Specifica tecnica quadro IPQ1054 per gli impianti di illuminazione

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ACEA DISTRIBUZIONE S.p.A.
U.O. ILLUMINAZIONE PUBBLICA
INGEGNERIA IP
Specifica Tecnica
Quadri IPQ1054
Cod. ST-QIP-02-00-10
Specifica tecnica quadro IPQ1054
per gli impianti di illuminazione pubblica
Elaborato da
Resp. Ingegneria Componenti e Materiali
Resp. Ingegneria
Alberto Galli
Alberto Galli
Alberto Atticciati
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Sommario
1.
OGGETTO E SCOPO ...................................................................................................... 3
2.
NORME DI RIFERIMENTO ............................................................................................. 4
3.
CARATTERISTICHE GENERALI ..................................................................................... 5
4.
CARATTERISTICHE MECCANICHE ............................................................................... 5
4.1
4.2
5.
Prescrizioni generali .................................................................................................. 5
Porta e serratura ...................................................................................................... 7
APPARECCHIATURE ELETTRICHE .............................................................................. 8
5.1 Potenza .............................................................................................................. 8
5.2 Circuiti ausiliari .................................................................................................. 10
6.
PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E PARTICOLARI DI CABLAGGIO ............................. 11
7.
DOCUMENTAZIONE TECNICA ..................................................................................... 12
8.
PROVE DI TIPO E DI ACCETTAZIONE......................................................................... 13
8.1 Prove di tipo....................................................................................................... 14
8.2 Prove di accettazione ........................................................................................ 19
9.
PRESCRIZIONI DI FORNITURA.................................................................................... 20
10.
COLLAUDO ................................................................................................................ 21
11.
GARANZIA.................................................................................................................. 22
12.
SCHEMI .................................................................................................................. 23
12.1 Schema unifilare di potenza ............................................................................ 23
12.2 Schema funzionale circuiti ausiliari.................................................................. 24
13.
TABELLE I-O .............................................................................................................. 25
14
Layout armadio e dispositivi ........................................................................................ 28
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1. OGGETTO E SCOPO
La presente Specifica Tecnica ha per oggetto il quadro elettrico di alimentazione per gli
impianti di illuminazione pubblica eserciti a bassa tensione (230/400V) isolati in classe II.
Il quadro è destinato ai nuovi impianti o ai rifacimenti completi di impianti esistenti e può
essere utilizzato, previa verifica della compatibilità con i componenti di impianto sottesi,
anche in caso di sostituzione di quadri esistenti.
Scopo della specifica è la definizione delle caratteristiche tecniche e costruttive del
quadro, la dotazione di componenti, le modalità delle prove, nonché le regole per il
collaudo e le garanzie.
La presente Specifica di Acea Distribuzione – UO Illuminazione pubblica (nel seguito
Acea) va considerata in relazione alla Specifica Tecnica IPA1, che disciplina la
progettazione, la realizzazione e l’esercizio degli impianti di illuminazione pubblica isolati
in classe II.
Il quadro in oggetto è destinato ad accogliere sistemi di telecontrollo standardizzati, su
specifica Acea, per la gestione dei circuiti e delle grandezze elettriche.
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2. NORME DI RIFERIMENTO
Le leggi e le norme sotto riportate si intendono comprensive di successivi aggiornamenti
e varianti, e quindi nel testo in vigore al momento dell’ordine; norme non citate, ma
applicate sui dispositivi, oggetto di specifica, sono parte integrante della stessa, sarà cura
del fornitore dichiarare e verificare la piena rispondenza della fornitura.
Per quanto sopra, i riferimenti alla medesima normativa, citati nel seguito della presente
specifica, sono suscettibili di conseguenti modifiche, in congruità a tali aggiornamenti e
varianti.
a) Norma CEI 16-2 “Principi base e di sicurezza per l'interfaccia uomo-macchina,
marcatura e identificazione - Identificazione dei morsetti degli apparecchi e delle
estremità di conduttori”;
b) Norma CEI 17-5 “Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2: Interruttori automatici”;
c) Norma CEI 17-13/1 “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione (quadri BT) - Parte 1: Prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di
serie (ANS)”;
d) Norma CEI 17-44 “Apparecchiature a bassa tensione. Parte 1: Regole generali”;
e) Norma CEI 17-50 “Apparecchiature a bassa tensione. Parte 4-1: Contattori e avviatori
- Contattori e avviatori elettromeccanici”;
f) Norma CEI 17-70 “Guida all'applicazione delle norme dei quadri di bassa tensione”;
g) Norma CEI 17-87 “Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e di
manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali”;
h) Norma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a
1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua”;
i)
Norma CEI 70-1 “Gradi di protezione degli involucri (Codice IP)”;
j)
Norma CEI 70-4 “Gradi di protezione degli involucri per apparecchiature elettriche
contro impatti meccanici esterni (Codice IK)”;
k) Norma CEI 89-11 “Prove relative ai rischi da fuoco. Parte 2: Metodi di prova - Fiamme
di prova da 500 W nominale e guida”;
l)
Norma CEI 89-17 “Prove relative ai rischi di incendio. Parte 11-20: Fiamme di prova Metodi di prova con fiamma da 500 W”;
m) Norma CEI 89-24 “Prove relative ai rischi di incendio. Parte 10-2: Calore anormale Prova di pressione della biglia”.
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3. CARATTERISTICHE GENERALI
Il quadro BT in oggetto, a isolamento completo, è previsto per l’installazione negli impianti
di illuminazione pubblica in derivazione, con isolamento in classe II, di nuova
realizzazione conformi alla Specifica Tecnica Acea IPA1; tale quadro è da considerarsi di
categoria “AS” ai sensi della citata norma CEI 17-13/1.
Il quadro può essere utilizzato anche in impianti di illuminazione esistenti ma in fase di
adeguamento alla Specifica IPA1, in impianti di illuminazione realizzati in classe I (ad
esempio per la sostituzione dei quadri di alimentazione), oppure in impianti di
illuminazione di tipo ornamentale o in stile (in cui potrebbe risultare difficile il reperimento
di apparecchi isolati in classe II).
Stante quanto sopra detto, il quadro è destinato ad essere installato in aree urbane,
anche di pregio, e quindi, ad esempio, su marciapiedi, banchine, aree verdi, ecc. ossia in
luoghi pubblici accessibili a tutti; pertanto esso deve avere caratteristiche idonee sotto il
profilo della sicurezza delle persone, dell’aspetto estetico, delle dimensioni di ingombro
ridotte e della resistenza alle condizioni ambientali.
4. CARATTERISTICHE MECCANICHE
4.1 Prescrizioni generali
L’armadio è caratterizzato da protezione a isolamento completo in conformità alle
norme CEI 17-13/1 e CEI 17-87; deve essere realizzato in materiale termoplastico o
in resina sintetica rinforzata con fibre di vetro, di dimensioni esterne massime 1200
× 720 × 400 mm e colore codice RAL 7040.
Dimensioni e colore difformi da quanto sopra potranno essere adottati solo previo
accordo con Acea.
L’armadio deve essere formato da un unico scomparto con un area, nella parte
superiore destra, dedicata alle apparecchiature di telecontrollo con altezza minima
di 300 mm, devono inoltre essere previste tre barre di supporto DIN e una
morsettiera di interfaccia per i segnali/comandi fissata immediatamente sotto le
stesse in modo da essere accessibile dietro la pannellatura controporta di
protezione che dovrà avere le asole per i moduli del telecontrollo corrispondenti alle
barre, dotate di copertura a protezione rimovibile. L’accesso dall’asola dovrà in ogni
caso prevedere opportune protezioni per evitare possibili contatti con parti in
tensione nel caso di assenza dei moduli di telecontrollo e asportazione dei tappi di
chiusura.
Sulla parte sinistra della piastra di fondo del vano deve essere previsto un cavedio,
completamente segregato dalle apparecchiature di tale vano, per il passaggio della
linea di alimentazione in bassa tensione dalla base del quadro fino all’interruttore
generale. Il cavedio in oggetto deve presentare un grado di protezione IP 3X, anche
a seguito della rimozione dei pannelli controporta del vano “utenza IP”.
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L’involucro deve, inoltre, presentare le seguenti caratteristiche generali:
- Installazione: da esterno
- Grado di protezione involucro esterno: IP 44
- Grado di protezione contro impatti meccanici: IK 10
- Tensione nominale di isolamento: 690 V
- Resistenza al calore anormale e al fuoco: 750 °C
Per l’ottenimento dell’isolamento completo, il vano deve essere fornito di pannelli
“controporta”, rigorosamente in materiale isolante, che garantiscano la protezione
degli operatori dai contatti accidentali con le parti in tensione. I pannelli dovranno
avere fissaggi isolati e di facile rimozione.
I dispositivi destinati alla distribuzione di potenza dovranno essere protetti
conformemente alla norma CEI 64-8, parte 714, ovvero, le protezioni isolanti
devono essere tali che le parti attive siano inaccessibili al dito di prova (IP 20) e,
comunque, permettere le normali operazioni di esercizio, quindi la manovra degli
interruttori dei circuiti IP, dell’interruttore generale, la manovra del commutatore
“automatico - 0 - locale”, e la lettura di eventuali indicatori.
Nel paragrafo 14 è riportata una vista indicativa del fronte quadro, con porta chiusa
e aperta, ed una disposizione di massima delle apparecchiature.
Si precisa, inoltre, che l’armadio deve avere un dimensionamento termico
congruente con la potenza dissipata dalle apparecchiature installate al suo interno,
nelle condizioni nominali di funzionamento e con una temperatura ambiente pari a
40 °C.
L’armadio deve essere idoneo per installazione all’esterno su basamento in
calcestruzzo, dovrà disporre di una morsettiera di interfaccia tra gli interruttori di
alimentazione e le partenze delle linee IP, al di sotto della quale ci dovrà essere uno
spazio minimo di 150mm, idoneo per effettuare agevolmente la connessione dei
cavi dei relativi circuiti (sezione massima 4 × 25 mm²).
Il basamento dovrà prevedere un pannello di chiusura con preforatura al fine di
consentire la sigillatura dopo l’installazione in opera.
Ciascun esemplare di quadro deve riportare stampati in rilievo all’interno del suo
armadio, con caratteri aventi altezza minima di 20 mm, i seguenti dati:
- il logo <ACEA>;
- nome, sigla o marchio del Fornitore;
- sigla della materia prima impiegata;
- anno di fabbricazione.
Inoltre, una targa identificativa deve riportare nome del Fornitore, la tipologia del
quadro e la matricola con indicazione progressiva di produzione e lotto.
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4.2 Porta e serratura
L’armadio deve essere munito di una porta cieca frontale, dello stesso materiale e
caratteristiche meccaniche dell’involucro, che garantisca un angolo minimo di
apertura pari a 120° per favorire le operazioni di manutenzione.
La porta deve essere predisposta per il montaggio della serratura rotativa con
minimo tre punti di chiusura e doppia asta di rinvio. La serratura deve poter essere
fissata alla porta mediante viti o bulloni accessibili solo dal lato interno della porta
stessa. Il tipo di serratura dovrà essere standardizzato con blocchetto Yale 21.
All’esterno, in maniera chiaramente leggibile e indelebile (in rilievo o inciso) dovrà
essere riportato il logo “Illuminazione Pubblica”, una targa monitoria e un cartello
reversibile recante su un lato la dicitura:
“QUESTI CONDUTTORI HANNO UNA TENSIONE DI 230 V”
e, sull’altro:
“QUESTI CONDUTTORI HANNO UNA TENSIONE DI 400 V”.
Entrambe le targhe devono essere fissate con viti rimovibili esclusivamente
dall’interno e visibili da una distanza di almeno 3 m.
In alto a destra, sulla faccia esterna della porta, deve essere predisposta una
superficie liscia e priva di asperità, delle dimensioni di 150 × 110 mm, per la
successiva applicazione di un’etichetta adesiva (da fornire) riportante la seguente
denominazione:
Cabina:
XXXXXXX
dove le X indicano i numeri adesivi standardizzati Acea (di nostra fornitura) per il
codice dell’impianto. Lo spazio riservato alla numerazione dovrà prevedere 7
caratteri di altezza 35 mm e larghezza 20 mm.
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5. APPARECCHIATURE ELETTRICHE
Lo schema unifilare di potenza del quadro e i circuiti ausiliari per l’eccitazione della bobina
del contattore sono riportati a pag. 23, il contattore a tre vie interromperà le tre fasi,
mentre il neutro dovrà essere collegato direttamente alla morsettiera di distribuzione.
Di seguito si riportano le caratteristiche tecniche delle apparecchiature, la disposizione
delle stesse all’interno dell’armadio e le prescrizioni per il cablaggio. .
5.1 Potenza
La sezione di potenza del quadro elettrico provvede all’alimentazione e alla
protezione dei circuiti di illuminazione pubblica. I dispositivi dovranno essere di tipo
modulare (escluso eventualmente il solo interruttore generale) su barra di fissaggio
DIN e rispondenti alle seguenti caratteristiche elettriche generali, in conformità alla
norma CEI 17-13/1:
Tensione nominale di impiego [Ue]: 230 o 400 V
Corrente nominale [In]: 160 A
Frequenza nominale: 50 Hz
Tale sezione comprende le seguenti apparecchiature:
a) Interruttore generale:
Interruttore magnetotermico quadripolare con le seguenti caratteristiche tecniche:
Tensione nominale di isolamento [Ui]:
Corrente nominale [In]:
Mezzo di interruzione:
Potere di interruzione nominale [lcu]:
Categoria di utilizzazione:
Contatti ausiliari:
Protezione terminali:
Sezione morsetti ingresso:
Comando:
690 V
160 A
aria
25kA
A
1 NA/NC
IP20
fino a 95 mm²
leva frontale
b) Contattore:
Tensione nominale di isolamento:
Corrente nominale:
Numero poli:
Mezzo di interruzione:
Categoria di utilizzazione:
Alimentazione bobina di comando:
Durata meccanica:
Durata sotto carico:
Contatti ausiliari:
Terminali:
INGEGNERIA IP
500 V
180 A
3
aria
AC-5a
230 V, 50 Hz
≥ 30.000 cicli
≥ 8.000 cicli
1 NA/NC
Protetti IP20
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c) Interruttori circuiti IP
Nr. 1 interruttore automatico quadripolare
seguenti caratteristiche:
Tensione nominale di isolamento [Ui]:
Corrente nominale [In]:
Mezzo di interruzione:
Potere di interruzione:
Categoria di utilizzazione:
Curva di intervento:
Contatti ausiliari:
Bobina di sgancio:
Terminali:
magnetotermico con In = 50A con le
Nr. 1 interruttore automatico quadripolare
seguenti caratteristiche:
Tensione nominale di isolamento [Ui]:
Corrente nominale [In]:
Mezzo di interruzione:
Potere di interruzione:
Categoria di utilizzazione:
Curva di intervento:
Contatti ausiliari:
Bobina di sgancio:
Terminali:
magnetotermico con In = 40A con le
500 V
50A
aria
10kA
A
C
1 NA/NC
1
Protetti IP20
500 V
40A
aria
10kA
A
C
1 NA/NC
1
Protetti IP20
Nr. 2 interruttori automatici quadripolari magnetotermici con In = 32A con le seguenti
caratteristiche tecniche:
500 V
Tensione nominale di isolamento [Ui]:
Corrente nominale [In]:
32A
Mezzo di interruzione:
aria
Potere di interruzione:
10kA
Categoria di utilizzazione:
A
Curva di intervento:
C
Contatti ausiliari:
1 NA/NC
Bobina di sgancio:
1
Terminali:
Protetti IP20
d) Moduli differenziali:
I moduli di protezione differenziale dovranno essere installati su ogni uscita (4) e
dovranno avere una corrente nominale di linea non inferiore a quella dell’interruttore
automatico associato e rispondenti alle seguenti caratteristiche:
soglia di corrente differenziale regolabile:
I = 0,3 ÷ 5A;
classe caratteristica:
A
ritardo intenzionale di intervento selezionabile:
0/2 s;
contatto ausiliario di segnalazione:
1 NA/NC;
Terminali:
Protetti IP20
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e) Interruttore circuiti ausiliari
Nr. 1 interruttore automatico bipolare magnetotermico con In = 6 A con le seguenti
caratteristiche:
Tensione nominale di isolamento [Ui]:
Corrente nominale [In]:
Mezzo di interruzione:
Potere di interruzione:
Categoria di utilizzazione:
Curva di intervento:
Contatti ausiliari:
Bobina di sgancio:
Terminali:
500 V
6A
aria
6kA
A
B
1 NA/NC
1
Protetti IP20
5.2 Circuiti ausiliari
Il cablaggio dei circuiti ausiliari, predisposto per l’alimentazione da rete a 220 V,
deve essere effettuato come da schema funzionale riportato nella sezione 12
Schemi funzionali, per consentire l’accensione dei circuiti di illuminazione, il circuito
di comando del teleruttore dovrà prevedere un dispositivo di ritardo all’apertura
programmabile da 0 ad almeno 10 s; il dispositivo dovrà essere bypassabile
elettricamente. Un commutatore rotativo a tre posizioni “automatico - 0 – locale”
consente all’operatore di effettuare in sicurezza la manutenzione del quadro e le
prove di funzionamento con il quadro in esercizio:
Automatico:
-
attivazione dal relè crepuscolare o orologio astronomico;
backup forzato da telecontrollo;
0:
-
Quadro in standby (comando di accensione inibito);
Manuale:
-
attivazione in locale;
Nella sezione 13 Tabelle I-O, sono descritte le morsettiere per il cablaggio dei
dispositivi ausiliari, dei segnali e trasduttori.
I cavi unipolari del cablaggio circuiti ausiliari dovranno essere identificati mediante
un sistema di siglatura alfanumerico corrispondente a quanto riportato sugli schemi
elettrici, in conformità alla norma CEI 16-2.
Tutti i componenti facenti parte dei circuiti ausiliari devono essere installati
occupando l’area superiore a destra del vano appena al di sotto del settore
riservato al telecontrollo.
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6. PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E PARTICOLARI DI CABLAGGIO
Il collegamento tra l’interruttore generale e il contattore e quello tra il contattore e la
morsettiera di distribuzione deve essere realizzato in cavo unipolare di tipo N07G9-K
450/750 V di sezione 35 mm² per le fasi e per il neutro, in ogni caso il valore di corrente
massimo per mmq non dovrà superare i 5A.
La distribuzione agli interruttori delle partenze IP deve essere realizzata mediante un
cablaggio da morsettiera antisvitamento adeguatamente protetta contro i contatti
accidentali mediante una barriera in materiale isolante. Il cablaggio verso ogni singolo
interruttore dovrà comprendere il passaggio nei TA per ogni fase.
Il cablaggio dell’interruttore generale deve essere tale da permettere l’installazione a
monte di n. 3 TA toroidali per la misura dell’energia.
A valle dell’interruttore generale si dovrà prevedere la collocazione di 4 TA di cui uno per
la misura di dispersione (l1,l2,l3 + N) e gli altri per ogni fase.
Il rapporto dei TA dovrà essere 60/5 con classe di precisione 0,1 e cablati secondo
quanto indicato nella tabella della morsettiera M1 (Sezione 13 Tabelle I-O).
Le derivazioni dalla morsettiera di distribuzione agli interruttori dei circuiti IP devono
essere realizzate con cavi unipolari di tipo N07G9-K 450/750 V di sezione minima 10mm²
per le fasi e per il neutro, in ogni caso il valore di corrente massimo per mm² non dovrà
superare i 5A, tali connessioni dovranno prevedere l’installazione di un TA per ogni fase.
Il commutatore rotativo a tre posizioni, di cui al precedente p. 5.2, deve essere
manovrabile con il pannello controporta installato e deve trovarsi in posizione distaccata
rispetto agli interruttori, preferibilmente vicino alla zona della morsettiera ausiliari.
La connessione con le linee esterne dovrà essere realizzata per mezzo di una morsettiera
di interfaccia compatibile per l’allacciamento di cavi di sezione 25 mm².
L’armadio dovrà inoltre alloggiare una barra in rame nudo per le connessioni all’impianto
di terra, posta nella parte inferiore o lateralmente del vano “utenza IP” (in posizione
idonea a non interferire con la morsettiera), da utilizzarsi esclusivamente nel caso di
alimentazione di impianti realizzati con isolamento in classe I.
Lo sportello dell’armadio deve essere dotato di un interruttore magnetico realizzato in
involucro di alluminio, NA-C-NC, per segnalare l’avvenuta apertura dello sportello stesso,
il contatto andrà collocato verso il lato battente della porta stessa per ridurre gli spazi di
tolleranza all’apertura prima della commutazione dello stesso. Il collegamento dovrà
essere realizzato come descritto nel paragrafo 13 Morsettiere I-O.
Sulla facciata interna della porta deve essere alloggiato un contenitore a tasca per i
disegni e gli schemi elettrici.
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7. DOCUMENTAZIONE TECNICA
Il Fornitore del quadro in oggetto deve presentare, entro 15 (quindici) giorni solari dalla
data di emissione dell’ordine, la seguente documentazione ad:
“Acea Distribuzione – Unità Illuminazione pubblica - Ingegneria componenti e materiali”
- dichiarazione di conformità;
- schemi elettrici dei circuiti di potenza e ausiliari;
- dimensioni di ingombro dell’armadio;
- layout frontale della disposizione dei componenti;
- specifiche tecniche dei componenti;
- distinta dei componenti;
- manuale di uso e manutenzione.
Il nulla osta di Acea ai fini della costruzione del quadro in oggetto viene emesso entro 15
(quindici) giorni solari dalla data di ricezione della documentazione o delle eventuali
integrazioni e/o chiarimenti richiesti a completamento della medesima.
A giudizio insindacabile di Acea, una diversa procedura può essere concordata nel caso il
Fornitore abbia già fornito, e Acea accettato, apparecchiature della tipologia di cui in
oggetto. È compito del Fornitore contattare gli uffici tecnici di Acea e, se del caso,
richiedere l’attuazione della diversa procedura di cui sopra.
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8. PROVE DI TIPO E DI ACCETTAZIONE
In conformità alle norme CEI 17-5, 17-13/1, 17-44, 17-50, 17-87, 70-1 e 70-4, le prove in
argomento vengono avviate, presso lo stabilimento del Fornitore o presso un laboratorio
concordato con Acea alla presenza di un collaudatore della medesima, previo accordi e
comunicazione scritta, con almeno 15 (quindici) giorni solari di anticipo, che il Fornitore
deve inviare ad “Acea Distribuzione – Unità Illuminazione pubblica - Ingegneria materiali”
di disponibilità della sala prove per prototipo o lotto di fornitura approntato, della data,
della durata e del luogo per l’esecuzione delle stesse prove.
Tutte le prove ed esperimenti, eseguiti in fabbrica o presso altri laboratori, sono compiuti
a spese del Fornitore; queste spese comprendono anche il costo dei materiali e pezzi
impiegati che si rendessero inservibili, e ciò sia nel caso di accettazione sia di rifiuto della
fornitura. Dalle predette spese sono escluse quelle inerenti al collaudatore Acea, che
rimangono a carico di quest'ultima.
Le partite rifiutate devono essere sostituite o adeguate, per essere nuovamente
sottoposte alle prove prescritte, nel più breve tempo possibile e comunque entro un
periodo non superiore ad 1/3 dell'originario termine di consegna stabilito, ferma restando
l'applicazione delle penali per ritardo. Ulteriori prove con esito negativo danno luogo al
rifiuto della fornitura.
Acea effettua la verifica della conformità al tipo prevista dalle norme CEI. Acea stessa
può soprassedere, a suo insindacabile giudizio, all’effettuazione delle prove di tipo nel
caso che il Fornitore sia in grado di esibire idonea certificazione rilasciata da Organismi
riconosciuti nell’ambito della UE compresi tra quelli indicati nel Decreto del Ministero
dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato del 13-6-1989 (G.U. del 24-7-1989),
aggiornato da successive disposizioni, oppure accreditati al SINAL (Sistema Nazionale
per l’Accreditamento di Laboratori) e nell’ambito della UE all’EA (European cooperation
for Accreditation).
Qualora, peraltro, Acea ritenesse di dover richiedere l’esecuzione delle prove di tipo
anche in presenza di tali certificazioni, le prove sono a carico di Acea stessa nel caso di
esito favorevole e del Fornitore nel caso di esito non favorevole, con conseguente rifiuto
della fornitura.
Si dà facoltà al Fornitore di richiedere una prova di appello consistente nella ripetizione
della prova risultata negativa, da eseguirsi su di una campionatura doppia di quella già
esaminata; tale prova deve avere esito positivo su tutti gli esemplari.
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8.1 Prove di tipo
Dopo il nulla osta da parte di Acea alla costruzione del quadro, il Fornitore predispone un
prototipo del medesimo e comunica ad Acea la disponibilità dello stesso al fine di
consentire a quest’ultima la verifica della conformità al tipo secondo quanto di seguito
esposto.
Il Fornitore, inoltre, deve presentare, contestualmente a tale comunicazione, la
documentazione fotografica delle 6 viste del quadro (anche anticipandola via e-mail).
In ogni caso, oltre quanto prescritto nei seguenti punti, le prove saranno eseguite
seguendo le modalità previste al paragrafo 8.2 della norma CEI EN 60439-1. Il costruttore
dovrà inoltre inviare una dichiarazione relativa all’attribuzione della categoria AS o ANS
del quadro.
Prove relative all’armadio contenitore
Le prove di tipo, in conformità alla norma CEI 17-87, salvo diversamente specificato,
vengono eseguite sul prototipo predisposto per la fornitura e comprendono le seguenti:
a) Esame a vista
Consiste nel verificare che l’armadio sia completo degli accessori e delle marcature
previste nella presente Specifica Tecnica e che non presenti difetti che possano nuocere
alla sua corretta installazione.
b) Verifica dimensionale
Consiste nel verificare che tutte le dimensioni, riportate nei disegni allegati, siano
contenute nelle rispettive tolleranze elencate nella tabella di cui all’Allegato 1.
c) Verifica della massa volumica e totale
Il materiale costituente l’armadio deve avere una densità 1,7 ÷ 2 g/cm3; in alternativa il
Fornitore può presentare la relativa certificazione sulla materia prima. Va anche
determinata la massa totale dell’armadio in esame, inteso privo di tutti gli accessori
metallici.
d) Verifica del grado di protezione IP
La prova va effettuata, secondo le modalità previste dalla norma CEI 70-1, sulle barriere
isolanti interne dell’armadio per la verifica del grado di protezione IP XXB (devono essere
tali che le parti attive siano inaccessibili al dito di prova), mentre, a porte chiuse, in
maniera da simulare le condizioni di esercizio, si deve poter verificare il grado di
protezione IP 44 in ogni punto dell’armadio; in particolare, quest’ultima prova deve essere
effettuata, per quel che riguarda la seconda cifra, secondo le modalità previste al p.
14.2.4 della norma sopra citata, tenendo presente che:
INGEGNERIA IP
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INGEGNERIA IP
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-
gli spruzzi d’acqua devono investire l’armadio con distribuzione in modo uniforme da
tutte le direzioni possibili;
-
l’apparecchiatura utilizzata deve fornire acqua con una portata di 10 ± 0,5 l/min, a una
pressione opportuna per la corretta esecuzione della verifica;
-
tale prova deve avere una durata almeno pari a dieci minuti.
e) Prova di funzionamento del sistema di chiusura
La porta dell’armadio, correttamente montata, deve essere sottoposta a 100 manovre di
chiusura e 100 di apertura, da eseguirsi agendo esclusivamente sulla serratura; per ogni
manovra occorre verificare che l’apertura e la chiusura avvenga regolarmente, ponendo
particolare attenzione al regolare funzionamento di aste e cursore; l’esito della prova è
favorevole se durante l’esecuzione di tutte le manovre non si verificano inceppamenti e
l’apertura e la chiusura della porta avviene regolarmente (con esclusione dei difetti
imputabili esclusivamente alla serratura).
Acea si riserva la facoltà di ricavare provini, direttamente dal contenitore del quadro,
sottoponendoli alle seguenti prove:
f) Prova di trazione
Tale prova va eseguita secondo le modalità prescritte dalla norma UNI EN 61; la tensione
di rottura deve risultare non inferiore a 60 MPa;
g) Prova di flessione
Con le modalità di prova previste dalle norme UNI EN ISO 14125 e 178, la tensione di
rottura del campione in esame deve risultare non inferiore a 110 MPa;
h) Prova di resistenza all’urto Charpy
Tale prova va effettuata in base alla norma UNI EN ISO 179, senza intaglio, l’energia
d’urto deve essere non inferiore a 60 kJ/m²;
i) Prova di resistenza al calore anormale
La prova si esegue con le modalità previste dalla norma CEI 89-24 (prova di pressione
con la biglia);
l) Prova della resistenza alla fiamma
Ogni provino, sottoposto a una fiamma da 500 W, secondo norma CEI 89-11, deve
rispondere alla classificazione 5 VA di cui alla tab. 1 della norma CEI 89-17.
INGEGNERIA IP
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m) Verifica del grado di protezione IK
La struttura e la porta dell’armadio deve essere sottoposta all’urto dovuto a una massa
battente in cinque punti diversi della loro superficie esterna; gli impatti devono essere
distribuiti uniformemente sulla superficie in prova; in nessun caso, comunque, si devono
applicare più di tre impatti nelle adiacenze dello stesso punto; i colpi, in base a quanto
prescritto dalla norma CEI 70-3 per il codice di protezione IK 10, devono essere portati in
direzione perpendicolare alla superficie, nel punto da provare, da un martello a caduta
libera o a pendolo costituito da una massa metallica battente di 5 kg avente una punta
arrotondata di raggio 50 mm; per l’esecuzione della prova, i materiali devono essere
fissati in modo da simulare le condizioni di esercizio;
l’esito della prova è favorevole se, al termine degli urti, gli elementi sottoposti a prova non
presentano fessurazioni, rotture o deformazioni che ne pregiudichino le caratteristiche
funzionali; al termine della prova, l’armadio deve conservare il grado di protezione IP 33
secondo quanto previsto alla pos.8.1.1 d).
n) Prova meccanica di resistenza a trazione dall’esterno e dall’interno
La prova si effettua sottoponendo la porta, regolarmente montata, a una forza di 1500 N
esercitata verso l’esterno in senso normale utilizzando lo stesso punzone della prova di
cui alla pos. 5.1.f) e con le seguenti modalità:
una prima serie di prove con carico ridotto (-30%) applicato in cinque punti diversi della
superficie della porta; per ogni prova il carico va applicato gradualmente e mantenuto per
cinque minuti;
una seconda serie di prove nelle quali il carico totale è applicato gradualmente negli
stessi punti della serie precedente e mantenuto per cinque minuti;
l’esito della prima serie di prove è ritenuto favorevole se non si registrano incrinature o
deformazioni tali da pregiudicare il grado di protezione IP 4X, mentre l’esito della seconda
serie di prove è ritenuto favorevole se, pur presentandosi crepature o fratture, rimane
comunque assicurato il grado di protezione IP 3X; questa prova va ripetuta applicando le
stesse sollecitazioni verso l’interno e con le stesse modalità.
o) Verifica della deformabilità alle variazioni di temperatura
Tale prova consiste nel sottoporre l’armadio, ai seguenti cicli termici:
-
cinque cicli costituiti ognuno da una permanenza di 60’ in una camera di prova
alla temperatura di 150° ± 3° C, seguita da un riassestamento di 30’ in ambien te
a temperatura di 20° ± 1° C;
-
cinque cicli costituiti ognuno da una permanenza di 60’ in una camera di prova
alla temperatura di –25° ± 3° C, seguita da un riassestamento di 30’ in ambien te
a temperatura di 20° ± 1° C.
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L’esito della prova è considerato favorevole se dopo queste due serie di cicli termici i
materiali non presentano incrinature o deformazioni visibili a occhio nudo. Inoltre,
l’armadio deve essere di nuovo sottoposto alla prova di cui alla pos. 8.1.1 d) e superarla.
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Prove relative alle apparecchiature elettriche
Le prove di tipo, in conformità alla norma CEI 17-13/1, ove non diversamente specificato,
vengono eseguite sul prototipo predisposto per la fornitura e comprendono le seguenti.
a) Esame a vista
Consiste nel verificare che il quadro in prova sia completo di tutte le apparecchiature,
componenti, accessori, cablaggi, nonché siglatura alfanumerica conforme alla norma CEI
16-2, corrispondenti alle prescrizioni costruttive riportate nella presente Specifica Tecnica
e relativi allegati e che non presenti difetti che possano nuocere al suo corretto esercizio.
b) Prova di riscaldamento e verifica dei limiti di sovratemperatura
Tale prova deve essere eseguita su di un esemplare in assetto di servizio, completo di
tutte le apparecchiature, componenti e accessori, simulando le condizioni di reale
funzionamento alla portata nominale.
c) Prove di tenuta dielettrica
Va verificata la tenuta alla tensione di prova a frequenza industriale a secco, sia sui
circuiti principali sia sui circuiti ausiliari.
d) Verifica dei poteri nominali di chiusura e di interruzione in corto-circuito
Va eseguita su ciascun tipo di interruttore automatico, secondo le modalità stabilite dalla
norma CEI 17-5.
e) Verifica dell’efficienza delle protezioni e della selettività delle stesse
Va eseguita su ciascun tipo di interruttore automatico, secondo le modalità stabilite dalla
norma CEI 17-5.
f) Prove di durata meccanica ed elettrica
Tali prove devono essere eseguite su ciascun tipo di interruttore automatico e su di un
esemplare di contattore, in conformità alle norme CEI 17-5 e 17-50, rispettivamente.
g) Verifica del funzionamento meccanico del commutatore
h) Verifica delle distanze in aria e superficiali.
INGEGNERIA IP
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8.2 Prove di accettazione
Le seguenti prove vanno eseguite, presso gli stabilimenti del Fornitore, su una
numerosità del campione pari al 20% delle unità di ciascun lotto e, comunque, su un
numero minimo di 3 e massimo di 20 quadri.
Prove relative all’armadio contenitore
a) Esame a vista
b) Verifica dimensionale e della massa totale
d) Verifica del grado di protezione IP
e) Prova di funzionamento del sistema di chiusura
Prove relative alle apparecchiature elettriche
a) Esame a vista
c) Prove di tenuta dielettrica
g) Prove di funzionamento meccanico ed elettrico
k) Verifica del funzionamento meccanico del commutatore
l) Verifica delle distanze in aria e superficiali.
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9. PRESCRIZIONI DI FORNITURA
La fornitura del quadro elettrico in oggetto deve essere corredata di una serie di
componenti di ricambio (identici a quelli cablati nell’armadio), in una numerosità
proporzionale a quella del lotto di fornitura del quadro stesso, come di seguito descritto:
COMPONENTE QUANTITA’ (% lotto)
Interruttore generale:
2% (min. 2)
Interruttore partenze IP:
5% (min. 5)
Contattore:
2% (min. 2)
Commutatore rotativo:
2% (min. 2)
TA per telecontrollo:
2% (min. 3)
Dispositivo ritardo contattore: 2% (min. 2)
I suddetti componenti devono essere imballati singolarmente in scatole di cartone e
protetti da pioggia e polvere mediante l’applicazione di una pellicola impermeabile
trasparente, stipati su pallet A4-800×1200 mm, carico utile nominale 1000 kg, secondo
UNI 9150-1 e UNI 9150-2, e consegnati, congiuntamente al quadro elettrico in esame,
presso il Centro Gestionale Acea S.p.A. di Via delle Testuggini n. 96/100 - 00134 – Roma
(Loc. Valleranello - Via Laurentina km 12,5).
Ogni quadro dovrà essere fornito con opportuno imballo per scongiurare il rischio di
danneggiarlo durante il trasporto. L’imballo dovrà comunque prevedere alla base l’uso di
pallet come indicato nel precedente paragrafo.
Tramite istanza specifica, Acea può richiedere il quadro completo del sistema di
telecontrollo fornito in conto lavorazione da Acea stessa.
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10. COLLAUDO
Il collaudo di tutti i quadri, che abbiano superato le prove di accettazione, viene effettuato
presso Acea e la redazione del certificato di collaudo avviene entro 30 (trenta) giorni
solari dalla data di consegna delle apparecchiature, di tutti i documenti tecnici (disegni
meccanici e di montaggio, schemi elettrici, istruzioni per la manutenzione e l’esercizio,
ecc.) e delle certificazioni richieste dalla vigente normativa italiana.
Le operazioni di collaudo riguardano un campione di quadri pari al 10% (dieci per cento)
del lotto di fornitura (numero di quadri dello stesso tipo), in ogni caso non meno di 2 unità,
e consistono nella ripetizione delle prove di cui al precedente p. 8.2.
Della data di inizio delle operazioni di collaudo è dato formale avviso al Fornitore che può
presenziare con un proprio rappresentante.
Qualora nel collaudo anche un solo esemplare del campione risultasse non rispondente
alle prescrizioni d’ordine, l’intero lotto deve, a giudizio insindacabile di Acea, previo
eventuale adeguamento, essere sottoposto alla ripetizione delle prove che hanno dato
esito negativo, a totale carico del Fornitore.
Il materiale che, sottoposto a collaudo, non soddisfi pienamente alle condizioni stabilite,
viene rifiutato; tuttavia Acea, a suo insindacabile giudizio e a tutte spese del Fornitore,
può accordare al Fornitore stesso l’esame in contraddittorio della merce rifiutata.
Il ritiro delle partite rifiutate deve farsi a cura e spese del Fornitore, senz’altro avviso o
provvedimento qualsiasi, nel termine di 15 (quindici) giorni solari dalla data della lettera di
rifiuto. In caso diverso, le partite stesse sono rispedite in porto assegnato all’indirizzo del
Fornitore.
Le partite rifiutate devono essere sostituite o eventualmente adeguate, per essere
nuovamente sottoposte alle prove prescritte, nel più breve tempo possibile e comunque
entro un periodo non superiore ad 1/3 dell'originario termine di consegna stabilito, ferma
restando l'applicazione delle penali per ritardo. Ulteriori prove con esito negativo danno
luogo al rifiuto della fornitura.
In caso di divergenza rispetto alle operazioni di collaudo, il Fornitore può richiedere
l’arbitrato o all’atto dell’ultimazione delle operazioni cui abbia presenziato o entro 15 giorni
dalla notifica dei risultati.
Peraltro, se non si addivenisse di comune accordo all’attribuzione dell’incarico per
l’arbitrato entro un mese dall’ultimazione del collaudo, Acea ha la facoltà di rivolgersi al
Presidente della Federazione Italiana di Elettrotecnica, Elettronica, Automazione,
Informatica e Telecomunicazioni (AEIT) per la nomina di un collaudatore, il cui giudizio è
accettato dalle due parti senza riserva alcuna, a tutti gli effetti della fornitura.
La richiesta di arbitrato interrompe i termini contrattuali e le conseguenze economiche
sono a carico della parte soccombente, non esclusi i danni per la mancata disponibilità
della fornitura.
INGEGNERIA IP
INGEGNERIA COMPONENTI E MATERIALI
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INGEGNERIA IP
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11. GARANZIA
Il Fornitore dei quadri in oggetto è l’unico garante nei confronti di Acea contro tutti i difetti
del materiale e di costruzione oltre che, indipendentemente dai collaudi effettuati, per la
piena rispondenza alla Specifica Tecnica di Acea stessa.
La garanzia prevede qualsiasi riparazione o sostituzione gratuita, trasporti compresi, nel
più breve tempo possibile, ma comunque entro 3 mesi dalla notifica al Fornitore, dei
quadri IP e/o loro componenti:
-
per un periodo di 24 mesi dalla messa in servizio, ma non oltre 30 mesi dalla data di
fine collaudo presso Acea con esito favorevole, nei casi di difetti riscontrati;
-
per un periodo di 5 anni dalla data di fine collaudo presso Acea con esito favorevole,
nei casi di non rispondenza alla Specifica Tecnica di Acea accertata successivamente
al collaudo.
Il periodo di sospensione dal servizio dovuto a difetti di materiale e di costruzione
prolunga la durata della garanzia del tempo intercorrente tra la notifica del guasto e la
riconsegna del/degli esemplare/i da parte del Fornitore.
Per tutti i quadri IP che, in regime di garanzia, siano stati sostituiti, riparati o comunque
influenzati da tali operazioni, gli obblighi di garanzia nei casi di difetti riscontrati si
estendono di ulteriori 12 mesi, a partire dalla data di ultimazione della sostituzione o della
riparazione.
INGEGNERIA IP
INGEGNERIA COMPONENTI E MATERIALI
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INGEGNERIA IP
12.
Specifica Tecnica
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SCHEMI
12.1
Schema unifilare di potenza
Cavo Sez.Max
4x95mmq
In = 160A
N07G9-K 3x1x35
mmq
In = 180A
N07G9-K 4x1x10
mmq
In = 50A
In = 40A
In = 32A
In = 32A
Nota: il neutro dall’interruttore generale alla morsettiera di distribuzione deve essere diretto
INGEGNERIA IP
INGEGNERIA COMPONENTI E MATERIALI
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INGEGNERIA IP
12.2
Specifica Tecnica
Quadri IPQ1054
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Schema funzionale circuiti ausiliari
INGEGNERIA IP
INGEGNERIA COMPONENTI E MATERIALI
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INGEGNERIA IP
Specifica Tecnica
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13. TABELLE I-O
Quadro IPQ304 - Morsettiera M1- I-O - TLC
Nr
Dispositivo
Tipologia del segnale
1
Stato Interruttore generale
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
2
Stato Interruttore ausiliari
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
3
Stato Teleruttore
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
4
Stato Interruttore linea 1
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
5
Stato Interruttore linea 2
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
6
Stato Interruttore linea 3
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
7
Stato Interruttore linea 4
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
8
Stato Differenziale linea 1
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
9
Stato Differenziale linea 2
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
10
Stato Differenziale linea 3
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
11
Stato Differenziale linea 4
Contatto ausiliario (chiuso = Interruttore ON)
12
Stato Porta
Contatto magnetico (chiuso = porta chiusa)
13
Stato Comando
Crepuscolare/orologio
Scambio relè (chiuso = Attivo)
14
Stato Commutatore Locale
Contatto ausiliario (chiuso = Remoto)
15
Disponibile
Disponibile
16
Disponibile
Disponibile
17
Disponibile
Disponibile
18
Disponibile
Disponibile
19
Disponibile
Disponibile
20
Disponibile
Disponibile
21
Comando Accensione Backup
Contatto pulito (chiuso = Attivo)
22
Comando Disponibile
Disponibile
23
Comando Disponibile
Disponibile
24
Comando Disponibile
Disponibile
INGEGNERIA IP
INGEGNERIA COMPONENTI E MATERIALI
Morsetto
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NC
Comune
NA
Comune
NC
Comune
NA
Comune
NC
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
NA
Comune
Pag. 25 di 28
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
ACEA DISTRIBUZIONE S.p.A.
U.O. ILLUMINAZIONE PUBBLICA
INGEGNERIA IP
Specifica Tecnica
Quadri IPQ1054
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Quadri IPQxx4 - Morsettiera M1- I-O - TLC
Nr
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
Dispositivo
Segnale TA Dispersione
Segnale TA L1 Generale
Segnale TA L2 Generale
Segnale TA L3 Generale
Segnale TA L1 Uscita 1
Segnale TA L2 Uscita 1
Segnale TA L3 Uscita 1
Segnale TA L1 Uscita 2
Segnale TA L2 Uscita 2
Segnale TA L3 Uscita 2
Segnale TA L1 Uscita 3
Segnale TA L2 Uscita 3
Segnale TA L3 Uscita 3
Segnale TA L1 Uscita 4
Segnale TA L2 Uscita 4
Segnale TA L3 Uscita 4
Tipologia del segnale
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Tensione/Corrente
Morsetto
a
49
b
50
a
51
b
52
a
53
b
54
a
55
b
56
a
57
b
58
a
59
b
60
a
61
b
62
a
63
b
64
a
65
b
66
a
67
b
68
a
69
b
70
a
71
b
72
a
73
b
74
a
75
b
76
a
77
b
78
a
79
b
80
SETTO DI SEPARAZIONE
41
Riferimento V L1
Tensione
Fase L1
81
42
Riferimento V L2
Tensione
Fase L2
82
43
Riferimento V L3
Tensione
Fase L3
83
44
Riferimento V Neutro
Tensione
Neutro
84
INGEGNERIA IP
INGEGNERIA COMPONENTI E MATERIALI
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ACEA DISTRIBUZIONE S.p.A.
U.O. ILLUMINAZIONE PUBBLICA
INGEGNERIA IP
Specifica Tecnica
Quadri IPQ1054
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Quadri IPQxx4 - Morsettiera M2- Relè Crepuscolare
Nr
Dispositivo
Tipologia del segnale
1
Relè Crepuscolare
Tensione di alimentazione 220V
2
Relè Crepuscolare
Contatto Accensione (Chiusura su Fase
Morsetto 1)
3
Disponibile
Disponibile
Morsetto
Fase
1
Neutro/Fase
2
Fase
3
4
Quadri IPQxx4 - Morsettiera M3- Selezione Tensione (380V 3F+N / 220V 3F)
Nr
Dispositivo
Tipologia del segnale
Ponticellare morsetto 2 con Alimentazioni 220V
3F
1
Interruttore Generale (Uscita) L1
2
Interruttore Ausiliari (Ingresso) b
Comune cambio tensione
3
Interruttore Generale (Uscita)
Neutro
Ponticellare morsetto 2 con Alimentazioni 380V
3F+N
INGEGNERIA IP
INGEGNERIA COMPONENTI E MATERIALI
Morsetto
Fase
1
Fase
2
3
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ACEA DISTRIBUZIONE S.p.A.
U.O. ILLUMINAZIONE PUBBLICA
INGEGNERIA IP
Specifica Tecnica
Quadri IPQ1054
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14. LAYOUT
14.1
Layout armadio e dispositivi
INGEGNERIA IP
INGEGNERIA COMPONENTI E MATERIALI
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