FAQ sull’attività del Prof. ANDREA PITASI per l’a.a. 2013-14
N.B. Per il principio fondamentale secondo il quale “la legge non ammette ignoranza”,
eventuali richieste di informazioni rivolte al professore e/o ai suoi collaboratori circa
domande la cui risposta è contenuta nel presente documento non otterranno risposta diretta
in quanto esso è accessibile, esaustivo e trasparentemente a disposizione dello studente
essendo pubblicato online.
È inoltre universalistico per quanto concerne gli insegnamenti impartiti dal Prof. Pitasi,
pertanto non soggetto ad eccezioni o deroghe ad personam se non nei casi e modi, estremi,
previsti dalla legge.
1. Quali insegnamenti impartirà il professor Pitasi nell’a.a 2013-2014?
Per l’a.a 2013-2014 il professore impartirà i seguenti insegnamenti presso l’Ateneo Dannunziano:
1a)
Sociologia Giuridica (6 cfu) nel corso di laurea in Servizio Sociale
1b)
Sociologia della proprietà intellettuale (6 cfu) nel corso di laurea magistrale in Economia
e Management
I programmi sono riportati in coda al presente documento.
2. Quali sono gli insegnamenti “vecchi” ad esaurimento (ovvero di cui non ci sarà corso ma solo
esami)?
 Sociologia Giuridica e della Devianza (6 cfu) nel corso di laurea in Servizio Sociale.
(ATTENZIONE: questo insegnamento è mutuato per studenti della Facoltà di Scienze della
Formazione con lo stesso nome o anche con il nome SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA; nel
primo caso è un insegnamento da 4cfu e il programma è identico fatta eccezione del libro per
non frequentanti, nel secondo caso invece è da 6 cfu e il programma è integralmente uguale).
 Gestione delle risorse umane e relazioni industriali (8 cfu) nel Corso di Laurea in
Sociologia. (ATTENZIONE: i primi 4 CFU di questo insegnamento sono mutuati per studenti
della Facoltà di Scienze della Formazione col nome SOCIOLOGIA DEL LAVORO; pertanto il
programma è composto dai primi due libri più un terzo a scelta tra gli altri presenti in
programma per i non frequentanti).
 Formazione e Politiche delle Risorse Umane (4 cfu) nel Corso di Laurea Specialistica
Organizzazioni e Relazioni Sociali.
 Sistemi Giuridici e Complessità Sociale (6 cfu) nel corso di laurea magistrale in Politiche e
management del welfare
3. Devo sostenere l’esame di Sociologia dello Sviluppo Economico (A-D), con chi devo farlo e
con quale programma?
Il professor Pitasi ha impartito Sociologia dello Sviluppo Economico (A-D) nell’a.a. 2012-2013 ma
non proseguirà nell’insegnamento dall’a.a. successivo. Continuerà a presiedere e tenere l’esame in
questione con il programma allegato fino alla sessione straordinaria dell’a.a. 2012-2013 (fino a
marzo/aprile 2014). Questo significa che conclusa la sessione straordinaria, questo insegnamento
non sarà più di pertinenza da nessun punto di vista delle cattedre del professore.
4. Dove posso trovare i programmi delle materie impartite dal Professore?
I programmi d’esame si trovano nella guida online del CdL di Servizio Sociale e del CdLM in
Economia e Management sul sito www.unich.it nonché in calce a questo documento
5. Sono uno studente fuori corso e ho frequentato anni fa il suo corso, posso portare il
programma di allora?
Il programma del professor Pitasi viene aggiornato ogni anno allo svilupparsi della ricerca in tale
ambito; pertanto è opportuno ed è vivamente consigliato presentarsi in sede d’esame con il
programma dell’anno corrente. In ogni caso, il programma resta valido per 2 anni accademici.
ATTENZIONE: per tutti i corsi ad esaurimento, l’unico programma che sarà accettato in sede
d’esame è quello sotto indicato.
6. Sono uno studente di un’altra facoltà e ho scelto una o più materie d’insegnamento del
professor Pitasi come screditi a scelta. È possibile sostenere l’esame?
Se gli accordi interdipartimentali e/o i regolamenti didattici lo prevedono lo studente può sostenere
l’esame. In questo caso lo studente sarà tenuto a contattare la segreteria del CdL o del CdLM di sua
afferenza che verificherà la sostenibilità di questo esame.
7. Sono uno studente fuori corso e ho frequentato anni fa il corso che tiene lei, ma con un altro
professore, posso portare il programma di allora?
Vale quanto scritto al punto 5 e dunque si suggerisce caldamente di portare il programma del
professor Pitasi dell’anno corrente.
8. Come posso ottenere la tesi in uno degli insegnamenti del prof. Pitasi?
È necessario aver sostenuto l’esame con il professor Pitasi, nella materia per la quale si intende
chiedere la tesi da FREQUENTANTE! Il voto preso all’esame non deve essere inferiore a 28/30. Il
laureando che intende chiedere la tesi deve presentare al professor Pitasi una proposta progettuale
così articolata:
• Titolo della tesi;
• Idea di fondo che si intende sostenere, analizzare, dimostrare o applicare;
• Metodologia che si intende adottare (ad esempio: Indagine qualitativa, Indagine Quantitativa,
Osservazione partecipante, Mappe Cognitive ecc.);
• Scuola o scuole di pensiero che guidano l’indirizzo paradigmatico della tesi (ad esempio:
Interazionismo Simbolico, Etnometodologia, Teoria dei Sistemi ecc.);
• Bibliografia di riferimento (occorre avere le idee chiare su quei 10/20 autori più importanti cui si
fa riferimento; attenzione anche al modo in cui ordinare la bibliografia);
• Il registro linguistico adottato nella proposta progettuale deve essere, per quanto possibile coerente
con il contenuto espresso; pertanto non può assolutamente presentare espressioni di carattere
“gergale” o “colloquiale”;
• Non obbligatoria ma assai gradita al professore è la capacità del/la candidato/a di presentare il
progetto di tesi, sia oralmente, sia per iscritto in lingua inglese e di sviluppare l’intera tesi,
specialmente se magistrale, in quella lingua;
Nella stesura della tesi è consigliato seguire le norme redazionali in appendice.
9. Come si acquisisce lo status di frequentante?
Le modalità per acquisire lo status di frequentante sono indicate nei programmi 2013-2014.
Per tutte le discipline ad esaurimento (fatta eccezione per Sistemi giuridici e complessità sociale),
TUTTI gli iscritti agli esami saranno considerati NON frequentanti (essendo entrati nel secondo a.a.
dopo il corso).
10. Quando riceve il professore?
Gli orari di ricevimento sono indicati nei programmi dei singoli corsi. Per gli esami ad esaurimento
il Professore riceve solo su appuntamento che va richiestogli via email all’indirizzo:
[email protected].
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È bene esplicitare nella email, in sintesi, il motivo dell’appuntamento, dato che, se l’oggetto
dell’appuntamento è risolvibile tempestivamente via email, il professore e i suoi collaboratori
alleggeriranno lo studente, specie se fuori sede, di sobbarcarsi l’onere di uno spostamento anche ai
sensi dei principi di efficacia, efficienza ed economicità che ispirano sin dagli anni ’90 del secolo
scorso la P.A. italiana.
11. Quali sono le modalità d’esame?
Gli esami delle discipline i cui corsi saranno tenuti nell’a.a. 2013-2014 saranno scritti; tutti gli
esami ad esaurimento invece Pitasi si svolgono in forma orale. Attenzione però alle seguenti
istruzioni:
 la mancata risposta da parte del candidato all’appello generale equivale a rinuncia; i candidati
presentatisi all’esame dopo la chiusura dell’appello generale non saranno ammessi a sostenere
l’esame stesso a meno che non possano documentare per iscritto, anche tramite
autocertificazione, motivazioni di eccezionale gravità a giustificazione del ritardo;
 la mancata risposta alla singola chiamata personale all’esame comporta da parte del candidato
rinuncia a sostenere l’esame anche se ha precedentemente risposto all’appello generale;
 le richieste di candidati che volessero anticipare la propria chiamata rispetto all’appello
generale non saranno accolte a meno che non siano adeguatamente documentate per iscritto o
tramite autocertificazione le motivazioni di eccezionale gravità a fondamento di tale richiesta;
 come anzidetto per casi di eccezionale e documentata gravità il Professore può concedere allo
studente la deroga alle norme di cui ai tre punti precedenti;
 COLORO CHE PRESENTI IN LISTA NON DOVESSERO RISPONDERE ALL’APPELLO
E RISULTASSERO QUINDI ASSENTI NON POSSONO SOSTENERE L’ESAME
ALL’APPELLO SUCCESSIVO COME DA DISPOSIZIONE COMUNICATA DAL
PROFESSORE SIN DALL’OTTOBRE 2011.
12. Posso sostenere l’esame frazionandolo?
No, non è più possibile “spezzettare” un esame ad es. da 8 cfu in 2 da 4 cfu ciascuno.
13. Come posso fare se non reperisco in libreria i testi in programma?
Il Professore suggerisce di acquistarli on line attraverso le principali librerie su internet che rende
anche più veloce e comodo l’acquisto. Il Professore adotta sempre testi piuttosto recenti dato che in
campo scientifico i volumi invecchiano rapidamente; pertanto è altamente improbabile che un libro
nel programma sia fuori commercio. Qualora ciò dovesse verificarsi sarà cura dello studente
segnalarlo per e-mail direttamente al professore per farsi indicare un testo sostitutivo senza attingere
a indicazioni bibliografiche per gli esami del Professore da altre fonti che non siano le cattedre
stesse.
Il Professore invita gli studenti tutti a informarsi sul diritto d’autore vigente in Italia e novellato
dalla European Union Copyright Directive (EUCD) e dalle successive normative italiane; pertanto
gli studenti sono diffidati dal fare qualunque abuso di fotocopie/scansioni ecc o qualunque altro atto
violi la normativa vigente sul diritto d’autore. Eventuali abusi verranno perseguiti in sede civile e
penale.
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Programmi a.a. 2013-2014 - CL Servizio Sociale
Sociologia giuridica - CFU 6 - I Semestre
Docente: Prof. Andrea Pitasi
email: [email protected]
M1 – Modulo Istituzionale Formale (CFU 6)
Fondamenti di sociologia del diritto e complessità giuridica nella knowledge based society
Obiettivi formativi
- Offrire ai discenti un percorso sistematizzato dell’evoluzione della disciplina che negli ultimi
decenni ha conosciuto un significativo sviluppo e una notevole carica innovativa di matrice
sistemica nell’approcciarsi al rapporto tra società e diritto.
- Offrire ai discenti gli strumenti concettuali per comprendere, almeno nelle sue linee principali, la
knowledge based society caratterizzata sempre più da una varietà di sistemi giuridici
interconnessi a variegati sistemi sociali ed economici.
Programma
-
Strumenti concettuali e metodologici fondativi della sociologia del diritto.
-
Strumenti concettuali per gestire la complessità giuridica dell’Economia e della Società della
conoscenza.
Materiale bibliografico:
 Falzea A., Introduzione alle scienze giuridiche, Giuffré, Milano 2008.

Pitasi A., Teoria sistemica e complessità morfogenetica del capitalismo, Aracne, Roma, 2010,
(tutto eccetto le appendici)

Pitasi A, Ipercittadinanza, Franco Angeli, Milano 2012.
Organizzazione della didattica
Da 24 a 32 ore di lezione in aula; da 68 a 76 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame scritto a multiple choice
Nota bene: I non frequentanti sono tenuti a studiare oltre ai testi suddetti anche il volume:
 Pitasi A., Un seimiliardesimo di umanità, Guerini e Associati, Milano 2008.
P.S: La frequenza NON è obbligatoria. Tuttavia, per acquisire lo status di frequentante sarà
necessario sostenere e superare la prova scritta su uno degli argomenti trattati durante il corso
medesimo che sarà fatta nell’ultima lezione.
P.S.2: Soltanto gli studenti che avranno acquisito lo status di frequentante possono richiedere la tesi
al titolare della cattedra.
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Anno accademico
Corso di Laurea
Insegnamento
Docente
Indirizzo e-mail
2013/2014
LM77 Corso di Laurea Magistrale in Economia e
Management
SOCIOLOGIA GIURIDICA DELLA PROPRIETÀ
INTELLETTUALE
curriculum _______________________
PITASI ANDREA
[email protected]
Programma del Corso
PREREQUISITI
OBIETTIVI FORMATIVI
CONTENUTO
METODI DIDATTICI
METODO DI INSEGNAMENTO
METODO DI VALUTAZIONE
 Sono consigliate ma non richieste conoscenze in Sociologia giuridica, diritto
commerciale, privato e della proprietà intellettuale così come in Teoria del diritto.
 Si suggerisce, a discrezione dello studente, la lettura del testo: H. Kelsen,
Lineamenti di dottrina pura del diritto, Einaudi.
 Offrire un toolkit concettuale per comprendere le modalità attraverso le quali le
molteplici forme giuridiche della proprietà intellettuale contribuiscano a tracciare
le traiettorie dei capitali economici e finanziari su scala globale.
 Offrire strumenti per analizzare, in scenari sempre più globali,
sovranazionali e multinazionali, le dinamiche di circolazione dei capitali
intellettuali giuridicamente formalizzati in relazione a variabili non solo sociali,
economiche e finanziarie ma anche, appunto in relazione alla capacità di
apertura/chiusura di un dato sistema giuridico nel fungere da attrattore o meno.









copyright strategy
Analisi degli scenari socio-giuridici in relazione alla brevettabilità
Del prodotto dematerializzato: la licenza d’uso
DMCA
EUCD
La WIPO
Il caso Sony contro Sony
Il caso Wieland
Il KWF: un approccio sistemico alla proprietà intellettuale Cittadini
Multipassaporto
 Lezione orale e pratica in cui la parte di lezioni non frontali – circa 1/3 del corso –
sarà indirizzata a realizzare un project work individuale che costituirà la prova
pratica finalizzata al parziale superamento del corso che lo studente avrà
concluso con successo quando oltre all’esito positivo della prova pratica avrà
ottenuto un esito positivo all’esame finale scritto.
 Solo chi avrà superato l’esame con una votazione di almeno 28/30 potrà
richiedere la tesi.
laboratorio
lezione orale
lezione orale e laboratorio
esame orale
esame scritto
esame a scelta multipla
esame orale e prova pratica
esame scritto e prova pratica
lezione orale e pratica
seminari
altra metodologia
esame scritto e orale congiunto
prova pratica
valutazioni in itinere
altra metodologia
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F.A.Q. sulle attività didattiche del prof. Andrea Pitasi (www.andreapitasi.com)
Blocco 1 (un testo a scelta tra):
 Pitasi A., Ipercittadinanza, FrancoAngeli, Milano 2012
 Pitasi A., Teoria sistemica e complessità morfogenetica del capitalismo, Aracne,
Roma 2010
 Pitasi A., Un seimiliardesimo di umanità, Guerini, Milano 2008
TESTI DI RIFERIMENTO
Blocco 2:
 Ghidini G. (a cura di), Intellectual asset management, Egea, Milano 2009
Blocco3:
 Ubertazzi L. C. (a cura di), La proprietà intellettuale, Giappichelli, Torino 2011
di base
avanzato
LIVELLO DI INSEGNAMENTO
specialistico
altro
ALTRO LIVELLO DI
INSEGNAMENTO
ORE PER
SEMINARI
ORE PER LEZIONI
COLLABORATORI




ORE PER LABORATORI
ORE PER ESERCITAZIONI
Emilia Ferone
Giulia Mancini
Valentina Di Simone
Michele Bonazzi
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F.A.Q. sulle attività didattiche del prof. Andrea Pitasi (www.andreapitasi.com)
Programmi a.a. 2012-2013 - CLM Politiche e management per il welfare
Sistemi giuridici e complessità sociale - CFU 6 - II Semestre
Docente: Prof. Andrea Pitasi
email: [email protected]
M1 – Modulo Istituzionale Formale (CFU 2)
Sistemi giuridici a confronto su scala globale
Obiettivi formativi
Introdurre alla logica sistemica per comprendere gli spostamenti di flussi di capitali tangibili e
intangibili su scala globale. Introdurre i concetti di sociologia del Diritto da Kelsen ai giorni nostri.
Osservare i cambiamenti delle logiche del diritto nell’epoca della Globalizzazione.
Programma
Presentazione dei concetti fondamentali della teoria sistemica declinati alla descrizione delle
caratteristiche fondamentali della società della conoscenza intesa come sistema globale in cui gli
intangibili quali la comunicazione, la proprietà intellettuale, la certificazione, il brand value ecc.
giocano un ruolo fondamentale nel rendere alcuni sistemi giuridici particolarmente abili e funzionali
nella costruzione socio-giuridica della ricchezza, divenendo grandi attrattori di capitali su scala
globale in una logica in cui il diritto si rivela un catalogo per lo shopping entro il quale
multinazionali, imprenditori e investitori, se adeguatamente competenti, possono scegliere per
implementare le proprie strategie di business.
Materiale bibliografico:
Rufino A., Teubner G., Il diritto Possibile, Guerini e Associati ed., Milano, 2005.
Baraldi C., Corsi G., Esposito E., Luhmann in Glossario. I concetti fondamentali della teoria dei
sistemi sociali, Franco Angeli, Milano, II ristampa, 2011.
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale.
M2 – Primo Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (CFU 2)
Una strategia evolutiva per la società della conoscenza
Obiettivi formativi
Spiegare come la differenziazione del diritto nella società della conoscenza abbia creato un catalogo
globale dei diritti laddove avviare un’impresa, fare un business o promuovere una ricerca scientifica
pura o applicata per l’innovazione tecnologica significa prendere l’avvio da un’oculata valutazione
di quale scenario economico e di quale sistema giuridico siano maggiormente funzionali.
Programma
Descrizione di una strategia in nove tesi per rendere più veloce, immediata e funzionale la scelta del
sistema giuridico che possa rendere più facile la creazione di spin-off scientifici, tecnologici e
imprenditoriali di business.
Materiale bibliografico:
Pitasi A. , Sfide del nostro tempo, Aracne, Roma 2007.
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale.
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F.A.Q. sulle attività didattiche del prof. Andrea Pitasi (www.andreapitasi.com)
M3 – Secondo Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (CFU 2)
Il diritto come catalogo per lo shopping
Obiettivi formativi
Mostrare la relatività funzionale dei sistemi giuridici e come essi siano modellati secondo una
razionalità ambivalente da un lato strumentale-economica (Simon) nell’attrarre capitali stranieri,
dall’altro cortigiana-identitaria (Elias) di stampo protezionistico-probizionistico
Programma
La descrizione dei due modelli di razionalità costituisce il programma per tematizzare le dinamiche
di voce e di uscita (Hirschmall) nel rendere più veloce o più lenta attraverso il controllo di norme e
procedure giuridiche, la circolazione di capitali siano essi umani, finanziari ecc.
Materiale bibliografico:
Galgano F., La globalizzazione nello specchio del diritto, Il Mulino, Bologna, 2005.
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale.
Nota bene: I non frequentanti sono dispensati dal portare all’esame eventuali materiali e appunti
delle lezioni, ma sono tenuti a studiare oltre ai testi suddetti anche uno a scelta tra i seguenti volumi:
- H. De Soto, Il mistero del capitale. Perché il capitalismo ha trionfato in Occidente e ha
fallito nel resto del mondo, Garzanti, Milano 2001.
- M. Strazzeri, L’eclissi del cittadino, Pensa Multimedia, Lecce 2011.
- A. Pitasi, Ipercittadinanza, FrancoAngeli, Milano 2012.
P.S: La frequenza NON è obbligatoria. Tuttavia, per acquisire lo status di frequentante, la procedura
è la seguente:
 Non saranno prese le firme a tutte le lezioni ma durante il corso, a sorpresa, sarà richiesta la
firma di entrata e di uscita a 3 lezioni.
 Nell’ultima lezione del corso sarà somministrata una prova scritta su uno degli argomenti
trattati durante il corso medesimo.
 Saranno ammessi alla prova soltanto gli studenti che saranno stati presenti alle lezioni con
firma 2 volte su 3.
 Saranno considerati frequentanti coloro che avranno superato la prova scritta finale con
almeno 18/30 e che varrà loro l’esonero dal portare all’esame gli appunti e i materiali di
lezione fatta salva in sede d’esame l’eventuale discussione, a discrezione della commissione,
dello scritto di fine corso.
P.S.2: Soltanto gli studenti che avranno acquisito lo status di frequentante possono richiedere la tesi
al titolare della cattedra.
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F.A.Q. sulle attività didattiche del prof. Andrea Pitasi (www.andreapitasi.com)
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. D’Annunzio” DI CHIETI – PESCARA – FACOLTÀ DI SCIENZE MANAGERIALI
2012/2013
Anno accademico
Cl. 17 – L18 Corso di Laurea in Economia e Management
Corso di Laurea
Insegnamento
Docente
Eventuale variazione dell’indirizzo di posta
elettronica per il contatto con gli studenti1
Sociologia dello Sviluppo Economico (A-D)
Andrea Pitasi
[email protected]
Programma del Corso (CONSULTARE LE NOTE ESPLICATIVE)
PREREQUISITI
Una buona conoscenza dell’inglese, dei fondamenti di macroeconomia, preferibilmente,
qualche nozione di base di analisi tecnica dei mercati finanziari nonché una conoscenza
minima di base delle principali teorie sociologiche contemporanee. Ovviamente tali
prerequisiti sono preferenziali non vincolanti per seguire le lezioni e/o sostenere l’esame,
diventano strutturali per chi desiderasse sostenere la tesi.
OBIETTIVI FORMATIVI
Offrire ai discenti un toolkit concettuale teorico e strategico per intercettare/modellare i trends
evolutivi dello sviluppo economico globale e delle sue ricadute social attraverso una visione
sistemica del mutamento socio –economico su scala planetaria
CONTENUTO
1 Approccio sistemico - riconfigurativo allo sviluppo socio-economico nell’epoca
della convergenza atra genetica , robotica, nanotencologie ed informatica
2. Trends socio-economici planetari e teoria sociologica contemporanea
3. Globalizzazione, cosmopolitismo e sviluppo socio-economico
4.Dalla retorica, paradossale e politica, dello sviluppo locale alla glocalizzazione
dello sviluppo socio-economico
5 Forme emergenti di capitalismo e loro matrici socio- teologico-culturali (Donati )
6 Opportunità e minacce del capitalismo tecno-nichilista ;Magatti)
7 Le forme emergenti dell società imprenditoriale, astratta e fatta di relazioni tra
estranei ( Audretsch, Seabright)
8. C’è solo una cosa peggiore dell’essere sopraffatti dalle multinazionali: non venire
sopraffatti dalle multinazionali” (Beck)
METODI DIDATTICI
La parte più cospicua del corso è costituita dalla rassegna delle principali teorie sociologiche
contemporanee che collegano lo sviluppo economico alle variabili simboliche, memetiche ed
astratte (come fa,ad esempio, Donati nel distinguere tra il diverso atteggiamento delle religioni
proattive o contemplative verso l’idea di creazione di ricchezza che va oltre il distinguo
weberiano tra etica protestante ed etica cattolica) costituisce il filo conduttore del corso.
Teorie tra loro diverse (Beck, Donati, Magatti ecc) convergono però su un punto: lo sviluppo
locale non è sviluppo. Al più vi può essere sviluppo glocale nella misura in cui il locale entra
nei flussi globali. Tutte queste teorie, seppur da posizioni differenti convergono fattivamente
sulla constatazione che “Il nostro futuro, come il nostro presente, sta emergendo
dall’intersezione di un certo numero di percorsi contingenti che, intrecciandosi, potrebbero
produrre differenze su come vivere e su chi pensiamo di essere”.
N. Rose, La politica della vita, Einaudi, Torino, 2008, pp 401-402
METODO DI
INSEGNAMENTO
lezione orale e pratica in cui la parte di lezioni non frontali – circa 1/3 del corso – sarà
finalizzata a realizzare un project work individuale. Solo chi avrà consegnato il project work
individuale ottenendo un feedback di idoneità sarà reputato frequentante in sede di esame.
Solo chi avrà conseguito lo status di frequentante ed avrà superato l’esame con una votazione
di almeno 28/30 potrà richiedere la tesi.
METODO DI
VALUTAZIONE
esame
orale
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TESTI DI
RIFERIMENTO
Totale 4 testi.
Lo studente dovrà sceglierne 1 da ciascun blocco
BLOCCO 1 – uno a scelta tra:
Pitasi A., Teoria sistemica e complessità morfogenetica del capitalismo, Aracne, Roma 2010
Pitasi A., The Hyperhuman World, Lambert Academic Publishing, Saarbruecken 2011 (in
lingua inglese)
Pitasi A., Ipercittadinanza, FrancoAngeli, Milano 2012
BLOCCO 2 – uno a scelta tra:
Audretsch D., La società imprenditoriale, Marsilio, Venezia 2006
Seabright P., In compagnia degli estranei, Ed. Codice, Torino 2005
BLOCCO 3 – uno a scelta tra
Donati P., Sociologia della riflessività. Come si entra nel dopomoderno, Il Mulino, Bologna
2011
Magatti M., Libertà Immaginaria, Feltrinelli, Milano 2009
BLOCCO 4. uno a scelta tra:
Beck U., la società cosmpolita, Il Mulino, Bologna 2006
Magatti M., La grande contrazione, Feltrinelli, Milano 2012
N.B. Se si sceglie il volume di Donati nel terzo blocco è più adeguato scegliere quello di Beck
nel quarto dato che entrambi offrono un approccio riflessivo alla modernità e dato che l’opera
donatiana si confronta in modo critico con quella di Beck; se si sceglie invece il testo di
Magatti nel terzo blocco è adeguato sceglierlo anche nel quarto dato che il volume Magatti
2012 è il seguito del Magatti 2009
LIVELLO DI INSEGNAMENTO
di base per studenti universitari già consapevoli ed informati sui principali trends epocali
ALTRO LIVELLO DI
INSEGNAMENTO
Le lezioni si svolgeranno in lingua italiana. Per agevolare eventuali studenti Erasmus(o
comunque stranieri) frequentanti i project works(pw) individuali verranno accettati anche in
inglese, tedesco o spagnolo non solo da studenti stranieri ma anche da studenti italiani che
desiderino presentare il proprio lavoro in una delle tre lingue anzidette. Ai sensi della L. 240
/2010 e dello Statuto d’Ateneo – entrambi premianti le policy di internazionalizzazione – la
cattedra incoraggia i giovani in formazione a redigere i pw in tedesco, spagnolo o inglese.
ORE PER LEZIONI
36
ORE PER SEMINARI
ORE PER LABORATORI
ORE PER ESERCITAZIONI
18
COLLABORATORI
Simone D’Alessandro, Valentina Di Simone, Emilia Ferone, Giulia
Mancini
10
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Programmi a.a. 2011/2012 - CL Sociologia
Gestione delle risorse umane e relazioni industriali - CFU 8
Docente: Prof. Andrea Pitasi
email: [email protected]
M1 – Modulo Istituzionale Formale (CFU 2)
Le risorse umane nell’economia della conoscenza
Obiettivi formativi
Offrire ai discenti gli strumenti concettuali per comprendere, almeno nelle sue linee principali,
l’economia degli intangibili sottesa alla knowledge based society.
Programma
Strumenti concettuali dell’Economia della conoscenza declinati soprattutto nel comprendere come
si stanno evolvendo le strategie di risorse umane.
Materiale bibliografico:
A. Pitasi, Teoria sistemica e complessità morfogenetica del capitalismo, Aracne, Roma 2010
(escluso appendici)
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale.
M2 – Primo Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (CFU 2)
Creatività e capitale umano
Obiettivi formativi del modulo
Presentare concetti e mappe organizzative che creano un equilibrio dinamico vincente tra creatività
e standardizzazione nello sviluppo del capitale umano
Programma
Rassegna dei principali strumenti di sviluppo della creatività nelle organizzazioni e riflessioni
critiche sulle modalità di stabilizzazione e standardizzazione delle logiche organizzative generate da
suddetta creatività.
Materiale bibliografico
S. D’Alessandro,Creatività: normalissima improbabilità? Aracne, Roma in corso di stampa.
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale
M3– Modulo Didattico Integrativo (CFU 2)
Fondamenti di Diversity Management
Obiettivi del modulo
Il secondo modulo tematico si propone di fornire gli strumenti per comprendere intangibili quali la
fiducia nel diversity management in un mondo sempre più globale e in cui si fa business con gli
estranei.
Programma
Fondamenti, tecniche e modelli del diversity management nell’economia della conoscenza.
Materiale bibliografico
R. Vacca, L’organizzazione nello specchio della complessità, Aracne, Roma, 2009.
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
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F.A.Q. sulle attività didattiche del prof. Andrea Pitasi (www.andreapitasi.com)
Esame orale
M4 – Secondo Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (CFU 2)
Invenzione, innovazione e strategie del capitale umano
Obiettivi del modulo
Illustrare come lo sviluppo del capitale umano debba necessariamente sempre più avere
un’impronta imprenditoriale affinchè possa farsi promotore dello sviluppo economico e sociale
della società.
Programma
Partendo dal concetto di società imprenditoriale, si mostrerà come lo sviluppo del capitale umano
sia in larga misura legato alla sua trasformazione in capitale intellettuale su scala globale che
affinchè possa trasformarsi in ricchezza per la società deve farsi imprenditoriale.
Materiale bibliografico
Audretsch D.B., La Società imprenditoriale, Marsilio, Venezia 2009.
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale
Nota bene: I non frequentanti sono dispensati dal portare all’esame eventuali materiali ed appunti
delle lezioni, ma sono tenuti a studiare oltre ai testi suddetti anche il volume:
Michero C (curatore dell’edizione italiana), Il manuale dell'imprenditore. Strumenti e tecniche per il
vostro nuovo business, Etas, Milano 2005
P.S: La frequenza NON è obbligatoria. Tuttavia, per acquisire lo status di frequentante, gli studenti
che seguiranno il corso, durante le lezioni saranno chiamati ad elaborare un business plan la cui
valutazione positiva porterà ad acquisire lo status di frequentante.
P.S.2: Soltanto gli studenti che avranno acquisito lo status di frequentante possono richiedere la tesi
al titolare della cattedra.
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F.A.Q. sulle attività didattiche del prof. Andrea Pitasi (www.andreapitasi.com)
Programmi a.a. 2010/2011 - CL Servizio Sociale
Sociologia giuridica e della devianza- CFU 6
Docente: Prof. Andrea Pitasi
email: [email protected], [email protected]
M1 – Modulo Istituzionale Formale (CFU 2)
Fondamenti di sociologia del diritto
Obiettivi formativi
Offrire ai discenti un percorso sistematizzato dell’evoluzione della disciplina che negli ultimi
decenni ha conosciuto un significativo sviluppo ed una notevole carica innovativa di matrice
sistemica nell’approcciarsi al rapporto tra società e diritto.
Programma
Strumenti concettuali e metodologici fondativi della sociologia del diritto.
Materiale bibliografico:
A. Febbrajo, Sociologia del diritto. Concetti e problemi, Il Mulino, 2009.
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale.
M2 – Primo Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (CFU 2)
Complessità giuridica nella knowledge based society (I parte)
Obiettivi formativi
Offrire ai discenti gli strumenti concettuali per comprendere, almeno nelle sue linee principali, la
knowledge based society caratterizzata sempre più da una varietà di sistemi giuridici interconnessi a
variegati sistemi sociali ed economici.
Programma
Strumenti concettuali per gestire la complessità giuridica dell’Economia e della Società della
conoscenza.
Materiale bibliografico:
A. Pitasi, Teoria sistemica e complessità morfogenetica del capitalismo, Aracne, 2010,(tutto eccetto
le appendici)
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale.
M3– Secondo Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (CFU 2)
Sociologia della devianza
Obiettivi formativi
Offrire una panoramica dei principali crimini informatici e del cyberspazio e delle relative strategie
di analisi e prevenzione
Programma
I crimini dei colletti bianchi studiati dalla sociologia delle organizzazioni sin dagli anni ’30 del
ventesimo secolo hanno conosciuto profondi mutamenti con lo sviluppo dell’ICT e della
multimedialità soprattutto in materia di truffe, furti e danni lesivi del diritto di proprietà
intellettuale. Il programma consiste nella descrizione di suddetti reati e dell’impatto che essi stanno
avendo sull’organizzazione sociale, giuridica ed economica della società della conoscenza.
Materiale bibliografico:
A. Pitasi (a cura di), Webcrimes. Normalità, devianze e reati nel cyberspace, Guerini, Milano 2007
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F.A.Q. sulle attività didattiche del prof. Andrea Pitasi (www.andreapitasi.com)
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale.
Nota bene: I non frequentanti sono dispensati dal portare all’esame eventuali materiali ed appunti
delle lezioni, ma sono tenuti a studiare oltre ai testi suddetti anche a scelta, uno dei due seguenti
volumi:
- E. Laszlo, Il pericolo e l’opportunità, Aracne, Roma 2008
- G. Maggioni, Percorsi di sociologia del diritto, Liguori, Napoli 2008
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F.A.Q. sulle attività didattiche del prof. Andrea Pitasi (www.andreapitasi.com)
Programmi a.a. 2010/2011 - CLS Organizzazione e Relazioni Sociali
Formazione e politiche delle risorse umane - CFU 4
Docente: Prof. Andrea Pitasi
email: [email protected], [email protected]
M1 – Modulo Istituzionale Formale (CFU 2)
Le risorse umane nell’economia della conoscenza
Obiettivi formativi del modulo
Il modulo istituzionale sarà dedicato a comprendere i principali cambiamenti in atto nell’economia
della conoscenza con particolare riferimento alla funzione delle risorse umane nell’organizzazione
aziendale.
Programma
Strumenti concettuali dell’Economia della conoscenza declinati soprattutto nel comprendere come
stanno evolvendo le strategie di risorse umane.
Materiale bibliografico
R. Normann, Ridisegnare l’impresa, Etas, Milano 2002.
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale
M2 – Modulo di Approfondimento Teorico-pratico (CFU 2)
Formazione e politiche delle RU in Italia
Obiettivi formativi del modulo
In questa sede sarà fatta una disamina delle principali logiche di formazione e politiche delle risorse
umane in Italia.
Programma
Logiche di formazione e politiche delle risorse umane in Italia.
Materiale bibliografico
A. Cocozza, Direzione delle risorse Umane, Franco Angeli, Milano 2006 cap. 3, 4 e 5.
Organizzazione della didattica
Da 12 a 16 ore di lezione in aula; da 34 a 38 ore di studio autonomo.
Verifica finale
Esame orale
Nota bene: I non frequentanti sono dispensati dal portare all’esame eventuali materiali ed appunti
delle lezioni, ma sono tenuti a studiare oltre ai testi suddetti anche il volume:
G. Marini, E-learning. Apprendimento e internet dopo lo sboom della new economy, Aracne, Roma
2009
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F.A.Q. sulle attività didattiche del prof. Andrea Pitasi (www.andreapitasi.com)
NORME REDAZIONALI PER TESISTI
Di seguito si indicano alcune norme redazionali per la stesura della tesi.
Si fa presente che le correzioni che il professore o i suoi assistenti indicheranno ai propri tesisti non
saranno inerenti la formattazione grafica e pertanto si suggerisce di fare attenzione a quanto indicato
nel presente documento.
Resta comunque inteso che quanto eventuali indicazioni fornite dalla Facoltà restano in vigore.
1. Verificare che nel testo non ci siano doppi spazi (fare ricerca in automatico);
2. Accertarsi che sia utilizzato il giustificato;
3. Non lasciare spazi prima della punteggiatura (esempio: non la primavera ; ma la primavera;);
4. Non lasciare spazi tra le parentesi e il testo e tra le virgolette e il testo [esempio: non ( la
stagione ) ma (la stagione); non « il fiore » ma «il fiore»];
5. Non mettere punteggiatura prima delle parentesi [es.: non l’autore, (citato in...) ma l’autore
(citato in...);
6. Verificare che i puntini di sospensione siano sempre tre e attaccati al testo che precede
(esempio: non detto ....fatto ma detto... fatto);
7. Quando i puntini di sospensione sono tra parentesi per indicare che manca del testo, usare
sempre parentesi quadre [...];
8. Non lasciare spazio dopo gli apostrofi (es.: non c’ è ma c’è);
9. Non usare l’apostrofo al posto dell’accento (l’esempio più tipico: non E’ ma È);
10. Trattini degli incisi (o nei discorsi diretti quando vengono usati in luogo delle virgolette)
sempre medi e staccati prima e dopo (es.: Il tempo – come sappiamo – è...);
11. Trattini d’unione corti e attaccati (es.: liceo tecnico-scientifico);
12. Richiami delle note nel testo a esponente, tondo, corpo nota e prima della punteggiatura (es.:
Leopardi2,); in genere le note sono a piè di pagina e la numerazione ricomincia da 1 a ogni
capitolo;
13. Adottare criteri di uniformità per le varie situazioni che possono verificarsi all’interno di un
testo come definizioni, elenchi con trattini o pallini, esempi, ecc.;
14. Uniformare maiuscole/minuscole e grafia dei termini ricorrenti;
15. Le parole straniere vanno in corsivo, tranne quelle entrate nell’uso comune (sport, match,
flash-back, on line) o in ogni caso comuni per l’argomento trattato.
IMPOSTAZIONE RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI NELLE NOTE O IN BIBLIOGRAFIA
A) CITAZIONI
È preferibile utilizzare il sistema americano in cui la nota bibliografica che segue la citazione sia
all’interno del testo. In questo modo si evitano eccessive note bibliografiche che appesantiscono la
lettura; le note saranno prevalentemente di integrazione o spiegazione del testo.
Richiami bibliografici nel testo: (autore, data: pagina-e) con parentesi tonde. Naturalmente a ogni
richiamo deve corrispondere la fonte completa in bibliografia.
Casistica
1. “La libertà individuale e l’ampliamento dell’attività economica interagiscono” (Simmel, 1997:
56)
2. Come dice Georg Simmel “la libertà individuale e l’ampliamento dell’attività economica
interagiscono” (1997: 56)
Se dello stesso autore si citano diverse opere pubblicate nello stesso anno si utilizzano le lettere
minuscole per individuarle utilizzando l’ordine alfabetico.
Esempio: (Simmel, 1997a: 56); (Simmel, 1997b: 115)
Quando l’autore è citato anche nella citazione subito prima con la stessa opera ma non con la stessa
pagina si usa: (Ivi: 13)
Quando l’autore è citato anche nella citazione subito prima con la stessa opera e con la stessa
pagina si usa: (Ibidem)
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B) bibliografia
La bibliografia deve essere impostata come di seguito:
Autore, titolo opera, Casa Editrice, città anno.
Casistica
1. Monografia di autore singolo:
Simmel G., La differenziazione sociale, Laterza, Roma-Bari 1997.
2. Testo di più autori:
Simmel G., Luhmann N., La differenziazione sociale, Laterza, Roma-Bari 1997.
3. Volumi a cura di:
Simmel G. (a cura di), La differenziazione sociale, Laterza, Roma-Bari 1997.
4. Contributi in miscellanee, atti di convegno ecc.:
Simmel G., Titolo del contributo, in La differenziazione sociale, Laterza, Roma-Bari 1997.
5. Articoli in riviste o quotidiani:
Simmel G., Titolo dell’articolo, Rivista di letteratura italiana, 1997.
Quando si cita un libro, una rivista, un quotidiano il titolo va scritto in corsivo (es. 1 e 2); quando si
cita un articolo o un saggio all’interno di libro, rivista ecc. questo va scritto in tondo (es. 4 e 5).
Attenzione! Se saggio in volume si usa in (es. 4), se articolo in rivista o quotidiano no (es. 5)
Se si cita anche l’edizione originale di un libro tradotto:
6. Morrison J. (1972), La zona del profitto, tr. it. Guerini e Associati, Milano 2000.
7. Morrison J.(1972), The profit zone, tr. it. La zona del profitto, Guerini e Associati, Milano 2000.
Se si citano opere dello stesso autore ma di anni diversi, queste vanno elencate in ordine di anno dal
più recente al meno recente;
Se invece le opere dello stesso autore sono dello stesso anno vanno elencate in ordine alfabetico.
Abbreviazioni: pagina = p. pagine = pp. e seguenti: sgg.
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