Il comportamento del consumatore
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Le preferenze del consumatore
I vincoli di bilancio
La scelta del consumatore
Utilità marginale e scelta del consumatore
G. Pignataro
Microeconomia SPOSI
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L’obiettivo è quello di descrivere come i consumatori distribuiscono i
propri redditi tra differenti beni e servizi per massimizzare il proprio
benessere
1. Preferenze del consumatore
2. Vincoli di bilancio
3. Scelte del consumatore
Che cosa fanno i consumatori?
Gli economisti hanno recentemente sviluppato modelli del comportamento
del consumatore basati su ipotesi più realistiche circa la razionalità e i
processi decisionali.
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Le preferenze del consumatore
Per spiegare la teoria del comportamento del consumatore dobbiamo
chiederci se i consumatori preferiscono un paniere a un altro.
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Alcune ipotesi fondamentali sulle preferenze
1. Completezza: si ipotizza che le preferenze siano complete, ovvero che i
consumatori siano in grado di confrontare e valutare tutti i possibili panieri.
Quindi, per qualsiasi coppia di panieri A e B, un consumatore potrà preferire
A a B, preferire B ad A, oppure essere indifferente tra i due. Con il termine
indifferente si intende indicare che una persona e ugualmente soddisfatta dai
due panieri.
2. Transitività:
le preferenze sono transitive. Ciò significa che, se un consumatore preferisce il
paniere A al paniere B e il paniere B al paniere C, allora preferirà A a C. La
transitività è di solito considerata necessaria per la coerenza del
consumatore.
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3. Non Sazietà
si assume che i beni siano desiderabili, ovvero che siano, appunto, dei beni. Di
conseguenza, i consumatori preferiranno sempre avere una maggior quantità di un
bene piuttosto che una minore; di più è sempre meglio, anche se solo di poco.
4. Convessità
Quanto maggiore è la quantità di un bene di cui un consumatore dispone,
tanto minore sarà la quantità di altri beni ai quali egli è disposto a rinunciare
per ottenere quantità addizionali del primo bene.
Si noti che queste preferenze sono indipendenti dai costi.
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Curve di indifferenza
DESCRIVERE LE PREFERENZE
INDIVIDUALI
Poiché quantità maggiori di
ciascun bene sono preferite a
quantità minori, e possibile
confrontare i panieri che si
trovano nelle aree colorate. Il
paniere A e chiaramente
preferito al paniere G, mentre
E è chiaramente preferito ad
A. Il paniere A non può essere
invece confrontato con B, D e
H in assenza di ulteriori
informazioni.
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Curva di indifferenza rappresenta tutte le combinazioni di panieri che
garantiscono a un consumatore lo stesso livello di soddisfazione.
La curva di indifferenza U1 su cui
si trova il paniere A rappresenta
tutti i panieri che procurano al
consumatore il medesimo livello
di soddisfazione fornito dal
paniere A; tra questi, i panieri B e
D. Il consumatore preferisce ad A
il paniere E, che si trova al di
sopra di U1, mentre preferisce A
ad H e G, che si trovano al di sotto
di U1.
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Esempio di una Curva di indifferenza
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Mappe di curve di indifferenza
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LE CURVE DI INDIFFERENZA NON POSSONO INTERSECARSI
Se le curve di indifferenza U1 e U2 si
intersecassero, verrebbe violata una
delle ipotesi della teoria del
consumatore.
Secondo questo diagramma, il
consumatore
dovrebbe
essere
indifferente rispetto ai panieri D, E,
e F. Il paniere E dovrebbe tuttavia
essere preferito a D perché E
contiene una maggiore quantità di
entrambi i beni.
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LA PENDENZA (O COEFFICIENTE ANGOLARE)
DELLA CURVA DI INDIFFERENZA
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Saggio Marginale di Sostituzione
Il valore assoluto del
coefficiente angolare di
una curva di indifferenza
misura il saggio marginale di
sostituzione
(SMS)
del
consumatore tra due beni.
In questa figura, l’SMS per
vestiario (V) e cibo (C) passa
da 6 (tra A e B) a 4 (tra B e D)
a 2 (tra D ed E) è infine a 1
(tra E e G). Quando l’SMS
diminuisce lungo la curva di
indifferenza, la curva e
convessa.
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Curve di indifferenza più o meno ripide
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PREFERENZE RISPETTO ALLE CARATTERISTICHE DELLE
AUTOMOBILI
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MALI
Il male può essere definito come un bene per il quale una quantità minore è
preferita a una quantità maggiore.
Il male è causa di disutilità.
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La curvatura delle curve di indifferenza
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Sostituti perfetti
Due beni tali per cui il saggio marginale di sostituzione dell’uno rispetto
all’altro è costante.
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Complementi perfetti
Due beni per i quali le curve di indifferenza sono disposte ad angolo retto.
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Forme diverse per uno stesso consumatore
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UTILITÀ E FUNZIONI DI UTILITÀ
Valore numerico che rappresenta la soddisfazione che un consumatore ricava
da un determinato paniere.
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FUNZIONI DI UTILITÀ E CURVE DI INDIFFERENZA
Una funzione di utilità può essere rappresentata da una serie di curve di indifferenza,
ciascuna associata a un indicatore numerico. Questa figura mostra tre curve di
indifferenza (corrispondenti ai livelli di utilità 25, 50 e 100, rispettivamente) associate
alla funzione CV, cioè:
u (C,V ) = CV
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Utilità marginale e scelta del consumatore
Utilità marginale (U’)
Incremento del livello di soddisfazione prodotto dal consumo di un’unità in
più di un bene.
Utilità marginale decrescente
Maggiore è la quantità consumata di un bene, minore è l’incremento
dell’utilità procurato dal consumo di quantità aggiuntive.
(V / C )  U'C / U'V
SMS  U'C / U'V
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Il vincolo di bilancio
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EFFETTI DI UNA VARIAZIONE
DEL REDDITO SULLA RETTA
DI BILANCIO
Una variazione del reddito (a
prezzi invariati) fa sì che la retta
di bilancio si sposti rimanendo
parallela a quella originale (L1).
Quando il reddito di $80 (L1) sale
a $160, la retta di bilancio si
sposta verso destra, in L2.
Se il reddito si riduce a $40, la
retta si sposta verso sinistra, in
L3.
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EFFETTI DI UNA VARIAZIONE
DEL PREZZO SULLA RETTA DI
BILANCIO
La variazione del prezzo di un
bene (a reddito invariato) fa sì
che la retta di bilancio ruoti
attorno a una delle intercette.
Quando il prezzo del cibo
diminuisce da $1,00 a $0,50, la
retta di bilancio ruota in senso
antiorario da L1 a L2.
Quando invece il prezzo
aumenta da $1,00 a $2,00, la
linea ruota in senso orario da
L1 a L3.
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EFFETTI DI UNA VARIAZIONE DEL PREZZO O DEL REDDITO
SULLA RETTA DI BILANCIO
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La scelta del consumatore
Il paniere che massimizza la soddisfazione deve rispettare due
condizioni:
1. Deve trovarsi sulla retta di bilancio.
2. Deve fornire al consumatore la combinazione più gradita di beni
e servizi.
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MASSIMIZZARE LA SODDISFAZIONE DEL CONSUMATORE
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La soddisfazione è massimizzata (dato il vincolo di bilancio) al punto in cui:
SMS = PC/PV
Si richiede quindi che:
SMS  PC / PV
U'C / U'V  PC / PV
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Soluzioni d’angolo
Situazione in cui un consumatore sceglie di non acquistare un bene.
Quando il saggio marginale di
sostituzione di un consumatore è
diverso dal rapporto tra i prezzi a
ogni livello di consumo, si verifica
una
soluzione
d’angolo.
Il
consumatore massimizza la propria
soddisfazione consumando solo uno
dei due beni. Data la retta di bilancio
AB,
il
livello
massimo
di
soddisfazione si raggiunge in B sulla
curva di indifferenza U1, dove l’SMS
(del gelato rispetto allo yogurt) è
maggiore del rapporto tra il prezzo
del gelato e quello dello yogurt.
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Soluzioni d’angolo
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Un fondo vincolato per l‘università
Ricevendo
un
fondo
vincolato spendibile solo
per
l’istruzione,
la
studentessa passa da A a B,
una soluzione d’angolo.
Se invece il fondo potesse
essere speso anche per altri
consumi, la studentessa
preferirebbe C.
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Preferenze rivelate per il tempo libero
Dovendo rispettare la retta di bilancio l1, una persona sceglie di utilizzare una palestra per
10 ore la settimana, scelta rappresentata dal punto A.
Quando le tariffe cambiano, la retta di bilancio diventa l2.
Il consumatore è avvantaggiato, perché il paniere A può ancora essere acquistato, così
come il paniere B, che si trova su una curva di indifferenza più alta.
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INEFFICIENZA DEL RAZIONAMENTO DELLA BENZINA
In assenza di razionamento
della benzina, sono disponibili
al consumo fino a 20.000 litri
di benzina (nel punto B).
Il consumatore sceglie il punto
C sulla curva di indifferenza
U2, consumando 5000 litri di
benzina.
Con il limite di 2000 litri di
benzina
dovuto
al
razionamento (punto E), il
consumatore passa a D sulla
curva di indifferenza U1.
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CONFRONTO TRA IL RAZIONAMENTO E IL LIBERO MERCATO DELLA BENZINA
Con il razionamento e con un
prezzo della benzina di €1,00, il
consumatore acquista la quantità
massima consentita di 2000 litri
l’anno, collocandosi sulla curva di
indifferenza U1.
In assenza del razionamento, se il
prezzo di mercato concorrenziale
fosse di €2,00 al litro il
consumatore sceglierebbe il
punto F, che si trova al di sotto
della curva di indifferenza U1.
Se invece il prezzo di mercato
della benzina fosse solo di €1,33,
sceglierebbe il punto G, che si
trova al di sopra della curva di
indifferenza U1.
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