Lezione 22

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Corso di Ebraico biblico – Lezione 22
Lezione 22
22.1 – Verbi: l’imperfetto1
A differenza del perfetto, che si distingue per i suffissi, l’imperfetto è una coniugazione che si
riconosce principalmente dai prefissi
btk2
singolare
III p. m
bTok.yI
III p. f.
bTok.Ti
significato
plurale
significato
egli
WbT.k.yI
yikTebû3
scriverà
TikTōb ella scriverà hn""b.Toñk.Ti4 TikTōºbnāh
yikTōb
II p. m.
bTok.Ti TikTōb tu scriverai
II p. f. ybiT.k.ti TikTebî tu scriverai
I p.
bTok.a, ’ekTōb io scriverò
essi
scriveranno
esse
scriveranno
voi scriverete
WbT.k.Ti
tikTebû
hn""b.Toñk.Ti TikTōºbnāh voi scriverete
noi scriveremo
bTok.nI
nikTōb
Tab. 79 – l’imperfetto
22.2 – Significato dell’imperfetto
In genere, l’imperfetto è reso in italiano dal futuro semplice. Diversamente, l’imperfetto descrive
un’azione generale, non specifica, abituale o potenziale e, per certi versi, probabile. Di seguito
indichiamo gli usi principali con degli esempi:
1. futuro
2. abituale
3. modale
4. negato da
al{ o la;7
bTok.yI
bTok.yI
bTok.yI
bTok.yI
yikTōb = egli scriverà
yikTōb = egli scrive5 (abitualmente) / è abituato a scrivere
yikTōb = egli può / potrebbe / è capace di / dovrebbe scrivere.6
al{ lō’ yikTōb = egli non scriverà / non era abituato a scrivere / non
dovrebbe scrivere ...
Tab. 80 – significato dell’imperfetto
1
Per non usare questa categoria grammaticale moderna, il tempo imperfetto può essere indicato anche come yiq†öl. La
denominazione imperfetto è da vedere in relazione al perfetto. Mentre il perfetto designa un’azione conclusa e passata
anche se i suoi effetti possono estndersi nel presente, l’imperfetto designa invece un’azione non conclusa e, di qui, che
tende al futuro (GKC 125 §47 nota1).
2
Verbi che si coniugano esattamente come bt;K': rk;z" (yizkōr = egli ricorderà) tr:K' (yikrōt = egli
taglierà) rb;v' (yišBōr = egli spezzerà) rm;v' (yišmōr = egli osserverà) dk;l' (yilKōd = egli catturerà)
#b;q' (yiqBōc = egli riunirà) tb;v' (yišBōt = egli cesserà).
3
Forme varianti – arcaiche – sono: !WbT.k.yI (yiktebûn) e !WbTok.yI (yiktōbûn).
4
Diversamente dal perfetto, vi è una differenza formale tra la III p. m p. e la III p. f. p., mentre le forme della III p. f. p.
femminile e della II p. f. p. sono identiche.
5
Il verbo al presente indicativo non deve far pensare ad un’azione puntuale nel passato, che invece è espressa dal
perfetto.
6
Non è possibile dare delle indicazioni precise per la traduzione, poiché essa dipende dalla struttura sintattica in cui il
verbo è inserito. La sfumatura modale “dovrebbe” è implicita nel futuro, poiché indica un’azione che non è stata ancora
svolta.
7
Questa seconda forma della negazione è usata generalmente in poesia.
79
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22.3 – Il duale8
sing. ass.
duale
st. costr.
con suffissi
dy"
mano (f.)
lg<<r<ññ
piede (f.)
!t,mo
fianco (m.)
!yI[ñ;
occhio (f.)
!z<aoññ
orecchio
(f.)
@n"K'
ala (f.)
!r<q,ñ
corno
~yIdò:y""
yādaºyim
~yIl;ñg>r::
raGlaºyim
~yIn:òt.m'
motnaºyim
~yIn:ñy[e
‘`ênaºyim
~yIn:òz>a'
’oznaºyim
ydEy>
yedê
yleg>r:
raGlê9
ynEt.m'
motnê
ynEy[e
‘`ênê
ynEz>a'
’oznê
yd:y"
^ydòò<y" %yIdò::y" wyd"òy""
yāday
yādệkā
yādaºyik
yādâw
yl;g>r: ^yl,ññg>r: ~k,yleg>r:
raGlay
raGlêkem
raGlệkā
!ve
dente (f.)
yn::y[e ^yn<òy[e %yInò:y[e wyn"y[e
‘`ênay
‘`ênaºyik
‘`ênệkā
‘`ênâw
yn:z>a' ^yn<òz>a' %yInò:z>a' wyn"z>a'
’oznay
’oznaºyik
’oznệkā
’oznâw
~yIp;ñn"K. ypen>K;
KanPê
kenāPaºyim
~yIn:òr>q; ynEr>q;
qarnaºyim
qarnê
~yIn:òr"q.
qerānaºyim
yNEvi
~yINòv10
šinnê
šinnaºyim
^yp,ñn"K. %yIp;ñn"K. wyp'n""K.
KenāPệkā
KenāPaºyik
KenāPâw
wyn"r>q;
qarnâw
wyn"r"q.
qerānâw
Tab. 81 – nomi duali con suffissi
forma duale per espressioni di tempo e di misura
~wOy
hn"v''
[;Wbv'
~[;Pñ;
br<[,ñ
giorno
anno
settimana
volta
sera
hM'a;
cubito
~yImñ;wOy
~yIt;ñn"v.
~yI[;ñWbv.
~yImñ;[]P;
~yIBñ;r>[;
~yIr:ñh'>c'
~yIt;ñM'a;
yômaºyim
Ššenātaºyim
Ššebû`aºyim
Pa`ămaºyim
‘`arBaºyim
cohŏraºyim
´ammätaºyim
due giorni
due anni
due settimane
due volte
due sere
mezzogiorno11
due cubiti
duale + aggettivo
al duale segue un aggettivo plurale
che concorda in genere e numero
twOqz"x] ~yId:ñy"
yädayim Házäqôt12
due mani forti
Tab. 82 - forma duale per espressioni di tempo e di misura
8
Il duale si usa, al posto del plurale, per cose naturalmente esistenti in coppia. Quando ai nomi duali sono aggiunti i
suffissi la forma risultante è simile a quella dei plurali in -îm.
9
Si riconosce qui la forma primitiva ragl, da cui discende regel.
10
Due arcate di denti (arcata superiore e arcata inferiore).
11
E non due mezzogiorni.
12
dy" è femminile.
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Vocabolario
nomi
verbi
avverbi
!z<aoñ
lg<rñ<
´öºzen
reºGel
(duale ~yIn:òz>a'; pl. -ôt) orecchio (f.)
(duale ~yIl;ñg>r::; pl. -îm) piede (f.); si noti
la frase yleg>r:B. “appartenente a, al seguito
di”
rb,qñ,
qeºber
(pl. -îm) tomba, sepolcro
!yI[ñ;
`aºyin
(duale ~yIn:ñy[e; pl. -ôt) occhio, sorgente,
fonte (f.)
~yIr:ñh\c' cohóraºyim (solo duale) mezzogiorno
~yIr:ñc.mi micraºyim Egitto; hm'y>r:ñc.mi micraºymäh
rb;q'
qäbar
(imperfetto rBoq.yI) seppellire
rk;m'
mäkar
(imperfetto rKom.yI) vendere
@r:f'
SäraP
(imperfetto @rof.yI) bruciare
vr:D"
Däraš
(imperfetto vrd>yI) cercare
~yIm;ñ[]P; Pa`ámaºyim due volte
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