Choralia n. 60

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Choralia
Note a margine
dell’assemblea regionale
Apprendimento e relazione
nel canto corale infantile
Verbum caro e Missus
a Claut
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Periodico di informazione corale dell’U.S.C.I. Friuli Venezia Giulia - aderente alla FE.N.I.A.R.CO.
giugno 2010
(60)
DIRETTORE RESPONSABILE
Lucia Vinzi
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Regione
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Gorizia
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ISCRITTO AL REGISTRO PERIODICI AL N° 410
CON AUTORIZZAZIONE DEL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE
DI PORDENONE IN DATA 30/06/1995
27 UNA GIORNATA PER CANTARE INSIEME?
Pordenone
ISSN 2035-4843
ANNO XV - N. 60 - GIUGNO 2010
29 USCI PORDENONE,ASSEMBLEA ANNUALE
31 LA PASSIONE CON GLI OCCHI DELLA MADRE
Trieste
PERIODICO DI INFORMAZIONE CORALE A CURA
DELL’USCI FRIULI VENEZIA GIULIA
33 CORALMENTE… SACRO&PROFANO
Udine
(60)
Choralia
35 RIFLESSIONI SULLA CORALITÀ FRIULANA
39 SCAMBI TRA CORI: PERCHÈ?
ZSKD-UCCS
Colussi
INDICE
PRESIDENTE: Franco
5 DIECI FORMICHE E UN FORMICAIO
7 TRA CONDIVISIONE ED ESIBIZIONE
11 VOLINO LE PAROLE E RIMANGANO GLI SCRITTI
14 FESTIVAL DI PRIMAVERA: UNA SCELTA VINCENTE
18 BELLA STELLA, VERBUM CARO E MISSUS
41 PRIMAVERA INTERNAZIONALE
COMITATO DI REDAZIONE
Carlo Berlese
Via Tagliamento, 3 - 33077 Sacile (PN)
tel. 0434 734810 - [email protected]
Luisa Antoni
Via di Noghere, 27/b - 34015 Muggia (TS)
tel. 040 231022 - [email protected]
Renato Duriavig
Via Berengario, 16 - 33043 Cividale del Friuli (Ud)
tel. 0432 732150 - [email protected]
Letizia Donnini
Via Garibaldi, 9 - 34070 Fogliano (Go)
[email protected]
Francesco Calandra
Via A. Diaz, 19 - 34124 Trieste
[email protected]
Hanno collaborato
Franco Colussi, Paola Cosolo Marangon, Gianni Da Col,
Roberto Frisano, Stefano Klamert, Nenssi Loddo,
Rossana Paliaga, Pier Filippo Rendina, Andrea Venturini.
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Quota annuale per 4 numeri € 15
sul c/c postale 12512596
intestato a USCI Friuli Venezia Giulia
via Altan, 39 - 33078 S. Vito al Tagliamento (PN)
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Carlo Del Sal design
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Numero chiuso il 31/05/2010
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non potrà garantire la stampa ottimale delle foto.
43 LA FINESTRA SUL CORTILE
45 CONCORSI & FESTIVAL
è
con una certa emozione e anche con un
responsabilità ben più gravose quali la
po’ di apprensione che mi accingo a
presidenza di Europa Cantat.
stendere queste brevi righe di saluto a
A lui vada la nostra sincera gratitudine per
tutti i coristi, ai maestri e ai presidenti
quanto ha fatto in questi anni in favore
degli oltre 320 cori associati all’USCI Friuli
della nostra coralità e l’augurio che riesca
Venezia Giulia.
a portare in Europa la stessa vitalità che
Queste righe non vogliono essere una
ha saputo trasfondere dapprima in Friuli e
dichiarazioni di intenti nel momento in cui
poi alla guida dei cori italiani che si
vengo chiamato ad assumerne la
riconoscono nella FENIARCO.
presidenza, sono piuttosto un sincero
Un grazie naturalmente all’intero
ringraziamento alle tante persone che, sia
Consiglio direttivo regionale, in particolare
pur con sensibilità e in forme diverse, da
ai due vicepresidenti Lorena Fain e
anni partecipano e contribuiscono
Federico Driussi, per la fiducia
attivamente alla sua crescita.
accordatami così come ai Consigli direttivi
Non vogliono essere una dichiarazione di
provinciali e alle diverse Commissioni
intenti anche perché ritengo che
artistiche per il prezioso lavoro che hanno
un’associazione importante come l’USCI
svolto e continuano a svolgere.
non possa reggersi sulle spalle di una
Se oggi l’USCI Friuli Venezia Giulia realizza
persona sola, tantomeno sulle mie, certo
importanti progetti artistici, offre diversi
non robuste come quelle dell’amico Sante
corsi di formazione corale di alto livello,
Fornasier che per tanti anni ne è stato
edita volumi di composizioni antiche,
guida capace, sicura e instancabile e che,
moderne e contemporanee, opera per la
da alcuni mesi, è stato chiamato a
salvaguardia del patrimonio di tradizione
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popolare, collabora in diversi progetti
la rinuncia alle proprie specificità e
vivacemente la sede di San Vito al
musicali con Università,
alle proprie realizzazioni, costituisce
Tagliamento – operosa fucina e punto
Conservatori, Enti regionali e
un valido esempio di riferimento per
d’incontro della coralità provinciale,
Fondazioni Culturali non solo
tutti, e indica anche un modo
regionale e nazionale – per la
regionali, ecc. significa che negli anni
concreto per superare le difficoltà
dedizione e la professionalità che
ha saputo via via guadagnarsi
derivanti dalla diminuzione delle
profondono nel loro lavoro e anche ai
credibilità e riconoscimenti.
risorse economiche disponibili in
giovani che collaborano alla
Ciò è merito, dicevo, di tutti coloro
questo difficile periodo.
realizzazione di singoli progetti
che ci hanno creduto e ci hanno
Lavorando insieme si può crescere di
regionali; alle Istituzioni e agli Enti
lavorato, dell’osmosi di idee e
più e meglio.
che sostengono l’attività dell’USCI
iniziative tra l’associazione regionale
Prima di chiudere mi corre l’obbligo
FVG (in particolare la Regione
e le singole associazioni provinciali
di formulare ancora qualche
autonoma Friuli Venezia Giulia e la
(ivi compresa la nostra ‘quinta
ringraziamento: alle Associazioni
fondazione CRUP) perché credono
provincia’ rappresentata dall’Unione
provinciali per le numerose iniziative
nei progetti che l’associazione
Circoli Culturali Sloveni) che
di cui si fanno carico e per la loro
persegue.
mantengono i contatti con i singoli
indispensabile funzione di raccordo
Concludo con l’auspicio che la
cori cogliendone le necessità.
con i singoli cori; ai cori, luogo di
consapevolezza di quanto di buono e
Non possiamo però vivere di rendita
formazione culturale e di educazione
di importante è stato sin qui
e le posizioni acquisite vanno
civile, che con il loro operare
realizzato insieme costituisca sprone
mantenute e continuamente
arricchiscono le proprie comunità e
per tutti noi nella prosecuzione di
confermate.
ne costituiscono l’anima; al Comitato
questa bella e impegnativa
In una società che si lascia sempre
di Redazione della rivista regionale
avventura e con l’invito a non
più tentare dalle sirene della
«Choralia», importante vetrina della
chiuderci nella nostra piccola patria,
disgregazione e dell’individualismo,
vita associativa, luogo di
ma a cercare sempre più il confronto
la capacità di fare sistema dei cori
informazione, divulgazione e
con quanto avviene in Italia e in
regionali, senza che questo implichi
dibattito; ai giovani che ‘animano’
Europa.
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DIECI FORMICHE
E UN FORMICAIO
NOTE A MARGINE DELL’ASSEMBLEA
REGIONALE A GORIZIA
Letizia Donnini
a
ssieme al saluto di Sante Fornasier, la
capillarmente diffusa su tutto il territorio
presenza dell’assessore alla cultura della
regionale, con iniziative importanti in
regione Friuli Venezia Giulia Roberto
questo settore musicale e la continua
Molinaro ha dimensionato il tono e il
formazione di professionisti qualificati e di
livello dell’ultima assemblea regionale
gruppi corali di buon livello.
svoltasi a Gorizia nella Sala del Consiglio
Tutto ciò è in sintonia con le prospettive
Provinciale il 28 febbraio scorso.
della Regione Friuli Venezia Giulia e la
Sante Fornasier, con la consueta energia
presenza dell’assessore Molinaro, ormai
e chiarezza di intenti, ha dato ai convenuti
ospite fisso in molte occasioni create e
non solo il suo saluto, ma ha ribadito gli
proposte dall’USCI Friuli Venezia Giulia, lo
obiettivi dell’associazione e ha ricordato
conferma ancora una volta.
la qualità del lavoro che essa ha svolto.
Lo conferma anche, e in maniera
Non si è trattato solamente – ha ribadito
concreta, la scelta della Regione, in un
Fornasier – di una seria e capillare attività
momento di revisione e ottimizzazione
nel campo della musica corale e delle
nella distribuzione delle risorse, di
realtà locali che la sostengono, ma di un
mantenere e valorizzare il riconoscimento
modello regionale, diventato poi
all’USCI Friuli Venezia Giulia.
nazionale, che “può essere speso in
La richiesta da parte della Regione è
Europa”. “O ci sei e puoi incidere – ha
quella della stipula di una convenzione
affermato ancora – o gli altri decidono per
triennale che tenga conto delle politiche
te”, quindi ha ricordato quello che chiama
culturali che la regione stessa programma
“modello Friuli Venezia Giulia”, un
di triennio in triennio.
progetto vincente, che coniuga l’attività
Si tratta di un cambiamento di prospettiva
corale, con la sua base amatoriale
che coinvolgerà non solo l’associazione
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regionale ma ricadrà a cascata sino ai singoli cori che
tempo un sistema e un modello di intervento, sia dal
dovranno pensare ad una progettazione di massima della
punto di vista artistico e progettuale che organizzativo e
propria attività su un piano triennale se vorranno
gestionale, riconosciuto e riconoscibile ma anche
richiedere finanziamenti.
esportabile.
Far parte di un sistema comporta anche l’adeguarsi ai
Nel dibattito che è seguito si sono susseguiti interventi
meccanismi sui quali il sistema si fonda ottimizzando
che hanno ribadito la valenza formativa dell’USCI,
energie e risorse, soprattutto in un momento in cui i
soprattutto nel settore della formazione dei giovani
finanziamenti regionali per la cultura sono diminuiti del
coristi e dei nuovi maestri, ma è stato significativo anche
35%. L’USCI Friuli Venezia Giulia è un interlocutore
quanto ha sottolineato Fabio Pettarin, il quale ha
privilegiato perché ha costruito nel tempo una rete
ricordato che il fulcro della cultura corale amatoriale è
capace di coinvolgere in maniera diffusa e organizzata
patrimonio di uomini e donne tra i quaranta e i
diversi soggetti. La Regione, nelle parole dell’assessore,
cinquant’anni, gente attiva, che ha voglia di imparare,
non solo sostiene questi processi, privilegiando nelle sue
che non si confina tra casa e famiglia, ma mantiene
scelte di politica culturale le reti organizzate, ma intende
molto viva la propria responsabilità nel sociale. Anche
anche accompagnarli nella valorizzazione della qualità
per loro, ricorda Pettarin, bisogna lavorare. Infatti
della propria azione culturale. Il sostegno non riguarda
l’impegno delle associazioni come la nostra è in
solo l’attività corale nello specifico (repertori e
controtendenza rispetto ad una tensione alla chiusura e
programmi), ma anche la dimensione educativa e la
al ritiro e, collegando il particolare con il generale,
capacità di costruire legami tra locale e globale in campo
occupandosi del piccolo coro del paese e nello stesso
sia regionale che nazionale e internazionale.
tempo – con la stessa cura e la stessa prospettiva -
Interessante l’emergere del “fare di necessità virtù”.
dell’Europa, realizza – ha sottolineato in risposta
In un momento di crisi generalizzata e di conseguente
l’assessore Molinaro – quel valore aggiunto in termini
necessità di ristrutturazione dei comparti di spesa, di
culturali e sociali che la Regione sembra guardare
trascuratezza nei confronti di tutto il comparto della
sempre più con interesse. La coralità coltiva e recupera
cultura, l’ottimizzazione delle risorse – fatta in maniera
una comune passione che si fonda su una capacità di
intelligente e programmata – viene a premiare quelle
relazione e ha forti basi culturali.
realtà, come la nostra, che hanno saputo costruire nel
Sarebbe stato interessante poter condividere tutto ciò
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con le istituzioni locali, il Comune e
e le politiche giovanili, rispetto alle
generative dei processi associativi,
la Provincia di Gorizia nella cui Sala
quali la nostra associazione riveste
espressi nella bella metafora che
Consigliare si è svolta l’Assemblea:
un ruolo importante e riconosciuto
Sandro Bergamo ha riportato nel suo
speriamo che ci siano altre
sul territorio.
intervento: “Una formica messa da
occasioni. In questo ambito
L’assemblea è stata un confronto di
sola muore nel giro di poche ore, due
potevano avere maggiore risonanza
intenti, un ridisegnare prospettive in
cominciano già a raccattare qualche
le tematiche trattate nell’assemblea
un contesto, soprattutto economico,
chicco qua e là; ce ne vogliono dieci
dell’USCI Gorizia alla presenza
che generalmente non aiuta le
per organizzare un embrione di
dell’assessore Rita Morsolin,
attività sociali e amatoriali. È stato
formicaio. Credo che sia così anche
riguardanti le attività di volontariato
inoltre un sottolineare le modalità
per i cori.”
TRA CONDIVISIONE
ED ESIBIZIONE
APPRENDIMENTO E ASPETTI RELAZIONALI
DEL CANTO CORALE INFANTILE
Paola Cosolo Marangon*
Mi
l segreto del canto risiede tra la
Si muovono canali percettivi che si
vibrazione della voce di chi canta ed il
agganciano a quel nostro io bambino che
battito del cuore di chi ascolta.
richiama il senso ludico e la gaiezza
Kahlil Gibran
interiore. Ascoltare i bambini cantare apre
Ascoltare dei bambini cantare è
canali strettamente collegati al gioco e
un’esperienza che apre le porte di un
alla dimensione celestiale, spirituale.
mondo fantastico: l’adulto valica i confini
Si incontrano innocenze che
del quotidiano per proiettarsi nei mondi
appartengono – nell’immaginario
della propria infanzia consentendosi di
collettivo – solo all’infanzia.
fare dei percorsi a ritroso nella propria
Questo il sentire adulto, la percezione che
storia, fatta di armonie e spensieratezza,
l’ascoltatore ha di fronte ad un coro di
giochi e filastrocche e allegria.
voci bianche.
* Formatrice del CPP, consulente pedagogico educativa, responsabile di redazione della rivista “Conflitti”.
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Come adulti educatori, sappiamo
ORGANIZZAZIONE. La seconda parola
bene però che la valenza
del nostro acrostico è una “parola
dell’esperienza corale per un
magica”, la vita porta ad avere tutto
bambino e una bambina è, oggi
organizzato, spesso però è l’adulto
molto più che un tempo, davvero
che organizza e non consente al
formativa.
bambino di fare esperienza diretta.
Proviamo ad inoltrarci nei significati
È un adulto che organizza per far
pedagogici del canto corale infantile
stare dentro regole che spesso
e proviamo a farlo grazie ad un gioco
vengono ignorate, e questo fatto
di parole, un acrostico della parola
crea molta confusione anche nelle
CORALE.
piccole cose quotidiane. (Ad esempio
Condivisione
organizzare una ritualità del mattino
Organizzazione
e ignorare pienamente quando non
Responsabilità
viene rispettata). L’esperienza corale
Autonomia
consente al bambino di stare dentro
Leggerezza
una cornice predisposta dal maestro,
Esibizione
ma anche dalla musica stessa.
La prima parola chiave del nostro
C’è una morbida rigidità che abitua il
“gioco” è CONDIVISIONE.
bambino a stare dentro criteri precisi
Oggi i bambini sono spinti sempre
e lo aiuta ad organizzarsi di
più verso una produzione individuale,
conseguenza.
la scuola li attiva alla competizione,
La preparazione di un piccolo
lo sport li spinge a primeggiare, la
concerto fa fare l’esperienza
vita stessa li butta dentro una corsa
organizzativa, ma anche riflettere
sfrenata verso il raggiungimento di
sulla propria modalità di porsi
obiettivi sempre più individualistici.
all’interno del gruppo, muove una
Le nuove tecnologie fanno fare
organizzazione interna molto
esperienze solitarie, spesso rinchiusi
importante.
nelle loro stanze; allora il canto
RESPONSABILITÀ. L’esperienza
corale è fondamentale per riuscire a
quotidiana dei nostri bambini,
fare vera esperienza di gruppo.
soprattutto per quel che concerne la
Spazi, tempi, regole, obiettivi.
vita assieme ai pari, è fatta di
Condivisione vuol dire mettere in
comportamenti spesso inconsapevoli,
comune i miei doni, la mia voce, ma
dove viene tolta sempre più
anche i miei lati meno belli, le mie
responsabilità e viene attivata una
fatiche, i miei difetti. L’esperienza del
iper protezione da parte del mondo
canto aiuta a condividere bello e
adulto che impedisce l’acquisizione
brutto, alto e basso, diritto o storto…
della responsabilità individuale.
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Proviamo a pensare a tutte le volte
in cui un adulto si mette a difendere
a spada tratta un bambino,
all’interno di un litigio con i suoi
compagni e compagne. Adulti che
non responsabilizzano i figli a
prendersi colpe e conseguenze, e si
schierano toutcourt entrando in
territori che dovrebbero essere
vietati ai “maggiorenni”.
Il coro non ammette che non ci si
assuma responsabilità, ognuno deve
fare la sua parte, deve entrare in
gioco spendendosi assolutamente in
prima persona. Questo è un
significa privarli della possibilità di
LEGGEREZZA. A leggere le riflessioni
elemento formativo per eccellenza:
imparare sia sul versante del “fare”
fatte fino qui, sembra che tutto
faccio il mio ma in stretta
che sul versante dell’”essere”.
questo discorso sul coro sia
collaborazione con l’altro,
Spesso significa anche impedirgli di
estremamente impegnativo e
condividendo una stessa
sbagliare e l’errore è molto
cervellotico, ovviamente non è così.
storia/canzone per il raggiungimento
importante in un processo di
Ovvero, impegnativo sì, nella misura
di un medesimo obiettivo.
apprendimento e di crescita.
in cui uno vuole spendersi e ci vuole
AUTONOMIA. Nel continuare il nostro
Con il canto corale il bambino e la
stare, cervellotico no. Una delle
gioco di parole, sempre attivato
bambina, grazie all’accoglienza
esperienze fondanti dell’esperienza
dall’esperienza del canto corale, non
dell’educatore (maestro) e al
corale è data proprio dalla
poteva mancare l’autonomia. Chi
confronto con gli altri piccoli coristi,
leggerezza. Non intesa come
lavora con i bambini o chi è genitore,
impara a relazionarsi e a “fare da sé”
“sciocchezza” ma come levità, come
sa quanto la frenesia dei “tempi
sia in senso emotivo che pratico.
momento di insieme dove ci si può
moderni” (come direbbe Charlie
All’inizio ogni bambino non sa come
dedicare a qualcosa di bello e
Chaplin) ci fa commettere errori
si canta, pian piano diventa
piacevole, che educa ma non
grossolani ma non per questo non
autonomo e sa attivare sue risorse
impone, perché mette davanti a
importanti. Tendiamo a fare “al posto
interne, assieme alla messa in
tutto l’aspetto ludico-creativo-
di”, a sostituirci ai bambini. Questo
pratica delle “regole d’uso” che il
relazionale e quando questo trova il
nelle cose più semplici (legare le
maestro gli insegna. Ma il maestro
giusto equilibrio, allora attiva
scarpe, indossare un golf o
non può cantare per lui, così come
l’apprendimento vero e proprio,
abbottonarlo, preparare la cartella)
non lo può fare nessun compagno
legato alla disciplina musicale. Senza
come in quelle più complesse
corista. Sarà lui/lei autonomamente
leggerezza non può esistere un buon
(anticipare pensieri ed emozioni).
che imparerà a mettere del suo, a far
coro infantile, perché per i bambini
Sostituirsi al bambino e alla bambina
uscire voce e tanto altro.
(e forse non solo per loro) senza la
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relazione positiva non si attiva
fossero le singole gocce, ed è
chiedono loro di primeggiare e non
apprendimento di alcun genere.
splendido proprio per il suo insieme.
di rado proiettano sui figli sogni di
ESIBIZIONE. Potrà sembrare bizzarro
Il corista è uguale agli altri nella sua
una loro infanzia lontana. Vi sono
che io abbia scelto una parola così
diversità. Ognuno è unico ma ha
allora piccole “istruzioni per l’uso”
controversa per concludere il nostro
significato la fusione di tante
che mi sento di dare, sia al genitore
acrostico. In realtà una delle fatiche
diversità. Il prato più bello è quello
che al maestro:
più grosse, oggi, nell’epoca del
che ha infinite varietà di fiori.
il bambino/a deve partecipare alle
“mostrare tutto”, è proprio legata
Il corista è discreto e non può
attività spontaneamente (deve
alla corretta esibizione. Quando si
primeggiare. In termini tecnici si
essere lui/lei a volerlo), l’adulto può
inizia un percorso corale, va da sé
possono chiamare “stecche” le
proporre ma non imporre;
che ci si aspetti il momento in cui si
disarmonie che si verrebbe a creare
il bambino/a si deve divertire e
può far vedere il prodotto della
qualora uno volesse “farsi
trovare un clima sereno e rilassato;
preparazione, studio, fatica.
vedere/sentire” al di sopra degli altri.
il bambino/a dovrebbe essere messo
Anni addietro esibirsi in pubblico era
Potremmo proseguire a lungo con
nelle condizioni di fare un’esperienza
sempre motivo non solo di emozione
questi esempi, ma sono certa che
di crescita e non essere visto come
ma anche di pudore, se non
non ce ne sia bisogno, chi ha orecchi
potenziale Pavarotti o Pausini (questi
addirittura vergogna. Oggi questi
per intendere…
sono problemi che eventualmente si
parametri sono nettamente mutati e
Una cosa è certa, l’esperienza
affrontano dopo l’adolescenza);
i bambini non solo sono sempre più
dell’attività corale infantile, così
il bambino/a dovrebbe essere
abituati ad essere mostrati (pensate
come potrebbe essere quella di un
consapevole di aver preso un
a quante trasmissioni televisive
bel gioco di squadra, vale per la sua
impegno con se stesso, con i suoi
esibiscono bambini cantanti/attori/
forte potenzialità normativa,
compagni e i suoi insegnanti (e non
ballerini/modelle/mattatori) ma
regolativa e maieutica.
autorizzato a mollare alle prime
iniziano autonomamente a farsi
Ogni bambino/a viene stimolato a
difficoltà);
vedere e ad esibirsi un po’ ovunque.
tirar fuori un qualcosa di
il bambino/a dovrebbe avere
Si perde di vista il senso del pudore
profondamente suo, viene aiutato a
educatori che si rispettano a vicenda
(forse lo si è già perso da tempo).
conoscere questa sua potenzialità, a
e condividono il più possibile
Si è perso il senso del lavoro che sta
metterla in comune con i suoi pari e
l’approccio educativo (si fidano gli
dietro uno spettacolo o un concerto,
solo alla fine a donarla all’esterno.
uni degli altri e sono coesi).
il senso di insieme. Proprio per
I bambini lo fanno con gioia,
Detto questo, facciamo vibrare le
questo far parte di un’esperienza
comprendono (forse senza capirlo
loro voci e apriamo il nostro cuore
corale può avere una funzione
fino in fondo) tutte queste istanze.
all’ascolto!
educativa notevole. Il corista è una
Spesso sono gli adulti che fanno
goccia, importantissima ma
fatica a entrare in questo ordine di
ininfluente se non è assieme alle
idee.
altre gocce.
Sempre più gli adulti riversano sui
Il mare non esisterebbe se non ci
bambini aspettative molto forti,
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VOLINO LE PAROLE
E RIMANGANO
GLI SCRITTI
DUE NUOVI PROGETTI
PER LA CORALITÀ ITALIANA
Pier Filippo Rendina
d
a diversi anni ormai la Feniarco ha
una felice intuizione denominato
sviluppato e consolidato una nuova linea
inDirection – ha visto nel corso del 2009
di progettualità, che trova le sue
la realizzazione di un percorso di ricerca e
fondamenta nel riconoscimento ottenuto
di formazione sulle problematiche di
dalla federazione nazionale quale
natura non-musicale legate alla direzione
Associazione di Promozione Sociale (Aps);
di coro, con il coinvolgimento di oltre
un riconoscimento che coniuga la valenza
ottanta direttori di coro scelti su tutto il
culturale, formativo-educativa e artistica
territorio nazionale.
del movimento corale italiano – obiettivi
E mentre vengono valorizzati i risultati del
fondamentali nell’attività di Feniarco –
progetto appena concluso, già si aprono
con il valore socializzante insito nella
le prospettive per due nuove iniziative,
pratica corale, inteso nella sua forma più
che in questo 2010 coinvolgeranno la
elevata e costruttiva di “fattore attivo di
coralità italiana su due distinti fronti,
crescita per la società” oltreché di
entrambi di particolare rilievo per la realtà
immediato e spontaneo elemento
del nostro paese e in special modo della
aggregativo.
nostra regione: quello etnico-linguistico e
Su questa linea, con il sostegno del
quello archivistico-bibliografico.
Ministero del lavoro e delle politiche
La prima linea d’azione si concretizzerà in
sociali e in collaborazione con le
“Armonia di voci”, progetto che si
Associazioni Regionali Corali, Feniarco ha
inserisce nell’ottica della tutela delle
realizzato in questi anni alcuni progetti
minoranze linguistiche esplicitamente
molto importanti, l’ultimo dei quali – con
espressa dalla Costituzione italiana.
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ricchezza dei repertori corali, in
seconda iniziativa avviata quest’anno
particolar modo di tradizione orale
da Feniarco con il sostegno del
ma anche legati alla produzione
Ministero del lavoro e delle politiche
musicale “colta”, che si sono fatti,
sociali, guarda in una direzione
nel corso dei secoli, genuina
altrettanto importante: quella – forse
espressione delle lingue minoritarie
un po’ ambiziosa ma di certo
nonché veicolo di forte connotazione
innovativa – della creazione di un
identitaria per i relativi gruppi
grande archivio della coralità italiana,
culturali, Feniarco intende fornire un
per documentarne la ricchezza,
significativo contributo alla
favorirne la valorizzazione e
valorizzazione e alla conoscenza di
diffonderne gli esiti.
questo fertile patrimonio musicale
Di fronte al numero sempre
attraverso l’organizzazione di un
crescente di nuove pubblicazioni e
“Festival nazionale delle minoranze
incisioni, e in virtù del fatto che, in
linguistiche”, importante momento
questi anni di crescita, si è formato
di incontro e confronto tra diverse
presso i cori, le associazioni regionali
realtà e le rispettive tradizioni, che
e la federazione nazionale un ricco
coinvolgerà in particolar modo le
patrimonio biblio-discografico,
aree maggiormente rilevanti per il
Feniarco ha ritenuto opportuna la
loro interesse etnografico.
definizione e la predisposizione di un
In quest’ottica, sembra quasi
nuovo strumento in grado di
Il principio cardine su cui poggia la
superfluo sottolineare l’importanza
raccogliere, in un unico “luogo
normativa è che le diversità
del ruolo che la nostra associazione
virtuale”, questo segmento
linguistiche costituiscono per l’Italia
regionale potrà, e ancor più dovrà,
dell’attività corale amatoriale e di
e per l’Europa una preziosissima
giocare in questo ambito, potendo
metterlo a disposizione degli
risorsa: “la tutela e la promozione
vantare la presenza sul proprio
associati. Sarà dunque progettata e
delle lingue minoritarie
territorio di un’estrema varietà di
strutturata una vera e propria
rappresentano un contributo
gruppi linguistici, come peraltro
“biblioteca virtuale” della coralità
importante per l’edificazione di una
ampiamente testimoniato dalla
italiana che sia facilmente fruibile e
Europa fondata sui principi della
recente pubblicazione del volume
consultabile da tutti.
democrazia e della diversità
Voci & Tradizione Friuli Venezia
Con l’archivio delle partiture in suo
culturale, nel quadro della sovranità
Giulia. Una varietà che diviene
possesso, le numerose registrazioni,
nazionale e della integrità
ricchezza, confronto e dialogo
i volumi editi e raccolti in tutti questi
territoriale” (Carta Europea delle
interculturale, e che in “Armonia di
anni e le molte pubblicazioni
Lingue Regionali o Minoritarie -
voci” potrà trovare ulteriore e
realizzate dai suoi cori, l’Usci Friuli
Strasburgo, 5 novembre 1992).
meritata valorizzazione.
Venezia Giulia non potrà che offrire
Partendo dalla constatazione della
Dall’altro lato “Archivicorali.net”, la
un contributo significativo a questo
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progetto nazionale, potendo al
mondo corale. E così, immaginando
tempo stesso così usufruire della
da un lato la fertilità con la quale le
valorizzazione del patrimonio di beni
più diverse lingue presenti sul nostro
librari e discografici presenti in
territorio si diffonderanno vive,
regione; patrimonio che potrà
fresche e dinamiche attraverso il
finalmente essere inserito in un più
canto, e dall’altro l’ampia ricchezza
ampio catalogo generale a
di un patrimonio bibliografico e
disposizione della larga utenza.
discografico destinato a permanere
In attesa che questo duplice
e perpetuare nel tempo il nostro
cammino progettuale intrapreso da
sapere e la nostra culturale corale e
Feniarco, grazie all’esperienza
musicale, mi si conceda contro ogni
organizzativa e gestionale maturata
senso comune di parafrasare un
in questi anni e alla collaborazione
motto millenario e affermare con
attiva e preziosa su scala nazionale,
convinzione che davvero “volino le
regionale e provinciale di tutti gli
parole e rimangano gli scritti”!
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operatori della nostra coralità, trovi
la sua fruttuosa realizzazione, spero
che queste brevi riflessioni abbiano
contribuito a sottolinearne la
profonda importanza per il nostro
Note di
Conversazione
incontri & dibattiti
sulla musica corale
SABATO 15 MAGGIO 2010 ORE 18
SAN VITO AL TAGLIAMENTO
PALAZZO ALTAN
CONFERENZA:
I CORI DI FRONTE ALLA TRADIZIONE
POPOLARE: FOLKLORE, FOLKLORISMO,
RICERCA FOLKLORICA
RELATORE: PROF. GIANPAOLO GRI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE
CON L’INTERVENTO MUSICALE DELLA
POLIFONICA FRIULANA JACOPO TOMADINI
DIRETTA DA MASSIMO GATTULLO
MERCOLEDÌ 23 GIUGNO 2010 ORE 18.00
UDINE SALA AJACE
PRESENTAZIONE DEL VOLUME
“IL ÇANT DAL FRIUL” DISCHI E
REGISTRAZIONI STORICHE DEL FRIULI
DI BRUNO ROSSI
NE PARLANO CON L’AUTORE
PIER PAOLO SANCIN E FRANCO COLUSSI
NELL’AMBITO DEL CICLO
INCONTRI CON L’AUTORE
PROMOSSO DALLA BIBLIOTECA CIVICA
“V. JOPPI” DI UDINE
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FESTIVAL DI PRIMAVERA:
UNA SCELTA VINCENTE
Stefano Klamert
Mi
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l Festival di Primavera organizzato da
e confrontarsi attivamente con altre
Feniarco è sicuramente uno degli
realtà corali diverse, dall’altra creare dei
appuntamenti di maggior rilievo nel
progetti che possano fungere da punti di
panorama corale nazionale, specialmente
riferimento per la coralità amatoriale e in
per quanto riguarda le manifestazioni
particolare per quella scolastica.
dedicate ai cori scolastici. Ogni momento
L’ultimo di questi progetti è il Coro
del festival è dedicato ai giovani, ma
Accademia Feniarco. Nato come coro
ognuno di questi momenti in modo
laboratorio della 5ª Accademia Europea
diverso, proprio con l’obiettivo di
per Direttori di Coro e Cantori svoltasi a
mostrare quanto ricca sia la musica e in
Fano a settembre 2009, nella serata di
particolare il canto corale. Tale ottica
giovedì 22 aprile questo coro “particolare”
dovrebbe far parte di ogni direttore di cori
ha inaugurato il secondo weekend del
giovanili quale strumento fondamentale
festival, dedicato alle scuole superiori (la
per coinvolgere e valorizzare l’enorme
settimana precedente si era svolto il
potenziale umano presente nelle strutture
festival per le scuole medie). Coro
scolastiche. Come sottolineato da Sandro
particolare per alcuni motivi, di cui mi
Bergamo nell’ultimo editoriale di
preme sottolinearne uno: il repertorio
Choraliter, ci si lamenta spesso di come le
eseguito al concerto era composto quasi
istituzioni facciano poco o niente per
interamente da brani pop (sia italiano
incentivare la musica nella scuola: vero,
contemporaneo che americano degli anni
come è altrettanto vero che le possibilità
‘70-’80), ma gli arrangiamenti (curati per
per far crescere i giovani nella e con la
la maggior parte da Alessandro Cadario, al
musica ci sono ugualmente, e le iniziative
quale è stata affidata con successo la
di Feniarco e delle associazioni regionali
direzione del coro) avevano trasformato i
ne sono un esempio.
brani originali a tutti gli effetti in
Due aspetti della strategia vincente di
madrigali: indipendenza delle voci, figure
Feniarco sono da una parte il creare delle
retoriche, madrigalismi e tutte le altre
occasioni per permettere ai cori di esibirsi
caratteristiche tipiche della scrittura di
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Il Coro Accademia Feniarco
Monteverdi erano fortemente presenti in brani dove mai
programma dei concerti sul territorio: nella serata di
si penserebbe di ritrovarli; per citarne alcuni, Infinito
venerdì 23 aprile le associazioni corali delle province di
(Raf), Giudizi Universali (Bersani) o Iris (Antonacci), che si
Pistoia, Pisa, Lucca, Firenze, Prato, Siena, Arezzo e
conclude addirittura con uno stretto degno delle fughe di
Massa-Carrara, in collaborazione con l’Associazione Cori
Bach. A proposito di Monteverdi e di madrigali, il
Toscana e Feniarco, hanno ospitato 15 cori provenienti
programma prevedeva anche l’esecuzione di alcuni brani
da tutta Italia per dare la possibilità ad ognuno di essi di
seicenteschi: un madrigale appunto di Monteverdi (Cor
mettersi in luce con un programma di circa 20 minuti. In
mio mentre vi miro), eseguito come da tradizione da un
particolare presso l’Aula Magna del Real Collegio di
quintetto di solisti, e una villanella di Orlando di Lasso
Lucca si sono esibiti il Coro del Liceo Artistico “Passaglia”
(Matona mia cara), eseguita anch’essa da un gruppo
di Lucca, che in qualità di coro di casa ha aperto la serata
ridotto. Tale accostamento di generi così diversi potrebbe
sotto la direzione di Guido Masini, il Coro del Liceo “Polo-
in prima battuta sembrare fuori luogo. In realtà però
Tommaseo” di Venezia, diretto da Nicola Ardolino, e il
questa scelta didattica si è rivelata molto efficace: uno
Coro del Liceo Scientifico “Oberdan” di Trieste, diretto
degli scopi del concerto era mostrare (e dimostrare) alle
dall’autore di questo breve articolo. I programmi
nuove generazioni che la musica antica non ha nulla da
presentati da questi tre cori hanno spaziato dal
invidiare ai nuovi generi (in particolare pop e rock’n’roll),
Rinascimento (Gastoldi) al Romanticismo (Mendelssohn),
anzi, per molti aspetti ne è molto simile. Sarebbe
dal Barocco (Pachelbel) al ‘900 storico fino agli spiritual e
sufficiente fornire ai giovani gli strumenti necessari per
a elaborati arrangiamenti di colonne sonore. La buona
poter apprezzare i diversi stili musicali sviluppatisi
resa delle esecuzioni da parte dei tre gruppi ha
attraverso i secoli e che – come naturale evoluzione –
dimostrato che i giovani sono capaci di fare tanto anche
hanno portato nel ‘900 anche al jazz, al pop e al
nella (ingiustamente) bistrattata musica colta lasciando
rock’n’roll.
anche intuire quanto ancora è possibile fare.
Nova et vetera, potremmo chiamare tale scelta, la stessa
L’ultimo appuntamento del festival è stato il Gran
adottata da alcuni dei cori partecipanti per il proprio
Concerto di Primavera, tenutosi, come il concerto
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stato posto comunque un numero massimo di iscrizioni
per ogni laboratorio, in modo che ogni docente avesse a
disposizione un organico adeguato con cui poter
lavorare. Una cosa soprattutto mi ha colpito: non pochi
sono stati i casi di coristi arrivati il giovedì pomeriggio
alla prima lezione dell’atelier decisamente perplessi e un
po’ “impauriti” su ciò che potevano aspettarsi da un
genere musicale non in cima al loro gradimento. La cosa
piacevole è stato notare che al termine del festival erano
questi stessi coristi i più dispiaciuti a dover interrompere
il lavoro sviluppato nei tre giorni, proprio perché un
genere nuovo e apparentemente “vecchio” si è invece
rivelato interessante, stimolante e coinvolgente.
Coro del Liceo Scientifico “Oberdan” Trieste
Altra peculiarità di questo festival è stato l’invio delle
partiture degli atelier ai cori partecipanti con circa un
16
inaugurale, presso il Palazzo dei Congressi di Montecatini
mese di anticipo, cosicché i singoli cori potessero iniziare
Terme: in tale occasione sono stati presentati i risultati
a leggere i brani per conto proprio ed arrivare al festival
dei lavori degli atelier, iniziati il giovedì pomeriggio e
con le parti già preparate; anche questa una scelta
svoltisi durante tutto l’arco del weekend. Ben cinque i
vincente di Feniarco, scelta che in teoria dovrebbe
laboratori attivati, e anch’essi hanno spaziato su generi
permettere al docente dell’atelier di poter dedicare le
molto diversi: dalla musica medievale alla polifonia
ore a disposizione a lavorare direttamente sul “far
romantica, dalla polifonia rinascimentale ai canti etnici
musica”, saltando un lungo lavoro di lettura “a tastino” di
della world music fino agli elaborati arrangiamenti pop
tutti i brani (5 pezzi a 6 voci non sono pochi da leggere in
creati dal docente olandese Rogier Ijmker, il primo
meno di 3 giorni...) che toglierebbe tempo prezioso
docente straniero della storia del Festival di Primavera.
all’obiettivo vero e proprio dell’atelier, cioè quello di far
Merita spendere due parole per sottolineare alcune
risaltare i tratti peculiari di un genere musicale/periodo
scelte (in particolare due) fatte da Feniarco in merito
storico, di confrontarne le diversità con altri generi e di
all’organizzazione degli atelier.
farli apprezzare a coristi mediamente non esperti. Forse
La prima è stata quella di consentire l’iscrizione ai
la grande importanza di questo vantaggio potenziale non
laboratori per coro e non per singolo corista, come
è stata recepita da alcuni cori partecipanti al Festival,
invece accade non di rado in contesti simili: in questo
i quali si sono presentati alla prima prova degli atelier
modo viene data sicuramente meno libertà di scelta alla
senza aver mai guardato le relative partiture, vanificando
singola persona, ma in compenso è il coro come entità di
così il lavoro di lettura degli altri cori che, chi più chi
gruppo (il vero destinatario del festival e degli atelier) a
meno, si erano preparati per l’occasione. Nonostante
fare un’esperienza in più, lavorando con un docente
tutto, grazie alla bravura dei docenti, capaci di
esperto su un genere spesso non molto approfondito
ottimizzare i tempi anche con questo tipo di handicap, i
nell’attività ordinaria e portando a casa un’esperienza
risultati dell’intenso lavoro svolto nei tre giorni si sono
sicuramente utile e utilizzabile da subito per il repertorio
visti e sono stati apprezzati da tutti gli altri partecipanti al
e l’attività del coro stesso. Per evitare sovraffollamenti è
Festival e dal numeroso pubblico che ha assistito al
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concerto finale che ha concluso la manifestazione.
coristi, i loro direttori, i docenti e il meraviglioso e
Al termine della serata tutti i cori (più di 500 persone)
efficientissimo staff si sono augurati reciprocamente
hanno cantato assieme An Irish Blessing sotto la
buona fortuna per gli impegni futuri e si sono dati
direzione di Lorenzo Donati: con queste parole tutti i
l’arrivederci per l’edizione 2011.
III CONCORSO
“CJANTUTIS PAI FRUTS”
essere contrassegnati da un motto o una parola-chiave da indicare
su una busta sigillata che accompagnerà il lavoro. All’interno della
busta sigillata dovranno comparire i riferimenti anagrafici (nome,
cognome, residenza, numero telefonico e e-mail) e una
dichiarazione firmata in cui si assicura che l’opera è inedita e non
è mai stata eseguita in pubblico. Un’eventuale dichiarazione
mendace sarà motivo di esclusione dal concorso e dell’obbligo di
restituzione dei premi ricevuti.
La Società Filologica friulana e l’Unione Società Corali del Friuli
Venezia Giulia bandiscono il III Concorso per composizioni musicali
per bambini “Cjantutis pai fruts”, aperto ai compositori di qualsiasi
nazionalità.
La finalità del concorso è incentivare la produzione di nuovi brani
musicali in lingua friulana che siano adatti all’esecuzione in classe
e favorirne la diffusione a scopo didattico nel mondo della scuola.
In questa edizione gli autori potranno presentare composizioni su
testi friulani a scelta libera nelle due categorie previste dal concorso:
Categoria A: composizioni per “voce bianca”, o coro di “voci
bianche”, per bambini della scuola dell’infanzia e delle prime due
classi della scuola primaria, con o senza un semplice
accompagnamento strumentale. Gli strumenti potranno essere: il
flauto dolce (o altro strumento melodico), la chitarra (o altro
strumento di accompagnamento), il pianoforte (o le tastiere), piccoli
strumenti a percussione;
Categoria B: come previsto nella categoria A, ma con estensione
melodica e carattere espressivo adatti a bambini più grandi (le tre
ultime classi della scuola primaria e le tre classi della scuola
secondaria di primo grado).
Per il concorso sono previsti i premi sotto indicati:
Primo premio categoria A
€ 1.000
Secondo premio categoria A € 500
Primo premio categoria B
€ 1.000
Secondo premio categoria B € 500
Segnalazioni: eventuale pubblicazione.
Le composizioni dovranno basarsi su testi letterari in lingua friulana
ufficiale o nelle sue varianti, redatti possibilmente con la grafia
stabilita dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Si raccomanda
particolare cura nella scelta dei testi in base all’età di destinazione.
La giuria, nominata dalle presidenze della Società Filologica Friulana
e dell’Usci Fvg, esaminerà i lavori principalmente in base alla loro
validità didattica, fruibilità ed eseguibilità e alla qualità ed
adeguatezza dei testi. Le decisioni della giuria sono inappellabili.
Le partiture dovranno recare indicazione della categoria di
partecipazione e dovranno essere corredate dal testo poetico
nella sua interezza e corretta versificazione (su pagina separata e
riportando il nome dell’autore dei versi o della fonte da cui il testo
stesso è tratto). I lavori dovranno pervenire anonimi e non dovranno
riportare nessun segno che possa identificare l’opera. Dovranno
I lavori dovranno pervenire in 4 copie per la partitura e il testo alla
segreteria della Società Filologica Friulana – Via Manin, 18 – 33100
Udine, entro il 30 giugno 2010.
Su ogni partitura dovrà essere indicata anche la durata
dell’esecuzione, che in ogni caso non dovrà superare i 3 minuti per
la categoria A e i 5 minuti per la categoria B.
I risultati del concorso saranno formalmente resi noti ai vincitori
entro settembre 2010 e la cerimonia di premiazione si terrà entro
l’autunno dello stesso anno.
I lavori premiati, assieme a quelli eventualmente segnalati, potranno
essere eseguiti nei tempi e luoghi indicati dalla Società Filologica
Friulana e dall’Usci Fvg.
La Società Filologica Friulana e l’Usci Fvg avranno il diritto esclusivo
congiunto di pubblicazione a stampa dei lavori vincitori, ed
eventualmente di quelli segnalati, scritti nella grafia ufficiale friulana.
Le riproduzioni successive – per conto di terzi – dovranno riportare
l’autorizzazione della Società Filologica Friulana e dell’Usci Fvg e
l’indicazione della edizione.
Allo scopo di dare la massima diffusione ai lavori, la Società
Filologica Friulana e l’Usci Fvg potranno prendere accordi con
istituzioni del territorio per realizzare in coproduzione supporti
stampati e/o registrati in audio e video. tutti i diritti sono riservati.
I lavori ricevuti non saranno restituiti, ma faranno parte della
documentazione del concorso.
Società Filologica Friulana
Usci Friuli Venezia Giulia
Per informazioni:
Società Filologica Friulana “G. I. Ascoli”
Via Manin, 18 - 33100 Udine
tel. 0432 501598 - fax 0432 511766
[email protected]
www.filologicafriulana.it
Unione Società Corali del Friuli Venezia Giulia
Via Altan, 39 - 33078 San Vito al Tagliamento (PN)
tel. 0434 875167 - fax 0434 877547 - [email protected]
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BELLA STELLA,
VERBUM CARO
E MISSUS
QUALCHE TRADIZIONE MUSICALE
DI CLAUT
Roberto Frisano
Mi
l luogo
possono osservare tratti di una
Per le (poche, credo) persone che non
dimensione conservativa che vanno dalle
conoscono il paese di Claut, è necessario
particolari relazioni con l’ambiente
indicarne almeno sommariamente la
naturale alla vitalità della lingua locale,
posizione geografica: nella porzione
dalla partecipazione alla vita religiosa alle
montana della provincia di Pordenone
modalità di interazione sociale. Ed è
scende dalle Dolomiti friulane il corso del
possibile notare, cosa importante, quanto
torrente Cellina che dà il nome alla valle.
le giovani generazioni siano integrate in
Lo sbocco sulla pianura è tra i paesi di
questo sistema, che è certamente
Maniago e Montereale, mentre risalendo
identitario per la comunità stessa, tanto
la valle verso nord-ovest si giunge al lago
da assumersi in diversi casi il ruolo di
del Vajont e poi a Longarone in Veneto.
“portatori della tradizione”.
Una diramazione viaria del fondovalle
In queste pagine vorrei descrivere quanto
verso est, che segue appunto il corso del
ho avuto modo di rilevare a Claut durante
torrente Cellina, conduce invece a Claut,
il passato periodo natalizio (23 dicembre
che rimane chiuso tra i monti senza la
2009 e 4 gennaio 2010). Avevo avuto
prosecuzione del percorso stradale.
notizia circa le manifestazioni musicali
Sicuramente la posizione periferica della
tradizionali del luogo da pubblicazioni
Valcellina e di Claut in particolare ha
specifiche1 e volevo osservarle
favorito (e favorisce tutt’ora) il
direttamente. Queste tradizioni si
mantenimento di elementi tradizionali
differenziano per la diversa funzionalità: la
nella vita della comunità. Pur nella
prima è la novena di Natale con il canto
modernità dell’esistenza di oggi, si
del Missus est in una veste melodica
1
18
La prima menzione è in Lucio Peressi, Note folcloristiche su Claut. Tradizioni religiose, «Ce fastu?», XXXVI
(1960), 1-6, p. 126.
tradizionale, la seconda è
dando così all’usanza il valore di un
l’esecuzione dell’antico canto
rito di passaggio.
devozionale Verbum Caro/Bell’infante
Nella tradizione popolare italiana, il
piccolino durante la messa di Natale e
rito della stella è documentato in
la terza è il giro di questua con la
un’ampia area che va dalla
stella in cui si esegue un canto
Lombardia al Friuli (con maggior
altrettanto antico Noi siamo i tre re
concentrazione in Trentino e Sud
venuti dall’oriente per adorar Gesù.
Tirolo), mentre al di là delle Alpi è
Contravvenendo alla logica temporale,
diffuso nei paesi cattolici di lingua
riferirò innanzitutto di questi ultimi due
tedesca e anche in altri paesi come il
canti tradizionali che sono diffusi un
Belgio, la Svizzera, o ancora verso
partecipanti erano anche allievi dei
po’ in tutto il Triveneto, e in seguito del
est, la Slovenia e l’Istria, la Romania,
monasteri e cantori laici delle chiese)
Missus che si inquadra invece in una
l’Ungheria, la Repubblica Ceca.
fino ad affermarsi nei paesi di
dimensione specificamente friulana,
Benché si presenti oggi come una
campagna e nei villaggi di montagna
quella del cosiddetto repertorio
tradizione popolare, la questua con la
di buona parte dell’Europa centrale.
patriarchino di tradizione orale.
stella è un’usanza dalle origini
All’epoca della sua origine, l’usanza
Canti di questua e devozione
storicamente ben definibili. I primi
prevedeva molto probabilmente
La tradizione della stella o, come
documenti che ne fanno cenno
l’impiego di canti latini e di vari
viene anche chiamata, dei tre re, è
risalgono alla metà del XVI secolo e si
geistlicher Lieder il più diffuso dei
costituita da questue augurali che si
riferiscono ai territori a nord delle Alpi
quali fu certamente il Puer natus in
svolgono con l’emblema della stella e
(Tirolo, Baviera, Salisburghese) dove la
Bethlehem conosciuto anche in Friuli.
della rievocazione simbolica del
pratica sembrerebbe essere stata
In seguito altri canti furono creati per
cammino dei re magi. Gli “attori” di
avviata nell’ambito delle istituzioni
aumentare il repertorio disponibile.
queste azioni rituali sono giovani o
scolastiche (gesuitiche in particolare).
Una raccolta in particolare, intitolata
adulti (un tempo erano solo maschi)
I primi protagonisti erano gruppi di
Sacri canti. Ovvero raccolta di varie
oppure, in diversi casi, bambini.
studenti che giravano le strade delle
canzoni spirituali e data alle stampe
A volte il gruppo è costituito da tre
città e dei piccoli centri con la stella e
alla fine del Seicento dal sacerdote
sole persone per rappresentare i re
cantavano canti religiosi adeguati
Giovanni Battista Michi di Tesero (Val
magi; in altri casi può essere formato
all’occasione con l’intento sì di
di Fiemme), costituì la fonte
da più persone anche senza
edificare gli ascoltatori, ma anche di
principale di questo repertorio in
particolari elementi evocativi
raccogliere beni e denaro per il
lingua italiana. La sua diffusione fu
nell’abbigliamento. In alcuni luoghi al
sostentamento delle proprie scuole.
molto ampia e permise a molti dei
gruppo dei coscritti dell’anno è
La tradizione si sarebbe poi diffusa
canti natalizi di radicarsi nelle
riservata l’organizzazione del giro,
uscendo dai confini urbani (i
tradizioni popolari locali.2
2
Il giro della stella, 4 gennaio 2010
Renato Morelli si è interessato in modo particolare dei canti natalizi di questua dell’arco alpino. Tra i vari testi sull’argomento rimando a “Dolce
felice notte...” I Sacri canti di Giovanni Battista Michi (Tesero, 1651-1690) e i canti di questua natalizio-epifanici nell’arco alpino, dal Concilio
di Trento alla tradizione orale contemporanea, a cura di Renato Morelli, Quaderni Trentino Cultura, 2, Provincia Autonoma di Trento, Trento,
2001. Morelli così definisce l’importanza del volumetto di Michi: «Allo stato attuale delle ricerche, la raccolta Michi contiene la più antica
attestazione di un corpus di testi natalizio-epifanici riscontrabili nei repertori popolari delle Stelle; si tratta in particolare di 36 canti (solo il
testo letterario, senza alcun riferimento alla parte musicale) per le Feste di Natale, 18 dei quali in latino e altrettanti in volgare. Ben 17 di questi
testi risultano a tutt’oggi documentati nella tradizione orale dell’arco alpino italiano, dal Ticino all’Istria veneta» (p.26).
19
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nella raccolta Michi è compreso un
canto relativo alla visita dei magi
(molto diffuso), ma i suoi versi però
differiscono da quello della Nuova
operetta. Infatti recitano: Noi siamo i
tre re dell’oriente / abbiam visto la
gran stella / la qual porta novella del
signore.
Il giro della “bella stella”, come viene
chiamato a Claut, è particolarmente
suggestivo. Di mantenere viva la
tradizione si incaricano, oggi, diversi
ragazzi e adulti che si organizzano
coprendo ogni sera una borgata del
paese. Nel periodo compreso fra
Natale e l’Epifania i cantori si
ritrovano al bar in piazza nel tardo
pomeriggio e poi si muovono (a piedi
Il giro della stella, 4 gennaio 2010
o in auto) per raggiungere la zona da
visitare. Giunti nelle case si
20
In Friuli l’usanza della stella è ancora
Anche il canto Noi siamo i tre re
dispongono negli ingressi o nelle
viva presso alcune comunità della
venuti dall’oriente per adorar Gesù
stanze (cucine, salotti), fanno
zona montana tra cui, oltre a Claut,
impiegato a Claut è riconducibile al
spegnere le luci e accendono
Chiusaforte, Piano d’Arta, Cabia,
particolare fervore contro-riformistico
l’illuminazione interna della stella
Ovasta di Ovaro, Raveo, Colza e
irradiatosi dall’arco alpino centrale. I
(formata da un telaio ricoperto di
Maiaso, mentre in pianura è stata
canti in italiano erano intesi come
stoffa bianca). Generalmente
quasi ovunque interrotta ad
forma di propaganda cattolica contro
ricevono denaro che viene impiegato
eccezione di pochissimi paesi tra cui
l’eresia protestante. Numerosi libri e
poi per una cena conviviale e per
Porpetto e Viscone. In genere in
fogli volanti si stamparono allora per
altre necessità della comunità (ad
ognuno di questi luoghi si esegue un
un’azione di persuasione popolare i
esempio il cambio delle funi della
solo canto o, a volte, anche di una
cui risultati sono ancora oggi
cella campanaria, l’allestimento della
sola strofa. Un caso particolare è
verificabili nella tradizione orale. Tra
Via crucis drammatizzata del venerdì
rappresentato dalla tradizione di
queste pubblicazioni c’è un fascicolo
santo).
Sauris che, grazie ai legami con i
a stampa della fine del XVII secolo
Ogni strofa del canto è intonata ed
territori germanofoni dell’arco alpino
(ancora un’edizione dei Remondini di
inframmezzata da passaggi per voce
centrale, dispone di un repertorio di
Bassano) intitolato Nuova operetta
sola (diversi cantori si alternano in
canti in tedesco eccezionalmente
spirituale che è appunto la fonte
questo); la polivocalità è realizzata
ricco.
antica del canto in questione. Anche
essenzialmente con terze parallele
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che in un passaggio diventano triadi.
Lo stile vocale è abbastanza
energico per emissione e sostegno
delle frasi melodiche e non prevede
particolari sfumature dinamiche
eccetto una diminuzione del volume
all’incipit della sesta strofa. L’assetto
metrico, pur sempre riconoscibile,
subisce leggere contrazioni e
dilatazioni di tempo. Questa lezione
melodica non sembra avere
concordanze con le altre con cui si
intona il testo. La trascrizione che
propongo cerca di rendere questa
libertà ritmica che, ripetendosi in
ogni strofa, è fatto caratteristico
dell’atto esecutivo. Per comodità di
lettura ho trasportato i suoni reali di
D’incenso l’odore
dei suoi Sacri canti, mentre l’incipit
una quarta all’acuto.
ne colga il fetore
melodico si avvicina alle melodie
di stalla immonda
delle laudi quattrocentesche e
Noi siamo i tre
in cui troviam Gesù. (2 volte)
cinquecentesche sull’omonimo testo
venuti dall’oriente
Or noi ce ne andiam
latino (Michi fu, più che autore,
per adorar Gesù. (2 volte)
ai nostri paesi
adattatore o rielaboratore di canti
da cui venuti siam. (2 volte)
preesistenti). Un tempo il canto era
È un re superiore
impiegato durante la questua, ma
di tutti il maggiore
Ma qui ci resta il cuore
attualmente è cantato solo in Chiesa
di quanti che al mondo
in mano al Signore
durante la messa di mezzanotte. Pur
ne furono giammai. (2 volte)
in braccio a Maria
in molteplici varianti testuali, il canto
il bambinel Gesù. (2 volte)
è particolarmente diffuso in Cadore,
Dov’è il bambinello
basso Comelico, Zoldano e Agordino
grazioso e bello
ed era anche conosciuto (in forma
in braccio a Maria
Il Verbum caro factum est –
però assai corrotta) a San Martino
che l’è madre di lui. (2 volte)
Bell’infante piccolino è un canto in
del Carso. Anche per il Verbum caro
italiano in cui i versi latini fungono
di Claut valgono le osservazioni
Perciò noi abbiam portato
solo da sezione iniziale e finale. La
precedenti riguardo allo stile vocale.
incenso odorato
versione di Claut corrisponde quasi
Interessante in questo caso è
e mirra ed oro
completamente alla lezione riportata
l’assetto metrico in cui si alternano
in dono al re divin. (2 volte)
da Giambattista Michi nell’edizione
misure diverse per quantità di tempi,
21
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O pastori lasciate stare
le vostre pecore guardare
Gesù venite ad adorare
con la vergine Maria. (2 volte)
San Giuseppe vecchierello
governator di Gesù bello
che foste dato per donzello
alla vergine Maria. (2 volte)
I tre re magi dell’oriente
vengon con doni e con gran gente
inginocchiandosi immantinente
con la vergine Maria. (2 volte)
I santi angeli tutti quanti
intonan cori ed altri canti
insieme con gli altri santi
e con la vergine Maria. (2 volte)
Ora noi vi ringraziamo
del presente e dell’onore
un altro anno torneremo
se così piace al Signore
e alla vergine Maria. (2 volte)
Verbum caro factum est
de virgine Maria. (2 volte)
anche se le battute in 5/8 sono forse
oggi è nato Iddio bambino
da intendersi come “contrazioni” di
dalla vergine Maria. (2 volte)
Entrambi i canti della tradizione di
quelle in 6/8. La tonalità originale
Gesù è nato tanto bello
Claut sono stati registrati, studiati e
della registrazione è mi bemolle.
fra il bue e l’asinello
comparati da etnomusicologi quali
egli era poverello
Roberto Starec e Gian Luigi Secco e
Verbum caro factum est
con la vergine Maria. (2 volte)
quindi si trovano, in trascrizione o in
de virgine Maria. (2 volte)
Gesù è nato vero pastore
esempio sonoro, anche in altre
di tutto il mondo redentore
pubblicazioni.3 Ad esse rimando per
Bell’infante piccolino
per salvare il peccatore
la conoscenza dell’aspetto
dallo spirito divino
o gran vergine Maria. (2 volte)
propriamente sonoro (anche se sono
3
22
Cfr. Roberto Starec, Le voci delle feste. Canti di nozze e canti calendariali in Friuli, Udine, Società Filologica Friulana, 2003 e, nel sopra citato
“Dolce felice notte...” I Sacri canti di Giovanni Battista Michi i due saggi di Gian Luigi Secco, Cibo, salute, Dio e... luganeghe (pp. 159-224) e di
Roberto Starec Fra oralità e scrittura. I Sacri canti di Giambattista Michi nella tradizione orale friulana, veneta e istriana (pp.239-261).
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Alcuni cantori durante la Novena di Natale, 23 dicembre 2009
Il giro della stella, 4 gennaio 2010
cantati da altri informatori) e per
diffusa in area padana e nei territori
Udine, l’usanza si sarebbe diffusa
ulteriori approfondimenti.
della diocesi aquileiese e che in Friuli
anche nei piccoli centri penetrando
era anche conosciuta come lo zu de
profondamente nel sentimento
La novena di Natale e il missus
la Maria e del Agnolo) il missus
popolare.
Il problema storiografico
avrebbe trovato collocazione nella
Durante i secoli seguenti il testo
rappresentato dal missus e dalla
novena di Natale istituita dal
evangelico fu intonato con formule
novena di Natale in Friuli è stato
patriarca Francesco Barbaro tra la
di probabile origine patriarchina e
affrontato già da alcuni studiosi e
fine del Cinquecento e l’inizio del
solo dal primo Ottocento si sentì
appassionati di tradizioni locali. Le
secolo successivo. Nel 1596, durante
l’esigenza si dare veste musicale
prime annotazioni storiche si devono
il Concilio provinciale di Udine, era
moderna al missus avviando così
ai due sacerdoti Giovanni Trinko e
stata decretata l’abolizione del rito
una fortunata tradizione compositiva
Giuseppe Vale che avanzarono la
patriarchino in favore del rito
(tra i musicisti che si dedicarono al
nota tesi dell’esclusività friulana
romano ed erano state epurate le
genere ricordo Domenico Carminati,
della tradizione. In particolare Vale,
manifestazioni di religiosità non
Leonardo Marzona, Francesco
con maggiore puntualità e più
canonica (come le sacre
Comencini, Antonio De Zorzi, Onofrio
fondate basi documentarie, ricostruì
rappresentazioni). Niente di meglio
Turchetto, Quirico Pecile, Giacomo
in ipotesi il percorso di evoluzione
dunque che inserire il canto
De Vit, Giovanni Battista Candotti,
del genere: dagli antichi usi aquileiesi
dell’Annunciazione in una cornice
Jacopo Tomadini, Vittorio Franz,
e dalla sacra rappresentazione
devozionale ufficializzata. Secondo
Giovanni Battista Cossetti, Ubaldo
dell’annunciazione di epoca
Vale, dalla sua sede d’origine, la
Placereani).5 Si continuò comunque a
medievale (che era particolarmente
chiesa di Santa Maria del castello a
cantare il missus con melodie di
4
4
Entrambi stesero due brevi prefazioni per l’edizione a stampa si due missus del compositore moggese Vittorio Franz, precisamente il Missus
op. 10 n. 2 del 1903 e il Missus opera 29 del 1905 (usciti per i tipi di Annibale Morgante a Udine). Per una più ampia descrizione dell’argomento
rimando al mio volume, Vittorio Franz, organista, compositore, insegnante in Friuli tra ottocento e Novecento, Moggio Udinese - Tolmezzo,
Comune di Moggio Udinese - Moro editore, 2003, pp. 78-91, 301-310.
5
Dopo il saggio di Vale, questo percorso storico del missus non ha trovato nel tempo alcun approfondimento né è stato oggetto di verifiche
o smentite. Gli studiosi della storia musicale e liturgica locale si sono attenuti alle conclusioni del sacerdote gemonese. Anche Gilberto
Pressacco, nella sua disamina storica della musica in Friuli (La musica nel Friuli storico, in GILBERTO PRESSACCO, L’arc di San Marc, Opera omnia,
volume I, Pordenone, Edizioni Biblioteca dell’Immagine, 2002, pp. 47-228: 154), riprende il quadro proposto da Vale rafforzando proprio la specificità
locale della tradizione del missus.
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litanie e canti adatti al periodo di
Avvento realizza il percorso di lode e
preghiera. Vengono intonati diversi
canti in italiano (di creazione
generalmente recente), il Pange
lingua, il Magnificat ed il Missus est.
Durante la celebrazione i cantori
prendono posto nel “coro” del
presbiterio, ma per il missus si
raccolgono nei pressi della mensa e
si rivolgono verso l’altare maggiore.
Va segnalato che, diversamente da
quanto accade nelle altre chiese
friulane, qui al Missus non seguono
le invocazioni Jesus Christus.
La melodia tradizionale impiegata a
Claut sembra impostata nel terzo
modo ecclesiastico anche se la
polivocalità per terze che i cantori
realizzano crea un assetto sonoro
fortemente tonale. La sera in cui ho
effettuato la registrazione il gruppo
dei cantori, ragazzi e adulti, si
componeva di 9 persone (di cui
diverse cantano anche al giro della
stella). Naturalmente, l’assemblea
dall’aula ha partecipato al canto
realizzando i tipici raddoppi vocali tra
voci maschili e voci femminili.
tradizione orale, in particolare nelle
regolarmente nelle sere precedenti il
Propongo la trascrizione della sola
chiese dei centri minori, tanto che
Natale e la buona partecipazione dei
prima parte del Missus dato che il
ancora oggi diversi esempi popolari
fedeli conferma quanto sia sentita
modulo melodico, con piccoli
sono documentabili nel territorio
questa consuetudine tradizionale.
adattamenti, è ripetuto per intonare
friulanofono e a Zoppè nel vicino
Pur non essendo propriamente una
poi i versetti successivi del testo.
liturgia, la novena è guidata dal
Faccio notare che il modulo
sacerdote che attraverso letture,
melodico impiegato a Claut non
Cadore.
6
La novena si celebra a Claut
6
24
Si veda in particolare il volume Il canto «patriarchino» di tradizione orale in area istriana e veneto-friulana, a cura di Paola Barzan e Anna Vildera,
Vicenza, Neri Pozza, 2000, in cui è contenuto l’intervento di Roberto Starec, Canti liturgici tradizionali del Friuli (pp. 153-173) che prende in
considerazione anche il Missus est di Claut.
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sembra avere riscontri diretti con
(con eventuale cadenza mediana) e
attualmente a Claut non si cantano
altri della tradizione orale locale e
con la cadenza finale.7 Nelle versioni
altri esempi del repertorio
nemmeno con quello impiegato a
tradizionali queste parti sono
patriarchino anche se è molto
Zoppè (verrebbe infatti da pensare a
variamente ripetute per adattarsi al
probabile che nei secoli scorsi il
una possibile relazione con il paese
testo. È inoltre molto particolare, nel
canto in chiesa si sia basato, come
cadorino, se non altro per le
modulo melodico di Claut, la
quasi ovunque, prevalentemente
frequentazioni che i clautani hanno
presenza di due corde di recitazione,
sulla tradizione orale. Non resta che
sostenuto col vicino territorio
cosa che caratterizza anche un altro
mettere alla prova la memoria di
veneto). Riproduce però, come gli
modulo di intonazione (non del
qualche persona anziana del paese
altri missus popolari, lo schema di un
missus, però) frequente nella
per scoprire le eventuali connessioni
tono salmodico gregoriano con
tradizione orale friulana.
musicali col passato.
l’intonazione, la corda di recitazione
Da quanto ho potuto sapere,
7
Usciranno a breve gli atti del Convegno di studi Giovanni Battista Candotti e il suo tempo (Villa Manin di Passariano di Codroipo e Cividale,
7-8 novembre 2009) con un mio contributo sul missus con comparazione tra quello di Candotti e le melodie tradizionali.
Primavera di Voci 2010
Progetto per i cori di voci bianche
e cori scolastici
Concerto di gala
Trieste Sala Tripcovich
Domenica 6 giugno 2010 ore 17
Cuccioli e Voci Bianche
del Cantarè e Piccole Melodie
di Trieste
direttori, Barbara Crapaz e Giampaolo Sion
Coro di voci bianche “Io Tu Noi”
di Villesse
direttore, Laura Belviso
Piccoli Cantori di Rauscedo
direttore, Cristiana Fornasier
Coro di voci bianche
“Voci bianche per gioco”
di Bicinicco
direttore, Nadia Olivo
Gruppo vocale e strumentale
Scuola Secondaria “F. Rismondo”
I.C. Iqbal Masih
di Trieste
direttore, Anna Stopper
Pueri Cantores
“M° Onofrio Crosato”
di Pordenone
direttore, Ambra Tubello
Coro di voci bianche
“Fran Venturini”
di Domio
direttore, Susanna Zeriali
Coro di voci bianche Artemia
di Torviscosa
direttore, Denis Monte
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Corso Superiore per Direttori di Coro
la musica contemporanea
Docente: Lorenzo Donati
29-31 ottobre 2010
Trieste Conservatorio G. Tartini, Chiesa Evangelico Luterana
VENERDÌ 29 OTTOBRE
15.00-18.00
PARTE TEORICA E TECNICA
20.30-22.30
PARTE PRATICA CON CORO LABORATORIO
DOMENICA 31 OTTOBRE
ORE 14.00
PROVE GENERALI
ORE 16.30
CONCERTO FINALE
SABATO 30 OTTOBRE
09.30-12.30
PARTE TEORICA E TECNICA
15.00-18.00
PARTE TEORICA E TECNICA
20.30-22.30
PARTE PRATICA CON CORO LABORATORIO
Informazioni e iscrizioni:
USCI Friuli Venezia Giulia
via Altan, 39 – 33078 San Vito al Tagliamento (Pn)
tel. 0434 875167 – fax 0434 877547
[email protected] – www.uscifvg.it
FESTA
EUROPEA
DELLA MUSICA
EVENTI IN REGIONE
Domenica 20 giugno 2010
Staranzano (Go)
Teatro San Pio X
ore 17.30
Lunedì 21 giugno 2010
Gradisca d’Isonzo (Go)
Palazzo Torriani
ore 21.00
Lunedì 21 giugno 2010
Trieste
Chiesa Evangelica Luterana
ore 20,30
in collaborazione
con Feniarco
Festa Europea della Musica
Festa Europea della Musica
E...state in coro
Corso di propedeutica
dell’Ass. Audite Nova di
Staranzano
Corale Città di Gradisca
d’Isonzo
Coro InterScolastico di Trieste
Coro di voci bianche Audite
Nova di Staranzano
Coro Audite Juvenes di
Staranzano
Associazione Incontro di
Staranzano
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Coro Ermes Grion di
Monfalcone
Gruppo corale Ars Musica di
Poggio Terza Armata
Coro S. Ignazio di Gorizia
Gruppo vocale Euphonia di
San Pier d’Isonzo
Corale della scuola
Buckingham, Browne and
Nichos di New York
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UNA GIORNATA
PER CANTARE
INSIEME?
Letizia Donnini
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redo di aver seguito i concerti di “Una
quindi, partecipare a questa rassegna è
giornata per cantare insieme”, la rassegna
qualcosa di più che ascoltare un concerto:
di cori a voci bianche promossa dall’USCI
è sempre un momento intenso, che non
della provincia di Gorizia, fin dalle
solo mi dice qualcosa sull’oggi della nostra
primissime edizioni, quando la palestra
coralità giovanile, ma mi riporta indietro, mi
della scuola elementare di Sagrado era
fa pensare alla funzione formativa delle
colma di genitori e nonni e tutto finiva nel
nostre associazioni, al suo percorso e alla
primo pomeriggio, tra pastasciutte e giochi.
sua evoluzione, al grande dispendio di
L’ho fatto in più vesti: sia quella di
energie di volontari, di maestri e di famiglie.
responsabile di un’associazione corale con
L’ultima edizione di “Una giornata per
una sezione a voci bianche, da quella di
cantare insieme” si è svolta nel
genitore, infine, adesso, a quella di “inviata”
bell’auditorium di Farra d’Isonzo. I cori
per la rivista Choralia, con lo scopo di
erano bravi, le voci curate e fuse, il lavoro
raccontare ai nostri lettori quanto avviene
dei maestri evidente. Attenzione e
sul territorio, quali sono le energie messe in
passione ancora una volta. Ancora una
campo, gli obiettivi e i risultati. Ho visto,
volta erano chiari i progressi rispetto
anche con commozione, i bambini
all’edizione precedente. La mattinata poi
crescere, con le loro storie individuali che
si è conclusa con l’esibizione, al di fuori
cominciano a spiegarsi e a prendere una
della rassegna, del coro giovanile “Audite
forma sempre più autonoma. Ho visto
juvenes” di Staranzano, costituito da
quelli che hanno continuato a cantare,
ragazzi dai 15 ai 25 anni, che in gran parte
quelli che hanno smesso e quelli che hanno
hanno cantato fin da piccoli.
ricominciato, anche dopo anni. Per me,
Tutto bene, quindi, viene da dire.
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C’è solo un fatto, per me non da poco: i cori a voci
la difendono, la mantengono e la comunicano ai bambini.
bianche presenti alla rassegna erano tre, sui numerosi
È importante, dopo alcuni anni di successi e di bei
presenti nella provincia.
risultati, che all’interno della nostra associazione
Aprire una piccola riflessione su questo dato e sulle
provinciale si continui a ragionare sugli obiettivi di questa
pagine di Choralia mi sembra abbia un senso.
manifestazione e non si dia mai per scontato che
Lasciamo da parte il fatto, sicuramente possibile, che ci
l’intento, pensato e ribadito molto tempo prima,
fossero impegni già definiti o progetti in corso per alcuni
si rinnovi automaticamente e che ancora una volta lo
di essi, e domandiamoci qualche altra cosa, apriamo altri
spirito associativo prevalga assieme ad un progetto
scenari possibili sui quali eventualmente ragionare
comune di qualità per far sì che la “Giornata” sia
assieme nei mesi prossimi.
rilanciata, con tutte quelle potenzialità che in questi anni
Come viene percepita dalle associazioni, dai maestri e
abbiamo potuto apprezzare. Ineccepibile l’organizzazione
dalle famiglie questa nostra giornata per cantare
della rassegna e piacevole l’ascolto dei piccoli del coro a
insieme? Come un momento di confronto e di scambio o
voci bianche della Società filarmonica “Giuseppe Verdi”
come una prova di merito da superare, un piccolo
di Ronchi del gruppo vocale strumentale “La foiarola” di
concorso regionale, attraverso il quale i gruppi migliori
Poggio Terza Armata e dell’”Io, tu, noi” di Villesse.
saranno convogliati al galà di “Primavera di voci”?
Proprio questi ultimi, bravi e affiatati, assieme a Laura
Le osservazioni, che dopo il concerto vengono
Belviso che li dirige, rappresenteranno ancora una volta
presentate ai maestri, come sono proposte ed accolte?
la provincia di Gorizia il 6 giugno al concerto di gala nella
Come un feedback che può offrire uno spunto per il
sala Tripcovich di Trieste.
lavoro futuro o come la valutazione di una performance
A loro e a tutti i ragazzi che cantano rinnovo stima
che in qualche modo classifica il coro tra i bravi o tra gli
e sostegno.
scarsi?
E il fatto che dei gruppi di bambini, spesso alle prime
armi, vengano ascoltati con un criterio analitico su alcuni
parametri di valutazione e, in qualche modo, confrontati
con altri è uno stimolo in più per mettersi in gioco con
allegria e un po’ di sana competizione o l’anticamera di
delusione anche cocente?
E i cori scolastici dove sono?
Esiste ancora quella bella spinta alle attività corali, con il
suo valore aggiunto di cultura, divertimento e
socializzazione oppure è stata schiacciata dalla penuria
di mezzi, dai fondi sempre più risicati e, per
sopravvivenza, rivolti verso le esigenze primarie della
didattica ordinaria?
La risposta a queste domande credo stia nel modo in cui
gli adulti intendono “Una giornata per cantare insieme”,
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Choralia
USCI PORDENONE,
ASSEMBLEA ANNUALE
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omenica 21 febbraio, presso la sede di
l’USCI Pordenone reputa di importanza
Palazzo Altan a San Vito al Tagliamento, si
strategica per lo sviluppo della coralità.
è svolta l’Assemblea Ordinaria dell’USCI
Sono stati realizzati “Teatro di Voci”
Pordenone.
(progetto in collaborazione con USCI Friuli
All’apertura dei lavori, il Presidente Carlo
Venezia Giulia e l’Ente Regionale Teatrale
Berlese ha ringraziato i numerosi cori e le
del Friuli Venezia Giulia - teatroescuola)
autorità presenti: Gino Gregoris (Sindaco
dedicato al mondo della scuola e il “Corso
di San Vito al Tagliamento), Antonio Di
di direzione di coro” – organizzato in
Bisceglie (Assessore alla Cultura Comune
collaborazione con USCI Friuli Venezia
di San Vito al Tagliamento), Giuseppe
Giulia e USCF – indispensabile laboratorio
Bressa (Assessore alla Cultura provincia di
permanente di formazione per direttori e
Pordenone), Daniele Gerolin (Consigliere
coristi.
regionale), Sante Fornasier.
“Audite pueri”, tradizionale
A testimoniare il costruttivo rapporto di
manifestazione rivolta alla coralità
collaborazione che l’USCI Pordenone è
giovanile si è svolta con successo nella
riuscita ad instaurare sia nell’ambito della
singolare e spettacolare sede dell’ex
coralità che con gli Enti del territorio, tutte
Centrale Idroelettrica di Malnisio di
le autorità presenti hanno riconosciuto il
Montereale con la partecipazione di
prezioso ruolo di riferimento per la
cinque cori della nostra provincia.
coralità che l’USCI svolge, nelle sue
La “Rassegna di Polifonia,” appuntamento
articolazioni provinciale e regionale, in
biennale giunto alla sesta edizione sul
sintonia col quadro nazionale (Feniarco)
tema “La musica corale in Friuli Venezia
ed Europeo (Europa Cantat) grazie alla
Giulia con particolare riferimento agli
prestigiosa presidenza di Sante Fornasier.
autori del XX e XXI secolo”, si è tenuta
Durante l’assemblea è stato illustrato il
all’Abbazia di S. Maria in Sylvis a Sesto al
resoconto delle attività svolte nel 2009
Reghena.
partendo dalla formazione, settore che
I cori partecipanti hanno proposto
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interessanti progetti che sono stati
Pordenone alla presenza di tutte le
di musica corale, i progetti “Musae”
molto apprezzati sia dai compositori
Associazioni Corali affiliate.
e “Nativitas”.
(tutti presenti) che dal numeroso
Il 2009 è stato ulteriormente
La presentazione dei bilanci
pubblico.
arricchito dalla XII edizione di
consuntivo e preventivo – approvati
“Chorus Musae”, in collaborazione
“Corovivo” che si è svolta nel Teatro
all’unanimità – ha evidenziato il
con la Provincia di Pordenone, ha
Gozzi di Pasiano con la novità di
buono stato di salute dell’USCI
visto la realizzazione in rete di tre
“Corovivo Festival”, una serie di
Pordenone con 54 Associazioni
interessanti appuntamenti con la
interessanti appuntamenti sul
Corali iscritte, molte delle quali
proposta di apprezzati repertori.
territorio provinciale nel periodo
hanno al loro interno anche una
“Cori in festa 2009” a Sacile è stata
precedente il Concorso.
formazione di voci bianche o
la manifestazione più importante
L’annata si è conclusa con
giovanile. Si tratta di una realtà
dell’anno che ha visto la
“Nativitas”: 90 concerti per tutto il
significativa nel panorama
partecipazione di 27 cori
periodo natalizio fino all’Epifania.
pordenonese, che connota il mondo
pordenonesi e 4 cori ospiti dalle altre
Da sottolineare che ben 29 di questi
del volontariato culturale come
province e 2 dal vicino Veneto.
appuntamenti sono stati realizzati in
irrinunciabile risorsa del territorio.
In quest’occasione, alla presenza di
provincia di Pordenone e in
Punto di forza dell’impostazione data
tutte le autorità del territorio, è stata
collaborazione con i cori
all’Associazione è sempre stato
offerta ad un numeroso ed attento
pordenonesi.
quello di gestire l’amatorialità con
pubblico l’immagine di una coralità
L’attività 2010 ripresenterà i progetti
criteri di professionalità, per
viva, in piena attività, con un ruolo di
di formazione (“Teatro di voci” e
raggiungere da parte di tutti una
primo piano nella promozione
“Corsi di direzione”), le rassegne
sempre maggiore qualità dell’offerta.
culturale della provincia di
“Audite Pueri” (Casarsa, Teatro
Un importante obiettivo, a cui fin
Pordenone. “Cori in festa 2009” è
Pasolini, 16 maggio 2010) e
d’ora dobbiamo prepararci, sarà il
stata inoltre l’occasione per
“Rassegna di Polifonia” (1° week-end
festival europeo “Europa Cantat
celebrare, durante il concerto finale,
di ottobre) che quest’anno sarà
Torino 2012” a cui contiamo di
il trentennale di fondazione dell’USCI
rinnovata e dedicata a tutti i generi
partecipare con una significativa
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rappresentanza pordenonese.
impegnare i nostri cori in un’attività
appartenenza in tutti i presenti,
“Torino 2012”, traguardo raggiunto
sempre più qualificata.
questo dà all’Associazione fiducia e
da Feniarco con anni di impegnativo
L’assemblea ordinaria dell’USCI
motivazione nel proseguire nel
lavoro, colloca la coralità italiana in
Pordenone si è conclusa
lavoro con l’aiuto e la collaborazione
una posizione di rilievo a livello
positivamente, evidenziando
di tutti.
internazionale e ci stimola ad
soddisfazione e orgoglio di
LA PASSIONE CON GLI
OCCHI DELLA MADRE
STABAT MATER DI FRANZ JOSEPH HAYDN
Gianni De Pol
Ml
a passione di Cristo, attraverso il dolore
definitivo sotto forma di sequenza e di inno
della Madre, è stato il tema musicale di
per la festa dei Sette Dolori della Beata
ricerca e di studio affrontato dalla “Corale
Vergine Maria, celebrata il venerdì seguente
Polifonica di Montereale Valcellina”, tramite
la Domenica di Passione.
lo Stabat Mater di Franz Joseph Haydn, per
Nel XVIII secolo poi, oltre alle composizioni
rivolgersi a quel sentimento che ha
per coro polifonico, presero vita numerose
coinvolto gran parte dell’umanità in una
versioni virtuosistiche, riservate alle sole
continua riflessione sulla redenzione di
voci soliste, come le opere di Vivaldi e
Cristo e degli uomini.
Pergolesi
Lo Stabat Mater è un emozionante poema
Haydn percorse interamente il trapasso dal
dove si rivive lo struggente dolore della
tardo Barocco e dello stile galante, alla
madre sotto la croce del figlio morente e
piena razionalità costruttiva connaturata
trattasi di un componimento che ha avuto
con la forma sonata, cui diede un assetto
le sue origini verso il XIII secolo nel contesto
definitivo soprattutto sul terreno della
del rinnovamento suscitato dall’ordine
sinfonia e della musica da camera.
francescano.
La sua creatività, che sta alla base del
Successivamente, nel 1727, un decreto del
classicismo viennese, creò una
Papa Benedetto XIII gli assegnava un posto
composizione con un forte potere
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emozionale tanto da essere considerata tra i migliori Stabat
Alessandro Sessolo accompagnati dall’Orchestra dei
Mater composti. L’opera evidenzia in ogni nota la giusta
“Virtuosi Barocchi”, tutti magistralmente diretti dal maestro
calibratura fra le voci, sia soliste che corali, e l’orchestra.
Maurizio Baldin.
L’inizio della composizione dà spazio all’orchestra che
Le tre esecuzioni dello Stabat Mater sono state concentrate
espone subito il tema, ispirando così l’intervento del tenore
nel periodo della Settimana Santa e precisamente la prima
solista in dialogo con il coro. Le parti successive fino all’Eja
si è tenuta la Domenica delle Palme, presso il Duomo di
Mater si alternano in modo indipendente, poi nella seconda
S. Giorgio Martire di Porcia, la seconda il mercoledì Santo,
parte dell’opera le voci dei solisti e del coro cominciano ad
nella chiesa di S. Francesco di Cividale del Friuli.
intrecciarsi tra loro nei duetti ed in modo particolare nel
Questo concerto della Città ducale è stato particolarmente
quartetto e coro in Virgo virginum, fase preparatoria per il
apprezzato, oltre che per la bontà dell’esecuzione, anche
gran finale con un primo accenno fra il soprano, il
perché rivestiva un aspetto di beneficenza, grazie
mezzosoprano e il coro nel Quando corpus morietur che dà
all’interessamento della Presidente del Coro Tourdion –
inizio alla fuga in Paradisi Gloria dove i soli, il coro e
Silvia Formaio – che lo ha inserito nel “Progetto India onlus”
l’orchestra vanno il finale dell’opera in un canto glorioso.
che attualmente sta operando con la scuola “Awantika
Il progetto Stabat Mater è stato realizzato grazie a quel
Vidya Bhavan”, fondata nel 2003 dalla società Arpan vicino
legame di collaborazione che si è instaurato, già da alcuni
Bhopal, nella regione del Madhya Pradesh, ospitante a
anni, fra la “Corale Polifonica di Montereale Valcellina” e
tutt’oggi circa 400 ragazzi tra i tre e i sedici anni.
l’Associazione musicale e culturale “Tourdion” di Cavalicco
L’ultima esecuzione Venerdì Santo, a conclusione della Via
ed ha visto la partecipazione di voci soliste quali il soprano
crucis, presso il Duomo S. Maria Assunta di Montereale
Carolina Ramirez Ibañez, il mezzosoprano Gabriela
Valcellina, ha rafforzato l’intenso messaggio della Passione
Palomino Sanchez, il tenore Federico Lepre e il basso
del Cristo.
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CORALMENTE…
SACRO&PROFANO
Francesco Calandra
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ome ogni anno, il Teatro Rossetti ospita a
alla lunga potevano risultare ripetitivi;
inizio aprile uno dei più graditi
dall’altro si era deciso che proprio un
appuntamenti della giovane coralità della
brano gospel avrebbe chiuso in bellezza la
provincia di Trieste. L’evento viene ogni
serata: genere del tutto diverso da quello
volta rinnovato nei repertori e
che gli ascoltatori avevano sentito fino a
nell’organizzazione della serata dalla
quel momento e ottima sintesi tra sacro e
magistrale regia di Rosanna Posarelli e
profano, laddove unisce tematiche
Marzio Serbo; l’impegno costante è quello
esplicitamente religiose ad uno stile
di coinvolgere nella serata il maggior
ritmato e coinvolgente, che siamo soliti
numero possibile di cori delle scuole
accostare ad un carattere maggiormente
secondarie di primo e secondo grado della
profano.
provincia. Per l’edizione 2010 era stato
Ma procediamo con ordine, dando il giusto
scelto il titolo “Coralmente… sacro &
riconoscimento a tutti i cori presenti. Una
profano”, che offriva ai vari maestri una
delle innovazioni dell’edizione di
impressionante gamma di scelte
quest’anno è stata l’abolizione di uno
musicalmente differenti; si voleva
schema rigido nelle esibizioni dei cori, che
permettere a tutti di spaziare dai repertori
prevedeva fino all’anno scorso un primo
più classici e polifonici (prediletti
tempo riservato alle secondarie di primo
solitamente dalle scuole superiori) a quelli
grado e il secondo tempo occupato dalle
più vivaci e popolari, con incursioni nel
superiori. Molto gradita è risultata la
mondo della canzone d’autore. L’unico
formula di far seguire, ad un coro di
‘paletto’ messo alla libertà di scelta dei
“piccoli”, un coro di “grandi”, che ha reso
maestri era di evitare brani gospel, che si
ancora più vario e vivace il concerto.
rifacessero alla tradizione del canto
I primi ad esibirsi sono stati i ragazzi
religioso afroamericano. Questa scelta è
dell’istituto comprensivo “Iqbal Masih”
stata motivata da due ottime ragioni: da un
diretti da Anna Stopper che hanno
lato si voleva evitare che molti cori
inaugurato l’edizione 2010 con un viaggio
presentassero brani di genere simile, che
nelle diverse declinazioni del sacro e del
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profano nel mondo proponendo l’inno
della popolare canzone napoletana
menoj di Lojze Krajnčan. Le due
anglicano All things bright and
Funiculì funiculà di Denza cantando la
scuole che hanno chiuso la serata
beautiful nella versione di John Rutter,
prima strofa in lingua slovena e la
sono state il liceo “Dante Alighieri” e
il canto indiano Om namah Shivay e
seconda in dialetto napoletano.
la scuola “Sv. Ciril in Metod” dirette
l’africano Toloka. Secondo l’ordine
Il coro della “Campi Elisi” ha offerto al
rispettivamente da Vincenzo Ninci e
misto inaugurato quest’anno, è
pubblico un brano di Kodály (Stabat
Maurizio Marchesich. Le ragazze del
seguita l’esibizione del coro del liceo
Mater), lo spiritual Let my people go,
“Dante” (si trattava infatti di un coro
ginnasio “Francesco Petrarca”, diretto
e il canto brasiliano Calango. Dopo
interamente femminile) hanno
da Francesco Calandra, che hanno
l’intervallo, la serata è proseguita con
eseguito la Légende op. 54 n. 5 di
proposto tre brani, uno sacro di
il coro del liceo “Oberdan”, che in un
Tchaikowsky e The dove and the
Johann Sebastian Bach e uno profano
originale medley ha collegato il
maple tree di Dvořák, mentre i ragazzi
di Georg Friedrich Händel, basati
canone in re di Pachelbel alla ‘hit’ dei
della “Sv. Ciril in Metod” hanno
entrambi sullo stesso tema musicale;
Green Day Basket case arrangiata
proposto un brano originale scritto
e per concludere, il brano And all that
dallo stesso direttore Stefano
dal loro direttore e intitolato Dežela iz
jazz dal musical Chicago. Di seguito, il
Klamert. Il coro della scuola Tomizza –
sonca morja e un brano originario
coro dell’istituto comprensivo “San
Roli, guidato da Eliana Pograri, ha
della Repubblica Domenicana
Giovanni” diretto da Margherita
presentato Vivere la vita di Gen Verde
Cantemos a Maria.
Messina, con il canto ebraico Dodi li, il
e La vita è adesso di Baglioni, con
Il brano finale a cori riuniti, ormai una
russo Verchovno, il giamaicano
l’ottimo accompagnamento
tradizione di “Coralmente”, ha
Jamaica farewell. Il coro successivo è
strumentale degli stessi alunni.
superato in quanto a numeri, tutti i
stato quello del liceo “Carducci”,
Aleksandra Pertot, tornata sul palco
record precedenti: i ragazzi saliti sul
diretto da Angela Baruffo, che ha
alla guida dei ragazzi della scuola
palco per il commiato al pubblico
eseguito il Gloria dalla Misa Criolla di
media “Gregorčič”, ha guidato i
erano ben 501!
Ariel Ramirez. I ragazzi della scuola
giovani coristi nell’esecuzione di
Roberta Ghietti ha brillantemente
media di Altura, guidati da Paolo
Slava (Gloria) di Edi Oraže e di due
diretto il gospel Cert’nly Lord, con
Simsig hanno proposto Dolce sentire
brani del folklore sloveno Zeleni Jurij e
l’accompagnamento al pianoforte di
di Riz Ortolani e il popolare La mia
Rezijanska. È stato di nuovo il turno
Vincenzo Ninci, ed il tutto è finito in
bela se ciama Sofia. Le ultime due
del licei, con il “Galilei”, che dopo due
un tripudio di applausi e di gioia
scuole che si sono esibite nel primo
brani rinascimentali uno sacro – Jesu
collettiva. A chi scrive piace
tempo sono state la “Gruden”, diretta
rex admirabilis di Palestrina – e uno
sottolineare il successo della
da Aleksandra Pertot, e la “Campi
profano – Tutto lo dì mi dici ‘canta
manifestazione, il numero crescente
Elisi”, diretta da Rosanna Posarelli. I
canta’ di Orlando Di Lasso – hanno
di scuole che vi partecipano e la
ragazzi della scuola secondaria di
proposto un’elaborazione della
notevole qualità vocale – in ascesa –
primo grado “Gruden”, dopo un brano
celeberrima My way. Il coro del liceo
che ormai molti cori scolastici
del compositore sloveno Miro Kokol e
“Slomšek” diretto da Neda Sancin ha
possono vantare.
un breve, delicato e bellissimo Alleluia
poi eseguito un’Ave Maria di Fran
Iniziative di questo genere vanno
di Mozart, hanno riscosso un
Gerbič, Let’s make the world a happy
sostenute con impegno da tutti anche
notevole successo con una versione
place di David eddleman e Poj z
per le prossime edizioni.
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RIFLESSIONI SULLA
CORALITÀ FRIULANA
PARTE SECONDA
Andrea Venturini
a
Udine e nella sua provincia la diffusione
femminili), caratteristica peraltro praticata
della coralità amatoriale organizzata
fino in tempi relativamente recenti.
conosce una forte crescita verso la fine del
Doveroso è inoltre ricordare quei
1800, grazie all’esempio del Coro udinese
compositori che, pur essendosi occupati di
“A. Mazzuccato”, allora diretto da Franco
musica corale, hanno rivolto la loro
Escher. A generare questo fermento è la
attenzione prevalentemente al genere
proposta, in forma corale, del canto
sacro; tra questi Vittorio Franz, Mario
popolare friulano. Fino a quel momento le
Montico, Giovanni Pigani, fino ai più recenti
corali si limitavano quasi esclusivamente
Oreste Rosso, Piero Pezzè, Albino Perosa,
all’attività parrocchiale. Dopo il 1930
Davide Liani, Gilberto Pressacco, la cui
l’associazionismo, compreso quello corale,
produzione corale si è divisa tra sacro,
passa attraverso l’Opera Nazionale
profano e popolare.
Dopolavoro (istituita dal regime di allora)
Per la gran parte del ventesimo secolo
che, seppur con motivazioni
permane ancora la distinzione tra i cori
propagandistiche, favorisce ulteriormente
che si occupano di musica popolare ed i
la diffusione del canto corale.
cori parrocchiali, cui è riservata la musica
Contemporaneamente cresce il numero
sacra, prevalentemente accompagnata
dei compositori che dedicano la propria
dall’organo. Ancora insignificante,
produzione al canto popolare friulano; tra i
nell’ambito amatoriale, la presenza di cori
più noti Marzuttini, Zardini, Seghizzi,
polifonici.
Garzoni. La gran parte della produzione
L’interesse del pubblico per la musica
popolare risultava, a quel tempo, scritta
popolare friulana risulta essere rilevante
per tre voci virili mentre la diffusa prassi
nella prima metà del ‘900, non solo in
esecutiva vedeva l’esecuzione a cinque
patria ma anche all’estero, soprattutto
voci miste non reali (con il raddoppio delle
dove forte è la presenza di immigrati
voci superiori maschili con quelle
d’origine friulana.
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al folclore internazionale, al gospel,
quello promozionale, quello editoriale,
fino all’attuale interesse verso il
concertistico, al recupero di musiche
genere vocal pop e vocal jazz.
e musicisti, ecc. Ritengo che l’attività
Mi è parso importante ripercorrere le
dell’USCI regionale sia stata e
tappe dell’associazionismo corale
continui ad essere strategica per la
nella nostra provincia, per tentare di
crescita del mondo corale. Mi sento
comprenderne l’evoluzione attuale.
però di affermare, in un mondo in cui
Con un numero di cori affiliati che si
la competitività esasperata sembra
aggira tra i 110 ed i 120, l’USCF può
farla da padrona, che dovremmo
vantare oggi una situazione
imparare a dare di nuovo risalto al
favorevole; se ai cori associati
sano e puro valore ricreativo
aggiungiamo i cori non iscritti, i cori
dell’attività corale amatoriale.
Per giungere ad una svolta
parrocchiali ed i cori scolastici,
Volendo utilizzare il linguaggio
significativa nell’indirizzo dei cori
possiamo affermare che, nella nostra
sportivo, potremmo dire che se è
della provincia, bisogna arrivare agli
provincia, alcune migliaia di persone
vero che non tutti possono avere le
anni ’60; inizia allora l’interesse di
si dedicano con continuità al canto
doti per giocare in serie A, è in ogni
alcuni complessi per la polifonia
corale.
caso più salutare praticare uno sport
rinascimentale, prevalentemente
È questo un dato molto buono;
piuttosto di limitarsi a guardarlo alla
profana, e con esso la coscienza della
nonostante ciò si sente spesso da più
TV! È anche altrettanto chiaro che
necessità di affrontare un percorso
parti obiettare che, a fronte di numeri
bisogna porsi un obiettivo minimo,
vocale ed interpretativo adeguato al
così rilevanti, i cori di qualità
che in ambito corale può significare
repertorio.
costituiscono ancora una minoranza,
un’esecuzione decorosa, nel rispetto
In seguito al terremoto del 1976,
come se l’eccellenza tecnico-vocale
del compositore e degli ascoltatori,
unitamente all’esponenziale crescita
fosse l’unica giustificazione
con una scelta di repertorio adeguata
dei gruppi corali, è confermata questa
all’esistenza di un gruppo corale.
al coro.
tendenza, mentre il repertorio
Secondo me è necessario affrontare
Nel corso degli anni la struttura
polifonico si apre al genere sacro, al
l’argomento da una diversa
sociale è mutata velocemente e le
periodo romantico e, seppur con delle
angolatura.
occasioni per fruire della grande
limitazioni, al ‘900 classico.
Da molti anni le nostre associazioni si
musica sono diventate enormemente
È bene ricordare che per molti cori il
battono perchè sia riconosciuta,
maggiori di quelle di un tempo; non
folclore friulano rimane ancora “asse
soprattutto a livello politico, la
esiste più la civiltà contadina che per
portante”, come pure è rilevante il
valenza culturale dell’attività corale,
decenni ha alimentato l’interesse
numero di cori che dedicano il loro
attività ancora annoverata tra quelle
verso il canto popolare ed il folclore
interesse al repertorio alpino, sulla
ricreative. È questo un obiettivo
in genere. Prendere atto di questo,
falsa riga dello storico coro della
legittimo, più che giustificato
significa non meravigliarsi che il vasto
S.A.T. La fine del millennio vedrà
dall’impegno dimostrato dall’USCI
pubblico sia attratto dai grandi eventi,
l’attenzione di alcuni gruppi allargarsi
Friuli Venezia Giulia su molti fronti:
mentre l’attività di taglio più
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amatoriale sia seguita da un pubblico
progetti mirati ed organici, sono pochi
realizzazione nuovi eventi provinciali
di simpatizzanti e appassionati,
i gruppi che possiedono un’identità
a più ampio respiro, che
generalmente non molto numeroso
ben definita. Affrontare le musiche
continueranno ad essere promossi
ma caloroso e partecipe.
più disparate richiede doti non
dagli organi regionali.
Cos’è allora che non va?
comuni; diviene quindi importante
Costituendo questo mio intervento la
Probabilmente esiste una certa
scegliere un repertorio che identifichi
seconda parte di un più ampio
propensione a lamentare sempre
il coro e consenta di approfondire
discorso sulla coralità friulana,
scenari negativi ed in progressivo
alcuni meccanismi vocali ed
desidero manifestare il mio pensiero
degrado. Di certo non giova
interpretativi. Avremo così il ben
in merito ad alcune tesi sostenute, sul
continuare a guardarsi indietro con
riconoscibile coro popolare, il coro
precedente numero, da Marco
nostalgia e rimpianti, alimentando la
alpino, il coro polifonico, il coro
Maiero.
visione romantica di un Friuli che non
gregoriano, il gruppo vocal pop, ecc,
Di Maiero apprezzo la coerenza del
esiste più.
evitando accozzaglie di generi e stili a
percorso musicale sia come
Mai come ora sostenere la coralità
volte imbarazzanti.
compositore che come direttore del
significa guardare avanti, non temere
Un altro importante argomento è la
“Vôs de mont” e voglio credere alla
la novità, mantenere viva la curiosità
formazione dei direttori. Da alcuni
buona fede delle sue idee sul mondo
verso un mondo in movimento. La
anni l’USCF ha ripreso
corale. Della sua visione però non
pluralità di vedute e di proposte è
l’organizzazione dei corsi a loro
condivido, ritenendola anacronistica,
condizione necessaria perchè
indirizzati, convinta nella necessità di
la contrapposizione (se mai ci sia
l’attività corale possa crescere,
un frequente e costante
stata) tra cori polifonici e cori
coinvolgendo un numero sempre
aggiornamento. La partecipazione
popolari. Non riesco poi a
maggiore di persone, soprattutto fra i
iniziale è stata buona, ma la speranza
comprendere perché rifiuti tutto ciò
giovani. Essere proiettati al futuro non
è di una presenza ben più numerosa,
che ai suoi occhi appare “moderno”, il
significa poi dimenticare o
che coinvolga anche giovani musicisti
che lo porta ad attribuire alla musica
sconfessare il passato, ma proseguire
desiderosi di avvicinarsi al mondo
contemporanea colpe che
in un percorso intrapreso. Penso
corale.
certamente non può avere, visto il
inoltre che un intelligente recupero
Non dobbiamo abbassare la guardia
ristretto numero di cori che ad essa
della canzone popolare potrebbe
sul fronte della formazione dei coristi
ancora si dedicano.
essere, oggi più che mai,
e dell’impostazione vocale; a questo
Destano un certo stupore anche simili
un’operazione interessante.
scopo è allo studio la ripresa anche di
affermazioni: «Mi chiedo perché mai
Esistono certamente anche ambiti in
corsi a loro rivolti, come pure il
la produzione della maggioranza dei
cui poter intervenire con buona
potenziamento delle opportunità da
compositori per coro sia
possibilità di miglioramento. Come ho
offrire ai cori infantili, scolastici e
metodicamente orientata a produrre
avuto modo di dire nella recente
giovanili, realtà in rapida e forte
lavori tra lo sperimentale e
assemblea provinciale, nonostante la
crescita.
l’impossibile».
gran parte dei cori abbia imparato,
La sempre maggiore ristrettezza
A me pare invece che molti siano i
negli anni, ad organizzare il lavoro in
economica rende invece di difficile
compositori eseguibili in tutta
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tranquillità da gran parte dei cori;
con l’esperienza “demarziana”,
gregoriano come pure dai linguaggi
nella sola nostra provincia posso
peraltro rispettabilissima, a cui
moderni, dai testi sacri come dalle
ricordare Orlando Dipiazza, Luciano
Maiero probabilmente s’ispira.
avanguardie poetiche; trovo
Turato, Arnaldo De Colle, Giovanni
Dopo Zorutti, Fruch, Chiurlo, Pasolini,
affascinante la ricerca sulla
Zanetti, Lino Falilone, Davide Pitis (e
Cantarutti, abbiamo oggi ancora la
spazializzazione del suono e l’uso
l’elenco potrebbe contenere
fortuna di avere giovani poeti di
della voce nelle sue infinite
numerosi altri nomi).
altissimo valore, che con sapienza e
possibilità. Mi sforzo di operare con
Marco Maiero lamenta poi il fatto
modernità rendono attuale la lingua
libertà intellettuale, senza preconcetti
che pochi siano i compositori capaci
friulana; fra tutti loro voglio ricordare
verso i diversi stili e generi, cosciente
di scrivere parole e musica. Forse la
Pierluigi Cappello.
di essere una piccola goccia in un
ragione è semplice ed è la stessa per
Per quel che riguarda la mia
mare che tutto può contenere.
cui i poeti non fanno abitualmente
esperienza personale, non intendo
Mi preoccupano però le posizioni
anche i compositori!
ingabbiare le mie composizioni corali
tendenti alla chiusura; è questa la
Il Friuli ha potuto vantare numerosi e
entro ambiti stretti e troppo
ragione che mi spinge a ripetere
grandi poeti. Dai loro versi hanno
demarcati. Cerco di far tesoro delle
ancora una volta: guardiamo avanti,
sempre tratto ispirazione i nostri
esperienze del passato con lo
apriamo la mente al nuovo, non
compositori (con saltuarie eccezioni,
sguardo rivolto al futuro, cercando di
temiamo ciò che è diverso dalle
tra cui anche alcuni noti brani firmati
trovare un punto d’incontro fra
nostre abitudini. È questo un invito
da Zardini). Ritengo che la nostra
tradizione e innovazione. Sono
che mi piacerebbe esteso anche alla
storia sia questa; non confondiamola
fortemente attratto dal canto
vita d’ogni giorno.
Circul Culturâl Laurinzian di Buje
Rassegna Corale di Musica
Sacra Friulana
8ª edizione - 29 maggio 2010
Pieve di S. Lorenzo M. di Monte di Buja (Ud)
Cori partecipanti:
Corale “Renato Portelli” di Mariano del Friuli (Go)
direttore Fabio Pettarin
Gruppo Polifonico “Harmòniae” di Spilimbergo (Pn)
direttore Roberto De Nicolò
Coro “Montasio” del C.R.S. Julia di Trieste
direttore Claudio Macchi
Coro “Arrigo Tavagnacco” di Manzano (Ud)
direttore Michele Gallas
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La Giuria “collegialmente e all’unanimità”
ha dichiarato vincitore di questa 8ª edizione
della Rassegna Corale di Musica Sacra Friulana
il Gruppo Polifonico “Harmòniae” di Spilimbergo,
“per la buona vocalità e l’interpretazione convincente
ed espressiva del brano presentato”.
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SCAMBI TRA CORI:
PERCHÈ?
Nenssi Loddo
i
l coro femminile Multifariam tra la
genere invece che ad esempio prepararci
primavera e l’estate ospiterà due cori
per un concorso e portare a casa un titolo.
stranieri: ad aprile il coro francese
Perché semplicemente non ci limitiamo a
Ensemble Thibaut de Champagne e poi a
partecipare a qualche evento in regione,
giugno il coro norvegese Stavanger Vocal
dove possibilmente ci offrano una buona
Ensemble. Il coro di Stavanger è un
cena dopo e dove la lingua non è un
“vecchio” amico del Multifariam, tra i due
problema? Perché invece ogni paio d’anni
cori ci sono già stati numerosi scambi, e
organizziamo le ferie, gli impegni familiari e
l’ospitalità offerta prossimamente è la
gli impegni lavorativi, per recarci, magari in
restituzione di quella ricevuta ad agosto
corriera, in un paesino sperduto
2008, quando il Multifariam, assieme al
dell’Austria, della Francia, della Norvegia,
coro Audite Nova di Staranzano, ha
dell’Ungheria, di solito fuori da ogni meta
partecipato ai festeggiamenti per
turistica, magari pagandoci anche le spese
“Stavanger 2008, città della Cultura”.
di viaggio, ospitati da famiglie che alcune
Mentre l’incontro di aprile è il primo con il
volte non abbiamo mai visto e che magari
coro di Chalon en Champagne.
non parlano la nostra lingua, per fare uno o
Ora potrei descrivere minuziosamente il
due concerti durante i quali non capiamo
programma di gite e divertimenti che
una parola della presentazione nè
abbiamo offerto e offriremo ad ogni coro,
tantomeno dei complimenti, e poi tornare
potrei parlare diffusamente dei luoghi dove
a casa più stanche di prima. E l’anno
li faremo esibire e ancora dilungarmi sul
successivo ripetere l’esperienza dalla parte
programma di alto livello che entrambi
opposta, quindi cercare posti dove
sicuramente offriranno, ma non ho
ricevere le persone, luoghi dove farle
intenzione di farlo; vorrei invece parlare
esibire, gite da organizzare per fargli
del perché noi come coro, come tutti i cori,
ammirare la nostra regione. Perché
ci diamo da fare e investiamo così tante
facciamo tutto questo?
energie per organizzare una cosa del
La prima scontata risposta è per
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conoscere nuove culture e nuovi usi. Ma è veramente
“fare” nel senso di un “costruire”, davanti a chi ti ascolta,
così? La prima volta che sono stata ospite in una famiglia
un’emozione; e l’emozione è costruita lì sul momento,
è stato una ventina d’anni fa, in Ungheria, con un altro
non è già preconfezionata da casa e ripetuta ogni volta
coro; tornata a casa ho parlato con altre persone della
uguale alla precedente, ma è messa in opera ed esposta
cosa, e tutti mi parlavano della differenza di cultura, del
nel momento in cui “si fa”. È vera quanto sono vere le
modo di porsi, mi dicevano: “beh, si vede la differenza”; io
persone che lì e in quel momento la stanno facendo.
non ho visto niente di tutto ciò, io mi sono sentita a casa,
Allo stesso tempo è esposta agli occhi (ed orecchie) di
non c’era una cultura diversa da incontrare, c’erano solo
tutti quelli che sono lì. In questo esporla c’è il senso del
delle persone diverse con cui cantare, non c’era alcuna
suo essere; se non ci fosse bisogno di esporla, non ci
differenza tra un coro e l’altro, una volta mescolati non
sarebbero concerti ed esibizioni, ognuno farebbe da sè e
c’era modo di distinguere la provenienza di nessuno.
tutti canteremmo solo sotto la doccia. In questo bisogno
E lo stesso mi è successo le altre volte. La cosa strana è
di esposizione, che è contemporaneamente condivisione,
che invece quando vedo dei turisti girare per la nostra
secondo me, nasce la spinta agli scambi e ai gemellaggi
regione vedo la differenza, in supermercato, per strada, ad
tra cori. Portare un altro coro a cantare con te è un
istinto qualcosa mi dice da dove vengono. Perché a
esporre e un guardare (e sentire) che è parte
passeggio per Grado (ad esempio) riconosco subito un
fondamentale del nostro modo di fare musica; più sono i
turista austriaco mentre invece ad un raduno
chilometri da fare per questo e più in qualche modo è la
internazionale di cori finché non li sento parlare non
vicinanza che si guadagna da ciò e di conseguenza più
capisco da dove vengano? Forse perché non ci sono
valore ha la condivisione.
differenze quando si canta, la musica è musica ovunque
Da qui ad aprire la tua casa e il tuo paese ad altri il passo è
venga fatta. Ogni coro e ogni direttore ci “mette del suo”,
evidentemente molto breve. Ospitare un coro francese
ognuno di noi ha un background diverso dal quale è
che dista quattordici ore di macchina, un coro norvegese,
arrivato alla musica, e ognuno di noi ha una sensibilità e
tre ore d’aereo, è un cercare, a mio parere, la conferma
delle emozioni diverse che porta nel momento in cui
che, nonostante la distanza, il modo di fare musica e il
canta, ma il “fare” musica è lo stesso ovunque.
bisogno di condividerla, è il medesimo; e che la passione
Non è la musica ad essere la stessa ma è il modo in cui
che ti spinge a farlo, ecco questa sì, non ha confini, né di
“viene fatta” che è lo stesso. Secondo me è proprio un
tempo né di chilometri.
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PRIMAVERA
INTERNAZIONALE
Rossana Paliaga
traduzione di Luisa Antoni
l
o scorso anno a Trieste si è fatta strada
piccoli cantori è già di per sé un buon
l’idea che la rassegna “Primavera di voci”
traguardo per un laboratorio musicale
organizzata dalla ZSKD-UCCS potesse
pieno di possibilità, laboratorio musicale
acquistare dimensioni internazionali.
che con il canto dei piccoli apprendisti ha
Il principale promotore di questa iniziativa
introdotto i primi ospiti dell’USCI di
è il KD-CC Fran Venturini che già dall’anno
Trieste, cioè i cori “Piccole melodie”,
scorso invita cori provenienti dall’Italia e
“Cuccioli e voci bianche de Cantarè”.
dalla Slovenia alla manifestazione cui è
Accompagnati dal violino, pianoforte,
stato dato il titolo di “Poje vam mladost”
chitarra, fisarmonica e percussioni e
(La gioventù vi canta).
diretti da Barbara Crepaz i cantori dei cori
Quest’anno hanno aderito all’invito tre
italiani hanno attraversato il mondo del
cori che si sono equamente divisi il palco
gioco musicale, dai canoni all’imitazione
del teatro di Boljunec (Bagnoli della
degli strumenti, dalle filastrocche ai brani
Rosandra) con il coro ospitante.
di musica leggera.
Dopo il saluto del presidente provinciale
Il coro di voci bianche di Domjo ha scelto
della ZSKD-UCCS Aleksander Coretti la
di presentare un programma incentrato
rassegna è iniziata con i simpatici sorrisi
sul messaggio di pace e di amicizia
dei piccoli coristi del coro di voci bianche
intorno al mondo. Le canzoni italiane,
“Mini Venturini”.
slovene, neozelandesi e americane
Il gruppo di bambini tra i 3 ed i 6 anni è
eseguite dai bravi coristi diretti da Suzana
l’ultima conquista nelle attività del circolo
Žerjal hanno entusiasmato il pubblico che
culturale e un vero investimento per un
ha loro dedicato un lungo applauso.
futuro del coro di Domjo.
Il pubblico ha seguito con attenzione
La direttrice Neda Sancin inizia i piccoli al
anche l’esibizione del coro giovanile della
mondo del canto e della musica in modo
Glasbena matica di Lubiana che dal 2006
divertente con canzoncine adatte alle loro
è formato dalle ex-coriste dell’omonimo
capacità. L’entusiastica collaborazione dei
coro di voci bianche.
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Il coro si è posto sin dall’inizio dei
rappresentazioni musicali e
traguardi ambiziosi: concorsi,
coreografiche.
festival, importanti progetti corali
Questa volta si sono presentati nelle
sotto la guida di Mateja Kališnik.
vesti di esseri venuti dallo spazio,
Per presentarsi al meglio possibile al
ecologicamente evoluti, e con le
pubblico triestino le coriste hanno
parole di Debbie Campbell e le
preparato un programma variegato
musiche di Danilo Ženko richiamano
di canzoni slovene e internazionali
l’attenzione sulle responsabilità
dalle trascrizioni di canti popolari a
dell’uomo che non vive in armonia
brani dai musical. La rassegna si è
con la natura. Il gruppo è stato
conclusa con una piccola sorpresa:
preparato da Franka Kmetec, ma
un mini-eco-musical Čmrljonavti
l’esecuzione è stata affidata
(I combonauti), con cui il coro OPZ
interamente ai cantanti che hanno,
Junior dei “Carmina Slovenica” di
senza incertezze con un controllo
Maribor si è guadagnato il
quasi professionale della scena,
riconoscimento d’oro al concorso
intrecciato il canto con le belle
nazionale di Zagorje.
coreografie di Mojca Kasjak.
I bambini della scuola di canto dei
Con un saluto simbolico degli uomini
“Carmina Slovenica” già si preparano
dello spazio ecologici, che alla fine
per i futuri raggiungimenti artistici
hanno sommerso il pubblico di
nei cori da concerto e sin da
narcisi, la rassegna ha siglato con
piccolissimi acquistano un sapere
un successo il suo secondo
diversificato, la capacità di muoversi
appuntamento, in attesa della già
in scioltezza sul palco per esibirsi in
promessa terza edizione.
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LA MESSA PER ORGANO DI
G U I L L AU M E - G A B R I E L
NIVERS
CONCERTO IN MEMORIA DI TITO MOLISANI A ROMA
Fabio Nesbeda
n
ella chiesa della Visitazione in via di
delle melodie destinate alla liturgia, in una
Torre Rossa a Roma, sede del Pontificio
riedizione dei più importanti libri di canto
Istituto di Musica Sacra, si è tenuto il 6
liturgico.
marzo un concerto speciale in memoria di
Le esaurienti note preparate per il
Tito Molisani, noto direttore di coro,
concerto dall’organista Federico Del
organista, didatta e gregorianista
Sordo hanno messo in grado gli
abruzzese prematuramente scomparso
ascoltatori di seguire questo particolare
un anno fa. La scelta del programma si
genere di messa, in cui ai versetti di un
presentava particolarmente interessante
“gregoriano”, eseguito nella versione
sia sul piano strettamente musicale, sia
quasi “mensurale” praticata dalle scholae
dal punto di vista storico e filologico: la
francesi del ‘600, si alternavano i couplet
Messe pour orgue del compositore
organistici sostitutivi del testo liturgico.
barocco francese Guillaume-Gabriel
Tale pratica, già attuata da Frescobaldi e
Nivers, eseguita alternatim con i versetti
da altri compositori organisti del ‘600,
gregoriani dell’Ordinarium Missae,
proseguita poi dai successori di Nivers,
secondo la prassi esecutiva seicentesca.
come ad esempio Gigault, LeBégue e
Nivers, organista della chiesa di Saint
François Couperin (nella Messe à l’usage
Sulpice a Parigi nel 1650, e predecessore,
des couvents e nella Messe à l’usage des
in questo ruolo, di una lunga serie di
paroisses), parte dall’elaborazione del
illustri organisti fino ai nostri giorni,
cosiddetto plain-chant (o canto piano,
ottenne nel 1678 la carica di maestro
come veniva chiamato il gregoriano), in
della Cappella Reale sotto Luigi XIV. Oltre
una grande varietà di scrittura
ad essere un valente organista, Nivers si
contrappuntistica, di pezzi a solo, di duetti
distinse anche come didatta, insegnando
fra registri diversi, sfruttando le ampie
nel collegio di Saint Cyr, e come studioso
possibilità di registrazione dell’organo
del canto gregoriano: lo stesso re Luigi
francese. La cultura “gregorianista” di
XIV lo incaricò di redigere una revisione
Nivers si esprime nella scelta degli spunti
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melodici per l’elaborazione organistica, ad esempio, nel
L’esecuzione è stata curata, nella parte vocale, dalla
caso specifico, la Missa IV, denominata anche
“Schola Cantorum Romana” diretta dal noto docente e
Cunctipotens Genitor Dei nel Kyriale. La varietà maggiore,
gregorianista dom Daniel Saulnier, docente preso il
nella scrittura organistica e nella scelta dei registri, si
Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, che ha tenuto
può trovare nei versetti del Gloria. Nel Sanctus,
conto dell’interpretazione del gregoriano in Francia
anch’esso alternato fra organo e coro, la parte centrale,
all’epoca di Luigi XIV, secondo attenti e approfonditi studi
il Benedictus, è affidato totalmente all’organo, come
sulla prassi esecutiva dell’epoca. La parte più importante,
commento musicale al momento solenne
tuttavia, riservata all’organo in tutte le sue brillanti
dell’Elevazione, secondo la prassi liturgica dell’epoca.
possibilità, è stata sostenuta dall’organista Federico Del
L’Offertorio, rito piuttosto lungo e articolato, è
Sordo con sicura competenza stilistica e tecnica e
accompagnato nella Messe di Nivers da una vera e
approfondita conoscenza storica della scrittura
propria fugue en dialogue riservata soltanto all’organo.
organistica francese barocca dell’epoca di Luigi XIV.
XXVIII CONCORSO
CORALE FRANCHINO
GAFFURIO
15 e 16 maggio 2010
SEZIONE CORI GIOVANILI
Fascia di merito argento
Fascia di merito oro
«Valsugana Singers»
di Borgo Valsugana (Trento)
«I Piccoli Musici»
di Casazza (Bergamo)
Coro «Antonio De Vecchi»
di Cinto Caomaggiore (Venezia)
Coro della «Scuola Diocesana
di Musica Santa Cecilia» di Brescia
SEZIONE VOCI BIANCHE
«Valsugana Singers»
di Borgo Valsugana (Trento)
SEZIONE POLIFONIA SACRA –
PROGRAMMA MONOGRAFICO
Fascia di merito oro
Coro giovanile «Il Calicanto»
di Salerno
Fascia di merito oro
Coro di voci bianche «I Piccoli Cantori
delle Colline di Brianza»
di Rovagnate (Lecco)
Coro di voci bianche «Piccoli Cantori»
della Scuola Musicale Camillo Moser
di Pergine Valsugana (Trento)
Fascia di merito argento
Gruppo corale «Coristi per caso»
di Sovramonte (Belluno)
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Fascia di merito argento
«I Piccoli Musici»
di Casazza (Bergamo)
«Piccolo coro Beata Vergine»
di Seregno (Milano)
Coro «Les notes fleuries du Grand
Paradis» di Aosta
Coro giovanile «Gaiamusica»
di Valenza (Alessandria)
«Noras Vocal Ensemble»
della scuola Musicale Camillo Moser
di Pergine Valsugana (Trento)
SEZIONE SPIRITUAL E GOSPEL
Fascia di merito oro
Complesso corale «Collis Chorus»
di Santa Lucia di Budoia (Pordenone)
SEZIONE POLIFONIA SACRA –
PROGRAMMA STORICO
«Valsugana Singers»
di Borgo Valsugana (Trento)
Fascia di merito oro
“MELODEMAGospel & Jazz»
di Costabizzara (Vicenza)
Gruppo Corale «Licabella»
di Rovagnate (Lecco)
«Coro di Santo Spirito» di Perugia
Coro femminile «Li Cantori Harmonici»
di Nembro (Bergamo)
Fascia di merito argento
«Old Spirit Gospel Singers»
di Pregnana Milanese (Milano)
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CONCORSI & FESTIVAL
a cura di Carlo
Berlese
Italia > Stresa (VB)
dal 01-05-2010 al 30-05-2010, scadenza: 18-04-2010
Festival corale internazionale
“Lago Maggiore”
www.associazionecoripiemontesi.com
Italia > Aosta
dal 18-07-2010 al 24-07-2010, scadenza: 30-04-2010
European Academy for Young Composers
www.feniarco.it
Italia > Roma
dal 22-11-2010 al 29-11-2010, scadenza: 20-10-2010
Premio Valentino Bucchi 29a ed.
Il coro di voci bianche nel 20° e 21° secolo
www.premiobucchi.it
Italia > Legnano
dal 03-06-2010 al 07-06-2010
Festival corale internazionale
”La Fabbrica del Canto”
www.jubilate.it
Italia > San Bartolomeo al Mare (IM)
dal 25-07-2010 al 01-08-2010
XXV Concorso Internazionale di Esecuzione
Strumentale, Vocale e Corale
“Giovani Talenti” e “Premio Rovere d’Oro”
www.roveredoro.it
Italia > Varese
dal 05-06-2010 al 06-06-2010, scadenza: 01-03-2010
Solevoci A Cappella International Contest,
Concorso Internazionale per gruppi vocali
e cori pop, jazz e gospel
www.solevoci.eu
Italia > Lignano Sabbiadoro (UD)
dal 29-08-2010 al 05-09-2010, scadenza: 31-05-2010
International Singing Week
Alpe Adria Cantat
www.feniarco.it
Italia > Roma
dal 24-02-2011 al 27-02-2011, scadenza: 10-09-2010
XIII Festival Corale Internazionale
“Orlando Di Lasso”
www.amicimusicasacra.com
Italia > Lignano Sabbiadoro (UD)
dal 29-08-2010 al 05-09-2010, scadenza: 31-05-2010
International Study Tour 2010
www.feniarco.it
Italia > Torino
dal 27-07-2012 al 05-08-2012
XVIII Festival Europa Cantat - Torino 2012
www.ectorino2012.it
Italia > Arezzo
dal 15-09-2010 al 19-09-2010, scadenza: 05-04-2010
58° Concorso Polifonico Internazionale
“Guido d’Arezzo”
www.polifonico.org
Italia > Soldanella (TN)
dal 26-09-2010 al 26-06-10
10° Concorso nazionale corale di canto
popolare – Trofeo Soldanella d’oro
www.soldanella.org
Italia > Arezzo
dal 18-09-2010 al 18-09-2010, scadenza: 05-04-2010
27° Concorso Polifonico Nazionale
“Guido d’Arezzo”
www.polifonico.org
Europa
dal 21-02-2010 al 02-10-2010, scadenza: 19-02-2010
T.I.M. - Torneo Internazionale di musica
http://sites.google.com/site/timentry
Italia > Varese
dal 05-06-2010 al 05-06-2010
Solevoci Festival
www.solevoci.it
Italia > Gorizia
scadenza: 15-06-2010
8° Concorso internazionale di composizione
corale “C. A. Seghizzi”
www.seghizzi.it
Italia > Giarre (CT)
scadenza: 17-06-2010
II Concorso di composizione di musica sacra
“Mottetti per una messa domenicale”
www.puericantores.it
Italia > Polizzi Generosa (PA)
dal 18-06-2010 al 19-06-2010, scadenza: 31-05-2010
3° Concorso Polifonico Nazionale
“Città di Polizzi Generosa”
[email protected]
Italia > Alto Adige
dal 23-06-2010 al 27-06-2010
Alta Pusteria International Choir Festival
www.festivalpusteria.org
Italia > Udine
scadenza: 30-06-2010
Cjantutis pai fruts - III Concorso 2010
www.filologicafriulana.it
Italia > Copertino (LE)
dal 04-07-2010 al 04-07-2010, scadenza: 25-04-2010
IX ”Premio Salentino 2010 Festival musicale
nazionale cristiano per soli voci
e per cori parrocchiali”
www.salentinosoulmusic.it
Italia > Gorizia
dal 12-07-2010 al 18-07-2010, scadenza: 01-03-2010
49° Concorso Internazionale di canto corale
“C.A. Seghizzi”
www.seghizzi.it
Italia > Gorizia
dal 12-07-2010 al 19-07-2010, scadenza: 01-03-2010
8° Festival internazionale
“Seghizzinregione”
www.seghizzi.it
Italia > Roma - Castelli romani
dal 15-07-2010 al 18-07-2010, scadenza: 30-03-2010
4° Festival Corale Internazionale di Canto
Popolare e Folclorico “I Castelli Incantati”
www.castellincantati.it
Italia > Rimini
dal 07-10-2010 al 10-10-2010, scadenza: 31-07-2010
Concorso Internazionale Corale
Città di Rimini
www.riminichoral.it
Italia > Lago di Garda
dal 14-10-2010 al 18-10-2010, scadenza: 31-03-2010
4° Festival internazionale dei cori
e orchestre sul Lago di Garda
www.lagodigarda-musicfestival.com
Italia > Roma
scadenza: 20-10-2010
Premio Valentino Bucchi 33a ed.
Concorso internazionale di composizione
www.premiobucchi.it
Italia > Salerno
dal 20-10-2010 al 24-10-2010
Cantus angeli, Festival internazionale di cori
www.cantusangeli.com
Italia > Travesio (PN)
scadenza: novembre 2010
2° Gran Premio “Travesio In - canta”
Confronto di Canto Corale”
www.ancelledierato.com
Italia > Stresa (VB)
dal 12-11-2010 al 14-11-2010, scadenza: 30-07-2010
3° Concorso nazionale di cori
“Lago Maggiore”
www.associazionecoripiemontesi.com
Italia > Treviglio (BG)
dal 20-11-2010 al 20-11-2010
2° Concorso Nazionale Corale Trofeo
Città di Treviglio
www.coroicat.it
Italia > Roma
scadenza: 30-11-2010
XI Rassegna Primesecuzioni (composizioni
per cori scolastici, voci bianche e giovanili)
www.aureliano.org/iniziative.php
Argentina > Puerto Madryn, Patagonia
dal 03-08-2011 al 10-08-2011
9th World Symposium on Choral Music
www.fundacioncic.org
Austria > Wien
dal 25-06-2010 al 28-06-2010, scadenza: 01-03-2010
International Cantus MM Festival
of Sacred Music
www.chorus2000.com
Austria > Salzburg
dal 01-07-2010 al 04-07-2010, scadenza: 01-03-2010
International Cantus MM Music Festival
www.chorus2000.com
Austria > Vienna
dal 03-07-2010 al 07-07-2010
Summa cum laude Internatuinal Youth
Music Festival
www.sclfestival.org
Austria > Spittal an der Drau
dal 08-07-2010 al 11-07-2010, scadenza: 31-01-2010
47th International Choral Competition
Castle of Porcia
www.singkreis-porcia.at
Austria > Vienna
dal 10-07-2010 al 13-07-2010, scadenza: 01-05-2010
International Festival & Competition
“Youth & Music in Vienna”
www.austrianfestivals.at
Austria > Vienna
dal 24-11-2010 al 28-11-2010, scadenza: 30-04-2010
International Franz Schubert Choir
Competition
www.musica-mundi.com
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Bulgaria > Varna
dal 12-05-2011 al 15-05-2011, scadenza: 28-02-2011
International May Choir Competition
www.choircomp.org
Canada > Laval, Québec
dal 17-06-2010 al 27-06-2010
6th The Loto QueÈbec World Choral Festival
www.mondialchoral.org
China > Xaosing
dal 15-07-2010 al 26-07-2010, scadenza: 15-12-2009
6th World Choir Games
www.musica-mundi.com
Estonia > Tallin
dal 14-04-2011 al 17-04-2011, scadenza: 18-10-2010
11th International Choir Festival
“Tallinn 2009”
www.kooriyhing.ee/eng/events/comp
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Germania > Marktoberdorf
dal 10-06-2011 al 15-06-2011, scadenza: 15-10-2010
12th International Chamber-Choir
Competition Marktoberdorf
www.modfestivals.org
Irlanda > Cork
dal 27-04-2011 al 01-05-2011, scadenza: 01-11-2010
57th Cork International Choral Festival
www.corkchoral.ie
Olanda > Tonen
dal 24-09-2010 al 26-09-2010
6° Tonen 2000 Internationaal Koorfestival
www.tonen2000.nl
Regno Unito > Llangollen
dal 05-07-2010 al 11-07-2010
Llangollen International Musical Eisteddfod
www.international-eisteddfod.co.uk
Spagna > Lloret De Mar (Costa Brava)
dal 17-06-2010 al 20-06-2010
4th International Choir Festival Lloret De Mar
www.mwsfestivals.com
Spagna > Barcelona
dal 04-07-2010 al 10-07-2010
44th International Days of Choral Singing
www.fcec.cat
Spagna > Cantonigròs
dal 15-07-2010 al 18-07-2010
28th International Music Festival
www.fimc.es
Spagna > Torrevieja
dal 23-07-2010 al 30-07-2010
56° Certamen Juvenil de Habaneras
www.habaneras.org
Estonia > Pärnu
dal 09-07-2011 al 17-07-2011
Europa Cantat junior 6
www.europacantat.org
Repubblica Ceca > Olomouc
dal 02-06-2010 al 06-06-2010
Festival of songs Olomouc 2010
www.festamusicale.cz
Spagna > Barcelona
dal 22-09-2010 al 25-09-2010, scadenza: 14-07-2010
XII Festival Corale Internazionale di Canto
Popolare “L’Europa e i suoi canti”
www.amicimusicasacra.com
Francia >
Var & Bouches du Rhone
dal 18-07-2010 al 30-07-2010
15th International Choir Festival en Provence
www.aicler-provence.fr
Repubblica Ceca > Praga
dal 15-07-2010 al 26-08-2010
Rapsody! Prague Children Music Festival
www.ClassicalMovements.com
Spagna > Oliva
dal 02-10-2010 al 02-10-2010, scadenza: 31-05-2010
I Certamen Internacional de Corals
“Ciutat d’Oliva”
www.santaceciliaoliva.org
Germania > Bonn
dal 07-07-2010 al 11-07-2010, scadenza: 28-02-2010
Youth Choir in moviment - International
Children’s and Youth Choir Festival
www.europacantat.org
Germania > Elsenfeld
dal 08-07-2010 al 12-07-2010, scadenza: 31-01-2010
8th International Choir Competition 2010
www.chorwettbewerb-miltenberg.de
Germania > Zwickau
dal 20-10-2010 al 24-10-2010, scadenza: 15-04-2010
International Robert Schumann Choir
Competition
www.musica-mundi.com
Russia > San Pietroburgo
dal 16-06-2010 al 20-06-2010, scadenza: 31-01-2010
Grand Prix St. Petersburgh 2010
www.festamusicale.cz
Slovacchia > Vranov nad Topl’ou
dal 17-06-2010 al 20-06-2010, scadenza: 30-04-2010
23rd International Choral Festival
www.ozvena.sk
Slovenia > Maribor
dal 15-04-2011 al 17-04-2011, scadenza: 22-11-2010
10th International Choral Competition
www.jskd.si
CONCORSO
NAZIONALE
VITTORIO VENETO
Cat. A
Progetto-programma: musiche
originali d’autore
29-30 maggio 2010
2° - ex-aequo: “Insieme Corale Ecclesia
Nova” di Boscochiesanuova (VR) –
“Coro da Camera di Varese”
1° - ex-aequo: Coro “Vivaldi” di Roma –
Coro “Clara Schumann” di Trieste
3° Coro “Janua Vox – Accademia Vocale di
Genova” di Genova
Cat. B
Progetto-programma: Canto popolare
1° (PREMIO BANCA PREALPI)
Coro “CET – Canto e tradizione” di Milano
2° Coro “Città di Ala” di Ala (TN)
3° Coro “Lojze Bratuž” di Gorizia
Cat. C
Progetto-programma riservato a cori
di voci bianche
1° Voci Bianche “Artemusica”
di Valperga (TO)
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Turchia > Istambul
dal 03-11-2010 al 08-11-2010, scadenza: 30-08-2010
3rd International Istanbul Choir Dais Festival
www.istanbulchoirdays.com
Ungheria > Debrecen
dal 28-07-2010 al 01-08-2010, scadenza: 31-10-2009
Béla Bartòk 24th International choir
competition
www.bbcc.hu
USA > Eugene, Oregon
dal 22-06-2010 al 28-06-2010
12th Pacific International Children’s Choir
Festival (Piccfest)
www.piccfest.org
2° Coro di voci bianche “Garda
Trentino”di Riva del Garda (TN)
3° - ex-aequo: Coro “Carminis Cantores”
di Puegnago del Garda (BS) – Coro di voci
bianche “Fran Venturini” di Domjo (TS)
Cat. D
Progetto-programma: cori giovanili
1° Coro “DPZ Kraški Slavcek” di Aurisina
(TS)
2° - ex-aequo: Coro “Giovanile
Artemusica Vocal Ensemble” di Valperga
(TO) – “I Giovani Cantori dell’Accademia
Vocale di Genova”
3° Coro “Valsugana Singers” di Borgo
Valsugana (TN) el
16° GRAN PREMIO
“EFREM CASAGRANDE”
Coro “CET - Canto e tradizione” di Milano
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