Teatro Eutheca | 19 - 21 aprile LA GIGANTESSA ROSSA

TEATRO EUTHECA
Teatro Eutheca | 19 - 21 aprile
LA GIGANTESSA ROSSA
Progetto drammaturgico Cristina Pedetta
Ideato e diretto da Paolo Antonio Simioni
Con Cristina Pedetta
Sonorizzazioni Alessandra Franco | Leo Kopacin Gementi
Installazioni video Leo Kopacin Gementi | Lorenzo Missoni
Turn on the lights turn off the lights (slave to the rhythm)
Produzione EuAct
Soffrire per amore, il più antico tra gli umani sentimenti che tutti, ma proprio tutti, hanno provato almeno una
volta nella vita. Le Giganti Rosse sono le stelle più grandi dell’universo, la loro superficie è fredda e sono
destinate a spegnersi completamente. Queste nascono in seguito all’esaurirsi del proprio combustibile
generando le esplosioni più potenti del cosmo. La Gigantessa Rossa, in scena Cristina Pedetta, esplode per
amore e si esaurisce vivendo lo straziante addio telefonico con l'amante, determinato a rompere la loro
lunga relazione segreta. E’ una donna che ha
amato, che è stata amata e rispettata dal mondo e che si scopre improvvisamente sola, abbandonata,
messa da parte. Diventa un animale ferito, ingabbiato, rabbioso. Decide allora di dire tutto, di non subire il
dolore, ma di farlo esplodere, aprendo uno squarcio, dentro e fuori di se'. L'ultimo tragico tentativo di essere
vista di nuovo.
La regia, curata da Paoloantonio Simioni è una struttura dinamica, onirica, ai limiti del punk, che mescola
immagini essenziali e sonorità contemporanee che raccontano al pubblico di un viaggio “dall’altra parte del
velo”.
Note di regia
La Gigantessa Rossa è un omaggio all'opera di Jean Cocteau. Centrato sulla scomposizione drammaturgica
l'effetto è quello di guardare, attraverso una lente d'ingrandimento, le sfumature emotive più intime della
protagonista. La raffinata ricerca sulle immagini, sulle atmosfera ispirate a diverse opere dell'artista,
rendono il lavoro in un non-luogo e in un tempo sospeso, ”perché le cose che non immagino, non esistono,
oppure esistono in un qualche luogo molto vago e che fa meno male”. Il risultato è quello di
un'interpretazione vera, ma non naturalistica, attraverso un uso della fisicità, capace di dare corpo alle
evoluzioni vocali della cantante Alessandra Franco, che, grazie alla libertà espressiva slegata dalla parola
parlata, scava il senso del testo in una profondità più ancestrale..
Il dialogo tra la voce di Cristina Pedetta, spesso staccata dall'azione drammatica, e quella, registrata, di
Alessandra Franco, si fondono o scontrano, conducendo lo spettatore su due estremi: l'angoscia di una
donna lacerata e umiliata oltre la soglia della follia e la sua "liberazione" (o prigione definitiva?) oltre la soglia
della vita.
La messinscena assume un incedere ciclico e ossessivo, con continui sfasamenti temporali, con immagini
staccate, in uno sviluppo discontinuo, ma dirette verso un finale (che è la circostanza precedente) che
chiarirà al pubblico la soluzione del conflitto del personaggio.
Il titolo
La gigante rossa nell'astrofisica
„La stella adulta si riscalda fino alla temperatura di 100 milioni di gradi: l'involucro si espande, la superficie si
dilata e si raffredda, finché la forza di gravità non ferma l'espansione e raggiunge nuovamente l'equilibrio. La
stella è ormai una gigantessa rossa, che con l'esaurirsi del combustibile nucleare, si avvia alla morte”.
TEATRO EUTHECA
„Quindi, se osserviamo questi fenomeni da un punto di vista elettrico, le giganti rosse invece di trovarsi alla
fine del loro ciclo vitale, come vuole la teoria standard, in relazione al fatto che perdono massa e carica, si
trovano invece nel momento di passaggio ad una fase successiva della loro esistenza”.
TEATRO EUTHECA
LA GIGANTESSA ROSSA
Ideato da Paolo Antonio Simioni con Cristina Pedetta
19-20-21 aprile 2013
Venerdì e Sabato ore 21.00
Domenica ore 17.30
Regia Paolo Antonio Simioni
Con Cristina Pedetta
TEATRO EUTHECA
Direzione Artistica - Federica Tatulli
CINECITTÀ CAMPUS
Via Quinto Publicio n. 90 00173 – Roma
Tel. 06/95945400 Fax 06/95945414
www.teatroeutheca.com [email protected]
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