Come risolvere il problema dello sviluppo sostenibile?

LEZIONE 3
Corso di:
GESTIONE DELLE RISORSE AMBIENTALI
“LO SVILUPPO
SOSTENIBILE”
CONCETTI BASI DELLO SVILUPPO
SOSTENIBILE
Evidenze
Nel 2050 la terra ospiterà 9 miliardi di persone, in
maggioranza vivranno nei Paesi in Via di Sviluppo. Queste
popolazioni avranno un enorme bisogno merci ed energia
(risorse)
• Tutti i popoli hanno diritto di accedere alle risorse
necessarie al miglioramento delle condizioni di vita
• La terra è un ecosistema chiuso le cui risorse sono perciò
limitate
Si stima che al 31 ottobre 2011 la popolazione mondiale
abbia raggiunto la soglia di 7 miliardi di abitanti.
LE ORIGINI
Il concetto alla base del termine Sviluppo Sostenibile (la Terra è un sistema
chiuso e pertanto presenta dei limiti) risale ai primi anni del 1800 quando,
Thomas Robert Malthus (1766-1834), professore di economia e curato della
parrocchia di Albury (Inghilterra), afferma nel suo saggio "Essay on the
Principle of Population as it Affects the Future Improvement of Society " che:
“il potere riproduttivo della popolazione è infinitamente
più grande di quello che ha la terra di produrre i mezzi
di sussistenza necessari all’uomo. La popolazione
aumenta, se non incontra ostacoli, secondo una
progressione geometrica, mentre le risorse aumentano
secondo una progressione aritmetica”.
Secondo Malthus il rapido aumento della popolazione inglese era dovuto alla
prolificità delle classi povere, la cui fame era saziata, bene o male, dai peraltro
non generosi contributi statali stabiliti dalla “Legge sui poveri” che Malthus
propone di abolire per indurre i poveri a fare meno figli.
LE ORIGINI
Si dice
progressione
geometrica
per quoziente)
una
Il concetto alla base del
termine
Sviluppo Sostenibile
(la(oTerra
è un sistema
successione
di numeri
che siaanni
costante
il quoziente
fra un
chiuso e pertanto presenta
dei limiti)
risaletale
ai primi
del 1800
quando,
qualunque
numero professore
e il predente.di economia e curato della
Thomas Robert Malthus
(1766-1834),
Esempio:
parrocchia di Albury (Inghilterra), afferma nel suo saggio "Essay on the
3, 6, 12, 24, ...
Principle of Population
as it Affects the Future Improvement of Society " che:
6/3 = 2
12/6 = 2
“il potere riproduttivo
24/12 = 2 della popolazione è infinitamente
più grande di quello che ha la terra di produrre i mezzi
necessari
all’uomo.
Sidi
dice sussistenza
progressione aritmetica
una successione
di numeriLa popolazione
aumenta,
sela differenza
non incontra
ostacoli, secondo una
tale
che sia costante
fra un
qualunque
numero e il geometrica,
predente.
progressione
mentre le risorse aumentano
Esempio:
secondo una progressione aritmetica”.
5, 8, 11, 14, ...
8Secondo
- 5 = 3 Malthus il rapido aumento della popolazione inglese era dovuto alla
11prolificità
- 8 = 3 delle classi povere, la cui fame era saziata, bene o male, dai peraltro
14 - 11 = 3
non generosi contributi statali stabiliti dalla “Legge sui poveri” che Malthus
propone di abolire per indurre i poveri a fare meno figli.
LE ORIGINI
Si dice
progressione
geometrica
per quoziente)
una
Il concetto alla base del
termine
Sviluppo Sostenibile
(la(oTerra
è un sistema
successione
di numeri
che siaanni
costante
il quoziente
fra un
chiuso e pertanto presenta
dei limiti)
risaletale
ai primi
del 1800
quando,
qualunque
numero professore
e il predente.di economia e curato della
Thomas Robert Malthus
(1766-1834),
Esempio:
parrocchia di Albury (Inghilterra), afferma nel suo saggio "Essay on the
3, 6, 12, 24, ...
Principle of Population
as it Affects the Future Improvement of Society " che:
6/3 = 2
12/6 = 2
“il potere riproduttivo
24/12 = 2 della popolazione è infinitamente
più grande di quello che ha la terra di produrre i mezzi
necessari
all’uomo.
Sidi
dice sussistenza
progressione aritmetica
una successione
di numeriLa popolazione
aumenta,
sela differenza
non incontra
ostacoli, secondo una
tale
che sia costante
fra un
qualunque
numero e il geometrica,
predente.
progressione
mentre le risorse aumentano
Esempio:
secondo una progressione aritmetica”.
5, 8, 11, 14, ...
8Secondo
- 5 = 3 Malthus il rapido aumento della popolazione inglese era dovuto alla
11prolificità
- 8 = 3 delle classi povere, la cui fame era saziata, bene o male, dai peraltro
14 - 11 = 3
non generosi contributi statali stabiliti dalla “Legge sui poveri” che Malthus
propone di abolire per indurre i poveri a fare meno figli.
LE ORIGINI
Il processo di decolonizzazione
Secondo alcuni studiosi anche il processo di decolonizzazione, avvenuto
a partire dalla fine degli anni '60 del secolo scorso ha, contribuito alla
nascita del concetto di Sviluppo Sostenibile.
Erano gli anni in cui le diverse colonie europee in Asia e, soprattutto,
Africa riconquistavano la loro indipendenza e, con essa, la completa
sovranità – almeno, dal punto di vista formale – sulle loro risorse
naturali. Tra queste, naturalmente, le grandi riserve di caccia costituite
nel corso dei decenni dai governi coloniali come fonte di introiti dallo
sfruttamento dei diritti di caccia per il turismo internazionale di alto
livello.
Questo fatto, unito alla necessità, da parte dei nuovi governi nazionali, di
assicurarsi una fonte di introiti di valute pregiate, portò alla formazione
del concetto di sviluppo sostenibile, visto come l’unica possibilità per
avviare uno sviluppo economico nelle aree rurali africane.
LE ORIGINI
Il processo di decolonizzazione
Secondo alcuni studiosi anche il processo di decolonizzazione, avvenuto
a partire dalla fine degli anni '60 del secolo scorso ha, contribuito alla
nascita del concetto di Sviluppo Sostenibile.
Erano gli anni in cui le diverse colonie europee in Asia e, soprattutto,
Africa riconquistavano la loro indipendenza e, con essa, la completa
sovranità – almeno, dal punto di vista formale – sulle loro risorse
naturali. Tra queste, naturalmente, le grandi riserve di caccia costituite
nel corso dei decenni dai governi coloniali come fonte di introiti dallo
sfruttamento dei diritti di caccia per il turismo internazionale di alto
livello.
Questo fatto, unito alla necessità, da parte dei nuovi governi nazionali, di
assicurarsi una fonte di introiti di valute pregiate, portò alla formazione
del concetto di sviluppo sostenibile, visto come l’unica possibilità per
avviare uno sviluppo economico nelle aree rurali africane.
Abbattere un numero di
capi sufficienti a mantenere
constante il numero di
animali nelle riserve.
LE ORIGINI
Il processo di decolonizzazione
L’esigenza era trovare una base culturale e concettuale che
coniugasse insieme il ritorno delle grandi tradizioni rurali
africane - che prevedevano anche lo sfruttamento, attraverso
la caccia, delle risorse faunistiche - con le nuove politiche
conservazionistiche che si andavano imponendo nei paesi
occidentali. Un atteggiamento, quello europeo – in
particolare – e nordamericano, di certo non improntato ad un
particolare accesso di generosità e comprensione nei
confronti delle popolazioni africane: al contrario, si trattava
di continuare ad imporre, sia pure con metodi pacifici e nonviolenti, il modello coloniale su quello locale. C’era, come
afferma Timothy O’Riordan, «un elemento di moralità
eurocentrica».
LE ORIGINI
Il processo
di decolonizzazione
Sia nella convenzione
firmata
da trentatré paesi africani nel
1969, sotto gli auspici dell’International Union for
L’esigenza era
trovare sia
unanella
baselegge
culturale
e concettuale
che
Conservation
of Nature,
di istituzione
dell’EPA
coniugasse insieme
il ritorno
dellei cui
grandi
tradizioni hanno,
rurali
(Environmental
Protection
Agency)
orientamenti
- che influenzato
prevedevanoinanche
lo sfruttamento,
attraverso
finafricane
dall’inizio,
maniera
fondamentale
tutti gli
la caccia,
delle
risorse
faunistiche
- con le nuove
politiche
sviluppi
delle
teorie
e delle
pratiche politiche
ambientaliste
in
conservazionistiche
si andavano
imponendo nei paesi
tutto
il mondo, si parlache
di sviluppo
sostenibile.
occidentali. Un atteggiamento, quello europeo – in
In tale legge,
(National Environmental
Policy Act)lo
particolare
– einfatti,
nordamericano,
di certo non improntato
ad un
è definito
come:
particolare sviluppo
accesso sostenibile
di generosità
e comprensione
nei
confronti
popolazioni
africane:
al contrario,
si trattava
“Uno delle
sviluppo
economico
in grado
di portare
dibenefici
continuare
imporre,
sia pure con
metodisia
pacifici
e nonsiaadalle
generazioni
presenti
a quelle
violenti,senza
il modello
su quello
locale.
come
future,
dannicoloniale
per le risorse
o per
gli C’era,
organismi
afferma Timothy O’Riordan, «un elemento di moralità
biologici del pianeta”.
eurocentrica».
La Conferenza di Stoccolma (1972)
I risultati raggiunti:
1) Istituzione dell’UNEP (United Nation Environment
Programme)
2) Il problema ecologico è un problema globale
3) Dichiarazione di Stoccolma e Piano d’Azione
Gli obiettivi individuati:
- libertà, uguaglianza e diritto ad adeguate condizioni di vita
per tutti gli esseri umani
- protezione, preservazione ed opportuna razionalizzazione
delle risorse naturali a beneficio delle generazioni future
- ruolo centrale della conservazione della natura nella
definzione di leggi e politiche economiche
Gro Harlem
Brundtland
(1939-vivente)
primo ministro
svedese che
presiedeva la
commissione
UNEP
La traduzione italiana di questo rapporto dal titolo
“IL FUTURO DI TUTTI NOI”
contiene, la definizione, ormai canonica di
sviluppo sostenibile:
“development that meets the needs of the present
without compromising the ability of future
generations to meet their own needs”.
"sviluppo che risponde alle necessità del presente,
senza compromettere la capacità delle generazioni
future di soddisfare le proprie esigenze”
Principi dello sviluppo sostenibile
Da questa definizione e dal dibattito internazionale conseguente
sono emersi e sono stati riconosciuti i seguenti tratti caratteristici
dello sviluppo sostenibile:
Integrità degli ecosistemi
Efficienza dell’economia
Equità sociale
Principi dello sviluppo sostenibile
Integrità degli ecosistemi
- Salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità
- Corretta utilizzazione delle risorse rinnovabili e non
- Conservazione della capacità dell’ambiente di
assorbire rifiuti e inquinanti (capacità di carico)
Principi dello sviluppo sostenibile
Efficienza dell’economia
E’ tanto più alta quanto più è ridotto l’uso di
risorse non rinnovabili e maggiore è l’uso di risorse
rinnovabili (facendo attenzione che il tasso d’uso
non ecceda il tasso di rigenerazione naturale).
Il riciclo e riuso delle merci
Principi dello sviluppo sostenibile
Efficienza dell’economia
Il modo d’intendere il tema della dimensione macroeconomica
della sostenibilità appare molto diverso secondo i punti di vista.
alcuni economisti sostengono che a certe condizioni è
il mercato
che porta alla sostenibilità
altri, più prudentemente, ritengono necessario integrare l'azione
del mercato con qualche forma di indirizzo pubblico
perché il sistema dei diritti di proprietà sui beni ambientali non ne
garantisce la loro conservazione.
Principi dello sviluppo sostenibile
Efficienza dell’economia
Al tradizionale “Command & Control” sono stati affiancati
strumenti certificazione volontaria che mirano a favorire:
Una migliore gestione delle risorse;
La responsabilizzazione
ambientali;
delle
industrie
alle
tematiche
La competitività delle imprese;
La promozione dell’informazione al pubblico circa le attività
industriali, i mezzi di controllo e la qualità dei prodotti.
Principi dello sviluppo sostenibile
Equità sociale
Equità tra le popolazioni in un determinato momento
storico (equità intra-generazionale): uguale diritto di
tutti i popoli di partecipare allo sviluppo. Riduzione del
divario negli standard di vita tra i ricchi e i poveri.
Equità tra le diverse generazioni (equità intergenerazionale): il benessere del presente non
deve compromettere quello delle future
generazioni
ICC (International Chamber of Commerce) – 1923, Paris
Lo sviluppo sostenibile viene generalmente rappresentato come l'intersezione di tre
insiemi rappresentanti gli obiettivi di sviluppo economico, sociale ed ambientale.
Nel caso in cui le scelte di pianificazione privilegino solo una o due delle sue
dimensioni non si verifica uno sviluppo sostenibile ma uno sviluppo in un'ottica
conservazionista, ecologista oppure meramente socio-economica.
E' necessario, pertanto, trovare un equilibrio fra i vari obiettivi, che spesso
confliggono tra loro: non c'è sviluppo sostenibile se non esiste integrazione ed
equilibrio fra queste tre dimensioni.
Promuovere lo sviluppo sostenibile significa ricercare
l’equilibrio fra queste tre diverse componenti/dimensioni
ICC (International Chamber of Commerce) – 1923, Paris
Ciascuna scelta comporta specifici livelli di perseguimento
degli obiettivi nelle differenti componenti (non possono
essere massimizzati tutti contemporaneamente): se si
massimizza un obiettivo, si avranno delle riduzioni in altri
ICC (International Chamber of Commerce) – 1923, Paris
L’equilibrio ricercato è, naturalmente, un equilibrio dinamico,
in quanto continuamente rimesso in discussione dalle pressioni
dovute al cambiamento, di cui si fanno promotori diversi
soggetti (pubblici, sociali, privati) e che rimette continuamente
in discussione le priorità tra i tre obiettivi fondamentali.
L’ottica dello s.s. richiede quindi un approccio olistico
(globale) allo sviluppo.
Il grafico evidenzia
i
Il grafico
evidenzia
i diversi attori che partecipano allo sviluppo sostenibile
diversi approcci
possibili
Aspetti ambientali
Lo sviluppo
sostenibile è
intrinsecamente uno
sviluppo partecipato.
Lungo termine
Sviluppo
sostenibile
Aspetti sociali
Pertanto è necessario
attivare la cooperazione
tra i diversi attori.
Aspetti economici
Medio termine
Breve termine
SOCIALE
ASSOCIAZIONI CIVICHE
ASSOCIAZIONI VOLONTARI
ECONOMICO
•
•
Architetti
Ingegneri
Certificatori di
qualità
Avvocati
Commercialisti
SERVIZI SOCIALI
PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI
SERVIZI SANITARI
GRUPPI CULTURALI
STAKEHOLDERS
IMPRENDITORI
PROFESSIONISTI
•
•
•
RISK INSURANCE
BANCHE
SOCIETA’ DI LEASING
AMBIENTALE
•
ASSOCIAZIONI
AMBIENTALISTE
•
PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI
GRUPPI VOLONTARI
STAKEHOLDERS
ISTITUTI DI RICERCA
•
•
•
Certificatori
ambientali
Geologi
Agronomi
Principi dello sviluppo sostenibile
Il rapporto Ambiente – sfera Economica è
sbilanciato a favore di quest'ultima
L’ambiente (capitale naturale) svolge numerose
funzioni (servizi) a favore della sfera economica
come ad esempio:
1) Fornisce risorse
2) Riceve e trasforma i rifiuti
3) Depura l'acqua, l'aria, il suolo
4) Possiede una valenza estetico-ricreativa
Principi dello sviluppo sostenibile
L'ambiente pertanto va tutelato e la sua tutela
implica un cambiamento di comportamenti
produttivi e di consumo.
La tutela dell’ambiente è spesso percepita dalle
aziende come vincolo.
La tutela dell'ambiente, invece, può essere una
opportunità se:
1) si mettono in atto comportamenti rispettosi
dell’ambiente e generatori di “risparmi” per le aziende;
2) se usata in modo strategico dalle imprese per
migliorare l’immagine e per accedere a nuovi mercati.
LO SVILUPPO SOSTENIBILE IN ECONOMIA
La valutazione del Capitale Naturale
Dal punto di vista della teoria economica, il dibattito tra
gli studiosi ha portato alla definizione di quattro diverse
categorie di sviluppo sostenibile, come riportato da
Turner:
•sostenibilità molto debole o sostenibilità di Solow;
•sostenibilità debole o sostenibilità di Solow modificata;
•sostenibilità forte o approccio ecologico-economico;
•sostenibilità molto forte o sostenibilità stabile
SVILUPPO SOSTENIBILE
DEBOLE
FORTE
La differenza si basa sulla possibilità o meno di
compensazione tra gli stock di capitale naturale
(stock di risorse ambientali che svolgono dei servizi
per l’uomo) con quelli di altri capitali prodotti
dall’uomo.
SVILUPPO SOSTENIBILE
DEBOLE
FORTE
Capitale sociale
Capitale naturale
Risorse forestali
SVILUPPO SOSTENIBILE
DEBOLE
FORTE
Un esempio di sostenibilità debole e forte è quella degli impianti di depurazione
delle acque, operazione che la natura è perfettamente in grado di svolgere da sola,
anche se con tempi più lunghi rispetto a quelli di cui le nostre città abbisognano.
Se, proprio per questa necessità di rispettare tempi più stretti, un impianto fa uso di
vasche di decantazione, ionizzazione e clorazione dell’acqua, allora abbiamo un
impianto non naturale, in cui l’ingegno umano sostituisce la naturale opera
dell’ambiente. Se, al contrario, utilizziamo la fitodepurazione, ovvero la pulizia
delle acque per tramite di piante ed altri vegetali particolarmente adatti a filtrare gli
inquinanti dal liquido, allora abbiamo un esempio di ricostituzione del capitale
naturale. Se poi il sistema viene utilizzato per fornire alimento e nutrienti a boschi
ed aree verdi in genere che fanno parte del panorama di un’area urbana, allora
abbiamo una vera e propria politica di sostenibilità molto forte, che viene sfruttata
anche per rinaturalizzare l’ambiente cittadino, reinserendo caratteri naturali
altrimenti persi.
SVILUPPO SOSTENIBILE
DEBOLE
FORTE
Risorsa = capitale naturale + altro capitale (sociale,
umano, tecnologico)
Secondo questa visione
una società è sostenibile se non decresce l’insieme delle
ricchezze materiali costituite dagli stock di capitale
naturale e di quello sociale, tecnologico o umano
(considerati in modo aggregato). Pertanto questa
teoria prevede che il capitale naturale possa essere
interamente sostituito dagli altre tipologie di capitale
SVILUPPO SOSTENIBILE
DEBOLE
Capitale naturale
Capitale sociale
SVILUPPO SOSTENIBILE
DEBOLE
Critiche ai modelli ‘neoclassici’
«lo sviluppo sostenibile è un alibi per conservare – e
rafforzare – la logica liberista dell’economia neoclassica
nell’epoca della globalizzazione» (S. Latouche)
si ‘dimentica’ così il principio di equità: 2,8 miliardi di
persone (il 40% della popolazione mondiale) soffrono la
fame, nonostante una produzione di alimenti sufficiente per
tutti
SVILUPPO SOSTENIBILE
DEBOLE
FORTE
Secondo questa visione:
- devono essere mantenuti costanti gli stock
di capitale naturale, indipendentemente dal
capitale sociale, prodotto dall’uomo,
- perché molti beni ambientali non possono
essere sostituiti (ozono, biodiversità): una
volta distrutti non esistono più.
SVILUPPO SOSTENIBILE
FORTE
Incertezza sulle modalità di funzionamento
degli ecosistemi ( es. ruolo delle foreste nella
regolazione del clima) e sui costi-benefici della
loro sostituzione;
Irreversibilità del processo di sostituzione del
capitale naturale (bio-diversità, foreste
tropicali, ozono);
SVILUPPO SOSTENIBILE
FORTE
Se si accetta questa visione della sostenibilità, si devono
rispettare 3 regole:
 Usare le risorse rinnovabili ad un tasso d’uso non
superiore al tasso di rigenerazione;
 Usare risorse non-rinnovabili ad un tasso d’uso che sia
compatibile con la possibilità della loro sostituzione
(tecnologia, uso di risorse rinnovabili…);
 Mantenere il flusso di rifiuti al di sotto della capacità di
assimilazione dell’ambiente.
SOSTENIBILITÀ DEBOLE
Salvaguardia del capitale totale
SOSTENIBILITÀ FORTE
Salvaguardia del capitale naturale
Risorse naturali sostituibili con risorse Risorse naturali complementari a quelle
fisiche
sociali e fisiche
Tutela di specie campione
Conservazione di una ricca biodiversità
Sviluppo economico
Sviluppo qualitativo
Equilibrio tra economia ed ecologia
I limiti ecologici determinano l’attività
economica
Il principio di precauzione è definito Ciò che rappresenta un pericolo è definito
dall’impresa e la comunità sostiene il rischio dalla comunità ed è l’impresa ad assumerne
i costi
SOSTENIBILITÀ DEBOLE
SOSTENIBILITÀ FORTE
E’ il mercato a definire come sostituire il Sono l’etica e i limiti biofisici a definire le
patrimonio naturale con il costruito, il opportunità di sostituire le risorse naturali
prodotto, la tecnologia
Analisi costi-benefici
Analisi costi-efficacia
Impatto ambientale su singoli progetti
Impatto ambientale su programmi
Creatività
Nuova tecnologia
Implementazione della tecnologia
Sviluppo della ricerca
Crescita economica come strumento per Trasferimento dei redditi ai paesi poveri
equilibrare i livelli di benessere
come strumento di bilanciamento
Come risolvere il problema dello sviluppo
sostenibile?
“Thinking globally and acting locally”
Lo sviluppo sostenibile è perseguibile solo perseguendo una serie
di sostenibilità locali coordinate su scala globale.
Il concetto di “valutazione totale dei costi” (full cost principle) elaborato dagli
economisti verdi, che implica l’introduzione del consumo delle risorse naturali nei
costi di produzione delle aziende. Se questo concetto fosse veramente applicato,
nel sistema attuale, porterebbe i prezzi dei beni e dei servizi ad almeno un ordine di
valore in più di oggi.
L’idea di partenza è di alzare i prezzi delle risorse naturali in modo da costringere
le aziende ad adottare pratiche più efficiente: minor consumo di risorse, minor
inquinamento, maggior rispetto dell’ambiente in sé. Idea tecnicamente possibile,
ma che avrebbe l’effetto di rendere del tutto impossibile uno svolgimento sano dei
rapporti economici.
Come risolvere il problema dello sviluppo
sostenibile?
L’uso non produttivo del sovrappiù
La nuova crescita (crescita della ricchezza e del PIL) viene indirizzata
verso attività non immediatamente produttive. Es. Arte,
Volontariato, Manutenzione ambiente, ecc
La smaterializzazione del prodotto
Spingere verso prodotti ad alto valore ma a basso contenuto di
materia ed energia. Es. Informazione, servizi culturali, (turismo).
Implementazione di politiche di aiuto allo sviluppo
Orientare la crescita economica verso politiche di aiuto al terzo
mondo: es. Banche etiche, riconversione impianti ( la produzione
nei PMS è prevalentemente basata su tecnologie obsolete e
inquinanti)
Come risolvere il problema dello
sviluppo sostenibile?
La teoria dello stato stazionario
La teoria dello stato stazionario è definibile
come condizione di “crescita zero”, ossia
“sviluppo
senza
crescita”,
ovvero
miglioramento qualitativo “senza eccedere
la capacità dell’ambiente di rigenerare
input di materia prima e di assorbire gli
output di rifiuti” (Daly e Cobb; 1991).
Come risolvere il problema dello
sviluppo sostenibile?
La teoria dello stato stazionario
Ad esempio le attività di pesca sono sostenibili fino a
quando consente la riproduzione del pescato.
L’utilizzazione dei giacimenti petroliferi può ritenersi
sostenibile nella misura in cui parte dei profitti possa
essere investita in collettori solari (ed altro), in grado
di sostituire il petrolio una volta che lo stesso si sia
esaurito.
Come risolvere il problema dello sviluppo
sostenibile?