La Provincia www.laprovinciacr.it SPAZIO APERTO Nel mio agire nessun capriccio Solo il programma elettorale Egregio Direttore, rispondo al signor Giuseppe Storti che mi accusa di rappresentare me stessa e un manipolo di miei accoliti. Riassumo in breve per lui e per tutti, che il mio ruolo di portavoce Consigliere nel Comune di Cremona, è scaturito dalla votazione di più di 2.300 cremonesi che hanno approvato il nostro programma elettorale per le amministrative del 25 maggio 2014. In tale programma sono ricomprese rivendicazioni rispetto a diritti civili, quali quelle per cui in queste settimane mi sto impegnando. Non sto pertanto agendo per il capriccio finalizzato a crearmi una notorietà che ormai mi è riconosciuta, e che resta secondaria rispetto al senso del dovere nei confronti degli elettori. Purtroppo mi rendo conto che qualcuno lo ha fatto contrariamente alle sue convinzioni, quindi si è battuto per certi diritti civili che non gradisce ‘a sua insaputa’. Se il signor Storti e altri come lui ritengono di essere più vicini al pensiero del Consigliere di Ncd Malvezzi, li prego di non attendere l’ordine del medico per cambiare casacca. Maria Lucia Lanfredi (Consigliere M5S Cremona) ...................................................................................... . Raccolta dell’umido, in sei mesi a Castelleone è cambiato tutto Egregio direttore, ho utilizzato più volte questo spazio per lamentare una disparità tra centro città e frazioni di Castelleone, in seguito alla raccolta dell’umido. Bene, oggi voglio utilizzare questo spazio per ringraziare questa giovane amministrazione che in meno di sei mesi ha regolamentato questo servizio, cosa che sembrava impossibile alle altre due amministrazioni precedenti. Grazie signor sindaco per la considerazione delle frazioni e buon lavoro a tutti! Giuseppe Pandini (Castelleone) ...................................................................................... . Videosorveglianza a Bonemerse Partenza con il piede sbagliato Gentile direttore, è oramai risaputo che le otto videocamere della videosorveglianza che il Comune di Bonemerse installerà registreranno solo ciò che accade attorno alla palestra, alla piazzola di raccolta dei rifiuti (beni comunali), in una parte di piazza Mazzini e di via Roma, mentre la maggioranza delle vie d’accesso a Bonemerse non saranno coperte dalle videocamere. Dato che la videosorveglianza dovrebbe essere un deterrente e una difesa per i cittadini soprattutto contro i numerosi furti avvenuti in paese, dobbiamo purtroppo notare che chi vorrà accedere a quasi tutte le vie di Bonemerse eludendo le telecamere, lo potrà tranquillamente fare e i ladri non correranno… il rischio di essere ripresi anche perché via Roma, l’unica strada che sarà in parte videosorvegliata, è pure la più sicura essendo la più trafficata. (...) Non sarebbe più opportuno pensare ad una diversa collocazione delle telecamere da subito invece che rimandare al futuro? Inoltre abbiamo saputo che l’impianto di videosorveglianza non sarà di tipo aperto e, nella pratica, un aumento adeguato del numero delle telecamere comporterà una drastica riduzione della capacità di registrazione o un raddoppio della spesa. Ci riserviamo di tornare sul fatto che sia stato valutato un unico preventivo (di Lineacom) per una spesa di ben 30.000 euro e ci dispiace che, come al solito, la giunta di Bonemerse abbia messo la minoranza davanti al fatto compiuto senza cercare un confronto. Luca Ferrarini e Angelo Garioni (consiglieri comunali di Bonemerse) ...................................................................................... . Il nostro Stato laico in guerra con una Chiesa ‘invadente’ Gentile direttore, l’acme della speranza coincide con l’affermazione secondo cui lo Stato laico ha tutto da guadagnare da una Chiesa viva, libera e coraggiosa, perchè viene ad avere assicurato alla sua vita quei valori-base che sono la sostanza di ogni convivenza umana. Ma l’esperienza ci insegna (...) che il nostro Stato laico, condizionato all’interno e all’esterno da centri di potere ideologicamente opposti al messaggio cristiano (...) aspira ad una cosa sola: essere lasciato in pace da una Chiesa ‘scocciante’ che continuamente gli ricorda i suoi doveri etici, giuridici, naturali e talvolta persino, onta inaccettabile, i suoi doveri costituzionali. Se si pensa alla battaglia per l’assistenza, per i consultori, per il divorzio, per l’aborto, per la droga, per l’omosessualità e potremmo continuare, non si può non accettare questa valutazione realistica. E ho dimenticato la scuola. Olivo Sudati (Cremona) ...................................................................................... . Molto presto gli italiani poveri staranno peggio dei migranti Gentile direttore, il signor Alberichi non è un socialista, come egli afferma, né un catto-comunista come avevo pensato, ma è comunque possibile determinare la sua fede politica attraverso l’analisi di quanto egli scrive nella nota del 28/11, ed eliminando il prefisso ‘catto’, ciò che resta è il comunista vecchia maniera che auspica l’appiattimento sociale: tutti poveri, tutti senza dignità, tutti senza identità e tutti senza speranza per un futuro migliore. Il signor Alberichi ricorda il periodo del boom economico degli anni 50/60, che registrò la massima espansione produttiva e vide i meridionali invadere i centri industriali delle città del nord (...) e contribuire con la loro partecipazione ad aumentare la ricchezza del Paese, ma conclude affermando che questi immigrati erano chiamati con disprezzo ‘terroni’ e sui portoni dei palazzi si poteva leggere ‘Affittasi ma non a meridionali’. Generiche affermazioni che non possono coinvolgere l’intera comunità del nord, ma funzionali e sufficienti alla demonizzazione dell’avversario politico: la Lega si è nutrita di razzismo ancor prima di nascere! Il signor LA POLEMICA VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori La cura del verde migliora il quartiere Egregio direttore, ringraziamo le autorità per l’invito alla Festa dell’albero dello scorso 21 novembre. Siamo contenti che abbiano scelto il bosco filtro nel nostro quartiere, per celebrarla; siamo attenti al nostro territorio, e attaccati ad esso, e vorremmo vederlo sempre più frondoso. Il bosco filtro è importante per la vista, ma anche per la funzione che dovrebbe svolgere, appunto un filtro che protegga la città; ci auguriamo, quindi, che si trovi il modo di assicurargli una costante manutenzione. Il verde di un quartiere, tuttavia, non è rappresentato solo dagli alberi, esso declina anche in altre forme e funzioni, non meno importanti: cespugli, arbusti, siepi, fiori, nonché orti, suscitano la sensazione di un quartiere piacevole, e, se curati ed ordinati, anche più vivibile. Chiediamo, quindi, che si cerchi, il più possibile, di Alberichi sostiene infatti che gli immigrati (clandestini) extracomunitari sollevano gli stessi problemi di quella massiccia immigrazione, per poi contraddirsi affermando di vedere ‘gente disperata disposta a lavorare in qualsiasi condizione e a qualsiasi salario, pur di sopravvivere’. Tra non molto gli immigrati avranno poche risorse e gli italiani poveri nemmeno quelle, grazie all’assistenzialismo improduttivo — ragionevolmente contestato dalla Lega — che arricchisce solamente datori di lavoro disonesti, trafficanti di carne umana che lucrano sui viaggi della speranza e ‘virtuosi’ enti assistenziali a cui il sommo Poeta direbbe: ‘Fatto v’avete Iddio d’oro e d’argento’. (Inferno c. XIX) Mimma Moroni (Cremona) ...................................................................................... . Allo spettacolo ‘Stupefatto’ pochi studenti di Casalbuttano Gentile direttore, allo spettacolo ‘Stupefatto’ al teatro Bellini di Casalbuttano è stata notata l’assenza degli studenti della scuola media locale al contrario della presenza inaspettata di ragazzi di altri paesi. Beh.. che c’è di strano, si tratta di uno spettacolo, esiste la libertà di scelta e quindi di non partecipare. Ma lo scrivente, quale ex docente, conoscendo l’argomento, la droga, rimane sorpreso per il disinteresse dimostrato. Allora si pone qualche domanda. L’argomento spaventa quindi meglio non affrontarlo, anche se Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori SORPRESO E DISPIACIUTO PER IL CAMBIO DEL CURATORE AL MUSEO PONCHIELLI Egregio direttore, con vera sorpresa ho letto su ‘La Provincia’ del 3 dicembre la notizia inaspettata dell’avvicendamento nella gestione del Museo Ponchielliano di Paderno Ponchielli, con l’esonero dello storico curatore dello stesso, Sergio Noci. La notizia mi ha molto colpito, perché da anni ormai ho imparato a conoscere la competenza e la disponibilità di Noci, con il quale ho collaborato fruttuosamente in ripetute occasioni. Non conosco a fondo le ragioni del suo allontanamento, né mi permetto certo di mettere in dubbio il valore dei nuovi desi- 9 gnati alla guida dell’istituzione, che anzi in parte conosco e stimo. Tuttavia spero vivamente che la frattura con l’Ammninistrazione comunale di Paderno si ricomponga e il Museo possa tornare a fruire della ampie conoscenze ed esperienze di Noci: le quali, anzi, tornano particolarmente utili proprio per affiancare e formare i nuovi collaboratori di una istituzione che altrimenti rischierebbe di perdere un forte motivo di attrazione. Pietro Zappalà (Ph.D.) (Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia) Uno scorcio del parco del Morbasco provvedere alla manutenzione e alla cura del verde pubblico nel nostro quartiere; aspetto oneroso del verde, certo, ma pensiamo sia doveroso nei confronti degli abitanti, così come altre piccole attenzioni: per esempio, il nuovo parco Morbasco Sud non ha cartelli che lo indichino, né un regolamento al suo ingresso; ripulire un mediato da un canale di comunicazione e sensibilizzazione quale il teatro oppure, preso atto che potrebbe essere inserito in un percorso di prevenzione ‘progetto salute’ i docenti, in chiave autoreferenziale, erano forse convinti che nulla si poteva ‘aggiungere’ a quanto da loro encomiabilmente trattato? Quasi certamente non avrò risposta, mi resta tuttavia una sola certezza: si è persa un’occasione importante in un processo di formazione educativa. Gian Pietro Garoli (ex docente di filosofia- Casalbuttano) ...................................................................................... . Circo, volantinaggio permesso Perchè il Comune deroga? Egregio direttore, questa non è la solita lettera contro il circo con animali (...) ma una riflessione sul fatto che le norme sono uguali per tutti e che a tutti i cittadini spetta chiederne l’applicazione. Dato che l’art. 4 del Regolamento dell’imposta comunale sulla pubblicità del Comune di Cremona contiene il divieto di effettuare pubblicità commerciale mediante volantinaggio... come mai gli addetti del circo ora presente in città volantinano ogni giorno, ovunque, ad ogni incrocio? Non esiste alcuna deroga nei loro confronti. (...) Inoltre, mercoledì mattina, un minitrattore con animali finti distribuiva biglietti (quindi pubblicità commerciale) nella zona della Banca d’Italia e dell’ex cinema Tognazzi, in piena Ztl, in fascia oraria con il varco ‘chiuso’ dal semaforo rosso. Il Comune potrà facilmente verificare questa nostra segnalazione dato che i circensi hanno infranto il regolamento circa la pubblicità e forse anche il divieto di accesso alla Ztl senza autorizzazione. (...) Associazione UNA (Cremona) ...................................................................................... . Con un sindacato diverso molte crisi aziendali si eviterebbero Egregio direttore, mi permetta una semplice riflessione su quanto scritto da un suo lettore di Castelvetro Piacentino. Beato lei signor Bandioli che ha solo certezze, io invece da povero mortale confesso d’avere solo molti dubbi e che spesso non sono convinto nemmeno io di quello che scrivo. Ma di una cosa sono certo: è meglio prevenire che curare. Lei fa riferimento a quello che le marciapiede dissestato dall’erba che vi nasce nelle fessure, oppure togliere i ‘mozziconi’ di tronchi tagliati, e piantare subito altri alberi; oppure, informare, della disponibilità e dei tempi, gli abitanti che hanno chiesto altri orti urbani. Sono attenzioni che migliorano la vita dei cittadini e fanno nascere il senso di appartenenza e l’attaccamento al territorio. L’aspetto storico di alcuni luoghi, è anche importante; per esempio, potrebbe essere interessante, alle Colonie Padane, un cartello che ne faccia la storia, e illustri la funzione che avevano. Crediamo non sia superfluo curare questi aspetti, proprio per avvicinare ancor più i cittadini al luogo che abitano; e forse, un giorno, i ragazzi, presenti al bosco filtro, torneranno a vedere come stanno gli alberi che essi stessi, durante la festa, hanno piantato. Stefano Bocci (Direttivo Quartiere 10 - Cremona) a cura del verde qualifica un L quartiere e più in generale rende migliore la vita di un territorio. Credo che il verde debba essere ‘vissuto’ e per tale ragione sposo in pieno le sue proposte in merito al parco Morbasco Sud e alle Colonie Padane. organizzazioni sindacali hanno fatto per difendere la raffinazione del petrolio a Cremona, e fa anche riferimento alla vertenza Sicrem del 2002 a Pizzighettone, dove i sindacati cercarono di opporsi alla chiusura della parte chimica dello stabilimento e che, in entrambi i casi, questo ha comportato inevitabilmente la perdita di numerosi posti di lavoro. Caro Stefano, son capaci tutti, poi, di scendere in piazza gridando slogan a favore del non licenziamento. Quello che invece i sindacati non sono stati (e mai lo saranno finchè avranno quella mentalità) capaci di fare, è di non costringere le aziende ad arrivare a quel punto. Guardi che un imprenditore guadagna solo se la sua azienda produce e più produce e meglio è. Ma poi deve anche riuscire a vendere quel che s’è prodotto, ma se i sindacati antepongono i diritti dei lavoratori ai doveri, questa convenienza l’azienda non l’ha più e quindi l’imprenditore deve volgere il suo sguardo altrove, magari in Paesi non poi tanto distanti dal nostro aumentando a dismisura la nostra percentuale di disoccupazione. E visto che ci sono le dò un dato: negli anni ‘70 l’allora Pirelli, ora Sicrem, aveva più di 1.500 dipendenti, ora non arriva a 200. Provi a chiedersi come mai. D’accordo, le tecnologie hanno fatto passi da gigante, ma tenga presente che gli autoveicoli da allora sono aumentati a dismisura e che quindi la richiesta di quel prodotto ha subito un incremento notevole, ciò nonostante... 1500/200. Giulio Roveda (Pizzighettone) ...................................................................................... . ‘Questione di stile’, una grande opportunità per i nostri ragazzi Signor direttore, ringrazio le gentilissime signore Teschi e Franciò. Vi ringrazio molto insieme ai colleghi di italiano e ai ragazzi delle classi III ALIC e III ALIG per l’opportunità che anche quest’anno il vostro giornale ha dato di esercitare il mestiere di giornalisti a persone entusiaste. Ringrazio ancora la signora Teschi per l’apprezzamento sul comportamento dei nostri ragazzi al lavoro: le pagine del quotidiano dedicate al Salone indicano anche una notevole maestria nel vostro coordinamento e insegnamento. Rossella Russo (Cremona) ...................................................................................... .