I Meccanismi dell’APPRENDIMENTO e
la DIDATTICA
Torino, 15 febbraio 2014
Dott.ssa Laura Lazzari
Cosa vi aspettate oggi?
Cosa faremo insieme oggi?
(patto d'aula)
Ci confronteremo sui seguenti argomenti:
APPRENDIMENTO - CERVELLO- MENTE DIDATTICA:
- Emisferi
- Stress
- Movimento
- Ambiente di apprendimento
- Percezione e Rappresentazione della realtà
- Intelligenze multiple
-Emisferi e Linguaggio
- Memoria
APPRENDIMENTO
Cosa sappiamo su questo argomento?
APPRENDIMENTO
•  PROCESSO attivato dall’ESPERIENZA cioè
dalla interazione individuo-ambiente
•  CAMBIAMENTO (+ o – permanente) di
STATO MENTALE
Fattori genetici
+
esperienze
MENTE
•  Attività dei NEURONI
+
•  INFORMAZIONI da
Ambiente
Interno ( organismo)
esterno
RAPPRESENTAZIONI
PERCEZIONI
MENTE
“Mente relazionale” (D. Siegel, 1999)
1) la mente emerge da processi che modulano flussi di energia e di informazioni nel
cervello e tra cervelli diversi;
2) la mente si forma nell'interazione tra processi neuropsicologici ed esperienze
interpersonali;
3) le esperienze interpersonali modellano i programmi di maturazione geneticamente
predeterminati influenzando, così, lo sviluppo di strutture e funzioni del cervello.
Compito
Scrivere una presentazione di sé
utilizzando 50 parole
Tempo: 2 minuti
Voto in % in base alla qualità del
contenuto
Poi
Togliere 10% se la calligrafia non è bella
Togliere 20% se la calligrafia è terribile
Togliere 1% per ogni parola inferiore a 50
Ambiente
DIS-ABILITANTE
Ross Cooper
ACQUA
2/3 per reazioni
elettriche
e chimiche
Corpo vitreo dell’occhio
Succhi digestivi
Cervello
Cuore e polmoni
Intestino
Pelle
Fegato
Ossa
Denti
99,5%
98 %
86 %
79 %
77 %
72 %
70 %
22 %
10 %
STRESS psicologico o
ambientale =
Disidratazione,
affaticamento
Allora?
Beviamo acqua!
EMISFERI
http://www.ilblogdellamente.com/psicologia-cognitiva/test-che-emisfero-usi/
Corpo calloso
SX
-info in passi e pezzi
-Intelligenza logica
-intelligenza verbale
-numeri
-una cosa dopo l’altra
(sequenze, liste)
-linearità
-analisi
-procedurale
-approccio
linguistico-deduttivo
Parte sx del corpo
coordina
DX
-info come un tutto
-intelligenza non verbale
-spazio
-ritmo
-immagini, colore
-intuizionecreativa
-sintesi, globalità
-Approccio sistemico
-capacità di collegamento
-comprensione di simboli,
Metafore
Parte dx del corpo
Collegamento dx e sx
= migliore apprendimento.
Si allena con stimolazione adeguata di dx e sx
BLU ROSSO GIALLO
ARANCIONE VERDE BLU
VERDE
BLU BIANCO
ARANCIONE
ROSSO
VERDE
GIALLO BLU ROSSO BIANCO
DITE I NOMI
DEI
COLORI
BLU ROSSO GIALLO
ARANCIONE VERDE BLU
VERDE
BLU NERO
ARANCIONE
ROSSO
VERDE
GIALLO BLU ROSSO NERO
DITE I COLORI
DEI NOMI
Effetto Stroop
(Jaensch, 1935)
= variazione nei tempi di reazione
nell'esecuzione di un compito.
Es.: rallentamento dei tempi di reazione e
aumento degli errori
nella condizione incongruente
DITE I COLORI
DEI NOMI
A
B
C
D
E
F
G
H
I
s
d
d
s
s
s
d
e
d
J
K
L
M
N
O
P
Q
R
e
s
d
d
s
e
d
d
s
S
T
U
V
W
X
Y
d
s
s
d
s
s
e
STRESS
STRESS
• 
MOVIMENTI energetici
• 
equilibrio biochimico
• 
attitudini positive
+ ADRENALINA
- ADRENALINA
+ DOPAMINA
- Potenziale elettrico nelle membrane
cellulari e nella neocorteccia
+ potenziale elettrico nel cervello
posteriore (rettiliano): attacco/fuga
(= il cervello funziona parzialmente,
Gli emisferi non comunicano, blocco
nel Corpo Calloso)
+ stimolo a funzioni parasimpatiche
+ potenziale elettrico nelle
membrane cellulari nervose
(= il cervello funziona meglio, gli
Emisferi comunicano)
+ coordinamento PENSIERO-AZIONE
= migliore apprendimento
= migliore adattamento
film
Quindi?
Favoriamo la comunicazione tra i due emisferi!
Come?
Facciamo
Beviamo un po’ d’acqua!
Usiamo stimoli adatti per
l’emisfero sx
ma anche per l’emisfero dx
Riduciamo lo stress
Favoriamo emozioni positive
Es.2 “dominanza”
APPRENDIMENTO-MOVIMENTO
MOVIMENTO
Aiuta a collegare le varie aree del cervello
Aiuta a sviluppare i pensieri
Aiuta l’apprendimento
Kinesiologia educativa (P. Dennison ’70)
= tirar fuori le potenzialità di apprendimento delle persone attraverso specifici
movimenti
APPRENDIMENTO-MOVIMENTO
Embodied Cognition (Lakoff, ‘99)
Percezione – Azione - Rappresentazione
= la natura della mente umana sarebbe determinata dalla forma del corpo umano.
Tutti gli aspetti della cognizione (idea, pensieri, concetti e categorie) sarebbero
plasmati da aspetti del corpo. Tali aspetti comprendono il sistema percettivo, le
intuizioni che sottostanno alle capacità di movimento, le attività e le interazioni
con l'ambiente, e la comprensione "ingenua" del mondo integrata nel nostro corpo
e nel nostro cervello.
CORPO = ruolo necessario ed indissolubile nei processi di
insegnamento/apprendimento
“I fautori della cognizione incarnata hanno come loro punto di partenza teorico non una mente che lavora su
problemi astratti, ma un corpo che richiede una mente per farlo funzionare”.
(Wilson M, 2002, Six views of Embodied Cognition. Psychonomic Bulletin & Review 2002, 9 – 4, p. 625 )
Piramide dei BISOGNI di Maslow (’54)
Ø Dopamina e > Serotonina
= benessere
= migliore apprendimento
b. di autorealizzazione
= migliore adattamento
b. di stima
b. di affetto e di appartenenza
b. di sicurezza
b. fisiologici
AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
COME LA NOSTRA MENTE PERCEPISCE E
RAPPRESENTA LA REALTA’?
.
VISIVO
UDITIVO
CINESTESICO
Questionario:
“Che tipo di apprendente sei?
INTELLIGENZE MULTIPLE
(H. Gardner ’87)
Emisfero
SX
Emisferi
SX e DX
• INTRAPERSONALE
persona
Emisfero
DX
• INTERPERSONALE
• ESISTENZIALE
linguaggio
oggetto
• LINGUISTICA
• LOGICO-MATEMATICA
• MUSICALE
• NATURALISTICA
• CINESTESICA
• VISIVO-SPAZIALE
+ INTELLIGENZA EMOTIVA (D. Goleman)
= saper combinare PENSIERO e SENTIMENTO in modo equilibrato
Ogni individuo possiede queste intelligenze fin dalla nascita
E si sviluppano in modo > o < a seconda dell’interazione con l’ambiente.
La cultura di appartenenza svolge un ruolo importante
nello sviluppo delle diverse intelligenze. Per es. per gli esquimesi
l’intelligenza visivo-spaziale è molto importante
EMISFERI E LINGUAGGIO
(Da: M. Danesi, Il Cervello in aula!, Perugia, Guerra Edizioni, 1998 )
Individuo predisposto verso emisfero:
DX
SX
VERBALE
Usa preferibilmente comunicazione
NON VERBALE
RICCO
Ha un repertorio lessicale
POVERO
CON FACILITA’
Discrimina suoni verbali
CON DIFFICOLTA’
CON DIFFICOLTA’
Controlla elementi prosodici del linguaggio
CON FACILITA’
CON DIFFICOLTA’
Riconosce dettagli di figure complete
CON FACILITA’
CON DIFFICOLTA’
Decifra input visivi
CON FACILITA’’
LOGICI
Preferisce compiti
INTUITIVI
MEMORIZZA
MEGLIO NOZIONI
GRAMMATICALI
ASTRATTE
MEMORIZZA
MEGLIO NOZIONI
GRAMMATICALI
ASTRATTE
Questo schema è collegato alle teorie della Direzionalità e
Bimodalità secondo le quali l’apprendimento di una
seconda lingua
- coinvolge entrambi gli emisferi (prima il dx poi sx)
- è migliore se lo studente viene esposto a stimoli che
seguono questo ordine
(emisfero dx poi sx)
FILM:
Nicolas e i suoi genitori
NEURODIVERSITA’
PAUSA
VISIVO O UDITIVO?
•  DINOSAURI
Domande:
1. 
Chi ha inventato il termine “Dinosauria”?
2. 
I dinosauri sono per la maggior parte raggruppati in
due ordini, in base alla forma del bacino. Sai dire i
nomi dei due ordini?
3. 
Puoi dire il nome di almeno un dinosauro che non
rientra in una delle due categorie?
VISIVO O UDITIVO?
Membri di un gruppo di circa 350 rettili che comparvero alla fine del Triassico medio o all'inizio del
Triassico superiore e si estinsero rapidamente circa 65 milioni di anni fa. Il nome Dinosauria, che
significa letteralmente "terribile lucertola", fu coniato dall'anatomista e zoologo inglese Richard Owen
verso la metà del secolo scorso. I dinosauri sono per la maggior parte raggruppati in due ordini, in
base alla forma del bacino: i saurischi, ad esempio Apatosaurus e Tyrannosaurus, e gli ornitischi,
come Iguanodon e Triceratops. Staurikosaurus e Herrerasaurus del Sud America costituiscono due
eccezioni poiché sono considerati troppo primitivi per essere classificati in questi due ordini. I
dinosauri più antichi erano piccoli, di struttura leggera, carnivori o onnivori. Snelli e agili, erano
probabilmente più rapidi degli animali loro contemporanei, la maggior parte dei quali si estinse entro
la fine del Triassico, circa 190 milioni di anni fa. Nel corso dei periodi geologici successivi, il
Giurassico e il Cretaceo, l'evoluzione dei dinosauri diede origine a una miriade di forme diverse, molte
delle quali raggiungevano dimensioni colossali. I primi resti fossili furono portati alla luce in Inghilterra,
nel terzo decennio del secolo scorso; dopo una ventina d'anni erano stati individuati vari gruppi di
questi rettili, ma fu solo con l'esplorazione delle regioni occidentali degli Stati Uniti, dopo il 1880, che
si poterono recuperare alcuni scheletri completi. Dai reperti si dedusse che questi animali erano in
gran parte bipedi, fatto inusuale per i rettili; ebbe così inizio un lungo studio sulla loro locomozione, il
loro comportamento e la loro fisiologia.
L’esercizio era facile o difficile?
Modalità scelta per proporlo .. . . . . . .
FIORE
FORCHETTA
INNAMORATO
PECORA
RADIO
PALIZZATA
BLU
LIBRO
RUSCELLO
SAGGEZZA
TAVOLO
FORCHETTA
UCCELLO
MEMORIA
CARTA
ALBERO
ERBA
RUSCELLO
CARTA CARBONE
VERITA’
GATTO
PENNA
ASTRONAUTA
COLTELLO
SCRIVANIA
VERITA’
SAGGEZZA
La MEMORIA
609413452
processo costruttivo
per fissare
l’informazione
http://venus.unive.it/italslab/modules.php?
op=modload&name=ezcms&file=index&print=1&page_id=772
Aplysia
(2000 neuroni)
Eric Richard KANDEL
Premio Nobel Medicina
nel 2000
Circuito con
Neuroni + ricettivi e
+ numerosi
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco + scossa = ritrazione muscolo
Tocco = ritrazione muscolo
= APPRENDIMENTO
habituation
http://www.youtube.com/watch?v=lffeFFKq0j4
Si tratta, quindi, di tracce di memoria indispensabili per
determinare l'apprendimento.
Secondo il modello elaborato da Hebb (1949) [1] negli anni
quaranta del secolo scorso, l'apprendimento sarebbe
spiegabile ricorrendo a tre ipotesi:
1) i neuroni corticali rafforzano le loro connessioni quando
vengono attivati contemporaneamente (principio associativo);
2) la corteccia è una grande memoria associativa in cui il rinforzo
dei legami tra neuroni (sinapsi) ha luogo anche tra neuroni di
aree corticali distanti;
3) i neuroni fortemente connessi agiscono insieme come unità
funzionale: se vengono attivati solo alcuni neuroni si attiverà
l'intero gruppo.
[1] In EYSENCK M.W., KEANE M.T., Psicologia cognitiva, Idelson Gnocchi, Napoli, 2012
Approccio MULTISENSORIALE
Queste ipotesi sembrano spiegare il motivo per cui esperienze
multisensoriali (vista, udito, tatto, gusto, olfatto, movimento,
emozioni) generino APPRENDIMENTI PIU’ DURATURI, con
maggiori possibilità di rievocazione partendo da punti differenti
che possono essere anche molto distanti nella rete di
connessioni neuronali createsi.
.
“pedagogia attiva”
(Claparede, Piaget, Vygoskji, Decroly, Montessori, Agazzi):
1) attenzione alle FASI di sviluppo del bambino;
2) attività in armonia con i BISOGNI e gli INTERESSI dell'individuo;
3) rivalutazione delle attività MANUALI.
FILM
I MECCANISMI
di
LETTURA e
SCRITTURA
“Non siamo nati per leggere”
( “Proust e il calamaro” Maryanne Wolf – 2009)
LETTURA
Non ha basi ereditarie = non esistono geni per la lettura
Può essere appresa solo grazie alla PLASTICITA’
del nostro
Che collega in modo nuovo
STRUTTURE e CIRCUITI ereditari
Originariamente preposti ad altre funzioni:
VISIONE
PAROLA
“Appena impara a leggere, il nostro cervello cambia per
sempre” (fisiologicamente e intellettualmente)
Per es.
“Chi impara a leggere il cinese utilizza un gruppo di
collegamenti neuronali diversi da quelli impiegati da chi
legge l’inglese”
Maryanne Wolf
LETTURA
COMPRENSIONE
DECIFRAZIONE
CODICE GRAFEMICO
C. FONOLOGICO
= DARE SIGNIFICATO COGNITIVO-LINGUISTICO
AL DECIFRARE
LETTURA STRUMENTALE
RICONOSCRE E NOMINARE VELOCEMENTE
PAROLE
E’ INDIPENDENTE DAL SIGNIFICATO
M-E-L-A = MELA
= ATTO LINGUISTICO
MELA =
ATTO COGNITIVO
SCRITTURA
- 
- 
- 
CIFRATURA
CODIFICA
SCRITTURA STRUMENTALE
CODICE FONOLOGICO
CODICE GRAFEMICO
ORTOGRAFIA E MOTRICITA’
COMPOSIZIONE DEL TESTO
= ESPRIMERE UN SIGNIFICATO
COGNITIVO LINGUISTICO
IN
ATTO DI CIFRATURA
(PAROLA, FRASE, RACCONTO)
STORIA della LETTURA
umanità
2000 anni di progressi cognitivi per arrivare a leggere un alfabeto
Scritture cuneiformi
Geroglifici
Scritture proto-alfabetiche
Scritture alfabetiche
individuo
2000 giorni per imparare la lettura = abilità non determinata geneticamente,
non naturale
Quando un individuo non riesce ad automatizzare il processo di lettura
dislessia
“Il segreto della LETTURA
è il TEMPO che offre al cervello per
PENSARE e concepire pensieri più profondi di prima
= tempo per
pensare oltre
La più grande conquista del cervello che legge! “ (M. Wolf)
STRATEGIE
Es.: l’Elefante
ELEFANTE AFRICANO
CARATTERISTICHE
Altezza 3-4 metri.
Grandi orecchie mobili.
Il naso è trasformato in una proboscide. Organo fondamentale per gran parte delle sue
attività infatti oltre a essere fondamentale per la respirazione per bere e per portare il
cibo alla bocca viene utilizzata anche per offesa e come strumento di comunicazione
all’interno del gruppo.
Le zanne che nei maschi possono raggiungere dimensioni record di 3 metri per più di
100 chilogrammi, altro non sono che gli incisivi superiori trasformati.
VITA ED ABITUDINI:
Le femmine vivono in branchi guidati dalla femmina più anziana, la matriarca.
Tali branchi sono composti da altre femmine imparentate alla matriarca, dai
loro cuccioli e da qualche maschio ancor non in età riproduttiva.
DIDATTICA
STRUMENTI e METODI
?
?
?
DIDATTICA:
STRUMENTI e
METODI
?
?
?
?
?
INTELLIGENZE
Multiple
STILI
COGNITIVI
Partire dai
PUNTI DI
FORZA
PITTURA
SCULTURA
Area di
sviluppo
prossimale
Insegnante =
mediatore/
agevolatore
Modello biopsico-sociale
(ICF)
didattica
Didattica per
COMPETENZE
AMBIENTE
di Apprendimento
MUSICA
D’INSIEME
RUBRICHE
VALUTATIVE
CANTO
CORALE
PENSIERO
LATERALE
FLIPPED
CLASSROOM
TEATRO
PROBLEM
POSING
PROBLEM
SOLVING
BARRIERE /
FACILITATORI
GIOCHI DI
RUOLO
APPRENDIMENTO
COOPERATIVO
DIFFERENZIAZIONE
OSSERVARE
FARE IPOTESI
SPERIMENTARE
NORMALE
UTILIZZO
NUOVE
TECNOLOGIE
CASSETTA
DEGLI
ATTREZZI X
TUTTI
MOVIMENTO E
DIDATTICA
MULTI
SENSORIALE
METACOGNIZIONE
BRAIN STORMING,
TUTORING,
CENTRI DI
INTERESSE, ….
Siamo tutti DIFFERENTI
(neurodiversità)
dunque
per favorire l'apprendimento di tutti:
DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA
Criteri per la DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA
secondo
C.A. Tomlinsonn
(Tomlinsonn, Imbeau, 2012, Condurre e gestire una classe eterogenea, Roma)
READINESS
Rilevazione e utilizzo di conoscenze pregresse degli alunni
INTEREST
Temi e problemi che suscitano desiderio di comprensione e di sviluppo di abilità
LEARNING PROFILE
Stile di apprendimento, tipo di intelligenza, genere, appartenenza culturale
AFFECT
Emozioni, esperienza vissuta in classe
GRAZIE
Prendete 3 monete uguali e disponetele su di un tavolo nella
stessa posizione e alla stessa distanza di quelle che vedete
qui sotto.
1
2
3
SFIDA: collocare la moneta n.1 tra la n.2 e la n.3 sapendo che:
•  la n.1 può essere toccata e spostata
•  la n.2 può essere toccata ma non spostata
•  la n.3 non può essere toccata né spostata
P.S. E’ consentito farsi aiutare dalle
alunne e dagli alunni …