TURISMO E TERME: ACCORDO DI ADESIONE TRA CONFINDUSTRIA PADOVA E ASSOALBERGATORI - CONFERENZA STAMPA Mercoledì 24 febbraio 2010, ore 11.30 Nota del Presidente di Confindustria Padova, Francesco Peghin Un cordiale benvenuto a tutti e grazie di essere intervenuti. Saluto e ringrazio, in modo particolare, l’amico Giuseppe ALBERTIN Presidente dell’Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto, con il quale abbiamo pazientemente costruito l’accordo che oggi presentiamo; e l’amico Davide BRESQUAR Presidente della Sezione Terme e Turismo di Confindustria Padova. Sono anche con noi, e li ringrazio, il Presidente di Federturismo Veneto Gianernesto ZANIN e Giulia ZANETTIN Vice Presidente della Sezione Terme e Turismo, a cui va un grazie particolare per essersi spesa con tenacia e passione, da Presidente della Sezione, per il risultato che oggi ufficializziamo. Sono anche con noi i Direttori di Confindustria Padova e di Assoalbergatori, Stefano POZZI e Marco GOTTARDO. La notizia di oggi è davanti a voi: Confindustria Padova e Assoalbergatori – cioè le due Associazioni che rappresentano la quasi totalità delle imprese alberghiero-termali – hanno scelto di unire le forze e di intraprendere un cammino insieme. 1 Il primo atto è l’accordo – che firmeremo tra breve – con il quale l’Associazione Albergatori aderisce, per la parte termale, a Confindustria Padova. Grazie a questa volontà responsabile e condivisa, di fatto oggi nasce in Confindustria Padova la rappresentanza unitaria degli albergatori termali, di tutti i 110 stabilimenti del bacino termale euganeo. Si tratta di una svolta storica per il turismo termale, che fa compiere un salto di qualità al sistema associativo, in grado di far fronte alle complessità del mondo in cui operano le nostre imprese e di combinare le rispettive eccellenze. Ed è un segnale forte - di semplificazione associativa e di fiducia sul futuro che rivolgiamo ai nostri imprenditori, ma anche alle istituzioni pubbliche e al sistema di governance del turismo. Siamo convinti che questa governance vada ripensata, che le competenze e i ruoli vadano ricalibrati, a cominciare da una rappresentanza responsabilmente unita, convergente sulle scelte strategiche e operative. Ne siamo così convinti che il primo passo lo facciamo in casa nostra, nell’interesse dei nostri associati, della crescita dell’economia turistica e di tutto il territorio. E’ un passo indietro come singola categoria, per farne due avanti come sistema del turismo, per superare la frammentazione, dare più peso negoziale alle ragioni degli imprenditori – penso a temi cruciali come la semplificazione, il contratto di lavoro, la promozione –. Per avere più forza progettuale verso la Regione e gli Enti locali, più autorevolezza nelle scelte di programmazione del territorio. Per dare, infine, più forza propositiva alle nostre idee e ai fattori di rilancio nei quali crediamo, come il turismo congressuale e il benessere. 2 Le due Associazioni, pur mantenendo la propria autonomia e gli organi statutari, con l’accordo di oggi si impegnano a garantire la rappresentanza unica e unitaria degli imprenditori nelle sedi istituzionali, e la progressiva integrazione dei servizi offerti. Proprio dall’integrazione di specialità e competenze deriveranno vantaggi netti per gli albergatori termali, servizi sempre più evoluti e “su misura” per le imprese, economie di scala e minori costi, per esempio su ricerca scientifica, formazione, servizi consortili di guardia medica. Qualche informazione sui passi successivi dell’accordo. Nelle prossime settimane verrà insediato un gruppo di lavoro paritetico di sei imprenditori, che avrà il compito di elaborare una piattaforma comune su tre temi: 1) semplificazione e sanità (iter burocratico e autorizzazioni); 2) relazioni industriali e contratto di lavoro (integrativo, flessibilità); 3) promozione e rilancio del turismo termale. Entro settembre presenterà un documento comune, oltre ai criteri che regoleranno i rapporti tra le due Associazioni, con l’obiettivo di arrivare – in prospettiva – alla piena integrazione e alla rappresentanza unica della categoria alberghiera. Un primo successo concreto, peraltro, è già stato ottenuto, e ne siamo fortemente motivati: la Regione Veneto ha premiato la nostra capacità di “essere sistema”, mettendo a disposizione della categoria compatta un finanziamento di 500 mila euro (altrettanti dovranno essere finanziati dagli operatori) per il Piano di rigenerazione turistica del Bacino Termale Euganeo, un progetto straordinario di rilancio della fangobalneoterapia in Italia e all’estero. Vuol dire che la strada imboccata è quella giusta. 3 Il tempo delle divisioni – se non dei personalismi – va in soffitta. Vogliamo che vada definitivamente in soffitta. Guardare avanti, costruire un progetto di sviluppo delle potenzialità turistiche, significa farlo in modo coordinato, farlo insieme. E’ questo il messaggio che oggi viene da questo tavolo, ed è l’impegno formale che tra pochi minuti firmeremo. Con l’ambizione – e l’auspicio – che venga accolto positivamente dalla Regione e dalla Provincia, dalla Camera di Commercio e da tutti gli operatori e che trovi un terreno fertile. Oggi l’industria del turismo è alla ricerca di strategie per rilanciarsi, in termini di qualificazione dell’offerta e di promozione per intercettare nuovi mercati e nuova domanda. Ma chiede una regia strategica, politiche industriali per la competitività delle imprese, oltre alla promozione, sia a livello nazionale che regionale. Il voto di marzo è quindi un passaggio fondamentale per una regione all’avanguardia e che vuole continuare ad esserlo. Per questo ci piacerebbe che le politiche per il turismo fossero un tema di questa campagna elettorale. Dispiace, invece, constatare che di turismo si parli poco o nulla. Eppure siamo la prima regione in Italia per movimento turistico (9,5% dell’intera offerta ricettiva), generiamo l’11,5% del Pil turistico nazionale. Con il Lazio, siamo la regione con il più alto grado di internazionalità (58,7% di presenze straniere), grazie a gioielli come Padova, Venezia, Verona e a poli di eccellenza come le Terme Euganee, che rappresentano oltre il 95% di tutta l’attività regionale nel settore. Il turismo è, forse, il settore produttivo con le più grandi potenzialità di crescita. L’obiettivo di raddoppiare, dal 5 al 10%, il contributo del turismo al Pil regionale nei prossimi cinque anni non è una chimera. Ma dobbiamo crederci, dobbiamo investire, dobbiamo semplificare la governance locale. 4 Al turismo serve una scossa, anche per invertire quella tendenza che, dal 2001, ci ha visto pagare dazio alla crisi e alla concorrenza di nuovi Paesi – specie dell’Est – con una lenta ma costante erosione di presenze, soprattutto straniere, nella nostra provincia (-23,8%), ancora più marcata per le Terme Euganee (-34,8%). Per questo, con il Presidente Albertin, vogliamo cogliere questa occasione per indicare poche ma inderogabili priorità. Innanzitutto, la semplificazione di norme e procedure burocratico-amministrative; quindi, la revisione dei criteri di assegnazione delle risorse in base alla capacità di investimento e alla progettualità dei territori, più che alla mera capacità ricettiva. Ma il primo punto è il riordino delle competenze nell’ambito della nuova legge quadro regionale sul turismo, semplificando e chiarendo la micro governance locale, per non lasciare spazio a sprechi e sovrapposizioni. Su questo punto, il nostro appello ai candidati Governatori è: diamoci sei mesi per una governance del turismo più snella, chiara ed efficace. Concludo su questo, per non sottrarre altro tempo. Non senza, però, ripetere l’auspicio che l’accordo di oggi apra un percorso innovativo e stimolante per il turismo padovano e veneto, un percorso “di sistema”, che coalizzi le migliori energie pubbliche e private per la crescita dell’economia turistica. Vi ringrazio e dò senz’altro la parola al Presidente di Assoalbergatori, Giuseppe ALBERTIN. 5