CAPITOLO 30 1 RASH Pamela L. Dyne e Carin Van Zyl La valutazione e il trattamento di un paziente che, come disturbo principale, presenta rash cutaneo potrebbe, di certo, creare timore in quanto, per coloro che non sono esperti tutte le eruzioni cutanee sembrano uguali. Tuttavia esistono solo quattro categorie utili per classificare i vari tipi di eruzione cutanea: 1. eritematoso e maculopapulare 2. petecchiale e purpurico 3. vescicolo-bolloso 4. orticarioide. Per ciò che concerne il medico d’urgenza, un’eruzione cutanea generalmente è uno di una serie di segni e sintomi con i quali è possibile formulare una diagnosi definitiva. Sebbene molte delle malattie che comportano la formazione di un rash cutaneo non siano pericolose per la vita, alcune patologie possono essere identificate e riconosciute prontamente. Terminologia Macula: piana, non palpabile, scolorata <1 cm Macchia: piana, non palpabile, scolorata >1 cm Papula: lesione solida, rilevata, palpabile <1 cm Nodulo: lesione rilevata, arrotondata, palpabile >1 cm Placca: rilevata, con superficie superiore piatta, palpabile <1,5 cm Maculopapula: piana o rilevata, di colorito roseo, rosso o scuro, di varie dimensioni e consistenza Vescicola: lesione ben circoscritta, ripiena di liquido, rilevata <1 cm Bolla: lesione ben circoscritta, ripiena di liquido, rilevata >1 cm Pustola: lesione ben circoscritta, ripiena di pus, rilevata Ponfo: lesione rosea, rilevata, transitoria, solitamente pruriginosa Porpora: lesione di colore variabile dal blu al rosso, dovuta a stravaso di sangue nella pelle che, solitamente non scompare (alla digito o vitropressione) Petecchia: macchia rotonda, a punta di spillo, piana, purpurea, causata da emorragia intra o subdermica Escoriazione: erosione lineare solitamente dovuta a graffiatura (scratching ( ) 351 CAPITOLO 30 ERUZIONI ERITEMATOSE E MACULOPAPULARI ERITEMA MULTIFORME E SINDROME DI STEVENS-JOHNSON J L’eritema multiforme (EM) e la sindrome di Stevens-Johnson (SJ) rappresentano due varianti nosografiche di un unico disordine. L’EM rappresenta la forma lieve; la SJ invece la forma più severa, potenzialmente letale. Nei pazienti affetta da SJ l’eruzione cutanea coinvolge generalmente le membrane mucose. I pazienti appaiono clinicamente compromessi e possono soffrire a causa di disfunzioni multiorgano. EM/SJ è solitamente il risultato di una reazione di ipersensibilità (allergica) sia a farmaci che a infezioni (Mycoplasma pneumoniaee e herpes simplex sono i più frequenti), sebbene nella metà dei casi non venga identificata una causa ben definita. SINTOMI • La SJ solitamente esordisce con dei prodromi: infezioni delle vie aeree superiori, febbre, cefalea, malessere generale • Rash SEGNI • EM: M l’eruzione cutanea solitamente inizia con macule eritematose e papule che si localizzano in maniera simmetrica sulle mani e sui piedi. Il rash poi si diffonde e assume il classico aspetto “a bersaglio” (centro scuro con anello attorno più chiaro) (Fig 30.1) • SJ: J vescicole eritematose possono essere localizzate anche sulle superfici mucose degli occhi, della bocca e dei genitali. Le lesioni posso evolvere in bolle e successivamente distaccarsi. Sulle labbra del paziente è possibile trovare caratteristicamente spesse croste emorragiche Fig. 30.1 Eritema multiforme. Lesioni a bersaglio dei palmi. (Per gentile concessione del dott. Anthony J. Mancini, Chicago.) 352 1RASH ITER DIAGNOSTICO La diagnosi è basata sulla clinica. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Nell’EM i corticosteroidi topici possono essere utilizzati evitandone l’applicazione alle aree erose. L’uso dei corticosteroidi per via sistemica è controverso. Dopo 3-5 giorni di trattamento si hanno benefici con un rischio di complicanze limitato. Devono essere somministrati analgesici, antipruriginosi o antistaminici e rimandare il paziente a controllo dermatologico. I pazienti con SJ, invece, generalmente necessitano di ricovero ospedaliero in quanto le loro condizioni possono rapidamente peggiorare. Bisogna provvedere alla nutrizione, all’analgesia e ad altre terapie di supporto; è necessario mantenere un corretto bilancio di fluidi ed elettroliti. Deve essere richiesta una consulenza oftalmologica. Il semicupio e la vasca idromassaggio sono usati per la cura delle ferite. I pazienti con sintomi severi posso essere seguito meglio presso un centro per ustionati. Antibiotici topici e sistemici sono usati solo per infezioni specifiche. NECROLISI TOSSICA EPIDERMICA La necrolisi tossica epidermica (NTE) è una rara sindrome che può compromettere la vita, caratterizzata da eritema ed esfoliazione della cute. Solitamente la NTE è causata da una reazione di ipersensibilità ai farmaci, sebbene possa anche essere una manifestazione della graft versus host disease nei trapiantati. SINTOMI • Sintomi prodromici quali febbre elevata, cefalea, intenso malessere, mialgie, artralgie, diarrea, vomito, irritazione congiuntivale e dolorabilità cutanea della durata di 24-48 ore SEGNI • Eruzione cutanea è caratterizzata da lesioni morbilliformi (“a carta smerigliata”) o da un diffuso eritema maculare. La cute è spesso sensibile. Le lesioni possono divenire vescicole che confluiscono e si scollano lasciando ampie aree di cute nuda (Fig. 30.2) • Le membrane mucose sono spesso coinvolte con la formazione frequente di erosioni e incrostazioni • Le unghie delle mani e dei piedi possono staccarsi o sviluppare le linee di Beau ITER DIAGNOSTICO • La diagnosi generalmente è clinica. • La biopsia cutanea mostra la necrosi dell’epidermide con il distacco dal derma. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Il trattamento è del tutto simile a quello che si applica per le ustioni severe. I pazienti vengono ricoverati presso le UTI o i centri per ustionati è vengono sotto- 353 CAPITOLO 30 Fig. 30.2 Necrolisi tossica epidermica. Lesioni vescicanti e scollamento epidermico. (Per gentile concessione del dott. Anthony J. Mancini, Chicago.) posti ad idratazione intravenosa aggressiva, supporto nutrizionale, controllo delle infezioni e misure di controllo per ogni possibile effetto collaterale imputabile ai farmaci. L’uso di corticosteroidi per via sistemica è controverso. Bisogna somministrare una terapia antibiotica che copra lo Staphylococcus aureuss in quanto la diagnosi differenziale include la sindrome combustiforme stafilococcica (vedi in seguito). I ricercatori sono in disaccordo sulla possibile correlazione tra NTE e EM/SJ. FASCITE NECROTIZZANTE La fascite necrotizzante (causata da batteri che attaccano i tessuti molli) è un’infezione cutanea dovuta ai batteri che invadono i tessuti molli; spesso si sviluppa in pazienti che hanno avuto un trauma cutaneo minore (dal 50% all’85%). La malattia è inoltre frequente nei pazienti immunocompromessi o in fase postoperatoria. Se l’infezione coinvolge anche la zona del perineo la malattia è chiamata gangrena di Fournier. SINTOMI • I pazienti in genere presentano dolore severo in una zona localizzata. Questo è il sintomo più precoce e più importante SEGNI • Possono essere minimi all’inizio (per esempio dolore esagerato rispetto all’esame fisico) • Eritema e gonfiore senza margini netti all’inizio • Rapida evoluzione che include lo sviluppo di macchie purpuriche rossastre e successivamente bolle 354 1RASH • L’area coinvolta diviene necrotica, edematosa e può crepitare • La superficie circostante viene coinvolta come se l’infezione diffondesse lungo il tessuto sottocutaneo e le regioni fasciali. Il dolore può in seguito essere lontano dal tessuto visibilmente affetto • La febbre è comune qualora la malattia progredisca ITER DIAGNOSTICO • La radiografia della zona coinvolta dimostra la presenza di gas in sede sottocutanea, tuttavia quest’ultimo esame potrebbe essere negativo. • Emocolture. • Gli elettroliti possono mostrare iponatriemia. • L’esame colturale della lesione è necessario per determinare l’eziologia batterica (Streptococcus, Clostridium, o polimicrobica). • Durante l’esplorazione chirurgica, gli strumenti utilizzati attraversano facilmente i piani fasciali. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE In questa malattia un elevato indice di sospetto può salvare la vita o un arto. I pazienti presentano a lungo il continuum della malattia, mostrando, nelle fasi precoci, solo minimi sintomi localizzati. Questa infezione aggressiva avanza rapidamente e coinvolge le aree contigue ed eventualmente causa sepsi generalizzata. La diagnosi precoce è basata su un livello elevato di attenzione e sospetto nei confronti del paziente che si lamenta per un intenso dolore senza significativi reperti fisici. Per quanto riguarda la severità della malattia al momento della presentazione si può affermare che si tratta di una emergenza chirurgica. I pazienti necessitano di un ampio debridementt insieme a trattamento antibiotico. Gli antibiotici di scelta devono coprire Gram positivi e Gram negativi e anaerobi. Una adeguata terapia di prima linea è composta da clindamicina 900 mg EV ogni 8 ore, penicillina G 24 milioni di unità/die EV ogni 4-6 ore e un aminoglicoside. Si aggiunge una penicillina penicillinasi resistente se si sospetta che la fonte d’infezione sia localizzata nella cute. Se il paziente è in stato di shock necessita di aggressive terapie di supporto in UTI dopo il debridementt chirurgico. BIBLIOGRAFIA Brenner BE, Vitullo M, Simon RR: Necrotizing fasciitis, Ann Emerg Med 11:384, 1982. Kotrappa KS, Bansal RS, Amin NM: Necrotizing fasciitis, Am Fam Physician 53:1691, 1996. SINDROME DA SHOCK TOSSICO La sindrome da shock tossico è una malattia multisistemica causata da una esotossina solitamente prodotta da taluni ceppi di Staphylococcus aureus. La sede di infezione stafilococcica spesso è localizzata a livello di tamponi vaginali (85%), cateteri, tamponi nasali e altri corpi estranei, ma possono essere coinvolte anche infezioni della pelle quali ascessi o ferite infette. Una sindrome simile può anche essere causata da un focolaio di infezione streptococcica da cui vengono prodotte 355 CAPITOLO 30 tossine. I criteri diagnostici comprendono infezione da qualunque tipo di streptococco di gruppo A associata a shock o insufficienza d’organo, con presenza o no di rash maculopapulare. SINTOMI • Febbre +++++ • Sensazione di freddo e brividi ++ • Diarrea ++++ • Vertigini • Cefalea ++++ • Mialgie ++++ • Mal di gola +++ • Eruzione di colorito rosso non pruriginosa che coinvolge il palmo delle mani e la pianta dei piedi SEGNI • Rash eritematoso diffuso, non pruriginoso con macule che scompaiono alla digito o vitropressione (o maculopapule o petecchie) • Il paziente appare clinicamente provato con ipotensione e altri segni clinici di shock • Desquamazione cutanea (usualmente mani e piedi) può insorgere dal secondo al quinto giorno ITER DIAGNOSTICO • Esami colturali: sangue, urine, sede della potenziale infezione proveniente dal corpo estraneo (vagina, narici ecc.), ascessi e ferite. • Analisi di laboratorio por le possibili disfunzioni multiorgano: emocromo completo con formula, conta delle piatrine, PT/PTT, elettroliti, test di funzionalità epatica, esame urine. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Qualora fosse presente, il corpo estraneo deve essere distaccato e successivamente rimosso. Il paziente deve essere ricoverato in ospedale e sottoposto a terapia con antibiotici antistafilococco beta-lattamasi resistenti. Una terapia di supporto aggressiva è essenziale per i pazienti in stato di shock. BIBLIOGRAFIA Strausbaugh LJ: Toxic shock syndrome: are you recognizing its changing presentations? Postgrad Med d 94:107, 1993. SINDROME COMBUSTIFORME STAFILOCOCCICA (O SINDROME DELLE 4 S) La sindrome combustiforme stafilococcica (SSSS, staphylococcal scalded skin syndrome) è una malattia causata da una tossina esfoliativa prodotta da certi ceppi di S. aureus. La sede di infezione primaria (del naso, congiuntiva od ombelico) è spesso clinicamente non visibile. La SSSS solitamente colpisce i bambini. 356 1RASH Fig. 30.3 Sindrome combustiforme stafilococcica. Epidermiolisi in un neonato di 3 settimane. (Per gentile concessione del dott. Anthony J. Mancini, Chicago.) SINTOMI • Rash • Febbre • Malessere generale • Irritabilità SEGNI • Rash di colore rosso, diffuso, sensibile, inizialmente di consistenza “a carta smerigliata” • Bolle e vescicole che possono comparire nell’arco di pochi giorni • Esfoliazione di un ampio foglio di epidermide al quale può seguire positività del segno di Nikolsky (la pelle si scolla facilmente se l’esaminatore esercita una pressione o uno sfregamento laterale) (Fig. 30.3) ITER DIAGNOSTICO La diagnosi definitiva è solitamente basata sulla biopsia della cute. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Grosse perdite di volume possono verificarsi attraverso la cute normale. È necessario iniziare il ripristino dei liquidi e la correzione degli elettroliti. Devono essere effettuati tentativi per identificare la fonte dell’infezione stafilococcica. La sindro- 357 CAPITOLO 30 me combustiforme stafilococcica viene trattata con antibiotici antistafilococcici beta-lattamasi resistenti (nafcillina 100 mg/kg/die ogni 4-6 ore). SINDROME DI KAWASAKI (SINDROME DEI LINFONODI MUCOCUTANEI) La sindrome di Kawasaki è una sindrome idiopatica che colpisce i bambini al di sotto di 5 anni. È caratterizzata da sintomi sistemici e usualmente da manifestazioni mucose e cutanee. SINTOMI • Mal di gola • Cefalea • Malessere generale • Nausea, vomito, diarrea • Rash SEGNI Caratteristiche diagnostiche • Febbre che si prolunga per più di 5 giorni +++++ • Linfoadenopatia acuta cervicale: solitamente unilaterale e >1,5 cm • Segni a livello della mucosa orale ++++: mucose asciutte, labbra fissurate (Fig. 30.4), lingua a fragola o faringite • Segni a livello delle estremità: edema periferico +++; eritema palmo delle mani e piante dei piedi +++; desquamazione della punta delle mani ++++ è un segno tardivo che compare dopo 1 o 2 settimane Fig. 30.4 Sindrome di Kawasaki. Labbra secche e fissurate. (Per gentile concessione del dott. Anthony J. Mancini, Chicago.) 358 1RASH • Congiuntivite bilaterale, indolore non purulenta che risparmia la porzione limbica ++++ • Rash polimorfo: potrebbe essere un rash non vescicolare, sebbene solitamente è maculopapulare, comunemente coinvolge il perineo ++++ Altre manifestazioni • Poliartralgia • Uretrite con piuria sterile ++++ • Dolore addominale e diarrea ++ • Meningite asettica ++ • Coinvolgimento cardiaco ++: effusione pericardica, scompenso cardiaco congestizio, aritmie • Ittero ostruttivo con idrope acuta della colecisti ITER DIAGNOSTICO La diagnosi è condotta clinicamente e si basa sulla presenza dei precedenti segni e sintomi. Tuttavia tali giovani pazienti necessitano di valutazione finalizzata all’indagine delle complicanze di questa malattia, vale a dire anomalie cardiache che avvengono nel 20% dei casi. Bisogna effettuare ecocardiogramma al fine di valutare la presenza di aneurismi arteriosi o effusione pericardica. Si raccomandano consulenze da parte del pediatra cardiologo e pediatra infettivologo. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Molti pazienti necessitano di ricovero ospedaliero per ulteriore valutazione e trattamento. La maggior parte dei pediatri cardiologi suggerisce la somministrazione di immunoglobuline endovena e salicilati per os in aggiunta alle misure di supporto in quanto tale terapia può ridurre l’insorgenza delle complicanze cardiache. MALATTIA DI LYME La malattia di Lyme è un’infezione multisistemica causata dal morso di una zecca infettata dalla spirocheta Borrelia burgdorferi. L’infezione sistemica si può verificare nell’arco di giorni o settimane. I sintomi tendono a manifestarsi in stadi suddivisi, alquanto arbitrariamente, in localizzati precoci, disseminati precoci e tardivi. La diagnosi immediata è cruciale in quanto il trattamento precoce è estremamente efficace, mentre la malattia tardiva è più difficile da eradicare. In aggiunta ai sintomi e ai segni, la storia di una possibile esposizione alle zecche è molto importante anche se è presente un’anamnesi positiva per morso di zecca solo nel 30% dei casi. Nei pazienti con manifestazioni tardive della malattia di Lyme, può esserci storia di sintomi clinici precoci (per esempio ai pazienti che si presentano con paralisi del VII nervo cranico, bisogna chiedere se hanno storia di rash cutanei precedenti). 359 CAPITOLO 30 SINTOMI Malattia precoce localizzata • Rash: eritema solitario migrante (vedi in seguito) che può essere pruriginoso, doloroso o nessuno dei due ++++ • Sindrome simil-influenzale: fatica, cefalea, febbre, rigidità nucale Malattia precoce disseminata (può manifestarsi in diverse combinazioni) • Rash: eritema solitario migrante multiplo • Sindrome simil-influenzale: febbre, brividi, fatica • Sintomi neurologici: debolezza o paralisi facciale, cefalea e rigidità nucale, arto debole o dolente, disestesie • Sintomi cardiaci (più comuni nei maschi): palpitazioni, dispnea, sincope, dolore toracico • Sintomi muscoloscheletrici: artralgie, dolore a livello di muscoli, tendini e borse • Sintomi oculari (dovuti a congiuntiviti, iriti o cheratiti): occhi arrossati, dolenti, visione sfocata SEGNI (PUÒ MANIFESTARSI IN DIVERSE COMBINAZIONI) Malattia precoce localizzata • Eritema migrante: eruzione cutanea ampia (misura media 15 cm), rossa, usualmente piana, rotondeggiante od ovale, localizzata a livello del morso di zecca. La morfologia del rash può essere variabile. È tipicamente localizzato a livello delle pieghe cutanee o del torace e compare da 1 a 33 giorni dopo l’esposizione, tipicamente tra il 7° e il 10° giorno (Fig. 30.5) Malattia precoce disseminata • Febbre con o senza rash • Manifestazioni cutanee: eritema migrante multiplo (le lesioni secondarie sono solitamente più piccole e non coinvolgono le porzioni centrali del petto) Fig. 30.5 Eritema migrante nella malattia di Lyme. 360 1RASH • Manifestazioni neurologiche: più comunemente paralisi del nervo facciale che può essere bilaterale • Manifestazioni cardiache: polso irregolare, ritmo di galoppo • Manifestazioni oculari: iniezione congiuntivale, la fluorosceina corneale viene captata dalla cheratite, dalle cellule della camera anteriore; raramente edema discale e alterazioni retiniche dovute a vasculite o infiammazione. • Manifestazioni muscoloscheletriche: una franca sinovite può essere occasionalmente riscontrata in questo stadio • Manifestazioni gastrointestinali: raramente epatomegalia o splenomegalia ITER DIAGNOSTICO • Nei pazienti con eritema migrante tipico la diagnosi è clinica. Non è indicata l’esecuzione di alcun test (inclusi i test sierologici). • Nei pazienti che presentano i sintomi di malattia precoce disseminata o tardiva, la sierologia per la malattia di Lyme è solitamente positiva. • Nei pazienti con paralisi isolata del facciale, alcuni medici raccomandano l’esame del liquido cerebrospinale per la ricerca di pleiocitosi, che, se presente, dà indicazione per una terapia parenterale piuttosto che orale. Mancano comunque dati definitivi. • ECG: in pazienti con sintomi cardiaci o malattia disseminata. • Transaminasi epatiche: in casi atipici ciò può supportare la diagnosi (almeno uno dei test di funzionalità epatica è elevato nel +++ dei casi di malattia di Lyme), e può essere un segno di erlichiosi. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Nei pazienti con un’importante sindrome simil-influenzale o manifestazioni atipiche, deve essere considerata la coinfezione con Babesia microtii e i patogeni umani dell’Ehrlichia. Il trattamento è il seguente: • Malattia precoce localizzata: 21 giorni di doxiciclina orale (100 mg 2 volte/die). amoxicillina (500 mg 2 volte/die), o cefuroxima acetile (500 mg 2 volte/die). La doxiciclina non può essere usata nei bambini con meno di 9 anni o nelle donne in gravidanza o in fase di allattamento; negli altri ha il vantaggio di coprire la coinfezione di erlichiosi. • Malattia precoce disseminata: senza la pleiocitosi del liquido cerebrospinale o blocco cardiaco di secondo o terzo grado il trattamento è il medesimo dell’eritema migrante solitario. Se entrambi sono presenti, il trattamento consiste in ceftriaxone, 2 g/die EV da 2 a 4 settimane in base alle variabili cliniche e la risposta al trattamento (nei bambini, ceftriaxone 75 mg pro kg/die EV). • La profilassi antibiotica precoce in caso di morso di zecca è controversa ma potrebbe essere appropriata per gli individui che subiscono prolungati attacchi da parte delle zecche (più di 48 ore) in aree altamente endemiche. Una singola dose di 200 mg di doxiciclina entro 72 ore dalla rimozione della zecca è efficace. Il follow-up da parte del medico d’urgenza è importante per confermare il successo del trattamento. La malattia tardiva, in particolare l’artrite (più comunemente del ginocchio), e le sindromi neurologiche (più comunemente l’encefalopatia e la neuropatia periferica), richiedono una pronta individuazione della causa per la diagnosi e il trattamento. 361 CAPITOLO 30 BIBLIOGRAFIA Abramowicz A (ed): Treatment of Lyme disease, Med Lett Drugs Therr 47:41, 2005. Edlow JA: The multiple faces of Lyme disease and other common tickborne conditions, Emerg Med Rep 18:103, 1997. d 99:412, 1995. Feder HM Jr, Whitaker DL: Misdiagnosis of erythema migrans, Am J Med Magnarelli LA: Current status of laboratory testing for Lyme disease, Am J Med d 98:10, 1995. Nadelman RB, Wormser GP: Erythema migrans and early Lyme disease, Am J Med d 98:15, 1995. Steere AC: Lyme disease, N Engl J Med d 345:115, 2001. SIFILIDE Una malattia trasmessa sessualmente prima in declino, la sifilide, è ora in aumento soprattutto negli immigrati e nei soggetti affetti da HIV. È trasmessa da una spirocheta, Treponema pallidum attraverso il contatto diretto con le membrane mucose intatte o con la pelle abrasa. Ci sono tre stadi di infezione, separati da una latenza. Il primo stadio è caratterizzato da un’ulcera genitale che è indolore e si risolve spontaneamente. Il secondo stadio, che si presenta molti anni dopo, è caratterizzato da segni neurologici, cardiovascolari e muscoloscheletrici e si vede raramente. La diagnosi e il trattamento sono importanti per prevenire la diffusione della malattia, la morbilità e la mortalità. SINTOMI • Sintomi costituzionali: malessere, cefalea, anoressia, mialgie, febbre • Il rash comincia ad apparire da 2 a 10 settimane dopo l’infezione ed è molto evidente da 3 a 4 mesi dopo • Storia di ulcera genitale non dolente SEGNI • Macule simmetriche rosso pallido o rosa di diametro dai 5 ai 10 mm localizzate sul tronco e sulle estremità prossimali, tardivamente appaiono eruzioni papulari sulle superfici flessorie, palmi delle mani e piante dei piedi • Linfoadenopatia non dolente • Erosioni sulla membrana mucosa grigio argento con areola rossa • Alopecia non uniforme ITER DIAGNOSTICO • Sierologia VDRL, RPR e la nuova ICE, confermata dalla microscopia a campo oscuro, test diretto per gli anticorpi fluorescenti antitreponema (FTA Abs), o test di microemoagglutinazione. • Biopsia del PUNCH o della lesione se necessario. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE La penicillina rimane l’antibiotico di scelta; la penicillina G benzatina 2,4 milioni di unità è somministrata intramuscolo una volta per malattie che durano meno di un anno e una volta a settimana per 3 settimane nelle malattie della durata maggiore di un anno. Per i pazienti allergici alla penicillina devono essere effettuate le 362 1RASH prove cutanee e la desensibilizzazione. Non è dimostrata resistenza alla penicillina. Alternativamente, è raccomandata doxiciclina 100 mg per os 2 volte al giorno per 2 settimane. La malattia è peraltro da notificare agli enti locali responsabili della salute pubblica. Considerare anche le malattie opportunistiche trasmesse sessualmente e il test per l’HIV. BIBLIOGRAFIA Baugh RE, Musher DM: Secondary syphilitic lesions, Clin Microbiol Rev v 18:206, 2005. RASH PEDIATRICI L’esantema è un disturbo comune dell’età pediatrica. Indubbiamente gli esantemi si riscontrano soprattutto nei bambini. Ognuno di essi possiede determinate caratteristiche e sintomi associati che ne facilitano la diagnosi (vedi Tab. 30.1). BIBLIOGRAFIA Bialecki C, Feder HM Jr, Grant-Kels JM: The six classic childhood exanthems: a review and update, J Am Acad Dermatoll 5:891, 1989. Braun DK, Dominguez G, Pellett PE: Human herpesvirus 6, Clin Microbiol Rev v 10:521, 1997. Jacobs PH: Seborrheic dermatitis: its causes and management, Cutiss 41:192, 1988. Keeler MC: Human parvovirus B19: not just a pediatric problem, J Emerg Med d 10:39, 1992. Thomas I, Kannigan CK: Hand, foot, and mouth disease, Cutiss 52:265, 1993. RASH PETECCHIALI E PURPURICI MENINGOCOCCEMIA La meningococcemia è determinata dal batterio diplococco Gram negativo Neisseria meningitidiss e solitamente si riscontra nei giovani fino a 20 anni. Questa infezione può causare faringiti, meningiti, sepsi, o una combinazione di infezioni del SNC e sistemiche. L’infezione solitamente inizia 3-4 giorni dopo l’esposizione e può progredire in poche ore da una forma con sintomi molto modesti alla morte. SINTOMI • Rash • Cefalea • Febbre • Nausea • Mal di gola • Vomito • Mialgie • Artralgie • Rigidità nucale • Stato confusionale 363 CAPITOLO 30 Tab. 30.1 Rash pediatrici Patologia e agente Caratteristiche del rash Interessamento delle mani, dei piedi e della bocca (coxsackie A16, echovirus enterovirus) Rash maculopapulare che evolve in vescicole e poi in ulcere (nella bocca) con alone rosso. Distribuite sul palmo, sulla pianta dei piedi, nella bocca, attorno alle unghie più sulle braccia che sui piedi. Può includere un rash maculopapulare sulle natiche Morbillo (virus del morbillo) Rash rosso maculopapulare sul volto che diventa confluente, poi si propaga sul tronco, sui palmi, e sulla pianta del piede. Desquamazione dopo una settimana. Il morbillo modificato si manifesta dopo la vaccinazione, determina sintomi prodromici più lunghi e sintomi più modesti. Il morbillo atipico è determinato da uno stato immunitario incompleto, senza prodromi virali, e il rash va dalla periferia al centro e può essere polimorfo Dermatite seborroica ((Malassezia furfurr, Candida spp, reazioni immunitarie abnormi) Cute grassa, squamosa con pelle arrossata, su scalpo, tronco, attaccatura dei capelli, e aree ricche di sebo. Risparmia la regione nasolabiale Rosolia (rubella virus) Rash maculopapulare rosa che si propaga dalla faccia al tronco Roseola (herpes virus 6) Leggero rash maculopapulare che progredisce dal tronco fino alle estremità, si schiarisce, non pruriginoso Erythema infectiosum (parvovirus B19) Rash a “guance schiaffeggiate” con pieghe nasolabiali e risparmio periorale. Rash “ad orsetto” sul tronco e alle estremità che può scomparire entro mesi Candida (C. albicans, altre spp) Arrossamento nelle pieghe cutanee, zona pannolino, spesso con piccole lesioni orali, piccole macchie bianche che sanguinano se raschiate SEGNI • Il rash classicamente inizia con petecchie (estremità, tronco, palmo della mano, pianta dei piedi, testa e mucose) • Le petecchie si trasformano in porpora palpabile con centri scuri necrotici (Fig. 30.6). • Il rash può anche manifestarsi come orticaria, vescicole emorragiche, macule e maculopapule • Occasionalmente può presentarsi come meningococcemia fulminante caratterizzata da shock associato a petecchie ed aree ecchimotiche ++. In questi pazienti può svilupparsi la porpora fulminante, forma severa di coagulazione intravascolare disseminata. Alcune aree ecchimotiche diventano necrotiche e gangrenose e debbono essere amputate ITER DIAGNOSTICO • La terapia antibiotica non deve essere ritardata a causa degli esami, inclusa la puntura lombare. 364 1RASH Manifestazioni associate Età colpita Trattamento Febbre bassa, sintomi urinari, dolore orale Solitamente prima dei 10 anni Di supporto. Risciacqui con Sovrainfezioni delle lesioni lidocaina o difenidramina. cutanee, disidratazione Acyclovir nei casi nei pazienti con dolore orale severo. Il contatto severi, soprattutto negli immunocompromessi in con la saliva è molto piccoli trial contagioso Complicanze Febbre, tosse, coriza congiuntivite con macchie di Koplik sulla mucosa buccale prima del rash Prima dei 12 anni, secondo picco nell’età scolare Di supporto. Supplementazione di vitamina A. Ribavirina solo su base sperimentale. Patologie associate Aumenta con lo stress, cambiamenti del tempo, sudore, caldo Insorgenza soprattutto nella Ketoconazolo, catrame di pubertà. Nei bambini è carbone, saponi salicilati. Tacrolimus o creme al detto cuffia da culla pimecrolimus Gli steroidi determinano un rebound del fenomeno. Superinfezioni da escoriazioni Malessere, febbre, congiuntivite, linfonodi auricolari posteriori, petecchie del palato molle Per lo più tra i 15 e i 45 anni Di supporto Rubella congenita. Artriti che durano fino a un anno Febbre alta che si risolve prima del rash. Alcune volte si osserva edema periorbitale prima del rash Prima dei 2 anni Di supporto Attacchi febbrili Diarrea Epatiti Sindrome simil-mononucleosica Encefalite Prodromi di artralgie, febbre, infezioni respiratorie delle alte vie 5-15 anni Di supporto IgG EV negli immunocompromessi o nelle crisi aplastiche Crisi aplastiche Idrope fetale Poliartropatie, soprattutto alle dita Spesso si manifesta dopo terapie antibiotiche, nei diabetici, altri immunocompromessi Primo anno Lavaggi orali con nistatina crema, miconazolo crema. Fluconazolo Tenere la pelle pulita e asciutta, con pomate Encefaliti, cellule giganti negli immunocompromessi Panencefalite subacuta sclerosante • La diagnosi è spesso clinica: rapida progressione dei sintomi, rash con petecchie, febbre, mal di testa e stato di coscienza alterato. • Emocolture. • Puntura lombare. • Colorazione Gram delle abrasioni cutanee. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Se possibile, iniziare il trattamento immediato con una cefalosporina di terza generazione (per esempio, ceftriaxone, adulti: 2 g EV; bambini: 40 mg/kg EV) dopo aver rapidamente effettuato i prelievi per l’emocoltura. Se necessarie, le terapie di supporto e la stabilizzazione emodinamica sono assicurate nelle unità di terapia intensiva previo isolamento dagli altri pazienti. Una volta confermata la diagnosi, la penicillina è il farmaco di scelta. I pazienti dovrebbero essere isolati. Trattandosi di una patologia grave e contagiosa, i soggetti che sono stati a contatto con le secrezioni orali di questi pazienti o hanno avuto un’esposizione prolungata con le loro secrezioni respiratorie dovreb- 365 CAPITOLO 30 Fig. 30.6 Meningococcemia. Porpora e petecchie. (Per gentile concessione del dott. Javier Gonzalez del Rey.) bero essere sottoposti a terapia antibiotica per profilassi. L’attuale raccomandazione per la profilassi nell’esposizione alla N. meningitidiss è una dose singola di ciprofloxacina 500 mg per os (controindicata nelle donne incinte e nei bambini). La rifampicina è raccomandata nei bambini (10 mg/kg per os ogni 12 ore per 2 giorni) e il ceftriaxone nelle donne incinte (250 mg in singola dose IM). Vedi Capitolo 18, Cefalea. FEBBRE DELLE MONTAGNE ROCCIOSE La febbre delle montagne rocciose (FMR) è una patologia multisistemica causata dal parassita Rickettsia rickettsii. Solitamente si trasmette attraverso il morso di un animale infetto o di una zecca del cane. Comunque, il 40% dei pazienti non riferisce precedenti esposizioni a zecche al momento della diagnosi. La FMR deve essere sospettata nei pazienti con possibile esposizione alle zecche. Comunemente è presente la triade clinica costituita da febbre, cefalea e mialgia. C’è una distribuzione regionale di questa patologia negli stati della costa atlantica centrali e del sud, ed è più comune nei bambini. SINTOMI • Triade comune, solitamente presente 1 settimana dopo la puntura della zecca: febbre +++++, cefalea ++++, mialgie ++++ • Il rash comincia approssimativamente 4 giorni dopo l’esordio di questi sintomi ++++ • Rash: palmi e piante dei piedi ++++ • Nausea e vomito +++ 366 1RASH • • • • Dolore addominale +++ Confusione ++ Diarrea ++ Meningismo ++ SEGNI • Il rash comunemente inizia sui polsi e sulle caviglie e successivamente si propaga centralmente ai palmi e alle piante dei piedi, alle estremità prossimali, al tronco e sul viso • Il rash è costituito da macule chiare o maculopapule, le quali evolvono in petecchie diffuse dopo 2-4 giorni • I segni sistemici si manifestano se c’è un’evoluzione multiorgano (per esempio, cardiovascolari, renali) ITER DIAGNOSTICO • La diagnosi solitamente è clinica. • La diagnosi può essere confermata con l’aumento del titolo anticorpale dopo 10 giorni fino alle 2 settimane o attraverso l’immunofluorescenza sulle biopsie delle mucose. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Per trattare la FMR dovrebbero essere utilizzati la doxiciclina (100 mg per os 2 volte al giorno per 7 giorni o per 2 giorni dopo lo sfebbramento; non può essere utilizzata nei bambini e nelle donne incinte) o il cloramfenicolo (50 mg/kg/die). Inoltre bisogna rimuovere le zecche e assicurare, se necessario, le terapie di supporto. Senza un appropriato trattamento antibiotico c’è un alto tasso di mortalità correlato alle complicanze, fra cui lo shock, lo scompenso cardiaco congestizio, l’insufficienza renale, le meningiti, la CID e l’insufficienza epatica. BIBLIOGRAFIA Brady WJ, DeBehnke D, Crosby DL: Dermatological emergencies, Am J Emerg Med d 12:217, 1994. Rosenstein N, Perkins B, Stephens D, et al: Meningococcal disease, N Engl J Med d 344:1378, 2001. Silber JL: Rocky Mountain spotted fever, Clin Dermatoll 14:245, 1996. PORPORA DI SCHÖNLEIN-HENOCH La porpora di Schönlein-Henoch è una reazione anafilattoide immunomediata verso le infezioni batteriche o virali (specialmente lo streptococco beta-emolitico), farmaci (penicillina, sulfonamidi e sedativi), e tossine chimiche. È idiopatica e causa vasculiti dei piccoli vasi. Colpisce più comunemente bambini in età scolare. SINTOMI • Dolore migratorio alle articolazioni e gonfiore • Dolore addominale crampiforme • Rash alle estremità inferiori o nelle regioni interessate 367 CAPITOLO 30 Fig. 30.7 Porpora di Schönlein-Henoch. Lesioni emorragiche, palpabili sulla gamba di un bambino. (Per gentile concessione del dott. Anthony J. Mancini, Chicago.) SEGNI • I riscontri fisici della patologia sono il risultato del deposito dei complessi immuni con microemorragie in sede. Sono interessate la cute, le articolazioni, lo stomaco e il rene • Il rash è purpurico con petecchie isolate alle caviglie, alle estremità inferiori, alle natiche, accompagnato a placche edematose, vescicole e necrosi centrale (Fig. 30.7) ITER DIAGNOSTICO • La diagnosi è clinica. • Sono indicati la valutazione della funzione renale del paziente, gli esami delle urine e l’emocromo per valutare l’ematuria e la proteinuria. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE La terapia è generalmente solo di supporto, con FANS per le artralgie se necessario. Gli steroidi possono essere indicati in alcuni casi. L’insufficienza renale, l’ipertensione e il sanguinamento gastrointestinale rappresentano delle complicanze. BIBLIOGRAFIA Brady WJ, DeBehnke D, Crosby DL: Dermatological emergencies, Am J Emerg Med d 12:217, 1994. 368 1RASH RASH VESCICOLO-BOLLOSO PEMPHIGUS VULGARIS Il pemphigus vulgaris (PV) è caratterizzato da un’eruzione cutanea determinata dalla formazione di autoanticorpi contro materiale intracellulare epidermico. Il PV solitamente colpisce soggetti di mezza età e anziani. A questa patologia può essere associata una correlazione genetica, ma altri fattori eziologici includono associazioni di farmaci o altre patologie autoimmuni. SEGNI E SINTOMI • Eruzioni cutanee su cute eritematosa (Fig. 30.8) e sulle mucose con positività del segno di Nikolsky (lo sfregamento laterale della cute provoca esfoliazione) • È possibile un’estesa distruzione epidermica, in grado di determinare grosse perdite di liquidi e disturbi elettrolitici, a loro volta responsabili di gravi ripercussioni ITER DIAGNOSTICO • Biopsia cutanea: studi istologici e immunofluorescenza. COMMENTI E CONSIDERAZIONI TERAPEUTICHE Il trattamento inizialmente si basa sulla somministrazione di corticosteroidi endovena e terapie di supporto aggressive. Può essere aggiunta una terapia con immunosoppressori (ciclofosfamide, azatioprina e farmaci simili); antibiotici che agiscono sulla flora cutanea. Con le terapie attuali e la diagnosi precoce, la percentuale di mortalità è bassa. Fig. 30.8 Pemphigus vulgaris. Vescicole. (Per gentile concessione del dott. Anthony J. Mancini, Chicago.) 369 CAPITOLO 30 BIBLIOGRAFIA Becker BA, Gaspari AA: Pemphigus vulgaris and vegetans, Dermatol Clin 11:429, 1993. VARICELLA I virus varicella-zoster causano sia la varicella che l’herpes zoster (fuoco di S. Antonio). La varicella si presenta come un’infezione virale generalizzata con una tipica eruzione cutanea. Il rash è inizialmente maculopapulare e diventa vescicolare dopo alcuni giorni. Negli adulti, specialmente nelle donne incinte e negli immunocompromessi, la varicella può determinare patologie molto gravi come le polmoniti o le encefaliti. I vaccini con virus vivi attenuati sono efficaci in circa il 90% dei casi negli immunocompetenti; questo significa che, al contrario, più del 10% dei soggetti immunizzati contraggono successivamente la patologia se esposti al virus. Il rash, alcune volte somigliante alla varicella, segue spesso la vaccinazione ed è dovuto all’infezione causata dal ceppo virale del vaccino. L’acyclovir endovenoso e le immunoglobuline per varicella-zoster (IGVZ) hanno ridotto la mortalità nei pazienti immunocompromessi. L’uso routinario dell’acyclovir orale per il trattamento dei bambini con varicella è controverso. BIBLIOGRAFIA Fitzpatric TB, Johnson RA, Polano MK, et al: Color atlas and synopsis of clinical dermatology, y 2 ed. New York, 1994, McGraw-Hill. Polis MA: Viral infections in emergency medicine. In Rosen P, Barkin RM, Hockberger RS (eds): Emergency medicine: concepts and clinical practice, 4 ed. St Louis, 1998, Mosby. ORTICARIA Ci sono molte cause di orticaria. Molti di questi rash sono il risultato di una reazione allergica moderata cutanea o di origine gastrointestinale. Sono autolimitanti o rispondono agli antistaminici orali (per esempio, difenidramina da 25 a 50 mg per os ogni 6 ore). Eruzioni più importanti possono richiedere il trattamento con steroidi topici od orali. I pazienti che non rispondono a questo trattamento e che sono clinicamente stabili dovrebbero essere valutati successivamente da un dermatologo. Occasionalmente, le reazioni allergiche sono più serie e causano alterazioni respiratorie gravi o compromissione emodinamica. Questi pazienti richiedono antistaminici endovenosi, steroidi, adrenalina e possibilmente assistenza respiratoria avanzata. Vedi Capitolo 34, Dispnea. V 370