Sede Piazza Vittorio Emanuele II PISA Fabbricato ubicato in Piazza V. Emanuele II n°14, costituito da tre piani fuori terra, adibito a uffici pubblici e porzione del piano terra adibito a commerciale. Ambientazione e caratteristiche della zona La sede storica della Provincia di Pisa è ubicata in Piazza Vittorio Emanuele, nel centro storico della città, a sud-ovest, in una zona che si articola tra la stazione ferroviaria, l’inizio del corso principale di Pisa, Corso Italia, Porta a Mare e Piazza Guerrazzi. Piazza Vittorio Emanuele diventa porta principale della città a partire dal 1862, quando viene aperta la stazione ferroviaria centrale. La Piazza viene realizzata come raccordo tra la stazione e la città sulle tracce della cinta muraria, diviene nuovo centro detto della “Barriera” . La Piazza diventa svincolo stradale fondamentale di Pisa e accoglie i capolinea delle tramvie per Pontedera, per Marina di Pisa e per Livorno. Si tratta di una zona della città riprogettata nei primi anni del ‘900, quando si susseguono diversi interventi urbani. Vengono realizzati nella zona in stile razionalista gli edifici con lunghi portici al piano terra, che collegano la stazione con Piazza Vittorio Emanuele, in stile “eclettico” il più grosso polo scolastico cittadino in via B.Croce, l’edificio delle Poste (1929) sul progetto dell’ing. F. Severini e G. Buoncristiani, e l’attuale edificio della Provincia (1935). Attualmente la zona è caratterizzata da edifici residenziali, direzionali e commerciali, di lusso e di vecchio impianto. Gli edifici più importanti sono riservati ad uffici pubblici: la sede della Provincia e del Centro A. Maccarrone, oggetto della stima, l’edificio delle Poste, della Camera di Commercio, delle Ferrovie. Ai palazzi destinati ai servizi urbani, si aggiungono, poco distante, le sedi della Pisamo, dei Vigili Urbani, gli istituti di credito e di assicurazione, diversi uffici privati, hotel e pensioni, ed un notevole numero di attività commerciali di genere vario e multiculturale. E’ infatti cresciuta e si è concentrata la presenza di comunità straniere nella zona limitrofa alla stazione, che ha fatto proliferare, tra l’altro, numerose attività commerciali legate alle esigenze dei cittadini extracomunitari, prima totalmente insesistenti. Quest’area che fino agli anni ’80 godeva di una forte attrattiva per gli investimenti immobiliari in considerazione della presenza degli innumerevoli servizi esistenti, con l’aumento del traffico e con l’ espansione della città verso ovest, ha subito un drastico ridimensionamento dei prezzi, sono emerse altre prferenze nelle tipologie abiative rispetto a quelle presenti in zona e conseguente il contesto ha perso parte del suo prestigio e i singoli alloggi non hanno spesso consociuto gli adeguamenti che sarebbero stati necessari. Permane, come elemento di notevole pregio dell’area quello di essere ancora oggi uno dei punti principali della città, da cui partono i mezzi di trasposto pubblici su ferro e su gomma; oltre alla prospicente stazione ferroviaria, infatti, si trova, nella adiacente piazza S. Antonio il capolinea degli autobus, sia per le linee extraurbane, che urbane e regionali. La vicinanza alla stazione centrale, garantisce inoltre un collegamento diretto con l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa, che sta conoscendo una notevolissima fase di espansione del traffico, con voli nazionali e internazionali con circa quattro milioni di viaggiatori solo nell’anno 2007. Forte è anche il collegamento alla viabilità principale, ed è perciò facilmente raggiungibile per chi arriva in automobile dalla S.G.C. FI-PI-LI (uscita Pisa Centro-Aeroporto e Pisa Aurelia). La problematica principale resta omunque la carenza di spazi di sosta nella zona in oggetto, che sarà presto parzialmente risolta con la realizzazione in atto di un parcheggio sotterraneo che verrà realizzato sotto la Piazza, che assumerà così una nuova configurazione complessiva. Alla luce di questo insieme di fattori possiamo ritenere che si manterrà elevatissima la funzione strategica dell’area e tutto lascia pensare ad una sua ulteriore valorizzazione come porta, magari multiculturale, della città pedonale e quindi come smistamento intermodale da una pluralità di mezzi, sia pubblici che privati, verso percorsi a piedi o su due ruote, per la trama di tutto l’edificato urbani, delle sue funzioni e dei suoi luoghi di lavoro e verso il Centro Commerciale che continua a mantenere un elevato richiamo in ogni periodo dell’anno. Descrizione dell’immobile La sede dell’Amministrazione Provinciale è stata realizzata su progetto dell’ ing. arch. F. Severini e dell’ing. G. Steffanon nel 1935 su un’area di proprietà comunale, completando l’assetto urbanistico della zona previsto dal Piano Micheli (1871). L’edificio realizzato nello stile “eclettico” del periodo, si ispira allo stile neogotico pisano, come l’adiacente e speculare palazzo delle Poste e Telegrafi, con il quale forma un semicerchio aperto al centro verso la piazza antistante la stazione. L’edificio è realizzato con struttura in cemento armato, opera dell’ Ing. G. Lorenzetti, i rivestimenti esterni sono in pietra,mattoni e intonaco. Attualmente l’immobile si presenta in uno stato di conservazione mediocre, per quanto riguarda i materiali e le finiture, gli infissi, gli arredi e gli impianti, ed abbisogna certamente di una manutenzione complessiva, forse, in parte, anche a per alcuni elementi strutturali. Il fabbricato è costituito da tre piani fuori terra e soffitte. Il piano terra si affaccia verso la piazza attraverso un lungo portico semicircolare con volte a crociera. Questo ospita funzioni commerciali nella parte d’angolo tra Viale Gramsci e Via Cesare Battisti e uffici pubblici nella rimanente superficie, in parte di competenza della Provincia ed in parte della Polizia Provinciale. Nella parte ovest del piano terra è ricavata un’autorimessa, con una capienza di una decina di auto. In seguito alla ricostruzione post bellica dell’edificio, era stato ricavato all’interno di questo ampio vano, il deposito di due mezzi della tramvia Pisa-Marina. Dall’autorimessa si accede ai locali seminterrati attualmente utilizzati come magazzino della Provincia. Detti locali sono da risanare completamente per problemi di umidità. Salendo una piccola rampa si accede invece al piano terra che costitusce l’accesso principale al palazzo ed ai fondi che si affacciano sulla piazza. I piani superiori sono invece attualmente esclusivamente adibiti ad uffici della Provincia, ai quali si accede dallo scalone principale e da altri vani scala secondari oppure dagli ascensori. La distribuzione degli uffici segue l’andamento del perimetro poligonale dell’edificio verso l’esterno e le chiostre interne. Lo spazio occupato da superfici connettive che non hanno un andamento lineare, ma disordinato e disorientante, è sicuramente eccessivo, ma assolutamente coerente con la tipologia dell’immobile e con le funzioni per le quali era stato all’epoca progettato. Dati catastali L’immobile oggetto di stima è rappresentato all’Ufficio del Territorio di Pisa al N.C.U. nel foglio 38 del comune di Pisa particella 21 subalterno dal 6 al 16. Destinazione di Piano Regolatore Generale L’edificio è stato realizzato su progetto dell’ ing. arch. F. Severini e dell’ing. G. Steffanon nel 1935 su un’area di proprietà comunale, per ospitare la sede della provincia di Pisa. Il Regolamento Urbanistico del Comune di Pisa individua tale immobile con scheda norma “Ambito n° 28”, introdotta a seguito di variante urbanistica approvata dal Consiglio Comunale nel marzo 2006, che prevede una variazione di destinazione d’uso da uffici di Enti Territoriali a destinazione mista. Sulla base di tale variante l’ area risulta sottoposta a Piano di Recupero, la scheda norma specifica ammette interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, fino al restauro e risanamento conservativo per l’edificio e di riqualificazione per quanto riguarda invece gli spazi esterni di pertinenza, relativi al marciapiede circostante e allo slargo su via Silvio Pellico comprensivo dell’aiuola; sono ammesse le destinazioni residenziale e di servizio, quali istituti di istruzione, uffici, attrezzature culturali e per il culto, è ammessa inoltre la destinazione commerciale al piano terra, e sono escluse solamente sedi socio-sanitarie pubbliche o private, e sedi di media distribuzione commerciale. L’edificio, in quanto di proprietà pubblica superiore a cinquant’anni, risulta sottoposto a vincolo indiretto, classificato nel I° Elenco (vedi estratto PRG); inoltre è sottoposto a vincolo archeologico (ex L.1089/39), ricade nella salvaguardia idraulica (D.L.180/98) ed infine rientra nella fascia di rispetto ferroviario entro i 250 m (D.P.R.147/93 e D.P.R.459/98).