Le onde elettromagnetiche Lezioni d'Autore Cellulari, smartphone e onde elettromagnetiche (RaiScienza) VIDEO Esperienze di Hertz con le onde elettromagnetiche (Fondazione Scienza e Tecnica Firenze) VIDEO Il circuito oscillante LC (I) Se con una pila si carica un condensatore e si connette poi questo a un induttore (una bobina con resistenza trascurabile) si realizza un circuito LC (nello schema accanto è rappresentato anche un interruttore aperto). Il circuito oscillante LC (II) Inizialmente il condensatore è al massimo della carica, ma non si ha passaggio di corrente, viceversa quando l’intensità di corrente è massima, la carica è nulla. (In figura si ha l'andamento della carica e della corrente al variare del tempo). Il circuito oscillante LC (III) La cosa più interessante è che per valori sufficientemente elevati della frequenza il sistema oscillante emette onde elettromagnetiche facilmente rilevabili. I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (I) Alla base del generatore di onde radio di Hertz vi era un rocchetto di Ruhmkorff (illustrato nella figura) capace di generare, per induzione, scariche elettriche tra i poli. I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (II) Il ricevitore, a sua volta era invece un semplice anello aperto alle cui estremità erano fissate due sferette molto vicine. Sopra: schema dei circuiti utilizzati nell’esperimento di Hertz del 1887 I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (III) Sopra: Ricostruzione dell’apparato sperimentale di Hertz I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (IV) Sopra: Schema dell’emissione (a sinistra) e della ricezione (a destra) dell’onda elettromagnetica nell’esperimento di Hertz del 1887 I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (V) Il perfezionamento dello studio delle onde elettromagnetiche e della loro riflessione proseguì nel 1888 con apparecchiature capaci di produrre frequenze più elevate e riflettori parabolici per le onde radio simili a specchi concavi per la luce. Il sistema a scintille di Hertz prima dell’avvento dei tubi elettronici a vuoto (le valvole) divenne la base per la generazione delle onde radio utilizzate in radiotelegrafia. Il ricevitore era invece costituito da un semplice circuito in cui un elemento (coherer) era sensibile al passaggio dell’onda. Le antenne e la radiazione di dipolo elettrico (I) Un circuito elettrico oscillante è definito da una corrente o una tensione sinusoidale di frequenza f. Se un generatore in alternata alimenta le estremità di una coppia di sottili fili metallici, l’effetto complessivo è quello di una carica che accelera verticalmente lungo il percorso AB oscillando periodicamente Le antenne e la radiazione di dipolo elettrico (II) La lunghezza complessiva dell’antenna è molto vicina al valore della metà della lunghezza d’onda. Il profilo dell’onda stazionaria all’interno del dipolo assume ad esempio a un certo istante un massimo al centro e valori prossimi a zero alle estremità, simile alle oscillazioni di una corda fatta oscillare tra gli estremi A e B. Le antenne e la radiazione di dipolo elettrico (III) Un ricevitore avrà la stessa forma dell’antenna di trasmissione e le correnti amplificate potranno essere rilevate da un circuito terminante con un segnale audio o uno strumento di misura. Solo mettendo le due antenne parallele si otterrà una risonanza. Il campo elettrico, a causa della polarizzazione dell’onda, segue il verso delle cariche accelerate e quindi l’onda è polarizzata a seconda della disposizione del dipolo FINE Lezioni d'Autore Le onde elettromagnetiche Lezioni d'Autore Cellulari, smartphone e onde elettromagnetiche (RaiScienza) VIDEO Esperienze di Hertz con le onde elettromagnetiche (Fondazione Scienza e Tecnica Firenze) VIDEO Il circuito oscillante LC (I) Se con una pila si carica un condensatore e si connette poi questo a un induttore (una bobina con resistenza trascurabile) si realizza un circuito LC (nello schema accanto è rappresentato anche un interruttore aperto). Il circuito oscillante LC (II) Inizialmente il condensatore è al massimo della carica, ma non si ha passaggio di corrente, viceversa quando l’intensità di corrente è massima, la carica è nulla. (In figura si ha l'andamento della carica e della corrente al variare del tempo). Il circuito oscillante LC (III) La cosa più interessante è che per valori sufficientemente elevati della frequenza il sistema oscillante emette onde elettromagnetiche facilmente rilevabili. I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (I) Alla base del generatore di onde radio di Hertz vi era un rocchetto di Ruhmkorff (illustrato nella figura) capace di generare, per induzione, scariche elettriche tra i poli. I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (II) Il ricevitore, a sua volta era invece un semplice anello aperto alle cui estremità erano fissate due sferette molto vicine. Sopra: schema dei circuiti utilizzati nell’esperimento di Hertz del 1887 I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (III) Sopra: Ricostruzione dell’apparato sperimentale di Hertz I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (IV) Sopra: Schema dell’emissione (a sinistra) e della ricezione (a destra) dell’onda elettromagnetica nell’esperimento di Hertz del 1887 I primi esperimenti sulle onde elettromagnetiche (V) Il perfezionamento dello studio delle onde elettromagnetiche e della loro riflessione proseguì nel 1888 con apparecchiature capaci di produrre frequenze più elevate e riflettori parabolici per le onde radio simili a specchi concavi per la luce. Il sistema a scintille di Hertz prima dell’avvento dei tubi elettronici a vuoto (le valvole) divenne la base per la generazione delle onde radio utilizzate in radiotelegrafia. Il ricevitore era invece costituito da un semplice circuito in cui un elemento (coherer) era sensibile al passaggio dell’onda. Le antenne e la radiazione di dipolo elettrico (I) Un circuito elettrico oscillante è definito da una corrente o una tensione sinusoidale di frequenza f. Se un generatore in alternata alimenta le estremità di una coppia di sottili fili metallici, l’effetto complessivo è quello di una carica che accelera verticalmente lungo il percorso AB oscillando periodicamente Le antenne e la radiazione di dipolo elettrico (II) La lunghezza complessiva dell’antenna è molto vicina al valore della metà della lunghezza d’onda. Il profilo dell’onda stazionaria all’interno del dipolo assume ad esempio a un certo istante un massimo al centro e valori prossimi a zero alle estremità, simile alle oscillazioni di una corda fatta oscillare tra gli estremi A e B. Le antenne e la radiazione di dipolo elettrico (III) Un ricevitore avrà la stessa forma dell’antenna di trasmissione e le correnti amplificate potranno essere rilevate da un circuito terminante con un segnale audio o uno strumento di misura. Solo mettendo le due antenne parallele si otterrà una risonanza. Il campo elettrico, a causa della polarizzazione dell’onda, segue il verso delle cariche accelerate e quindi l’onda è polarizzata a seconda della disposizione del dipolo FINE Lezioni d'Autore