità, conformazione oro geografica, caratteristiche e dimensioni del‟‟area; Posizione ottimale rispetto ai flussi e al bacino d‟utenza; Grado di accessibilità attraverso le principali infrastrutture viarie. Caratteristiche e localizzazione dei servizi sanitari e socio-assistenziali esistenti. 4.2. Quadro esigenziale Al fine di svolgere la funzione di programmare la localizzazione e la tipologia delle strutture, tenendo presenti i fattori precedentemente presi in considerazione si riporta di seguito il quadro esigenziale di riferimento con evidenziazione dei requisiti da soddisfare, con l‟obiettivo di giungere a localizzare le nuove strutture in un quadro di organizzazione sistemica – integrata coerente con i diversi aspetti evidenziati con le analisi preliminari svolte: ORGANIZZAZIONE SISTEMICA E INTEGRAZIONE ESIGENZA REQUISITO Avere un‟organizzazione sistemica integrata dei servizi sanitari e socio-assistenziali territoriali Istituire collegamenti funzionali a rete tra le strutture Razionalizzare i servizi forniti AZIONI Predisporre la mappatura dei servizi esistenti sul territorio (infrastrutture presenti ) con adozione del modello HUB & SPOKE. COERENZA CON LE CARATTERISTICHE DEL TERRITORIO ESIGENZA REQUISITO AZIONI Avere servizi erogati in base all‟identità territoriale Garantire l‟accessibilità alle strutture Prevedere tempi adeguati di raggiungimento da parte degli utenti Prevedere la localizzazione delle strutture in coerenza con le caratteristiche territoriali-ambientali Prevedere nella struttura funzioni in relazione alle caratteristiche e numero di patologie specifiche del territorio in oggetto Diversificare il numero di utenti in rapporto alle caratteristiche territoriali e alla densità di popolazione Analizzare le tipologie/funzioni delle strutture in relazione alle variabili individuate 18 LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE 4.3. Strumenti di supporto alle azioni previste Per svolgere le azioni individuate al fine di soddisfare le esigenze e rispondere ai requisiti richiesti è innanzitutto fondamentale disporre di una mappatura dei diversi servizi presenti sul territorio e applicare il modello a rete tipo, per esempio, quello definito hub & spoke per gerarchizzare i servizi e leggerli nell‟insieme. Il modello hub & spoke applicato alla rete dei servizi sanitari regionali, permette di simulare la concentrazione della erogazione dell‟assistenza di maggiore complessità in centri di eccellenza (hub) e l‟organizzazione del sistema d‟invio da/a centri periferici funzionalmente sotto-ordinati (spoke) cui competono principalmente prime cure, cure di bassa intensità e la selezione e l‟invio dei pazienti al centro di riferimento. Ad esempio i centri ospedalieri regionali di alte specializzazioni possono essere considerati gli hub e costituire i punti di riferimento per i servizi ospedalieri territoriali che sono gli spoke. L‟adozione del concetto di rete integrata per la programmazione della rete di servizi del S.S.R. richiede che, di fatto, sia incompatibile l‟uso di un regime di competizione fra le singole unità che erogano il servizio.. Al fine di rendere accessibili a tutti i cittadini, i servizi offerti dalle strutture di cure primarie in modo omogeneo, garantendo un rapporto d‟assistenza adeguato alle reali esigenze di ogni paziente, potrebbe essere opportuno organizzare l‟area del distretto sanitario in aree elementari, o sub-distrettuali, all‟interno delle quali collocare una struttura di riferimento per l‟erogazione delle cure primarie e socio-assistenziali. La suddivisione del distretto sanitario in aree elementari è un‟azione utile, ma ogni area elementare o sub-distrettuale deve essere definita attraverso un‟intesa tra l‟Azienda Sanitaria Locale e il Comune di riferimento. Di seguito viene riportata una serie di mappe relative al territorio della Regione Piemonte. Le mappe sono state realizzate utilizzando come cartografie di base il repertorio cartografico della Regione Piemonte – fogli IGM scala 1:100000: limiti amministrativi dei comuni, autostrade, strade statali, strade provinciali, ferrovie. I dati relativi alla popolazione residente nei comuni è tratta dal bilancio demografico ISTAT della popolazione residente al 31 dicembre 2008. All‟interno delle mappe, al fine di poter applicare il modello, sono evidenziate: Strutture Ospedaliere sedi di Pronto Soccorso/DEA (dati forniti dalla Regione Piemonte), Sedi di mezzi di soccorso ( dati forniti dalle Centrali Operative), Case della Salute/Gruppi di Cure Primarie (dati rilevati da indagine sul campo). Sulla base di queste azioni di supporto al processo decisionale potranno essere operate dai responsabili della programmazione le scelte relative di base. 19 Azienda Sanitaria Locale Torino 1 Ñ# H Ñ# H ## S ## S Ñ# H # CdS Ñ# Ñ##Ñ# Ñ ## S H H H H Legenda Distretti: Borgo Po, San Salvario, Cavoretto Centro, Crocetta Mirafiori sud Nizza Millefonti, Lingotto, Filadelfia San Paolo, Cenisia, Cit Turin, Pozzo Strada Ñ # S H CdS Santa Rita, Mirafiori nord Mezzi soccorso Sede di distretto Ospedale sede di PS / D.E.A. Casa della salute / GCP aree verdi fiumi edifici particolari isolati ponti 0 2000 4000 6000 20 Meters Azienda Sanitaria Locale Torino 2 # S Ñ H # S CdS ÑH # S ÑH Ñ # S ÑH Ñ Legenda Distretti: Aurora, Vanchiglia, Sassi, Madonna del Pilone Ñ Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lanzo, Lucento, Vallette Regio Parco, Barca, Bertolla, Barriera di Milano, Rebaudengo, Falchera, Villaretto Ñ # S H CdS San Donato, Parella, Campidoglio Mezzi soccorso Sede di distretto Ospedale sede di PS / D.E.A. Ñ ÑÑ Ñ Casa della salute / GCP aree verdi fiumi edifici particolari isolati ponti 0 3000 6000 Meters 21 22 Ñ 208 3170 Ñ Sestriere 1170 235 di Susa Meana Massello Prali Ñ 586 Bobbio Pellice 278 932 H #Ñ S Fenestrelle 182 738 Gravere 6806 678 1171 756 1528 3344 2045 ÑS # 277 Rora' 4651 7748 Lusernetta 3536 35491 Val Lemina Ñ di Pinerolo #Ñ S Dora Osasco Bibiana 1380 Fenile Campiglione- Cavour Vigone Ñ 0 4838 22254 1197 10000 Mezzi soccorso Autostrade Strade statali Strade provinciali Ferrovie Casa della salute / GCP PS / D.E.A. Ospedale sede di Sede di distretto 20000 Meters 30001 - 100000 10001 - 30000 5001 - 10000 2001 - 5000 0 - 2000 Popolazione residente nel 2008 CdS H # S Ñ Venaria Pinerolo Valli Chisone e Germanasca Val Pellice Susa Giaveno Orbassano Rivoli Collegno Distretti: Legenda Torino 3 Cds 18142 Ñ Beinasco 37691 Ñ 50072 Collegno Virle Piemonte CdS 3345 Cercenasco 1836 Scalenghe Ñ Volvera H ÑS # Grugliasco Orbassano #Ñ S 8643 Ñ 19001 Airasca 3807 Ñ Ñ Rivoli #Ñ S Rivalta di Torino Villafranca Piemonte 1238 Buriasco Ñ 8437 Bruino 18032 5300 3362 1403 Macello 5592 Ñ Garzigliana 555 2909 Piscina Cumiana Ñ 3773 3175 H Alpignano 13590 H # ÑS Venaria 34682 CdS Ñ 8429 Druento Pianezza Ñ 17246 50015 Villarbasse 4510 Sangano Piossasco Trana 1647 Reano Alta Rosta 2844 Buttigliera 6574 6292 2936 San Gillio 3140 1735 La Cassa Givoletto Caselette Val della Torre 3818 Almese Ñ 3817 12183 7858 Pinerolo 1133 H Avigliana Frossasco 2062 #Ñ S San Secondo 3368 S. Giovanni 2495 Cantalupa Bricherasio 4360 Luserna 526 Ñ Villar 3035 Rubiana 4816 CdS H 927 Roletto San Pietro Prarostino 1277 Chisone Torre Pellice 891 Angrogna Ñ Porte 1070 4215 Perosa Villar San Germano 1844 Pinasca 3065 Pinasca 1687 Valgioie Giaveno 1498 1491 di Susa 16425 Coazze Inverso 749 Pramollo 250 Pomaretto # S 3490 Chiusa di Caprie 2115 2405 Vaie San Michele Sant'Ambrogio Sant'Antonino 4307 4672 Condove 2372 di Susa Borgone Focchiardo Perosa Argentina Ñ 1057 di Susa Villar 579 San Didero Bruzolo San Giorio 1146 Roure Perrero 924 1682 Chianocco Bussoleno 6597 Villar Pellice 579 749 Mattie Susa Mompantero Salza di Pinerolo 78 63 575 Novalesa Usseaux 977 Chiomonte Pragelato Ñ 272 Sauze di Cesana 741 561 900 Sauze d'Oulx Salbertrand Cesana Torinese 1041 Oulx Claviere 3195 Bardonecchia Exilles 969 Venaus 656 Giaglione 45 Moncenisio Azienda Sanitaria Locale 0 23 10000 Usseglio Balme Ñ Ñ Groscavallo Ceresole Reale Lemie Meters Ñ Mezzenile Viu' Cantoira Ceres Chialamberto 20000 Ala di Stura Ñ Noasca Traves Varisella Vallo Torinese Fiano Ñ Grosso Rivara H Cirie' al Campo Ñ Ñ Torinese Ñ Leini' Ñ Ñ Aglie' Vialfre' Ñ # ÑS Torinese San Mauro Torinese Castiglione #Ñ S Torinese Settimo Canavese Orio Brandizzo Ñ Torinese Gassino Rivalba Sciolze Cimena San Raffaele Castagneto Po Villareggia Cinzano Casalborgone da Po Canavese Cossano Rottaro Settimo Azeglio Piverone Canavese Palazzo Ñ Saluggia Ñ Brozolo Brusasco Cavagnolo Monteu da Po Lauriano Ñ Verolengo Piemonte Torrazza Maglione Borgomasino Rondissone Mazze' Vische Vestigne' Ñ Caravino Albiano d'Ivrea Bollengo San Sebastiano H # ÑS Caluso Chivasso Ñ Canavese Candia Ñ Canavese Barone H Strambino Ñ Mercenasco Montanaro CdS Foglizzo Canavese San Giusto Volpiano Ñ Canavese San Benigno Bosconero Feletto Lusiglie' Canavese Ñ Scarmagno Montalenghe Cuceglio Ñ Canavese Canavese Canavese San Martino Romano Ciconio San Giorgio Ozegna Bairo Canavese Canavese Torre Perosa Canavese Pavone Samone Banchette d'Ivrea Burolo Cascinette Ivrea #Ñ S Montalto Dora d'Ivrea Chiaverano Andrate Nomaglio Borgofranco Canavese Fiorano Loranze' Parella Lugnacco Strambinello Baldissero Lombardore Rivarossa Borgaro Caselle Torinese Ñ Alice Lessolo Brosso Ñ Settimo Vittone Quassolo Tavagnasco superiore Vistrorio Vidracco Issiglio Rueglio Rivarolo Canavese Favria San Francesco Ñ Front Busano Salassa Oglianico San Maurizio Canavese #Ñ S San Carlo Canavese Vauda Canavese Robassomero Canavese Nole Villanova Ñ Valperga #Ñ S Pertusio Barbania Levone Rocca Canavese Mathi Ñ Balangero Ñ Pratiglione Prascorsano Belmonte Canischio H Castellamonte Borgiallo Castelnuovo Cintano Colleretto Chiesanuova Cuorgne' San Colombano Alpette Ñ Canavese Pont Nigra Pecco Meugliano Trausella Traversella Castelnuovo Vico Canavese Frassinetto Ingria Forno Canavese Sparone Corio Cafasse ÑH Torinese Lanzo Torinese Coassolo Ribordone Germagnano Pessinetto di Lanzo Monastero Locana Ronco Canavese Valprato Soana Quincinetto Carema Verrua Savoia Ñ Crescentino Lamporo Mezzi soccorso Autostrade Strade statali Strade provinciali Ferrovie Casa della salute / GCP PS / D.E.A. Ospedale sede di Sede di distretto Fontanetto Po 30001 - 100000 10001 - 30000 5001 - 10000 2001 - 5000 0 - 2000 Popolazione residente nel 2008 CdS H # S Ñ Cuorgnè Ivrea San Mauro Torinese Settimo Torinese Chivasso Ciriè Distretti: Legenda Torino 4 Azienda Sanitaria Locale Ñ 1971 Pancalieri Ñ 2127 850 9129 1083 27927 ÑS # Ñ CdS CdS 57788 Ñ 8663 Ñ Ñ 6318 10548 Santena 27927 Carmagnola 4841 Villastellone 11125 Cambiano 3864 0 Ñ 10149 1022 1923 Pralormo 393 Isolabella 3991 Ñ 100 2477 3221 259 Mezzi soccorso Autostrade Strade statali Strade provinciali Ferrovie 200 30001 - 100000 10001 - 30000 5001 - 10000 2001 - 5000 0 - 2000 Meters Casa della salute / GCP PS / D.E.A. Ospedale sede di Sede di distretto Popolazione residente nel 2008 CdS H # S Ñ Carmagnola Nichelino Moncalieri Chieri Distretti: Legenda Cerreto d'Asti Castelnuovo Don Bosco Buttigliera d'Asti 800 452 Passerano Marmorito 243 Pino d'Asti 543 Albugnano 393Moriondo Torinese Mombello di Torino Arignano Riva presso Chieri 1996 Andezeno 903 440 Berzano di San Pietro Moncucco Torinese Marentino 671 1425 Montaldo Torinese Poirino Chieri H #Ñ S 35849 3731 Pino Torinese 1108 Pavarolo Baldissero Torinese Pecetto Torinese Ñ CdS Trofarello H # ÑS 57788 Moncalieri H La Loggia Ñ 7666 Carignano Lombriasco Osasio 3618 Piobesi Torinese 13860 Ñ Vinovo Nichelino CdS 49060 Castagnole Piemonte Ñ None 7927 5646 Candiolo #Ñ S Torino 5 Azienda Sanitaria Locale 24 Azienda Sanitaria Locale Vercelli Carcoforo 132 Fobello 80 Rimella 235 Legenda Alagna Valsesia Distretti: Rimasco 65 422 Ñ Cravagliana 192 104 Ñ Mollia Boccioleto 103 Riva Valdobbia Balmuccia 255 Scopa 239 199 74 136 269 424 Quarona Scopello Postua 576 #Ñ H S Borgosesia 2158 Ailoche CdS 332 Caprile 351 Guardabosone PS / D.E.A. Casa della salute / GCP Ñ Strade provinciali Strade statali 4887 Grignasco Autostrade 5129 Serravalle Sesia 1703 Pray Ferrovie 2195 Valduggia Ñ Crevacuore 2404 Sede di distretto Ospedale sede di 866 H Portula CdS Cellio 13447 Coggiola 1454 H Breia Mezzi di soccorso 186 4279 Piode Pila # S Civiasco 157 402 Rassa Ñ 7586 H Varallo Vocca Campertogno Valsesia CdS Rossa 237 Vercelli Sabbia 51 Rima San Giuseppe 68 283 Cervatto Prato Sesia Popolazione residente nel 2008 2034 Sostegno 769 HÑ 2001 - 5000 4089 H 826 0 - 2000 Romagnano Sesia Lozzolo 5001 - 10000 Gattinara Roasio 10001 - 30000 8399 30001 - 60000 2476 Lenta Rovasenda 912 Ghislarengo 991 Gifflenga 895 957 141 Arborio Buronzo 961 337 San Giacomo Vercellese 254 Balocco Greggio 498 376 Villarboit 568 934 Albano Vercellese Formigliana 342 Carisio Collobiano 123 Oldenico 1632 Casanova Elvo Ñ Alice Castello 267 HSanthia' Ñ 2683 2655 245 444 1819 Borgo d'Ale Ñ Cigliano 4599 3602 Crova 252 Salasco Ñ VERCELLI Sali Vercellese 2102 569 Lignana Prarolo 640 Livorno Ferraris 4538 620 Vinzaglio H 47080 121 Bianze' Borgo Vercelli #ÑH S Tronzano Vercellese Moncrivello 2355 Caresanablot Olcenengo 1161 702 San Germano Vercellese 1459 Villata Quinto Vercellese 9078 Desana Ronsecco Asigliano Vercellese 1109 1398 605 Tricerro 646 Pezzana 1293 Pertengo Costanzana 825 333 Stroppiana Rive 1260 1077 Caresana 473 861 Motta dei Conti 0 10000 20000 Meters 25 Azienda Sanitaria Locale Biella Valle San Nicolao 1148 149 Piedicavallo 6326 1029 Valle Mosso 201 Bioglio 225 Trivero 162 1718 Campiglia Cervo 100 Rosazza Vallanzengo 1703 Mosso 595 Quittengo H Ñ 1703 3499 225 San Paolo Cervo Callabiana Sagliano Micca 144 595 Camandona Tavigliano 387 Veglio Soprana Curino Valle Mosso 790 149 975 3769 Mezzana Mortigliengo 1718 45842 574 Strona 483 Selve Marcone 2228 Miagliano 3499 100 676 Pralungo Casapinta 1551 Andorno Micca 2718 393 Villa del Bosco 1191 Bioglio 482 Crosa Pettinengo 1029 Sordevolo 339 Tollegno 1349 2614 2228 Zumaglia 1148 Pollone Piatto 299 Quaregna 558 1431 Ronco Biellese 622 Graglia BIELLA Occhieppo Superiore 1631 725 Donato Ternengo 1505 Muzzano 2878 Ñ H #Ñ S ÑS # 2560 656 Vigliano Biellese Valdengo Brusnengo 2191 2469 2286 8482 Cerreto Castello 622 Masserano 15050 Lessona 986 1243 Netro Occhieppo Inferiore Cossato Camburzano 3985 Candelo Gaglianico 8041 3917 Ponderano Mongrando 4044 3995 Castelletto Cervo 639 Sandigliano Sala Biellese Benna Borriana 1214 2832 900 217 893 1188 Torrazzo Mottalciata 542 Zubiena Verrone 1278 1464 Massazza 2896 195 392 Villanova Biellese Cerrione Magnano 416 2130 Zimone Legenda Salussola Distretto di Biella Roppolo Distretto di Cossato Ñ # S H CdS Mezzi soccorso Sede di distretto Ospedale sede di Viverone 1441 510 Dorzano 921 Ñ Cavaglia' 3682 PS/D.E.A. Casa della salute / GCP Ferrovie Strade provinciali Strade statali Autostrade Popolazione residente nel 2008 0 - 2000 2001 - 5000 5001 - 10000 10001 - 30000 30001 - 60000 0 10000 20000 26 Meters Ñ Massino Visconti 1160 1832 Azienda Sanitaria Locale 2357 Novara Lesa Ñ Nebbiuno 797 494 Meina Pisano Colazza 2555 14588 4314 Bolzano Novarese Pogno 1961 1965 5808 #Ñ H S Arona 1118 1545 Gozzano Paruzzaro Invorio Legenda 2691 Soriso Briga Novarese 771 1828 Distretti: Oleggio Castello Dormelletto Borgomanero 2976 Gargallo Comignago Arona Gattico Castelletto sopra Ticino 1172 #Ñ S H Maggiora 1794 Galliate/Trecate 10000 3373 Novara 1816 Borgomanero Ñ Borgo Ticino Veruno 1243 4712 Boca # S 21305 Ñ Cureggio Cavallirio 1280 Varallo Pombia Bogogno 2486 1541 Agrate Conturbia 1501 H 4944 1274 Divignano Cressa CdS Pombia Fontaneto d'Agogna 1117 Mezzomerico Strade provinciali Cavaglio d'Agogna Vaprio d'Agogna Oleggio CdS 1036 426 3696 1476 Ñ Strade statali 13222 Cavaglietto Ñ Autostrade Momo Sizzano Casa della salute / GCP Ferrovie Marano Ticino 2800 1307 PS / D.E.A. 1557 Suno Ghemme Sede di distretto Ospedale sede di 2077 1451 2728 Mezzi di soccorso Popolazione residente nel 2008 Barengo 2083 902 0 - 2000 Bellinzago Novarese Fara Novarese 2001 - 5000 2668 Carpignano Sesia 5001 - 10000 9120 2557 Ñ Briona 10001 - 30000 2528 1224 589 313 Sillavengo 30001 - 60000 Caltignaga 10792 Castellazzo Novarese Cameri Mandello Vitta 255 Landiona 602 15062 Casaleggio Novara ÑH Galliate Vicolungo 911 San Pietro Mosezzo 896 Romentino Recetto 928 1926 Ñ 19602 5133 Biandrate 1152 NOVARA ÑS # Casalbeltrame #Ñ S H San Nazzaro Sesia 1002 Trecate 103602 713 19602 896 Cerano Casalvolone 1305 Sozzago Garbagna Novarese 6879 1022 Terdobbiate Casalino 1557 Granozzo con Monticello 1401 Nibbiola 508 878 774 2076 Tornaco Vespolate 2000 Borgolavezzaro 0 10000 20000 Meters 27 Legenda Azienda Sanitaria Locale Distretti: Verbania Borgomanero Arona Galliate/Trecate Ñ # S H Mezzi di soccorso Sede di distretto Ospedale sede di PS / D.E.A. Formazza CdS 436 Casa della salute / GPS Ñ Ferrovie Strade provinciali Strade statali 951 Premia Autostrade Baceno 591 Ñ Popolazione residente nel 2008 0 - 2000 2001 - 5000 5001 - 10000 1462 242 Varzo 1225 10001 - 30000 Crodo 2161 30001 - 60000 Ñ Trasquera Montecrestese 1262 757 Santa Maria Maggiore Craveggia 752 Toceno 4717 1492 Crevoladossola 258 Masera 18452 Druogno ÑS # Bognanco 788 Ñ 971 Re Villette H 259 Domodossola 1695 Montescheno Ñ ÑÑ Viganella 106 Seppiana Falmenta Beura-Cardezza 1163 Ñ Piedimulera Ñ Ñ 357 1745 Vogogna 2066 Miazzina Cossogno Trarego Viggiona 114 110 1048 Premosello Chiovenda Ñ 2672 Ñ Anzola d'Ossola Ornavasso Ñ Mergozzo Loreglia 426 Ñ #Ñ H S Germagno Quarna sopra 5179 16074 Quarna sotto 902 Omegna 2381 Ghiffa VERBANIA Ñ Stresa 964 Gignese Nonio Armeno 610 2296 1366 Cesara #Ñ H S 4858 Baveno Gravellona Toce 210 283 Bee 31134 7781 3503 744 1208 Vignone 2033 Arizzano Casale Corte Cerro Massiola 1274 Ñ Premeno 1595 Ñ 267 Oggebbio 777 Caprezzo Cambiasca 2153 532 Valstrona 172 San Bernardino Verbano 669 541 Belgirate Brovello-Carpugnino 1090 Pettenasco 281 Arola Pella Ñ 1156 444 913 Miasino Orta San Giulio Madonna del Sasso Ñ 3178 900 Ameno San Maurizio d'Opaglio 10000 20000 Ñ Cannero Riviera Aurano 907 3349 460 Intragna 1330 Pieve Vergonte Bannio Anzino 428 570 148 0 CdS 5132 713 Ceppo Morelli 620 Macugnaga Ñ 409 Calasca-Castiglione 456 Cannobio 169 1391 Pallanzeno 1619 Vanzone con San Carlo 269 Villadossola 163 517 Cavaglio-Spoccia 6909 445 196 Antrona Schieranco Cursolo-Orasso 1454 Trontano 274 Gurro Malesco Meters 28 29 90 Ñ Bellino 182 101 84 10000 Vinadio 710 Ñ 1109 Ostana 455 254 Aisone 20000 Ñ 2044 Castelmagno 93 Celle di Macra 110 282 Melle 1540 545 140 Meters Valdieri 980 970 798 4670 #Ñ S Vignolo 855 Entracque 2862 2872 2055 967 Murello 1261 1531 Piemonte Limone 9889 Boves Ñ 5448 Ñ 3020 49 Briga Alta Pesio Chiusa di 589 1835 Ormea 85 64 859 Ceva # S 218 112 Casotto Ñ 126 Caprauna 1049 120 Alto 3456 Ñ Priola Garessio 441 Viola 226 127 754 128 Castelnuovo di Ceva Perlo Bagnasco Battifollo Lisio 249 Monasterolo Pamparato 508 442 Priero 495 1416 Saliceto Gottasecca 181 Montezemolo 268 Sale delle Langhe 523 Nucetto Mondovi' Mombasiglio 5884 618 234 684 Monesiglio Ñ 753 Prunetto 493 Paroldo Camerana 186 Roascio Sale San Giovanni HÑ 343 284 Mombarcaro Torresina Castellino Tanaro 83 Igliano Lesegno San Michele 2074 Ñ 359 552 Roburent Mondovi' 190 Ñ 1045 Niella Tanaro 860 Murazzano 117 151 290 Marsaglia Clavesana 881 Somano Bonvicino Belvedere Langhe 389 4796 377 Torre Mondovi' Scagnello Montaldo di soprana 2201 Alpi 824 Frabosa Magliano sottana Frabosa Mondovi' 1317 di Vasco Briaglia 3218 Vicoforte Monastero 1542 Mondovi' 2157 #Ñ S Ñ 1747 Farigliano Dogliani Ñ Bastia Rocca Mondovi' Ciglie' Ciglie' 644 Ñ 316 Carru' H 22473 Mondovi' Villanova 5771 2201 Piozzo 1012 4382 Magliano Alpi de' Baldi Roccaforte 2147 Pianfei 3790 1404 Margarita Beinette Stura Rocca 1682 Stura Morozzo Castelletto 2073 1295 721 Trinita' 777 Lequio Tanaro Bene Vagienna 3631 Salmour 750 Cervere 2116 Sant'Albano 2364 Fossano 24595 # S CdS 2106 Marene 2974 H Ñ Genola 2464 Montanera Peveragno 55201 6681 Centallo Ñ Vottignasco 550 20845 5418 Cavallermaggiore ÑH Savigliano di Savigliano CdS Ñ 344 Ruffia Ñ Cavallerleone 667 3009 Caramagna Piemonte Racconigi 10068 Monasterolo #Ñ H S 2427 Vernante 1274 Roaschia 166 1365 Tarantasca Robilante Roccavione 12212 2027 Lagnasco CUNEO Cervasca 2332 794 Villafalletto Borgo San Dalmazzo Gaiola Moiola 269 727 Bernezzo 3563 Caraglio Ñ Ñ 558 Roccasparvera Rittana 143 Valgrana 3312 1202 Villanova Solaro Scarnafigi Verzuolo 3573 Saluzzo Busca 6780 9941 Costanzo 222 2833 #Ñ S Manta Piasco Costigliole Rossana Villar San #Ñ S Valloriate CdS Ñ Demonte 1564 6406 Pagno 580 Venasca 1485 278 727 Saluzzo 16797 H Ñ Moretta 4296 Torre San Giorgio Carde' 1149 Castellar Brondello 336 Montemale di Cuneo Dronero Monterosso Grana 274 72 1118 Valmala Ñ 324 Pradleves 7313 85 Brossasco Isasca Gambasca Roccabruna 186 765 4254 Revello Martiniana Po 382 Rifreddo 1077 7757 Envie 2065 Barge Ñ Ñ Sanfront 2648 Frassino 2933 Paesana Ñ San Damiano Macra Macra 63 Sampeyre Stroppo 108 90 73 Oncino Marmora Sambuco 83 Canosio 85 Elva Casteldelfino Ñ Prazzo 190 Pietraporzio 94 Argentera 0 167 Acceglio 156 Pontechianale Ñ 200 Crissolo 182 5969 Bagnolo Piemonte 1415 Casalgrasso Polonghera Faule 481 Autostrade Strade statali Strade provinciali Ferrovie Casa della salute / GCP PS / D.E.A. Ospedale sede di Sede di distretto Mezzi soccorso 30001 - 60000 10001 - 30000 5001 - 10000 2001 - 5000 0 - 2000 Popolazione residente nel 2008 CdS H # S Ñ Savigliano-Fossano Saluzzo Ceva Mondovì Borgo/Dronero Cuneo Distretti: Legenda Cuneo 1 Azienda Sanitaria Locale 0 30 6326 Ñ 2810 #Ñ S 2820 Narzole Pocapaglia 3521 1106 Ñ 2081 Monchiero 581 1039 Novello 709 2047 Ñ 517 20000 S Ñ# Meters 343 191 414 Ñ Niella Belbo Bossolasco 707 355 187 2510 245 Cossano Belbo 74 308 379 Pezzolo valle Uzzone 347 Perletto Castelletto Uzzone Levice Bergolo 122 San Giorgio Scarampi Cortemilia Ñ Ñ Santo Stefano Belbo 4097 Camo 216 1042 Castino Torre Bormida Gorzegno Feisoglio 354 Serravalle Langhe 220 Bosia 875 Castiglione Tinella Rocchetta Belbo 513 Ñ 196 Cravanzana 390 Arguello 192 1324 Mango Borgomale 385 Lequio Berria Cerretto Langhe 471 353 Trezzo Tinella 480 507 Neive Neviglie 423 Ñ 3315 Benevello San Benedetto Belbo Cissone 82 Roddino 382 Ñ 250 Rodello 979 Treiso 791 Albaretto della Torre Sinio 524 671 Barbaresco 2083 30994 Montelupo Albese 529 Diano d'Alba 3329 Serralunga d'Alba Monforte d'Alba Barolo 747 1828 H Alba 1891 Govone 2061 Magliano Alfieri Castagnito Guarene 3317 Grinzane Cavour Roddi 1568 1259 Castiglione Falletto La Morra 2758 Verduno 529 Santa Vittoria d'Alba 2685 Ñ Monticello d'Alba 2149 2144 Vezza d'Alba 908 Priocca 1971 Castellinaldo Canale 5747 Ñ Piobesi d'Alba Corneliano d'Alba 887 Montaldo Roero Sommariva Perno 3115 Monta' 4638 Santo Stefano Roero 1437 Baldissero d'Alba 1655 Monteu Roero Cherasco 10000 8287 H 29608 Bra Sanfre' Sommariva del Bosco Ceresole d'Alba 2144 CdS Autostrade Strade statali Strade provinciali Ferrovie Casa della salute / GCP PS/D.E.A. Ospedale sede di Sede di distretto Mezzi soccorso Distretto di Bra Distretto di Alba 30001 - 60000 10001 - 30000 5001 - 10000 2001 - 5000 0 - 2000 Popolazione residente nel 2008 CdS H # S Ñ Legenda Cuneo 2 Azienda Sanitaria Locale Azienda Sanitaria Locale Asti 218 205 531 Moransengo Tonengo 627 Aramengo Robella Ñ 1656 Cocconato Ñ Montiglio Monferrato Ñ 1725 Piova' Massaia 527 632 687 Cunico Ñ 914 289 Piea 404 1463 Cortanze 633 294 Grazzano Badoglio Penango 534 669 Tonco Villa San Secondo Casorzo Montechiaro d'Asti Capriglio 276 Viale d'Asti 986 Ñ 616 Calliano Corsione 1411 Soglio Grana 161 Camerano Casasco 233 509 679 Cossombrato 233 Frinco 2802 Ñ 758 508 Chiusano d'Asti Montafia Cortazzone 5600 465 Ñ 632 Castell'Alfero Montemagno 1214 Cinaglio 303 1216 San Paolo Solbrito Ñ 389 Scurzolengo Roatto 397 Ñ 987 Castagnole Monferrato 1998 1676 1049 Villafranca d'Asti Ñ Dusino San Michele 3164 75298 302 1061 #Ñ S ASTI Baldichieri d'Asti Cantarana H Tigliole 2458 719 Refrancore Castellero 977 Valfenera 1305 Portacomaro Monale Maretto Villanova d'Asti Viarigi 981 562 Settime Cortandone 1934 Azzano d'Asti 1713 Ferrere 1631 Castello di Annone 418 Ñ 941 656 Cerro Tanaro Rocca d'Arazzo Cellarengo 8445 Celle Enomondo Revigliasco d'Asti 477 1313 San Damiano d'Asti Cisterna d'Asti Ñ 1482 843 981 Rocchetta Tanaro Mongardino Antignano Ñ 991 730 San Martino Alfieri 857 339 774 Vigliano d'Asti 2165 Belveglio 2401 Montaldo Scarampi Ñ 2240 Montegrosso d'Asti Vaglio Serra Ñ Bruno 362 Castelnuovo Calcea Nizza Monferrato CdS 450 Ñ 180 1734 CdS 214 Quaranti Castelletto Molina Fontanile 10628 311 649 Calamandrana Castel Boglione Ñ Canelli 395 Castel Rocchero 381 373 Rocchetta Palafea Montabone 660 Mezzi di soccorso Cassinasco 288 Sede di distretto 921 Loazzolo Sessame Ospedale sede di 356 PS / D.E.A. 414 Bubbio Cessole CdS 10388 572 Calosso Asti Sud H Mombaruzzo 1323 Asti Centro # S 1137 H San Marzano Oliveto Coazzolo Ñ Ñ 1078 Moasca 3822 Castagnole delle Lanze Asti Nord Castelnuovo Belbo 794 Agliano Costigliole d'Asti Distretti: 899 288 Incisa Scapaccino 1713 6061 2256 671 Vinchio Legenda 614 Cortiglione Ñ Mombercelli Isola d'Asti Ñ 1015 Casa della salute / GCP 680 Monastero Bormida Vesime Ferrovie Strade provinciali 465 Strade statali Roccaverano 94 Autostrade Olmo Gentile Popolazione residente nel 2008 148 Serole 0 - 2000 2001 - 5000 5001 - 10000 10001 - 30000 30001 - 60000 0 10000 20000 Meters 31 32 Ñ 525 234 383 264 779 470 Merana 195 274 Treville 203 Ñ 572 534 1093 151 Melazzo 1311 Terzo 902 597 811 Cartosio 631 683 Ricaldone #ÑH S 4531 616 Ñ Ñ 1450 935 2263 Molare Ovada Ñ 738 1924 501 Tassarolo 612 774 605 San Cristoforo Castelletto d'Orba 2118 Francavilla Bisio Capriata d'Orba 1564 871 405 Ñ Ñ 726 Bosio 1245 Mornese Casaleggio Boiro Tagliolo Monferrato 478 Lerma 1087 # ÑS H 739 1194 Sarezzano 155 616 363 380 Pozzol Groppo Volpedo 1227 963 Monleale 168 Volpeglino Ñ 440 1872 467 Ñ 6272 Ñ Ñ 496 Voltaggio 775 Carrosio Arquata Scrivia Fraconalto 371 Garbagna 553 166 Ñ 615 Gremiasco 358 Ñ 181 0 743 Fabbrica Curone 97 Carrega Ligure Mezzi soccorso Autostrade Strade statali Strade provinciali Ferrovie Casa della salute / GCP PS / D.E.A. Ospedale sede di Sede di distretto 20000 30001 - 100000 10001 - 30000 5001 - 10000 2001 - 5000 0 - 2000 40000 Popolazione residente nel 2008 CdS H # S Ñ Valenza Tortona Ovada Novi Ligure Casale Monferrato Alessandria Acqui Terme Distretti: Legenda Alessandria Azienda Sanitaria Locale Cabella Ligure Mongiardino Ligure 578 Rocchetta Ligure 215 Albera Ligure 331 316 Montacuto Cantalupo Ligure 553 232 Dernice San Sebastiano Curone Roccaforte Ligure Grondona CdS Vignole Borbera 6127 2031 473 Brignano Frascata 736 Ñ Borghetto di Borbera 2251 Stazzano 2383 Sardigliano 453 138 Casasco Avolasca Castellania 86 Sant'Agata Fossili 164 291 Costa Vescovato 374 Carezzano Villalvernia 999 Paderna 239 349 Montemarzino Villaromagnano 362 315 Montegioco Momperone Spineto ScriviaCerreto Grue 227 Serravalle Scrivia 4622 Casalnoceto Castellar Guidobono 3204 Pontecurone 3910 Viguzzolo 408 Cassano Spinola Gavi Ñ Ñ 5513 Carbonara Scrivia 27476 ÑS #H 393 Castelnuovo Scrivia Tortona Novi Ligure 28581 Pasturana 1169 2063 Basaluzzo 4896 Sale 4270 Pozzolo Formigaro Piovera 823 Silvano d'Orba 309 Parodi Ligure Montaldeo 1969 #Ñ S 11912 2570 Fresonara Rocca Grimalda H 969 Cremolino 1075 Prasco 544 Predosa 2087 Ñ Bosco Marengo Carpeneto 1532 Trisobbio Morsasco 676 710 Morbello Cassinelle Ponzone 713 Orsara Bormida 412 1295 Casal Cermelli Sezzadio 1275 Rivalta Bormida Strevi 2053 437 698 424 378 Frugarolo Ñ 1009 685 Molino dei Torti 760 Guazzora Alzano Scrivia 323 Isola Sant'Antonio Alluvioni Cambio' Rivarone Pietra Marazzi 2015 1781 Bassignana Montecastello 920 347 ALESSANDRIA 93676 Castelspina 1282 Pecetto di Valenza CdS Castelnuovo Bormida Cassine Ñ 3076 Grognardo 1130 833 4667 Ñ# S H Valenza 20282 #Ñ S H Bormida Gamalero 480 Visone 302 395 Castellazzo 1565 Frascaro 1267 Acqui Terme Cavatore Malvicino 103 Pareto 334 Maranzana 305 710 Giarole Borgoratto Alessandrino 341 327 Bozzole Pomaro Monferrato Castelletto Monferrato 1695 Oviglio 1298 1104 Valmacca San Salvatore Monferrato Solero Carentino 20426 1389 1194 Lu 1421 Alice Bel Colle 786 Castelletto d'Erro 656 Bistagno 1897 789 1434 Ticineto Mirabello Monferrato Quargnento Bergamasco Masio 1519 Ñ Felizzano 2450 Fubine 1694 Quattordio 1706 355 1384 Occimiano Cuccaro Monferrato Vignale Monferrato 509 Conzano 1034 871 1430 1465 Frassineto Po Borgo San Martino 36039 Camagna Monferrato Montechiaro d'Acqui 1163 Terruggia Altavilla Monferrato Mombaldone 232 536 Cella Monte Olivola Ponti Denice Ñ 1699 Rosignano Monferrato 137 Frassinello Monferrato Ottiglio 698 404 Spigno Monferrato Moncalvo 3332 Ñ #Ñ S Casale Monferrato H Ozzano Monferrato1307 Cereseto Sala Monferrato Ponzano Monferrato 604 469 Coniolo Ñ 1869 Villanova Monferrato 1532 San Giorgio Monferrato Pontestura 1485 1535 Balzola 1435 Morano sul Po Ñ Serralunga di Crea Castelletto Merli Odalengo Piccolo 493 Villadeati Alfiano Natta Murisengo 1513 Ñ 1116 Solonghello Camino 801 Ñ Mombello Monferrato Cerrina Monferrato 1577 Gabiano 1254 Odalengo Grande 530 Villamiroglio 349 Moncestino 239 Trino Palazzolo Vercellese 1317 7711 Meters LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE 5. LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE 5.1. Obiettivi ed elementi di analisi preliminari Le linee guida per la progettazione degli spazi sono rivolte ai progettisti e operatori del settore, quali attori principali nel processo di realizzazione delle strutture da adibire a Case della Salute sia di nuovo impianto che in interventi di ristrutturazione. Sono strutturate facendo riferimento all‟approccio esigenziale-prestazionale, sulla base di osservazioni dedotte dal monitoraggio di strutture analoghe già presenti sul territorio piemontese e da indicazioni internazionali, sia dallo studio di best practice. Sotto il profilo metodologico occorre effettuare le analisi preliminari alla scala territoriale locale relativamente ai seguenti aspetti: analisi delle caratteristiche ambientali alla micro scala del luogo ipotizzato come sede della struttura; analisi delle potenzialità di riuso di edifici esistenti; analisi dei profili di utenza e attività che devono svolgere. Per quanto concerne le analisi delle caratteristiche ambientali si tratta di eseguire le analisi di sito previste dalle normative vigenti tenendo in considerazione tutte le variabili dell‟ambiente fisico naturale con specifico riferimento anche al clima del sito. In relazione all‟analisi sulle potenzialità di riuso di edifici esistenti, come evidenziato nelle linee programmatiche del Ministero della Salute ribadite peraltro in ambito regionale nelle “Linee di indirizzo per l’avvio dei gruppi di cure primarie nei distretti delle ASL piemontesi,” del 15 marzo 2007, è necessario sottolineare che gli interventi di riuso spesso si scontrano con vincoli e condizioni che rendono difficile garantire prestazioni che rispettino i requisiti strutturali, tecnologici, ambientali e organizzativi appropriati. Allo scopo è opportuno esaminare i diversi vincoli: storici e artistici; economici; connessi alla tipologia strutturale e costruttiva dell‟edificio; urbanistici; localizzativi; di accessibilità; dimensionali dell‟area. Al fine di adottare una scelta corretta e coerente in merito a queste specificità, occorre effettuare un‟analisi preliminare della convenienza di riutilizzo del patrimonio esistente basata sui seguenti parametri: costante riferimento al programma edilizio e alla risposta tecnologica alle richieste di prestazioni; analisi del comportamento funzionale della struttura; 33 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE confronto con le richieste del programma edilizio e individuazione delle criticità; introduzione di azioni correttive necessarie; verifica e congruenza funzionale della struttura “corretta”9. Le soluzioni individuate dovranno essere valutate in base ai diversi parametri capaci di indirizzare le scelte verso la soluzione ottimale che non deve essere, comunque, solo dettata da volontà di riuso che si rilevino incoerenti con una serie di fattori di fondamentale importanza, quali per esempio funzionalità e costi. 5.2. Gli utenti finali e le loro attività Per utenti finali si intendono gli utenti che usufruiranno della struttura nella fase di vita utile dell‟edificio, e nello specifico sono riferibili a: Personale professioni socio-sanitarie: o medici di base (Medici di medicina generale, Pediatri Libera Scelta, Medico di Continuità Assistenziale); o medici specialisti (oculisti, ginecologi, psichiatri, etc.); o infermieri; o assistenti sociali ; o personale tecnico (tecnici di laboratorio, tecnici della riabilitazione, tecnici di diagnostica etc.). Altro personale: o personale tecnico-aministrativo; o personale di front office; o personale di supporto. Tra questi utenti viene approfondito il profilo del paziente che si rivolge alla Casa della Salute. Questo utente rappresenta una categoria estremamente disomogenea, caratterizzata da variabili di diversa natura: Età. L‟utente può avere età compresa tra 0 e 18 anni (pediatrico), età compresa tra i 18 e i 65 anni, superiore ai 65 anni, secondo una distribuzione che vede il 18% coperto da utenti in età pediatrica e il 20% da utenti over 65 anni (fonte: database ISTAT “demoistat”10).Questi dati dimostrano un accentuato incremento della durata della vita e configurano una società con notevole presenza di popolazione anziana e con forte prevalenza di malattie croniche. Disabilità. Una condizione individuale penalizzante nella fruizione della struttura. In base alle stime ottenute dall‟indagine sulle Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari del 2004- 9 TERRANOVA F. (a cura di), Edilizia per la Sanità, pag. 70, UTET, Torino, 2005. http://demo.istat.it/pop2009/index.html 10 34 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE 2005 (fonte: database ISTAT “Disabilità in cifre”11), emerge che in Italia le persone con disabilità sono pari al 4,8% circa della popolazione12. Utente di diversa etnia. Le differenze socio-cultuali e linguistiche, talvolta accompagnate da limitate relazioni familiari ed amicali, che caratterizzano la popolazione immigrata, possono influire sulle modalità di fruizione della Casa della Salute. Le esigenze delle popolazioni immigrate sono condizionate dal retroterra culturale, da specificità antropologiche, sociali e religiose, con ricadute sull‟approccio ai servizi socio-sanitari in generale, e in particolare nelle relazioni con la struttura (per esempio orientamento fra i diversi servizi, …) e con il personale sanitario. Nella definizione del profilo degli utenti sono considerati i gruppi che nel nostro paese hanno portato ad avere nel 2007 un saldo migratorio con l‟estero di 495.000 unità, di cui 252.415 extracomunitari. Fra i paesi extracomunitari d‟origine prevalgono nel complesso quelli europei, in particolare Albania, Ucraina e Moldova, mentre fra i paesi extraeuropei il Marocco ha ancora un ruolo importante (con circa 30 mila ingressi nel 2007). Fra i paesi asiatici la Cina mantiene il primato, ma flussi rilevanti provengono anche dall‟India e dal Bangladesh. Dall‟America centro-meridionale si segnalano Brasile e Perù (fonte: ISTAT “Rapporto annuale 2008”13). Inoltre occorre tener presente che gli utenti della Casa della Salute sono utenti di diversa tipologia: utenti in „transito‟, ossia, si rivolgono alla struttura per prestazioni di natura temporanea, saltuaria e/o periodica, talvolta reiterata nel tempo; utenti che necessitano di continuità assistenziale e completa presa in carico dal punto di vista socio – sanitario; utenti che necessitano di primo intervento offerto con continuità nelle 24 ore; utenti che si rivolgono alla struttura in condizioni di salute, quindi per accertamenti periodici; utenti che devono svolgere pratiche di tipo burocratico; utenti con uno stato di salute compromesso da malattia; e che le malattie croniche e/o a carattere degenerativo sono sempre più frequenti e rappresenteranno fra pochi decenni l‟80% delle malattie della popolazione italiana poiché si prevede che nel 2040 oltre 1/3 della popolazione italiana avrà un‟età superiore ai 65 anni. Il trattamento del paziente con malattie croniche è complesso e si basa su molteplici fattori, non solo di carattere clinico, ma anche sociale, infermieristico, educativo e partecipativo che coinvolgono il paziente, i familiari e la comunità nel suo insieme. 11 http://www.handicapincifre.it/index.asp La ricerca fa riferimento ad individui di età superiore ai sei anni che vive in famiglia. 13 http://www.istat.it/dati/catalogo/20090526_00/ 12 35 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE 5.3. Gli spazi funzionali e caratteristiche di fruibilità Sulla base dei profili di utenza, delle attività che vengono svolte nella struttura l‟organizzazione degli spazi funzionali all‟interno della Casa della Salute, descritta a seguire, è articolata in macro aree all‟interno delle quali sono raggruppati servizi e funzioni omogenei. Relativamente a spazi quali servizi igienici, depositi, sale d‟attesa e locali di supporto che possono essere condivisi ne sarà definito il numero a seconda dei progetti. MACRO AREE AREE SPORTELLO UNIFICATO SOCIALE AMMINISTRAZIONE SOCIO-SANITARIA RAGGRUPPAMENTO UNITA’ SPAZIALI Sportello unificato sociale AREE CONSULTORIO FAMILIARE SERVIZI SOCIOSANITARI MACRO AREE segreteria sportello informazioni, prenotazioni sala attesa condivisa segreteria SERVIZI AMMINISTRATIVI GENERALI Pratiche amministrative CUP CENTRO UNIFICATO PRENOTAZIONE MACRO AREE UNITA’ SPAZIALI SERVIZI SOCIALI E ASSOCIATIVI RAGGRUPPAMENTO UNITA’ SPAZIALI Ambulatori UNITA‟ SPAZIALI condivise tra area servizi sociali e area servizi associativi AREA PSICHIATRICA Area operativa psichiatrica AREE RAGGRUPPAMENTO UNITA’ SPAZIALI Accettazione PUNTO I INTERVENTO TERRITORIALE Area operativa I intervento SERVIZI SANITARI Guardia medica EMERGENZA SANITARIA Emergenza sanitaria sportello informazioni, prenotazioni, pratiche amministrative UNITA’ SPAZIALI visite generiche visite ostetrico-ginecologiche visite pediatriche locale personale sala attesa locale accoglienza/informazioni sala attesa deposito materiali/attrezzature sala servizi sociali sala associazioni di volontariato sala attrezzata attività di gruppo sala visita locale medici locale relax personale UNITA’ SPAZIALI zona protetta per carico/scarico pazienti autopresentanti locale pubblica sicurezza locale accettazione con annessa area triage sala attesa ambulatorio di I intervento locale per osservazione temporanea locale personale locale guardia medica con SI locale visita deposito strumenti e farmaci uffici amministrativi locale medico con SI locale volontari con SI ambulatorio locale relax personale deposito attrezzature e farmaci deposito ambulanze 36 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE Radiologia AREA DELLA RADIOLOGIA ED ECOGRAFIA Ecografia Mammografia MOC/Densitometria ossea UNITA‟ SPAZIALI Condivise tra le aree POLIAMBULATORI SPECIALISTICI Ambulatorio specialistico Ambulatorio ginecologico UNITA‟ SPAZIALI condivise tra poliambulatori specialistici e studi medici Ambulatorio MMG STUDI MMG / PLS Ambulatorio PLS PUNTO DI PRIMO PRELIEVO E POINT OF CARE INFERMERIA Area operativa prelievo Area operativa infermeria Area degenza OSPEDALE PER DIMISSIONI PROTETTE Area valutazione e terapie Area socializzazione Aree generali di supporto sala di radiodiagnostica con spogliatoio laboratorio sala comandi sala esami con spogliatoio sala esami con spogliatoio sala esami con spogliatoio accettazione/segreteria sala attesa locale personale locale refertazione sala visita/esami sala visita/esami accettazione/segreteria sala attesa locale personale sala attesa sala visite MMG sala attesa servizi igienici pazienti sala/e visite PLS locale prelievi laboratorio analisi sala attesa accettazione locale per terapie locale infermieri camera da 1 pl con SI interno camere da 2 pl con SI interno bagno assistito cucina di supporto sala pranzo soggiorno locale infermieri servizi igienici personale servizi igienici familiari deposito pulito deposito sporco locale vuotatoio locale deposito attrezzature, farmaci Locale caposala medicheria sala colloqui ambulatorio servizi igienici personale ufficio coordinamento sanitario sala polifunzionale Sala riunioni locale per servizi all'ospite (podologo, parrucchiere….) sala culto/meditazione accettazione/segreteria/archivio locale personale spogliatoio personale locale volontari cucina, dispensa e locali accessori (se non appaltate all'esterno) lavanderia e stireria (se non appaltate all'esterno) magazzino 37 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE AREA DELLA RIABILITAZIONE MACRO AREE Area operativa della riabilitazione RAGGRUPPAMENTO UNITA’ SPAZIALI Atrio AREE SPAZI E SERVIZI COMUNI Accesso e Percorsi ALTRI SERVIZI Facilities SERVIZIO DISTRIBUZIONE FARMACI SPAZI DIREZIONALI Uffici SPAZI PER GESTIONE FARMACI Servizio farmacia sala attesa locale spogliatoio/guardaroba pazienti sala attrezzata attività di gruppo e individuali, statiche e dinamiche sala terapia fisica e strumentale sala visita locale personale spogliatoio personale UNITA’ SPAZIALI punto informazioni scale ascensori montabarelle corridoi ingressi/uscite spazio distribuzione bevande/ vivande ticket point ufficio direzione amministrativa ufficio direzione sanitaria spazio ricezione materiali/registrazione deposito farmaci locale per distribuzione farmaci Tabella 4: Unità spaziali. In generale nel progetto è necessario organizzare i percorsi e l‟accesso agli spazi in modo da evidenziare le diverse destinazioni d‟uso degli ambienti per rendere l‟impianto distributivo comprensivo e agevole e tutelare la privacy sia dei pazienti che del personale sanitario e amministrativo. Tali aree possono essere differenziate, per garantirne una chiara lettura da parte dell‟utente, attraverso l‟uso dei colori, degli arredi e delle finiture scelte per caratterizzarle. La segnaletica dovrà essere chiaramente percepibile e ben organizzata. Inoltre è consigliato l‟uso di dispositivi di segnalazione per i pazienti ipovedenti non accompagnati, in modo da rendere agevole l‟orientamento e l‟individuazione almeno dei principali punti d‟interesse. La distribuzione delle aree funzionali deve fare riferimento sia ai livelli di accessibilità e riservatezza, sia alla separazione dei flussi (personale di servizio, ospiti, visitatori, ecc.). La distribuzione degli spazi, pertanto, sarà progettata secondo i diversi gradi di accessibilità da parte del pubblico e del personale della struttura. I livelli di accessibilità possono essere così individuati : Accesso libero a tutti gli utenti; Accesso controllato; Accesso limitato ad alcuni utenti. 38 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE Figura 3: Schema delle aree a differente livello di accessibilità. L “accesso libero” è relativo a quella che può essere definita “area pubblica”, intesa come spazio di ingresso, informazione e attesa a cui l‟utente ha libero accesso senza restrizioni e/o controlli particolari da parte del personale. Quest‟area deve, tuttavia, poter essere in relazione con l‟intera struttura, permettere la comunicazione con altre aree, caratterizzate da un differente livello di accessibilità, quali l‟area che si riferisce ai servizi clinici e ambulatoriali e all‟area dello staff, senza tuttavia interferire con i loro percorsi, ed è necessario che sia organizzata in modo da favorire un facile orientamento dell‟utente. Le aree ad “accesso controllato” si riferiscono a tutti i servizi clinici contenuti nella struttura, il cui accesso deve avvenire esclusivamente attraverso il primo filtro dell‟accettazione. A differenza dell‟area pubblica, qui l‟utente può transitare solo se autorizzato dal personale per l‟accesso ai servizi ambulatoriali specialistici, riabilitazione e fisioterapia, ecc. All‟interno di quest‟area, che possiamo definire “area clinica”, possono essere collocati, inoltre, in zone ben riconoscibili, servizi con permanenza diurna e/o notturna, nonché ambienti riservati al solo personale. “L’accesso limitato” è rivolto alle zone ad uso esclusivo del personale sia tecnico amministrativo, come le aree di coordinamento e amministrazione riservate, sia del personale medico e infermieristico, come spogliatoi e le aree per il riposo. A queste si possono aggiungere aree complementari come sale riunioni dedicate, spazi relativi alla gestione degli approvvigionamenti e allo smaltimento dei rifiuti e, più in generale, zone di servizio necessario al funzionamento della struttura. Le aree ad accesso limitato possono essere in una zona periferica della struttura, separata dagli ambulatori e dai percorsi principali, con eventualmente accessi dedicati. Queste scelte sono da applicarsi soprattutto alle unità funzionali relative alla gestione dei farmaci e del materiale sanitario, dove è necessario garantire un‟articolazione interna con percorsi distinti dei materiali in entrata e in uscita, con accessibilità dall‟esterno autonoma rispetto al sistema generale dei percorsi del presidio sanitario. I collegamenti e i percorsi all‟interno e all‟esterno dell‟edificio costituiscono un elemento di progetto fondamentale. Particolare attenzione dovrà essere posta sia per quelli orizzontali sia verticali, per renderli chiaramente identificabili e funzionali alla struttura. Ogni nodo di percorsi 39 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE deve contenere le indicazioni, chiare e facilmente comprensibili, su come raggiungere l‟uscita e i punti di principale interesse. Gli spazi all‟interno della struttura dovranno essere caratterizzati anche da una distribuzione che tenga in considerazione parametri quali: Facilità di orientamento; Omogeneità delle funzioni e dei servizi erogati e reciproche relazioni, Orari di esercizio; Tipologia dell‟utente principale di riferimento. Nell‟area di ingresso dovranno essere indicati tutti i percorsi ai principali spazi della Casa della Salute in modo chiaramente comprensibile; dovranno essere raggruppati il più possibile gli spazi di primo contatto con il pubblico (informazione, CUP, etc.), in modo tale da semplificare i percorsi interni alla Casa della Salute per tutti gli utenti. Dove possibile si dovranno raggruppare quei servizi che potrebbero richiedere orari di apertura prolungati, affinché sia possibile chiudere, al termine dell‟orario di utilizzo, gli altri spazi della struttura. Deve essere svolta, inoltre un‟aggregazione di spazi in relazione alla loro necessità di contiguità spaziale e/o funzionale. Di seguito si riporta una tabella tratta da La casa della salute. Idee di progetto, a cura di F.Terranova ed. Alinea, Tab.5 che fa riferimento ad uno studio in merito alle relazioni spaziali e funzionali, condotto mediante l‟uso di matrici di relazione: Tabella 5: Relazioni tra gli spazi (fonte: La casa della salute. Idee di progetto, a cura di F.Terranova ed. Alinea ). 40 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE Per quanto concerne il paziente in età pediatrica è opportuno riservare una zona circoscritta con sala d‟attesa dedicata. Il paziente bambino è un utente debole, con esigenze e caratteristiche molto diverse dall‟adulto. Questa tipologia d‟utente si contraddistingue sia per una particolare sensibilità fisica,per esempio una maggiore ricettività degli agenti infettanti, sia per una diversa percezione emotiva e sensoriale degli stimoli cui è sottoposto. Lo stress biopsico-ambientale, infatti, a cui può essere sottoposto può essere indotto da diversi tipi di discomfort, sia esso fisico, causato dalla poca sicurezza e salubrità, psicologico o di carattere ergonomico, quando spazi e arredi non corrispondono alle esigenze dell‟utente. Per evitare alcuni di questi fattori negativi può essere ottimale la localizzazione degli ambulatori pediatrici in zone separate con servizi delicati, e un‟attenta progettazione degli spazi stessi. L‟area pediatrica dovrebbe avere un accesso riservato, mantenendo, tuttavia, la possibilità di poter comunicare, soprattutto da parte del personale medico e infermieristico, con le altre aree del presidio sanitario come ambulatori analisi, radiologia, ecc. L‟area pediatrica dovrà inoltre contenere spazi con specifiche attrezzature e arredi, spazi per l‟allattamento, sale d‟attesa e servizi igienici dedicati. Anche i locali della guardia medica, del punto di primo intervento e dell‟emergenza sanitaria devono essere collocati in aree attigue, facilmente individuabili, immediatamente accessibile e protetta da servizi e dispositivi di sorveglianza specifici. 5.4. Quadro esigenziale Di seguito si riporta il quadro esigenziale elaborato sulla base delle esigenze di: Sicurezza, Fruibilità, Benessere (termo igrometrico, visivo, acustico, psicopercettivo); Gestione, Salvaguardia ambientale, Uso razionale delle risorse, e dei requisiti relativi che ne possono determinare il soddisfacimento attraverso le scelte progettuali elaborate. I requisiti sono espressi in termini funzionali, secondo l‟approccio prestazionale al progetto che lascia libertà al progettista di individuare le soluzioni progettuali specifiche, in termini di distribuzione degli spazi, scelta delle configurazioni architettoniche formali e spaziali di insieme e degli ambienti, dei componenti, degli elementi e dei materiali che caratterizzano la struttura, purché siano rispettati i requisiti richiesti. 41 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE 1. Adeguato livello di integrazione paesistica con il contesto 2. Agevole accessibilità 3. Facilità di individuare l'ingresso all'esterno della struttura 4. Facilità di orientamento all'interno della struttura REQUISITI 21. Coerente impatto emotivo percettivo 22. Condizioni spaziali di privacy/socialità 23. Riduzione dello stato d'ansia e stress 24. Introduzioni di relazioni con la natura 25. Stimolazione delle reazioni sensoriali 26. Protezione da danni alla salute 6. Accessibilità anche per persone con abilità fisiche ridotte/compromesse 27. Protezione dalla diffusione dalle infezioni 7. Flessibilità SICUREZZA 5. Leggibilità delle funzioni 8. Attrezzabilità 28. Protezione dagli urti 29. Protezione dagli incendi 9. Uso dell'isolamento termico 30. Protezione dalle intrusioni 10. Uso inerzia termica 31. Resistenza strutturale 11. Permeabilità all'aria delle superfici finestrate 32. Previsione di un sistema di accoglienza 12. Tenuta all'acqua delle superfici fenestrate e dell'involucro 13. Utilizzo della ventilazione naturale INFORMAZIONE / COMUNICAZIONE COMFORT TERMOIGROMETRICO ESIGENZE COMFORT PSICO SENSORIALE REQUISITI FRUIBILITA' A SCALA DI ORGANISMO EDILIZIO ESIGENZE FRUIBILITÀ A SCALA DI COMPLESSO INSEDIATIVO QUADRO ESIGENZIALE PER LA PROGETTAZIONE 33. Presenza del servizio di mediazione culturale 34. Riconoscibilità delle categorie di personale 42 15. Adeguata illuminazione naturale e artificiale 16. Visibilità all'esterno 17. Assenza di fenomeni di disturbo visivo (abbagliamento …) 18. Isolamento acustico degli spazi interni 19. Protezione degli spazi interni da fonti di disturbo acustico ECOCOMPATIBILITA' COMFORT ACUSTICO COMFORT VISIVO 14. Controllo dei fenomeni dovuti alla condensa GESTIONE LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE 20. Controllo delle fonti di suono e di rumore 35. Manutenibilità 36. Costi noti 37. Uso passivo di fonti rinnovabili di energia (raffrescamento, riscaldamento e illuminazione naturale) 38. Riduzione del consumo di acqua potabile 39. Utilizzo materiali ed elementi a basso carico ambientale 40. Gestione ecocompatibile dei rifiuti Tabella 6: Quadro esigenziale. 5.5. Riferimenti legislativi e normativi Per la definizione dei requisiti spaziali e funzionali della Casa della salute, in assenza di indicazioni specifiche possono adottarsi quelle contenute nei seguenti riferimenti: Quadro legislativo - Decreto del Presidente della Repubblica 14 gennaio 1997, “Approvazione dell‟atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l‟esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private” (G.U., 20 febbraio 1997, n. 42). - Documento di indirizzo “UTAP- Primary Care Clinics” del Ministero della Salute, 22/10/2003. - Deliberazione della giunta regionale Emilia Romagna 23 febbraio 2004, n. 327 applicazione della L. R. 34/98 in “Materia di autorizzazione e di accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e dei professionisti alla luce dell‟evoluzione del quadro normativo nazionale. Revoca dei precedenti provvedimenti”, pubblicata sul bollettino ufficiale della Regione n.28 del 27 febbraio 2004. - Delibera Giunta regionale dell‟Emilia-Romagna n. 23/2005, “Definizione di requisiti specificati ai sensi dell‟art. 8 c.1 della L. R. 34/98 per l‟accreditamento delle strutture sanitarie e dei professionisti dell‟Emilia-Romagna. Requisiti specifici per l‟accreditamento delle Strutture di Emergenza e Urgenza”. 43 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE L'Accordo Stato Regioni nella seduta del 29 luglio 2004 Rep. N. 2074 sancisce l'accordo tra il Ministro della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sugli indirizzi progettuali per le Regioni per l'elaborazione di progetti specifici nell'ambito delle cinque linee prioritarie già individuate dall'accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2003, ai fini dell'assegnazione delle risorse vincolate ai sensi dell'articolo 1 comma 34 della legge 23 dicembre 1996, n.662 per l'anno 2004. Tra le cinque linee di priorità, con le Cure primarie si tende a favorire lo sviluppo di forme innovative di organizzazione dell'assistenza primaria, attraverso nuove modalità aggregative dei medici che operano nell'ambito della primary care, quali, ad esempio, le UTAP (Unità Territoriali di Assistenza Primaria). Accordo Collettivo Nazionale per la Medicina Generale 2005, che oltre a confermare le forme associative già previste (medicina in associazione, in rete, in gruppo, equipe territoriali, ecc.) ha stabilito che, in coerenza con l'accordo stato Regioni 29 luglio 2004, le Regioni prevedano, in via sperimentale e con la partecipazione volontaria dei medici e degli altri operatori sanitari, la costituzione delle UTAP, strutture territoriali ad alta integrazione multidisciplinare ed interprofessionale, in grado di dare risposte complesse al bisogno di salute delle persone. L'Accordo Stato Regioni nella seduta del 9 febbraio 2006 Rep. N. 2475, conferma la necessità, già sancita nel PSN 2003 – 2005, di organizzare meglio il territorio spostandovi risorse e servizi che oggi sono ancora assorbiti dagli ospedali e spostando fortemente l'attenzione sui MMG e PLS ai quali si è chiesto di intraprendere un cammino che porti al superamento dell'assistenza primaria basata sullo studio individuale del medico, in favore di forme aggregate ed integrate di organizzazione che consentano, in sedi uniche, la risposta ai bisogni di salute dei cittadini h 24 7 giorni a settimana. Il Piano Sanitario Nazionale 2006 -2008 tra gli elementi di rinnovamento del S.S.N. pone la riorganizzazione delle Cure Primarie da espletarsi attraverso il sempre più crescente coinvolgimento dei MMG e PLS nel governo della domanda e di percorsi sanitari che vedono l'integrazione di molteplici figure professionali. La Legge 27 dicembre 2006 n. 296 (Legge finanziaria 2007) prevede l'istituzione di un fondo per il cofinanziamento di progetti regionali su specifiche materie considerate di particolare interesse sanitario, fra cui la sperimentazione del modello assistenziale “Case della Salute”. L'emanazione del D.M. 10 luglio 2007, attuativo delle previsioni della legge finanziaria, individua la "sperimentazione del modello assistenziale case della salute", e l'Accordo Stato Regioni del 1 agosto 2007 sulle linee progettuali per l'utilizzo delle risorse vincolate ai sensi dell'art. 1 comma 34 e 34 bis della Legge 23 dicembre 1996 n. 662 per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale che ha riservato il 25% delle risorse al tema delle cure primarie con riferimento anche alla sperimentazione della "Casa della Salute Oltre il rispetto dei requisiti previsti dalle vigenti leggi in materia di: protezione antisismica; protezione antincendio; protezione acustica; sicurezza elettrica e continuità elettrica; sicurezza anti-infortunistica; igiene dei luoghi di lavoro; 44 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE protezione delle radiazioni ionizzanti; eliminazione della barriere architettoniche; smaltimento dei rifiuti; condizioni microclimatiche; impianti di distribuzione dei gas; materiali esplodenti; si riportano i requisiti minimi relativi alle dimensioni e di caratteristiche organizzative di alcuni spazi contenute nei summenzionati disposti legislativi. Se non altrimenti specificato essi sono tratti dal DPR 14 gennaio 1997 divisi per aree. Per quanto riguarda i locali da prevedersi si fa riferimento alla tabella 4 riportata al punto 5.3. Requisiti minimi AREA SERVIZI SANITARI: Assistenza ambulatoriale Il locale ambulatorio deve disporre di attrezzature e presìdi medico-chirurgici in relazione alla specificità dell'attività svolta. Indicazioni per il dimensionamento tratti dalla Deliberazione della giunta regionale Emilia Romagna 23 febbraio 2004, n. 327: il locale adibito ad ambulatorio medico deve avere una superficie non inferiore a 12 mq; i locali adibiti ad ambulatorio chirurgico e endoscopico devono avere una superficie non inferiore a 16 mq. Servizi di medicina di laboratorio Il Punto Primo prelievo e il Point of Care, da prevedersi nella CdS, gli ambienti e i servizi di analisi possono essere assimilati alla descrizione dei Servizi di medicina di laboratorio, nella loro configurazione base. L'attività di medicina di laboratorio fornisce informazioni ottenute con metodi chimici, fisici o biologici su tessuti o liquidi di origine umana o su materiali connessi alla patologia umana, ai fini della prevenzione, della diagnosi, del monitoraggio della terapia e del decorso della malattia e ai fini della ricerca. La tipologia di prestazioni eseguite nei diversi laboratori e la dotazione strumentale hanno un diverso grado di complessità commisurato alla realtà sanitaria ed alla tipologia dei quesiti diagnostici posti al laboratorio. Attività di diagnostica per immagini Area della radiologia e dell‟ecografia da prevedersi nella CdS. Le strutture di diagnostica per immagini svolgono indagini strumentali ai fini diagnostici e/o di indirizzo terapeutico, utilizzando sorgenti esterne di radiazioni ionizzanti e altre tecniche di formazione dell'immagine. Le strutture che erogano prestazioni di diagnostica monospecialistica o di Diagnostica plurispecialistica devono possedere requisiti tecnologici adeguati alla complessità delle prestazioni erogate. 45 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE SERVIZI SOCIO-SANITARI: Presidi ambulatoriali di recupero e rieducazione funzionale Le attività di Recupero e Rieducazione funzionale sono finalizzate a consentire il massimo recupero possibile delle funzioni lese in seguito ad eventi patogeni o lesionali, prevenendo le menomazioni secondarie e curando la disabilità, per contenere o evitare l'handicap e consentire alla persona disabile la migliore qualità di vita e l'inserimento psicosociale, attraverso un processo che rispetta tutti i passaggi/interventi necessari per un compiuto intervento sanitario e per il successivo passaggio alla fase sociale della riabilitazione. Requisiti minimi strutturali La struttura garantisce sempre la completa fruibilità degli spazi da parte di tutti i possibili utenti affetti dalle diverse tipologie di disabilità; è indispensabile la completa assenza di barriere architettoniche che limitino l'accesso o gli spostamenti dentro la struttura e l'utilizzo sicuro dei vari spazi e servizi. Deve essere garantita la privacy degli utenti. Le strutture devono essere dotate di ambienti specifici con dimensioni, arredi ed attrezzature adeguati allo svolgimento delle attività coerenti con i programmi e gli obiettivi propri della struttura. Requisiti minimi tecnologici La dotazione strumentale deve essere correlata quantitativamente e qualitativamente ai bisogni dell'utenza ed alle diverse tipologie di attività assicurandone uno svolgimento sicuro, efficace ed efficiente. In funzione degli obiettivi della struttura e della tipologia dell'utenza devono essere presenti attrezzature e dispositivi adeguati.: I box/locali per attività di massoterapia, terapia fisica e strumentale e manipolazioni articolari devono avere una superficie non inferiore a 6 mq. Centro di salute mentale Espleta le funzioni indicate per il CSM dal D.P.R. 7 aprile 1994 (3). (3) Riportato alla voce Manicomi e Alienati. Requisiti minimi strutturali e tecnologici Il numero dei locali e spazi è in relazione alla popolazione servita. Consultorio familiare Espleta le funzioni di cui alla legge n. 405 del 1975 (5) e alla legge n. 194 del 1978 (5). (5) Riportato alla voce Maternità e infanzia. Requisiti minimi strutturali e tecnologici Numero locali e spazi in relazione alla popolazione servita. 46 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE Presidi per il trattamento dei tossicodipendenti: centro ambulatoriale Per i requisiti organizzativi, tecnologici e strutturali si richiama la normativa sull'istituzione dei Sert di cui alla legge n. 162 del 1990 (6) e D.M. 30 novembre 1990, n. 444 (7) nonché quella indicata nel D.M. 19 febbraio 1992. (6) Riportata alla voce Stupefacenti. (7) Riportato alla voce Stupefacenti. Punto di Primo Intervento Territoriale Sulla base di quanto previsto dalla Delibera Giunta regionale dell‟Emilia-Romagna n. 23/2005, “Definizione di requisiti specificati ai sensi dell’art. 8 c.1 della L.R. 34/98 per l’accreditamento delle strutture sanitarie e dei professionisti dell’Emilia-Romagna. Requisiti specifici per l’accreditamento delle Strutture di Emergenza e Urgenza” Requisiti strutturali L‟area/locale per l‟osservazione temporanea contigua al locale assistenziale deve garantire lo spazio idoneo ad accogliere una barella e consentire l‟attività contemporanea di due operatori. ALTRI SERVIZI: Gestione farmaci e materiale sanitario Il Servizio di Farmacia se presente nella struttura, deve disporre di spazi per il deposito dei medicinali, dei presidi medico-chirurgici e sanitari, del materiale di medicazione e degli specifici materiali di competenza. L'articolazione interna deve consentire percorsi distinti del materiale in entrata e in uscita, con accessibilità dall'esterno autonoma rispetto al sistema dei percorsi generali del presidio. Se non esiste il servizio di farmacia, la struttura deve assicurare la funzione ed essere dotata di: spazio ricezione materiale/registrazione; deposito per farmaci e presidi medico-chirurgici; vano blindato o armadio antiscasso per la conservazione degli stupefacenti; arredi e attrezzature per il deposito e conservazione dei medicinali, dei presidi medicochirurgici, del materiale di medicazione e degli altri materiali di competenza; pavimenti con superficie lavabile e disinfettabile. 47 INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SPERIMENTAZIONE | ALLEGATI INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 1. TORINO C.so M. D’Azeglio 78: 7 GRUPPO DI CURE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di cure primarie Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L TO1, Distretto San Salvario Contesto s sanitaria è un’unità immobiliare in un edificio La struttura resid denziale di 9 piani. Dottt. Mario Neirotti 1960 0 Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione no, C.so C Massimo D’Azeglio ’ 78 Torin Tipo di interventi (Riconversione di La struttura s è riconversione di due alloggi dal 2008, prima strutture preesistenti sanitarie, (dal 1995) era localizzata ad un altro piano del medesimo ampliamenti, riconversione di strutture edificio. preesistenti a differente destinazione d'uso, nuova edificazione) Bacino di utenza 0 utenti 9000 Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio caratteristiche servizio presen nza serviz zio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Prenotazione per visite GCP 8h/giorno 6MMG 8 ore al giorno Cardiologo Urologo Dermatologo . rischio cardiovascolare . gestione integrata diabete Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione P t di I Intervento Punto I t t Territoriale T it i l Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato fisioterapia Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura N mero di piani f.t.dell’edificio Numero f t dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva mq 260 9 1 edificio multipiano struttura c. a. CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE D Il Gruppo di cure primarie di Torino C.so M. D’Azeglio è ubicato al piano primo di a residenziale di 9 piani. Dall’ingresso si accede a: •Segreteria /accoglienza •Sala attesa (2) ( ) •Studi medici (6) •Infermeria •Sala riunioni/relax •Sala fisioterapista •Sala prelievi •Servizi igienici •Deposito un edificio Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITA UNITA’ SPAZIALI Accesso L’ingresso al GCP è situato al piano primo di un edificio residenziale e dà accesso diretto all’atrio da cui hanno stra. origine due corridoi uno a destra e uno a sinis Sistema distributivo orizzontale Il corridoio a destra si articola ad L, nel primo tratto troviamo una sala attesa e d’angolo la segreteria/accoglienza a bancone, sale medici, sala riunione, riunione a sinistra sala d’attesa, sale studi medici, e infermeria. Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie Sala attesa Le sale attesa sono due, sono adeguate sia come dimensioni che come rifiniture. Il pavimento è rivestito in legno, le pareti sono di colore bianche e rosso scuro. Accoglienza/segreteria Lo spazio accoglienza ha una postazione computer e un banco che si affaccia sul corridoio. Infermeria L’infermeria si trova nell’area a sinistra è adeguata per lo svolgimento dell’attività dell attività prevista. E’ attrezzata con un lettino, un tavolo per consentire l’appoggio durante i prelievi e sedute relative. Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie Studi medici Gli studi medici sono di dimensioni adegua ate e dotati delle attrezzature idonee allo svolgimento delle attività previste. Sala riunioni/relax Nel corridoio di destra si ha la sala per piccole riunioni dotata di scrivania e poltrone. Ill pavimento è in legno le pareti sono di colore bia anco. Questo spazio viene utilizzato anche come zo ona relax dal personale e, per questa funzione, è atttrezzato con frigorifero e macchina per il caffè. Torino C.so Massimo D’Azeglio: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •Nell’ insieme la sttruttura è gradevole e la sensazione generale è ottima •Gli spazi di attesa a, come tutti i locali sono idonei sia per quanto riguarda le dimensioni sia per p le caratteristiche di finitura e colori •L’illuminazione è adeguata a in tutti i locali FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' •L’accesso avviene e attraverso due rampe di scale, ma l’ascensore permette l’accessib bilità a tutti gli utenti •La segnaletica e le informazioni riguardanti le sale visita e gli orari sono a disposizione degli utenti nelle sale attesa STATO DI CONSERVAZIONE •L’immobile è di buon livello e in ottimo stato di conservazione INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 2. TORINO, Via Livorno: GRUP PPO DI CURE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Distretto Sanitario Gruppo di Cure Primarie ASL L TO2, Distretto Parella Localizzazione Toriino, Via Livorno, 38/D Contesto Il GCP è collocato al p piano terra di un edificio residenziale di 7 piani, in contiguità con esercizi commerciali. nserito in un’area urbana di recente edificazione (interventi E’ in residenziali legati alle olimpiadi invernali del 2006) nella quale vi è una forte commistione tra funzione residenziale, mmerciale e terziaria. com Coordinatore del GCP/CdS Dottt. Bartolomeo Olivero Anno di costruzione 200 06 Tipo di interventi (Riconversione di strutture preesistenti sanitarie, ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) Nuo ova costruzione Bacino di utenza 000 utenti 100 Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie I SERV VIZI tipologia servizio presenza vizio serv caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Punto prelievi Ambulatorio infermieristico e/o piccole urgenze Area della Radiologia e dell'Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) 4MMG 1PLS possibilità di prelievi a domicilio E' presente attraverso collegamento diretto tra MMG e infermieri. SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione Area Psichiatrica g 4h/sett. concentrate in un giorno Fisioterapista su appuntamento, specialista ospedaliero 2,5 ore a sett. Su appuntamento SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi e Sociali e Associati 4 ore a settimana ALTRI SERVIZI ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione volontariato Ambulatori specifici: Alcologia, e lesioni cutane ee, Cardiologia, Chirurgia generale e piccoli interventi, Diabetologi-Endocrinologia, Nefrologia, Neurops sichiatria Infantile, Oculistica, Odontoiatria, Odontoinolaringoiatria, Pneumologia, Psichiatria a, Recupero e Riabilitazione Funzionale (specialista ospedaliero), p ), Reumatologia. g Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva mq 120 7 1 u unità immobiliare in edificio a torre, struttura in c.a. CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Via Livorno è ubica ato al piano terra ed è costituito da: •Centro Centro unico di prenotazione/accoglienza in co orrispondenza dell’ingresso dell ingresso •Sala d’attesa ecialistiche (4) •Studi medici di Medicina Generale e visite spe •Servizi igienici •Deposito Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI Accesso Alla struttura sanitaria si accede tramite un porticato protetto da un’aiuola delimitata da siiepi. Il quartiere a carattere prevalentemente residenziale e commerciale, di recente edificazione, è c caratterizzato da zone carrabili rallentate da cordoli trasversali al fine di privilegiare il transito pedo onale. L porta La t a vetri t i dell’ingresso d ll’i è dimensionata di i t per il passaggio di una carrozzina per utenti disabili ed è ca. La dotata di fotocellula per l’apertura automatic porta vetrata immette in un ampio locale in cui è nzione presente una postazione attrezzata con la fun di reception e centro unico di prenotazione. Il esa. locale è direttamente collegato alla sala d’atte Punto informazioni/Accoglienza L’accesso alla struttura sanitaria immette in n un grande locale, di superficie 45 mq circa, nel quale q sono situate l’accoglienza/CUP e l’area attesa. Gli spazi di percorrenza sono agevoli pe er il passaggio di utenti disabili, che possono accedere zione agevolmente agli studi medici. L’illuminaz naturale è ampiamente garantita dal serram mento della sala, privo di sistemi di oscuramento. Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie Sala d’attesa La sala d’attesa è all’interno del grande vano o e comprende anche l’accoglienza. l’accoglienza La differenziazione degli spazi destinati ad atte esa ed accoglienza/prenotazioni è stata realizzata a è tramite una parete vetrata e attrezzata. La sala arredata con panche e tavolini, di colore ano rispettivamente arancione e giallo, che si lega agli g arredi della p postazione del CUP, conferen ndo una continuità cromatica all’intero ambiente. L’illuminazione naturale è assicurata da un’am mpia finestra priva di dispositivi di oscuramento. Studi Medici Le quattro sale visita, relative alla medic cina generale e agli specialisti, sono costituiti da ambienti di dimensione variabile tra i 10,5 e i 17 s mq circa. Sono tutte connesse alla sala d’attesa/reception tramite una porta c con tamponamento opaco, per garantire la privacy dei pazienti. Due studi sono caratterizzati da una u forma in pianta irregolare, che aumenta la diffico oltà nel posizionamento degli arredi. Un solo studio o è dotato di finestre, mentre gli altri so ono completamente ciechi e devono avvalersi de ella sola luce artificiale. Lo studio che è in comunicazione visiva diretta con l’esterno è sttato dotato di sistema di oscuramento interno a veneziane. Sono presenti controsoffittature di colore chiaro, costituite da struttura metalllica leggera e pannelli quadrangolari in cartongesso. Le pareti hanno finitura di colore bianco e la pavimentazione è rivestita da piastrelle di colore scuro. Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie Sistemi distributivi orizzontali La distribuzione orizzontale si sviluppa unicam mente nella sala CUP/Accoglienza attorno al ban ncone destinato alle prenotazioni. Da questo punto è a possibile accedere agli studi medici all’area attesa e ai servizi igienici. I passaggi sono stati prog gettati per permettere l’agevole passaggio di una a carrozzina per utenti disabili consentendo, in alcuni punti la completa manovra di rotazione punti, e per l’inversione della marcia. Le pareti hanno rifinitura lavabile di colore verde chiaro fino ad un’altezza di due metri e di colore c bianco nelle restanti parti. Il pavimento è cos stituito dal linoleum di colore verde non uniforme, con c la stessa tonalità delle pareti. Torino via Livorno: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE •La scelta dell'arredo è buono per quanto riguarda la sala d'attesa e l'accoglienza o dotati di finestre, quindi l’illuminazione naturale e la PSICO-PERCETTIVO •Non tutti i locali sono ventilazione naturale ris sultano spesso insufficienti •Le luci poste sul sofffitto e sulle pareti dei locali restituiscono una buona illuminazione artificiale soprattutto nella sala d’attesa, ma risultano scarse negli studi medici FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' a sanitaria è riconoscibile per la presenza di un cartello, •Dall'esterno la struttura posto in corrispondenza a del portico •La struttura del GCP è caratterizzata da un portico che la separa dal bordo della arantire un buon sistema di protezione esterno dalle strada in modo da ga intemperie p •I sistemi informativi sono s collocati essenzialmente nel punto d'accoglienza attraverso moduli e cartellonistica •Gli studi medici appaiono piuttosto piccoli e privi di illuminazione naturale •La sala d’attesa è a destra dell’accoglienza ed è dotata di posti a sedere STATO DI CONSERVAZIONE •Lo stato di conservazio one dell'intera struttura,, all’interno e all’esterno,, è buona c in quanto è una nuova costruzione INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 3. BEINASCO: GRUPPO DI CU URE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di Cure Primarie Distretto Sanitario Localizzazione ASL L TO3, Orbassano garetto, Frazione di Beinasco, Via Orbassano 2 Borg Contesto s sanitaria è collocata in un edificio nel centro La struttura abita ato. L’edificio si affaccia sulla via di fronte alla chiesa di San’Anna. Coordinatore del GCP/CdS Dottt. Enrico D’Alessandro Anno di costruzione Edifiicio storico Tipo di interventi (Riconversione di strutture preesistenti sanitarie, ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) Antic camente era Villa Virginio Romano Scotti, nel 1970 il Com mune ne diventa proprietario. Riconversione da uffici com munali, successivamente centro anziani, salone per feste e ritrov vi e in seguito ristorante, nel 1997 ospita la farmacia com munale Sant’Anna. Bacino di utenza 4.70 00 utenti Beinasco: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio prese enza servizio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi Ambulatorio infermieristico 4 segretarie . 4 MMG 10 h/g 1 PLS Ginecologo . rischio cardiovascolare . gestione integrata diabete Medicazioni, terapia iniettiva, misurazione pressione Area di prevenzione Area Radiologia e Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione Area Psichiatrica SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato Sistema di ricette elettroniche, presenza di 2 farmacie nel paese Associazione Amici Solidali Beinasco: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva 236 mq 2 1 edificio a sviluppo lineare struttura in muratura portante CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Beinasco è ubicato o al secondo piano di un corpo di fabbrica di 2 piani. Dal vano distributivo del pianerottolo di arrivo della scala si accede a: •Accoglienza/Ufficio amministrativo/Archivio •Sala d’attesa •Deposito •Studi medici di Medicina Generale (3) •Sala prelievi/ Infermeria •Studio di Pediatria •Servizi igienici (3) Beinasco: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI Accesso La Struttura si affaccia direttamente sulla a via Orbassano ed è posizionata di fronte alla chie esa di Sant’Anna. nziale, L’area dedicata al parcheggio non è pertinen ma è distribuita lungo la via. L’edificio L edificio è costituito da due piani di cui solo s il secondo è destinato al GCP. L’ingress so è caratterizzato da un portico con a desttra la farmacia comunale e a sinistra un ascensorre per disabili e una porta che conduce al vano scala a. Sala d’attesa Dalla porta a destra del vano scala si accede e alla struttura sanitaria vera e propria, quindi ad he in un’ampia sala d’attesa, con posti a sedere ch orari di punta posso risultare scarsi. La sala asso, d’attesa è divisa in due parti da un muretto ba una attesa adulti e una attesa p per bambini. Le pareti sono caratterizzate da tinteggiature azz zurre fino a un’altezza di circa 2,10 metri e i pavim menti sono rivestiti da linoleum. Il livello di ’illuminaz zione naturale è adeguato. Beinasco: Gruppo di Cure Primarie Accoglienza/Ufficio amministrativo/Archivio L’accoglienza è posta di fronte all’ingresso o e risulta essere un ambiente unico con la sala c d’attesa. È costituita da un lungo bancone con due postazioni di lavoro. Nella sala vengo ono svolte attività di accoglienza, prenotazione e elle servizi amministrativi. La parete alle spalle de postazioni della segreteria, che suddivide u l’accettazione dall’infermeria, è dotata di una finestra a nastro posta nella parte superiore de ella parete. Studi medici di Medicina Generale Dal corridoio, che funge da disimpegno, posto o a destra dell’accoglienza, si accede ai diversi studi medici. Gli ambulatori, spaziosi e adeguatamente attrezzati, sono dotati di finestre in legno in ono tonalità chiare a vetro semplice che garantisco una buona superficie aeroilluminante. Per quanto riguarda il sistema oscurante interno, interno solo in alcuni ambienti sono presenti tende scorrev voli bianche, mentre all’esterno tutte e finestre so ono provviste di persiane di tonalità chiara. Le pareti interne sono rifinite con pittura lavab bile di colore vario, dall’azzurro all’arancione al rosa ae i pavimenti sono rivestiti di linoleum. Beinasco: Gruppo di Cure Primarie Sistemi distributivi orizzontali La distribuzione orizzontale è caratterizzata da due a sala disimpegni: il primo unisce il vano scala alla d’attesa e il secondo unisce la sala d’attesa a agli studi medici; la finitura delle pareti è uniform me al resto della struttura. Sala Prelievi/Infermeria La prima porta che si incontra lungo il corrid doio è quella del punto prelievi e dell’infermeria. Le pareti altezza sono tinteggiate di colore azzurro fino a un’a di circa 2,10 metri circa e di colore bianco fino f al soffitto. Non ha finestre direttamente all’estern no ma la parete di separazione con il locale accetta azione è provvista, nella parte alta, di una fines stra a nastro. Beinasco: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI GENERALI BENESSERE •Tutte le sale visita so ono personalizzate dal punto di vista delle finiture, con ate da colori dal blu al rosa, a seconda delle attività che PSICO-PERCETTIVO tinteggiature caratterizza vengono svolte no illuminazione e ventilazione naturali adeguate; solo la •Quasi tutti i locali hann sala prelievi/infermeria è sprovvista di finestre per il ricambio d’aria, ma è dotata di sopraluce interno e persiane per •II sistemi di oscuramentto sono caratterizzati da tende per ll’interno l’esterno FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' s protetti dalle intemperie grazie alla presenza di un •Gli accessi all’edificio sono portico ne sono collocati essenzialmente nel punto d'accoglienza •Supporti all’informazion e nel vano filtro dell’acce esso •Gli studi medici sono piiuttosto grandi •La sala d d’attesa attesa è di fro onte all all’ingresso ingresso ed è dotata di posti a sedere; nelle ore di punta lo spazio risulta es ssere insufficiente •Non vi sono posti auto pertinenziali, né per il personale né per gli utenti STATO DI CONSERVAZIONE azione della struttura, unitamente ad una adeguata •La recente ristruttura manutenzione e cura de ei vani, restituisce una buona immagine complessiva INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 4. CUMIANA: GRUPPO DI CUR RE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di cure primarie Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L TO3, Distretto di Pinerolo Contesto s sanitaria si trova all’interno di un’area protetta La struttura ubic cata nel centro storico Dottt. Corrado Di Stefano Edifiicio storico Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione C miana, via Berti 20 Cum Tipo di interventi (Riconversione di La struttura s è riconversione di struttura sanitaria. strutture preesistenti sanitarie, Orig ginariamente era ospedale San Giuseppe. ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) Bacino di utenza 8500 0 utenti Cumiana: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto Prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione 5MMG, 12 ore al giorno 1 PLS Ginecologo 1 volta/settimana Psichiatra 1 volta/mese 2 infermiere per 9 h/giorno - rischio cardiovascolare - obesità - gestione integrata del diabete 3 h/settimana 1 ora tutti i giorni Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) SERVIZI SOCIO‐SANITARI Co su o o Familiare Consultorio a ae e pediatrico Area della Riabilitazione Area Psichiatrica 9 / se 9h/ settimana a a 2 h/giorno tutti giorni 1 volta/settimana SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato Distribuzione di alcuni farmaci per pazienti psichiatrici Cumiana: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani f.t. dell’edificio Numero di piani sui quali si articola la struttura Tipologia costruttiva mq 1300 con sottotetto 3 1 muratura portante due maniche ad L CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Cumiana è ubica ato al piano terra di un corpo di fabbrica di 3 piani. Dal l’ingresso principale al piano terra si accede a: •Atrio •Infermeria •Sala prelievi •Ufficio Amministrativo/Segreteria •Sala attesa pediatrica •Area pediatria (infermeria,sala allattamento, sttudio pediatra) •Sale attesa MMG •Studi medici di Medicina Generale (6) •Sala diagnostica •Sala prelievi •Deposito D it •Servizi igienici ede alla zona ASL con i seguenti servizi: Dal secondo ingresso manica a sinistra si acce •Segreteria-Direzione •Sala per Consultorio •Servizio veterinario •Servizi S i i sociali i li •Deposito •Servizi igienici o per pazienti terminali (hospice) e pazienti affetti da Inizieranno, nell’anno, i lavori al 1°e al 2° piano SLA. Cumiana: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI Accesso L’accesso principale alla struttura sanitaria av vviene nella manica di fronte al cancello di ingresso nell’area protetta. Lo spazio per il parcheggio è garantito nelle aree limitrofe, all’interno solo per il personale. All’ingresso l’ambiente si presenta molto ampio in parte utilizzato come sala attesa e in parte inutilizzato o. A destra si ha un accesso al corridoio di distrib buzione, alle strutture dei MMG e all’area pediatrica. A sinis stra ai servizi socio-sanitari. Atrio-Attesa L’atrio attesa è uno spazio molto ampio ma poco fruibile perché scollegato dal locale accettazione/accoglienza. Cumiana: Gruppo di Cure Primarie Sistemi distributivi orizzontali Dall’ingresso principale la distribuzione oriz zzontale è caratterizzata a destra da un corridoio a Z, nella prima elievi, nella manica si affacciano l’infermeria e locale pre manica centrale l’ingresso segreteria-accoglien nza che ha un secondo affaccio sul corridoio di distribuz zione degli studi medici, a cui si accede tramite una p porta a vetri. Nella terza manica della Z si apre l’attesa pediatrica p e tramite una porta al corridoio di distribuzione degli studi medici e della sala attesa per le visite adulti. Centro Unico di Prenotazione/ Accoglienza/Segreteria L’ ufficio di accoglienza-prenotazione e servizi c di amministrativi, a cui si può accedere dal corridoio destra, è costituito da ambiente in cui sono inserite le postazioni di lavoro e un banco per il pubblico. o chiaro e Le pareti sono perlopiù di colore azzurro l’ill i l’illuminazione i artificiale tifi i l è a soffitto. ffitt Infermeria/Sala Prelievi Sul corridoio di ingresso si affacciano la sa ala prelievi, l’infermeria e la segreteria. g Sale d’attesa Ci sono tre sale d’attesa una situata nell’ingresso n principale, una seconda in prossimità dell’’area della pediatria di t i e la l terza t i adiacenza in di aglili studi t di de deii medici di i di medicina generale. Le finiture delle pareti son no in colore differenziato: azzurra la prima, con immagini colorate la pediatrica e di colore giallo quella dei MMG. Cumiana: Gruppo di Cure Primarie Area pediatrica Dalla sala di attesa dedicata si accede allo stud dio medico e alle sale di pertinenza. Gli ambulatori sono spaziosi s e ben arredati in relazione alla tipologia di utenti e soddisfacenti per svolgere le mansioni a cui sono destinati. Sono dotati di scrivania, lettini attrezzati, scaffale/archivio e giochi bimbi. In ogni studio le finestre h hanno di dimensioni i i e forme f che h garantiscono ti u una b buona superficie aeroilluminante. Per quanto riguarda il sistema oscurante, le finestre sono dotate all’interno di tende. Le olore pareti interne sono rifinite con allegri giochi di co e poster. Cumiana: Gruppo di Cure Primarie Sala attesa studi MMG Dal corridoio di distribuzione degli studi medici m si accede inoltre alla sala d’attesa visite adulti. Il colore giallo delle pareti distingue lo spazio rispetto al corridoio e agli altri ambienti. L’illuminazione è a soffitto. Studi medici Gli studi dei MMG sono di ampie dimension ni - circa 20 mq - ben Illuminati e arredati. Area socio-sanitari: consultorio familia are, assistente sociale e studio veterinario Gli spazi relativi a quest’area sono colloca ati nella manica sinistra, si può accedere sia dall’interno attrraverso l’atrio di ingresso sia dall’esterno. Aree verdi e cortile interno Non cii sono aree verdi N di pertinenziali ti i li alla ll strutt t tttura t d l GCP ma del un’area protetta cortile-parcheggio. Cumiana: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •Le soluzioni cromattiche sono gradevoli soprattutto nell’area pediatrica, in cui le scelte anche deglli arredi e complementi di arredo sono molto curate •L’illuminazione natu urale è assicurata dalle ampie finestre FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' •L’accesso alla stru uttura, garantito in area protetta, risulta molto agevole anche per utenti disa abili •Il parcheggio non è garantito nella immediata adiacenza •Tutti gli ambienti so ono dimensionati per una fruibilità agevole •La segnaletica informativa potrebbe essere migliorata cu e ott ottimizzazi a ioni o di ca d carattere atte e d distributivo st but o pot potrebbero ebbe o migliorare g o a e la a •Alcune fruibilità complessiva della struttura essendovi gli spazi adeguati a disposizione: come l’ampio spazio di ingresso che ad oggi è utilizzato solo parzialmente come sala attesa. La collocazione della segreteria-accoglienza e riconoscibilità appena si accede alla struttura presenta una difficile STATO DI CONSERVAZIONE L stato t t di conservazione i d dell'intera ll'i t struttura, t tt iinterna t ed d esterna, t è ottimo tti •Lo INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 5. VIGONE: GRUPPO DI CURE E PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di cure primarie Distretto Sanitario Localizzazione ASL L TO3, Distretto di Pinerolo Contesto s sanitaria è collocata al piano terra di un edificio La struttura storiico di 2 piani, in adiacenza alla struttura dell’ASL. Si trova all’interno di un’area nel centro storico di fronte ai dini Fratelli Bessone. giard Dottt. ssa Pierangela Rista Edifiicio storico Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione one, via Ospedale 1 Vigo Tipo di interventi (Riconversione di L’ed difico è riconversione di struttura sanitaria preesistente strutture preesistenti sanitarie, (osp pedale Castelli Fasolo), prima ancora era casa nobiliare. ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) d uso) Bacino di utenza 1000 00 utenti Vigone: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione (ASL) Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici (ASL) Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. 6, 12 ore al giorno 1, dalle 3 alle 4 ore al giorno Neurologo Ginecologo .obesità .rischio cardiovascolare .gestione integrata del diabete Punto di prelievo (ASL) Ambulatorio infermieristico (ASL) Area di prevenzione P t di I Intervento Punto I t t Territoriale T it i l Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata (ASL) SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati (ASL) ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato In previsione apertura del servizio oggi della RSA Vigone: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura mq 374 Numero di piani f.t. dell’edificio 2 Numero di piani sui quali si articola il GCP 1 uttura a manica unica muratura portante faccia vista Tipologia costruttiva stru CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Vigone è ubicatto al piano terra di un corpo di fabbrica di 2 piani. Al secondo piano si ha una RSA in adiacenza la struttura s ASL. Dall’ingresso del piano terra si accede a: •Segreteria/accoglienza •Sala d’attesa MMG •Sala attesa pediatria •Studi medici di Medicina Generale (6) •Studio pediatra •Guardia medica •Servizi igienici •Deposito I servizi socio-sanitari, socio-sanitari gli ambulatori specialistici sono nell’edificio nell edificio adiacente dell’ASL dell ASL con altro accesso. Vigone: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI Accesso L’ingresso al GCP è situato di fronte ai giardini. Lo spazio ea circostante per il parcheggio è garantito da spazi nell’are la struttura. La sala attesa è collocata nell’in ngresso e sul medesimo spazio a destra si affaccia il banco della segreteria. Dalla sala attesa si accede al corridoio di distribuzione degli studi medici. Sala Attesa MMG L’attesa all’ingresso si prolunga anche nel corridoio di distribuzione degli studi medici. Vigone: Gruppo di Cure Primarie Sala d’attesa pediatria Le sale L l di attesa tt sono differenziate diff i t per glili studi t di di medicina generale e per pediatria. Dalla sala d’attesa nell’ doio utilizzato ingresso principale si accede a un corrid anche come attesa. Sistemi distributivi orizzontali Dall’ingresso principale la distribuzione orizzontale o è caratterizzata da un corridoio che si apre a sinistra sulla sala attesa pediatrica. La sala d’attesa - ingresso è separata tramitte una vetrata da un ampio corridoio, non di pertinenza della d struttura GCP, che conduce alle scale per l’acces sso alla RSA collocata al primo piano dell’edificio. Aree verdi e cortile interno Il corridoio di appartenenza della RSA si affaccia su un’area cortile in adiacenza dell’edificio dell’AS SL. Non ci sono aree verdi pertinenziali della struttura del GCP. Vigone: Gruppo di Cure Primarie Studi Medici Gli studi medici si affacciano in sequenza sul corridoio e sono di dimensioni varabile tra 10 e 12 mq. In ogni studio le finestre hanno dimensioni e forme che garantiscono una buona superficie aeroillu uminante. Gli studi sono comunicanti tra loro per facilitare la a condivisione e una maggior integrazione tra gli operatori sa anitari. anitari Le pareti interne sono rifinite con pittura lava abile di diversi colori a seconda degli studi. Vigone: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •L'arredo, i colorri delle pareti e l’ambiente nel suo complesso conferiscono alla struttura s un buon livello di benessere. •Le luci poste sul soffitto e sulle pareti dei locali restituiscono una buona ciale illuminazione artific FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' •La struttura è ben inserita nell’area urbana e servita da parcheggi •I supporti all’informazione (moduli, materiale illustrativo, cartelli, ecc.) osizione ben visibile sono collocati in po •Sarebbe auspica abile un ingresso differenziato per gli utenti in età pediatrica e una maggiore m integrazione con gli altri servizi ASL sotto il profilo distributivo degli d spazi STATO DI CONSERVAZIONE •Lo stato di conserrvazione dell'intera struttura, all’interno e all’esterno, è buona INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 6. PIANEZZA: GRUPPO DI CU URE PRIMARIE Tre sedi dislocate S Sede principale DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di Cure Primarie Distretto Sanitario ASL L TO3, Distretto di Venaria Localizzazione Contesto nezza, Via Puccini 23 (sede principale) Pian Pian nezza, Via XXV Aprile 1, Via Gariglietti 14 e Via Don Bosc co 3 3, (sedi periferiche) periferiche). CP è caratterizzato da quattro sedi localizzate nell’abitato Il GC Coordinatore del GCP/CdS Dottt. Sergio Bernabé Anno di costruzione 1950 0 Tipo di interventi (Riconversione di strutture preesistenti sanitarie, ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) Rico onversione di strutture a destinazione residenziale. La sede e principale è situata in via Puccini. Tutte le sedi sono colle egate da un server unico, che permette di avere una “sed de virtuale”, utile sia all’utenza che al personale. Bacino di utenza 1500 0 utenti Pianezza: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI Tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica Servizio Emergenza Sanitaria Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Area Radiologia e Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) Area della Riabilitazione Ospedale di Comunità SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare A Area Psichiatrica P i hi t i SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario A Associazione i i di volontariato l t i t Informatizzato e on-line Telemonitoraggio 6MMG . rischio cardiovascolare . gestione integrata diabete Programmi di prevenzione e cartelle in rete per ciascun paziente Pianezza: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP p g costruttiva Tipologia Numero di sedi periferiche edi Numero di piani sui quali si articolano le altre se mq 120 circa 4 1 p muratura portante 3 1 CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE D Il Gruppo di cure primarie di Pianezza è ubicato al piano rialzato di un corpo di fabbrica di 4 piani in cui sono presenti: •Accoglienza/Centro Unico di Prenotazioni •Sala d’attesa •Studi medici di Medicina Generale (2) •Visite specialistiche (2) •Ufficio amministrativo/Area relax personale/Archivio •Servizi igienici Le Sedi periferiche sono tre e sono dotate di una u sala d’attesa, una sala visita di Medicina Generale e un Servizio igienico, tranne la sede di Via Don D Bosco, in cui vi sono due sale visita di Medicina Generale. Pianezza: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITÀ AMBIENTALI Accesso Il GCP si affaccia direttamente sulla strada a senso s unico, a basso scorrimento. Il parchegg gio è previsto nelle strade adiacenti. L’accesso dalla strada avviene tramite una porta che immettte sul vano scala a servizio dell’intero edificio. L’ ing gresso alla struttura del GCP è al piano rialzato ed è costituito da una doppia porta: la prima rimane sempre aperta e la seconda è scorrevolle ad apertura automatica. CP è Accesso alle strutture secondarie: il GC dislocato in quattro strutture simili per conte esto e soluzioni d’accesso. Accoglienza Area relax / Ufficio amministrativ vo / L’accoglienza è posta di fronte all’ingresso. Vi è un’unica postazione a bancone. È offerto agli utenti il servizio di posta interno dei medici, medici costitu uito da buche da lettere in cui il paziente può inserire le richieste di esami, mantenendo la propria prrivacy. Le pareti sono intonacate e tinteggiate co on un colore tendente all’arancione chiaro. dato e L’ufficio amministrativo, adeguatamente arred attrezzato, è posto di fronte al secondo ambulatorio e vi si può accedere da un disimpegno. Le pareti sono tinteggiate con un blu piuttosto acceso. Pianezza: Gruppo di Cure Primarie Sala d’attesa La sala L l d’attesa d’ tt d l GCP è situata del it t in i pross simità i ità dell’accesso. È dotata di sedute e di piccoli p tavolini. Le finiture, come nell’ingresso, sono costituite da pareti tinteggiate color arancio e da c pavimenti con piastrelle di colore chiaro omogeneo. Studi Medici Alle due sale destinate agli studi medici si ac ccede direttamente dal disimpegno, di f fianco all’accoglienza. Gli ambulatori sono am mpi e sufficienti a svolgere le attività previste (15 mq). m In ogni g studio le finestre hanno dimensioni e forme che garantiscono una buona supe erficie areoilluminante. Per quanto riguarda il sis stema oscurante, le finestre sono dotate all’interrno di tende scorrevoli di colore bianco, mentre m all’esterno di avvolgibili di colore marrone scuro. Le pareti interne sono rifinite con pittura lavab bile di colore tendente all’arancione tenue e i paviimenti sono rivestiti con piastrelle di colore chiaro. Sistemi distributivi orizzontali L’ingresso principale è posto al centro dell’intera struttura del GCP e i diversi vani si snodano lungo un piccolo corridoio centrale, centrale come prolungam mento dello stesso ingresso. Pianezza: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI GENERALI BENESSERE •La sala d’attesa arred data come uno spazio di relazione, con sedie e tavolini na gradevole sensazione PSICO-PERCETTIVO conferisce all’insieme un •Tutti i locali sono dotati di buon illuminamento naturale e sistemi di schermatura FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' •Dall'esterno la struttura sanitaria, mantenendo il carattere residenziale, non ha noscibilità per gli utenti un elevato grado di ricon •Sistemi Sistemi d d’informazione informazione sono collocati essenzialmente nel punto d d'accoglienza accoglienza e sono costituiti oltre che da moduli e opuscoli, da un sistema di gestione code a display •Gli ambienti sono ampi e adeguati per le visite •La fruibilità degli spazi è buona sia per dimensioni che per quanto riguarda le barriere architettoniche S STATO O DI CONSERVAZIONE Lo stato di conservazion ne dell'intera dell intera struttura è buono, in quanto nel 2006 sono •Lo stati fatti i lavori di ristruttturazione INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 7. BRANDIZZO: GRUPPO DI CURE C PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di cure primarie Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L TO4, Distretto di Chivasso Contesto s sanitaria si trova nel centro dell’abitato con La struttura ingre esso in uno spazio laterale protetto adiacente alla piazza Dottt. Paolo Bodoni Inizio ‘900 Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione zza Carlo C Tempia 2 Piaz Tipo di interventi (Riconversione di La struttura è riconversione di un edificio esistente del strutture preesistenti sanitarie, Com mune in cui trovavano luogo in parte uffici comunali e in ampliamenti, riconversione di strutture parte e ambulatori ASL preesistenti a differente destinazione d'uso) Bacino di utenza 7200 0 utenti Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica Servizio Emergenza Sanitaria Studi di Medici di Medicina Generale 5MMG Studi Pediatri di Libera Scelta 1PLS Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Prelievi Ambulatorio infermieristico Ginecologo 2 volte / sett. . rischio cardio-vascolare . obesità pediatrica . gestione integrata del diabete 2 volte/settimana Area Radiologia e Ecografia Punto di I Intervento Territoriale SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare ginecologico Area della Riabilitazione Area Psichiatrica SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati 2 volte/settimana ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato AVIS Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia della struttura mq 560 1 1 edificio in linea CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE D Il Gruppo di cure primarie di Brandizzo è ubic cato al piano terra di un corpo di fabbrica ad 1 piano dotato di due ingressi. g Dall’ingresso g a sinistra si accede a: •Atrio - attesa •Segreteria – accettazione •Corridoio •Studi medici di Medicina Generale •Studio medici specialistici •Infermeria •Sala assistente sociale •Servizi igienici •Deposito L’ingresso di destra è utilizzato come uscita di sicurezza. s Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI Accesso L’ingresso al GCP è situato a lato della pia azza Tempia. Una fascia pavimentata di marciapiede garantisce g la facilità di accesso alla struttura. Lo spazio perr il parcheggio è garantito dalla piazza di fronte alla struttura a. All’ingresso ll’ambiente ambiente ha funzione di sala d d’attesa attesa e a de estra si trova il banco accoglienza con segreteria. Il secondo accesso a destra si apre su un’area attesa da accesso agli ambulatori specialistici e all corridoio a sinistra. Centro Unico di Prenotazione / Accoglienza / S Segreteria t i L’Accoglienza a cui si può accedere dalll’ingresso principale tramite sportello è posto nel latto destro dell’ ingresso. Il vano è costituito da am mbiente a bancone ed è dotato di adeguate postazioni di d lavoro. Nella sala vengono svolte attività di acc coglienza, prenotazione t i e servizi i i amministrativi. i i t ti i Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie Studio Medico Gli studi medici e l’infermeria si affacciano o lungo il corridoio che ha funzione di disimpegn no e sono caratterizzati da un unico accesso che dà direttamente d sullo spazio distributivo. Gli ambulatori sono spaziosi – da oni previste e 15 a 20 mq - e adeguati in relazione alle funzio ad ospitare le attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività. Gli ambulatori sono dotati di scriivania, lettini attrezzati, scaffale/archivio. In ogni studio le fin nestre hanno dimensioni e forme che garantiscono una buon na superficie aeroilluminante e sono dotate di sistema di schermatura s oscurante. Sala d’attesa La sale d’attesa è unica per visite med dici di medicina generale e per visite pediatriche ed è collocata a all’ingresso su cui si affaccia il banco informazioni-prenotazion ni. Sulla sala di attesa si apre l’infermeria a e lo studio dell’assistente sociale e, quindi a sinistra,, si accede al corridoio id i di distribuzione di t ib i su cuii sii aprono glili stu tudi di medici. di i Le finiture delle pareti, sono di colore giallo e i pavimenti in piastrelle di colore mattone scuro. Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie Sistemi distributivi orizzontali La distribuzione orizzontale è caratterizzata da un corridoio centrale da cui si affacciano tutti i vani da enttrambi i lati. In corrispondenza dell’accesso alla struttura, ili corridoio si allarga per dar spazio ad un ambiente di accoglienza a e sala d’attesa. Dall ingresso a destra la distribuzione orizzon Dall’ingresso ntale si svolge su un vano con funzione di atrio-attesa, dove sono posizionate le sedute. Aree verdi e cortile interno Sul fronte di ingresso c’è una piccola aiuola ve erde e lo spazio deposito biciclette. Brandizzo: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE • Tutti i locali hanno illum minazione adeguata PSICO-PERCETTIVO • L’articolazione dello spazio e i colori utilizzati per le finiture delle pareti, dei pavimenti e degli arredi nell’insieme danno sensazione di gradevolezza FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' •La struttura è supportatta da parcheggi nella piazza adiacente all’edificio •L’accesso pedonale è in un’area protetta o dimensionate ad ospitare le attrezzature necessarie allo •Tutte le sale visita sono svolgimento delle relativ ve attività mediche •La sala d’attesa è ampia, ma non differenziata per la pediatria STATO DI CONSERVAZIONE ato da un buono stato di conservazione •L’edificio è caratterizza INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 8. PINO TORINESE: GRUPPO DI CURE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di Cure Primarie Distretto Sanitario Localizzazione ASL L TO5, Distretto di Chieri o Torinese, Via Roma 34 Pino Contesto s sanitaria è collocata nel centro dell’abitato n un La struttura unic co edificio di tre piani di cui solo il piano terra è destinato al GCP. Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione Dottt. Guido Giustetto Tipo di interventi (Riconversione di strutture preesistenti sanitarie, ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) Rico onversione di alcuni locali di una struttura che origiinariamente era un albergo; oggi l’albergo occupa solo i pian ni superiori. L’ulttima manutenzione straordinaria è stata effettuata nel 1996 6. Bacino di utenza 8500 0 utenti Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio prese enza servizio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Prenotazioni visite in loco 6 MMG 1 PLS Cardiologo e Servizio di ECG Rischio cardiovascolare Percorso integrato del diabete 2 ore / sett sett. Medicazioni, terapia iniettiva, misurazione pressione Area di prevenzione Area Radiologia e Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione Area Psichiatrica SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato Associazione difesa malati psichici (DIAPSI) Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva mq 150 3 più sopraelevazione 1 edificio a sviluppo lineare struttura in c.a. CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Pino Torinese è ubicato u al piano terra di un corpo di fabbrica di 4 piani. Dal primo ingresso si accede a: •Accoglienza/Ufficio amministrativo/Archivio •Sala d’attesa •Deposito D it •Studi medici di Medicina Generale (3) •Sala prelievi/ Cardiologia one Prelievi /A.M.O. •Sportello di Primo Aiuto Psicologico/Accettazio •Studio di Pediatria/ Infermeria •Servizi igienici Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI Accesso La struttura si affaccia direttamente sulla viia principale di Pino Torinese. Lo spazio per il parcheggio per gli utenti è sti distribuito lungo la via e sono garantiti 3 pos auto per il personale nel cortile dell’albergo. L’ingresso L ingresso è caratterizzato da due porte ch he costituiscono un vano filtro dotato di sedutte per l’attesa e una bacheca informativa. Sala d’attesa Di fronte all’ingresso si apre la sale d’attesa. Sono esposte bacheche informative sia a in corrispondenza dell’accettazione che nella a sala d’attesa d attesa. Le finiture, finiture come per gli ambulatori, ambulatori sono caratterizzate da pareti chiare e pavimenti orriginali di tonalità scura. azione L’illuminazione naturale è adeguata, l’illumina artificiale è caratterizzata da lampade poste dietro alle decorazioni delle imposte delle volte e che restituiscono uniformemente la luce. Deposito La struttura è dotata di un piccolo deposito cieco, posizionato lungo il corridoio vicino alla a sala d’attesa. Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie Accoglienza/Ufficio amministrativo/Arc chivio L’accoglienza, a cui si accede dall’ingresso prrincipale, è posta sul lato sinistro dell’ingresso, da cui è separata solo da un bancone. Le pareti sono tinteggiatte in colore chiaro. Studi medici Gli studi medici sono collocati lungo il corridoio a “L “ che funge da disimpegno. Spaziosi e adeguatamente cizzate, per attrezzati, 12 mq, sono dotati di finestre opac aumentare la privacy, in alluminio verniciiato verde scuro. Le finestre sono dotate all’interno di tende olore giallo veneziane, mentre all’esterno di persiane di co scuro. scuro Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale gli studi medici sono dotati di lampade a sospension ne in modo da garantire una luce diffusa in tutto l’ambiente. Le pareti interne sono rifinite con pittura lavabile di zzate con colore bianco e i pavimenti sono realiz piastrelle di colore scuro. scuro P La sala Prelievi, lo sportello di Primo Aiuto Psicologico, lo studio Pediatrico/infermeria hanno cara atteristiche equivalenti agli studi medici di Medicina Gene erale . Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie Sistemi distributivi orizzontali La distribuzione orizzontale è caratterizzata da d un corridoio a L sul quale si affacciano gli studii e gli altri locali; la finitura delle pareti è uguale ag gli altri spazi della struttura. Sala Prelievi/Cardiologo A destra dell’ingresso si accede alla sala per i prelievi e le visite cardiologiche. Le pareti sono zza di tinteggiate di colore azzurro fino a un’altez circa 1,50 1 50 metri e di colore bianco fino al soffittto tto. Pino Torinese: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE •Tutte le sale visita sono caratterizzate da scelte progettuali relative all’arredo e gono una continuità in tutti gli ambienti PSICO-PERCETTIVO alle finiture che manteng •Tutti i locali hanno illuminazione naturale adeguata e gli ambienti sono d colori tenui caratterizzati da pareti di FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' •Gli accessi all’edificio sono s protetti da una piccola copertura •L’ingresso alla struttura a è diretto su marciapiede •I supporti all’informazione sono collocati essenzialmente nel punto o filtro dell’accesso d'accoglienza e nel vano •La struttura del GCP è provvista di 3 posti auto per il personale, ma non vi sono aree di parcheggio pertinenziali per gli utenti •La struttura si sviluppa su un unico piano a livello strada, ma la presenza di un gradino in corrispondenza della prima porta d’ingresso non facilita l’accesso agli utenti disabili. STATO DI CONSERVAZIONE vento di manutenzione, ma il GCP è in attesa di essere •E’ necessario un interv spostato in un’altra strutttura che è già in costruzione. INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 9. LA LOGGIA: GRUPPO DI CURE C PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di cure primarie Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L TO5, Distretto di Moncalieri Contesto s sanitaria si trova in zona residenziale ai margini La struttura del centro c in area delimitata da una recinzione adiacente ad altre e due strutture dello stesso complesso socio-sanitario. Dottt. Angelo Migliozzi 2005 5 Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione L Via IV Novembre 6 La Loggia, Tipo di interventi (Riconversione di L’ed difico è stato realizzato per destinazione d’uso sociostrutture preesistenti sanitarie, sanitario. ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso, nuova edificazione) Bacino di utenza 8000 0 utenti La Loggia: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio caratteristiche servizio presen nza serviz zio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto di prelievo Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione 2 segretarie a tempo pieno 6MMG A breve nella manica nuova Ginecologo . obesità . rischio cardiovascolare . gestione integrata diabete 1 volta /settimana vaccinazioni pediatriche 1 volta/mese ginecologia Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare A Area della d ll Ri Riabilitazione bilit i SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato A breve antenna sociale nella manica nuova La Loggia: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani f.t. dell dell’edificio edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva mq 450 1 1 edifico in linea struttura in cemento armato CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di La Loggia è ubica ato al piano terra di un corpo di fabbrica di 1 piano ad L Dall’ingresso Dall ingresso al piano terra si accede a: •Atrio-attesa •Segreteria -accettazione •Corridoio-attesa •Studi medici di Medicina Generale (4) •Studio pediatra (1) •Sala attesa pediatria •Ambulatori A b l t i specialistici i li ti i (3) •Servizi sociali •Infermeria •Servizi igienici •Deposito La Loggia: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI Accesso L’ingresso al GCP avviene attraverso una recinzione che d tre edifici. immette in una corte pavimentata delimitata da Nell’edificio di destra trovano luogo la a segreteriaaccettazione e gli studi dei medici di medicina generale. Nella manica di fronte all all’ingresso ingresso avrà sede lo studio del pediatra e gli studi AMO. Nell’edificio a sinistra si ha la ontariato e la sede della Croce Rossa, associazioni di volo sede dell’Associazione degli Alpini. Segreteria/accoglienza Il banco accoglienza si affaccia direttamente sull’atrio in cui viene svolta anche la funzione di attesa. Sistema distributivo orizzontale L’atrio - corridoio che viene utilizzato anche come attesa è sufficientemente ampio e accogliente. Studi medici Gli studi medici sono di ampie dimensioni – circa 20 mq - e dotati delle attrezzature necessarie per svolgere le attività previste. Le rifiniture e gli arredi sono idonei. La Loggia: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •Tutti i locali hanno illuminazione e ventilazione naturali adeguati a degli spazi, unita alla buona illuminazione naturale, •La finitura cromatica concorrono a rendere e l’ambiente accogliente in ogni ambito •La tipologia edilizia e lo spazio che si è venuto a creare con panchine tra le tre strutture comporta a una sensazione generale di benessere FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' •La struttura è supporrtata da adeguati parcheggi, limitrofi all’edificio •Tutte le sale visita so ono dimensionate per ospitare le attrezzature necessarie allo svolgimento delle e relative attività mediche STATO DI CONSERVAZIONE zzato da un ottimo stato di conservazione • L’edificio è caratteriz INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 10. VINOVO: GRUPPO DI CU URE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di Cure Primarie Distretto Sanitario Localizzazione ASL L TO5, Distretto di Nichelino Contesto Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione s sanitaria si affaccia sulla piazza del mercato del La struttura centtro di Vinovo ed è ubicata in un unico edificio comunale dota ato di due ingressi: al piano terra si svolgono le attività del GCP P e le attività dei Servizi Sociali del C.I.S. A. (Consorzio Interrnazionale Socio – Assistenziale) e nel piano superiore vi è la sede dei Vigili Urbani. Dottt. Mario Costa 1990 0 Tipo di interventi (Riconversione di strutture preesistenti sanitarie, ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) d uso) La struttura nasce già nella parte Sud-Ovest, con desttinazione d’uso sanitario. Sono stati apportati alcuni cam mbiamenti interni in corrispondenza della parte a Nord-Est, per le l parti riguardanti il Consultorio familiare, la pediatria e la sala prelievi prelievi. Bacino di utenza 5000 0 utenti Vino ovo Piazza 2 Giugno 13/15 ovo, Vinovo: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Area Radiologia e Ecografia Punto di I Intervento Territoriale 3 MMG 1 PLS Neurologo Servizio di E.C.G. Dermatologo Da 1 a 2 ore al giorno È possibile ottenere il monitoraggio in tempo reale della terapia continuativa con farmaci anticoagulanti. I pazienti possono, senza prenotazione, effettuare il prelievo ematologico per INR. Prelievi solo su appuntamento Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) SERVIZI SOCIO‐SANITARI SERVIZI SOCIO SANITARI Consultorio Familiare 5 h/settimana Area di Riabilitazione Area Psichiatrica SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati Segretariato sociale da 4 a 6 ore al giorno ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato Distribuzione di alcuni farmaci Vinovo: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP mq 310 2 Tipologia co ostruttiva edificio a sviluppo lineare struttura in c.a. CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Vinovo è ubicato al piano terra di un corpo di fabbrica di 2 piani. Dal primo ingrresso si accede a: •Segreteria/accoglienza •Sala d’attesa •Studi medici di Medicina Generale (3) •Visite specialistiche (3) ( •Studi medici per Ambulatori Medici Orientati (1) •Stanza relax personale e ripostiglio •Studio psicologo (1) •Archivio •Deposito D i (2) •Ufficio Amministrativo •Servizi igienici Dal secondo ingresso si accede a: •Sala d’attesa a •Sala per Consultorio/neurologia/Dermatologia •Sala Sala per prelievi •Studio Pediatra •Servizi igienici •Deposito Vinovo: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI Accesso La Struttura è dotata di due ingressi, enttrambi provvisti di sistemi di video sorveglianza. L’accesso principale al GCP è situato di frontte alla piazza del mercato. Lo spazio per il parcheg ggio è garantito dalla piazza di fronte alla struttura e dalle aree limitrofe nel caso di giorni di mercato. Le porte a bussola immettono direttamentte nel locale ingresso-sala d’attesa, adiacente all’ufficio di segreteria. Il secondo ingresso è molto simile al primo e immette in una piccola sala d’attesa. Sala d’attesa Ci sono due d sale l d’attesa d’ tt situate it t in i prossim imità ità di ciascun accesso. Dalla sala d’attesa dell’ing gresso principale si accede a un lungo corridoio che funge anch’esso da sala d’attesa, attrezzato con delle sedute in plastica per circa dieci persone in corrispondenza degli ingressi agli ambulatori. In entrambe le sale sono esposte p bach heche informative. Le finiture, come per gli ambu ulatori, sono costituite da pareti chiare e da pavimen nti con piastrelle di colore chiaro omogeneo. Vinovo: Gruppo di Cure Primarie Accoglienza/Ufficio amministrativo/Archivio L’accoglienza è posta nel lato sinistro dell’a ampio ingresso principale. Il vano è costituito da d un ambiente in cui sono inserite le postazioni di lavoro n rete, dotate di computer e stampanti, connesse in sia con gli studi medici, sia con l’ASL. Nella a sala vengono svolte attività di accogliienza, prenotazione e servizi amministrativi. Le pareti aro. sono perlopiù rivestite da piastrelle colore chia Studi Medici Dall’ingresso principale si accede agli studi medici, m collocati lungo il corridoio che funge e da disimpegno. Gli ambulatori, spazios si e adeguatamente attrezzati, circa 15 mq, sono dotati erficie di finestre che garantiscono una buona supe aeroilluminante. Per quanto riguarda il sis stema oscurante, le finestre hanno all’interno tende scorrevoli di colore bianco, mentre all’es sterno avvolgibili di colore chiaro. chiaro Le pareti interne sono rifinite con pittura lavabile di colore bianco e i c pavimenti sono rivestiti con piastrelle di colore chiaro. Sala Prelievi/Consultorio famigliare Dall’ingresso secondario si può accedere alle e sale per i prelievi e le funzioni di consultorio familiare e assistenza sociale. Le due sale sono molto simili a quelle degli studi medici. Dal secondo ingresso si può accedere anc che a servizi non appartenenti al GCP, come e per esempio il C.I.S.A. C I S A che svolge attività socio s socioassistenziali e servizi comunali nel secondo piano. Sistemi distributivi orizzontali La distribuzione orizzontale è caratterizzata da d un corridoio centrale sul quale si affacciano tutti i vani d entrambi da t bi i lati. l ti In I corrispondenza i d d ll’ cesso dell’acc alla struttura, il corridoio si allarga per dar spazio s ad un ambiente di accoglienza e sala d’attesa a. Dall’ingresso secondario la distribu uzione orizzontale si svolge su un vano di accogliienza, dove sono posizionate delle sedute. Vinovo: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE • Tutte le sale visita so ono caratterizzate da scelte progettuali, dall’arredo alle o una continuità in tutti gli ambienti PSICO-PERCETTIVO finiture, che mantengono • L’illuminazione è adeguata • Tutti gli ambienti sono caratterizzati da pareti di colore bianco FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' • L’ingresso g alla struttu ura è diretto su marciapiede, p , ma con copertura p di protezione mazione sono collocati essenzialmente nel punto • I supporti all’inform d'accoglienza e sulle po orte d’accesso • Gli studi medici sono grandi g e idonei per accogliere le attrezzature • La struttura del GCP non n è provvista di aree di parcheggio pertinenziale, ma la possibilità di parcheggio o è comunque garantita nella piazza di fronte alla struttura e nelle aree limitrofe nel caso di g giorni di mercato • La struttura sanitaria si sviluppa su un unico piano a livello strada e non necessita di rampe per i disabili STATO DI CONSERVAZIONE ato da un buono stato di conservazione all’interno, grazie • L’edificio è caratterizza ai recenti lavori di ristruttturazione e all’ottima manutenzione e pulizia INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 11. CARIGNANO: GRUPPO DI CURE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di cure primarie Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L TO5, Distretto di Carmagnola Contesto s sanitaria si trova all’interno dell’abitato, al piano La struttura terra a di un edificio residenziale. Dottt. Sergio Cangiola 1960 0 Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione C gnano, Piazza S. Cari S Giacomo G 11/12 / Tipo di interventi (Riconversione di L’un nità immobiliare è la riconversione di una struttura strutture preesistenti sanitarie, pree esistente a diversa destinazione d’uso. ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso, nuova edificazione) Bacino di utenza 6500 0 utenti Carignano: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio caratteristiche servizio presen nza serviz zio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Prenotazione solo per visite neurologiche 5MMG 10,5 ore al giorno sabato 8-10 Neurologo 2 volte/mese . obesità . rischio cardiovascolare . gestione integrata diabete 5h/giorno Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare . Area della Riabilitazione SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato Infermiera prenota al poliambulatorio esterno Carignano: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura N mero di piani f.t. Numero f t dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva mq 190 6 1 edificio multipiano struttura c. a. CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE D Il Gruppo di cure primarie di Carignano è ubicato o al piano terra di un corpo di fabbrica residenziale di 6 piani. Dall’ingresso si accede a: •Segreteria /accoglienza •Corridoio-attesa •Studi medici (5) ( ) •Infermeria • Servizi igienici Carignano: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITA UNITA’ SPAZIALI Accesso L’ingresso al GCP è situato al piano terra a di un edificio residenziale e dà accesso diretto all’atrio su cui c si affaccia lo sportello segreteria-accoglienza. A sinistra si apre il orta di ingresso corridoio-attesa a forma di T. A lato della po troviamo una cassetta della posta utilizzata dai pazienti per lasciare i moduli delle richieste di medicinali. Sistema distributivo orizzontale Il corridoio viene utilizzato anche come spazio-attesa è di dimensioni ridotte e non agevolmente fruibile da utenti disabili. Studi medici Gli studi medici sono di dimensioni relativamente q - e dotati ridotte -12 mq delle attrezzature per svolgere le attività previste. Carignano: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE PSICOPERCETTIVO •Le scelte cromatiche e materiche sono buone nell’insieme •Gli spazi di attesa sono limitati e non garantiscono la privacy FRUIBILITA E FRUIBILITA' ACCESSIBILITA' •Gli spazi di dimensioni ridotte non garantiscono la possibilità di introdurre altre funzioni oltre quelle bas se dei GC •L’attesa nei corridoi non permette un’agevole passaggio di utenti disabili a è abbastanza protetto •L’accesso dalla strada •La segnaletica e le info ormazioni riguardanti le sale visita e gli orari sono presenti nelle apposite bacheche, il servizio di posta esterna è agevole STATO DI CONSERVAZIONE •L’immobile è in buono stato di conservazione INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 12. COGGIOLA: GRUPPO DI CURE PRIMARIE DATI GENERALI Denominazione Gruppo di Cu ure Primarie Distretto Sanitario ASL VC, Disttretto di Valsesia Localizzazione Coggiola,Via G. Garibaldi 97 , Val Sessera Contesto La struttura sanitaria s è ubicata in un unico edificio a destinazione d’uso sanitarria. Parte della struttura è destinata ad ospitare alcuni Servizi Sociali e uno sportello di ascolto della CARITAS. La struttura sanitaria è inserita all’ingresso di Coggiola, paese di nti della comunità montana della Val Sessera; è 2.355 abitan localizzata a valle v di un ampio territorio montano. Coordinatore del GCP/CdS Dott. Renato Baiguera Anno di costruzione Anni ‘70 Tipo di interventi (Riconversione di strutture preesistenti i t ti sanitarie, it i ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) La struttura, che c ha sempre avuto una destinazione d’uso a carattere sanitario, iniz zialmente è stata gestita dall’INAM e successivamente d ll aziende dalle i de sanitarie it i locali. l li Nel N l 2008 sono stati t ti effettuati ff tt ti lavori l i di ristrutturazion ne interna. Bacino di utenza 9000 utenti Coggiola: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica Servizio Emergenza Sanitaria (118) Studi di Medici di Medicina Generale 7 ½ ore al giorno 6 MMG 1 PLS Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Area della Radiologia e dell'Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) Dermatologo Otorinolaringoiatra g Urologo . rischio cardiovascolare . gestione integrata del Diabete Previo appuntamento Contattabile telefonicamente: accettazione e valutazione interventi domiciliari e prelievi domiciliari Coggiola: Gruppo di Cure Primarie CARATTERISTTICHE DEI SERVIZI Tipologia servizio presen nza serviz zio Numero/frequenza del servizio SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Ginecologo (Attività satellite del Cons. Fam.: Ostetrica e Ass. Soc.) Area della Riabilitazione Area Psichiatrica Dipartimento di Salute Mentale SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati - Ass. Soc. Territ. - Educ. equipe minori - Ass. Soc. minori - Attività equipe minori ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato la fornitura diretta dei farmaci in duplice da parte della S.C. Farmaceutica Ospedaliera con recapito presso la sede del G.C.P. Servizio microchip un giorno al mese Sportello per la Caritas 2h/settimana Coggiola: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Superficie dell’area dedicata a GCP Numero di piani dell’edificio u eod di p piani a su sui qua quali ssi a articola t co a il GC GCP Numero Tipologia costruttiva mq 1100 circa mq 1100 circa 4 4 struttura in c.a. con tamponamento in mattoni CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo pp di cure p primarie di Coggiola gg si svilupp pp pa su 4 p p piani. Piano terra • Archivi(3) • Sala visite veterinario (2) • Accesso per disabili • Sala terapia inalatoria e aerosol • Servizi igienici • Deposito (2) • Cortile interno, parcheggio personale. Coggiola: Gruppo di Cure Primarie Piano Primo: • Centro di prenotazione/ accoglienza in corrrispondenza dell’ingresso/ufficio dell ingresso/ufficio amministrazione • Studio medico di Medicina Generale con sala s d’attesa dedicata • Studio medico di pediatria con sala d’attes sa dedicata e spogliatoio • Sala relax personale • Deposito • Schedari s • Sala prelievi con sala d’attesa dedicata e spogliatoio • Sala infermieri • Servizi igienici • Ingresso Piano Secondo • Sala visite consultorio familiare (ginecologia) (2) • Sala visite consultorio familiare (urologia) • Sala visite otorinolaringoiatria • Sala visite dermatologia • Sala vaccinazioni/pediatria • Sale d’attesa otorinolaringoiatria • Centro d’ascolto CARITAS • Deposito • Servizi igienici Coggiola: Gruppo di Cure Primarie Piano terzo ala d’attesa dedicata • Sale Equipe minori ed educatori (5) con sa • Sale Assistenza sociale (2) con sale d’atte esa dedicate • Servizi igienici Coggiola: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI Accesso L’accesso alla struttura avviene attravers so un cancello di ingresso carraio, che immette e nel piccolo cortile interno, utilizzato come parch heggio per il personale e come area di carico/sc carico. L’ingresso principale all’edificio è posto al primo erna e piano e si raggiunge attraverso una scala este un pianerottolo protetto da una pensilina. Un’a ampia parete vetrata con porte a due battenti im mmette nell’atrio di distribuzione. L’accesso per utenti disabili è posto al piano terra ed è protetto da una copertura metallica. L’area esterna sui lati e sul gevole retro dell’immobile si riduce ad un ag passaggio, che permette di accedere a van ni con ingresso esclusivamente dall’esterno: archivi, sala a per i visita veterinario, locali tecnici, isola ecologica rifiuti. Punto informazioni/Accoglienza L’accoglienza è collocata nell’ampio atrio d’ingresso d ingresso, delimitato da una parete leggera non a tutta altezza (in parte opaca in parte ve etrata) suddivisa in quattro moduli-sportelli. Nell’atrrio, di fronte agli sportelli, vi sono un tavolo e alcune a sedute. Ogni sportello viene oscurato o da veneziane sul lato interno durante l’orarrio di chiusura al pubblico. La stanza ha un acc cesso unico che introduce in un ambiente illumina unico, ato da tre finestre nel quale sono disposte tre posta azioni di lavoro. Nella parete adiacente all’ingresso o una porta mette in comunicazione con un altro vano utilizzato per attività inerenti la segreteria. Coggiola: Gruppo di Cure Primarie Sala d’attesa Lo spazio destinato all’attesa è molto ampio ed è conda distribuito ai vari piani, in modo differente a sec della specialità sanitaria cui fa riferimento. In alcuni a casi vi è un’unica sala per più specializza azioni, come nel caso della ginecologia e uro ologia. Mediamente dimensionata per una ventina di posti p a sedere, l’area attesa è delimitata da pareti leggere gg con struttura portante in acciaio e panne elli di tamponamento in vetro traslucido. All’interno dello die e spazio così delimitato sono collocate sed tavolini. Mentre al piano terra la disposizione delle sale d’attesa è contigua ai vani di riferimentto per creare una sorta di ingresso, ai piani superiiori le sale sono poste lungo l’ampio corridoio. Studi Medici Gli studi medici e gli studi specialistici son no al primo e al secondo piano. L’ingresso allo sttudio avviene o direttamente dal corridoio o attravers so la sala d’attesa. Sono di dimensioni variabili ma tutti appaiono sufficienti a svolgere le mansioni a cui sono destinati e ad ospitare le attrezza ature necessarie alla professione. Le pareti interne sono s rifinite con pittura lavabile di colore bianco, men ntre i pavimenti sono in piastrelle rettangolari di co olore grigio verde o, in alcune aree sanitarie, in linoleum s di colore giallo non uniforme. Tutti i vani sono ampiamente illuminati attraverso finestre in le egno di colore bianco, dotate di sistema di oscuram mento ad avvolgibile. Sala infermieri È costituita da un piccolo vano destinato al relax infermieri, posto in adiacenza e comunicante con il prenotazioni. L’ambiente è dota ato di centro unico p una finestra sufficiente all’illuminazione naturrale e ha pareti intonacate di colore bianco e pavimentazione a piastrelle. Coggiola: Gruppo di Cure Primarie Sala prelievi La sala prelievi, che ha le medesime caratteris stiche di finitura e arredo degli studi medici, è un ambiente ampio, in cui sono presenti le attrezzature necessarie alla funzione sanitaria madio relativa: poltrona reclinabile, lettino, arm deposito prelievi, frigorifero, armadio a muro o per cartelle t ll e farmaci, f i scrivania, i i sedie di e sga abelli. b lli Ampiamente illuminata, ha un solo accesso e una sala di attesa dedicata, situata al piano primo, adiacente all’ingresso. A Area visite i it ginecologiche i l i h e urologiche l i h Al secondo piano, è collocata una sala d’attesa a, che immette nell’area visite ginecologiche ed urolog giche. Le tre sale visita sono disimpegnate da un piiccolo vano distributivo. Per garantire la privacy y del paziente e per ottimizzare i tempi di visita a, gli spogliatoi g di quest’area sono dotati di doppio collegamento: con il vano distributivo centrale e con lo studio. Ogni studio è dotato di ampie finestrre. Le finiture e le dotazioni tecnologiche sono identic che a quelle degli studi medici posti al primo piano. Area equipe minori ed educatori Posta al piano terzo, al di sopra dell’area visite v ginecologia e urologia, dotata di sala d’aspetto propria, l’area equipe minori è costituita da a un corridoio distributivo su cui si affacciano lo studio per la visita dei minori e le due sale destinatte ad attività da svolgere g con i bambini, usate u prevalentemente per i compiti scolastici. Ci sono ancora due vani poco utilizzati, senza una funz zione specifica. arete La sala visite è assai ampia ed ha una pa rifinita, fino ad un’altezza di m 2,20 circa, con piastrelle rettangolari rosa. Le salette studio sono interamente intonacate di bianco. Le finestre sono assai ampie nella sala visita, v mentre nelle sale compiti sono costituite da piiccoli serramenti a vasistas posti in alto. Coggiola: Gruppo di Cure Primarie Sala terapia inalatoria e Aerosol Al piano terra, con annessa sala d’attesa, c’è c la sala terapia inalatoria, costituita da una stanz za di ridotte dimensioni, attrezzata con postazioni per p la terapia. Ogni postazione, delimitata da piiccoli elementi separatori, è costituita da un inala atore fissato alla parete, un lavabo sottostante ed uno sgabello b ll metallico t lli regolabile l bil i in altezza. lt Gli ne di elementi separatori svolgono solo la funzion regolare gli spazi tra una postazione e l’altra, non garantendo in alcun modo la protezione della privacy. Il vano ha delle finestre a vasistas, posizionate nella parte superiore delle pareti. Sala visite Veterinario Posta al piano terra, è dotata di un unico acc cesso dall’esterno, in modo da non sovrapporre gli ambiti a destinati ai pazienti ed agli animali. È costituitta da un vano unico dotato di lavabo, la cui pa arete comunicante con il corridoio interno è costtituita dalla stessa struttura utilizzata per le sale d d’at attesa. Il vano originariamente aperto sul corridoio, è stato chiuso in tal modo, a seguito della sua cesso rifunzionalizzazione a studio veterinario. L’acc avviene attraverso una porta di legno a cui c è affiancata un’ampia finestratura. Le dotazioni e le edici, rifiniture sono identiche a quelle degli studi me con l’unica differenza del linoleum g giallo come c rivestimento della pavimentazione. Centro d’ascolto CARITAS E’ una stanza di ridotte dimensioni, gli studi medici, caratterizzata da divano e sedie tali da conferire carattere maggiormente familiare ambiente di tipo sanitario. rifinita com me tutti arredi in legno, nte un all’ambien rispetto ad un Coggiola: Gruppo di Cure Primarie Sistemi distributivi orizzontali Al piano i primo, i d dove l distribuzione la di t ib i d li am degli mbienti bi ti è maggiormente articolata, il vano scala, lo sportello dell’accoglienza, la sala pediatria e cciano prelievi con relative sale di attesa, si affac direttamente sull’atrio a cui è connesso il corrridoio delle sale mediche, infermieri ed amministrative. Ai e: alla piani superiori lo schema distributivo si ripete sinistra del vano scale si attestano una sala d’attesa che precede un vano distributivo e i relativi r studi medici, alla destra il largo corridoio con c le sale visita. a, che Il percorso pavimentato esterno, al piano terra segue il perimetro dell’edificio, mette e in comunicazione il parcheggio gg e l’accesso con c il veterinario, un archivio, l’area deposito rifiuti differenziati, l’accesso per utenti disabili e la scala dell’accesso principale. I corridoi sono molto illuminati, in relazione e alle numerose finestre rivolte ad est. Solo il corrridoio del piano terra è scarsamente illuminato. Le finiture dei corridoi sono per pareti e soffitti di colore c bianco, mentre per i pavimenti variano a sec conda del piano e dell’area funzionale su cui si innes stano. Sistemi distributivi verticali I collegamenti verticali sono garantiti dal vano scale e dall’ascensore. Sulla destra dell’atrio dell’ingresso principale si attestano entrambi i m sistemi distributivi. La scala, rivestita in marmo giallo chiaro, è costituita da due ampie ramp pe per piano, illuminate da finestre a vasistas e con n muri laterali rifiniti con tinteggiatura di colore giallo o non uniforme. uniforme Gli ascensori sono dimensionati per l’utilizz zo da parte di utenti disabili e presentano all’es sterno porte metalliche a due battenti scorrevoli. Coggiola: Gruppo di Cure Primarie Cortile interno Il cortile interno, totalmente pavimentato o, è utilizzato per la maggior parte a parcheggio o del personale, lasciando solo lo spazio pe er il passaggio pedonale, contrassegnato dal senti cambiamento di pavimentazione; sono pres siepi che seguono il perimetro del lotto, delim mitato da una recinzione metallica di colore bianco. Coggiola: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE • La soluzione a pareti le eggere in metallo e vetro per tutte le sale d’attesa facilita a di attesa PSICO-PERCETTIVO l’individuazione delle aree • La struttura è dotata di ampi serramenti in tutte le stanze, che permettono minazione naturale un’ottimo livello di illum • La segnaletica e le info ormazioni riguardanti le sale visita e gli orari sono diffusamente p presenti ad a ogni g p piano,, ma al momento sono costituite solo da fogli applicati alle pareti o nelle bacheche uni casi, della cartellonistica legata alle precedenti attività • La permanenza, in alcu ambulatoriali può indurrre confusione nell’utenza. FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' • Manca un parcheggio dedicato nelle vicinanze, che possa assorbire la domanda nei momenti di maggior affluenza. g , arretrato a rispetto p al filo strada p per la p presenza di un ampio p • Di fronte all’ingresso, marciapiede, è stata in ntrodotta una fermata dell’autobus. • Alcune parti dei percorrsi esterni perimetrali sono protetti da pensiline. • La struttura planimetrica è pensata per poter meglio assecondare un servizio anitario, come testimoniato dalla presenza di un grande pubblico a carattere sa atrio centrale al primo piano e ampi corridoi, dimensionati per ospitare le sale d’attesa. pio accesso di alcune sale visita migliorano la privacy dei • Gli spogliatoi con dopp pazienti e ottimizzano la fruizione degli spazi. • La presenza di spazi liberi permette eventuali potenziamenti dell’offerta di servizi sanitari. STATO DI CONSERVAZIONE • L’immobile è in buono stato di conservazione, soprattutto in relazione ai recenti e resi necessari per adattare la struttura sanitaria alle lavori di ristrutturazione esigenze derivanti dal nuovo G.C.P. INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 13. VARALLO VALSESIA: CASA C DELLA SALUTE DATI GENERALI Tipologia Casa a della Salute Distretto Sanitario ASL VC, Distretto di Valsesia Localizzazione allo,Via professor Calderini 2 Vara Contesto La struttura s sanitaria è ubicata in due edifici, il primo è un edific cio articolato in più corpi con altezze variabili da uno a quatttro piani, del quale solo il piano terra è destinato a CdS. Il seco ondo si sviluppa in un unico piano. La struttura s sanitaria è inserita nel centro storico di Varallo, cittad dina di 7500 abitanti circa, che sorge lungo le rive del fiume e Sesia, ai piedi dei monti della Valsesia. Coordinatore del GCP/CdS Dott.. Giuseppe Leone Anno di costruzione Inizio o del XX secolo Tipo di interventi (Riconversione di La struttura s è la riconversione di un ospedale dismesso; ha pre avuto una destinazione d’uso a carattere sanitario. strutture preesistenti sanitarie, semp 2 sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione. ampliamenti, riconversione di strutture Nel 2002 preesistenti a differente destinazione d'uso) d uso) Bacino di utenza 1178 82 utenti Varallo Valsesia: Casa della Salute I SERVIZI tipologia servizio presenza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione 7 ½ ore al giorno Guardia Medica Provvisti di citofono, collocata in un’altra struttura adiacente 9 MMG Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi 1 PLS Chirurgia Cure palliative Dermatologia Diagn. Ecografica Neurologia Oculista Odontoiatria Otorinolaringoiatra Pneumologia Urologia . obesità . gestione integrata diabete previo appuntamento allo sportello salvo urgenze Ambulatorio infermieristico •accettazione e interventi ambulatoriali •attività ambulatoriale specialista Area di prevenzione Servizio di Igiene e Sanità Pubblica: vaccinazioni e campagne di vaccinali specifiche, Ambulatorio di Medicina Legale. Presenza della diagn. ecografica un giorno alla settimana 8 ore Area della Radiologia e dell'Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) Accettazione e valutazione degli interventi domiciliari e prestazioni Cure domiciliari Varallo Valsesia: Casa della Salute I SERVIZI tipologia servizio presenza servizio caratteristiche servizio SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione Area Psichiatrica -Ginecologo -Pediatra Pediatra -Ostetrica -Ass. Sociale -Psicologa - Inf. Piediatrica - Mediat.Cult.Arabo Fisioterapista Logopedista Neuropsichiatria infantile: Psicomotricità SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati In attuazione del progetto di Sportello Integrato SocioSanitario è prevista la presenza dell’Assistente Sociale per 9 ore settimanali in orario da concordarsi ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Fornitura diretta dei farmaci in duplice da parte della S.C. Farmaceutica Ospedaliera con recapito presso la sede del G.C.P. Servizio veterinario Associazione di volontariato DATI DELLA STRUTTURA mq 1410 da 1 a 4 1 muratura portante Superficie della struttura Numero di piani dell dell’edificio edificio Numero di piani sui quali si articola la CdS Tipologia costruttiva Edificio Nord La CdS si sviluppa su due edifici collegati dal cortile. Edificio Sud Varallo Valsesia: Casa della Salute CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Varallo è ubicato o al piano terra di un corpo di fabbrica di 4 piani in cui sono presenti: •Il centro unico di prenotazione/ accoglienza in corrispondenza dell’ingresso •Sala d’attesa •Studi medici di Medicina Generale (3) •Visite specialistiche (5) •Studi medici per Ambulatori Medici Orientati(3) •Sala per terapia fisica •Stanza relax personale •Sala servizio recupero •Studio psicologico (2) •Studio St di neuropsicomotricità i t i ità età tà evolutiva l ti •Studio Logopedia •Archivio •Ufficio Amministrativo •Servizi igienici •Area esterna con posti auto per il personale piani con un altro edifico ad un p piano rialzato,, in Il cortile interno mette in comunicazione l’edificiio di 4 p cui si svolgono altre attività della CdS, costituitto dai seguenti vani: •Cortile interno •Sala d’attesa •Sala per Consultorio •Studio per la Guardia Medica •Studio per il Servizio Territoriale per visite Ginecologiche g •Studio p •Studio per servizio di Assistenza Sociale aria (118) •Magazzino per il Servizio di Emergenza Sanita •Sala riposo personale del Servizio di Emergen nza Sanitaria •Sala del personale del Servizio di Emergenza Sanitaria •Servizi igienici •Deposito Varallo Valsesia: Casa della Salute ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI Accesso Accesso alla struttura sanitaria principale: ncello, l’ingresso alla CdS avviene attraverso un can che immette su un piccolo spazio verde nel qu uale è possibile effettuare una sosta temporanea a. Le porte vetrate di ingresso all’edificio, protette da una pio ed pensilina semitrasparente, immettono su amp ill i t ambiente illuminato bi t di accoglienza. li Accesso alla struttura secondaria: anche in questo caso l’ingresso è mediato da uno uale si spazio esterno, totalmente pavimentato, al qu accede attraverso un passo carraio e un pass saggio pedonale. L’ingresso immette nel vano scala a della struttura, t tt d t t di servoscala. dotato l E’ presentte un sistema a doppia bussola (porta esterna in le egno e doppia porta a vetri all’interno). È da segnalare la presenza, subito di fron nte al cancello, di un parcheggio a raso delimita ato da apposita segnaletica, riservato alle donn ne in gravidanza che usufruiscono dei servizi della struttura sanitaria. sanitaria Punto informazioni/Accoglienza Gli sportelli dell’accoglienza e del centro unico o di prenotazione sono accessibili dall’ampio ingresso principale con il quale sono in comunicazio one, tramite uno sportello vetrato. Il vano è costituito da ampio ambiente in cui so ono inserite le postazioni di lavoro, con finitture analoghe a quelle degli studi medici. Varallo Valsesia: Casa della Salute EDIFICIO SUD S l d’ Sala d’attesa tt La sala d’attesa è un vano molto ampio, posto nell’ala Sud-Ovest dell’edificio, con accesso unico ezzata e servizio igienico dedicato. La sala è attre con una ventina di sedute, banconi per la mative. compilazione dei moduli e bacheche inform Le finiture, come per gli studi medici, sono costituite da pareti bianche, controsoffittto e pavimento in linoleum di colore azzurro. Data la superficie molto ampia della strruttura sanitaria, sono state poste alcune sedute anche a lungo alcuni punti del corridoio centrale, in corrispondenza degli Studi di Medicina Generale e di alcuni specialisti. specialisti Studi Medici Gli studi medici, di dimensioni variabili da 10 a 20 mq, sono posizionati lungo l’ampio corrridoio centrale. Ogni studio medico, è munito di almeno una finestra le cui dimensioni e forme cambiano a ntendo seconda del lato dell’edificio, pur garan sempre un’ampia superficie aeroilluminante e. Le finestre sono dotate di sistema oscurante a la amelle orientabili orizzontali all’interno. Le pareti in nterne sono rifinite con pittura lavabile di colore biianco, mentre i pavimenti sono in linoleum di colore c azzurro nell’ala Sud-Ovest e nell’ala Nord-Ovest sono costituiti da piastrelle di colore beige. Negli stita di studi degli psicologi parte delle pareti è rives piastrelle di colore blu. E’ presente una contro c soffittatura in pannelli di cartongesso di colore c bianco. Varallo Valsesia: Casa della Salute Sala per terapia fisica Posizionata P i i t nell’ala ll’ l Nord-Ovest N dO t dell’edific d ll’ dificio, i è costituita da un’ampia sala suddivisa da pareti leggere rimovibili, che individuano un vano distributivo centrale e sei box laterali (tre perr lato), nei quali sono collocate le strumenta azioni necessarie alle terapie. La privacy è garantita da tende in tessuto verde, poste a chiusura di ogni box. box Ufficio amministrativo Del tutto simile agli studi medici, per finiture e dotazione tecnologica, è caratterizzato da un ampio e luminoso vano. Sala per il Servizio di Recupero L’ampia sala per il servizio di recupero è attre ezzata con dotazioni idonee all’attività fisica: spa alliera fissa, materassini per ginnastica corpo libero, lettini mobili. Sistemi distributivi orizzontali La distribuzione orizzontale si svolge lun ngo e ampio corridoio centrale, che segue l’andame ento a “L” dell’edificio, sul quale si affacciano tutti i locali. Il corridoio, corridoio dotato di corrimano, corrimano in corrispond denza dell’accesso alla struttura si allarga a forma are un ampio vano di accoglienza, su un lato del qu uale si apre un piccolo ambiente dotato di distributori automatici di snack e bevande. Nell’ala Nord-Ovest a sala il vano distributivo si allarga ad ospitare una d’attesa, che si affaccia, attraverso un’a ampia vetrata, sull sull’area area verde del cortile interno o. Le finiture sono analoghe a quelle degli studi med dici. Aree verdi e cortile interno L’accesso all’area verde della struttura san nitaria avviene tramite una porta a vetri del corrridoio nell’ala Nord-Ovest della CdS. E’ costituitta da un’aiuola con arbusti e siepi delimitata da d un camminamento scoperto pavimentato in cem mento. L’utilizzo dell’area è limitato solo al passaggio o dalla struttura principale alle altre strutture presen nti nel lotto. Ad est del lotto si apre un ampio sp piazzo pavimentato a cemento il cui accesso carrrabile avviene p per mezzo di un cancello autom matico. L’utilizzo attuale è a parcheggio per il persona ale. Varallo Valsesia: Casa della Salute EDIFICIO NORD Studio Medico Gli studi sono costituiti da stanze di dimen nsione variabili tra 10 e 20 mq circa. Sono dotati di un n solo accesso con porta in legno verniciata di bianc co. Le pareti sono rifinite con pittura lavabile color pesca, fino ad un altezza di 2,2 m circa, e con colore bianco fino al soffitto. La pavimentazio one è in piastrelle in gres. gres Ogni studio medico è dottato di almeno una finestra, di dimensioni adeg guate, dotata di sistema di oscuramento interrno a veneziane. Sala per Consultorio Le funzioni L f i i di consultorio lt i familiare f ili e assis istenza t sociale sono svolte in un ambiente posto all’inizio p gli del corridoio centrale. Sia per le finiture che per impianti, la stanza è identica a quella degli studi medici. S l d’ Sala d’attesa tt Lungo il corridoio, circa a metà, si attesta la a sala d’attesa, costituita da un unico ambiente, delim mitato da una parete vetrata senza porta, che è dottata di sedute fisse per dodici persone e di un tav volino basso per riviste e opuscoli informativi. La sala, che per finiture ed impianti è uguale alle altre stanze, è dotata di un’ampia finestra, che offitto, garantisce un buon comfort luminoso. Il so come quello del corridoio, è caratterizzatto da doghe orizzontali plastiche di colore bianco. Varallo Valsesia: Casa della Salute Sala per attività fisiche Posizionata sulla sinistra dell’ingresso si trova una sala attrezzata per le attività fisiche preparto, adatta ad accogliere circa dodici pazienti. E’ un ampio ambiente a cui si accede da una porta vetrata, con un’ampia superficie finestrata e con finiture uguali a quelle degli studi medici. Sala riposo per il personale del Servizio o di Emergenza Sanitaria La sala riposo, caratterizzata da un ambiente di 20 mq circa, è utilizzata per il riposo durante i turrni del personale. Sala per il personale del Servizio di Emergenza Sanitaria La sala è un vano di media grandezza do ove il personale espleta le funzioni di attesa, di rice ezione delle chiamate e dello svolgimento delle pratic che di accompagnamento alle emergenze che e si presentano durante i turni lavorativi. La sala s è dotata di una cucina ed è illuminata da a una finestratura ampia è, per finiture, uguale agli studi medici. Cortile interno Tra la porta di accesso e il cancello esterno, c’è ato in una piccola area, interamente pavimenta pietra, che svolge la funzione di ingresso prrotetto per l’utenza. Il cancello carrabile a due battenti a raso, ad apertura manuale, permette il pass saggio di utenti disabili. Varallo Valsesia: Casa della Salute OSSERVAZIONI BENESSERE •Le scelte cromatiche sono s state orientate verso tonalità accese degli arredi, PSICO-PERCETTIVO delle finiture, delle paretti e dei serramenti interni nelle aree comuni. Al contrario, l’interno delle sale è rifinito con tonalità pastello chiare, che trasmettono una maggiore calma • L’illuminazione naturalle è garantita dalle ampie finestre. I possibili fenomeni di abbagliamento sono con ntrollabili attraverso i sistemi di oscuramento FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' • L’accesso alla struttura a avviene tramite due ingressi: quello secondario è dotato di rampa e di cellula foto oelettrica per l’apertura automatica delle porte • Il piccolo cortile esterno è un’ulteriore elemento filtro tra lo spazio esterno e quello interno al GCP: lo si percepisce come luogo di sosta e di passaggio protetto disposizione nelle ore notturne un piccolo • Da sottolineare la scelta di mettere a disposizione, spazio di attesa protetto o, in corrispondenza dell’ingresso principale: è garantito il comfort e la sicurezza in n attesa della visita della guardia medica • Tutti gli ambienti sono dimensionati per una fruibilità agevole da parte di utenza disabile, anche se la sovrapposizione di funzioni negli ambienti può essere causa di sovraccarico d’’arredo • La segnaletica informa ativa è idonea e realizzata con appositi pannelli, rende chiaramente comprensib bile la lettura della struttura • La sala d’attesa appare sottodimensionata in relazione dei carichi di utenza, ciò determina l’inserimento, dove possibile, di sedute lungo i corridoi STATO DI CONSERVAZIONE one dell'intera struttura, interna ed esterna, è ottimo • Lo stato di conservazio INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 14. GHEMME: GRUPPO DI CURE C PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grupp po di Cure Primarie Distretto Sanitario ASL NO N Distretto di Borgomanero Localizzazione Ghemme, me Via Castello 7/9 Contesto La stru uttura è collocata nel centro abitato e insiste su un ambito territorriale costituito da aree agricole e da piccoli centri urbani. E’ inse erita nella Struttura sanitaria dell’ASL 13, comprendente i Serviz zi Sociali, il Centro di Salute mentale, Servizio d’igiene e Assiste enza Veterinaria e l’AVIS. Coordinatore del GCP/CdS Dott. Vito V Arlunno Anno di costruzione 1903 Tipo di interventi (Riconversione di Ricon nversione della struttura strutture preesistenti sanitarie, Poliam mbulatorio sanitario. ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) Bacino di utenza 6000 utenti u da Scuola elementare a Ghemme: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio prese enza servizio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica Servizio Emergenza Sanitaria Studi di Medici di Medicina Generale 4MMG Studi Pediatri di Libera Scelta 1PLS Poliambulatori Specialistici Alcologia e lesioni cutanee Cardiologia Chirurgia generale e piccoli interventi Diabetologi-Endocrinologia Nefrologia, Neuropsichiatria Infantile Oculistica, Odontoiatria, Otorinolaringoiatria Pneumologia, Psichiatria, Recupero e Riabilitazione Funzionale (specialista ospedaliero) Reumatologia. Reumatologia Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi su prenotazione, possibilità di prelievi a domicilio Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Area della Radiologia e dell'Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) Avviene attraverso collegamento diretto tra MMG e infermieri SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare A Area della d ll Ri Riabilitazione bilit i Area Psichiatrica P l t con strumenti Palestra t ti e spogliatoi li t i per lla riabilitazione Fisioterapista su appuntamento, specialista ospedaliero 2,5 ore a sett. Su appuntamento Residenza Sanitaria Assistita SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi e Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato 4 ore a sett. distribuite in due giorni Ghemme: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva mq 1320 4 3 struttura in muratura portante CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Ghemme si articola a su tre piani in condivisione con strutture sanitarie complementari come i servizi socio-assistenzia ali. Al piano terra sono ubicati: za dell’ingresso •Centro unico di prenotazione in corrispondenz •Palestra per la riabilitazione con spogliatoi •Sala prelievi e laboratorio analisi •Ufficio amministrativo •Guardia Medica •Servizi igienici •Deposito •Corridoio/Sala d’attesa Ghemme: Gruppo di Cure Primarie Al piano primo sono ubicati : •Studio di pediatria •Studio specialistico (7) •Servizi S i i iigienici i i i •Deposito Al secondo piano sono ubicati: •Spazio ricreativo dei medici ed infermieri •Studio specialistico (4) •Studio medico M.M.G. (4) •Sala Riunioni •Servizi igienici •Deposito Ghemme: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI Accesso Alla struttura si accede tramite un piccolo cortile c interno, con ingresso protetto, che afffaccia direttamente sulla strada. Il cortile interrno è esclusivamente pedonale e l’ingresso alla strruttura avviene attraverso una porta a due battentti con maniglioni antipanico. antipanico E’ presente un altro accesso, posto sull lato opposto rispetto all’accesso principale, ch he si raggiunge tramite un piccolo cortile con funzio one di parcheggio ad uso esclusivo del personale. Tale ingresso, sopraelevato rispetto al filo strada, mento presenta una rampa protetta per il superam delle barriere architettoniche. La porta a un d tutti battente introduce alla scala di collegamento di i piani della struttura. Centro Unico di Prenotazione Il centro unico di prenotazione è posto a lato dell’ingresso principale ed è comunicante con c il corridoio centrale. L’ingresso al vano av vviene attraverso una porta a vetri. Il CUP è costituito da due ambienti divisi da un bancone che svolge la a e il funzione di elemento separatore tra l’utenza p personale. La pavimentazione, le finiture delle pareti e i colori a sono gli stessi del corridoio centrale. Le ampie finestre e i sistemi di oscuramento sono analo oghi a quelli del corridoio. Ghemme: Gruppo di Cure Primarie Sistemi distributivi verticali I sistemi i t i distributivi di t ib ti i verticali ti li sono affidati ffid ti a un ascensore, dimensionato per disabili, e a una scala interna posta all’incirca in corrispond denza della metà del corridoio di ogni piano. La scala e con interna è costituita da due rampe parallele corrimano bianco in ferro battuto ed è illumina ata da ampie finestre. Poiché il cortile carrabile è situ uato a una quota inferiore rispetto al piano terra dello stabile, l’accesso al vano scala è dotato di d una rampa esterna per disabili. L’accesso ai piani attenti avviene attraverso porte in acciaio a due ba dotate di maniglioni antipanico, il cui colore è simile a quello dei corridoi, ma con tonalità più scurra per evidenziare l’uscita in caso di emergenza. Palestra di riabilitazione Il locale di riabilitazione fisica ha una superfiicie di circa 60 mq, con accesso diretto dal corridoio o. Alla palestra sono affiancati due piccoli vani (box x) che fungono da spogliatoio e da camera per terap pie. La palestra è sufficientemente illuminata da ampie a finestre situate lungo il suo lato maggiore, maggiore tutte dotate di sistema di oscuramento interno a stra è veneziane. Come gli studi medici, la pales controsoffittata con pannelli quadrangola ari in cartongesso di colore chiaro. bile di Le pareti sono rifinite con un intonaco lavab colore verde chiaro fino ad un’altezza di due metri, e bianco nelle restanti parti. Il pavimento è riv vestito da linoleum di colore verde non uniforme, con c la stessa tonalità delle pareti. Sala relax personale E’un p piccolo locale dotato di una finestra,, ch he per p materiali e finiture è uguale agli studi medici. Guardia Medica La Guardia Medica o Servizio di conttinuità assistenziale, è costituita da un locale per le visite e un servizio igienico destinato al personalle. le Le caratteristiche di finitura e materiali sono le stesse s degli studi medici. L’accesso al vano di visita a può avvenire dall’interno, durante l’orario o di funzionamento della struttura sanitaria, e dal cortile c carrabile nelle restanti ore. L’ingresso esterno, riparato da pensilina, avviene tramite una porta vetrata dotata di oscuramento interno a lamellle le. Ghemme: Gruppo di Cure Primarie Studi Medici Gli studi medici relativi alla medicina generale, pediatri di libera scelta e agli specialisti, sono e tra i costituiti da ambienti di dimensione variabile 10 e i 20 mq. Tutti gli studi sono con nnessi direttamente al corridoio centrale tramite acc cesso unico con porta opaca, per garantire la privacy y. Gli studi dispongono di spazio sufficiente e allo svolgimento delle funzioni cui sono destina ati. Le pareti sono rifinite con un intonaco lavab bile di colore azzurro fino due metri di altezza e colore c bianco nelle restanti parti. Il pavimento è cos stituito da linoleum di colore azzurro non uniforme, con c la stessa tonalità delle pareti. Sala prelievi e laboratorio analisi La stanza per i prelievi ed elaborazione ana alisi è del tutto simile agli studi medici, tranne che per le attrezzature di analisi e prelievo. Sistemi distributivi orizzontali Sono costituiti da un lungo corridoio per piano, al mbienti quale si connettono direttamente tutti gli am della struttura sanitaria. I corridoi sono caratterizzati da un’ottima illuminazione natturale, ottenuta grazie ad una serie di ampie finestre poste tutte sulla parete che si affaccia sul cortile interno. Come per gli studi medici, medici il sistem ma di oscuramento è garantito da veneziane interrne di colore bianco. I corridoi sono rifiniti con lo stesso s materiale e colore degli studi medici. Oltre a svolgere la funzione distributiva, i co orridoi, essendo assai ampi, sono dotati nelle parti terminali di sedie e attaccapanni e sono utilizzati come sala l d’aspetto. d’ tt Non esiste differenziazione alcuna tra i corridoi ai diversi piani. Aree esterne La struttura sanitaria è dotata di due aree esterne: quella più a Sud è carrabile e prevede il parcheggio me accesso pedonale per l’utenza. per il personale, quella a Nord è utilizzata com Entrambe le aree sono pavimentate in auto bloccanti. Il cortile carrabile è delimitato da un cancello verso il lato strada attraverso il quale si accede al vano scala dell’edificio e alla guardia medica. Il cortile til a Nord N d consente t l’accesso l’ pedonale d l alle ll utenze t t tramite it due d porte t consecutive ti a due d battenti. b tt ti Parte dello spazio è occupato dalla scala antiincendio esterna in acciaio. Ghemme: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI GENERALI BENESSERE • Le scelte cromatiche e materiche non conferiscono agli ambienti caratteri PSICO-PERCETTIVO specifici che aiuterebbero nell’orientamento fra le differenti aree sanitarie. La colorazione in tinta chiara, unita all’ottima illuminazione naturale delle grandi finestre, concorre comunque a rendere l’ambiente accogliente • L’illuminazione naturale è affidata ad ampie aperture, presenti in ogni singola garantiscono un efficace comfort luminoso unità ambientale,, che g FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' • La disposizione degli studi s medici e specialistici lungo un grande corridoio laterale facilita, da un lato, l’accessibilità ma, dall’altro, limita la possibilità di e l’affluenza dei pazienti a ciascuna area sanitaria gestire disgiuntamente • La rigidità della strutturra influisce sulla mancanza di spazi specifici per l’attesa. • È poco protetto l’acces sso dalla strada esterna (che essendo nel centro storico, è molto stretta e senza a marciapiedi): uscendo dalla struttura ci si ritrova direttamente sulla strad da • La segnaletica e le info ormazioni riguardanti le sale visita e gli orari sono diffusamente presenti ad a ogni piano attraverso avvisi inseriti nelle apposite bacheche STATO DI CONSERVAZIONE •L L’immobile immobile è in buono stato di conservazione conservazione, anche in relazione ai lavori effettuati per il cambio di destinazione d’uso da struttura scolastica a sanitaria INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 15. CANNOBIO: GRUPPO DI CURE C PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di cure primarie Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L VCO, Distretto di Verbania Contesto Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione C nobio, via P. Zaccheo 16 Can s sanitaria si trova all’interno dell’abitato al piano La struttura terra a di un ex collegio di suore. Dottt. Tony Lillo 1960 0 Tipo di interventi (Riconversione di La struttura è riconversione di un edificio-Collegio delle strutture preesistenti sanitarie, Suore Orsoline, ad oggi ancora di loro proprietà. ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso, nuova edificazione) Bacino di utenza 7000 0 utenti Cannobio: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto di prelievo Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata Presso la RSA in altro edificio 4MMG 1PLS Cardiologo Dermatologo Angiologo Otorino . obesità . rischio cardiovascolare . gestione integrata diabete Periodicamente MOC, esami sangue, elettrocardiogramma Tutti giorni (mattino) SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario A Associazione i i di volontariato l t i t T l Teleamico i (t (tutti tti i giorni i i controllo t ll ttelesoccorso) l ) Cannobio: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani f.t. dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva mq 360 2 1 edificio in linea struttura in c.a. CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE D Il Gruppo di cure primarie di Cannobio è ubicato o al piano terra di un corpo di fabbrica residenziale di 2 piani. Dall’ingresso si accede a: •Segreteria /accoglienza •Corridoio-attesa •Studi medici (4) •Infermeria •Deposito •Sala volontari •Sala prelievi (2) •Servizi igienici Cannobio: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITA UNITA’ SPAZIALI Accesso L’ingresso al GCP situato al piano terra di un edificio di due piani, attraverso una porta a bussola, si apre sullo spazio a sportello dell’accoglienza-segreteria. Centro prenotazioni/Accoglienza/Segrete eria Lo sportello accoglienza/segreteria è caratterizzato da un stante si trovano bancone di colore arancione, nella parte retros due postazioni lavoro attrezzate con computer per tutte le attività di segreteria-prenotazioni e gestione in rete. Cannobio: Gruppo di Cure Primarie Sistema distributivo orizzontale Dall punto D t accoglienza li centrale t l sii dipartono di t d due corridoi id i a e per l’attesa, su destra e sinistra che sono attrezzati con sedute cui si affacciano i locali del GCP. e a pittura grigio Il pavimento è in linoleum e le pareti rifinite chiaro con lampade inserite nel contro soffitto. Sala d’attesa Non esistono vere e proprie sale di attesa in lo ocali dedicati, ma l’attesa si svolge nei corridoi che sono di dimensione adeguata eriale plastico di per tale attività e contengono sedute in mate colore arancione. Studi medici Gli studi medici sono adeguatamente dimensionati -17 mq-e dotati di adeguate attrezzature per lo svolgimento de elle attività previste. I pavimenti sono rivestiti di linoleum di colore azzurro e le pareti sono trattate con vernice lavabile di colore azzurro più chiaro. chiaro L’illuminazione naturale è garantita da ampie finestre in alluminio di colore bianco e quella artificiale da lampade a soffitto. Cannobio: Gruppo di Cure Primarie Studi visite specialistiche Gli . studi per visite specialistiche sono due, hanno dimensioni leggermente maggiori rispetto agli studi medici e medesime caratteristiche di arredo, e sono dotati di adeguate attrezzature medicali a seconda della specialità di visita. Sala Prelievi Ci sono due sale prelievi, una di dimension ni più grandi dotata anche di poltrona per i pazienti ed una più piiccola utilizzata per i prelievi ai bambini. Aree verdi Non esistono aree verdi di pertinenza del GCP, G ma solo uno spazio protetto a cui si accede tramite una ca ancellata antistante la struttura che viene utilizzato come parcheg ggio. Cannobio: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI . BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •Le scelte cromatiche e e materiche utilizzate sono buone e nell’insieme rendono l’ambiente gradevole. La soluzione del banco accoglienza di fronte all’ingresso dà la sensazione di facile orientamento appena si accede alla struttura •La struttura è dotata di ampi serramenti in tutte le stanze, che permettono nto naturale un’ottimo illuminamen •La segnaletica e le in nformazioni riguardanti le sale visita, e gli orari sono presenti all’ingresso FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' n comodo e ampio parcheggio dedicato all’interno •L’area è dotata di un dell’area di pertinenza a, quindi l’accesso avviene in condizioni agevoli e sicure anche per utenti disabili •L’ingresso all’edificio o si presenta senza barriere architettoniche •La distribuzione degli spazi è lineare e consente un agevole uso STATO DI CONSERVAZIONE no stato di conservazione •L’immobile è in buon INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 16. BOVES: GRUPPO DI CUR RE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di Cure Primarie Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L CN1, Distretto di Borgo / Dronero Contesto s sanitaria si trova all’interno di un’area a giardino La struttura nel centro c di Boves ed è ubicata in un unico edificio dotato di due ingressi Dottt. Paolo Pellegrino Edifiicio storico Coordinatore del GCP Anno di costruzione es , Via Castel C di C Codego 6 Bove Tipo di interventi (Riconversione di La struttura s si configura come riconversione di un edificio a strutture preesistenti sanitarie, desttinazione d’uso casa di riposo, successivamente ampliamenti, riconversione di strutture ospe edale, quindi, poliambulatorio. preesistenti a differente destinazione d'uso) Bacino di utenza 7500 0 utenti Boves: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio caratteristiche servizio presen nza serviz zio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto Prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione 5 MMG 10 ore al giorno 1PLS Cardiologo Diabetologo Dermatologo N Neurologo l Oculista Ginecologo Odontoiatra Chirurgo Angiologo Urologo Ortopedico Prevenzione alcoolica Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) Ospedale comunità 20 posti letto con attrezzature per fisioterapia e palestra SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione Area Psichiatrica In ospedale di comunità con accesso esterno Centro salute mentale SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Assistente sociale ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato Volontari in ospedale di comunità Boves: Gruppo di Cure Primarie PIANTA PIANO TERRA PIANTA PIANO PRIMO DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani f.t. dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP po og a cost costruttiva utt a Tipologia mq 1190 4 2 edificio ed c o in linea ea muratura u atu a po portante ta te CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Boves è ubicato all piano terra e al piano primo di un corpo di fabbrica di 4 piani con due ingressi. Dal piano terra si accede a: •Informazioni •Studio veterinario con ulteriore accesso secon ndario differenziato •Ambulatori specialistici •Servizi igienici Al primo piano: •Accettazione e ufficio amministrativo •Sala d’attesa •Studi medici di Medicina Generale •Studi medici per Ambulatori Medici Orientati •Centro salute mentale •Depositi •Servizi igienici Al terzo piano è collocato l’ospedale di comunittà Boves: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI Accesso L’ingresso principale al GCP è situato all’inte erno di un’area verde. Lo spazio per il parcheggio è erno garantito di fronte alla struttura, all’inte dell’area nelle vie di accesso tra le aiuole. esso Esiste un secondo accesso a destra dell’ingre principale i i l ma viene i utilizzato tili t di fatto f tt come us scita it di sicurezza. Sistema distributivo orizzontale Il corridoio al piano terra a destra è molto ampio a e permette l’affaccio degli ambulatori specialistici su entra ambi i lati. Il secondo ingresso si apre circa a metà dellla manica che si affaccia sul giardino. Le finiture interne necessiterebbero di operazioni di manutenzione straordinaria. Boves: Gruppo di Cure Primarie Centro Unico di Prenotazione / Accoglienza / Ufficio amministrativo / Archivio L’Accoglienza collocata al primo piano ha accesso a da un grande atrio su cui si affaccia anche la sala a attesa. E’ un locale molto ampio con finestre su tre la ati, nel quale vengono svolte attività di accoglienza, pre enotazione e servizi amministrativi. amministrativi Le pareti sono di co olore azzurro chiaro. Studi Medici Gli studi medici sono collocati al primo piano, sono o svolgimento spaziosi -15-20 mq- e idonei a consentire lo d ll delle attività tti ità a cuii sono destinati d ti ti e ad d ospitare it l le attrezzature necessarie. In ogni studio le finestre hanno dimensioni e forme che garantiscono una buona superficie aeroillu uminante. Le pareti interne sono rifinite con pittura lavab bile di colore chiaro e i pavimenti sono rivestiti in piastrelle. Boves: Gruppo di Cure Primarie Sala d’attesa La sala d d’attesa attesa situata al primo piano ha accesso da un ampio atrio – attesa. Le finiture delle pareti, come negli ambulatori, sono caratterizzate da colori chiari e i pavimenti sono rivestiti in piastrelle di colore chiaro, nell’insieme risulta un ambiente poco gradevole. Centro di salute mentale Al primo piano, dal corridoio che si innesta a T nell’atrio-attesa, si accede al Centro di salute mentale. Aree verdi e cortile interno Nell’area antistante l’edificio c’è un ampia area verde pertinenziale e adibita in parte a parcheggio. Boves: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •I locali e gli spazi, necessiterebbero di una maggior caratterizzazione cromatica, di finiturra e negli arredi •Gli Gli spazi danno un na sensazione di ambiente ospedaliero poco umanizzato FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' •L’area è dotata di un ampio parcheggio dedicato all’interno dell’area di l avviene in condizioni agevoli e sicure anche pertinenza, quindi l’accesso per utenti disabili •L’ingresso all’edificio si presenta senza barriere architettoniche •-Nel complesso gli spazi consentono, data l’ampiezza, una buona fruibilità STATO DI CONSERVAZIONE •L’immobile necess sita di interventi di manutenzione soprattutto nel piano terra INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 17. DEMONTE: GRUPPO DI CURE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di Cure Primarie Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L CN1, Distretto di Borgo/ Dronero Contesto s sanitaria si trova all’interno di un’ampia area La struttura verd de a margine dell’abitato ed è ubicata in un unico edificio. Dottt. Corrado Camilla Anni ‘60 Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione monte, via Perdioni 2 Dem Tipo di interventi (Riconversione di La struttura è riconversione di un ospedale dismesso strutture preesistenti sanitarie, succ cessivamente riaperto come ospedale di comunità e ampliamenti, riconversione di strutture com munità psichiatrica. preesistenti a differente destinazione d'uso) Bacino di utenza 5000 0 utenti Demonte: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Sabato e domenica e controllo serale 4 MMG 12 ore al giorno(sabato 2) 1 pediatra 4 ore al giorno Dentista Ortopedico . rischio cardiovascolare . oncologico . fragilità anziani . gestione integrata diabete Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Area Radiologia g e Ecografia g Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) Ospedale di comunità 14 letti SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione Area Psichiatrica SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato Centro salute mentale (2 comunità) Demonte: Gruppo di Cure Primarie Demonte: Gruppo di Cure Primarie Demonte: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani f.t.dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Numero piani sui quali si articola l’ospedale di comunità Tipologia costruttiva mq 1832 PI, 125 PIII 4 2 1 edificio multipiano struttura in c.a. CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Demonte è ubicatto al piano terra e al piano primo di un corpo di fabbrica di 4 piani. Dall’ingresso si accede a: PT •Segreteria/accoglienza •Cucina PI •Sala d’attesa •Studi medici di Medicina Generale (6) Ambulatori (8) •Ambulatori •Servizi socio-sanitari •Cappella •Spazi per Volontari •Palestra •Servizi igienici PIII •PIII •Ospedale di comunità Demonte: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI Accesso L’ingresso, che avviene attraverso una porta scorrevole di ccesso delle grandi dimensioni, permette anche l’ac ambulanze ad uno spazio protetto. Di qui si ac ccede, quindi, ad un corridoio che porta all’area cucina-men nsa a sinistra, all’ascensore per autolettighe, al vano scale s e alla segreteria-accettazione e altri locali in pa arte adibiti a ambulatori e in parte non utilizzati. Centro Unico di Prenotazione / Ac ccoglienza / Ufficio amministrativo / Archivio Il locale segreteria/accoglienza, a cui si s accede dal corridoio del piano terra , è posto nel lato destro dell’ ingresso principale. Nella sala vengono svolte attività di accoglienza accoglienza, prenotazione e servizi amministrativi. Demonte: Gruppo di Cure Primarie Sistemi distributivi orizzontali I corridoi delle maniche laterali sono ampi e ben illuminati grazie alle ampie superfici finestrate, menttre il sistema distributivo del primo piano dell’area studi MMG, che si nte, essendo innesta a T, non è illuminato naturalmen interno con locali a destra e sinistra,, e p privo di elementi caratterizzanti. Demonte: Gruppo di Cure Primarie Studi Medici Gli ambulatori di superficie variabile da 16 a 25-28 mq sono idonei a svolgere le funzioni a cui sono destinati e ad essione. Sono ospitare le attrezzature necessarie alla profe dotati di scrivania, lettini attrezzati, scaffale/arc chivio. In ogni studio le finestre hanno dimensioni e forme che garantiscono una buona superficie aeroillum minante e una gradevole vista all’esterno. Le finiture delle e pareti sono colore chiaro senza particolari caratte eristiche né cromatiche, né di finitura. Sale di attesa Non ci sono vere e proprie sale d’attesa ma aree di n presentano corridoio destinate a tale funzione che non significative caratteristiche ambientali. Aree verdi e cortile interno L’area che circonda la struttura è molto ampia, non è attrezzata a verde, erde ma asfaltata e viene iene utilizzata tili ata anche co ome parcheggio. parcheggio Demonte: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •Le finiture di paretti e pavimenti sono indifferenziati e senza specifiche caratterizzazioni crom matiche •Non tutti i corridoi ha anno illuminazione naturale adeguata •La posizione geogr g grafica e di contesto specifico è ottima, ma nell’insieme necessiterebbe di interventi di umanizzazione complessiva come, per ne di riferimenti dei locali, maggiore caratterizzazione esempio, l’indicazion delle finiture e degli arredi a FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' •La struttura è suppo ortata da un’ampio spazio per il parcheggio •L’accesso pedonale e è fruibile anche da utenti disabili e ambulanze •La collocazione delllll’ufficio ufficio accoglienza-segreteria accoglienza segreteria non permette una facile riconoscibilità •La cartellonistica intterna non è esaustiva STATO DI CONSERVAZIONE •L’edificio necessiterrebbe di lavori di manutenzione soprattutto nelle finiture INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 18. FOSSANO: GRUPPO DI CU URE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di cure primarie Distretto Sanitario Localizzazione ASL L CN1, Distretto di Savigliano / Fossano Contesto La struttura s sanitaria si affaccia sulla piazza del mercato ed è ubicata in un unico edificio, all’interno di una piccola area de pertinenziale. E’ in stretta relazione con gli edifici verd delim mitanti lo spazio antistante. Dott. Maurizio Sarotto e ‘800 Fine Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione sano, Via Galileo Ferraris 14 Foss Tipo di interventi (Riconversione di Rico onversione di una struttura che, che già sede di attività strutture preesistenti sanitarie, med diche, è stata ampliata nella parte Sud, con un intervento ampliamenti, riconversione di strutture ad elevato e grado di integrazione edilizia. preesistenti a differente destinazione d'uso) Bacino di utenza 2200 00 utenti Fossano: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio prese enza servizio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi A b l t i iinfermieristico Ambulatorio f i i ti Area di prevenzione Area Radiologia e Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) SERVIZI SOCIO SANITARI SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione Area Psichiatrica SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato 16MMG Gestione integrata diabete Primo Soccorso Fossano: Gruppo di Cure Primarie Piano rialzato Piano primo DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura piani dell’edificio Numero di p Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva mq 700 2 fuori terra + 1 seminterrato 3 fabbricato isolato struttura in c.a. (ampliamento)+ muratura portante CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Fossano si sviluppa su tre piani di cui uno interrato. L’accesso avviene al piano rialzato, all’interno del quali si trovano: •Amministrazione/relax GM/informazioni •CUP •Sala d’attesa •Studi medici di Medicina Generale (4) •Infermeria/Guardia Medica •Studio pediatra/infermiere •Studio pediatra •Servizi igienici •Deposito Al secondo piano ci sono: •Sala riunioni/ Sala ginnastica pre-parto •Servizi igienici •Area relax personale •Deposito Fossano: Gruppo di Cure Primarie Piano seminterrato CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il piano interrato è strutturato secondo i seguen nti ambienti: •Sala Servizio infermieristico territoriale •Sala S l pediatra di t •Sala psicologa a ostetrica •Sala assistenza sanitaria/infermeria/sala visita •Deposito •Servizi igienici •Spogliatoio •Locale server Fossano: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI Accesso La struttura sanitaria si affaccia su Piazza d’Armi, utilizzata a parcheggio. L’accesso al complesso è donale segnato da un cancello con un accesso ped e uno carrabile. L’ingresso della struttura è po osto al piano rialzato ed è servito da una rampa di scale, s protetta da una pensilina. La struttura è dotata di un accesso protetto t tt per disabili, di bili con portta t ad d apertura automatica, collocato sul retro dell’edificio. Entrambi gli accessi immettono in locali disimpegno collegati con la zona di accoglienza e la sala d’attesa. Accoglienza / Segreteria Lo spazio dedicato all’accoglienza si afffaccia sull’ampia sull ampia sala d d’attesa attesa ed è delimitato da una parete p leggera attrezzata, di colore verde, in parte opaca a e in parte trasparente. L’ambiente, dotato di portafin nestra, è strutturato con due postazioni di lavoro. Il pavim mento, in continuità con quello della sala d’aspetto è piastrellato di colore grigio chiaro, mentre le pareti sono di colore verde chiaro. Fossano: Gruppo di Cure Primarie Sala d’attesa Collocata di fronte all’accettazione subito dopo a l’ingresso, la sala d’attesa è costituita da un ampio vano, attrezzato con un tavolino e sedute fisse disposte lungo le pareti. La sala d’attesa è in posizione baricentrica, la necessità di garanttire lo spazio del passaggio determina una ridu uzione dello spazio utile. La sala non è dota ata di illuminazione naturale diretta. Le finiture sono q come quelle dell’area accoglienza. Oltre a questa sala, vengono talvolta utilizzati come zone d’a attesa anche i corridoi, nei quali sono presenti alcune a sedute. Studi Medici Gli studi medici si affacciano tutti sul sistem ma di distribuzione centrale tramite un’unica porrta, di colore verde acceso al piano terra e giallo al piano mica di interrato. Il pavimento è in piastrelle di ceram colore g grigio, g mentre le p pareti sono di colore grigio g g chiaro per tutti gli studi, esclusi quelli che c si affacciano sul sistema distributivo ottago onale, dove la colorazione delle superfici murarie è gialla. g Risultano di dimensioni adeguate e correttam mente attrezzati. Ogni studio è dotato di illuminazione; le emi di finestre a due battenti sono dotate di siste oscuramento (tende in stoffa di colore bianco b all’interno), e di avvolgibili in pvc di colore verde all’esterno. Fossano: Gruppo di Cure Primarie Ufficio amministrazione / Stanza relax Guardia Medica In prossimità della sala d’attesa si trova una stanza s dalla duplice funzione: ufficio amministrativo e ante i stanza di riposo per la guardia medica dura turni di notte. Le dotazioni tecnologiche e le finiture sono identiche a quelle degli studi medici, ma la mente stanza è dotata di due scrivanie. Apparentem sovraccaricata i t di funzioni, f i i tale t l stanza, t g i grazie all’utilizzo alternato tra la fase notturna e la a fase diurna, appare comunque ben dimensiona ata in relazione alle attività svolte. Sala visite Guardia Medica/Infermeria In corrispondenza della parte a Sud-Ovest della struttura sanitaria è collocata una sala di 18 mq eria di circa che svolge una duplice funzione: inferme giorno e sala visite della guardia medica di notte. L’accesso avviene tramite il corridoio che comunica con il vano distributivo ottagonale. La sala è dotata di un n solo ingresso e di due d e ampie a finestre che garantiscono illuminazione e ventilazione naturale. Centro Unico di Prenotazione Il centro unico di p prenotazione è al p piano rialz zato in corrispondenza della parte dell’edificio occ cupata dai servizi sociali. Il CUP è in tutto simile agli studi d una medici ed è dotato di un unico ingresso e di finestra che ne permette l’illuminazione e la ventilazione naturali. Sala riunioni/Sala ginnastica pre- parto o Al primo piano è posta una sala riunioni di 35 mq, die e attrezzata con un grande tavolo, sed attrezzature per la video proiezione. La sala, arto, è utilizzata anche per le attività dei corsi pre- pa illuminata da otto finestre poste su tre la ati. La parete dove si apre la porta di accesso crea a una rientranza nella sala, utilizzata come depositto per le attrezzature necessarie a svolgere la ginna astica. Le finiture sono costituite da piastrelle rosa chiaro c per i pavimenti e intonaco di colore verde e giallo chiaro a seconda delle pareti. Fossano: Gruppo di Cure Primarie Area relax personale Al primo piano è presente un corridoio che permette l’accesso ai bagni e che viene utilizzato ato da come area relax del personale. Caratterizza finiture e dotazioni uguali a quelle di tutti i sistemi p la distributivi orizzontali, è dotato di macchine per distribuzione di bevande. Sala servizio infermeria territoriale Nel piano seminterrato, in corrispondenza dell vano distributivo ottagonale della parte Sud Ove est, è presente un vano per il servizio di inferrmeria territoriale, dotato di finestre in comunicazione con R l’esterno attraverso una “bocca di lupo”. Rifinito come gli studi medici, presenta scarso live ello di illuminazione naturale. Sala pediatria, sala psicologa, sala assistenza sanitaria Sono sale poste al piano seminterrato del tutto a sala simili alla sala servizio infermeria. Nella della di assistenza sanitaria, in considerazione del fatto che il servizio viene svolto solo per alcune orre alla settimana, sono state inserite anche le funzioni di infermeria e di ostetricia. Sistemi distributivi orizzontali A tutti i piani i sistemi distributivi orizzontali sono costituiti da ampi corridoi. Nel corpo Sud butivo dell’edificio è presente un ampio spazio distrib ottagonale, sul quale si affacciano gli studi medici. m Le finiture del pavimento dei corridoi sono in piastrelle, la cui colorazione e disposizione evidenzia la direzione dei percorsi da seguire.. Fossano: Gruppo di Cure Primarie Sistemi distributivi verticali Costituiti C tit iti da d vanii scala l a due d rampe per piano i hanno finiture diverse a seconda che siano ppo di collocati all’interno dell’area destinata al Grup Cure Primarie o destinata ai Servizi Socia ali. Le scale relative al GCP sono rivestite in granito o rosa e con ringhiere e corrimano metallico di colore c verde, mentre le pareti sono intonacate com me gli studi t di medici di i della d ll parte t a Nord N d della d ll struttura t tt . Solo S l a una una delle pareti del vano scala principale ha finitura completamente differente: mattoni fa acciavista interrotti da una cornice marmorea a formare uno sfondato. In corrispondenza dei tre vani scala della strruttura sono presenti altrettanti ascensori, dimens sionati per utenti disabili. Fossano: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE • Le soluzioni cromatich he sono orientate verso tonalità accese degli arredi, delle PSICO-PERCETTIVO finiture e dei serramentti interni nelle aree comuni, mentre l’interno delle sale è rifinito con colori chiari che trasmettono una maggiore calma utile a facilitare il rapporto medico/pazientte • L’illuminazione naturale è assicurata dalle ampie finestre. L’ottima dotazione di a a limitare possibili fenomeni di abbagliamento sistemi di oscuramento aiuta • I corridoi hanno una pavimentazione bi cromatica che facilita la percezione del percorso FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' a è garantito anche agli utenti disabili. • L’accesso alla struttura • Il piccolo cortile esterno è un’ulteriore elemento filtro tra lo spazio esterno e quello interno al GCP: viene percepito come luogo di sosta e di passaggio protetto • Da sottolineare la scelta di mettere a disposizione, nelle ore notturne una piccolo spazio di attesa a protetto, in corrispondenza dell’ingresso principale per garantire comfort e sicurrezza in attesa della visita della guardia medica •Tutti gli ambienti sono dimensionati per una fruibilità agevole da parte di utenza disabile, anche se la so ovrapposizione di funzioni in alcuni ambienti può essere causa di sovraffollamentto d’arredo •Cura nella segnaletica informativa che, realizzata con appositi pannelli, rende bile la lettura di una struttura così complessa chiaramente comprensib • La sala d’attesa apparre sottodimensionata in relazione ai carichi di utenza, ciò ha determinato l’inserim mento, dove possibile, di sedute lungo i corridoi STATO DI CONSERVAZIONE one dell'intera struttura, interna ed esterna, è ottimo • Lo stato di conservazio INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 19. MONTA’ d’ALBA: CASA A DELLA SALUTE DATI GENERALI Tipologia Casa della Salute Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L CN2, Distretto di Alba Contesto s sanitaria si trova nel centro dell’abitato La struttura Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione Dottt. Luca Monchiero - ntà d’Alba, ’ via Roma 31 Mon Tipo di interventi (Riconversione di La struttura s è in un edifico che ha subito un intervento di strutture preesistenti p sanitarie, ricon nversione p poiché era una casa di riposo p di p proprietà p ampliamenti, riconversione di strutture com munale. preesistenti a differente destinazione d'uso) Bacino di utenza 550 00 utenti Montà d’Alba: Casa della Salute I SERVIZI tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. 3 MMG 3PLS Cardiologo Diabetetologo .rischio cardiovascolare .gestione gestione integrata diabete Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Area Radiologia e Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione Area Psichiatrica SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato 3 h/settimana Montà d’Alba: Casa della Salute DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio N Numero di piani i i suii qualili sii articola ti l lla CS (i (in ris istrutturazione t tt i il piano i I) Tipologia costruttiva mq 240 3 1 struttura in c.a. CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE La Casa della salute è ubicata al piano terra di d un corpo di fabbrica di 3 piani. Dal primo ingresso si accede a: •Segreteria/accoglienza •Sala d’attesa •Studi medici di Medicina Generale (3) •Visite specialistiche (3) 1) •Studi medici per Ambulatori Medici Orientati (1 •Archivio •Servizi igienici •Deposito Dal secondo ingresso si accede a: •Sala d’attesa area pediatrica •Sala per prelievi •Servizi igienici •Deposito Montà d’Alba: Casa della Salute ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI Accesso L’accesso principale avviene tramite una scalla che prende avvio direttamente dal marciapiede e conduc ce alla porta di ingresso che si apre sul corridoio di dis stribuzione. A sinistra di questo ingresso vi è un secondo ingresso con rampa che si sviluppa in uno spazio protetto e conduce al fondo del corridoio di distribuzione della struttura. E’ in fase di realizzazione un terzo ingresso sull’altro lato dell’edificio o diretto dalla in cui è previsto un ascensore con accesso strada e una porta di ingresso a lato. Lo spazio per il a struttura. parcheggio è garantito nella zona adiacente alla Studi medici Gli studi medici sono di dimensioni ridotte, alcuni di 10 mq, e provvisti delle attrezzature per svolgerre le attività previste. Sala attesa La sala d’attesa che si apre a sinistra sul corrridoio è dotata di display per segnalare la successione tem mporale degli utenti per le visite. Il locale attesa è conforrtevole e ben attrezzato. Montà d’Alba: Casa della Salute Sistemi distributivi orizzontali Dall’ingresso principale si apre il corridoio o su cui si affacciano la sala d’attesa, l’accoglienza e gli studi medici. zzate. Le finiture delle pareti sono curate e caratteriz Centro Unico di Prenotazione/Accoglienza/ Ufficio amministrativo/Archivio L’Accoglienza a cui si può accedere dal corridoio è posto ocale attesa. a destra dell’ ingresso principale di fronte al lo Il vano è costituito da un ambiente in cui son no inserite le postazioni t i i di lavoro l ed d è dotato d t t di un banc b one cuii può ò accedere il pubblico. a Nel locale vengono svolte attività di accoglienza, prenotazione e servizi amministrativi. Area pediatria Al termine del corridoio, sulla destra, si ha l’a ascensore in fase di posa in opera; di fronte vi è la scala per p accedere al piano I e successivamente a sinistra l’ingresso dal n sala attesa cortile e a proseguire l’area della pediatria con e studi st di medici. medici Montà d’Alba: Casa della Salute OSSERVAZIONI BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •Le finiture di pare eti e pavimenti sono caratterizzate da buone soluzioni cromatiche •La percezione deglli spazi è di buon livello nei locali che si affacciano sul corridoi di distribuzio one mentre gli spazi delle visite pediatriche necessiterebbe di alcuni interventi FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' n è completamente adeguata e risulta di difficile •L’accessibilità non comprensione per gli g utenti STATO DI CONSERVAZIONE n stato conservativo •L’ edificio è in buon INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 21. NIZZA MONFERRATO: CA ASA DELLA SALUTE DATI GENERALI Tipologia Casa della salute Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L AT, Distretto di Asti SUD Contesto s sanitaria si trova nel centro dell’abitato in un La struttura edificio di due piani. Dottt. Alfredo Roggero Fossati Edifiicio storico Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione za Monferrato, f piazza Garibaldi G 17 Nizz Tipo di interventi (Riconversione di La struttura s è riconversione di un edificio scolastico strutture preesistenti sanitarie, ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) Bacino di utenza 00 2000 utenti Nizza Monferrato: Casa della Salute I SERVIZI tipologia servizio presen nza serviz zio caratteristiche servizio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Area Radiologia e Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. ((Assistenza Domiciliare Integrata) Presso croce verde 15 MMG 2 PLS in ospedale adiacente . rischio cardiovascolare . obesità . gestione integrata diabete Vengono tecnici dall’ospedale SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione Area Psichiatrica SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Di t ib i F Farmacii Servizio veterinario Associazione di volontariato pediatra , ginecologo, ostetriche Solo neuropsichiatria infantile, logopedista Nizza Monferrato: Casa della Salute Nizza Monferrato: Casa della Salute DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio Numero di piani sui quali si articola la CdS Tipologia costruttiva mq 2072 2 2 struttura a tre maniche a U in muratura portante CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE D Il Gruppo di cure primarie di Nizza Monferrato è ubicato al piano terra di un corpo di fabbrica di 2 piani. Dall’ingresso principale al piano terra si accede a: •Portineria •Guardia medica •Segreteria/informazioni •Sala d’attesa •Ambulatorio specialistico •Ambulatorio medico legale •Ufficio prelievi •Sala prelievi •Studi visite •Area radiologia •Sala convegni •Servizi igienici Piano I •Ambulatori (6) •Sala riunioni con ufficio •Uffici ff amministrativi •Ufficio medico legale •Ufficio protesica •Area neuropsichiatria infantile •Servizi igienici Nizza Monferrato: Casa della Salute ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI Accesso L’accesso principale alla struttura sanitaria avviiene in una zona marciapiede a ridosso della strada e si s apre sul corridoio della manica di destra. Lo spaz zio per il parcheggio è garantito nella piazza di fronte alla a struttura e nelle aree limitrofe. Una piccola rampa all’ingresso a consente l’accesso alla struttura per disabili. La porta dell’ingresso è dotata di bussola. e. L’impianto di illuminazione nei corridoi è a parete Nella corte centrale della U si accede, tramite ca ancello, per carico-scarico merci. Sistemi distributivi orizzontali Dall’ingresso principale la distribuzione oriz zzontale è caratterizzata da un corridoio ad U prospicien nte la corte centrale, le cui pareti di affaccio della stru uttura sono vetrate. Aree verdi e cortile interno L’area di cortile interno non è trattata a verde. Nizza Monferrato: Casa della Salute Centro Unico di Prenotazione / Accoglienza/Ufficio amministrativo L’Accoglienza a cui si accede dall’ingresso o principale è posta nel corridoio lato destro dell’ ingresso principale. p Nel locale trovano luogo le postazioni di lavoro e si configura più come segreteria che come ufficio relazioni con il pubblico. Nella sala vengono svolte attività dii accoglienza, prenotazione e servizi amministrativi. Studi Medici Gli studi medici si affacciano lungo il corridoio. c Gli ambulatori sono spaziosi circa 16 mq e sufficienti a permettere lo svolgimento delle funzioni a cui sono destinati e ad ospitare le attrezzature ne ecessarie. Le finestre hanno dimensioni e forme che gara antiscono una buona superficie aeroilluminante. Le pareti interne sono rifinite con pittura di colore chiaro. Nizza Monferrato: Casa della Salute OSSERVAZIONI BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •L'arredo è curato come c l’insieme di tutta la struttura •Le luci poste sul soffitto s e sulle pareti dei locali restituiscono una buona illuminazione artificiiale •Tutti gli ambienti so ono caratterizzati da pareti di colore chiaro FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' • La struttura è ben inserita nell’area urbana mazione (moduli, materiale illustrativo, cartelli, ecc.) sono • I supporti all’inform collocati essenzialm mente lungo i corridoi •L'accoglienza non è collocata in posizione facilmente identificabile •La struttura non è provvista di aree proprie dedicate al parcheggio, che però adeguato nell’a area adiacente della piazza STATO DI CONSERVAZIONE vazione dell'intera struttura, all’interno e all’esterno, è •Lo stato di conserv buono INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 22. CASTELLAZZO BORMIIDA: CASA DELLA SALUTE DATI GENERALI Tipologia Casa della Salute Distretto Sanitario L Localizzazione li i ASL L AL, Distretto di Alessandria Contesto La struttura sanitaria si trova nell’abitato in una via ondaria seco Dottt. Orazio Barresi Edifiicio storico Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione C tellazzo Bormida , Via San Cast S G Giovanni Bosco 2 Tipo di interventi (Riconversione di L’ed difico è stato ristrutturato nelle parti interne. strutture preesistenti sanitarie, ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso, nuova edificazione) Bacino di utenza 0 utenti 5000 Castellazzo Bormida: Casa della Salute I SERVIZI tipologia servizio caratteristiche servizio presen nza serviz zio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione 2 segretarie a tempo pieno 4 MMG 1 PLS Ginecologo Cardiologo . obesità . rischio cardiovascolare . gestione integrata diabete ginecologia Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata Medico certificatore (patenti, ..) SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area della Riabilitazione SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato ginecologia Castellazzo Bormida: Casa della Salute DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani f.t. dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva mq 357 PT PT, 345 PI 2 2 edifico in linea struttura in muratura portante CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE D Il GCP di Castellazzo Bormida è ubicato al pia ano terra e primo di un corpo di fabbrica di 2 piani. Dall’ingresso Dall ingresso del piano terra si accede a: •Atrio •Segreteria – accettazione •Servizi igienici •Area pediatrica •Ambulatori PI: •Studi medici di Medicina Generale •Servizi sociali •Servizi igienici •Deposito Castellazzo Bormida: Casa della Salute ANALISI DELLE UNITA’ SPAZIALI Accesso L’ingresso al GCP avviene attraverso un prim mo atrio da cui si accede ad un corridoio che porta alle scale e a destra si zio retrostante apre su un altro corridoio con il banco e spaz dell’accoglienza/segreteria. Il secondo corrid doio conduce all’area pediatrica. Segreteria/accoglienza Il banco accoglienza si affaccia direttamente sul s corridoio e fa p parte di un ampio p spazio-ufficio p retrostante. Sistema distributivo orizzontale Il corridoio del piano terra viene utilizzato anche come spazio-attesa, mentre quello che conduce allla pediatria di dimensioni più ristrette con pavimentazion ne in piccole piastrelle è utilizzato come spazio distributiv vo peri diversi locali. Studi medici Gli studi medici sono di ampie dimensioni - 15/18 mq - e gere le attività dotati delle attrezzature necessarie per svolg previste. Castellazzo Bormida: Casa della Salute Sala d’attesa Le sale di attesa sono differenziate per gli studi di medicina generale e per pediatria essendo co ollocati anche a piani diversi. Infermeria Anche l’infermeria è un ampio locale dotato di d adeguate attrezzature. Castellazzo Bormida: Casa della Salute OSSERVAZIONI BENESSERE PSICO-PERCETTIVO •Le scelte cromatiche e sono state orientate verso tonalità tenui, l’arredo è curato •L’illuminazione naturrale è assicurata grazie alle ampie finestre. I possibili fenomeni di abbag gliamento sono controllabili attraverso schermature orientabili interne •L’area della pediatrria potrebbe essere maggiormente attrezzata per gli specifici utenti FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' ura avviene direttamente sul fronte strada •L’accesso alla struttu •Lo spazio accoglienz za non è di immediata percezione STATO DI CONSERVAZIONE zione della struttura all’ interno è buono, mentre •Lo stato di conservaz all’esterno necessitere ebbe di interventi di manutenzione INDAGINE CON NOSCITIVA DELLE STRUTTURE ADIBITE A CASA DELLA SALUTE O GRUPPI DI CURE PRIMARIE DELLA REGIONE PIEMONTE 23. ARQUATA SCRIVIA: GRU UPPO DI CURE PRIMARIE DATI GENERALI Tipologia Grup ppo di Cure Primarie Distretto Sanitario Localizzazione ASL AL Distretto di Novi Ligure Contesto Coordinatore del GCP/CdS Anno di costruzione Arqu uata Scrivia, Via Roma 163 (sede principale), Borghetto di Borb bera Cantalupo Ligure, bera, Ligure Vignole Borbera e Grondona, Grondona (sedi periferiche). La sttruttura sanitaria si affaccia sulla strada principale. Tutte le atttività del GCP si svolgono al piano terra. Dott.. Diego Sabbi Anni ‘70 Tipo di interventi (Riconversione di strutture preesistenti sanitarie, ampliamenti, riconversione di strutture preesistenti a differente destinazione d'uso) Riconversione di comm merciale. I piiani superiori resid denziale. Bacino di utenza 1200 00 utenti una struttura a destinazione d d’uso uso hanno mantenuto una destinazione Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie I SERVIZI tipologia servizio caratteristiche servizio presen nza serviz zio SERVIZI SANITARI Centro Unico di Prenotazione Guardia Medica S i i E Servizio Emergenza S Sanitaria it i Studi di Medici di Medicina Generale Studi Pediatri di Libera Scelta Poliambulatori Specialistici Ambulatorio Medico Orientato A.M.O. Punto prelievi Ambulatorio infermieristico Area di prevenzione Area Radiologia e Ecografia Punto di I Intervento Territoriale Gestione A.D.I. (Assistenza Domiciliare Integrata) Area della Riabilitazione SERVIZI SOCIO‐SANITARI Consultorio Familiare Area Psichiatrica SERVIZI E ATTIVITA' SOCIALI Servizi Sociali e Associati ALTRI SERVIZI Distribuzione Farmaci Servizio veterinario Associazione di volontariato 7 MMG, dalle 10 alle 12 ore al giorno 1 PLS -Cardiologo -Odontoiatra Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie DATI DELLA STRUTTURA Superficie della struttura Numero di piani dell’edificio Numero di piani sui quali si articola il GCP Tipologia costruttiva Numero di sedi periferiche Numero di piani sui quali si articolano le altre se edi mq 310 2 più mansarda con abbaini 1 edificio a sviluppo lineare, struttura in c.a. 4 1 CARATTERISTICHE PLANIMETRICHE E DISTRIBUTIVE Il Gruppo di cure primarie di Arquata Scrivia è ubicato al piano terra di un edificio di 2 piani. •Segreteria •Corridoio Corridoio •Sala d’attesa •Stanza server •Studi medici di Medicina Generale (4) •Studio medico/Infermeria •Studio odontoiatra •Studio Assistente sociale/Cardiologo p •Deposito •Servizi igienici na sala d’attesa, una sala visita di Medicina Generale e Le Sedi periferiche sono quattro e tutte con un un Servizio igienico, tranne la sede di Borghetto che è dotata di due sale visita di Medicina Generale. Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie ANALISI DELLE UNITÀ SPAZIALI Accesso L’immobile è localizzato lungo un’importante e asse viario alberato, dotato di spazi per la sosta lun ngo la carreggiata. La fruibilità della struttura è fac cilitata da un grande parcheggio pubblico, posto nelle immediate vicinanze. L’edificio ha un piccolo heggio cortile di pertinenza, utilizzato come parch per il personale e per gli inquilini dei piani sup periori al GCP. Per accedere all’ingresso è neces ssario percorrere un marciapiede rialzato (ma con rampe r per la fruibilità da parte di utenti disabilii). La struttura è dotata di un solo ingresso, costituito da p una porta vetrata a due ante, inserita in una parete anch’essa vetrata. I vetri della parete e della porta sono opacizzati, permettendo comunque una niente buona trasmissione della luce proven dall’esterno. Segreteria/Accettazione Localizzata su di un lato dell’ampio sp paziocorridoio e attesa, l’accettazione è caratterizzata mature da un banco attrezzato ed è dotata di scherm vetrate. t t Il bancone b è di colore l chiaro hi e ad d ne in andamento curvilineo, la pavimentazion piastrelle ceramiche, a differenza dell’ingress so che è invece in moquette. Le pareti sono rifinite e con intonaco grigio chiaro, mentre l’illumina azione artificiale è ottenuta tramite faretti incassa ati nei moduli quadrangolari del contro soffittto in cartongesso t bi bianco. L’ill i L’illuminazione i naturale t l deriva d i dalla parete vetrata dell’ingresso. Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie Sistema distributivo orizzontale Il corridoio del GCP funge sia da elemento o distributivo orizzontale, sia da sala d’attesa. Soprattutto il braccio che p una conduce dall’ingresso ai servizi igienici presenta larghezza tale da permettere l’inserimento di sedie per l’attesa. La presenza della stanza server suddivide in due spazi il corridoio: un’area accoglienza e un’ area attesa. mpiego della Mentre la prima è caratterizzata dall’im moquette tt blu, bl la l seconda d è rifinita ifi it con parque ett chiaro; hi t l tale differenziazione concorre a rimarcare le dive erse funzioni degli spazi. Pareti e contro soffitti sono uguali a quelli della e a essere Segreteria/Accettazione. Il corridoio oltre l’elemento di distribuzione orizzontale, rap ppresenta un luogo d’attesa integrativo alla sala d’attesa. Sala Server Lungo il corridoio centrale, retrostante l’acce ettazione, c’è una piccola stanza, dove è alloggiato il server, nella quale è presente una piccola scrivania, che serve da supporto no, delimitato all’amministrazione e all’accettazione. Il van da pareti leggere in alluminio e vetro opacizzato opacizzato, determina un restringimento del corridoio. Sala d’attesa L’accesso alla sala d’attesa è costituito da un semplice d corridoio. passaggio senza porta, localizzato alla fine del La sala d’attesa è un piccolo vano con una de ecina di posti a sedere ed un tavolino, con pareti intonaca ate di azzurro tenue, un’ampia porta finestra e pavime entazione in piastrelle di colore beige. Il dimensionamento o della sala è minimo in relazione al carico d’utenza dei momenti di s poste maggior affluenza, ma è integrato con le sedute lungo il corridoio. Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie Studi Medici Gli studi medici sono di dimensioni variabili, in n media 15 mq, e sufficienti a svolgere le attività previs ste e ad ospitare le attrezzature necessarie. Le pareti interne azzurro sono rifinite con pittura di colore grigio-a chiaro, ad esclusione dell’ufficio vicino all’ingresso, nti sono che ha pareti di colore verde scuro, i pavimen in legno, come il corridoio. Tutti i vani sono ampiamente i t illuminati ill i ti da d serramenti ti in i alllluminio, i i dotate di sistema di oscuramento inte erno a veneziane, o a lamelle orientabili verticali. v L’illuminazione artificiale è garantita da la ampade inserite nel contro soffitto. Deposito Il Deposito è situato alla fine del corridoio, ed e è un piccolo vano cieco munito di scaffali per il deposito delle attrezzature mediche necessarie e allo svolgimento dell’attività. All’interno troviamo anche una mini dispensa e la macchina per ill caffè, utilizzati dal personale durante le pause lav vorative. Al vano si accede tramite una porta a sofffietto di colore bianco. La pavimentazione è la stess sa della sala d’attesa, le pareti sono tinteggiate in bianco come il soffitto. Arquata Scrivia: Gruppo di Cure Primarie OSSERVAZIONI BENESSERE • Tutti i locali hanno illum minazione naturale adeguata e sistemi di oscuramento a chiara e l’ottima illuminazione naturale concorrono a PSICO-PERCETTIVO • La colorazione in tinta rendere gli ambienti ac ccoglienti e luminosi • Sia nei vani distributiv vi, sia nelle sale visita, sono stati inseriti quadri e piante, che rendono l’ambiente e più familiare • La differenziazione tra a la pavimentazione a moquette dell’ingresso e a parquet del corridoio/attesa am mplifica la sensazione di passaggio dall dall’area area accettazione all’area visite FRUIBILITA' E ACCESSIBILITA' ata da adeguate aree a parcheggio limitrofe all’edificio • La struttura è supporta • La via a grande scorrim mento su cui si attesta la struttura sanitaria prevede nelle vicinanze anche una ferrmata dell’autobus, che aumenta il grado di raggiungibilità del GCP • L’accesso pedonale è protetto grazie dall’aggetto dei balconi del piano primo dell edifico dell’edifico • La grande porta vetratta dell’ingresso permette un comodo accesso a qualsiasi tipologia di utenza na ed esterna è esaustiva, ma non presenta unitarietà di • La cartellonistica intern formato e di colore: in alcuni casi le informazioni relative ai servizi sono a pareti vetrate semplicemente fissate alle • La sala d’attesa non è molto grande ed è collocata al fondo del corridoio, ciò determina una preferenzza da parte dell dell’utenza utenza per le postazioni lungo il corridoio, corridoio più vicine agli studi med dici STATO DI CONSERVAZIONE ato da un buono stato di conservazione sia all’interno che • L’edificio è caratterizza all’esterno | BIBLIOGRAFIA Testi a stampa BENIGNI B., FAGNONI, P. 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