I FRATELLI MUSULMANI NASCITA DELL’ISLAM POLITICO 622 Egira Maometto diventa un capo di stato, quindi la rivelazione da questo momento in poi è normativa L’Islam nasce come religione politica “Al Islam din wa dunya wa dawla” = L’Islam è religione, mondo e stato “Combattete sulla via di Dio coloro che vi combattono, ma non oltrepassate i limiti, ché Dio non ama gli eccessivi” (Corano, II, 190) JIHAD: grande jihad / piccolo jihad LA SUNNA E LA SHARI’A SHARI’A: CORANO + SUNNA Formata da HADITH (pl. ahadith) = detti e fatti del Profeta FIQH: elaborazione delle norme sulla base della shari’a con l’ijtihad (sforzo interpretativo) LA FINE DELL’EPOCA DEI SALAF 632 Maometto muore senza figli maschi 4 CALIFFI “BEN GUIDATI” 632 – 634 Abu Bakr 634 – 644 Omar 644 – 656 Osman 656 – 661 Alì Scissione tra SUNNITI (che riconoscono tutti e 4 i califfi) e SCIITI (riconoscono solo Alì) di natura politica IL CALIFFATO OMAYYADE E ABBASIDE 661 – 750 Omayyadi 750 – 1258 Abbasidi. Durante i primi anni del regno si “chiudono del porte dell’ijtihad” e non vengono più elaborate norme sulla base della shari’a 1258 I mongoli invadono Bagdad L’impero islamico si divide in regni: 1250 – 1517 Mamelucchi (Egitto) 1501 – 1736 Safavidi (Iran) 1526 – 1940 Mogul (India) 1299 – 1798 Impero Ottomano (dall’Algeria all’Iraq) IL COLONIALISMO E IL CONFRONTO CON L’OCCIDENTE A partire dal XIX secolo il dominio coloniale degli stati europei costringe la civiltà islamica a confrontarsi con la modernità. 4 atteggiamenti: – Tajdid (rinnovamento): occorre rinnovare la cultura araboislamica (es. wahabiti) – Nahda (rinascimento): l’Islam non è adatto alla modernità, quindi bisogna separare la religione dalla politica – Islah (riforma): bisogna applicare le categorie dell’Islam alla modernità – Thawra (rivoluzione): laica e secolarista (Nasser) e successivamente islamica (radicalismo) NASCITA DEI FRATELLI MUSULMANI 1919 1922 1928 Rivoluzione liberale di Sa’ad Zaghlul contro il dominio inglese. Il partito liberale Wafd (“delegazione”) ha l’appoggio della maggioranza degli egiziani ma si fa coinvolgere dalla lotta di potere con il re e il governo inglese. Il governo inglese concede l’indipendenza Hassan Al-Banna fonda a Ismailiyah i Fratelli Musulmani. In pochi anni si diffondono cellule in tutto il Canale di Suez. 1932 La sede viene trasferita al Cairo. Da lì si ramifica in tutto il mondo arabo. E’ la risposta alla crisi e alle contraddizioni del liberalismo IDEOLOGIA DEI FRATELLI MUSULMANI (5° Congresso - 1939) Da questo congresso emergono che i Fratelli Musulmani sono: Un invito al ritorno alle fonti Invito a tornare alle fonte pura del Libro di Dio e della tradizione del suo Profeta Una via conforme alla Sunna Si sforzano di agire secondo la Sunna, soprattutto per quanto riguarda i dogmi di fede e gli atti di culto. Una realtà mistica Il fondamento del bene è la purezza dell’anima e del cuore, la perseveranza nell’azione, l’allontanamento da ogni bene materiale, l’amore di Dio, l’assidua dedizione al bene. IDEOLOGIA DEI FRATELLI MUSULMANI (5° Congresso - 1939) Un’organizzazione politica Ricercano la riforma del potere e il riesame di ciò che meglio per la comunità islamica in rapporto alle altre comunità. Ricercano inoltre l’educazione del popolo alla fierezza e alla cura del proprio nazionalismo Un gruppo sportivo I Fratelli Musulmani hanno cura del proprio corpo. Tutto ciò che è richiesto dall’Islam è condotto a buon fine da un corpo sano Una lega scientifica e culturale L’Islam fa della ricerca del sapere un dovere per ogni musulmano Un’impresa economica L’Islam si preoccupa di guadagnare beni e di gestirli Una filosofia sociale I Fratelli Musulmani si preoccupano dei mali della società musulmana e ricercano i metodi per raddrizzare e guarire la società METODOLOGIA DEI FRATELLI MUSULMANI Proclamazione (da’wa): predicazione dei principi dell’Islam attraverso servizi amministrativi e sociali. Formazione: selezione e consolidamento di chi è in grado di sopportare il jihad. Raffinamento spirituale e addestramento militare Implementazione: jihad verso l’obiettivo di un nuovo ordine sociale e uno stato islamico. STRUTTURA DEI FRATELLI MUSULMANI Guida Suprema Segreteria Consiglio consultivo generale (coordinamento) Sezioni (tesoreria, statistica, servizi) I FRATELLI MUSULMANI E LA SECONDA GUERRA MONDIALE All’inizio sono contrari all’intervento militare ma poi partecipano alle manifestazioni contro gli inglesi. Intrecciano relazioni con politici fedeli al re, Giovane Egitto, studenti e ufficiali ma per paura di ritorsioni politiche si staccano dalle autorità 1942 1948 1949 Partecipano alle elezioni ma si fa strada l’idea di un intervento più radicale. Nasce quindi un apparato segreto che poi fugge al controllo di Hassan Al-Banna e diventa un’organizzazione terroristica Un membro uccide il premier Fahmi Al Nuqrashi I Fratelli Musulmani vengono sciolti Hassan Al-Banna viene ucciso. Gli succede Hassan Al-Hudaybi, moderato I FRATELLI MUSULMANI E NASSER 23/7/1952 “Gloriosa rivoluzione” di Nasser 3 obiettivi: – Lotta alla corruzione della vecchia classe liberale – Cacciata degli inglesi da proprio territorio e recupero pieno del Canale di Suez – Giustizia sociale Caratteristiche del nasserismo: – Esercito come avanguardia cosciente delle masse – Rivalutazione della funzione dell’Islam come religione socialista (“... E poi ha spianato la terra e ne ha tratto fuori acqua e pascolo” Corano, LXXIX, 30-31) Molte similitudini con i Fratelli Musulmani LA PERSECUZIONE DI NASSER I Fratelli Musulmani cercano di approfittarne per condizionare il governo ma sono divisi tra il desiderio di legittimazione politica e le istanze più radicali. Sostengono il Presidente della Repubblica Najib (a favore del ripristino della democrazia) contro il capo del governo Nasser 12/02/1954 26/10/1954 1965-66 Scontri con sostenitori della rivoluzione La Fratellanza viene soppressa Najib si dimette e poi viene espulso Attentato a Nasser ad Alessandria I Fratelli Musulmani vengono messi fuori legge Purga I FRATELLI MUSULMANI DOPO NASSER 1967 Guerra dei Sei Giorni La sconfitta segna la fine del nasserismo e la crescita delle ideologie radicali. I Fratelli Musulmani rimangono però pacifisti. 28/9/1970 Nasser muore. Gli succede Sadat. 1974-77 Infitah: promozione degli investimenti privati Aumentano le sperequazioni sociali Usata simbologia islamica per togliere potere ai religiosi 1971 I Fratelli Musulmani vengono liberati per contrastare la sinistra nasseriana (possono riprendere le attività). Dominano nelle organizzazioni studentesche e lavorative e si infiltrano in Parlamento per fare della shari’a la base della legislazione RADICALI E NEOTRADIZIONALISTI Sayyed Qutb: sistemi jahilii e islamici Ignorano i principi islamici e sono da combattere “con la spada” Anche le società musulmane lo sono Anni ’70-’80 movimenti radicali ispirati a lui (Al-Jihad, Jama’at Islamiyyah, Takfir wa Hijra) Riscuotono consensi tra gli studenti e le fasce più povere 6/10/1981 Al-Jihad uccide il “Faraone” Sadat I FRATELLI MUSULMANI SOTTO MUBARAK – GLI ANNI ‘80 A Sadat succede Mubarak 1984 1987 Il fronte islamista si divide tra neotradizionalisti e radicali. I neotradizionalisti influenzano i media e controllano la morale e la vita quotidiana. Inoltre controllano gli ordini professionali, i tribunali e gestiscono i servizi sociali Vengono scarcerati gli islamisti in modo da ridurre il conflitto politico interno. I Fratelli Musulmani partecipano alle elezioni con il Wafd I Fratelli Musulmani partecipano alle elezioni nelle file del Partito Socialista del Lavoro e del Partito Liberalsocialista I FRATELLI MUSULMANI SOTTO MUBARAK – GLI ANNI ’90 e 2000 Continuano gli attentati dei radicali, che colpiscono soprattutto il turismo. Perdono così il consenso dei lavoratori del settore. La dura repressione infligge loro un colpo durissimo. I Fratelli Musulmani provano a mediare tra gli islamisti e il governo, ma il governo cerca di ridurre il consenso e di staccare gli ordini religiosi da loro. Hanno comunque in mano i servizi sociali, l’ambiente giudiziario e il consenso della borghesia. Partecipano alle elezioni come indipendenti ma vengono sempre minacciati di repressione per paura di perdere il potere. Non hanno mai potuto (o voluto?) costituire un partito per non dividere la comunità.