NOTTI STELLATE Diceva Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo”. Perché dunque non accostare i bambini alla bellezza di un’opera d’arte come la Notte Stellata di Van Gogh? Queste sono alcune re-interpretazioni del celebre quadro ad opera dei bambini di seconda. Stelle comete, cadenti, lontane, brillanti… Nelle limpide e lunghe notti d’inverno le stelle sembrano splendere ancora di più. Sembrano quasi più vicine. Tanto belle da riempire il cuore di desiderio, tanto belle da far sognare, tanto belle da non resistere alla tentazione di dipingerle. Ma cos’è la Notte per i bambini? Leggiamo le loro parole: C’era una volta la Notte. Era una vecchietta vestita di nero e blu. Le piaceva accendere la luna e le stelle per contarle meglio… Ariel La Notte era una ragazzina con un vestitino blu a stelle e un mantello di pelliccia nera. Le piaceva giocare a saltare sulle stelle insieme al suo cane, le piaceva andare a trovare la luna e le piaceva anche fare i puzzle con le stelline. Alice P. C’era una volta la Notte. Abitava in un castello vecchio e spaventoso. Era sempre vestita di scuro, perché era la Notte. Sapeva far andar via il sole e la cosa che le veniva meglio era dormire. Le piaceva giocare con le giovani stelle e con la sua vecchissima amica Luna. Filippo Alla Notte piaceva saltare sulle nuvole e accendere le stelle. Il suo migliore amico era un gatto nero e insieme andavano a rubare i dolcetti la notte di Halloween… Yuri La Notte era una vecchia signora, ma sembrava una bambina appena nata perché si ciucciava il dito. Dormiva con il biberon e dentro aveva il latte di luna. Stringeva un pupazzo di pezza a forma di orsacchiotto. Le piacevano i posti bui, soprattutto i boschi fitti. Dopo mezzanotte sapeva diventare invisibile. Manuel C’era una volta la Notte. Era una maga e le piaceva giocare col suo amico Buio. Anche lui era un mago e insieme giocavano a palla con la luna piena. Giacomo La Notte era una ragazza. Le piaceva guardare gli animali mentre dormivano. Viveva in un castello tutto nero insieme a gufi e gatti neri. Omar La Notte era una vampira che amava stare al buio. Abitava in un castello sporco e spaventoso. Era amica di tutti ma gli amici non la vedevano perché era tutta vestita di nero e allora lei si offendeva perché credeva che non la considerassero: per questo faceva loro gli scherzi! Le piacevano tanto i cioccolatini scuri. Greta La Notte era una ragazza vestita di nero che abitava in una grotta. Amava gli scherzi: spaventava gli uccellini e rubava giocattoli. Aveva degli amici che ogni tanto la venivano a trovare: i gufi e le civette. Alejandra C’era una volta la maga Notte. Abitava in un castello elegantissimo. Sapeva saltare sulle nuvole, accarezzare la luna, cambiare colore e forma al castello, ma la cosa che preferiva era guardare le sue amiche stelle nel cielo. Alice F. La Notte era una bambina che vestiva le sue bambole di nero. Aveva per amica una cometa. Eleonora La Notte era una bambina sempre vestita di blu scuro. Dopo il tramonto entrava dalla finestra delle camerette perché le piaceva vedere i bambini che dormivano. Amava tutti i posti bui, soprattutto le grotte e i boschi. Alessandro La Notte aveva i capelli neri ed era vestita di viola scuro. Viveva nel tronco di un albero maledetto in un bosco stregato. Le piaceva spaventare il Sole e cacciarlo via. Il suo amico era il Buio e la sua nemica la Luce. Sofia C’era una volta la Notte. Era una strega a cui piaceva giocare a nascondino con i bambini. Abitava nel mondo. Akram La Notte era una bambina. Indossava sempre un vestitino blu con le stelle azzurre. Abitava sulla luna. Accendeva le stelle e andava nelle case per far addormentare i bambini: li faceva sognare. Noemi La Notte era una maga cattivissima. Il gioco che preferiva era dar fastidio agli abitanti della Terra. Di amici non ne aveva. Quando usciva dal suo castello, inciampava nel buio e si infuriava, cos’ faceva magie cattive. I suoi servi erano buoni e gentili durante il giorno, ma quando scendeva la notte si trasformavano. Lorenzo La Notte era una ragazza con i capelli rossi. Indossava uno scialle scuro e un vestito blu con i brillantini. Le piaceva andare a passeggio con il suo cane e andava a trovare gatti e gufi. Beatrice C’era una volta la Notte. Era una maga e le piaceva fare le magie, però combinava guai: accendeva le stelle ma si bruciava sempre le dita! Matteo A. La Notte era una vecchia sempre vestita di nero scurissimo. Le piaceva contare le galassie a memoria e costruire razzi. Matteo M. UN ANNO DI STELLE Quest’anno il tema che ha orientato il nostro lavoro è stato il Cielo. Una specie Notte di San Lorenzo prolungata, un invito ad alzare lo sguardo, a cercare la propria stella, a credere nei sogni e a combattere per realizzarli. Sulle porte delle aule i sogni bambini si sono cullati appesi a cordicelle; sulla copertina dei quaderni si sono trasformati in una scala verso il cielo; attraverso letture, poesie e riflessioni si sono infilati nel mondo quotidiano colorandolo di nuovo. Lo spettacolo teatrale “La luna nel sacco” ha riempito gli occhi di meraviglia, con la delicatezza del suo messaggio e l’incanto delle scene. Mongolfiere colorate si sono alzate in volo verso il sole, gonfie di speranze sussurrate, accompagnate da un canto in girotondo. Anche la fatica non è stata risparmiata, perché nessuna meta si raggiunge senza sforzo: tutta la scuola, accompagnata da un gruppo di escursionisti del “Trekking Bareggia”, ha formato una lunga fila che da Valmadrera ha raggiunto il pianoro di San Tomaso, dove sono stati organizzati giochi e attività a tema. La distesa verde, la vista sul lago e la cornice di monti hanno reso la giornata indimenticabile. Insieme a Matisse, ritagliando carte colorate, abbiamo realizzato il nostro Icaro, con un sogno rosso nel cuore, forse il desiderio di volare fino alle stelle… Ci siamo fatti trasportare da Joan Mirò in quadri che raccontano sogni e fiabe: linee multicolori, code d'aquilone, stelle filanti si rincorrono tra contrasti di rossi e neri, di verdi e di gialli. Anche noi abbiamo fatto esplodere i colori sul foglio per creare questa Stella, inaspettatamente blu! Durante l’anno abbiamo continuato a camminare così, con i piedi in terra, ma lo sguardo al cielo, con la speranza che i desideri non si esauriscano mai e che il cuore abbia sempre la voglia e l’energia di farsi pescatore di sogni. MAI COME OGGI ABBIAMO BISOGNO DI STELLE.