L’ importanza di chiamarsi Ernest PICCOLO TEATRO CAMPO D’ ARTE Via dei Cappellari 93 – Roma 066874579 – www.campodarte.com Ufficio stampa. Rocchina Ceglia [email protected] 3464783266 La compagnia Vite in Bianco e Nero Presenta L’ importanza di chiamarsi Ernest Di Oscar Wilde Regia: Massimiliano Di Stefano Aiuto: regia Francesca Pacchiarotti Dal 2 dicembre è in scena al Piccolo Teatro Campo d’ Arte L’ importanza di chiamarsi Ernest. Lo spettacolo tratto dall’ opera di Oscar Wilde, per la regia di Massimiliano Di Stefano, sarà in scena fino a domenica 6. “ Una commedia frivola per gente seria” : la definì così il suo stesso autore. La vicenda, divisa in tre atti, coinvolge Jack Worthing e Algernon Moncrieff in un'avventura di vicendevoli inganni per ottenere il già concesso amore delle loro fidanzate Miss Gwendolen Fairfax e Miss Cecily Cardew: un amore sbocciato solo per il nome che "non" portano, quello di Ernest. Scoperti nella loro finzione, quella di non chiamarsi "Ernest", solo il riconoscimento finale, che identificherà nel trovatello Worthing l'essere cugino dell'amata Gwendolen e fratello dello scapestrato amico Algernon, porterà il lieto fine delle sospirate unioni. Una pièce dall'esile trama, dalla rosea soluzione, stravagante fino all'assurdo, il cui filo conduttore viene dipanato mediante un dialogo vivacissimo, farcito di arguzie e paradossali cinismi: una satira garbata, sostanzialmente partecipe e compiaciuta, di una high-society londinese gaudente e libertina. L'opera scherza sul gioco di parole contenuto nel titolo originale "The importance of being Earnest": una voluta ambiguità del termine usato "Earnest" (onesto, serio, franco, sincero) che in inglese suona come il nome "Ernest" (Ernesto). Laddove la menzogna è regola, dove la crudeltà si maschera da buonismo, dove la discriminazione si traveste da solidarietà, ogni scelta è possibile: anche quella di giocare con la stessa menzogna e irridere il vuoto da cui ci si sente circondati. È in questo senso che Wilde si fa beffe, nella commedia, dell'ipocrita seriosità del periodo tardo vittoriano e di quel mondo dell'aristocrazia e dell'alta borghesia londinese che egli stesso tanto frequentava ed amava. Un mondo, come rimprovera ironicamente Wilde, verso il quale "ostentano disprezzo solo coloro che non vi possono entrare". L’ importanza di chiamarsi Ernest Di Oscar Wilde Regia: Massimiliano Di Stefano Aiuto regia: Francesca Pacchiarotti Con: Luca Marengo (John wWorthing) Luca Laviano (Algernon Moncrieff) Francesca Pacchiarotti (Cecily Cardew ) Ilenia Cerioni (Miss Prism) Elena Giofrè (Gwendolen Fairfax ) Arianna De Angelis (Lady Bracknell) Alessia Colibazzi (Meri, cameriera) Mattia Moretti (Lanee, Maggiordomo) Andrea Ricciardi (Rev. Canonico Chasuble) PICCOLO TEATRO CAMPO D’ ARTE Via dei Cappellari 93 Dal 2 al 6 dicembre ore 21.00 domenica ore 18.00 Biglietti: 10.00 euro Copyright © 2017 Hospites