P a gi na 4 A nn o 2 0 1 4, N um e ro 1 A nn o 2 0 1 4, N um e ro 1 D i c e mb re 2 0 1 4 MUSICA A TAVOLA: Maccheroni di Beethoven col cacio parmigiano Beethoven (1770-1827) è stato uno fra i più grandi musicisti di tutti i tempi, cominciò a comporre a dodici anni e divenne sordo a trentadue. La sua vita quotidiana era tutta incentrata a soddisfare il genio della “musica”, ma siamo riusciti a scoprire i suoi “peccati di gola”. Si levava all’alba e subito si metteva al lavoro. Dopo un po’, intorno a metà mattinata, si preparava un caffè, fatto nella sua macchinetta di vetro, con sessanta chicchi. Quando le sinfonie si aggrovigliavano, indossava la redingote a usciva all’aria aperta per schiarirsi le idee. Non esisteva un’ora per il primo pasto. Talvolta, tutto preso dagli ardori creativi, se ne dimenticava addirittura. Ma allorché voleva concedersi una pausa distensiva, andava in trattoria con gli amici. Qui, ordinava uno dei suoi piatti preferiti, i maccheroni col cacio parmigiano. Fra le minestre amava più di tutte una zuppa, nella quale affogava non meno di dodici uova. Alla carne preferiva il pesce, in particolare il nasello con patate. Beethoven beveva acqua di pozzo in grande quantità e tra i vini prediligeva quelli leggeri di Austria. Dopo mangiato, il compositore tornava al pianoforte per suonare con grande lena fino a sera. Ludwig cenava di rado, limitandosi a prendere un piatto di minestra o ciò che era avanzato del desinare precedente. SOMMARIO L’esperienza continua 1 Il concerto di Natale 1 Il pensiero lungimi- 2 rante …. Giornalino per tutti 2 MACCHERONI COL CACIO PARMIGIANO Ingredienti per 4 porzioni: Maccheroni 400 gr.; Parmigiano grattugiato 100 gr.; Olio d’oliva 8 cucchiai; Pepe abbondante; Cacio; Parmigiano quanto basta, Preparazione: Fate cuocere al dente dei maccheroni in abbondante acqua salata. Scolateli e conditeli con parmigiano grattugiato e olio d’oliva. Se volete degustare il sapore preferito da Beethoven, prima di presentare in tavola, aggiungete un po’ di pepe e spolverate con un letto di cacio parmigiano. Come è nata “Astro 2 del ciel” Lo sviluppo del cervello …. 3 Informazioni in Web 3 Le ricette del mese 4 Il gruppo docenti 4 IL GRUPPO DOCENTI 36028 Rossano veneto (VI) Batteria e percussioni Marco Cinque Batteria e percussioni Mattia Cogo Tel.: 340-2995750 Canto moderno Mercedes Vidale www.accademia-arteviva.it Canto moderno Barbara Lorenzato E-mail: [email protected] Canto moderno e Chitarra jazz Vittorio Conte Chitarra classica Sofia Maria Trento Chitarra, Basso el. e Musica d'insieme Michele Meneghetti Flauto dolce Flauto traverso e Propedeutica Oboe Marzia Mara Arrigo Pellizzato Marin Pietrobon Pianoforte Alessandra Marchetti Pianoforte e Musica d’insieme Emanuela Morosin Pianoforte e Composizione Stefano Marchioro Pianoforte e Fisarmonica Roberto Civiero Renzo Sbrissa Propedeutica e Fagotto Sabina Scotton Segretaria Saxofono e Clarinetto Michele Pivotto Tromba e Flicorno Violino e Viola Violino Violino e Viola Cristiano Marcella Monica Renata De Agnoi Campagnaro Cordaz Bianchin Violoncello e Musica d’insieme Renzo Sbrissa [email protected] LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE Presidente Giovanni Siviero Vice Presidente Marzia Pellizzato Consiglieri Michele Meneghetti, Alessandra Marchetti L’ E S P E R I E N Z A C O N T I N U A S ono trascorsi ormai vent’anni da quando abbiamo iniziato questa esperienza con ArteViva e vi devo confessare che sono stati vent’anni molto intensi di grande allegria e con molte soddisfazioni. Abbiamo lavorato sodo, dedicando il nostro tempo a trasmettere l’amore e la passione per la musica e il canto. Siamo orgogliosi che alcuni insegnanti che hanno iniziato con noi questa esperienza siano ancora parte del nostro gruppo, segno che abbiamo sempre lavorato in un clima sereno e di collaborazione a tutti i livelli. Tutti questi anni di servizio ci hanno dato la possibilità di avvicinare molte persone, allievi e insegnanti: tutti hanno dato il loro contributo affinché la scuola di musica ArteViva diventasse un importante punto di incontro e di aggregazione nel territorio. Siamo sempre più convinti che la musica debba occupare un posto, magari anche piccolo, nella vita di ciascuno. Questo perché questa meravigliosa forma di arte è capace di aumentare la sensibilità dell’uomo e accrescere il suo amore per la vita. Certi di questo, continuiamo il nostro lavoro con la dedizione e la passione che ci hanno uniti durante questo lungo percorso. Un augurio a tutti per un felice e sereno Natale. Giovanni Siviero IL CONCERTO DI NATALE DOMENICA 21 DICEMBRE ORE 17.00 “P DATE DA RICORDARE 6 Dicembre Scadenza termine pagamento 2a rata 21 Dicembre Concerto di Natale Palestra “Brunello” Ore 17.00 ALES TR A B R UNE LLO ”- R OS S ANO V. TO Come è ormai consuetudine anche quest’anno proponiamo il concerto di Natale con la nostra giovane orchestra “ArteViva”, formata da ragazzi da 10 a 21 anni, per lo più di ArteViva con la partecipazione di ragazzi provenienti anche da altre scuole di musica e conservatori della zona. Sarà un’occasione per ascoltare della buona musica, con brani natalizi e non solo. Saranno nostri ospiti alcuni ragazzi della scuola di ballo “San Bassiano” che proporranno coreografie sulle note di un famoso valzer viennese. Un ringraziamento particolare va agli insegnanti che con entusiasmo e sacrificio dedicano il loro prezioso tempo a questa bella e coinvolgente iniziativa, migliorandone anno dopo anno la qualità di esecuzione. Sempre più folta è inoltre la partecipazione di pubblico, pronto a rispondere positivamente al nostro invito. P a gi na 2 A nn o 2 0 1 4, N um e ro 1 IL PENSIERO LUNGIMIRANTE DI UN GRANDE ARTISTA “Se togliamo ai nostri figli la possibilità di avvicinarsi all’arte, alla poesia, alla bellezza, in una sola parola alla cultura, siamo destinati a un futuro di gente superficiale e pericolosa. Per questo occorre difendere un settore che non esiste per dare dei profitti, ma per parlare direttamente alla gente. Sottolineo che un’orchestra sinfonica costa molto, ma molto meno di un giocatore di calcio. I dittatori hanno sempre cercato di chiudere la bocca agli artisti e agli intellettuali perché la cultura, nonostante Riccardo Muti COME E’ NATA “ASTRO DEL CIEL” GIORNALINO PER TUTTI C hiu nqu e ab b ia qualcosa da dire o raccontare e che volesse pubblicarlo nel prossimo numero può inviare l’articolo a [email protected], indicando nome e cognome (che saranno scritti in calce), età e strumento studiato. Anche i vostri genitori o i vostri amici potranno scrivere sul nostro giornalino, l’importante è parlare di musica, curiosità, aneddoti, storie ed esperienze personali ad essa collegati. l’imbarbarimento estetico al quale stiamo assistendo, continua a essere l’anima del popolo. L’Europa ha alle spalle una storia importantissima, sul piano culturale è stata a lungo leader nel mondo. Ora non può dimenticarlo: per risalire e tornare propositiva, basterebbe che i governi dei vari Paesi togliessero un po’ di denaro alle cose superflue e lo destinassero prima all’educazione, poi all’educazione e quindi all’educazione...” Stille Nacht, la più celebre canzone natalizia, da noi conosciuta come “Astro del ciel”, è nata per colpa di un… GATTO, l’antivigilia di Natale nel 1818, in un paesino ai confini tra Austria e Germania. N ella piccola chiesetta di Oberndorf, il parroco stava provando all’organo le musiche per la notte di Natale, quando improvvisamente lo strumento si arrestò: il cuoio del mantice avev a ceduto in un punto visitato più volte dalle unghie di un gatto. Don Joseph e il ragazzo che con entusiasmo sollevava e abbassava il mantice rimasero sbigottiti: fra due giorni sa- rebbe stato Natale e, con tutta la neve che c’era per le strade, raggiungere l’organaro Nauracher per aggiustare lo strumento sarebbe stato impensabile. Quindi si ricordò di un certo Franz Gruber che sapeva suonare e comporre musiche. Lo chiamò e gli disse se poteva comporre una canzone per ravvivare la notte di Natale e che gli avrebbe dato una mano. E la notte di Natale del 1818, il maestro Gruber fece risuonare il primo accordo sulla chitarra, poi don Joseph intonò “Stille Nacht, Helighe Nacht”. La melodia, semplice, venne subito ripresa dai fedeli che la sentivano come familiare. Nei giorni seguenti entrò in tutte le case e i ragazzi la cantavano attorno all’albero. Nel giro di alcuni anni fece il giro del mondo. (Un’allieva della classe di Violino del 2006) A nn o 2 0 1 4, N um e ro 1 LO SVILUPPO DEL CERVELLO MIGLIORA SE DA BAMBINI SI STUDIA MUSICA Studiare musica da bambini aiuterebbe a migliorare lo sviluppo del cervello. Una ricerca condotta dalla Concordia University di Montreal ha rivelato che imparare a suonare uno strumento durante l’infanzia favorirebbe l’acquisizione di maggiori abilità motorie, utili soprattutto per quei compiti che richiedono destrezza e coordinazione nei movimenti. Lo studio ha coinvolto 36 musicisti adulti, il cui cervello è stato esaminato attraverso un particolare tipo di risonanza durante l’esecuzione di un test motorio. Metà del gruppo era composto da soggetti che avevano iniziato a studiare musica prima di compiere otto anni, mentre l’altra metà aveva iniziato più tardi. Dal test è emerso che coloro che avevano cominciato già da bambini a dedicarsi seriamente allo studio di uno strumento musicale avevano sviluppato un numero più alto di connessioni cerebrali. Per garantire l’attendibilità dei risultati, i ricercatori si sono curati di scegliere i soggetti da esaminare in modo che, nonostante le differenze rispetto all’età nella quale si erano avvicinati allo studio della musica, tutti si fossero dedicati a questa attività per lo stesso numero di anni. Dalle risonanze effettuate è emerso che quelli che avevano cominciato a suonare uno strumento prima dei sette anni avevano un cervello più sviluppato, con un quantitativo maggiore di sostanza bianca (e quindi di fibre nervose) nel corpo calloso, che connette i due emisferi cerebrali, con conseguente miglioramento delle attività motorie. Confrontando le risonanze di quanti avevano iniziato a studiare musica dopo l’infanzia e di un gruppo di controllo che non si era mai avvicinato a questo tipo di attività non sono invece emerse differenze. Questa, secondo i ricercatori canadesi, è la prova che “evidentemente lo sviluppo cerebrale viene potenziato se e solo se si comincia presto”. In particolare, il momento migliore per avvicinarsi allo studio della musica sarebbe compreso fra i sei e gli otto anni. In quella fascia di età i bambini trarrebbero i maggiori vantaggi da questo tipo di attività, che sarebbe in grado di migliorarne il normale sviluppo cerebrale. “Imparare a suonare uno strumento richiede un buon coordinamento fra le mani e gli stimoli visivi e uditivi – spiega la coordinatrice dello studio, la psicologa Virginia Penhune -. Probabilmente iniziare intorno a sette anni necessita della ‘costruzione’ di una struttura cerebrale adeguata, ottenuta potenziando le connessioni fra aree motorie e sensoriali del cervello in un’età in cui l’anatomia è ancora sensibile ai possibili cambiamenti di struttura, in cui c’è una maggiore ‘malleabilità’ del sistema”. Ciò che è importante sottolineare è che i benefici sullo sviluppo del cervello legati allo studiare musica fin da bambini non si limitano alle attività motorie connesse al suonare uno strumento, ma è altrettanto opportuno segnalare che i test effettuati non dicono nulla rispetto al talento musicale, completamente indipendente dall’età nella quale ci si avvicina al mondo delle note. (da una ricerca della “Concordia University” di Montreal) P a gi na 3 Tutti gli strumenti musicali sono facili da suonare. Basta pigiare il tasto giusto al momento giusto, e lo strumento suonerà da solo. (Johann Sebastian Bach ) INFORMAZIONI IN WEB Nell’era dell’informatizzazione a tutti i costi anche noi ovviamente ci siamo adeguati. Già da un po’ di anni abbiamo attivato il nostro s it o w w w . a c ca d e m i a arteviva.it nel quale è possibile mantenersi sempre aggiornati sulle attività della scuola, consultare il regolamento e il calendario delle lezioni e vedere i curricula di tutti i nostri insegnanti collaboratori. E’ anche possibile comunicare con il Presidente compilando il form o scrivendo a [email protected]. Ci piacerebbe che arrivassero da voi consigli, suggerimenti e critiche in modo da correggere, con il vostro aiuto, i nostri inevitabili errori e imperfezioni sia nella dida ttica che nell’organizzazione. Questo per poter far funzionare al meglio la scuola e dare a tutti un servizio sempre migliore. Quindi non abbiate timore, scriveteci!