Comunicato stampa
INVECCHIAMENTO E RUGHE – PER OLTRE LA METÀ DELLE ITALIANE SU BISTURI E BOTULINO VINCONO LE BUONE ABITUDINI, COSÌ L’ETÀ DELLA PRIMA RUGA SI SPOSTA INTORNO AI 30 ANNI PER 1 ITALIANA SU 4. LA NUOVA GENERAZIONE ALLO SPECCHIO ACCETTA IL TEMPO CHE PASSA E LO AFFRONTA, MA SENZA ILLUSIONI. Gli esperti si concentrano sul retinolo e sulla formula “attiva”, combinata con acido
ialuronico e DMC, che lo rilascia sulla pelle in modo potenziato, efficace e sicuro. I segni
del tempo più temuti, da oltre 4 donne su 10, sono occhi a zampe di gallina e labbra a
codice a barre, ma 6 donne su 10 ai rimedi miracolosi sostituiscono una costante cura di sé
e uno sguardo sereno al tempo che passa.
Lucca, 19 settembre 2013 - Stop alle cure selvagge e ai rimedi miracolosi last-minute, per le
italiane la parola d’ordine contro le rughe è prevenzione. A rivelare questo ritratto inedito
delle italiane allo specchio è la ricerca “Le donne italiane e le rughe” realizzata da Johnson &
Johnson con l’istituto di ricerca Astraricerche e presentata oggi in occasione del Simposio
“Rughe: arte e innovazione” nell’ambito del 52° Congresso Nazionale ADOI (Associazione
Dermatologi Ospedalieri Italiani). “Circa il 30% delle italiane comincia a prendersi cura della
pelle prima tra i 20 e 29 anni, anche se per circa 1 donna su 4 la prima ruga compare intorno ai
30 anni. – riporta Enrico Finzi, Presidente AstraRicerche - Attenzione al sole (60%),
alimentazione (45%) e uso costante di una crema antirughe specifica (35%) sono le carte
vincenti. Davanti allo specchio nessuna illusione: quando la prima ruga fa la sua comparsa le
donne scattano all’attacco, ma senza esagerare. Il 60% delle intervistate ha dichiarato di
accettare le rughe, pur cercando di rimandarle e ridurle. Non mancano, ai poli opposti, le
pacifiste (25,2%), che convivono serenamente con i segni di esperienza e maturità e che
superano nettamente le agguerrite (8,6%), che combattono le rughe con tutti mezzi possibili.
Informate e attente, la ricerca rivela che sono tante (26,8%) le donne che si dimostrano brave
a sfruttare i vantaggi dell’uso combinato dei tanti rimedi disponibili”.
“Un’evoluzione, quella delle donne e del loro rapporto con le rughe e la bellezza che trova
conferma e rappresentazione nell’arte. – commenta lo storico dell’arte Stefano Zuffi intervenuto
al simposio – ”Nel corso dei secoli le rughe sono state considerate un tratto distintivo di uomini
1 di grande saggezza, come il filosofo Seneca, mentre i personaggi femminili sono storicamente
rappresentati con un aspetto luminoso, florido e levigato. Nei secoli, le muse dei grandi artisti
sono state per lo più ragazze in tenera età, dalle forme abbondanti e dalla pelle diafana.
Rispetto alle donne protagoniste della storia dell’arte, i canoni della bellezza femminile sono
profondamente cambiati così come è cambiato il ruolo sociale e lo stile di vita della donna”.
In primo piano, nel corso del simposio di Lucca gli esperti hanno fatto il punto sui progressi
raggiunti nell’utilizzo cosmetico del retinolo. Negli ultimi anni l’interesse scientifico si è
concentrato
sulle
proprietà
della
Vitamina
A
o
Retinolo,
in
grado
di
rallentare
l’invecchiamento cellulare e di contrastare il foto danneggiamento. “Anni di ricerca scientifica
hanno portato oggi alla messa a punto di formulazioni al retinolo sempre più efficaci e
tollerabili. – spiega Enzo Berardesca Direttore Dermatologia Ospedale San Gallicano Roma –Tra
le novità la formula al retinolo “attivo”, che combina la molecola di retinolo con il DMC
(5,7%-diidrossi-metil-cromone), un nuovo ingrediente derivato del cromone, che potenzia
l’attività dei retinoidi. A questi due ingredienti si aggiungono frammenti a basso peso
molecolare di Acido Ialuronico (LMW-HA) che potenzia l’efficacia clinica antirughe. La
formulazione ha inoltre un rilascio di retinolo “controllato”, grazie alla presenza di emollienti con
una polarità specifica, che riducono e controllano la velocità con cui il retinolo viene rilasciato e
distribuito sulla pelle e ne regolano il potenziale irritativo”.
La combinazione di retinolo cromone e acido ialuronico ha dimostrato un’efficacia antirughe
pari a una formulazione contenente una doppia quantità di retinolo, con una riduzione del 42%
del potenziale irritativo del retinolo. I risultati di un recente studio clinicoi hanno inoltre
evidenziato che le formulazioni RoC® RETIN-OX CORREXION® stimolano la proliferazione
cellulare e la sintesi di collagene ed elastina. Lo studio clinico dimostra il miglioramento delle
“zampe di gallina” del 18%, della levigatezza del 24% e della luminosità del 21% dopo soli
7 giorni di uso giornaliero della crema. Dopo 4 settimane la riduzione delle rughe
complessive del volto (rughe a zampa di gallina, sotto gli occhi, rughe della fronte, delle
guance e naso-labiali) arriva al 12%, aumentando al 16.8% all’8a settimana di uso, fino al
31.6% dopo 12 settimane.
“Il mercato degli anti età è destinato sempre più a guidare la crescita della dermocosmesi nel
futuro. - conclude Gaetano Colabucci, Amministratore delegato Johnson & Johnson Italia - Non
si è mai disposti a rinunciare alla bellezza e anche nell’attuale momento di crisi le abitudini di
acquisto delle italiane in questo segmento di mercato sono sostanzialmente invariate, come
dimostrato dal Rapporto Istat 2013 sul valore dell’industria cosmetica in Italia. Diventa quindi
2 requisito ancor più importante per gli attori principali del mercato cosmetico-farmaceutico come Johnson&Johnson - sviluppare nuove tecnologie per la cura della pelle all’insegna dei più
elevati standard di tollerabilità, sicurezza e qualità delle formulazioni”.
La ricerca “Le donne italiane e le rughe”
Commissionata ad Astraricerche da Johnson & Johnson nel giugno 2013 e realizzata tra il 20 e il
26 giugno 2013 tramite 803 interviste online somministrate con il metodo c.a.w.i. (computer
aided web interviewing) a un campione di donne 25-60enni – il 24% tra i 25 e i 34 anni, il 31%
tra i 35 e i 44 anni e il 45% tra i 45 e i 60 anni. La ricerca ha indagato il rapporto delle italiane
con le rughe e i rimedi adottati per contrastare i segni del tempo.
La comparsa
Per il 23,7% del campione intervistato la prima ruga compare tra i 30 e i 35 anni, seguite dal
17,1% che rileva la prima ruga tra i 36 e i 40 anni, mentre per il 12,9% delle intervistate la prima
ruga fa la sua comparsa tra i 41 e i 45 anni. L’83% delle italiane intervistate ammette di avere le
rughe. Quasi 4 donne su 10 (38,8%) scoprono la loro prima ruga intorno agli occhi, seguite a
ruota dalle prime rughe sulla fronte per il 35,7% delle italiane. Occhi (46,6%), bocca – rughe tipo
codice a barre - (42,4%) e collo (38,9%) sono per le italiane i punti dove le rughe sono associate
all’invecchiamento. Solo il 14% delle donne associa l’invecchiamento alle rughe sulla fronte.
L’impatto e le sensazioni suscitate
Il 33,6% delle italiane intervistate reagisce in modo negativo alle rughe, ma il 27,2% ha espresso
un favore positivo verso i segni del tempo. In particolare, le italiane più positive verso le rughe
sono residenti nel Triveneto, dove il 38% delle intervistate ha espresso un parere positivo verso i
solchi tracciati dal tempo. A fronte di un 28,5% rassegnato e di un 25,2% triste e incupito, quasi
3 italiane su 10 (26,6%) vivono le rughe con un senso di esperienza e maturità e godono di
ogni età della vita (24,2%). Non mancano però sentimenti negativi come ansia e
preoccupazione, vissute dal 20,4% delle intervistate o rifuto e rigetto, provati dal 12,7%.
Il 60,1% delle intervistate ha dichiarato di accettare le rughe, pur cercando di rimandarle e
ridurle. Per il 25,2% le rughe sono la normale manifestazione del passare del tempo con cui
convivere serenamente, mentre l’8,6% vuole assolutamente eliminarle e le combatte con tutti
mezzi possibili.
3 La gestione
Il 29,8% delle intervistate ha cominciato a prestare attenzione alla propria pelle tra i 20 e i 29
anni, mentre il 28,8% comincia ad affrontare le rughe tra i 30 e i 35 anni. Tra gli accorgimenti
per prevenire le rughe, il 60,5% del campione ha dichiarato di prestare attenzione
all’esposizione al sole, il 60,4% utilizza una crema idratante, il 45,4% cura molto l’alimentazione
e il 34,6% utilizza una crema antirughe specifica. Solo il 13,1% ha dichiarato di prevenire le
rughe con trattamenti dall’estetista. Solo 2 donne su 10 (17,5%) non fanno nulla per prevenire la
comparsa delle rughe. Tra gli strumenti ritenuti più efficaci contro le rughe, il 26,2% del
campione si affida alla crema e il 26,8% delle intervistate si rivela a favore dell’uso combinato di
tutti i rimedi disponibili, anche se dopo filler o botulino si deve mantenere il risultato con una
crema, mentre il 19,2% ritiene che solo l’intervento del chirurgico possa essere veramente
risolutivo.
Le creme antirughe funzionano? Le italiane si dividono a metà tra il 56,6% che ritiene che non ci
sia nulla di veramente efficace contro le rughe, il 58,9% che ritiene che le creme sono efficaci
solo se utilizzate non appena le rughe compaiono e il 56% che ritiene che le creme antirughe
funzionino, ma che i risultati non sono immediati.
Tra gli ingredienti più conosciuti e ritenuti più efficaci contro le rughe i protagonisti sono ’acido
ialuronico, conosciuto dal 74,9% delle intervistate e il retinolo, conosciuto dal 58,6% del
campione.
Contatti per la stampa:
Dott.ssa Luciana Zanghi, Responsabile Scientifico Johnson & Johnson
Alice Beretta – PR21 - T 02 29061132 – 335.83.86.147 - [email protected]
Giulia Oldani – PR21 - T 02 29061132 – [email protected]
Michela Spagnuolo – PR21 - T 02 29061132 – [email protected]
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Valutazione clinica di dermatologi su 43 pazienti ANTI‐AGING EFFICACY OF A COSMETIC CREAM CONTAINING A COMBINATION OF RETINOL, DIHYDROXYMETHYLCHROMONE AND HYALURONIC ACID R. Roure, G. Bellemère, T. Oddos, C. Bertin 4