“Il Vangelo oltre le parole”
di Valentina Sciubba
"Possiamo domandarci se la psicologia, con il suo patrimonio conoscitivo,
può illuminare in qualche modo le pieghe del messaggio evangelico.
Quello che la psicologia può fare è di fornirci elementi per una più corretta
e approfondita conoscenza dei personaggi che si muovono sulla scena."
(Aurelio Penna, dalla prefazione)
In questo lavoro di Valentina Sciubba il lettore si dovrà misurare con il
fascino e la bellezza di una storia, che è quella del Messia, Gesù Cristo,
così com’è narrata dagli evangelisti. Questo libro non vuole chiedersi per
l'ennesima volta chi era davvero Gesù, a chi si rivolgeva la sua
predicazione, che cosa nei suoi comportamenti e nelle sue parole infervorò
l’animo di tanti seguaci e suscitò l'ostilità estrema di coloro che l'uccisero,
o ancora in che misura il suo agire concreto fra gli uomini derivò da una
crisi profonda che si insinuava in ampi settori di quella società e di quei
tempi.
L’autrice indaga questi aspetti attraverso un approccio ermeneutico di
carattere psicologico e una rigorosa analisi testuale dei vangeli al fine di
ricostruire la meravigliosa complessità del Cristo, in bilico tra l’essere
umano e l’essere sopra-umano, della sua vita, del suo messaggio, e degli
interlocutori ai quali era indirizzato il suo messaggio. Certamente un
piccolo libro, ma grande nel suo respiro, e nella sua portata.
Ma di cosa si occupa esattamente Valentina Sciubba ne “Il Vangelo oltre
le parole” (Edizioni Youcanprint.it)? Dall’analisi dei testi evangelici lo
scandaglio dell’autrice lascia emergere con grande delicatezza, due aspetti
fondamentali su cui si basa l’intera cristianità. Parliamo della Vita e
dell’Amore come bene di tutti e per tutti e che lega con un unico filo rosso
Dio ai suoi figli Un Dio sollecito nella volontà di riunire a sé gli uomini
rendendoli partecipi della sua onnipotenza. Il volume, corredato da una
stimolante bibliografia, parte dunque dal considerare alcuni brani da
“Gesù figlio dell’uomo” a “La madre mirabile”, sino a “Le beatitudini”, “I
dieci lebbrosi”, “Eucaristia”. Fondamentalmente il tentativo di
comprensione del linguaggio utilizzato dagli evanegelisti prova a svelare
non solo i contenuti di carattere teologico ripercorrendo alcuni tra i dogmi
fondamentali cristiani, ma anche quelli di matrice psicologica contenuti tra
le righe dei testi analizzati. Si intuisce un possibile legame tra Inconscio e
Fede, ma la scoperta a cui perviene la Sciubba, rivela non solo che
tutt’altro che psicopatologie hanno animato le profondità degli evangelisti,
ma che è possibile una chiave interpretativa altra dei Vangeli.
Sempre secondo questa analisi l'obiettivo che si pone Valentina Sciubba
con il suo "Il Vangelo oltre le parole" è quello di fornire un
approfondimento psicologico dei caratteri presenti nel Vangelo, supportato
dagli strumenti del suo lavoro di psicologa e psicoterapeuta.
Questo libro è un agile commento ad alcuni passi del Vangelo che vuole
essere di approfondimento e allo stesso tempo fornire una riflessione per
coloro che vogliono accostarsi a questo testo fondamentale per la storia,
non solo Occidentale; una sorta di manuale che potremmo portare sempre
con noi, speculare allo stesso testo sacro.
Le origini del Cristianesimo e la sua diffusione in tutto il mondo, oltre che
alla vita di Gesù e al suo apostolato sulla terra, sono legate alle
testimonianze dei suoi discepoli e agli scritti degli evangelisti.
Il Vangelo è un'opera che non ha mai smesso, né probabilmente smetterà
mai, di stupire per la ricchezza e densità dei significati in esso contenuti, e
per le sfide che getta continuamente, dal passato, all'uomo d'oggi.
Valentina Sciubba intende analizzare, alla luce delle più recenti scoperte
delle neuroscienze in relazione all'utilizzo del linguaggio, il messaggio
'detto' e il non-detto che si può celare dietro l'utilizzo di determinate forme
linguistiche.
Con il suo lavoro Valentina Sciubba, usiamo le parole dell'autrice "non
intende criticare l’opera degli evangelisti dall’esterno, ma solo cercare di
ampliarne la comprensione, allargandola a significati sottesi e magari
inconsci".
Interessante la metodologia utilizzata per la scelta dei passi da
commentare, affidata alla Liturgia della domenica di un anno solare, la
maggior parte tra il 2007 e il 2008.
Ciò che distingue questo testo dalle esegesi pubblicate da teologi, filosofi
e studiosi di ogni rango, è l'utilizzo degli strumenti tipici della psicologia
clinica, un taglio critico sicuramente inedito che getterà nuova luce e non
mancherà di suscitare ulteriori dibattiti sul tema.
Quello proposto da Valentina Sciubba è un nuovo modo di confrontarsi
con le Scritture, puntuale nella sua acribia, laico e senza alcun
intendimento di snaturare il messaggio contenuto nel testo di partenza, con
l'alternarsi dei passi scelti a questo nuovo commento, approfondito dal
punto di vista psicologico dei caratteri, soprattutto di ciò che viene prima e
che potremmo presupporre esserci stato nella mente dei protagonisti.
Il percorso che Valentina Sciubba fa fare al lettore è quello di far nascere
una riflessione spontanea sull'approfondimento di tematiche che ci
appartengono.
“Il Vangelo oltre le parole” diviene così, nelle mani del lettore attento, un
libro che è anche un viaggio affascinante alla scoperta della nostra identità
culturale più profonda.
Stefano Donno
Luciano Pagano