2014 Corso di Informatica - BASE Cooperativa Labriola Andrea Porcheddu NereauWeb 11/03/2014 Lezione 0 – Il PC Componenti del PC – Bios – accensione sistema operativo Windows XP – gestione disco: "pulizia disco", scandisk, deframmentazione – cartelle, file ed estensioni Il computer L’informatica, in senso largo, è la scienza dell’informazione (e delle sue applicazioni tecnologiche). Al cuore dell’informatica moderna c’è una macchina divenuta celebre: il computer. Il computer è una macchina elettronica che elabora automaticamente l’informazione secondo algoritmi, cioè secondo precise sequenze di istruzioni. Gli algoritmi agiscono sul codice binario (ovvero le sequenze di 0/spento e di 1/acceso che rappresentano l’informazione a livello elettronico) secondo operazioni logico-matematiche. In informatica, un algoritmo eseguibile su un computer è detto un programma. Lo schema generale di funzionamento di un computer è molto semplice: INPUT (l’inserimento di dati) -> ELABORAZIONE (trasformazione dei dati secondo istruzioni) -> OUTPUT (la risposta programmata del computer a seconda del risultato dell’elaborazione). I dispositivi di input sono quei dispositivi che usiamo per inserire informazioni nel pc: tastiera, mouse, microfono, webcam, touch screen, scanner sono i più comuni. I dispositivi di output sono quei dispositivi mediante i quali un pc “agisce nel mondo” e “comunica con noi” in conseguenza agli input elaborati; i più comuni sono: lo schermo (display), le cuffie, la stampante. L’output può consistere di un’azione “visibile”, o di una modifica dell’informazione in un dispositivo in grado di conservare sequenze di codice binario (DISPOSITIVI DI MEMORIZZAZIONE dei dati). L’unità centrale è il cuore del computer: al suo interno avvengono tutte quelle operazioni di calcolo che rendono il computer una macchina tanto stupefacente e “semi-viva”. Possiamo descrivere contemporaneamente il computer in due modi completamente diversi, entrambi corretti: a livello hardware (cioè del funzionamento dei componenti elettronici, fisici, del computer), e a livello software (cioè del funzionamento logico dei programmi). Anche i problemi che colpiscono i PC seguono questa divisione: può trattarsi di un componente che si è rovinato, o di un programma che compie errori nella sua esecuzione (o magari, esegue bene cose che non vorremmo che eseguisse, come i virus). Il software dipende dall’hardware per la sua esecuzione. Ciò che nel software è codice binario (sequenze di 0 e di 1), a livello hardware sono stati elettrici (spento/acceso). Il tipo di computer più comune è il “personal computer” (PC), fisso o portatile. I tablet e gli smartphone sono forme nuove di PC, al punto che la maggior parte dei componenti di un vecchio computer fisso li ritroviamo (miniaturizzati e combinati in modo da ridurre al minimo lo spazio occupato) nell’ultimissimo modello di Smartphone. Schema componenti L’unità centrale L’unità centrale contiene gli elementi fondamentali per il funzionamento del PC. Al suo interno troviamo l’alimentatore, che trasforma la normale corrente elettrica (220V) nei voltaggi di gran lunga inferiori richiesti dai componenti elettronici. Se l’alimentatore non funziona, o è difettoso, il PC non si avvierà, anche se alcune spie potrebbero comunque accendersi. L’alimentatore è collegato alla Scheda Madre (MOTHERBOARD), che a sua volta connette e alimenta tutti gli altri componenti. Di conseguenza, un componente deve essere compatibile con la Scheda Madre per poter funzionare su un dato PC. Il cuore del computer è il processore (CPU: “unità centrale di calcolo”), che svolge le operazioni definite dai programmi. La velocità della CPU è il primo fattore di velocità del computer. Se il processore non funziona, la scheda madre alimenterà i dispositivi (ad esempio, vedremo attivarsi spie e ventole), ma non potrà farli funzionare. Nel suo funzionamento, la CPU genera molto calore: su di essa è perciò installato di solito un dissipatore e una ventola. Se il computer si spegne di improvviso dopo un po’ che lo usiamo, può trattarsi della polvere accumulata nel dissipatore, che trattiene il calore, facendo surriscaldare il processore. La scheda madre contiene dei sensori, ed è programmata per rallentare il processore man mano che la temperatura si avvicina a quella critica, fino a spegnersi al suo raggiungimento, prima di danneggiare irreparabilmente i componenti elettronici. La RAM (“memoria ad accesso casuale”) è un tipo particolare di memoria, installata direttamente sulla Scheda Madre, che il processore utilizza per conservare i dati il tempo necessario ad elaborarli. Senza RAM, il processore non ha “spazio di lavoro” e non può funzionare; con poco “spazio di lavoro”, ci metterà di più ad eseguire i calcoli; e aumentando questo “spazio di lavoro” (cioè la quantità di memoria RAM installata) potremo aumentare la velocità di elaborazione del computer. Questo aumento è limitato dal tipo e dalla quantità di memoria accettata dalla Scheda Madre e dalla velocità del processore (che può non riuscire ad utilizzare tutto lo “spazio” disponibile). In questo tipo di memoria, il processore riscrive continuamente sui dati che non gli servono più, e sono tutti eliminati dallo spegnimento del computer. Per questo, quando ci si spegne il computer, i dati che erano conservati nella RAM e visualizzati sullo schermo in quel momento (ad esempio, stavamo scrivendo un documento, ma non lo avevamo ancora salvato) vengono persi, a meno che il programma non ne abbia salvato il contenuto da qualche parte nella memoria fissa del PC. Sulla Scheda Madre, o su una scheda montata su di essa (sempre all’interno dell’unità centrale), c’è anche un altro processore, il processore grafico (GPU: “unità grafica di calcolo”). La GPU elabora (in base alle istruzioni fornite dalla CPU) l’immagine che viene visualizzata sul display. Anche la GPU dispone di una sua memoria RAM, o in alternativa utilizza quella della scheda madre. La Scheda Madre dispone di un piccolo sistema operativo, il Bios, contenuto in un chip, e di una piccola batteria. Nel Bios sono contenute le istruzioni fondamentali per l’avvio della Scheda Madre e dei componenti ad essa collegati. Ad esempio, è qui che è contenuto l’orologio di sistema, e l’ordine di avvio delle periferiche. Può succedere che la batteria si scarichi; in questo caso, può succedere che alcune impostazioni (come l’orario) vengano perse quando la corrente viene scollegata. In questo caso, la soluzione è molto semplice: sostituire la batteria. Tutte le altre periferiche sono collegate alla Scheda Madre mediante cavi specifici, connessi a porte presenti sulla scheda madre o sulle schede installate. Alcune di queste sono interne all’Unità Centrale (ad esempio, gli Hard Disk), altre esterne (tipicamente, le periferiche di Input/Output, come tastiera, mouse e display). In generale, è bene connettere e disconnettere i cavi solo a PC spento, ad eccezione di alcuni tipi (ad esempio: USB, ethernet). Questo per evitare sbalzi di corrente all’interno delle schede elettroniche, che possono causarne il malfunzionamento, oppure semplicemente per permettere al Bios di avviarle in fase di accensione. Le periferiche interne ed i relativi cavi (che spesso sono di due tipi: il cavo dati, che le connette alla scheda madre, e il cavo di alimentazione, che proviene dall’alimentatore e fornisce la corrente necessaria) vanno SEMPRE connesse o disconnesse a PC spento, per evitare danni ai componenti. Gli slot sono spazi appositi, sulla scheda madre, per l’inserimento di schede di sistema: ad esempio, la scheda video, la scheda audio, o una scheda di rete. Spesso gli stessi componenti sono già presenti “integrati” sulla scheda madre, ma con una scheda apposita possiamo incrementarne le prestazioni: ad esempio, possiamo mettere una scheda video più potente per utilizzare un gioco o un programma di grafica che altrimenti farebbe fatica ad essere eseguito a dovere; oppure, per rimediare a un guasto della scheda video integrata senza cambiare l’intera scheda madre. Alcune periferiche, come le schede di rete, non sono propriamente dispositivi di input o di output; tipicamente, queste periferiche servono per mettere in comunicazione il PC con altri PC (ad esempio, tramite reti internet o intranet), o con altri dispositivi. Avviamento del PC: Bios e Sistema Operativo Quando il PC viene avviato, il processore esegue come prima cosa le istruzioni contenute nel Bios. Il Bios è una sorta di minisistema operativo, indispensabile per l’avviamento del PC, installato sulla scheda madre. All’avvio, il Bios attiva i vari dispositivi presenti sul PC, e va in cerca di un dispositivo di memoria avviabile, secondo un ordine predefinito oppure stabilito dall’utente. Per accedere al Bios, occorre premere un apposito tasto all’avvio del PC, prima che venga caricato il sistema operativo vero e proprio (ad esempio: Windows). Il tasto in questione varia a seconda del produttore: spesso si tratta del tasto CANC, oppure di F1, F2, F10, F12. Solitamente, il tasto in questione viene rapidamente suggerito sullo schermo nella primissima schermata visualizzata. Nel Bios possiamo definire vari parametri. Alcuni di questi sono molto avanzati, altri incredibilmente semplici: ad esempio, l’ora del sistema, o l’ordine di avvio. Può essere necessario modificare l’ordine di avvio quando installiamo un nuovo sistema operativo: in questo caso, dovremo assicurarci che il dispositivo dal quale vogliamo installare (ad esempio: un CD-ROM, un DVD, o una chiavetta USB) si ricercato prima dell’Hard Disk sul quale vogliamo installare il sistema. Di solito, però, non sarà affatto necessario accedere al Bios: basterà aspettare che venga caricato il sistema operativo già installato sul PC. L’avvio del sistema operativo, tipicamente, richiede del tempo; e altro tempo ancora è necessario perché il PC sia pronto a lavorare a pieno regime. Questo avviene perché il sistema deve inizializzare se stesso, i driver delle periferiche installate e i servizi (ad esempio: il servizio audio, il servizio di rete, etc.). Altro tempo è necessario per avviare i programmi impostati per essere eseguiti automaticamente all’avvio, come ad esempio l’anti-virus. Le risorse di sistema (principalmente: Processore e RAM) sono limitate. Questo vuol dire che quando tutta la potenza di calcolo del processore, o tutto lo spazio sulla RAM sono impiegati dai programmi in esecuzione, bisognerà aspettare che le risorse siano liberate, prima di poter eseguire nuovi programmi. Molti dei programmi eseguiti all’avvio non sono veramente necessari: in questo caso, conviene utilizzare un programma (come C-Cleaner, scaricabile gratuitamente da Internet) per eliminarli dall’avvio. I programmi, in questo caso, non vengono eliminati: semplicemente, li avvieremo noi manualmente, quando ne abbiamo bisogno. In questo modo, l’avvio del PC risulterà più veloce. In realtà, il processore non esegue tutte le istruzioni dei programmi in serie (come succedeva nei primi sistemi informatici), perché questo renderebbe il PC inutilizzabile fino al completamento di tutte le istruzioni. Invece, le istruzioni vengono spezzettate, e i pezzi di istruzione da elaborare vengono messi in un’apposita “coda” e “smaltiti” man mano. Questo permette il “multi-tasking”, cioè la capacità del sistema operativo di eseguire contemporaneamente più programmi. Nei PC più moderni, il processore contiene al suo interno due o più “core” (Dual-Core, Quad-Core, etc.), ovvero due o più unità di calcolo, che possono svolgere contemporaneamente istruzioni diverse. Questo influenza la velocità del PC, ma non il multi-tasking, che dipende dal sistema operativo. Quando il sistema operativo (ad esempio: Windows XP) è stato caricato, davanti a noi si presenterà tipicamente il Desktop, cioè la “scrivania” essenziale per iniziare ad usare il nostro PC Nuovi sistemi, come Windows 8, hanno sostituito il Desktop tradizionale con una serie di riquadri, mediante i quali accedere direttamente alle App (cioè ad applicazioni apposite per l’esecuzione in questa nuova interfaccia). Al di là delle apparenze, il funzionamento di questi nuovi sistemi è in realtà molto simile a quello, classico, di Windows XP. Per questo, nel corso di queste lezioni, utilizzeremo esclusivamente Windows XP, e dedicheremo una lezione apposita all’apprendimento dell’utilizzo delle nuove interfacce. Un’interfaccia è il modo in cui un sistema operativo, o un programma, ci presentano le informazioni, e i modi per interagire con esse. L’interfaccia del Bios, ad esempio, è prevalentemente testuale: per interagire con il Bios utilizziamo perciò soltanto la tastiera. L’interfaccia di Windows XP, invece, è in gran parte grafica, e il dispositivo prediletto per l’interazione è il mouse. Windows 8 è ancor più grafico, ed è stato progettato per l’utilizzo tramite Touch Screen: ragion per cui risulta talvolta ostico a chi non dispone di Touch Screen, ma solo del più tradizionale mouse. Windows non è, naturalmente, il solo sistema operativo esistente: è soltanto il più diffuso. Altri sistemi famosi sono iOS, il sistema operativo della Apple, e le molte distro (versioni) di Linux. La maggior parte delle distro di Linux sono di uso gratuito, mentre Microsoft e Apple fanno pagare una licenza per l’utilizzo del proprio sistema. Il prezzo di tale licenza è spesso incluso nel prezzo di acquisto del PC; altre volte, il sistema viene installato “craccato”, cioè con una licenza fittizia e accorgimenti vari per ingannare il sistema sulla validità della sua attivazione. Il sistema operativo è un’insieme di programmi che servono a far funzionare altri programmi: per questo chi ha le sufficienti competenze è in grado di modificarlo, “craccandolo”. Naturalmente, Microsoft e Apple cercano di difendersi in tutti i modi da tali modificazioni, non rendendo disponibile il codice sorgente del sistema. La maggior parte delle distro di Linux sono invece “open source”, ovvero il loro codice sorgente è pubblicamente accessibile e liberamente modificabile, ovviamente per chi abbia le necessarie competenze. Per questo esistono molte versioni di Linux. I file Possiamo distinguere il software in tre grandi categorie: sistemi operativi, programmi, e file. Questa distinzione non è molto rigorosa, perché i sistemi operativi sono composti da programmi che interagiscono tra loro, e i programmi a loro volta sono composti da file, che vengono eseguiti. Alcuni di questi file sono cruciali per il sistema operativo, e il loro danneggiamento o eliminazione può portare il sistema a non essere più avviabile. In questo caso, avremo bisogno di ripristinare tali file, in modo automatico o manuale, o addirittura di reinstallare l’intero sistema operativo. I file sono conservati nei dispositivi di memoria, come Hard Disk, chiavette USB, CD-ROM o DVD, e organizzati in cartelle che li contengono. L’installazione di un sistema operativo, o di un programma, riguarda in gran parte la copia dei file necessari dal supporto al disco fisso, e la loro configurazione. Il programma di installazione (setup) è, tipicamente, un file eseguibile che contiene altri file; una volta avviato, copia e configura in automatico i file del programma che vogliamo installare. In windows, quasi tutti i file hanno un’estensione, cioè alcune lettere precedute da un punto dopo il nome del file. Ad esempio, i file eseguibili hanno estensione .exe, che indica al sistema operativo di provare ad eseguire le istruzioni contenute nel file quando lo apriamo. Altri file non sono eseguibili, e richiedono programmi appositi per essere aperti. Ad esempio, i file .doc sono documenti che possiamo leggere e modificare con Microsoft Word; i file .mp3 sono musicali, e possono essere aperti con un lettore multimediale; i file .jpg sono immagini, che possiamo visualizzare con programmi come Paint; i file .zip e .rar sono archivi di dati, e vengono aperti da programmi appositi come 7-Zip e WinRAR. A seconda delle impostazioni del sistema, le estensioni dei file conosciuti possono essere nascosti (viene cioè visualizzato solo il nome, e un’icona opportuna che richiama il programma che verrà usato per aprire il file). Un sistema “conosce” il file quando è presente nelle sue tabelle, con il corrispettivo programma da usare. Altrimenti, solitamente, il file presenta un’icona bianca, e l’estensione non viene nascosta. Se proviamo ad aprire comunque il file, il sistema ci chiederà di indicare che programma vogliamo usare per farlo. Quando installiamo un programma, il setup di norma inserisce automaticamente nel sistema l’associazione corretta per l’associazione del file. Da quel momento, l’estensione verrà nascosta, e il file assumerà l’icona del programma corretto. Se cambiamo l’estensione del file, il sistema non lo riconoscerà più, anche se il programma relativo è effettivamente installato. Lezione 1 – Videoscrittura Microsoft Word vs Open Office – Installazione open office – differenze tra i formati – apertura file word – scrittura – formattazione – inserimento immagini e tabelle in word – stampa – salvataggio – organizzazione file e cartelle I programmi di videoscrittura Un programma di videoscrittura è un programma che ci permette di scrivere, leggere e modificare un testo sul PC, o lo stile della sua visualizzazione; salvarlo in un file; stamparlo. I moderni programmi di scrittura mettono a disposizione anche molte altre funzionalità, come l’inserimento di immagini, sfondi, tabelle, commenti, il controllo ortografico e grammaticale, suggerimenti nella ricerca dei sinonimi e contrari, etc. Per quanto riguarda la videoscrittura, abbiamo a disposizione (almeno) due alternative: utilizzare un programma a pagamento (ad esempio: Microsoft Word), oppure affidarci a u programma freeware, cioè gratuito (come OpenOffice Writer). Se acquistiamo un programma come Microsoft Word (contenuto in Microsoft Office), ci sarà consegnata una confezione che contiene, tra le altre cose, un disco di installazione e un’etichetta che riporta il codice di autenticazione. Inserendo il disco nel PC e facendo partire l’installazione, ci verrà richiesto di inserire il codice. Al termine dell’installazione, saremo pronti per usare il programma. Anche programmi come Office sono ormai disponibili per l’acquisto interamente online: in questo caso, a pagamento ultimato, ci saranno date indicazioni su come scaricare il programma e ci sarà inviato (generalmente sull’e-mail che abbiamo fornito all’acquisto) il codice seriale. Per il resto, la procedura di installazione è identica. Una possibilità ulteriore è di utilizzare versioni di prova (cioè funzionanti solo per un certo periodo di tempo, o con funzionalità limitate) o versioni craccate, cioè modificate in modo da aggirare la richiesta del codice di autenticazione (e perciò il pagamento!). Se acquistiamo un PC nuovo, può capitare di trovare già installate versioni di prova di Office, o addirittura versioni con licenza. In quest’ultimo caso, però, si può star certi che il costo del programma è stato incluso nel prezzo di acquisto del PC. L’alternativa migliore è, probabilmente, affidarci a programmi freeware. Uno dei “pacchetti” di programmi più conosciuti e apprezzati, al riguardo, è Open Office – un progetto open source sviluppato con la collaborazione gratuita di molti programmatori sparsi nella rete. Open Office presenta tutte le funzionalità di base di Microsoft Office, e anche alcune delle più avanzate. Senza addentrarci nei dettagli, possiamo dire che Open Office è perfetto per un uso privato del pacchetto Office; per usi più professionali, può invece essere più indicato il prodotto Microsoft. Download e installazione di Open Office Per installare Open Office, tutto ciò di cui abbiamo bisogno è una connessione internet e un PC con un sistema operativo funzionante. È sufficiente seguire queste istruzioni (questo algoritmo!): 1. Aprire il browser (ad esempio: Internet Explorer) 2. Scrivere sulla barra dell’indirizzo: www.google.it, e dando l’invio. 3. Nella casella di testo per la ricerca, digitare “open office”, ed eseguire la ricerca (premendo invio, o la figurina con la lente di ingrandimento). 4. Scegliere il primo risultato della ricerca (ad esclusioni di eventuali link pubblicizzati da Google, che riconosciamo per lo sfondo leggermente più scuro dai risultati “autentici”), che ci manderà all’indirizzo www.openoffice.org/it/ (se ce lo ricordiamo a memoria, possiamo saltare i passaggi 2 e 3, scrivendo direttamente questo indirizzo nella barra del browser e premendo invio. In ogni caso, ci ritroveremo nel sito ufficiale di Open Office, nella sezione in italiano. 5. Cliccare sul riquadro con scritto “download” 6. Cliccare sul primo riquadro che compare nella pagina a cui siamo stati mandati (“Download Apache OpenOffice” etc.) 7. Scegliere di salvare il file e attendere il termine del download 8. Eseguire il file scaricato (direttamente dal browser, o nella cartella dove lo abbiamo salvato, con un doppio click). 9. Seguire i passi dell’installazione guidata fino alla conclusione. A installazione ultimata, potremo accedere a OpenOffice Writer (l’equivalente di Microsoft Word) cliccando sull’icona di OpenOffice ora presente sul desktop; attraverso il menù di avvio (start -> programmi -> OpenOffice -> OpenOffice Writer), o aprendo un file di testo. I file di testo sono caratterizzati dall’estensione .doc / .docx (Microsoft) o .odt (Open Document Text); sia Microsoft Office che Open Office sono in grado di aprire, di modificare e di salvare questi diversi formati, anche se a volte (nel caso di vecchie versioni del programma) questo può richiedere l’installazione di alcuni aggiornamenti. Scaricando l’ultima versione disponibile del programma, non dovremo preoccuparci di questo. Lezione 2 – Fogli di calcolo Apertura file excel – formattazione celle – utilizzo di formule – grafici Lezione 3 – Internet Introduzione a Internet – gestione connessione – apertura Internet Explorer – download e installazione di Firefox / Chrome – download e installazione antivirus – navigazione e motori di ricerca – installazione Flash Player Lezione 4 – Posta elettronica Apertura account di posta elettronica – download e installazione programma di posta elettronica (Thunderbird/Outlook) – configurazione dell'account – invio e ricezione posta – recupero password account Lezione 5 – Telecomunicazione Installazione e configurazione di webcam e cuffie – Download, installazione e utilizzo di Skype Lezione 6 – Social Network Apertura account, accesso e utilizzo social network – chat e video chat – impostazioni della privacy – recupero password account Lezione 7 – Digitalizzazione Installazione e utilizzo scanner – installazione e utilizzo stampante – impostazione stampante di rete – fax online Lezione 8 – Grafica Gestione e manipolazione di immagini: paint, gimp Lezione 9 – Periferiche Installazione e gestione delle periferiche – individuazione del modello – ricerca e download dei driver Lezione 10 – Backup dei dati e protezione del sistema Gestione dei file: backup e ripristino – utilizzo dell'antivirus e della quarantena Lezione 11 – I nuovi arrivati: touch screen e Windows 8 Utilizzo touch screen – Windows 8