Sicilia La regione deriva il suo nome dai siculi, uno dei popoli che in epoca antica abitavano l’isola. Dove si trova? La Sicilia è una regione dell’Italia insulare, la prima isola per grandezza del Mediterraneo. È bagnata a nord dal Mar Tirreno, a sud dal Mare Mediterraneo, a est dal Mar Ionio. Solo 3 km la separano dal territorio peninsulare. Che superficie e popolazione ha? Con i suoi 25 708 km2, la Sicilia si colloca al primo posto tra le regioni d’Italia come superficie. Con i suoi 5 016 900 abitanti, si colloca al quarto posto come popolazione. È regione autonoma a statuto speciale dal 1948. Nella parte settentrionale dell’isola si estende l’Appennino Siculo composto, da est a ovest, dai massicci dei Peloritani, dei Nebrodi e delle Madonie [ 1 ]. Le cime non sono molto elevate: la massima è il Pizzo Carbonara, nelle Madonie (1979 m). Nella parte centrale troviamo i Monti Sicani ed Erei, a sud-est i 1 I MONTI DELLE MADONIE VISTI DA SUD Monti Iblei, un tavolato che non raggiunge i 1000 metri. Sul Mar Ionio si leva il vulcano attivo dell’Etna, con i suoi 3323 metri. Il resto del territorio è in maggioranza collinare. Tutta la regione è soggetta a fenomeni sismici. Il perimetro costiero si snoda per oltre 1000 km. Il lato tirrenico è alto e frastagliato, dato che le montagne si protendono fin quasi al mare. Fra i promontori si aprono numerosi e ampi golfi. La costa ionica è per metà rettilinea con scogliere a strapiombo e per l’altra metà in prevalenza bassa e sabbiosa. Il lato sud presenta una costa bassa e uniforme. Il tratto occidentale è piatto e sabbioso con zone paludose intervallate da tozzi promontori. Fanno parte del territorio regionale numerose isole: a nord Ustica e l’arcipelago delle Eolie (o Lipari), a ovest le Egadi, a sud Pantelleria (distante 100 km), e l’arcipelago delle Pelagie con Lampedusa (a 200 km). G.A. Rossi/Tips RILIEVI, COSTE E ISOLE 9% della superficie italiana 9% della popolazione italiana Quali sono le città capoluogo di provincia? PA TP ME EN AG CL CT RG SR I capoluoghi di provincia sono 9. Palermo è anche capoluogo di regione. Città Palermo (PA) Catania (CT) Messina (ME) Siracusa (SR) Ragusa (RG) Trapani (TP) Caltanissetta (CL) Agrigento (AG) Enna (EN) abitanti 666 600 301 600 245 200 123 300 72 200 70 600 60 400 59 100 28 200 La pianura più vasta è la Piana di Catania, che si affaccia sul Mar Ionio e si estende dalle falde dell’Etna a quelle dei Monti Iblei. Altre, meno estese, sono la Piana di Gela a sud, la Piana di Trapani-Marsala sulla punta occidentale e la Conca d’Oro a nord. All’interno si trovano numerose piccole conche, che si alternano alle colline [ 2 ]. 2 G.A. Rossi/Tips PIANURE LA SICILIA INTERNA Che cosa caratterizza il suo territorio? Il territorio della regione è per la maggior parte collinare (62%) e montuoso (24%). Le pianure, che coprono il 14% della sua superficie, si trovano nelle zone costiere. Copyright © 2008 Zanichelli Editore SpA, Bologna [7047] Questo file è una estensione online del corso Dinucci, Dinucci GEOGRAFICAMENTE essenziale © Zanichelli 2010 montagna (24%) collina (62%) pianura (14%) Sicilia 1 CALABRIA Panarea Salina M A R Alicudi Filicudi Lipari T I R R E N O Lipari CAPO RASOCOLMO Vulcano Milazzo on ard o m o n e Pizzo Carbonara 1979 LE MADONIE r To ITA NI Reggio di Calabria Barcellona Patti Pozzo di Gotto E IP NT O M Montagna Grande Alcàntara 1374 D e I NEBRODI 1847 NT MO Monte Soro 1566 Randazzo Monte Castelli Monte Etna V a l sa r a CAPO RAISIGERBI Tu Lèvanzo Cefalù Messina Golfo di Patti LO R Carini n c a PALERMO Bagheria d' Monreale O r o Termini Imerese Lago di Piana Partinico degli Albanesi Alcamo to Golfo di Castellammare Erice I s o l e È g a d i Trapani Marettimo Capo d'Orlando Co Golfo del Cofano M. Pellegrino 600 PUNTA RAISI CAPO SAN VITO CAPO CALAVÀ o di Messina e tt CAPO DI MILAZZO CAPO GALLO CAPO PELORO O PTA. DEL FARO Golfo di Milazzo S tr Ùstica (Palermo) z a M a Corleone Salemi ni ata Pl Beli ce MOZIA S. L e Is. d. Stagnone Simeto Taormina 1613 (Mongibello) Rocca 3323 Troina 1333 d i 1457 Busambra Lercara Friddi Marsala Giarre Adrano Monte Zimmara Nicosia V a l L. Trinità M OPizzo CangialosoL. Fanaco Acireale Lago di CAPO BOEO O LILIBEO Castelvetrano NTI Pozzillo SICANI Enna Mazara 1578 L. Arancio Paternò Di SELINUNTE del Vallo Monte Cammarata L. di tta Menfi Catania M O Pergusa Caltanissetta Sciacca PORTA GRANITOLA Gornal N i u Golfo di n n d i g a n T a Pia ta CAPO SAN MARCO I Catania Pl a Racalmuto Piazza E Catania Armerina do CAPO CAMPOLATO r Canicattì na Lentini Agrigento eo SEGESTA Favignana o in MAR R E I VALLE DEI TEMPLI ro Na Salso MEDITERRANEO Linosa Licata V Pia na Gela Golfo di Gela Pantelleria (Agrigento) Lampione lta Ca a Caltagirone l di G d el a i Diri Vittoria Pelagie Isole n Sa L CAPO SANTA CROCE Augusta Golfo di NECROPOLI M. Lauro PANTALICA Ànapo Augusta M O 986 NTI IBLEI N o t Palazzolo Acreide o o ll Còmiso Ragusa NOTO ANTICA Noto Avola Ip p a (Trapani) gir on e IONIO MAR ri Golfo di Noto Marina di Ragusa PUNTA DEL CORVO Lampedusa Pantelleria km 0 SCALA 1 : 1 800 000 PUNTA RELIGIONE 50 CAPO PASSERO CAPO DELLE FORMICHE CAPO DELLE CORRENTI FIUMI E LAGHI 4 1 3 3 LE GOLE DELL’ALCANTARA Tomasinelli/Tips 2 I fiumi in genere sono brevi e a carattere torrentizio. Il maggiore è il Salso (144 km), che taglia in verticale la regione e sfocia nel Mediterraneo. Il secondo è il Simeto, che sbocca nello Ionio dopo aver attraversato la Piana di Catania. I numerosi corsi d’acqua del Tirreno sono brevi, data la vicinanza dei monti alla costa, e con il regime molto irregolare tipico delle fiumare [ 3 ]. 4 IL CENTRO DI CEFALÙ, CON LE MURA E LA CATTEDRALE NORMANNA Mihich/Image Bank ECONOMIA Quella siciliana è una delle agricolture più produttive: le aree interne vengono coltivate a cereali; quelle costiere sono specializzate nella produzione di uva (con cui si producono famosi vini come il marsala), agrumi, ortaggi. Importante è la pesca. La Sicilia è sede di una potente industria energetica, costituita da grandi raffinerie di petrolio e centrali termoelettriche. Nel siracusano si trova uno dei maggiori complessi petrolchimici d’Europa. Il settore manifatturiero, con molte piccole e medie imprese, è concentrato nelle aree di Palermo e Catania. Importante il turismo, che potrebbe crescere data la bellezza dell’isola [ 4 ]. Copyright © 2008 Zanichelli Editore SpA, Bologna [7047] Questo file è una estensione online del corso Dinucci, Dinucci GEOGRAFICAMENTE essenziale © Zanichelli 2010 Sicilia 2 REGIONI D’ITALIA Stro bo ipari olie o L l e E (Messina) Iso PALERMO La città del sole o I im l n c o n L i Villa Giulia Orto Botanico a Ar Giardino Tropicale ch ir af i M ill e zione spagnola, dal XVI al XVII secolo, la città conobbe una certa ripresa economica, grazie alla borghesia G. A. Rossi/Image Bank ia am io i V. G r to Porta Garibaldi aggravò. Basti pensare che la popolazione scese ad appena 40 000 abitanti. Negli anni della domina- 1 e Porta Reale i a i ane V de sac o o . Pi s Porta Castrofilippo to accumulando un grande patrimonio artistico e architettonico. Una fonte, forse esagerata, stima la popolazione palermitana dell’epoca sopra le 300 000 unità. Nel XIII secolo, passata sotto gli Svevi, fu residenza di Federico II, che ne fece un polo culturale, favorendo gli studi scientifico-filosofici e la produzione letteraria (scuola poetica siciliana). Dopo una breve dominazione angioina, abbattuta dal popolo palermitano con la rivolta del Vespro (1282), la città cominciò a declinare, passando da capitale di un grande regno a centro economico e politico poco importante. Con la successiva dominazione aragonese (1296) continuò il processo di decadenza, anzi si C Via pa Piazza Magione Palazzo Ajutamicristo Ore Tu Vi .S ad la Magione Stazione Centrale F.S. Via Corso ry kö Tel. Piazza Giulio Cesare Porta S. Antonino Porta S. Agata S. Euno rs Carmine o Piazza Co in Tor Via il an b S. Teresa Vi Piazza del Carmine M V ia m (ex Prefettura) m a R o Palazzo S. Croce Palazzo Comitini Piazza d. Kalsa (GALLERIA REG.) di ibal Gar Via a V i d a u e a q ò ar all aB Vi Insediamento abitativo già in età preistorica, il primo centro urbano nell’area palermitana risale all’VIII secolo a.C. Prima colonia fenicia, poi cartaginese (VII secolo), la città veniva chiamata dai greci Panormos, vale a dire «tutto porto», per indicarne la vocazione marittima, ancora oggi fortissima [ 1 ]. Palermo venne successivamente conquistata dai romani (254 a.C.), dai goti (inizio del VI secolo d.C.), dai bizantini (535), dagli arabi (831) e dai normanni (1072). Durante questi due ultimi periodi la città svolse il ruolo di principale centro urbano dell’isola (come capitale dell’emirato di Sicilia e poi del regno normanno), allargando la propria superficie e M eo STORIA a V i Am e d ra Parco d’Orleans Div isi U to rto Ime S. Chiara i ttar Biblioteca Bisco S. Nicolò da Tolentino Via Villa a Mare PALAZZO CHIARAMONTE r o La Pietà l o A l la Gancia PALAZZO ABATELLIS Municipio S. Anna Piazza Croce MARTORANA dei Vespri S. CATALDO Piazza della Rivoluzione Piazza Casa Professa GESÙ Comunale Via dei Piazza ro Decollati st Ca PALAZZO DEI Piazza del i d Parlamento NORMANNI a (CAPPELLA rt a Piazza PALATINA) Po ri re a he i ito V ng rg Indipendenza o e Piazza M b Porta d. Pinta ia Al S. GIOVANNI V di Castro a i D. EREMITI Piazza V Vanni Palazzo Orleans Piazza della Vittoria S. Antonio ORATORIO l e DI S. LORENZO e Palazzo u Mirto S. Matteo Piazza a n Cassa di m E Risparmio S. FRANCESCO Fontana Galleria d’arte D’ASSISI Pretoria moderna i a V S. Caterina Università Palazzo Speciale Piazza Giardino Garibaldi Marina o re be V i Piazza Garraffello ic al It a pi Al Via Biblioteca Piazza dei 7 Reg. i oPiazza Angeli o r Bologni t t PALAZZO m a R o ed lai S. GIUSEPPE D. TEATINI Piazza Cattedrale Vi a Piazza S. Domenico S. Domenico Vi a B a nd ier a Palazzo Pietratagliata li Napo Via qu Pa o a o SCLAFANI r s Villa C o Bonanno (Residenza Regione Siciliana) ne Ma a rs Vi de S. Maria M e l i la Nuova ro Fo a Vi Co C an del Celso Via (Museo Diocesano) Porta Nuova eo Istituto Archivio Nautico Porta di Stato Felice S. MARIA Piazza D. CATENA S. Spirito Porta la Carbone Via Ca Museo d. S. Maria di Marionette Porto Salvo la Cala ORATORIO D. ROSARIO Vi ini C ar P.ta Via Piazza d. Stigmate Piazza d. S. Agostino s t i n o o Aragonesi S. A g Vi a Piazza Monte di Pietà Palazzo Arcivescovile tel i Porta Carini Piazza Piazza Peranni Papireto CATTEDRALE ORATORIO DI S. CITA a V i on TIRRENO rila S. Cita Posta e Tel. MAR Mercato Ittico S. Giorgio dei Genovesi Bar Piazza Olivella Chiesa d. Olivella (RESTI) dei Porta Maqueda CASTELLO A MARE Vi a MUSEO Piazza G. Verdi Piazza Beati Paoli Piazza S. Giorgio V i a ARCHEOLOGICO Piazza Verdi Piazza Noviziato Porta d’Ossuna C V. M urno Piazza Concezione Palazzo di Giustizia Porta Cuccia ona Teatro Massimo lt V i a Vo Piazza Vittorio Emanuele Orlando Arag Piazza XIII Vittime r avou Prefettura mo Goethe rrisi Via N. Tu lli d’ ia etti nate i Carin Via Villa Filippina V. Pi g er Sta ngh aU z z P ia ro S Piazza S. Francesco di Paola Via gge e bil io luver Via Vi a C u V. R Piazza S. Oliva Piazza Amendola PALERMO E IL SUO PORTO Copyright © 2008 Zanichelli Editore SpA, Bologna [7047] Questo file è una estensione online del corso Dinucci, Dinucci GEOGRAFICAMENTE essenziale © Zanichelli 2010 Sicilia 3 La maggior parte delle attività economiche della città è concentrata nel settore dei servizi, soprattutto nell’amministrazione pubblica, nel commercio dei prodotti agricoli, nella vendita al minuto (piccoli negozi di quartiere e mercati rionali [ 2 ]) e nel 2 AL MERCATO DELLA VUCCIRIA SAN GIOVANNI DEGLI EREMITI guenza di una costante crescita della popolazione, popolazione che ha cominciato leggermente a diminuire solo nel corso degli anni Novanta. ARTE E CULTURA Passata sotto la dominazione di numerose civiltà, Palermo ha subito influenze artistiche molto varie. Si possono menzionare, fra le altre, quelle bizantine, arabe e normanne, nonché i frutti del mecenatismo di Federico II. Dal punto di vista architettonico, ricordiamo la Cattedrale [ 3 ], risalente al 1185, poi arricchita e rimaneggiata in epoche successive, dove si trovano i grandi sarcofagi di porfido rosso con le spoglie di Federico II e della madre Costanza d’Altavilla, e la cappella di Santa Rosalia, patrona di Palermo. Altri importanti monumenti, per citarne solo alcuni, sono le chiese di San Cataldo (1160), San Giovanni dei Lebbrosi (1071), San Giovanni degli 5 A. Garozzo Scala, Firenze 4 Eremiti [ 4 ] (1132), il Palazzo dei Normanni con gli splendidi mosaici della Cappella Palatina , il Palazzo Chiaramonte (1380), la fontana Pretoria [ 5 ] (1554), il Teatro Massimo (1897). La città ospita anche importanti musei, come l’Archeologico, l’Etnografico G. Pitrè, la Galleria Nazionale della Sicilia e il Museo delle Marionette (che conserva molti esemplari di «pupi», i tradizionali burattini siciliani). Palermo è sede di una università, fondata nel 1805, e oggi nota soprattutto per gli studi giuridici e umanistici. M. Minnella ECONOMIA E SOCIETÀ turismo (sia culturale, sia balneare). Il settore industriale, ridotto ma comunque 3 LA CATTEDRALE presente, si distingue per attività cantieristiche (legate al porto), siderurgiche, edilizie (cemento) e chimiche. In campo agricolo, l’area palermitana è un importante centro di coltivazione degli agrumi. La Conca d’Oro venne chiamata così proprio per il colore delle colture di limoni e arance. Già a partire dagli anni Cinquanta la città ha conosciuto uno sviluppo edilizio di vasta portata, spesso legato ad attività speculative gestite dalla mafia. L’area della Conca d’Oro è oggi largamente cementificata e l’espansione incontrollata dell’abitato impedisce qualsiasi allargamento del porto, producendo notevoli danni economici. Una parte del patrimonio edilizio si trova in condizioni di degrado. I quartieri popolari della periferia sono ancora largamente privi di infrastrutture, mentre molti palazzi del centro storico sono in rovina o inagibili. Per risolvere tali problemi il comune ha predisposto interventi di restauro e riqualificazione, soprattutto del centro storico. La frenetica attività edilizia è stata sia causa sia conseW. Zerla/Tips mercantile e alle attività portuali. Nel corso del Seicento, però, ripresero forza i ceti aristocratici (i baroni), ai danni della borghesia e dei ceti popolari. Dal 1736 Palermo fu stabilmente inglobata nel regno dei Borbone. Privata del proprio ruolo di capitale, continuò a declinare a vantaggio di Napoli, dove si era spostata la corte. Conquistata dai garibaldini nel 1860, fu annessa al Regno d’Italia. Durante la Seconda guerra mondiale, il centro abitato fu bombardato, fino all’ingresso in città degli alleati, il 24 luglio del 1943. LA FONTANA PRETORIA Copyright © 2008 Zanichelli Editore SpA, Bologna [7047] Questo file è una estensione online del corso Dinucci, Dinucci GEOGRAFICAMENTE essenziale © Zanichelli 2010 Sicilia 4