Visitaci su: http://englishclass.altervista.org/ -PRESENTE SEMPLICEPRESENT SIMPLE Quello che in inglese viene chiamato “present simple” (presente semplice), traduce in italiano il “presente indicativo”. In italiano il presente indicativo, che pure è tra le forme verbali la più semplice, risulta complesso da imparare, perché presenta una coniugazione con desinenze specifiche. Io parl-o inglese Tu parl-i inglese Egli/ella/esso/essa parl-a inglese Noi parl-iamo inglese Voi parl-ate inglese Essi/esse parl-ano inglese Molto più semplice si presenta invece il “present simple” inglese, che non richiede di essere coniugato. I speak English You speak English He/she speaks English We speak English You speak English They speak English FORMAZIONE: Soggetto + forma base del verbo (verbo all’infinito senza il “to”) Alla terza persona singolare (he/she/it o sostantivo singolare) viene aggiunta una “s” (oppure “es” –se la “s” è preceduta da “s”, “ss”, “sh”, “ch”, “o”, “x” oppure “z”) al verbo all’infinito senza il “to”. Inoltre nei verbi terminanti in “y” preceduta da consonante, alla terza persona singolare la “y” cade e viene sostituita da “ies”. La “e” di “ies” non si pronuncia. Questa regola non vale invece per i verbi terminanti in “y” preceduta da vocale. ESEMPIO: I speak - I do You/we/they speak - you/we/they do He/she/it is speaks - he/she/it does 1 I play - I cry You/we/they play - you/we/they cry He/she/it is plays - he/she/it cries Fanno eccezione i verbi ausiliari o servili, che hanno invece una coniugazione tutta loro. FORMA INTERROGATIVA: In italiano non esiste una “forma interrogativa” delle frasi. Sarebbe a dire che in italiano una domanda richiede –rispetto ad una frase affermativa- solo un differente tono della voce. Nel linguaggio scritto, invece, è sufficiente aggiungere un punto interrogativo alla fine della frase. ESEMPIO: Marco gioca a calcio. Marco gioca a calcio? Non è così in inglese, dove affermazioni e domande hanno –oltre ad un differente tono della voce- anche una struttura differente. Per ottenere la forma interrogativa in inglese è necessario aggiungere un “do” (oppure un “does” alla terza persona singolare) prima del soggetto: Do/does + soggetto + forma base del verbo (verbo all’infinito senza il “to”). N.B. Nella forma interrogativa, alla terza persona singolare non è più necessario aggiungere “s” o “es” alla fine del verbo, in quanto la “s” o “es” finale va già ad aggiungersi al “do” prima del soggetto, che diventa perciò “does”. ESEMPIO: Do I speak? Do You/we/they speak? Does he/she/it is speak? ESEMPIO: Marco gioca a calcio. → Mark plays football Marco gioca a calcio? → Does Mark play football? Fanno eccezione i verbi ausiliari o servili, la cui forma interrogativa si ottiene invece invertendo il soggetto con il verbo. NOTA: Il verbo “to do” è un verbo che significa “fare”. Tuttavia nelle frasi interrogative viene usato come ausiliare. Anche il verbo “to do” utilizza l’ausiliare do/does nella formazione delle domande. Cosa fai nella vita? → What do you do for a living? 2 Il verbo “to do” può essere utilizzato (al presente o al passato) anche nella frasi affermative, per rafforzare o dare enfasi al significato del verbo che regge. In quel caso solo il verbo “do” viene coniugato, mentre il verbo retto dal “do” resta nella sua forma base. I believe you → Ti credo I do believe you → Ti credo davvero She looks good→ E’ carina She does look good → E’ proprio carina FORMA NEGATIVA: In italiano le frasi negative si formano –in tutti i tempi e modi del verboaggiungendo un non prima del verbo. ESEMPIO: Marco gioca a calcio. Marco non gioca a calcio. Allo stesso modo, le frasi interrogative-negative si formano cambiando l’intonazione alla frase negativa, in modo che suoni come una domanda. (Nel linguaggio scritto è invece sufficiente aggiungere un punto interrogativo). ESEMPIO: Marco gioca a calcio. Marco non gioca a calcio. Marco non gioca a calcio? Le frasi negative sono dunque molto semplici in italiano. Leggermente più complesse –seppure di poco- sono invece le frasi negative in inglese. Procediamo con ordine. Per ottenere la forma negativa è necessario aggiungere un “do not” (contratto don’t) (oppure un “does” o “doesn’t”) dopo il soggetto: Soggetto + do not/does not + forma base del verbo (verbo all’infinito senza il “to”) N.B. Nella forma negativa, come nella interrogativa, alla terza persona singolare non è più necessario aggiungere “s” o “es” alla fine del verbo, in quanto la “s” o “es” finale va già ad aggiungersi al “do not” dopo il soggetto, che diventa perciò “does not”. ESEMPIO: I do not speak → forma contratta: I don’t speak You/we/they do not speak → forma contratta: you/we/they don’t speak He/she/it does not speak → forma contratta: he/she/it doesn’t speak Fanno eccezione a questo i verbi ausiliari o servili, la cui forma negativa si ottiene invece aggiungendo un “not” dopo il verbo. 3 Allo stesso modo, per ottenere la forma interrogativa-negativa è necessario aggiungere un “do not” (contratto don’t) (oppure un “does” o “doesn’t”) stavolta prima il soggetto: Don’t/doesn’t + soggetto + forma base del verbo (verbo all’infinito senza il “to”). Nelle frasi interrogative negative si utilizzano di norma le versioni contratte di “do not/does not”. ESEMPIO: Don’t I/you/we/they speak? Doesn’t he/she/it speak? UTILIZZAZIONE: In italiano il presente indicativo (chiamato in inglese “present simple”) viene generalmente utilizzato per descrivere qualsiasi azione che avviene nel presente: quelle abituali e quelle non abituali (che avvengono solo in quel momento). ESEMPIO: Lavoro in banca → azione abituale, che viene svolta ogni giorno Faccio colazione → azione momentanea, che avviene in questo momento In realtà la forma corretta della seconda frase, quella non abituale, dovrebbe essere: Sto facendo colazione Si tratta di una costruzione con il gerundio utilizzata per descrivere quelle azioni che accadono in un preciso momento. Tuttavia in italiano è possibile utilizzare indistintamente o questa forma o il presente indicativo senza per questo commettere errori. Non è però così in inglese, dove il “present simple” (“presente semplice”) viene utilizzato unicamente per esprimere azioni ripetute o abituali. Per le azioni momentanee nel presente occorre invece utilizzare una forma verbale differente, chiamata “present continuous”, che traduce il nostro “stare facendo qualcosa”. ESEMPIO: Lavoro in banca → I work in a bank (present simple) Faccio colazione/sto continuous). facendo colazione → I’m having breakfast (present Mentre in italiano possono, per le azioni momentanee, coesistere entrambe le forme (faccio/sto facendo), in inglese utilizzare il “present simple” per le azioni momentanee al posto del “present continuous” è un grave errore, che può portare spesso a fraintendere il significato delle frasi. 4 Allo stesso modo, il “present simple” è utilizzato per stati d’animo, condizioni permanenti o reazioni dei sensi. Maggiori dettagli sulla differenza tra “present simple” e “present continuous” sono riportate nel fascicolo dedicato al “PRESENT CONTINUOUS”. NOTE: Il “present simple” viene utilizzato spesso anche per descrivere azioni istantanee in stile giornalistico, cronache sportive o descrivere un procedimento. E’ una procedura utilizzata anche in italiano. ESEMPIO: Ladro ruba un milione di dollari → Thief steals a million dollars Esistono però azioni istantanee che in italiano vengono solitamente tradotte con un altro tempo, ma che in inglese continuano ad essere tradotte con il “simple present”. Ho vinto! → I win Ho perso → I lose Il “simple present” viene utilizzato in inglese anche per descrivere azioni o eventi futuri inevitabili, stabiliti o programmati, come del resto anche in italiano. In alternativa è possibile utilizzare anche il “present continuous” se si tratta di una azione futura prestabilita ma non abituale. In italiano continua ad essere utilizzato il presente semplice. Il treno parte alle dieci → The train leaves at ten Sabato andiamo al mare → Saturday we’re going to the seaside In italiano è possibile utilizzare anche il futuro semplice per entrambe le frasi, che, sebbene meno corretto, tuttavia non costituisce errore. Il treno parte alle dieci/ il treno partirà alle dieci Sabato andiamo al mare/sabato andremo al mare Anche in inglese vale questa regola. Tuttavia utilizzare il futuro semplice (sia in inglese che in italiano) fa perdere nella frase l’idea di “evento stabilito e programmato”. 5