Dentista e odontotecnico, dialogo indispensabile Novità e

10 I Punti di Vista
Lab Tribune Italian Edition - Novembre 2013
Dentista e odontotecnico,
dialogo indispensabile
La collaborazione fra dentista e odontotecnico è assolutamente indispensabile per poter offrire un servizio di qualità al paziente, ma è altrettanto
fondamentale che le rispettive competenze non si confondano, proprio
per tutelare la salute del paziente. Lab Tribune vuole dare voce ai clinici,
ponendo loro alcune semplici domande e realizzando delle brevi interviste, con l’obiettivo di metter in luce alcuni aspetti relativi al rapporto tra
i professionisti in questione. Seguendo la stessa filosofia già messa in atto
su Dental Tribune, rivista mensile dedicata agli odontoiatri, daremo qui
spazio agli odontotecnici pubblicando alcune brevi interviste, in modo da
poter in qualche modo far interagire le due categorie attraverso i nostri
media. Su questo numero proponiamo un’intervista a Giuseppe Bruzzone
(in foto), medico odontoiatra di Rivoli (TO).
Dott. Bruzzone, alla luce delle novità tecnologiche sopraggiunte in questi ultimissimi
anni e in seguito alle nuove tecniche presenti nel settore, come è cambiato, se è
cambiato, il rapporto di collaborazione tra odontoiatra e odontotecnico?
Per rispondere a questa domanda andrebbero prima narrate le caratteristiche di questo rapporto prima
dell’avvento delle nuove tecnologie. In linea di massima, posso affermare che inizialmente può esistere
una conflittualità economica, perché queste tecnologie hanno un costo inferiore per l’odontotecnico,
costo che però non viene recepito. Ci sono poi difficoltà legate alle caratteristiche dei materiali, lavorando con lo zirconio, per esempio, esistono problematiche legate alla estrema durezza del metallo.
Da clinico, qual è il suo parere sull’utilizzo delle tecnologie CAD/CAM?
Il giudizio è positivo se la tecnologia viene utilizzata correttamente, mantenendo un livello di precisione che rientri nei limiti accettabili. Per il laboratorio è senz’altro un vantaggio, in quanto elimina la
fase di fusione e rifinitura dei manufatti protesici e di conseguenza si abbassano i costi di lavorazione.
Cosa si aspetta l’odontoiatra oggi dall’odontotecnico?
In estrema sintesi, posso dire una diminuzione dei costi e un’estetica migliore.
Ha delle considerazioni ulteriori riguardanti l’argomento?
Credo sia necessario monitorare nel tempo le varie problematiche, come avviene per tutte le nuove
tecnologie, perché in passato abbiamo avuto sorprese non del tutto positive su tecnologie innovative che devono essere valutate a lungo termine.
Grazie per l’intervista.
Lab Tribune
Novità e tecnologia in tempo di crisi
Restyling di laboratorio per Antonio Torella
In un momento di forte crisi investire
è l’unica strada per poter ricominciare
a essere competitivi in Italia e all’estero. Migliorando la ricerca scientifica,
soprattutto quando questa è resa al
servizio del paziente e permette un reale beneficio. Questo il pensiero che si
cela dietro la nuova inaugurazione del centro Tecnodonto Aesthetics, evento celebrato a Torino il 25 ottobre 2013. Il nuovo laboratorio odontotecnico,
che ha sede in corso Cosenza 74, è stato attrezzato con nuove tecnologie che
permetteranno una diversa e migliore interazione con i dentisti e i loro pazienti. Un importante investimento fortemente voluto da Antonio Torella
(in foto), titolare del centro. «In momenti di crisi lo sviluppo del dentale deve
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essere improntato sulle nuove tecnologie. Ossia principalmente sulle
novità presentate negli ultimi anni,
soprattutto per quanto riguarda le
impronte digitali.
Queste impronte, prese con una
nuova tecnologia che permette una
scansione accurata, si tramutano in
dati che i dentisti possono mandare
direttamente in laboratorio. Con dei
programmi CAD, tali dati vengono
elaborati e, grazie a queste impronte, possiamo effettuare dei lavori
protesici, che solo alcuni sistemi
CAD/CAM possono realizzare.
Questi lavori vengono sviluppati
con un programma CAD e poi tramite un sistema CAM vengono elaborati, fresati, e rifiniti poi manualmente». Ma non è tutti qui. Anche
non utilizzando le impronte digitali
è sempre possibile, con le impronte
tradizionali, modificarle virtualmente realizzando un modello virtuale del lavoro tramite lo SCAN di
laboratorio, scanzionando appunto
le impronte.
Questo permette una comunicazione più veloce tra studio e laboratorio, e quindi un abbattimento dei
tempi. Per il paziente, oltre all’immediatezza del lavoro, è possibile
fornire importanti migliorie anche a livello estetico, con materiali
qualitativamente superiori anche a
livello di resistenza. «Aver investito
in questa linea ci porta a un vantaggio, non solo nostro ma soprattutto
per i pazienti che avranno modo di
vedere i lavori ancor prima di iniziare la procedura».
Guarda la videointervista completa
sul sito www.dental-tribune.com
CNA SNO a
Expodental 2013
Nel corso di Expodental 2013 si è svolto Expodental Forum, uno spazio di confronto dove sono stati proposti eventi culturali e scientifici per odontoiatri e odontotecnici e igienisti dentali, tra questi
segnaliamo le dichiarazioni del Sindacato nazionale odontotecnici.
Anche CNA SNO registra un’affluenza di pubblico minore, rispetto
alle edizioni degli anni precedenti, questo nonostante una buona
offerta dal punto di vista professionale.
Il Sindacato nazionale odontotecnici segnala un dato estremamente significativo per il settore di competenza: dal 2006 al 2012, nel
solo territorio della città di Milano e provincia, circa 700 laboratori
hanno cessato l’attività. Cosa fare dunque per invertire la rotta?
Pino Ieluzzi, vice presidente nazionale CNA SNO, dichiara che le parole d’ordine per il futuro sono necessariamente: innovazione, tecnologie, sinergia.
Che significa che le imprese, e le reti d’imprese, insieme a tutta la
fi liera del dentale, dovranno condividere competenze, formazione,
comunicazione e marketing. «CNA SNO – afferma Ieluzzi – nazionale, regionale e provinciale è impegnato su questi argomenti per far
fare al settore odontotecnico il grande salto di qualità».
Fonte: www.cna.it