Membrane biologiche • In un bicchiere pieno d’acqua aggiungere circa 3-4 cucchiaini di detersivo liquido per stoviglie (particolarmente adatto per questa esperienza è “Bliz Inox”) o di sapone liquido. • Aggiungere circa 1-2 cucchiaini di glicerina (reperibile in farmacia) per rendere più stabile la membrana delle bolle. Mescolare a lungo. • La soluzione può essere adoperata subito, ma risulta migliore se lasciata a riposo per qualche giorno o una settimana. • Versare un po’ di soluzione in una piccola piastra Petri in modo da coprirne il fondo con almeno 3-4 mm di liquido. Collocarla eventualmente sulla lavagna luminosa in modo che le operazioni seguenti possano essere viste, in proiezione, da molte persone. • Soffiare con una cannuccia da bibita (preventivamente intinta nel bicchiere in modo da essere tutta bagnata anche esternamente) nel fondo della Petri in modo da formare una bolla di sapone del diametro di almeno 10-15 cm. Essa è costituita da una membrana liquida. • Dopo aver misurato, approssimativamente, il raggio della bolla ottenuta, calcolare la superficie della membrana liquida (S = 4 r2 π). • Si introduca un dito bagnato nella bolla. • Si tocchi ora la membrana liquida con un qualsiasi oggetto asciutto (o con la parte asciutta del dito) determinandone la rottura. Risultato: Si notino quattro aspetti. La membrana liquida forma una bolla sferica. La membrana presenta colori fisici brillanti. La membrana può essere attraversata da oggetti bagnati (cannuccia, dito) senza rompersi. La membrana si rompe a contatto di un oggetto asciutto. Spiegazione: La membrana di questa esperienza è, come la membrana cellulare, liquida. La nostra è costituita essenzialmente da acqua, mentre la membrana cellulare è fatta essenzialmente da lipidi simili all’olio. Una membrana liquida è possibile perché le sue molecole si attraggono tra loro (tensione superficiale) grazie a legami di tipo elettrico (ma molto più deboli di quelli che legano tra loro gli atomi entro una molecola). Una certa tensione (attrazione) tra le molecole d’acqua è necessaria per formare una membrana, ma non deve essere troppo forte (altrimenti la membrana non si forma neppure). Ecco perché è necessaria l’aggiunta di sostanze detergenti: esse abbassano a circa 1/3 la tensione superficiale dell’acqua e cioè l’attrazione di una molecola con l’altra. La forma che abbiamo ottenuto è sferica perché la sfera è la figura geometrica che ha la superficie minima per un certo volume. Infatti un centimetro cubo di un tetraedro (4 facce) presenta una superficie di 7,21 cm2, un cubo (6 facce) di ugual volume ha una superficie di 6 cm2, un ottaedro (8 facce) 5,72 cm2, un dodecaedro (12 facce) 5,32 cm2, un icosaedro (20 facce) 5,15 cm2, e infine un centimetro cubo fatto a sfera (infinite facce) ha una superficie di soli 4,84 cm2. Per quanto riguarda i colori, si veda quanto detto sul fenomeno dell’interferenza (esperienza sui colori fisici). Le membrane liquide possono esistere soltanto se sono chiuse su se stesse: non possono avere margini liberi. Le bolle di sapone, come le membrane cellulari, non fanno eccezione. Un dito bagnato può penetrare una bolla di sapone senza farla scoppiare, un dito asciutto no. Infatti nel primo caso non si ha una vera perforazione, ma l’incontro di due membrane liquide: quella della bolla e quella che avvolge il dito. Pertanto non avviene alcuna interruzione nella continuità delle membrane. Invece un dito (o altro oggetto) asciutto determina una discontinuità della pellicola d’acqua, e cioè un margine libero. Di conseguenza la tensione superficiale della bolla attrae tutte le molecole allontanandole dal punto di discontinuità e “restringendo” distruttivamente la membrana stessa; avviene così che le molecole si raccolgono insieme a formare, invece che la membrana, alcune gocce di liquido. Più che di uno scoppio, od esplosione, si tratta di un’implosione. Considerazioni biologiche: Per capire come mai una membrana liquida (lipidica), qual è la membrana cellulare, possa sussistere per tempi lunghissimi, basta sperimentare con membrane d’acqua artificiali (bolle di sapone). Queste ultime non durano a lungo solo perché l’acqua alla fine evapora assottigliando e distruggendo la bolla stessa (i lipidi, invece, non evaporano). Bolle di sapone tenute in un recipiente di vetro chiuso, con aria satura di umidità, sono rimaste intatte per più di un anno. Si consideri, infine, che la membrana liquida delle cellule è meno soggetta a rotture della nostra membrana artificiale la cui superficie è milioni di volte maggiore.